La veglia

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La veglia

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“ La veglia

( una volta c’era… )

di

sergio ciulli

 ispirato alla raccolta dei racconti di tradizione

di

 fabio mugnaini

Le persone di casa

Assunta, donna anziana

Lisena, ragazza matura

Fidalma, ragazza giovane

Le persone in visita

Fabio, uomo fatto

Annina, sua moglie

Marianna, bambina, loro figlia

Le persone che vanno a veglia

Brunetto, uomo anziano

Primo, uomo di mezza età

Attilio, giovanotto maturo

Beppino, giovanotto

A Vera che sapeva ascoltare le favole che già conosceva…

Apertura del Novellare

         

( Il sipario si apre su una musica di canto popolare che evoca qualcosa che non c’è più… Una coppia con una bambina entrano dal fondo sala e camminano verso il palcoscenico poco illuminato dove stanno, in controluce , alcune figure – Si fa lentamente visibile un fondale dipinto rappresentante una strada di campagna che sale tra viti e cipressi ad una casa… )

                Marianna             ( indicando la casa) E’ quella, vero babbo, è quella?…

Fabio                     Si Mariannina, l’è quella, proprio quella in vetta alla strada su pe’ campi

Marianna              Ma l’è lontana…

Fabio                     Ti pare a te…Per noi l’è vicina vicina, vero Annina?

Annina                  Eh, pare solo ieri e invece…

Marianna              Invece i’ che, mamma?

Fabio                     Invece gli è oggi…Su, cammina, topola, che ci aspettano!…

Marianna              Mi fanno male le scarpe…

Annina                  E tu levatele…

Mariannina          Ma ci sono i sassini!

Fabio                     Cheddì?…T’avei a vedere prima i’ che c’era!…  Noi la si chiamava “ la strada buona “ perché l’era più larga dei soliti viottoli ma ciottoli e pillori ‘un mancavano!

Annina                  E ci si levàa le scarpe pe’ ‘un consumalle…Poi arrivati in cima, lassù…

Fabio                     In do’ ci sono i tre cipressi, vedi?…

Annina                  E ci si rimetteano…Lo sai che una volta c’era anche un’edicola dedicata alla Madonna e vicino alle case una croce di legno ?…

Fabio                     “ Il crocino”, che co’ la luna piena facea l’ombra grande pe’ terra all’improvviso e la tu’ mamma ci pigliava le paure…

Mariana                ( divertita ) Davvero, mamma?

Annina                  Certi spaventi!…

Fabio                     ( alla bambina ) Ora sta’ bene attenta…Lo vedi qui’ mucchio d’arberi a sinistra? Di lì cominciava il bosco della casa padronale: allori, acacie, tigli… Parea tanto grande da potercisi perdere…E proprio davanti c’erano due aie a pietre e mattoni…Quella vicina alla strada era la mia…

Annina                                  Io stavo in quell’attra casa… S’era parecchi ragazzi in quelle due aie… Si faceva un diavolio!…Allora le donne, per farci chetare, ci dicevano le storie anche se ‘un avevano voglia…Io l’ho imparate così…

Fabio                     Ci si provava anche noi a raccontalle… A volte, quando s’andava con le pecore, si facea un cerchiettino tutto ‘n tondo come a’ veglia, poi si dicea: “ Eh, si racconta le novelle ?! “ Chi le sapea una…

Annina                  …Chi le sapeva un’attra…S’era fatta una casina, a  giro no? , così, poi n’i’ mezzo ci s’accendeva un pochino di foco…Ecco, si dicea, la casina delle novelle…

Fabio                     E te sempre a di’: io, io fo’ l’Assunta…

Marianna              L’Assunta quale? Questa?!…

Fabio                     Eh, si!

Marianna              Ma la c’era di già?…

Fabio                     Eccome se c’era! C’era una volta ma la c’è ancora pe’ fortuna,  ‘che a racconta’ le novelle ci vole lei!

Annina                  Davvero, sai! L’è sempre stata brava l’Assunta…Io me la ricordo quando facea ancora la sarta da uomo e veniva nelle case a cucire…E raccontava, raccontava…Io mi ci incantavo…

Fabio                     O Brunetto, quello che facea il carbonaio, te lo ricordi?

Annina                  Cheddì, Brunetto?!…D’ottobre facea i’ carbone n’ì bosco e la sera venia sempre a veglia…

Fabio                     Anche lui gl’era di quelli che le novelle gli riusciano bene… E poi c’era Primo, Attilio…

Annina                  …La Lisena e quell’attre come me…Grandi e piccini tutti a’ scoltare n’ì mentre si sfogliava i’ granoturco…Quante n’ho sentite!…A me piaceano quelle ‘n dove c’era d’ave’ paura…

Fabio                     A me di più quelle ‘ndove i frati  faceano le storie con le spose, ma ‘un ce le lasciavano mai finire…Scappava sempre qualcuno a dire: Oh, ragazzi, c’è i tetti bassi!

Annina                  E noi allora si facea finta di’ dormire e così s’imparavano lo stesso…

Marianna              O mamma, o ‘che sono i tetti bassi?…

Annina                  Nulla, nulla, le son le case piccine come te…O via andiamo, sennò si fa tardi. Magari si son già messi a raccontare…

Fabio                     Tu dici che raccontano ancora?…

Annina                  Mah, l’Assunta la c’è, la casa l’è la stessa…Speriamo di si…( alla bambina ) Su moviti Mariannina, corri che i’ c’era una volta e ricomincia…

                                                                                                                                            

( La musica sale sfociando nel canto popolare Il lamento del contadino mentre si fa luce in scena a far vedere un pergolato entro cui la donna più vecchia sta seduta facendo lavori e le altre due finiscono il  governo della casa …Il canto trapassa piano piano nelle bocche delle donne che …  )

 

Scena prima

                              

Lisena                   ( Canticchia mentre sgombra e prepara ) ”E ascoltate o cittadini / quest’è i’ lamento de’ contadini…”

Fidalma                ( c.s.) ”…Che dopo tanto che si lavora / ‘un s’a’ di pace nemmeno un’ora!…”

Lisena                   “Quando s’arriva alla vendemmia / allora si che si bestemmia!…”

Fidalma                “Si mette i’ vino nella botte / un’attro lo beve e bonanotte!”

                              

Lisena                   “ E le ragazze fresche e belle / pe’ fassi i’ letto e le gonnelle…”

Fidalma                “ Alle tacchine l’e metton l’ova…

Assunta                 “ La glene schiaccia e la ‘un glene covaaaaa!…

( ridono tutte )

Assunta                 ( agucchiando )Allora, s’era detto che…s’era detto… Accidenti, ‘un ci vedo più!…O’ i’ che s’era detto?

Lisena                   V’avevi detto: C’era una volta, tanti anni fa un uomo……

Assunta                 Già, proprio così: C’era una volta, tanti anni fa, un ‘omo innamorato…

Fidalma                ( con intenzione divertita, guardando Lisena ) Avete detto C’era?…

Assunta                 Si,  ho detto c’era…

Fidalma                Una volta… Vero Lisena?

Lisena                   ( ride )Eh già…Una volta c’era egl’era anche innamorato… Ora ‘un si sa…

Marianna             (  ad Assunta ) Che è morto?

Assunta                 No, no, piccina!… gl’era, che nelle novelle gl’è come dire che c’è ancora, perché si sa che…

Lisena                   …Se una volta “ e c’era “ un uomo, allora c’è speranza che ci sarà ancora… Almeno si spera…

Fidalma                …E ci sarà insino a quando quarcuno racconterà la su’ storia!

Assunta                 O brave !…

Lisena                   Che volete, Assunta, a forse di sentirvelo dire e s’è imparato!

Marianna             E poi ?

Assunta                 E poi, bambina mia, di quest’omo che una volta c’era bisogna sapere che solo altri omini possono raccontare la storia…

Marianna             O perché?!

Lisena                   Perché due e ‘un fanno tre, moccicona!

Assunta                 Perché solo gli omini si ricordano che una volta c’era, capito?

Marianna             Mica tanto…

Assunta                 Eh lo so, ‘un n’è facile a capissi…Ci vole tempo, topina…

Lisena                   E noi di tempo ‘un ci se n’ha…Tra poco vengono pe’ la veglia e ancora s’ha da sistemare. Su,

                               dammi mano, Fidalma…

Fidalma                O Lisena, Beppino t’ha detto che viene?!

Lisena                   Ti garberebbe, eh?!

Fidalma                A me?! O strulla!…

Lisena                   Strulla io?! Sta attenta te a ‘un fare come la gatta che miagolava…

Assunta                 …che  troppo lo volea ma poi ‘un lo pigliava!  ( risate )

( Dal fondo sala interrompe il ridere la voce di Attilio che entra con un cappellaccio esagerato e un gran sacco sulle spalle, chiamando a gran voce -

Dietro di lui viene Beppino portando due sedie…)

Attilio                    ( esagerando )Permesso…Permesso…Ciribillina, o Ciribillina, in do’ tu sei?…

Lisena                   Eccoli! E sono in maschera…

Fidalma                Ora si che si ride…

Attilio                    ( c.s. )Ho perso la Ciribillina…Ho perso la Ciribillina…

Assunta                 ( stando al gioco ) O poer’omo!…Dite, dite…

Fidalma e

Lisena                   ( come Assunta )     Chi cercate? Domandate…

Attilio                    L’aete vista, donne, l’aete vista la Ciribillina?

Assunta                 No, noi ‘un s’è vista…

Fidalma e

Lisena                   No, no…

Attilio                    Ma come…Ma perché…Ciribillina c’era una volta e  ora la ‘un c’è…

(  Entrano anche Annina e Fabio con Primo, quest’ultimo con sopra i pantaloni una sottana e una gran pancia posticcia  Si sostiene ad Annina fingendo d’aver male… )

Attilio                    Ma com’è possibile…Eppure m’avevano detto è venuta per di qua…( finge di accorgersi di Primo )  Ah eccola! Avevano ragione a dimmi che venia, che era per qua, eccola qui la mi’ Ciribillina…

Primo/Cirib.          Ahhhhh…Che male, male!…( si lascia andare per terra, come in convulsioni…)

le Donne               Oddio!….O icchè là?…Là i’ convulso!…

Attilio                    E’ morta…E’ morta, la mi’ Ciribillina!

Assunta                 No che un ‘è morta…

Annina                  E respira, e respira!

Attilio                    E allora bisogna fagli l’operazione!

Primo/Cirib.          L’operazione? L’operazione no!…

le donne                                Si, si, l’operazione si!

Attilio                    Forza donne, forza…Mettetela a pancia in su che ho da votagliela…

Primo/Cirib,          La pancia no, la pancia no!

Le donne              La pancia si, la pancia si!

( mettono Primo su due sedie a pancia in su e Attilio infila le mani sotto la sottana e comincia ad estrarne nastri colorati e salciccie… )

Attilio                    Bona Ciribillina, bona, che ora ti guarisco dal male di budella…( Comincia ad operare…)

Le donne              Bona Ciribillina…Bona!

Attilio                    ( estrae ) Cinque e sei, e sette e otto, ora piglio icchè c’è sotto…

Le Donne              ( aiutando ) Sette e otto, e cinque e sei…

Assunta                 … se lo pigli ‘un ce l’ha lei!

Attilio                    Cinque e sei, e sette e otto, di tu’ male e fo’ un fagotto…

Le Donne              Sette e otto, e cinque e sei…

Assunta                 …fagli bene e pensa a lei!

Attilio                    Cinque e sei, e sette e otto, ora cucio quel che ho rotto…

Le Donne              Sette e otto, e cinque e sei…

Assunta                 … quel che hai rotto e lo sa lei!

Primo                     ( risanato ) Io lo so, voi lo sapete…Date bere e bere avrete!

( Finita il gioco tutti ridono – Primo si rimette in piedi, Attilio si smaschera, le donne riassettano e offrono da bere )

Attilio                    ( a Primo, ridendo ) Ecco levato tutto i’ male alla mi’ Ciribillina…

Primo                     Tu se’ poco Ciribillina!…( ride )

Fabio                     Vu’ sete sempre i’ soliti, accidenti a voi!

Assunta                 Si, si, ma ora vedete di’ calmavvi!

Annina                  ( baciandola ) Allora, Assunta, o come vi portate?

Assunta                 Eh, come garba a’ Quello lassù, Annina…

Attilio                    O Lisena, t’ho fatto ridere eh?!

Lisena                   E ora vedi d’un farci piangere perché  si vole continuare…

Primo                     O ‘un siam venuti apposta?..

Fidalma                La novella, la novella!

Lisena                   O che ti cheti, tatterona…

Fidalma                Tatterona io?!

Lisena                   No, quell’attra!…O Beppino, guarda di dagli quarcosa alla Fidalma che ‘un se ne pole più…

Beppino                                Io gnene darei volentieri ma…

Attilio                    Ma che ma! Gli è che tu sei più coglione d’un povero…Guarda come si fa. ( da una strizzatina alla Lisena )

Lisena                   O quell’omo le mani tu l’a’ a mettere in…

Attilio                    Dimmi in dove, dimmi in dove, bellona!!

Primo                     ( facendo da Ciribillina ) Dicci ‘n dove, dicci ‘n dove…

Lisena                   Bocca mia taci…

Fabio                     O Assunta, sarà meglio che cominciate prima che faccia notte…

Annina                  Raccontateci quella di foco fatuo…

Fidalma                No, quelle delle paure no !

Primo                     ( facendole il verso ) No, quelle delle paure, no!…

Fidalma                O’ che la finite di rifa’ i verso?!

Primo                     O permalosa!…

Beppino                                ( a difesa ) O se la c’ha paura, via…

Annina                  Ma quale paura, di i’che?!… Le novelle l’entran di qui e le sorton di qua…

Fidalma                E se a me ‘un mi sortono?!…

Attilio                    Allora purgati…(ridono tutti )

Fabio                     Su, Assunta, fate contenta l’Annina…Diteci di’ foco.

Assunta                 E lo trovò i’ poero babbo, lo trovò…Gl’era stato a veglia da quell’attri, quelli a mezzadria da’ i’ signo’ marchese… Gli aveano dato anche un mazzo di sedani e lui tornava tutto contento quando dreco a’ i’ cimitiero, eccolo!…O’, dice che l’era arto come un bambino! Lui camminava e quello dietro…Allora gli allungò i’ passo e quello di più… Cheddì? Spiccò a corre e da quanto corse perse i’ cappello e sedani…

Primo                     Cheddì, più che correa più che gli andea dietro…E fan così.

Annina                  Davvero! …

Beppino                Anch’io ne so una…

Fidalma                Dilla, dilla…

Beppino                Ma l’è di paura…

Fidalma                ‘Un ‘n’importa, ‘un ‘n’importa!

Lisena                   Diccela, bellino, sennò la more…

Beppino                Io e Corradino di’ Grassi una volta si fece paura a uno che venia da queste parti colla bicicretta a fa’ l’amore…Sarà stato verso mezzanotte, piovea, sicchè s’aea l’ombrello noi, quando si sente fa: truttrutruttru, i’ rumore di pedale… “ ‘Orca ma’… gli è’ lui “ ” Gli si fa paura?! “  “ Si, si, dai dai…” E mi vien da ridere ancora…

Annina                  O come vu facesti?…

Beppino                Eh, bene…S’aprì gli ombrelli, uno di qua e uno di là, e ci si mise a coccoloni così, com’a dì a falla n’i mezz’alla strada…Madonna mà, passò giù in bicicretta fra l’ombrelli che parea unto…

Fidalma                ( ride ) Che ‘gnoranti!

Attilio                    Eh, le paure le fanno anche novanta…all’ora!

Lisena                   Ma sarà scemo ?!…

Fabio                     Ovvia, vediamo di finirla, chiacchieroni. Assunta, la novella, andiamo…

Assunta                 La novella, la novella…E tu se’ grande ormai per le novelle…

Annina                  Lui grande?!…O Assunta, Fabio crescerà quando piscian le galline…

Primo                     …O quando staran zitte le donne!

Lisena                   Allora mai!

Attilio                    La quistione, caro Fabio, gli è che pe’ falle chetà l’unica l’è i’…Frullino!

Fidalma                Si, si, quello quello…

Beppino                                O Fidalma ma che…

Annina                  Ma sentila!

Lisena                   Soffiati prima i’ naso, moccolona…                            

Fidalma                Oh, oh ?!… Io intendeo la novella…

Beppino                                La novella?

Fidalma                Si, quella di’ Frullino…

Attilio                    Quella di’ Frullino?! Peggio mi sento…

Lisena                   Perché? O’ che s’e rimasto piccino anche te?…

Attilio                    O bona donna, pe’ regola io di piccino ‘un c’ho mai avuto nulla…

Lisena                   Ma guarda…E io che questa novella ‘un la sapevo ?!…

Attilio                    Se ti garba te la insegno anche subito!

Assunta                 E dunque sarà bene che lo facciate…

Attilio                    O Assunta, anche voi?!

Assunta                 …di raccontarci la novella di’ Frullino. Io ‘un me ne ricordo più…

Lisena                   E poi l’è più adatta all’omo.

Fabio                     L’è roba un poino sporca…

Lisena                   Un poino? dimorto…

Annina                  E i tetti son bassi…

Assunta                 E allora i che si dee fare? Io so’ vecchia e i’ letto aspetta…

Primo                     Sapete i che si fa? Prima l’Assunta la racconta una bella novella senza troppe sudicerie , poi la si                                             manda a letto con la bambina e Attilio dice quella di’ Frullino…

Fidalma                Si, si, così così…

Fabio                     A voi vi va bene, Assunta?

Assunta                 Per me…E quale l’avrebbe a essere la novella?!

Fabio                     Mah, ‘un no so…               La prima che avete in mente. Marcuccio indovino, per esempio…

Assunta                 Cheddì, ‘un no sapevo?! La te sempre garbata, anche da ragazzo…

Annina                  O ‘un ve l’avevo detto che lui e ‘un cresce mai?!

Fabio                     Allora, eh, va bene Assunta?

Assunta                 Va bene, va bene…

Fabio                     Allora dai, su che si comincia…Mettetevi a’ posti, via…

(  La luce isola Assunta mentre gli altri si dispongono come per ascoltare meglio,  prendendo o spostando le sedie da cui si muoveranno per essere i personaggi della novella  - Una musica evocativa accompagna per un poco l’inizio del raccontare…)

Scena Seconda

“ La novella di Masuccio Indovino “

Assunta                 C’era una volta, parecchi ma parecchi anni fa, una donna che faceva le corna ai’ marito con un fratino di quelli che vanno alla cerca… Sicchè, però, i su’ marito avea un campettino e questo marito lavoràa sempre lì, tornava a casa a qualsiasi ora,’un’ avea mai l’orario preciso esattamente…Di modo che questa donna i’ su’ comodo co’ i’ fratino ‘un no poteva mai fare…C’era sempre i’ marito a rompegli i’ cosi, ‘nzomma…Allora, pensa pensa, un giorno lei gli disse…

Moglie/Lisena      …Marito mio, o come tu po’ fare a condurti ni’ lavoro?!…Tu sei troppo solo, ‘un ce la fai…Sai icchè s’ha fare, si piglia un garzone almeno t’aiuta…eh?

Marito/Primo       Ma, pigliamolo…

Moglie                   Eh, ora c’è anche la vendemmia, almeno vu’ andate ai’ campo, giù insieme, e vedrete vi trovate meglio…

Marito                   Dio madonna, o in do’ lo trovo un ragazzotto a’ questi chiari di luna?!

Moglie                   Bah, eccolo…

( passa Marcuccio )

Marito                   O giovanotto…Oh…

Marcuccio/Bep.  Che dite a me?

Marito                   Si che lo dico…Come ti chiami?

Marcuccio            Marcuccio.

Marito                   In do’ tu vai?

Marcuccio            Eh, a sapello…Cerco lavoro.

Marito                   Vo’ venì co’ me?

Marcuccio            Mah…

Moglie                   Tu provi du’ o tre giorni, se ti sta bene, eh?

Marcuccio            Boh…

Moglie                   ( al marito ) O ‘un ne stà cheto, digli quarcosa, invoglialo…

Marito                   Ti do du’ monete, mangiare, bere e dormire.

Marcuccio            Hum…

Moglie                   E per giunta ti lavo i panni.

Marcuccio            Dentro e fori?

Moglie                   Fori e dentro…E dunque?

Marcuccio            E provo.

Marito                   O bravo! Diamci le mane…

Moglie                   Allora vi preparo ‘gni cosa…Vi preparo da mangiare e domattina andate laggiù laggiù ne’sodi e tornate a buio, oh ma a buio, eh?…Tanto sète due, aimmeno ‘un ne sto ‘n pensiero…

Marito                   Va bene, moglie…Si torna a buio.

Assunta                 E allora questa donna gli prepara da mangiare, la borsa per benino, e loro, quande fu la su’ ora e andieder ai’ campo. Subito questa donna la va a pigliare l’acqua…Oh, ancora ‘un hà riempito la brocca che arria i’ fratino…

Fratino/Attilio      O sposina, eheh!

Moglie                   O fratino ohoh!

Fratino                  O sposina, che siete sola, eheh?

Moglie                   Sì, so’ sola, ohoh!…

Fratino                  ‘Vostro marito ‘n do’ l’avete?

Moglie                   E l’ho n’i’ campo…Ho preso i’ garzone e l’ho mandato n’i’ campo…oggi si pole sta’nzieme, si po’ mangià ‘nzieme.

Fratino                  Si, eheh?

Moglie                   Si, ohoh! v’aspetto a desinà, eheh

Fratino                  Bene, madonna cara…ohoh!

Assunta                 Allora questa donna si mette lì a’ fornelli, fa un desinare, un profumino…Polli arrosto, pastasciutta per benino…E intanto, n’i’ campo dai che ti dai a zapparel co’i’ sole che spaccava le pietre…Ma quando fu verso l’undici e mezzo Marcuccio, che era un poco indovino, si mette tutto ritto a scruta’ verso casa e comincia a berciare…

Marcuccio            Cheeee?… Iccheeee?…

Marito                   O che hai, Marcuccio, da vociare?

Marcuccio            O ‘un sentite?

Marito                   Icchè ho da sentire?

Marcuccio            La padrona…Icchè vu’ voleteeee?…

Marito                   La padrona?!…

Marcuccio            Si, la padrona che chiama…

Marito                   Io ‘un sento niente, ‘Io ma!…

Marcuccio            Vu sarete duro d’orecchio…Cheeee?…Si, si, e vengo subitooooo…

Marito                   Ma mi dici i’che tu senti, zio per bene!

Marcuccio            La padrona mi chiama, bisogna ha detto d’andà a casa…E vengoooo, e vengoooo…( va via )

Marito                   Ma in do’ tu vai, orca ma…eh, in do’ tu vai?…E c’è da finì i’ lavoro…Accidenti a’ garzoni e chi li piglia!

Assunta                 E Marcuccio parte e via…Ma quando fu ’n verso mezza strada e disse: “ Ora come fo’ a pigliagli da mangia’? “ Perché questo frate era bell’e lì con quella donna, avean bell’e preparato lì da mangiare, ci avean ogni cosa lì, tutti’ tegami…Allora pensa che ti ripensa, tutt’a un tratto e dice:

Marcuccio            O che ‘nvento? Sa’ che fo’, e piglio e fo’ du’ o tre manichi di legno…Si, si, e fo’ così , tanto lei la lo ‘nfila in forno i fratino quando mi vede arrivare…Io fo’ du’ o tre manichi, belli lunghi, e poi tu vedi!

                               Ovvia, e ora si comincia…O Padronaaaa, e ci sonoooo…

Moglie                   O chi c’è?!

Fratino                  C’è i’ garzone, zio grande!

Moglie                   C’è Marcuccio?! ohoh…

Fratino                  E c’è, e c’è, ehehe…

Moglie                   Madonna, ora o che vorrà?!

Fratino                  Gesu, ora i icchè si fa?! ( va in giro )

Moglie                   O in do’ tu vai?

Fratino                  O in do’ vo?

Moglie                   Va’, va in forno, entra in forno!…E sento ‘che vole e poi tu risorti…Vai, vai…( il fratino si mette di spalle e piegato come se fosse nascosto nel forno )

Marcuccio            Salute .padrona!

Moglie                   O che c’è Marcuccio, che mi torni non aspettato?

Marcuccio            Niente, niente…I’ padrone m’ha mandato a portà questi manichi chi a casa…

Moglie                   Dammeli allora e ritornatene presto presto a’ i’ campo…

Marcuccio            No, e un posso darveli…I’ padrone m’ha detto di mettili ‘n do’ ‘un si torcano, m’ha detto di mettelli ‘n forno…

Moglie                   In forno? No, in forno no…

Fratino                  Ohoh…

Marcuccio            Si, in forno si…eheh!

Fratino                  No, no ohoh…

Marcuccio            O che è stato? O padrona avete udito?…

Moglie                   Nulla, io ‘unnò sentito nulla…Madonnina, e ora che succederà? ( va via )

Marcuccio            Succederà che ora apro i’ forno, eheh…

Fratino                  Ohoh…

Marcuccio            Guardo in do’ gli ha i’ buco…eheh...

Fratino                  Ohoh…Ohoh…

Marcuccio            Chiappo un be’ manico lungo lungo e…verga dentro!

Fratino                  OhohOhohOhohhhhh ( va via lamentandosi  e Marcuccio torna dal padrone )

Marcuccio            O padrone, o padrone…

Marito                   Che?

Marcuccio            Son tornato.

Marito                   Ora tu m’arrivi, malenato?…

Marcuccio            Glielo diceo che la signora avea chiamato, guardi qui che ci avea preparato!

Marito                   Mah?…Bah!…Ma guarda, o che la s’è messa a fa!…

Marcuccio            Allora, che dite? Si mangia?…Tra poco l’è buio e s’ha da ritornà…

Marito                   Mah, mangiamo…O questo vino?

Marcuccio            L’è vin da messa: più se ne bee, più l’anima l’è rimessa…( ridono e bevono – Intanto torna la moglie chiamando…)

Moglie                   O fratino, hoho…

Fratino                  O sposina, eheh…

Moglie                   O come l’andò?!

Fratino                  O come l’avea andare?!…Ci ho un livido n’i’ culo qui, ci ho un livido n’i’ culo là…Ohi ohi, o come s’ha a fare, ‘un si po’ fa nemmeno all’amore…

Moglie                   E si fa, e si fa, vieni vieni, oggi un tornano di certo, tanto i’ mi’ marito un torna…

Fratino                  E se torna quell’attro, eh me lo dici te!…?

Moglie                   Noe, noe, quell’attro nemmeno torna…Guarda qui: ho preparato pè fa da mangià…Te tu porti i’ vin dolce e si rifà questa cena per bene…E poi…

Fratino                  E poi e si fa: Sposina eheh…

Moglie                   …Fratino ohoho!

Assunta                 E sicchè questo fratino tutto ingalluzzito riparte a piglià i’ vino e questa donna si mette a fa’ i lavori:  i’ pollo arrosto, la pastasciutta, un bel dolce,  un sacco di roba pe’ rifassi…E giacchè c’è si tramuta anche le mutande…Ma ni’ frattempo ni’ campo riecco che Marcuccio e si rimette a vociare,  a di’ “La padrona e chiama…c’è i mangiare”  ‘nzomma l’istessa musica di quell’attra vorta, si mette le gambe in spalla, parte e via…E intanto pensa:

Marcuccio            Maremma diavola, o oggi o ‘n do’ lo metterà?…Mah…Aspetta, aspetta, ora l’ho capita: lo mette sopra i’ focorale, su pe’ i’ camino, a’ i ferri ‘n do’ s’attacca i paiolo!…Eh, oggi vedrai lo ‘nfila lì…Sai icchè fo’ allora?…Raccatto un fastellone di legna secche e lo concio io!…O gnamo che si ci rifà: Padrona, Padronaaaa, e fa un freddo cane n’i’ campo…Brrr…Brrr

Moglie                   O chi c’è?

Fratino                  E ric’è i’ garzone, e ric’è !…ohoh…

Moglie                   Oddio, l’è ritornato, l’è ritornato…eheh…

Marcuccio            ( da fori )O Padrona, padrona, brrr che freddo che fa, brrr!

Fratino                  Ora ‘n do’ mi nascondo, ora ‘n do’ mi nascondo…eheh…

Moglie                   Monta su pe’ i’ cammino, monta su pe’ i’ cammino…ohoh…

Fratino                  E monto, e monto…eheh…ohoh ( sale di una sedia e resta in piedi fermo di spalle ).

Marcuccio            ( entra ) Padrona che freddo, che freddo , brrr brrr!

Moglie                   O Marcuccio, venite, venite…(ride) eheh…

Marcuccio            O Padrona, che diaccio che ho!…brrr…Ora metto questo fastellone ni’ camino, si fa una bella focata e po’ ci si scalda, si sta come papi…( butta il fastellone sotto la sedia dov’è salito il fratino )…E poi, verga, foco sotto!

Fratino                  No, i’ foco no…ohoh!

Marcuccio            ( alla moglie ) Che avete sentito quarcosa?

Moglie                   Nulla! ( a parte )Ora mi brucia i’ frate, ora me lo arronza tutto…eheh ( va via )

Marcuccio            Ite, ite, che le messe so’ finite…E in secula seculorum t’arrostisco anche i’ pretorum! O vai…( imita ) Fratino, ohoh…Sposina…

Fratino                  ( lamenta )Eheh…Eheh…Eheh…

Marcuccio            ( a presa di giro ) Ohoh…Ohoh…Ohoh…

Fratino                  Eheheheheh…

Marcuccio            Ohohohoh…Tu se’ cotto, vien di sotto!

Fratino                  Ohohohohohhhhh…Gesùbello, Gesùbello, foco ai’ culo, acqua all’uccello! ( cade dalla sedia e scappa via )

Marcuccio            Patapunfete!…Uh, uh, padrone, padrone, correte, venite, che i’ diavolo è cascato da i’ tetto, i’ diavolo che volea entravvi ni’ letto…O padroneeeee…

Marito                   ( entra ) O chi gl’era quì coso tutto fuligginoso che m’è passato innanzi?!

Marcuccio            I’ diavolo.

Marito                   Ah sì?…

Marcuccio            Ah no?!…

Marito                   E la mi’ moglie o in do’ l’è?

Marcuccio            L’è uscita un poino ma la torna…L’ha visto se aveo ragione, guardi che mangiare la ci aea fatto!

Marito                   La mi’ moglie è doventata pazza, la mi manda ‘n rovina a fa desinari così!

Marcuccio            Ma se l’ha fatto bisogna mangiallo.

Marito                   Tu dichi?

Marcuccio            Vedrai…

Marito                   O gnamo, mettiamoci a tavola.  ( mangiano ) Bono davvero…

Marcuccio            Anche i’ vino.

Marito                   Ma se l’è dorce?!

Marcuccio            A proposito, che la sapete quella di’ prete che l’entra in camera?

Marito                   No ma tu me la dichi dopo

Marcuccio            Io dopo e vo’ via…

Marito                   O come sarebbe?…

Marcuccio            Eh, bigna andia via, bigna andia via ‘n tutti i’ modi…

Marito                   Peccato bah…Tu la senti la mi’ moglie…

Marcuccio            Eccola…

Marito                   ( alla moglie che entra ) O moglie, Marcuccio e va via…

Moglie                   Davvero?

Marito                   Davvero.

Moglie                   Signore ti ringrazio! ( si corregge ) Oh come mi dispiace…

Marcuccio            O Padrona, eheh?

Moglie                   O Marcuccio, ohoh!

Assunta                 E così Marcuccio ch’avea ‘n mente quello che sapea solo lui perché, come s’è detto, l’era parecchio       ma parecchio indovino, prese la su’ strada e via…Cammina, cammina, cammina, dopo un poino si mise su un monticino da dove si vedea ancora la casa e lì ristette sino ai’ giorno dipoi…E la mattina a presto ecco che ti vede di lontano quella donna che va a pigliare l’acqua e si mette a chiamare…

Moglie                   O fratino, ohoh…

Fratino                  O sposina, eheh…

Moglie                   Sentite, i’ mi’ marito è ito ai’ campo e i’ garzone l’è ito via pe’ sempre. Oggi bisogna rifà da mangià…

Fratino                  Che?!…Nonononò!

Moglie                   E allora come si fa a rifà all’amore?!

Fratino                  Eh, come si fa, come ’un si fa…Ma ‘un lo vedi, so’ abbruciato…Qui, e qui, tutte le mì bruciature…In-

                               nanzi ci aeo le legnate su’ pe’ i’ culo, ora ci ho anche i’ pelo de’ cosi tutto bruciato…O come si fa, ohoh..

Moglie                   Eppure bisogna guardà di sta ‘nzieme…O come si fa, eheh?!

Fratino                  Sai ‘che si fa? Datti malata…

Moglie                   Malata?

Fratino                  Cheddì! E tu gli dici ai’ tu’ marito che c’è un dottore tanto bono su da’ frati…Quando io lo vedo venì su, quando bussa, apro e ci penso io…Vai vai, ‘un perde’ tempo, madonna cara…

Moglie                   E vo’ vo’…( va dalla parte del marito mentre il frate si mette dietro due sedie – La donna si lamenta ) Marito, Marito, ohi ahi!…Marito, marito, ahi ohi!! ( si butta a terra )

Marito                   Moglie, moglie, o che hai, o che hai?!

Moglie                   Marito, marito, moio moio, moio moio!

Marito                   Moglie, moglie, che posso fa, che posso fa?

Moglie                   Marito, marito, va su da’ frati che c’è un dottorino tanto bono!

Marito                   Moglie, moglie, e vo’ e vo’ ( va dalla parte del frate che è in piedi sulle sedie  ) Aprite, Aprite, maremma diavola!

Fratino                  Bongiorno e sia lodato…

Marito                   Sempre sia e bongiorno…

Fratino                  Che volete bon’omo?

Marito                   La mi moglie more, la mi’ moglie more…

Fratino                  Poerina! Li ci vorrà i’ dottore…

Marito                   Davvero!…Ce l’avete?

Fratino                  So’ io! O che ha?

Marito                   L’ha tutti ‘mali dì mondo. Venga giù…

Fratino                  Subito! ( Scende dalle sedie e insieme al marito va dalla moglie distesa per terra e la visita toccandola )

Moglie                   Dottore, dottore, ohoh…

Fratino                  Padrona, Padrona, eheh…

Moglie                   ( languida ) Dottore, fratino, ohoh…

Fratino                  ( ingalluzzito ) Padrona, Sposina, eh eh…

Moglie                   ( c.s. )Oh oh…

Fratino                  ( c,s,) Eh eh…

Marito                   O allora ‘che c’è?…

Fratino                  Eh, ci vole de’ sacrifici grossi…

Marito                   O che c’è?…E’ difficile?…

Fratino                  Eh, ‘nzomma…Bisogna moia.

Marito                   O come, ‘Io boia!?

Fratino                  Amen !…Eh, ci vorrebbe la medicina…

Marito                   Ma ‘che c’è di medicina?!

Fratino                  Gli ci anderebbe un po’ d’acqua di mare e de’ fagioli di Londra…Ma come si fa a andà a piglialli?

Marito                   E ci vo’ io!

Moglie                   Ecco, o vai…

Marito                   E vo’ ma come si fa qui a’ assiste l’ammalata?

Moglie                   E ci pensa i’ fratino…

Fratino                  Si, si, gliela guardo io, la vada la vada…

Marito                   Dio gniene rimeriti…

Moglie                   O che se’ ancora qui?

Marito                   Moglie mia, vo’ e torno…

Fratino                  La facci’ con comodo che alla su’ moglie ci penso io…

( Mentre il marito va dalla parte dov’è Marcuccio, il frate s’accomoda sulla moglie -  Marcuccio ferma il Marito)

Marcuccio            O ‘n do’ andate padrone ?!

Marito                   O Marcuccio, che s’è torno?…Zitto, zitto, lascimi passà che la mi’ moglie l’ha i’ male…

Marcuccio            La vostra moglie ‘un ha niente.

Marito                   Sie, ‘un ha niente! E gli ci vole l’acqua di mare e fagioli di Londra ‘che sennò la more…

Marcuccio            Tornate indietro, vi dico che ‘un ha niente…La dice di star male per andà co’ i’ fratino.

Marito                   Madonna in Funzione! O ‘che tu dichi?

Marcuccio            E dico e dico…La va co’ i frate così e così e così e così…

Marito                   ‘Un n’è possibile…

Marcuccio            Si scommette? Se vinco mi date tre zecchini…

Marito                   Ma come si fa?

Marcuccio            Eh, bene si fa…Sentite me: Ora lei gli fa un be’ mangiare e poi e si mettono ni’ letto pe’ fare…

Marito                   I’che?!…

Marcuccio            I’che va fatto!

Marito                   Zio frate! E noi?

Marcuccio            Noi si bussa…

Marito                   ‘Un ci arebbano a fa’ entrà!

Marcuccio            E s’entra, s’entra…Sentite come si fa: Io ci ho un sacco, voi v’entrate dentro i’ sacco, io busso e gli dico “ Son l’ambulante che vende i fusi, i’ fusaio” e loro ci fanno entrà. Che dite, s’ha fare?

Marito                   Mah, meglio che niente…Facemolo. Io entro ni’ sacco…( si chiude su se stesso )

Marcuccio            E io busso e voi preparate i tre zecchini: toctoc! ( esegue con la voce )

Fratino                  O chi c’è?!…

Moglie                   Sapello…

Marcuccio            Toctoc!

Fratino                  ‘Un si fa entrà nessuno, eh…

Moglie                   O allora chi c’è?

Marcuccio            ( facendo come se fosse vecchio e sdentato ) So’ un povero fusaio…So tanto stanco, ci fosse un poino   d’alloggio…

Fratino                  No, niente!

Moglie                   Andate co’ Dio a rompere gli zibidei a dell’attri…

Marcuccio            Ma a me mi basta un angolino, appena appena eheh…Tanto pè passà la nottata ohoh…Una nottata

tanto cattiva eheh…Ci ho un gran sacco che mi pesa eheh…Manca i’ sale, l’olio, e ‘gni cosa ohoh…Bambini piangono, ci hanno fame ohoh…Babbo e mamma digiunate, che c’è passato un frate ehehohoh…

Moglie                   O poeri noi, o che la finite cotesta novella dello stento?! Forza, entrate…

Fratino                  Ma o che se’ briaca?! Ora che gli entra, noi come si fa a…

Moglie                  O che voi che noia dia…Tanto la roba ce n’avanza tanta…

Marcuccio            Mi metto lì n’ì cantuccio bono bono a rosicchiare un po’ di cappone che vedo che c’è…E poi dormo subito!

Moglie                   O bravo, fate così che noi s’ha fare altro…Su via, comodatevi ma lasciate i’ sacco fora…

Marito                   ( come fosse dentro il sacco ) Noe, noe, fora no!

Moglie                   Come?

Marcuccio            No, ho detto mi dispiace, ma i’ sacco me lo metto proprio vicino perché ci ho i fusi sennò a’ i’ freddo mi si  torcano tutti…Voi fate, fate… ( si mette in disparte col marito ).

Fratino                  O sposina, allora ‘un si mangia?

Moglie                   O fratino, si, è bell’e tutto pronto…

Fratino                  Però, innanzi di mangiare, ci vorrebbe un be’ sonio!…Un po’ di musica…

Marito                   Anche?

Moglie                   ( a Marcuccio ) Che avete detto?

Marcuccio            ( da una botta al marito )Nulla, nulla…E digerio…( fa un verso come di sbuffare )

Fratino                  Allora si fa una canzoncina, eheh?

Moglie                   Sisi, dai!

Fratino                  Chi la fa la prima?

Moglie                   Eh, mah, la farò io.

Marcuccio            O forza! ( s’accompagna con la chitarra lui oppure lo fa un’altra persona  )

Moglie                   “ E ‘l mi’ marito l’ho mandato ai’ mare / acqua e fagioli mi potrà portare… / acqua e fagioli mi porta a tutte l’ore… / la pentola l’ho io pe’ i’ gran bollore! ” ( risate )

Tutti                       ( quelli che ascoltano la novella ) O bene…Brava…Ancora…( applausi )

Marcuccio            ( al fratino, tenendo bono il marito che s’agita ) Ora tocca a voi…Rispondetegni…

Fratino                  “ Mi par mill’anni che si faccia sera / per mette’ i’ merlo bianco colla nera…/ Mi par mill’anni che si faccia notte / per mescolà le gambe co’ le vostre…”

Tutti                       Bene…Bisse…O i’ che vu’ dite!…( applausi e risate )

Marcuccio            E ora ritocca alla Padrona!

Moglie                   “ La notte mi rigiro e mi rigiro / Marito mio tu dormi come i’ ghiro… / Come i ghiro tu dormi, o quell’omino / e io fo’ giorno a ‘spettà i’ fratino! “

Tutti                       O sentila!…Tu l’ha vorsuta…Rispondigni… ( risate e applausi )

Marito                   ( dentro ) O sudicia, ora esco e…

Marcuccio            ( lo tiene giù ) State bono!…( a il fratino ) Su, dite la vostra…

Fratino                  ( a Marcuccio ) No, ora si vo’ sentì voi…

Marcuccio            Eh no, io so’ senza denti, ‘un posso, ‘un posso cantare, ma che gli pare…

Moglie                   Forza, forza, una strofettina anche voi…

Fratino                  Dio bo, i’ che ci vole?!

Marito                   ( dentro ) Orca ma, canta che qui drento stianto!

Marcuccio            ( lo tiene giù ) Giù, state giù…( agli altri ) Hem, allora…se proprio vu volete…se ‘un volete stia zitto, pe’                        contenttavvi io…eh eh!

Moglie                   Dite dite…io?

Marcuccio            …Io la posso cantà ai’ mi’ sacco?

Moglie                   ( ampollosa )Ma che le pare?…Lei la faccia i’ comodo suo, ohoh.

Fratino                  ( ampolloso ) Sisi…la faccia come a’ i’ licite, eheh.

Marcuccio            ( imitandoli  )Allora e mi ci riappropinquerò…( schiarisce la voce e canta senza più essere sdentato ) Hum hum…” Io canto pe’ le mogli e pe’ fratini / e pè mariti che paiono strulli… / Io te l’ho vinti, li voglio i tre zecchini…/ te tu se’ dentro e loro ‘un fan trastulli…”

Tutti                       O’ a chi la canta?…Bravo davvero…Ma ‘un era sdentato?…Sentite, Marcuccio…

Marcuccio            Fermi…Boni!…Ora mi dèe risponde i’ sacco…

Moglie                   I’ sacco?

Fratino                  I’ sacco?

Tutti                       I’ sacco?

Marcuccio            Eh già i’ sacco…Forza padrone, l’è l’ora di’ mostrassi!

Marito                   ( comincia a cantare alzandosi piano piano ) “ Tre mi paiono pochi, n’arai quattro / ‘che ben li guadagnasti pe’ lo smacco…/ La sudiciona l’andava con quell’attro…/ reggimi i’ frate che io scappo da’ i’ sacco! “…

                               ( E s’avventa sul frate…Quello scappa. tutti gridano, ridono, poi abbandonano le loro parti per riunirsi intorno ad Assunta che conclude la novella…)

Assunta                 DudurudunDudurudun…Un tramenio!…Botte che parea piovesse…I’ frate s’era buttato giù pe’ le scale, colla tonaca all’aria…La moglie dietro…E i’ marito dietro a tutti che continuava a cantare mentre le dava...

 

Marito                   “ Tu ne volei tre, te ne do quattro…”

Fabio                     “ E cinque e sei e nove e una badia…”

Fidalma                “ Lo storia l’è finita, o compagnia…”

Assunta e Tutti    “ Dite la vostra che ho detto la mia. “

( Tutti applaudono se stessi  )

Scena terza

Fabio                     E brava l’Assunta !

Fidalma                Ma come la le racconta bene…

Annina                  M’ha fatto morire!…

Lisena                   E ‘un c’è ‘che dire: l’Assunta racconta che pare d’essecci!

Attilio                    Davvero! Guarda come son tutto sudato…Ci vorrebbe un bicchiere di quarcosa…

Lisena                   O che lo voi anche in mano?…Serviti, no? Prendine uno…

Attilio                    No, e gl’è ‘che io ‘un so’ contare: me n’avesse a scappà due come ai’ marito di Concettina Cessepiedi…

Fabio                     E questa come la sarebbe?

Primo                     ‘Un la conosci, Fabio?

Annina                  E la conosce, la conosce, a’ voglia se la sa…Co’ i’ babbo che ci avea, voi che ‘un la sapesse?…

Primo                     Zio ‘gnudo, se i’ tu babbo le raccontava!

Lisena                   Eh, certo che i’ poero Celestino l’era tremendo…

Fabio                     Per lui i’ tetti gl’eran tutti alti…

Assunta                 Oh…Oh?!  Ma che state zitti ?

Lisena                   ‘Che c’è ?

Assunta                 ( indicando Marianna ) C’è che la dorme…

Lisena                   ( abbassando la voce ) Davvero !…

Annina                  ( anche lei facendo come Lisena ) Meglio. L’è stanca di’ viaggio…

Fidalma                ( c.s ) Bellina…

Beppino                ( c.s ) Che ti piacerebbe?…

Fidalma                ( c.s.)Ma ‘che dici, strullo?!…

Fabio                     ( a Annina ) Che s’ha mettere a letto?

Annina                  Macchè letto…La sta bene anche così. ( rialzando la voce ) E poi noi s’ha da sentire la novella d’Attilio, no?

Assunta                 Allora sarà meglio che a letto ci vadia io…

Attilio                    O Assunta, ‘un mi farete mica questo torto?…Io la comincio ma voi vu’ m’aiutate. S’è imparato tutti da voi vero…

Lisena                   Restate Assunta, sennò qui’ bischero l’è capace di lasciacci a mezzo!

Attilio                    O quand’è che t’ho lasciato a mezzo, sposa? Fammelo sapere, così mi regolo…( risate di tutti )

Lisena                   Ti parea che ‘un dicesse una coglionata da briachi…( altre risate )

Primo                     A proposito: o Brunetto?

Beppino                Già, e ‘un s’è ancora visto…Strano.

Attilio                    Gli arria, gli arria…

Primo                     O ‘un si sa ? Fa come fece i’ marito di Concettina Cessepiedi: uno comincia e lui l’arria…

Attilio                    Eh già, perché vu dovete sapere che c’era questo marito…

Lisena                   Oh e la vo’ dire, eh?!

Fidalma                Dopo, dopo…Prima quella di’ Frullino!

Primo                     Ti parea?…Oh ma gli manca davvero ma davvero…( risate )

Fabio                     O donne, o che gli fate dire i’che vole? Va’ libero Attilio, vai…

Attilio                    E dunque allora e c’era questa Concettina, che l’era la moglie di uno di qui, che la stava a letto co’ i’ ganzo, no? Tornò i’ su’ marito briaco e…

Brunetto               ( dal fondo della sala, venendo avanti un poco incerto ) “ Fior d’erbe chiare / I’ vino l’è l’amante di’ mi’ core…/ I’ vino l’è l’amante di’ mi’ core / Solo co’ lui riesco a fa’ l’amore… “ Bonasera a tutta la Compagnia…

Attilio                    ( agli altri ) O eccolo!…’Un l’aveo detto?…

Lisena                   A quest’ora s’arriva nelle case?…

Brunetto               “ Se ho fatto tardi cì ho le mi’ ragioni…L’omini non sono bestie ma…

Primo                     …briaconi! “ ( risate )

Brunetto               ‘Un raccolgo ma mi siedo…Fatemi posto.

Assunta                 ( gentile ) Comodatevi, Brunetto…

Brunetto               ( cerimonioso ) Grazie, Assuntina bella! ( si siede )  E ora, di grazia piena, ditemi a che punto siemo…

Fabio                     Siemo a metà fiasco, Brunetto…

Brunetto               E allora finimolo !…Datemi bere…Te t’a’ esse Fabio…

Fabio                     E lei l’è l’Annina…

Brunetto               (  fa per alzarsi barcollando…)Ohgentlissima Annina…

Primo                     No, sta’ fermo, ‘un tu t’aessi a rompere…

Brunetto               Rompere? O i’ ‘che sono: un fiasco di vetro soffiato ?!

Lisena                   No: una damigiana! ( risate )

Brunetto               La donna l’è ‘na damigiana, mica l’omo! Oh, basta guardavvi, vero: strette in cima e larghe larghe in fondo…( risate ) V’è garbata? Allora vo’ ribere…

Assunta                 Di poi, Brunetto, Di poi…Ora si dice la novella.

Brunetto               Agli ordini, Assuntina bella…Dunque: io saprei quella di’ Frullino…Una volta c’era…

Assunta                 No, la dèe raccontà Attilio…

Brunetto               A voi vi sta bene?

Assunta                 Si, Brunetto, si…

Brunetto               Allora sta bene anche a me, Assuntina. ( a Attilio ) Parla Nini…

Attilio                    Grazie, eh ?…

Brunetto               Prego…

Beppino                Ma prima dèe finire la storiella della Concettina cessepiedi! Ormai l’ha cominciata…

Primo                     Giusto.

Fidalma                Eh ma allora ogni vorta e c’è quarcosa…

Brunetto               (a Beppino ) Come t’ha detto? Concettina ?…Ah, quella la posso di’ solo io!

Primo                     ( ammiccando )Eh lui la conosce bene, vai…

Lisena                   Eh si sa…

Annina                  Lasciamo stare, via…

Brunetto               ( alle donne )Signore, ciascheduno conosce i’ ‘che sa…Io conosco bene i’ vino, le mogli e, di conseguenza, la storia della Concettina… Quarc’un’attro conosce i fatti altrui e bee l’acqua come i granocchi…( alza un bicchiere ) Salute, Primo…

Primo                     I’ ‘che tu’ intendi dire?

Attilio                    Sta’ carmo, Primo…

Primo                     Eh, allora, i’ che tu’ intendi?!

Brunetto               O ‘un tu lo sai?…

Primo                     No, io ‘un lo so!…

Brunetto               No?…Allora tu se’ briaco anche te…

Primo                     Io, briaco?! O trabiccolo, bada che ti…

Fabio                     Su, su, lascia stare, su…

Primo                     No, prima m’ha dire i’ che volea dire…

Assunta                 ( decisa )Nulla, ‘un volea dire nulla…In casa mia si vole dire solo le novelle, gente!

Primo                     Si ma lui ‘nvece volea dire che…

Assunta                 E voi, Brunetto, fatevi capire oppure scusatevi…

Brunetto               O Primo, o che da’ peso alle chiacchiere d’un briaco come me? L’Assunta dice i’ vero: nulla, ‘un voleo di’ nulla, davvero…

Assunta                 O bravo…Ora mi piacete.

Brunetto               E  pè dimostravvi che in vino veritas briacasse dicesi, ripiglio a dire che su pe’ questi poggi una volta c’era Concettina, gran bella femmina, maritata d’uno che stava ‘na sera si e una no a bere co’ gli amici... E Concettina, che ‘un beveva ma li piaceva l’omo, la stava ‘na sera si e una no a letto co’ l’amante…Ma una di queste sere si, ecco che i’ marito, briaco, trova prima di’ solito la via pe’ tornà a casa… Questo marito l’ arriva, entra n’i’ letto e si tira su tutti i su’ lenzoli e, orco dissi, vede in fondo sei piedi!…” Concettina, c’è sei piedi?! “ “ No “ gli dice lei “ ce n’è quattro…” “ Concettina, noe, c’è sei piedi!…” “ No, ti dico ce n’è quattro…” Allora lui gli scende, li conta, e dice: “Si, t’ha ragione Concettina…Ora ne vedo solo quattro…Allora bonanotte…” E preso l’uscio rinfilò all’Osteria… E da allora, lui briaco fisso e lei Concettina Cessepiedi… E ora, se v’è piaciuta, ridete e datemi bere…( si guarda in giro ma nessuno ride poi Fidalma dice…)

Fidalma                A me m’è piaciuta…

Brunetto               E allora ridi, no? Ridi, strullina…Ridi…Fa come faccio io ( ride e gli altri si sforzano di farlo con lui )

Assunta                 ( porgendogli un bicchiere pieno ) Tenete…Ve lo siete meritato…

Brunetto               Grazie, Assuntina, ma sapete ‘che vi dico? Meglio di no…( Si muove ) Se beo ancora un goccio ‘un ci arrio più a…a contare i piedi. ( parte ) Addio schifi…

Attilio                    O che va’ via su i’ più bello?

Brunetto               Via?…No, risorto un momentino a cambià l’acqua all’olive…E la me l’ha insegnato la mi’ mamma da piccino come si fa…

Fabio                     O te, vedi di tornare, eh?

Brunetto               E torno, torno, io son peggio della minestra di pane…( esce cantando ) “ Fiorin di lei / Dico che ‘un’ l’eran quattro, l’eran sei… / Dico che ‘un l’eran quattro, l’eran sei…/ Accidentaccio ai’ vino che bevei…”

Lisena                   ( dopo in piccolo silenzio ) Mah…

Fidalma                Eh !…

Beppino                Sarà…

Annina                  Diciamo che torna…( a Primo ) Certo che anche te…

Primo                     (risentito) Perché lui invece, eh?

Fabio                     Si ma però te…

Primo                     Sapete i’ che si fa? Vo’ via anch’io, così tutti pari…( fa per andare )

Fidalma                Ma ‘n do’ vu’ andate?…( lo ferma )

Attilio                    Accidenti a me e quando m’è tornata a mente la storia…

Lisena                   ( a Attilio, sbottando ) La quistione l’è che…l’è che…Capito?

Attilio                    O Lisena, ‘un mi mortificare di più…Io…Io son così.

Lisena                   Bocca larga e gnegnero stretto!

Attilio                    O forza, dai, sfogati! ‘Un t’aspettavi attro…

Lisena                   Io?! O moro, di te m’importa quanto gl’importa ai’ papa…

Attilio                    Allora vedi di fammi Santo…

Lisena                   Fatto: San Boccalone!

Fidalma                O via, su, gnamo co’ cotesti discorsi!…S’ha da dire la novella di’ Frullino…

Fabio                     Ridai!…

Fidalma                ‘Che, un si pole?

Beppino                O’ Fidalmina!…

Fidalma                I’ che?

Beppino                O vedi di’ falla finita co’ i’ Frullino , dai, ‘un è i’ momento…

Fidalma                Te vedi di’ falla finita…Che sei i’ mi babbo?

Beppino                No, però quando tu fa’ così te le darei lo stesso…

Fidalma                O provaci!…

Annina                  O mimmini, piano eh, piano!…

Fabio                     Te ‘un entrare n’i’ mezzo, Annina…

Primo                     La ‘un fa altro…

Annina                  Io? Io entro n’i’ mezzo?…

Fidalma                No, la ‘un’entra ni’ mezzo, la stia sicuro…E mi basto da sola!…

Beppino                Allora sa’ i’ che tu fai?!..Rimanci, da sola…

Attilio                    Bravo Beppino, dignene!

Lisena                   Ha parlato San Boccalone!…

Fabio                     Allora, che si seguita?…  Gente, segnatevi i bachi…

Fidalma                ( stizzita ) Beppino se li dèe segnare, con un capo d’aglio grosso così!

Beppino                                ( anche lui ) O Fidalma, se t’hai rabbia con me mangiati quello!

Lisena                   Sentilo, l’omino grande!

Beppino                                O Lisena, perché ‘un vi fate i fatti vostri?…

Attilio                    Perché l’è la Lisena, di roba d’altri piena, eh…

Lisena                   Della tua, no di certo!

Fidalma                ( a Beppino ) E te vedi di ‘un passacci più dalle mi’ finestre…

Beppino                                Io passo pe’ la strada e non fo’ danno…Se ‘un voi che ‘un ci passi, dammi bando!

Fidalma                A tu’ vo’ i’ bando? ( si sfila l’anellino e lo getta ) O piglialo…( comincia a piangere )

Beppino                                ( lo raccatta e lo rilancia indietro ) E te ripiglialo!…

Attilio                    O i’ che si fa, i promessi sposi ?!

Lisena                   ( abbracciando Fidalma. a Attilio ) Ochetati, la t’entrasse la gatta porcina n’i’ granaio…

Attilio                    A me?…

Fidalma                ( a Beppino ) …E a te morisseno le bestie vaccine!

Attilio                    ( trattenendo Beppino ) Giue!… Magari anche co’ una striscia di foco n’ì pagliaio…

Beppino                                ( a Fidalma ) E a te girassi i’ vin delle cantine!

Lisena                   O dai!…

Fidalma                …La vorpe la t’entrassi n’i’ pollaio!

Beppino                                …La ti mangiassi tutte le galline!

Attilio                    O godi!

Fidalma                …Venga la perniciosa a chi ti piglia!…

Brunetto               ( rientrando ) E un accidente a tutta la famiglia!…( tutti si zittiscono ) O’ i’ che c’è, chi l’è morto?…Maremma diavola, vu’ m’avete fatto piscià ne’ carzoni…( indica davanti ) Guardami lie! 

Fabio                     O’ Brunetto, meno male…

Attilio                    Accidenta a te!…E noi che si penava…

Lisena                   Che volete bere?…

Primo                     Mettiti comodo, via…

Annina                  Si, si,  qui accanto all’Assunta…( vede vuoto il posto dell’Assunta ) O l’Assunta in do’ l’è?!

Assunta                 ( è accanto alla bambina che dorme ) E son qui, e son qui, ‘un sono sparita…Anche se pe’ i’ casino che vu’ facevi n’arei avuto voglia. ( a Annina ) Tu se’ fortunata, Annina, la tu’ figliola l’ha i’ sonno duro dimodoche ‘un n’ha visto né sentito nulla…L’ha preso da te, Fabio, ti ricordi? Quando c’era buriana

                               serravi tutti i’ buchi e bonanotte sonatori…( alla bambina )  Vero, cittina?

Marianna             ( apre gli occhi e sorride ) Vero…

Assunta                 ( gioca ) Oh, ma allora la principessa s’è svegliata?!…Buongiorno, Principessa…Che volete?

Marianna             La novella…

Assunta                 E una novella avrete se la promessa farete! ( a Fabio, complice ) Allora, Fabio, tocca a te…

Fabio                     “ Chi è che mi promette una noce ? “

Assunta                 ( a Camilla ) Rispondi, rispondi…

Camilla                 Io!

Assunta                 O bene…Allora “ C’era una volta una bambina che aveva un gallettino, e sua madre gli diceva…”

Annina                  “ Nini, sta attenta che non ti scappi questo gallettino…”

Assunta                 “ E la bambina rispondeva: No, no…” Su..

Marianna             No, no…

Assunta                 “ …Non mi scapperà. “

Marianna             Non mi scapperà!

Assunta                 “ Ma una mattina il gallettino ,oh…Prese i’ volo e volò via! La bambina: Oh mammina, mammina…”

Marianna             Oh mammina, mammina…

Assunta                 “…il galletto m’è scappato! “

Annina                  “ Eh, te l’avevo detto…Va’ a cercarlo e ‘un tornare senza!”

Assunta                 “ E così questa povera bambina parte e via, via, via…Trova una vecchina piccina piccina che portava un fascio di legna su i’ groppone e le dice: O quella donnina, l’avete visto un gallettino? “

Marianna             O quella donnina, l’avete visto un gallettino?

Assunta                 ( con altra voce ) “ Mah, senti bambina, io ‘un ho visto niente…”

Marianna             ( ride ) Ah ah

Assunta                 “ Poi incontra un vecchino piccino piccino che pigiava l’uva “ O quell’omino, l’avete visto un…”

Marianna             …Un gallettino ?

Fabio                     “ Si, si, che l’ho visto!…

Assunta                 “ O dov’era ?…”

Fabio                     “ Eh, lassù, lassù,  in cima a quella pianta , vedi ? che canta ad alta voce…”( resta zitto )

Marianna             E poi?

Fabio                     ( ridendo e uscendo dal racconto ) E poi merda in bocca a chi m’ha promesso la noce! ( esclamazioni e risate di tutti mentre Fabio abbraccia la figlia e la consola facendola ridere…)

Tutti                       Evviva l’Assunta…Ma come l’è?!…Tutte le vorte pare nova…

Fabio                     Poera Mariannina, co’ in bocca la merdina…Anche i’ babbo, sai, ci cascava, topola…

Annina                  Tutti, tutti ci siamo cascati…

Fidalma                Io no!

Beppino                Ti parea? ( gli porge l’anellino ) Però t’era cascato questo…( Sorride insieme a Fidalma che se lo rinfila )

Fidalma                Strullo! ( lo bacia )

Brunetto               Evviva gli sposi! Allora si bee…

Attilio                    E ora tocca a me!

Lisena                   O poerini, chissà chi l’ha pigliare…( ride )

Attilio                    Tranquilla che quarcuno mi piglia…( ride )

Brunetto               E allora si ribee…

Primo                     O forza, giù, che voglio bere anch’io…

Assunta                 ( rimprovera ) Brunetto…eh?!

Fidalma                ( a Attilio ) Mace l’avete la sposa?

Attilio                    Per intanto c’ho la novella: l’ho a dire si o no?

Fidalma                Si, si…

Lisena                   O via, su, datecelo questo Frullino…

Annina                  Per me va bene ma…( indica la bambina )

Assunta                 Vorrà dire che quarche parola l’adatterete, vero Attilio?

Attilio                    Boh, io provo ma pe’ certe parole l’è difficile…

Primo                     Eccome!

Brunetto               L’ha ragione, Assunta…Lo sapete anco voi che se ‘un si dicono ‘un si ride. E poi a vorte l’è meglio dille che pensalle, no?…

Fidalma                L’importante l’è ‘un ave’ malizia…

Lisena                   Eh, bah!…

Fidalma                O su, via, gnamo Annina ?!

Annina                  ( a Fabio ) Te che dici?

Fabio                     E dico che Brunetto dice i’ giusto. Noi quì si fa pe’ ridere, mica pe’ di’ male…E poi ( sorride alla bambina )…E poi la topola la tiene le mani sull’orecchie, vero Mariannina?

Marianna             ( tappandosi le orecchie ) Come t’hai detto, babbo?…( ride e tutti ridono con lei )

Primo                     Brava bambina, te si che t’hai giudizio…

Fidalma                Allora dai, su che si comincia…

Attilio                    O Assunta, mi raccomando eh, se m’intoppo correggetemi…

Assunta                 Io ?…O che ho a entravvi io? Ditelo a Primo…

Primo                     Pronto!

Attilio                    No, a vorte…ha visto ? Gli è tanto che ‘un la dico…

Beppino                E allora?

Attilio                    E allora…’un lo so mica se me la ricordo tutta…

Fidalma                O Madonnina !…

Lisena                   Va ‘ia, va ‘ia va ‘ia…Tutto cotesto puzzo e poi…

Attilio                    Insomma: io parto ma voi vu’ m’aiutate…Intesi?

Brunetto               E io t’aiuto subito …Forza, mettetevi a’ posti che si va a cominciare…

( Luci e azioni ripropongono lo schema che ha introdotto la prima novella… )

Parte Quarta

“ Il Frullino “

Attilio                    Una volta, in un paese che l’era di morto ma di morto vicino alla città, e c’era un babbo e una mamma divoti a San Leolino che aveano una figliola bella, ma bella, aiutatemi a di’ bella…

Lisena                   Bella!…

Annina                  Bella!…

Primo                     Bellona!…

Attilio                    E siccome la volean fare di morto educata, allora si mettano d’accordo…Dice i’ babbo alla mamma:

Babbo/Brunetto  Che se ne fa di questa figliola? ‘Un si dèe sentilla di’ parolacce…

Mamma/Annina AveMariadisgraziapiena, noe!…

Babbo                   E ‘un si dèe sentì qui, e ‘un si dèe sentì là…

Mamma               OGesùd’amoreacceso, noe davvero!…

Babbo                   Allora si mette ‘n collegio dalle moniche, aimmeno…

Mamma               …e l’impara l’educanza, anime sante!

Attilio                    Allora si decidono, chiappano la figliola e la mettano ‘n collegio, ma di lusso eh, e la figliola vène educata ma educata educata…E ottre e ottre e ottre, passa i’ tempo e sicchè questa figliola la cresce parecchio parecchio, arta, du’ belle poppe, un culo…’nzomma la comincia a sentì quarche smania e dice alla su’ mamma che va a trovalla…

Figlia/ Fidalma    Mamma, mamma, voglio veni’ a casa, voglio veni’ a casa…

Mamma               O marito, s’ha portà a casa?

Babbo                   O moglie, mah…Te i’ che tu dichi?…

Mamma               SantAnnadelleVergini, io dico di sie…

Babbo                   E allora portiamola un pochino fori…Ma, oh, la un si fa’ parlà co’ nissuno!

Mamma               BeatadellaGreve, o’ che si scherza! Noe…

Attilio                    E giù, via, la riportano in dreco!…Per quarche giorno, visto che s’era d’Aprile e piovea, la resta bona bona chiusa ‘n casa ma una mattina, madonna zoppa, gli arriva un be’ sole, chiaro chiaro,

                               e come lo vede la figliola e comincia…

Figlia                      O mamma, o babbo, posso sorti’ un poino ‘n terrazza?

Mamma               O marito, la vo’ ire in terrazza…

Babbo                   O moglie, c’è nessuno fori?

Mamma               No, per l’angiologabriello!

Babbo                   Mah, se ‘un c’è nissuno, facciamola sortì un pochino questa figliola…

Mamma               E questo faremo, pe’ i’ santoromitodilucolena!

Attilio                    Cheddì? ‘Un n’aveano finito di di’ si che la figliola l’era di già in mostra su’ i’ terrazzo…Bella e soda, bianca che la parea lavata co’ i’ ranno, ‘zomma una festa pe’ gli occhi…Ora e succede che trucchete trucchete trucchete arrian du’ fiorentini…Passan su e uno dice…” Madonna che bella…

                               che bella fi…” capito?…

Fidalma                No…

Primo                     O come no?! Vien via, nina…’un interrompere…Seguita, Attilio…

Attilio                    Ecco…Allora e diceo che i’ primo gli ha detto… no?…Poi scappa i’ secondo: “ E più bella sarebbe se la fussi… chiavata! “

Assunta                 O poerini!

Attilio                    O Assunta, oh…l’è così!

Primo                     Si, si, l’è proprio così!… E giù i du’ fiorentini  avanti e ‘n dietro a dinne di tutte e la figliola a sentinne…Sicchè…

Attilio                    Oh, che la vo’ raccontà te?!

Primo                     No,no…e faceo pe’…

Attilio                    Hum!…Questa figliola la sente tutte quelle cose ma, poerina, ‘un capia perché dalle moniche ‘un si dicono…

Lisena                   Ma le si fanno!

Attilio                    O allora?!…Assunta, fatemi i’ piacere, ditela voi, che a me m’è passata la fantasia…

Fabio                     Si, che con voi si sta zitti!

Attilio                    Davvero, Assunta, l’è meglio…Già me ricordo poco, poi con questi manfani…

Assunta                 Se proprio vu’ volete e mi ci proverò…Sicchè la figliola va ‘n casa e gli fa alla su’ mamma:

Figlia                      O mamma, o mamma, tu sapessi, tu sapessi…

Mamma               I’ che?

Figlia                      Sa’ che m’hanno detto due ?

Mamma               O i’ che?

Figlia                      “ Che bella fica “… O che vuol dire?

Mamma               Oh GesuNazareno disteso sulla paglia e senza fieno!…

Figlia                      O che vuol dire, mamma, che vuol dire?

Mamma               Eh, vedi nini, vor dire che, queste piante, di questi fichi…’nzomma che tu’ se’ dorce come un fico…

Figlia                      Ah, ecco…Ma quell’attro sa’ che ha detto, mamma?

Mamma               Vergine benedetta, o i’ che l’ha detto?

Figlia                      Che più bella sarei se fussi chiavata!

Mamma               Ahhh…

Figlia                      Io voglio esse così perché aimmeno e so’ più bella…

Mamma               Ohhh…

Figlia                      Voglio esse cosi’, voglio esse così…

Mamma               Zitta, sta zitta, che ora chiamo i’ tu babbo e tu lo dici a lui…O marito, O marito…

Babbo                   O moglie, o che urli?

Mamma               Ma un la senti la tu’ figliola? E so’ passati du’ fiorentini e gli hanno detto così e così…

Babbo                   ‘Io perbene!

Mamma               E lei ora e vole così e così…

Babbo                   Maronna peggio!

Mamma               Fa’ quarcosa, marito mio…

Babbo                   E ci penso io…( alla figlia ) O nini, vèni un po’ qua…Lo vedi questo bee’ mazzo di chiavi?

Figlia                      Si

Babbo                   Che volei esse chiavata?

Figlia                      Si, si.

Babbo                   Ma guarda e si sente male…

Figlia                      Nonò, babbo…m’hanno detto che dopo so’ più bella…Io voglio esse più bella…Io voglio esse cosata…

Babbo                   Ah si! O chiappa queste chiave, allora! Borda…( la mena )

Figlia                      Ahi ahi…Ahi ahi…

Babbo                   O piglia…

Figlia                      Ahi ahi…

Mamma               Fa piano, fa piano, marito, sennò tu la rompi…

Figlia                      Ahi ahi Ohi Ohi…( scappa via )

Babbo                   O vediamo se la sta’ più ferma…O’ moglie, a questo punto bisogna trovagli marito, tanto ormai la sa ogni cosa…

Mamma               E chi gli si da? Bisogna trovà uno a titolo suo…

Assunta                 Ora si da i’ caso che lì vicino c’era i’ figliolo d’un Conte, un bei’ ragazzo sano. Vanno da lui e gli dicono: Guarda questa figliola, così e così e così, e ‘ngenua di tutto, pigliala pe’ i su’ verso, pigliala come l’è…Dai e dai e lo convincono e lui si decide di sposalla e anche lei l’è contenta…Una bella cerimonia, co’ i cavalli, la musica, i confetti…Gira di chi, gira di là, gli sposi un certo punto vanno a letto…Baci, morsi, sottosopra, e lui gli fa…

Sposo/Bep.           Senti, che mi’ vo’ bene?

Figlia                      Eh, di più!…

Sposo                    Allora s’ha fa’ una chiavata?

Figlia                      Che, che ha’ detto?…O strullo, e si sente un male, si sente…

Sposo                    O come tu fa’ a sapello?

Figlia                      Deh, me l’ha fatto una vorta i’ mi’ babbo…

Sposo                    I’ tu’ babbo?!

Figlia                      Si, si, lui.

Sposo                    E la tu mamma che lo sapeva?

Figlia                      Lo sapea si…un facea che dilli “ fa piano, fa piano, tu la rompi…”

Sposo                    Orcodissi!…Spettami qui, eh, torno subito… ( va via ) O soceri, venite giù che v’ho da dire du’ paroline, accidenti all’Orsoline!…

Babbo                   Toh, c’è lo sposino…O i’ che la fa fora da’ i’ letto invece d’essecci dentro …

Mamma               O signo’ Contino, o che la me la lascia tutta sola la mi’ bambina …

Sposo                    Bambina? O se m’ha detto che proprio lei, i’ su babbo, la l’ha così e così e così…

Babbo                   Così l’ha detto?!

Mamma               Poerina, l’è proprio ingenua…

Sposo                    Ingenua? Oh ma date retta, che mi pigliate pe’ un coglione ?…

Babbo                   Ci mancherebbe…

Mamma               Ma che le pare, sor Contino…

Sposo                    Si, si, voi vu’ mi fate i’ salamelecchi e intanto lei la ‘un vole fa’ nulla…

Babbo                   O sor Contino, lei la mi’ figliola la deve piglia’ in un attra maniera…

Mamma               Ora la torna diritto a casa e siccome lei l’è ingenua d’ogni cosa…

Babbo                   Gliela provi a chiede in ‘n un attra maniera…

Mamma               …Vedrà che gliela dà di sicuro!

Sposo                    Vu dite?…

Babbo                   Di certo.

Mamma               Di certo.

Sposo                    Mah, allora e farò così…( parte ) O’ sora sposina, sora sposina, arrivo…

Figlia                      O se’ tornato?

Sposo                    Si, si, sono andato a compratti un regalino…

Figlia                      Davvero? Che me lo fa’ vedere?

Sposo                    Eccome, ma bisogna andà a letto e spogliassi…

Figlia                      Subito…

Sposo                    O vieni…Ci sei?…

Figlia                      E ci sono…I’ che tu m’hai portato?

Sposo                    Un frullino! Guarda bellino…

Figlia                      Oh, ma è bellino davvero…Pare vivo!

Sposo                    Senti si prova a mettilo…li?

Figlia                      Lì da me?

Sposo                    Si, si prova a mettilo lì e si fa una bella frullata…

Figlia                      Eh, proviamo…

Sposo                    O vai che s’attacca a frullà!…

Figlia e

Sposo                    ( insieme ) drududdum drududumm drududummm Ah! drududum drududumm drududummm Oh!

                               DruddudummDrududummDrududumm DUM! Ahhhh…Ohhhh…

Sposo                    Eh? T’è piaciuto i’ regalino?

Figlia                      Accidenti!…Sai i’ chè ?

Sposo                    Che?

Figlia                      S’ha rifà ‘n antra frullata?

( risate e commenti degli ascoltatori )

Fabio                     Ridai!…

Primo                     E gl’era piaciuto vai!

Lisena                   E dopo i’ che successe?

Attilio                    E successe che questa figliola la ‘un ‘intendeva ragioni…Ogni poino: “ Me lo dai i’ frullino? “…

Primo                     ( facendo voce femmina ) “ Voglio rifà un’antra frullata! “

Attilio                    E rifrulla rifrulla i’ Contino, dopo una settimana, e ‘un reggea più!…

Lisena                   E allora?

Attilio                    Allora dai a bee ova, a mangià fette di pane, ma si! e barelleàa parèa una canna…E lei dura a insiste:

Primo                     ( c.s. ) “ Dammi i’ frullino, dammi i’ frullino! “…

Attilio                    E lui giù i’ carzoni, e lei su la gonna, alla fine lui un ce la facea più…Allora un bee giorno si decise: piglia e torna da i’ soceri…

Sposo                    O soceri, o soceri, o soceri…

Babbo                   O sor Contino, o come la sta?

Sposo                    Male e sto’…

Mamma               Davvero! Sant’Ammalatadi’Niccheri, come l’è sciupato…

Sposo                    Io con la vostra figliola ‘un ce la fo’ più…

Babbo                   O perché?

Sposo                    Io glelo detto di’ Frullino e quella la ‘un fa attro che pigliammelo…Dai dai dai io e ‘un frullo più!

Mamma               Che a’ provato a dormire bocconi?

Sposo                    ‘Un c’è niente da fa…La me lo piglia ‘n tutti’ modi!…

Babbo                   Tale e quale la su’ mamma!

Mamma               Io? O se ‘un lo vedo più da una…

Babbo                   Chetati e lasciami di’!…( allo Sposo ) Sai i’ che tu fai? Tu torni a casa e tu gli dichi che tu l’ha perso e tu dei’ ritroallo…Per un po’ di tempo e tu sta’ bene.

Sposo                    Ganzo! E lo fo’ subito…( torna dalla sposina ) O sposina, o sposina, o sposina…

Figlia                      Se’ tornato? Dammi i’ frullino…

Sposo                    Magari l’aessi!…Tu sapessi…E l’ho perso!

Figlia                      Nooo !…

Sposo                    Si!

Figlia                      O ‘n do’ se’ stato?

Sposo                    Mah, so’ stato da i’ farmacista, so’ stato da i’ macellaro, so’ stato da i’ panaio…

Figlia                      Vo’ a cercallo! ( parte )

Sposo                    Ma vèni chi, vèni chi…Si ritroverà…

Figlia                      Nonò, io senza frullino ‘un posso stà, ‘un posso stà…( a uno ) Sor Farmacista, c’è stato i’ mi’ marito qui?

Farmac/Fabio      Signora si, ha preso le pasticche.

Figlia                      Ma ‘un ci ha mia lasciato roba…Ci avea un frullino che gli facea tanto bene e ora ‘un l’ha più…

Farmacista           La guardi, la fruchi se la lo trova…

Figlia                      Ma i’ che, ‘un vedo nulla…Andrò da i’ macellaro…( a un altro ) O macellaro, c’è stato i’ mi’ marito qui?

Macel/Primo        Signora si, ha preso i’ rigatino.

Figlia                      ‘Un ci ha mia lasciato roba?…Ci avea un frullino che gli facea tanto bene e ora ‘un l’ha più…

Macellaio             La guardi, la fruchi se la lo trova…

Figlia                      Ma i’ che, ‘un vedo nulla…Andrò da i’ panaio…( a un altro ancora ) O Panaio, c’è stato i’ mi’ marito qui?

Panaio/Attilio.     Signora si, ha preso i’ filone bruttoebono…

Figlia                      ‘Un ci ha mia lasciato roba?

Panaio                   No.

Figlia                      Ora è possibile?!…Eppure ‘un ce l’ha piu…

Panaio                   O che ha perzo?…

Figlia                      Avea un frullino, gli facea tanto bene…Da quell’attri ‘un la lasciato, bisogna sia qui!

Panaio                   Mah, la fruchi Signora…Se vole le do’ mano a cercallo.

Figlia                      Si, si, ‘gnamo…( cercano )

Assunta                 E così questa poera donna la comincia a buttà all’aria di chi, a buttà all’aria di là, e i panaio dreco…

                               Sarta, tramena, ma i’ frullino un sortia fora…E lei a strappassi i’ capelli, a dimenassi…

Figlia                      Ma è possibile?!…Qui ‘un c’è…Qui nemmeno…( fa cadere sedie )

Panaio                   Pianino, Signora, pianino…

Figlia                      O ‘n do’ s’è ‘nfilato?! ( fa muovere gli altri )

Panaio                   Bonina, Sposina, bonina…

Assunta                 ‘Nzomma un buggerio e i’ poero panaio a cercà di sarvassi la bottega…Qui disgraziato, per aiutalla e ave’ meno danni, s’intrufolaa a cercà anche sotto i tavoli, no? Ora bisogna ricordassi che a quei tempi i’ pane si facea a mano, ai’ cardo de’ forni, e…

Primo                     …E i’ panaio, per sudà di meno, ci avea un tonacone bianco e basta…Sotto l’era tutto ‘gnudo, ‘io infarinato!

Lisena                   Neanche le mutande?

Brunetto               Nemmeno! Sicchè, nella foga di’ cercare, si mettea parecchio a buco ritto co’ i risultato che la tonaca la saliva e i’ pisello giù che ciondolava…

Annina                  Cheddì, quando quella la lo rimirò, urla che parea piovesse farina…

Figlia                      Eccolo, eccolo ‘n do’ l’era i’ mi’ frullino!…

Panaio                   ‘N do’, ‘n do’ l’è…Se ‘un no vedo?!…

Figlia                      Lì, tra le vostre gambe…Guarda come si move!…State fermo, state fermo,ora lo chiappo…

Panaio                   No, sposina, no…Questo e ‘un’è i’ frullino, questo l’è i’ mio…

Figlia                      Nonò, l’è di mi’ marito…Ridatemelo subito o chiamo le guardie…( cerca di strapparlo )

Panaio                   Ohi Ohi, bona…Ferma! Ohi…( scappa inseguito da lei )

Figlia                      Dammelo, dammelo…

Tutti                       Piglialo, Piglialo…

Assunta                 E lei la lo prese! L’agguantò e mena e rimena, tira e ritira, a’ un tratto, sdranghete!…

Panaio                   Ahiaaaaaa ! ( urla mentre una salciccia rimane nella mano della figlia )

Assunta                 Glielo strappò a quì poer’omo!

Tutti                       ( ridono e commentano ) Oh che impressione!…Tienlo stretto sennò vola!…Uno solo?!

Assunta                 Sicchè, ‘nzomma, a chi disgraziato di’ panaio gli rimase un buco davanti, i’ marito dovette pagà i’

danno, i’ genitori si fecero romiti tanto gli ‘nsistè la donna e a lei, a vedesselo in mano senza l’omo attaccato, gli venne un dubbio ma ormai gl’era tardi…E visto che l’è tardi anche pe’ noi sarà i’ tempo d’ire via e bonanotte alla bella compagnia!

Brunetto               Evviva l’Assunta!…

Tutti                       Evviva!…Bonanotte!…Si va?…

Brunetto               Si, ora si va tutti a nanna però un goccino e ci starebbe, no Assuntina? So’ stato bravo ?!…

Assunta                 O forza, fate l’ultimo giro poi si chiude…

( le donne fanno girare i’ fiasco di vino e si beve )

Fabio                     Bravi i ragazzi, eh?

Primo                     Ha visto come ci dava i’ Beppino?…

Fidalma                E io no?

Brunetto               Acciderbola! Brava, brava…( del vino ) Come l’è!…

Fabio                     Eh, questo in città ‘un lo trovo davvero…O Annina, ricordami di pigliallo prima d’andare…

Lisena                   Brava anche l’Annina, eh?

Fabio                     Davvero!

Attilio                    E a me ‘un vu’ mi fate i’ complimenti?|

Lisena                   E ti si fanno, e ti si fanno, vanitoso!

Annina                  ( a Attilio ) Tu c’hai fatto proprio divertire…

Primo                     Parea i’ Panaio su’ i’ serio…Stà attento ‘un ti succeda come a lui, vero Lisena? ( risate )

Lisena                   Oh ma che vi fate i fatti vostri ogni tanto!?

Primo                     Subito!…Io vò a dormire…( si alza ) Che vieni, Attilio?

Attilio                    Va avanti, poi, poi ti raggiungo…( traccheggia )

Primo                     Ah…Allora vieni te Beppino che si fa la strada insieme…

Fidalma                ( subito ) Beppino che m’aiuteresti a..a…a fare…

Lisena                   …a piglià l’acqua n’i’ pozzo pe’ la notte?

Fidalma                Ecco, proprio!

Primo                     Ah, così eh?…Ho capito…Allora bonanotte e grazie Assunta..( esce )

Assunta                 Bonanotte, Primo…

Tutti                       ‘Notte…’Notte…

Beppino                ( a Assunta) Allora…Allora io aiuterei la Fidalma, eh Assunta?

Assunta                 Grazie, Beppino, grazie…

Fidalma                ( spingendolo ) O gnamo strullino, via…( escono )

Lisena                   Ma oh…ne basta poca d’acqua eh?!

( risate )

Brunetto               Ma come son bellini…

Annina                  Son giovani, beati loro…( a Fabio ) Ci si ritira anche noi, no Fabio?…

Fabio                     ( alla bambina che quasi dorme su lui ) Si va a letto, Topola?

Marianna             ( assonnata ) No, voglio sentire la novella…

Fabio                     Ora, ora…( la solleva in braccio – A Assunta ) Si va nella solita, Assunta ?

Assunta                 In quella di’ tu babbo, certo…

Fabio                     Ovvia allora…Ci si vede domattina…

Attilio                    Venitemi a fare un saluto prima di usci’ di’ paese…

Fabio                     Come no? Bonanotte di novo…( escono )

Annina                  Sogni d’oro…

Tutti                       Anche a voi…Ciao, Mariannina…’Notte…

Attilio                    Sarà ora che vadia…Assunta, mille grazie e alla prossima…

Assunta                 Dormite bene, Attilio…

Lisena                   Senza scoprirti troppo ‘che alla tua età si tira l’umido…

Attilio                    ( un gesto divertito agli altri ) Ma oh, fino all’urtimo!…Viavia e vo’…Come si dice: chi mi vol bene mi segua…( si avvia )

Lisena                   Io ‘un ti voglio bene di certo ma ho da sortì a vede’ i’ che fanno i ragazzi…( gli passa avanti ) Moviti, panaio…( esce ridendo )

Attilio                    O sposina, aspettami che ti rifrullo io…( esce allegro )

Brunetto               Giudizio, morini…( ride ) Ma saranno buffi? Sempre a becchettassi…O i’ che l’aspettano a pigliassi?

Assunta                 Eh, c‘è tempo, c’è tempo…

Brunetto               Mi fa piacere sentivvelo dire…Se c’è pe’ loro, allora e c’è anche pe’ noi…Che dite, Assuntina?

Assunta                 ( un piccolo sospiro ) E dico che gli è tardi…( fa per alzarsi ) Su, andiamo a letto…

Brunetto               ( malizioso ) Per me, contenta voi…Son pronto!

Assunta                 ( sorride ) O Brunettino, o allora?!

Brunetto               No, ‘un mi chiamate “ Brunettino “ sennò…

Assunta                 ( c.s. ) Sennò?…

Brunetto               ( complice ) Sennò vi porto a ballare…Che ve ne ricordate di quella volta sull’aia di’ poro Duardo?

Assunta                 ( divertita )O angiolini santi…’N do’ perzi le brache?!

Brunetto               Quella!

Assunta                 Ma senti te i’ che’ ti viene ‘n mente a quest’ora…

Brunetto               A quest’ora? O Assunta, l’è una vita che ci penso…( rivede ) Come t’eri bella!

Assunta                 S’era giovani, Brunetto…( anche lei rivede ) Te tutto moro, lungo, secco secco allampanato…

( una musica di ballo a salire lenta )

Brunetto               E te? Piccina ma con tutte le tu’ cosine… E gran ballerina!

Assunta                 Già…E qui varzere che ‘un finia mai…

Brunetto               S’erano fermati tutti…

Assunta                 Solo noi a continuare…

Brunetto               Si girava, si girava…

Assunta                 Parea d’essere da un’antra parte…

Brunetto               Cheddì? Io ‘un vedeo l’ora di portattici davvero…

Assunta                 L’aveo capito sai, i’ che tu credi?…Si girava, si girava, e intanto mi diceo: O come faccio a digli di no se mi guarda così?…

Brunetto               E invece, accidenti a’ i’ ciuci, ‘un ti vennero giù le brache a rovinà tutto!

Assunta                 ( ride ) O nini, i varzere l’era veloce, le mutande l’eran della mi’ sorella grande!… Si sciorse ogni bene e me le ritroai a’ piedi…

Brunetto               ( ride ) E successe ‘na confusione di pe’ ride’!…Tutti a rotolassi, a berciare…

Assunta                 Che vergogna!…

Brunetto               Tu scappasti via tutta infocata e io, bischero, che ‘un ti corsi dreco! T’eri anche belle’ pronta…

Assunta                 Si vede che ‘un dovea succedere…

Brunetto               Eh ma ora…

Assunta                 Ora?!… Ora i’ che volete che succeda…

Brunetto               Per esempio fini’ chi varzerino…’Un vi piacerebbe?

Assunta                 E la musica?,,,

Brunetto               E c’è, e c’è…Basta sentilla!…Io poi me la ricordo tutta…E voi?

Assunta                 Se è pe’ quello, anch’io…

Brunetto               O forza, gnamo!…( cerimonioso, compiendo tutte le mosse d’invito ) “ Signorina, la permette questo ballo? “

Assunta                 ( imitandolo )” Si, ma a modino e senza stringere…”

Brunetto               “ La sarà servita…La vadia…” ( la guida nel centro del palco mentre la musica sale e la luce li isola ) “ Signorina, prima di’ comincio posso domandagni ‘na cosa? “

Assunta                 “La  mi’ chieda senza riguardassi… “

Brunetto               ( vero )Ma le mutande che fine fecero?

Assunta                 ( vera ) ‘Un s’è mai saputo…( ride ) C’erano una volta…

Brunetto               Una volta c’erano…

Assunta                 Allora  se c’erano, forse e ci sono ancora…Fammi ballare, Brunettino, e vediamo se finalmente le ritrovo…

Brunetto               Agli ordini, Assuntina!…

( E la musica sale ancora mentre cominciano a ballare, da prima lenti e poi sempre più veloci mentre la scena perde piano luce e rimane solo il fondale

illuminato con i due in controluce  - Sipario)

Fine del Narrato

Fatto alla Casina della Calosina nel Luglio-Agosto del 2001