La siepe

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LA SIEPE

Commedia in tre atti

Di

Angelo Alfieri

Personaggi

Carla:       Proprietaria

Dino:             Marito di Carla

Alessio:   Proprietario

Rosa:             Moglie di Alessio

Emma:     Proprietaria

Alda:              Inquilina di Emma

Piffer:      Proprietario

Primo:      Giardiniere di tutti

Elisa:              Vicina di tutti

Manilo:   Avvocato

La siepe: voce narrante

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Questa è una Storia di ripicche, di vendette, di gelosie, di foglie che cadono nel prato oltre la siepe, di frutti raccolti di nascosto durante la notte. Storie di cani, di gatti che distruggono l’orto del vicino. Storie di colpe attribuite ad animali inesistenti, storie di bisce, di zanzare . Storie di siepi, di uccelli, di pappagalli scappati sul tetto. Storie di prepotenti che avendo la villa più grande si sentono in diritto di sopraffare tutti e di mentire davanti all’evidenza. Chi avrà ragione e chi torto? L’unica che potrebbe dire la verità è la siepe, che, avendone viste di tutti i colori e non avendo particolari interessi di parte potrebbe parlare, ma ahimè non è in grado di farlo, a meno che qualcuno gli dia voce! La scena si svolge fuori dal cancello di casa, nei rispettivi giardini. Nel mezzo, possibilmente di traverso, una bella siepe. Nota per la regia: i personaggi Manilo e Primo possono essere interpretati da un solo attore. La voce narrante è fuori scena.

ATTO PRIMO

Scena prima

Autunno

Dino:                È mai possibile che tutti gli anni debba andare a finire così? (Alza la

voce per farsi sentire dalla vicina). Le foglie sono sue ha capito! Se le raccolga lei! (La vicina non risponde). Si è nascosta dietro le tende … Stai in casa ubriacona …hai visto (Alla moglie).Quando ci vuole ci vuole! (In realtà Alda, la persona a cui si rivolge, è una specie di amante, pertanto lascia intendere alla moglie di volerla aggredire per nascondere la tresca).

Carla: Lo sai già, perché te la prendi … diglielo all’avvocato! Falle mandare una bella lettera, che si aggiungerà alle altre cento e nel frattempo tu raccogli per tutto il vicinato … e smettila di guardare su … dovete agire invece di lamentarvi.

Dino:                Ma è mai possibile che tu mi risponda sempre nella stessa maniera?

Qualsiasi cosa capiti: agite,vai dell’avvocato! Quello se ne frega, gli manda la lettera: duecento euro e finisce lì … Parlare con te e con nessuno è lo stesso. Se interrogo la siepe ottengo una risposta migliore. (Getta il rastrello e rientrano in casa).

Siepe:               Signori … ehi! Dico a voi che siete comodamente seduti lì in poltrona …

èinutile che cercate il personaggio … sono io che vi sto parlando: la siepe di confine.

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Lo so. Vi starete chiedendo come mai una siepe qualunque parla dei suoi proprietari così senza ritegno … ma soprattutto vi starete chiedendo come sia possibile che una siepe parli! Nel nostro mondo, in quello dello spettacolo, tutti possono prendere la parola, muli, cani, animali d’ogni sorta … non vedo il motivo per cui non possa parlare io. Stando nel mezzo delle “proprietà” vedo e so come stanno le cose e credetemi ho il dovere di intromettermi. Attenzione sta uscendo la signora Rosa … (Confidenziale).Questa è una delle mie proprietarie, sinceramente non saprei chi fratutti sia meglio: sono in quattro a … state a sentire!

Rosa:                (Va a suonare il campanello di fronte). Carla, vieni fuori che andiamo.

Carla:                Arrivo! (Da dentro, si sta infilando il cappotto). Stamattina mi ha già

fatto arrabbiare quella … lo devo dire?

Rosa: Lo dico io! “Scema”! Ecco l’ho detto! Non sei stufa di lavorare per quella li? Lei, con la scusa che è l’inquilina, non fa niente perché dice che tocca al proprietario fare i lavori di manutenzione e si mette alla finestra con la sigaretta in bocca … mi fa arrabbiare solo a vederla … è antipatica! (Guarda su). Fai finta di niente … è là che guarda giù. Si trovasse un marito almeno avrebbe qualcuno a cui pensare, invece: niente!

Carla:                Vecchia com’è non la vuole nessuno! …

Rosa:                Ha delle zampe di gallina in faccia … oserei dire di struzzo … Ed è più

giovane di noi … Magari ha in giro qualche scemetto e non lo sappiamo! (Ridono).

Carla. Dev’essere un bamba … Porco cane qualche giorno la stendo come i panni … (Pensa). Non toccherà a lei ma alla Emma sì! La casa è sua. Guarda quegli alberi, non sono a distanza regolamentare, adesso che sono cresciuti quando arriva la stagione le foglie volano tutte di qua e Dino è stufo … Faccio quindici sacchi delle loro, compreso quello di là e uno delle mie … se glielo dici ti risponde che è il vento che soffiando in questa direzione le accumula ai piedi della siepe. Adopera parole che mi fanno innervosire … per forza: beve!

Rosa:                L’Alda beve?

Carla: Tutte e due! Me lo ha detto L’Elisa … le ha viste al supermercato con il cestello pieno di alcolici. Vergognose, a quell’età, lasciarsi andare così. Sa sempre tutto quella lì. È il gazzettino della via … brutta ruffiana … quando scende il tedesco gli corre incontro come se fosse il Re. Mi piacerebbe sapere cosa gli dice. Rosa, bisogna stare attenti a come si parla quando c’è lei!

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Rosa: Quello lì è un disgraziato, ha sempre ragione lui. Ho saputo che vuole costruire una piscina dietro casa tua, di la del muro! Se si dovesse rompere ti allaga tutto il prato e la cantina.

Carla:                Chi te l’ha detto? Non può farla, ci vogliono i metri …

Rosa: La fa lo stesso vedrai … i potenti la spuntano sempre. Si possono permettere gli avvocati migliori e quelli lì qualche articoletto te lo trovano … Andiamo va! Se arriviamo in ritardo troviamo la verdura marcia.


Carla:


Si però la paghi meno!


Rosa:                Grazie: è marcia! Andiamo! Taci che arriva … fai finta di niente per


l’amor di Dio … ti attacca un bottone di quelli … va va sembra la padrona della via. Mi tocca anche salutarla! Ha gli occhi anche dietro. Come vede un piede spuntare dal cancello si lascia rotolare giù dalle scale per arrivare in tempo! Come diavolo fa a sapere tutte le balle rimane un mistero! Buon giorno Elisa, dove vai così di corsa?

Elisa:                 Vengo con voi al mercato! Per caso ho visto che uscivate.

Rosa:                Per caso! … Stiamo andando dal dottore.

Elisa:                 Quasi vengo anch’io!

Carla:                (A Rosa). Prova a dirle che vai al cimitero? Ti segue lo stesso. Sta attenta

…cosa ci racconti di bello?

Elisa: Niente! … (Pausa). Il Piffer là, il tedescone, ha chiamato un giardiniere per fare i lavori, ha detto che non ti butta più le foglie di qua. Se le tiene lui.

Carla:                Le mangia? Da quello lì c’è da aspettarsi di tutto … ho sentito dire che

mangiano anche i pappagalli … la signora dell’ultimo piano di quel palazzo lì in fondo alla via ha visto che gli sparava … ma i pappagalli non sono amari, voglio dire, la carne.

Rosa: Io non ne mangio … con tutta la roba buona che c’è figurati se mi metto a mangiare i pappagalli …

Carla: Sei diventata schizzinosa … a te il benessere ti ha rovinato. Su dalle tue parti mangiano anche le bisce!

Rosa:                In tempo di guerra forse!

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Elisa: Cambiamo discorso … La Emma porta a casa un cane di quelli grossi e la sua inquilina le ha detto che non può tenerlo … ha tirato fuori un articolo del codice … quella lì se li inventa gli articoli … in sostanza le ha detto che se lo porta a casa deve farlo uscire a ore precise perché lei d’estate deve prendere il sole e d’inverno gli piace camminare nel prato col libro in mano e non vuole pestare gli escrementi … hai capito? Ma quando mai: io non l’ho mai vista col libro. … Oltre a non far niente. Comanda!

Carla:                Fa bene! Rosa, avremo un altro argomento da aggiungere alla lista dei

danni … te lo giuro: se mi salta di qui glielo strozzo sul momento. Già gli uccelli danneggiano la siepe e il Dino quando la taglia si ritrova in mano un sacco di nidi e passa per quello che odia gli animali.


Rosa:


Gli uccelli non sono di nessuno!


Elisa: Non saranno di nessuno ma gli mette giù il mangime e li fa venire. Io la vedo … crede di dar da mangiare alle galline … mi sembra di vedere mia nonna quando spandeva il granoturco nel cortile … il bello è che lo spande sulla vostra siepe. … Lei dice che è sua ma la dovete curare voi.


Rosa:


Brutta scema ... se la pesco col mangime la denuncio.


Carla:                Le scattiamo delle foto … voglio proprio vedere dopo! Dai, andiamo che


ètardi, il Bertoglio ci rifila la marceria … guardate che è furbo … ti mette sopra tre arance sane e sotto quelle toccate.

Elisa: Non bisogna farsi incantare … si va là decise e via … passo anch’io dal mercato così vi faccio compagnia … siete contente? (Gesto delle due). Oh Madonna guarda chi arriva!


Alessio:


Strusone, siete ancora qui? Carla, il Dino è in casa?


Carla:                Sì c’è ma è furibondo … cercate di non sbevazzare già di mattino. Il


dottore gli ha detto di limitare l’uso di alcool perché ha già il fegato con una punta dura.

Rosa: Vale anche per te! Lui il fegato non l’ha più nemmeno. Dove sei andato , non ti ho sentito uscire? Vieni a casa prima di mezzo giorno … (Se ne vanno al mercato).

Alessio:          Come, cerco di non svegliarti e ti lamenti? Sì sì ho capito! Qualunque

cosa fai è esattamente il contrario del giusto. Sbatto la tovaglia di là, no devi sbatterla di lì, dal tedesco … il battitappeto non va più. ... colpa tua. Non l’adopero mai …

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L’età dell’oro è finita! Passata la luna di miele … (Si guarda attorno). Chissà se è in casa la mia vicina. Corteggiarla o non corteggiarla, questo è il problema … è un bel pasticcio … e se per caso faccio cilecca? È un rischio che mi conviene correre? Sono anni che ci penso. (Suona da Dino).

Scena seconda

Dino Alessio e von Piffer

Alessio:          Dino (Arriva). Hai pulito tutto tu? Vieni giù che si sta bene. È un’ora che

sono fuori. (Nel frattempo aspettando Dino guarda la siepe). La taglia male … male! È piena di zanzare, di moscerini, nonostante sia autunno. Tutta colpa del “Panzer”.

Dino: Qui siamo in due o lo faccio io o lo fai tu. Se aspetti il “Tognino” che ti manda giù qualcuno quegli alberi là fanno a tempo a diventare di ottanta metri. Se ti cadono sul tetto sono guai e lui non paga!

Piffer:               (La siepe è disposta in modo tale che tutti ne sono proprietari. Piffer è al

di là, nel suo prato: arriva. Parla col tipico accento di un tedesco che parla italiano). Buongiorno, tutto bene amici? Sono sceso per constatare se è in ordine. A noi tedeschi piace l’ordine … ogni cosa deve stare al suo posto!

Alessio: Le faccio notare che i suoi cani saltano la siepe venendo a defecare sul nostro prato e le sue foglie mi riempiono i pluviali: questo non va bene signor “ordine”.

Piffer:               Non è colpa mia se la siepe è bassa: alzatela. Già che vi trovo qui a

lazzaronare vi dico che ho assunto un giardiniere per la manutenzione ma non taglierà la vostra parte di siepe e non pulirà i tetti .

Dino: Lei faccia quello che vuole. Intanto si prenda i suoi sacchi di foglie e li porti in discarica. Ha capito!


Piffer:


Parlerò col mio avvocato!


Alessio:


Ecco, bravo! Io parlerò con mia zia! (Esce Alda).


Alda:


Signor Dino, gentilmente mi può spostare la macchina?


Dino:


Subito signora … Ad una bella donna non si può dire di no! (Si bea).


Alessio:


Oh! La sposto io? (Cerca di scansare Dino).


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Piffer:


(È pronto a scavalcare pur di fare un favore alla donna). Faccio io!


Alessio:


Stia a casa sua. (Lo ributta di là). Dove va? Se vuole l’accompagno!


Alda:                 Meglio di no. Non fomentiamo la suscettibilità delle vostre mogli.


Siccome mi vogliono tanto bene è meglio mantenere un certo “Distacco” almeno in apparenza!

Dino: Sono al mercato. Se vuole stare qui a prendere l’ultimo sole, faccia pure. Le metto lo sdraio? Stavamo giusto discutendo con Otto del giardiniere. Lo dica alla sua padrona di casa. Forse, se lo prendessimo anche noi, lavoreremmo di meno.

Alessio: Dino, lei non fa mai niente, lo chiedi alla persona sbagliata! Facciamolo presente ad Emma. Essendo allergica al rastrello, forse …

Piffer:               Ha detto di no! Ho interpellato io la signora. Ha detto che l’affitto  che

chiede alla signorina è troppo basso e non si può permettere di pagare … dice che tanto lo fate voi il lavoro.

Dino:                A sì, eh? Ho già in mente la contromossa …

Alessio: Basta che non ti metti nei guai … non ne vale la pena … ha intenzione di vendere. A quanto pare gliela cede alla chiesa. Lo sapete che ha le sue idee “stravaganti”.

Alda: Oh, mamma santa … dove vado, io non ho una casa mia. Quelli lì mi buttano fuori subito!


Piffer:

garage.


La ospito io, la mia villa è grande, abbiamo venti cinque stanze più il


Alessio:          La metterebbe dentro a dormire? (Prende una pausa). La signora non


ama gli stranieri, preferisce noi corregionali. Siamo più gentili … voi teutoni sembrate sempre arrabbiati. Glielo dica al federmaresciallo qui!

Alda:                 Non dica cretinate … a me piacciono i tedeschi. Lei di dov’è?

Piffer:               Amburgo!

Dino: (Ride). E’ uno di quelli che si mangiano … a proposito di cibi: sa che fine ha fatto il pappagallo di Elisa? È stato visto aggirarsi intorno al suo tetto.

Piffer:               No! Pappagalli no! (Mente). Preferisco mangiare il manzo piemontese!

Con premesso. (Tornano le mogli).

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Alessio: (A Dino). Ha detto mangiare! Strano, pensavo che si facesse portare giù qualche orso polare invece …

Dino:                Loro mangiano le marmotte. Siete già qui?

Carla:                Signor Piffero … visto che si è degnato di scendere fino ai bassifondi, le

faccio notare chi i Kiwi che cadono nel mio prato restano miei: chiaro!

Rosa:                Giusto! Come ricompensa per il lavoro fatto.

Piffer:               Quale lavoro? D’ora in poi non ne farete più! Con premesso. (Se ne va).

Alessio: Continua a dire con permesso con permesso ma alla fine se non si fa come dice lui sono dolori.

Alda:                 (È malvista dalle due). Ha ragione lui: la frutta è sua!

Rosa: Lei parli quando è interrogata … invece di stare su a fumare venga giù col rastrello. Faccia vedere che ci tiene alla casa. Ci sorprenda!


Alda:

vende!


Non è mia …. E poi, da quanto sento dire la sorpresa me la fa lei:


Carla:


Che cosa vende?


Alda:


Non mi si secchi con questa storia: con permesso.


Dino. Un’altra che domanda permesso! Sapete cosa vi dico? Alessio andiamo a berci un bel caffè … andiamo! Così sposto la macchina per quella lì!


Alessio:


Ottima idea! E fanno due, prima di sera arrivo a otto!


Dino:                Non ti rendono nervoso? Già ci rodiamo il fegato per queste sceme ,se


poi diventiamo nervosi ... ragazzi abbiamo un’età. Basta un niente per mandar su la pressione. (Ha alzato la voce per farsi sentire dalla moglie).

Alessio: Ma quale età … perché siamo sempre sotto a “betegare” … sennò con quella lì … hai capito?

Dino: Oh! Ti piace di’ la verità? (Gesto di Alessio). Non è brutta ... è una tipa sveglia, simpatica … maneggiabile …

Alessio:          Ah sì! Si lascia manipolare … dico … (Fa un gesto ad hoc). Sei sicuro?

(Dino annuisce).

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Carla: Torna per mezzo giorno! L’hai vista: brutta scema … smorfiosa di una zitellaccia … non ti viene voglia di pestarla?

Rosa: Oh! Dici che la Emma è in casa? Oggi pomeriggio vado su a darle una strigliata così gli chiedo di questa storia della casa. Non vorrai che vengano qui dei forestieri, già questa è una lazzarona figuriamoci uno straniero: non oso nemmeno pensarlo! Non mi si faccia parlare per carità … dopo mi vengono fuori degli spropositi che non avrei mai pensato di proferire.

Carla:                Come parli bene! Ogni tanto vieni fuori con delle trovate da intellettuale

che mi sorprendono. Hai ragione, va messa con le spalle al muro: dagli l’ultimatum , o ti metti in testa di fare la tua parte o ti denunciamo! E la casa non la vendi!


Rosa:

cattive?


Brava: denunciala! Carla, non ti sembra che siamo diventate un po’


Carla: Macché cattive! Siamo circondate da lazzaroni … certe notti che non riesco a dormire escogito il modo di fargliela pagare ma dopo … Ti sembra giusto che con una scusa qualsiasi evita di fare i lavori tutte le sante volte? Senza parlare di quell’altro mangia patate.

Rosa:                Buono quello! Andiamo su, ciao!

Scena terza

Tutti

Primo: (Sta chiamando Piffer al telefono). “Sono qui nel giardino di queste qui davanti a lei … ho scavalcato … venga giù … oh mamma mia (Carla ha in mano una forca).


Carla:


Chi gli ha detto di entrare nella mia proprietà?


Primo:


Sono Primo, il giardiniere!


Carla:


O primo o secondo esca subito da qui! Rosa! (Escono tutti).


Emma: Che bisogno c’è di gridare! Siete sempre i soliti fracassoni … non l’ascolti, parli con me che sono la proprietaria.


Dino:


Di che cosa?


Rosa:


Lasciala parlare … sentiamo gli spropositi che è capace di dire …


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Emma:           Allora, la finisci, fino adesso chi ha lavorato in questo settore?

Alessio e Dino:       Noi!

Emma: Ecco! … Come noi … state attenti a quello che dite perché chiamo l’avvocato Speraindio e ve la faccio pagare.

Carla: Guarda, mi tremano le gambe dalla paura … lazzarona te e le tua inquilina.

Alda: Ve l’ho già detto: non è casa mia! E adesso se permettete me ne vado al bar … alla faccia vostra .

Rosa: Vai, vai … bergamasca (Si accorge che i due mariti la guardano affascinati) Ho fatto bene a dirglielo?… Carla … lo sai che abbiamo sposato duemerli ? … porca miseria che roba oh! Guardali, sono in estasi!

Primo:              Siete state morse dalla vipera? Ora ci sono io. Se ci mettiamo d’accordo

vi faccio un buon prezzo: quanti siete?


Alessio:


Quattro confinanti. Questa è la siepe divisoria che lavora lui … noi!


Primo:


Bene, vado a occhio o volete il preventivo. Saranno tre cento me …


Rosa:


A occhio … spari.


Primo:


Per tutto l’anno sarebbero mille e cinquecento euro a nucleo!


Dino:


Nucleo … E col preventivo?


Primo:


Tre mila! (Si consultano). Ho già capito: senza preventivo!


Carla:


Lei comincerebbe subito o posticipiamo all’anno prossimo?


Primo:


Anche adesso! Ho qui le macchine.


Rosa:                Senta … non si potrebbe dividere la spesa a metà. Metà la paga Piffero e

l’altra la dividiamo … non stia li a fare i conti: ci pensiamo noi dopo!

Primo:             Siete degli affaristi … quello che proponete è una vigliaccata però, in fin

dei conti mi ha chiamato lui perché dice che non vuole rogne coi vicini.

Alessio: Saranno quegli altri di vicini, su a monte … noi andiamo d’accordo. Vero!

Carla:                Oh! Scherza! Ci invita a mangiare i pap …

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Emma:            Per la prima volta mi trovate d’accordo: e sia, dividiamo per due!

Dino: Te sei contenta quando non devi tirare fuori i soldi … tanto glieli fai pagare alla tua “Alda” (È ironico, sottintende).

Emma:            Stai attento a quello che dici … non mi far parlare …

Carla: Cos’hai da dire di mio marito? Tu piuttosto. Mi hanno detto che porti a casa un cane … tienilo lontano dai miei fiori perché se ne trovo uno spezzato ti spezzo il randagio.

Emma: Chi te lo ha detto? (Alza la voce). Qui le notizie hanno le ali, non fai a tempo a pensare una cosa che già è sulla bocca di tutti! Porca miseria che via!

Rosa: Ti sconsiglio vivamente di prendere un cane … se ci tieni alla pellaccia pensa bene … non ce l’hai già il cane? (Sguardo furbesco con Carla).

Emma:            Ha sentito con chi ho a che fare? Non fanno altro che offendere … e ma

finirà …. (Al giardiniere).

Primo: Cara signora ne sento di tutti i colori … mi creda mi manca solo di confessare e poi le ho fatte tutte … oggi il giardiniere è come il prete …


Carla:


Bestia, siamo conciati così male?


Primo:             Non ha idea! Io faccio tante ville, di situazioni come la vostra ne ho a


bizzeffe … pensate che una delle proprietarie della bifamiliare … quella al di là del ponte … per ripicca ha sparpagliato dei chiodi sul vialetto d’ingresso dall’altro condomino: gli ha bucato tutte le gomme … un pieno, dovevate vedere! E quell’altra per vendetta gli ha avvelenato i gatti … e quell’altra non contenta gli ha intoppato la fogna.

Rosa:                Adesso capisco. Quell’odore di marcio che c’era in giro …. Pensavo che

venisse da qui … (intende da Emma).Noi non siamo ancora arrivati a quel punto lì! … Strano che il “gazzettino del popolo” non ha detto niente.

Carla: Perché non siamo venute in argomento .. figurati! Sa perfino quanti sassi hai nel vialetto.

Emma:            Vado prima che sia troppo tardi … non vi vergognate?

Rosa:                Se non ti vergogni tu! Va, va!

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Piffer: Eccomi. Perdonate il ritardo: è mezz’ora che rincorro un gatto: non riesco a prenderlo maledetto felino. Sarà sicuramente uno dei vostri viziosi che sono incapaci di prendere una lucertola.


Rosa:


(A Carla). È capacissimo di mangiare anche quello. Sentiamo!


Primo: Stavamo discutendo sull’eventualità di coinvolgere anche i signori per quel che riguarda la manutenzione del verde.


Piffer:


Molto bene. Più siamo, meno spendiamo!


Rosa:


Esatto! (Arriva Elisa). Qual buon vento?


Elisa:                 Ho visto del movimento … pensavo ad un disastro invece siete voi.


Buon giorno signor Ottone … che bella cera che ha! Ho una notizia da darle … in privato.

Piffer: A disposizione! Dopo venga su, le offro un tè nero (Rosa e Carla confabulano senza farsi sentire). … allora cosa facciamo? Io sono disposto a pagaresettemila Eeuro al signor Primo e non una Marco di più.

Rosa: Meglio, ci stiamo anche noi … inizi pure subito … (A Carla). Non c’è neanche bisogno di fare i conti … taci …


Primo:


Contenti voi! Senza fattura?


Dino: Gliela faccia a lui che è straniero, a noi, “la fattura” ce la fanno già altri qui del vicinato. Due sarebbero troppe!

Elisa:                 A chi pensi? (Ride senza capire). A proposito! Qualcuno di voi ha visto


il mio pappagallo? Sono tre giorni che non torna a casa … ed è puntuale come un orologio. Lui alle undici si presenta lì e pretende il mangime.


Alessio:


Era sul … (Gomitata di Rosa). No, non l’ho visto!


Piffer:


Bene, mi è venuta sete improvvisamente: vado su!


Carla: Che è meglio! (A Rosa). Si vede che cacciano sete … sono amari. Bestia che gente …

Primo: Ha perso le penne, eccone una verde. (Era sulla siepe). Bene signori è tutto? Vado! Passo domani.


Elisa:


È proprio la sua. Che ci sia qualche pappagalla?


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Rosa:                Oh sì! È una zona battuta! Ce ne sono almeno tre, di cui una in arrivo!

Alda: (Arriva dal bar). Siete ancora in riunione? Cosa ci sarà mai da dire per tagliare un po’ d’erba?

Alessio:          Non sai neanche di colore è … l’erba … questa …

Alda: Ne basta uno per via di saggio … Elisa, di che colore è il suo pappagallo?


Elisa:


Giallo, blu, verde ... perché?


Alda: Al bar dicono che hanno trovato delle piume verdi che svolazzavano nel vento come le foglie. Scusatemi, oggi ho molti impegni!

Elisa:                 Brutta bestia va in giro a litigare con gli altri uccelli e poi si spenna tutto.


Vado su dal Piffero glielo dico a lui. Vado!

Dino: (Quando Elisa se ne è andata). Vai da quello giusto … signori, ci siamo detti tutto, se “permettete” ci ritiriamo … (Entrano in casa).

Rosa: (Alessio si è messo a chiacchierare con Alda). Tu non devi andare a fare la calza … ecco … vai … sto dicendo a te! (Alda se ne va). Come la vedi fai la cozza … trac! Incollato. Le parli dietro ma sotto sotto quando la gonnellina sventola non capisci più niente …

Alessio: A te l’invecchiamento fa male … cerca di mangiare qualcosa contro la sclerosi perché … metti in bocca qualche caramella molle … in modo che si attacchi al palato. Almeno taci! … Vai dallo stregone anche te!


Rosa:


Ne ho già uno in casa … lo sai che ti chiamano il “mago del rastrello”?


Alessio:


Dino! … ho bisogno di aiuto, ti scongiuro: scendi!


Dino: Quando sei in difficoltà sai che puoi contare su di me, vieni dentro: ti va una partitina a scacchi intanto che le nostre adorate mogli ci fanno da mangiare?


Rosa:


(Non dice niente ma si capisce che gli sta dando del cretino)


Scena quarta

Il giorno dopo

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Siepe: Avete sentito … io sono il capro espiatorio, per me farebbero qualsiasi cosa … mi difendono a spada tratta perché rappresento il baluardo della loro proprietà: il limite invalicabile oltre il quale non è lecito andare … a parole, nei fatti non hanno alcun interesse se non quello della speculazione. Basta poco per rompere quell’equilibrio sottile che esiste tra la ragione e il torto tra il concetto di “mio e di tuo” … eh, gli uomini , danno importanza a tutto finché conviene e poi … vedo movimento. È preferibile rinviare il discorso a dopo … stiamo a sentire …

Piffer:               (Come al solito è al di la della siepe). Signori!… guarda i miei frutti

dove vanno a finire … prendo un badile: li schiaccio piuttosto che lasciarglieli mangiare … non bisogna lasciare in disordine la proprietà … che belle mele, ne prendo un po’ per me. Non c’è nessuno oggi … scavalco così lavoro meglio. (In quella esce Rosa).

Rosa: Beh! Sta cercando la soluzione dei suoi problemi? Se per caso noi veniamo di là a sua insaputa corriamo il rischio di essere sbranati dalle belve e poi denunciati, quindi se ne vada di corsa “Hamburger”! Dino, Alessio, Carla, scendete siamo invasi.

Piffer: Sono venuto a prendere i Kiwi e poi ho visto scorrazzare uno strano animale … è scappato in strada.

Dino:                Sì eh! Li vede solo lei ... guardi, è l’ennesima volta che ci racconta ‘sta

storia: veda di darcene un taglio! Oltre tutto mi è sparito il gatto soriano da cinque giorni ed è il quarto in tre anni che si volatilizza. (Gli prende le mele dalle mani).

Piffer: Si vede che si trovano male a casa sua … comunque sappia che i gatti che vengono da me diventano miei di diritto e posso farmene quello che voglio!

Rosa: (A Carla). Te l’ho detto: li mangia. Gli fa buono tutto! Che gente! All’inizio non sembrava … aveva per fin paura a parlare … è stato coll’andar del tempo che … le faccio notare che d’estate non possiamo stare giù a prendere il sole per via delle zanzare che lei alleva in quelle pozze d’acqua che ha lì: si mangi anche quelle … tanto va di moda!

Carla:                Hai ragione! Questa via è infestata dai suoi insetti, si vergogni! Come al

solito quelle due li non si vedono: cascasse il mondo ma loro. Siamo circondati da gentaccia, approfittatori … serpenti … parli … eccola! Come vede una foglia cadere male, arriva a vedere. Ha perfino tolto la tenda per spiare meglio. In qualsiasi ora del giorno e delle notte la vedi alla finestra … non ha il coraggio di stare in piedi, si

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accuccia giù, gli vedi solo la testa sbucare : che personaggio! (Nel frattempo Piffer ha parlottato con gli altri).


Piffer:


Se non abbiamo altro da dirci me ne vado di corsa: con permesso!


Alessio:


(A Dino). Chissà com’erail pappa–gallo … mi capisci?


Dino: Altroché! Cara Elisa, non fa in tempo a venire fuori il sole che ci pensi tu a farlo sparire … hai trovato il volatile? (Gomitata ad Alessio).

Elisa:                 È un uccello intelligente, prima o poi torna! Lui sa che trova il mangime


sul davanzale … viene a beccarlo, sta lì cinque minuti, mi fa un salutino e vola via.

Rosa: Pensavo che ti dicesse qualcosa. Come è intelligente! Bestia, avercene di uccelli così … solo i miei gatti sono rimbambiti … parliamo della faccenda “Togninen”. Vi sembra giusto che possa fare quello che vuole e noi zitti … eh! Oltre alle zanzare è pieno di bisce e vengono di qui. Raccogliamo le firme per cacciarlo via. Ci sarà un articolo che lo prevede!

Emma:            (Esce in vestaglia). Si può sapere cosa è successo? Non si può più

dormire ! Abbassa la voce: ti si sente fino a Milano. Siete dei contadinotti.

Carla: Bella gioia: sono le undici … alla sera vai a letto presto invece di stare su a vedere quelle scemate che fanno in televisione!

Emma:            Io ti vengo forse a dire qualcosa a te? Quando vengono le tue sorelle mi

sembra di stare al Campidoglio. Devo alzare la televisione al massimo. Mi avete rotto l’anima … basta! Ognuno a casa sua fa quello che vuole!

Alessio: Comincia a prendere in mano il rastrello … poi ne discutiamo … diglielo alla tua “Alda”.

Emma:            Tu daccene un taglio perché … prepotente, per un sacco di foglie la

metti giù dura come se fosse chissà cosa! Me ne vado indignata! Siete degli incivili, prepotenti, asociali e pessimi vicini!

Dino: Signori, per favore, non la fate indignare … se gli viene un colpo l’avete sulla coscienza …

Rosa: Capirai che roba! Sono dieci anni che ci “indigniamo” e non è mai successo niente adesso che si indigna lei dobbiamo anche preoccuparci? Vieni giù se hai il coraggio! Alessio: d’ora in poi la siepe la taglia lei.

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Carla: Adesso che abbiamo il giardiniere … a proposito: non si è ancora visto. Parla tanto ma alla fine farà gli interessi di quello là! Anche perché … (Si ferma, è meglio che Elisa non sappia).


Elisa:


Oggi non può venire!


Rosa:                Non ti domando nemmeno come fai a saperlo perché tanto è inutile!


Elisa, perché non fai la giornalista?  Metti a frutto la tua esperienza di “Zabetta”.

Alda:                 (Rientra ora, era fuori casa). Signori …Avete intravisto la mia padrona

…adesso la sentite … guardate: una multa dell’agenzia delle entrate … l’avete in pugno ... pensate alla riscossa …

Rosa: Cosa sarà? Perché non sono capace di richiuderla senno la aprirei. Non paga le tasse sull’affitto! Elisa, strano che non sai niente?

Elisa: Cosa devo sapere! … (Prende una pausa). La signora Dematteis, quella che lavora agli uffici finanziari, la sorella della Cleofe, quella che ha sposato il

maresciallo che è morto sotto al tram, vi ricordate … (Nessuno sa). Mi ha detto che è morosa! Di chi non l’ha detto! (Rosa fa capire a Carla che le sembrava impossibile).

Carla:                Morosa! Sei sicura di aver capito giusto? Oh porca peppa, ha cento anni

e si morosa … sarà quel deficiente che viene qui ogni tanto … quello con la cartelletta nera. Mi è capitato di intravederlo: mi sono nascosta dietro il pilastro . … Mi fa paura … chissà cosa le da!

Alda: Lo sapete che siete voi a farmi paura … morosa vuol dire che non paga in tempo, non che … salgo.

Carla:                Elisa, non capisci niente …

Alessio:          Lei … dico, lei non capisce invece voi …

Primo: Sono un po’ in ritardo, stramattina vanno tutte storte … qui in fondo alla via è successo un … non so come definirlo … dibattito … c’era anche il tedesco, stava parlando di piccioni arrosto che fa lui … tiene delle lezioni di cucina per strada?


Carla:


Da quello lì c’è da aspettarsi di tutto!


Dino:                Chiamiamoli piccioni! Sa è un eccentrico … gli stranieri … vengono qui


a comandare …

Rosa: Non ci faccia caso, crede che il mondo giri solo per lui … noi, pur andando d’accordo, lo lasciamo sfogare … e pagare!

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Primo:             Appunto! A me sta bene tutto però che non si sappia …

Dino:                Potrebbe essere già tardi … in questa via i pensieri non sono segreti … ci

sono persone che hanno poteri formidabili: indovini!

Elisa:                 Ah si? Di chi parli?

Rosa: Di quella che abita all’ultimo piano del palazzo là … la moglie del … la cosa ... eh!

Carla:                E di quell’altra che abita …

Elisa: … Oh bella, non lo sapevo! Indagherò! A domani: saluti. A proposito, cos’è che paga?


Dino:


Le tasse degli altri.


Elisa:


Ah! Non lo sapevo. … Lo facevo più furbo! È un altruista?


Alessio: Vedi,frequentandoci, scopri cose inaudite … sui giornali non le pubblicano queste cose qua … eh!

Elisa:                 Se vengo a sapere qualcosa è per puro caso. Non sono una ficcanaso.


Ciao! … Dici che se gli faccio passare in mano una bolletta me la paga? È ricco!


Alessio:


Prova! A noi ce le paga! (Elisa rimane un po’ basita e se ne va).


Primo:


Perché non le fate uno scherzetto? Dove abita?


Rosa:                Quella casa lì verde ... sì però una cosetta innocente: è una persona


simpatica … dopotutto!

Emma:            (Esce in quella). Stavate parlando di me suppongo! A domani!

Carla: Ha la faccia di pongo … Madonna quanto la odio … non andrà mica a prendere il cane eh!

Dino: Ma no! Va da quel tipo vestito di nero … il pipistrello! Che sia la volta buona che si porta a casa un … faccio per fin fatica a dirlo … alla sua età sarebbe uno scandalo … ha la metà dei suoi anni.


Carla:


Lo conosci? (Dino fa segno di no). E allora taci!


Alessio:


Andrà a pagare la multa che le è arrivata.


Alda:


(Esce e se ne va senza parlare ma…). Buongiorno!


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Primo:


Salve a lei bella signorina … la posso accompagnare? Per oggi ho finito!


Alda:


Se vuole! (Si avviano assieme).


Rosa:


Non ha ancora cominciato e va già via? Per fortuna che lo paga lui!


Alessio:


Quel ragazzo lì ci vede poco … ha cinquant’anni la “signorina”.


Rosa:                A te vanno bene anche più vecchie: fila! Davanti a me! (Alessio allarga

le braccia in segno di sconforto).

Carla:                Idem con patate … davanti a me! Uno - due. Uno- due.

Dino: Vita sacrificata … per cosa poi … lavori lavori e non hai nemmeno una soddisfazione.

Alessio:          Neanche una! È meglio vivere in un bel condominio in centro: nessun

problema, non fai niente tutto il giorno … dentro e fuori dal bar … parli del per e del diviso con tutti … ti immagini.

Dino: Se viene lì un cane a romperti gli dai una pedata nel sedere a lui e al suo padrone … pensa che bella vita!


Alessio:


Veramente saresti capace di dare un calcio al cane?


Dino:                 Di solito le meritano i loro padroni tuttavia ci sono casi in cui anche i


cani … prendiamo quelli dello “Spritz” … non è bello vederli sparare proiettili … eh! Dai! Se per caso ne pesti uno ti ritrovi chissà dove! Perché parli del per e del diviso? Di solito si dice del più e del meno!


Alessio:


Di solito ma, sai com’è, è meglio rigirare le carte ogni tanto.


Dino: Ah! Tu rigiri le carte dicendo così. Stai rivoluzionando il linguaggio. Dopo Manzoni vieni tu!


Rosa:


Allora. Se volete confessarvi andate dove vanno tutti!


Dino: Andate avanti … stiamo discutendo delle operazioni aritmetiche … quindi del “per e del diviso” … hai già provato a dirlo in giro, al bar, dal giornalaio … che ne so!

Alessio: Fai un figurone … ridono, soprattutto le donne. Vedere una donna ridere delle tue battute è il massimo, c’è sempre la possibilità di attrarla a sé … capisci!

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Dino: Ho sempre pensato che ci vuole fascino … bellezza … invece tu, con una scemata le attiri … mi sono perso qualcosa nel frattempo! Sei un tipo innovativo!

Alessio:          Andiamo a casa prima che sia troppo tardi .. a dopo! Mi cucina gli

spaghetti allo scoglio e di secondo …. (Sussurra qualcosa al’orecchio)

Dino: (Ride). Ci manca solo quello … Ooh! Noi siamo italiani: la cucina è una cosa seria … i maggiolini lasciaglieli mangiare a loro! Ciao.

FINE PRIMO ATTO

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SECONDO ATTO

Scena prima

Tutti, qualche settimana dopo

Siepe: Avete capito come stanno le cose in questo angolo di paradiso? Per quattro foglie da raccogliere si scaricano addosso le responsabilità con una leggerezza che oserei definire serafica … e naturalmente nessuno vuole spendere un soldo per rimettermi in sesto … devo dire che mi spiace quando mi tosano perché avendo un sacco di ospiti che si nascondono dentro i miei rametti me li fanno fuggire, poi alcuni non tornano e finiscono in bocca ad altri animali. Ho una responsabilità: li devo nutrire in qualche modo,proteggere: gli do da dormire gratis. Agli umani non interessano questi argomenti. Oltretutto, io sono una fonte di benessere per tutti. In primo luogo per quelli che mi accudiscono … sapete com’è, dicono, dicono ma quando sono ben rasata ne vanno orgogliosi e in secondo per quelli che mi vedono … certo, do sollievo al solo guardarmi. Ho sentito molte persone dire: “ che bella siepe , mi piacerebbe averla tutto intorno come recinzione”. Avere del verde intorno è gradevole ma se diventa un problema allora io sarei la prima a soccombere e qui le tensioni crescono … Perbacco, non sono ancora scesi ... già, oggi è Domenica. Qui alla Domenica non fanno niente a parte il litigare. Quello non ha soste , diciamo così:

èa ciclo continuo! … arrivano ….

Carla: (Arrivano assieme, i mariti sono un po’ distanti e stanno discutendo). Dino, hai visto, il “Kartoffel”, sono quindici giorni che non scende, non ha nemmeno raccolto i Kiwi … devono marcire per terra .. volete vedere che se ne prendo uno arriva subito? Invece delle orecchie ha un radar.

Rosa: Che sia morto? A furia di mangiare porcherie ci ha lasciato le penne … non so se mi spiego … (Tutti ridono, gag a piacere).

Alessio: Non siate maligne ... con tutte le bestie che vede passare nel nostro prato qualcuna gli finisce in cucina e siccome si picca di essere un grande “chef” la butta in padella. (Idem). Me l’hanno detto anche altri che tiene comizi in strada sulla cucina : lo chef! I tedeschi hanno scoperto l’olio dopo la guerra :prima condivano con la saliva.

Rosa:                Lo dice lui  di essere un cuoco … a me risulta che i tedeschi non sanno

nemmeno che cos’è una cucina! Ragazzi, è finita la messa: arriva la sovra intendente alle chiacchiere … non va a casa, no, viene qui a raccogliere pettegolezzi … ma, non è che poi lo va a dire al prete tutto quello che sente.

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Carla:                  Il prete che come la vede: gambe in spalle e via … ho saputo che una

volta è saltato sul confessionale per non farsi vedere! La Carmignati mi ha detto che un po’ di tempo fa l’ha trovata in confessionale … si è accorta in tempo e le ha detto come mai si trovasse lì …


Dino:


Cosa le ha risposto?


Carla:

giorno e via.


Che era scuro e ha sbagliato porta … mah! … Tagliamo corto Guardate com’è conciata: ha sù i vestiti dell’ottocento.


… buon


Rosa:


Saranno quelli della sua mamma!  Ha detto che non butta via niente.


Carla: Si vede! … zitti, zitti … mamma mia che roba! Sta inventando una nuova moda.” Il carnevale permanente”. Ha premura di sentire. Corre! Ciao Elisa. Stai attenta a non inciampare. Sappiamo già quanto è lunga la strada. Come stai?


Elisa:


Taci! Non ne va bene una! Lasciatemi andare va …


Alessio:


Credimi! Nessuno ti trattiene!


Elisa:                 Avete saputo? Non fatemi parlare per carità! Il mio pappagallo, l’hanno


trovato appeso all’antenna parabolica del tedesco! Sembra crocifisso! Però è strano perché c’erano solo le penne … mah! Sembra stampato su!

Rosa: (Da una gomitata a Carla). Hai visto! Povera bestia! Così giovane. Potrebbe essere un altro, di pappagalli ce ne sono in giro tanti. Guarda, arriva sua maestà la contessa Braccopolso … presto la vedremo col suo boby al guinzaglio. Te la vedi al parco, col bastardo … Che figure! Strano che non è accompagnata da quel tipo vestito di nero … eccolo eccolo, non l’accompagna fino qui, si ferma all’angolo. Guarda che sceneggiata … le ha baciato la mano … non ha ritegno! (Gag a piacere).

Carla: Ha vergogna dai … un conto è venire di nascosto un conto è farsi vedere platealmente . Avrà anche lui una dignità … guarda che coppia. Ciao Emma! Chi è quel bell’uomo là … salve … venga qui, ha vergogna di noi, non la mangiamo mica

…siamo italiani (Dà un a gomitata a Rosa).

Emma:            Venga Manilo! (Arriva).

Rosa: (A Carla). Dev’essere un nobile. Manilo .. mah! Guarda come corre: ci tiene! Che scemo di un coso che è!

Emma:            Le presento i miei “adorabili” vicini … I signori Della Rovere, i signori

Ballanti e la signora Elisa Pizzobono. Lei è di Como però!

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Rosa: C’è differenza! È forestiera. È venuta dopo la guerra. Le hanno bombardato la cascina … e … è venuta qui in Lombardia occidentale.

Elisa: Rosa, cosa vuoi che gli interessi a lui da dove vengo! Non mi hanno bombardato. È caduta per via della neve.

Manilo: ( Guarda tutti in malo modo). Signori: onorato! Sono l’avvocato Speraindio, consulente della signora Dellorto.

Rosa: Ah ecco chi è! L’avvocato! Ce l’abbiamo anche noi un avvocato però ha un altro cognome si chiama …. Vattelappesca , non mi ricordo.

Manilo: Lo conosco, è un collega! Bravo! Emma … devo proprio andare: sono in un ritardo mostruoso. Devo stendere una lettera importante e ho poco tempo. Buon giorno! Signori, abbiate pietà! (Le due si sono guardate come a dire: pensa che roba).

Carla: Per così poco … vada vada … Ha la lettera … noi stendiamo i panni, lui la lettera.

Alessio:          Hai capito: “mostruoso”. Elisa, non dici niente a riguardo …

Elisa: Di chi? Non sono dell’umore di ridere … se prendo quello che gli ha sparato lo impicco … l’ho guardato col cannocchiale. Si vede che è impiastrato su.


Emma:


Buona Domenica! Vado.


Dino:


Vai su perché ho visto del fumo nero uscire dal tuo comignolo!


Emma:

tutte …


Invece dal tuo esce bianco. Si vede che hanno fatto il Papa. Me le pagate


Alessio: Ma vai via … Però, sparare ai pappagalli ci vuole tutta … cosa vuoi Elisa, porta pazienza, adottane un altro!


Elisa:


Si fa in fretta a dirlo … mi ero affezionata a Pierugo.


Alessio:


Chi è? …


Carla.


Il pappagallo!


Elisa: (Sta per andarsene). Sapete chi è quello lì? (Non sanno). È il cugino della vedova Assettini. Quella che gli è morto il marito sulla funivia un po’ di anni fa! Non lo sapete? Lo sanno tutti! Era in gita coll’amante e trac! … infarto fulminante

…chissà che cosa si sono detti! A domani!

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Rosa:                Chissà cos’hanno fatto! È ingenua …

Dino:                Mi sembrava strano che non lo conoscesse! Andiamo su dai … parliamo

del per e del diviso: cosa mangiamo oggi cara moglie?


Carla:


Mah! … Ho da parte qualche cosa … Rosa … tu cos’hai in frigo?


Rosa:


Sapessi! Specialità tedesche!


Carla:


(Pensa a quello che ha detto Dino). Di che cosa parliamo?


Dino:


Del per e del diviso!


Carla:


Tu hai picchiato la testa, ma forte … vai su cretinetti!


Scena seconda

Il giorno dopo

Primo: Eccoci qua … allora … sì, cominciamo da qui (Si appresta a lavorare). Sto pensando al povero Otto che dovrà pagarsi tutto … lo raggirano come un pollo. Dicono che vanno d’accordo … sarà … a me … quando mi pagano. Non è bello da dire ma … Oh! Signor Otto von Piffer. Ho appena cominciato …, faccio qui e poi sono da lei .. scavalco.

Piffer: Stia attento perché sono sospettosi … non vogliono intrusi … mi odiano perché sono tedesco e ho le piante che lasciano cadere i frutti da loro … me li rubano quasi tutti e io per vendetta gli faccio saltare i cani di lì per pareggiare l’incontro. A noi tedeschi non piace perdere … voglio rifarmi di tutte le sconfitte che ci date col calcio, mi raccomando: questa siepe la tagli solo a metà: la mia!

Primo: L’altra metà la pagano loro … mi hanno detto che andate d’accordo! Io ho accettato di dividere … bah! Va bene, farò come dice lei.

Piffer: Non mi lasciano fare niente, vogliono che tagli tutti gli alberi perché il vento porta il fogliame di lì. Sono accusato di allevare insetti … non le dico. Ora salgo, non mi va di incontrarli di mattino presto. Mi bloccano la digestione. Ho mangiato pesante ieri. Arrivederla. (Se ne va).

Primo:             Mah! Vai a sapere chi ha ragione e chi ha torto. Una cosa è certa: qui

finisco nei guai! Certo che ‘sta povera siepe è ben conciata: non so nemmeno da che parte cominciare … io li convinco a strapparla, gli metto giù una bella rete spessa col

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verde finto … ci guadagno in salute … Via … è piena di insetti … Oh, buongiorno:

signora?

Emma:            Emma! Strano, i miei vicini dormono ancora! Accenda la motosega, li

svegli … faccia finta di niente, gli dica che si è sbagliato : gli tagli qualche albero,magari solo un po’, quando lo trovano secco, pazienza … così imparano a trattarmi male … non posso nemmeno portare a casa un cane perché gli da fastidio … e tutto per tre foglie che mi raccolgono … per giunta sono anche malata e ho un’inquilina che non paga l’affitto … io sono sempre dalla parte del torto … (Gli si fa dappresso).Non ha del letame da spandere qui, poca roba: qualche secchiata. Peròdev’essere scivoloso … li voglio vedere lunghi e tirati a terra ad invocare aiuto …


Primo: Signora … questa è cattiveria dall’avvocato e … fatela fuori!


… cosa le devo dire. Andate


Emma:            Sto preparando una bella lettera … loro me ne hanno già fatte avere un


centinaio, solo l’ultima è di un avvocato … non me ne frega niente … vado! Gli faccio vedere io chi è Emma Dellorto! (Torna indietro). Gliele farei leggere … scrivono di quegli strafalcioni che è un piacere. Sono due ignorantone! Non mi faccia dire per carità! … passo per razzista!

Primo: (Tra se).Che tipo! Voi non avete capito che gli avvocati ci sguazzano con queste cose! … mah! Attacchiamo ‘sto decespugliatore, vediamo un po’.


Rosa:


Non vorrà mica assordarci con quella macchina?


Primo:             Come la taglio la siepe? Con la magia? Oltretutto non vi costa niente!


Pensate che sette mila era giusto quello che avevo in mente di cercarvi in totale … allora me li faccio dare tutti da lui? Niente rogne eh! Taglio!

Carla:                Tagli, tagli, la faccia bella bassa così i cani entrano meglio … Lei non ha

qualche tagliola per animali strani da piazzare qui? (Gli fa vedere dove). Glielo dico perché “ Kartoffel” dice che vede passare strane creature … lui lo dice … se riuscissimo a prenderne qualcuna potremmo verificare la veridicità … capisce … intanto se ci finiscono dentro i suoi di animali strani … pazienza. Gli ha visti i cani, dica la verità, sono più simili ai vitelli o alle scimmie? Gli auguro di non sentirli abbaiare! Di notte poi, sembra che c’è il temporale.

Primo:             Siete in guerra aperta …

Rosa: Non lo dica a nessuno che mette le tagliole … senta,già che c’è gliene metta qualcuna nell’orto ( fa vedere le mani che si impigliano). … così impara … lo

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sa che i suoi cani mi devastano tutto. Sono costretta ad andare dall’ortolano per colpa sua .. “Tognino” della malora …

Carla:                Intanto che c’è faccia un bel buco che lo buttiamo dentro …

Primo: Siete cattive … via, un po’ di umanità … un buon vicinato è alla base della felicità … lo sanno tutti.

Carla: Sarà … Andiamo Rosa, Bertoglio ci attende, se non ci vede arrivare si preoccupa e da via la verdura scelta alle altre.

Primo: Bertoglio avete detto .. l’ortolano? (Le due annuiscono). È mio cugino! Ditegli che vi manda Primo Secondini … vi tratta bene! Mi raccomando tirate sul prezzo … lui va ad umori … se è arrabbiato vi fa pagare di più. Lo conosco bene!

Carla:                Allora lo facciamo ridere prima di vendere!

Rosa:                (Si avviano). Questo qui è il cugino del Bertoglio… glielo diciamo?

Carla: Se c’è da risparmiare. Magari se fai le smorfiosa te la regala la verdura. (Si guarda attorno). Senti, è un po’ che volevo dirtelo … l’umido, dove lo butti?Nelbidoncino?

Rosa: Di là … prendo la rincorsa e vuum: a raggiera! Con tutti i cani che ci sono non si accorge nemmeno. Sono precisi, come lui. Appena mi vedono corrono come pazzi: in due minuti non c’è più niente! “Spazzato “ tutto!

Carla:                Non li fa mangiare! Lo vedi, se non ci fossimo noi morirebbero di fame

povere bestie! … (Ride). Lo faccio anch’io da mesi: è stata un’idea del Dino! Settimana scorsa è rimasta attaccata una buccia di banana sul ramo … è rimasto là un quarto d’ora a guardarla senza capire come ha fatto a finire lassù! È proprio un piffero. (Ride, gag a piacere).

Rosa: Oh! Una ventina di giorni fa … avevo in giro un pacco di riviste un po’ spinte, sai quelle che leggono gli uomini, roba vecchia dell’Alessio … invece di buttarle nel cassonetto le ho sparpagliate sul muro . Le ho messe in fila. E’ arrivato, ha fatto finta di niente e le ha portate a casa il pelandrone … sai com’è … quello che raccoglie la carta potrebbe vederle e farsi una strana idea di noi!

Primo:             (Ha sentito tutto). Le ha messe sul tavolo del salotto!

Rosa:                Hai visto: si sapeva che era un … (Le sussurra qualcosa all’orecchio).

Carla.                Oh! Non sono come noi italiani: morigerati!

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Rosa:


Su di là fa freddo!


Carla.


Cosa c’entra?


Rosa:


Hai detto che è morto gelato!


Primo:


Oh signore, ne devo sentire ancora!


Scena terza

Dino, Alessio Manilo, Piffer Elisa, Emma

Manilo: (Suona al cancello. In scena si vedono solo i citofoni delle ville. Si presume che lo spazio scenico sia una sorta di spazio comune davanti le abitazioni. Appoggiata ad un lato c’è una panchina,dall’altro una vecchia sedia)”.Signora, sonol’avvocato Speraindio: ho la lettera, salgo? .. Bene!” Contenta lei. Buon giorno a lei signor Capolecase.

Dino: (Si gira). Dice a me? Ma, guardi, il capo di casa è mia moglie. Per quanto possa dire o fare … chi comanda è lei! Comunque non mi chiamo … Ciao Alda … è l’inquilina della sua assistita (Si gongola un po’). Ci conosciamo di vista

…ogni tanto ci diamo del tu, ogni tanto del lei e ogni tanto scappa qualche parolaccia.

Alda: (A parte). È il caso di spiattellare ‘ste scemate … se lo dice alla mia padrona siamo fritti … sei un ingenuo! Si, ogni tanto ci prendiamo per i capelli ma non per causa nostra.

Manilo:           Immagino … allora scende o no!

Dino:                Sta aspettando sua maestà? Si deve restaurare prima, ci vuole tempo!

Manilo:           La prego non la offenda … è ancora una bella donna.

Alessio:          Immagino stiate parlando di mia moglie: si, è una bella donna! (E’

arrivato con la bicicletta, l’appoggia al muro).

Dino: Spostala … sta arrivando … come la vede glielo dice a questo qua. Ti fa pagare l’affitto del muro!

Manilo:           Sarebbe un suo diritto!

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Alda: Eh! Se è un diritto è un diritto … vado a casa … Dino, quando ha un attimo di tempo venga su a sistemarmi quel dannato rubinetto.

Dino:                Agli ordini! (Alessio è totalmente sorpreso e si capisce).

Manilo:           Oh! “Eureka” … saliamo?

Emma:            (Da un’occhiata ai presenti). È meglio!

Alda:                 Vengo su anch’io.

Alessio: (Mette la mani dietro la schiena e gira attorno a Dino). Tua moglie lo sa che ripari i rubinetti?

Dino:                (Lo imita. Gag a piacere). Se non glielo dici tu: no! Cosa stai pensando?

Alessio:          Niente. … quello che penso io ha poca importanza … per e diviso eh?

Piffer: Signori vicini … fatemi entrare da voi: ho i Kiwi da raccogliere. (Scavalca la siepe). Non avete un sacchetto per favore … prego tenga questo. (Gli da un kiwi un po’ marcio).

Alessio: (Lo prende e lo getta al di la). Per chi ci ha presi: per accattoni, se fossi in lei un pochino mi vergognerei … con tutto il lavoro che siamo costretti a fare per colpa sua ci compra con un frutto marcio? Ma vada via: cambi casa!


Dino:


Stiamo raccogliendo le firme per farla sloggiare da qui!


Piffer:


Parlerò col mio legale … darò battaglia fino alla morte!


Dino:


Di chi? Guardi … il cane sta divorando una scimmia: corra!


Piffer:


Sua sorella! (Esce Manilo accompagnato da Emma).


Emma:


D’accordo avvocato … Piffer, le devo parlare!


Manilo: Signor Otto … qual buon vento? Stravo venendo da lei per quella faccenda … (Si rende conto che non può parlare). Ne parliamo in privato … arrivo! Emma, siamo d’accordo! Signori! (I due sono basiti).


Piffer:


Bene, bene … tutti i nidi vengono al pettine! Con permesso! Signora!


Alessio:


Hai sentito, ha detto “nidi” ! (Ridono).


Emma:            Mamma mia come siete cattivi … è straniero, qualche parola la sbaglia.


(Rientra in casa).

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Dino:                (A parte). No no! L’ha detta giusta! (Arriva Elisa). E così conosce

l’avvocato di quella lì … porca miseria … facciamo in modo di sapere qualcosa prima che sia troppo tardi … bisognerebbe avere qualcuno che … ecco come! Salve.

Elisa: Le vostre mogli non ci sono? Allora torno dopo, ero già in giro e ho detto “quasi quasi vado là” a sentire le ultime … casualmente …

Dino: Oh, immagino. (Non sapendo come levarsela di torno). Mi spiace, sono andate in pellegrinaggio a Oropa … non te l’ hanno detto? Strano! Alessio?

Alessio:          Ah sì? (Gomitata di Dino). Verranno a casa tardi, forse domani … c’è la

nebbia … sai com’è, i pullman … scivolano e vanno a sbattere. Sono partite con tre corriere ed erano in sei cento. Faranno anche un viaggio scomodo! Glielo abbiamo detto di stare a casa .


Elisa:

sola.


È andato tutto il paese? Potevano dirmelo … piantarmi a casa così, da


Dino: E senza pappagallo! Quando vengono gli do una girata … gli facciamo vedere noi … non si lasciano a casa le amiche! Emma .. sei ancora qui?

Emma: (Invece di salire ha finto di sistemarsi le scarpe).Dove sarebbero andate? Elisa, loro sono a Oropa ma tu sei sul pero! (Esce). Metto in conto anche questa!

Elisa: Quella lì è tutta matta … la volete sapere l’ultima? Ha preso seimila euro di multa … dichiara duecento euro al mese di affitto e ne prende mille … L’avvocato non sa più che pesci prendere. Stavolta … ricattatela! Fategli pagare tutto a lei .. il giardiniere , l’imbianchino …


Dino:


Perché l’imbianchino?


Elisa:                 Non lo sapete: vuol ridipingere la facciata. Ha detto che dovete farlo


anche voi perché due case rosa e una verdina non stanno bene … da lontano. Glielo dico io alle vostre donne, quando arrivano.


Alessio:


Se arrivano. Elisa, non sai niente di quell’avvocato lì, del tedesco?


Elisa:                 Speraindio? Glielo ha fatto conoscere la vostra vicina … io non so niente


eh! (Pausa). Pare, e ci tengo a sottolinearlo, che le abbia trovato un acquirente diverso da quello che aveva in mente lei … dicono che sono extra comunitari … quelli che arrivano con la zattera!


Dino:


Oh Madonna santa: ti sbagli Elisa! Hai frainteso!


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Elisa:                 Magari fosse! Ho finto di allontanarmi ma l’orecchio era ben teso: extra!

(Se ne vanno tutti).

Scena quarta

Il mattino dopo

Alda: (Dino suona il campanello). Cosa fai a quest’ora? Senti, stai attento, tua moglie non è scena. Travestiti da qualcosa. … Dai vieni su! Se ti vede qualcuno? Qui è come stare in piazza …

Dino:                Sei sorda? È mezzora che suono … se vuoi mascherare la cosa, quando

mi vedi, sii più aggressiva: litighiamo di brutto! Se c’è l’Alessio non parlare di rubinetti e cose … fai il gesto convenuto. (Si guarda attorno).

Alda: Si, si, litighiamo … è quella spiona là che mi preoccupa. (Intende Elisa).Spia tutti col cannocchiale con la scusa di cercare il pappagallo.

Dino: Gli stiamo facendo uno scherzetto da farle passare la voglia di spettegolare. Dai. (Salgono).

Rosa:                Carla! (Non citofona nemmeno più, grida). Dino! (Qualcosa attrae la

sua attenzione al di la della siepe). Cos’era?Che paura! Che sia qualche bestia chevede il Piffero … non saranno pericolose! (Fa qualche passo verso la ribalta).Carla, ho visto muoversi … andiamo lì a vedere … piano, gli diamo un’ombrellata sul muso

…che sia qualche bestia scappata dal circo? Che sia qualche leone? (Ridono, gag a piacere) ... Hai ragione: è una bestiaccia: cosa stai facendo in ginocchio?

Alessio: Eh! Cerco i funghi … neanche uno porca miseria … a dire il vero uno l’ho preso in pieno, ma mi è scappato . (Gag a piacere).

Rosa:                Hai sentito ci sono funghi volanti! Sei rimbambito o lo stai diventando?

Cosa fai fuori a quest’ora? Carla, non so più cosa pensare di questo qui: è un periodo che è irrequieto .

Carla:                Anche il mio! Quando mi sono svegliata non c’era già più! Dove si

caccia: Boh! Sai dov’è?

Alessio.          Io no! È raro che andiamo al bar insieme! Raro! Rarissimo! Dove

andate? (Imbarazzato).

Rosa:                In un posto del quale tu ignori l’esistenza. Il “supermercato”!

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Carla: Se per caso … è ”rarissimo”, dovresti vederlo, mandalo a quel paese. Andiamo!

Scena quinta

Tutti

Emma: (Esce dal cancello). Come siete mattiniere, siete già in giro … Carla, tuo marito è in casa? Guarda … so che è impossibile, ma mi sembra di averlo sentito ridere su dalla mia inquilina … è una sensazione neh! … con permesso!

Carla: Fa apposta per farmi arrabbiare … scema … corri dietro all’avvocato beccamorto … che figure ... bestia che sbevacciona! Pianta zizzania!

Rosa: E’ falsa in una maniera … arriva quell’altra … adesso cosa vuole. E’ già carnevale? (Ridono dell’abbigliamento di Elisa). È andata al circo. Ciao!


Elisa:


Perché ridete?


Carla:


Cose nostre … dove vai a comprare questi abiti alla moda?


Elisa: Dalla Pinetta! Non la conoscete? Quel bel negozio in corso Mazzini. È da più di cent’anni che c’è!


Rosa:


Si vede! Anche gli abiti hanno la stessa età!


Elisa:

a Oropa?


Ma sì, ogni tanto qualcosa di nuovo … Allora come è andato il viaggio


Carla:                Oropa? Bevi anche tu? (Si vede Dino che sgattaiola dietro la


siepe).Eccolo! Dov’eri? Fatti trovare dentro a rubare così finisci in galera … furbone!

Dino:                Stavo cercando il gatto! Mi è sembrato di averlo visto di qua.

Elisa: L’ho visto io di là della strada … è un po’ saccagnato ma almeno lui è vivo. Come si chiama? “Aldino”?


Carla:


Mi piacerebbe sapere cosa hai visto! Vai su che arrivo.


Dino: Buon giorno Elisa … bella giornata eh! dentro). Miseriaccia cane ….


(Si appoggia alla siepe e vi cade


Elisa:


Insomma! … Allora ditemi tutto!


Rosa:


Tutto cosa?


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Elisa:                 Di Oropa!

Dino: (Cerca in qualche modo di mettere una pezza). Glielo detto! Ieri siete state ad Oropa … vero? (Le due si guardano). Si è lamentata perché l’avete dimenticata! Ha ragione. (Gag a piacere).

Carla:                Fatti vedere … girati … Rosa, non mi sembra a posto quest’uomo!

Rosa: (Rosa ha cercato di capire guardando Dino). Ah! Sì, Oropa, si … eravamo tanti … quanti eravamo?

Dino :              Tre pullman.

Carla:                Solo? (Ha capito). Elisa, dovevi vedere la Carmignati: sembrava una

bambina … ha fatto tanto di quel ridere … è venuta a casa brilla e piena di “souvenir”. Ha comprato tutto il paese.


Elisa:


Ma la Carmignati era a messa con me come ha fatto … mah!


Dino: Dicono che è una santa. La trovano dappertutto … qui, là …. Eccola là! Andiamo prima che sia troppo tardi … ciao Elisa.

Elisa: Mariella! (Grida per chiamarla). Aspettami … Mi faccio raccontare tutto … ci sentiamo!


Rosa:


Te non stai bene … perché ci hai messe in questo casino?


Dino:


Non eravamo d’accordo che le facevamo uno scherzo?


Carla:                Adesso verrà fuori un pieno col prete, con quella là, con tutti …. Sei un

cretino! Prendi esempio dal tuo amico! Sii serio!

Rosa:                Appunto! Cerca i funghi di là! E ma … non finisce qui …

Emma: Siete ancora qui? … Dino … (Rinuncia a dire). Vado su! Oropa! Fatemi il piacere … (Tra sé). Idioti!


Carla:


Vai vai … Come sta l’avvocato? (Gomitata a Rosa).


Emma:


Preparatevi alla denuncia … prepotenti!


Rosa:


Ma stai a casa invece di perdere tempo con quello li!


Piffer:               Buon giorno signori … (è soddisfatto). avete pagato il giardiniere? È un


ottimo lavoratore  ma è un po’ caro! (Piffer è sempre al di la della siepe).

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Rosa:


Quanto gli ha cercato per questi lavoretti che ha fatto?


Piffer:


Mille Euro in tutto!


Carla:


Anche a noi … vero Rosa?


Rosa:


Oh! Vero! Non ci ha fatto neanche un Euro di sconto!


Piffer:               Spero che ora siate contente. I vostri mariti non dovranno più lavorare


per me. Se siete d’accordo possiamo sradicare questa dannata siepe e tirare una rete.

Emma: La siepe rimane dov’è! Sono trent’anni che c’è … l’ha fatta piantare il mio povero Sallustio quando lei era ancora in Germania e le case delle “signore” non esistevano ancora. Mi spiace: la siepe non si tocca!


Piffer:


Io lo dico perché il suo mantenimento è una spesa in più.


Carla:


Per quel che ci costa può rimanere. Con permesso! (Se ne vanno tutti).


Piffer:


Pensavo di farvi un favore … che gente!


Scena sesta

Tre giorni dopo

Siepe: Avete sentito: dopo trent’anni di onorato sevizio mi vogliono strappare, non perché la mia esistenza sia inutile ma perché rappresento un costo. Se sapessero che sono a conoscenza di tutto quello che succede ci penserebbero bene prima di farlo. Vi posso raccontare delle scappatelle di questo o di quell’altro … come avete visto io sono un rifugio, uno scudo, mi si usa per coprire qualsiasi colpa … perbacco non riesco mai a finire un discorso …

Manilo:           (Suona). Emma, sono io, venga giù un attimo.

Alda: (Esce). Buongiorno avvocato … Faccia presente alla signora che d’ora in poi voglio le ricevute dei pagamenti …

Manilo: Lo dica al commercialista … mi ha preso per un porta lettere qualunque? Piuttosto … senta … quel tedesco … paga? Mi ha interpellato per una questione che deve risolvere coi vicini .. quelli al di la, in alto … lo accusano di aver sparato al cane e quant’altro.

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Alda: Sinceramente non lo so … lo vedo di tanto in tanto … però è un po’ strano … ci sono voci che lo definiscono come un nemico degli animali … intendiamoci: potrebbero essere solo dicerie … salve.

Manilo:           Allora Emma scendi oh… (Arriva Emma). Hanno accettato la

rateizzazione della multa. Venti quattro rate … bene no? (La porta in disparte). Le do un consiglio. Se vuole rientrare dalla contravvenzione aumenti del cinque per cento l’affitto … in questo modo è come se non la pagasse … scarichi sull’inquilino il costo. Dica che la manutenzione del giardino è aumentata …. Capisce?

Emma: Altroché. Grazie avvocato … sta andando al bar? Venga le offro un bel caffè doppio! (Se ne vanno. Emma lo prende sotto braccio).

Carla: (Ha sentito tutto, va a suonare a Rosa). Scendi! (Arriva Elisa).Ciao! Sei vestita bene oggi, dove vai?

Elisa: Taci! È morta la Mariella … gli ho domandato di Oropa, sai che gli piace raccontare … è una “zabetta” e si è sentita male , stava male , stava male ed è rimasta lì. Hanno fatto il funerale adesso.

Carla:                Te, aveva novanta cinque anni neh! Bene, per lo meno è morta contenta:

ha fatto in tempo a vedere Oropa, ci teneva tanto … certe volte il destino … ciao Rosa ... hai sentito c’è morta la Mariella inaspettatamente, l’ha comunicato il gazzettino … voglio dire l’Elisa adesso!

Rosa:                Oh povera donna così giovane! Ha fatto in tempo a dirti del viaggio?

Elisa: Al primo momento è rimasta lì poi ha tentato ma … non ha fatto in tempo! Quello è il meno, me lo direte voi.

Carla:                Si ma non adesso: sta arrivando il giardiniere. Il Piffero gli ha chiesto un

sopralluogo urgente … per caso tu non sai il perché?

Elisa: Non ho avuto il tempo si sentire … guardate io non sono una che va in giro a origliare mentre gli altri parlano … per caso non avete saputo chi ha sparato al mio Pierugo?

Rosa: Indagheremo … eccolo che arriva … è un bel ragazzo però … gli corre dietro a questa scema qui … si piacciono!

Carla: Che sia la volta buona? La “signora “coll’avvocato, la “signorina “ col taglialegna … È una cosa romantica ….

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Rosa:                “Amica delle nuvole” … Salve Primo … è di corsa?

Primo:             Piuttosto … Ottone dei pifferi? Non c’è? Lo sapete perché sono qui?

Elisa:                 (Si intromette sempre).No!

Rosa:                Elisa … guarda … il pappagallo sul davanzale … corri!

Elisa:                 Non lo vedo! Volo! (Grida). Pierugo!

Primo: Ha intenzione di costruire una piscina dietro il muro … mi ha chiesto di tagliare quei due alberi là.

Carla:                Gli cerchi una somma spropositata … non voglio la piscina dietro casa

mia, se capita qualcosa ci vado di mezzo io … non se ne parla nemmeno … ci metta una pezza lei … perché non gli dice che le radici sono troppo profonde e bisogna scavare per venti metri?

Primo: Non deve fare un grattacielo … signora … eh! A voi darebbe fastidio la … insomma la cosa …

Rosa:                Tutto quello che gli concediamo è di poter strappare questa marceria qui.

(Intende la siepe). A sue spese naturalmente! Zitti che arriva.

Piffer:               Guten tag …

Rosa: Si, ciao! E’ arrivato il padrone della via … signor generale, cos’è questa trovata della piscina? Ci vuole allagare?

Dino: (Arriva con Alessio e Alda, stanno ridendo). Ueilà! È successo qualcosa di irreparabile?

Carla:                Da dove arrivate? Da Oropa?  È più di un’ora che ti aspetto.

Rosa:                Appunto! Vagabondi!

Alda: (E’ arrivata coi due). Con permesso! Salgo: ho premura … suo marito è proprio simpatico. A dopo!

Carla:                Scema … te non ridere perché … Da dove venite se è lecito?

Alessio: Abbiamo fatto il giro largo perché … lì in fondo alla via … è passato un funerale! Chi è che c’è morto?

Rosa: Lascia perdere … il Piffero vuole fare la piscina e noi non siamo d’accordo! Nessuno la vuole. Solo lui è fissato!

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Piffer:               Signora, la devo costruire io, nel mio territorio … come fissato!

Emma: La faccia pure, per me … vorrà dire che quando sarà pronta mi inviterà a fare il bagno. Magari col nostro avvocato di fiducia. (Ride).

Piffer: Ha ragione .. la inviterò! Signor Primo mi sappia dire a quanto ammonta l’abbattimento degli alberi.

Primo:             (Guarda Rosa poi Carla). Non si possono abbattere, ci vogliono i

permessi del comune e se gli alberi sono sani non si possono tagliate: mi spiace!

Rosa: È vero! Al massimo gli lasciamo fare un gazebo di tela … non è colpa nostra se la villa è inserita nel parco regionale.

Carla:                (Tra se). Così impari … Bravo Primo … anche da noi ci sono delle

regole: impari a rispettarle! Pensate di venire qui a comandare come se fossimo in un paese del quarto mondo … e no … e dica ai suoi quasi connazionali di non gettare i rifiuti nei boschi prima di passare il confine … troppo comodo!

Piffer:               A me le vostre regole mi fanno un baffo … la vedremo.(Se ne va).

Emma: Se permette non ci credo (a Primo).… comunque, contenti voi … lo sapete che vendo tutto?


Dino:


Lo sappiamo … a chi la dà?


Emma:


Con permesso! Fatevelo dire dall’avvocato!


Primo:

rimborsa?


Sentite … io perdo tremila euro se non taglio quelle piante: chi me li


Carla:


Lui!


Alessio:           Non faccia il furbo, ci perde se i lavori sono già stati eseguiti e non viene


pagato … fa come gli avvocati che si fanno pagare per dare un consiglio? … venga su che le offro un bel caffè. Carla, non ho capito perché gli hai detto: come se fossimo un paese del “quarto mondo”?


Rosa:


Perché siamo nel terzo! (Ridono tutti).


Primo:


Allora, gli avete detto che mi conoscete?


Dino:


A chi?


Primo:


Al Bertoglio? Che sconto vi ha fatto?


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Rosa: Sconto? Guardi, se non mi spostavo in tempo non sarei qui a raccontarlo. Vada al diavolo Primo!


Primo:


Perché? Domani mi sente …


Carla:                Ha intenzione di morire giovane? Dia retta a me, quando lo vede faccia il


giro largo … ma molto largo!

Primo: Non capisco! … Ah! … Mamma mia com’è permaloso, ce l’ha ancora su per quella ragazza che gli ho portato via una decina di anni fa? … Sciocchezze … mi offra il caffè che vi racconto tutto!

FINE SECONDO ATTO

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TERZO ATTO

Scena prima

Tutti, qualche tempo dopo

La siepe: E così mi si vuole strappare, pazienza. Cari uccellini andate altrove, qui i vostri nidi sono in pericolo, non tanto perché vi odiano, ma perché si odiano, loro, gli umani … e così facendo danneggiano tutto quello che toccano … avete sentito il tedesco, vuole abbattere due grandi alberi sani per un capriccio … non si rende conto che qui al nord l’estate, in genere, dura poco e il “bagno” nel suo laghetto privato è un lusso, diciamo uno “status simbol”, che gli da una fugace felicità, lo capisco: d’estate invita gli amici che non si possono permettere la bagnarola e fa una bella figura … “accidenti ieri sono stato a casa del tale, vedessi che piscina, quando mai ce la potremo permettere. Teniamolo buono”! Il vostro orgoglio vi gonfia come un pallone … il benessere, la comodità , magari una auto di gran lusso ferma da anni nel box vi danno sicurezza … non pensate a noi povere creature che veniamo bistrattate da tutti , soprattutto dai nipoti e dai vari bambini. Nessuno di voi li educa a rispettarci ad apprezzarci … per bacco arrivano .. sentiamo!

Dino: Speriamo di non incontrarla oggi … buon giorno Alda, comincia la sei giorni?

Alda:                 Già, lavoro anche il Sabato .. ha capito, anche il Sabato … a stasera!

Alessio: Hai capito! Anche il Sabato! Se ha ritenuto che era il caso di ribadirlo avrà avuto il suo motivo. (Lo guarda di sott’ecchi). Se lavora solo fino a Venerdì, l’avrebbe detto e invece no!


Dino:


Dove vuoi arrivare … sapessi a me, può lavorare anche di Domenica.


Alessio:

tutto tutto.


Ti faccio notare che la siepe non è poi così alta da nascondere proprio


Dino:                Cosa vorresti dire. A volte non ti capisco. Stamattina sei in vena di


lezioni di giardinaggio?

Rosa:                Svogliati … da quando viene il giardiniere siete disoccupati.

Carla: (È uscita dal cancello con Rosa) Oltretutto risparmiano un sacco di tempo e bighellonano da un bar all’altro facendo dannare le donne del paese. Finitala di raccontare storie. Già ci dovremo inventare qualcosa da raccontare all’Elisa: poveraccia, ha perso il pappagallo, le avete messo in testa la balla della gita, è morta

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la Mariella. Non sa più dove sbattere la testa. Ve la scarrozzate voi … arriva! Rosa, andiamo al mercato dal nostro ortolano di fiducia … stai attenta a non nominarlo … porta l’ombrello per ripararti dai proiettili. (Ridono tra di loro). Ciao Elisa, siamo di corsa … ci sentiamo …


Elisa:


Dove corrono?


Alessio:


Taci! Ma, non hai sentito la scossa?


Elisa:


Di chi?


Dino: Stanotte c’è stata una scossa di terremoto! Quelle case là si sono crepate, forse anche la tua! A noi sono cadute delle tegole in testa a …

Elisa:                 Non ho sentito .. se mi portavano a Oropa forse non succedeva niente

alla mia casa …

Dino: Elisa, lascia perdere, sono cose del passato .. dimentica l’accaduto, come se non fosse mai avvenuto … tu di Oropa non hai mai sentito niente. Fagliela pagare, così imparano a lasciarti a casa.


Alessio:


Bravo! Non venire più sull’argomento, sii superiore.


Elisa:                 Ci tenevo! Non vi girate … arriva lui … (Nel mentre esce Emma).


Emma, è vero che c’è stata la scossa?

Emma: Uno scossone … è necessaria una riunione tra di noi vicini … ci sono faccende da chiarire con quello lì (Indica Piffer che nel frattempo è sceso). Lei la piscina non la fa: chiaro!

Piffer:               Come, prima era d’accordo, ora no?

Emma:            I miei compratori non la vogliono … a dire il vero non vogliono

nemmeno voi ma, giacché ci siete, dovrete sopportarvi. A domani! Elisa, vieni con me?

Elisa:                 Dove mi porti? Vai al santuario per caso? Parlami del terremoto.

Emma: Quello dei creduloni … si! Da noi i terremoti vengono molto raramente, in compenso , spesso, vengono i fessi a due a due! Non credere a quello che ti dicono, sono gelosi di te! Vieni … prima però passiamo da … (Non vuole che si sappia). Andiamo, te lo racconto strada facendo! Abito in un luogo pieno di radar e digattoni randagi.

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Elisa:


Quelli lì vedo anch’io! Sssst, dentro nella siepe.


Dino:


Cosa voleva dire?


Alessio:


Parliamo del più e del meno va …


Dino:


Adesso hai cambiato idea?


Piffer: Vicini di sventura, scendo per comunicare la mia volontà di dare inizio ai lavori di sbancamento del terreno … se per caso il muro dovesse cedere ve lo ricostruisco io, inoltre vi devo fare una domanda: quanto date al giardiniere?


Dino: Il pattuito! Che domande .. a volte mi sembra un po’ scettico. Sborsiamo sette mila in tutto. E’ già la seconda volta che lo chiede!


Alessio:


Glielo domandi, sta arrivando.


Primo:             Signori! Cominciamo? Salto di là … da quando vengo io avete tutto il


tempo di gironzolare eh! … La signorina che abita lì, dov’è ? Non la vedo mai.

Alessio: Lavora anche di Sabato … ci tiene che si sappia … quindi, se la desidera deve venire di domenica!

Dino:                È il caso di sbandierarlo a tutti … di domenica non esce mai …

Piffer: (Ingenuamente). Non è vero, esce sempre … e so cosa dico … venga Primo, diamo inizio alle danze. (Vanno via entrambi). Primo, quanto pagano i signori italiani a lei di preciso!


Primo: Eh! Quanto pagano, come lei: in totale … Si, settemila? Settemila! … All’anno però!


(Non lo sa, si volta verso i due).


Piffer:

per fesso!


Bene! Metà per uno! Ho avuto come un sospetto … non vorrei passare


Primo:


Si figuri! … questa è gente seria.


Scena seconda

Manilo, Alda, Emma poi gli altri

Manilo:           (Entrano in scena, si siedono sulla panchina).Cara Emma la faccenda si

complica: posso? Come sa, ho ricevuto la lettera dei suoi vicini riguardo la ormai

passata “vexata questio” relativa alla manutenzione del verde: mi si fa presente che

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lei e la sua inquilina non partecipate in alcun modo ai lavori scaricando la gestione a loro. Anche se ora avete un giardiniere i fatti riguardano il passato e purtroppo hanno ragione. Il mio consiglio è quello di scendere a patti e chiudere bonariamente la faccenda … ci guadagnate tutti!

Alda: Con tutta la buona volontà … io cosa centro? Sono affittuaria .. del resto non mi è mai stato chiesto esplicitamente. Quando veniamo in argomento me lo dicono in modo del tutto offensivo … abbia pazienza!


Emma:


Quindi patteggiamo una quota a titolo di rimborso?


Manilo:           Esatto! (Non visto indica Alda quale bersaglio di eventuali aumenti di


canone). Capisce! Bene, posso andare , per il resto procede tutto regolarmente?

Emma:            Si, ho fatto come dice lei .. (Fa il gesto dei soldi).

Dino:                Cara Alda … avvocato … Alessio, saluta il nostro amico.

Manilo:           Non è il caso. Ho suggerito alla signora di concordare un

patteggiamento. Contatterò il collega per definire il “quid”. A presto! Un consiglio:

cercate di andare d’accordo! È interesse di tutti.


Alessio:


Dipende dalla disponibilità della “contessa”.


Emma:


Continua ad offendere … accattone!


Alessio:


Avvocato, con questi presupposti … ci insulta per un nonnulla.


Manilo:


Io vi ho avvisati! Non mi si accusi di disfattismo! Arrivederci.


Alda: (Interviene per salvare la situazione e anche perché vuole vedere Dino).Dino, quel rubinetto è un disastro, sarà il caso di chiamare un idraulico?

Dino:                Ha tempo adesso? Salgo.

Alessio:          Vengo su anch’io, in due é meglio!

Dino:                (Si abbassa, scruta , gag a piacere).Chi èquella là … Rosa! Vai a casa

…due minuti e .. . (Escono di scena).

Emma: Senti, ma .. quei due lì … secondo te … si scannano solo in apparenza o è una mia sensazione?

Alessio: Tu comincia a darci i soldi che ci devi e poi, dopo, ti racconterò, ammesso che ci sia da raccontare beninteso!

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Emma:


Vado via indignata!


Alessio:          Vai dove vuoi! (Pensa). Glielo dico … Quando la vedo spiattello tutto!


brutta cretina, con lui si e con me no! … Carla! Che sorpresa?

Carla: (Si guarda attorno). Hai fatto indigestione per caso? Il tuo inseparabile amico dov’è? Al cinema?

Alessio:          E’ a un corso di idraulica, arriva subito ... vai su!

Carla:                (Di guarda attorno). Le befane… Oropa?

Alessio:          Sono in ritiro … indignate … l’Alda poi .. è nera! Ha perso le staffe!

Carla:                Come mai?(Pensa). Dov’è andato? Tornerà a casa … oh! Novità?

Dino: (Scende improvvisamente seguito da Alda). Siamo a posto Alda .. quando hai bisogno non fare complimenti … non ho mai niente da fare … Carla? Sei già indietro? (Ancora una volta finisce contro la siepe, si risolleva).

Carla: Cosa sei andato sù a fare da quella li? Pistola a tamburo! (Lo spinge verso la panchina).

Alessio: Manutenzione! Alda, se dovesse avere bisogno di me, non faccia complimenti eh! Sono libero!

Rosa:                Di fare che cosa? Vieni Elisa che ti spiego io le cose (Ha sentito le

ultime parole del marito). Pagliaccio! Tu vai sù che si attacca il ferro alle mutande! (Alda scuote la testa).

Primo:             (Sta arrivando con Piffer). D’accordo Ottone, si può fare! Ci siamo tutti!

(Inavvertitamente si appoggia sulla siepe). Allora è deciso: la tiriamo su! Sietecontenti?

Alessio: Punto primo non è sua, secondo sono decisioni che si devono prendere assieme e terzo ..


Piffer.


Pago io naturalmente!


Alda:


È così’ bella, a me piace vederla, fa anche ombra! Lasciatela giù!


Alessio:


Le fa comodo? E ma non è sua cara … decidiamo noi … Vero Dino?


Dino:


Ha ragione lei … è bella!


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Carla: Prima ti dava fastidio perché la tagliavi tu, adesso va bene perché la taglia lui … mi sembra che cambi parere ogni volta che ne parliamo …


Alda:


Elisa, lei, dalla sua posizione , diciamo così “estranea”, cosa ne pensa?


Elisa: Io? Se fosse mia la terrei, anche più alta,così non vedrei tutti le bestie che scorrazzano di là! (Allude).

Piffer:               Lo dicevo che ci sono bestiacce … metterò una video camera qui .


Primo, lei cosa dice?

Primo: Ottima idea! … Signorina Alda, la posso vedere Domenica? Potremmo andare al mare, in montagna o in qualche santuario.

Elisa: Se andate a Oropa stavolta vengo anch’io! (A Primo). Quelle che vedo sono bestie a due gambe!

Primo: A si! Sono dei furbacchioni … se la fanno uno con l’altro. Aspetti un momento. Signorina, siamo d’accorso allora?

Alda:                 Vediamo! … Se insiste …

Dino:                Non insista … (Gag a piacere, guarda Carla).

Carla:                Quanti anni hai?  Se vuoi vivere ancora .Filare … (escono tutti).

Scena terza

Carla e Rosa poi tutti: qualche giorno dopo

Rosa:                Quei due li mi piacciono sempre meno. Elisa ha detto di averli visti

insieme: confabulavano! C’era anche l’avvocato … ci stanno preparando il servizio.


Carla:


Urge un interrogatorio … appena la vediamo la facciamo cantare!


Rosa:

la prenderà!


Alla fine della fiera chi sarà  il compratore? Vuole troppo: solo un fesso


Carla: Per farla cantare bisogna dirle chi ha sparato al pappagallo … li mettiamo l’uno contro l’altra . Lei pensa che sia un innocentino … non lo conosce!

Rosa:                Andiamo, magari la incontriamo al mercato … il Bertoglio, se ben

indirizzato, la manda in confusione ….

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Carla:                Muoviamoci! (Se ne vanno).

Emma: Bene avvocato è d’accordo anche Piffer: mi sembra l’unica soluzione, del resto vendere a lui è conveniente per tutti. È sicuramente di più di quanto mi aspettassi. Sono due anni che sento promesse ma nessuno vuole acquistare …

Manilo: Sì, penso anch’io. Si leva di torno questi vicini incivili e se ne va a vivere al mare … con la cifra che le da si compra due case … arrivederla!

Alda: (Esce ora). Ho sentito … a chi la vende? Non mi sfratti subito: mi dia tempo.

Emma:            Lei rimane se crede … non la caccia via nessuno: fa parte del contratto.

Lui compra e si impegna a non riaffittare.

Alda: La ringrazio Emma! Sa, ad una certa età, spostarsi … a domani. (Se ne vanno).

Dino: (Arriva con Alessio). Le nostre consorti? Saranno a farsi imbrogliare da quello … queste qua sono due giorni che non si vedono, che sia un miracolo.

Alessio:          Staranno preparando il corredo di nozze. Hai parlato troppo in fretta …

Cara Elisa, mi sembri su di giro, cos’hai?


Elisa:


Cos’ho?  Ho scoperto chi ha ucciso il mio Pierugo: ecco cos’ho!


Dino:


Chi è stato?  Se mi viene sotto mano …


Piffer:

intoppi.


Buon giorno signori, tutti bene? Avete visto i lavori, procedono senza


Elisa:


Lei è un disgraziato! Che fine ha fatto il mio Pierugo? Dov’è!


Piffer: Non dica a me … è finito contro la mia antenna e si è fulminato. Ho dovuto spendere denaro per sostituirla … gliela farei pagare.

Alessio: Ho visto l’antenna fuori dal suo cancello prima che passassero a portarla via … era stranamente piena di forellini molto simili a quelli che lascino i pallini, lo dico perché mio padre era un cacciatore e riconosco una fucilata …


Piffer:


Qualcuno si diverte a sparare per aria,


Dino:


Proprio quando passano i pappagalli! Piffer, dica la verità: è stato lei!


Piffer:


Me ne vado indignato: con permesso!


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Elisa:                 Si ricordi che ho le prove: l’hanno vista sparare! (Piffer se ne va senza

voltarsi). La Maria dell’ultimo piano … me lo ha detto lei. Ad un certo punto haceduto e ha spifferato … me la paga.

Alessio:          È evidente che è stato lui … Elisa, cacciamolo via da qui : ospite non

gradito! Dino, dai, mettiamoci sotto con le firme!

Elisa: Eh! Magari si potesse … non ditelo a nessuno, mi raccomando. (I due fanno il gesto di chi ha la bocca cucita). La vostra vicina .. quella li, vende a lui. Ionon vi ho detto niente! Me lo ha detto una parente dell’avvocato suo .. siamo amiche! Ha intenzione di sbancare tutto … butta giù la recinzione di là unisce le proprietà … un macello … è capacissimo di mandarvi via … “dobbiamo correre ai ripari”.

Dino:                Questa è bella! Cominciamo a denunciarlo per l’assassinio del volatile.

Oggi prendi più anni ad ammazzare un’animale che una persona.

Elisa: È vero! Per me bisogna far leva su quella Alda che abita da lei. Dino, mi pare che tu abbia un ascendente su quella donna.

Dino:                Io?

Alessio:          Tu! Lo sanno tutti che vi vedete di nascosto dai … Elisa …

Elisa:                 Ti vedo che corri sù saltando di là!

Dino: In questa via non ci sono segreti … comunque è tutta da dimostrare la mia relazione con quella ... posso salire a giocare a scopa.

Alessio:          È l’unico possibile!

Dino: Maligni, gelosi, ricattatori … Almeno abbiate il buon senso di non spifferare …

Alessio:          In questa via ne basta uno di piffero ... andiamo a preparare la strategia.

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Scena quarta

L’indomani


Piffer:


Guardi avvocato, mi hanno denunciato per aver ucciso il pappagallo.


Manilo:           Piffer, è la seconda volta che viene accusato di aver sparato agli animali.


Se portano delle prove lei rischia una condanna seria … le conviene dirmi la verità. Inoltre sta costruendo una piscina senza autorizzazioni … non si può agire deliberatamente.

Piffer: Sono stati loro a denunciarmi. Non sanno farsi gli affari propri. Ho tutti contro senza capire il perché e non sono un extra comunitario altrimenti penzolerei dalla forca. Nella mia proprietà faccio quello che voglio!

Manilo:           Piffer, lei è indifendibile .. si trovi un altro legale. (Va a suonare da

Emma). “Signora può scendere? Si!”Non vada via: dobbiamo discutere della vendita.

Emma: Ah! Eccolo … lei è un mascalzone lo sa? Mi ha costretto a vendere al prezzo che vuole lei … (È ironica). Birbante di un tedesco!


Piffer:


Signora, non dica così! Volete salire da me?


Emma: Venga su lei … le faccio assaggiare un limoncello di quelli giusti .. alla faccia dei nostri vicini buzzurri.


Piffer:


Cosa significa!


Manilo:           Lasci perdere. Prego Piffer, dopo di lei … così per inciso: la mia


percentuale è di … ma prego: qui all’aperto ... è meglio di no!

Scena quinta

Tutti

Rosa:                Carla, vieni giù. (Si gira verso la casa di Emma). Cretina … te ne

accorgerai … nasconditi pure … porta a casa il cane , poi vedi che fine gli faccio fare! Andiamo!

Carla: Sei arrabbiata? Le denunce faranno effetto vedrai … ci sono tutti gli abitanti della via contro di lui … L’Elisa in primo piano. È stata lei a darsi da fare di più. Ha fatto firmare anche i morti … è furibonda … alla fine dobbiamo fare una colletta e prendergliene un altro di uccello perché questa qui da fuori …

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Rosa:                Si permette di fare quello che vuole perché ha i soldi. Compra qui

compra là … oh! Dove siamo! Al cinema!

Dino: (Arriva con Alessio). Eccoci qua … andiamo. (Da un occhiata alla finestra di Alda).


Carla:


Chi cerchi? Non ci sono!


Dino:


Gli volevo buttare un bel sacco di foglie marce sotto lo zerbino.


Alessio: Non ti basta quello che stiamo facendo. Una volta riusciti a bloccargli la vendita le cose cambiano a nostro vantaggio … può anche darsi che finisca in galera.


Se trova un giudice severo non esce più … bisognerebbe manovrare …

Elisa: (Arriva trionfante). Lo processano per direttissima … voglio i danni morali … e non è finita … l’hanno denunciato anche quelli là sopra di lui per un cane che gli ha ucciso!

Rosa: Il vizietto di sparare ce l’ha sempre avuto. … Siamo a cavallo! Oh, ragazzi riempiamo il buco d’acqua. Gli facciamo credere che ha toccato la falda … stanotte … altra denuncia.


Carla:


Le pensi proprio tutte te!


Elisa:


Già che ci siamo: condanniamolo a morte.


Dino:


Elisa, non essere cattiva!


Alessio:          Ma che cattiva! Ha perso il suo pappagallo, che tra l’altro aveva il nome

del suo povero marito: vero Elisa?

Elisa: È vero! Gli ho dato anche il cognome. Pierugo Pasquini il pappagallo più bello di via Morosini e quello lì me lo ha fatto fuori. Maledetto!

Primo:             Saluti a tutti ... ho saputo del processo … e se non fosse lui il


pappagallicida? Vi state mettendo nei guai, credetemi, di queste cose ne ho viste tante e sono finite esattamente al contrario di come ci si aspettava. Chi aveva ragione ha pagato e che aveva torto è stato rimborsato. State attenti a non fare un buco nell’acqua! (Scavalca la siepe). Porca miseria è pieno … venite a vedere. C’è un’infiltrazione non da poco. Abbiamo toccato una vena d’acqua!

Rosa: (Si guardano tra di loro). Però, è bastato il pensiero … una volta tanto gira dalla parte giusta.

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Primo: Bisogna correre ai ripari immediatamente potrebbe allagarvi tutto … è stato toccato il corso naturale del ruscello. Chiamiamo chi di dovere, lo faccio io!

Dino:                Non la metta giù dura per un po’d’acqua … ma lei da che parte sta?

Primo: Se permettete: dalla mia! Basta con tutte ‘ste ripicche … e faccia pagare a lui e seppelliamolo e mettiamo le tagliole … eh!

Elisa:                 È ancora poco … adesso che sono in combutta sarà anche peggio.

Troverà il modo di farvi sloggiare … siete odiati anche da queste due mezze calzette.

Dino:                L’Alda no … non ha interesse .

Carla: Perché la difendi? Dopo tutto quello che le hai detto alle spalle adesso che siamo alle strette fai marcia indietro?

Alessio:          Vedi Carla … ah! Se la siepe parlasse.

Dino:                Chissà cosa direbbe di voi …

Elisa: E soprattutto di qualcuno in particolare … e delle bestiacce che scorrazzano su e giù a più non posso … allo stato attuale la siepe è necessaria.

Rosa: Elisa, sei misteriosa oggi … ti sei dimenticata che sei rimasta vedova un’altra volta?

Carla: Mi piacerebbe approfondire la questione ”siepe” … attenti: arrivano le befane … Buongiorno signorine! (Ironica).

Emma: Scherza sempre tu … ricordati che ride bene chi ride ultimo. Con permesso. Alda , venga da me appena può che dobbiamo ridiscutere la quota dell’affitto!

Alda:                 Non vorrà aumentarmelo ancora ..un mese fa il cinque per cento adesso

cosa vuole? Il dieci? (Emma sale senza parlare).

Rosa: Fucilazione immediata … Stavolta hai ragione. Mettila con le spalle al muro. Siamo dalla tua parte.


Dino:


Per fortuna che sono io a difenderla!


Carla:


Non dire niente!


Elisa:


Ha ragione Carla: taci!


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Carla. Non ti intromettere tu .. vai a Oropa … guarda, il pappagallo nuovo sulla finestra … miracolo!

Elisa:                 C’è tua sorella alla finestra … Carla, non mi fare arrabbiare …

Primo: (Nel frattempo si è dato da fare in qualche modo, ha telefonato a lungo ecc,,,). L’ho chiamato.Arriva.Lo sapevo che sarei finito nei guai … do retta a tutti epoi … ma guarda che macello! Siete testimoni eh, non è colpa mia!


Piffer:


Cosa succede?


Primo:


Bisogna fermare i lavori: subito! Il buco si è riempito. Acqua sorgiva!


Piffer:

guai.


(Va a vedere) Dannazione! E’ colpa vostra. Siete la fonte di tutti i miei


Elisa:


E lei dei nostri .. spero proprio che la condannino per quello che ha fatto!


Piffer: Non ho fatto niente … mi avete voluto trascinare in tribunale e ora la pagherete .. tutti! (Se ne va).


Rosa: Ci sono le prove parlano .. mi creda!


che la inchiodano … lei è fortunato che le siepi non


Elisa:


Rosa, credimi: è meglio per tutti! Vado!


Alessio:          Dino, non ci resta che attendere gli eventi , andiamo sù , dai … una


partitella a briscola per schiarirci le idee!


Dino:


(Si guarda attorno) Me ne viene una .


Alessio:


Carla! (Dino cerca di sviarlo). Lo sai che …


Carla:


Dimmi! (Guarda Dino).


Alessio: No! Niente! Lo porto su a parlare del per … Carla, è matto. Ogni tanto crede di essere un Casanova … ma fortunatamente ci sono io a riportarlo sulla retta via.

Dino: Non sta bene e straparla. (Gli da uno spintone). Fatti vedere da uno bravo mi raccomando … Rosa, curalo!


Rosa:


Prima o poi voi due verrete messi in quarantena: vero Carla?


Carla: Lascia che lo becco poi vedi … dai, vieni qui:”sciocchino”! (Dino fa capire che Alessio è scemo). Ama solo me!

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Scena sesta

Un mese dopo.

Siepe: Avete visto? L’avevo capito che sarebbe andata così. Troppi disaccordi, troppo odio reciproco … Ottone è stato condannato per l’assassinio degli animali. Inoltre gli è stato impedito di costruire quella piscina perché ha tutto sotto sequestro. Emma è rimasta a bocca asciutta: la casa non l’ha potuta vendere al tedesco e deve ricominciare da capo con le trattative. Gli unici che se la godono sono loro … eccoli felici che ritornano da chissà dove. Elisa è stata risarcita con un bel pappagallo nuovo

…nuovo, lo crede lei, a me sembra impagliato. Alda, per ora, non deve cercarsi una nuova casa .. sembra che tutto sia tornato alla normalità … voglio dire a litigare! Ecco che arrivano!

Rosa: (Arriva con Carla). Finalmente un po’ di giustizia … ci voleva! Spadroneggiare senza ritegno è facile se incontri gente come noi che subisce senza parlare ma quando trovi quelli che ti mettono a stecchetto …

Carla.: Hai visto, non sapeva più come difenderlo … La Maria è stata brava. Si vede proprio il cane stramazzare e il pappagallo inchiodarsi all’antenna … Grande fotografa!


Rosa:


Più che altro “grande fannullona” … se avesse qualcosa da fare …


Dino:


Se non ci fosse stata lei saremmo ancora qui a discutere per niente.


Alessio:           Cosa centra: lei è in una posizione  migliore rispetto a noi, vede tutto il


parco del tedesco. Noi, da qui, abbiamo una visione parziale, dovuta in parte alla siepe che non ci permette di …

Dino:                Non dare la colpa a lei: poveretta fa il suo lavoro: adombrare!

Elisa: E’ così: ”adombra”… siete contenti? Avete finito di litigare: è tutto sotto sequestro, anche i cani. Eccolo qui! Buon giorno.

Primo: Salve … sono venuto per svuotare il buco li, ormai non si fa più niente. Ricopriamo tutto … torna come prima. Adesso volete che venga o avete cambiato idea?

Dino:                Adesso dovremmo pagarla noi e la cosa diventa costosa, a meno che…

Rosa:                A meno che (Sussurra qualcosa a Primo). Giusto?

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Primo: No, mi spiace ma … basta … via signora … no, no! State passando il limite! Ho anch’io un etica … una morale …


Carla:


Cosa gli hai detto?


Primo: Adesso la vuole far pagare a loro. (Ad Emma e Alda). Ammesso che accetti, come fate a farla passare senza che se ne accorga?


Alessio:


Bisogna pensarci! Elisa, suggerisci qualcosa!


Elisa: Io! State tirando la corda un po’ troppo. Il tedesco ha pagato per quello che ha fatto, forse di più del dovuto, ma voi passate la misura.


Rosa:


Ma tu da che parte stai?


Elisa: Dalla mia! Il pappagallo me l’hanno ridato … basta, finito! Arriva la vostra vicina.

Carla:                Buon giorno ... (è gentile e falsa). Che bella giornata, hai visto che bel

rastrello: viene voglia di mettersi in giardino a lavorare.

Emma:            Fallo! Primo, lei può continuare a venire “da me”, venga su che

concordiamo il prezzo. (Primo da un’occhiata a tutti e allargando le braccia sale).


Carla:


La vedo dura stavolta .. ragazzi per noi non cambia niente.


Alessio:          È peggio, fino a quando dovremo raccogliere le foglie di questo qui?


E’disabitata la villa: lui non c’è più! Chi lavora adesso? Abbiamo peggiorato la situazione. Porca miseria Dino abbiamo finito di vagabondare per il paese.


Elisa:


E di raccontare balle a tutte le donne …. Dov’è? (Indica Alda).


Rosa:                È in vacanza in Egitto … la signorina … lei se lo può permettere. Non


avendo il verde da curare se la batte di gran carriera. (Ha alzato la voce). Vecchia befana!

Primo:             (Scende). Non se ne fa niente. Sapete cosa vi dico: arrangiatevi da soli!

Addio!

Rosa: La pidocchiosa non paga … tanto ci siamo noi … è arrabbiata perché l’affare è andato a monte.

Elisa: Gli dava quasi il doppio del suo valore … chi trova adesso … nessuno! La cugina dell’avvocato mi ha detto che pur di danneggiarvi era disposto a tutto.

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Emma:            Avete saputo la novità? Il mio “avvocato” mi ha riferito testé che la villa

èstata messa in vendita … e chissà in che mani andrà … buon giorno cari vicini.

Rosa:                Elisa, non sai mai niente …

Elisa:                 Fa apposta per farvi arrabbiare … la … villa … beh! Non so! A domani.

Alessio: Uno peggio di lui è difficile da trovare … va bene tutto ma sparare agli animali e mentire spudoratamente …

Dino:                Hai ragione. Tutto sommato è meglio così: la Emma non vende, la villa

del “Kartoffel” passa di mano e noi …. Rimaniamo.

Alessio:          L’Alda rimane …

Carla: E chi se ne frega di quella … mi viene voglia di cacciarla via a pedate. Lazzara! Fa la smorfiosa, crede di avere vent’anni!


Dino:


Che fastidio ti da? A noi ci è del tutto indifferente, vero Alessio?


Alessio: Del tutto! (Arriva Alda con dei bagagli). Oh, la signorina Alda … fatto buon viaggio .. mi dia i bagagli, glieli porto sù io!


Dino:


Lascia a me il compito di faticare che sono più giovane … Dia qui!


Carla: (A parte). Rosa, hai visto che indifferenza! Come è apparsa all’orizzonte si sono fiondati … sono due cretini!

Alda: Vi prego, lasciate. Faccio da sola! Dino non c’è più bisogno che venga a ripararmi il rubinetto … ho trovato un idraulico ! (Se ne va).


Carla:


Racconta un po’ … non vorrai tenere tua moglie all’oscuro dei fatti .


Dino:


Fatti? Si tratta di un rubinetto gocciolante. Non capisco cosa vuol dire.


Alessio:          Avrà la luna di traverso! Guardate chi arriva? Il beccafico vestito di


chiaro … ha abbandonato il nero … era più elegante … Rosa, che abbia trovato un altro acquirente per la … Salve avvocato. La signora è appena andata via leggermente seccata .. forse la mancata vendita l’ha un po’ turbata … è permalosa!


Manilo:


Si, ho saputo … la signorina c’è?


Rosa:


È arrivata adesso. Purtroppo!


Manilo:


Bene! Giusto in tempo. (Suona il campanello). “Sono Manilo … si …


attendo!” Arriva! Brava ragazza! Giovanile!

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Dino:                Oh! Se fossi in lei …

Carla:                … Tacerei …

Alessio: (Cerca di sviare il discorso). Non sa niente della villa del nostro amico? Dicono che è in vendita! Speriamo bene!

Manilo:           Sì, è in vendita! Mi spiace per Emma. Un’occasione così non capita

spesso. Le dava il doppio del valore … avrà un’altra chance. Alda, vogliamo andare? (Le bacia la mano).Signori! Ti sei divertita in Egitto? (Si prendono per mano, Dino si gratta la testa,incrocia lo sguardo di Carla e si riprende simulando indifferenza. Alessio è un po’ sbigottito, poi ridacchia).

Alda:                 Tantissimo! Hai sentito la mia padrona di casa. È furibonda!

Manilo: Lo credo bene! Lei pensava di … (Alza la voce). Allontaniamoci da orecchie indiscrete.

Dino: Sono perplesso … Alessio, cos’è successo in questo mese? Oltre alla beffa anche il danno!


Carla:


Quale danno?


Facciamo cantare l’Elisa piuttosto. Dobbiamo sapere


tutto.


Alessio:


Tutto? (Si gira verso la siepe).


Rosa:                Perché hai qualcosa da nascondere? E allora! Ritiriamoci! Carla, quei


due li? Vedrai, ne prenderà due di cani per rifarsi dallo smacco subito. (Sussurra qualcosa a Carla che si mette a ridere).


Carla:


Ci voleva anche questa! Rosa, da quando le Befane si fidanzano?


Rosa:


Vallo a sapere! E’ cambiato tutto.


Scena settima

Un mese dopo

Siepe:                Cari signori, gli eventi hanno preso una piega del tutto inaspettata. La


villa è finita nelle mani di un avventuriero senza scrupoli ancor peggio dell’altro cosicché la signora Emma è rimasta a bocca asciutta … già, poverina, l’affare le è sfumato tra le mani . Tuttavia il colpo più forte glielo ha inferto la sua “Alda”. La povera Emma pensava di sposarsi l’avvocato, ma ahimè, il gentiluomo è approdato su

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altri lidi … è meglio se ve lo raccontano gli interessati il finale della storia … Ah! Per inciso! Io rimango dove sono!

Dino: Caro Alessio siamo caduti dalla padella alla brace, come si suol dire. Scusa, forse tu hai qualche modo curioso di “rovesciare il linguaggio”!

Alessio:          Rigirala come vuoi, tanto, peggio di così non ci poteva andare …

finlandese … mah! Perché non stanno a casa loro?

Dino: Vallo a sapere … Alessio, prendi il rastrello che cominciamo … hai qualche preferenza … di qui, di là? (Gesto di Alessio).

Alessio: Adesso che l’Alda si è fidanzata con quello non hai nemmeno più bisogno della siepe. Tiriamola sù! La Emma, nello stato in cui si trova non se ne accorge nemmeno … ha preso una bella botta va!

Dino: Se leviamo anche la siepe cosa ci resta da fare … Torniamo al bighellonaggio? No! Preferisco lavorarla piuttosto che girovagare per i bar. (Guarda la finestra di Alda). La cosa che mi da più fastidio è pensare a quei due dementi lì.

Alessio:          La cosa che mi crea qualche problema, a parte il lavorare per tutti come

al solito, è che adesso abbiamo da fare molto di più e … ma si … in fin dei conti Dino … le nostre mogli sono contente, te poi … dì la verità: ti è andata bene che non ti ha scoperto. Ringrazia l’Elisa che ha tenuto la bocca chiusa per tutto questo tempo!

Dino:                È vero! Meno male che non ha la macchina fotografica … avrebbe

potuto ricattarmi … è una brava donna , mi spiace di averla ingannata così … Anche con lei: basta scherzi .. ha già sofferto abbastanza! Eccola là! Elisa, vieni su!

Elisa: Allora giovanotti? Tutto tranquillo? Avrete finito di litigare per niente! Avete visto il vostro nuovo vicino? Che personaggio! È bello grosso. Un Marcantonio! L’ho preso in pieno che vi buttava di qua dei rami … è peggio di quell’altro!

Dino: No! Ti sbagli, erano nostri, glieli abbiamo buttati noi di là per sondare il terreno … la risposta è stata immediata. “Tregua”!

Alessio:          Elisa, hai sentito, la Emma si vuole suicidare: è stata una delusione

troppo forte … pensava di portarselo a casa invece … questa qui  glielo ha soffiato.

Elisa: Non la può più vedere. La butta fuori di casa. Hai capito Dino … non la vedi più! Cambia città!

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Dino: Non me ne frega niente … cosa credete che ho bisogno di … (Si deve interrompere). Carla! Già di ritorno?


Carla:


(Arriva con Rosa). Di che cosa non te ne frega?


Elisa: È un discorso lungo … non ne vale più la pena di parlarne: ormai. Per alcuni versi è molto simile a quella storia di Oropa!


Carla:


Allora è una balla!


Elisa:                 Certo! Balle di paese! Certe volte vanno in piedi di quei casini per


niente, poi, alla fine, si risolve tutto in una bolla di sapone.

Rosa: Basta coi litigi … la lezione ci è servita: siamo al punto di partenza! Gira e rigira per una cosa o per un’altra il rastrello l’abbiamo in mano sempre noi . Cari miei, riprende il corso normale della vita.

Dino: Insomma, il corso normale … (Si rende conto che è meglio mettere a tacere tutto quanto). Alessio! È normale?

Alessio:          Normalissimo! Per me! Perlomeno non vedremo più bestiacce varie

scorrazzare dappertutto e … mi raccomando, col nuovo venuto: passi lunghi e ben distesi … neanche una parola! (Prende una pausa). Non lo viziamo subito. Se dovesse avere bisogno di qualcosa …

Rosa:                … Per carità, ne ho fin sopra i capelli …

Dino: (Appoggia il rastrello al muro, si siede sulla panchina). Cara Elisa , come sta il pappagallo nuovo? Lo vedo sempre fermo sul davanzale che si guarda attorno in cerca di pappagallesse .

Elisa:                 Gli allungherò la corda!

Dino: Perdonaci per quello scherzo … era per passare il tempo, non avendo da fare, tirare sera diventava un lavoro pesante … (Guarda Alessio).

Alessio: Siii! Faccio meno fatica a rastrellare che … A proposito: lo sai che domani vanno a Lourdes?

Rosa: (Che era seduta, si alza e gli da uno spintone). Ti ci mando io, ma in carrozzella … fila!

Carla:                Elisa … lascia perdere. Vieni su a bere il caffè!

Elisa:                 Non ho capito cosa ha detto? “Luridi”. A chi?

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Dino:                Ha detto che vanno a Lourdes … così per dire … lascia …

Elisa:                 … Ah sì? Prima però vado a chiudere dentro il pappagallo! A domani!

FINE

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.

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