La tela del ragno

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MASURE

“  LA TELA DEL RAGNO  “

Commedia in 2 atti in lingua siciliana

di

Alfia Leotta

Finito di scrivere il 22 Maggio 2003

Alfia Leotta -  Posizione SIAE n° 118377

Via Alessandro Volta, 67 – 95010 Santa Venerina (CT)

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PERSONAGGI

Claudia

Piero

Massimo

Il meccanico

Epoca anni ‘50

DESCRIZIONE DELLA SCENA

La scena rappresenta un vano soggiorno di una casetta di campagna per le vacanze, in stile arte povera.

Sulla parete di fondo al centro, un divano letto. A Destra una finestra corredata di tenda e tenda oscurante e a sinistra, la porta d’ingresso. Dall’esterno dovranno intravedersi fiori, piante e quant’altro faccia supporre la campagna.

Sulla parete di destra in prima una scrivania con cassetto, una lampada, un telefono, una radiolina e una sedia, e in seconda un’uscita che conduce al resto della casa

Sulla parete di sinistra in prima la porta che conduce al bagno e una poltrona, in seconda la porta della cucina. Sulla scrivania o adiacente ad essa, una libreria o uno scaffale contenente alcuni libri.

Un mobile per posare i liquori, addobbi, quadri e sopramobili, a fantasia dello scenografo.

TRAMA

Un rapporto matrimoniale appassito, un marito che non c’è mai e una casetta isolata in campagna, sono gli ingredienti dell’ insoddisfazione di Claudia, donna bella, attraente, annoiata della quotidianità e frustata per le poche attenzioni che riceve dal marito.

A sconvolgere questo quadro, l’arrivo inatteso di Massimo, che in piena notte a causa di un guasto all’auto, dopo aver girovagato per circa due ore in piena campagna, vorrebbe solamente fermarsi il tempo di una telefonata al garage più vicino.

Ma un sonnifero bevuto per caso, invece lo fa addormentare proprio nel letto di Claudia, che anche lei sotto l’effetto del narcotico, non scorge.

Il ritorno in anticipo del marito Piero, un Maggiore dell’esercito, segnerà l’inizio di una serie di equivoci. Credendo di aver colto in flagrante la moglie traditrice e il suo amante, viene travolto dall’ira, ma non abbastanza secondo il parere di Claudia che pretende una reazione diversa da parte di Piero. Massimo offeso dal comportamento di Claudia, il mattino dopo, fa credere all’ingenua Claudia, che la notte scorsa hanno trascorso due ore di travolgente passione.

Ma il ragno rimane intrappolato nella sua stessa ragnatela. Massimo comincia un gioco pericoloso di seduzione dal quale non riuscirà a venirne fuori, tanto da essere disposto a tutto per amore di Claudia, che scoperto il suo gioco e riconciliata col marito, gli renderà pan per focaccia.

ATTO PRIMO

E’ sera, la scena è rischiarata dai raggi della luna che passano dalle finestre e da una lampada accesa sulla scrivania, su cui è posto anche il telefono e una radio che diffonde musica. In scena il divano letto è aperto e su di esso un libro con paio di occhiali.

SCENA 1°

( Claudia )

CLAUDIA      ( entra in scena, dalla cucina, portando un bicchiere e una caraffa d’acqua, che posa sulla scrivania. E’ in camicia da notte e vestaglia. Legge una ricetta medica, poi prende una bottiglietta dall’aspetto farmaceutico e con il contagocce, versa un po’ del contenuto nel bicchiere. Non convinta, guarda il bicchiere e la bottiglietta, esita e poi ne versa la metà del contenuto della bottiglietta nel bicchiere. Aggiunge dell’acqua e beve il tutto. Squilla il telefono. ) I 3 menu ‘n quartu? ….Pronto? Matilde, che bella sorpresa!.........No, chi dici, tu non disturbi mai…..Iù dommiri?....... Su tri notti ca non chiudu occhiu e stava appunta ppì pigghiarimi mezza boccettina di sonnifero ……Ma dai, pericoloso…..certo è forte, ma non fa male! …….. Va bene, farò quattro passi in giardino prima coricarmi, contenta?............ Appunto, la solita depressione!...........E che posso farci, questa squallida vita non cambia……. Lavorare?.......Non ni pozzu mancu parrari…….Non vuole il signore! ...... Avevi raggiuni tu, non si sposa un militare……è troppo impegnato a fare il lecchino sperando che lo facciano Generale, ed io sono sempre triste, infelice e sola……sola in questa casa di campagna, isolata e dispersa……. Se tutto va bene, dopo 20 jorna, torna dumani………… Non c’è mai e quannu c’è, è come si non ci fussi, non s’accorgi cchiù di mia………. Non sai quanti voti haia pinsatu di lassarlu e veniri in America ni tia……. Poi però mi fa pena…..mi promette che cambia, dice che mi ama e io c’ammuccu comu ‘na scema……Vaiu avanti a forza di  tranquillanti e antidepressivi… ……… Cchi? E unni u trovu ‘n amante ccà….u  pustino c’havi  70 anni, u salumeri 85, u panitteri è so’ coetaneo…….. Si salva sulu u parrinu ca è vicinu ‘e 60, ma è da chiesa e perciò non si tocca…….( inizia a sbadigliare ) …. Cosa? ‘Nvintarimminni unu?..... Putissi  essiri ‘n idea ( sbadigliando ) Va bene…..prometto che non farò scemenze……..Ok ciao sorellona…….Buonanotte!( Chiude, sbadiglia nuovamente. Versa il contenuto della boccetta nel bicchiere, versa l’acqua e sta per bere, esita, riflette e lo posa, si getta uno scialle sulle spalle ed esce dalla porta d’ingresso, lasciandola socchiusa. Dopo qualche istante di scena vuota, la figura di un uomo proveniente dal giardino, s’intravede dalla finestra. L’uomo tenta di guardare dentro, poi procede in direzione della porta d’ingresso e bussa. )

SCENA 2°

( Massimo )

MASSIMO     Permesso? ( Bussa ancora. Non udendo risposta, schiude un po’ la porta, si affaccia la testa ) C’è qualcuno?.....( Non vedendo nessuno, timidamente entra, si guarda intorno ) E’ permesso? ( Si dirige verso la porta della cucina, bussa ) Non c’è nessuno?..... C’è qualchi anima pia ca mi sapi diri ‘nta quali cavulu di paisi semu?.......Nuddu, non c’è nuddu……( ha la giacca sul braccio, in cerca del telefono si dirige verso di esso. Posa la giacca ) Posso fare una telefonata?..(esita, poi afferra i ricevitore )….Jù mi servu… Centralino?.......Signorina, mi può dire dove sono?........Certo, le sembrerà strano, ma non so dove mi trovo………Da dove telefono? E’ propriu chiddu ca vulissi sapiri……Ah, il numero……si….aspetti….( guarda il numero che c’è sull’apparecchio ) 251 489…. Si, attendo…….( scorge il bicchiere e lo prende in mano pronto per berlo, ma poi lo posa )……Sono qua, dica…….Frazione Vecchia Sciara? E unni s’attrova, sa non sono di queste parti,..... ho capito....…E mi putissi diri si c’è ‘n officina?........ Ma certo, per un guasto alla macchina, chi ci pareva ppì ‘n escursioni turistica?..............Comu non ci n’è,.......e jù chi fazzu allura? E chi n’haia fari di so’ cucinu,…… m’aggiuva ‘n meccanicu!..... Ah, è meccanico?… E mi mittissi in contattu allura…( come prima, avvicina alle labbra il bicchiere col sonnifero )…….... Si, resto all’apparecchio…….( beve )…………Si  pronto… buonasera Senta, ho la macchina ferma a 2 chilometri da frazione Vecchia Sciara e ……Vinennu di unni?….. Ora mi metti in difficoltà, chistu non ciù spiai a so’cucina……….‘n puntu di riferimentu, si…..……Ah, si, c’è ‘n altarinu…..E chi ni sacciu di quali santu, è ‘mportanti?.......E allura, picchì mi fa ‘sti dumanni? ( in preda al nervosismo, finisce tutto il contenuto del bicchiere  )……..U capiù, unn’è? Bravu!... E’ na cabriolet rossa………….( sbadigliando ) Perfettu!... COMU?....Dumani all’ottu?.......E jù ora chi fazzu?........Giustu, lei ha dormiri e macari jù!........Va beni, non si siddiassi…….Grazie e bonanotti! ( chiude, sta per andarsene, ma sotto l’effetto del narcotico è in preda al sonno. Si siede sulla sponda del letto, ha caldo, si toglie la cravatta e si stende. Si toglie le scarpe e si addormenta. )

SCENA 3°

( Claudia, Massimo e Piero )

CLAUDIA      ( entra come se stesse dormendo in piedi. Per miracolo arriva all’altezza del letto, si toglie lo scialle e lo getta sul viso di Massimo. Scosta il copriletto, coprendo così interamente il corpo allungato di Massimo.Spegne la luce e si corica accanto all’uomo, senza accorgersene. Il silenzio viene rotto dal rumore di una macchina; i fari illumineranno a zig zag l’ambiente. Il motore viene spento e una porta sbattuta. )

PIERO           ( entra con una valigia in mano e accende la luce ) Claudia!.... ( nessuna risposta ) Tuttu spalancatu ….. Claudia!

CLAUDIA      ( apre un occhio sforzandosi al massimo ) Ah, Piero….sei tu? ( si volta e si rimette a dormire )

PIERO           ( seccato ) Chi bella accoglienza!......Non c’è bisognu di fari tutti ‘sti balletti.

CLAUDIA      ( si mette a sedere gemendo ) Che giorno è oggi?

PIERO           Venerdì. Arrivu ‘n jornu prima do’ previstu……Spero di non disturbarti eccessivamente!

CLAUDIA      ( mezza addormentata ) No, ….quali disturbu……( la testa le cade sul cuscino )….Comu stai?

PIERO           Non c’è mali e tu?

CLAUDIA      Bene, grazie! ( riprende a dormire )

PIERO           ( ironico e amaro ) Bellu modu d’accogliere ‘n maritu!

CLAUDIA      ( c.s. ) Ah?.....

PIERO           Lassamu peddiri, tantu,….oramai ci sugnu abituatu.

CLAUDIA      Comu stai?

PIERO           Già m’u ‘ddumannasti,…non s’ha diri autru?

CLAUDIA      C’haiu sonnu……troppu sonnu....

PIERO           E allura dormi, bellezza, dormi.......Delusioni cchiù, delusioni menu......

CLAUDIA      ( cerca disperatamente di reagire al sonno ) Quali delusioni?

PIERO           ( cominciando a togliersi la divisa ) Sperava ca dopu 20 jorna,…avissimu avutu u piaciri di stari assemi…..

CLAUDIA      Certu ca mi fa piaciri!

PIERO           A quantu pari, ppì nenti.…( si toglie le scarpe e le posa nello spogliatoio per tornare con le ciabatte ) Posso almeno venire a dormire accanto a te?

CLAUDIA      Chi dumanni scemi!

PIERO           Se vuoi, ti lascio il letto a tua completa disposizione……. Pozzu iri ‘nta stanza supra u garagi

CLAUDIA      Non c’è bisognu, ccà c’è posto ppì tutti.

PIERO           Gentilissima, grazie. ( vede le scarpe di Massimo, le raccoglie istintivamente e va a posarle nello spogliatoio a sx. Poi non convinto rientra  e le mostra alla moglie ) E chisti…chi su?

CLAUDIA      ( aprendo con sforzo un occhio ) ‘N paru di scappi!

PIERO           Chistu u sacciu macari jù!....Ma di cu su’?

CLAUDIA      ( chiudendoli nuovamente ) Ca i to’, di cu hana essiri?

 

PIERO           Non su’ mia.

CLAUDIA      Allura bonanotte!

PIERO           ( furioso ) Chistu vulissi diri ca no’ sai?

CLAUDIA      No.

PIERO           Chista è bella! ‘Nta sta casa ci su’ ‘n paru di scarpi, e tu non sai a cu appartenunu!

CLAUDIA      ( raduna tutte le sue forze per guardare da vicino le scarpe ) Parunu di masculu,no?

PIERO           ( sarcastico ) Tranni ca non su’ di mo’ matri.

CLAUDIA      No,idda usa i tacchi!

PIERO           Facciamo pure dello spirito, se ti fa piacere!......Su’ forsi do’ massaru?

CLAUDIA      Chi cosa?

PIERO           ( urlando ) ‘I scappi!

CLAUDIA      Perché avrebbe dovuto lasciarle qui?

PIERO                       ( Trattenendo la rabbia, entra in cucina alla ricerca del fantomatico amante, posandole sullo scrittoio )

CLAUDIA      ( la cui testa si è di nuovo abbandonata sul guanciale ) Senti, si turnasti ppì farmi ‘na scenata, ti putevi stari unn’eri!.....( Massimo sonnambulo si alza e si dirige verso il bagno e  tossisce ) Ta mintisti a magghia ‘i lana?

PIERO           Si?......Picchì? ( entrando )

CLAUDIA      Picchì t’arrifriddasti…….C’hai a tussi!

PIERO           Io non sugnu arrifriddatu.

CLAUDIA      Allura è bronchite!

PIERO           Non canciari discussu. Di cu su’ ddì scappi? ( la scuote, salendo sul letto )

CLAUDIA      ( riaprendo gli occhi ) Ah?

PIERO           M’arrispunni, si o no?

CLAUDIA      Oh, ma ti fissasti ccù ‘sti scappi? (  ricade nel sonno. )

PIERO           E tu pensi di passarla liscia?........( cerca sotto il letto, poi urla ) Unn’è?

CLAUDIA      Cui? ( trasalendo si mette seduta )

PIERO           Il tuo amante!

CLAUDIA      Quale?

PIERO           Picchì n’hai diversi?

CLAUDIA      Uhuu, ma gli altri camminano tutti scalzi,………. ecco perchè non te ne sei mai accorto. ( crolla di colpo )

PIERO           ( fuori di sé si appoggia sul letto dal lato dov’era Massimo ) A tia ti pari ca staiu schirzannu, veru?

CLAUDIA      Veni ccà, ccucchiti…..appoi dumani ni parramu.

PIERO           Ma si u lettu è ancora caudu……

CLAUDIA      ( cedendo al sonno ) E ccù chistu, chi voli diri?

PIERO           Dicu, ca ‘n omu, prima ca jù arrivava, era stinnicchiatu attagghiu ‘i tia.

CLAUDIA      Sbagli, c’è ancora!...Vieni, ….così dormiamo tutti e tre insieme.

PIERO           Ah no,….l’haia attruvari stu porcu, ‘stu ‘nfami!……......Signore, ovunque voi siate, uscite fuori. ( Si allontana, mentre Massimo torna a letto. Torna e si avvicina alla porta del bagno bussa, ma poiché nessuno esce, la apre bruscamente, scruta all’interno e la richiude con forza. Poi si dirige all’armadio, fa lo stesso. Si dirige alla finestra…. ) ‘U trovu, non ti spagnari….. S’ammucciau ‘nto jardinu?.......Vaddassi ca pigghia friddu ‘e pedi…. ( dando le spalle al pubblico, mentre Claudia ha finito per addormentarsi del tutto )……. E va beni, volidiri ca nesciu jù…….sugnu armatu………( impugna la pistola ed esce. CLAUDIA si alza per andare in bagno e MASSIMO, rotola al suo posto, coprendosi interamente. PIERO rientra. ) Volatilizzato!......U cacareddu ci fici veniri. ( guarda il corpo che crede della moglie )  E idda beata dormi comu si nenti fussi….( comincia a svestirsi per indossare il pigiama) Ppì stavolta bbì ìu ritta ( dando le spalle a Massimo ) Ma non cridiri di passarla liscia…..Io Maggiore dell’esercito Italiano, figlio di un generale dell’esercito italiano….. non tollero queste azioni……. Non m’arrispunni, veru? (MASSIMO mugugna ) ….. Cosa dici cara?........ (speranzoso si volta verso Massimo Poi deluso ) Come cambiano le cose……( si corica al suo fianco e con fare suadente gli si avvicina e mormora all’orecchio ) Facciamo la pace?....Avanti, in fondo ho ragione di essere geloso….sei una donna così affascinante che difficilmente ti si può resistere

                        ( non ottenendo risposta ) E va bene, fai l’offesa? (si volta e gli da le spalle) Buonanotte!!

CLAUDIA      (come una sonnambula, esce dal bagno per dirigersi in cucina, contemporaneamente a MASSIMO che si alza per andare in bagno )

PIERO           (ironico ) A quanto pare la signora non riesce a dormire…il rimorso l’attanaglia!

CLAUDIA      (torna con un flacone di pillole per rientrare in bagno contemporaneamente a MASSIMO che ne esce anche lui dormiente, per rimettersi a dormire nella stessa posizione di prima )

PIERO           (non trova posizione. MASSIMO lo circonda con un braccio, mentre è di spalle. Glielo toglie bruscamente ) Eh no cara mia……ora sugnu jù ca non vogghiu fari paci! (MASSIMO nuovamente gli riposa il braccio ) Inutili ca ‘nsisti……non ci nesci nenti. (dopo un attimo, nervosamente si alza e va in cucina )

MASSIMO     (mugugna, si rigira e rotola al posto di Piero )

CLAUDIA      (torna e si rimette a letto ) Finalmente t’addicidisti a cuccariti?

MASSIMO     (si alza nuovamente e cerca l’acqua sullo scrittoio. La caraffa è vuota,. Con gli occhi semi chiusi cerca la direzione della cucina ma esce dall’ingresso  )

PIERO           (contemporaneamente rientra dalla cucina con un bicchiere in mano  borbottando ) Non mi dugnu paci (posa il bicchiere sullo scrittoio e si avvicina alla moglie ) To vo’ arrusbigghiari, si o no?.......Non si dormi si prima non mi duni ‘na spiegazioni! ( CLAUDIA russa rumorosamente )…… Ma cosi di scimuniri. ( va in bagno )

CLAUDIA      (di soprassalto si sveglia e si mette a sedere ) Ah?.....Piero sei tu?.......Dove sei? (si alza e si dirige in cucina  ) Sei qua?

MASSIMO     ( rientra velocemente infreddolito. Poi incredulo vede l’acqua sullo scrittoio, la beve e si rimette a letto

PIERO           (si corica) Si’ ‘na fimmina malefica….fussi capaci di farimmilla sutta l’occhi….. Cucciolo mio…..svegliati, dai……Ok, ti perdono……ho tanta voglia di te……. (si copre con le coperte e con fare passionale le salta addosso. …..Poi lentamente, si scopre e i due si guardano negli occhi )

MASSIMO     Salve!

PIERO           (  di scatto balza fuori dal letto. Vorrebbe urlare, ma nessun suono esce dalla bocca. A fatica deglutisce e poi finalmente urla ) CLAUDIAAAAA…… CLAUDIAAAAA…… ( corre a cercarla in bagno, dopo aver acceso la luce )

MASSIMO     (  si mette a sedere )

CLAUDIA      Si Piero…….( in piena catalessi, torna e si rimette a dormire ) Buonanotte.

PIERO           ( ripassa per cercarla in cucina ) CLAUDIAAAA,……. Ma unni cavulu si’?

MASSIMO     ( lo guarda attraversare la scenabussando delicatamente sulla spalla di Claudia)……Scusi signora, ….ma c’è un signore che la cerca.

CLAUDIA      ( a fatica, senza vedere ) Chi è?

PIERO           ( torna ) Ah….sei qua?......... Signore, esca immediatamente dal mio letto!

CLAUDIA      Perchè mi chiami signore?

PIERO           Fuori ho detto!

CLAUDIA      Ma chi c’hai? Ti senti mali? ( si volta, vede Massimo, balza dal letto e va a rifuggiarsi fra le braccia del marito ) Cu è ddu cristianu?

PIERO           Cu è?….Cu è?….( la scuote furiosamente e la conduce davanti alla poltrona ) Ma dicu, ti fazzu ciauru di fissa?

MASSIMO     Stassi accura, accussì ‘a ‘ffuca!

PIERO           ( la lascia brutalmente e lei affonda nella poltrona. Poi a Massimo ) Mutu, s’annunca ammazzu macari a lei.

MASSIMO     Ma jù…..

PIERO           ( lo prende per un braccio per farlo uscire dal letto ) Niscissi di ddocu!

MASSIMO     Si lei mi lassa spiegari…..

PIERO           Lei s’ha chiudiri sulu a ‘ucca e nesciri di ‘stu lettu. ( lo trascina davanti a una sedia ) S’assittassi!

MASSIMO     ( si siede ) Grazie!

PIERO           Prego!.... ( lo fissa negli occhi e senza guardare la moglie, la chiama ) CLAUDIA! ( lei già da un pezzo sta dormendo ) CLAUDIA!!!

MASSIMO     ( guardandola ) Sta dummennu!

PIERO           Dorme! ( si precipita da lei e la solleva ) Pensi di nisciritinni accussì?

CLAUDIA      ( apre un occhio ) Piero, sei tu?...Come stai?

PIERO           Cu è ‘stu tiziu?

CLAUDIA      Sta’ parrannu ancora de scappi?

MASSIMO     Ci pozzu diri ‘na cosa?

PIERO           ( lascia cadere la moglie sulla poltrona e si dirige dalui ) U so’ nomu!

MASSIMO     Perotti,…Massimo Perotti.

PIERO           Girotti!

MASSIMO     ( porgendogli la mano ) No, Perotti!

PIERO           Io Girotti, Piero Girotti!.......

MASSIMO     ( ridendo ) Che combinazione…otti…otti…….( si fa serio ) Papà della signora?

PIERO           ( furioso )NO!!! …..Marito della signora!

MASSIMO     Complimenti!

PIERO           ( urlando ) Mi pigghia macari ‘n giru?

MASSIMO     Non mi pirmittissi mai!

PIERO           Silenzio! Chi ci fa ‘n casa mia?

MASSIMO     Dummeva!

PIERO           Giovanotto, non c’haiu nudda valia di schirzari! ( lo agguanta per la camicia ) C’ha finissi!....( urla ) Claudia!!!!.....Claudia!!!!( lascia Massimo e solleva nuovamente la moglie ) Dormi!.....Maledizioni…..e sbigghiti ‘na vota ppì tutti!..... ( la porta al cospetto di Massimo, per avere una spiegazione )

CLAUDIA      Piero, ciao….come stai?........Ma cu è?.......Non m’ ‘u presenti?

PIERO           Ccà fazzu ‘na carneficina!!!!..........Massimo Peretti, ‘stu nomu ti dici cosa?

MASSIMO     No ca’ “ E “, ca’ “ O “ si non ci dispiaci…..Perotti…… I miei rispetti, signora!

CLAUDIA      Molto lieta. ( al marito ) E’ amicu to’?

PIERO           Porc….( la scuote ) Senti, continui a pigghiarimi ppì fissa? Ti giuru ca finisci mali!

CLAUDIA      Si po’ sapire picchì mi maltratti accussì?

PIERO           ( calmo ) Te lo chiedo per l’ultima volta:…….. ( urla )  Unni canuscisti st’individuu?

CLAUIDA      Chi dumanni,…chi ni sacciu!

MASSIMO     Pozzu parrari?

PIERO           No! A lei non c’addumannai nenti. ( alla moglie ) Unni u canuscisti?

MASSIMO     ( appoggiandosi a Piero ) Vede, la signora non mi conosce affatto…..

PIERO           ( lo respinge ) Chista è bella! ( alla moglie )  Tu no’ canusci?.....

MASSIMO     No-o!!!.

PIERO           Chistu è u colmu!..... Lei passava di ccà e…..

MASSIMO     Propriu accussì!

PIERO           Lei passava di ccà?....E 3 di matina?......

MASSIMO     Si, appunto….( si siede. Piero prende la sua rivoltella e la punta verso Massimo che si alza in piedi ) No, jù non passava ppì nenti, jù……

PIERO           Silenzio! ( si volta verso la moglie che dorme di nuovo ) Claudia!!!!

MASSIMO     Sta dummennu!

PIERO           U vidu!.....( cerca di svegliarla, ma senza riuscirci. Si volta verso Massimo e lo vede che dorme sulla sedia ) Complimenti!!!......Happa essiri ‘na nuttata chista…..( tira in aria un colpo di pistola. I due scattano in piedi )……Ci giuru ca si s’azzarda ancora a ‘ddummiscirisi, fazzu ‘n modu ca non si sbigghia cchiù, picchì l’ammazzu comu a ‘n cani!

MASSIMO     Ma signor Gillet, io….

PIERO           Non si scuddassi ca v’attruvai in flagrante delitto d’adulterio!....

CLAUDIA      Ah, sei tu, Piero…..Come stai?

PIERO           Buttigghia la miseria…..

CLAUDIA      Ma chi hai?

PIERO           ( urla ) Basta!!! ( la getta sul letto)….Si può sapiri lei cu è?

MASSIMO     Massimo Perotti,…… con la “ O “

PIERO           U sacciu, u sacciu,…già mu’ dissi.

MASSIMO     E siccomu c’appi ‘n guastu alla macchina,….

PIERO           …… vinni ccà a circari aiutu,….

MASSIMO     Si.

PIERO           …..trasiu ‘nta ‘sta casa,….

MASSIMO     Appuntu…...

PIERO           ….e truvau mo’ muggheri!

MASSIMO     Esatto!....Cioè,……

PIERO           Cosi chisti ca non capitunu tutti i jorna, veru?....’Na fimmina sula,  ‘nta ‘na  campagna deserta!.....E allura si dissi….

MASSIMO     No, non mi dissi propriu nenti.

PIERO           ( puntandogli la pistola )…e allura pinsau……

MASSIMO     ( balbettando ) …di pinsari,….certu, pinsai……

PIERO           Silenzio, ora parru jù!......Vi facistu ‘na bella discurruta e discurrennu del più e del meno,vinni a sapiri ca jù non c’era…….Non è veru?

MASSIMO     Si sbagghia!

PIERO           Non mi sbagghiu, mi cridi scemu?....( mettendogli sotto il naso la rivoltella )

MASSIMO     Ppì nenti…..

PIERO           ( sempre più minaccioso ) U dicissi, s’annunca l’ammazzu…..

MASSIMO     Si è ppì farici piaciri……Lei è scemu!

PIERO           ( allontanando la pistola )E vistu ca ‘stu scemu do maritu non c’è,  ‘n occasioni di chista non m’ha lassu scappari, si dissi,…. no?

MASSIMO     Si sbagghia, jù…..

PIERO           Silenziu!..........( mettendogli la pistola fra le gambe )

MASSIMO     C’assicuru ca non mi rivulgii mancu a parola.

PIERO           ( allontanando la pistola ) ‘Na cosa non capisciu…

MASSIMO     Si ci pozzu essiri d’aiutu…… ( sollevato, si asciuga il sudore )

PIERO           Comu fa ‘na muggheri onesta a cedere alle lusinghe di ‘n cretinu!

MASSIMO     Dipenni di chi tipu di cretinu…..

PIERO           Unu comu lei, per esempiu!

MASSIMO     Ora lei sta esagerannu!

PIERO           ( puntandogli l’arma ) Lei cridi?

MASSIMO     No!....Esageri si ci fa piaciri!........Jù ‘o so’ postu però, ‘a pusassi ‘sta cosa, non vulissi ca poi si ni pintissi!

PIERO           Non c’è ‘sta possibilità!

MASSIMO     Scherza, veru?

PIERO           Ppì nenti! Si voli ‘na dimostrazioni…….( si avvicina minaccioso )

MASSIMO     Si spara, rischia l’ergastolo….

PIERO           ‘A leggi è da mo’ parti! Verrò prosciolto!

MASSIMO     C’haia fari ppì cunvincirla?

PIERO           Nenti!

MASSIMO     Rifletta ppì favuri……Pensassi alla carriera……e titoli supra i giurnali……. L’ASSASSINO DELLA VECCHIA SCIARA……’A so’ fotografia ‘n prima pagina……

PIERO           ‘A fotografia?......Lei pensa?

MASSIMO     Non c’è dubbiu!

PIERO           ( posa la rivoltella ) Forsi c’havi raggiuni!......Grazie,….lei mi desi ‘n idea!

MASSIMO     Si figuri!

PIERO           Sarà chidda so’ a cumpariri ‘n prima pagina.

MASSIMO     Chidda mia?

PIERO           Certu, picchì jù sporgu denuncia!......IL MANIACO DELLA VECCHIA SCIARA

MASSIMO     Io?

PIERO           Si, lei! …....Non mi faciti nudda pena,…nuddu di dui!......Vaju subito a denunziarivi! ( lo spinge sul letto ) Avrete presto mie notizie! ( esce furioso )

MASSIMO     ( alzandosi ) Aspittassi ‘n attimu……( non riesce a stare in piedi e ricade al fianco di Claudia, mentre Piero torna in fretta per mettersi le scarpe )

CLAUDIA      ( nel sonno, circonda con le braccia il collo di Massimo ) Amor mio, prendimi fra le tue braccia…….

PIERO           Svergognata! ( Si precipita per farla alzare )

CLAUDIA      Oh Piero, tu si’?......Comu stai?

PIERO           ( la trascina e la lascia cadere sulla poltrona. Poicambiando atteggiamento ) U sapiti chi vi dicu?......Non ci vaiu cchiù a caserma!.....Non mi vogghiu fari ridiri ‘nta facci di tutti

MASSIMO     Bravu!.........Vidu ca ora è cchiù calmu…..

PIERO           Esatto!......Adesso sono in pieno possesso delle mie facoltà!

CLAUDIA      ( col dito fa cenno a Piero di accostarsi. Poi all’orecchio ) Chi è?

PIERO           ( come un dannato ) Porca la vacca cornuta…..BASTA!!!! ( Claudia ricasca sulla poltrona, mentre lui a grandi passi percorre la stanza )....Su criditi di pigghiari ppì fissa ‘n omu comu a mia, sbagghiati di grossu!....La mia vendetta sarà terribile!....( si accorge che i due stanno dormendo ) A quantu pari non vi interessa!...Benissimo! Ni parramu dumani, allura! ( spegne le luci e si siede sulla sedia. Cerca di mettersi comodo, ma dopo vari tentativi, guarda il letto con desiderio. Dopo un po’ si decide e si sdraia accanto a Massimo. Massimo nel sonno gli passa un braccio intorno al collo, che Piero gli allontana furiosamente. ) Ah no, chistu no!

SECONDO QUADRO

SCENA 1°

( Claudia, Massimo e Piero )

E’ il mattino seguente. Fuori il sole è alto e tutti dormono. Claudia sulla poltrona, i due sul

letto in comica posizione. SQUILLA IL TELEFONO.

CLAUDIA      ( si alza dolorante, si stira e sbadigliando ancora mezza addormentata, prende il telefono ) Pronto? ……..Pronto…….? Boh?.....( riattacca. Sbadiglia ) Che strano sogno…….a letto con uno sconosciuto e Piero geloso……..Mah! ( apre le tende e la luce innonda la stanza. Si volta e vede i due uomini.) Piero…..Piero…..

PIERO           ( sobbalza ) Ah, si tu?.....Claudia, comu stai?

CLAUDIA      Quannu turnasti?

PIERO           Dicu, u sai ca non mi piaci essiri arrusbigghiatu a ‘ntrasattu! ( non si accorge di Massimo )

CLAUDIA      Chi successi? Picchì non facisti dormiri l’amicu to’ ‘nta stanza supra u garagi?

PIERO           ( che appartiene alla categoria di persone che è lenta a svegliarsi ) Quali garage?.....Quali amicu?

CLAUDIA      E forza, sbigghiti…….

MASSIMO     Buongiorno a tutti!

PIERO           ( di scatto si sposta ) Non cridu ca sarà ‘na bona jurnata!

CLAUDIA      Ci conosciamo?

MASSIMO     No signora.

CLAUDIA      Piero, ti decidi a fare le presentazioni, si o no?

PIERO           Ci tonni?....Dammi deci minuti p’arrusbigghiarimi completamenti, ca sistemu i cosi!

CLAUDIA      Ma c’ha sistimari?

PIERO           Fra deci minuti ti n’accorgi!

CLAUDIA      Allora mi presento da sola…….Claudia Girotti!

MASSIMO     Massimo Perotti, molto lieto signora!

PIERO           Silenziu!! Vammi a fari ‘na tazza di cafè!

MASSIMO     E se non le porta disturbo, cortesemente, ne gradirei una anch’io.

CLAUDIA      S’immaggini! ( buia guardando il marito ) E’ un piacere quando ti viene chiesto con gentilezza.

PIERO           Finiscila e vammi a fari ‘stu cafè!

CLAUDIA      Non sugnu a to’ cammarera!

PIERO           Spicciti!

CLAUDIA      Putissi essiri cchiù gentili!

PIERO           ( a Massimo ) ‘A senti? Spatti avissa essiri gentili……

CLAUDIA      Perchè, non è una cosa normale essere gentile?

PIERO           Ancora ccà si’?

CLAUDIA      Non ti permettu di trattarimi comu a unu de to’suddati……

PIERO           Iddi almenu su’ leali!

MASSIMO     Sintissi, si non ciù dumanna ccù gentilezza, chi ni ni potta cafè? E francamenti  ‘a matina, a mia u cafè mi piaci…….

PIERO           ( cercando di dominarsi ) Vorresti avere la bontà di prepararci il caffè?

MASSIMO     ( sottovoce ) Ci mittissi macari ‘n sorrisu! ( Piero fa un finto sorriso )

CLAUDIA      Per favore!

PIERO           ( sorriso falso ) Per favore…..

CLAUDIA      ( ironica ) Mogliettina adorata……

MASSIMO     ( vedendo che Piero sbuffa, lo spinge col gomito ) Mogliettina adorata……avanti, chi ci costa?

PIERO           ( alterato, cercando di mantenere la calma ) Ok, ….mogliettina adorata, dolce mogliettina mia……

CLAUDIA      Come sarebbe bello se fosse sempre così educato! ( via )

MASSIMO     E c’havi raggiuni!

PIERO           Chi curaggiu! ( si sdraia, con la ferma intenzione di rimettersi  a dormire )

MASSIMO     Chi fa, si cucca?........Jù c’avissa parrari!

PIERO           Eh no, assira era lei ca n’arrinisceva a stari sbigghiu, ora tocca a mia. Mi lassassi ‘n paci almenu finu a quannu non m’haia vivutu u cafè.

MASSIMO     Non durmiu bonu?

PIERO           No, evidentemente, no! ( sempre controllato )

MASSIMO     Jù c’avissa diri…..

PIERO           Chiddu ca sacciu, ppi comora m’abbasta! ( si sdraia nuovamente )

MASSIMO     Ma sugnu sicuru ca si lei sapissi……

PIERO           Fra deci minuti,….. fra deci minuti!

MASSIMO     ……… non ci fu nenti ca’ signora Giubbotti…..

PIERO           E cu è sta signura Giubbotti?

MASSIMO     So’ muggheri!

PIERO           Girotti!

MASSIMO     Mi scusi, hava caputu Giubbotti!.....Si, durmì ‘nto so’ stissu lettu, ma …in realtà, non sono stato a letto con lei…… Certo, le apparenze…….

PIERO           ( compiendo uno sforzo per dominarsi ) Sintissi….. Comu po’ constatare, stamatina sugnu perfettamente calmu…….Fra pocu, davanti a mo’ muggheri, ni chiaremu. ‘Nto frattempo, ci fussi gratu, si mi lassa dommiri. ( si sdraia nuovamente )

MASSIMO     No, a verità s’ha sapiri subbitu! Quannu m’accurgìì ca a machina non vuleva cchiù pàrtiri, accuminciai a caminari campagni campagni ppì quasi ‘n ura e a prima casa c’attruvai, …..( Piero sembra dormire ) M’ascuta, veru?

PIERO           ( dormiente ) Certu, certu….comu no?

MASSIMO     Pareva ca ‘n casa non ci fussi anima viva, fici ‘na telefonata e poi l’occhi mi si chiusuru. C’appi u tempu di livirami i scappi, ca cascai longu longu, addummisciutu comu ‘nu stoccafissu!

PIERO           Attagghiu a mo’ muggheri?

MASSIMO     No! Quannu mi sdraiai ‘nta stu lettu, so’ muggheri non c’era, ciù pozzu assicurari!

PIERO           Volidiri ca fu mo’ muggheri ca si curcau attagghiu a lei, senza accorgirisinni?

MASSIMO     Evidentemente……

PIERO           ( sorridendo ) Signor Poretti…..

MASSIMO     Perotti!

PIERO           ….si renni cuntu, si o no, ca ‘sta storia non sta additta?

MASSIMO     Apparentementi po’ essiri, ma ci giuru ca è a verità!

PIERO           Ammittemu ca putissi cridiri a so’ versioni, mi cunsenti almenu ca sentu chidda di mo’ muggheri?

MASSIMO     Certu!

PIERO           Oh!!….’Nto frattempo però, mi lassassi dommiri! ( si rimette a dormire. Massimo lo guarda e poi non sapendo che fare, inizia a fare la sua consueta ginnastica mattutina )

CLAUDIA      ( entra, portando il caffè. Ha indossato un abito grazioso ) Piero, il caffè è pronto!

MASSIMO     ( ventre a terra, eseguendo gli esercizi ) Signor Gilotti, il caffè !

PIERO           ( alza penosamente il capo ) ‘O pigghimi ‘n aspirina. ( Claudia lo guarda senza muoversi )

MASSIMO     ( c.s. ) Senza dubbio suo marito voleva dire “ Vuoi avere la bontà di portarmi un aspirina, per favore, mogliettina mia adorata? ( a Piero ) Non è accussì?

CLAUDIA      Bè, allura ‘a cosa cancia! ( a Piero ) Subito amoruccio mio! ( fa per andarsene )

MASSIMO     Signora, visto che lei è un vero angelo, non è che ne porterebbe una anche a me?

CLAUDIA      Con vero piacere! ( sta per andarsene )

MASSIMO     E si ni pigghiassimu dui all’unu,…chi ni dici signor Gilett?

PIERO           ( scontroso ) Non m’oppongo!

CLAUDIA      ( gaia ) Bene, due più due, fa quattro. Quattro aspirine per i signori, in arrivo! ( via )

MASSIMO     ( riprendendo gli esercizi, esercita le braccia ) Sua moglie è davvero carina, lo sa?

PIERO           Si, grazie!....Cridu però ca chisti non su’ affari so’!

MASSIMO     So’ muggheri c’havi raggiuni, lei è propriu urzu!

PIERO           Ma comu si permetti?

MASSIMO     E ora mi sta propriu irritannu! Ppà prima vota ‘nta mo vita, staiu accuminciannu a perdiri a pacenzia……

PIERO           A facci da giraffa monaca……..…ora è lei ca peddi a pacenzia?....Vaddati chi c’è ccà, curnutu e vastuniatu a essiri ‘n cristianu?........E stassi fermu cu’ sti vrazza!.....Mi sta facennu ammaraggiari…….Pari ‘n mulinu a ventu, ( Massimo si siede, ma continua a fare ginnastica ) Oh!!

CLAUDIA      ( entra ) Ecco l’aspirina! ( porge un bicchiere a ciascuno. I due, guardandosi di traverso, agitano contemporaneamente il cucchiano nel bicchiere, nell’intento di mescolarne il contenuto. Claudia, con una tazza di caffè in mano, si siede sulla poltrona e con aria mondana ) Non mi avevi mai parlato del signor Perotti…..

PIERO           ( è talmente sorpreso che rimane soffocato dalla bevanda che gli va di traverso. Massimo lo aiuta dandogli due colpetti sulla schiena. Ripresosi……. ) Ma jù no’ canusciu!

CLAUDIA      ( balzando in piedi ) Chi voli diri ca no’ canusci?!

PIERO           Ca no’ canusciu!!!!!

CLAUDIA      ( urlando  a Massimo ) Ma…ha sentito?.......Non la conosce!

MASSIMO     E’ vero signora, non ci siamo mai incontrati prima di questa notte!

CLAUDIA      ( piena di vergogna ) MAI?????

PIERO           Mai!...E ppì cortesia senza ittari  uci!

CLAUDIA      Sicuro?....Non è che per caso……

PIERO           ( si alza furioso  e grida ) Finiscila ora!.... ( si calma e si risiede ) Non piddemu a calma e rispunni ‘e mo’ dumanni! ( Massimo sbatte leggermente il cucchiaino contro il suo bicchiere, per richiamare l’attenzione di Piero ) Che c’è?

MASSIMO     ( suggerendo ) Sii così gentile……

PIERO           Come?

MASSIMO     Sii così gentile da rispondere alle mie domande.

PIERO           E va bene!....Mi vo’ diri si o no……( Massimo sbatte il cucchiaino, lui sbuffa )….. vorresti essere così gentile da dirmi in che modo sei andata a letto ieri sera?

CLAUDIA      Sarebbe a dire?

PIERO           A rispunniri subbitu! ( Massimo fa segno di disapprovazione ) E lei c’ha finissi di fari segnalazioni! ( Massimo fa segno che non s’intrometterà nella discussione. Piero alla moglie…. ) Allura?

CLAUDIA      ( isterica ) Allura chi?

PIETRO         Comu ti cuccasti assira?

CLAUDIA      Co’ pigiama, comu m’hava cuccari!

PIETRO         Intendevo dire, chi facisti assira?

CLAUDIA      C’hava fari, …….nenti, comu ‘o solitu ppì circari di dommiri mi pigghiai menza boccettina di sonnifero…..poi parrai ‘o telefunu ccù mo soru e poi……..( cercando di ricordare )  ah si…..….priparai l’autra menza boccettina ‘nto bicchieri……e m’ha vippi…….anzi no,…… nisciì ppì pigghiari ‘n pocu d’aria frisca……. Chi successi dopu, non mi spiari, picchì non mi ricordu cchiù nenti. Sacciu sulu ca mi sbigghiai stamattina supra sta poltrona.

MASSIMO     ( trionfante ) U vidi signor Giubbotti?

PIERO           Girotti!

MASSIMO     Sicuramenti appa trasiri quannu a signura era fora……Certu, ora ricordu ….mentri telefonava, vippi, picchì era mortu di siti, mi passi ‘n bicchieri d’acqua e n’approfittai……..Eccu chi successi,….mi vippi u sonniferu da’ signora e completamenti narcotizzatu, m’appa curcacri ‘nto lettu e m’addummiscii. La sua signora, probabilmente ‘nte mo’ stissi condizioni, non accurgennusi di mia, mi si stinnicchiau attagghiu e s’addummisciu!........E’ talmenti chiaru?

PIERO           Putissi essiri macari veru chiddu ca diciti, però sta storia non è ca sta additta tantu assai?

CLAUDIA      Allora non l’ho sognato.....Lei era proprio coricato con me?!

MASSIMO     ( compito ) Si signora!

CLAUDIA      ( al marito) E tu u canusci?

PIERO           Cui?

CLAUDIA      Iddu!

PIERO           E quanti voti?....NO!!!

CLAUDIA      ( sdegnata ) E u truvasti ‘nto mo’ lettu?

MASSIMO     ( con un sorriso idiota ) Si!

CLAUDIA      ( infuriandosi ) E chistu è l’effettu ca ti fa?

PIERO           Ma Claudia,……

CLAUDIA      Benone! Ecco l’uomo che ho spasato!....... L’uomo del quale porto il nome!......Bella prova d’amore!

PIERO           Ma…..

CLAUDIA      Ah no, abbi la decenza di stariti mutu almenu!.......Sapeva di non significare cchiù nenti ppì tia, ma fino a ‘stu puntu…..è troppu!

PIERO           Claudia…..

CLAUDIA      Ma dico, trovi tua moglie a letto con un estraneo e non dici nenti?

PIERO           No, si è ppì chistu, gridai,……. Autru si gridai, veru?

MASSIMO     Eccomu, supra a chistu non ci su dubbi!

CLAUDIA      Zitti tutte e due! ( amara ) Ha gridato il signore!....( collerica ) In questi casi non basta urlare…….Che razza d’omu si’?..... L’hava pigghiari ppò cullettu e l’hava sbattiri fora!..........E’ l’onore mio,….dove va a finire l’onore mio?

PIERO           Ma Claudia, io…..

CLAUDIA      Lo so, lo so…… tu te ne infischi del mio onore !

MASSIMO     Signora, se permette…..suo marito le stava spiegando……

CLAUDIA      Un corno mi stava spiegando!

MASSIMO     Signor Girondotti, si spiegassi megghiu!

PIERO           ( come un ebete ) Cosa?

MASSIMO     Si spiegassi megghiu!

PIERO           E c’haia spiegari?

MASSIMO     La sua condotta!

CLAUDIA      Si si…..mintitivi d’accordo…..A ora era accussì fissa di cridiri ‘e vostri fandonie!

PIERO           ( furente ) Porca la scimmia zoppa!.....Basta!......Chiddu siddiatu sugnu jù, non tu!

CLAUDIA      E io lo sono perché tu non lo sei abbastanza!

PIERO           ( sedendosi ) Povera testa mia!

MASSIMO     ( porgendogli il suo bicchiere ) Si pigghiassi macari a mia, ancora è tutta ccà!

PIERO           ( la prende e beve ) Grazie!

CLAUDIA      Fuori da casa mia, tutte e due!

MASSIMO     Ma signora…..

PIERO           Claudia!

CLAUDIA      ( urla ) Fuori!!!! ( li spinge fuor, sbatte la porta e va via  )

PIERO           ( da fuori ) Claudia apri, staju aggigghiannu.

MASSIMO     ( da fuori ) Signora Girotti, per favore ……….

PIERO           E’ inutili, è cchiù dura do’ puppu.

MASSIMO     ……suo marito adesso le chiarirà tutto.

PIERO           Jù haia chiariri?

MASSIMO     ( cercando di aprire la porta finestra ) E certu. S’avissa statu mo’ muggheri, tuccava a mia chiariri. Giustu?

PIERO           Giustamente…….( riescono ad aprire la porta e ruzzolano dentro )

CLAUDIA      ( rientra ) Ancora qua è lei?..... Vuole andersene, si o no? ( impugna la rivoltella del marito e minaccia Massimo )

MASSIMO     E tonna?! ( alzandosi di scatto, braccia in aria, retrocedendo perché Claudia lo segue )

CLAUDIA      Conterò fino a tre e poi sparo!....1….

PIERO           Claudia, finiscila!

MASSIMO     Suo marito ha ragione!

PIERO           Si spagna, vero?

MASSIMO     ( a Piero ) Lei chi dici?....Si mintissi ‘o mo’ postu!

PIERO           No grazie, jù staiu megghiu ccà!

MASSIMO     Almenu ci dicissi di pusari ‘sta cosa.

PIERO           ( ironico ) Claudia tesoro, sii così gentile da……

CLAUDIA      ( voltandosi bruscamente verso il marito e minacciandolo ) Si t’azzardi a grapiri ancora a ‘ucca, ammazzu a tia ppì primu!

MASSIMO     Quanti proiettili ci su’ ‘nto caricaturi?

CLAUDIA      Due…..

MASSIMO     Assai!....Ni basta unu.

CLAUDIA      Io stavo contando!

MASSIMO     Ah!

CLAUDIA      Uno….due…..

MASSIMO     Ci dicissi qualchi cosa, signor Gisotti!!!!!

PIERO           Accussì u primu coppu è u miu?

CLAUDIA      Due e mezzo…….

MASSIMO     Fussi in lei, ci mittissi a sicura!

CLAUDIA      Quale sicura?

MASSIMO     ( mostrandogliela col dito ) Ddà, ddù cusittu ddà sutta.

CLAUDIA      Quali cusittu? ( Massimo avanza timidamente per prenderle la rivoltella. Claudia fa per impedirglielo. Parte un colpo e lei sviene fra le braccia di Massimo )

PIERO           ( si precipita ) Claudia!

MASSIMO     Morta?

PIERO           ( le tasta il polso ) No, svenuta!

MASSIMO     Megghiu accussì. ( la adagiano su una sedia. Lui inizia a massaggiarle le mani )

PIERO           ( lo guarda ) Vaddassi ca è a mia di muggheri!

MASSIMO     Avi raggiuni….. scusi! ( consegnadogli le mani di Claudia )

PIERO           Claudia,….tesoro…..’A vistu?.....Sti gingilli su’ pericolosi.

CLAUDIA      ( rinviene, è dolcissima ) Piero, sei tu? Ciao , come stai?.......Dove mi trovo?

MASSIMO     ( tirando un sospiro di sollievo ) Menu mali!

CLAUDIA      Ancora quà è lei?

MASSIMO     Grazie a Diu si! Ci mancau picca ppì non essirici. ( a Piero ) L’havi qualcosa di forti?

PIERO           Non c’è bisognu, oramai rinviniu.

MASSIMO     No ppà signura, ppì mia.

PIERO           Certo! ( lascia le mani della moglie per abbandonarle in quelle di Massimo ) Ci l’affidu! ( Massimo prende il suo posto e continua a massaggiarle le mani. Il massaggio finisce in lievi carezze. Claudia, riacquistate le forze gli da una botta sulle mani e si ritrae ) Vivemuni ‘n bicchirinu! ( porge un bicchiere a tutti )

MASSIMO     ( alzando il bicchiere ) Alla salute della signora! ( accosta il bicchiere a quello di Piero e tutti bevono )

PIERO           Mi sentu decisamente megghiu!

CLAUDIA      Credo che abbiamo scherzato abbastanza………( urla ) Piero!

PIERO           ( scattando ) Si?

CLAUDIA      Buttalo fuori!

PIERO           Subito cara! ( a Massimo, togliendogli il bicchiere ) Unni l’havi ‘a machina?

MASSIMO     A tri chilometri circa.

PIERO           Benissimo! Tantu ppì tagghiari ‘sta storia, pigghiamu a mia e l’accumpagnu!

MASSIMO     Molto gentile. ( Piero esce. Massimo si rimette giacca e cravatta.  )

CLAUDIA      Forse non ci siamo capiti. Anche tu, non voglio più vederti.

PIERO           ( entra ) Ora ca mi ricordu, c’è qualchi cosa ca non va. A essiri a messa ‘n motu.

CLAUDIA      E allura vidi d’abbissarla, spicciati! ( lo sbatte fuori. )

SCENA 2°

( Massimo e Claudia )

MASSIMO     (  prende un’altra tazza di caffè ) Permette, vero?.....( nessuna risposta ) Strano però che non ricorda niente……..

CLAUDIA      Niente di niente.

MASSIMO     ( tristemente ) Beata lei.

CLAUDIA      E perchè?

MASSIMO     Perché io non posso dimenticare……..

CLAUDIA      Cosa?

MASSIMO     ……Penserò a lei per un bel pezzo!

 

CLAUDIA      A me?........E perché?

MASSIMO     ( enigmatico ) Certo, lei non può capire……

CLAUDIA      Non c’è niente da capire. Noi non ci conosciamo e lei proseguirà per la sua strada.

MASSIMO     ( teatrale ) Magnifico! E io sarò passato nella sua vita senza lasciare alcuna traccia……......Me ne vado, me ne vado…..così non saprà mai……

CLAUDIA      Che cosa?

MASSIMO     ( sempre teatrale ) No, non mi chieda nulla!....E’ meglio così, glielo garantisco!

CLAUDIA      Ok.

MASSIMO     ( dopo una pausa ) Due ore meravigliose……….Due ore di fuoco!!!!!!

CLAUDIA      Quale fuoco?.......Ma di quale ore parla?

MASSIMO     Sto parlando troppo!.......

 

CLAUDIA      Si vuole spiegare per favore?

MASSIMO     Davvero non ricorda niente?

CLAUDIA      Ma cosa devo ricordare?

MASSIMO     ( di nuovo teatrale ) Nulla…….Chissà.

CLAUDIA      ( comincia a perdere la pazienza ) Senta, se non vuole dirmelo, non dica nulla e tolga il disturbo!

MASSIMO     Bene! ( finge di andarsene, ma sulla soglia si volta ) Giuro che suo marito non saprà mai niente.

CLAUDIA      Bene!....( ripensandoci ) Come?…..C’è qualcosa che mio marito non deve sapere?

MASSIMO     Eh!....Direi proprio di si…….Ma tanto, che importa, l’ha cacciato via, no?

CLAUDIA      ( allarmata chiude la porta e lo trascina dentro ) Che vorrebbe dire,......Si spieghi!

MASSIMO     E va bene, non posso tenermelo dentro……. Prima che suo marito arrivasse ………No, no…..ma che sto facendo…..non ho il diritto di parlare.

CLAUDIA      ( congelata ) Lei osa insinuare?!......

MASSIMO     Non insinuo signora, affermo!

CLAUDIA      Lei ha abusato di me mentre ero incoscente………

MASSIMO     Non lo dica nemmeno per scherzo!

CLAUDIA      ( sollevata ) Ah,….avevo creduto che…..

MASSIMO     Se solo avessi immagginato che lei non era in sé………….

CLAUDIA      Vorrebbe dire che,…lei……s’è permesso……

MASSIMO     ( mollemente ) Se dobbiamo essere precisi signora….fu lei che……

CLAUDIA      ( scandalizzata ) Io?

MASSIMO     Eh!.....

CLAUDIA      Ma non dica cretinate

MASSIMO     Eppure è la verità.

CLAUDIA      ( imbarazzata ) Sfacciato!

MASSIMO     Non si vergogni adesso!

CLAUDIA      Lei avrebbe dovuto…….avrebbe dovuto…….

MASSIMO     Lo so, ….mi sarei dovuto difendere…..

CLAUDIA      Non posso crederci…........Lei sta farneticando!

MASSIMO     Lo sa che questa sua mancanza di memoria mi offende?

CLAUDIA      Per giunta è offeso!

MASSIMO     ….perchè stanotte mi creda, non sembrava proprio una non coscente……..

CLAUDIA      Il sonnifero l’ha preso pure lei, se non sbaglio!

MASSIMO     L’ho detto semplicemente per tranquillizzare suo marito. Io non l’ho nemmeno toccato quel bicchere.

CLAUDIA      Che vergogna!!!!!

MASSIMO     ( le prende le mani ) Claudia, amore mio!

CLAUDIA      Non sono l’amore suo.

PIERO           ( appare sulla soglia ) Tutto a posto, andiamo?

MASSIMO     ( che teneva fra le sue la mano, gliela bacia rispettosamente ) Arrivederla, signora….( molto corretto ) E’ stato un piacere conoscerla. Spero d’avere presto il piacere di rivederla.  ( s’inchina ed esce, lasciando alquanto turbata Claudia )

PIERO           Torno presto tesoro!

TERZO QUADRO

SCENA 1°

( Claudia, Massimo e Piero )

( MEZZ’ORA DOPO. La scena è riassettata e il divano chiuso )

CLAUDIA      ( è al telefono ) Va bene, arrivederla dottore. ( aggancia e resta perplessa. Si sente una macchina arrivare e frenare. La porta si apre bruscamente e Piero spinge dentro Massimo )

MASSIMO     ( passando davanti a Claudia sorpresa ) Sono ancora io!

PIERO           Mi pigghiastu allegramenti in giru! ( Claudia e Massimo lo guardano muti ) E diciti qualcosa, per la miseria!

MASSIMO     E chi voli ca ci dicu?....Circai di spiegariccillu ‘nta machina, ma lei non vosi ascutari.

CLAUDIA      ( a Piero ) Ti ha raccontato tutto?

PIERO           ( trionfante ) Allura cunfessi?!

CLAUDIA      Non è colpa mia,  il dottore dice………….

PIERO           Chi c’entra u dutturi ‘nta sta storia?

MASSIMO     Appuntu.

PIERO           Mutu lei, a mo’ muggheri a ‘nterrugu jù!

MASSIMO    ( alza le mani ) Scusi!

PIERO           ( alla moglie ) Perciò?

CLAUDIA      Ha detto che la dose eccessiva di sonnifero che ho preso, è la causa dell’amnesia.

PIERO           E tonna cu’ sta storia!?......Quannu c’ha tagghiati d’ammucciarivi arreri e sonniferi e i machini spasciati? (Massimo alza la mano )  C’havi qualchi cosa di diri?

MASSIMO     Mi pozzu susiri?

PIERO           Ppì fari chi?

MASSIMO     Mi venunu i complessi si parru assittatu. ( si alza ) Dunque,…..assira lei m’attruvau ‘nto lettu di so’ muggheri…….

PIERO           E ppì diri chistu c’è bisognu di susirisi? S’assittassi!

MASSIMO     ( infuriandosi ) Ora basta! Mi fa parrari si o no? Havi ‘n ura c’assuppu i so’ strampalati insinuazioni, senza putiri ribattiri……. Ppì cu mi pigghiau?

PIERO           ( indietreggiando ) Stassi calmu.

MASSIMO     Non ni pozzu cchiù…….Sono una persona rispettabile, io!

PIERO           E allura?.....Rispettabile o no, l’haiu o no u dirittu d’aviri ‘na spiegazioni?!

MASSIMO     Calassi i pinni, picchì ora u suddiatu sugnu jù!.........Gliene ho date una montagna di spiegazioni e adesso sono stufo!.....Ha capito?????

PIERO           ( indietreggiando ) A scusari,…. c’havi raggiuni!

CLAUDIA      Comunque, il dutturi mi dissi……

PIERO           N’autra vota co’ dutturi?

CLAUDIA      Se non mi fa’ parrari…….

PIERO           U capemu chiddu ca ti dissi u dutturi, ( dolcemente ) Vo’ fari siddiari u signor Perotti?

MASSIMO     Timminastu?

PIERO           No,…ci stava dicennu a mo’ muggheri…….

MASSIMO     Stia zitto! ( scandendo le parole ) Per l’ultima volta le dico che ho avuto un guasto alla macchina.

PIERO           E io sono dispostissimo a crederle, caro signor Perotti, ma se mi è consentito fare un’obbiezione, trovo alquanto strano che la sua automobile non sia al posto dove l’ha lasciata…….

CLAUDIA      Ah!....( sorridendo ) Non c’è? ( sollevata )

PIERO           ( ironico ) Pfuf!...Sparita…….Chista è o no una prova?

CLAUDIA      Avevo creduto che lei……….

PIERO           T’hava passu ca iddu……..?

MASSIMO     ( tempestivo ) Niente……si è solo preoccupata per me! Vero signora?

PIERO           Taliatimi boni ‘nta facci tutti e dui…..C’haiu a facci i cretinu?

MASSIMO     Noooo!!!!!

PIERO           C’haiu qualche cosa di stranu?

CLAUDIA      Ma Piero, che dici……

PIERO           Allura, o jù o iddu ‘ama ‘gghiri ‘o manicomiu!

CLAUDIA      Picchì?

PIERO           Picchì unu di dui è pazzu!

MASSIMO     ( che stava riflettendo, lancia un urlo )Uh!!!

PIERO           ( alla moglie ) U vidi?....’N pazzu c’è!

MASSIMO     Ci sugnu! U sacciu unn’è! ( additando senza farci caso, la cucina )

PIERO           ( voltandosi verso la cucina ) Cui?

MASSIMO     Assira telefonai! ( precipitandosi al telefono )

PIERO           Unni?

MASSIMO     No’ sacciu.

CLAUDIA      E’ pazzu!

PIERO           Tu’ diceva jù!

MASSIMO     Pronto signorina?......Sono Massimo Girotti……

PIERO           ( suggerendo ) Perotti!

MASSIMO     …….Perotti signorina……( a Piero ) Grazie!..... …e cercavo la centralinista di turno stanotte……..Porca miseria........( ai due ) Smuntau!.....( all’apparecchio ) E come faccio……..Conosce per caso suo cugino?..........No il suo, quello di lei, dell’altra……..Fa niente, grazie lo stesso.

PIERO           A chi c’aggiuva u cucinu da centralinista?

MASSIMO     Ppì farimi ‘n giru di valzer!

CLAUDIA      ( al marito ) Chiama u dutturi, chistu è gravi.

MASSIMO     E ora, unni u piscu? Mancu sacciu cu è.

PIERO           Cui?

MASSIMO     U meccanicu! ‘A machina non c’è, picchì s’ha ‘rimurchiau all’officina.

PIERO           Chista si ca è bella! ( guardando la faccia di Massimo, scoppia in una sonora risata, che poco dopo contagia anche Massimo. I due sono piegati dal ridere )

CLAUDIA      Chi razza d’imbecilli! Cridu ca tutte e dui c’hata ‘gghiri o manicomiu. ( via )

PIERO           ( singhiozzando ) E ora?

MASSIMO     ( singhiozzando ) Chi sacciu!

PIERO           Arristau senza machiiiiinaaaaa!!!!! ( sbuffa )

MASSIMO     ( asciugandosi le lacrime ) E mancu sacciu unni illa a pigghiaaaaariiiii!!!! ( sbuffa )

PIERO           ( guardando l’orologio, sempre ridendo  ) Su’ l’11,25.

MASSIMO     ( c.s. ) No, u miu fa i 12 menu ‘n quartu

PIERO           Si vidi ca è avanti.( ride )

MASSIMO     Po’ essiri u so’ ca è arreri! ( ride )

PIERO           ( guarda l’orologio a parete ) Le 3 . Chistu è fermu………Claudiaaaa……chi ura fai?

CLAUDIA      ( da fuori ) Mezzogiorno!

PIERO           Ci ni fussi unu u stissu! ( sempre ridendo ) Comunque, si non si spiccia ‘a peddi!

MASSIMO     Cchi?

PIERO           A currera! Patti all’ 11,45.

MASSIMO     S’arraggiunamu co’ so’!.......S’’u facemu ccù chiddu miu, già a pessi…….E poi unn’è a firmata?

PIERO           A deci chilometri di ccà!

MASSIMO     ( sbuffa nuovamente a ridere ) A deci chilometri……..e secunnu lei m’ha fazzu a pedi?

PIERO           A cavaddu ‘e causi, ( sbuffa )  picchì jù non c’haiu nudda intenzioni d’accumpagnariccilla.

MASSIMO     ( serio ) Chista si ca è cortesia!

PIERO           ( serio ) Quannu ‘na cosa si po’ fari, picchì non s’ha fari!

MASSIMO     Mancu si c’avissi l’ali ‘e pedi, arrivassi a fari 10 chilometri ‘nta ‘n quartu d’ura.

PIERO           E chistu è veru macari!...... Ma ma leva ‘na curiosità?

MASSIMO     Prego.

PIERO           Haiu l’impressioni di canuscilla……..Chi travagghiu fa?

MASSIMO     Vinnu cappotti……

PIERO           Militari!.....Eccu picchì a canusciu.

MASSIMO     Veramenti ………

PIERO           Probabilmenti l’appa vidiri ‘n caserma…….( Massimo non ha il tempo di replicare ) Si, certu, ora staju focalizzannu……E sicuramenti canusci tutti i pezzi rossi , no?

MASSIMO     ( coglie la palla al balzo ) Qualcunu…….Colonnelli, Ginirali…

PIERO           U ginirali Passalacqua,……a iddu l’ha canusciri ppì forza.

MASSIMO     ( non visto con espressione di chi non sa nemmeno chi sia )

PIERO           Su’ misi ca tentu di pigghiari ‘n appuntamentu ccù chistu……

MASSIMO     ( fingendo di fare mente locale )…… Passalacqua…. Passalcqua…

PIERO           Generale Giovanni Passalcqua…… Alto……robusto……..’n paru di baffuni accussì….

MASSIMO     Si, certu…….Giuvannuni!.,…..Eccumu no,…… cumpagni di scola!

PIERO           Ma si c’havi oltri 60 anni.

MASSIMO     Guida, scola guida……Corso di scola guida ppì carrammati.

PIERO           ( ride ) Chi simpaticu!.......Scherza sempri lei?...... Non esisti sta scola guida ppè civili…….

MASSIMO     Mi piaci buffuniari……rende la vita più allegra.

PIERO           Ma appiddaveru canusci u ginirali?

MASSIMO     Uhiuuuuu….di ‘na vita!

PIERO           A stu puntu…….…..l’unica cosa di fari è……

MASSIMO     Chi cosa?

PIERO           Resta a pranzu cu’ nuatri.

MASSIMO     No, no………( senza essere visto gioisce ) Non pensu ca so’ muggheri fussi cuntenta…..

PIERO           Allura resta?

MASSIMO     No, ma chi c’entra,……Mi ni vaju e cercu d’attruvari ‘n passaggiu…..

PIERO           Non si ni parra…….Lei resta ccà, è decisu!

MASSIMO     Non vulissi disturbari,……..

PIERO           Ma quali disturbu!

MASSIMO     E  so’ muggheri?

PIERO           ( sbuffa nuovamente a ridere ) U sapi ca è ‘n personaggiu?........Appena ‘a taliu, mi veni di ridiri……..

MASSIMO     ( ridendo ) Mancu lei scherza, sapi?.......( si danno entrambi alcune pacche sulle spalle )

CLAUDIA      ( entra e li guarda sdegnata ) Senza speranza!

PIERO           ( i due cercano di darsi un contegno ) Cara, ti volevo dire una cosa……( esita e  guarda Massimo )

CLAUDIA      E dilla!

PIERO           Come tu ben sai, il signor Moretti……..…

MASSIMO     Perotti!

PIERO           ……è rimasto senza macchina……( all’idea che la portano via, sbuffa nuovamente a ridere,seguito da Massimo )

CLAUDIA      ( furente ) Si non ci la finiti, sugnu jù ca mi ni vaju!

PIERO                       Hai qualcosa in contrario se il sig. Perotti…….………( imabarazzato ) resta a pranzo cu’ nuatri?

CLAUDIA      Non c’è niente da mangiare! ( via in cucina )

PIERO           Non importa, andremo a comprare qualcosa.

CLAUDIA      (  entrando con una bacinella d’acqua sta dirigendosi alle piante che ci sono in scena per spruzzarle  ) Bene! Ogni tantu ni fai una!

PIERO           ( stizzato apre la porta e rivolgendo le spalle non vede un tipo in tenuta da meccanico, con grossi occhiali, che a distanza ravvicinata sta leggendo qualcosa scritto su un foglietto ) Ti ringrazio per la stima!

MASSIMO     ( allarmato prontamente richiude la porta ) Forsi è megghiu digiunari!......Non ni facissi mali, vista a panza ca n’arritruvamu!

PIERO           Ma chi dici?......C’haiu ‘na fami di lupu!

MASSIMO     ( portandolo al centro ) Si propriu ha nesciri, megghiu puttarisi ‘n umbrella, non si sa mai.

PIERO           Hama nesciri……al plurale….noi due! ( avviandosi all’uscio di destra ) Ci n’ha essiri unu ccà intra. ( via )

MASSIMO     ( nel frattempo urta volontariamente la bacinella per farsi bagnare ) Mannaggia!!! E ora?

PIERO           ( rientra di scatto ) Bbì ‘n cagghiai???????

CLAUDIA      Si tolga i pantaloni…….

PIERO           Ah?????

CLAUDIA      In bagno c’è una vestaglia, la indossi e mi riporti i pantaloni, che li metto ad asciugare

MASSIMO     ( entrando in bagno, passa davanti a Piero ) Spiacente, ma ha nesciri sulu. ( via )

PIERO           ( stizzato ) Claudia, m’arraccumannu………Vidi ca sugnu bonu e caru, ma si mi furria l’elica………

CLAUDIA      Senti Piero, ora mi staiu propriu siddiannu……

PIERO           Non eri tu ca ti lamintavi ca non ti dedicu abbastanza attenzioni, ca non m’accorgiu di tia…..

CLAUDIA      Vero, ma chista è n’autra cosa………( molto tenera ) essere premurosi,…. affettuosi,….. dolci e sensibili verso la propria moglie…….. ( incavolata ) non voli diri essiri gilusi e mancarici di rispettu!

PIERO           Mancariti di rispettu?

CLAUDIA      Non credere alla mia versione dei fatti, è o no una mancanza di rispetto?

PIERO           Chi c’entra!

CLAUDIA      E’ mancanza di fiducia?

PIERO           ( avvicinandola dolcemente ) Scusa, non volevo, micetta!......Ti amo troppo e perciò……

CLAUDIA      Bell’amore!......Lassarimi sempri sula,……

PIERO           Lo sai…….il lavoro…….

CLAUDIA      Quannu ci si, non mi fa nesciri, mai ‘n cinima…..’n tiatru……..

PIERO           ( esasperato ) Ahhaaaa….e sempri a stissa cosa? Ti pari facili a vita ca fazzu?

CLAUDIA      ( taglia corto ) Hai raggiuni! Basta, non ni parramu cchiù, s’annunca……

MASSIMO     ( entra con indosso una vestaglia da donna ) Come mi sta?

PIERO           Beddu, pari a bella copia di mo’ soggira! ( via nel camerino )

SCENA 2a

( Claudia, Massimo e il meccanico )

CLAUDIA      ( facendogli una smorfia ) Gentile come al solito!

MASSIMO     Discussioni per causa mia?

CLAUDIA      ( via in cucina con i calzoni )

MASSIMO     ( guarda dalla finestra ) Ancora ccà è chistu!......Ma giustu ora ca stava filannu tuttu lisciu!

SUONANO ALL’INGRESSO

MASSIMO     Ci penso io! ( apre )

MECCAN.     Buon giorno signora…….( Massimo si guarda alle spalle ) E’ chista casa Girotti?

MASSIMO     ( con voce femminile ) Si, desidera?

MECCAN      ( entrando ) Finalmente l’attruvai. Havi ‘na matinata ca furriu.  E’ ccà u patruni da decappottabili russa?......Sugnu u meccanicu e……..

MASSIMO     No, non c’è.

MECCAN.     ( guardandolo, mentre Massimo indossa un centrino a mo’ di fazzoletto )  Lei è la moglie?

MASSIMO     No, la sorella.

MECCAN      Pozzu parrari ccù lei ppà machina?

MASSIMO     ( preoccupandosi ) Comu sta?

MECCAN      Bonu grazie!

MASSIMO     Parrava da machina,….. comu si senti?

MECCAN      S’ha lamintatu tutta a matinata, dici ca ci doli a panza!

MASSIMO     A panza?

MECCAN.     Ma comu s’ha sentiri,…….’Na machina è!....Sintissi, non pozzu peddiri cchiù tempu

MASSIMO     Appuntu! ( in allerta, controllando se arrivano Claudia e Piero )

MECCANI     U patruni di ‘sta machina, c’è o non c’è?.....E’ pronta e……

MASSIMO     ( sempre suadente ) Mi lasci un suo biglietto. Mio fratello verrà a ritirare la sua piccola bambina. Ma cosa è successo?

MECCAN.     E’ maritatu so’ frati?

MASSIMO     No.

MECCAN.     Ppì furtuna! Si tratta accussì i so’ figghi, megghiu ristari schettu allura!

MASSIMO     Picchì?

MECCAN      Non c’era ‘na goccia d’ogghiu, u carburaturi era ‘ntuppatu, a cinghia rutta, i cannili abbruciati, e ppì timminari u radiaturi era spunnatu. ( Massimo fa smorfie di dolore )

MECCAN      Signurina, chi c’havi?

MASSIMO     Niente, niente……..( Suadente ) S’ha chi cuntu, allura?!

MECCAN      ( uscendo un foglietto, che Massimo gli toglie prontamente dalle mani. Strittu strittu …… mintennuci ‘a rimurchiata,….a susuta a cantata di jaddu …’a rusbigghiata di stanotti…….u travagghiu,…….l’extra picchì è sabutu……..

MASSIMO     ( Lo guarda e strabuzza gli occhi ed emette un grido di dolore )

MECCAN.     Signurina, è sicura di sintirisi bona?

MASSIMO     Benissimo!.......E’ l’emozione, sa?.......( avvicinandosi con fare suadente e con voce profonda ) Perché quando un uomo, dalla straordinaria bellezza mi parla,….io mi emoziono…….vibro…..e quando vibro……

MECCAN.     ( pavoneggiandosi ) M’attrova beddu?

MASSIMO     Uhuuuuu????!!!!( accattivante, strisciando come un serpente )…….Non farebbe uno sconticino?

MECCAN.     Beh……non putissi…….( cominciando a sudare )

MASSIMO     Lei è sposato?

MECCAN.     No……..

MASSIMO     ( incalzante ) Non vorrebbe un appuntamento?

MECCAN.     Cu’ so’ frati?

MASSIMO     Ma con me, sciocchino!!!!

MECCAN.     ( deglutendo ) Signurina,……veramenti…….( cambia discorso ) Avanti, picchì è lei, su’…….( guardandola ammaliato ) trentamilaliri?

MASSIMO     ( urlando ) Cosa?......

MECCAN.     Ci parunu assai?

MASSIMO     Chista è ‘na rapina! ( tornando dolce ) Su…..scendi….scendi…..

MECCAN.     Vintinovi?

MASSIMO     Scendi, scendi….. puoi fare di meglio ( accarezzandolo )

MECCAN.     ( ormai quasi allo stremo della resistenza ) Vinticincu? ( Massimo fa segno di no, arriccia il labbro come stesse per baciarlo. Lui balbetta ) Vviivivivi…nti?.....( Massimo si avvicina sempre più ) …..Dddddedededeci?.......( chiude gli occhi, allunga il labbro in attesa del bacio )

MASSIMO     (  gli prende il viso fra le mani )….Cinquemila e non se ne parla più? ( il meccanico fa segno velocemente di si. Massimo lo lascia e gli prende la mano )  OK! Affare fatto! ( si allontana )

MECCAN.     ( rimane un attimo in quella posizione e poi si ridestata )

MASSIMO     Ecco, ccà ci su’ cincumilaliri. Mi lassassi u biglittinu ca mannu a mo’ frati.

( spingendolo fuori )

MECCAN.     E u nostru appuntamentu?

MASSIMO     Ciù mannu a dicu cu’ mo frati. ( chiude la porta )

SCENA 3a

( Piero, Massimo, Claudia )

PIERO           ( entra con l’ombrello ) Attruvari ‘na ugghia ‘nta pagghiaru avissa statu cchiù facili.

MASSIMO     ( aprendo la porta d’ingresso ) Si non si spiccia n’attrova cchiù nenti! ( lo scaraventa fuori e chiude la porta )

CLAUDIA      ( entra, inciampa e cade fra le braccia di Massimo )

PIERO           ( come prima, apre di scatto la porta ) Bbì ‘n cagghiai?????

MASSIMO     Non pinsassi mali…….

CLAUDIA      Attruppicai e…..

PIERO                       Guarda caso, appena furriu l’occhi…….( prendendo per mano Massimo e trascinandolo ) Lei veni ccù mia!

MASSIMO     Ma…’nta ‘sti condizioni?..........M’ha taliatu?

PIERO                       ( lo guarda e sbuffa a ridere ) Si, ora ca a staiu taliannu……..lei è propriu simpaticu! ( ridendo se lo trascina. Massimo stupefatto uscendo non sa se ridere o piangere ) ….Lei è veramenti simpaticu!  ( via )

FINE 1° ATTO

ATTO SECONDO

SCENA 1°

( Massimo e Claudia )

E’ sera. In scena Massimo e Claudia stanno discutendo.

CLAUDIA      ( da fuori ) Deve ringraziare la sua amicizia col Generale Passalacqua……..Si rende conto, quanto non sopporti la sua presenza qui?

MASSIMO     Dove vuole che vada, è quasi sera, non ci sono autobus fino a lunedì e la macchina sarà pronta appunto lunedì!

CLAUDIA      Poteva andarsene stamattina……( entrando con delle lenzuola che posa sul divano  )

MASSIMO     Volevo partire, ma suo marito ha così tanto insistito per farmi rimanere.

CLAUDIA      Logico, le ha promesso un incontro con lui! ( uscendo dal lato opposto )

MASSIMO     Sono rimasto per un’altra ragione.

CLAUDIA      ( da fuori ) Per favore non ricominci!

MASSIMO     ( plateale ) Sono rimasto per lei e questo dovrebbe lusingarla!

CLAUDIA      Lusingarmi?.......Ahaha!.....( entra e attraversa la scena )

MASSIMO     ( le sbarra il passo ) Posso dirle almeno che lei è molto carina?

CLAUDIA      ( si fa strada e via ) Non mi fa né caldo né freddo!

MASSIMO     Non ci credo. Si vede a occhio nudo che non è felice con suo marito.( la segue ) Chissà quanti, prima di me le avranno detto che lei è molto attraente!

CLAUDIA      ( rientra con un cuscino e una federa, facendo arretrare Massimo ) Infatti!......Lei è troppo banale!.......Banale e ridicolo! E si livassi do’ menzu! ( la posa sul divano e via dal lato opposto )

MASSIMO     Quando m’innamoro di una donna, divento sentimentale e….

CLAUDIA      ( da fuori ) Imbecille!

MASSIMO     Eccu, se un uomo è romantico viene considerato imbecille. Comunque…. c’è una cosa che mi dispiace……..

CLAUDIA      ( entrando con una borsa dell’acqua calda ) E cioè?

MASSIMO     Se glielo dico si arrabbia?

CLAUDIA      No!

MASSIMO     Ho una fitta al cuore per quello che è successo ieri sera!

CLAUDIA      Ipocrita!

MASSIMO     Glielo giuro. Ieri sera ho passato i momenti più belli di tutta la mia vita.

CLAUDIA      Basta! Non voglio più sentire questa storia! ( torna in cucina )

MASSIMO     ( sulla porta ) Eppure è così! Certo, mi dispiace che la nostra conoscenza è stata così fulminea…….

CLAUDIA      ( da dentro, ironica ) Oh Dio!

MASSIMO     Mi sarebbe piaciuto conoscerla prima, ……avere avuto il tempo di corteggiarla… ( plateale ) Sperare,….temere….soffrire per lei…..

CLAUDIA      ( entrando con una torcia ) Molto?

MASSIMO     No, non tanto,…..( plateale ) ma comunque ricevere quello che ho ricevuto ieri, col suo pieno consenso!............Mi capisce, vero?

CLAUDIA      E come no!......... Commediante!

MASSIMO     Perchè, non le sembro sincero?

CLAUDIA      Ma mi faccia il piacere! ( via a dx )

MASSIMO     Lei crede davvero che io avrei potuto fare quello che ha fatto senza che lei………

CLAUDIA      ( si blocca e si volta. ) Che io cosa?

MASSIMO     ( Lascia intendere…………. e poi plateale ) Le circostanze, le circostanze sono state più forti di noi…..Ciò che è successo fra noi, lo voglia o no, rimane.

CLAUDIA      Bene…..Mi racconti allora……( si siede sulla poltrona e si mette in attesa ) Avanti!......I dettagli….coraggio!

MASSIMO     ( sorpreso) Come?

CLAUDIA      Le sto chiedendo di raccontarmi come sono andate le cose. Dettagli!

MASSIMO     Ma signora….così lei mi mette in imbarazzo! Ci conosciamo appena!

CLAUDIA      Non abbiamo passato due ore meravigliose?

MASSIMO     ( meravigliato ) Allora lo ricorda?

CLAUDIA      Purtroppo ho poca memoria……ed è per questo motivo che voglio le prove.

MASSIMO     Quali provi?

CLAUDIA      Se lei non ha raccontato fandonie, non sarà difiicile darmi una prova. Avanti, si faccia coraggio e mi racconti per filo e per segno com’è andata ieri sera.

MASSIMO     Com’è andata…..si certo……..dunque…….( sbalordito cerca di raccontare ) E’ semplicissimo…… Ho avuto un guasto alla macchina….

CLAUDIA      Stringa…..Cominci da qua, da casa.

MASSIMO     Certo…….Si……Dunque……Era tardi, ho bussato, nessuno rispondeva, sono entrato, lei dormiva…… Stavo per andarmene in punta di pedi, quando lei,…….

CLAUDIA      E le sono saltata addosso!

MASSIMO     No, ancora no….. si è svegliata.

CLAUDIA      Certo, questo viene dopo…..mi scusi!... Continui.

MASSIMO     Le chiesi il permesso di telefonare…... Terminata la conversazione, m’avvicinai per ringraziarla,….lei attraentissima……

CLAUDIA      C’allanzai!

MASSIMO     No!....Mi fa parlare?

CLAUDIA      Pardon!

MASSIMO     Perciò, lei attraentissima e sorridente…….

CLAUDIA      Ah, sorridevo!....Ma guarda un po’! E come sorridevo?

MASSIMO     Così! ( sorride ) ….Posso continuare?

CLAUDIA      Deve continuare!

MASSIMO     Io le porsi la mano e lei la sua……( plateale ) Il suo sguardo era più che adorabile….. la sua mano più che calda……la mia no, era fredda…….( tentenna ) Devo continuare?

CLAUDIA      Ovvio, è così interessante, siamo appena all’inizio….. Mani calde, mani  fredde….. e poi?

MASSIMO     Poi lei disse :……

CLAUDIA      Le dissi?

MASSIMO     Mi disse……….

CALUDIA      Allura,….. chi ci dissi?

MASSIMO     ………Che mano fredda! E io risposi :…….ma il mio cuore brucia!

CLAUDIA      Originali! Ci sa proprio fare con le donne...E poi?

MASSIMO     Poi fu lei che cominciò a parlare………..

CLAUDIA      I discorsi lasciamoli da parte……andiamo avanti!

MASSIMO     ( è congelato. Tace per un momento come per cercare l’ispirazione ) Dopo qualche frase, lei mi passò una mano fra i capelli dicendomi :…..Di dove vieni, bello sconosciuto?

CLAUDIA      ( finta sorpresa ) Ho detto proprio così?

MASSIMO     Le parole precise!

CLAUDIA      Eravamo al buio……..può capitare. E poi?

MASSIMO     ( sempre più imbarazzato ) Poi, l’abbracciai….così….

CLAUDIA      No, niente dimostrazioni! Andiamo avanti. Finora non mi ha dato alcuna prova.

MASSIMO     Ma che prova vuole?

CLAUDIA      Continui, continui……Mi deve dare una prova inconfutabile!

MASSIMO     Visto che ci tiene!....Dovrà essere lei adesso a a dirmi BASTA! Dov’ero rimasto?

CLAUDIA      Lei mi teneva fra le sue braccia……

MASSIMO     Si, …..e ccà s’accuminciau a scatinari…….

CLAUDIA      Mi scatinai?

MASSIMO     Autru!!!!!....Dopo il  primo bacio, ……..addivintau ‘na tigri!

CLAUDIA      Una tigre addirittura!

MASSIMO     ( plateale,) E’ stata lei a cercare ancora la mia bocca e le sue labbra erano calde, infinitamente calde……..(  mimando e andando in crescendo,prende gusto al proprio gioco. Claudia è imperturbabile ) Non era più la stessa! Sotto le mie carezze il suo corpo fremeva…..Mi cingeva con le braccia….mi ha preso la mano…..

CLAUDIA      Sempre fredda?

MASSIMO     No, cominciava a scaldarsi!........E mi ha detto:….ehmmmm…..si….mi ha detto…….Guardami angelo mio!

CLAUDIA      ( molto meravigliata ) Angelo mio?

MASSIMO     Angelo, si. Poi il desiderio è stato più forte della ragione,….s’è impossessato di noi……Non ho più resistito…..

CLAUDIA      E poi?

MASSIMO     Tutto quà!

CLAUDIA      Tutto quà?

MASSIMO     Bhè,…no,…ma….

CLAUDIA      E allora vada avanti. Cos’è successo dopo?

MASSIMO     Potrei avere un bicchere d’acqua?

CLAUDIA      Più tardi. Avanti.

MASSIMO     Ma davvero vuole sapere tutti i particolari?

CLAUDIA      Si, tutti!

MASSIMO     ( la guarda stupito e con un sorriso malizioso ) Sporcacciona la signora!!!!.

CLAUDIA      Voglio solo sincerarimi che sta dicendo la verità. Continui!

MASSIMO     ( sospira ) E allora continuiamo!

CLAUDIA      Avanti, eravamo all’angelo.

MASSIMO     ( in tono esaltato ) Già….E allora ci siamo abbracciati e baciati ancora, ancora e poi ancora…..Credevo di sognare…. Tenere stretta a me, una donna così folle di desiderio…..( pausa )

CLAUDIA      E poi?

MASSIMO     ….E poi,….e poi…..non riesco a trovare le parole.

CLAUDIA      Si sforzi………

MASSIMO     Mi sforzo!............Allora lei mi disse….

CLAUDIA      Le mie parole esatte?

MASSIMO     Esattissime….Lei mi disse…..

CLAUDIA      Faccia presto. Mi tiene sulle spine!

MASSIMO     ( coglie la palla al balzo ) Ecco, proprio questo…….Ma poiché io desideravo prolungare quell’attimo meraviglioso,le ho detto…….……Claudia, io l’amo!

CLAUDIA      Sapeva il mio nome?

MASSIMO     Ehmmmm…..alcuni secondi prima c’eravamo presentati

CLAUDIA      Ah!

MASSIMO     Abbiamo taciuto ancora un po’ e poi……

CLAUDIA      Poi?

MASSIMO     Fummo travolti!!!!

CLAUDIA      Ah!

MASSIMO     Due ore sublimi!....Travolgenti!.....Dopodicchè, si è addormentata sulla mia spalla.

CLAUDIA      E cos’è successo in quelle due ore?

MASSIMO     Ma…..

CLAUDIA      Si scandalizza?......... Avanti, di che si vergogna…sta parlando di noi due, no?

MASSIMO     ( deglutendo ) E’ sicura?

CLAUDIA      Sicurissima.

MASSIMO     Come vuole!.....( riprendendo euforico ) Sentivo le unghe affondare nella mia schena…..

CLAUDIA      Si alzi la camicia.

MASSIMO     Perchè?

CLAUDIA      Se è così, sarà tutto graffiato. Si volti……si spogli.

MASSIMO     Oh no, no….lo faceva molto dolcemente!

CLAUDIA      Peccato! Sarebbe stata una prova. Prosegua, presto!

MASSIMO     Le baciavo le spalle e lei gemeva,…le baciavo le braccia e lei gemeva,…..le baciavo le orecchie e lei……

CLAUDIA      ( sta quasi per abbandonarsi a quelle parole, ma poisi alza furente ) Lei è ‘n cretinu!

MASSIMO     Perché?

CLAUDIA      Vuleva vidiri finu a che puntu puteva arrivari a so’ fantasia…… Tutto ciò che ha detto è falso…….. E’ pura fantasia.

MASSIMO     Non mi crede?

CLAUDIA      Neanche una parola…..e ne ho la prova!

MASSIMO     Ah si?

CLAUDIA      C’è una cosa che lei non ha detto e che io invece dico sempre in certi frangenti.

MASSIMO     Ah si?

CLAUDIA      Se fosse stato vero, non l’avrebbe dimenticata.

MASSIMO     Ah si?.......Quale?

CLAUDIA      ( dirigendosi in cucina ) Ora basta!

MASSIMO     ( la ferma ) Aspetti….. Mi lasci riflettere, ……è qualcosa in particolare?

CLAUDIA      Si vergogni! ( dandogli uno schiaffo )  Lei è un porco!

SCENA 2°

( Piero e detti )

PIERO           ( apre la porta dell’ingresso e entra ) Allora?...Avete fatto amicizia? ( Claudia furiosa s’avvia in cucina ) A quantu pari, no!

MASSIMO     Forsi è megghiu ca mi ni vaiu.

PIERO           Non dicissi fissarii. Ci telefunau?

MASSIMO     A cui?

PIERO           ( dandogli uno schiaffetto amichevole ) Chi simpaticu!....Ma a l’amicu so’!

MASSIMO     Ah, ‘o Ginirali.

PIERO           Sa, di sti tempi non fai strata si non c’hai raccumannazioni.

MASSIMO     E mancu machini!

PIERO           ( sbuffa a ridere ) Spiritusu!......Allura, chi ci dissi?

MASSIMO     Mi dissi ca è felici d’accittari u so’ invitu, ma non po’ veniri prima di mercoledì!

PIERO           Mercoledì? E comu facemu, jù lunedì haia turnari ‘n caserma e lei e so’ impegni…

MASSIMO     Si pigghia ‘n giornu……. Ppì mia non c’è problema, pozzu rimannari,…….( fingendo ) l’unicu problema fussi a distanza……turnari ccà mi jetta luntanu…….

PIERO           Non c’è problema! Resta ccà!

MASSIMO     ( fingendo ) Già, non sulu siti costretti a passari a duminica cu’ n’estraneo ‘n casa……

PIERO           Quali estraneo……E’decisu. Lei resta ccà ccù nuatri, finu a mercoledì……

MASSIMO     E lei?

PIERO           Jù lunedì tornu ‘n caserma, mi pigghiu du’ jorna di ferii e tornu ccà martedì….. Non ci dispiaci stari ‘n giornu sulu cù mo’ muggheri, veru?

MASSIMO     Ppì nenti………cioè vuleva diri……

PIERO           Allura?

MASSIMO     ( fingendo ) Non vulissi apprufittari……

PIERO           Ppì mia è ‘n veru piaciri.

MASSIMO     E so’ muggheri?

PIERO           Chi c’entra idda……taliassi….( la chiama ) Claudia?.......’A sfidu a dirimi ‘na sula parola!...Claudia?

CLAUDIA      ( appare ) Che c’è?

PIERO           Vedi che ho invitato il signor Perotti fino a mercoledì. ( senza rispondere Claudia scompare, sbattendo la porta ) Non dissi no!

MASSIMO     Chi tace acconsente.

PIERO           Cu cumanna ‘nta sta casa? Jù sugnu u patruni.

MASSIMO     Giustu!

PIERO           C’haiu dirittu si o no d’invitari cu mi pari e piaci?

MASSIMO     Non c’è dubbiu!

PIERO           Bene! Permetti ca mi canciu?

MASSIMO     Facissi comu si fussi a so’ casa!

PIERO           ( sbuffa a ridere, altra sberla a Massimo ) Chi simpaticu! ( via a dx )

MASSIMO     ( sorridendo ) Eh, già! ( rimasto solo ) E ora chi ci cuntu a chistu…….Cu u canusci stu Ginirali………Intantu mi vadagnai st’autri tri ghiorna e vuliri o vulari, la signora ‘e mo’ pedi ha cascari! ……...Chi dici signura?........Non è giustu chiddu ca fazzu?.......... Ma lei s’addunau chi razza d’imbecilli è u maritu? .......C’havi u sospettu ca so’ muggheri s’ha ‘ntenni ccù mia,…..e quannu ci dicu ca sugnu amicu do’ ginirali, ppì tutta risposta addiventa amicu miu… E cara signora, ppì fari carriera a tuttu si è disposti, macari a divintari curnuti!

SCENA 3°

( detti )

PIERO           ( entrando in giacca da camera ) Signor Perotti, stava pinsannu…….

 

MASSIMO     Massimo, mi chiami Massimo

PIERO           E tu Piero, ok?

MASSIMO     Ma certu….. ( guardando il pubblico, come per dire “ Visto? “.Si stringono la mano e si abbracciano. Lui, facendogli voltare le spalle verso il pubblico, gli metterà in testa le corna fatte con la mano )…..Dicevi?

VA VIA LA LUCE, la scena rimane illuminata solo di luce azzurra.. Gli attori dovranno muoversi come se fossero al buio pesto.

PIERO           Appostu!..............

CLAUDIA      ( entrando dalla cucina ) Piero, chi fu?

PIERO           No’ vidi? Si ni ìu a luci.

CLAUDIA      Comu mai? Fora c’è.

MASSIMO     Sarà ‘n guastu……U ginirali unn’è?

PIERO           ( allarmato ) C’è u ginirali?......Ccà?....Ora?..... N’hava veniri mercoledì?

MASSIMO     Ma no,….. u cuntaturi vah!

PIERO           Fora, arreri a casa……Ti ni ‘ntenni d’elettricità?

MASSIMO     No, ma darici ‘n occhiata non guasta.

PIERO           Allura ci vaiu jù, qualchi cosa a capisciu.( si avvia, urta, inciampa e cade ) Morti subbitania!....( urlando all’orecchio della moglie che gli è vicino )  Claaaudiiiaaaa!

CLAUDIA      Ci sentu!

PIERO           M’hava passu cchiù luntanu. Non c’è ‘na cannila ‘nta sta casa,‘na torcia?

CLAUDIA      ‘Na torcia, a priparai ccà, po’ signor Perotti. ( brancolando nel buio, va alla ricerca del divano, su cui è posata la torcia )

PIERO           E pigghiala!.....Spicciti a truvarla!

CLAUDIA      Sempre galante come al tuo solito!

MASSIMO     N’attacccati,…non mi pari propriu ‘u mumentu!

PIERO           S’ha sistimari u guastu, prima c’arriva.

CLAUDIA      Vihiii….ccù stu ginirali…….Ancora ci voli ppì mercoledì

PIERO           Non parru do’ ginirali……Tu scuddusti?......Oggi è sabatu e comu ogni sabatu veni mo’ matri

CLAUDIA      Già, m’hava scuddatu ‘sta via crucis……..E ora?

PIERO           Ora chi?

CLAUDIA      Unni a facemu dommiri? ( trova la torcia e va alla ricerca del marito )

PIERO           ‘Nta stanza supra u garagi: è talmenti logicu, comu ‘o solitu. ( cercando di andare incontro alla moglie )

CLAUDIA      Vorrà dire che il signor Perotti, lo metteremo a dormire nel letto con noi come al solito?

MASSIMO     Non vulissi disturbari troppu.

PIERO           Già, non c’hava pinsatu ( s’incrocia con la moglie e si oltrepassano )Ma unni cavulu si’?

CLAUDIA      Unni si’ tu! ( voltandosi perché sente provenire la voce dalle sue spalle )

PIERO           Fermu ccà! ( si ferma )….Comunque, non c’è problema……Jù e Massimu dummemu assemi e tu……

CLAUDIA      Ccù to’ matri?........Mai!

PIERO           Chi esagerata!.....Massimo, qualcosa in contrariu?

MASSIMO     Si su’ daccordu iddi !?

PIERO           ‘Ntinneva a nostra sistemazioni.

MASSIMO     ( poco entusiasta ) Vistu ca non c’è alternativa?!

CLAUDIA      Jù ccù to’ matri non ci dormu!......( andando a sbattere con Massimo ) Oltre a runfari, sputa tutta ‘a nuttata! ( scambiandolo per il marito gli consegna la torcia e si allontana )

MASSIMO     Non vulissi essiri causa di……..( avviandosi alla ricerca di Piero )

PIERO           Nessun disturbu. Cu’ cumanna ‘nta ‘sta casa?

CLAUDIA      Io!

PIERO           Appuntu!......Allura chi proponi in alternativa?......Non vulissi dommiri per casu, co’ signor Perotti?

CLAUDIA      Meglio lui che tua madre!

MASSIMO     Ecco…….Putissi essiri ‘n idea!

PIERO           Ma quantu è spiritusa oggi mo’ muggheri……Arriva o no ‘sta torcia?

CLAUDIA      Ma si già t’ ‘a desi

MASSIMO     Arriva, l’haiu jù!

PIERO           E comu ci finiu ‘nte to’ manu? ( spostandosi per andare incontro a Massimo )

MASSIMO     La signora s’è confusa! ( Inciampa e cade sui piedi di Claudia che nel frattempo si era seduta  ) …. Ahaia!!!!

PIERO           Sta torcia unni cavulu è, si po’ sapiri?

MASSIMO     ( nell’alzarsi si ritrova sotto la gonna di Claudia ) Mi sciddicau de’ manu……

PIERO           E chi l’hai di ricotta?

CLAUDIA      Signor Perotti….che sta facendo?

PIERO           Ahu, calamu i manu…….anzi, battemu i manu.

MASSIMO     Nenti, nenti….t’’ù giuru….mi ‘mpidugghiai! ( a carponi, I DUE si mettono alla ricerca della torcia ) Ha ‘ntisi ruzzuliari di ccà.( si scontrano con le teste.)  Haia!......Ccà è. ‘A ‘ttruvai! ( La trovano fra loro e Piero la prende )…..

                                             

PIERO           Speriamo ca funziona! ( l’accende in faccia a Massimo )….Funziona ( la spegne )

MASSIMO     E picchì l’astuti?

CLAUDIA      Picchì è cretinu!

PIERO           ( l’accende nuovamente ) Cara moglie, non ti rispondo per educazione! (  la spegne e brancolando fino alla porta via in giardino. )

CLAUDIA      Ppì non darimi  soddisfazione!

MASSIMO     ( dopo aver atteso l’uscita di Piero ) Siamo soli!

PIERO           ( rientra e punta la luce in direzione opposta dei due ) M’arraccumannu……Unni siti?.....( sposta la torcia verso la loro direzione ) Abbattemu i manu……vogghiu sentiri appaludiri finu ca tornu! ( via )

CLAUDIA      T’addumannamu macari bis, non ti preoccupari.

SCENA 4°

( detti )

CLAUDIA      Quant’è cretino, come se fosse difficile! Se solo lo volessi, anche battendo le mani potrei……..(  confusa per la vicinanza Massimo )

MASSIMO     Confessa allora che è un po’ attratta da me?

CLAUDIA      Non dica scemenze!......( alla ricerca di qualche candela )

MASSIMO     Lei mi considera ancora un nemico……non è vero?

CLAUDIA      (  non risponde, inciampa. e mettendo le braccia avanti a sé per evitare gli ostacol si dirige al mobile bar, contemporaneamente a  MASSIMO che si dirige nella stessa direzione. S’incontrano e s’abbracciano )…..Mi lasci!

MASSIMO     ( lasciandola di botto ) Scusi!.............Il buio……...

CLAUDIA      Prego!

MASSIMO     ( pausa )  Sento che lei soffre…….. Ma perché, ha tutto per essere felice. E’ bella, gode di ottima salute, non ha problemi economici……. ( credendo di parlare con lei, parla invece  nell’altra direzione )

CLAUDIA      E con ciò?

TORNA LA LUCE A TRATTI

MASSIMO     ( voltandosi ) Perché prendersela così?........Si vive una volta sola…….Lo sa quanta gente soffre davvero?.....

TORNA LA LUCE

CLAUDIA      Forse ha ragione……..Bevimoci su!

MASSIMO     ( si trova vicino al mobile bar con Claudia che stava cercando di versarsi da bere ) Ecco brava, ……un goccino le farà bene!

CLAUDIA      Perché avvelenarmi il sangue. ( beve ) Bisogna reagire, no?

MASSIMO     Appunto, reagire! Ogni mattina è un giorno nuovo, tutto da scoprire…e mi creda, sono sicuro che dietro l’angolo della vita c’è una bella sorpresa ad attenderla ( versandosi anche lui da bere )

CLAUDIA      Lei pensa?

MASSIMO     Ne sono sicuro.

PIERO           ( entra tirionfante ) Fattu!

VIA LA LUCE

PIERO           Porca la scimmia nana! ( via di nuovo )

TORNA LA LUCE

MASSIMO     ( la vede sorridere ) Ecco…… La preferisco così! Da questa mattina questa è la prima volta che la vedo sorridente.

CLAUDIA      Lo sa che lei è davvero strano?

MASSIMO     Me lo dicono tutti………..Pace? ( accostando i bicchieri )

CLAUDIA      Pace! E non ne parliamo più!

PIERO            ( entra ) Fatto!  ( VIA LA LUCE ) ( a denti stretti ) Porca la tappina spunnata! ( via )

CLAUDIA      ( tornando a riempirsi il bicchiere ) Lei ne vuole?

MASSIMO     Cosa?

CLAUDIA      Cognac, ….è francese sa?

MASSIMO     Da lei accetto tutto!

CLAUDIA      Non ricominci, però!

MASSIMO     Non so che darei per……..

CLAUDIA      Zitto!.....Non voglio più sentire neanche una parola della notte passata!

PIERO           ( entrando con la torcia accesa ) Claudia, unn’è a cassetta di l’attrezzi?

CLAUDIA      ‘Nto casciolu de’ mutanni. ( Massimo le versa da bere e lei beve )

PIERO                       Bene! ( istintavemente si avvia. Poi si blocca e perplesso ) Ammenzu ‘e mutanni? Ma chi razza di risposta scema !

CLAUDIA      ( ridendo ) Se mi fai domande sceme, ti do risposte altrettanto sceme….( a Massimo ) Giusto?

MASSIMO     Effettivamente……

PIERO           Non t’arrispunnu…….( avviandosi verso l’uscita di dx, sbatte la porta )

CLAUDIA      …….( interrompendolo ) Per educazione, lo so! ( mentre Massimo le versa altro cognac, che sorridente accetta volentieri )……..Mi vuol fare ubriacare?

MASSIMO     Non sarebbe male l’idea.

CLAUDIA      ( inceppando la lingua ) Spiacente, ma stanotte non saremo soli…….Non potrà approfittare di me……

MASSIMO     (  in tono plateale  ) Non lo farei mai! Se deve succedere, dovrà essere col suo consenso!......... ( La trova e s’inginocchia a suoi piedi ) Claudia, io l’amo veramente ( Claudia ride, perché ormai alticcia ) ….. Non si burli di me!...... ( cingendole le gambe )

CLAUDIA      Ma signor Perotti……

MASSIMO     Massimo, chiamami Massimo!

CLAUDIA      Che sta facendo?

PIERO           ( entra ) A truvai, ma non trovu u marteddu nicu!

MASSIMO     ( lasciandola bruscamente, si aggira a 4 zampe, fingendo di cercare ) Ciù cercu jù, ciù cercu jù.

PIERO           Claudia, non l’ha vistu tu?

CLAUDIA      Non c’è ‘nta cassetta?

PIERO           Si c’era non t’ ‘u dumannava. ( esce borbottando, lasciandoli nuovamente al buio )

MASSIMO     Claudia, dove sei?

CLAUDIA      Qua. ( si trova vicino la porta d’ingresso, ma si sposta mentre Massimo le si avvicina )

MASSIMO     Devo confessarti una cosa……..( parlando al muro )

SCENA 5°

( meccanico e detti )

BUSSANO ALL’INGRESSO

MECCAN.     E’ permessu? ( vestito di tutto punto, elegantemente ridicolo,con un mazzetto di fiorni in mano )

CLAUDIA      Avanti!

MECCAN.     ( spalanca la porta, sbattendola in faccia a Massimo, che si era voltato ) Non vidu a nuddu, unn’è?

CLAUDIA      Siamo senza luce.

MECCAN.     Non c’è problema. ( accende un fiammifero ) Aviti ‘n guastu?

MASSIMO     ( riconoscendo la voce, cerca di nascondersi dietro la porta )

CLAUDIA      Sembra di si. Mio marito è fuori che cerca di trovarlo…….Lei chi è?

MECCAN.     ( bruciatosi le dita, spegne il fiammifero, per riaccenderne un altro ) C’haiu ‘n appuntamentu ca signurina ca c’era ccà ‘sta matina…….

CLAUDIA      ‘Na signurina?

MASSIMO     (  addossato al muro, semi nascosto dalla porta, fa segno che è pazzoi )

CLAUDIA      ( che ha capito ) Si, certo…..Rosina…

MECCAN.     Ecco, brava………. Rosina?...Si chiama Rosina? ( Massimo si avvicina da dietrosoffia e  spegne il fiammifero)……C’è currenti!

PIERO           ( da fuori, sta per entrare con la cassetta in mano ) C’ha essiri ‘n cortu circuitu intra.

MECCAN      ( con la mano chiude la porta, sbattendola in faccia a Piero che impreca. Ne accende un altro ) Chi fa, m’ ‘a chiama?

CLAUDIA      ( vede Massimo fare segno di no ) Lo farei, ma non c’è.

PIERO           ( apre la porta, tendosi il naso ) A facci da cucuzza baffa!( MASSIMO contemporaneamente spegne il fiammifero )

MECCAN      Chiuditi ‘sta porta, c’è currenti! ( la spinge e nuovamente riprende in pieno Piero che stava entrando. Accendendo un altro fiammifero….. ) ……e unni a trovu? ( Massimo spegne nuovamente, mentre sta entrando Piero sanguinante ) Signura, unn’è c’è ‘n spiffiru! ( Ne accende  un altro ) L’ultimu c’è! ( Massimo prontamente soffia e si pulisce le mani come per dire “ ci siamo tolti il pensiero )…….C’era! ( spostandosi, le pesta un piede )…..

CLAUDIA      Haia!......Signor……come si chiama……

MECCAN.     ( con il braccio in avanti, tasta l’oscurità e nel muoversi fa male a Piero ) Ferdinando, ppì l’amici Nando………Scusi! ( adesso colpirà Claudia in un occhio )

CLAUDIA      Prego!

PIERO           Ma chistu chi voli, cu è? ( posando la cassetta per terra )

MECCAN.     Di cu è sta vuci?

CLAUDIA      Mo’ maritu!

MECCAN.     Molto lieto ( dirigendosi verso Piero,inciampa con la cassetta e gli cade addosso )

PIERO           Ahiai!!!!!!.......Ma cu schifiu è chistu?

MASSIMO     ( si era avvicinato a Piero e sottovoce ) E’ ‘n pazzu, u canusciu……..

PIERO           ‘N pazzu?....E’ pericoloso?

MASSIMO     Si non si siddia, no………

PIERO           Ma tu comu u canusci?

MASSIMO     T’’u spiegu ‘n autra vota…

MECCAN.     ( cava un occhio a Piero )

PIERO           Ahaia!......Maledizioni, chissu è ‘n piriculu pubblicu.

MECCAN.     A scusari, ma non ci vidu!

CLAUDIA      Signor Nando……..

MECCAN.     Ferdinando……..( si muove ancora e pesta il piede a Massimo, che saltella ) Nando è sulu ppì l’amici e nuatri ancora non ni canuscemu……...... Chi è stu’ scrusciu?

CLAUDIA      Signor Ferdinando, circassi di muvirisi quantu cchiù picca è possibili, va beni?

MECCAN.     Si, megghiu, s’annunca va a finiri ca m’astruppiu. ( in cerca ) Unni a trovu ‘na seggia?

PIERO           Ccà! ( prontamente  afferra quella che si ritrova fra le mani e dirigendosi verso il meccanico, la sbatte alle gambe di Massimo, che urla di dolore )

MECCAN.     E st’autru cu è?

CLAUDIA      Un amico!

MECCAN.     Molto lieto! ( non sa dove dirigersi.)

PIERO           ( Piero lo raggiunge con la sedia e lo costringe a sedersi ) Fermu ccà!

CLAUDIA      ‘Sta biniditta luci torna o no?

PIERO           Qualcosa intra fici cortu circuitu.

MECCAN.     Voli ‘na manu?....Jù mi ni ‘ntennu!....Oltri a essiri u megghiu meccanicu da zona, sugnu ‘n magu che fila.

PIERO           Ci cridu.

MASSIMO     No’ cuntraddiri, dicci si.

MECCAN.     Non ppì nenti mi chiamunu Saetta,…….

PIERO           E picchì?

MECCAN.     Picchì a mia a scossa mi fa ‘n baffu. ‘Na vota acchiappai ‘n coppu di 380 e non mi fici nenti.

PIERO           Cchiù pessu d’accussì, unni hava ghiri iennu!

MECCAN.     A voli ‘sta manu?

MASSIMO     Dicci si, pottitillu…..

PIERO           Ma si’ sicuru?

MECCAN.     C’hama fari?

MASSIMO     No’ fari siddiari!

PIERO           ( rassegnato ) Amuninni!

MECCAN.     Di unni?

PIERO           Seguissi a mo’ vuci……..

MECCAN.     La segu!

PIERO           Trasemu ccà intra……c’è?

MECCAN.     Appressu ‘i lei sugnu. ( uno dietro l’altro, si dirigono in cucina, Piero entra, lui sbatte al muro e poi entra )

SCENA 6°

( Massimo, Claudia e Piero)

MASSIMO     Finalmente!......( in cerca di Claudia ) Claudia, amore mio!

CLAUDIA      Massimo…….( in cerca di Massimo )….. tu mi tenti……sono fragile…….

MASSIMO     Che strana situazione!......Ci voleva questo buio per farti capire…….( un rumore di ferraglia proveniente dalla cucina, lo blocca )

CLAUDIA      Che dici?

MASSIMO     ( alzando la voce ) Dicevo che questo buio…..……

PIERO           ( entrando con una candela accesa in mano ) A cassetta, unn’è?.........( la trova, la posa sul tavolo e inizia a cercare freneticamente ) ‘Ha vistu a pinza?

CLAUDIA      Si, poco fa l’ho vista passeggiare fuori……

PIERO           Quantu sei spiritosa……( tornando in cucina ) Mai ‘na vota ca è d’aiutu!

MASSIMO     ( prende le mani di Claudia e si accosta per baciarla )

CLAUDIA      Potrebbe tornare…….

MASSIMO     (  si sente il meccanico cantare ) Ho tante cose da dirti………...

CLAUDIA      E dille,……ma da lontano

MASSIMO     ( si siede sul divano )Non so da dove cominciare…….

CLAUDIA      Se è quello che sto capendo, è meglio che ti fermi.

MASSIMO     Ascolta,…..io……..

CLAUDIA      Se davvero fosse successo quello che tu affermi….,.……..visto che ormai era cosa fatta,…..forse……………

MASSIMO     C’era speranza per noi?

CLAUDIA      Può darsi.

PIERO                       ( Cantando la stessa canzone che sta cantando il meccanico, rientra e cerca nella cassetta degli utensili, facendo un gran fracasso. Trovato ciò che cerca, esce cantando a squarciagola )

MASSIMO     E se invece…………..

PIERO           ( in coro col meccanico aumentano il volume )

MASSIMO     ( per farsi sentire alza il tono di voce ) Maledizione…….. ma  comu si fa a parrari cu’ ‘stu ‘nfernu………Claudia, ormai avrai capito quanto sono innamorato di te.

 

CLAUDIA      Cosa? Non sento.

MASSIMO     ( lesi avvicina e urla ) Sono innamorato di te. ( proprio in quel momento i due smettono di cantare e Piero entra. Massimo fa finta di non averlo visto e assume un tono teatrale, enfatico ) Enrico, ti prego non insistere,…….io amo e amerò solo mio marito…….( falsamente sorpreso )… Ah Piero,….stava cuntannu a to’ muggheri ‘n film ca mi visti a simana passata.

PIERO           Claudia, pigghiastu tu a tinagghia?

CLAUDIA      Si, l’ho dimenticata in bagno dopo assermi depilata le sopracciglia……....

 

PIERO           Ma spiritu!!!!!.......E’ pazzescu, ‘nta sta casa non s’attrova nenti!( borbottando esce )  Ci mentu ‘n lucchettu, videmu cu mi pigghia i cosi! ( si sente fracasso e rumore di ferraglia )

CLAUDIA      Lo odio quando fa così!

MASSIMO     ( prendendole le mani ) Non pensiamo a lui!......Claudia,……ti voglio! ( Piero entra e lui la lascia bruscamente )

PIERO           ( non presta loro la minima attenzione. Fruga sempre brontolando, nel cassetto della scrivania e fa il solito frastuono. Trova qualcosa e viene a metterlo sotto il naso di Claudia ) E ‘stu cosu, chi è?

CLAUDIA      Il salame che non riuscivi a trovare domenica scorsa. Vedi?......Se tu avessi cercato meglio……

PIERO           E ti pari u postu ppì sabbari ‘n salami?

CLAUDIA      Si non ti soddisfo, cerchiti ‘na cammarera.

MECCAN.     ( entrando ) U truvau?

PIERO           ( le prende il salame dalle mani e lo mette nella cassetta degli attrezzi ) Claudia, non mi istigare……

CLAUDIA      ‘Na sguattera t’hava maritari! ( chiude rumorosamente la cassetta, impigliando il dito del marito, che prontamente estrae. La solleva con fatica e gliela mette fra le braccia )

PIERO           T’avissa affruntari! Davanti a ‘n ospiti, cumpurtariti accussì.

MECCAN.     Mi pari macari giustu!

PIERO           ( incalzando )Davanti a degli estranei, potrebbe almeno fingere di essere cortese…..

MECCAN.     Eh!

CLAUDIA      Stia zitto lei!

 

PIERO           Nooooo, mia moglie non riesce nemmeno a comportarsi educatamente.

CLAUDIA      Ora passi agli insulti?

PIERO           Fai l’offesa? Non ti dimenticare che hai iniziato tu ad offendermi!

CLAUDIA      Io?

PIERO           Ti ricordo che l’ultima offesa l’ho ricevuta esattamente alle tre e un quarto di questa mattina!

MECCAN.     I corpa si misisru.

MASSIMO     Finitila ora.

MECCAN.     ‘Stu sparatrap s’attruvau?

CLAUDIA      Ciù pigghiu jù! ( via in cucina, seguita dal meccanico )

SCENA 8°

( Piero e Massimo )

PIERO           Ma cosi di pazzi! ( sempre con la cassetta fra le braccia, gliela porge ) ……M’’a teni ‘n attimu? ( Massimo gliela tiene. Inizia a frugarsi nelle tasche ) Vulissi sapiri chi c’havi oggi!...... L’hai ‘n fazzulettu?

MASSIMO     ( gli porge la cassetta e si fruga nelle tasche ) ‘N pocu nirvusa, veru?

PIERO           Jù t’invidiu!

MASSIMO     Picchì? ( gli da il fazzoletto )

PIERO           Picchì si’ schettu. Ti pari nenti? ( riconsegnando la cassetta, si soffia il naso )

MASSIMO     Certu, i vantaggi ci su’, speci l’indipendenza…..A sensazioni di essiri libiru di farici a corti a ‘na bedda carusa, di scurpriri ddù certu non so che’…. ……

( Piero gli riconsegna il fazzoletto e si riprende la cassetta. Schifato lo getta via )

PIERO           ……..Ca ti fa sentiri arzillu…..Scummettu ca tu n’avutu tanti.

MASSIMO     Qualcuna. Macari tu, no? ( facendolo sedere, gli si siede accanto )

PIERO           ( con falsa modestia ) Beh……

MASSIMO     Cu sapi quanti avventuri…….

PIERO           Uuhhhh……a munzeddu!........ Ma quali, l’unica avventura fu quannu arristai a pedi ccà machina, ‘nta chiana di Catania. Non c’era anima viva,…….fu ‘n avventura turnari a casa ( gli porge la cassetta nuovamente e si alza ) T’ha fiurari…….

MASSIMO     N’autru jornu ( Gliela rimette fra le braccia e lo costringe a sedersi )‘n autru jornu .……Certu ca i fimmini su accussì sorprendenti……Ni ‘ncontri una, a cridi uguali, identica all’autri e poi zac…. t’accorgi ca è differenti.

PIERO           Ah si?

MASSIMO     A tia non t’ha succidutu mai……..

PIERO           ( fraintendendo ) No no…mai!

MASSIMO     Non ci cridu ca tu n’ha truvatu mai ‘nta ‘na fimmina qualcosa di singolari!

PIERO           No!......Sempri fimmini, cù tutti l’attributi giusti, comu matri natura l’ha fattu!

MASSIMO     Ma no, ‘ntinneva qualcosa di speciali, ca non si po’ scuddari…….Un  particolare……..

PIERO           Non ti staiu capennu, …chi vo’ diri?

MASSIMO     Alludu a qualchi modu di fari…..macari ‘na cosa banali, insolita….chissacciu, ‘n ticchiu,………

PIERO           ( cercando di ricordare ) Non mi veni ‘n menti nenti.

MASSIMO     ……‘Na tenerezza, na paruledda…….

PIERO           ( riflette ) Ah, si si…..ricordu ‘n fattu. Quann’era carusu, si,…… puteva aviri 24 / 25 anni, canuscìì ‘na bedda carusa, simpatica appiddaveru! U sai chi abitudini aveva? ( scoppia a ridere e a stento può proseguire ) Parrava “ accuzzì “ ( imita il difetto di pronuncia, sibilando la esse )

MASSIMO     ( deluso si volta ) Divertente!

PIERO           A propositu di fimmini particolari…..No, non t’ ‘u pozzu diri. ( sorride )

MASSIMO     Cosa?

PIERO           No, chisti su’ cosi intimi.

MASSIMO     Avanti, non fari u mistiriusu.

PIERO           No, no…è impossibili!

MASSIMO     Via, semu fra omini! 

PIERO           E’ ‘na scemenza,…..ma a mia mi fa ridiri.

MASSIMO     E fammi ridiri macari a mia.

PIERO           Quannu canuscii……( guarda in direzione della cucina ) Quannu canuscìì ‘na certa signura……. ( ammiccando facendo intendere che parla della moglie )

MASSIMO     Avanti, forza…..

PIERO           (  porge la cassetta e si alza ) Eccu,……la signura,….. quannu…… ( si siede, si riprende la cassetta e se la posa sulle ginocchia ) Non sacciu picchì ti staiu cuntannu ‘na cosa di chista…

MASSIMO     ( gli riprende la cassetta e posandosela sulle ginocchia ) Picchì semu amici e mi vo’ fari ridiri!

PIERO           Quando………

MASSIMO     ( in fretta perché sulle spine ) U capì, jemu avanti…e allura?

PIERO           Quando…...eeeeee,……………. non parra!....Sta muta!

MASSIMO     ( sbalordito ) No!

PIERO           O megghiu, ripeti sempri ‘na cosa. ( ride )

MASSIMO     Ah si?

PIERO           Non ti veni di ridiri?

MASSIMO     Si mu dici, forsi si! Chi dici?

PIERO           No.

MASSIMO     Avanti, chi c’è di mali, oramai ca arrivasti finu a ccà, vai avanti, no?

PIERO           Ripeti no, no, no

MASSIMO     Si?

PIERO           Si!.....Prima è ‘na speci di mummuriu, ma poi accumincia a crisciri, crisciri, crisciri……..

MASSIMO     ( Soddisfatto gli consegna la cassetta, e lo spinge verso la cucina ) Vidi chi sta cumminannu ddù pazzu!

PIERO           ( entrando ) Ferdinando a chi puntu semu?

SCENA 8a

( Massimo, Claudia, Piero e il meccanico )

MASSIMO     ( si sistema, si odora l’alito, le ascelle e prova disgusto. Prende alcune rose dal vaso, se le strofina e poi le butta via. Versa del cognac in due bicchieri e facendo le prove, si mette in languida attesa di Claudia.)

CLAUDIA      ( entra ) Odioso!

MASSIMO     Tesoro, vieni a sederti qui vicino.

CLAUDIA      Finiscila.

MASSIMO     ( le va incontro e le porge il cognac ) Un goccino?

CLAUDIA      ( lo beve tutto di un fiato )

MASSIMO     ( le sussurra all’orecchio ) Oh no,no,no….

CLAUDIA      ( Ha capito, si soffoca  e sbuffa il liquido )

MASSIMO     Adesso è tutto chiaro…..Oh no, no, no

CLAUDIA      ( si volta bruscamente come per schiaffeggiarlo e Massimo l’agguanta. Lei si dibatte ) Lasciami!

MASSIMO     Claudia, mi perdoni?

CLAUDIA      Per cosa,…..Ppà vergogna ca mi sta facennu pruvari?

MASSIMO     No, per il fatto di essermene dimenticato.

CLAUDIA      Massimo, per favore……

TORNA LA LUCE

MASSIMO     M’inginocchiu,……ti supplicu,…….

CLAUDIA      Susiti, putissi trasiri Piero……

PIERO           ( entra, seguito dal meccanico ) Fattu!

MECCAN.     C’era ‘n filu pizzicatu ‘nto lampadariu.

MASSIMO     ( a 4 zampe inizia ad abbaiare )

CLAUDIA      Mi sta raccontando Torna a casa Lassy!

SECONDO QUADRO

SCENA 1a

( Massimo, Claudia e Piero )

E’ mercoledì mattino. Massimo di spalle sta guardano fuori dalla finestra.

CLAUDIA      ( entra ) Piero?

MASSIMO     ( sussulta ) Claudia,….Non c’è, è andato andato alla ricerca del generale.

CLAUDIA      Picchì ddà facci?

MASSIMO     Ho un peso……proprio qui, sulla coscienza.

CLAUDIA      E perché?

MASSIMO     Nessun generale verrà qui oggi.

CLAUDIA      Vo’ diri ca no’ canusci

MASSIMO     Precisamente, me lo sono inventato.

CLAUDIA      E picchì tutta sta commedia?

MASSIMO     Picchì vuleva stari ancora ccà, eccu picchì.

CLAUDIA      Chi facci tosta!

MASSIMO     U’ sacciu, ma chi puteva fari? ( si gira  ) Tutta cuppa to’……mi hai stregato!

CLAUDIA      ( sorride ) Peccato, se ci saremmo conosciuti dieci anni fa……..

MASSIMO     Picchì?

CLAUDIA      Forse sarei stata tua moglie.

MASSIMO     E forse ci saremmo trovati negli stessi rapporti come te e tuo marito.

CLAUDIA      Forse no.

MASSIMO     Forse si, chi può dirlo?

CLAUDIA      Si potrebbe tentare, che ne pensi?

MASSIMO     E tuo marito?

CLAUDIA      Lo lascio, logico!

MASSIMO     Un divorzio?

CLAUDIA      E’ già un bel pezzo che stiamo pensando di divorziare. Meglio cercare altre strade, mi disse un giorno, che continuare a litigare.

MASSIMO     Oh Claudia, mi faresti felice.

CLAUDIA      Mi ami fino a questo punto?

MASSIMO     Di più!

CLAUDIA      E poi ci sposeremo?

MASSIMO     ( lasciandola ) Perchè?

CLAUDIA      Perchè se ti presento i miei……..

MASSIMO     E che bisogno c’è?

CLAUDIA      Papà è un Generale a riposo, di vecchio stampo, rigido e tutto d’un pezzo!... Il dovere  innanzitutto!

MASSIMO     Già, l’esercitu!

CLAUDIA      Da principio, certo non sarebbe contento, di questo ne puoi stare sicuro….. però poi col tempo……..Due volte a settimana siamo a pranzo da loro, e loro vengono ogni mercoledì.

MASSIMO     Oggi?

CLAUDIA      Già, vero…oggi……Non c’è occasione migliore per conoscerli.

MASSIMO     ( in preda al panico, fra sé ) Oh no….….pessu sugnu…..

CLAUDIA      Oh amore mio……..

MASSIMO     Ascolta Claudia………Il divorzio è un passo grave…..Forse è meglio riflettere ancora un pò……..

PIERO           ( da fuori ) Claudiaaaaa

CLAUDIA      ( apre la porta d’ingresso ) Chi c’è?

PIERO           Arrivau?

CLAUDIA      ( guardando Massimo ) Ancora no.

PIERO           ( entrando ) Com’è possibile…….In paese nessuno l’ha visto.

MASSIMO     E nessuno lo ……..

CLAUDIA      ( lo interrompe e anticipa ) ……..e nessuno lo conosce, no? Comu ti ponu diri si l’hana vistu.

PIERO           Giustu…..chi scemu ca sugnu.

CLAUDIA      Sicuramenti c’appi qualche intoppu e ritarda, veru Massimo? ( fa segno di si )

MASSIMO     ( sbalordito, balbetta ) Si…si….sicuramente ( si siede preoccupato )

CLAUDIA      Bene!.....Vado in cucina a preparare il pranzo. ( via )

PIERO           ( nervosamente fa su e giù) Sugnu troppu agitatu…….U ginirali a mo’ casa…….Chi ci dicu?....... Certu, partu a parrari da’ disciplina……Si, la disciplina è fondamentale per le nuove leve…….

MASSIMO     ( fra sé ) No, jù mi ni vaju……..si chista mi metti a furca, sugnu pessu……

                       

PIERO           No……forsi è megghiu accuminciari da famigghia…….

MASSIMO     C’ha vo’ finiri? Mi sta facennu furriari l’occhi.

PIERO           Massimu, di unnu accuminciu?

MASSIMO     Accumincia di unni voi, basta ca ti fermi!.........Piero ho deciso: jù mi ni vaiu.

PERO            ( si siede e batte il piede per terra ) Ci sugnu!.....Pattu che’ referenzi, c’ammustru midagghi e fotografii…..

MASSIMO     U capisti?.......Mi ‘n haia ‘gghiri!

PIERO           ( giocherella con la penna battendola su qualcosa ) Poi cuntinuu cù l’idea di riordinare u regolamentu internu da’ caserma……..

MASSIMO     Si non mi ni vaju, ccà finisci mali…....e non vogghiu ca to’ muggheri ti metti i corna.

PIERO           ( tamburella con le dita ) Si, i corna,….certu…….Quasi quasi ci parru do parco machini….oramai è vecchiu.

MASSIMO     …….To’ muggheri non ti voli cchiù.

PIERO           Certu, certu,……E si mi dici ca staiu sbagghiannu?

MASSIMO     E sta’ sbagghiannu si!.....N’ha sintutu ‘na parola di chiddu ca t’haia dittu. E finiscila ccù ‘stu concertu!

PIERO           A parratu?...Scusa! Dicevi?

MASSIMO     S’avissa avutu a fortuna d’aviri ‘na muggheri comu a to’, sicuramenti non mi pinnava ppì ‘n Ginirali.

PIERO           Non po’ capiri!

MASSIMO     Autru si capisciu! Ti renni cuntu quantu si’scemu?

PIERO           Moderamu i paroli.

MASSIMO     Scusa, ma non pozzu cchiù assistiri a stu spettaculu. ( si alza ) Mi ni vaiu!

PIERO           Unni vai, assettiti! Sta vinennu u Ginirali e ti ni vai?

MASSIMO     Non vidu alternativa.

PIERO           Ma chi ti pigghia, picchì ti ni vo’ iri?

MASSIMO     Picchì non…… lassamu peddiri.

PIERO           C’hai qualchi problema? Avi di quannu turnai ca ti vidu nirvusu. Successi cosa lunedì?.......Forsi tu e Claudia……

MASSIMO     ( trasalendo ) Chi?...Cosa?

PIERO           U sacciu, non c’havi ‘n caratteri tantu socievoli, ma canuscennula megghiu……..Jù oramai ci sacciu u versu……..Ma sai ca prima non era accussì?

MASSIMO     Logicu, na’ tratti di muggheri!

PIERO           Unni sbagghiu?

MASSIMO     In tutto!

PIERO           ‘A staju piddennu, u sacciu!......Tu o mo’ postu chi facissi?

MASSIMO     Chisacciu,…circassi di riconquistarla, corteggiala!

PIERO           ‘Na parola……Comu si fa?

MASSIMO     Per esempiu, ci porti ‘n mazzu di ciuri e poi porgennuccilli ci dici qualchi parola duci.

PIERO           Per esempiu?

MASSIMO     Chiddu ca ti veni ‘n menti.

PIERO           Facemu cuntu ca jù sugnu Claudia e tu si jù, che ciuri ‘nte manu…( fa finta di arrivare )Ecco, jù sugnu Claudia,…staiu trasennu………..( Massimo tace ) Avanti, c’aspetti?

MASSIMO     Non m’ispiri!

PIERO           Non mi voi aiutari, u sapeva!

MASSIMO     ( prende un libro dalla mensola e glielo porge ) Ecco, chistu ti po’ essiri utili. Romeo e Giulietta. Ccà intra ci su’ i megghiu frasi.

PIERO           ( leggendo con unica tonalità ) “ O Romeo Romeo,….rinnega dunque tuo padre e rifiuta quel nome o se non vuoi, legati al mio amore e più non sarò una Capuleti “ – Chistu non mi pari adattu. Si ci parru do’ patri, ci scappa ‘na scenata.

MASSIMO     ( leggendo ) Eccu, chistu mi pari adattu……..” ma se tu fossi lontana, quanto la più deserta spiaggia del più lontano mare, io mi spingerei là, sopra una nave, per una merce si’ tanto preziosa….”

PIERO           Esagerato!!!!!

MASSIMO     Non è ca tu l’ha pigghiari in parola. Comunque, quannu to’ muggheri trasi, ci vai incontru,….si i ciuri ti dununu fastidiu, i posi supra u divanu ( fa finta di posarli ) … a pigghi ppà manu e fai assittari ( lo prende per mano e lo conduce al divano )

PIERO           Supra e’ ciuri?

MASSIMO     No, i ciuri i levi. ( lo fa sedere ) Quannu s’assetta ti ci agginocchi….. ( s’inginocchia

PIERO           Preferissi arristari additta.

MASSIMO     Quannu si corteggia ‘na signora, additta pari ‘n cretinu…..Poi ci porgi i ciuri e ci dici: “ Tesoro, ho colto questi fiori per te.”

PIERO           A chistu c’avissa arrivatu senza leggiri Shakespeare!

MASSIMO     ( alzandosi ) Si c’hai n’idea cchiù megghiu, allura dilla!

PIERO           ( lo blocca e lo fa inginocchiare ) No, no…cuntinua.

MASSIMO     ( fa per alzarsi ) A ‘stu puntu……

PIERO           ( lo blocca nuovamente ) Non ti siddiari…..vai avanti…..

MASSIMO     ( come prima ) Diceva, a ‘stu puntu……( Piero lo blocca )…. Mi fa’ susiri? A ‘stu puntu ti susi e a ti c’avvicini……( Piero avendo capito, lo lascia ) …Oooohhhhh!...Ti c’avvicini e le accarezzi il collo……E fimmini ci piaci….

PIERO           Si?

MASSIMO     Le dai un bacio e ci ripeti a frasi ca liggisti prima….” Avrei attraversato oceani per raccoglierti questi fiori “

PIERO           “ Addirittura, -  mi dici idda, - ‘nto giardinu ci n’è a bizzeffe di chisti “

MASSIMO     Claudia, se tu sapessi tutto il bene che ti voglio,…adoro i tuoi occhi, la tua bocca, i tuoi capelli……(  senza rendersi conto, posa le mani sulle spalle di Piero e comincia ad accarezzarlo ) Se penso che il tuo bel corpo mi appartiene….. ( Piero è turbatissimo ) Vorrei baciarti dalla punta del mignolino del tuo piedino, fino ai tuoi magnifici capelli e poi baciarti ancora, dai capelli fino al dito mignolo del tuo piedino…..

PIERO           Andata e ritornu?

CLAUDIA      ( Claudia appare e assistendo alla scena, scoppia a ridere )

PIERO           ( imbarazzato sorride ) Mi stava cuntannu ‘n film.

CLAUDIA      Bella ‘sta storia do’mignolino su e giù. ( via ridendo )

PIERO           Bella fiura ca ficimu!......( consegnandogli l’ipotetico mazzo di fiori che fino ad ora ha tenuto in mano ) Ma chi ura è?.......Comu mai ‘stu Ginirali non arriva?........

MASSIMO     Non pinsari ‘o ginirali…….Fai comu ti dissi. ( mettendogli il libro in mano ) Jù vaju a pigghiari ‘n pocu d’aria. ( via )

PIERO           Nervoso il signorino!.........( apre il libro e ripassa la frase che dovrebbe dire )

MASSIMO     ( velocemente rientra con un mazzetto di fiori. Glieli mette in mano e poi via velocemente ) Tè…..e buona fortuna. ( rimarrà fuori e sbircia dalla vetrata )  

CLAUDIA      ( entratando ) Se ne andato?....... Piero ascolta, dobbiamo discutere i dettagli del piano

PIERO           ( di getto, aveva buttato  via il libro e nascosto i fiori dietro la schiena )……Dopo, dopo…. ( porge i fiori )

CLAUDIA      ( sorpresa ) Per me?

PIERO           ( Posa il mazzo di fiori sulla poltrona e poi prende la moglie per mano.) Siediti. ( la fa sedere sui fiori )

CLAUDIA      ( scatta ) Ahi!!!

PIERO           Oh, scusami. ( toglie i fiori  Claudia si siede e lui s’inginocchia ) Ho colto questi fiori per te.

CLAUDIA      ( con i fiori in mano, molto sorpresa ) Grazie.

PIERO           Oh, per farti piacere,……sarei andato a prenderli a nuoto.

CLAUDIA      ( lo guarda stupita ) A nuoto?

PIERO           Amore……( cerca le parole ) ….amore……osa….amore tenta…….tentar si può sempre.

CLAUDIA      Che dici?

PIERO           Guardami con dolcezza e inviterò i tuoi genitori a colazione. ( la prende fra le braccia ) Tesoro mio…Giulietta!

CLAUDIA      ( nota dalla vetrata Massimo ) Massimo ci ascolta……( scattando ) Giulietta? Cu è ‘sta Giulietta?

PIERO           Claudia,…volevo dire Claudia.

CLAUDIA      Eh no, ti tradisti!.......Cu è Giulietta?

PIERO           Nessuno, ti  giuro!

CLAUDIA      Certu, ora è tutto chiaro…….Tu hai un amante!.....

PIERO           Ma chi dici!

CLAUDIA      E si chiama Giulietta ppì giunta!

PIERO           Ma no,….

CLAUDIA      Zitto! Su tri anni ca non mi corteggi cchiù, ora nesci do’ to’ statu di catalessi sulu ppì pungirimi u panaru che’ to’ ciuri e p’affinnirimi co’ to’ adulteriu! ( gli getta in faccia i fiori ) Potticcilli a to’ Giulietta!

PIERO           Fammi spiegari…….

CLAUDIA      Non vogghiu spiegazioni!

PIERO           ( le si avvicina ) Per favore!

CLAUDIA      Vattene,……sei un mostro!

PIERO           Ma no…( trattenendola ) ascutimi…..

CLAUDIA      Vattene!.............. U capisti? ( lo butta sulla poltrona ed esce furiosa )

MASSIMO     ( appare timidamente ) Si può?........Chi successi?

PIERO           U finimunnu!

MASSIMO     Picchì?

PIERO           Tu e i to stupidi libri!.....Mi’ ‘mpidugghiai, ‘a chiamai Giulietta e idda pinsau ca Giulietta è a mo’ amanti.

MASSIMO     Bon segnu!

PIERO           Appiddaveru?

MASSIMO     Ma si capisci! Si vinennu a sapiri di essiri stata tradita, arrestava indifferenti, jù t’avissa dittu Pieru, non spirari cchiù, picchì non c’hai nudda speranza. Inveci to’ muggheri ti desi ‘na prova d’amuri.

PIERO           Appiddaveru? E ora chi facemu?......Canusci qualchi autru truccu?

MASSIMO     Fammi pinsari!.........’Nto mentri abbessiti …fatti bello e vestiti eleganti!( lo obbliga ad uscire, restando da solo ) Viditi chi cosi….mi tocca fari u consulenti sentimentali……..

CLAUDIA      ( ritorna furiosa ) Massimo, sai a novità?

MASSIMO     No.

CLAUDIA      Piero mi tradisci. Cu’ ‘na certa Giulietta……E pinsari ca jù u crideva fedelissimu.

MASSIMO     Non pensu propriu ca……

CLAUDIA      No’ difenniri! E’ indecenti!

MASSIMO     Gilusa?

CLAUDIA      ( nervosissima ) Ppì nenti…anzi,……( fingendo le si butta fra le braccia ) Accussì semu cchiù liberi!.......Non c’è più alcun ostacolo al nostro amore!

MASSIMO     To’ maritu putissi trasiri…… ( scostandola )

CLAUDIA      Megghiu, ni scippamu ‘stu denti e ci dicemu tutti cosi!

MASSIMO     NO!!!......Non bisogna precipitare……Se sei d’accordo, potremmo iniziare a vederci così……magari a casa mia,……..

CLAUDIA      Ma non ti disturba il fatto che io sia la tua amante e nello stesso tempo la moglie di mio marito?

MASSIMO     Ppì nenti!......Cioè, si,….ma….Certu! Ma ppè primi tempi fussi megghiu…….

CLAUDIA      Mai!...Chistu mai! E’ questioni di dignità!

MASSIMO     ( tremendamente in difficoltà ) Ma non è facili, accussì a ‘ntrasatta,….non vulissi ca ci pigghia ‘n corpu…….

CLAUDIA      Probabile,……ma quannu saprà ca mi si offre l’occasioni di rifarimi ‘na vita,…. di avere dei figli……..

MASSIMO     ( trasale ) Figghi?

CLAUDIA      Almenu unu, subbitu!

MASSIMO     Subbitu?

CLAUDIA      E certu, chi vo’ aspittari, ca mi fazzu vecchia?.....E poi tutti l’autri?

MASSIMO     ( quasi piangente ) L’autri?.......Non pensi ca ‘n principiu si putissi viaggiari,…. chi ni sacciu,…….

CLAUDIA      Assolutamente no! Non vogghiu fari u stissu sbagghiu  du’ voti. Cu’ Pieru vosimu aspittari pp’aviri figghi,  poi ni parraumu comu si pinsaumu d’accattari ‘n frigurifiru e alla fini macari nu’ scuddammu!........No, subbitu!

MASSIMO     Rifletti! Prima d’addumannarici u divorzio, tenta di riconciliariti ccù iddu,…

CLAUDIA      Tu?....Propriu tu mi dici chistu?

MASSIMO     Sai, non vulissi scrupoli……

CLAUDIA      E tu?

MASSIMO     Jù?....Anzi, è l’occasioni chista ppì capiri i nostri sentimenti ……

CLAUDIA      E in caso di mancata riconcialliazione?

MASSIMO     ‘Nta ddù casu, ammesso sempre ca tu ancora mi voi,…..putemu regolari a nostra situazioni.

CLAUDIA      Oh Massimo……( i due si abbracciano )

PIERO           ( appare in scena rimesso a nuovo ) Ma dicu! ( i due si separano bruscamente ) Autru sonniferu?

CLAUDIA      No, nenti sonniferu, ma la pura e semplici verità!

MASSIMO     Ma Claudia, e c’hama dittu finu a ora…….

CLAUDIA      Troppu tardu. Non ni vali a pena. Tentativi n’haia fattu assai e senza nuddu risultatu. ( a Piero, teatrale ) Massimo e io ci amiamo!

PIERO           Tu e Massimo cchi?

CLAUDIA      Ci amiamo! Massimu, diccillu tu.

MASSIMO     ( sorridendo da idiota ) Vidi, to’ muggheri c’havi ‘n modu tuttu so’ ppì cuntari i cosi.

CLAUDIA      Quanti voti m’ha dittu ca era megghiu divorziare, ca campari comu stamu campannu, eh?....Rispunni.

PIERO           Non vidu chistu chi c’entra…..

CLAUDIA      ( sempre teatrale ) Oramai è fatta!......Divorziamo e io mi sposo con il signor Puretti!

MASSIMO     Perotti!

CLAUDIA      ( Pausa, imbarazzo di Massimo ) Se volete rimanere soli, così fra uomini  potrete capirvi meglio….. ( esce. I due uomini si guardano imbarazzati )

SCENA 2a

( Piero e Massimo )

PIERO           Dicidisti di maritari mo’ muggheri?

MASSIMO     Partecipo alla tua meraviglia!

PIERO           Non su’ mancu 4 jorna ca vi canusciti…..

MASSIMO     E’ chiddu ca dicu macari jù!

PIERO           ( si siede sulla poltrona ) E pinsari ca ti parrai ‘n cunfidenza……

MASSIMO     ( avvicinandosi ) Non po’ immaginari quantu………..……..

PIERO           T’haia fari i complimenti. Mi pigghiasti in giru in modu eccellente e ppì giunta mi facisti mentiri in ghingheri.

MASSIMO     Lassa ca ti spiegu…………

PIERO           Non ni vali a pena. Claudia c’havi raggiuni, eccu ‘na prova da nostra incomprensioni. Chiddu ca non capisciu però, è comu fici a ‘nnammurarisi di unu comu a tia.

MASSIMO     Ci fici cridiri di essiri statu u so’ amanti.

PIERO           E idda ci cascau?

MASSIMO     Si.

PIERO           Allura mi levu tantu di cappeddu!............Jù n’haia rinisciutu mai a farici capiri di essiri so’ maritu.

MASSIMO     M’invintai tutti cosi, ppì farla siddiari, ppì dispettu.

PIERO           E picchì?

MASSIMO     Ppì vindicarimi. Mi trattau accussì mali ddà sira, ca non pinsai autru comu rinnirici l’offesa. E poi, non sacciu comu, m’arritruvai ‘n trappola comu a ‘n suggi.

PIERO           Speri di renderla felice?

MASSIMO     A chistu ancora non c’haia pinsatu…..….

PIERO           Tu l’ami?

MASSIMO     Cridu propriu di si…….Stranu, veru?

PIERO           Ti fazzu tutti sti dumanni picchì non mi pari fattu po’ matrimoniu.

MASSIMO     Sugnu d’accordu ccù tia.

PIERO           Ci vo’ pinsari ancora ‘n pocu?

MASSIMO     Non occorre.

PIERO           Allura chi fai,…ti ni vai?.......‘Nta sti casi non si po’ fari a mità.

MASSIMO     Giustu, sugnu do’ to’ stissu pareri, perciò……..,( allunga la mano per salutarlo e andarsene, ma resta impalato perché Piero nemmeno lo considera )

SCENA 3a

( Massimo, Piero e Claudia )

PIERO           ( apre la porta e chiama ) Claudia??? ( lei appare ) Ti vuleva semplicemente salutari…….

MASSIMO     Ma Piero, aspetta….non ti ni po’ iri accussì

PIERO           Si, megghiu irisinni prima ca accuminciamu a tirarini i cuteddi. Vi auguru ogni beni!

MASSIMO     ( cercando di trattenerlo ) Aspetta, discurremu prima……

PIERO           Anch’io ho bisogno di una donna che mi comprenda….Se non riuscirò a trovarla, pazienza: vivrò solo…….e forse tutto andrà bene lo stesso.

CLAUDIA      Non mi dai nemmeno un bacetto?

PIERO           Perchè no? ( si baciano sulle guance )

CLAUDIA      ( asciugandosi una lacrima. Piangendo ) Addio Piero…..

PIERO           Addio Claudia. ( a Massimo ) Addio Massimo. ( fa per andarsene )

MASSIMO     ( si precipita verso di lui ) Ma chi primura, aspetta!!

PIERO           ( si volta ) Vincisti, e jù sacciu peddiri. Addio! ( esce )

MASSIMO     Piero, aspetta……no…….

CLAUDIA      ( scoppia in singhiozzi ) Megghiu accussì! Tagghiu nettu!

MASSIMO     Nettu, si…..ma forsi fomu troppu ‘mbriscialori.

CLAUDIA      ( si stringe a lui e piange a dirotto ) Saremo così felici insieme!......( piange ) Oh quanto saremo felici!!!!!

MASSIMO     Certu, certu,…comu no!

PIERO           ( ritorna ) Scusati se disturbu ancora, ma prima di pattiri vulissi mentiri ‘n chiaru ‘na cosa. Claudia sicuramente ti dissi  ca jù odiu a campagna…..

MASSIMO     No, non mi l’ha dittu.

CLAUDIA      N’ha mancatu u tempu.

PIERO           Ah beh, certu!....Accattai ‘sta casa, sulu ppì fari piaciri a idda. Desiderava tantu aviri ‘n maritu, ‘na para di’ figghi e ‘na casitta ‘n campagna. Ora u maritu si ni va, i figghi non vinniru e pertanto vistu ca Claudia c’è affizziunata, mi pari giustu ca ‘sta casa arresta a idda.

MASSIMO     Mi pari giustu!

PIERO           Perciò, si  ti t’interessa, fai ‘n offerta!

MASSIMO     Offerta?.....Veramente…..

CLAUDIA      Non vorrai privarmi del mio focolare?

MASSIMO     ( confuso ) No, certo che no.

PIERO           Benissimo: pigghiamu carta e pinna ( si dirige alla scrivania )

MASSIMO     Ma chi primura c’è?

PIERO           No, megghiu tagghiarla ‘na vota ppì tutti!

MASSIMO     Ma ci voli ‘n nutaru, non si fanu accussì…….

PIERO           ( ha preso un foglio e siede ) Abbozzu u compromessu. Turnnannu a Catania, mi mentu ‘n cuntattu co’ miu e ci fazzu spidugghiari tutti cosi a iddu. ( frugando nelle tasche ) Pigghiasti a mo stilografica?

CLAUDIA      Non l’hai ‘nta sacchetta?

PIERO           Si l’aveva non t’addumannava!

CLAUDIA      T’ha scuddasti a qualchi banna, comu o solitu to’.

PIERO           N’accuminciamu?......Fusti tu l’ultima a usarla, ppè cruciverba. Possibili ca non pozzu aviri qualchi cosa di miu ‘nta sta casa?

MASSIMO     Ppì cortesia, n’attaccati…..Tè, pigghiti a mia.

PIERO           ( che stava ancora frugando ) ‘A truvai!

CLAUDIA      U vidi, sempri prontu a darimi a curpa. ( piange convulsamente )

PIERO           ( inizia a scrivere ) Scusa!...Ecco, così….sì…….Io sottoscritto eccetera eccetera….. riconosce di aver venduto la propria casa sita in eccetera eccetera, in via eccetera eccetera……al signor Massimo……( in cerca di un cognome che non viene )

MASSIMO     Perotti.

PIERO           Si, certo…Massimo Perotti, per la somma di Lire……..quanto vo’ spenniri?

MASSIMO     Chi sacciu……

PIERO           Vadda, a casa comu casa non mi custau granchè, era ‘na catapecchia ca rimisi a novu……

CLAUDIA      ( sempre piangendo ) Si, noi abbiamo messo il bagno, la cucina, i pavimenti e tanto, tanto lavoro……....

PIERO           Ma chistu non ciù mettu ‘nto cuntu…..è gratis…..

MASSIMO     Vadda jù non è ca mi ni ‘ntennu……

PIERO           ( prendendolo per le spalle, gli fa visionare la casa ) Chistu, è tuttu ‘ntonucu massicciu! ....E chistu,…vidi….è mammuuru di Carrara, puru mammuru!

MASSIMO     Vidu, vidu……ma jù….

PIERO           E chisti, su’ mattonelli di prima scelta, accaluoti ti pari secunna o terza ?... Prima!

MASSIMO     Ci cridu!

PIERO           Deci miluini? Ti parunu assai?

MASSIMO     U fattu è ca mancu a mia mi piaci tant’assai a campagna……

PIERO           Allura, non insistu! Mettu ‘n annunciu supra ‘o giurnali e……

CLAUDIA      ( scoppia a piangere ) E jù ca ci tineva tantu a sta casitta?

MASSIMO     Ma jù veramenti…….

CLAUDIA      ( aumenta il pianto quasi a diventare insopportabile )

MASSIMO     Va bene, va bene…..( commosso e tentennante ) Vistu ca ci teni….d’accordu,deci miliuni.

CLAUDIA      ( felice  abbraccia Piero che sta scrivendo ) Grazie Piero!

MASSIMO     A mia avissa ringraziari, non ti pari?

CLAUDIA      Ah si….giustu!.....( lo abbraccia ) Grazie Massimo.

PIERO           Fatto! Mi pagherai quando vuoi.

MASSIMO     No, no, no….ti firmu subitu l’assegnu e ni livamu u pinseri. ( estrae il carnet )

PIERO           Grazie. Ti scrivu ccà l’indirizzu do’ nutaru ( scrive, mentre Massimo prepara l’assegno ) Ecco…..

MASSIMO     ( porge l’assegno ) Ecco! ( Claudia singhiozza più forte )

PIERO           ( la prende amichevolmente fra le braccia ) Non chianciri, è questioni di picca, vadda ca passa subbitu…….Massimu, cridu ca tu a po’ consolari megghiu di mia. ( gliela consegna fra le braccia ) Ora vi lassu appiddaveru. ( fa per andarsene )

MASSIMO     Piero,…… ti vuleva diri, ca….. si ti po’ essiri utili, a propositu da to’ carriera…

PIERO           Si?

MASSIMO     Vai a truvari st’amicu miu, t’’u scrivu ccà……( e scrive su un foglietto un indirizzo ) ca ci rinni ‘n favuri…..e dicci ca ti mannu jù.

PIERO           Chi favuri?

MASSIMO     Ci livai a muggheri.

PIERO           Cosa?

MASSIMO     No, non è comu stati pinsannu….appoi vu’ spiegu……..comunque, iddu non po’ rifiutarimi ‘n favuri…….

PIERO           E cu è?

MASSIMO     E’ cugnatu do’ Ginirali Passalacqua.

PIERO           Ah,l’amicu to’.

MASSIMO     Mancu u canusciu.

PIERO           ( fingendosi sorpreso ) Comu?.....Tu non canusci u Ginirali? ( guardando la moglie chefa segno di sapere già)

MASSIMO     Mancu sacciu chi facci c’havi.

PIERO           E scummettu ca non vinni mancu cappotti militari!

MASSIMO     ‘N autru tipu di cappotti……..di lignu! Sugnu impresariu di pompe funebri.

PIERO           E bravu u nostru Massimo!

MASSIMO     Vulissi spiegari……

PIERO           Non c’havi cchiù nudda importanza. Addio Claudia ( si guardano )

MASSIMO     Si vuliti, ristari suli ancora ‘n pocu, pozzu nesciri……

PIERO           Non è u casu.

CLAUDIA      ( piange ) Piero!

PIERO           Beh, cridu ca non c’è autru……..Però, si m’avissuru dittu ca arrivava ccà maritatu  venerdì e tri di matina e ca mi ni turnava schettu oggi,mercoledì a menziornu, non c’avissa cridutu.

CLAUDIA      Maritatu e 3,00?

PIERO           Certu, erumu ancora maritati, no?

CLAUDIA      Arrivasti e 3 precisi?

PIERO           3,00 – 3,15 ddocu semu.

MASSIMO     ( comincia a preoccuparsi )

CLAUDIA      E tu Massimo, a chi ura trasisti ‘n casa nostra?

MASSIMO     Non ci pensu….( balbettando ) forsi l’unnici, menzanotti…..

CLAUDIA      Ma si erunu i 3 menu ‘n quartu quannu parrai o telefunu ccù mo’ soru

PIERO           E allura?.....Chi vo’ diri?

MASSIMO     Ca qualchi ruloggiu non funziunava sicuru.

CLAUDIA      Vuole dire invece che fra le 2,45, quando ho preso il sonnifero e le 3,15, quando sei arrivato, non sono potute passare due ore meravigliose…… Giusto Massimo?

PIERO           ( alla moglie ) Quali uri meravigliosi?……….Di cchi parri?

MASSIMO     La spiegazione è semplice. Evidentemente, quando sono arrivato,……scusa, pozzu aviri ‘n biccheri d’acqua?

PIERO           Dopo. Cunta, cunta ca è interessanti.

MASSIMO     Siccome la macchina si è fermata vicino all’altarino…….

CLAUDIA      Passa avanti…….

MASSIMO     ( inghiottendo, in preda ad un’ansia indicibile, si asciuga il sudore )Ok, ok…. confesso! …Non è vero niente…….mi sono inventato tutto……

CLAUDIA      U sapemu.

MASSIMO     Macari tu? ( Piero annuisce ) Mi pigghiastu allegramenti in giru……..Picchì?

CLAUDIA      Perché volevo godermi la figura del cretino che stai facendo adesso.

PIERO           La matematica non è un opinione, caro mio.

CLAUDIA      Perché l’hai fatto?

MASSIMO     Picchì m’affinnistu, picchì mi puntastu ‘na pistola e picchì m’ha facistu mentiri tutta a ‘na banna!........

SCENA 3a

( Meccanico e detti )

MECCAN.     ( bussa ) E’ permesso?A machina è ccà fora……

MASSIMO     Grazie.

PIERO           Massimo….( stringendogli la mano ) Grazie ma noi togliamo il disturbo.

MASSIMO     ( sbalordito ) Noi?

CLAUDIA      Cridevi appiddaveru c’avissa lassatu mo’ maritu, ppì stari ccù tia?

MASSIMO     E a casa?

PIERO           Tutta tua, con annessi e connessi!

MASSIMO     ( capendo l’inganno ) Ma allura……

PIERO           Bravo!.....Tutta una manovra per vendertela. Erano anni che non trovavo un acquirente e quando Claudia mi ha raccontato tutto, ho indagato sul tuo conto. Scoperto chi eri  e che nessuna amicizia ti legava al generale Passalacqua, abbiamo deciso di continuare la farsa ……..e ingarbugliarti nella tua stessa ragnatela, traendone quanto meno un profitto. ( Massimo è a bocca aperta. Gliela richiude il meccanico )

MASSIMO     ( balbettando ) Claudia, ….ma io…..io ti amo……

PIERO           Massimo abbiamo abusato veramente troppo della tua ospitalità( stringendogli nuovamente la mano ) Arrivederci e senza rancore!

MASSIMO     ( cadendo di peso sulla poltrona ) ........Jù odiu a campagna!!!!

PIERO           Ma ppà to’impresa sarà comudu àpriri ‘na succursali ccà!

CLAUDIA      U cimiteru è a du’ passi!

PIERO           ( avviandosi ) Tutti i furtuni….tutti i furtuni!

CLAUDIA      ( avviandosi ) Ci trasferiamo al mare?

PIERO           No, u sai ca non mi piaci.

CLAUDIA      Però ti piaci  iri a piscari, no?…….( allontanandosi )

PIERO           Si, chistu si, ma ‘na casa a mari…..

CLAUDIA      Nica, na’ vogghiu tantu ranni……

SCENA 4a

( Massimo e il meccanico )

MASSIMO     ( rimasto solo,guarda il meccanico che alza le spalle. Si porta le mani fra i capelli )

MECCAN.     Chi ci voli fari, chista è a vita…….fai fai ppì fregari all’autri e gira furria e vota c’arresti fregatu!........( guardandosi attorno ) Non è mali però, comu si chiama?........( esce fuori e legge sulla porta una targhetta )  IL MIO SOGNO !

MASSIMO     (  prendendosi a schiaffi ) Bestia,….scimunitu…….caracollu……( si ferma, disperato si allunga sulla poltrona  ) E chi mi ni fazzu ora…….( piangente ) a mia a campagna non mi piaci!

MECCAN.     Vaddassi u latu positivu. E’ sulagnu,….tranquillu,….accogliente…….ci potta i so’ fimmini…….

MASSIMO     ( si alza di scatto ) FIMMINI?........Guai cu muntua cchiù ‘sta parola!.......Tutta cuppa so’!......... Si m’avissa abbissatu a machina subitu, a st’ura non fineva ‘nta ‘sta trappula.

MECCAN.     ( scandolo ) Ma signor Pernetti…….

MASSIMO     Perotti!

MECCAN.     C’haiu ‘n idea, ci canciassi nomu e ci fa ‘n ristorantino…….

MASSIMO     ( ironico ) E chi nomu suggirisci....

MECCAN.     La tela del ragno……..casca a pennello!......Si voli c’haiu ‘n cucinu pizzaiolo…….

MASSIMO     ( i due si rincorrono fino al calar della tela ) E jù n’haiu unu boia……..

FINE