LA RECITA DELLE MASCHERE
di Patrizia Ambrosini
Questa sceneggiatura è adatta per i Bambini e può diventare occasione importante per le prime forme di drammatizzazione e di recitazione . I bambini imparano a conoscere la caratteristiche di alcune maschere italiane recitando i brani più caratteristici
PERSONAGGI:
ARLECCHINO
BRIGHELLA
PULCINELLA
CAPITAN FRACASSA
(ARLECCHINO
è la più famosa maschera italiana. Rappresenta il servo delle valli di Bergamo,costretto ad abbandonare la propria terra e recarsi in città per guadagnarsi da vivere. Così come tutti i servi impara a vivere nelle piazza
BRIGHELLA
➢anche lei una maschera di Bergamo. Il suo nome deriva da “BRIGA” (imbroglio, intrigo). Poiché egli fa tanti imbrogli, ma con l'astuzia se la cava sempre. Il suo vestito è bianco con un mantello bianco rifinito di galloni e filettature verdi di color oliva con il naso adunco.
PULCINELLA
✔è una maschera napoletana. Si chiama così perchè si muove a saltelli come un pulcino o un pollastrello. E' ignorante, ma astuto,scansafatiche e sempre affamato. Non sa rispettare la disciplina e le regole ma è sincero e fedele. Cambia spesso idea da un momento all'altro e spesso afferma esattamente il contrario di quello che aveva sostenuto prima.
In questo sta tutta la sua simpatia.
CAPITAN SPAVENTA
rappresenta il soldato spagnolo che fa tanto il forte e il coraggioso, ma alla fine è più vigliacco di tutti.
Racconta spacconate che fanno ridere e divertire)
ARLECCHINO ( entra in scena con capriole, salti, saltelli, acrobazie, attraversa tutto lo spazio disponibile)
“ dindirindina, dindirindina, fusse festa ogni mattina! Aver da mangiare e poca voglia di lavorare!”
(Fa una piroetta,un passo di danza, saltelli,una giravolta,una corsa, incespica,scivola e si presenta al pubblico)
“Faccio un inchino a lor signori (fa un inchino)
“Sono Arlecchino svelto di mano e dal cervello fino. La mia forza è tutta qua nel mio bastone (Indica il bastone) e la mia debolezza è qua,in questa voragine della mia pancia, sempre affamata. (si batte una mano sulla pancia e con l'altra agita in aria il bastone)
Si sposta sul lato del palco con saltelli e giravolte e un inchino.
Entra in scena BRIGHELLA facendo rateare il mantello anche attorno ad Arlecchino
ARLECCHINO : “ecco Brighella, chiacchere tante, ingannatore, astuto, intrigante, pronto a bere e a mangiare e a farsi perdonare”
(fa qualche passo, qualche saltello intorno a Brighella ed esce di scena)
BRIGHELLA (rotea il mantello) e inizia a recitare
“ Buonasera lor signori da me, Brighella Cavicchio”. Il mio vestito è bianco perchè ho carta bianca nel fare e disfare i miei imbrogli, quando mi fa comodo; verde perchè non pago mai i debiti e perciò i miei creditori restano sempre al verde.
Corpo de Giove, a me dirmi del servitore, e a me dirmi che porto la livrea come insigna della miseria e della schiavitù. Mi son un uomo, genio delle furberie e le più belle le ho inventate mi. Son fratello dell'astuzia e amico delle bugie. Le bugie bisogna dirle grosse. Il mio nome deriva da “BRIGA” , che significa inganno, trappola, affare poco chiaro. Io brigo e disbrigo, inganno tutti con la mia astuzia. Faccio talismani, impiastri magnetici, pietre magiche, elisir di lunga vita, lozioni per calvi e filtri magici per innamorati.”
Facendo roteare il mantello esce
PULCINELLA( entra in scena camminando come un pulcino o un pollasterllo. Fa una corsetta, altri saltelli e si presenta)
“ Pe' tutti so' un principe, pe' tutti so' un signore solo per il mio pubblico sono un servitore.”
( Pulcinella saltella e procede, piegato con il busto, imitando i passi del pollastrello. Fa un inchino e riprende.)
“ Sono belli, sono buoni, viva sempre i maccheroni!
....Eccomi qua, son Pulcinella, il pulcino di Napoli, sono sempre affamato di maccheroni. Ho i maccheroni in testa, già conditi e fumanti. Che faccio di mestiere? Il vagabondo. Vivo tutto il giorno per le strade, per le piazze e all'osteria. E' lì che si trovano gli allocchi, i curiosi, i polli, da spennare...L'osteria è il mio ambiente naturale. Il mare è bello . Ma mio padre diceva sempre : _ Figlio mio ama il mare, ma vivi all'osteria. Cielo, terra, maccheroni, mi sian testimoni”
(saltella come un pollasterllo ed esce)
CAPITAN SPAVENTA (Entra in scena con il petto all'infuori, sicuro di sé, agitando la spada in maniera minacciosa come se volesse affrontare tutti in duello)
“Sono Capitan Spaventa, grandissimo feritore e massimo uccisore, domatore e dominatore dell'universo, figlio del terremoto e del fulmine, amico strettissimo del Gran Diavolo dei duelli.
Nessuno può resistermi in guerra. Ho la spada fabbricata dal dio Vulcano, il quale la diede e Serse, Serse a Ciro, Ciro a Dario, Dario ad Alessandro, Alessandro a Michele, Michele a Cesare e Cesare a me. Per la mia forza di spadaccino e di guerriero ho tanti seguaci: Spaccamonti, Spezzaferro,Fracassa, Scaranuccia, sono i loro nomi.
Li conoscete? “ (rivolto al pubblico)
Sono così coraggioso e invincibile che ho fatto la guerra persino al diavolo”
Entra ARLECCHINO ( Agitando in aria il bastone e girando intorno a Cap. S.)
CAPITAN SPAVENTA. “Oh! Ecco Arlecchino con il suo bastone, lo agita nell'aria pronto a far piazza pulita. Devo tagliar la corda altrimenti le busco “
(esce di scena correndo)
(esce anche Arlecchino)
( Cap. S. rientra subito correndo...) “è una vergogna , l'uomo che fugge può di nuovo combattere!!” Avete capito tutto. Sono un soldato spagnolo che vive a Napoli. Vivo a fanfaronate a parole e di fughe nei fatti “
(Entra di nuovo Arlecchino agitando il bastone e rincorre Cap.S: fino a farlo uscire)
Arlecchino rimane in scena.
“IL mio bastone è alla portata di tutti. Chi mi capita a tiro, ne assaggia il sapore. E' sempre pronto a dare legnate.
E allora o le do o me le danno, perchè, si sa, questa e la vita: quando il bastone vola si danno e si prendono ...(fa volare il bastone ) salti di qua botte di là (si batte il bastone sul sedere) e
Arlecchino se ne va . (corre fuori di scena)
BRIHELLA (entra in scena roteando sempre il mantello)
“sono nato anch'io a Bergamo e mi son fatto più balordo e scansafatiche di Arlecchino, perchè io Brighella, so rubare in sessanta modi, nascondere la refurtiva in altrettanti, e ho sessanta modi per elidere la giustizia e la polizia.
So dar legnate, ma so anche prenderle.
Se qualcuno mi dice “ Pezzo d'asino”! Gli rispondo :
“Beato lei che ha avuto la fortuna di nascere intero!”
Con un inchino esce di scena.
Entra PULCINELLA (camminando a saltelli) “Trippa, zeppole, caviale, costolette di maiale,pizze, torte e tanta ciccia, panettoni e melanzane, frittelline e risottini, parmigiana e funghettini; chianti e vino di Bordò, Sangiovese e fricandò””
Esce camminando a saltelli .
Rientrano tutte le Maschere.
Arlecchino:” Siamo le maschere di ogni regione”
Brighella : “Nate nell'epoca che son passate”
Pulcinella” : “ed ogni anno resuscitate”
Capitan Fracassa :” per l'allegria universale di questi giorni di Carnevale”
Tutte le maschere fanno un inchino
FINE