La prova generale

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LA PROVA GENERALE

LA PROVA GENERALE

di Aldo Nicolaj

PERSONAGGI

Il padre

La madre

Luisa

Vicino

Giorgio

Vilda

In una grande città, oggi.

La scena: un tinello.


PRIMO TEMPO

Un soggiorno di una casa della piccola borghesia. Un tavolo coli qualche sedia, una poltroncina, un divano, qualche mobile modesto. Nella stanza ci sono tre porte, una che dà sull'ingresso, una che porta alla cucina ed una terza che dà in un corridoio. All'alzarsi del sipario la scena è vuota.

MADRE (dall’interno) A che punto sei, Alfonso?

PADRE (dall’interno) Sto finendo di lubrificare...

MADRE (dall’interno) Ungi bene gli ingranaggi: cigolano sempre.

PADRE (dall’interno) Ora non ti potrai più lamentare. Tutto è perfettamente lubrificato. Guarda!

MADRE (entra nella stanza, agitata e nervosa) Dove sei?

PADRE (entra dall’altro lato ed indicando l’ingranaggio della sua gamba di legno) Senti? (cammina avanti e indietro) Non fa più rumore. E molleggia anche meglio.

MADRE È naturale. Visto che è quasi l'ora, cosa mi consigli di mettermi?

PADRE Perché cambiarti? Stai benissimo così.

MADRE Tu non ti metti nemmeno la cravatta?!?

PADRE Non vedo perché.

MADRE La persona che aspettiamo appartiene a un certo ambiente...

PADRE Noi siamo gente semplice, deve prenderci come siamo.

MADRE Non vorrei facessimo brutta figura... (esce)

PADRE In fondo siamo a casa nostra.

MADRE (dall’interno) Vieni a vedere e dimmi se tutto è in ordine...

PADRE Se va bene per te, va bene anche per me.

MADRE (torna con degli asciugamani arrotolati) Ho messo gli asciugami in tinta con le lenzuola. (tira fuori dagli asciugamani un rotolo di carta igienica) Anche la carta igienica dello stesso rosa.

PADRE Dettagli…

MADRE E’ dai dettagli che si giudica il gusto di una persona.

PADRE Me ne infischio di come ci può giudicare…

MADRE Invece io ci tengo. Voglio che abbia un buon ricordo di noi. (esce)

PADRE (va avanti ed indietro provandola sua gamba ben lubrificata. Ne è molto compiaciuto. Si volta e non vede più la moglie) Dove sei di nuovo sparita? Non sarebbe meglio ti mettessi tranquilla e ti agitassi meno?

MADRESe mi metto seduta è peggio (tira fuori la scatoletta dove tiene le pillole) Sono così nervosa...

PADRE Basta con le pillole, Margherita...

MADRE Non posso privarmene se voglio star calma. Non ricordo se devo prendere prima la gialla, la verde o la rossa. (ne prende una manciata) Tanto dentro si mescolano.

PADRE Oh, vuoi finire all'ospedale proprio oggi?

MADRE Si tratta di sedativi leggeri. Non contengono barbiturici. (Lunga pausa) Un quadretto religioso non lo metteresti?

PADRE In camera?

MADRE Se è credente...

PADRE Pensi a tutto, tu. (Naso naso sdolcinato)

MADRE Sono una perfezionista. (fruga in un cassetto) Un crocifisso... una madonna... o questo. (tira fuori un quadretto e lo fa vedere al marito)

PADRE Un uomo nudo? Ti pare il caso? (Nervoso)

MADRE Non è un uomo nudo: è il martirio di San Sebastiano...

PADRE Niente martirio.

MADRE Una Madonna, allora. Quella di Lourdes o quella di Pompei?

PADRE Una qualsiasi.

MADRE Con una casa più grande si sarebbero potute fare meglio le cose. Avessimo avuto un giardinetto col pozzo… O un bel ripostiglio in cantina… In un appartamento come questo c’è poco da sbizzarrirci...

PADRE Per lo meno le mettiamo a disposizione una stanza pulita, silenziosa. Non sarà grande, ma è comoda.

MADRE (prende da un cassetto una bomboletta di spray e va nel corridoio spruzzandola)

PADRE Non esagerare, non si sentono odori cattivi...

MADRE L'odore di bosco fa bene ai bronchi e libera i polmoni. (torna nella stanza) Che ora è?

PADRE Più o meno... ci siamo.

MADRE Che Dio gliela mandi buona, povero ragazzo. Saperlo solo in un momento tanto difficile mi dà angoscia... Tornerà coi nervi a pezzi.

PADRE Con un po’ di fortuna andrà tutto bene.

MADRE Dov'è il thermos?'

PADRE Non prendere altro caffè, sei già nervosa...

MADRE Imbottita di tranquillanti come sono, non può innervosirmi un caffè. Ne vuoi?

PADRE Un goccetto.

MADRE (versa il caffè in due tazze: con una mano prende la prima e beve subito il caffè, poi, prende l'altra per porgerla al marito, ma distrattamente beve anche quella)

PADRE E a me?

MADRE Il caffè ti rende nervoso. Sarebbe stato gentile mettere dei fiori nella stanza... Posso fargliene trovare un mazzo domani mattina. Speriamo che Giorgio ce la faccia.

PADRE L’unico pericolo è che perda la testa: non ha ancora una sua disciplina interiore…

MADRE Non ha esperienza: non ha ancora raggiunto una sua gestione autonoma.

PADRE Se avessi potuto stargli vicino... Ma con questa gamba…

MADRE Non preoccuparti; non cigola.

PADRE Un banale incidente sul lavoro mi ha fatto interrompere una carriera importante. Mi ha fregato; il mio lavoro mi piaceva. Poche storie, il nostro è un mestiere che bisogna farlo col cuore. Bisogna crederci…

MADRE Anche Giorgino ci crede. Ho pregato tanto e spero proprio che il Signore lo aiuti quando verrà il momento.

PADRE Allora speriamo che lo faccia: il momento è arrivato.

MADRE Di già?

(Si sente un tintinnio di palline che cadono spandendosi per terra e nello stesso tempo dalla porta dell'ingresso si vede il grosso e bellissimo sedere di Luisa, chinata per raccogliere qualcosa).

PADRE Luisa?!?

MADRE Cosa fai, Luisa?

LUISA Cerco di recuperare le perle, si è rotta la mia collana... (scoppia a ridere) Speriamo non sia un segno di cattivo augurio…

(La Madre va ad aiutarla a raccogliere le perle sparse per tutta la stanza. Anche il padre collabora alla raccolta mentre continuano il dialogo)

LUISA (singhiozzando) Come potevo pensare che mi restasse impigliata alla maniglia della porta?

MADRE Non farne una tragedia. Piangere per una collana...

LUISA Non piango per la collana, ma per Giorgio, povero Giorgino. Era così nervoso...

MADRE È passato a salutarti?

LUISA Era pallido come un morto. Gli ho regalato il mio portafortuna: l'occhio di Maometto.

PADRE Ecco le perle che ho recuperato, mettile nella borsa.

MADRE Se scopando ne trovo altre, le metto da parte.

LUISA Grazie, grazie di cuore. Lei, signor Alfonso, ci crede ai portafortuna?

PADRE La fortuna ognuno deve farsela da solo.

LUISA Il suo oroscopo era ottimo «Supererete i turbamenti momentanei e trionferete su ogni difficoltà. La persona che vi sta a cuore e per la quale lottate, si unirà a voi per ottenere il successo che ambite».

MADRE Bello! (Applaude)

LUISA Se ce la fa, dovremo essere fieri di lui.

PADRE Purché non perda la testa. A volte mi domando se la sua mancanza di controllo non dipenda da timidezza.

LUISA In certe cose non è affatto timido...

PADRE Non mi preoccupo se è timido in certe cose, ma se lo è in altre che mi interessano di più.

MADRE Ha solo difetto di essere troppo buono.

LUISA Nel mondo di merda in cui viviamo è una fregatura.

PADRE Vorrei che trovasse un maggiore equilibrio per affrontare con calma i problemi. Bisogna crederci in questo mestiere, altrimenti sei fregato. Il mondo è pieno di gente che aveva cominciato bene e, poi, si è sfottuta proprio perché, nel lavoro, non ci metteva il cuore.

LUISA Giorgio ci crede, non è un imbranato. Ci sa fare. E come!

PADRE Non sta in campana, quando è il momento.

MADRE I giovani di oggi sono diversi.

LUISA Siamo più staccati, più disinteressati…

MADRE E’ logico, un’altra generazione.

PADRE Ma se lui…

MADRE Non puoi pretendere da quel ragazzo più di quello che fa. E non capisco come tu possa dubitare che lui senta la vocazione. Non aveva ancora dodici anni quando ha fatto il primo scippo...

PADRE E ha cominciato bene...

MADRE Non bene, benissimo...

PADRE Sì, ma non avrebbe dovuto mandare la vecchietta sotto il tram...

MADRE Era il suo prima scippo. Un momento di emozione è naturale.

PADRE Non era necessario ci scappasse il morto...

MADRE ..e quello che conta è stata la spontaneità del suo gesto.

Avresti dovuto vederlo, Luisa, come gli brillavano gli occhi quando è entrato in casa stringendo la borsetta scippata...

PADRE Dentro non c’erano che poche migliaia di lire.

MADRE Non conta il danaro, ma il gesto. E poi, per lui, poverino. quei pochi soldi rappresentavano una fortuna...

LUISA Mica si comincia coi miliardi...

MADRE Anche nell'alta finanza si comincia a rubare poco a poco.

LUISA Come in tutte le buone amministrazioni...

MADRE Non sono nemmeno professionisti seri quelli che col primo colpo si portano via dei capitali... Bisogna cominciare dalla gavetta. Come in ogni professione che si rispetti.

PADRE Però Giorgio non ha mai portato a casa più di qualche centinaio di migliaia di lire...

LUISA Non è vero. E questo pellicciotto? E il filo di perle?

MADRE Non è attaccato al danaro, ruba perché gli piace, per passione.

PADRE Ma non può continuare a fare scippi. Deve impegnarsi in azioni più importanti.

LUISA Alla sua età deve anche divertirsi.

MADRE Mica si tira indietro quando gli proponi un lavoro più impegnativo...

PADRE Io, però, alla sua età..

MADRE Altri tempi. Una volta era tutto più facile.

LUISA E ci sarà stata minor concorrenza...

PADRE Nel nostro mestiere, le raccomandazioni non servono e va avanti solo chi ci sa fare.

MADRE E certi parametri, li raggiunge solo chi li merita.

PADRE Una volta ci si basava sull'improvvisazione, era un lavoro artigianale. Si diceva «Facciamo una rapina» e la si faceva lì per lì, alla buona, tra amici. Ora, invece, non basta più il cervello, ci vuole preparazione, tecnica. Gli americani hanno dato al nostro lavoro una base scientifica. Basti dire che quello che noi facciamo adesso, loro lo facevano già cinquanta anni fa.

MADRE Sono stati dei precursori. Anche per difendere il dollaro.

PADRE Rapine, grassazioni, sequestri, si può dire li abbiano inventati loro. Prima da noi era il medioevo e si andava ancora avanti col coltello a serramanico.

MADRE Non sottovalutiamo il brigantaggio.

MADRE ... un periodo eroico, ma superato. Abbiamo tutto da imparare dalla civiltà americana...

LUISA A giudicare dai films, si direbbe che la violenza 1'abbiano inventata loro. Però è rischioso...

PADRE Bisogna avere il cuore saldo, cara mia.

MADRE Come lo hai lasciato? Emozionato?

LUISA Volevo dargli dei tranquillanti, ma li ha rifiutati...

PADRE Tranquillanti? Sei matta? Possono farti addormentare all’improvviso, nel pieno di un’azione... Stacci attenta, Luisa, certe leggerezze possono costar care...

MADRE Quando non sai, chiedi consiglio, telefona...

PADRE Ecco, è l'ora.

MADRE Che la Madonna lo aiuti. Speriamo tutto vada bene.

LUISA Anche lei ha il batticuore, lo vedo da come è eccitata. Come fa il signor Alfonso a conservare la calma?

PADRE Non sono un novellino...

MADRE All'età di Giorgio era già un veterano...

LUISA Deve aver cominciato giovane...

MADRE È stato un bambino prodigio. E tutti pensavamo avrebbe fatto chissà che carriera. E invece...

PADRE ... undici anni di galera. E ho perso una gamba.

MADRE Giorgio era appena nato. Che brutti anni...

PADRE Ma dopo, anche con una gamba sola, ho saputo mantenere la famiglia con dignità.

MADRE Ma non di più.

PADRE Cos’altro potevo fare? Assicurazioni sociali, non ne abbiamo. Niente pensione di invalidità anche quando si tratta, come è capitato a me, di infortunio sul lavoro... Non abbiamo nemmeno un ambulatorio...

MADRE Non esiste una coscienza sociale... non c'è nemmeno un sindacato...

PADRE Non possiamo scioperare, perché la gente sarebbe contenta, mica capisce.

MADRE A quest’ora dovrebbe essere tutto finito.

LUISA Ho il cuore che mi scoppia...

MADRE Calma, Luisa, se ti agiti è peggio...

PADRE Se non avessi una gamba sola, sarei con lui... Cosa non darei per poter agire come una volta... quei momenti di ansia... di tensione... di pericolo... sentire i brividi nella schiena, quando si aspetta il momento di attaccare... Quella sì che era vita... Se penso che, ormai, devo accontentarmi di borseggiare la gente in autobus...

MADRE Borseggi quelli che vanno a ritirare la pensione alla posta... E non mi vergogno a dire che, in questa casa, si tira avanti con quelle miserabili pensioni...

PADRE Colpa del governo che non le aumenta. Se, come promette ad ogni elezione, le avesse adeguate ai tempi vivremmo meglio anche noi. I1 Governo mi costringe a borseggiare trenta, quaranta persone al mese, quando, a rigor di logica, dovrebbero bastarcene un paio...

MADRE Se pensiamo a chi è costretto a tirare avanti con una pensione sola.

LUISA Però anche lei, signora, contribuisce...

MADRE Modestamente... mi arrangio al mercato e nei negozi…

PADRE Ha talento. È capace di uscire dai grandi magazzini con cinque o sei golfini infilati l’uno sull'altro...

MADRE Per un figlio bisogna fare quello che si può...

PADRE Ti ricordi quando ha fatto la Prima Comunione?

MADRE Lui era ancora sotto sorveglianza speciale... Eppure quello che non è stato capace di fare...

PADRE Una festa da far epoca... Più di cento invitati...

MADRE E tanti di quei regali...

PADRE Del resto la Prima Comunione, la si fa una volta sola.. Se uno non ruba in quell’occasione, quando dovrebbe farlo?

MADRE Di sacrifici, per Giorgio, ne abbiamo fatti tanti. Speriamo che ricambi. Buona volontà, ce l’ha...

PADRE L'importante è che non faccia imprudenze...

MADRE Non lo fa apposta. L'ultima volta c’ero anch’io, ha dato una piccola botta all'impiegato per stordirlo e quel deficiente rimasto secco. Si poteva prevedere?

MADRE Certe volte ti crepano tra le mani per dispetto... per metterti nei guai...

PADRE A me spiace quando scappa il morto per sbadataggine o per incoscienza... Un assassinio va ponderato. Mica si può sempre ammazzare per capriccio o per divertirsi.

MADRE Certe volte succede. E successo anche a te, Alfonso: quella volta della balia...

PADRE Le avrò tenuto il cuscino sulla faccia forse per un secondo in più del necessario e quella non ha reagito. Ha preferito morire soffocata!

MADRE Certa gente non è attaccata alla vita.

PADRE Ma dopo quella volta, sono stato attento... Invece a Giorgio gli incidenti continuano a capitare...

MADRE Non è fortunato. Per esempio, quella signora che ha aggredito vicino alla fontanella... poteva immaginare che svenisse proprio mentre le teneva la testa sott’acqua?

LUISA Il primo a dispiacersene è lui. Quando capita mi obbliga persino ad andare al funerale. E, poi, vuole che gli racconti per filo e per segno cosa è successo. E si commuove...

MADRE Ha un cuore d'oro...

LUISA Quella volta dell'infermiera, ha voluto persino mandare dei fiori. Un cuscino di garofani. Ma io gliel’ho detto: ai funerali non ci vado più. Mi deprime. E mi blocca sessualmente.

MADRE Quando Alfonso mi ha mandata al funerale della balia, sono rimasta sessualmente così bloccata, che non mi sono nemmeno accorta di essere rimasta incinta. Ed è così che è nato Giorgio...

LUISA Allora capisco, concepito in quelle condizioni...

MADRE Che c’entra? È Giorgio che non ci sta abbastanza attento. Perde la testa. Non ha nemmeno bisogno della pistola per far fuori qualcuno... Oh, a lui basta un niente. È così pieno di fantasia...

PADRE Deve starci attento. Per un po’ la polizia può chiudere un occhio, ma se uno insiste...

LUISA Lei è stato condannato per omicidio?

PADRE No, per rapina a mano armata. Colpito alle gambe non ho potuto scappare... Ma anche gli altri, che avevano le gambe sane, sono finiti in galera con me. Tutti e sei. Bei tempi! Sembra ieri. Non sembra vero che sia passato tanto tempo… e che ora abbiamo dei figli grandi… I miei colleghi li hanno già in galera.

LUISA Lo dice quasi con invidia…

PADRE Un padre si sente orgoglioso quando un figlio segue le sue orme. Per gente come noi la galera è una laurea... un punto di arrivo.

MADRE Ritarda...

PADRE Dovrebbe avere finito sette minuti fa... Considerando il traffico... per tornare ci vogliono più di venti minuti... Certo, non è facile compiere tutta l'operazione da solo... Ma, purtroppo, non abbiamo trovato la persona giusta per aiutarlo.

MADRE Se ce l'ha fatta è una bella vittoria!

LUISA Dove la mettete? Di là?

MADRE La stanza è venuta bellina. I doppi servizi in una casa sono indispensabili.

PADRE Se non avesse il suo bagno personale sarebbe una seccatura... Lì starà benissimo. Ha tutte le comodità. Meglio di così noi si poteva fare...

MADRE Ci sono volute settimane di lavoro e di preparativi... Perché noi... (suono di campanello) Chi è? La porta è aperta.

PADRE Chi può essere?

LUISA Mio Dio, che paura...

VICINO (affacciandosi) Volevo avvertire che hanno lasciato la porta socchiusa...

PADRE Grazie, la può chiudere.

VICINO (entra) Non devono fare imprudenze. Con quello che succede ogni giorno... I ladri forzano le porte chiuse, figuriamoci quelle aperte...

PADRE L’avevamo lasciata socchiusa per nostro figlio che...

VICINO Non gli danno la chiave di casa?

MADRE Se le è dimenticate...

VICINO Può suonare.

MADRE Quando sento il campanello, non vado... Ho paura.

VICINO Anche quando sa che è suo figlio?

MADRE Se non lo vedo come so che è lui?

VICINO Lasciare aperto è peggio...

PADRE Ci sono io...

VICINO Invalido com’è...

PADRE Non immagina cosa posso fare con la stampella...

VICINO Tengano chiuso, è meglio. In questo condominio non si sa chi ci abita... Mica tutti sono persone oneste come noi...

MADRE Eh, lo so...

VICINO La delinquenza è dappertutto. Il governo, che è un mal governo, crea scontenti... E come lo dimostrano gli scontenti di non essere contenti? O con i cortei, i cartelli, gli slogans o scassinando ed ammazzando.

MADRE Non dovrebbero...

VICINO Del resto, se rubano quelli che sono al governo, perché non dovrebbero rubare anche gli altri? Davanti alla legge siamo tutti uguali...

PADRE Questo è vero, ma...

VICINO Se ruba chi è al governo, la pratica viene insabbiata. Se rubano gli altri, vanno in galera.

PADRE Se nessuno rubasse, staremmo tutti meglio...

VICINO L’esempio viene dall'alto. Tant’è vero che furti ed assassinii non fanno nemmeno più notizia. Passano sotto silenzio persino i sequestri di persona...

MADRE Non tutti...

VICINO Ho sentito alla radio che ne hanno appena fatto uno in pieno centro.

MADRE Davvero? E come è andato? Bene?

VICINO C’erano due vigili e non hanno visto nulla...

PADRE Quando mai vedono qualcosa!

VICINO Vedono soltanto le macchine in divieto di sosta…

MADRE Hanno sequestrato qualcuno e non è successo niente...?

VICINO Credo di no, altrimenti la radio l'avrebbe detto...

LUISA Meno male.

VICINO Meno male in che senso?

LUISA … che non ci sono state vittime.

MADRE Almeno questa è una bella notizia.

VICINO Bella perché?

MADRE Se avessero ammazzato qualcuno...

VICINO Però sequestrare una persona, in una piazza piena di gente e di traffico...

PADRE E del rapitore nessuna notizia?

VICINO Hanno fatto i soliti blocchi stradali, ma chissà dov’era già il delinquente...

MADRE Non dica delinquente...

VICINO Perché?

PADRE Le donne… prendono sempre la parte di chi è perseguitato. Cos’altro ha detto la radio?

VICINO ... che hanno messo una tassa nuova obbligatoria per tutti. Una di quelle tasse illegali, che tutti devono pagare. Ricchi e poveri la stessa cifra.

LUISA Sento dei passi… sarà lui?

MADRE È il ragioniere dell'interno ventuno che non prende mai l’ascensore perché soffre di claustrofobia... Luisa, quando nostro figlio ritarda, è sempre sconvolta...

VICINO Ha ragione. Con tutto quello che succede...

MADRE Non perda altro tempo con noi. Chissà quante cose deve fare...

VICINO Non devo fare niente...

PADRE Non faccia complimenti. La porta la chiuda bene lei...

MADRE E grazie.

VICINO Se non ci si dà una mano tra vicini... Un bel colpo secco. (esce e chiude la porta)

MADRE Il colpo secco venisse a lui. Riapri la porta e socchiudila. Guai se Giorgio non la trova aperta...

LUISA Perché non si prende le chiavi?

MADRE E come farebbe ad aprire con una donna drogata tra le braccia?

PADRE Avete sentito? Tutto bene. L’ha detto la radio.

LUISA L’oroscopo non ha sbagliato: <<La persona che vi sta a cuore e per la quale lottate si unirà a voi…>> L’ha agguantata e se l’è portata via…

MADRE Alfonso, e se si chiedesse 3 miliardi? (con tono da sindacalista)

PADRE Tre?

MADRE C’è l'inflazione.

PADRE Uno è un prezzo giusto ed onesto. Non bisogna aver l’aria di approfittare...

MADRE Visto che la vita non fa che aumentare, è meglio partire da una maggiore piattaforma.

LUISA Anch’io penso sia meglio chiederne tre.

MADRE Se la piattaforma è troppo alta poi si procede alla trattativa. Del resto uno era già l’'anno scorso un prezzo di mercato...

LUISA Io e Giorgio dobbiamo mettere su casa: ci vuole per noi un attico tripli servizi con giardino pensile, piscina, una sauna condominiale e tutte le altre comodità che hanno tutti...

MADRE Io non desidero cambiar casa perché qui stiamo bene, ma vorrei fare una crociera su di una di quelle navi bianche che vanno da un porto all'altro e non si fa che mangiare.

PADRE Una crociera per andare dove?

MADRE Sul mare. Tanto io mica scendo, quando si ferma, scenderò solo quando la crociera è finita.

PADRE Perché ci tieni tanto?

MADRE Prometti, Alfonso?

PADRE Non prometto niente. Bisogna andarci piano, sono soldi sudati. Piangi di nuovo, Luisa?

Luisa Si saranno fermati da qualche parte! Sono sicura che a Giorgio è venuta voglia di dare una botta a quella stronza…

MADRE In che senso?

LUISA Gli sarà venuta voglia di farsela…

PADRE In un momento come questo?!?

LUISA Lo conosco. Quando si trova una squinzia tra le mani è sempre pronto…

MADRE Non in un momento come questo.

PADRE E poi si tratta di una signora…

LUISA A lui va bene anche una signora, è di palato facile…

MADRE Giorgio anche quando pianifica, in piano di trattative, si mette sempre in assetto d’impegno e rifiuta ogni sollecitazione che non riguardi il lavoro. In questo è di un rigorismo…

LUISA Se non è così, lo hanno beccato a un posto di blocco…

MADRE Luisa, mi fai venire l'infarto...

PADRE È ora di punta... C’è traffico forte...

LUISA Sono sicura che sta facendosi quella stronza… Appena la vedo, le rompo il muso a quella troia!

PADRE Luisa, tranquillizzati.

MADRE Sei un po’ nervosa. (suona il campanello) E ora chi è? La porta è aperta...

PADRE Chi è?

VICINO (entrando) La porta è di nuovo aperta. Eppure l’avevo chiusa bene. O, almeno, così mi era sembrato... Deve esserci qualche intoppo... Dò un’occhiata...

PADRE Lasci stare, non merita la pena...

MADRE È quasi l’ora di cena, dovrà andare a tavola...

VICINO Per me è un piacere. Basta così poco per evitare brutte sorprese... Coi delinquenti viviamo gomito a gomito... Ma esser costretti a vederseli in casa... Perché con quello che sta succedendo, tanto in alto che in basso, anzi più in alto che in basso... Lei capisce che io... (viene quasi travolto da Giorgio che entra sorreggendo Vilda, vacillante, col volto coperto da un fazzolettone di seta. Giorgio ha in mano un borsone di tela)

GIORGIO (indica il vicino) Che cazzo ci fa qui, questo?

LUISA Oh, Giorgio, finalmente...

MADRE Tutto bene?

PADRE Meno male!

GIORGIO (butta tra le braccia di Luisa la donna) Portala di là!

VICINO Che bel giovanotto!

PADRE Nostro figlio.

VICINO Tanto piacere!

GIORGIO Ma che fate? Avete le mani di merda, la fate cadere... (la madre e Luisa che sorreggono la donna cercano di tenerla meglio) Stendetela di là sul letto, fatela respirare... (le donne escono)

VICINO La signora si sente male?

GIORGIO E a lei che gliene fotte?

PADRE (al vicino) Non faccia caso, è nervoso. E’ sempre così quando è stanco. (A Giorgio) Il nostro vicino cerca di riparare la porta che non chiude bene…

GIORGIO Cazzo, con sette serrature?

VICINO Non si chiude a scatto, bisogna girare la chiave…

PADRE (prende in disparte Giorgio) Se ne va subito, non innervosirti, lascia fare a me. Piuttosto… tutto bene?

GIORGIO Tutto ok. (indicando il vicino) Lo stendo? Guarda che per me è un passatempo.

PADRE Sarebbe una complicazione in più.

GIORGIO Non 1o voglio tra i coglioni, in questo momento...

PADRE (forte) Il nostro vicino ha visto la porta socchiusa...

GIORGIO Perché?

PADRE Perché era aperta. Ha voluto dare uno sguardo...

GIORGIO Perché?

PADRE Per riuscire a chiuderla.

GIORGIO Perché?

PADRE Perché con tutto quello che sta capitando in giro non è prudente stare con la porta aperta...

GIORGIO Perché?

PADRE Perché ne succedono di tutti i colori. Anche poco fa in pieno centro hanno sequestrato una signora... Lo ha detto la radio...

GIORGIO Radio? L’ha già detto la radio?...

VICINO Già, e pare che sia stato un frate a fare il sequestro.

PADRE Un frate?

VICINO Se si mettono anche loro... Con tutti i conventi, le sacrestie, i collegi, le catacombe a disposizione, ne hanno di posti sicuri per nascondere le loro vittime...

PADRE Hai sentito, Giorgio? Possibile che sia stato un frate a sequestrare una signora?

GIORGIO Possibilissimo... Al giorno d’oggi tutto è possibile. (e dà un calcio al sacco, dal quale spuntava un pezzo di cordone e un lembo di tonaca)

PADRE Del resto i frati sono uomini anche loro. (piano a Giorgio) Come mai?

GIORGIO L’ho arrotato e gli ho fregato la tonaca.

PADRE Ammazzato?

GIORGIO Bah… pare!

MADRE (rientra) Dorme... Riposa.

VICINO All’interno quindici c’è un medico. Se vogliono, vado a chiamarlo...

MADRE No, per carità, non è niente. E, poi, ci sono io. (torna nella stanza)

VICINO Sta male?

PADRE ... è incinta.

VICINO Un male che si cura, allora.

PADRE Già.

VICINO Ora dovrebbe chiudere bene. Provi ad uscire e a chiudere lei, dall’esterno.

GIORGIO (piano) Esci e io l’accoppo.

PADRE È sufficiente uno, per oggi.

GIORGIO Allora vado al cesso.

(Giorgio esce di scena, il padre esce e chiude la porta, la madre rientra).

VICINO Non vuole proprio che chiami un medico?

MADRE No, lasci stare... (bussano alla porta) Chi è?

VICINO Suo marito. (apre e compare il padre)

PADRE Come sta?

MADRE Sbava, continua a sbavare. Ti pare normale?

VICINO Di solito vomitano anche.

MADRE Lei cosa ne sa?

VICINO Mica ci vuole la laurea per sapere certe cose. Di quanti mesi è?

MADRE Chi?

GIORGIO (Rientrando) Mi sono fatto una di quelle pisciate… Altro che le cascate del Niagara.

MADRE Che piacere vederti qui...

GIORGIO Non lasciarla con quella spastica. Devi dare un’occhiata anche tu.

VICINO La porta chiude. Ho finito.

PADRE Grazie.

MADRE Bevi, Giorgio, penso che ne avrai bisogno. Ne prendo un goccio anch’io.

GIORGIO Whisky?

MADRE Whisky.

VICINO Potrei averne un goccio? È vasodilatatore e cardiotonico. Io soffro di cuore.

GIORGIO (con violenza alle sue spalle) BUM!

VICINO (Ride) Che mattacchione.

GIORGIO (al padre) O va a fare in culo subito o lo sistemo!

VICINO Alla salute!

LUISA (entrando) Voglio bere anch’io per festeggiare...

VICINO Festeggiare che cosa?

GIORGIO Bah, il frate.

MADRE Quale frate?

VICINO Il frate farà una brutta fine.

GIORGIO Stia tranquillo, l’ha già fatta.

VICINO Lei che ne sa?

MADRE Ma di che frate state parlando?

LUISA Io non capisco, perché si deve festeggiare un frate?

GIORGIO Vai di là, rompiballe…

LUISA Che ci faccio? Sbava e dorme.

VICINO È normale, dato che è incinta...

LUISA È anche incinta? Bel colpo. Come lo sa? Lo ha detto la radio?

PADRE Ma cosa dici, Luisa? Vuoi che lo dica la radio che una donna è incinta? (la spinge di là. Tutti sono esasperati e non sanno come liquidare il vicino che pare non abbia alcuna voglia di andarsene. Giorgio sta per mettergli le mani attorno al collo per strangolarlo, ma il padre lo trattiene)

VICINO Che bella famigliola! Certo, la vita è diversa quando si ha una famiglia. Io e mia moglie, invece, non abbiamo avuto figli. Non so se sia dipeso da lei o da me. Forse da tutti e due. E anche dal fatto che io ci sono sempre stato molto attento...

MADRE E perché, visto che li voleva?

VICINO Mica lo sapevo che non potevamo averne. (si mette a ridere)

GIORGIO Non c’è niente da ridere.

VICINO Suo figlio è nervoso...

PADRE Ha lavorato troppo. Se deve andare, vada pure.

VICINO Tanto non ho nessuno che mi aspetta.

PADRE Sua moglie...

VICINO È morta

MADRE Condoglianze.

VICINO Quindici annifa.

PADRE Mi dispiace. Venga a trovarci un altro giorno, quando saremo più distesi...

VICINO Sono preoccupati per la signora che sbava? Ma è naturale. Una donna incinta... Coraggio, me ne vado. Ma mi siete simpatici. Tornerò.

PADRE Sarà un piacere.

MADRE Certo.

VICINO E grazie per il whisky. (finalmente esce. Come chiude la porta, entusiasmo generale, rientra Luisa tutti si abbracciano)

LUISA Bravo! Bravo! Sei stato un dio!

PADRE Mi hai dato una grossa consolazione. Non mi commuovo facilmente, ma oggi... sì.

MADRE Caro... caro... È il più bel giorno della mia vita...

LUISA Sono stata io a portarti fortuna? Ti ho dato l'occhio di Maometto e tanti, tanti bacini...

MADRE Mi fa piacere che in questo tuo primo scontro frontale, abbia trionfato sul mondo padronale.

LUISA Ora, ci sposeremo e saremo tanto felici.

MADRE E questa volta non ha fatto fuori nessuno...

PADRE Ti sbagli, Margherita...

MADRE - Cosa vuoi dire? Anche questa volta?

LUISA Chi hai accoppato?

PADRE Un frate. Lo ha arrotato.

GIORGIO E gli ho fregato la tonaca. (la tira fuori) Eccola qui.

MADRE Che gliel’hai fregata a fare? Non ne viene fuori nemmeno una vestaglia?!?

PADRE Cerca di capire: ha fatto il sequestro con la tonaca...

MADRE Oh, Giorgio, sei un genio...

LUISA Che fantasia! Che fantasia! (si mette ad applaudire)

GIORGIO Vuoi svegliarla, stronza? (si fa un silenzio improvviso e nel silenzio un suono di campanello. Giorgio spiana la pistola) Non mi faccio prendere vivo. Li imbottisco di piombo...

PADRE (alla porta) Chi è?

VICINO (da dietro) Ora la porta chiude. Ho controllato. Stiamo tranquilli. Buonanotte!

PADRE Buonanotte!

GIORGIO Gli faccio un culo così, io a quello!

PADRE Ormai non torna. Ecco, i vostri cappucci. Ognuno tenga il suo a portata di mano. Guai se quella ci vede in faccia. Può riconoscerci e, tornata libera, mandarci tutti in galera. Possibile che dorma ancora?

MADRE (va verso la porta e guarda) Sì.

GIORGIO Per forza, dopo il cloroformio le ho ficcato in bocca una manciata di pillole.

PADRE Non gliene avrai date troppe?

GIORGIO Quella gente lì, alle pillole è abituata. Ha la pelle dura.

MADRE L’hai beccata appena uscita dall'ufficio?

GIORGIO Le ho fatto un cenno dalla macchina, lei, stronza, ha visto un frate ed è corsa subito. L’ho agguantata e tirata dentro. Una fatica! Per poco non scappava. In due, bisognava essere in due.

MADRE Meglio così. Te la sei cavata benissimo da solo.

LUISA Si sarà messa ad urlare, immagino...

GIORGIO Le ho subito schiaffato sul muso il cloroformio. Il traffico ha coperto gli urli. Ma qualcuno deve aver dato l’allarme, perché dopo un po' ho sentito le sirene. Ma io dài con 1'acceleratore...

PADRE Ti hanno inseguito?

GIORGIO Credo mi abbiano perso di vista. Arrivato al vicolo del frate, ho lasciato la Mercedes e ho ripreso la mia macchina... Lei tranquilla, s’è fatta tutto un sonno! ...

MADRE Giorgio, se sei d’accordo anche tu, si fa il conglobamento e si chiede tre miliardi.

PADRE Conglobamento? Perché parli come un sindacalista?

MADRE D’accordo? (tipo Vanna Marchi)

LUISA Perché farli risparmiare?

MADRE In fondo è anche una battaglia contro il padronato. E, se il padrone vuole la rispettiva moglie e figlia, deve sborsare la cifra stabilita dal nostro consiglio di gestione.

LUISA Una donna pagata bene.

GIORGIO Mica pagano per scoparsela.

PADRE Anche per questo.

LUISA Pure i genitori? Che depravazione in certi ambienti.

MADRE Pagano per riportarsela a casa, mica per portarsela a letto.

LUISA E il marito paga tutti quei milioni e non se la scopa nemmeno?

GIORGIO Tesoro, tieni il becco chiuso e va' a montar la guardia.

MADRE Si va subito a telefonare? Si chiede tre miliardi e si spiega che è per imporre il recupero della politica rivendicativa della categoria… ed anche per il valore aggiuntivo…

PADRE Margherita, piantala, non rompere le balle!

MADRE Si fa subito la chiamata. Così tolto il dente, tolto il dolore...

GIORGIO Un cazzo! Non sai cos’è la tattica del silenzio? Bisogna farli stare un bel po' in ansia, prima di farsi vivi...

PADRE Gli americani, che anche in questo sono maestri, lasciano passare anche settimane... Quando si telefona, rinasce la speranza e sì approfitta dei dolore e della disperazione dei familiari. Solo così si possono ottenere dei buoni risultati.

LUISA Pensate di ammazzarla?

PADRE Direi di no.

GIORGIO Un tipo così, oltretutto, non c'è soddisfazione. II frate, invece, è stato un piacere farlo fuori. Così bello, grosso, pieno di salute... Ha lanciato un urlo ed è rimasto steso in mezzo al vicolo, la pancia al cielo e le gambe larghe...

PADRE Nessuno ti ha visto sfilargli la tonaca?

GIORGIO Le cose le so fare, io!

PADRE Credo che la tattica del silenzio, nel nostro caso, sia sufficiente per ventiquattro ore. Ci facciamo vivi domani, verso quest'ora. Chiami tu Luisa, come d'accordo.

LUISA Certo. Ma guardate il mio tesoro come è emozionato... Ha gli occhi cerchiati... Sono lavori che sfibrano, che logorano... Ma in quel momento, a chi hai pensato? Alla tua miciona santa, alla tua bella culona, calda calda? Poi, quando l’hai avuta vicino, non hai più pensato a me. Hai cominciato a palpare con le tue manone pelose la cagnaccia della biondona, cercandone gli angoletti più riposti…        L’hai violentata o non . ancora?

PADRE Siamo professionisti. Al lavoro è una cosa, il divertimento un’altra. Quando si deve violentare una donna, se ne trova una per quell’uso e non si deteriora un capitale che deve rendere miliardi.

LUISA Però al mio Girino piacerebbe farsela quella lì.

MADRE Nella borsetta ha soltanto poche migliaia di lire.

PADRE Non ti stupire Margherita, Giorgio non porta mai di più a casa...

GIORGIO Vacca puttana, papà, cosa pretendi? Non ti basta che ti abbia messo sul vassoio la gallina dalle uova d'oro? Sempre da ridire?

MADRE Papà scherza, Giorgio, perché te la prendi?

GIORGIO Perché mi fa incazzare, ecco quello che mi fa! Non c’è niente da mettere sotto i denti? Quando accoppo qualcuno, ho sempre una fame...

MADRE É tutto pronto, basta mettere a tavola...

PADRE Ma cosa fai, Margherita? Ti butti giù il whisky a bicchieri?!?

MADRE Nel contesto del nostro bilancio produttivo approfitto del tempo libero per festeggiare no?

LUISA Voglio bere anch’io... voglio bere anch’io...

GIORGIO Vai di là a tenerla d’occhio, tu... (Luisa esce a malincuore)

MADRE Tanto una brava ragazza, ma di una stupidità... Mi domando come fai tu Giorgio...

GIORGIO Io mi ci stendo sopra e nemmeno la sento.

LUISA (rientra) Inutile stare là. Dorme. Dorme come un talpone. (e siede con gli altri e quasi subito la donna, Vilda, si affaccia alla porta, restando immobile a guardare e a sentire)

PADRE Appena si sveglia, bisogna metterle questo bracciale alla caviglia e legarlo con la catenella, fissandola al muro, di modo che non possa andare che dal letto al cesso e dal cesso al letto.

MADRE Nel cesso ho messo il deodorante, perché ho pensato che lei in casa sua c’è abituata.

PADRE Raccomando il cappuccio.

LUISA Dobbiamo tenerlo sempre, sempre?

PADRE Sempre a portata di mano.

MADRE Guai se ci vede in faccia...

VILDA Perché? (tutti si voltano e rimangono paralizzati)

GIÓRGIO Puttana vacca, Luisa, ci ha fottuti!...

LUISA (scoppia a piangere) Io cosa ne sapevo?

GIORGIO (a Vilda) Perché si è svegliata così presto?

PADRE Non l'avevi riempita di pillole?

GIORGIO Una manciata, gliene ho messa in bocca...

VILDA Non erano, pillole, erano mentine!

GIORGIO Puttana Eva, mi sono confuso. Le ho dato le mentine del frate.

VILDA Buone, rinfrescanti...

MADRE Lei non doveva venire qui. Se l'abbiamo portata di là, è perché di là doveva starci.

VILDA Non dovevo venire qui?

PADRE Ora ha rovinato tutto.

VILDA Tutto che cosa?

PADRE Non capisce che l'abbiamo sequestrata? Che abbiamo fatto un sequestro di persona?

GIORGIO Ormai è fatta. Ferma. Se si muove l'accoppo. E tu, Luisa, smettila di frignare, porca Eva!

PADRE Che cosa diavolo si fa?

GIORGIO Bisogna eliminarla.

PADRE Credo purtroppo che non ci sia altro da fare.

MADRE Subito?

PADRE Meglio subito.

LUISA E come?

GIORGIO Ora si decide.

PADRE Miseria, proprio non ci voleva.

LUISA Vi giuro che dormiva... dormiva alla grossa. Come potevo pensare...

PADRE Farla fuori al più presto. Non resta altro da fare...

MADRE Se l'accoppiamo, perdiamo il riscatto...

GIORGIO I soldi si beccano lo stesso. Cosa ne sanno se è viva o morta? Dammi da bere.

PADRE (a Vilda) Si sente male?

VILDA Capirà, sono un poco scossa...

PADRE Dài un po' di whisky anche a lei...

VILDA Posso sedere? Grazie. (pausa) Mi volete proprio ammazzare?

PADRE Sarà mio figlio a farlo.

MADRE È bravissimo, non se ne accorgerà nemmeno.

GIORGIO Non sarà né la prima, né l'ultima.

PADRE Il mestiere, glielo ho insegnato io.

VILDA Non mi guardi con odio... Se avessi saputo che dovevo starmene di là, non sarei venuta. Nessuno mi ha detto niente.

GIORGIO Le costerà caro.

VILDA Avrebbero anche potuto avvertirmi...

MADRE Dormiva...

VILDA Perché mi ha cloroformizzata. Avrebbe dovuto dirmelo prima di cloroformizzarmi... Loro si occupano di sequestri?

MADRE È la prima volta. Visto che, ormai, lo fanno tutti, abbiamo deciso di farlo anche noi. Abbiamo fatto una piccola cooperativa familiare...

LUISA Lui è l'anima di tutto. È in gamba e pieno di fantasia...

VILDA Un bel ragazzo. E’ suo fratello?

LUISA Il mio fidanzato. E coi soldi del suo riscatto mettiamo su casa e ci sposiamo. Un bell’attico con tripli servizi e mobili finti antichi.

MADRE Io e mio marito, invece, abbiamo deciso di farci una crociera. Io sono la mamma di Giorgio, mi chiamo Margherita.

VILDA Piacere.

PADRE Glielo assicuro, non era in programma di assassinarla. Purtroppo le circostanze...

VILDA Non si trova un'altra soluzione?

GIORGIO La vittima non deve fare domande. La vittima è la vittima e non può e non deve sapere che fine fa e quando la fa.

VILDA Se mi ammazzano subito è inutile fare amicizia,. ma se dobbiamo stare un poco insieme mi pare sia utile conoscerci... Se li ho visti in faccia cosa cambia? Potrei anche essere poco fisionomista...

PADRE Non possiamo correre rischi. Appena fuori lei descrive alla polizia come siamo. Io, poi, con una gamba sola sono facilmente riconoscibile.

VILDA Mica le rispuntava la gamba, quando si metteva il cappuccio per venire da me…

PADRE Mondo boia, è vero. Non ci avevo pensato.

GIORGIO Ma me non mi avrebbe potuto riconoscere…

VILDA Come se non lo avessi visto bene in faccia, quando mi ha sequestrato.

PADRE Mondo boia, anche questo è vero!

MADRE Noi però non ci avrebbe potuto riconoscere…

VILDA Lei l'avrei riconosciuta da quel grosso neo che ha sulla mano e la signorina perché ha le dita corte e storte...

PADRE Mondo boia, anche questo è vero. Il cappuccio avremmo

mo dovuto metterlo a lei.

VILDA Cosa ci guadagnate ad ammazzarmi?

GIORGIO Zitta, non tocca a lei decidere.

VILDA E, poi quando si ammazza, si lasciano sempre delle tracce...

GIORGIO Io no. Sono un professionista.

VILDA E dove ammazza? In casa?

MADRE No. In casa sporca. Poi tocca a me pulire, perciò...

PADRE Noi non ammazziamo in casa. Perché la rispettiamo, la casa.

VILDA E, allora, deve portarmi fuori. E quale è il suo metodo? Sa già dirmi come farà?

GIORGIO No, è ancora prematuro.

PADRE Ci ha preso di sorpresa, capisce?

MADRE Non si era fatta alcuna programmazione. Ora sta a Giorgio decidere.

LUISA È bravo, sa? Imbattibile.

MADRE Non aveva nessuna intenzione di accopparla. Anche poco fa diceva che lei non era il tipo che gli sarebbe piaciuto ammazzare.

GIORGIO Nella vita bisogna fare anche quello che non piace.

VILDA Voi sapete meglio di me cosa è più consigliabile.

MADRE Si potrebbe risparmiala, ma come si fa? Bisognerebbe avere la certezza matematica che lei, dopo, non ci tradisca...

LUISA Non ci si può fidare. Assolutamente.

PADRE Abbiamo puntato tutto su questo sequestro. Se non va come abbiamo previsto...

GIORGIO Dipende da noi fare le cose come si deve.

MADRE Si può sempre tentare un avvicinamento alla parte padronale, se non altro per vedere le sue intenzioni...

VILDA Se è necessario, facciamo pure. Ma se non lo è, ci pensino. Dopo, non si torna indietro.

MADRE Anche questo è vero.

VILDA Ci pensino. Perché io, di loro, cosa so? Niente. Sì, conosco le loro facce, ma come identificarle in una città dove vivono milioni di persone?

Non so nemmeno il loro nome.

VICINO (di fuori bussando) Signor Caruccio? Signor Caruccio? GIORGIO (tira fuori la pistola e va alla porta) Che c’è?

VICINO (Da dietro) Ho per caso dimenticato gli occhiali? Non riesco più a trovarli...

GIORGIO No, qui non ci sono.

VICINO Chissà dove li ho lasciati. Buonanotte!

PADRE Buonanotte.

GIORGIO Adesso come ci chiamiamo lo sa.

VILDA Cosa vuole che sia un cognome? Non so nemmeno dove abitate...

LUISA Caruccio Alfonso, via delle Marmore 3B, c'è anche sull'elenco telefonico... (tutti la guardano trasecolati)

GIORGIO Cretina! hai firmato la sentenza, ora non c'è più niente da fare.

LUISA (scoppia a piangere) Oh, le giuro, non volevo...

PADRE Mi spiace, veramente mi spiace...

MADRE Ma chi gliel'ha fatto fare a venire qui a curiosare? É stata proprio imprudente.

PADRE Si faccia coraggio. Vuole ancora un po' di whisky? Ecco; beva, alla salute.

MADRE Allora.., diciamo Cin-Cin...

TUTTI Cin-cin!

VILDA E a cosa mi serve la salute se mi ammazzate?

FINE PRIMO TEMPO


SECONDO TEMPO

Madre e Vilda stanno prendendo il caffè. Tono salottiero.

MADRE Lei mi piace perché è tranquilla, serena, non perde mai la calma. Siamo capitati bene con una donna così equilibrata...

VILDA Se mi ribellassi sarebbe peggio.

MADRE Non ha paura della morte!?... Come mai? Non è felice?

VILDA Non sono né felice, né infelice.

MADRE Pensavo che una donna che ha mezzi col danaro risolve tutti i problemi...

VILDA Col danaro i problemi non si risolvono, si affrontano soltanto in modo più comodo.

MADRE I momenti peggiori della vita, li ho passati quando non avevo mezzi per vivere. Giorgio era piccolo, io ero sola...

VILDA Suo marito l'aveva lasciata...? Per un’altra?

MADRE No, era in galera.

VILDA E c'è stato parecchio?

MADRE Undici anni. E in galera con vitto e alloggio assicurato, aveva perso il senso d'ella realtà e non si rendeva conto che io non ce la facevo con quel poco che mi aveva lasciato.

VILDA E come ha risolto?

MADRE ... affittando una stanza a una vecchia ladra, in pensione e facendole anche da mangiare. Con la retta che mi pagava per i primi tempi mi sono arrangiata, ma poi mi sono accorta che era gretta, meschina, avara. Quando si è accorta che mettevo mano alla sua borsa, voleva persino denunciarmi, lei, che per tutta la vita non aveva fatto altro che rubare. Così ho dovuto difendermi.

VILDA E come?

MADRE Ho messo qualche goccia in più nel bicchiere della sua medicina per il cuore e il mattino l'ho trovata secca con sotto al materasso una busta con un sacco di soldi. Una vera manna. Proprio vero che bisogna avere fede: il Signore non abbandona. Ringrazi il cielo lei che non è costretta a rubare per tirare avanti. Noi dobbiamo farlo controvoglia, per sopravvivere. Non dica niente a nessuno di quella vecchia signora. Non lo sa nemmeno mio marito. Nemmeno suppone che io abbia altre qualità oltre quelle di donna di casa e di borseggiatrice da mercatino rionale. Invece ho saputo inserirmi nel mondo produttivo e ho realizzato anch'io il mio capitale-lavoro.

VILDA Complimenti?!

MADRE Mi fa piacere che lei non si scandalizzi. Che peccato che una donna così simpatica, la si debba ammazzare.

VILDA E... per quando sarebbe?

MADRE Di preciso non so, sicuramente stasera o domani mattina presto. Sono andati adesso a telefonare. Anche per sapere come comportarsi... Di solito i parenti sono pieni di diffidenza e vogliono delle prove che la persona è viva: un messaggio scritto... un nastro inciso... una ciocca di capelli... Perciò prima di ammazzarla, si deve sapere quello che vogliono i suoi parenti. Eccoli, sono diritorno...

VILDA Vado di là?

MADRE Può anche restare ormai. La consideriamo di casa. (al padre che entra) Tutto bene?

PADRE Abbiamo chiamato tre volte e per tre volte hanno riabbassato. (a Vilda) Lei è qui?

VILDA Sua moglie ha voluto offrirmi un caffè.

PADRE E chiacchierando avrai raccontato tutto?!

VILDA Ha appena accennato al fatto che vogliono ammazzarmi, ma questo lo sapevo già.

MADRE Sulle questioni di lavoro non chiacchiero. Dove hai lasciato Giorgio?

PADRE Con Luisa.

VILDA Mi pare contrariato signor Alfonso. Qualcosa che non va? Non vorrei fosse per colpa mia...

PADRE Lo sa che la stampa non parla del suo rapimento? Né i giornali del mattino, né quelli della sera. Come spiega questo silenzio?

VILDA Cosa posso saperne? Io sono qui.

MADRE Sono cose che fanno dispiacere. Sui giornali non c'è nemmeno un piccolo accenno.

PADRE Per una stupidaggine qualsiasi, titoli così. Per lei nemmeno meno due righe. È seccante. Me ne posso anche fregare perché a me interessano i soldi e basta, ma i giovani ci tengono. Per Giorgio è stata una vera umiliazione...

MADRE Non ne ha parlato nemmeno il telegiornale.

VILDA Di quello che veramente interessa il telegiornale non parla mai.

MADRE Invece di incoraggiare un giovane che ha cercato di emergere e ha dimostrato tanta buona volontà...

PADRE Era alla prima azione che lo impegnava in campo nazionale. Era convinto che la stampa avrebbe dato alla notizia tutto le spazio che meritava...

MADRE M'ero già comprata anche l'album per i ritagli. Invece...

VILDA Mi spiace.

PADRE Che spiegazione dà a questo silenzio?

VILDA Sarà perché di sequestri se ne fanno troppo, ormai...

MADRE Ma se ne deve dar notizia. Toh, guardi qui, parlano di un possidente sequestrato, perché non dire qualcosa anche di lei? Mica è da meno. E, poi, la stampa ha il dovere di informare l'opinione pubblica. Povero Giorgio, una delusione che non meritava.

PADRE Se i suoi hanno voluto evitare ogni pubblicità, hanno sbagliato. Per sgarbi come questo c'è chi sevizia ed ammazza...

VILDA Voi, invece, non mi ammazzate più?...

PADRE Non per ritorsione.

VILDA E come mi ammazzerete?

MADRE Sono all'esame varie soluzioni alternative ma non è ancora stata fatta una scelta definitiva...

VILDA Purché sia una cosa rapida e non debba soffrire...

MADRE Le sembriamo dei sadici? Andiamo...

PADRE Siamo professionisti e facciamo le cose per bene. Ed oltretutto ci è simpatica. Prima un sonnifero e poi...

VILDA Poi?

MADRE Non le diciamo niente. Sarà una sorpresa. Passerà dal la vita alla morte senza nemmeno rendersene conto.

PADRE Che i suoi abbiano preso questo atteggiamento per paura del fisco? Tanto il fisco lo viene a sapere. Senza contare che si ci fosse la dovuta pubblicità, la somma del riscatto potrebbe anche essere detratta dalla dichiarazione dei redditi...

MADRE Ma sulla cifra del riscatto, l'IVA è carico nostro o loro?

PADRE Sui riscatti l'IVA non si paga...

MADRE Meno male.

PADRE Non mi spiego neanche perché non rispondano al telefono. Mi scusi, si comportano da maleducati...

MADRE Chi ha parlato al telefono?

PADRE Luisa.

MADRE Luisa ha una voce chiara e ha preso persino lezioni di dizione, perché voleva fare l'annunciatrice televisiva. Uno sbaglio, perché la sua bellezza sta nel bacino e nel sedere. Cose delle quali avrebbe potuto godere soltanto qualche dirigente.

PADRE Ero convinto che avrebbe risposto l'avvocato di famiglia... E il primo contatto è essenziale perché si prendono accordi, si scambiano messaggi... si chiedono prove e controprove... Prima di ammazzarla dovremo chiederle di scrivere ed incidere alcuni messaggi, che useremo, in seguito... Se lei sarà così gentile...

VILDA Sarà un piacere.

MADRE Conserveremo un bel ricordo di lei.

PADRE Come prima vittima non potevamo trovare una persona più comprensiva. Peccato se ne debba andare così presto.

MADRE Se ne vanno sempre i migliori.

PADRE Nel frattempo se vuole pensare a qualche desiderio da soddisfare... I condannati a morte lo fanno sempre. Di solito sono molto sensibili alle gioie della mensa...

MADRE Faccio un ragù coi funghi che è squisito. La mia specialità.

PADRE Mia moglie glielo fa col cuore...

VILDA Più che il ragù ai funghi, preferirei passare un paio d'ore con loro figlio. È un così bel ragazzo...

MADRE Ma certo, lei ha ragione. Meglio godersela la vita.

VILDA Giorgio sarà disposto...?

PADRE Lui è sempre disposto.

VILDA Non vorrei spiacesse alla signorina Luisa...

MADRE Non si preoccupi. È qualcosa legato al lavoro...

PADRE E, poi, non sarà una relazione che dura, visto che dovremmo farla subito fuori.

MADRE A Luisa basta non dir nulla.

PADRE Visto che abbiamo un po' di tempo vorrei domandarle di incidere qui qualche messaggio (fa vedere un magnetofono) da mandare, dopo la sua morte, alla famiglia. Così credendola viva, pagheranno.

MADRE Il magnetofono l'ha portato a casa Giorgio. Era di una turista giapponese.

PADRE Chissà a cosa diavolo le serviva...

VILDA Ad incidere l'urlo che ha fatto, quando glielo ha strappato via Giorgio.

PADRE Lei è una donna di spirito. Pronta, allora?

VILDA Prontissima. Come funziona?

PADRE Veramente non me ne intendo molto. Non so dove metterci le mani...

VILDA Faccia vedere a me. C'è già dentro la cassetta?

MADRE Sì, ce l'ha messa ieri Luisa.

VILDA È vergine.

MADRE Non credo. Giorgio è così vitale...

VILDA Parlavo della cassetta.

PADRE Al giorno d'oggi possono restate vergini soltanto le cassette.

VILDA Questo per mandare avanti il nastro... questo per farlo tornare indietro... lo stop... il microfono... OK, sono pronta. (fa scattare la levetta e si sentono grandi sospiri e la voce di Luisa «Sì, Giorgio... sì... sì... Oh, amore, amore... Sì, Giorgio... sì... ». Ferma il nastro) Altro che vergine...

MADRE Hanno lasciato il registratore acceso... Sono ragazzi!

VILDA Niente di grave, si cancella.

MADRE (ammirata) Il mio Giorgino avrebbe avuto bisogno di avere vicino una donna come lei. Intelligente, capace, che capisce tutto a volo. Non Luisa che ha un cuore d'oro. Però come cervello...

PADRE Se l'avesse avuto come il sedere, sarebbe stata un genio.

VILDA Ecco fatto. Comincio io?

MADRE Sarebbe forse carino che dicessi prima due parole io...

PADRE E cosa vorresti dire?

MADRE Rassicurare i parenti che lei si trova in casa di persone per bene...

PADRE Già, e se riconoscono la voce? Parli lei e dica che sta bene. Faccia due o tre messaggi che noi manderemo ai suoi a qualche giorno di distanza, dopo averla fatta fuori.

MADRE Non sarebbe bene che esercitasse anche lei una pressione ufficiosa per appoggiare il pronto sostegno finanziario per il successo della nostra rivendicazione?

PADRE Non è il caso. Cominci pure.

VILDA (al magnetofono) «Carissimi, vi faccio sentire la mia voce affinché possiate convincervi che sto bene e sono viva...».

MADRE Brava!

PADRE Alt! Cancelli. Tu, stupida, non hai ancora capito che devi tenere il becco chiuso?

VILDA «Carissimi, sono io. Vi faccio sentire la mia voce per convincervi che sto bene e sono viva. Tutto procede benissimo e vi raggiungerò appena avrete pagato il riscatto. Cominciate a preparare i soldi...».

MADRE (si lascia scattate un)... tanti!

PADRE Cretina, bisogna rifare.

VILDA Non si preoccupi, basta cancellare il «tanti» di sua moglie. (maneggia il magnetofono)... ecco, così. (riaccende il registratore) «Carissimi, sono passati alcuni giorni e io sono sempre qui in attesa del riscatto. Vi saluto e vi abbraccio. State tranquilli, fate quello che vi chiedono e ci rivedremo presto» (spegne il registratore) Va bene così?

MADRE Un po' più drammatico, se le riesce...

VILDA (riaccende il registratore) «Carissimi, sono sempre qui ma ogni giorno che passa tutto diventa più difficile. Temo di sapere quello che succederà, se non arriva in tempo il riscatto. Vi prego, fate presto. Voglio tornare a casa e riabbracciarvi>> (chiude il registratore)

MADRE Brava, lei potrebbe fare l'attrice.

PADRE Chissà come sarà contento Giorgio.

GIORGIO (entra sulla battuta con Luisa)

PADRE (con orgoglio indicando il registratore) Abbiamo già inciso i messaggi per la famiglia: tre.

MADRE Uno più bello dell'altro.

LUISA Il nastro... lo avete cambiato?

VILDA Abbiamo utilizzato quello nel magnetofono.

LUISA C'era una registrazione.

VILDA L'abbiamo cancellata.

LUISA (quasi piangendo) Era un ricordo.

PADRE I ricordi intimi non hanno nulla a che vedere col lavoro.

LUISA Se lei ha cancellato la mia, io cancello la sua, così siamo pari.

PADRE Luisa, stai diventando matta?

GIORGIO (dà due schiaffi a Luisa che si mette a piangere) Devi fare quello che diciamo noi. Mai niente di testa tua. (a tutti) Seduti, dobbiamo parlare.

VILDA Se preferiscono che vado di là...

GIORGIO Stia lì, al suo posto. Perché circola senza catenella?

VILDA Me la sono messa al collo. Quest'anno le collane un po' primitive vanno di moda.

MADRE Abbiamo passato due ore piacevolissime. È così simpatica... la signora.

VILDA Signorina...

PADRE Non è sposata?

VILDA No.

GIORGIO Emilia Poderito è sposata.

PADRE E se lei si chiama Emilia...

VILDA Gli amici mi chiamano Vilda.

GIORGIO Ma il suo nome è Emilia.

VILDA Vilda è un diminutivo. Il vero nome è Adevilda.

LUISA Adevilda Poderito?

VILDA Come dice, scusi?

LUISA La figlia dello scatolame Poderito...

MADRE Insomma, lei è la Poderito...

VILDA E perché dovrei essere la Poderito?

PADRE Cristo! Perché non ce lo ha detto subito?

VILDA Nessuno me lo ha domandato. (si mette a ridere)

GIORGIO Non rida. (realizzando) Lei sostiene di non essere la Poderito?

PADRE Giorgio, hai preso la prima cretina che ti è capitata a tiro. Si può essere più cretino? (Luisa scoppia a piangere)

GIORGIO Mi è venuta anche incontro sorridendomi...

VILDA E potevo immaginare che lei mi voleva sequestrare?

PADRE Non ne indovini una, tu!

GIORGIO Bisogna farla fuori subito. Ecco perché i conti non tornavano. C'è stato un errore di persona. E io che ho fatto fuori anche un frate.

MADRE Questa è una disgrazia vera e propria...

LUISA Le perle. Quando si rompe una collana di perle, succede sempre qualche guaio.

GIORGIO Tu piantala e stai zitta.

MADRE Tutto il nostro piano finanziario va a ramengo.

PADRE Una catastrofe, una vera catastrofe.

VILDA Mi spiace.

GIORGIO Lei non dovrebbe avere il coraggio di fiatare.

MADRE Fare una cosa del genere a noi!

PADRE Non me la sarei mai aspettata. Ma come non ci siamo sincerati subito?

LUISA Ecco perché dai Poderito non rispondeva nessuno...

GIORGIO Ma perché proprio all'ora precisa in cui doveva uscire quell'altra è venuta fuori lei dagli uffici dei Poderito?

MADRE Come ha potuto tradire la nostra fiducia? L'abbiamo accolta con tanta cordialità...

LUISA Bella faccia tosta!

GIORGIO Un’inculata così non me l'aspettavo, porca vacca!

PADRE Avanti, dica qualcosa: si giustifichi...

VILDA Non ho niente da giustificarmi. Quando suo figlio mi ha tirato dentro la macchina, mica mi ha detto chi voleva sequestrare.

GIORGIO Avrei dovuto dirglielo...?!?

VILDA Se me lo avesse detto, le avrei spiegato che sbagliava persona.

LUISA Ci dica, allora, con chi abbiamo il piacere di parlare.

PADRE Avanti, ci dica le sue generalità...

VILDA Mi chiamo Adevilda Ortensi e sono orfana. Di parenti non ho che una vecchia zia cieca, sorda, paralitica, in coma da sette anni in un ospedale di provincia dove non c'è telefono.

PADRE Vive sola?

VILDA Sì.

MADRE Di rendita?

VILDA Vivo del mio lavoro. Sono segretaria nella ditta Poderito, all'amministrazione.

GIORGIO Per quale fottutissimo diavolo si è fatta rapire al posto della figlia del suo maledetto principale!

PADRE Sei stato tu a fregarti con le tue mani...

GIORGIO Un cazzo, io…

VILDA Comodo sbagliare e, poi, prendersela con me...

MADRE Si rende conto del danno che subiamo, per causa sua?

PADRE La colpa è di questo deficiente che non pensa, che non riflette mai su quello che fa...

GIORGIO Senti chi parla! Un mongoloide che oltre a fottersi una gamba, si è fatto anche undici anni di galera per una rapina da quattro soldi...

MADRE Giorgio, devi rispettare tuo padre...

LUISA La colpa è di questa qui. Doveva rendersi conto da sola che c'era un errore, perché non si sequestra una impiegata, che non ha nemmeno chi le paghi il riscatto...

VILDA Un momento, spieghiamoci. Io cosa ne sapevo? Ho visto una Mercedes blu abbordarmi e un bel frate giovane affacciarsi per domandarmi qualcosa... Quando mi ha tirata dentro, ho pensato che, in fondo, sono infinite le strade del Signore... e mi sono lasciata cloroformizzare...

GIORGIO Non è affatto vero, si è dibattuta come una pazza. Ha cercato anche di mordermi la mano, questa puttana. Ha fatto di tutto per farmi credere che era proprio la Poderito. È uscita dal portone puntuale come una cambiale... vestita come mi avevate detto voi, cappotto nocciola e fazzoletto in testa?

PADRE Che bisogno aveva di mettersi un fazzoletto in testa...

VILDA Lo faccio sempre, quando non sono stata dal parrucchiere e ho la testa in disordine...

GIORGIO Aveva persino gli occhiali neri...

VILDA Perché ho l'occhio delicato...

PADRE Puttana la miseria…

MADRE Ecco perché la stampa non si è scatenata...

VILDA L'ingiustizia sociale: se sequestrano un miliardario titoloni così, se sequestrano una povera diavola... niente.

MADRE Non si può aspettarci altro da una società capitalista come la nostra...'

GIORGIO Se, almeno, ne avessero parlato subito i giornali, avremmo capito che si trattava di uno scambio di persona...

MADRE E io ad offrirle il caffè... il whisky... a mezzogiorno le ho perfino fatto la salsa tartara... E lei a farsi servire, come una regina...

VILDA La stanza me la sono rifatta io... il letto anche... ho pulito il bagno ed ho anche lucidato le piastrelle.

MADRE Capirai che sforzo!

VILDA Non sono mica venuta qui per mia volontà. Mi ha portato lui, suo figlio.

MADRE ... lei c'è stata perché Giorgio le piace...

LUISA Se lo mangia con gli occhi. Se Giorgio fosse stato brutto, lei mica si sarebbe fatta sequestrare.

MADRE Chi ce lo risarcisce ora, il danno subito?

GIORGIO Tre miliardi. Uno sull'altro.

MADRE E con un pochino di buona volontà avrebbero potuto diventare anche quattro. E io qui a pulire, dar la cera, disinfettare il bagno, inchiodare la finestra, a sgobbare duro per un'impiegata di merda… Perché, poi, noi non siamo protetti sindacalmente. Non abbiamo nemmeno il minimo garantito...

LUISA Meglio non perdere altro tempo e farla fuori...

GIORGIO A cuccia, tu, culona. Tocca a noi uomini decidere.

VILDA Visto che non sono la figlia di un miliardario, da morta vi darò certo più noia che da viva. Dovrete sbarazzarvi anche del cadavere.

MADRE Lei non conosce Giorgio, lo sottovaluta...

VILDA Pensano che io sia così deficiente da raccontare tutto in giro? O che vada alla polizia? Dalla polizia è sempre meglio tenersi alla larga. Nessuno sa che sono stata sequestrata. Oggi è sabato e non lavoro, domani neanche perché è domenica. Potrei tornare al lavoro tranquilla, tranquilla lunedì mattina...

MADRE E avrebbe intenzione di passare il week-end da noi?

VILDA Visto che abbiamo fatto amicizia... che abbiamo simpatizzato...

MADRE ... le farebbe comodo stare qui a nostre spese.

LUISA Adesso Giorgio le molla una coltellata e questa storia finisce.

PADRE Qui si ammazza soltanto quando lo dico io. Pensiamoci un momento. Sono contrario a prendere decisioni avventate.

GIORGIO E io che il riscatto, me lo sentivo già in tasca...

MADRE Figlietto bello, che delusione...

GIORGIO Ho anche ammazzato un frate per colpa sua...

VILDA Loro non mi crederanno, ma io ero sicura volessero rapire proprio me.

PADRE E per quale motivo?

VILDA Così, per tenermi in ostaggio e telefonare ai Poderito che se non sborsavano un po' di grana, mi facevano fuori...

MADRE Perché!? Tra lei e Poderito c'è del tenero?

VILDA Neanche per sogno.

MADRE E, allora, cosa vuole che gli fregasse se l'ammazzavamo? Morta lei, si prendeva un'altra segretaria...

PADRE Con la disoccupazione che c'è in giro, chissà quante ne trovava.

LUISA E meglio di lei.

VILDA Quando ho visto che il frate non mi portava via per violentarmi, ho pensato che mi portasse via per mungere un po' di soldi al mio padrone.

PADRE Qui bisogna prendere delle decisioni. Perciò penso di fare immediatamente... (suoni di campanello) Chi può essere?

GIORGIO Un rompiballe.

PADRE Chi è?

VICINO Sono io...

PADRE Io chi?

VICINO Giovanni Battista...

PADRE Chi è Giovanni Battista?

VICINO Il suo vicino.

GIORGIO Il rompiballe.

MADRE Apri, altrimenti quello chissà cosa è capace di sospettare...

VILDA Vado di là?

LUISA Può restare, tanto ormai la conosce...

PADRE (ha introdotto il vicino) Buonasera.

VICINO Spero di non disturbare...

MADRE Stavamo qui discutendo...

VICINO (indica Vilda) La signora incinta? Come va??

MADRE Oh, benissimo. Meglio di tutti noi.

VICINO Gliel'avevo detto di non preoccuparsi. I primi giorni sono un po' duri, ma poi, il fisico si abitua.

GIORGIO Un cazzo!

VICINO Come dice?

PADRE La signora non resta. Se ne deve andare.

VIC1NO Dove se ne va di bello?

MADRE Al suo destino. Sieda, si accomodi. (prende in disparte il figlio)

VICINO Se non chiedo troppo, vorrei un goccetto di quel whisky di ieri. Proprio buono.

MADRE Luisa, dagliene un po' tu. (al figlio piano) Non possiamo più ammazzarla, ormai.

GIORGIO E perché?

MADRE Metti che pubblichino le foto, quello, pettegolo com'è, la riconosce.

GIORGIO C'è una soluzione.

MADRE Quale?

GIORGIO Far fuori anche lui.

PADRE Non esageriamo...

VICINO Ma la signora non era venuta per restare?

VILDA Non sempre si può fare quello che si vuole...

VICINO È loro parente?

GIORGIO E a lei cosa gliene fotte?

VICINO Faccio queste domande perché loro sono persone aperte, che non hanno niente da nascondere. Non capita sovente. In questo condominio c'è gente non simpatica, alla quale non darei confidenza per tutto l'oro del mondo...

VILDA In questa casa non ci sono segreti.

VICINO Le spiacerà andarsene. I suoi parenti le avevano preparato una bella stanzetta... Ma com'è che avete inchiodato la finestra?

VILDA A me dà noia la luce...

VICINO Con che cura le hanno preparato la stanza. Io vedevo, da casa mia. La signora non smetteva mai di pulire... Si capiva che in casa c'era aria di attesa... che c'era molta tensione...

PADRE Si capiva come?

VICINO Erano tutti eccitati... il giovanotto non stava nella pelle... Entrava, usciva... usciva... entrava...

MADRE Per questioni di lavoro...

VICINO Che mestiere fa?

LUISA Niente di fisso, per ora...

VICINO Anche lei disoccupato? O è in cassa integrazione?

MADRE No, lavorare... lavora...

VICINO E dove?

PADRE Un po' qui... un po' là...

VICINO Ma che mestiere fa?

LUISA ...1'autista.

VICINO Ci vogliono nervi d'acciaio a far l'autista al giorno d'oggi... Portare la macchina è diventato pericoloso...

VILDA Specie per i pedoni.

VICINO Per esempio ieri, una Mercedes blu, uscendo da un garage, ha messo sotto un frate. L'ha fatto secco, pover’uomo.

MADRE Davvero?

VICINO Un frate cappuccino. È stato prima che tornassi a casa Un poco prima che venissi qui, perché avevo notato la loro porta aperta...

PADRE Ah, ha visto coi suoi occhi?

VICINO Un bel fratone, di quelli con barba e pancione... Era a volante un bel giovanottone che, investito il frate, è sceso, gli ha tolto la tonaca, è risalito ed è scappato subito via. Che gusto, a lasciare un frate morto, in mutande in mezzo alla strada...

GIORGIO Perché guarda me?

VICINO Guardo lei come guardo suo padre, sua madre e le altre signorine...

GIORGIO Puttana vacca, non mi guardi così...

MADRE Non essere nervoso, Giorgino...

VICINO Non capisco perché se la prenda.

VILDA ... lavora troppo. E, poi, può capitare a tutti di investire un frate...

LUISA Col traffico che c'è...

PADRE Parliamoci chiaro, Giovanni Battista, perché è venuto qui per parlarci della storia del frate?

GIORGIO Sputi fuori, cosa vuole? Ricattarci o denunciarci? (spiana la pistola)

VICINO Identica alla mia (e senza che gli altri possano fermarlo, tira fuori anche lui la pistola)

MADRE Non vi metterete a sparare qui, col rischio di rompermi qualcosa...

PADRE Giù le pistole e parliamoci chiaro.

GIORGIO Scopra le sue carte.

MADRE Una persona così per bene. Non si vergogna?

PADRE Se ci spiega, si cerca di metterci d'accordo...

LUISA Giorgio ha già mandato all'altro mondo gente che valeva molto più di lei...

GIORGIO Zitta!

PADRE Cos'altro sa?

GIORGIO Luisa, smettila di piangere, stronza!

VICINO Ammazzato il frate, quel giovanotto è andato sparato in centro ad effettuare un sequestro...

MADRE E con questo? Viviamo in un paese democratico, no? In un regime di libertà!

PADRE Allora?

GIORGIO Vuole dirci come diavolo sa?

VICINO Beh, il resto lo sa meglio lei (indica Vilda)

PADRE Ecco perché si è fatto trovare qui, quando Giorgio è arrivato...

VICINO Allora...?

VILDA Io ho le idee un po' confuse… Mi ricordo solo di un frate e di una macchina blu…

PADRE Se è venuto per dividere il riscatto è fregato anche lei.

GIORGIO Inculati tutti, caro Giovanni Battista. Niente riscatto.

MADRE C’è stato uno scambio di persona...

LUISA Questa qui è un'impostora...

MADRE Si è fatta passare per quella che non è...

VICINO E, adesso, cosa ne fate?

GIORGIO Non so. La vuole lei?

VICINO Io cosa me ne faccio?

VILDA A me piacerebbe mi tenessero ancora. La signora è un'ottima cuoca.

GIORGIO Credo che l'ammazziamo. E non sarebbe una cattiva idea fare fuori anche lei.

MADRE Prima è meglio trattare, democraticamente.

PADRE Ci è andato tutto storto...

VILDA Non si butti giù, andrà meglio la prossima volta...

PADRE Non avremo più il coraggio di ritentare...

VILDA Non sia pessimista.

VICINO Com'è che ha pensato di travestirsi da frate?

MADRE Un'idea che gli è venuta così, all'improvviso... Lui è pieno di fantasia...

VICINO (a Vilda) Un'idea eccellente, che ne pensi Vilda?

VILDA Eccellente, zio.

GLI ALTRI Zio? Vi conoscete?

VILDA Fratello di mia madre. Zio carnale.

VICINO L'ho presa in casa da piccola, quando è rimasta orfana...

PADRE Non capisco: Giorgio sequestra la nipote del vicino…

LUISA Era meglio ammazzarla subito...

PADRE Lei ci ha spiato...

VILDA Io lavoro dai Poderito e, da qualche giorno, gente sospetta circolava vicino alla sede dove ci sono gli uffici... quando poi ho visto un uomo con una gamba sola e una ragazza vistosa, mi è venuto un sospetto... Lo zio è andato a dare uno sguardo e io vi ho riconosciuti tutti e due.

MADRE E come ha fatto a sapere tutto quello che avevamo progettato?

VICINO Basta un microfonino nel bidone della spazzatura... Lo fanno ormai in tutte le ambasciate e nelle amministrazioni più importanti...

GIORGIO Perché non mi ha denunciato?

VICINO Era meglio lasciar sequestrare Vilda vestita da signora Poderito, come una prova generale ed effettuare un secondo sequestro insieme. Anche noi avevamo il progetto di sequestrare la Poderito, ma non avevamo gente, che ci potesse dare una mano...

MADRE Hai sentito, Alfonso? Volevano sequestrarla anche loro...

VILDA È una donna sequestrabile sotto ogni punto di vista...

MADRE Cosa propone? Una cooperativa?

VICINO Facciamo una società. insieme ci completiamo.

VILDA Io, che lavoro nell'azienda, posso essere utilissima: conosco la vittima, so i suoi orari e soprattutto so di quanto dispone...

VICINO E, io, sono un buon osservatore. Un professionista anch'io.

LUISA Lei si era messa fazzoletto in testa e occhiali neri solo per confonderci.

GIORGIO Che figlia di puttana!

VICINO Figlia di mia sorella, la rispetti, per favore. Lei ha perplessità?

PADRE Non è prudente ripetere un'azione già compiuta...

VICINO Nessuno ne è al corrente. I giornali non ne hanno parlato...

GIORGIO Ma la radio... sì!

VICINO Me lo sono inventato.

GIORGIO Perché?

VICINO Per illudervi che tutto era andato come pensavate. I miei complimenti. Il piano d'azione funziona. Basterà modificare qualche piccolo dettaglio. Diventeremo soci.

MADRE Io ho sempre preferito l'autogestione, ma se gli altri sono d'accordo.

VICINO Di frati sulla macchina cene vogliono almeno due. Uno acchiappa la vittima, l'altro resta al volante. L'azione deve essere più energica.

VILDA Sarebbe bastato mi divincolassi un poco di più e sarei scappata...

PADRE Io non potevo aiutare, per via della mia gamba... Non ho i movimenti abbastanza rapidi... E non volevo dividere, capisce?

MADRE E, ora, divideremo?

VICINO Si.

MADRE Voi siete in due, noi in quattro...

VICINO (alludendo a Luisa) La signorina mi pare che sia in più...

LUISA Io faccio le telefonate…

MADRE Tiene le relazioni pubbliche.

VICINO Meglio la voce di un uomo. Fa più paura ed è più misteriosa.

MADRE Quanto si chiede?

VICINO Non ci sono problemi. Si chiede 4 miliardi tondi.

MADRE In fondo è una cifra che, nella nuova gestione, è una piattaforma possibile per discutere il nostro fattore lavoro...

LUISA Se mi togliete le relazioni pubbliche in che cosa consisterà il mio lavoro?

MADRE Guardia di custodia, come me.

VILDA Non è che si sia dimostrata molto efficiente, quando sorvegliava me...

LUISA Non è vero...

GIORGIO Piantala!

LUISA Vogliono entrare nell'affare per forza.

MADRE I signori offrono garanzie...

VILDA E, soprattutto, non si faccia più vedere davanti agli uffici. Con quel sedere si fa notare da tutti. L'ha notata persino la signora Poderito, per fortuna ha creduto che battesse e ha domandato come mai, adesso si veniva a battere anche davanti ai nostri uffici.

GIORGIO Te lo dicevo di vestirti in modo più discreto...

LUISA Ma se mi mettevo sempre lo chemisier di lana... (piange)

MADRE Piantala di piangere, Luisa. Vogliamo arrivare a risultati efficaci.

PADRE L'idea di unire le forze non mi dispiace...

VICINO Del resto, se non ci si dà una mano tra vicini...

MADRE Vilda mi piace: ha la testa sul collo.

PADRE E non manca di sangue freddo.

GIORGIO A me piace perché è distinta...

LUISA E io no?

GIORGIO Tu sembri una battona, ma mi piaci anche per questo.

PADRE Si può fissare una data?

VILDA La signora è partita per il Kenya. Torna tra una settimana. VICINO La stanza com'è?

VILDA Bella, anche troppo. Bisogna però incastrare al muro un anello per la catena. E la catena va più grossa. E si deve anche bloccare meglio il finestrino del bagno...

VICINO Per il resto tutto bene?

VILDA Ad opera d'arte. Da professionisti.

MADRE Mi fa piacere che lo riconosca.

LUISA A me quanto viene?

MADRE Neanche una lira. Giorgino ti sposa...

LUISA Ma se cambia idea?

VILDA È fortunata! Sposare un così bravo ragazzo...

VICINO Un avvenire sicuro... Ha la stoffa per diventare il Presidente di qualche società molto importante...

LUISA Io l'ho capita, volete escludermi...

PADRE Non è affatto vero, te l'assicuro.

VILDA Lei è troppo sensibile per questo lavoro. Ci vuole più grinta... bisogna avere nervi saldi...

LUISA Ho capito che volete escludermi... Ma se mi escludete so come difendermi... Sono capace di denunciarvi...

GIORGIO Luisetta, ti accorgi che dici cazzate grosse così?

PADRE Tutti questi avvenimenti l'hanno un poco sconvolta...

MADRE Come pensi che ti estromettiamo? Ti vogliamo tutti tanto bene... Su, non piangere.

GIORGIO Lo sai che di te ho un bisogno proprio fisico... Non potrei fare a meno della mia culona… Andiamo fuori a prendere una boccata d'aria, vedrai che ti farà bene.

LUISA No!

GIORGIO Al tuo Giorgino dici no? Sarebbe la prima volta...

MADRE Vai, non farlo arrabbiare...

VILDA Vedrà che Giorgio la calma...

PADRE Lui sa come prenderti...

GIORGIO Proprio così. Andiamo. Torniamo presto. Un po' d'aria e siamo di nuovo qui. Ci scusino.

VICINO Ma s'immagini...

(Giorgio esce con Luisa).

MADRE Per me è gelosa di lei.

VILDA Ma se la fidanzata è lei...

VICINO Ha il difetto di essere emotiva, ma deve essere una brava ragazza.

MADRE Giorgio ha un forte ascendente su di lei. Sono contenta di coprodurre insieme.

PADRE Questo lavoro lo facciamo con tanta passione.

VILDA È vero, zio, ci mettono dentro il cuore...

PADRE Lei, Giovanni Battists, ha già fatto altri sequestri?

VICINO Da un pezzo desideravo arrivarci…

MADRE In fondo è una tappa…

VILDA Lo zio è stato parecchio...

MADRE Fuori?

VILDA Dentro!

VICINO Tredici anni. Ma sarebbero stati diciassette senza l'amnistia...

PADRE Omicidio?

VICINO Anche. Durante una rapina a mano armata. Poi ti faccio vedere i ritagli stampa...

VILDA Ci sono anche le fotografie. Perché aveva dato le sue memorie in esclusiva a un rotocalco...

VICINO Un servizio coi fiocchi…

PADRE Da quanto sei uscito?

VICINO Due anni e mezzo. E sono stato in attesa di qualcosa che mi potesse sistemare definitivamente... E siccome Vilda lavora dai Poderito, avevamo pensato alla figlia...

MADRE Con tanta gente sequestrabile che c'è al mondo, due famiglie che vivono sullo stesso pianerottolo, pensano alla stessa persona...

PADRE Potevi farti avanti prima...

VICINO In certe cose ci vuole discrezione...

VILDA Sono stata io ad avere l'idea della sostituzione di persona. Sai, zio, ci sono rimasti malissimo quando hanno saputo... ma, ora tutto andrà a meraviglia.

PADRE Ce lo auguriamo.

GIORGIO (rientrando) Salve!

MADRE Sei già qui? E Luisa?

PADRE L'hai tirata un po' su?

GIORGIO Diciamo piuttosto che l'ho tirata giù.

VILDA In che senso?

GIORGIO Stavamo discutendo e lei era eccitata. Camminavamo sul lungo fiume. È scivolata ed è scomparsa nei gorghi…

VICINO Disgrazie che succedono...

GIORGIO La corrente l'ha trascinata verso il mare.

MADRE A Luisa è sempre piaciuto il mare.

VILDA Peccato, una ragazza così attraente...

VICINO Un po' troppo culona…

GIORGIO Hai suoi vantaggi.

VILDA Il sedere grosso appesantisce...

GIORGIO Infatti è sprofondata immediatamente...

PADRE Non ti pare di esagerare, Giorgio? Tra ieri ed oggi due... GIORGIO Nessuno si è accorto di niente. Nemmeno lei.

VILDA Allora dovremo fare a meno di Luisa?

PADRE Pochi ma buoni.

MADRE E poi, quando in una cooperativa le persone non si amalgamano completamente...

GIORGIO Come avete visto, io sono anche stato capace di sacrifici.

PADRE Povera culona…

MADRE Così ha voluto il destino...

PADRE Nel nostro mestiere non si può avere il cuore tenero...

VILDA Come nell'alta finanza Allora decidiamo per la settimana dopo quella che viene?

PADRE Per me va bene. Tu, Giorgio, hai impegni?

GIORGIO Per me è OK.

VILDA Non il lunedì, sarà ancora stanca del viaggio...

VICINO E nemmeno il martedì. Né di Venere né di Marte...

MADRE Infatti, noi abbiamo scelto il venerdì e siamo stati fregati...

VICINO È stata una prova generale...

VILDA Allora fissiamo per mercoledì. L'ora esatta con tutti i particolari ve la farò sapere io...

GIORGIO Devo ammazzarne un altro di frate, oppure uso ancora quella tonaca?

MADRE Giorgio, in fondo, quella tonaca l'hai usata una volta sola...

VILDA Piuttosto ce ne vorrà un'altra per lo zio…

GIORGIO OK. Vilda, OK. Questo frate ce lo facciamo insieme.

LUISA (entrando fradicia ed inzuppata) Tesoro, non ti sei accorto che sono caduta nel fiume? Per poco non annegavo!

FINE

La commedia è andata in scena per la prima volta a Praga nel 1977.