La spada nella roccia

Stampa questo copione

LA SPADA NELLA ROCCIA

LA SPADA NELLA ROCCIA

adattamento di Sergio Galderisi

Narratore:  Si narra che un dì, l’Inghilterra fiorì, di audaci cavalieri. Il buon re morì senza erede e fu così che tutti desiderarono il potere. Soltanto un miracolo poteva salvare il regno da guerre e distruzione. Finché un bel giorno, una spada nella roccia comparì, e sotto l’elsa, in lettere d’oro, vi era scritto:

                   CHIUNQUE ESTRARRA’ QUESTA SPADA DA QUESTA ROCCIA E DA QUESTA INCUDINE SARA’ DI DIRITTO RE D’INGHILTERRA.

                   Sebbene in molti avessero provato con tutte le loro forze, nessuno era riuscito ad estrarre e nemmeno a smuovere la spada: così il miracolo non era avvenuto e l’Inghilterra vera ancora senza un re….e con il passare degli anni la spada prodigiosa venne dimenticata.        Erano tempi oscuri, senza ordine, senza legge, e gli uomini vivevano nel terrore l’uno dell’altro poiché il più forte opprimeva il debole.

A casa di Mago Merlino

Merlino:      (pensoso mentre aggiusta una sedia vicino al tavolo) Dunque … vediamo … dovrebbe arrivare qui tra mezz’ora…

Anacleto:   Chi?....Chi? Mi piacerebbe saperlo, chi?

Merlino:      Te l’ho detto, non ne sono sicuro Anacleto ma deve arrivare qualcuno. Una persona molto importante.

Anacleto:   (seccato) Barbagianate.

Merlino:      Vedrai, Anacleto, vedrai. E sarà un bambino, di 11-12 anni. Un tipino tutto ossa.

Anacleto:   E dove pensi che sia in questo momento?

Merlino:      Non tiro ad indovinare, io so dov’è. A meno di un miglio da qui, dove comincia la foresta. Se tutto va bene, Anacleto, è in orario perfetto.

Ambiente di foresta

Caio:          Buono Semola.

Semola:     Faccio del mio meglio.

Caio:          Nessuno ti ha chiesto di venire, tanto per cominciare.

Semola:     Non mi sto muovendo neppure.

Caio:          (scrutando una preda) Zitto…ohhh, che bel bersaglio (prendendo la mira con arco e freccia inserita) gliela pianto nel gargarozzo..

Semola:     (fa finta di inciampare e gli fa sbagliare il tiro) Piccolo guastafeste.

Semola:     O Caio, per favore scusami, ti prego, non l’ho fatto apposta.

Caio:          Se riesco a metterti le mani addosso ti torco quel collo striminzito che hai, parola mia.

Semola:     Vado a riprenderti la freccia, sono sicuro di trovarla.

Caio:          (indicando il fondo della foresta) Non dirmi che andrai lì dentro, lo sai che è pieno di lupi?

Semola:     (fiero) Io non ho paura.

Caio:          La pelle è la tua, va pure, và.

Semola:     (si guarda intorno e poi vede la freccia) Oh eccola, eccola la (si sporge per prenderla e con una capriola entra e si siede in casa di Merlino).

Merlino:      E così sei venuto per il tè, finalmente…sei un po’ in ritardo, lo sai?

Semola:     In ritardo?

Merlino:      Si si. Dunque, io sono Merlino, Su, parla, figliolo, tu chi sei?

Semola:     Io mi chiamo Artù, ma tutti mi chiamano Semola…(guardando Anacleto, fa per toccarlo) Oh che bel gufo impagliato..

Anacleto:   (offeso) Impagliato? Bada a come parli.

Semola:     Ma è vivo, e parla.

Anacleto:   E sicuramente molto meglio di te.

Merlino:      Oh andiamo Anacleto, adesso sii carino, voglio presentarti Semola, devi perdonarlo, è soltanto un ragazzo.

Anacleto:   Ragazzo? Non vedo nessun ragazzo.

Semola:     (dispiaciuto) Mi dispiace di avergli….

Merlino:      (interrompendolo) ….. Non fa nulla. Lui è un po’ permaloso.

Anacleto:   Permaloso? Chi? Cosa?

Semola:     (a Merlino) Come sapevate che io sarei….?

Merlino:      (interrompendolo) ….. che tu saresti piombato qui? Vedi, io sono un mago, un veggente, un pronosticatore. Io ho il potere di vedere nel futuro, secoli e secoli nel futuro. (in confidenza) Io, ragazzo, ci sono perfino stato.

Semola:     Ma allora potete vedere tutto prima ancora che accada?

Merlino:      Tutto quanto.

Anacleto:   (intervenendo) Cala, cala Merlino.

Merlino:      Non proprio tutto. Ammetto che non sapevo chi sarebbe venuto a prendere il tè, ma come puoi vedere ho indovinato il luogo esatto.

Semola:     Siete molto in gamba signore.

Merlino:      Ma non chiamarmi signore, chiamami Merlino e dammi del tu. Dunque….hai una certa istruzione?

Semola:     Si, mi insegnano a fare lo scudiero. Sto imparando le regole del combattimento, scherma, tornei, equitazione….

Merlino:      Molto bene..ma io intendevo una vera istruzione: matematica, storia, biologia, scienze naturali, geografia, latino, inglese…vedi, ragazzo, non puoi crescere senza un’istruzione decente e quindi io sarò il tuo maestro.

Semola:     Ma io devo tornare al castello, hanno bisogno di me in cucina.

Merlino:      In questo caso molto bene. Facciamo le valigie e mettiamoci in viaggio. Sta a vedere, questo ti piacerà: IGIDUS IGIDUS SABRACAZE’, PRESTATE ATTENZIONE TUTTI A ME (musica delle valigie).     

Nel castello di Semola.

Sir Ettore   Ma come si fa ad essere così stupidi da addentrarsi da solo nella foresta? (A Caio) E tu perché ce l’hai lasciato andare?

Caio           Senti papà, non sono mica il suo tutore.

Sir Ettore   Ma io si….dopotutto io l’ho preso con me, l’ho adottato se così si può dire. (Entra Semola, seguito da Merlino e Anacleto) Sta a sentire tu, come ti salta in mente di andartene a zonzo per la foresta facendo venire i capelli bianchi a tutti?

Semola      (Mortificato) Chiedo scusa signore.

Sir Ettore   Le scuse non bastano. Avrai 4 note cattive, 4 ore in più di lavoro in cucina. Presentati alla cuoca.

Semola      Ma signore, prima vorrei….

Sir Ettore   Va di corsa, marsh. Ci vuole un’organizzazione perfetta per mandare avanti una grande casa. Occorrono regole di ferro, specialmente con i ragazzini.

Anacleto    Sono pienamente d’accordo.

Sir Ettore   E tu chi sei? (Guardandolo incuriosito) Ehm, volevo dire….tu…..

Merlino       (Intervenendo) Io mi chiamo Merlino, e questo è Anacleto, un gufo altamente istruito.

Sir Ettore   (Ridendo) Ah ah ah, un gufo istruito, ah ah ah …. Questa è buona.. (a Merlino) lo so, lo tieni sotto un incantesimo Martino, tu sei un mago, vero?

Merlino       Mi chiamo Merlino, ed effettivamente sono il mago più potente del mondo.

Sir Ettore   Oh non esageriamo, perbaccolina.

Merlino       Bene, ve lo dimostrerò: IGIDUS IGIDUS IGIDUS MI, VENTO SOFFIA FORTE QUI.

Sir Ettore   (Tremando per il freddo) Che diavolo stai combinando?

Merlino       Diciamo che ho improvvisato una bella tempesta.

Sir Ettore   Io spero però Martino che tu non ti diletti anche di magia nera.

Merlino       Oh no non no. Non la tratto quella roba lì. La mia magia ha scopi educativi, ed è per questo che sono qui. Sono venuto per educare Semola.

Sir Ettore   Toglitelo dalla testa. Mando io avanti la casa e se tu credi di poter interferire con i miei orari è meglio che te ne vada…..(Merlino scompare dietro le quinte) Oh Caio, se n’è andato.

Caio           Era ora.

Merlino       (si sente solo la voce da dietro) Me ne sono andato eppure non me ne sono andato. Così se me ne vado non potrete mai essere sicuri che me ne sia andato davvero. Non è così?

Sir Ettore   Devo dire che me l’hai proprio fatta, Martino. Va bene, hai vinto, benvenuto tra noi (Merlino riappare) se vuoi restare. Di questi tempi non possiamo offrirti che vitto e alloggio, tempi duri, lo sai Martino. Ti metteremo nella torre Nord Ovest, nella stanza degli ospiti. Fai come fossi a casa tua, Martino. (Merlino e Anacleto vanno via).

(Si sente bussare forte alla porta)

Sir Ettore   Chi va la?

Pilade        Pilade, sono Sir Pilade. Porto grandi notizie da Londra, notizie sensazionali.

Sir Ettore   (Salutandolo) Pilade, Pilade, benvenuto vecchio mio. Che si dice, che si dice a Londra?

Pilade        Grandi notizie, Ettore, grandissime notizie.

Sir Ettore   Siediti amico mio, e racconta tutto.

Pilade        Ci sarà un grande torneo il giorno di Capodanno.

Caio           Che novità. Lo fanno sempre.

Pilade        Si ma……la parte più interessante è che il vincitore di questo torneo salirà sul trono.

Sir Ettore   Vuoi dire che sarà Re di tutta l’Inghilterra?

Pilade        Re di tutta l’Inghilterra.

Sir Ettore   Caio, hai sentito?

Caio           Un premiuzzo.

Sir Ettore   E tu puoi vincerlo se ti metti ad allenarti. Ti faremo investire cavaliere a Natale e poi vai a Londra, cosa ne dici?

Caio           Certo, perché no?

Sir Ettore   Semola, ti piacerebbe andare a Londra?

Semola      (Felice) Oh Sir Ettore, dite davvero?

Sir Ettore   Se farai bene il tuo dovere potrai fare da scudiero a Caio.

Semola      (Felicissimo) Oh signore, lo farò, lo farò.

Caio           (Scocciato) Io non voglio Semola come mio scudiero.

Sir Ettore   Ed ora andiamo a brindare a Londra, a Caio ed alla quercia azzurra del mio guidone.

Tutti            Urrà Urrà (ed escono)

(C’è Caio che si allena col papà e Pilade, Semola al lato e in un angolo Merlino con Anacleto guardano la scena)

Sir Ettore   Caricaaa, in avanti il peso, saldo ragazzo, saldo con la lancia, tienila ben stretta, colpisci, colpisci….(nel mentre, cade) Nooo.

Pilade        Non è solo una questione di muscoli figliolo, giostrare è un’arte raffinata, è una scienza altamente sviluppata.

Merlino       Ah ah ah, scienza la chiama. Un fantoccio che gioca a fare il pagliaccio.

Anacleto    E Semola ne va pazzo, come tutti gli altri.

Merlino       Lo credo bene, quel ragazzo è uno spiritaccio, si butta anima e corpo in ogni cosa che fa. E queste sono doti preziose, una volta avviato nella direzione giusta.

Anacleto    Eh eh, e allora aspetterai un pezzo…

Merlino       Ma io ho intenzione di barare, di usare la magia fino all’ultimo trucco se necessario. Ragazzo (chiamando Semola che si avvicina) torniamo a noi. Quando dicevo che io potevo nuotare come un pesce, volevo di re sul serio, come un pesce.

Semola      Veramente tu puoi tramutarti in un pesce?

Merlino       Ma insomma sono o non sono un mago?

Semola      E potresti tramutare anche me in un pesce?

Merlino       Riusciresti ad immaginare di essere un pesce?

Semola      Oohh, è facile, l’ho fatto un sacco di volte.

Merlino       Oh…..allora. A tutto il resto penserà la mia magia. (Sta per dire la formula magica, non se ne ricorda e sveglia Anacleto che si era appisolato). Anacleto (scuotendolo con la bacchetta magica) Anacleto, com’è la formula del pesce?

Anacleto    Pe..pe..pe..pesce?

Merlino       Ma si, quella tiritera in latino.

Anacleto    Acquarius, acquaticus, acquaticus. Ed ora se non vi dispiace, do il buongiorno a tutti e due. (e si riappilosa).

Merlino       Quando la notte sta fuori, la mattina dopo è sempre di cattivo umore.

Semola      E allora si vede che sta fuori tutte le notti.

Merlino       Ah Ah, questa è proprio buona.

Anacleto    (che si risveglia) Chi? Chi? Che cosa? (e si riaddormenta).

Merlino       Allora, ragazzo, sei pronto? ACQUARIUS, ACQUATICUS, ACQUATICUS CON AQUA DIGITORIUM.

Semola      Merlino, sono proprio un pesce.

Merlino       Si, ma se non la smetti di saltellare e ti butti in acqua, camperai poco. Và, che io ti raggiungo subito (Semola esce seguito subito dopo da Merlino. Dopo poco riappaiono. Semola si guarda nel suo nuovo corpo). Semola, hai l’aspetto di un pesce, ma ciò non vuol dire che sai nuotare come un pesce. Tu non hai l’istinto e perciò devi usare il cervello, come al solito. Per andare avanti, e su e giù, devi fare come un elicottero.

Semola      Un elicottero. E che cos’è?

Merlino       Non farci caso. Ogni colpo di pinna produce movimento, allora cominceremo con la pinna caudale (muovendo la coda). (Semola muove le pinne laterali provocando un girotondo). No no figliolo, la coda, la coda. (Semola esegue e si muove in avanti) Questo ti dà la spinta in avanti. Su, cerca di prendere il ritmo: destr, sinistr, uno e due (e inizia la canzone, mentre “nuotano” in girotondo, con la pausa dell’insetto mangiato) Anche il mondo acquatico ha le sue foreste e le sue giungle, e così ha anche le sue tigri e i suoi lupi: e questo il mondo fa girar (e continua a canticchiare sottovoce mentre camminano e nel frattempo Semola si accorge di essere seguito da un’enorme altro pesce).

Semola      (Urlando) Aiuto Merlino. Presto Merlino, la magia (mentre corrono in cerchio).

Merlino       Oh no ragazzo, devi cavartela da solo. E’ il momento di provare ciò che sostenevo.

Semola      Che cosa?

Merlino       Che lui ha i muscoli e tu hai il cervello. E ora non farti prendere dal panico, usa la testa. (Semola fa un po’ di finte e disorienta l’altro pesce che lo insegue) Bravo, bel colpo. Questo vuol dire usare il cervello. (Semola disorienta un’altra volta l’altro pesce). Bravo ragazzo, grande strategia.

(Comunque il pesce continua ad inseguire Semola, che chiama in suo aiuto sia Merlino che Anacleto, il quale va ad aiutarlo, fino a quando Semola si mette davanti ad un’uscita acquattato, così l’altro pesce per prenderlo va fuori palco perché Semola si scosta. Poi riappaiono i veri Semola e Merlino).

Merlino       Ma che ci fa un mostro simile in un fossato. (A Semola) Ma come diavolo hai fatto ad uscire da quel pasticcio?

Semola      Quel pesciaccio a momenti mi divorava ed Anacleto mi ha salvato.

Merlino       E chi l’avrebbe mai detto.

Anacleto    Io salvarlo, ci mancherebbe. Io volevo mangiarmelo: lo sai che i pesci sono il mio piatto preferito.

Merlino       (Come per irriderlo) Sarà. Tu ci credi Semola?

Semola      Io….. (e da lontano si sente)

Sir Ettore   (Urlando da fuori campo) Semolaaaaaa.

Semola      Oh, devo andare. (e tutti via).

Poco dopo rientra Semola, assorto nei suoi pensieri.

Merlino       Bene, dopo essere diventato scudiero, diventerai cavaliere suppongo?

Semola      (Sorpreso) Ah, sei tu Merlino?

Merlino       Figliolo, hai mai pensato di poter essere uno scoiattolo?

Semola      No, non l’ho mai pensato.

Merlino       Quella è una piccola creatura che ha enormi problemi. Come abbia potuto sopravvivere nei tempi è uno dei più grandi misteri della natura. Ti piacerebbe provare?

Semola      No, meglio di no.

Merlino       Capisco, forse è troppo rischioso per te.

Semola      No, non è questo. E’ che ho avuto 4 note cattive ed ho tanto da sbrigare in cucina.

Merlino       Ma in cucina modernizziamo tutto con una catena di montaggio. Non sapranno nemmeno chi è stato. Andiamo via.

(Vanno via per poi riapparire scoiattoli)

Merlino       Piano, ti avevo detto di guardare bene dove metti i piedi. Ricordati della forza di gravità.

Semola      (davanti ad una scoiattolina) Merlino, come facciamo a passare?

Merlino       Suppongo che sarà meglio girare al largo.

Semola      (Alla scoiattolina) Via via, qui c’è spazio per tutti.

Merlino       Io suppongo che lei non voglia spostarsi. E’ una scoiattolina, e di pelo rosso, per giunta.

Semola      (La scoiattolina se lo coccola) Ma perché fa così?

Merlino       Ma perché le piaci. Fa parte della natura, ma non c’è tempo per spiegartelo. E’ meglio che io rsti al di fuori di tutto questo.

Semola      Certo, ed anch’io. (Mentre cerca di liberarsi) Merlino…Merlino.

Merlino       Devi farlo da solo. Neanche la magia può risolvere questo problema.

Semola      (Alla scoiattolina) Ascolta, io..io non sono un ragazzo, voglio dire non sono uno scoiattolo. Sono un ragazzo, capisci? Lasciami in pace. Merlino, che devo fare, non vuole lasciarmi.

Merlino       Temo che tu sia nei guai. Quando una scoiattolina si sceglie un compagno, è per la vita.

Semola      Ma domani non sarò più scoiattolo.

Merlino       Ma lei non lo sa. Lei sa solo che tu sei un lui e lei è una lei. E’ un fenomeno naturale.

Semola      Fenomeno? E quale?

MUSICA (Nel frattempo si avvicina anche a lui una scoiattolina)

 

Merlino       (Imbarazzato) Oh signora, signora. Vede io non sono un ragazzo…voglio dire…non sono uno scoiattolo, sono un ragazzo, voglio dire (gli fa il solletico) uh oh, soffro il solletico..no..sono un vecchio, un essere umano…capisce..al diavolo, al diacolo..vattene su..

Semola      Merlino, sono stanco di essere uno scoiattolo. Non ci sono altro che guai.

Merlino       Tu nei guai? Guarda me, guarda qua dietro.

Semola      Aiuto Merlino, aiuto.

Merlino       Per giove, ne ho abbastanza di queste baggaianate. ALACAZAN. (Merlino si trasforma) Ecco, lo vedi adesso. Sono un brutto, orribile vecchio. Bu bu bu (La scoiattolina scappa).

Semola      (Che si è trasformata) Ecco, adesso ci credi? Non sono uno scoiattolo, sono un ragazzo. Ho cercato di dirtelo, sono un essere umano. (La scoiattolina piange) Se solo tu potessi capire.

Merlino       Vedi giovanotto, questa faccenda dell’amore è una cosa potentissima.

Semola      Più forte della gravità?

Merlino       Beh…si…in un certo senso direi che l’amore è la forza più grande della terra (e rientrano).

 

(Entra urlando la cuoca)

Cuoca        Ettore, Sir Ettore….la cucina.

Sir Ettore   (accorre da fuori insieme a Caio) Dunque, parla, che cos’è tutto questo baccano?

Cuoca        La cucina è sotto una maledizione: è stegata.

Sir Ettore   Scommetto che è stato quel vecchi caprone di Martino. Vieni figliolo, lo sapevo che ci avrebbe messo nei guai.

Caio           (Guardando verso dentro) Oh poffarbacco, magia nera della peggiore specie.

Sir Ettore   Andiamo Caio, all’attacco.

Cuoca        Che il cielo ci protegga.

(Mentre stanno per entrare arrivano Merlino e Semola)

Merlino       Ma che succede qui?

Semola      (Guardando verso dentro) Per dindirindina.

Merlino       (Verso dentro) ALCAZAN.

Sir Ettore   Ah, sei qui vecchi caprone. Che ti è saltato in mente: di seminare le tue stregonerie in tutto il castello? Ebbene, che hai da dire a tua discolpa.

Merlino       Lavare i piatti e pulire i pavimenti tu lo chiami stregoneria?

Sir Ettore   Questo è il lavoro di Semola, uno dei suoi doveri. (A Semola) Ascolta ragazzo, se vuoi fare quel viaggio a Londra è meglio che righi dritto.

Cuoca        Vecchio caprone, se ti ripesco ancora nella mia cucina io ti…..

Merlino       Signora, non ci conti (e scompare).

Caio           Dobbiamo cacciare quel vecchiaccio dal castello.

Sir Ettore   Oh nooo, Caio, potrebbe scagliare un maleficio e tramutarci in sassi.

Caio           Hai ragione. Non si sa mai che cosa può fare quel vecchi demonio.

Semola      Non è un vecchio demonio. E’ buono, ed anche la sua magia è buona. Se solo lo lasciaste in pace.

Sir Ettore   Avrai altre 3 note cattive.

Caio           Gonfiagli le orecchie, papà.

Semola      Perché non capite certe cose, non significa che siano sbagliate.

Sir Ettore   Altre 10 note cattive.

Semola      Fate voi tutte le leggi e nessuno può dire nulla.

Sir Ettore   Hai detto anche troppo, con la tua impertinenza ti sei rovinato. (A Caio) Caio, d’ora in poi il tuo scudiero sarà Polidoro. Hai sentito, Semola? (va via).

Semola      (Dispiaciuto) Si, signore.

Caio           Così imparerai a ribellarti, piccolo moccioso (va via).

(Esce Merlino con Anacleto)

Merlino       Mi spiace, ragazzo, di aver rovinato tutto. So che quel viaggio a Londra significava molto per te.

Semola      Non è colpa tua. Non avrei dovuto rispondere male, adesso sono proprio sistemato.

Merlino       E invece sei in una bellissima posizione. Non puoi scendere più in basso di così. Puoi soltanto salire.

Semola      Vorrei sapere come.

Merlino       Anacleto…hai visto quel modello di macchina volante?

Anacleto    Non voglio aver niente a che fare con i tuoi pastrocchi futuristici, lo sai.

Semola      (Indicando un aeroplanino appeso) Che è quella cosa laggiù?

Merlino       Oh, eccolo qua.

Semola      Vuoi dire che l’uomo volerà un giorno?

Anacleto    Se l’uomo fosse stato creato per volare, sarebbe nato con le ali.

Merlino       Sto per dimostrare il contrario, Anacleto, sew ti degnerai di osservare. Eccolo che parte (Lancia l’aeroplanino che cade in terra) Oh nooo.

Anacleto    L’uomo volerà eccome, come un pezzo di piombo (RISATA).

Merlino       Un giorno l’uomo volerà, io ci sono stato.

Semola      Ho sempre sognato di volare. E’ il mio sogno preferito (Merlino da dietro gli fa un incantesimo e Semola diventa uccello) (Felicissimo inizia a saltellare) Ohh, sono un uccello, un uccello.

Merlino       Piano ragazzo, non così in fretta, è meglio che ti spieghi qualcosa: queste penne lunghe si chiamano primarie.

Anacleto    Si può sapere da quando in qua sai tutto sulle ali degli uccelli?

Merlino       Ho fatto degli studi approfonditi sull’argomento.

Anacleto    Bene (spiritoso) si da il caso che io sia un uccello.

Merlino       Va bene signor saputone, l’allievo è tuo.

Anacleto    (A Semola) Il miglior modo per imparare è la pratica. Cominceremo con una planata. Apri le ali, sventola la coda, 1, 2, 3, ed ora ….. viaaa Semola, un falco, un falco, attento ragazzo.

Semola      (Scappando) Anacleto aiuto (via tutti e due).

Semola esce e rientra in scena, diventata la casa di Maga Magò.

Si sente tossire. 

Magò         Sembra che qualcuno stia male, che bellezza, spero che sia una cosa grave, qualcosa di tragico. (Vedendo Semola) Oh, peste e corna, non è che uno sparuto passerotto.

Semola      Io non sono un vero passero, sono un ragazzo.

Magò         Un ragazzo?

Semola      Merlino mi ha cambiato con la sua magia. E’ il più potente mago del mondo.

Magò         Merlino..ah ah…Merlino…il più potente pasticcione del mondo, ragazzo. Ho più magia io nel mio dito mignolo. Non dirmi che non hai mai sentito parlare della meravigliosa Maga Magò.

Semola      Beh, no, mi pare.

Anacleto    Maga Magò. Santo cielo, santo cielo….

Magò         Ma come? Sono la più grande, la più formidabile..solo il demonio uguagliar mi può.

Semola      Oh, ma è terribile.

Magò         Grazie piccino, ma questo è niente per me. Io son la magnifica, splendida Maga Magò. Senti, lo sai che posso rendermi anche più brutta?

Semola      Ohh, questo lo trovo quasi impossibile (Magò gli lancia un’occhiataccia)…ehm..voglio dire che..

Magò         Scommettiamo? (Fa una giravolta e fa una boccaccia a Semola, che si spaventa) Visto? Ho vinto. Ho vinto. Non sono stata orribile? Ma non hai visto ancora nulla, guarda.

MUSICA

Semola      Beh, la magia di Merlino è sempre…utile per qualcosa di buono.

Magò         E lui vedrebbe qualcosa di buono in te?

Semola      Beh, suppongo di si.

Magò         Secondo le mie teorie ciò è male. Perciò, ragazzo mio, penso proprio che dovrò distruggerti.

Semola      Distruggermi?

Magò         Si, ma ti darò sportivamente una possibilità di salvezza. Io vado pazza per i giochi, sai? Comincia a correre, ragazzo, devi essere molto svelto in questo gioco. (Dopo essersi rincorsi un poco, Magò lo prende) Ho vinto, ho vinto, il giochetto è finito.

(Entra Merlino)

Merlino       Magò, Magò, che cosa stai combinando?

Magò         Oh bene Merlino, sei arrivato in tempo, stavamo facendo un giochetto.

Semola      Si, voleva distruggermi.

Magò         (A Merlino) E con ciò, che cosa vuoi fare, vuoi batterti? Vuoi un duello di magia?

Merlino       Come volete madama (e si mettono spalle e spalle).

(Entra Anacleto)

Anacleto    Che succede ragazzo? Che stanno facendo?             

Semola      Fanno un duello di magia. Che cosa significa?

Anacleto    E’ una battaglia di cervelli. I contendenti si trasformano in cose diverse e cercano di distruggersi a vicenda. Sta a vedere ragazzo, te ne farai un’idea.

Magò         Ora, se non ti dispiace, per prima cosa detterò io le regole.

Anacleto    Regole un corno. Vuole regole per il piacere di infrangerle.

Magò         (Ad Anacleto) Mi occuperò di te più tardi, vecchio barbagianni. (A Merlino) regola 1, niente minerali o vegetali, solo animali. Regola 2, non cose immaginarie come..draghi verdi e robe simili. Regola 3, non scomparire.

Merlino       Regola 4, non barare.

Magò         Va bene, va bene. Ora conta 10 passi (Merlino si muove, Magò no) 1, 2, 3, 4, 5 (e Magò scompare).

Semola      Merlino, è scomparsa.

Merlino       Suvvia Magò, hai stabilito tu le regole.

(Riappare Magò trasformata in drago).

Merlino       Suvvia Magò, avevi detto niente draghi.

Magò         Avevo detto niente draghi viola? L’ho detto? (Lo avvolge, ma Merlino da sotto si nasconde). Ho vinto, ho vinto.

Semola      Oh quell’orribile vecchia strega, le caverò gli occhi.

Anacleto    (Trattenendo Semola) No, no.

Semola      (Non vedendo Merlino) Ohhh, è sparito.

Anacleto    Scomparso.

Merlino       (Da dentro) Ma no, non sono sparito, sono soltanto molto piccolo, un germe di una malattia molto rara, e tu mi hai preso Magò.

Magò         (Arrabbiata) Che cosa?

Merlino       Ti coprirai di macchie rosse, poi avrai vampate di calore (esegue) e poi brividi di freddo (esegue), seguite da violenti starnuti (Starnutisce).

Magò         (Stendendosi a terra) Brutta vecchia canaglia.

Merlino       Oh, non è niente di grave. Starai meglio tra qualche settimana e sarai più bella…oh, volevo dire, più brutta di prima. Comunque ti consiglio molto riposo e molto, molto sole.

Magò         Io odio il sole. Detesto quegli orribili, salubri, raggi solari. Li odio.

Semola      Sei stato davvero grande Merlino, ma potevi restare ucciso.

Merlino       Ne valeva la pena, ragazzo, se ne hai tratto qualche insegnamento.

Semola      Il sapere e la saggezza sono la vera forza (ed escono).

Entrano Sir Ettore, Caio e Pilade

Sir Ettore   (Alzando un braccio) Alla vittoria di mio figlio Caio a Londra.

Caio           (Puntualizzando) Sir Caio, mi hanno fatto cavaliere.

Sir Ettore   Oohh, certo figliolo, certo. A Sir Caio, e chissà….al futuro Re di tutta l’Inghilterra.

Pilade        (Al pubblico) Caio Re? Che idea agghiacciante.

Cuoca        Sir Ettore, Sir Ettore, Polidoro si è preso gli orecchioni, ha la faccia gonfia come un rospo.

Sir Ettore   Allora Caio avrà bisogno di un altro scudiero. (Urlando) Semola (Semola esce) tocca a te.

Semola      Mi tocca cosa, signore?

Sir Ettore   Far da scudiero. (Gli mette la mantella rossa) Andrai a Londra ragazzo.

Semola      Ohhh, Sir Ettore, che cosa….oohh (urlando) Merlino, Anacleto, Merlino (Entrano) Merlino, guarda, sono uno scudiero.

Anacleto    Molto carino ragazzo.

Merlino       Ah, davvero una bella mascherata per lustrare gli stivali.

Semola      Ma tutti gli scudieri sono vestiti così.

Merlino       (Deluso) Ed io che pensavo che tu volessi essere qualcuno, che tu avessi un briciolo di cervello. Che grande avvenire: far da spalla a quel bietolone di Caio. Congratulazioni ragazzo.

Semola      Ma che cosa vorresti che fossi? Non sono nessuno io. Tu non sai che cosa avverrà oggi. Io sono fortunato a fare da scudiero a Caio.

Merlino       Uhhh…di tutte le idiozie che ho sentito….Honululu arrivo (e va via).

Semola      Ma dov’è andato?

Anacleto    A Honululu, suppongo.

Semola      E dove sarebbe?

Anacleto    In un’isola lontana. Un posto che non è stato ancora scoperto.

Semola      Ma tornerà mai indietro?

Anacleto    Chi lo sa, chi ne sa niente (ed escono).

Voce fuori campo, poi entrano tutti (tranne Merlino e la cuoca) pronti per il torneo.

Voce          Per la corona d’Inghilterra si dia inizio al torneo.

Sir Ettore   Caio, ora è la volta delle spade.

Semola      (Disperato) Spade? Spade? Oh no. Caio, Caio.

Caio           Che c’è?

Semola      Ho dimenticato la tua spada.

Caio           Dimenticato la mia spada?

Semola      L’ho lasciata alla locanda.

Caio           (Infuriato) Brutto piccolo moscerino…farai meglio a trovarla o non azzardarti a tornare più indietro.

Anacleto    (Mentre stanno uscendo, indicando il fondo) Guarda ragazzo, guarda. Là, vicino alla chiesa.

Semola      Una spada, oh Anacleto, una spada.

Anacleto    Temo che non sarà facile tirarla fuori. Attento ragazzo, meglio che la lasci dov’è.

Semola      Ma Caio deve avere una spada (ed estrae la spada e torna verso Caio).

Sir Ettore   (A Caio) Il prossimo sei tu figliolo, comincia a prepararti.

Semola      Caio, Caio, eccoti la spada.

Caio           (Guardandola) Ma non è la mia.

Sir Ettore   (Avvicinandosi alla spada) Aspetta Caio, un momento (leggendo) chiunque estrarrà questa spada….oh, ma è la spada nella roccia.

Cavaliere   La spada nella roccia. Non è possibile.

Sir Ettore   (Prendendola e mostrandola) Ma guardate, è lei.

Pilade        E’ una cosa prodigiosa.

Cavaliere   Fermi tutti. Qualcuno ha estratto la spada della roccia.

Sir Ettore   (A Semola) Dove l’hai presa Semola?

Semola      (Impaurito) Io..io l’ho tirata da una incudine che stava su una roccia vicino alla chiesa. Laggiù.

Tutti ridono, forte.

Sir Ettore   Vuoi farti gioco di noi? Su, di la verità.

Semola      E’m proprio così signore.

Sir Ettore   Provacelo, torniamo insieme alla roccia. (Infila di nuovo la spada nella roccia) Ecco qui ragazzo, facci vedere il miracolo.

Caio           Ehi, un momento, chiunque può riuscirci, una volta che è stata tirata fuori.

Sir Ettore   E allora prova Caio (Caio esegue) metticela tutta, con tutta la tua forza.

Cavalieri    (Almeno due) (Spingendosi) Fate provare anche me..io..io..io.

Cavaliere   Fermi, questo non è giusto.

Pilade        Io propongo di far provare il ragazzo.

Cavaliere   E’ quel che dico anche io. Facciamolo provare. (Prendendo Semola) Su, ragazzo (E Semola esegue).

Cavaliere   Ce l’ha fatta. Questo è un miracolo voluto dal cielo. Questo fanciullo è il nostro re. (A Sir Ettore) Come si chiama il ragazzo?

Sir Ettore   Semola…Ehmmm, voglio dire Artù.

Cavaliere   Viva Re Artù.

Tutti            Viva Re Artù.

Anacleto    Non posso crederci.

Sir Ettore   Perdonami figliolo. Caio, inchinati  davanti al tuo re (tutti via).

Voce          Così finalmente in quell’era lontana il prodigio si avverò. Era iol primo giorno dell’anno e da quel giorno ebbe inizio il glorioso regno di Re Artù.

Semola      Non posso fare il Re, Anacleto, io non so nulla di come si governa un paese.

Anacleto    Te l’avevo detto di lasciare quell’arnese nella roccia ragazzo.

Semola      Io fuggirò (Va verso la porta centrale).

Tutti            (Da dentro) Viva Re Artù.

Anacleto    Meglio la porta laterale (Va verso sinistra).

Tutti            (Da dentro) Viva Re Artù.

Anacleto    Un’altra porta laggiù, vieni, vieni (Va verso destra)

Semola      (Da dentro) Viva Re Artù.

Anacleto    Pare che siamo circondati, ragazzo.

Semola      Oh, Anacleto, come vorrei che Merlino fosse qui. Merlino….Merlino (Riappare Merlino) Oh Merlino, sei tornato da honulu…

Merlino       Honululu? Si, sono tornato da Honululu e dal ventesimo secolo. E credimi, sta bene dove sta. Un bel guazzabuglio moderno.

Semola      Sono in un tremendo pasticcio.

Anacleto    Ha estratto la spada dalla roccia.

Merlino       Ah, Ah, ma certo, Re Artù ed i cavalieri della tavola rotonda.

Semola      Tavola rotonda?

Merlino       Perché, la preferisci quadrata forse?

Semola      Oh no, rotonda mi sta bene.

Merlino       Ragazzo mio, tu diventerai leggendario. Scriveranno libri su di te per secoli e secoli e, perché no, forse faranno anche un film su di te.

Semola      Un film? E cos’è?

Merlino       E’ una specie di televisione, ma senza la pubblicità.

(SIPARIO).