La profezia

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Atto I°

LA PROFEZIA

una commedia in quattro atti

di Anna Olcese


Personaggi e interpreti

-RE 

-REGINA 

-ISALINDA (PRINCIPESSA)

-AMALASSUNTA (SORELLA DELLA REGINA)

-ARTURO (CAVALIERE) 

-CALIMERO (SCUDIERO DEL CAVALIERE)

-GIOBATTA (IDRAULICO)

-ROBINDA (MAGA)  

-AGOSTINA (CAPO CUOCA)

-EDELGARDO (MAESTRO DI CERIMONIE)

-FILORERA (ANCELLA DI ISALINDA)

-PILDERICO (CAPO DELLE GUARDIE)

-SBERUFFA (GATTA GUARDIANA)

-FORSIZIA ( OCA PARLANTE .. e urlante)

-OCHE PARLANTI  (sono TRE)

-SBATTILOCCHIO (IL FANTASMA)

Prologo scena I

SBATTILOCCHIO:  Mi chiamo Sbattilocchio!!! Sono il bis-bisnipote di Merlino e il tris-trisavolo di Harry Potter! Insomma sono un mago! Anzi, veramente lo ero, dato che da 791 anni sono uno spirito (qui magari agita le braccia anzi le maniche) Infatti è stato proprio 791 anni fa che, durante l’assedio di “Licornia chissà dove” da parte degli Stregoni Neri di Cornovaglia, fui trafitto da 600 frecce incendiarie… Ero un maestro nel fabbricare oggetti magici, sapete? Anelli, spade, collane… Ma dopo l’assedio tutto è andato distrutto. Davvero un peccato. Ho avuto solo il tempo di consegnare una delle mie creazioni alla Maga Robinda, che si è salvata fortunosamente scappando dai Sotterranei Invisibili… grande personaggio, la Robinda! So che esercita ancora i suoi poteri ed è esperta nelle profezie, anche se l’età credo cominci a farsi sentire anche per lei. Però tuttora viene interpellata anche dalle persone più potenti per avere delle profezie… come quella alla quale assisterete.

Scena I°

Antro della Maga Robinda.

Maga: Aum ambaradam! Amariscus ibiscus lentiscus! Sberuffa! Fai  muovere quelle oche poltrone, altrimenti l'incantesimo non mi  viene!

Sberuffa:  in piedi voi! cantate il "saluto a Robinda"

Oche:   "Viva la Grande maga,

             anzi grandissima maga,

             viva la grande Robinda

             regina di tutte le magie…

Forsizia:  Regi-i-i-na di tutte le magie

Sbruffa  Zitta!

Maga:   E' inutile, non viene!

Sberuffa:  hai provato con la formula numero Uno, mia signora?

Maga: Eh, certo che ho provato con la Formula Uno, ma mi compare  sempre Schumacher, mentre io stavo chiamando il Folletto del  Bosco!

Sberuffa:  Ohh! (alle Oche) Invocate anche voi il Folletto del Bosco, su!

Oche:  Vieni, Folletto del Bosco! Vieni, Folletto del Bosco!

         Vieni dalla nostra Signora che ti chiama!

Maga:  Uffa, piantatela, oggi non è giornata. Credo che andrò a farmi un riposino…

Voce da fuori:E' permesso?

Maga:  Ma chi è che mi disturba? Sberuffa, vai a vedere e di' che non  ricevo nessuno…

Sberuffa  Si, mia signora. ... Mia signora! E' il Re con la Regina e la P Principessa Isalinda! Devo dire che non li può ricev…

Maga:  Ma no, stupida! Falli entrare...le autorità bisogna sempre tenersele  buone, non si sa mai…. E' che oggi proprio non era giornata.

 Avanti, avanti, benvenuti alle loro Maestà e Serenissima Altezza!

Edelgardo  Buondì grande signora delle magie! Buondì potente intermediaria  fra le forze dello spirito e il mondo degli uomini! Buondì….

Maga:  Eh, ho capito! Buongiorno a te e anzi…

Edelgardo:     ...ed ecco qui presenti le loro Maestà eccellentissime e la  serenissima principessa che tutto l’universo invoca…

Re: Buongiorno a te, potente Robinda!

Regina:  Buongiorno, potente Robinda!

Re:  Perdona il mio Maestro di Cerimonie lui esagera sempre.

Sberuffa:  Inchino, presto!

Oche: Al nostro grande Re e signore, lunga vita!

Maga: A che debbo l’onore…

Re:  Un attimo, mi consenta! devo dar ordine al mio capitano delle  guardie di posizionare la mia scorta qui davanti.... Pilderico!!!

Pilderico:  Aaaagli ordini, Maaaestà!

Re:  Pilderico, quante volte ti devo dire di urlare un po’ meno forte?

Pilderico:  E’eee per spaventare iiiil nemico, Maaaestà!

Re: Oh, basta: fai posizionare la mia scorta qui intorno. Vai!!!

Pilderico: Agli ordini !!!

Re:  Fatto!

Regina:  Fatto!

Forsizia:        Ohh! Cooome mi piace quel Piiiilderico!

Sberuffa: Sssst!

Isalinda:  (se ne sta in un angolo con aria incazzata)

Maga:  … ehm, allora, riveriamo le Maestà vostre!

Oche:  Riveriamo le Maestà Vostre, e la Serenissima Principessa!

Re:  Siamo qui per avere da te un consiglio, meglio dire: una profezia!

Regina: Una profezia!

Isalinda:  (fa gesti di stizza e noia, pesta un piede)

Re: La nostra diletta figlia, qua, desidera prendere marito, che sarebbe  anche ora!

Regina:  Eh, sarebbe proprio ora!

Isalinda: Questo lo dite voi. Io veramente…

Re: ma siccome fino ad ora non si è trovato uno sposo di suo gusto, ci  attendiamo da te, potente Maga, un suggerimento o meglio una  profezia: si, insomma, noi vorremmo che Isalinda trovasse marito  una buona volta!

Regina: ...proprio: che trovasse marito!

Re:  e sapere possibilmente chi sarà!

Regina:  appunto, chi sarà!

Isalinda:  Sì, fino adesso mi avete presentato il principe Bettino che ha  sessant'anni e la sciatica, il barone Santoricchio che tutti sanno che  è gay, e un conte con la pancia e sette fratelli arrapati!

Re:  Figlia mia, non si può avere tutto dalla vita. Adesso però la Maga  Robinda ci dirà chi finalmente potrà essere il tuo promesso!

Regina:  ...il tuo promesso sposo!

Maga: Proprio oggi che non mi riesce niente!  Bene, ehm, dovrei fare un  incantesimo… come dire? Personale!

Re: Tu aspettaci fuori!

Edelgardo: Certo Maestà serenissima, aspetterò fuori che le loro Maestà  abbiano terminato…

Maga:  Bene, accomodatevi che farò subito un incantesimo. Altezza, venga  qui davanti a me… vedo già una fila di pretendenti fra i quali uno  che susciterà il Suo interessamento…

Isalinda  Uffa, ma non si potrebbe tagliargli a tutti la testa come faceva  Turandot???

Regina:  Figlia mia, dovresti chiedere a tuo padre…

Re:  Mi consenta, grande Maga, ma lei riesce già a vedere tanti  pretendenti?

Maga:  eh, si, ma avrei bisogno delle mie aiutanti…. Sberuffa, vedi di farmi  avere l'atmosfera giusta…

Sberuffa: (leva le braccia al cielo – rombo di tuono – le candele vacillano – la  Maga guarda in alto come in trance. Tutti immobili salvo la  principessa che continua a sbuffare.)

Sberuffa: Orsù, levate un'invocazione agli spiriti affinché la nostra padrona  abbia l'ispirazione!

Oche:  O spiriti della palude, che mangiate cipolle crude

       o spiriti della foresta, illuminate la sua testa

         o spiriti del torrente, cercate fra la gente

        E' Robinda che vi chiama, il vostro aiuto chiede e brama…

Forsizia: Robiiiinda vi chiama!

Isalinda:  Perché cavolo la fanno tanto lunga?

Oche:  …chi sarà quel cavaliere, che si farà presto vedere,

          e che ispirerà l'amore, e conquisterà di Isalinda il cuore?

Sberuffa: Spiriti, fatecelo vedere!

Oche:  Fatecelo vedere!

Re e Regina: fatecelo vedere!

      

Re: Io veramente non vedo niente

Regina: Neanche io vedo niente…

Sberuffa:  Ssss! la mia padrona sta avendo una visione! (

Maga:  Oh, ahhh! L'ho visto! L'ho visto!

Re:  Si? Si? e chi era, com'era, quando arriverà?…

Regina:  Quando arriverà?

Maga:  ...gli spiriti mi hanno parlato: essi mi hanno mostrato un cavaliere  che presto si presenterà al Castello…

Regina: presto quando?

Maga:  questo gli spiriti non me lo dissero! Ma egli anzi Egli  sarà un  cavaliere giovane e di bell'aspetto...

Isalinda  ...vorrei proprio vedere!

Maga:  … e sarà riconoscibile perché porterà un elmo metallico sulla testa e  una sciarpa rossa intorno al collo!

Isalinda:  rossa? detesto il rosso, non sarà mica un comunista?!?

Maga:  Egli dunque si presenterà a Palazzo e sarà colui che conquisterà il  cuore di Vostra serenissima altezza!

Isalinda.  Si vedrà! Certo se è un cesso come i precedenti non se ne parla  nemmeno!

Re:  Figlia mia, ti proibisco di usare simili termini. E inoltre, consentimi  di dirti, sarebbe ora che prendessi marito! Quindi non cominciare a  fare tante storie!

Regina:  Eh! Giusto, non fare storie!

Maga:  Bene, se le loro Maestà non desiderano altro…

Re:  Ti siamo molto riconoscenti, potente Robinda. E per il tuo disturbo…

Maga:  Sarebbero duemila talleri… senza fattura però.

Re: Oh, non importa, tanto noi le tasse non le paghiamo  (alla moglie)  quanto fa in Euro?

Regina:  Più o meno millecinquecento.

Re: Però, l'inflazione si fa sentire anche sulle tariffe dei maghi!  Eccoti  un credito reale per 1500 euro…

Maga:  Preferirei contanti, ma se le Vostre Maestà non li hanno con sé…

Re:  La prossima volta, semmai. Grazie ancora.  Vieni, figlia mia.  Pilderico!

Pilderico:  Aaaagli ordini, Maaaaestà!

Re:  Va bene, va bene, raduna la scorta e andiamo.

Pilderico:       (da fuori) Guaaaardia del Re, in sella!

Sberuffa e Oche:  Aaaah, finalmente!

Maga:  Ci avrei giurato, questi ricchi ti pagano con Bond, e se poi falliscono  ti ritrovi col sedere per terra.

Sberuffa:  Faccio intervenire le Oche per un altro incantesimo?

Maga: Per carità, basta, per oggi ho lavorato abbastanza. Con quella  smorfiosa poi… E chi se la prende? Spero che arrivi davvero il  cavaliere con l'elmo: per ora me lo sono inventato, oggi non mi  veniva proprio niente. Tanto, l’elmo lo portano tutti i cavalieri. (forte) bene, vado a riposarmi.

Oche:  Buon riposo, grande Robinda! Buon riposo, grande Robinda!

Forsizia:  Buon ripooooso-o-o!

Prologo scena II

Cambio scena. Rientra Sbattiloccho…

Avete visto che tipo la Maga Robinda, vero? Però ho l’impressione che gli anni passati comincino a pesarle: nonostante l’aiuto delle sue Oche Parlanti e della Gatta Guardiana, a volte non ce la fa proprio a realizzare incantesimi!  Però la grinta non le manca: avete visto come si è destreggiata con le loro Maestà e quella principessa capricciosa che, se fosse mia figlia, si prenderebbe delle sberle … a occhi chiusi: si sberle bendate! Tutte le principesse dovrebbero aspettare il Principe Azzurro, no? E starsene obbedienti, invece di protestare come fa questa Isalinda. I giovani d’oggi non hanno più rispetto. Lo dice anche Amalasunta, la sorella della Regina che conoscerete fra poco e che si muove con grazia eterea nelle sale del Castello e vive in un suo mondo particolare… ma la profezia? Pazienza ancora un attimo, e vedrete come si svolgerà tutta la vicenda, coinvolgendo l’ancella della principessa, la capocuoca del castello, il capo delle guardie (quello dal vocione tonante che avete già conosciuto), un cavaliere e… ma  ecco a voi il seguito.

Scena II°

(Salone del Castello)

Amalasunta: Una vooolta c’era un re… stava là sul canapé!... Ma dove  sarà mia sorella con il suo sposo? Non mi dicono mai dove  vanno....Una vooolta c’era un re….

(Re e Regina entrano, seguiti a distanza da Edelgardo. Parlano sottovoce fra loro)

Re:  Tu non dire nulla a tua sorella, almeno per adesso! Sai che  impicciona è, sarebbe capace di mettere scompiglio in tutto  il castello!

Regina:  Oh, mi addolora quello che dici di mia sorella: E’ vero che è  un po’ strana, però non è cattiva!

Re:  Si, ci mancherebbe pure che fosse cattiva! Lo sai che il Maestro di  Cerimonie ne ha terrore?

Regina:  Beh, il Maestro di Cerimonie ha terrore quasi di tutto…

Amalasunta:  Carissimi!!!  Ma da dove venite? Non si sa mai nulla in questo  castello, mi stavo già preoccupando!

Regina:  Stai tranquilla! Abbiamo fatto solo una passeggiata!

Amalasunta: Oh, un’altra volta avvisatemi! Sarei venuta volentieri anch’io!

Re:  Lo dicevo che è un’impicciona.  La prossima volta, contaci. Ma dov’è il Maestro di Cerimonie?  Ah, eccoti qui!.

Edelgardo: Ai suoi ordini, sacra e serenissima Maestà!

Re:  Si, si, lascia perdere. Volevo ricordarti che devi subito metterti in  pista…

Edelgardo:  Maestà, ma io non so sciare.

Re:  Volevo dire che devi preparare tutto il necessario affinché si faccia  una grande festa di fidanzamento!

Regina:  Si, una festa di fidanzamento!

Edelgardo:  Vuol dire che la serenissima eccellentissima Altezza…

Re:  Si, la maga Robinda ha previsto che presto si farà vivo un nobile  cavaliere e che lei – finalmente! – deciderà di sposarlo!

Regina:  Finalmente!!!!

Edelgardo:  Ahhh! E… quando…

Re:  Non lo sappiamo! Ma tutto deve essere pronto per quel grande  momento!

Regina:  Si, nel caso lei ci ripensi…

Edelgardo:  Sacra Maestà, conti pure su di me. Vado subito a dare gli ordini!

Isalinda:  Bè, che c’è da confabulare?

Re:  Oh niente figlia mia, ordinaria amministrazione.

Isalinda: Guardate che io questo cavaliere mica lo piglio così solo perché l'ha  detto quella vecchiaccia…. (rombo di tuono...)

Regina:  Figlia mia! Non dire mai più una simile offesa…

Isalinda: ...e che sarà mai….

Regina:  ….vuoi forse che ti trasformi in una di quelle orribili Oche Parlanti?  Pensa che sono tutte persone che hanno in qualche modo offeso  Robinda…

Re:  Basta, basta, non tocchiamo questo tasto, la Maga è vendicativa    (altro rombo di tuono)

 Volevo dire: sa dare giuste punizioni! Ma è anche una grandissima…

Regina:  Attento, non dire altro!

Re:  E perché? volevo dire che è una grandissima interprete del mondo  degli spiriti, e perciò quello che dice è veritiero!

Regina:  Bene, speriamolo, comunque cerchiamo di evitare di metterci in  urto… Tu poi (mentre escono) la prossima volta ricordati di portare i  contanti! Mi sa che i tuoi crediti non le sono piaciuti.

Isalinda: Uffa, finalmente. Ma dov’è la mia ancella? (grida) Filorera! Dove ti  sei cacciata??!!!

Filorera:  Eccomi, eccomi, per servire vostra altezza!

Isalinda:  Toh, aiutami a togliere questa acconciatura…Che giornata di merda!

Filorera:  Vostra altezza diceva?

Isalinda: Lascia perdere, una giornataccia. Secondo te, poi, è proprio così  importante che io trovi uno straccio di marito? Pensa che io dovrei,  secondo la Maga, sposare uno che arriverà qui con un elmo e una  sciarpa rossa, e quello sarebbe l’uomo del mio destino!

Filorera:  Bè, le loro Maestà sono preoccupate perché una principessa non  può restare zitella…

Isalinda:  E perché cavolo non dovrebbe? Ormai il Medio evo è quasi passato  e una può anche fare la vita da single se gli va. Non sei d’accordo?  Eh, non sei d’accordo?

Filorera:  Oh certamente Altezza, certo che sono d’accordo! Tuttavia, se  posso dire una cosa…

Isalinda: E dilla!

Filorera.  Ehm, se l’uomo in questione è carino e simpatico e ci sa fare, non è  neanche male prendere marito! (ridacchia)

Isalinda:  Ma tu, eh, ce l’hai un fidanzato, un fidanzato vero voglio dire, no?

Filorera:  Ehhh veramente ne ho tre!

Isalinda:  Come tre?

Filorera:  Bè, non so se devo dire a vostra altezza…

Isalinda:  Dài, raccontami dei tuoi fidanzati.

Agostina  Sono proprio stufa, stufa marcia!!!

Isalinda:  Che cavolo succede? Perché arrivi così improvvisamente e senza  annunciarti?…

Agostina: Ehi, piccola, non dirmi quel che devo o non devo fare, intesi? Nel  mio lavoro nessuno deve rompermi le scatole!

Isalinda: Bè, ma che succede?

Agostina:  E’ venuto in cucina quel fanatico di Edelgardo che pretende che si  prepari un pranzo per una festa di fidanzamento… Ma quale  fidanzamento? Io ho già i miei programmi per la cucina per tutta la  settimana, che non mi si venga a rompere...

Isalinda: Hai ragione, Edelgardo è un cretino o vuol fare il di più! Non dargli  retta, tanto non ci sarà un fidanzamento tanto presto.

Agostina: Ah, volevo ben dire! Tanto lo so che se trovi il fidanzato me lo vieni  a dire a me, che ti preparo tante cose buone!…

Isalinda.  Puoi contarci! Torna in cucina tranquilla... Mi stavi dicendo dei tuoi  tre fidanzati?…

Filorera:  Eeehhh, uno è un po’ vecchiotto ma mi fa i regali perché ha i soldi,  un altro si considera il mio fidanzato ufficiale e in effetti è una  persona seria e credo che ci sposeremo; il terzo è uno che… che…

Isalinda:  Che… cosa?

Filorera:  Bè, uno che ci sa fare tanto! Uno che ci passi la notte e vien  mattino che non ti accorgi neanche!

Isalinda:  Ah, vuoi dire che tu vai a letto con tutti e tre?

Filorera:  Ma che dite altezza! Con il fidanzato ufficiale no, non sarebbe serio;  solo con gli altri due…

Amalasunta: Oh, carissima nipote! Dove sei stata tutto questo tempo?

Isalinda:  A fare una passeggiata!

Amalasunta:  Anche tu?... Ma non sai che il passeggio all’aperto fa male alla  salute, rende scura la pelle, e ti fa somigliare a una contadina???

Isalinda: Uffa, zia Amalia, non fare prediche anche tu che oggi ne ho già  abbastanza!

Amalasunta: Non ti permetto di chiamarmi “Amalia” che è un nome plebeo! Il  mio nome è Amalasunta, un nome storico, (lanciatissima) il nome  della figlia di Teodorico e madre di Atalarico, re degli Ostrogoti,  moglie di Teodato duca di Tuscia…

Isalinda:  Oh, la vuoi piantare? E poi il tuo nome è troppo lungo, zia Amalia. E  vedi di lasciarmi in pace!

Amalasunta: Che gioventù! Lo dirò a tua madre! ...Una volta c’era un re…

Agostina: Insomma basta! Qualcuno mi tolga dai piedi questo deficiente!…

Edelgardo:  Altezza serenissima, anzi altezzosità serena, vi scongiuro…

Isalinda:  Ma piantatela! Non ho intenzione di fidanzarmi, e voi, Maestro di  cerimonie, smettete di perseguitare la cuoca. Non si farà nessuna  festa, nessuna, se non lo deciderò io! E’ chiaro????

Edelgardo:  Oh povero me, e il Re cosa dirà?

Isalinda:  Mi avete stufato tutti, vado in giardino, chissà che non trovi il  famoso cavaliere!

Pilderico: Signora Caaapocuoca!!! Avete visto la priiiincipessa?!?

Agostina:  Ma perché urli?!?  Guarda che so gridare anch’io! Caaapito??!?

Pilderico:  Peeerdonate!  Perdonate. E’ che la mia voce è così, me lo diceva  anche la mia mamma!

Agostina:  Va bene, ti perdono! Ma tu lascia in pace la principessa, che oggi  non mi pare proprio giornata!

Pilderico:  Ma il miiio dovereeee! ... il mio dovere volevo dire, è quello di  vegliare sulla sicurezza delle loro Serenissime Altezze!

Agostina:  Credo che la principessa quest’oggi si sappia difendere da sola!

Pilderico:  Va bene, vaaado! Volevo dire (a voce bassa) Vado.

Agostina: Pilderico, ma perché non ti cerchi una moglie, così magari ti calmi  un po’!?

Pilderico:  E’ che non riesco a trovare la donna giusta!

Agostina:  Per forza, scapperanno tutte appena apri bocca!

Pilderico:  Eppure, forse mi capiterà prima o poi!

Agostina:  Oh, finalmente un momento di calma! Non si ha idea di come sia  stressante il lavoro di capo cuoca nel palazzo del re. Tutti vogliono  dire la loro, darti ordini… e sì che io modestamente sono brava, ho  studiato da chef a Parigi e ho pure il diploma di enogastronomia  dell’Università di Heidelberg!

(da fuori) Scusate… è permesso? C’è qualcuno?

Agostina:  Avanti, avanti, tanto qui vengono tutti, cani e porci.

Arturo: Oh mi scusi bella fanciulla, sa, ho un grave problema.

Agostina: Che gentile, “bella fanciulla” a me? È la prima volta che me lo  dicono. Buondì cavaliere, benvenuto a palazzo.

Arturo:  E’ che ho perso i miei occhiali… ho qualche problema di vista,  sapete, e mi dite voi come si fa a trovare gli occhiali senza occhiali?

Agostina: Eehh? Ma, non saprei veramente…

Arturo:  Me li ha confezionati lo speziale Balisio, un gran esperto! Conoscete  lo speziale Balisio?

Agostina:  Veramente no. Quanto è carino, fa proprio tenerezza.  Da dove  venite, cavaliere?

Arturo:  Ho attraversato tutta la foresta per andare in città, ma purtroppo  ho perso la mappa che mi indicava il cammino. Ditemi, la città è  lontana?

Agostina: Oh, povero cavaliere! La città è proprio dall’altra parte della foresta,  non vi andrebbe di fermarvi un po’ qui al castello, eh?…

Arturo:  Mais oui, forse dite bene, mia dolce damigella! Infatti il mio cavallo  è stanco e io, direi, anche!

Agostina:  Io però non sono propriamente una damigella, gentile cavaliere, ho  un lavoro di grande responsabilità qui…

Arturo: Macché, io leggo nel vostro viso tutta la nobiltà di una vera dama di  corte! Vi si legge in viso dolcezza e grazia! E io proprio di dolcezza e  grazia sento il bisogno!

Agostina:  Ma che dite!…  Sapeste quante cose buone sono in grado di  cucinare io!

Arturo:  Uhm, davvero?

Agostina:  Certo: Fondue bourguignonne, quiche lorraine, Frankfurter wurst,  Fish and chips, torta di mele, Couscous, pizza all’arrabbiata,  involtini primavera, praticamente tutta la cucina internazionale!

Arturo:  Quelle merveille! Che meraviglia! Siete davvero una fanciulla  stupenda!

Agostina:  Venite, che vi faccio assaggiare. Ho giusto fatto delle frittelle…

Calimero: Padrone, padrone! Uffa, è sparito e  mi tocca cercarlo, e ho pure un  dolore qui…  ma dove sarà andato? Ha perso nel bosco la cartina, e  io lo sto cercando dappertutto! Di certo ha sbagliato strada!

Isalinda:  Ahi, che mal di piedi!  Io non so perché le principesse non possono  portare un paio di comode scarpe sportive invece che queste  stupide scarpette! E poi il giardiniere ha lasciato un mucchio di sassi  sul vialetto, devo dire di metterlo ai ferri.  Ma chi è che rompe?!

Giobatta: Ehi, è permesso? C’è qualcuno, bella gente?

Isalinda: E certo che c’è qualcuno, io chi sono se no?

Giobatta:  Oh, non l’avevo vista. E poi mi scusi sa, ma lì con i piedi sul divano.

Isalinda: Bè, che hai tu da dire? Io faccio quel che mi pare, ecco, quel che  mi pare!

Giobatta:  Eh, che caratterino! Però sei forte, mi piacciono le ragazze di  carattere.

Isalinda: E tu chi sei?  Ma… come ti chiami allora? E da dove vieni…?

Giobatta:  Sono Giobatta, da Mignanego, per servirti, bellezza, e sono qui per  dei lavori…

Isalinda: Ehi ehi, non ti permettere di darmi del tu, io sono…

Giobatta: E allora? Chi ti credi mai di essere, la principessa? Dài sagoma,  dimmelo che sei forte, sei proprio in gamba. Una ragazza come dico  io, proprio di quelle che mi piacciono!

Isalinda: Ehh, veramente…Tu sei un cavaliere molto forte!

Giobatta:  Beh, a me cavaliere non me l’avevano ancora detto, però..

Isalinda: Ma come, e questa sciarpa rossa allora?

Giobatta:  E’ un regalo della mia mamma per il compleanno! Ma dimmi  qualcosa di te, bella bimba.

Isalinda:  E se andassimo in giardino a fare due passi? Questo è proprio tosto,  senti che spalle. E se fosse lui quello del destino, non sarebbe  neanche male.

Giobatta:  Uh, che bella idea 

Edelgardo:  Mi hanno detto che è arrivato al palazzo un cavaliere con un  mantello rosso! E’ lui! Dobbiamo subito preparare la festa…

Filorera:  Ma… la principessa è uscita con un tipo che… uno con una sciarpa  rossa!

Edelgardo: Oh mio Dio, è il suo promesso! Devo subito fare i trecentocinquanta  inviti per la festa di fidanzamento!

Filorera:  Un attimo, un attimo, dobbiamo prima far riparare i servizi, non  possiamo invitare qui trecentocinquanta persone con solo un bagno  che funziona. Va bene che siamo in un castello medioevale, ma…

Edelgardo: E cosa aspettate? Chiamate un idraulico!

Filorera:  L’abbiamo già chiamato! Anzi mi sa che è arrivato. Oh santa  Vergine! Sta a vedere che…

Edelgardo: Ma che, ma che , ma ma ma... 

Filorera:  Zitto! Non combini guai. Mi sa che la principessa si è innamorata  dell’idraulico: infatti è lì che si sbaciucchia il tipo, e lui ha un  elmetto in testa e la sciarpa rossa!

Edelgardo:  Oh, no, no, no, e adesso chi lo dice al re?

Filorera: Zitto, nessuno deve sapere. Il re sarebbe capace di fargli tagliare la  testa, e sai la povera principessa! Vediamo prima che si può fare.

Edelgardo:  Ma, ma, ma, se, se, se….

Filorera:  La vuol piantare? Dobbiamo… sì, dobbiamo andare dalla Maga a  chiedere aiuto. E’ lei che ha combinato il guaio…

Edelgardo: Andiamo, andiamo subito allora. Oh mio Dio, e chi avrebbe detto…

Arturo:  Oh, suppongo che siano le loro Maestà?!

Filorera:  N-no, veramente non siamo noi…

Arturo:  Oh, comunque buona giornata a voi! La mia  è meravigliosa!  Merveilleuse! (escono)

Filorera ed Edelgardo: Oh mamma!

Edelgardo:  Un altro con elmo e sciarpa rossa!

Filorera:  Corriamo subito dalla Maga Robinda!… (scappano)

Amalasunta: Una volta c’era un re… stava là sul canapé!

Calimero: Ma per il cielo! Mi hanno detto di aver visto qui il mio padrone, il  cavaliere Arturo. Mai possibile che io lo debba inseguire sempre  perché lascia in giro tutte le sue cose? Devo chiedere di andare in  pensione, non ce la faccio più(esce)

Prologo scena III

Ecco come si complicano le cose degli umani che, poveretti, si rivolgono a noi maghi per  profezie e incantesimi. Eh, se non fossi diventato ormai uno spirito saprei io come risolvere tutti i problemi! Tuttavia, se mi permettete, la profezia di Robinda (io lo so, e anche voi, che se l’è inventata) ha scombussolato la situazione, e il caso ha voluto che arrivassero… due personaggi con la sciarpa rossa! E pensate che Re e Regina non sanno ancora nulla: c’è davvero di che preoccuparsi, come fa il Maestro di cerimonie, Edelgardo, che non sa più a che santo votarsi. Adesso non so bene cosa succederà (in qualità di spirito non mi è dato di prevedere niente!) ma conoscendo gli umani e le loro reazioni, temo che la storia diventi drammatica. Sono curioso di vedere come se la caverà Robinda quando Edelgardo con Filorera andranno a raccontarle cosa è successo. Dato che è stata una mia allieva credo che non le mancherà il colpo di genio… staremo a vedere.

Scena III°

(Antro della Maga)

Maga:  Sberuffaaa!!!!

Sberuffa: Perdona, padrona, non ti abbiamo sentito arrivare…

Maga: Eh, eh, me ne sono ben accorta! Basta che io giri l'occhio e tutti,  qui, si prendono una vacanza! Cosa vorreste adesso, le ferie?

Oche: Perdonaci potente Robinda! Perdonaci potente Robinda!

Sberuffa: Saremo attente e sempre pronte!

Maga:  Ricordatevi che io vi ho trasformato in Oche,, ma potrei anche  trasformarvi in ranocchie!

Oche:: Oh, ah!

Maga: … oppure in sardine!!!

Sberuffa: Sardine???!

Maga:  Anche tu, Sberuffa! Non ti montare la testa perché sei la mia Gatta  Guardiana! Potrei trasformarti in…

Sberuffa:  Ho capito, padrona, ho capito. Puoi stare tranquilla.

Maga: Suvvia, lasciamo perdere. Per questa volta vi perdono.

Oche:  Oh grazie, grazie potentissima Maga!

Maga:  E adesso invocate per me il Re delle Felci Ammuffite! Mi serve per  un incantesimo!

Sberuffa: Su, intonate il canto, svelte!

Oche:  Oh Spirito delle Felci, Re delle Felci,

          quelle ammuffite però, solo quelle ammuffite

          degnati di cogliere il loro profumo

           e spedirlo qui alla potente Maga Robinda!

Forsizia: Le feeeeelci, solo ammuffi-i-i-i-te!

Sberuffa: Forsizia! Ma non urlare con quella voce che buca i timpani!

Forsizia:  Ma è la mia, di voce!

Sberuffa:  Bè, vedi di abbassare il volume!

Maga:   Allora, 'sto spirito di felce ammuffita?

Oche:  Arriva, potente Maga, arriva!

Edelgardo e Filorera (spuntano guardinghi dalla porta, guardando intorno)

Edelgardo: E’… permesso?…

Maga:  Oh per tutti gli spiriti, possibile che non mi riesca di portare a  termine un lavoro? Chi è che rompe adesso????

Edelgardo: Perdono, potentissima Robinda, eccellentissima maga di tutte le  maghe…

Maga:  Falla finita. Tu sei il Maestro di Cerimonie del castello, vero? Ti ho  visto col re…

Edelgardo: Per servirla, potente Maga.

Maga:  Oh, bene, potresti dire al re tuo padrone che un'altra volta si porti i  contanti se ha bisogno della mia opera? Talleri, corone, sesterzi,  vanno bene anche yen.

Edelgardo:  Oh certamente grande Signora, però adesso…

Filorera: Però qui c'è una puzza… sì, come di felci ammuffite.

Maga: Ebbene, posso sapere perché siete qui a interrompere i miei  incantesimi?

Filorera: Ebbene, potente Signora, io credo che lei – senza volerlo,  naturalmente – abbia combinato un guaio…

Maga:  Eeeeh? Come osi…

Filorera:  Scusate, scusate, naturalmente non volevo offendere, ci  mancherebbe altro! E' solo che la mia padrona, la principessa  Isalinda, si è, sì insomma, si è innamorata dell'idraulico!

Maga:  Ma che mi dici? L'idraulico?!?

Edelgardo:  Eccellenza, volevo dire eminenza, grandissima Maga…

Maga: Spiegami tu, che mi sembri più sveglia.

Filorera:  Ecco, dunque la profezia diceva che sarebbe arrivato un cavaliere  con la sciarpa rossa e l'elmo, vero?

Maga: Proprio così!

Filorera:  Ebbene, il cavaliere è arrivato davvero.

Maga: Ah, volevo ben dire! Dopo tutto ci avevo anche azzeccato.

Filorera:  Solo che si è innamorato della cuoca!

Maga:  Spiegati, comincio a non capire più niente.

Filorera:  Dunque questo cavaliere – che detto fra noi, mi sembra un po'  scemo – ha subito fatto la corte ad Agostina, la capo-cuoca del  castello che, zàcchete! è caduta come una pera! E adesso sono cotti  tutti e due!

Maga:  Ma che c'entra l'idraulico?

Filorera:  Ci arrivo: Deve sapere che al castello ci sono dodici, con rispetto  parlando, gabinetti di decenza!

Maga:  Vieni al dunque

Filorera:  Dodici di cui undici però non funzionano più, e lei si può  immaginare il disagio, per tutti gli abitanti del castello che sono  circa quaranta…

Maga:  Come, appena quaranta?

Filorera:  Oh, no, gli altri milletrecento vanno fuori, nei campi! Solo la nobiltà  e, devo dire la servitù in stretta confidenza con le loro maestà è  autorizzata…

Maga:  Vabbè, ho capito: un servizio solo per quaranta persone. E allora?

Filorera:  Allora abbiamo chiamato un idraulico per riparare gli altri undici  servizi; lui è arrivato, e anche lui aveva una sciarpa rossa e un  elmetto in testa e…

Maga: Oh santi spiriti! E allora?

Filorera:  Allora, la principessa Isalinda si è innamorata di lui! Li ho visti  baciarsi appassionatamente in giardino…

Edelgardo:  Se lo sa il re, potrebbe fargli tagliare la testa!

Filorera:  E si immagini la povera principessa! Potrebbe compiere una pazzia!

Oche  (che gradatamente si sono avvicinate durante il racconto) Oh, che  disastro! Che disgrazia!

Maga: Zitte voi! Lasciatemi pensare!

Edelgardo:  E… voi dite che c'è una soluzione?

Maga: Ho un'idea.

Edelgardo e Filorera: O grande maga!

Maga  C’è una soluzione! Però è un po’ rischiosa! Ecco!

Filorera:  Che cos'è?

Maga:  Giù le mani! Potrebbe essere pericoloso: è una collana magica, e io  non l'ho mai usata, quindi non conosco tutti i suoi poteri…

Filorera:  Eh, allora?…

Maga:  Questa collana cambia i connotati!

Filorera:  Come, cambia? Non tirerà mica dei pugni, vero?

Maga:  Ma no, stupida! Fa come l’elmo di Sigfrido, mai sentito parlare di  Sigfrido e dei Nibelunghi?

Filorera: Veramente, mai sentiti nominare.

Maga:  Che gioventù ignorante! Eppure è una storia molto nota, ed è  accaduto solo qualche decina di secoli fa…

Filorera:  E…allora, questa collana?

Maga: Chi se la mette al collo, prende l’aspetto di un’altra persona!  Cambia faccia, capisci?

Filorera: Incredibile! E di quale persona prende l’aspetto?

Maga:  Come vi dicevo, non ho sperimentato direttamente i poteri della  collana e posso solo riferire quello che mi disse il Mago Sbattilocchio  quando, colpito da seicento frecce incendiarie, me la consegnò  prima di morire!

Filorera:  Che storia terribile!

Edelgardo:  Ma allora, perdona l’ardire grande Maga, come si usa la collana?

Maga:  Secondo le istruzioni del Mago Sbattilocchio, chi la indossa deve  pronunciare la formula: “O collare color vinaccia, di…. XY dammi la  faccia!” dove XY naturalmente è il nome della persona di cui si  vuole l'aspetto!

Filorera:  Ma la collana è di colore gialliccio!

Maga:  Uffa, possibile che questi giovani non capiscano niente? E’ una  parola simbolica! Uno si mette la collana, pronuncia la formula, e…  acquista la faccia di un altro!

Edelgardo:  E come possiamo usarla?

Maga: voi prendete il cavaliere, gli fate indossare la collana e pronunciate  la formula, lui prende la faccia dell’idraulico, la principessa non si  accorge, almeno non subito: il tempo per fare la festa di  fidanzamento, e tutto è fatto!

Edelgardo:  Oh meraviglia! Sei una grande maga!

Filorera: Ma, non rischiamo che succede un pasticcio quando tutti si  accorgono… e la cuoca che dirà? E l’idraulico?

Maga:  Questi dettagli li lascio alla vostra fantasia. La cuoca potrebbe  essere allontanata dal castello, e in quanto a quell’idraulico… bè,  suppongo che ci siano ancora quelle segrete nei sotterranei, dove  uno sparisce per sempre!

Filorera: Ma chi aggiusterà i cessi? Arriveranno trecentocinquanta invitati per  la festa!

Maga:  Bah, cercate un altro idraulico.

Filorera:  E’ che non si trovano così facilmente, e poi sono carissimi e non ti  danno neanche la fattura!

Maga:  Va bene, va bene, questo dovete vedervelo voi, io non posso fare  più di così!

Edelgardo: Noi ti siamo riconoscenti, grandissima Maga…

Maga:  Va bene! Adesso andatevene, ho da fare! 

Sberuffa:  Ehm! Padrona, posso dire una cosa?

Maga: Dilla!

Sberuffa:  Temo che tu non abbia detto a quei due quanto dura l’effetto della  collana!

Maga:  Mmmmm, il problema è che in verità non lo so! Anzi, non so  nemmeno in che modo esatto funziona! (arrabbiandosi) e poi, quelli  si devono arrangiare: arrivano qui, pretendono le profezie,  interrompono le mie attività proprio sul più bello, pagano con carta  straccia invece che con soldoni, poi succedono i casini e vengono a  prendersela con me. Ma cosa vogliono, infine?

Sberuffa:  Ben detto, o grande Signora.  Non è forse vero?

Oche:  Ha ragione! Assolutamente ragione!

Maga: Credetemi, è faticoso fare la maga! Uno deve sempre stare attento  perché possono succedere cose terribili!

Oche:  O grande Signora! Sei la più grande delle maghe!

Maga: Bè, adesso non fate troppo le ruffiane…

Oche:  E dolce signora, quando è che…

Sberuffa:  Volevano dire, grande Maga, non pensi di ridare a loro – e anche a  me – il loro aspetto umano? Dopo tutto, sono duecento anni che ti  serviamo fedelmente.

Maga:  Ecco, lo sapevo, gli dai un attimo di confidenza e subito pretendono

Sberuffa: E' perché conosciamo il tuo grande cuore, mia signora!

Oche:  Conosciamo il tuo cuore!

Sberuffa: E poi, diciamo la verità, ce ne sono di persone che meriterebbero…

Maga:  Basta così! Ad ogni modo, ehm, ci penserò! E' un po' di tempo che  penso di mettermi in pensione!

Oche: Grande Signora delle Magie, Che la Luna ti sia sempre propizia! Che  gli Spiriti e i Folletti ti assistano in tutti i tuoi incantesimi!

Forsizia: E se tornasse qui Pilderi-i-i-co!…

Maga:  Va bene, va bene. Sberuffa, tu portami la sfera magica che voglio  vedere cosa sta succedendo al Castello.

Sberuffa:  Subito

Maga: Dove hai preso questa roba???

Sberuffa:  Non ti ricordi, mia signora? E' l'ultima versione della boccia di  cristallo, collegamento rapido!

Maga: armeggia con il computer) Uffa, questo arnese non funziona.

Sberuffa:  Forse il collegamento…

Maga: Ecco! Forse ci sono! Ma... che succede al Castello?!….

Sberuffa: Guardi che quello è un sito pornografico.

Maga: Uffa, riportami la boccia di cristallo, Sberuffa. Con queste cose  moderne non si combina niente.

Oche: Oh, oh! Vediam che accade

                    che accade nel castello del Re!

Forsizia:  Ci sarà anche Pilderi-i-i-co…?

Prologo scena IV

Me lo sentivo che sarebbe successo qualcosa! Per  cercare di sbrogliare la matassa, Robinda ha usato la mia collana magica, giusto l’ultimo oggetto scampato alla distruzione degli Stregoni Neri! Però, quando glie l’ho consegnata,  non credo di aver avuto il tempo di spiegarle tutti i poteri della collana… d’altronde una collana magica non ha mica il libretto di istruzioni in ventiquattro lingue, scritto piccolissimo, come i telefoni cellulari. Non è forse vero? (ripete un paio di volte per ottenere risposta dal pubblico) Adesso vedremo se Edelgardo e  Filorera saranno capaci di usarla correttamente. Io veramente mi sono sempre fidato poco degli uomini. E’ vero che sono rimasto indifferente davanti ai loro miseri problemi. Adesso però, forse perché sono invecchiato anche come spirito, mi sento un po’ più coinvolto, e starò a vedere cosa succederà: perché, come potete immaginare, la storia è apertissima e può ancora succedere di tutto!

Scena IV°

(Salone del Castello

Calimero: Che mestieraccio quello dello scudiero! Mi hanno confermato che il  mio padrone, il cavaliere Arturo, è qui al Castello: adesso ho anche  ritrovato i suoi occhiali… ma dove sarà mai finito? Che lavoraccio!

Arturo: Oh mia dolce Agostina, il destino mi è propizio e mi ha fatto  incontrare te, fanciulla straordinaria!…

Agostina: Mio bel cavaliere, ti preparerò tante di quelle cose buone che ti  sommergeranno di dolcezze il gargarozzo!

Arturo:  Eh, poi mi toccherà mica fare la dieta!?

Agostina:  Ma che dici, solo cose bio, niente grasso di porco e nessun cibo  transgenico!

Arturo: Certo che quelle frittelle e la torta e le focacce e le crepes che mi  hai fatto assaggiare poco fa erano deliziose! Urp (rutta)

Agostina: Che caro! Si vede che hai apprezzato la mia bravura!

Arturo:  Ah, certamente…

Edelgardo:  Signora capo-cuoca! La-la-la festa… il pranzo...

Agostina: Ah, basta con queste storie, io non faccio più la vostra cuoca,  chiaro? Io mi sposo, e non voglio più fare la serva a nessuno!

Filorera (tenta di mettere la collana a Arturo)

Edelgardo: La collana…

Filorera:  Ssss! Non deve capire!

Agostina: Ma che ti prende? Mi sembri un po’ scema quest’oggi.

Filorera:  Ehhh, è che, ehm, ho un gran mal di testa, dev’essere la cervicale.

Agostina: Sarà che hai dormito male, la notte scorsa…

Filorera:  Bè, ho dormito benissimo invece.  Buondì cavaliere…  (tentativi di  infilare la collana)

 Uffa, mi sa che è un’impresa difficile.

Edelgardo: Bisogna affrettarsi, stanno arrivando le loro Maestà…

Re: Ho sentito che è giunto un cavaliere al castello, un cavaliere con  una mantella rossa! Tu ne sai qualcosa?

Regina:  Ne sai qualcosa? Magari è lui!

Edelgardo:  Ma-ma-maestà eccellentissima, te-te-temo che ci sia un equivoco…

Re: Come un equivoco?

Filorera:  E’ che… ne sono arrivati due!

Re e Regina:  Come due?

Regina:  Come due?

Isalinda  Cari genitori, vi do una bella notizia!

Giobatta:  Eh, per essere bella è bella, vero tesoro?

Re: Però, va bene che ha la sciarpa rossa, ma mi sembra un tipo poco  fine questo cavaliere!

Regina:  Proprio, poco fine!

Edelgardo: Maestà serenissima, mi ascolti, è importante…

Re: Si, si, dopo. Pensa alla festa piuttosto .

 Ma lei, cavaliere, mi consenta, da dove viene?

Giobatta:  Ancora con ‘sta storia del cavaliere? Io non sono mica un cavaliere,  ci mancherebbe altro (ride)

Re e Regina:  e allora chi siete?…

Giobatta:  Ma sono Giobatta, da Mignanego,  deve aggiustare gli undici cessi  rotti qui al castello… Io sono l'idraulico.

Filorera: Maestà, ma oggi un idraulico è una persona preziosa…

Re e Regina: Un idraulico???!!??

Re: Un pezzente idraulico? Come hai osato… (chiama forte) Pilderico!

Pilderico: Aaaaagli ordiniiiii!

Re:  Arresta subito questo impostore…

Giobatta: Ehi ehi, giù le mani brutto gorilla!

Re:  E hai pure la sciarpa rossa!

Giobatta: Quella è perché avevo il raffreddore. Me l’ha regalata la mia  mamma!

Pilderico:  Sei in aaaaaresto!

Giobatta: E io non vi aggiusto più i cessi!  Voglio vedere poi come ve la  cavate…

Isalinda: Ohé, paparino e mammetta! Non volevate che trovassi marito?  Ebbene, io voglio lui, d’accordo??? Lui e nessun altro!!! (

Giobatta: E’ proprio una ragazza di carattere!

Arturo: (entra)

Giobatta:  E questo damerino, chi sarebbe?

Agostina:  Non permetterti di parlare male del mio cavaliere, brutto zoticone.

Arturo:  Non capisco…

Calimero  Padrone! Ti ho trovato finalmente! Ecco i tuoi occhiali…  e anche la  mappa…

Amalasunta:  Una volta c’era…

Re: E piantala con quella lagna, tu!

Amalasunta: Ohh!

Filorera: (infila da dietro la collana ad Arturo e pronuncia)

 “Oh collare color vinaccia, dell’idraulico dagli la faccia!”

   (Rombo di tuono, scambio collana e posto fra arturo e giobatta l

Giobatta:  (con l’accento di Arturo): Parbleu!!!

Arturo: (con l’accento di Giobatta): Beliiiin!

Giobatta:  (ad Arturo) Ma… tu sei io???!?

Edelgardo:  Oh, No! Non doveva essere così!

Arturo: (cerca di abbracciare Isalinda)Ehi, bella bimba, ma che ti  succede?

Isalinda: Ma te chi sei? Ma chi ti vuole?

Arturo:  Ma sei… diversa da prima. Ehi, dico a te!

Isalinda:  Tu, sei diverso, tu!!! Ma guardati! Pilderico!!!

Pilderico:  (non sa bene cosa deve fare)

Giobatta: Oh, mademoiselle, adorata, permettetemi di…

Edelgardo e Filorera: Maaamma!!!

Giobatta: Dolce damigella, mia graziosa fanciulla….

Agostina: Aaaaaahhhhh!

Isalinda: Aaaahhh! (sviene)

Amalasunta: (alza le braccia al cielo) Codesto è un incantesimo diabolico!  Qualcuno faccia qualcosa!

Re:  Pildericoooo!

Pilderico:  All’aaaarmi!

Edelgardo: Devo fare qualcosa!!! (toglie la collana dal collo di Giobatta)

 si riabbassa la luce con rombo di tuono, e subito dopo Edelgardo e  Pilderico si sono scambiati di posto, e Edelgardo urla “All’armiiii!”  con la voce di Pilderico

Giobatta:  Ma che cavolo sta succedendo?

Arturo:  Ma che cavolo sta succedendo?

Filorera: Lo so io cosa! E’ tutta colpa della collana, la collana magica!!!

Re: Arrestali tutti!

Pilderico:  (con la voce di Edelgardo) Ma-maestà eccellentissima, pe- perdonate, sono qui ai vostri ordini… (si inchina ripetutamente)

Re:  Pilderico!  Ti ordino, arresta tutti!

Edelgardo  (con aria marziale e la voce di Pilderico) Sacra Maestà,  distruggerò  il nemiiiico!

Regina: Aaaaahhhh! (sviene)

Agostina: Dov’è il mio amore? Ridatemi il mio cavaliere!…

Filorera: Butta via quella maledetta collana!

Amalasunta: No, per carità, non fatela cadere, la collana, altrimenti chissà che  altro può succedere!

Edelgardo: (passa la collana a Giobatta) Allora tienila tu!

Giobatta: Jamais! Tienila tu! (la passa ad Arturo.

Maga :  (entra - la collana è tenuta da tutti e quattro gli uomini)

  Fermi tutti, state calmi, ho visto che qui stavano succedendo  dei guai, e forse era necessaria la mia opera!

Maga:  Ho fornito una collana magica, è vero, senza conoscerne a fondo i  poteri! Però adesso ho studiato a fondo le sue caratteristiche e ho  scoperto che può avere degli effetti collaterali, come ad esempio  l’impotenza!

Arturo, Giobatta, Pilderico e Edelgardo: Aaaaahhh! (gettano via la collana)

Maga: Non vi preoccupate! E’ un rischio che si corre solo se si tiene su la  collana per trecento anni! Comunque, meglio che me la porti via io,  non si sa mai!

 Sberuffa! Ordina alle Oche di raccogliere la collana affinché siano  annullati tutti i suoi effetti!

Sberuffa:  Orsù, raccogliete la collana magica!

Oche  (raccattano la collana e la levano in alto)

Maga: Per lo spirito del Mago Sbattilocchio,siano dunque resi nulli tutti gli  effetti di questa collana!...

 (a questo punto tutti hanno riacquistato la loro iniziale personalità) 

Isalinda: Ma allora, io mi posso sposare il mio Giobatta, vero? .

Re:  Mi consenta, grande Maga! Mia figlia dovrebbe sposare un idraulico?  Senza titolo nobiliare?

Regina:  Nemmeno uno straccio di conte, o barone?…

Maga:  Ho consultato gli Spiriti, ed essi mi hanno svelato che in un futuro  non molto remoto, gli Idraulici saranno i personaggi più ambiti! Essi  potranno dettare le loro condizioni per prestare la loro opera e  guadagneranno un mucchio di denaro!

Re: Bè, allora forse…

Maga:  Senza contare che un titolo nobiliare Vostra Maestà lo può regalare  a chi vuole, non costa nulla!

Re:  Già, anche questo è vero.

Regina:  E’ vero!

Maga: Ci avrei giurato che l’argomento soldi era determinante. E  comunque, la mia profezia era giusta!

Isalinda: Ci sposiamo domani, amore?

Giobatta: No, prima il fidanzamento, e poi devo aggiustare i cessi, poi  facciamo la festa e ci sposiamo!

Isalinda: Evviva! Che gioia!

Arturo: Ehm, potrei aggregarmi alla festa e sposare la mia dolce Agostina?

Re: Ma sicuro, faremo due feste in una!

Arturo: Scudiero! Getta via la mappa, il tesoro l’ho trovato qui!

Regina:  E come faremo senza cuoca?

Filorera: Ehm, se le Vostre Maestà permettono, io avrei una persona da  proporre! E’ un bravissimo cuoco e, ehm, ci sa fare molto!

Isalinda: Di sicuro questo è il suo terzo fidanzato! Così lo avrà sempre a  disposizione, qui al castello!

Regina:  Bene, portaci senz’altro questo cuoco!

Filorera:  Grazie Maestà!

Maga: Mi è d’uopo di fare ancora una cosa: ho promesso alla mia Gatta  Guardiana e alle mie Oche Parlanti di liberarle dall’incantesimo, in  ringraziamento dell’aiuto che mi hanno dato in questi secoli!

Sberuffa e Oche: Oh grazie potente Robinda!

Forsizia:  la Regi-i-i-na delle Magie!

Pilderico:  Oh, che voce melodiosa!

Maga: O Spiriti del bosco! Sia dunque ridato l’aspetto umano alle mie  devote aiutanti!

Entra improvvisamente in scena il Mago Sbattilocchio, tutti fanno “Oh!” un po’ spaventati lasciandolo in mezzo alla scena.

Mago Sbattilocchio: Niente paura! Avrete capito tutti che in fondo io sono un buon diavolo, pardon, un buon mago. Adesso poi che la mia collana magica è stata resa inoffensiva, posso dire che la mia carriera è davvero terminata. Anche perché, lo avrete visto, se serve qualche incantesimo la mia allieva Robinda è capacissima di realizzarlo. Con l’aiuto degli spiriti s’intende, cioè con il mio aiuto!  (Robinda annuise, il mago si fa da parte e tutti riprendono le loro posizioni, magari applaudono, sollievo e allegria generale)

    (luce giù - Gatta e Oche appaiono senza maschera)

Sberuffa  (butta via il bastone che colpisce Calimero il quale fa “Ahi”! e si  tasta la schiena) Addio potente Robinda!

Ex Oche  (si abbracciano felici)

Forsizia   (a Pilderico) Mio amaaaato!

Pilderico: Sacra Maestààààà! Posso sposarmi anch’io?

Re : E vabbè, un’altra festa nella festa, soldi risparmiati.

Maga: Un momento..... Non vorrete che me ne torni nella foresta senza  essere ricompensata!

Re e Regina:  Eh, avresti ragione ma….

Maga: …ma siete senza contanti, lo so. Ma non è di soldi che parlo.

Re: Ah, meno male!

Regina: Meno male!

Maga: Non ho più aiutanti per i miei incantesimi, che d’altronde saranno  sempre meno dato che sono sulla soglia della pensione!… (indica  Edelgardo) Lui, sarebbe un aiutante perfetto! Gli insegnerei i  segreti del bosco e delle erbe!

Edelgardo:  Eh, non mi dispiacerebbe nemmeno, perché qui non ero molto  considerato, a dire il vero! Però non mi vorrai mica trasformare in  tacchino, vero?

Maga: Ma no, che dici! Non è più il tempo di cose così drastiche. Mi farai  solo da aiutante, ti va?

Edelgardo:  Ma sì, Grande Robinda, accetto!

Re: E chi ci organizzerà le feste adesso?

Calimero: Scusate, io sto invecchiando e fare lo scudiero è diventato un lavoro  pesante, però sarei felice, se il mio padrone lo permette,  di  organizzare le vostre feste!

Arturo:  Ma certamente, mio fido scudiero!

Amalasunta  Felicità e amore per tutti!!!

Isalinda:  Grazie, zia Amalia!

Amalasunta: E non chiamarmi Amalia!