La seduta spiritica

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In scena c’è un tavolo rotondo coperto da una tovaglia lunga fino a terra

LA SEDUTA SPIRITICA

Di Antonella Bertoli

Personaggi:

Giovanni detto Nane

Personaggio Bizzarro

Medium

Sepolto Vivo

Ragazzo sotto il tavolo

Ragazza Punk

Mamma di Nane

Rosina

Spiriti

In scena c’è un tavolo rotondo coperto da una tovaglia lunga fino a terra. con una luce centrale. Il resto è al buio. Uno alla volta entrano i personaggi. Per primo arriva un attore vestito con un lenzuolo che si sfrega le mani e ride a crepapelle. Si guarda intorno furtivo, fa il segno del silenzio verso il pubblico e poi si infila sotto il tavolo. Dopo un po’ arriva un uomo un po’ tremante e piangente che gira intorno al tavolo e poi si ferma su di un lato del palcoscenico dicendo:

A so on mucio despiasesto; si insuma a sò triste. A gò seppelitto la mia povera mama pochi giorni fa. Ma no la me gà dassà gnente: né on testamento, né on scrito, né do parole in punto de morte, gnente de gnente. E mi na sò più cossa fare. A so desperà: senza laoro, senza na casa. E i me parenti (rivolto al pubblico) a xè propio vero, parenti sarpenti! I Me voe portare via tuto! I Me gà dito dei amighi mii ca prova a fare na seduta spiritica e ca ciama me mama o el so spirito cussì la me dirà dove che la gà sconto i schei.

Entra in scena un altro personaggio un po’ bizzarro con i capelli alti ed arruffati con occhiali scuri che non ci vede. Va infatti a sbattere contro il tavolo e poi contro l’uomo in piedi che fa un balzo all’indietro spaventato e gemente.

Parla il personaggio bizzarro con voce lugubre e potente allungando le parole e le braccia alla ricerca di qualcuno:

Saaaaalveeeee, c’èèèèè quuuualcuuuunoooo suuuuuppoooongoooo innnn queeeeestaaaaa stannnnzaaaaa?! O siiii èèèèè giàààà maniiiifeeeestaaatooo loooo spiiiiriiiitooooo! Chiuuuunqueee tu siiiaaa paaaarlaaa o taaaciiii peeer seeempreeee.

L’uomo balbettando risponde:

So-so-so mi, Giovani deto Nane Crisostomo, che che so-so-so chii pppar la se-se-se-seduta spi-spi-spiritica pppar la mmme pppoovverra ma-ma-mama che la xè morta senza lassarme dito gnente e chii furfanti de i mei parenti i voe farme fora tuto, casa e anca tera!

Il personaggio bizzarro lo abbraccia e scoppia in un pianto disperato dicendo:

OOOOO poverooooo Naneeee, io ti aiuteròòòòò a faaaaar venireeeeeee la tuaaaaaaaaaa poveraaaaaaaa mammaaaaa quiiiii davantiiii a teeeeee, un ectoplasmaaaa!!!!!.

Nane fa un balzo all’indietro cercando di scrollarsi di dosso il personaggio, stringe le gambe e dice al contempo:

AH mama mia! Poareto mi, a me vien la pissarola dala fifa. El me staga de lontan par piazere che mi a so on poaro omo de canpagna, che l’è sempre ‘ndà drio a le bestie e nol s intende de eto, etto, ecto, sangue e plasma e quela roba lì. E po’ mi a gò on fià de paura. Ma simigna solo mi e lu? Parchè mi a scapo!

Entra in scena una donna pallidissima vestita di nero con una collana di perle e un cameo sulla fronte, i capelli severamente raccolti in uno chignon o in due bande laterali come Mortisia Adams. Avanza lentamente, a piccoli passi tendendo la mano destra per farsela baciare, mentre Nane, facendosi il segno della croce, esclama:

O signore benedeto, chi xela sta chi adesso! La me pare na morta. Ma me mama no la gera mina cussì. La jera grassa e tonda senza truco e senza ingano. Oh signore benedetto la vien verso de mi, cossa vola da mi…

Parla la Signora rivolgendosi a Nane e mettendogli la mano sulla bocca per farsela baciare:

Io sono la Medium, l’unica vera interprete della volontà dei morti. Qui, in me sono incarnati tutti i defunti del passato e del presente. Guardateli, guardali Giovanni che sei venuto da me per la tua povera mamma. Sono qui, lei è qui dentro di me, guardala Giovanni, tocca la tua povera mamma!

Nane spaventato bacia ripetutamente la mano della donna e poiché questa non la ritira gliela lecca un paio di volte, mentre la donna la ritrae schifata. Poi Nane dice a voce alta:

E no cara la me signora dona dele medie. Mi a so vegnù qua che almanco a credvo che la ghesse fato, no digo l’università, ma almanco i periti o le magistrali, non solo le medie! E po’ come fagna a tocare me mama, la xè massa magra ela! A n aghi n’è né in man né in scassala! Me mama la jera ciciona ciciona, che no la ghe stava più gnanca in tea poltrona. Che la la gà sfondà on paro de volte e m’è tocà ‘ndare a tore e mole nove. In che branco de mati a so’ capità qua!

Entra in scena un attore che saltella allegramente e si rivolge a tutti ma in particolare alla Medium alla quale bacia la mano:

Buonasera signori e signore. Mi presento, sono Sepolto Vivo. Vivo di nome, ovviamente, e sepolto di cognome. Provengo da un’antica stirpe di eroi che avevano il vizio di seppellirsi a vicenda ancor prima di morire. Io sono l’ultimo discendente e son qui al vostro servizio. Madame Trevolsky, la medium più famosa delle tre venezie, ma che dico! Dell’intero paese, di tutto l’universo cimiteriale: come sta mia carissima, mia sublime, mia enormità, mio spirito degli spiriti?!

Nane toccandosi e facendo per andarsene:

A lo disevo chi xè tuti mati. A ghe zà on spirito! A mi la me pare na dona de carne, anzi de ossi più che de carne, sta chi no on spirito! Quasi quasi a vago via…

Sepolto Vivo si avvicina a Nane e gli stringe la mano con enfasi:

Lei è il nostro fortunato ospite stasera? Piacere, piacere, Sepolto Vivo. Anche lei dei nostri? Come mai qui! Come mai con noi? Quale spirito deve rievocare?

Nane si lascia stringere la mano cercando invano di liberarsi dicendo:

Veramente mi a so Nane, e vuria essare sepolto morto, no vivo. Podarissigna canbiare idea? Mi andaria via, a sto punto. A ghe si tuti valtri. E mi chi a me pare de essare fora posto. Dasseme ‘ndare via par piacere…

Tutti e tre i personaggi gli si fanno intorno e lo costringono a sedersi. Ogni tanto il ragazzo sotto il tavolo tenta di uscire con la testa dicendo che soffoca e che è stufo di stare lì sotto ma viene scacciato in malo modo dalla Medium. Nel frattempo entra una signorina vestita punk con catene e percing masticando una gomma americana e dicendo volgarmente e con le esse strascicate:

Allora? Si comincia o no? tutto sto tempo perso. Per quattro euro mi devo sorbire sta solfa tre volte la settimana. Avanti cominciamo. Chi è il pollo da spennare stasera? Mi pare quel nane lì.

Nane alla punk:

Ma come fala a savere el me nome signorina? Ma no la se spuncia mina co tuti chi feri che la gà indosso? Cadene e spile no le ghe fa mina male? Da dove vienila ela ero? Me cognossea forse da prima? O xela on spirito, parchè se sa che i spiriti i sa tuto de tuti, anca el me nome.

Tutti si siedono intorno al tavolo e la Medium dice:

Ora ubbidite alle mie parole. Incrociate le mani sul tavolo e unite pollice e mignolo col compagno che vi sta a fianco. Devo concentrarmi.

Tutti uniscono le mani. Nane trema e fatica a tenere ferme le mani, così si dà una sberla sulle mani e poi le tiene al loro posto. Trema sempre di più. La Medium comincia a sospirare sempre più forte e profondamente. Nane balza in piedi e va a far vento alla Medium dicendo:

A mama mia! La se sente male! Presto, porteghe on bicere de aqua.

Tutti gli altri si scherniscono e brontolano. Il personaggio bizzarro prende Nane e guardandolo fisso negli occhi lo riporta a sedere dicendo:

Pazzoooooo! Pazzoooooo! Cosa fai? Non sai che la Medium potrebbe farsi molto male e la seduta andare a monte? Devi stare fermo. Fermo! Fermoooooo. Immobileeeeee!

Nane si risiede al suo posto e rimette le mani in circolo dicendo:

Mi no caro! A no go nessuna voja de ‘ndare in montagna. A gò fato on mucio de strada par vegnere fin chi e desso a te vo ca ‘ndemo in montagna. E po’ a go dito che no vojo una ca gà fato le medie o medium, a vojo una brava, na maga ca gà fato almanco e magistrali a ve gò dito! Ma si si, a stago fermo.

La seduta riprende e la Medium si rimette a sospirare, poi comincia a fare un sibilo e poi un urlo restando con gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Nane ribalza in piedi ed esclama:

Cossa ghè desso! La urla, la xè morta. A mama mia benedetta riposa in pace. Cossa ca gò fato venendo chi da sti mati. N’antra morta a ghè desso. A vago via, a vago via… ciamè el dotore! Fela respirare, sereghe la boca par piacere…

La punk si alza rovesciando la sedia e gli urla in faccia facendolo sedere e tenendolo per le spalle:

Hai capito di stare fermo, pezzo di imbecille! Avanti che ho un party rave che mi aspetta. Nane di un nane che non sei altro. Stai seduto. O vuoi che usi una delle mie catene per tenerti fermo!

Nane:

Si a stago fermo, va ben. Ma come fala conossare el me nome a ghe gò domandà signorina. Che la saria anca belina se non la ghesse tuti chi spunciuni in facia. Va ben va ben, a stago chi chieto…

La Medium parla con voce stridula e strascicata chiudendo gli occhi e ogni tanto aprendone uno per poi richiuderlo subito per vedere l’effetto:

Spirito della madre di Nane, noi ti chiamiamooooo supplicantiiiii. Vieni vieniiiii, se ci sei muovi il tavolo dalla parte di Naneeeeee, il tuo figlio adorato che ti piange sconsolatoooo. Non farti pregareee e perdona noi poveri peccatori che osiamo disturbartiiiii nel profondo del tuo riposooooo. Se ci sei fatti sentire o vedereeeee.

Il ragazzo sotto il tavolo lo muove ma sbaglia persona e lo alza dalla parte della punk che gli dà un calcio. Nel silenzio si sente un

Aiiiihhhh! Senti che tonfo, deficiente ca no te si altro! Picia pian. Cossa voto ca sia sa gò sbaglià na olta! Te vidi che nane ca ghè!

Nane tremante non osa tirare via le mani dal circolo ma esclama.

Eh no, no la jera mina me mama sta chi cari! Va ben che la gheva i bafi, ma no sta voxe da ragazolo, la gheva na voxe da omo me mama! Va ben che la me dava on mucio de tonfi, ma a i sentivo, no par finta come desso! Ma alora el xè nantro spirito questo! E anca questo chi el sa el me nome! Madona santa, che roba, mai vista mi!

Il tavolo si alza dalla parte di Nane questa volta e la Medium continua:

Grazie mamma di Nane. Adesso se ci sei batti un colpo.

Il ragazzo sotto il tavolo batte un colpo e parte un urlo da parte del personaggio bizzarro:

Ahiaaaaa! Scemoooooo! Non sul mio piedeeeee! Il colpoooo dallo sottoooo il tavolooooo. Ma non poteviiii mica prenderliiiii un po’oooo meno scemiiii sti spiriti!

Nane balza in piedi misurando il pugno al personaggio:

Sta mina an! Sta mina ofendare el spirito de me mama an! Ca te dago el sugaman de olmo sul copin sa! Mezo mato ca na te si altro. Shhh! tasighe ca ghe semo quasi, a vojo i me schei!

La Medium continua a parlare e ad evocare lo spirito. Nel frattempo entra una attrice vestita di veli bianchi che dice rivolta a Nane:

Giovani, Giovani… Nane me putin! cossa fato chi in mezo a sti mati!? A no te podevi vignere al cimitero e furfare in tea cassa da morto? I me schei a mi i so portà via co’ mi caro. Dentro in tea bara che sinò i to parenti (parenti sarpenti a te lo sa an!) i te portava via tuto. Fin el dente de oro i ma cavà chi loamari, intanto che ti a te si n’dà a pagare el funerale dal prete. Ma mi i schei a i ghevo dentro in tele tete. Semo d’on semo. E desso come fato a catarmei fora?

Sepolto Vivo con enfasi:

E chi meglio di me può aiutarvi? Son sepolto e son vivo. Da sepolto furferò e da vivo restituirò. Con gli interessi. Ovviamente, mio caro Nane. E gli interessi sono del 10 % sull’ammontare al giorno.

Nane:

Mama, mama, cossa fago?

Mamma:

Sta zito ti, cossa cridito chi te ciamesse Nane par gnente? Na te gà mai capio gnente Giovani, el me putin e par quelo i te frega sempre. Dassa ca trata mi. A so morta, ma mina sema! Cossa galo dito lù vivo o sepolto? Femo el 5 par zento e no ghe ne parlemo più. Va ben? E quando chel gà e man in te le me tete, el staga tento an! Gnente scherzi de palpaminti. Ca morsego anca da morta. E gnanca scherzi col me Nane, parchè sinò a vegno a tirarghe i piè. Semo capio?

Sepolto vivo:

Il mio alto lignaggio mi porterebbe a schifare il baratto che testè ella mi propone, ma più dell’onor potè il digiuno. E sia. Furferò tra le tette, munifiche a quel che pare, e porterò soldi al Nane , mio compare.

Nane e Sepolto Vivo si alzano ma vengono trattenuti per le mani dagli altri. Nel frattempo esce con la testa da sotto il tavolo il ragazzo coperto dal velo che dice:

No sento più gnente. Che i gabia finio?

Ma gli arriva uno sberlone dalla Medium che dice prima contenta e poi addolorata e spaventata, tanto che alla fine si mette a piangere:

Qui si finisce quando lo dico io. chi si è inventato di portare anche la vecchia? Non ditemi che… Oddio! Oddio l’ho evocata davvero!!!! Sono brava, sono una medium vera, so evocare gli spiriti… ma! Cosa? So evocare gli spiriti? Ma io ho paura degli spiriti. O mamma mamma benedetta proteggimi, via, via da me…

La medium scappa ed esce di scena mentre entrano altri spiriti con veli bianchi e grigi e neri che le girano intorno e le dicono in dialetto e in italiano:

Tu ci hai evocato ed ora eccoci qua. Cosa vuoi?.

La punk la rincorre dicendo:

Eh no vecchia pazza! E i miei soldi! E il mio tempo prestato a questa banda di matti! Forza vecchiaccia, fuori i miei soldi. Fanno venti euro, a dieci euro all’ora e son due ore che mi tieni inchiodata con questo pezzo di cretino!

Salta fuori da sotto il tavolo anche il ragazzo che si toglie il velo di dosso, rincorre la medium esclamando:

Dov’è andata la scema degli spiriti? Deve dei soldi anche a me. Voglio i miei soldiiiii!

Restano in scena Nane, Sepolto Vivo e il personaggio bizzarro insieme alla mamma di Nane che dice:

Vidito Nane, a ghe xè tanti imbrojoni al di d’onquò che on fesso cofà ti i fa presto a catarlo. Par fortuna ca so morta e da là a posso starte on fià drio, sinò i te magnaria anara e caponara in do e do quatro. Va a ca’ tua desso, su e varda soto la statueta de la madona pelegrina. Svidaghe el tapo e drento te catarà l’oro che i to parenti sarpenti non i ga catà. Vendilo e po’ tote on fià de pan e companadego. E po’ va dala Rosina che la te speta e dighe ca te ghe vo ben. Avanti. ‘Ndemo chel sole el magna e ore e la luna anca. E mi a so morta e i morti i vien fora de note, no de giorno. A xè ora ca me riposa. El vegna lu Sepolto Vivo a sepelirse con mi.

La mamma esce di scena con un Sepolto Vivo un po’ riluttante. Il personaggio bizzarro prende Nane e lo abbraccia dicendogli:

Nullaaaa io sapevooooo delle trame oscure di questaaaa gentagliaaaa. Pazzo scappai dal cimiterooooo perché guardiano io ero delle salmeeee da interrareeee e siccome bella figura faceooo, in questo luogo periglioso feci da perseoooo. Addiooo dunqueee senza rancoreeee Nane, senza dubbio il vincitoreeee.

Mentre esce di scena entra Rosina che con fare timido e muovendo la veste dice:

Ciao Nane. Dove sito sta fin adesso? A to spetà tanto! Ma a me ghè aparsa in sogno to mama che la me ga dito speta con pazienza Rosina cara, che Nane, el ghe riva. Dopo on toco ma el ghe riva. E cussì a so vignù mi a zercarte qua.

Nane la prende per mano e dondolando le dice:

Si mi a sarò anca Nane, ma a ghe so de nome e anca de fato. Vieni Rosina cara che almanco no semo du spiriti ma du essari de carne. Carne… carne…carnevale…

FINE