La principessa e la bambina scomparsa

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LA PRINCIPESSA E LA BAMBINA

SCOMPARSA

Di

SIMONE ANTONELLI

SPETTACOLO SALVATO ALLA SIAE

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TRACCIA N.1 CHE DURERA’ FINO A QUANDO IL NARRATORE NON ARRIVERA’ AL CENTRO DEL

PALCO.

NARRATORE: c’era una volta,nel fatato mondo di asbar…..nel fatato mondo di ast…. Ehm di as…..

REGISTA: nel fatato mondo di Asbarbababan, è semplice. Dai non farmi fare figuracce . Narratrice scandisci bene e sii precisa.

NARRATORE. C’era una volta, come dicevo, nel fatato mondo di Asbaradan..

REGISTA: no, Asbarbababan. Guarda che ti licenzio!

NARRATORE: nel fatato mondo di Asber…di Ammmmmm una dolce prin..

REGISTA: allora io ti

NARRATORE: sono cintura nera di karate.

REGISTA: io ti apprezzo! Brava,venivo giusto a dirti che sei stata perfetta! Nel mondo di Ammmmmm…perfetto.

NARRATORE: una dolce principessa tenuta prigioniera in una torre, la principessa Stallal….la

principessa stallalan….. l.a principessa Carlotta era triste perché la sua matrigna era diventata

perfida dopo che una strega cattiva invidiosa del suo regno dove tutti erano felici aveva fatto scomparire la sua piccola bambina di cui non ricordo il nome. Da quel momento la matrigna aveva dimenticato che cosa sono l’amore, la felicità e la speranza .Così aveva decretato che nel suo regno venisse bandita la luce , la gioia e i sorrisi. Se lei soffriva dovevano farlo tutti. Le vane ricerche della bambina avevano reso ancora più arida la matrigna Spasis,l’unica con un nome normale.. più o meno, e così aveva rinchiuso la sua figliastra in una torre per paura che il suo animo candido e allegro riportasse la gioia nel regno.

SPETTATORE: (dalla sala sale sul palco ) scusi, ma a mezzanotte mi scade la mozzarella. Se si potesse sbrigare perché vorrei tornare a casa prima.

NARRATORE: ho finito.

SPETTATORE: per tutte le mozzarelline del mondo grazie!!!!!!

TRACCIA N.1

Si apre il sipario. Siamo nella torre. Sono presenti la principessa , la sua dama di compagnia e le due guardie.In scena c’è un divanetto, una sedia,un tavolino con una brocca d’acqua e due bicchieri.

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ALANIS: principessa Carlotta ,dovrebbe convincere Marion e Marianna a giocare con noi a ramino magico, in quattro sarebbe molto più divertente.

La Principessa guarda fissa le carte sul tavolo.

MARION: Alanis, sai bene che non possiamo giocare . Siamo guardie reali e quando siamo in servizio non possiamo giocare.

ALANIS: ma quale servizio siamo chiusi in questa torre da un anno e non succede niente. E questo dovrebbe farvi riflettere sullo spettacolo che avete scelto di vedere questa sera. Io vi ho avvertito.

(rivolta al pubblico)

MARIANNA: effettivamente non ha tutti i torti,una partitina potremmo farla.

MARION: assolutamente no,siamo guardie…

MARIANNA: e dobbiamo stare in guardia,certo.

ALANIS: come siete noiose,magari potremmo fare un piccolo party bevendo sidro di coca cola .

MARIANNA: effettivamente non ha tutti i torti, una bevutina potremmo farla.

MARION: assolutamente no,siamo guardie…

MARIANNA: e dobbiamo stare in guardia,certo.

ALANIS: noiose!

CARLOTTA. Basta, non ne posso più di sentire le vostre frivole chiacchiere. Soffro,soffro terribilmente perché il sole non sorge da un anno non sorge ad Asbarbababan…

NARRATORE: (entra in scena con penna e blocchetto in mano) ma quindi è scritto con tre b?

MARION: chi è costui?

MARIANNA: chi va la?

NARRATORE: sono della storia,tranquilli.

CARLOTTA: con quattro.

NARRATORE: ah ecco ,grazie! (esce)

MARION. Non è chi va la è chi va là.

MARIANNA: non ho capito.

MARION: è chi va là, cioè chi c’è là, non è chi va là nel senso chi va nel senso motorio in quel posto, capito?

MARIANNA: ahhhhhh….no, non ho capito. Quale posto?

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MARION: è un esempio. Allora…

CARLOTTA: Marion, lascia perdere. Glielo spiegherò io più tardi. Da questa finestra non posso più guardare gli Asbarbababandiani che non ridono più, sono infelice. È la cosa più triste del mondo.

ALANIS. Basta non guardare,parla con me . Del resto in quanto dama di compagnia sono qui per questo.

CARLOTTA. Non posso non guardare. Sarebbe gravissimo, così facendo potrei dimenticarmi che devo fare qualcosa.

MARIANNA: effettivamente una guardatina potremmo darla.

MARION: assolutamente no,siamo guardie…

MARIANNA: e dobbiamo stare in guardia,certo.

CARLOTTA: se penso a com’è cambiata la mia matrigna Spasis e con lei il nostro mondo.

Si spengono le luci e si riaccendono a lato dove troviamo la matrigna con la sua bambina.

SPASIS: piccola Pirimpilla…

NARRATORE (entra) ha detto Pirimpilla?

PIRIMPILLA: si è il mio nome.

NARRATORE: cose da pazzi. (esce)

PIRIMPILLA: ma chi è quello?

SPASIS: Oh non lo so proprio mio piccolo dolce amore . Oggi il sole si riflette nei tuoi occhi e rende meravigliosa la giornata nel nostro regno. Che cosa voi fare oggi?

Correre nel bosco delle fate?

PIRIMPILLA:no

SPASIS: accarezzare farfalle colorate?

PIRIMPILLA. No, perché non andiamo in giro a parlare con i tuoi sudditi e cerchiamo di farli divertire?

SPASIS: ottima idea ma ricordati che sono anche i tuoi sudditi, tuoi e della tua dolce e amorevole sorellastra Carlotta. Andiamo a regalare sorrisi piccola Pirimpilla, andiamo!

Le luci tornano ad illuminare la torre.

ALANIS: già è invece oggi è… è…..

CARLOTTA. terribile!

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TRACCIA N.3

Le luci tornano ad illuminare la regina.

SPASIS: Specchietto del trucco delle mie brame dimmi c’è forse qualche sciagurato che nelle tenebre del mio regno si permette di ridere o di avere un’emozione che si avvicina anche lontanamente alla gioia?.....che cosa hai detto? No?

Bene , benissimo. Tutti devono essere tristi come me e lo saranno per l’eternità.

Le luci tornano ad illuminare la torre.

MARIANNA: oh, meno male! Ho paura del buio.

MARION: non ci credo.

CARLOTTA: non ti preoccupare,sei al sicuro con me piccola Marianna.

Da fuori scena si sente una voce.

MESSAGGERO: principessa,principessa!!!

ALANIS: oh mio dio chi sarà!

MARION: chi sei?

MARIANNA: chi va là?

MESSAGGERO: dove?

MARIANNA: chi va là?

MARION: smettila!

MARIANNA: là!

MESSAGERO: ma là dov’è? (Urlando)

MARIANNA: e che ne so! Non sono mica io che vado ma tu

MESSAGGERO: cosa?

CARLOTTA: oh, che buffa conversazione!!!

MARION: Avrei usato altri aggettivi Principessa.

CARLOTTA: non fare la maleducata dolce Marion.

ALANIS: lo scusi e si dimentichi questa conversazione, chi è lei?

MESSAGGERO: sono Artemia e mi manda l’oracolo per recapitare un messaggio.

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CARLOTTA: l’oracolo?

ALANIS: per tutti i cartoni del mondo!

MARION: e lui chi è?

GUARDIA. Sono la guardia del corpo di Artemia, a volte nei suoi lunghi viaggi attraversa boschi, deserti e luoghi ancor più selvaggi. Il mio compito è proteggerla e farle compagnia.

CARLOTTA: oooh che bello!Presto raccontaci che cosa ti ha detto di riferirci.

MESSAGGERO: certo, vi narrerò tutto ma lasciate che mi sciaqui prima la gola. Avete dell’acqua?

ALANIS: ma certo!

CARLOTTA: Marion per piacere porgi un bicchiere d’ acqua ad Artemia?

MARION: certo mia principessa.

MESSAGGERO: grazie mille! (Fa i gargarismi con l’acqua e la sputa nel bicchiere)

CARLOTTA: ma non beve?

MESSAGGERO: no,dovevo solo sciacquarmi la gola. Ma veniamo a noi, lasciate che vi racconti tutto fin dal principio! Era una giornata buia e tempestosa ……

MUSICA,gioco di luci e parte un flashback

MESSAGGERO. C’è nessuno? Sono Artemia.

ASSISTENTE: Salve,sono Malvis, l’assistente dell’oracolo.E lui chi è?

GUARDIA. Sono la guardia del corpo di Artemia, il mio compito è seguirla e non lasciarla mai sola.

ASSISTENTE: bene!Messaggero, sono io che l’ho chiamata.

Lasci che gentilmente le ponga delle domande.

MESSAGGERO. prego.

ASSISTENTE: è pronta a consegnare un messaggio di vitale importanza?

MESSAGGERO: si!

ASSISTENTE: è pronta a consegnarlo alla regina?

MESSAGGERO: si!

ASSISTENTE: è pronta a farlo gratis?

MESSAGGERO: arrivederci.

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ASSISTENTE: stavo scherzando, ma purtroppo non posso sorridere. È pronta, si riveli mia padrona.

Entra in scena l’oracolo con una sfera di cristallo.

ORACOLO: orbene messaggero, benvenuto nella mia umile capanna. Assistente, il tavolo!

ASSISTENTE: certo mia padrona.

ORACOLO: lui chi è?

GUARDIA: ancora? Sono la guardia del corpo di Artemia.

ORACOLO: ahhh,capisco.

Prende un piccolo tavolo.

ORACOLO: come sai da quando la strega invidiosa di tutta la gioia e la felicità del nostro reame fece sparire la piccola Pirimpilla, io ho passato il mio tempo a cercarla e finalmente dopo un anno l’ho trovata.

MESSAGGERO: allora l’ha riportata a casa?

ORACOLO: non è così semplice. Tu devi consegnare questa sfera magica alla principessa Carlotta. Non spetta a me riportare la dolce bambina. Assistente il messaggio!

ASSISTENTE. Eccolo.

ORACOLO: dalle anche questa pergamena.

MESSAGGERO: lo farò!!!!

ORACOLO: e allora corri!!!! Corri!!!!!!

MESSAGGERO: ehm. (Allunga la mano)

ORACOLO: ho detto corri!

MESSAGGERO: ehm.

ORACOLO: assistente, pagalo! Che tempi bui.

Musica

SI TORNA NELLA TORRE

CARLOTTA: ma dov’è il messaggero?

MESSAGGERO. eccomi, ero nel flashback. Sono stato rapita dal mio racconto. Principessa Carlotta le consegno la sfera e il messaggio.

CARLOTTA: grazie cara!

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MESSAGGERO: il mio compito è finito,buona fortuna! Il popolo di Asbarbababan è nelle sue mani.

CARLOTTA: grazie cara! Arrivederci.

MESSAGGERO: ehm.

CARLOTTA: puoi andare.

MESSAGGERO: ehm.

CARLOTTA: oh, certo! Alanis pagala.

ALANIS: certo principessa! Marion pagala!

MARION: oh, certo! Marianna pagala!

MARIANNA: (si volta per rivolgersi a qualcuno ma non c’è nessuno) ma perché tocca sempre a me? Ecco.

MESSAGGERO. grazie mille! (Esce)

GUARDIA: buona fortuna!

ALANIS: che cosa dice il messaggio?

CARLOTTA: è incredibile l’oracolo ha trovato Pirimpilla!

MARION E MARIANNA: sssiiiiiii!!! E vai!!!! (si abbracciano)

ALANIS: è fantastico!!!!

CARLOTTA: e poi sul messaggio c’è una strana frase : abra budra bidra bib bin!

Musica per due volte Luci che vanno e vengono e si ode un rombo di tuoni. L’oracolo appare in

scena

MARION e Marianna urlano e si abbracciano.

ORACOLO. Tranquille sono la proiezione dell’oracolo, è solo una magia.

CARLOTTA: dimmi cosa devo fare !!!

ORACOLO. Sono qui per questo,osserva la sfera, non è molto precisa ma è già impostata sul pianeta terra. Provando qualche volta vedrai alcuni terrestri,potrai osservare alcuni momenti delle loro strambe vite, li spierai e dopo qualche tentativo la sfera ti mostrerà dov’è Pirimpilla e così avrai la prova di quello che dico.

CARLOTTA: oh, che gioia!!!!

ALANIS: principessa non lo dica, la sua matrigna ha spie dovunque. È pericoloso essere contenti.

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CARLOTTA: non più tra poco mia cara Alanis!

ORACOLO: una volta avvistata segnatevi le coordinate spazio temporali e correte dalla regina Spasis, chiedete il via libera per andare nel bosco degli elfi perchè solo loro sanno aprire i passaggi verso altri mondi. Mi raccomando non usate la sfera dalla regina ,dopo aver cercato per molto tempo la sua bambina nelle sfere le odia e la farebbe esplodere subito con i suoi poteri.

Se riuscirete a convincere la Regina che ormai non conosce più la speranza e che ha un cuore arido e riuscirete a convincere gli elfi potrete arrivare sulla terra e prendere Pirimpilla, ma non sarà facile. Ora ha dei genitori, è stata adottata.

ALANIS: che strano termine.

CARLOTTA: non preoccuparti oracolo, nessuno ha veramente il cuore arido e nessuno ignora il bene. Nemmeno i più cattivi.

ORACOLO: vedremo.

Musica Luci che vanno e vengono e rombo di tuoni. L’oracolo sparisce.

CARLOTTA: oooh, che magnifica giornata, presto venite tutte qui!!!! Guardiamo dentro la sfera.

Teniamoci tutti per mano in questo momento.

ALANIS: ottima idea!

MARIANNA: effettivamente non ha tutti i torti, una guardatina potremmo darla!

MARION: no, noi stiamo in guardia!

CARLOTTA: Marion, non fare la sciocchina. Venite!

MARION si avvicina riluttante, si prendono tutti per mano.

CARLOTTA: sfera mostraci la terra!!!

MUSICA Buoi e luce che va e viene . Tutti gli attori escono di scena.

Il ladro entra dalla finestra, si guarda intorno, si siede sul divano e prende un oggetto che è sul tavolo davanti a lui. Si sentono dei rumori il ladro si guarda intorno ma rimane bloccato, entra il padrone di casa. Si mette a sedere sul divano accende la televisione. Dopo poco si accorge di una presenza accanto a lui.

PINA: Ma lei chi è?

MATILDE: Sono un abbonato Rai!

PINA: E allora?

MATILDE: Ho un posto in prima fila!

PINA: Come?

MATILDE: E’ un abbonamento speciale! Pago 400 euro al mese!

PINA: E si ma...

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MATILDE: Si posso guardare la televisione a casa di chi voglio.

PINA: Ma io sto guardando sky!

MATILDE: Allora no,io sky non posso. Ho pagato solo per la rai.Scusi, scusi la saluto!

PINA: Ma cosa le sta uscendo dalla tasca?

MATILDE: Dove?

PINA: Ma lei è un ladro! Quello è il portasigari di mio nonno!

MATILDE: Ma ormai è mio. Questa è una rapina!

PINA: Ma è l’unico ricordo che ho di mio nonno!

MATILDE: Apri quei cassetti!

PINA: No ti prego tanto c’è solo l’intera collezione di alamanlam.

MATILDE: E cos’è?

PINA: Una rivista per dislessici. Non vale niente! E’ l’unico ricordo che ho di mia madre.

MATILDE: Allora dammi tutti i soldi che hai!

PINA: Ma sono pieno di debiti non riesco ad andare avanti.

MATILDE: Non fare storie.

PINA: Ma è vero sono pieno di debiti! E’ l’unico ricordo che ho di mio padre.

MATILDE: Ti capisco! Anche io ho un solo ricordo di mio padre! Questo! (Fa uno sguardo assurdo)

PINA: Cos’è?

MATILDE: Il suo sguardo da rimorchio.

LUCA: Ah tuo padre era un playboy.

MATILDE: No guidava il carro attrezzi. Allora prendo il televisore.

PINA: No Gaetano, no!

MATILDE: Chi è Gaetano?

PINA: Ce l’ho da 15 anni è come un figlio!

MATILDE: e allora cos’hai qui nell’ armadio? Ma è vuoto!

PINA: Non lo toccare. E’ l’unico ricordo dell’ amante di mia padre.

MATILDE: E allora che prendo io?

PINA: Non lo so, non so più niente non mi importa più di nulla. Non ho più nessuno mi è rimasto solo Gaetano. (Scoppia a piangere)

MATILDE: Ma che ti piangi! Vergognati! Sei giovane, hai la salute! E poi che ne sai della solitudine? Io si che sono solo!

PINA: Ma che ti piangi! Vergognati! Un delinquente come te che piange! E poi chi ti ha detto che sono in salute? Tu non sai...

MATILDE: ma che ti piangi! Vergognati! Hai tutta la vita davanti! I problemi li risolverai. Io invece non ho più speranze!

PINA: Ma che ti piangi! Vergognati! La speranza è l’ultima a morire. Io sto morendo di fame. MATILDE: Ma che ti piangi! Vergognati! Ti do tutto quello che ho, 350 euro. Io invece non ho niente, il mio portafoglio è vuoto!

PINA: Ma che ti piangi vergognati! Ti do tutto quello che ho: 350 euro! Io...

MATILDE E PINA: Ma che ti piangi! Vergognati!

MATILDE: Grazie, grazie per i soldi!

Cominciano a darsi delle pacche fino a quando diventa un gioco.

Buio, TRACCIA N. 6 e luce.

Siamo nella sala di attesa di un dottore.

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Entra Marina si guarda intorno va in un angolo e dopo aver deciso quale leggere fa per prenderla. Nel frattempo entra Sara che si guarda intorno. Appena Marina si volta si guardano e dicono contemporaneamente:

MARINA E SARA: Buongiorno!

Imbarazzate si mettono a sedere.

MARINA E SARA: anche lei...

SARA: scusi, dica, dica...

MARINA: (ride in modo assurdo) che ridere... dicevo anche lei è qui per il dottor Gambetti?

SARA: si

MARINA: anch' io.

Pausa di imbarazzo

MARINA E SARA: da quando c'è il dottor Gambetti mi...

MARINA ride in maniera assurda

SARA: dicevo, da quando c'è il dottor…..

MARINA: Gambetti

SARA: mi ammalo molto…………

MARINA: meno

Pausa imbarazzata

MARINA E SARA:: è proprio bravo!

MARINA: ride in un modo assurdo

MARINA E SARA: fanno dei gesti identici senza guardarsi.

Hanno le mani sulle gambe, passano ad avere le braccia conserte poi con la mano destra si prendono il mento con una espressione pensierosa e sempre con la mano destra si grattano la testa e in quel momento si voltano una verso l'altra.

MARINA E SARA: che prurito!

MARINA E SARA: diciamo sempre le stesse...

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MARINA E SARA:deve essere lo stress dell' attesa.

Marina fa la sua risata assurda

MARINA E SARA nuovamente fanno gli stessi movimenti.

Gamba destra sulla sinistra, controllano l'ora, gamba sinistra sulla destra e subito viceversa.

Cominciano ad avvertire un certo disagio come se ci fosse un prurito, si guardano, si alzano in piedi, e furtivi guardano prima tutti e due verso destra e poi verso sinistra, due faccie rivolte verso il pubblico e poi si grattano il sedere, il movimento man mano si smorza e a questo punto lentamente si guardano imbarazzati, sorridono, si siedono si guardano guardano il pubblico si guardano, si voltano verso il pubblico...

MARINA E SARA: che visita lunga!

Si guardano

MARINA E SARA: perchè dice sempre la stessa...

MARINA E SARA: ma mi prende per il...

MARINA E SARA: no non la prendo per il...

MARINA E SARA: facciamo così: stiamo...

MARINA E SARA: stiamo zi...

MARINA E SARA: :zitte!

A questo punto sono arrabbiate) Battono il pugno destro sulla gamba destra, poi la mano sinistra sulla gamba sinistra guardano verso destra, spostano le mani sulle ginocchia, battano tre volte la mano destra sul ginocchio destro. Pausa. Di nuovo tre volte la mano destra sul ginocchio destro, di nuovo tre volte la mano destra sul ginocchio destro, poi due volte battono il piedi sinistro. Ripetono il movimento per cinque volte aumentando il ritmo. Dopo diventano tutte e due le mani sulle ginocchia e tutte e due i piedi per tre volte. Poi si alzano in piedi, battono le mani in direzione del pubblico, poi girando il busto verso destra battono le mani con la faccia rivolta sempre verso il pubblico e la stessa cosa rivolte verso sinistra. Poi riportano il busto verso il centro e mentre battono le mani tre volte , arrivati al secondo clap si guardano, a questo punto stessa risata assurda che in precedenza aveva fatto MARINA.

MARINA E SARA:: Ma che fa ride come me?

MARINA E SARA: :no!

MARINA E SARA: mi prende in g..

MARINA E SARA: no!

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MARINA E SARA: io le spacca la...

Pausa

MARINA E SARA: :Io la denu...

Si mettono a seder,si rialzano per rimettersi a sedere. Battono le mani sulle ginocchia,sia la mano desta che la sinistra per tre volte poi incrociano le gambe prima la sinista e poi la desta e poi lo fanno di nuovo. Ribattono le mani ,si voltano e si vedono . Cominciano a fare movimenti più assurdi per evitare che l’altra riesca a copiarlo ( CHIEDO L’AIUTO DI UNA COREOGRAFA)

MARINA E SARA:bastaaaaaaaaaaaaaaa!

Piccola pausa.

MARINA E SARA: come si chiama?

MARINA E SARA: ma sono io Martio Trotti.

MARINA E SARA: lei è un impostore!

Mentre dicono queste battute si spingono l'un l'altra, tentando di schiaffeggiarsi battendo in realtà le mani.

MARINA E SARA: : ti faccio male!

MARINA E SARA : giù le mani!

MARINA E SARA: :prova a toccarmi di nuovo.... (come per proseguire dicendo e poi sono cavoli

tuoi ma interrompendosi perchè stanno dicendo la stessa cosa)

SEGRETARA DOTTORE: Buongiorno,il dottore è pronto. Avanti il prossimo!

MARINA E SARA: sono io!

Alzano la mano destra rivolte verso il pubblico con lo sguardo verso destra dove è la stanza del dottore. Escono verso destra camminando all' unisono con lo stesso passo, dicendo:

MARINA E SARA: :Tocca a me!

MARINA E SARA: :No a me!

Buio TRACCIA N. 7e poi di nuovo la luce.

OVALDA: salve e benvenuti a questa nuova puntata di “scienza in tv”

Io sono Ovalda Pizzicrudi e sono qui a condurre questo programma perché sono qualificato per farlo dopo sette anni di cepu e due nella famosa università “dacci i soldi e poi vediamo” di pizzo calabro.

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Oggi solo per voi avremo la possibilità di vedere quello di cui parleremo grazie ai nostri mimi:Mima e Mima (entrano)

Nelle precedenti puntate (Mima e Mima cominciano a mimare quello che dice la presentatrice) abbiamo affrontato (si prendono a botte e Mima 1 vince su Mima facendoli sentire il suo terribile alito) questi temi. (fanno finta di scrivere e Mima 1 tenta di copiare,Mima se ne accorge e si sposta)

Perché non siamo soli nello spazio? ( Mima 1 si abbraccia e tocca Mima, è scocciata perché non è sola.

Vi abbiamo fatto vedere l’intervista all’alieno di rosveelt

MIMA 1: dfghnvghjkmnbghh

OVALDA: che cosa ha detto?

MIMA: che ne so, è un alieno.

Poi ci siamo chiesti perché la terra è rotonda?(girano in tondo),perché sento le voci quando dormo ? (uno dorme e l’altro gli sussurra all’orecchio) e perché a volte le donne si baciano tra loro?

MIMA 1: ma quando?

MIMA: ma chi l’ha detto?

Ok,oggi parleremo della birra. (bevono completamente ubriachi)

Medioevo

MIMA 1: (si atteggia come un uomo) ehh hai visto quella,è proprio bella! Parliamo di calcio,perché nella finale degli europei non abbiamo giocato?

MIMA: come ti chiami?

MIMA 1: evo

MIMA : ecco a voi il medio Evo

OVALDA:           Il Medioevo vide (MIMA 1 scruta) la birra protagonista ( fanno finta di essere attrici

famose su una passerella)soprattutto per merito dei monasteri, che operarono

MIMA: bisturi.

MIMA 1: lasciato a casa

MIMA allarga le braccia.

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OVALDA: un decisivo salto di qualità

MIMA1: sono qualità.

MIMA lo salta

OVALDA. nella produzione della bevanda introducendo anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo.

(Ululano)

Prima della sua diffusione, infatti, le birre venivano aromatizzate con erbe,(fanno finta di fumare) spezie,(fanno cose assurde) spezie particolari

bacche

MIMA 1 E MIMA: muuuuuu

OVALDA: non vacche ….bacche

MIMA 1 E MIMA: si scambiano un cenno d’intesa.

MIMA 1 E MIMA: buuuuu

OVALDA. e cortecce d'albero.

MIMA fa l’albero e MIMA 1 stacca la corterccia.

MIMA: ahi,ahi.

OVALDA: chiaramente gli alberi parlanti delle foreste tedesche. L'infiorescenza di luppolo

MIMA 1 E MIMA: si guardano e poi fanno finta di emanare luce.

OVALDA: presenta delle ghiandole

MIMA: ecco a voi le ghiandole!!!!

MIMA 1 entra in scena facendo la ghiandola.

OVALDA che producono un liquido giallo

MIMA 1 E MIMA: fanno finta di far pipì. (Come se fossero uomini)

OVALDA: non quell liquido….      e appiccicoso, (mani appiccicose si puliscono l’uno all’altro e

rimangono attaccati)dal caratteristico sapore amaro(bevono e sono schifati) e aromatico.

MIMA 1 E MIMA: (bevono) ahh che aroma!

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OVALDA. La più antica "birreria" (camminano come due vecchi urlando “birre,birre”) birreria monastica (stessa cosa ma si fanno il segno della croce) è quella della abbazia di Weihehstephan,

MAMA 1: sei davvero mia zia?

MIMA: non proprio diciamo…abba….zia

OVALDA costruita nel 724

(costruiscono qualcosa)

MIMA 1: 724

MIMA:13

OVALDA: come si sa studiavano anche la matematica nei monasteri. Comunque ,dicevo costruita nei pressi di Monaco di Baviera.

MIMA: sono un monaco.

MIMA 1 raccoglie la sua bava in una ciotola.

OVALDA: cos’è quella ?

MIMA: la baviera.

OVALDA: e per oggi è tutto. Salutiamo i mimi. Alla prossima puntata dove ci chiederemo perché la notte è buia? Che cos’è quella palla gialla che illumina il giorno?

MIMA 1 E MIMA la trascina fuori.

OVALDA: perché i gatti non gattonano? Nel bagnoschiuma al sandalo, di chi sono i sandali?

Buio TRACCIA N.6 e luce.

Entra in scena un uomo, sembra emozionato .

SIMONE: cara? Amore? Non è ancora arrivata, chissà che sorpresa .

Entra una donna .

VALERIA: ciao tesoro ,non puoi immaginare che giornata ....

SIMONE: con chi eri ?

VALERIA: con Eleonora.

SIMONE: Eleonora? .....Eleonora...... ma nessuna delle tue amiche si chiama Eleonora, chi è ?

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VALERIA: nostra figlia .

SIMONE: ah, già. Adesso dov'è .

VALERIA: per questa occasione l'ho lasciata da mamma .

SIMONE: Brava ,che avete fatto oggi ?

VALERIA: prima siamo andate a mangiare qualcosa , sai cosa ho letto sul giornale ?

SIMONE: no.

VALERIA: in Canada ci sono degli ingegneri genetici che fanno degli esperimenti mostruosi .Per esempio hanno incrociato i geni di un testimone di geova con quelli di un ateo . È venuto fuori un uomo che la domenica mattina suonava i campanelli e non sapeva il perchè .

SIMONE: è terribile ma perchè cambi sempre discorso ?

VALERIA: antipatico , siamo andate a fare shopping .

SIMONE: brave !

VALERIA: pensa che ho speso 980 euro...

SIMONE: cosa???

VALERIA: non ho potuto resistere.

SIMONE: hai comprato tutto il negozio?

VALERIA: no una gonna.

SIMONE: 980 euro per una gonna... magari è d'oro e allora vale...così puoi andare in giro dicendo è

costata ma è d'oro e tutti “ah però” ,magari è un po' scomoda quando ti metti a sedere però...

VALERIA: è di pelle.

SIMONE: umana?

VALERIA: no.

SIMONE: pelle...sintetica... magari poteva essere di coccodrillo , squalo .velociraptor magari valeva la spesa .

VALERIA:basta così , ogni tanto devo comprarmi qualcosa . Tu cosa hai fatto oggi ?

SIMONE : io ? ( Sembra imbarazzato ) sono uscito con Carlo .

VALERIA: quello biondo ?

SIMONE: no quello è Giacomo .

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VALERIA: Ah quello con i capelli rossi

SIMONE: no quello è Andrea .

VALERIA: allora è quello brutto col nasone, quello butterato.

SIMONE: no quella è mia madre. Carlo è quello grasso .

VALERIA: ah ,allora cosa avete fatto ?

SIMONE: siamo ,così per caso, andati all'ippodromo e poi ..

VALERIA: poi ?

SIMONE: ho perso 1000 euro .

VALERIA: cosa???

SIMONE: come potevo immaginare che un cavallo che si chiama nonna Teodora ubriaca e solo per oggi zoppa sarebbe potuto arrivare ultimo ?

VALERIA: effettivamente era difficile supporlo . Invece di fare qualcosa di utile come stare con tua figlia o fare un po' di sport che fa bene vai a perdere i soldi, è incredibile.

SIMONE: sport ? Ho il corpo di un diciottenne, lo tengo in frigo .

VALERIA: smettila di scherzare . E hai avuto il coraggio di lamentarti per la mia gonna .

SIMONE: è diverso.

VALERIA: hai ragione , è molto peggio quello che hai fatto tu .

SIMONE: la verità è che tu non hai rispetto dei soldi.

VALERIA: qui quello con le mani bucate sei tu.

SIMONE: ma non sono io che tutti i giorni spendo un sacco in vestiti .

( le ultime 2 frasi le dicono insieme, poi si fermano un secondo e dicono la battuta successiva .)

SIMONE E VALERIA: eh?

VALERIA: vado in camera , non voglio più parlarti. Bravo era un giorno speciale e sei riuscito a rovinarlo.( esce di scena . )

SIMONE: amore , era uno scherzo. La verità è che siccome oggi è il nostro anniversario sono andato a comprarti un regalo .

VALERIA: Niente cavalli ?

SIMONE: niente cavalli .

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( Si abbracciano )

VALERIA: amore !

SIMONE: Ah e la gonna ?

VALERIA: era uno scherzo sono andata anch'io a comprarti il regalo .

SIMONE: vieni qua . ( si abbracciano. ) adesso mettiti il vestito migliore che hai perchè ti porto fuori .

VALERIA: ma no , magari ci guardiamo un po' di televisione stando abbracciati stretti stretti .

SIMONE: no oggi è il nostro anniversario e ti voglio portare fuori .

VALERIA: va bene .

SIMONE: perciò , tu prendi la prolunga che il televisore lo porto io sul terrazzo .

Buio TRACCIA N:5 e Luce.

Siamo tornati nella torre.

CARLOTTA: che strano mondo è mai questo?

ALANIS: terribile! Ma non abbiamo visto la piccola Pirimpilla.

MARIANNA: l’uomo e la donna che abbiamo appena visto hanno parlato della figlia, magari è la piccola Pirimpilla.

Tutti guardano esterrefatti Marianna.

MARIANNA: che c’è,perché mi guardate cosi?

MARION: perché hai avuto una buona idea.

CARLOTTA: davvero ottima!

MARIANNA: non è strano, ho sempre ottime idee!

Tutti guardano male Marianna.

MARIANNA: non proprio sempre… saltuariamente.

ALANIS: forza sfera magica facci vedere la figlia di quegli strani signori.

Buio, musica

PIRIMPILLA: nonna,nonna vieni a giocare?

TUTTI urlano di gioia e si abbracciano.

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ALANIS: siii!!!

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

Musica

CARLOTTA: sono talmente contenta che non posso fare a meno di immaginare un po’ di musica.

Musica Parte piano piano una musica allegra che comincia a crescere.

MARIANNA: effettivamente non ha tutti i torti, anch’io immagino la musica

ALANIS: io non posso fare a meno di ridere.

MARION: tutto ciò è pericoloso.

CARLOTTA, ALANIS e MARIANNA cominciano a ballare. MARION è titubante ma poi si lascia trasportare dal ritmo.

Cambia la musica,Dopo poco si sente il rombo di un tuono e appare Spasis.

SPASIS: che cosa succede qua? Come vi permettete di far sentire a tutti che siete contenti, che immaginate la musica e ballate perfino. Lo sapete che ormai è proibito.

CARLOTTA: matrigna…

SPASIS: silenzio, da oggi non solo starete rinchiuse ma sarete legate e completamente al buio…

CARLOTTA: matrigna.

SPASIS: ho detto silenzio!

ALANIS: ma abbiamo trovato sua figlia.

SPASIS: so tutto.

CARLOTTA: come sai tutto?

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SPASIS: so tutto, ho molte cimici sparse qui dentro e ogni tanto volano nel mio palazzo a riferirmi cosa vi dite.

MARION: dovevamo stare più attenti.

SPASIS: è un buon piano il vostro ma non ho più speranze. Pirimpilla è persa e il vostro è solo uno stratagemma per far ritornare la gioia.

CARLOTTA: non è così,abbiamo la prova.

SPASIS: la sfera? Basta una buona magia e fa vedere qualunque cosa . Io non mi fido dell’oracolo,perché lei sarebbe riuscita a trovarla e io no?

CARLOTTA: perché non si è persa d’animo, non ha mai perso la speranza e ha continuato a lottare e a insistere, proprio come noi.

SPASIS: ma bravi. Io non ci riesco.

CARLOTTA: puoi farcela,basta non arrendersi. La speranza e la forza sono dentro di te proprio come la musica, basta trovarle.

SPASIS. Ah si? senti!

Parte una musica che subito si spegne.

SPASIS: non ho più la musica.

CARLOTTA: permettimi di farti vedere la sfera.

SPASIS: no!!!! Ma tu sei comunque la mia figliastra. Voglio darti la possibilità di andare in quel luogo ma andrai da sola senza Alanis e senza guardie.

ALANS: oh mio dio!

SPASIS: dovrai farti aprire il passaggio temporale dagli elfi e poi andare sulla terra. Ma se è un trucco o non riesci a trovarla non potrai tornare. Così è deciso.

MARION: è troppo pericoloso ,non può andare principessa!

CARLOTTA: invece lo farò,partirò immediatamente. Ma…quella che mi hai appena concesso non è

una possibilità: è una speranza.

SPASIS: stupidaggini!

CARLOTTA: a presto amici.

ALANIS: sii prudente! Ti voglio bene!

CARLOTTA: anch’io.

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MARION. Stai in guardia!

CARLOTTA: lo farò.

MARIANNA: buon viaggio!!!!

Parte una musica.Buio,viene illuminato il proscenio.

NARRATORE: e così la principessa Carlotta si mise in cammino per andare nel bosco degli scontrosi

Elfi ma non sapeva che la vedetta a guardia del bosco, una certa Zari…( controlla un foglietto)

Zafiris , non è possibile!!! Mi trovate l’autore? Voglio parlarci! (esce di scena)

ZAFIRIS: amici Elfi ho appena avvistato la principessa Carlotta.

MARIS: cosa? È impossibile,sono cento anni che nessuno mette piede nel nostro bosco .

PANTANIS:e a noi va benissimo così!

ZAFIRIS: Pantanis e Maris state mettendo in dubbio quello che ho visto?

NARRATORE: scusatemi …..

ZAFIRIS:non devi entrare adesso.

NARRATORE: lo so, ma sto raccogliendo delle firme per far cambiare i nomi dei personaggi all’autore.

PANTANIS: stiamo lavorando.

MARIS: vai via, non è il momento.

NARRATORE: ma non capite che è importante,questi nomi rendono più complicato il mio lavoro e il vostro e sono completamente assurdi.

PANTANIS: perché assurdi?

NARRATORE: perché? Scusa come si chiama il tuo personaggio?

MARIS: Maris.

NARRATORE: e il cognome?

MARIS: Paris.

NARRATORE : lo vedi Maris Paris

PANTANIS: e allora?

NARRATORE: allora? Scusa tu come ti chiami veramente?

MARIS: Silvia.

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NARRATORE: appunto! Cognome?

MARIS: Ammamis.

NARRATOR: A..Ammamis,…..Silvia Ammamis. Bello! Comunque ..magari ripasso per le

firme…dopo…magari….dopo.

ZAFIRIS: sarà meglio.

Il narratore esce.

PANTANIS: dove eravamo rimasti?

ZAFIRIS:mettete in dubbio eccetera , eccetera.

MARIS: ah sì, giusto! Non mettiamo in dubbio ma è alquanto strano.

PANTANIS: che cosa vorrà?

ZAFIRIS: eccola, è vicina, gli alberi mi stanno avvertendo.

La principessa Carlotta entra in scena, non vede gli elfi e si avvicina alla radura spostando

cespugli e rami.

CARLOTTA:oooh, elfi!!! Finalmente vi ho trovati!!!!

PANTANIS: che gioia! (Con un tono ironico)

MARIS: sono cento anni che nessuno mette piede nella foresta, come osa venire a disturbarci?

CARLOTTA: come oso?

ZAFIRIS: si, noi odiamo stare in compagnia, siamo tipi solitari.

MARIS: io non sopporto la compagnia delle persone, non sopporto nemmeno gli altri elfi!

ZAFIRIS E PANTANIS: davvero?

MARIS: no, era così per dire.

CARLOTTA: elfi!!! Vi capisco, ma vi ricordo che sono sempre la vostra principessa.

MARIS: ha ragione.

PANTANIS: accidenti.

ZAFIRIS: e che cosa la porta qua?

CARLOTTA: Devo andare sulla terra e ho bisogno di un passaggio spazio temporale.

MARIS: è pericoloso.

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PANTANIS: non possiamo.

CARLOTTA:non era una domanda cari Elfi,è un ordine! So che solo voi siete capaci di aprire i passaggi, chi è che può darmi una mano?

ZAFIRIS:la maga degli elfi.

CARLOTTA: bene, portatemi da lei!

PANTANIS: non sarà contenta.

MARIS: andiamo.

Pate una musica. Escono di scena spostando cespugli e rami. Dalla parte opposta entra in scena la maga. Siamo nella sua capanna. La maga sposta degli oggetti. Zafiris entra.

ZAFIRIS: buongiorno maga.

MAGA: chi osa disturbarmi? Forse qualcuno che chiama per sapere come va la sua relazione?Qualcuno che vuole conoscere il futuro? Ecco qua, la luna nera! (Alza una carta.) Una sfiga incredibile!

ZAFIRIS: sono io, Zafiris. C’è una persona che vuole vederla.

MAGA: chi osa disturbarmi? a soli 9 dobloni fatati al secondo può chiamarmi al telefono e risponderò a tutte le domande .

Entrano Carlotta e gli elfi.

CARLOTTA: la principessa Carlotta.

MAGA:sapevo che saresti arrivata, me lo hanno detto le carte perché le mie carte parlano. Immagina che strazio le mie partite a poker!

MARIS: vuole che apra un passaggio temporale!

MAGA: lo so, ho avuto una visione anni fa.

MAGA: so che quello che stai facendo, è l’unica chance che abbiamo per ritrovare la gioia e quindi anche se mi hai disturbato voglio aiutarti, anzi sono contenta che sei venuta!. Anche se potevi chiamarmi alla modica cifra di un mutuo al secondo.

CARLOTTA: grazie maga.

MAGA: ma dovrai portare con te Pantanis.

PANTANIS: io????

MAGA: si, è un valido Elfo e conosce qualche trucchetto magico. Potrebbe esserti d’aiuto. E adesso pronti a correre nel passaggio che aprirò. Saziun sass, surfurun.

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MUSICA E LUCI CHE VANNO E VENGONO,IL SIPARIO SI CHIUDE.

IL NARRATORE ARRIVA SUL PROSCENIO.

NARRATORE: e così la principessa Carlotta e Pantanis arrivarono a casa di Pirimpilla in quello strano mondo chiamato terra, dove però le persone hanno nomi normali.

SI APRE IL SIPARIO, SIAMO A CASA DI PIRIMPILLA.

SIMONE: no, Eleonora adesso non puoi giocare alla playstation! Devi finire i compiti.

ELEONORA/PIRIMPILLA: uffa!

VALERIA. Andiamo non fare i capricci.

MUSICA E LUCI CHE VANNO E VENGONO

I TRE IN SCENA URLANO: VEDIAMO APPARIRE CARLOTTA E PANTANIS.

VALERIA: una ragazza e una bambina? Come siete entrate?

SIMONE: chi siete?

PANTANIS: bambina a chi? Sono un elfo!

SIMONE: un elfo? Dovresti insegnare a questa bambina che cosa è reale è che cosa non lo è.

ELEONORA. Posso giocare con l’elfo?

SIMONE. no!!!!

VALERIA: non esistono gli elfi.

SIMONE: come siete entrate?

CARLOTTA: da un passaggio spazio temporale.

SIMONE. siete matte, chiamo la polizia.

PANTANIS: sono amici vostri?

VALERIA: amici nostri ? Ma da dove venite?

CARLOTTA: veniamo da Asbarbababan, ti ricordi di noi piccola Pirimpilla?

ELEONORA: ho letto di Asbarbababan in una fiaba ma io non vi conosco.

SIMONE: cosa volete da nostra figlia?

VALERIA: chiama la polizia.

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SIMONE: fatto! Pronto?

PANTANIS. Sfisiusus!!!!! (indicando il cellulare)

SIMONE: pronto? Non funziona. Che cosa hai fatto al cellulare?

PANTANIS. Una magia.

SIMONE: cosa???

VALERIA: nemmeno il mio funziona.

ELEONORA: allora sei davvero un elfo!

PANTANIS: ma è chiaro.

SIMONE: fuori!!!!!! Uscite subito!!!!

CARLOTTA: non siate cattivi! Lasciatemi spiegare.

VALERIA: non ci pensiamo nemmeno, fuori!

ELEONORA. Ti prego mamma! Per favore sentiamo cosa vogliono dire. Vi prego!!!!!

VALERIA: e va bene.

SIMONE: ma fate in fretta.

CARLOTTA: un anno fa una strega cattiva ha rapito la figlia della regina, perché non poteva sopportare che nel nostro reame tutti fossero felici.( Pausa , Simone prova a parlare ma Carlotta riprende a chiacchierare) Non sopportava che tutti ballassero e cantassero. ( Pausa , Simone prova a parlare ma Carlotta riprende a chiacchierare) Così prese la bambina, la mia sorellastra, ea quanto pare le fece dimenticare il suo passato e la porto sulla terra. ( Pausa , Simone prova a

parlare ma Carlotta riprende a chiacchierare)

Da quando la bambina è scomparsa, nel mio reame regna la sofferenza e il sole non splende più. ( Pausa , Simone prova a parlare ma Carlotta riprende a chiacchierare) Nessuno ride, nessuno ballae nessuno canta. ( Pausa lunga, Simone prova a parlare ma Carlotta riprende a chiacchierare.

Imone, Valeria ed Eleonora preparano velocemente dei bagagli.)Solo il ritorno della piccola puòriportare la speranza e la gioia ed è per questo che abbiamo affrontato mille pericoli, pensate che abbiamo convinto la matrigna a lasciarci andare ed era contraria. Poi abbiamo convinto gli scontrosi Elfi ad accompagnarci dalla maga. Donna alquanto strana ma collaborativa. È cosi tramite un passaggio temporale eccoci qua. ( Pausa, Simone, Valeria, ed Eleonora si fermano)

SIMONE: ha finito?.....si, ha finito. (si avvicina) volevo dirle ma noi cosa.. ….

CARLOTTA: e grazie al passaggio( nel frattempo Simone tenta di picchiarla con la valigia ma Valeria lo blocca) temporale siamo arrivate nel vostro strano mondo dove tutto per noi e nuovo, eadesso vi chiediamo di aiutarci. Avete capito?

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SIMONE. no, non vi abbiamo più Ascoltato.

CARLOTTA. oh, allora ricomincio.

SIMONE, VALERIA Ed ELEONORA: noo!!!

CARLOTTA: come preferite.

SIMONE: volevo sapere, noi cosa c’entriamo?

PANTANIS: quella bambina è lei.

ELEONORA: io?

VALERIA: siete pazze.

SIMONE: andate fuori.

CARLOTTA: possiamo provarlo. Pirimpilla , pensa ad una musica nella tua mente e vedrai che subito dopo la sentiremo tutti noi.

ELEONORA: davvero?

CARLOTTA: prova.

SIMONE: così vi convincerete che vi state sbagliando.

PANTANIS: è un po’ azzardato, non sappiamo se è possibile che accada qui sulla terra.

CARLOTTA: un po’ di ottimismo Pantanis!!!

PARTE UNA MUSICA ALLEGRA: PANTANIS, CARLOTTA E PIRIMPILLA COMINCIANO A BALLARE.

SIMONE: ferme. Questo è un trucco.

LA MUSICA SI INTERROMPE.

PIRIMPILLA: mi ricordo tutto, Carlotta!

CARLOTTA: Pirimpilla!!!! ( Si abbracciano)

SIMONE: ma cosa?

PIRIMPILLA: mi ricordo tutto , è tutto vero.

SIMONE. non è possibile!

VALERIA: effettivamente l’abbiamo adottata un anno fa….

PIRIMPILLA. Come faccio, voglio tornare a casa ma non posso lasciare i miei nuovi genitori.

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CARLOTTA: noi non possiamo dirti cosa fare, spetta a te decidere Pirimpilla ma fallo in fretta perché il passaggio temporale si chiuderà tra poco.

PIRIMPILLA GUARDA CARLOTTA E POI I SUOI GENITORI.

PIRIMPILLA: cosa devo fare?

SI CHIUDE IL SIPARIO. Il NARRATORE ARRVA SUL PROSCENIO.

NARRATORE. Per la piccola la decisione non è semplice, che cosa farà? Rimarrà sulla terra o tornerà a casa?

SI APRE iL SIPARIO;TUTTI I PERSONAGGI SONO IN SCENA.

SPASIS: che idea quella di farvi riunire tutti. Così vedrete che la principessa tornerà da sola. Voi e le vostre stupide speranze! Rimarrete a bocca asciutta.

VICINO ALLA PRINCIPESSA CI SONO QUATTRO GUARDIE.

GUARDIA 1: noi guardie siamo d’accordo con lei.

GUARDIA2: d’accordissimo!!!!

LE ALTRE DUE ANNUISCONO.

MUSICA E LUCI CHE VANNO VENGO, ENTRANO CARLOTTA E PANTANIS: SONO TRISTI.

TUTTI: nooooooo!

SPASIS: avete visto, sono sole!!!!!!

CARLOTTA: mi spiace…..ma … vi abbiamo fatto una sorpresa!!!!!

ENTRANO PIRIMPILLA CON SIMONE E VALERIA.

TUTTI: SIIIIIIIIII!!!!!!!!

TUTTISI ABRACCIANO.

SPASIS: Pirimpilla, amore mio!!!!

PIRIMPILLA: mamma!!!!

SI ABBRACCIANO.

SPASIS: allora è vero, non ci posso credere!!!! Grazie Carlotta! Mi ero sbagliata! Perdonatemi,perdonatemi tutti per tutto quello che vi ho fatto passare!!!Allora è vero, c’è sempre una speranza se si continua a lottare.

CARLOTTA: non bisogna mai arrendersi .

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SPASIS: ma voi chi siete?

VALERIA: siamo stati i genitori di Pirimpilla sulla terra, lei non voleva lasciare noi e noi non volevamo lasciare lei e così ci siamo trasferiti.

SPASIS: ottima idea!!!! Adesso aprite tutte le finestre e immaginate una musica. Tutto i popolo deve ballare con noi e da oggi sarà così tutti i giorni.

NARRATORE: vengo anch’io!

MARIANNA: guardate!!

MARION: il sole è tornato a splendere!

la musica va messa a tutto volume.COMINCIA UNA COREOGRAFIA CON TUTTI GLI ATTORI. POI

SI CHIUDE IL SIPARIO.

NARRATORE: da quel giorno tutti vissero felici e contenti,( arrabbiato) TRANNE L’AUTORE PERCHE’

ADESSO VADO A CERCARLO E PARLIAMO DEI NOMI CHE HA SCELTO!

IL NARRATORE ESCE, SI APRE IL SIPARIO.

SIAMO A CASA DI VALERIA E SMONE. SIMONE DORME SU UN DIVANO.

SIMONE: oh mio Dio!

VALERIA ENTRA IN SCENA.

VALERIA: amore che c’è?

SIMONE: un incubo terribile, c’erano streghe,matrigne e ci portavano via Pirim… Eleonora. Un incubo orrendo.

ENTRANO IN SCENA CARLOTTA E PANTANIS.

CARLOTTA E PANTANIS: salve!!!!!!

SIMONE: (urla come una donna in preda ad una crisi isterica e scappa) ahhhhhhhhhhh!!!!

VALERIA SVIENE.

PANTANIS: ma che fanno?

CARLOTTA: sarà il loro modo di salutare, facciamolo anche noi.

CARLOTTA URLA E PANTANIS SI BUTTA PER TERRA, POI PER QUALCHE SECONDO SI GUARDANO

IMBARAZZATI.

PANTANIS: e adesso?

CARLOTTA: che ne so? Mica sono mai stata sulla terra io!!!

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FINE

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