La strada verso il cielo

Stampa questo copione

LA STRADA VERSO IL CIELO

LA STRADA VERSO IL CIELO

di

Patrizia Monaco




favola dei campi




PERSONAGGI 

ETTY 1, la filosofa che s'interroga e si vede vivere 

ETTY 2, la deportata, rapata a zero

LA SOPRAVVISSUTA definita MATRICOLA A 52.. 

SPIER, analista junghiano, amante di Etty/ VECCHIO DEPORTATO/ALTRI

MISCHA, fratello di Etty, musicista/ GIOVANE DEPORTATO/ALTRI

SOLDATO che sarà con semplice cambio di divisa o russo o tedesco/UFFICIALE SS


MUSICHE DI BACH, BEETHOVEN, SCHUBERT, CHOPIN, canzoni dell'epoca quali
LILI MARLENE E ROSAMUNDE, CORO SOLO MASCHILE "TENEBRAE factae sunt"
(di Tomas Louis de Victor, 1548 1611)

Il testo è tratto dalle mie letture e reinterpretazioni del diario di Etty Hillesum, vari libri e incontri con la ex deportata matricola A … di Auschwitz Birkenau, da Primo Levi, Elie Wiesel, letture diverse, ricordi di spettacoli, ricordi di famiglia, film visti e mostre visitate, da quella dei disegni e poesie dei bambini di Terezin ai dipinti di Chagall.
Nonostante tutto ciò, rivendico la piena originalità e autonomia del mio testo.

COSTUMI. quando non altrimenti indicato, i costumi saranno di stracci per la Etty 2, una vestaglia comoda per Etty 1, quando scrive e un abitino sobrio per i suoi colloqui con Spier e il fratello, ma tutto a discrezione del regista e un abito contemporaneo da signora attempata per la Matricola A 52.. . Per Mischa e Spier abiti anni quaranta.


LA SCENA E' SPOGLIA, POCHI ELEMENTI, IN LEGNO, CHE VERRANNO UITLIZZATI PER CASA DI ETTY, CAMPO DI CONCENTRAMENTO, NEGOZIO, E POI ANGOLO ORCHESTRA: UN PIANOFORTE, VIOLINO, FISARMONICA
ALTRI ELEMENTI : UNA BICICLETTA E UN PARALUME IN PERGAMENA, SCRIVANIA. LE CUCCETTE DELLE BARACCHE FUNGERANNO ANCHE DA BANCONE DI DROGHERIA E VERRANNO DUNQUE RIEMPITE DI GENERI ALIMENTARI OLANDESI.
UN PICCOLO TRATTO DI BINARIO FERROVIARIO SOLLEVATO VERSO L'ALTO.
LA SCENA E' SEPARATA DALLA PLATEA DA UNA GRANDE RAGNATELA CHE POTRA' ESSERE ALLARGATA O ABBASSATA A SECONDA DELLE ESIGENZE.

TEMPO E SPAZIO SI INTERSECANO E SOVRAPPONGONO.



SCENA PRIMA


RAGNATELA CHE RICOPRE LA SCENA IN PENOMBRA.
LETTI A CASTELLO (QUELLI DELLE BARACCHE DEI CAMPI), OMBRA DI UNA IMPICCATO ALLA FORCA COMUNE (vedi foto di Auschwitz) ODORE DI FUMO.
TUTTI GLI ATTORI TRANNE IL SOLDATO SONO SDRAIATI NELLE CUCCETTE.
RUMORE DI ARTIGLIERIA PESANTE, CARRI ARMATI ECC, VOCIARE IN RUSSO.
DAL PUBBLICO UN SOLDATO IN DIVISA DELL'ARMATA ROSSA AVANZA BALDANZOSO, SI ARRESTA DAVANTI ALLA RAGNATELA, SI VOLTA VERSO IL PUBBLICO ATTONITO, POI SI APPOGGIA ALLA RAGNATELA E PIANGE, LE SUE SPALLE SARANNO SCOSSE DAI SINGULTI.

ETTY 2 (USCENDO DALLA RAGNATELA LO BUTTA DA PARTE) 
Facile piangere! Anche voi ne avete fatte! 
Ma quando siete entrati ad Auschwitz Birkenau 
non potevate credere ai vostro occhi. Eppure vi avevano insegnato ad odiare, a come trattare il nemico, interi villaggi bruciati, donne incinte sventrate, uomini costretti a mangiare i propri testicoli arrostiti sul camino. Vi avevano insegnato ad odiare i tedeschi, voi che venivate dalla Siberia e non sapevate neppure cos'era un tedesco…
Entrando ad Auschwitz Birkenau molti di voi si sentirono le gambe di gelatina, si rifiutavano di proseguire. Vi appoggiaste al filo spinato a piangere come i bambini che avevate ucciso davanti alle loro madri appena poche ore prima. Credevate di essere immuni dall'orrore.

MATR. A 52.. (SCOPRENDOSI L'AVAMBRACCIO SINISTRO) Auschwitz era l'unico fra i campi di sterminio in cui si praticava il tatuaggio del numero. Il tatuaggio, ora è di moda.
Come le cinture borchiate, le teste rasate…
I naziskin. (INTONA LE STROFE CHE I NAZISKIN CANTANO NELLE STRADE DI BERLINO)
Mangiano aglio
e vengono in Germania!
Faremo a loro quello che è stato fatto.
(PAUSA) Ora le loro prede sono i turchi.
Da noi, in Italia, fra poco, gli albanesi.

ETTY 1 Eppure io non trovo odio in me, soltanto amore. Io so che se c'è solo una scintilla umana, in un tedesco, ecco che non si può condannare l'intera nazione tedesca, io non riesco a odiare.

MATR. A 52.. Dicono che Dio non c'era ad Auschwitz. (MOSTRA UNA CINTURA DELLE SS) Io che c'ero e ne sono tornata, vi posso assicurare che Dio c'era, ed era dappertutto. Vedete quel che sta scritto qua sopra ? Gott mit uns. Dio è con noi. E poiché era sulle borchie delle cinture delle SS e loro erano ovunque, Dio c'era ad Auschwizt! Anche la sera, quando con le loro mogli ben pasciute ed agghindate assistevano alle esecuzioni musicali dell'orchestra delle donne che stavano nella baracca accanto alla mia.

LE TRE ATTRICI MUTANO A VISTA COSTUME. CAMICETTA BIANCA, GONNA NERA, SCARPE NERE SCALCAGNATE. 
LE TRE ATTRICI SI DISPONGONO AGLI STRUMENTI ED INTONANO LA QUINTA DI BEETHOVEN. I TRE ATTORI INDOSSANO DIVISE DA SS, BASTA UN BERRETTO RIGIDO NERO, GIACCA NERA CON CINTURA. I TRE ATTORI SORRIDONO BEATI, POI CON IL FRUSTINO DANNO UN COLPO PER TERRA, LE DONNE SMETTONO DI SUONARE, SI CAMBIANO NEGLI ABITI DI PRIMA.

MATR. A 52.. Dio c'era, sulle loro cinture, quando lanciavano i neonati ancora vivi nei forni sopra i mucchi dei cadaveri. 
Quando aizzavano i loro cani lupo contro i testicoli nudi d'un uomo la mattina nelle lunghe inutili ore dell'appello nel fango davanti alle baracche
o quando dagli stessi cani facevano scannare un bambino, come nella caccia alla volpe, adesso tanto vituperata dal Principe d'Inghilterra…
oppure quando… quando si portavano i piccolini appena arrivati e ancora tenerelli nei loro letti…
quando davano da mangiare ai loro canarini, mein schatz, … 
lo stesso appellativo, tesoruccio, quando ci trascinavano nei loro bordelli.
Scheletri, vagine prive d'ogni altro ornamento, neppure i peli del pube.
Ma le SS , con le loro borchie sulle cinture che si sfilavano solo in quei momenti non ci facevano caso. Un ' urgenza, come pisciare. Allora la cintura era a terra e si vedeva bene la scritta GOTT MIT UNS, Dio è con noi.
Perciò, Dio c'era ad Auschwitz, ed era con loro.

ETTY 2 (PREPARA UNO ZAINETTO METTENDOVI ALCUNI LIBRI) Mi hanno detto di portare oggetti personali cui teniamo molto. Cosa scelgo?

SCENA SECONDA

PER TUTTA LA SCENA MATRICOLA A 52.. E ETTY 2 FARANNO IL PASSATEMPO DI AUSCHWITZ, SPIDOCCHIARSI L'UN L'ALTRA, (IN s.f. la POESIA DI LEVI SE QUESTO E' UN UOMO, FINO A SE QUESTA E' UNA DONNA… ) 

ETTY 1 Rilke, San Matteo, La Bibbia, e Jung, vero Spier?

SPIER Jung, sì, è una buona lettura per un lungo viaggio.

ETTY 1 Ma tu sei morto, morto il giorno prima che la Gestapo di Amsterdam venisse a prenderti.

SPIER Anche tu Etty sei morta, ma adesso sei ancora in Olanda, a Westerbork, il campo di smistamento. 
ETTY 1 (GLI SI AVVICINA) Le nostre lotte, Spier? Il tuo lettino serviva a questo no?

SPIER Poco etico.

ETTY 1 Ma molto erotico. 

MISCHA Segretaria e poi amante del suo analista. Veramente poco etico, sì.

ETTY 1 Mischa pensa a suonare, al Concertgebouw danno una tua composizione, hai solo 17 anni, un piccolo Mozart.

MISCHA Potevo salvarmi vero? Mi avrebbero mandato in quel castello
dove mandavano gli ebrei importanti. 

SPIER Utili.

ETTY 1 Io avevo Spier, tu la tua musica, e poi la tua famiglia, erano anni felici e i nostri genitori, così liberi, per niente osservanti, la nostra mamma, così russa, così passionale.

MISCHA Io non posso accettare questo privilegio, i miei genitori sono a Westerbork e ci andrò anch'io, herr Uberfuher! 

ETTY 1 Io devo seguire la mamma, una volta mi disse che io son fortunata. Fino all'età di ventisei anni non ho visto neppure un cadavere, il primo è stato il tuo, Spier, che senza la dentiera non eri più così bello. Lei invece a 17 anni aveva assistito ad un pogrom, in Russia ed ora, a questo.

MISCHA I miei genitori appena arrivati ad Auschwitz furono subito mandati al gas,
io ci andai qualche giorno dopo, con le mie mani da pianista potevo servire a poco in fabbrica. Mio fratello Jaap sopravvisse ma morì sulla via del ritorno. Etty, Etty morì il 30 novembre 1943.
Fra qualche giorno saranno esattamente 57 anni.

ETTY 1 Invece che seguirci, lavorare come schiavo alla Bayer, quella che allora produceva Zyklon B ed ora aspirine, potevi salvarti. Diventare un bravo concertista, un compositore di fama mondiale, ora vivresti in Israele. Magari in quel bel quartiere elegante di Tel Aviv, Herzlia, villa con piscina, campo da tennis e imbarcadero privato. Perché no, Mischa?

MISCHA NON RISPONDE. 

SPIER (PRENDENDOLE LA MANO) Non analista junghiano, mia cara signorina Hillesum, i suoi amici l'hanno indirizzata male, io sono un psicochirologo.

ETTY 1 Varrebbe a dire, dottor Spier? 
SPIER Dalla mano entro nella sue psiche. 

ETTY 1 Oh mio Dio! 

SPIER Lei è credente?

ETTY 1 No. 

SPIER Atea, come me. 

ETTY 1 Sono ebrea. 

SPIER Anch'io, e lo era anche Freud. E allora?

ETTY 1 Ma non sono credente.

SPIER Perché insiste tanto su questo punto? 

LE DUE DEPORTATE DOPO LA SPIDOCCHIATURA INIZIANO A LITIGARE PER UN PEZZO DI PANE. SE SI VUOLE PIU' VEROSIMIGLIANZA, LA MATRICOLA A 52.. SI TOGLIE LA PARRUCCA ED È RASATA, COME ETTY 2.

ETTY 1 Io intesi dire, dio, mio dio, son capitata da un chiromante…

SPIER (LA AFFERRA BRUSCAMENTE PER LE SPALLE) Chiromante? La chiromante di Oscar Wilde? Quella che predisse che l' uomo era un assassino e lui che non aveva mai ammazzato nessuno ne rimase talmente turbato che… alla fine uccise la chiromante spingendola nel Tamigi? 

ETTY 1 (RIDE) Qualcosa del genere, sì. 

SPIER La psicochirologia è una scienza, io studiai con Jung a Zurigo, poi ho preso una strada mia. La psicochirologia l'ho ideata io.

ETTY 1 Mi fa vedere come funziona, dottor Spier? 

SPIER Funziona? Non è una macchina!

ETTY 1 La terapia, come funziona.

SPIER Lo sa che c'è una caverna a sud di Madras, dove sta scritto il destino di ognuno di noi? 

ETTY 1 Mi pare di averlo letto da qualche parte.

SPIER Forse in Jung. 

ETTY 1 Forse. (PAUSA) La mia mano è come quella caverna? (SPIER SCUOTE IL CAPO MENTRE LEI GLI TENDE LA MANO SINISTRA)

SPIER (SOSPIRANDO) Non sono una chiromante, non mi interessa la destra o la sinistra. Ed io sulla mano non leggo il nostro destino. Decifro la psiche. Lei continua a fraintendermi.

ETTY 1 (SI GUARDA LE MANI) Ma sono diverse.

SPIER Si usa la sinistra perché si suppone che sia la meno usurata dal lavoro… perché una volta c'erano molti lavoratori del braccio e i mancini erano considerati esseri diabolici, ma lei una studentessa e magari mancina, mi dica che differenza può fare.

ETTY 1 (GLI PORGE LA DESTRA CON MOVIMENTO BRUSCO)
Cosa c'è scritto? 

SPIER Lei mi offende (SORRIDE MENTRE LO DICE) non è così che funziona, per usare le sue parole. Ci vorranno molte sedute, cara signorina Hillesum lei è una depressa.

ETTY 1 (RITIRA LA MANO) E non me l'ha neanche guardata.
E poi io non posso pagarla. Ho solo 20 fiorini.

SPIER Mi han detto che lei è laureata in giurisprudenza e in lingue straniere.

ETTY 1 Russo. 

SPIER Le verrà utile, se vinceranno loro. 

ETTY 1 Mia madre è russa, scampata ad un pogrom.

SPIER Lei da me non scamperà, mi farà da segretaria, ne ho bisogno. Ho moltissimi pazienti.

ETTY 1 E non ha bisogno quindi neanche di soldi extra. 

LUI LA SPINGE, LOTTANO, DOPO LA LOTTA, AMPLESSO.

MISCHA Il dottor Julius Spier è un analista alla moda, l'avevano raccomandato a mia sorella perché molto insicura, depressa ed emotivamente instabile.
Spier, ideatore della psicochirologia, intendeva risolvere i conflitti del profondo con l'analisi del secondo volto, le mani. Anch'io ne fui tentato, ma ero preso dai miei studi al piano e le mie mani erano fin troppo occupate.
Etty prima di andare da lui si era informata. E dalla casa che divideva con il suo altro amante, dalla scrivania con una bella vista sulla Museumplein
inizò il suo diario nel 41. Fra le prime annotazioni, le parole di Spier che tanto la colpirono.
ETTY 1 ALLA SCRIVANIA,MENTRE LE DUE DEPORTATE MARCIANO AL SUONO DI "ROSAMUNDE" VERSO I LAVORI FORZATI CHE MIMERANNO.

ETTY 1 (SCRIVE COPIANDO) Basta che esista una sola persona degna di essere chiamata tale per poter credere negli uomini, nell'Umanità.
(GUARDA FUORI UN'IMMAGINARIA FINESTRA VEDE LE DEPORTATE HA COME UN MOTO DI REPULSIONE, POI SORRIDE)
"Domenica 9 marzo 1941, inizio il mio diario. Devo affidare il mio animo represso ad uno stupido foglio di carta. Mi sento un gomitolo aggrovigliato, un povero diavolo impaurito. Spier.. occhi limpidi e puri, grossa bocca sensuale, collo taurino, movimenti liberi e leggeri come una piuma, cinquantaquatto anni.. il conflitto fra anima e corpo in lui è ancora vivissimo…

SPIER Vedo che la mia frase sull'umanità le è rimasta impressa.

ETTY 1 (GETTANDOGLI LE BRACCIA AL COLLO) E' problema di questi tempi, il grande odio verso i tedeschi ci avvelena l'anima…

MISCHA E' troppo vecchio per te. 

ETTY 1 Anche papà Han lo è.

MISCHA Perché ti scegli per amanti uomini sempre così anziani che chiami anche papà? Lo trovo osceno.

ETTY 1 Sai che la terapia di Spier consiste nella lotta sul tappeto? Ed io lo trovo così attraente.. Non posso stare senza amore. 

MISCHA Che lotta? Ma che analista è? Non ha un divano? 

ETTY 1 Non siamo amanti. Lui non può fare il rimo passo, ma sento che lo farò io.

MISCHA SI CAMBIA IN SOLDATO TEDESCO E CON L'ALTRO ATTORE SCORTA LE DUE DEPORTATE, MIMANDO UNO STUPRO 

ETTY 1 (ALLA SCRIVANIA) Sono stata io a volerlo… Io lo desideravo lo desideravo più di ogni altra cosa al mondo. Per lui ho iniziato il mio diario, a scrivere poesie d'amore, come una liceale. Lo desidero e non riesco a staccare gli occhi da quel suo volto come da quell'albero rosso sangue che è giù nel viale.

SCENA TERZA


LA SCENA RAPPRESENTA LA BANCHINA DI ARRIVO DI WESTERBORK, QUEL CHE ETTY DEFINI' IL BOULEVARD DEI DEPORTATI. ETTY 1 VESTITA ELEGANTE. ( Fa parte del Consiglio Ebraico. Porta una cartella, la ventiquattrore di allora. Osserva.)

UFF.SS. Perché sorridi?

ETTY 2 Ich weiss nicht. Non so.

UFF. SS. Smettila.

ETTY 2 Non posso sorridere?

UFF. SS (TONO SEMPRE PIU' ALTO) Smettila!!!!

MATR A 52.. Era loro abitudine: sbraitavano gli ordini sempre uguali ma in tono sempre più forte, come se fossimo sordi, non come se non capissimo il tedesco. Poiché non ubbidivamo a quegli ordini dapprincipio incomprensibili, ci bastonavano. (PAUSA BREVE) Così imparammo il tedesco.

ETTY 2 Perché non posso sorridere? Warum?

MATR A 52 Hier es ist kein warum. Qui non esiste un perché.

UFF. SS SMETTILA!!!!!! ( LEI SORRIDE E LUI LA PICCHIA TRASCINANDOLA PER I CAPELLI FUORI DELLA SCENA) 

ETTY 1 (SCRIVENDO SULLA CARTELLA COME FOSSE ALLA SCRIVANIA) Cara Maria, tutto questo avveniva in quel che io chiamavo, con umorismo tutto nostro, tutto familiare, il boulevard dei deportati.

MATR A 52 Ad Auschwitz, con umorismo tutto loro, le SS definivano la banchina ferroviaria, HIMMELFARHT, la strada verso il cielo…

ETTY 1 A Westerbork arrivano ogni giorno ebrei per lo più olandesi, qualche zingaro, qualche S-fall, un penale, e sfilano davanti al comandante, che ha l'aspetto di un gentleman. Ogni martedì dal binario opposto partono i carri merci per l'est. Stipati fino all'inverosimile di vecchi, malati, bambini, vanno verso est, dicono in Polonia.

UFFICIALE SS, ORA CON GRADI DIVERSI, CAMMINA CON UN FRUSTINO SOTTO IL BRACCIO, E' IL COMANDANTE. SORRIDE.

ETTY 2 (IN PIEDI, TREMANTE) Il comandante di Westerbork è un bell'uomo che certe stupide ragazzine ebree sono persino innamorate di lui! 

UOMO VECCHIO In quell'altro campo dov'ero prima, il comandante li spingeva a bastonate sui treni per l'est, questo coi sorrisi.
Cambia qualcosa? 

ETTY 2 All'est a fare cosa?

UOMO VECCHIO A lavorare nelle miniere di carbone. 

ETTY 2 Anche le donne?

UOMO VECCHIO Poi ci convertiranno.

ETTY 2 Ma io non ne ho bisogno. (IL VECCHIO LA GUARDA SENZA CAPIRE E SE NE VA) 
Spier diceva che non esiste aldilà.
Adesso vorrei che ci fosse. Adesso che lui è morto così avrei la speranza di incontrarlo e di fare l'amore con lui così grosso e forte, anche se ha una moglie a Londra, ma cosa c'entra è morto.. e la moglie, o forse era la fidanzata, sarà viva, e forse neanche ebrea ma agli ebrei in Inghilterra non fanno niente.
Chissà perché.
Chissà perché ai tedeschi è venuta la fissa che gli ebrei devono essere schedati…

MATR. A 52.. Schedati?!? Idiota idiota e triplamente idiota. Noi dovevano essere sterminati. Soltanto non dovevamo saperlo ecco tutto, ma quelli che erano un po' più curiosi lo sapevano quelli che si facevano domande, domande pratiche intendo, non come le tue.

ETTY 1 Quali domande?

MATR. A 52.. Filosofiche.

ETTY 1 Dici filosofia come dire merda. Io ho sempre mantenuto un atteggiamento di distacco, volevo capire.

MATR. A 52 Hai capito così bene che sei arrivata sulla banchina di Auschwitz Birkenau con uno zaino pieno di libri…pensavi ci fosse il tempo per leggere, come in una colonia estiva..

ETTY 1 Dovevano portare con noi le cose più preziose. E per me, erano i libri. 

MATR.A 52.. L'oro degli ebrei, quello che ora sta nei caveau delle pulite banche svizzere. O almeno, i denti d'oro strappati ai cadaveri dai loro stessi compagni. I lugubri e sventurati figuri del Sonderkommando. 

ETTY 2 La macchina dello sterminio funzionava alla perfezione. Così anche fra noi ci odiavamo, così anche gli ebrei avevano la loro responsabilità: erano gli stessi deportati a fare il lavoro più sporco. Portare le cataste di morti nei forni. Prima però dovevano togliergli i denti d'oro. 

MATR. A 52.. Non è vero che eravamo pecore al macello. Un Sonderkommando si ribellò e la pagammo tutti. Come per ogni piccola o grande fuga o sabotaggio.


SCENA QUARTA

SCENA DELL'IMPICCAGIONE, liberamente tratta da La Notte di Wiesel.
I TRE IMPICCATI NON SI VEDONO, PENZOLANO, SI VEDRANNO LE LORO SILOUHETTE. SI MUOVONO PERO', SCALCIANO.

MATR A. 52 Ho visto altre impiccagioni, ma non ho mai visto un condannato piangere, perché già da molto tempo questi corpi inariditi avevano dimenticato il sapore amaro delle lacrime.
Tranne che una volta. L'Oberkapo del 52° commando dei cavi era un olandese: un gigante di più di due metri. Settecento detenuti lavoravano ai suoi ordini e tutti l'amavano come un fratello. Mai nessuno aveva ricevuto uno schiaffo dalla sua mano, un'ingiuria dalla sua bocca. 
Aveva al suo servizio un ragazzino un pipel, come lo chiamavamo noi. Un bambino dal volto fine e bello. 
Un giorno la centrale elettrica di Buna saltò. Chiamata sul posto la Gestapo concluse trattarsi di sabotaggio. Si scoprì una traccia: portava al blocco dell'Oberkapo olandese. E lì, dopo una perquisizione, fu trovata una notevole quantità di armi. 
L'Oberkapo fu arrestato subito. Fu torturato per settimane, ma inutilmente: non fece alcun nome. Venne trasferito ad Auschwitz e di lui non si senti più parlare. 
Ma il suo piccolo pipel era rimasto nel campo, in prigione. Messo alla tortura restò anche lui muto. Allora le S.S. lo condannarono a morte, insieme a due detenuti presso i quali erano state scoperte altre armi. 
Un giorno che tornavamo dal lavoro vedemmo tre forche drizzate sul piazzale dell'appello: tre corvi neri. Appello. Le S.S. intorno a noi con le mitragliatrici puntate: la tradizionale cerimonia. Tre condannati incatenati, e fra loro il piccolo pipel, l'angelo dagli occhi tristi. 
Le S.S. sembravano più preoccupate. Più inquiete del solito. Impiccare un ragazzo davanti a migliaia di spettatori non era un affare da poco. Il capo del campo lesse il verdetto. Tutti gli occhi erano fissati sul bambino. Era livido, quasi calmo, e si mordeva le labbra. L'ombra della forca lo copriva. 
Il Lagerkapo si rifiutò questa volta di servire da boia. 
Tre S.S. lo sostituirono. 
I tre condannati salirono insieme sulle loro seggiole. I tre colli vennero introdotti contemporaneamente nei nodi scorsoi. 
- Viva la libertà! - gridarono i due adulti. 
Il piccolo, lui, taceva. 
- Dov'è il Buon Dio? Dov'e? - domandò qualcuno dietro di me. 
A un cenno del capo del campo le tre seggiole vennero tolte. 
Silenzio assoluto. All'orizzonte il sole tramontava. 
Scopritevi! - urlò il capo del campo. La sua voce era rauca. Quanto a noi, noi piangevamo. 
- Copritevi! 
Poi cominciò la sfilata. I due adulti non vivevano più. La lingua pendula, ingrossata, bluastra. Ma la terza corda non era immobile: anche se lievemente il bambino viveva ancora... 
Più di una mezz'ora restò così, a lottare fra la vita e la morte, agonizzando sotto i nostri occhi. E noi dovevamo guardarlo bene in faccia. Era ancora vivo quando gli passai davanti. La lingua era ancora rossa, gli occhi non ancora spenti. 
UOMO VECCHIO - Dov'è dunque Dio? 

UOMO GIOVANE Dov'è? Eccolo: è appeso lì, a quella forca... 

LUNGA PAUSA IN CUI SI SENTE LA QUINTA DI BEETHOVEN
LE DONNE VANNO A VESTIRSI PER IL CONCERTO E COSI' GLI UOMINI DA UFFICIALI SS. 

MATR.A 52.. (AVVIANDOSI A SUONARE) Dio c'era, ma aveva girato la testa da un'altra parte.

SUONANO PER UN POCO, POI LA MUSICA CAMBIA, E' LA CANZONE DI GUCCINI.

Son morto che ero bambino son morto con altri cento
passato per un camino ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve e il fumo saliva lento;
nei campi tante persone che ora sono nel vento.
nel vento tante persone, ma solo grande silenzio;
è strano non ho imparato a sorridere qui nel vento.
No, io non credo che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare
e che il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
Di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento.
Ancora tuona il cannone, e ancora non è contento;
saremo sempre a milioni in polvere qui nel vento.

BUIO 

SCENA QUINTA


ETTY 2 È SDRAIATA SULLA CUCCETTA DI AUSCHWITZ ASSIEME A MATR. A 52.. E SOGNA O PENSA AL PASSATO. SI ALZA E VEDE ETTY 1 IN VESTAGLIA ALLA SCRIVANIA. 
ETTY 2 TIENE IN MANO IL PARALUME IN PERGAMENA 


ETTY 1 (SCRIVE) La nascita di un'autentica autonomia interiore è un lungo e doloroso processo; è la presa di coscienza che per te non esiste alcun aiuto o appoggio o rifugio presso gli altri, mai. Che gli altri sono altrettanto insicuri, deboli, indifesi. Che tu dovrai essere sempre la persona più forte. Non credo tu sia il tipo da trovare queste cose in un altro. Sei sempre rimandata a te stessa. Ma doverlo riconoscere, ogni volta! (ETTY 2 LE GIRA ATTORNO)
Soprattutto come donna. Hai pur sempre il desiderio di perderti in un altro. Ma anche questa è una favola, seppur bella. Due vite non possono combaciare.

SPIER (APPARSO DAL BUIO) L'allieva ha superato il maestro, ma non era questo, non era questo che volevo… un torturarsi continuo della mente…

ETTY 1 Sola, mio Dio, è dura. Perché il mondo è inospitale. Ho un cuore molto appassionato, ma mai per una persona sola: per tutte le persone. E' un cuore molto ricco, credo. Una volta pensavo che lo avrei dato tutto a una persona sola (SPIER PIANGE) ma è impossibile. E quando, a ventisette anni si arriva a verità così dure, ci si sente disperati, soli e impauriti, ma anche indipendenti e orgogliosi. Sono affidata a me stessa e dovrò cavarmela da sola. L'unica norma che hai è te stessa, lo ripeto sempre. E l'unica responsabilità che puoi assumerti nella vita è la tua. Ma devi assumertela pienamente. E ora telefona a S.

ETTY 2 (SUSSURRANDO) Fa buio Etty, perché non accendi la lampada?

ETTY 1 Mancano le lampadine. I negozi cominciano ad essere sguarniti. Ieri sera ho dovuto fare a meno del burro.

ETTY 2 Prendi questa, fa una bella luce, è fatta con la pelle degli ebrei.

ETTY 1 CHIUDE IL DIARIO ED ESCE.

MATR. A. 52.. (FORTE, DALLA CUCCETTA) Schweine!!
I tedeschi ci chiamano maiali e come del maiale non buttano via niente. 
BUIO

SCENA SESTA

APPOGGIATE LE DUE DEPORTATE AI BINARI SOLLEVATI MENTRE GLI UOMINI SUONANO LILI MARLENE

ETTY 1 (COME SOPRA, IN VESTAGLIA, ALLA SCRIVANIA) Signore, dammi meno pensieri e più acqua fredda e ginnastica alla mattina presto. 

ETTY 2 Ora di docce fredde ne hai quante ne vuoi il mattino all'alba fra fango e cadaveri nelle interminabili ore d'appello.
Cosa ti aspettavi?

ETTY 1 (TOGLIENDOSI LA VESTAGLIA E RIMANENDO CON L'ABITINO SOBRIO E PRENDENDO LA CARTELLA) Io voglio essere il cuore pensante della baracca. 

GLI UOMINI FINISCONO DI SUONARE E SI PREPARANO PER LA SCENA DEL BIDONE DELL'IMMONDIZIA..

MATR A 52.. Le donne francesi son quelle che continuano a pensare a come fuggire, a organizzare la resistenza, come faceste voi in Olanda. E poi, le francesi, che gran signore, si passano la gamella con madame qui madame la…
Ma le altre non vogliono pensare non voglion sentire, voglion dimenticare il più presto possibile.

ETTY 1 Partirò perché voglio seguire i miei genitori e Mischa. Penso però che vorrò seguire le ragazze adolescenti, chissà mai cosa ne sarà di loro… 

MATR A 52.. Tu non provavi odio per quelle belve, mi sono spesso chiesta com'era possibile.
Adesso che sono tornata, ho visto altro odio, altre violenze, altri genocidi, altre stragi d'innocenti e ho finalmente compreso quel che tu intendevi. In quell'inferno tu eri come distaccata e io ero livida di rabbia sempre. 

UNO DEGLI UOMINI, IL PIU' MINGHERLINO, CHE POSSA APPARIRE IL PIU' PICCOLO POSSIBILE, FRUGA NEL BIDONE DELL'IMMONDIZIA E CI ENTRA CON LA TESTA PER SCAVARE IL FONDO. UN SORVEGLIANTE ARRIVA E LO BUTTA DENTRO A CAPOFITTO, POI METTE IL COPERCHIO E CI SI SIEDE SOPRA, FUMANDO. DA DENTRO URLA GRIDA, COLPI, POI SILENZIO.
A QUESTO PUNTO IL SORVEGLIANTE CHIAMA UN SOLDATO E PORTANO VIA IL BIDONE PER VUOTARLO E NE ESCE IL RAGAZZETTO.

SOLDATO E questo cos'è?

SORVEGLIANTE Immondizia.

RIDONO ENTRAMBI. 

SCENA SETTIMA

AMSTERDAM. DAVANTI AL BANCONE (CUCCETTE) DI UN DROGHIERE. I BANCONI SONO MEZZI VUOTI.

SPIER Per stasera cioccolata Van Houten, miele, burro, formaggio…

ETTY 1 Vuoi farmi diventare grassa? 

SPIER Sì. Più superficie da accarezzare. 

ETTY 1 (RIDE) Pane bianco nero e integrale. 

SPIER Sì, prendiamolo prima che sparisca tutto.

ETTY 1 E gli altri? 

SPIER Li invitiamo noi tutti gli altri, cosa credevi, piccola mia? 

ETTY 1 Vuoi dire i nostri amici. 

SPIER Beh, sì. 

ETTY 1 Non tutta Amsterdam.

SPIER (RIDE) Buon Dio, no! 

ETTY 1 E allora a qualcuno stasera mancherà del pane. 

SPIER Io scherzavo… (LA ABBRACCIA) 

ETTY 1 (SCIOLGIENDOSI DALL'ABBRACCIO) Sei sicuro?

SPIER (FINGE OFFESA) Bell'opinione hai di me! Mi vedi come uno di quei borghesoni grassi disegnati da Grosz?

ETTY 1 (RACCOGLIENDO IL CIBO IN UNA SPORTA) No, tu hai detto, a ciascun giorno basti il suo pane , come basta la sua pena.

SPIER (RIDENDO E AIUTANDOLA CON LA SPORTA) Citavo solo San Matteo, non preoccupatevi del domani, a ciascun giorno basta la sua pena.
(SI AVVIA FUORI O COMUNQUE AL BUIO)

ETTY 1 (AL PUBBLICO ) La Bibbia mi ha confortato molto a Westerbork, la metterò nello zaino quando dovrò partire per l'est.

SCENA OTTAVA

CUCCETTE DI AUSCHWITZ. MATRICOLA A 52.. E' CORICATA E RACCONTA. IN PIEDI, PIU' LONTANO, ETTY 2, COME DA SUCCESSIVA DESCRIZIONE.

MATR A 52.. Io stavo per diventare come molte altre, come le SS volevano farci diventare disumane, immondizia, così loro si toglievano ogni colpa, che rimorsi hai se getti immondizia? Se scarichi immondizia, se la chiudi in un bidone? Io ci andai vicino a diventarlo.
Un giorno arrivò un nuovo contingente dalla Grecia, non so neppure se fossero ebree o zingare o politiche, ma non mi fece piacere avere nuova compagnia.

ETTY 2 (IN QUESTO CASO CON UN COPRICAPO DIVERSO IMPERSONA LA GRECA) Sono stanchissima… (SI APPOGGIA AL BANCONE CUCCETTA DI MATRICOLA A 52..)

MATR A. 52.. (LA RESPINGE CON TALE VIOLENZA CHE L'ALTRA SBATTE CONTRO UN'ALTRA CUCCETTA )Raus, schweine! Va via dal mio posto, maiale!

ETTY 2 (SEMPRE NEI PANNI DELLA GRECA SI ALZA A FATICA E MORMORA UMILMENTE) Entschuldigung.

MATR A 52.. Capite? Fu lei a scusarsi. Lei stanca del viaggio, impaurita, già aveva imparato a scusarsi in tedesco. Mi aveva presa per una kapò, vale a dire, una donna ridotta a belva per sopravvivere. 
Dovetti arrivare a quel limite per capire dove stavo arrivando, dove loro volevano che arrivassi. Non mi scusai, ma seppi che ero giunta alla sottile linea grigia, oltre quel limite, oltre non sarei più stata una donna.
Da quel giorno mi sforzai a costruirmi un'armatura morale.
(OSSERVA ATTENTAMENTE IN DIREZIONE DI ETTY 1)

ETTY 1 (ABITO, CARTELLA, SIGNIFICA CHE E' ANCORA A WESTERBORK, SCRIVE COMUNQUE APPOGGIATA AD UNA SCRIVANIA) Ci vorrebbe un gran poeta, le cronache del mio diario non bastano più: è partito il convoglio del martedì verso Auschwitz.
Ora l'est ha un nome: Auschwitz. 
Il mio diario non basta. Tutta l'Europa sta diventando pian piano un grande campo di prigionia.
So che chi odia ha fondati motivi per farlo Ma perché dovremmo scegliere sempre la strada più corta e a buon mercato? Ho potuto toccare con mano come ogni atomo di odio che si aggiunge al mondo lo rende ancora più inospitale. 
Qui si potrebbero scrivere delle favole . Sembra strano, ma se si volesse dare un'idea della vita a Westerbork, quella sarebbe la forma migliore La miseria che c'è qui ha passato a tal punto i limiti della realtà da diventare irreale. 
Si dovrebbe proprio essere un grandissimo poeta per descrivere quel che accade qui. Magari ci riuscirò più o meno bene fra una decina d'anni.

SCENA NONA

AMSTERDAM. 

SPIER Cosa mi stavi dicendo Etty? Che ieri sera a letto con Han.. beh sei proprio unica.. (RIDE) e non pensi io sia neanche un poco poco geloso?

ETTY 1 ( IN VESTAGLIA ) No, e allora io… (RIDE) che faccio l'amore o la lotta con te, che è poi la medesima cosa… davanti alla foto della tua bella fidanzata che ti aspetta a Londra?

SPIER Noi siamo d'accordo che l'amore è troppo grande per esaurirsi verso una sola persona. 

ETTY 1 Sì, sono d'accordo con il mio cervello, il mio bel cervello. Il mio finissimo cervello. Ma il cuore qui.. a volte.. sai cosa mi succede?

SPIER Perché hai preso da tua madre. Russa. Passionale.

ETTY 1 No non è questo che volevo dirti. La mia passione basta e avanza per te, Han e chissà quanti altri uomini, tutti tutti gli uomini della terra. (BALLA)

SPIER INTONA UN LIED DI SCHUBERT: Der Lindenbaum

Sì Julius, vorrei ballare in un intero bosco di tigli assieme a te a tutti gli uomini e le donne e sì, persino quelli della Gestapo.

SPIER (SCURO IN VOLTO) No, il mio amore universale non è così grande. Non 
comprende, in nessuno dei due sensi, la Gestapo.

ETTY 1 Io scherzavo…

SPIER Sulla Gestapo non si scherza.

ETTY 1 Con Papà ridiamo, (ALLO SGUARDO INTERROGATIVO DI SPIER) il mio vero papà, mio padre che sai che fine senso dell'umorismo che ha.

SPIER Sì.

ETTY 1 Siccome agli ebrei è vietato adesso andare nei boschi, sai giù, al Wandelweg, quei tre faggi spelacchiati, beh, è considerato un bosco e non possiamo andare neppure lì. (RIDE)

SPIER Non ci vedo nulla da ridere.

ETTY 1 E poi sai cos'ha detto Papà sempre a proposito dell'ordinanza della Gestapo sulle biciclette? Che a noi ebrei sono vietate. Bene, ha detto, così non dovremo più preoccuparci che ce le rubino. (LO GUARDA MA SPIER NON RIDE) Però adesso ho sempre le vesciche ai piedi, e non è una malattia psicosomatica… vuoi vedere?

SPIER Etty, la situazione si fa critica di giorno in giorno.

ETTY 1 Siamo andati insieme, no, l'altro giorno alla Gestapo a farci schedare, ti ricordi cosa abbiamo fatto dopo?

SPIER Cosa vuoi dire?

ETTY 1 Ci siamo messi a ridere della loro pomposità, della loro meticolosità, della loro assoluta mancanza d'umorismo.

SPIER Etty, hai saputo di Jonas? Lo hanno torturato a morte. 

ETTY 1 Quel dolce ragazzo della Libreria Cultura, che amava la musica suonava il mandolino, aveva una ragazza simpatica che poi aveva sposato e hanno avuto un bimbo.
Ci penso sai, ma non voglio farmi sopraffare dall'odio.
Lo sai Spier cosa ho pensato?

SPIER Fai riposare quel tuo cervello.

ETTY 1 Vuoi dire come dicono tanti che dovrei essere più concreta?

SPIER Non capisco cosa intendi.

ETTY 1 Molti pensano che la vita stia andando alla fine e che tutto stia crollando. Tra molto tempo si vedrà forse che è stato anche un inizio. Ma forse non poggio bene i piedi sulla terra? Su lasciami stare, bisogna anche che ci siano al mondo persone come me, le mie realtà sono di fatto diverse da quelle che i più chiamano la realtà, ma anche loro sono realtà.
Prima di conoscerti. Julius, un anno e mezzo fa vivevo di aspirine e ripiegata su me stessa.

SPIER Io volevo solo dirti, Etty, che la situazione va precipitando. Sempre più frequenti sono i convogli che partono prima per Westerbork e poi da lì, verso l'est e chissà dove.. ecco vedi Etty, non so come dirtelo… (PROVA AD INGINOCCHIARSI MA NON CI RIESCE) vuoi sposarmi?

ETTY 1 (COMMOSSA POI RAZIONALE) Mi vuoi sposare perché sai che moriremo? 

SPIER Che idee, Etty. Ci si sposa per vivere, non per morire.

ETTY 1 Pensavo a tutte quelle coppie di guerra. Sai i soldati che partono per il fronte e…

SPIER Noi non abbiamo alcun fronte, eravamo neutrali e ci hanno invaso, nessuno ha mosso un dito. Lascia perdere. 

ETTY 1 Cosa Julius? Il non intervento delle grandi potenze o.. la tua domanda? Sai che volevi inginocchiarti per farmela? E non lo hai fatto.

SPIER Non è facile inginocchiarsi.

ETTY 1 Non è un gesto ebraico. Guarda, (SI INGINOCCHIA)

SPIER E lo fai spesso?

ETTY 1 Devo confessarti una cosa… 

SPIER Se non sbaglio le cose che dovevi dirmi erano già due, quella a letto con Han, poi un'altra che non so bene a che proposito e poi adesso questa. Il tutto interrotto dalla mia ridicola domanda di matrimonio.

ETTY 1 (ABBRACCIANDOLO) Non era ridicola, solo sappiamo bene entrambi che è impossibile.

SPIER Perché?

ETTY 1 Lasciami rispondere per ordine. A letto ier sera con Han, mi è venuto in mente che io leggo sempre Rilke (SPIER E' LIEVEMENTE SECCATO) che mi conforta molto, specialmente le poesie. (GLI PRENDE LA MANO) Mi conforta quasi quanto mi conforti tu. Ebbene, pensavo, e poi l'ho detto a Han che c'ha capito ben poco. Rilke, scriveva in un elegante veste da camera, un uomo fragile e ha scritto gran parte della sua opera fra mura di castelli ospitali, in gran tranquillità. Non sentiva agitarsi dentro e fuori i demoni della creazione. Ma forse è un disegno, che degli artisti scrivessero cose così belle di conforto ad altri che in situazione assai meno tranquille potessero trarne appoggio?

SPIER E' un pensiero interessante, sì, ed anche altruista, come sei tu, Etty. Che vedi solo il bene e il bello.

ETTY 1 Oh, questo me l'hai insegnato tu. Tu, ecco la mia confessione… tu, no, prima la cosa stupida.

SPIER Dio, Etty, tu parli come gli irlandesi, a riccioli. Curly talk, dicono gli inglesi di loro. Una spirale.

ETTY 1 Ogni riccio un capriccio. Meno male, qualcosa di femminile in me. Non solo un cervello che non smette mai di lavorare. L'altro giorno sul Leidesplein ho incrociato una signora, un bel cappellino, un tailleur fatto su misura, le calze di seta, di seta, con la riga ben dritta e i tacchetti alti. Io mi son girata a guardarla per un bel po'. Io che zoppicavo per le vesciche. E ho riflettuto, perché non son anch'io bella e stupida, una specie di giocattolo desiderato dall'uomo? Che idea primitiva. E poi magari quella donna era una dottoressa, un avvocato di fama, un Premio Nobel…
Che clichè vero, bella e stupida?

ARRIVA MISCHA DI CORSA.

ETTY 1 (ABBRACCIANDOLO) Mischa, che c'è? E' successo qualcosa?

MISCHA (GUARDA CON ARIA DI SCUSA SPIER) Nulla, o almeno nulla di ancor più spaventoso di quel che è già successo. Hai saputo di Jonas? Avete saputo?

SPIER E ETTY 1 FANNO UN CENNO AFFERMATIVO.

Etty, tu devi entrare nel Consiglio Ebraico, potrai fra qualcosa. 

ETTY 1 L'idea non mi sorride molto perché so che sono un branco di ipocriti.

MISCHA Proprio per questo. Tu sarai la Voce di chi resta inascoltato da quel branco, appunto. 

SPIER Ha ragione Mischa, tu hai i numeri per farlo. Altrimenti quelli mandano a Westerbork solo i poveracci. Tu hai talento, eloquenza, cervello.

ETTY 1 Cervello e niente calze di seta.

MISCHA Etty, vuoi delle calze di seta? Mia moglie ne ha tre paia. Stasera te le faccio portare da Jaap.

SPIER M'interessa la tua confessione.

ETTY 1 (GUARDANDO MISCHA) Va bene.

MISCHA Allora, allora me ne vado…

ETTY 1 No, resta, riguarda anche te. (SPIER E' INTENTO AD OSSERVARLA)
Io ho avuto un brutto momento, ho passato dieci giorni a letto, per un raffreddore che mi ha fatto vedere tutto nero. E non ho scritto nulla. Poi, ho ricominciato, ma non con il diario. Ho scritto una novella.

MISCHA Bene! 

ETTY 1 S'intitola La ragazza che non voleva inginocchiarsi.

SPIER Ah.

ETTY 1 Sai Mischa, si diceva con Spier che inginocchiarsi non è un gesto ebraico.
Ebbene, io l'altra mattina l'ho fatto, in camera da letto, fra il letto disfatto di Han (SMORFIA DI MISCHA) e la macchina per scrivere. (COMINCIA GOFFAMENTE A INGINOCCHIARSI E CADE DA UN LATO)

SPIER (IMPERSONANDO HAN) Cosa stai facendo?

ETTY 1 Niente Han, niente, cercavo un bottone.

MISCHA RIDE.

ETTY 1 Ma da allora, ho provato ancora, ho congiunto le mani. E adesso tutte le mattine stendo un tappeto di cocco in bagno e su quel ruvido tappeto io cerco attingere alla parte più padrona di me, la parte più profonda e ricca di me, che per mancanza di altri termini io chiamo dio.
Che per comodità chiamo Dio, a volte con la maiuscola. 
Spier tu hai disseppellito il Dio che era in me. Inginocchiarsi non è un gesto di umiliazione ma di grande dignità. Ti nasce spontaneo, quando ci si rende conto di essere di fronte a qualcosa di grande e di inconcepibile. 

MISCHA VA AL PIANO E COMINCIA A SUONARE BACH.
SPIER PRENDE ETTY 1 E LA CONDUCE A BRACCETTO FUORI.


SCENA DECIMA 

AUSCHWITZ. 

MATR A 52.. (LAVORANDO DI VANGA) Una sopravvissuta come me, che come me viene nelle scuole a testimoniare perché quanto è accaduto non accada di nuovo, mi disse una volta che nel campo di Bergen Belsen aveva formulato un pensiero… lei che cercava di non pensare…

ETTY 2 (IMPERSONA ALTRA DEPORTATA E PER NON GENERARE CONFUSIONE AVRA' UNA CASACCA A RIGHE SOPRA GLI STRACCI) Grazie al cielo non sono realista: perché essere realista significa capire e capire l'intero orrore della nostra situazione sarebbe stato quanto più di ogni essere umano può sopportare. Continuo a sognare, sognare di sopravvivere, di essere liberata, non so come non so quando e poter girare il mondo a testimoniare a protestare a raccontare. 
E' successo. E' stato possibile e non sento alcun senso di colpa.

MATR A 52.. A molti invece accadde e si uccisero, che paradosso, scampati all'inferno, si uccisero. I salvati provavano vergogna verso i sommersi. Perché i salvati non furono i migliori.

ETTY 2 (NEI SUOI STRACCI) Non so nulla di colpa o di vergogna, io sono quassù, la mia tomba è scavata nel cielo.

MATR A 52.. Ecco la nostra vergogna. Noi riposeremo da qualche parte. Voi siete nel vento. Io che ero atea, dopo l'esperienza dei campi divenni agnostica.
Una mattina, in una di quelle fredde albe in cui stavamo per ore davanti alle baracche nel fango per quegli interminabili appelli in cui nudi ci ispezionavano per vedere se ancora abili al lavoro o pronti per il gas mi sorpresi a pregare.
Signore, fa che non diventi fumo…

ETTY 2 Io ero distaccata e sono svanita nell'aria a ventinove anni. 
Tu eri rabbiosa e hai più di ottant'anni. Io ero forte ma tu eri ancora più forte. Tu, atea, nel fango una mattina, intonasti una preghiera, tu atea comunista partigiana, prima che ebrea.
Signore fa che io non diventi fumo
le mie ceneri raccolte e sepolte 
TU volevi una tomba su cui qualcuno potrà sostare. Che restasse qualcosa di te. Io sono cenere e fumo. Le mie ceneri son diventate lupini.
Eravamo un buon fertilizzante? Non lo sappiamo, dovremmo chiederlo al Papa, che viene da Cracovia. non lontano da Auschwitz.

MATR A 52.. Lo sai che adesso tutti ti rivendicano?
Gli ebrei, i cattolici, sei diventata una mistica…

ETTY 2 (RIDE) Chissà… sarà per tutta quella faccenda dell'amore universale, io lo dissi a Spier, quando mi parlava di questo, da un punto di vista laico. 
Che non si ama una sola persona, l'amore è troppo grande. Io ti credo, perché tu hai 55 anni e hai amato molte persone singole e davanti a te hai una donnetta di 27 anni che porta dentro anch'essa un grande amore per l'umanità .. però … amare un solo uomo.. vivere con lui farsi una famiglia, perché no? Io m'imponevo docce gelate

ETTY 1 (IN VESTAGLIA ALLA SCRIVANIA) Essi mangiarono a sazietà s'impigrirono e s'attaccarono sempre più fortemente a questa terra. Il tutto in seguito a una fetta di pane imburrato e un'altra con sciroppo di mela e tre tazze di te con vero zucchero. Ho una tendenza all'ascesi, chi l'avrebbe detto caro S. Non so che romanticismo sia questo.
Eppure appena comincia a far veramente un po' freddo vorrei solo infilarmi nel letto e non uscirne più.
Forse leggo troppo e sono pigra. A volte faccio fatica a costruirmi l'intelaiatura della giornata. Alzarmi, che fatica anche quello, lavarmi, fare ginnastica, mettermi delle calze senza buchi, apparecchiare la tavola, e non mi rimane più energia per il resto.
E se allora mi alzo per tempo come un qualsiasi cittadino sono fiera di aver operato chissà quale miracolo. Eppure fintanto che la disciplina interiore non è a posto, quella esteriore rimane importantissima per me. Se io dormo un'ora di più alla mattina questo non significa che io abbia dormito bene, ma che non so affrontare la vita. Che faccio sciopero.

ETTY 2 Era ancora quando ero depressa. Agli inizi dei miei incontri con Spier, veramente fu lui a cambiare la mia vita.

MATR A 52.. (SCHERNO) Ah quello? Non il particolare trascurabile che eri ebrea e che a quei tempi essere ebreo era, come dire, un pochettino rischioso?


SCENA UNDICESIMA

WESTERBORK. ETTY 1 ORA DIALOGA SEMPRE PIU' SPESSO CON ETTY 2, LE DUE PERSONALITA' QUASI VANNO FONDENDOSI, POICHE' ALLA PROVA DEI FATTI ETTY HILLESUM RIVELO' CHE LE SUE PAROLE D'AMORE ANCHE PER IL NEMICO NON VACILLARONO. LE SUE DUNQUE NON FURONO SOLO BELLE PAROLE. IN QUESTA SCENA, CON IL SOLDATO TEDESCO, GLI UOMINI NON SONO SPIER E MISCHA BENSI' UN VECCHIO E UN GIOVANE DEPORTATO.

SOLDATO (COME SE TENESSE AL GUINZAGLIO UN CANE) Schnell!
(IN CRESCENDO, POSSIBILE MUSICA BEETHOVIANA TIPO PASTORALE SULLO SFONDO) Schnell!!! Schnell!!!

VECCHIO DEP. Fa presto quello a dire presto, io devo trascinare questa valigia e nessuno mi aiuta.

ETTY 1 (ABITO E CARTELLA DA CONSIGLIO EBRAICO) Ma che hai lì dentro? Ti aiuto io a portarla al treno ma non credo che…

VECCHIO Cosa non credi?

ETTY 1 Che ti serviranno molte cose.

VECCHIO Perché mi dici questo? Tu sai qualcosa? (PAUSA MENTRE IL SOLDATO CONTINUA A URLARE) Sì VOI del Consiglio Ebraico sapete molte cose. Siete voi a scegliere chi è importante e chi no, per mandarli all'est.

ETTY 1 Ma che dici? Sono i tedeschi a fare la selezione. Noi prepariamo solo gli elenchi, per essere sicuri che le famiglie partano insieme.

VECCHIO Io non ho nessuno, perché devo partire?

ETTY 2 Han bisogno di sapone laggiù.

VECCHIO Chi è, chi è che ha parlato?

ETTY 1 Io non ho detto nulla.

SCENA FRA SOLDATO E UOMO GIOVANE CHE SI AVVIA AL TRENO. PORTA UNO ZAINO E FISCHIETTA.

SOLDATO Tu non sei nella lista di oggi. Tu devi restare.

GIOVANE Io parto. 

SOLDATO Non sei nella lista. Perché vuoi partire?

GIOVANE Perché voglio essere libero di partire quando piace a me.

GIOVANE SALE SUL TRENO SOTTO LO SGUARDO INCREDULO DEL SOLDATO, CHE MUOVE ALCUNI PASSI E DIVENTA UFFICIALE..

VECCHIO Allora io posso restare, se lui va al mio posto?
Dio ha esaudito la mia preghiera.

MATR. A 52.. (DALLA CUCCETTA) Se fossi Dio te la risputerei addosso questa tua preghiera! 

ETTY 2 Quel giovane mi aveva fatto pensare a quell'episodio in cui un 
giudice romano aveva detto a un martire: "Sai che io ho il potere di ucciderti?" E quello, tranquillo, aveva risposto: " E tu lo sai che io ho il potere di essere ucciso?"

ETTY 1 (SEDUTA A SCRIVERE, SULLA CARTELLA) Per umiliare qualcuno si deve essere in due. 

RUMORE DI PORTE CHE SBATTONO, POI IL TRENO PARTIRA' CON I RUMORI DEL CASO. UFFICIALE COMPIE LE AZIONI CHE ETTY VA DICENDO. 

ETTY 2 (DA DIETRO UN NASCONDIGLIO E POI MONTA SU UNA CASSA)
Alla partenza settimanale del treno per l'est, il martedì, un ufficiale raccoglie dei lupini violetti con aria rapita, il fucile gli penzola sulla schiena.
La gente è stata caricata sui vagoni merci, le porte stanno per chiudersi.
Dalle quattro di stamattina ho avuto di nuovo neonati e bagagli da portare. In queste ore si potrebbe accumulare malinconia per una vita intera. L'ufficiale intanto ha messo insieme il suo mazzo violetto, con cui forse farà la corte ad una contadinella dei dintorni.
Son salita un momento su una cassa fra i cespugli per contare il numero dei vagoni merci, erano trentacinque, preceduti da alcuni vagoni di seconda classe per la scorta. I vagoni merci erano completamente chiusi, ma qua e là mancavano delle assi e dalle aperture spuntavano mani a salutare, proprio come le mani di chi affoga.

ETTY 1 Il cielo è pieno di uccelli. I lupini violetti stanno lì così principeschi e così pacifici. Su quella cassa si sono seduta ora a chiacchierare due vecchiette, il sole splende e sotto i nostri occhi accade una strage, e tutto è così incomprensibile. 
. Io sto bene, Affettuosamente, Etty

MISCHA Non mi permettono più di suonare.

ETTY 1 A volte vorrei partire anch'io, per non assistere a questo strazio, ma sento che qui c'è ancora bisogno di me, in infermeria e anche al Consiglio Ebraico, che è sempre peggio. 

ETTY 2 Un altro martedì sul boulevard dei deportati. Il comandante, quello di cui qui tante ragazzine sono innamorate, passa per ispezionare il carico: malati lattanti giovani mamme e uomini rapati a zero. Arrivano ancora alcuni malati sulle barelle e lui fa un gesto impaziente le cose non vanno abbastanza in fretta. Gli trotterella dietro il suo segretario ebreo, elegantemente vestito in calzoni beige da cavallerizzo e giacca sportiva marrone. Un bel cane da caccia bruno arriva a grandi salti, il segretario scherza con lui, sembra un'illustrazione uscita da una rivista mondana inglese.

MATR A 52.. ( A VOCE ALTA, DALLA CUCCETTA) Ad Auschwitz non era pensabile una scena simile, vedete per quanti stadi doveva passare l'orrore, per arrivare all'ultimo, quello per cui non esistono parole.

SCENA DODICESIMA

AMSTERDAM

ETTY 1 (IN VESTAGLIA ALLA SCRIVANIA) Di nuovo arresti… terrore, campi di concentramento…
Non siamo nient'altro che botti vuote in cui si sciacqua la storia del mondo
ed io vorrei trovare la risposta ai dolori dell'Umanità. Sono dei paroloni, io vorrei offrirmi come campo di battaglia su cui si combattono i problemi. Sono un campo di battaglia insanguinato e ho un gran mal di testa. Penso troppo.
Vorrei tessere come… come una grande ragnatela… e di lì salire fino ai più elevati pensieri…

MISCHA Solo l'artista è in grado di rendere ciò che resta di irrazionale nell'uomo.

SPIER L'amore per tutti gli uomini è superiore all'amore per un unico uomo perché l'amore per il singolo è una forma di amore per sé.

ETTY CON GESTI METICOLOSI METTE IN ORDINE LA SCRIVANIA.
PRENDE LA BICICLETTA, MA NE SCENDE SPOSSATA.

ETTY 1 Devo farmi forza. Ieri ero felice perché ti cercavo un formaggio speciale e oggi per un banale raffreddore vedo tutto nero. E' possibile? D'altra parte sono pigra ma dovrei esser ben ferma e passiva affinché i pensieri vengano a me. Non ho mai incontrato nessuno come te, una persona così ricca di amore forza e incrollabile fiducia in se stessa.
Ed io soffro di mal di stomaco psicosomatico. Ah, Mischa, stavo scrivendo a Spier. 

MISCHA Indaghi troppo dentro di te.

ETTY 1 Ho l'avidità di conoscere tutto della vita e di penetrare dappertutto
e Spier dice che questo voler afferrare tutto crea ingorghi interiori.

MISCHA Lo so, mi ha detto che devi calmarti, sennò la vita ti diventa impossibile.

ETTY 1 Non so smettere di pensare. L'altro giorno ero in bicicletta sotto i bombardamenti e pensavo, se mi cadesse in testa una bomba smetterei finalmente di pensare!
Noi donne, noi stupide idiote, donne, noi cerchiano il Paradiso e l'assoluto e con il mio eccellente cervello so che l'assoluto non c'è e che ogni cosa è sfumata… Spier, vorrei tu mi dicessi tu sei l'unica che amo e ti amerò in eterno. Ma questa è una favola. Non lo voglio affatto. Voglio che tu ami anche le altre e la tua fidanzata di Londra di cui hai la foto sulla scrivania e di cui ogni tanto accarezzi le lettere…

MISCHA Non farmi parte dei tuoi segreti così intimi.

ETTY 1 Sai, Spier ho diagnosticato la mia malattia: pretendo di racchiudere la mia vita in formule da abbracciare con la mente, invece di lasciarmi abbracciare dalla vita. Vorrei sposarmi e per esser in armonia con le mie idee non dovrei mai sposarmi. Risolverò questo dubbio?

MATR A 52.. Sì cara, il vento di Auschwitz ha portato via te con tutti i tuoi dubbi.

ETTY 1 Non è che io abbia tanti uomini perché mi piaccia poi così tanto il sesso…

MISCHA Ti prego…

ETTY 1 E' perché in me convivono persone diverse. 

BUIO

SCENA TREDICESIMA

DESERTO DELL'ANIMA E DELLA DISTRUZIONE.
SFONDO NEUTRO O I COLORI DELLE ALBE DI AUSCHWITZ, DAL NERO AL PORPORA AL VIOLETTO….

ETTY 1 (STENDE IL TAPPETO DI COCCO) Con cinque pastiglie di carbone e una di menta nel mio stomaco vuoto leggo il primo capitolo della Genesi.
La terra era sterminata e vuota, le tenebre erano sulla faccia dell'abisso e lo spirito di Dio si librava sulla superficie delle acque. Sul ruvido tappeto di cocco di una disordinata camera da bagno vive un processo interiore che a rivelarlo sarebbe più intimo del sesso.
Ieri sera, dopo una lunga pedalata nel buio, ho avuto una folgorazione, come a Giacobbe. Mio Dio, prendimi per mano, ti seguirò da brava, non farò troppa resistenza. Non mi sottrarrò a nessuna delle cose che mi verranno addosso in questa vita e cercherò di accettare tutto e nel modo migliore.
Ma concedimi, ogni tanto, un momento di pace. 
Ma saprò anche che un momento simile non dura in eterno, saprò anche accettare l'irrequietezza e la lotta. 
Leggo la Bibbia e cerco di capire fino in fondo due frasi:
"Dio creò l'uomo a sua somiglianza"
"Ama il prossimo tuo come te stesso"
(SI RIALZA) Stamattina ho fatto un buon lavoro.
(OCCHI PIENI DI ORRORE)

IN UN ANGOLO IL SOLDATO PORTA UN UOMO INSANGUINATO, TORTURATO A MORTE, SANGUE SPECIALMENTE SULLA ZONA DEI GENITALI.

ETTY 2 Se penso a quelle facce della scorta armata mio dio quelle facce. Le ho osservate una per una dalla mia postazione nascosta dietro una finestra, non mi sono mai spaventata tanto come per quelle facce. Mi son trovata nei guai con La Parola che è il tema fondamentale della mia vita attuale a Westerbork. E Dio creò l'uomo a sua immagine. Questa parola ha vissuto con me una mattina difficile. Come posso continuare ad amare gli uomini?

GIOVANE TORTURATO ('attore che impersona Mischa) Chiunque sia stato torturato lo sarà per sempre e mai più si sentirà a suo agio nel mondo. La fiducia nell'umanità è distrutta e non può più essere ricostruita.

ETTY 1 SI LEVA LA VESTAGLIA E VESTITA DEL SUO ABITINO QUASI MONACALE, SI AVVIA VERSO IL NEGOZIO DI ALIMENTARI, POI TORNA PERCHE' HA DIMENTICATO QUALCOSA, LA STELLA GIALLA DI DAVIDE. AL BANCONE PRENDE QUALCOSA E ESCE CON UN TUBETTO DI DENTIFRICIO IN MANO. UN UOMO LA FERMA.

UOMO Ehi, tu, sei sicura che puoi farlo?

ETTY 1 Mi scusi?

UOMO Comprare un dentifricio, dico. (PIANO) Sporca ebrea.

ETTY 1 Ma, signore, credo di sì, non ce l'hanno ancora proibito, questo.

UOMO (LE STRAPPA IL TUBETTO DI MANO) Fa vedere. (OSSERVA LA MARCA) Ah, ci trattiamo bene, eh? E' proprio vero che voi ebrei siete ricchi sfondati.

INTERVIENE UOMO PIU' GIOVANE

GIOVANE Lasci stare quella signorina!

UOMO (SGHIGNAZZA) Non le facevo nulla, ero curioso di sapere com'era fatto uno di questi, come li chiamano, dentifrici… noi, noi normali e poveri olandesi non ce li possiamo permettere… 

GIOVANE Glielo restituisca subito!

UOMO (ALZA LE BRACCIA IN SEGNO DI COMICA RESA) Subito! (NEL PORGERLO, LO LASCIA INTENZIONALMENTE CADERE E SEMPRE INTENZIONALMENTE, MA CON GRANDE NATURALEZZA LO CALPESTA) Oh, quanto mi dispiace signorina…
(ESCE)

GIOVANE (A ETTY 1, SBALORDITA) Signorina, non siamo tutti così. (LA PRENDE PER UN BRACCIO E LA PORTA DI LATO E LE SUSSURRA) Io faccio parte della Resistenza. Portiamo in salvo molti ebrei. Non posso darle nessun indirizzo, ma lei saprà sicuramente dove trovarci. Siamo tanti.

MATR A 52.. (SEMPRE DALLA SUA CUCCETTA) Ed era vero. La resistenza olandese, in quel piccolo paese, fu grande ed eroica. Ma allora il Terzo Reich era potente e la schiacciò come il dentifricio di Etty o i lattanti sotto gli stivaloni delle SS, che così risparmiavano pallottole o gas e intanto si divertivano a sentire le piccole ossa scricchiolare.

ETTY 1 (TORNA INEBETITA A CASA , SI METTE LA VESTAGLIA E SCRIVE) Vorrei rifugiarmi in un paio di parole, in un grande spazio bianco, vorrei espandermi tutta, in una parola, come su uno sfondo giapponese, usare solo parole colorate. Forse un giorno avrò il dono dell'eloquenza, voglio diventare una scrittrice. Ora non posso. Nuove restrizioni agli ebrei. Mi concedo mezz'ora di depressione e poi forza, al lavoro! Che uno trascorra la vita ridendo o piangendo, è sempre una vita.

ENTRA MISCHA, ASPETTO SCONVOLTO.

MISCHA Etty, come puoi stare lì a scrivere? 

ETTY 1 LO GUARDA SORRIDENDO.

MISCHA Cosa spinge l'uomo a distruggere gli altri?

ETTY 1 Gli uomini, dici, ma ricordati che sei un uomo anche tu. Il marciume che c'è negli altri c'è anche in noi.

MISCHA Tu continuavi a predicare.

ETTY 1 Inginocchiarmi fu l'inizio. Non si può migliorare l'esterno se non s' è fatta pulizia anche in noi. L'unica lezione di questa sporca guerra. Spier, l'altro giorno, davanti alla Gestapo, m'ha dato un'altra delle sue ennesime lezioni sulla dignità dell'uomo. La differenza era come si poneva davanti a loro. 

MISCHA Ma come fai a non odiarli quegli uomini? 

ETTY 1 Non lo so, sinceramente non lo so, L'odio è come l'amore, sai tu perché si ama una persona o tutta l'umanità? Invece, il fatto che mi impaurisce è che certi sistemi possono crescere al punto da superare gli uomini, da tenerli stretti in una morsa diabolica, i carnefici come le vittime. 

MISCHA Non metterci tutti sullo stesso piano. (ETTY 1 SCROLLA LA TESTA)
Lo so, so quali sono le tue idee… sulla comodità dell'odiare e sulla spirale della violenza, ma in tempi come questi, perdio! (ETTY 1 GLI METTE UNA MANO SULLA BOCCA, DOLCEMENTE, PER IMPEDIRGLI DI BESTEMMIARE E POI SI TOGLIE LA VESTAGLIA E COMINCIA A VESTIRSI, NON SOLO NON DIMENTICA LA STELLA DI DAVIDE MA SI METTE UN ANEMONE ROSSO FRA I CAPELLI)

MISCHA Sembri una Carmen russa!

ETTY 1 Ed ora Mischa, usciamo a far festa, andiamo da Jaap, Maria, Christine, e tutti gli altri amici. E vediamo se riusciamo a far uscire quell'orso di Spier!
(VOLTANDOSI) Devo mettere ordine su questa scrivania disordinata.

SCENA QUATTRORDICESIMA

WESTERBORK. AL CONSIGLIO EBRAICO. GLI UOMINI SONO SEMPRE GLI ATTORI CHE IMPERSONANO SPIER E MISCHA QUINDI UN VECCHIO E UN GIOVANE. SI INTERSECHERANNO COME SEMPRE ANCHE ETTY 2 CHE E' SEMPRE VESTITA DA DEPORTATA ANCHE SE A WESTERBORK NON ERA ANCORA COSI' E, OVVIAMENTE, LA PRESENZA DELLA COSCIENZA MODERNA DELLA MATRICOLA A 52… CHE PARLA DALLA SUA CUCCETTA DI AUSCHWITZ.

UOMO (anziano) DEL CONSIGLIO EBRAICO Etty, ma chi ti obbliga a partire?

MATR A 52.. Perché tu che ti potevi salvare sei partita?

ETTY 1 Perché un altro sarebbe partito al posto mio e il Consiglio Ebraico era una gran porcheria. La mia accettazione non è rassegnazione o mancanza di volontà: c'è ancora spazio per lo sdegno verso un regime che tratta così degli esseri umani Ma le cose che ci accadono sono troppo grandi, troppo diaboliche perché si possa reagire con un rancore personale. 

ETTY 2 Non è che io voglia partire per l'est ad ogni costo per una sorta di masochismo, ma dubito che mi sentirei bene se mi fosse risparmiato ciò che tanti devono invece subire . 

UOMO GIOVANE Maledizione, Etty, resta!

SILENZIO

ETTY 2 Voglio condividere il destino del mio popolo.

MATR A 52... Che popolo, lei non si era mai sentita ebrea….

ETTY 1 Se vado, avrò il diritto di parlarne. E per prima.

UOMO GIOVANE Possiamo nasconderti.

ETTY 2 La prigionia significa il filo spinato e la disciplina di vita della baracca ma con una piccola immaginazione e sense of humour e amore per la natura ci si può creare un mondo proprio nel quale è possibile dimenticarsi la prigionia del proprio corpo.. allora nelle ore libere che si possono passare fuori si può gioire dell' immensità del cielo della brughiera e degli uccelli in volo.

MATR A 52.. Tutto questo ancora a Westerbork, ad Auschwitz invece… ma forse, per te, lo fu ancora possibile… eri d'altra pasta… non so di quale… 

ETTY 2 (SI SDRAIA NELLA CUCCETTA) Non devo vedere troppo. Mi lascerò prendere dal sonno…
Ho gli occhi che bruciano per tutte le immagini di dolore. Ti prometto una cosa, Dio, cercherò di aiutarti affinché tu non sia distrutto dentro di me. Però non posso promettere nulla. Quante facce spaventate: quelli che corrono a proteggere i loro averi, coltelli forchette d'argento invece che salvare te, mio dio. E altre persone che non sono che semplici ricettacoli di amarezze vogliono a tutti i costi salvare il proprio corpo. Dicono "a me non mi prenderanno". Dimenticano che non si è nelle grinfie di nessuno se si è nelle tue braccia, Comincio a sentirmi un po' più tranquilla dopo questa conversazione con te. Con me vivrai tempi anche magri, ma credimi, non ti caccerò via dal mio territorio.
La responsabilità non è di Dio è degli uomini. 
Domani partirò per l' est. Caro Osis, Osis Kaufmann, , com'eravamo giovani solo un anno fa in questa brughiera…che buffa faccenda la vita.
Siamo stati marchiati dal dolore per sempre eppure la vita è meravigliosamente buona nella sua inesplicabile profondità, Maria, devo ritornare a discutere su questo punto, Maria. L'amore di Spier e quello che ho trovato in quel che io chiamo Dio mi han reso così ricca, che vorrei dispensare anche agli altri a piene mani questa mia ricchezza
A volte me ne sto in un angolino del campo, i mie piedi piantai sulla terra i mie occhi rivolti al cielo. Le lacrime scorrono sulla faccia, lacrime che sgorgano da una profonda emozione. 
Sono stanca molto stanca. Eppure vorrei scandire un ritmo più profondo che si dovrebbe ascoltare e che è la cosa più importante che si può imparare da questa vita.

ETTY 1 Che donnetta piena di contraddizioni. Pensare che ho persino abortito. Non perché non sapessi chi era il padre, ed in effetti, non lo sapevo. Non volevo mettere al mondo un altro infelice, fra altri infelici… Non ho scritto un libro stupido e non ho il rimorso d'aver messo al mondo una creatura destinata a soffrire, eppure, per me, amo appassionatamente la vita…

ETTY 2 Qui tutti attorno a me pensano al suicidio, e molti lo attuano. Altri, in mezzo
ad altri, copulano. Qui si è ridotti come gli animali.
La prima volta che vidi partire un convoglio con quelle mani fuori dall'alto dei piccoli finestrini dei treni merci pensai che mai più avremmo potuto ridere od essere lieti…perché eravamo invecchiati anche noi di mille anni e morti dentro, ma poi mi resi conto che là dove ci sono uomini c'è vita.

ETTY 1 Si dev'esser capaci di vivere senza libri e senza niente. Esisterà per sempre un pezzetto di cielo da poter guardare e abbastanza spazio dentro di se per congiungere le mani in una preghiera.

MATR A 52.. Non che a me importasse molto, ma ad Auschwitz era proibito, VERBOTEN, anche pregare.
Christine van Nouten, amica "gentile" di Etty ricevette una cartolina a lei indirizzata e trovata lungo la linea ferroviaria che da Westerbork andava ad est. Le fu spedita, nella sua bella casa di Amsterdam, lei che non era ebrea, le fu spedita il 15 sett 1943. L'aveva lanciata Etty dal suo vagone. "Christien, sono seduta nel mezzo di un affollato vagone merci. Papa, mamma e Mischa sono alcuni vagoni più avanti. Viaggeremo per tre giorni.
Abbiamo lasciato il campo cantando. Grazie per tutte le vostre buone cure. Arrivederci da noi quattro. Etty

ETTY 1 A volte vorrei che la mia esile penna stilografica fosse un martello.
Come diceva Spier? Ah sì: " Fa ciò che la tua mano per caso si trova a fare e non pensare al poi." E la sua grande massima: "Diventa ciò che sei".

ETTY 2 (INGINOCCHIATA SUL TAPPETO DI COCCO)
Se Dio non aiuta noi, io aiuto Dio
Dio non è onnipotente
E' compito dell'uomo aiutare Dio
Sono tempi tanto angosciosi.
Forse non diventerò mai una grande artista come in fondo vorrei. 
Vorrei solo essere un balsamo per molte ferite..
Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile. 

DA QUESTO MOMENTO LA SCENA E' SU DUE PIANI: AZIONE CONTRAPPUNTATA DAL LUNGO MONOLOGO DI ETTY 2. 
ETTY 1 MIMERA' I MOVIMENTI DI CHI SALE SU UN TRENO COL SUO MISERO BAGAGLIO (LEI AVEVA UNO ZAINO PIENO DI LIBRI) VI SI SIEDE SOPRA POI ARRIVA AD AUSCHWITZ, RITUALE DEL TATUAGGIO SUL BRACCIO, DELLA RASATURA, DEL DENUDAMENTO, DELLA RASATURA DEI PELI DEL PUBE, LA VESTIZIONE CON GLI STRACCI COSI' DA DIVENTARE IDENTICA A ETTY 2. MATRICOLA A 52.. SI TRASFORMA IN KAPO' E SARA' LEI AD ESEGUIRE SU ETTY 1 OGNI MACABRO PASSO DELL'ARRIVO AD AUSCHWITZ BIRKENAU.
UOMINI INTONANO IL CORO " TENEBRAE FACTAE SUNT".

ETTY 2 (SCANDIRA' CON LE SEGUENTI BATTUTE DAL DIARIO E LETTERE DI ETTY HILLESUM PIU' UN BRANO DELLA SOPRAVVISSUTA DA ME CONTATTATA, LE AZIONI SU ETTY 1) I cieli si stendono dentro di me come sopra di me. Credo in dio e negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. Voglio trasformare l'odio in amore, fare come Jagerstatter, quel soldato tedesco che s'è fatto fucilare piuttosto che combattere una guerra ingiusta.
La sofferenza non è al di sotto della dignità umana, si può soffrire in modo degno o indegno dell'uomo, la maggior parte degli occidentali non conosce l'arte del dolore e vive ossessionata da mille paure.
Il dolore ha sempre preteso il suo posto e i suoi diritti, quel che conta è il modo con cui lo si sopporta. 
Presto sarò di fronte ad estreme conseguenze, faccio parte del popolo ebraico e sento il bisogno di congiungere le mani in un gesto automatico.
Non ho nostalgia, mi sento a casa, si è a casa sotto il cielo, si è casa ovunque su questa terra se si porta tutto con noi stessi.
Spier diceva : " Mai peccare contro lo spirito umano". Io non ho nervi d'acciaio ma sono resistenti e ho la forza di guardare in faccia ogni dolore. Non provavo amarezza per quel che veniva fatto loro, provavo solo amore perché degli uomini fossero capaci di sopportare tanto dolore.

L'Orsa Maggiore brilla sulle ricche case del Prinzgeracht come sulle miniere della Slesia, dove noi credevamo di venire a lavorare.

La vita è bellissima degna di essere vissuta e ricca di significato.

Se sopravviverò scriverò piccole storie, rade pennellate su un ampio muto sfondo fatto da Dio Vita Morte Dolore Eternità. L'essenziale.
Se dobbiamo andare all'inferno , che sia con la maggior grazia possibile.
SE DIO non mi aiuta lo aiuto io 
con un gelsomino profumato.
Non potrei lottare come gli altri, con migliaia di persone impaurite, contro dei fanatici, furiosi e gelidi, non è il mio genere.
Le mie battaglie le combatto dentro di me, contro i miei mille demoni.
Mi sento molto tranquilla come se mi trovassi in alto 
SUI MERLI DEL PALAZZO DELLA STORIA
a guardare ancor più lontano. 
Credo di essere arrivata pian piano a quella semplicità che ho sempre desiderato.
Naturalmente il mondo dovrà pronunciarsi sulla corresponsabilità degli altri ebrei. Qui i bambini giocano alla "selezione" o a contare i pidocchi, non han conosciuto altro della vita.
Una donna cui il dottor Mengele ha praticato un'isterectomia per i suoi esperimenti, in mancanza di conigli, non si è poi curato di ricucirla ed è morta con il ventre aperto, fra atroci sofferenze. Chiedeva senza requie: "Dio, ci sei ancora?" "Dio è con noi", le ha detto una dottoressa cecoslovacca che cercava di ricucirla con il filo disfando i suoi propri stracci. Poi dovemmo uscire tutti dalle baracche per l'appello. 
Le albe di Auschwitz, in quegli interminabili appelli nel fango, fra il lezzo nauseante dei cadaveri. I colori che dal nero del cielo notturno passavano ad un mare di colori violenti, purpureo viola, rosa acceso, poi, quasi verdognolo, per il fumo che usciva, incessantemente, da quei camini.
Delle cose ultime, essenziali della vita e del dolore non si può parlare, la voce non ce la fa. 

ETTY 1 (NUDA SE L'ATTRICE SE LA SENTE) Ora che non voglio più possedere nulla, possiedo tutto.

IL CORO MASCHILE TACE E DIVIENE ORCHESTRA CHE ESEGUE E CANTA " Un fil di fumo" da Puccini.

fine