La Spada nella Roccia
Introduzione
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Si narra che un dì l’Inghilterra fiorì di audaci cavalier. Il buon re morì senza erede e così agognaron tutti al poter. Soltanto un prodigio poter salvar il regno da guerre e distruzion. Una spada nella roccia che un bel dì laggiù comparì. E sotto l’elsa in lettere d’oro erano scritte queste parole: “Chiunque estrarrà questa spada da questa roccia e da questa incudine sarà di diritto Re d’Inghilterra”. Sebbene molti avessero provato con tutte le loro forze, nessuno era riuscito ad estrarre la spada e neppure a smuoverla così il miracolo non era avvenuto e l’Inghilterra era ancora senza un re e con il passare degli anni la spada prodigiosa fu dimenticata. Erano tempi oscuri, senza legge ne ordine; gli uomini vivevano nel terrore l’uno dell’altro poiché il più forte opprimeva il più debole.
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Merlino. Dunque vediamo…dovrebbe arrivare qui fra diciamo mezzora.
Anacleto. Chi, chi? Mi piacerebbe saperlo, chi?
Merlino. Te l’ho detto, Anacleto, non ne sono sicuro, ma deve arrivare qualcuno, una persona molto importante
Anacleto. Barbagianate
Merlino. Lo vedrai, Anacleto, lo vedrai. E sarà un bambino, un ragazzo di 11-12 anni. Un tipetto tutt’ossa…
Anacleto. E dove pensi che sia in questo momento?
Merlino. Non tiro ad indovinare, Anacleto, io so dov’è! Anacleto. Meno di un miglio da qui, dove comincia la foresta. È in orario perfetto, se tutto va bene.
Caio. Buono, Semola
Semola. Faccio del mio meglio
Caio. Nessuno ti ha chiesto di venire, tanto per cominciare
Semola. Non mi muovo neppure
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Semola. Oh, aiuto
Caio. Piccolo stupido guastafeste
Semola. Oh Caio, per favore scusami, non l’ho fatto apposta, ti prego
Caio. Se riesco…se riesco a metterti le mani addosso ti torco quel collo striminzito, parola mia
Semola. Vado a riprenderti la freccia, sono sicuro di trovarla
Caio. Non dirmi che andrai la dentro eh, non lo sai che è pieno di lupi?
Semola. Non ho paura
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Semola si inoltra nel bosco ed il lupo lo segue
Semola. Oh eccola, eccola la …. Aiuto, aiuto…
Merlino. E così sei venuto per il te, finalmente…sei un po’ in ritardo lo sai?
Semola. In ritardo?
Merlino. Si…Dunque, io mi chiamo Merlino. Su parla figliolo, tu chi sei?
Semola. Io mi chiamo Artù, ma tutti mi chiamano Semola. … Oh che bel gufo impagliato..
Anacleto. Impagliato? Bada a come parli!
Semola. Ma è vivo, e parla
Anacleto. eh eh eh, e sicuramente molto meglio di te
Merlino. Oh andiamo Anacleto, sii carino, adesso vieni fuori, voglio presentarti Semola, vedi devi perdonarlo, è soltanto un ragazzo.
Anacleto. Ragazzo? Ah ah! Non vedo nessun ragazzo.
Semola. Mi dispiace di avergli…
Merlino. Non fa nulla. Lui è un po’ permaloso
Anacleto. Permaloso? Chi? Cosa?
Semola. Come sapevate che io sarei…?
Merlino. Che tu saresti piombato qui? Vedi, io sono un mago, un veggente, un pronosticatore. Io ho il potere di vedere nel futuro, secoli e secoli nel futuro. Io ci sono perfino stato, ragazzo.
Semola. Oh, ma allora potete vedere tutto prima ancora che accada?
Merlino. Si.. tutto quanto!
Anacleto. Cala cala Merlino
Merlino. Non proprio tutto. Ammetto che non sapevo chi sarebbe venuto per il te, ma come puoi vedere ho indovinato il luogo esatto
Semola. Siete molto in gamba signore
Merlino. Ma non chiamarmi signore. Chiamami Merlino e dammi del tu. Dunque .. hai una certa quale istruzione?
Semola. Si, mi insegnano a fare lo scudiero. Sto imparando le regole del combattimento, scherma, dei tornei e dell’equitazione
Merlino. Oh si, molto bene. Questo è…questo è… no, no, no, io intendevo una vera istruzione, matematica, storia, biologia, scienze naturali, geografia, latino, francese… vedi ragazzo, tu non puoi crescere senza una decente istruzione, quindi io sarò il tuo precettore
Semola. Ma io devo tornare al castello, hanno bisogno di me in cucina
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Scena 2
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Caio. Senti papà, non sono mica il suo tutore!
Sir Ettore. Beh dannazione, io si, dopotutto io l’ho preso con me, l’ho adottato se così si può dire. E come padre adottivo ne sono responsabile. …. Sta a sentire tu, come ti salta in mente di andartene a zonzo per la foresta facendo venire i capelli bianchi a tutti?
Semola. Chiedo scusa signore.
Sir Ettore. Le scuse non bastano. Avrai 4 note cattive, 4 ore in più di lavoro in cucina, presentati alla cuoca.
Semola. Ma signore, prima vorrei…
Sir Ettore. Va di corsa, marsh, marsh …. Ci vuole un’organizzazione perfetta per mandare avanti una grande casa. Occorrono regole di ferro, specialmente con i ragazzini
Anacleto. Sono pienamente d’accordo!!
Sir Ettore. E tu chi sei, poi? Ehm volevo dire tu…
Merlino. Io mi chiamo Merlino, e questo è Anacleto, un gufo altamente istruito
Sir Ettore. Ah, ah un gufo istruito, ah, ah … questa è buona… lo so…lo tieni sotto un incantesimo, Martino, tu sei un mago, vero?
Merlino. Il nome è Merlino, ed effettivamente sono il mago più potente del mondo!
Sir Ettore. Oh, non esageriamo, perbaccolina
Merlino. Bene, ve lo dimostrerò. Igidus igidus igidus mi, vento e neve correte qui
Sir Ettore. Che diavolo stai combinando?
Merlino. Diciamo che ho improvvisato una bella tormenta
Sir Ettore. Io spero però, Martino, che tu non ti diletti anche di magia nera..
Merlino. Oh no no no, non la tratto quella roba, no. La mia magia ha scopi principalmente educativi, ed è per questo che sono qui. Sono venuto per educare Semola.
Sir Ettore. Ehh, toglitelo dalla testa. Mando io che avanti la casa, e se tu credi di poter interferire con i miei orari rimetti in valigia i tuoi trucchi e vattene …. Oh, Caio, se n’è andato!
Caio. Era ora
Merlino. Me ne sono andato eppure non me ne sono andato. Così se me ne vado non potrete mai essere sicuri che me ne sia andato davvero, non è così???
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Sir Ettore Chi va la?
Pilade. Pilade, sono sir Pilade. Porto grandi notizie da Londra, sensazionali
Sir Ettore. Pilade, Pilade benvenuto vecchio mio. Che si dice, che si dice a Londra
Pilade. Grandi notizie, Ettore, grandissime notizie
Sir Ettore. Siediti amico mio, e racconta tutto.
Pilade. Ci sarà un grande torneo il giorno di capodanno
Sir Ettore. ohh, ma non è una novità. Lo fanno sempre!
Pilade. Si ma, Ettore, Ettore, non hai sentito la parte più interessante. … Il vincitore di questo torneo salirà sul trono!
Sir Ettore. Vuoi dire che sarà Re di tutta l’Inghilterra?
Pilade. Re di tutta l’Inghilterra!!
Sir Ettore. Caio, hai sentito?
Caio. Un discoletto premiuzzo
Sir Ettore. Aah, e tu puoi vincerlo se ti metti di buzzo buono ad allenarti. Ti faremo investire cavaliere a Natale e poi via a Londra, cosa ne dici?
Caio. Certo perché no, perché no?
Sir Ettore. Semola, ti piacerebbe andare a Londra?
Semola. Oh Sir Ettore dite davvero?
Sir Ettore. Se farai bene il tuo dovere potrai fare da scudiero a Caio
Semola. Oh signore, lo farò, lo farò…
Caio. Io non voglio Semola come mio scudiero
Sir Ettore. Ed ora brindiamo a Londra, a Caio ed alla quercia azzurra del mio guidone. Urrà, urrà
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Scena 3
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Pilade. Non è solo una questione di muscoli, figliolo. Giostrare è un’arte raffinata, è una scienza altamente sviluppata
Merlino. Ah ah ah, scienza la chiama. Un fantoccio che cerca di buttar giù un altro fantoccio con la punta di un bastone
Anacleto. E Semola ne va pazzo, come tutti gli altri
Merlino. Lo credo bene, questo ragazzo è uno spiritaccio, si butta anima e corpo in ogni cosa che fa. E queste doti sono preziose, una volta avviato nella direzione giusta
Anacleto. Eh, eh, allora aspetti un pezzo…
Merlino. Ma
io ho intenzione di barare, di usare la magia fino all’ultimo trucco, se
necessario
Bene, dopo essere diventato scudiero, in seguito diventerai cavaliere,
suppongo?
Semola. Ah, darei qualunque cosa per cavalcare un bianco destriero e uccidere draghi, grifoni e giganti mangiatori di uomini. Ma io sono un orfano ed un cavaliere deve essere di nobili origini. Io spero solo di essere degno di far da scudiero a Caio, anche quello è un compito importante, sai?
Merlino. Ah, si certo. Beh…
Sir Ettore. Semola, Semola…
Semola. Vengo, vengo
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Semola. Ah sei tu Merlino
Merlino. Ah si figliolo, si. Ehm… hai mai pensato di poter essere uno scoiattolo?
Semola. No, non l’ho mai pensato
Merlino. Ecco, quella è un’altra piccola creatura che ha degli enormi problemi. Come abbia potuto sopravvivere attraverso i tempi è uno dei più grandi misteri della natura. La sua vita è difficile, pericolosissima, ti piacerebbe provare?
Semola. No, meglio di no
Merlino. Capisco, forse è troppo rischioso per te, vero?
Semola. No, non è questo. È che ho avuto 3 note cattive ed ho tanto lavoro da sbrigare
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Piano, adagio. Ti avevo detto di guardare bene dove metti i piedi. Ricordati della forza di gravità.
Semola. Merlino, come facciamo a passare?
Merlino. Suppongo che sarà meglio cercare di girare al largo
Semola. Via, via, qui c’è spazio per tutti.
Merlino. Beh, io suppongo che lei non voglia essere girata al largo. Questa è una scoiattolina, e di pelo rosso per giunta
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Merlino. Ma perché le piaci! Anche questo fa parte della natura, ma non c’è tempo per spiegartelo. È meglio che io resti al di fuori di tutto questo.
Semola. Certo. Ed anch’io. Merlino, Merlino
Merlino. Devi farlo da solo. Neanche la magia può risolvere questo problema
Semola. Ascolta, io io non sono un ragazzo, voglio dire non sono uno scoiattolo. Sono un ragazzo, un ragazzo uomo, capisci? Lasciami in pace. Merlino, che devo fare, non vuole lasciarmi
Merlino. Temo che tu sia nei guai figliolo. Quando una scoiattolina si sceglie un compagno, è per la vita
Semola. Ma domani non sarò più scoiattolo
Merlino. Ma lei non lo sa. Lei sa solo un semplice fatto: che tu sei un lui e lei è una lei. È un fenomeno naturale
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Merlino. Oh si si si signora signora signora. Vede io non sono una ragazzo, voglio dire, non sono uno scoiattolo sono un ragazzo, voglio dire uh oh … soffro il solletico…no…sono un vecchio, un essere umano…capisce … al diavolo, al diavolo … vattene su…che impudenza…è il colmo….va alla malora
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Merlino. Tu nei guai? Guarda me, guarda la dietro
Semola. Aiuto, Merlino, aiuto
Merlino. Per giove, ne ho abbastanza di queste baggianate. Alacazan. Ecco, lo vedi adesso. Sono un brutto, orribile vecchio bilioso. Bu bu bu ...
Semola. Ecco, adesso ci credi? Non sono uno scoiattolo, sono un ragazzo. Ho cercato di dirtelo, sono un ragazzo, un essere umano. Se solo tu potessi capire
Merlino. Vedi, giovanotto, questa faccenda dell’amore è una cosa potentissima
Semola. Più forte della gravità?
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Scena 4
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Sir Ettore. Tieni duro figlio, picchia sodo… dunque parla, che cos’è tutto questo baccano
Cuoca La cucina, è sotto una maledizione… è stregata
Sir Ettore. Noo, scommetto che è stato quel vecchio caprone di Martino. Vieni figliolo, lo sapevo che ci avrebbe messo nei guai. … Oh poffarbacco, magia nera della peggiore specie. Vieni Caio, all’attacco
Cuoca Che il cielo ci protegga
Merlino. Ma che succede qui?
Semola. Per dindirindina
Merlino. Alacazan
Sir Ettore. Ah sei qui vecchio caprone ehhh. Che ti è saltato in mente di seminare le tue stregonerie in tutto il castello? Ebbene, che hai da dire a tua discolpa?
Merlino. Lavare i piatti e pulire i pavimenti tu lo chiami stregoneria?
Sir Ettore. Sono io che decido quello che è giusto o sbagliato e poi questo è il lavoro di Semola, uno dei suoi doveri. Ascolta ragazzo, se vuoi fare quel viaggio a Londra è meglio che righi dritto
Cuoca Vecchio caprone, se ti ripesco ancora nella mia cucina io ti …
Merlino. Signora, non ci conti
Caio. Dobbiamo cacciare quel vecchiaccio dal castello
Sir Ettore. Ohh no, no, no, Caio, potrebbe scagliare un maleficio su tutti noi e tramutarci in sasso… Shh non si sa mai cosa può fare quel vecchio demonio
Semola. Non è un vecchio demonio. È… è buono e anche la sua magia è buona. Se solo lo lasciaste in pace
Sir Ettore. Ah si? Ebbene avrai altre 3 note cattive
Caio. Gonfiagli le orecchie papà
Semola. Perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate
Sir Ettore. Altre 10 note cattive
Semola. Fate voi tutte le leggi e nessuno può dire nulla
Sir Ettore. Hai detto anche troppo, con la tua impertinenza ti sei rovinato. Caio, d’ora in poi il tuo scudiero sarà Polidoro. Hai sentito, Semola? Polidoro gli farà da scudiero
Semola. Si signore
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Merlino. Mi spiace, ragazzo. Mi spiace di aver rovinato tutto. So che quel viaggio a Londra significava molto per te.
Semola. Oh, non è colpa tua. Non avrei dovuto rispondere male, adesso sono proprio sistemato.
Merlino. Oh no, sei in una magnifica posizione. Non puoi scendere più in basso di così. Puoi soltanto salire
Semola. Vorrei sapere come
Merlino. Anacleto… hai visto quel modello di macchina volante?
Anacleto. Non voglio aver niente a che fare con i tuoi pastrocchi futuristici, lo sai!
Semola. Che è quella cosa laggiù?
Merlino. Oh si, naturalmente, eccolo qua
Semola. Vuoi dire che l’uomo volerà un giorno?
Anacleto. Se l’uomo fosse stato creato per volare sarebbe nato con le ali.
Merlino. Sto per dimostrare il contrario, Anacleto, se ti degnerai di osservare. Eccolo che parte. Oh no no no no
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Merlino. Un giorno l’uomo volerà. Io ci sono stato
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Merlino. Piano ragazzo, non così in fretta, è meglio che io ti spieghi prima la meccanica dell’ala. Queste penne lunghe si chiamano primarie.
Anacleto. Si può sapere da quando in qua sai tutto sulle ali degli uccelli?
Merlino. Ho fatto studi approfonditi sull’argomento
Anacleto. Bene, si da il caso che io sia un uccello
Merlino. Va bene signor saputone, l’allievo è tuo!
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Semola,Semola, un falco, un falco, attento ragazzo, guarda giù. Semola.
Semola. Anacleto, aiuto
Scena 5
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Semola. Io, io non sono un vero passero, sono un ragazzo
Maga Magò. Un ragazzo?
Semola. Merlino mi ha cambiato con la su magia. È il più potente mago del mondo
Maga Magò. Merlino…ah ah…Merlino… il più potente pasticcione del mondo, ragazzo. Ho più magia io nel mio dito mignolo… Non dirmi che non hai mai sentito parlare della meravigliosa Maga Magò!
Semola. Beh no, non mi pare
Anacleto. Maga Magò? Santo cielo, santo cielo…
Maga Magò. Ma come? Sono la più grande, la più formidabile… se con un ditin io tocco un fior ….si spampana e muore. Solo il demonio uguagliare mi può
Semola. Oh ma è terribile
Maga Magò. Grazie piccino, ma quello è niente, niente per me. Io son la magnifica, splendida Maga Magò. Senti, lo sai che posso rendermi anche più brutta?
Semola. Ohh questo lo trovo quasi impossibile… ehm… voglio dire che..
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Semola. Beh, la magia di merlino è sempre… beh è utile per qualcosa di buono.
Maga Magò. E lui vedrebbe qualcosa di buono in te?
Semola. Beh, suppongo di si
Maga Magò. Beh, secondo le mie teorie ciò è male. Perciò, ragazzo mio, penso proprio che dovrò distruggerti
Semola. Distruggermi?
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Merlino. Magò, Magò che cosa stai combinando?
Maga Magò. Oh bene Merlino, sei arrivato a tempo, stavamo facendo un giochetto
Semola. Si, voleva distruggermi
Maga Magò. E con ciò, che cosa vuoi fare, vuoi batterti? Vuoi un duello di magia?
Merlino. Come volete, madama.
Maga Magò. Ebbene, esci fuori allora
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Anacleto. Che che succede ragazzo, che stanno facendo?
Semola. Fanno un duello di magia. Che cosa significa?
Anacleto. è una battaglia di cervelli. I contendenti si tramutano in cose diverse e cercano di distruggersi a vicenda. Sta a vedere ragazzo, te ne farai un idea
Maga Magò. Ora, se non ti dispiace, per prima cosa detterò io le regole
Anacleto. Regole un corno…ah ah… vuole regole per il piacere di infrangerle
Maga Magò. Mi occuperò di te più tardi, vecchio barbagianni. Regola 1, niente minerali o vegetali, solo animali. Regola 2 non cose immaginarie come …draghi verdi e robe simili. Regola 3…non scomparire
Merlino. Regola 4 non barare
Maga Magò. Va bene, va bene… ora conta 10 passi 1-2-3-4-5-6
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Merlino. Ehh, ehi Magò hai stabilito tu le regole
Merlino. Suvvia, Magò, avevi detto niente draghi
Maga Magò. Avevo detto niente draghi viola? L’ho detto? Ho vinto, ho vinto
Semola. Oh quell’orribile vecchia strega, le caverò gli occhi
Anacleto. No, no…
Semola. Ohhh è sparito
Anacleto. Scomparso
Merlino. Ma no, non sono sparito, sono soltanto molto piccolo, un germe di un malattia molto rara. Il mio nome è maladicteroperosis e tu mi hai preso, Magò
Maga Magò. Che cosa?
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Maga Magò. Brutta vecchia subdola canaglia
Merlino. Ohh non è niente di grave Magò, starai meglio tra qualche settimana e sarai più bella…oh…volevo dire più brutta di prima. Comunque ti consiglio molto riposo e molto, molto sole
Maga Magò. Io odio il sole. Detesto quegli orribili salubri raggi solari. Li odio li odio odio odio
Semola. Sei stato davvero grande Merlino, ma potevi restare ucciso
Merlino. Ne valeva la pena, ragazzo, se ne hai tratto qualche insegnamento
Semola. Il sapere e la saggezza sono la vera forza
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Scena 6
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Caio. Sir Caio, mi hanno fatto cavaliere
Sir Ettore. Ohh certo, figliolo, certo. A Sir Caio e chissà… al futuro re di tutta l’Inghilterra
Pilade. Caio re? Che idea agghiacciante
Cuoca Sir Ettore, Sir Ettore, Polidoro si è preso gli orecchioni, ha la faccia gonfia come un rospo
Sir Ettore. Allora Caio avrà bisogno di un altro scudiero. Semola, tocca a te.
Semola. Mi tocca cosa, signore?
Sir Ettore. Far da scudiero. Andrai a Londra, ragazzo
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Merlino, Anacleto, Merlino…Merlino guarda, sono uno scudiero
Anacleto. Molto carino ragazzo.
Merlino. Ah davvero, una bella mascherata per lustrare stivali
Semola. Ma tutti gli scudieri sono vestiti così.
Merlino. Ed io che pensavo che tu volessi essere qualcuno. Che tu avessi un briciolo di cervello. Che grande avvenire, far da spalla a quel bietolone di Caio. Congratulazioni ragazzo.
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Merlino. Uhh… di tutte le idiozie che ho sentito… Honululu arrivo
Semola. Ma dove è andato?
Anacleto. A Honululu, suppongo
Semola. E dove sarebbe?
Anacleto. In un’isola lontana. Un posto che non è stato ancora scoperto
Semola. Ma… tornerà mai indietro?
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Sir Ettore. Caio, ora è la volta delle spade.
Semola. Spade? Spade? Ohh no. Caio, Caio
Caio. Che cè?
Semola. Ho dimenticato la tua spada
Caio. Dimenticato la mia spada?!
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Caio. Brutto piccolo mentecatto… farai meglio a trovarla o non azzardarti a tornare indietro
Anacleto. Guarda ragazzo, guarda. La, vicino alla chiesa
Semola. Una spada, oh Anacleto, una spada
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Semola. Ma Caio deve avere una spada
Sir Ettore. Il prossimo sei tu figliolo, comincia a prepararti
Semola. Caio, Caio eccoti la spada
Caio. Ma non è la mia!
Sir Ettore. Aspetta, Caio, un momento… chiunque estrarrà questa spada ….. ohh ma è la spada nella roccia
Cavaliere. La spada nella roccia? Non è possibile.
Sir Ettore. Ma guardate, è lei
Pilade. È una cosa prodigiosa
Cavaliere. Fermi tutti, qualcuno ha estratto la spada dalla roccia
Sir Ettore. Dove l’hai presa, Semola?
Semola. Io… io l’ho tirata fuori da un incudine che stava su una roccia vicino alla chiesa
Risate
Sir Ettore. Vuoi farti gioco di noi? Su, di la verità.
Semola. È proprio così, signore
Sir Ettore. Provacelo, torniamo insieme alla roccia. Ecco qui ragazzo, facci vedere il miracolo
Caio. Ehi un momento, chiunque può riuscirci una volta che è stata tirata fuori…uhmmm
Sir Ettore. Prova Caio, metticela tutta, con tutta la tua forza
Cavalieri. Fate provare anche me….io…io….io…
Cavaliere. Fermi, questo non è giusto.
Pilade. Io propongo di far provare il ragazzo
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Cavaliere. Ce l’ha fatta. Questo è un miracolo voluto dal cielo. Questo fanciullo è il nostro re. Come si chiama il ragazzo?
Sir Ettore. Semola…. Ehmm… no, voglio dire Artù
Cavaliere. Viva re Artù…..Tutti Viva re Artù
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Sir Ettore. Perdonami figliolo, Caio, inchinati davanti al tuo re
Così finalmente in quell’era lontana il prodigio si avverò. Era il primo giorno dell’anno e da quel giorno ebbe inizio il glorioso regno di re Artù
Semola. Non posso fare il re Anacleto, io non so nulla di come si governa un paese
Anacleto. Te l’avevo detto di lasciare quell’arnese nella roccia ragazzo
Semola. Io fuggirò.
Tutti Viva re Artù
Anacleto. Meglio la porta laterale
Tutti Viva re Artù
Anacleto. un’altra porta laggiù, vieni, vieni
Tutti Viva re Artù
Anacleto. Pare che siamo circondati, ragazzo
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Merlino. Honululu? Si, da Honululu e dal ventesimo secolo. E credimi, sta bene dove sta! Un bel guazzabuglio moderno
Semola. Sono in un tremendo pasticcio
Anacleto. Ha estratto la spada dalla roccia
Merlino. Ah ah, ma certo, re Artù ed i cavalieri della tavola rotonda
Semola. Tavola rotonda?
Merlino. Perché, la preferisci quadrata forse?
Semola. Oh no, rotonda mi sta bene
Merlino. Ragazzo mio, tu diventerai leggendario. Scriveranno libri su di te per secoli e secoli e, perché no, forse faranno anche un film su di te
Semola. Un film? E cos’è?
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