Scheda copione
Titolo |
La peracottara … |
Autore |
Giuliano Angeletti |
Data pubblicazione |
03.01.2010 |
Anno di stesura |
1999 |
Genere |
Commedia Brillante |
Atti |
1 |
Durata (min) |
60 |
Lingua |
italiano |
Personaggi maschili |
8 |
Personaggi femminili |
5 |
Minimo attori maschili |
8 |
Minimo attrici femminili |
5 |
Premi e riconoscimenti |
si |
Depositato S.i.a.e. |
si |
Segnalazioni commissione di lettura |
n.d. |
Breve sintassi: nel breve e tragico periodo della repubblica romana, un conte squattrinato cerca un espediente per continuare a ricevere il vitalizio dal prozio francese. Il testo eccellente ed universale esalta la classica ed arguta comicità del drammaturgo ligure. PREMIO: Barcaccia sotto le stelle 2000 |
LA PERACOTTARA
Commedia Brillante
Di Giuliano Angeletti
Atto unico
Tutti i fatti e i personaggi sono nati dalla fantasia
dell’autore, leggendo la poesia del Belli “ La Peracottara”
PERSONAGGI:
IL CONTE DE CAROLIS
LA PERACOTTARA
IL DUCA OVION
IL VESCOVO RAFFAELE PERFETTI
ORTENSIO
LA CONTESSA CASTELLINI
CONCETTA
MARIO E PIO
IL CAPITANO MARTELL
LA DAMA
LA FIORAIA
IL FATTORINO
( tutti i personaggi si danno del tu … solo i nobili danno e tra loro si danno del voi)
LA PERACOTTARA
Sto a ffa la caccia, caso che mommone
Passassi pe de qua quela paciocca,
Che va strillando co ttanta de bocca:
So canniti le pera cotte bone.
Che la vorìa schiaffà drento a ‘n portone
E ppo’ ingruffalla indove tocca, tocca;
Sibbè che m’abbi ditto Delarocca,
C’ho la pulenta e mo me viè un tincone.
Lei l’attaccò l’antr’anno a cinqu’o ssei?
Dunque che c’è de male si quest’anno
Se trova puro chi l’attacca a lei?
Le cose de sto monno accusì vanno.
Chi casca casca: si ce sei ce sei.
Allegria ! chi se scortica su danno
(Giuseppe Gioachino Belli Roma 1791 - 1863)
SCENA 1
(ORTENSIO – ERNESTINA)
(La scena è composta da una stanza un tavolo alcune sedie, una paratia che raffigura l’esterno)
(Nel lato esterno …)
(Ortensio, gira per il palcoscenico nel lato esterno, quello che raffigura la strada)
ORTENSIO
(gira preoccupato)
Arriverà … arriverà, sono sicuro certamente passerà di qua quella paciocca dell’Ernestina
Ritarda … ritarda … eppure è l’ora del suo passaggio …
(rivolto verso il pubblico)
Tutte le mattine a quest’ora passa per campo Vaccino per andare a Campo de’ fiori
(Si sente una voce, la voce di Ernestina)
So canniti le pera cotte bone.
Eccola eccola …. ora l’aspetto dietro il vicolo
(Si sente una voce, la voce di Ernestina)
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
ORTENSIO
Ernestina vieni qua … vieni qua che ne ho voglia … vieni qua ..
(E cerca di abbracciare la peracottara)
ERNESTINA
( cercandosi di liberare dall’abbraccio )
Ortensio, smettila … smettila
ORTENSIO
Me fate ingruffà bela mia paciocca
(E bacia sulla bocca Ernestina)
ORTENSIO
Annammo drento a ‘n portone
ERNESTINA
Però faciammo presto, devo anna ar mercato
ORTENSIO
Presto … presto … ce mettemmo r ‘tempo che c’e vole
ERNESTINA
Ne faciammo una sola
ORTENSIO
Ma fatta bene …
ERNESTINA
Va be torello anammo
Ma un mi fare fare un fijio …
ORTENSIO
Cerco de trattenermi … ma …
ERNESTINA
Er fijo che ho avuto per ultimo è stata la mia fortuna, er padre, n’signore vestito de nero
Me manda un vitalizio ogni mese … e con questo ce campammo e poi tra una pera e un cannito semo signorotti
ORTENSIO
E me fijo
ERNESTINA
Se era per te … moijva de fame …
Adesso daije
(I due si abbracciano)
(si baciano e ognuno riprende il proprio cammino)
SCENA 2
(IL CONTE DE CAROLIS – ERNESTINA)
(La peracottara si ricompone e passa con il carretto sotto casa del conte
So canniti le pera cotte bone
Il conte si affaccia alla finestra)
IL CONTE DE CAROLIS
(furioso)
Ernestina smettete di urlare … disturbate i galantuomini
ERNESTINA
Conte … io devo andare a lavorà …
E per lavorà devo urlà …
IL CONTE DE CAROLIS
(alterato)
A voi plebea … non è permesso con le vostre grida da piazzaiola disturbare i galantuomini
ERNESTINA
(beffarda)
E voi conte sareste un galantuomo … ma non mi fate ridere
(ride)
IL CONTE DE CAROLIS
(autoritario)
Io provengo da una antica famiglia
Mentre voi …
ERNESTINA
(beffarda)
Io devo lavorà e quindi devo urlà …
IL CONTE DE CAROLIS
E voi non urlate
ERNESTINA
Io urlo quanto mi pare
So canniti le pera cotte bone.
IL CONTE DE CAROLIS
(furioso)
Guardate che chiamo le guardie
ERNESTINA
Potete chiamare chi volete io c’ho il permesso
IL CONTE DE CAROLIS
Il permesso voi ce l’avete sotto la gonnella
ERNESTINA
(beffarda)
Il tuo non ci ha mai volato sotto la mia gonella, lo sa tutta Roma che non vola più …
( mostra il foglio)
Ecco il foglio … io posso gridare quanto mi pare
IL CONTE DE CAROLIS
Ed io ve lo faccio togliere
ERNESTINA
Fatte quello che volete
(e grida)
So canniti le pera cotte bone.
IL CONTE DE CAROLIS
Scostumata
ERNESTINA
Meglio essere scostumata con i papini che essere Conte senza papini
IL CONTE DE CAROLIS
Come vi permettete io vi denuncio
ERNESTINA
Rintanatevi in casa non vi voglio più vedere bisciaiolo
IL CONTE DE CAROLIS
Bisciaiolo a me
ERNESTINA
Devi pagarmi ancora le pere della settimana scorsa
IL CONTE DE CAROLIS
Non erano un omaggio
ERNESTINA
Siete de coccio … gettate il papino
IL CONTE DE CAROLIS
(calmo)
Gridate pure quanto volete
(Ernestina esce di scena)
SCENA 3
(IL CONTE DE CAROLIS )
( rimane in scena il conte, il quale sta leggendo una missiva arrivata da Parigi)
Egregio Conte De Carolis,
Ho delle buone da darvi:
Orgoglioso delle forze imperiali francesi, le quali hanno con una ferrea azione di forza ristabilito il potere temporale di S.S. Pio IX e ristabilito l’ordine sovrano nello stato Pontificio facendo condannare alla massima pena i facinosi provocatori al soldo dello straniero . Ho deciso essendo io Vostro educatore e Tutore di voi Nobile di antico lignaggio e della vostra famiglia e dei vostri figli ai quali ogni mese mando una puovigione. Di venira a Vezzano in visita di piacere , prego la S.V. di provvedere una stanza nel vostro palazzo e al mio arrivo di invitare il vostro cugino Sua Eminenza il Vescovo Raffaele Perfetti tutti i parenti per il giorno 28 settembre per comunicazioni che li riguardano.
Parigi, 23 luglio 1857
Duke Cyrill Ovion
(Ancora si sente per strada la voce della peracottara)
So canniti le pera cotte bone
(Il conte in casa è disperato)
Il conte De Carolis
(agitato gira per la stanza)
Come faccio … come faccio …
a settembre arriva il mio prozio …
Sono disperato … senza uno straccio di papino …
Quello stupidotto di Ovion … mi ha sempre inviato soldi … da Parigi perché era convinto … ed io glielo ho fatto credere che avevo tre figli … mentre non solo non ho figli … ma non ho neppure una donna … anzi sono carico di debiti… il suo arrivo è la mia fine …. La mia fine, devo trovarmi una donna fittizia … che mi sposi e che abbia dei figli … come faccio … come faccio … sono rovinato …. rovinato ...
No … devo trovarmi una vedova … nella nobiltà romana … ce ne sono parecchie … parecchie … basta darsi da fare … si devo darmi da fare. Chi posso cercare … chi devo trovare … una vedova … si una vedova, ma chi ho solo due mesi di tempo e non so a chi proporlo
Come faccio … sono rovinato … e le foto che ho mandato dei ragazzini al mio prozio sono false. Mi sono inventato una moglie e due figli solo per spillare quattrini al vegliardo, ed ora come faccio, devo trovare una soluzione.
(E il conte guarda tra i suoi appunti)
Forse la contessa Castellini di Frascati, è vedova con due figli e oltretutto si assomigliano alle fotografie che ho mandato al duca Cyrill, e poi tutti i bambini si assomigliano a quell’età …
(Sempre spulciando tra gli appunti)
Allora la contessa Castellini, vedova Longaroni ricchissima, con due figli di sette e nove di nome Gerolamo e Filippo, andrebbe benissimo e poi anche lei ha tanti possedimenti, è vero che io non ho più niente ma lei non lo sa e quindi posso farle credere che sono ricchissimo … tanto lei è sempre stata una gredulona. Dunque adesso in questo momento è a Roma, anzi dovrebbe abitare proprio a pochi passi da questo isolato, anzi adesso scendo e le preparo una sorpresa
Conta i soldi che ha nel borsello
Adesso scendo, passo dalla fioraia, prendo un mazzo di rose, di quelle che costano di meno, mi presento le chiedo di sposarmi,
lei naturalmente accetta, perché mi prendo a carico anche i suoi figli…
mi faccio mantenere … e chi sta meglio di me …
(Il conte scende in strada, vede una venditrice di fiori e compra un mazzo di rose)
SCENA 4
(IL CONTE DE CAROLIS – LA FIORAIA)
LA FIORAIA
Desiderate
IL CONTE DE CAROLIS
Datemi sette rose delle più belle
LA FIORAIA
Guardate queste signor Conte, sembrano passate
ma ieri erano bellissime …. avete i papini
IL CONTE DE CAROLIS
Ecco i soldi, sapete sono per una signora
(La fioraia intasca i soldi ed incarta i fiori)
LA FIORAIA
( guarda i soldi e li riconsegna al conte)
Riprendetevi i soldi … sono fuori corso da anni …
( il Conte si riprende i soldi)
LA FIORAIA
E’ molto importante per voi questa donna
IL CONTE DE CAROLIS
Sono fiori per la mia futura sposa, ma mi sembrano appassiti
LA FIORAIA
(sorpresa)
Vi sposate signor Conte? I fiori ve li regalo
IL CONTE DE CAROLIS
Ormai sono pronto per passare dalla parte dei più … e quando sarò di nuovo ritornato ricco …. Io mi ricorderò di voi
LA FIORAIA
Non voglio che mi ricordate … io voglio solo che mi dimenticate
(stupita)
Chi è la favorita?
IL CONTE DE CAROLIS
La contessa Castellini
LA FIORAIA
La contessa Castellini, la ricchissima vedova la madre di quei due angioletti
(meravigliata)
E come avete fatto a convincerla, lei sempre così restia a concedersi ad un altro uomo.
IL CONTE DE CAROLIS
La convincerò tra breve, con i vostri fiori, ma se fossero un po’ più freschi sarebbe meglio.
LA FIORAIA
Se i vostri soldi fossero più freschi sarebbe meglio.
(La fioraia esce di scena)
SCENA 5
(IL CONTE DE CAROLIS – LA CONTESSA CASTELLINI)
( rimane in scena il conte, passa la contessa Castellini)
IL CONTE DE CAROLIS
Gentilissima contessa, ogni volta sempre più bella
LA CONTESSA CLEMENTINA CASTELLINI
Adulatore
IL CONTE DE CAROLIS
Volete gentile Clementina gradire questo omaggio
(E porge alla sua bella l’omaggio floreale)
LA CONTESSA CLEMENTINA
Grazie, qualche giorno fa erano bellissimi
IL CONTE DE CAROLIS
Come sono appassiti … io gentilissima
Mi scuso …. È tutta colpa della fiorista … ma il mio cuore è sincero, sincero come il sole che scalda le dolci colline romane, Frascati, Rocca di papa, dove la Vostra illustrissima persona ha notevoli possedimenti… ne avete ancora … no
LA CONTESSA CLEMENTINA
Si certamente egregio conte anzi, sono aumentati … ho appena acquistato un terreno ad Ariccia, sapete com’è … è capitata un’occasione e l’ho sfruttata
IL CONTE DE CAROLIS
Bene … bene … bene … e i vostri figli saranno diventati grandi
LA CONTESSA CLEMENTINA
Arduino, è in collegio ad imparare lingue e a fare di conto …
Filippo è a casa con la tata, e non mi da nessun problema, è un bambino tranquillo tutto il mio povero marito …
IL CONTE DE CAROLIS
Non pensate a rifarvi una nuova famiglia
LA CONTESSA CLEMENTINA
Certamente signor Conte
IL CONTE DE CAROLIS
Chiamatemi Raimondo
LA CONTESSA CLEMENTINA
Chiamatemi Clementina
IL CONTE DE CAROLIS
Quale onore, questa confidenza mi commuove
LA CONTESSA CLEMENTINA
Se volete Raimondo, posso invitarvi ai miei ricevimenti, dove vi è tutto il fior fiore di tutta la nobiltà romana
IL CONTE DE CAROLIS
Tutta la nobiltà e cosa si dice nella crema di Roma
LA CONTESSA CLEMENTINA
Sapete, il conte Candelori … almeno dicono
IL CONTE DE CAROLIS
Il conte Antonio Candelori
LA CONTESSA CLEMENTINA
Il conte Candelori si sposa con Camilla Mosconi
IL CONTE DE CAROLIS
Camilla Mosconi, la ricchissima si sposa con quel ceffo di Candelori, chissà che cosa ci ha trovato in quel ceffo che ha il doppio dei soldi
di lei … povera ragazza
LA CONTESSA CLEMENTINA
I soldi, tutto per soldi … io non sono così veniale … io prediligo i sentimenti, ho sofferto molto quando mio padre mi ha imposto il marito, ora basta … per fortuna, ora possiedo una notevole dote e non ho bisogno di ricorrere a sotterfugi. Quindi se dovessi risposarmi, l’unica cosa che mi importerebbe è l’amore … è l’amore che fa girare il mondo … l’amore …
IL CONTE DE CAROLIS
Si … si l’amore, l’amore gira il mondo, il mio mondo siete voi
LA CONTESSA CLEMENTINA
Si … si Raimondo … Raimondo, non credevo che voi eravate così romantico, non credevo che voi eravate così.
IL CONTE DE CAROLIS
Il mio cuore Clementina è ai vostri piedi, tutta la mia vita pende dalle vostre labbra
LA CONTESSA CLEMENTINA
Raimondo … mi sento trasportare dalle vostre parole
IL CONTE DE CAROLIS
Le vostre mani, sono delicatissime, la vostra bocca è un fiore da baciare
LA CONTESSA CLEMENTINA
Non ditemi più niente … sento di amarvi Raimondo
IL CONTE DE CAROLIS
Anch’io … amore … amore
(E abbraccia Clementina)
IL CONTE DE CAROLIS
Clementina … mia adorata, volete sposarmi
LA CONTESSA CLEMENTINA
( irritata, e togliendosi dall’abbraccio del conte)
Sposarmi con voi, signor conte! Voi siete pazzo io con il mio patrimonio sposarmi con uno spiantato a cui la banca ha pignorato tutto. Riprendetevi i vostri fiori … ed andatevene …
(Il povero conte si riprende i fiori e rimane solo in scena)
SCENA 6
(IL CONTE DE CAROLIS – ERNESTINA)
IL CONTE DE CAROLIS
Sono rimasto solo … e adesso dove la ritrovo un’altra donna vedova e con due figli, il tempo stringe ed io … come faccio se perdo il sussidio del mio prozio sono completamente rovinato …
(Passa la peracottara con il carretto)
LA PERACOTTARA
(gridando)
So canniti le pera cotte bone.
IL CONTE DE CAROLIS
Ernestina … come è andata a campo de ‘fiori
ERNESTINA
Bene … bene con questo caldo ho vennuto quasi tutto …
So canniti le pera cotte bone.
E voi … nun credo che ve la passate bbene
IL CONTE DE CAROLIS
Benissimo …
ERNESTINA
Dicevo con la vostra futura moije …
la contessina Clementina che un ve vole …
IL CONTE DE CAROLIS
Come non mi vuole, è entusiasta di me
ERNESTINA
Difatti quella succhia sordi … un ha voluto neppure i vostri fiori … un vi merita quella sozzona
IL CONTE DE CAROLIS
Mi merita eccome …. Solo fa un po’ la preziosa
ERNESTINA
Preziosa … un vole mettese con no spiantato … fateve coraggio
Dopo tutto non ha tutti i torti, siete bruttino e in più avete un sacco de debiti, con voi un mi ci meterei neppure io che son poveretta.
IL CONTE DE CAROLIS
E voi come fate a sapere queste cose
ERNESTINA
Mell’ha raccontato Carletta, la sorella della donna di servizio della contessa, lo sa tutta Roma che ve volete sposare
IL CONTE DE CAROLIS
Io sposare … non ci penso neppure
(E da i fiori ad Ernestina)
ERNESTINA
Grazie, grazie … nessuno mi aveva mai regalato dei fiori
IL CONTE DE CAROLIS
Mi raccomando Ernestina … mi raccomando che non si sappia in giro quello che è successo con la contessa
ERNESTINA
Sapete che quando volete … siete veramente un uomo da sposare … fidatevi di me signor conte.
(Ernestina mette i fiori sul carretto ed esce di scena)
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
SCENA 7
(IL CONTE DE CAROLIS)
(Il conte rientra in casa e cerca una soluzione ai suoi problemi)
IL CONTE DE CAROLIS
Come farò … come farò a togliermi da questo impiccio…
E adesso, tutta Roma sa della mia dichiarazione d’amore alla contessa Clementina, che ha di tutto meno che della nobile. Anzi quella smorfiosa tanto austera e santa si è comportata con me in modo ignobile. E’ andata spifferare tutto alla serva e la serva lo ha detto alla sorella la sorella ha un banco a Campo de ‘fiori. Tutta Roma sa della mia figuraccia, a pensare lei era casì fine nei modi e nell’aspetto … mi sono lasciato ingannare … e poi adesso come adesso bisogna stare attenti a circolare per la città, ci sono truppe francesi dappertutto … e tanta polizia tutti a caccia di repubblicani. Monti e Tognetti i capi dell’insurrezione li hanno giustiziati che poco, per il resto … le guardie cercano di arrestare e ghigliottinare più gente possibile per dare l’esempio. Sono in una situazione critica il tempo fugge …. E devo trovare una soluzione …
(Il conte spulciando gli appunti gira per la stanza)
La duchessa Ardinolfi, si è vedova ed ha due figli maschi, andrebbe bene … no è l’amante del marchese Olindo Cavagnari … no … no
Forse potrei si andare a trovarla a casa … no … bisogna che la dimentico. La marchesa Orlandini,, è vedova anche lei ed ha due figlioli. No … sono un maschio ed una femmina ed io al mio prozio avevo mandato le fotografie di due maschi, avevo si omesso i nomi, ma sicuramente se adesso vedo un maschio ed una femmina mangerebbe la foglia … e poi non so se veramente ho scritto i nomi devo vedere le bozze delle lettere che gli avevo mandato. Meno male che io conservo tutto .
(E da un cofanetto tira fuori tutte le missive che riguardano il suo prozio)
Ecco sfogliando … le lettere …
qui non ci sono nomi … bene … bene …
ecco quest’altra, neppure qui, sono fortunato … sono fortunato
neppure in questa …
(E salta di gioia)
Sono salvo, bastano due figli … bastano due figli … due figli …
guardiamo l’ultima …
(apre l’ultima lettera ed il conte sbianca in volto accasciandosi su di una sedia)
Sono rovinato … sono rovinato … anche se quell’oca di Clementina cedeva, non andavano bene i suoi due figli …
Cosa mi è saltato in mente di scrivere, Mario e Pio … cosa mi è saltato in mente … cosa mi è saltato in mente … e adesso
(E rispulcia tra le lettere )
La duchessa Mariolina Dal Poggetto
(urla con gioia)
Mariolina Dal Poggetto, di Genzano ha due figli Mario e Pio entrambi in tenera età, è vedova ed un notevole patrimonio ed in più quasi non mi conosce, sicuramente lei accetterà di diventare la mia promessa sposa.
Accetterà, si che accetterà … basta qualche complimento …
no anzi le scriverò una lettera appassionata … dove metterò a nudo tutti i miei sentimenti e sicuramente appena riceverà la missiva si stabilirà a casa mia con i suoi due rampolli. Li vedrà lo prozio mi lascerà i denari poi vedremo. Mariolina oltre ad essere bella è anche politicamente papalina e filofrancese. Meglio di così le scriverò subito e darò la lettera al fattorino.
Gentilissima Contessa
Il mio cuore trepida nello scrivere queste poche righe:
Il mio cuore e tutta la mia anima è protesa ai vostri piedi, vi penso in ogni attimo, ogni ora da sempre. So che da poco avete finito il lutto e quindi avete più volte manifestato la volontà di rifarvi una vita. Io vi amo duchessa dal primo momento che i nostri due sguardi si sono incontrati alcuni anni fa all’opera. Io non vivo vi penso intensamente tanto da proporvi di sposarvi, vi prometto mia adorata che io mi prenderò cura amorevolmente dei vostri due figli Mario e Pio, mi occuperò della loro educazione e mi comporterò come fossero miei figli. Vi prego mia diletta, accettate questa mia proposta, sposiamoci al più presto, ne va della mia,vostra felicità
Scrivetemi al più presto , vi aspetto.
Roma, 28 luglio 1857
Con amore
Il Conte Raimondo De Carolis
SCENA 8
(IL CONTE DE CAROLIS - ERNESTINA)
(Dalla strada si sente la voce di Ernestina)
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
(Dopo improvvisa la voce cambia di intensità)
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
Francesi …
Francesi nel Campo Vaccino
Francesi
Francesi
So canniti le pera cotte bone.
(Esce il Conte De Carolis e parla con Ernestina)
ERNESTINA
Signor conte, volete una pera cotta,
IL CONTE DE CAROLIS
Quasi quasi
ERNESTINA
Prennete, prennete sono bone, ve la offro io prennete, quella lì piena di canniti … prendete …
IL CONTE DE CAROLIS
Io…
ERNESTINA
Non voglio neppure un papino … offro io prennete …
(Il conte De Carolis, prende una pera cotta e la mangia)
IL CONTE DE CAROLIS
Buone queste pere cotte
ERNESTINA
Se son bone, sono le mijori de Roma
IL CONTE DE CAROLIS
Che cosa dicevate dei francesi
ERNESTINA
I francesi stanno facennno n’a retata, tutti gli amici de Tognetti, poveretti … signor conte state in casa …
IL CONTE DE CAROLIS
I francesi, io sono nobile e a me non fanno nulla
ERNESTINA
Non fanno nulla, hanno imprigionato il conte Filipetti …
IL CONTE DE CAROLIS
Filipetti, Gustavo e perché … non era mica republicano …
ERNESTINA
Quegli infami di francesi l’hanno arrestato solo perché in casa aveva una fotografia de Re Vittorio …
IL CONTE DE CAROLIS
Di Re Vittorio è diventato reato anche avere una foto di un amato sovrano … e poi io sono papalino
ERNESTINA
Papalino … come fate ed essere papalino se dalla vostra tasca esce il tricolore con lo stemma sabaudio
(Il conte fa l’atto di nascondere il fazzoletto nella tasca)
ERNESTINA
Non lo mettete in tasca, se vi fermano e vi perquisiscono, vi arrestano, lasciatelo a me che ve lo tengo in custodia …
Di me ve potete fidaa … io so’ repubblicana e garibaldina e so contraria a questi preti che ce governano.
(Il conte stringe la mano alla peracottara e consegna il suo fazzoletto alla donna. Prima di consegnarlo divinamente bacia il tricolore e lei bacia la mano al conte.)
IL CONTE DE CAROLIS
Quando Re Vittorio entrerà in Roma molte cose cambieranno
ERNESTINA
Sicuramente staremo meglio. Anche se i poveracci rimarranno sempre poveracci
IL CONTE DE CAROLIS
Viva l’Italia … Viva Re Vittorio …
ERNESTINA
Viva Garibaldi
( il conte esce di scena, rimane in scena la peracottara)
SCENA 9
(LA FIORAIA - ERNESTINA)
ERNESTINA
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
Certo che se anche i nobili, stanno dalla parte dei poveracci contro la chiesa, vuole dire che er papa nostro, non è certamente un santo … e poi chi l’avrebbe mai detto anche il conte De Carolis … un Patriota … un nobile come lui … va bene che di nobile ha ben poco … ha debiti dappertutto, neppure Mariotto il macellaio gli fa più credito … e poi la storia con Clementina … povero conte … a volte mi fa pena
So canniti le pera cotte bone.
Io almeno con due fiji, di padre N.N. o quasi … mi ingegno, con le pere cotte riesco ad annare avanti, ma il conte … pover’uomo
(Arriva la fioraia)
LA FIORAIA
Damme na pera cotta
ERNESTINA
Son bone son speciali … cosa si dice al Testaccio
LA FIORAIA
Ne hanno arrestati tanti, mi sa presto la ghigliottina farà sentire la sua voce …
ERNESTINA
Maledetti francesi
LA FIORAIA
Non sono solo i francesi … le guardie pontifice trovano il tempo di fare anche vendette personali
ERNESTINA
Appena arriva Garibaldi, vedrete … quante cose cambieranno
La fioraia
Silenzio … silenzio … siete pazza Ernestina silenzio, rischiamo l’arresto
(Ed entrambe escono di scena, ritorna in scena il conte, euforico)
SCENA 10
(IL CONTE DE CAROLIS – IL FATTORINO)
IL CONTE DE CAROLIS
Adesso … la delicatissima Clementina mi risponderà sicuramente in modo affermativo. Io per appianare i miei debiti venderò una delle sue tenute … dopo per i suoi figli … come devo pensarci io ai suoi figli … no certamente Clementina deve pensarci lei … mica sono i miei figli. Io intanto continuerò a prendere il sussidio del mio prozio che naturalmente non saprà mai nulla, sussidio che serve a me e non al sostentamento di quei due masnadieri.
(Arriva il fattorino)
IL FATTORINO
Conte De Carolis ve devo consegnnà nà missiva
IL CONTE DE CAROLIS
(meravigliato)
E chi la manda … quale buona nuoiva
IL FATTORINO
Non so … tuttavia vi è un sigillo nobiliare
IL CONTE DE CAROLIS
Un mio pari dunque
(inorgoglito)
Ma cosa fate sulla porta entrate che vi offro un buon bicchiere di vino
IL FATTORINO
(sorpreso)
Grazie … davvero posso entrà
IL CONTE DE CAROLIS
(euforico)
Certamente … festeggiamo
IL FATTORINO
E che dobbiamo festeggià …
IL CONTE DE CAROLIS
Cose mie personali
(E versa il vino)
IL CONTE DE CAROLIS
Alla salute …
(Si toccano i calici, il fattorino beve)
IL FATTORINO
Ma è aceto …
IL CONTE DE CAROLIS
È vino d’uva … alla salute … bevete
IL FATTORINO
(disgustato beve)
Ma …
(sputa)
E che dobbiamo
e il fattorino esce di scena)
SCENA 11
(IL CONTE DE CAROLIS – ERNESTINA)
(Dalla strada si sente la voce della peracottara)
ERNESTINA
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
I francesi
Hanno finito
Hanno arrestato anche Carleppe
Anche Carleppe arrestato, ormai a poco a poco arrivano a tutti
Ci mancava anche questo …meno male he ho qui la lettera della Contessa Castellini, la quale certamente darà il suo assenso al matrimonio.
Intanto si risente la voce della peracottara:
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
Il conte apre la lettera e la legge ad alta voce:
Gentilissima Conte Raimondo ,
Ho ricevuto la vostra lettera:
Sinceramente la vostra audacia e tracotanza mi sorprende. Come vi permettete io sono una nobildonna onorata ho due figli, e non vi permetto assolutamente di interferire sulla mia vita. Ed in quanto alle vostre impertinenti ed oscene proposte la mia risposta è NO. Voi non ispirate nessuna fiducia ne a me ne ai miei figli e oltretutto la vostra misera condizione economica vi taglierebbe fuori da tutte le mie amicizie. Per questo vi chiedo di dimenticarmi.
La Contessa Clementina Castellini
Genzano , 22 agosto 1857
(Il conte De Carolis getta un grido di disperazione e si accascia sulla sedia)
IL CONTE DE CAROLIS
E adesso … sono completamente rovinato …
(La peracottara da sotto la finestra del conte)
ERNESTINA
Signor conte, vi è annata male con la sora Clementina
(Il conte infuriato si affaccia alla finestra)
IL CONTE DE CAROLIS
Come vi permettete … e come fate a saperlo
ERNESTINA
Lo sa tutto Campo de fiori, la vostra bella ha chiesto informazioni sul vostro patrimonio e per questo che un ve vole
IL CONTE DE CAROLIS
Fate silenzio … fate silenzio per carità
ERNESTINA
Non va sposato perché anche lei è alla ricerca di un patrimonio
anche a lei, la banca le ha ipotecato tutto
IL CONTE DE CAROLIS
Come fate ad esserne sicuro …
ERNESTINA
Lo sanno tutti
IL CONTE DE CAROLIS
A Campo de fiori
ERNESTINA
Adesso devo andare … arrivedeij signor conte, un uomo del vostro rango non dovrebbe fà de queste figure
(La peracottara esce di scena, rimane solo il conte)
SCENA 12
(IL CONTE DE CAROLIS)
E adesso … e adesso … non mi rimane che intenerire il mio prozio, quando arriva gli dirò la verità … dirò che non ho una lira … che vivo di stenti … che sono un uomo finito … conoscendo il mio prozio, vorrà che gli restituisco tutti i soldi che mi ha devoluto … e poi con gli altri … quel vescovo di mio cugino è una lagna pensa solo ai soldi perché vuole diventare cardinale … fortunatamente è in un’altra città … ma deve tornare … lo prozio ha convocato anche lui … perché e
Quella matrona di mia zia che non vedo da decenni … avida com’è … sono rovinato
SCENA 13
(IL CONTE DE CAROLIS – LA PERACOTTARA)
(Dalla strada si sente la voce della peracottara)
So canniti le pera cotte bone.
Pera cotte
Comprate pera cotte
Per i fij miei
Mario e Pio
So canniti le pera cotte bone.
(Nel sentire i nomi Mario e Pio, il conte ha un’idea)
(Il conte scende in strada e si avvicina alla peracottara)
IL CONTE DE CAROLIS
Ernestina … Ernestina come va
ERNESTINA
Bene signor conte bene … nun ce lamentammo
IL CONTE DE CAROLIS
Ernestina chiamatemi Raimondo
ERNESTINA
(sorpresa)
Raimondo davvero io posso, io so na trateverina
IL CONTE DE CAROLIS
Si che potete… ditemi è voi avete due figlioli
ERNESTINA
(orgogliosa)
Si … du angioletti … Mario e Pio …
IL CONTE DE CAROLIS
Siete vedova
ERNESTINA
( ride di gusto)
Vedova io … scherziamo sono nubile … io … io so nà ….
IL CONTE DE CAROLIS
Volete sposarmi Ernestina …
ERNESTINA
Sposarvi … voi ma volete scherzà … con tutti i debiti che avete …
IL CONTE DE CAROLIS
Vi voglio bene … siamo anche due patrioti
ERNESTINA
La politica un c’entra con l’amore …
IL CONTE DE CAROLIS
Non avete mai pensato che i vostri figli possano crescere senza un padre
ERNESTINA
In effetti … un c’avevo mai pensà
IL CONTE DE CAROLIS
Io sarò il padre dei vostri figli
ERNESTINA
Ma io non sono na donna da sposà
IL CONTE DE CAROLIS
Questo non importa
ERNESTINA
Mi volete sposare per via dell’arrivo der franzese
IL CONTE DE CAROLIS
Come fate a saperlo
ERNESTINA
A Campo de fiori
IL CONTE DE CAROLIS
(disperato)
Si è vero … aiutatemi vi prego
ERNESTINA
(ci pensa un po’)
Potremmo metterci d’accordo
Si chiude il sipario…
SCENA 14
(IL CONTE DE CAROLIS – MARIO – PIO – IL COMANDANTE MARTELL – MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI – IL DUCA CVYRILL OVION – CONCETTA PERFETTI)
(La scena si svolge nella casa del conte, tra Ernestina, i suoi due figli Mario e Pio, il conte Raimondo, il comandante delle guardie francesi Renè Martell, S.E. Monsignor Raffaele Perfetti, sua sorella Concetta, il duca Cyrill Ovion…
Il duca parla a tutti i convenuti …intanto i bambini giocano)
IL DUCA CYRILL OVION
(parla ai parenti)
Carissimi amici e parenti, vi ho voluto tutti accanto perché visto la mia lontananza, come voi sapete abito a Parigi, e la mia veneranda età ormai non mi permette più viaggi, solo questa volta dopo anni mi sono permesso di venire nella mia sempre amata Roma, ora finalmente libera da rivoluzionari, tutto grazie alle fedelissime truppe imperiali francesi, di cui sono grato di ringraziare il loro comandante il nobilissimo marchese Martell
(E tutti applaudono)
Dunque, io visto la mia impossibilità al muovermi da Parigi ed avendo ancora notevoli proprietà da amministrare a Roma e nei dintorni ho deciso di delegare uno di voi come amministratore e dopo se si dimostrerà capace potrei lasciarli in eredità alla mia morte tutto il patrimonio. Mi riserverò di decidere a chi nel corso della giornata.
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Lasciate a me i vostri averi, io con le mie dame di carità … facciamo solo tante opere di bene … e poi le mie ragazze quelle non adatte alla vita religiosa io riesco ad impiegarle tutte in lavori redditizi
IL DUCA CYRILL OVION
Lodevole è il vostro lavoro, per il bene della comunità e servitrici
del credo cristiano
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
E quelle prive di carità cristiana fanno favori al prossimo senza distinzione di razza e di lingua
IL DUCA CYRILL OVION
Anche con i francesi
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Soprattutto con i francesi
IL DUCA CYRILL OVION
Bravissima … e di che cosa si occupano le vostre dame di carità
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Aiutano e si fanno pagare, sono dame di compagnia
IL DUCA CYRILL OVION
Come … dame di compagnia, spiegatemi
ERNESTINA
Son mignotte signor Conte … la vostra nobildonna ha una casa d’appuntamento … ce vanno francesi … borgatari … preti … e gente più in su de preti … on vedi sta ingruffona …
La nobildonna Concetta
Come vi permettete ingruffona a me … ingruffona a me che dopo la morte di mio marito … la sua memoria non l’ho mai infangata con nessuno … io non lo mai tradito con chiccessia.
Ernestina
Nun c’è stà nessun francese ne nessun romano che se chiama chiccessia … altrimenti ti saresti fatto pure quello
ILCONTE DE CAROLIS
Lasciate tutto a me illustre prozio, vedete ho due figli da mantenere, e vedete che creature, tutti e due rispettosi e timorati di dio e una moglie, che oltre a lavorare, ha una avviata attività di commerciante è assennata e tutta casa e chiesa. La mia è una famiglia da imitare.
ERNESTINA
Se non ci fossi io, er vostro nipote sarebbe caduto in miseria
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
E’ già in miseria, io le ho fatto un prestito di sessanta Papali, alcuni anni fa … e non mi ha mai restituito niente … e oltretutto entrava spesso in una delle mie case a cercare di sedurre le mie nobili fanciulle. Alcune, anzi solo una volta è riuscito ad incantare Marinella che le ha fatto anche credito.
Soldi persi … soldi dati al conte … sono soldi persi …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Dove sarebbe questa casa d’appuntamento per prelati
ERNESTINA
Ma sor Vescovo … anche voi siete ingruffà …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
No … dicevo così per dire … ma volendo parlare del conte …
Anch’io avevo fatto un prestito a questo buon uomo e al momento del saldo sapete che cosa mi ha proposto …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Di giocarci tutto a dadi, al raddoppio
ERNESTINA
Perché voi Eccellenza non ci giocate a dadi
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Ma io gioco in Curia … ma per puro diletto … ma ditemi nobildonna anche a voi ha proposto la solita cosa
(Intanto i bambini vogliono giocare con la spada dell’ufficiale francese, il quale si ribella e loro lo fanno oggetto di scherzi di cattivo giusto)
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Si! Si! …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
E sapete come finì!
(l duca e tutti ripetono… e come finì !)
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Ha perso ! … e poi ha voluto raddoppiare ancora, quindi si è trovato con un debito enorme
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
E voi eccellenza come vi siete comportato
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Per carità cristiana avrei dovuto perdonare … e non pretendere neppure un papino
IL CONTE DE CAROPLIS
Non pretendere neppure un papino … usurai
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Non pretendere neppure un papino! La carità cristiana per elementi simili non esiste
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Si … avrei dovuto … ma capite sono Vescovo … sono ancora giovane … e mi servono soldi per diventare cardinale
IL DUCA CYRILL OVION
Ma eccellenza per far si che voi diventiate cardinale, deve morire S.S. Papa Pio
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Non vorrà mica vivere in eterno il nostro Santissimo Padre
IL CONTE DE CAROLIS
(disperato)
Voi altro che nobili voi siete degli ignobili …
SCENA 15
(IL CONTE DE CAROLIS – LA PERACOTTARA – MARIO – PIO –
IL COMANDANTE MARTELL – MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI – IL DUCA CVYRILL OVION – CONCETTA PERFETTI)
(Arriva Ernestina con un vassoio pieno di pere cotte)
ERNESTINA
So canniti le pera cotte bone.
Signor duca e illustri ospiti ve ho portato qualcosa da magnà
IL DUCA CYRILL OVION
Brava signora De Carolis … finalmente onore alla padrona di casa
(I due ragazzi continuano a fare scherzi all’ufficiale francese)
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Buone … buone … queste pere cotte … ottime … ottime
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Non è che siano speciali …
ERNESTINA
Stai zitta zozzona … queste sono le meijo de tutta Roma
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Fate silenzio plebea
ERNESTINA
Plebea ma non zozzona
IL CONTE DE CAROLIS
Non offendere mi moije
LA NOBILDONNA CONCETTA
Fate silenzio voi che siete un fallito …
IL COMANDANTE MARTELL
Buone queste pere cotte, ma per favore liberatemi di queste due pesti
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Che volete son pupi
ERNASTINA
So creature
IL CONTE DE CAROLIS
Ragazzi lasciate state la spada del comandante
MARIO
Ma tu che voi
PIO
Ma va via …
(E i ragazzi continuano)
IL COMANDANTE MARTELL
Queste due diavoli, non hanno neppure un bricciolo di educazione
vergognatevi signor conte …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
E’ vero … voi non avete dato loro neppure un bricciolo di decoro
ERNESTINA
E voi cosa siete … un me faccia parlà … un me faccia parlà …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Come sarebbe … questo ministro di dio nasconde qualcosa
IL CONTE DE CAROLIS
Cosa nascondete
IL DUCA CYRILL OVION
Che cosa nascondete … che cosa avete combinato Eccellenza
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Si scopriamo gli altarini
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Niente
( cambiando discorso )
Ma avete visto che belle creature, Mario, Pio venite qua …
(I due bambini vengono)
Signor duca avete visto che santi … che angioletti
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Angioletti … mica tanto … questi sono due furfanti … neppure al riformatorio li vogliono … questi due specialmente quello biondo
IL COMANDANTE MARTELL
Guardate come mi hanno rovinato la divisa … questo è inchiostro e questo è una pera cotta … e mi dicono sempre fijo de mignotta
(I due ragazzi corrono per il palcoscenico)
ERNESTINA
Lasciate sta i fij miei
IL CONTE DE CAROLIS
Non vi permetto di offendere i miei eredi
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Eredi di miseria
IL DUCA CYRILL OVION
I bambini sono il sorriso di mamma
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Pio … Pio mio vieni qua dar tu padre …
(E tutti meno Ernestina ripetono … il tu padre )
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Ecco la chiave del dilemma
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
E si tuo padre … perché tutti siamo figli di dio e di fronte a dio tutti siamo uguali … ma anche lassù ci sono figli e figliastri …
Pio è un fijjo di dio … Mario è un fiijastro e tutti voi
(E tutti in coro ripetono … e tutti noi)
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
E tutti voi fiji de mignatta
(Tutti si avventano contro il vescovo, ma vengono calmati dal duca)
Pio
( rivolto verso il vescovo)
Bravo papà … daije un cazzottone a quello lì in divisa
Un me vuol far giocà con la spada
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Comandante Martell date quella spada al pupo
IL COMANDANTE MARTELL
Non do nessuna spada, io sono qua per difendere il signor duca da qualche esagitato … sapete a Roma vi sono ancora dei rivoluzionari … bisogna fare piazza pulita … la ghigliottina deve ancora parlare … Tognetti ha ancora molti amici e poi fuori dei confini ci sono i piemontesi, i garibaldini …
ERNESTINA
Arriverà Garibaldi e vi spazzerà via … voi stranieri e tutti i preti
IL COMANDANTE MARTELL
Ho sentito Garibaldi
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Ho sentito Garibaldi
IL DUCA CYRILL OVION
Garibaldi!
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Io non ho capito bene
ERNESTINA
Ebbè … ho detto Garibaldi
IL COMANDANTE MARTELL
Devo arrestarla signor duca?
IL DUCA CYRILL OVION
Aspettiamo
IL CONTE DE CAROLIS
Macchè Garibaldi, la mia consorte ha detto Garri Ubaldo
IL COMANDANTE MARTELL
No! La vostra consorte ha detto Garibaldi … ho sentito benissimo
IL CONTE DE CAROLIS
No ha detto Garri Ubaldo
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Ho detto che ho sentito … Garibaldi, va arrestata e condannata alla ghigliottina … questa rivoluzionaria
IL COMANDANTE MARTELL
Signor duca io procedo
IL DUCA CYRILL OVION
Aspettiamo che diamine …
IL CONTE DE CAROLIS
Questa mattacchiona, ha detto Garri Ubaldo … si Ubaldo quello che ha l’osteria dentro la grotta ad Ariccia … ha di quel vino… si ci voleva Ubaldo tra noi … canta di quei stornelli … e canta
E tutti cantano in coro gli stornelli …
Macchè ce frega …
Macchè ce ‘mporta se l’oste
Ch’a messo l’acqua …
IL COMANDANTE MARTELL
Basta … basta … io sono dell’ armata imperiale francese … devo fare chiarezza
(E i bambini fanno una pernacchia)
IL COMANDANTE MARTELL
Basta …
(E tutti fanno silenzio, compresi i bambini, parla il vescovo)
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Abbiamo già fatto chiarezza … fratello.
La buona Ernestina ha detto Garri Ubaldo
IL CONTE DE CAROLIS
Verissimo … verissimo
IL DUCA CYRILL OVION
Ernestina … vero … vero …
Ernestina
(sottovoce)
Vero … vero …
I due discoli continuano a fare dispetti
IL DUCA CYRILL OVION
Adesso veniamo al dunque … uno di voi amministrerà il mio patrimonio a Roma … e questo lo deciderò in giornata
IL CONTE DE CAROLIS
A me … a me …
IL DUCA CYRILL
Voi non ne siete adatto, io vi ho mandato soldi per educare i vostri figli, e voi non ne siete stato capace …
(Il conte rimane in silenzio)
La nobildonna Concetta
Lasciate tutto a me … pensate alle mie dame di compagnia … pensate, a me le idee mentre voi investite i vostri denari, apriremmo tante case chiuse e tutte per ogni ceto sociale in tutta Italia, anche in Piemonte …
Il duca Cyrill
In Piemonte no … odio i piemontesi …
Il vescovo
La nobildonna ha già case in Piemonte e proprio a Torino e rendono molto bene
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Sono una donna d’affari … io
IL DUCA CYRILL OVION
No! No voi lavorate con il nemico, io non posso permetterlo
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Voi cugina … non amate la bandiera …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Io amo la bandiera
ERNESTINA
L’asta della bandiera
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Come vi permettete!
Io amo il papa
ERNESTINA
Pure lui, ma è vecchierello
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Se foste un uomo io vi sfiderei a duello
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Voi cugina amate
ERNESTINA
Tutto il lungo e il duro, vostra cugina zozzona …ama l’asta della bandiera…
IL DUCA CYRILL OVION
Avete finito …
IL CONTE DE CAROLIS
(chiamando a se tutta la famiglia)
Signor duca,
voi tutti ho un annunzio da farvi,
ho deciso che il primo dei miei due figli Mario,
erediterà tutto il mio patrimonio
MARIO
Un voglio …
IL CONTE DE CAROLIS
Come non vuoi,
pensa erediterai tutto ciò che è mio e diventerai conte
MARIO
Un voglio, ereditare niente da voi, un voglio diventà conte,
voi siete pieno di debiti,
ed io da grande
voijo fare r’ carrettaro
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Ben detto Mario … bravo
(La nobildonna Concetta esce di scena)
IL CONTE DE CAROLIS
Ma io …
IL DUCA CYRILL OVION
Che Bravo fijo
IL CONTE DE CAROLIS
Il mio secondo figlio Pio entrerà in seminario e diventerà un bravo prete
PIO
Prete no non voijo
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
(mollando un ceffone a Pio)
Disgraziato di un figlio, dio ti chiama e tu non ascolti
PIO
Padre un me menà … io prete non lo voglio diventà
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Perché … non vuoi … vai a stare bene, è vero …
mangerai qualche ostia di più però fai una buona vita
PIO
No non voijo …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Pensa a quante donne che c’avrai …
PIO
Si vojo fare r’prete
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
bravo … Pio …adesso va a giocare e non disubbidire a papa tuo
(Pio raggiunge Mario e i due si siedono e giocano a lato del palcoscenico)
IL CONTE DE CAROLIS
Ho un’altra notizia da darvi … mia moglie Ernestina aspetta un altro bambino
(E tutti gridano viva Ernestina e si complimentano con il vescovo, ignorando il conte)
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Sapete com’è andata, tra una confessione e l’altra
IL DUCA CYRILL OVION
Come lo chiamerete
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Se è un maschio Sebastiano e se è una femmina Evelina
(Anche Ernestina, si avvicina al vescovo)
IL DUCA CYRILL OVION
Ne ho abbastanza di voi … adesso lasciatemi solo con il comandante che intendo stipulare il documento legale
( Il duca e Martell escono di scena. Rimangono in scena il conte, Ernestina, i bambini, il vescovo e Concetta che è tornata con una delle sue ragazze)
SCENA 16
(IL CONTE DE CAROLIS – LA PERACOTTARA – MARIO – PIO
–MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI – LA DAMA–
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI)
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Signori e signori vi presento, una delle mie splendide dame di compagnia la bellissima Solange
IL CONTE DE CAROLIS
(baciando la mano alla dama)
Un omaggio alla vostra bellezza
LA DAMA
Grazie egregio signor conte, il piacere è tutto mio
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Il piacere è mio, mai la mia mano aveva sfiorato una pelle così soffice
ERNESTINA
Benvenuta in questa casa mignotta
LA DAMA
Come vi permettete …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Fate silenzio borgatara
ERNESTINA
Meijo esse borgatara che mignotta
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Meglio essere mignotta che repubblicana
ERNESTINA
Arriverà si Garibaldi a fa piazza pulita de voi tutti
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Silenzio… Ernestina non si offendono le signore
ERNESTINA
Se questa è na siora, so contento de esse peracottara …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Voi siete una peracottara… voi siete una donna da mercato una piazzaiola … appena lo saprà il duca non vi lascerà neppure un papino
ERNESTINA
Non me ne importa … dei vostri soldi io me li guadagno onestamente
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Ma se avete fatto marchette fino a ieri
IL CONTE DE CAROLIS
Fate silenzio … potrebbero sentire
ERNESTINA
Num me ne importa … che sentano io so peracottara
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Silenzio per amor di dio
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Voi in questa casa non dovete neppure entrarci, e magari voi e i vostri figli sono figli di N.N.
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Mario forse… Pio lasciatelo stare
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Lasciarlo stare, magari è un avanzo di casino … di bassa forza.
Perché nessuna delle mie ragazze non avrebbe partorito un figlio così brutto.
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Brutto il mio Pio … tenetemi … tenetemi altrimenti questa baldracca io l’ammazzo … brutta fija di mignotta … brutto Pio … e voi conte che siete il padre ditegli qualcosa
IL CONTE DE CAROLIS
Lasciate stare i figli miei … altrimenti
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Altrimenti … cosa … voi in questa casa non contate nulla
IL CONTE DE CAROLIS
Io … io … io …
LA DAMA
Nobilissima Concetta …madama dove mi avete portato … ditemi a chi dovrei tenere compagnia
IL CONTE DE CAROLIS
A me … a me …
LA DAMA
Prima dovete saldare i debiti che avete con Caterina
IL CONTE DE CAROLIS
Ma voi non siete Caterina … e quindi
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Li sa fare i miei interessi la mia damina …
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
A me … e sarete in grazia di dio
LA DAMA
A voi mi è proibito
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Se è per la proibizione divina … possiamo fare uno strappo alla regola
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
No adesso no … però in futuro si può fare magari anche con dei cardinali
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Quando ci rincontreremo … vedremo
ERNESTINA
Ma guarda er vescovo come complotta e sto conte come è ingruffà
me fate tutti schifo …
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Dov’ è il duca?
IL CONTE DE CAROLIS
E’ in riunione sta decidendo chi incaricare e con lui c’è il comandante francese
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Sono arrivata tardi…
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Per fortuna è tardi …
ERNESTINA
Ormai è tardi …
IL CONTE DE CAROLIS
E’ tardi …
SCENA 17
(IL CONTE DE CAROLIS – LA PERACOTTARA – MARIO – PIO –
IL COMANDANTE MARTELL – MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI – IL DUCA CVYRILL OVION – CONCETTA PERFETTI – LA DAMA)
(Entra il duca ed il comandante francese, i bambini li prendono a pernacchie)
IL DUCA CYRILL OVION
Signori e signore finalmente ho deciso a chi affidare i miei patrimoni locali, al comandate Martell ho lasciato uno scritto nel quale vi è il nome e le motivazioni
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Aspettate … signor duca aspettate vi ho portato una delle mie dame, colmerà la vostra solitudine
IL DUCA CYRILL OVION
Ma è bellissima
IL COMANDANTE MARTELL
E’ incantevole …
LA DAMA
Io sono venuta espressamente per voi mio duca
IL DUCA CYRILL OVION
Per me e per farmi compagnia …
LA DAMA
Certamente mi è stato comandato
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
E’ la migliore ed è un mio regalo
IL DUCA CYRILL OVION
Ed io accetto con molto piacere
IL COMANDANTE MARTELL
Il regalo vale anche per me
LA NOBILDONNA CONCETTA PERFETTI
Certamente e per tutti gli ufficiali francesi
IL CONTE DE CAROLIS
E’ sleale … è sleale … voi barate
ERNESTINA
Sozzona
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Per quello che state facendo, il buon dio non vi perdonerà
(Il duca esce di scena appartandosi con la dama)
SCENA 18
(IL CONTE DE CAROLIS – LA PERACOTTARA – MARIO – PIO – IL COMANDANTE MARTELL – MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI – LA DAMA – CONCETTA PERFETTI)
(Tutti sul palcoscenico si guardano in silenzio rimanendo immobili)
Ad un tratto entra la dama di corsa e disperata …
LA DAMA
Il duca è morto, durante l’amplesso ha avuto delle convulsioni ed è spirato.
(Anche i bambini smettono di giocare)
IL COMANDANTE MARTELL
Purtroppo in questo luttuoso momento: mi è doveroso comunicare a voi tutti che in questo verbale vi sono le ultime memorie del vostro prozio
ERNESTINA
Che aspettate … leggete
MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI
Sia fatta la volontà di quello lassù … ovvero la mia …
IL COMANDANTE MARTELL
(pausa)
( il comandante legge)
Io sottoscritto duke Cyrill Ovion nel pieno possesso delle mie facoltà mentali delego a tutore delle mie proprietà a Vezzano il vescovo di Cerri S.E. Raffaele Perfetti, in modo che lui usi il denaro per far si che un giorno diventi Cardinale e rendere lustro alla nostra grandiosa famiglia. Denaro del quale può disporre senza nessun vincolo.
In fede
Duke Cyrill Ovion
(Al che …. i delusi rimangono in silenzio ed escono di scena)
SCENA 19
(MONSIGNOR RAFFAELE PERFETTI –
LA PERACOTTARA)
rimane solo il vescovo, subito raggiunto da Ernestina … due si guardano negli occhi, discutono animatamente … e dopo il vescovo lascia un foglio alla peracottara…
SCENA 20
(IL CONTE DE CAROLIS – ORTENSIO
LA PERACOTTARA – MARIO - PIO)
(In scena torna la peracottara con il carretto pieno di perecotte spinto dal conte De Carolis e dai tre figli, il più piccolo sul carretto dentro ad una cesta)
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
Da una finestra un popolano
ORTENSIO
Sior conte come vanno gli affari
IL CONTE DE CAROLIS
Bene … bene … abbiamo quasi vennuto tutto
ORTENSIO
Novità da Campo de fiori
IL CONTE DE CAROLIS
La fija de Guendalina, quella dar banco de verdura se sposa col porchettaro
ORTENSIO
Ernesina come stanno i pupi
ERNESTINA
Bene … bene ….
(rivolto a Mario)
Mario fai ciao a papà
(Ortensio saluta dalla finestra)
ERNESTINA
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
So l’ultime …
so fresche
So fresche
ORTENSIO
(rivolto ad Ernestina)
Ernestina … vieni su da me … sono n’gruffa
ERNESTINA
No … un ci vengo … fiji non ve vojo più
(Ortensio esce di scena)
IL CONTE DE CAROLIS
Ernestina … bisogna annà a controllà la vendemmia a Frascati … nel terreno che c’hà lascià er vescovo
ERNESTINA
Domani ce vai … ma le decisioni falle prende a me
IL CONTE DE CAROLIS
Ma dimme come hai fatto a farte lascià, metà del patrimonio dal vescovo
ERNESTINA
Anche i vescovi
sono d’animo bono, un po come noi borgatari
So canniti le pera cotte bone.
So canniti le pera cotte bone.
SIPARIO