La vera storia di Giulietta (di Chiara Tambani)
E va ben, però se lo sapevo prima chiamavo telefono azzurro, m’iscrivevo a save the children, mi facevo adottare a distanza… Allora, innanzitutto no g’ho ancora compiuto quattordici anni che la mamma già viene a dirmi che tra una settimana mi devo sposare con il conte Paride… Ma dico, ma almeno fatemelo vedere un momentino, anche da lontano, per vedere che faccia c’ha questo Paride… Oddio, il nome promette bene ma non si sa mai… Mi dicono che lo potrò vedere alla festa questa sera… Allora me facio tutta bèla per l’incontro con il mio futuro sposo e alla festa sono lì che mi guardo intorno tutta curiosa quando a un certo punto… Lo vedo!!! Le gambe cominciano a tremarmi, mi sento le farfalline nello stomaco, mi sento tutta un calor… Bello, biondo, che pare un angelo!!! Buon Dio buon Dio fa che sia Paride, che me lo sposo anche adesso!!! E invece ecco… la solita scalogna nera delle tragedie… Non solo non è Paride (e questo dal signor Shakespeare me lo sarei anche aspettata) ma s’è anche il figlio dei peggiori nemici della mia famiglia!!! Il Romeo Montecchi!!! Ma no nemici che non si salutano, che si sparlano alle spalle… No no!!! Proprio nemici che se si vedono si ammazzano, che le faide di camorra ai Montecchi e Capuleti gli fanno il solletico!! Eh no… allora scappo mi dico io, sono ancora in tempo… Ma quello mi si piazza davanti, dopo neanche dieci versi me basa (però anche lei signor Shakespeare…) e la scena dopo già mi balza sul balcon, mi riempie di complimenti, di frasi d’amore… e io no ghe capisco più niente!!! Ma signor Shakespeare, io fino al giorno prima stavo lì a pettinare le bambole!! No, non nel senso metaforico, proprio pettinavo le mie belle bambole!!!! E insomma… tra un bacio e un sospiro Romeo mi chiede di sposarlo il giorno dopo!! Ma caro il mio Romeo perché sei tu Romeo… non ti sembra di andare un pelino troppo in fretta?! Non possiamo magari prima fidanzarci per un pochino? Va ben che il passatempo preferito delle nostre famiglie è ammazzarsi a vicenda, ma insomma, ci possiamo vedere di nascosto ogni tanto, dopo la messa alla domenica, o quando vado a confessarmi da Fra’ Lorenzo… insomma, un modo si trova!! Che poi… detto tra noi… quando ci si
conosce meglio… Eh, dai, signor Shakespeare lo sa anche lei… Il mio Romeo era sì tanto bello, tanto dolce e tanto romantico…. Però magari… qualche difettuccio… a conoscerlo meglio… veniva
fuori!!! E che ne so… Che si metteva le dita nel naso… che alla domenica mi lasciava sola per andare a vedere la partita… che alla sera preferiva uscire con gli amici… E allora, caro il mio signor Shakespeare… col cavolo che morivo per quello lì!!!! Eh!!! E poi s’era anche un bel farfallone, sa? E sì, perché lui all’inizio è innamorato perso della Rosalina, poi vede me e mi ama appassionatamente… Non è che poi c’è da crederci tanto a uno che si comporta così!!! Metti che poi dopo una settimana me mollava per un’altra… E tanto di guadagnato per me!!! Mi divertivo un po’ e mi risparmiavo una sorte così grama signor Shakespeare!! E invece no!!! E’ un tragedia… mica possono vivere tutti felici e contenti!!! E ho capito!!! Però perché devo farne le spese io che sono ancora una bambina e g’ho tanta voglia de vivere!!!
E comunque no g’he stato niente da fare… Già avevo capito che era un toso bello testardo il Romeo… Il giorno dopo ci sposiamo di nascosto da Frate Lorenzo… E poi… dopo il matrimonio… che si fa? Insomma io non è che vedessi i film o le fiction, ma qualcosina sapevo anch’io… non è che mia aspettassi chissà che però magari qualche coccolina, qualche effusione da marito e moglie si poteva anche fare!!! E no!!! E invece lui cosa fa? Dopo neanche un’ora dal matrimonio ammazza in duello mio cugino Tebaldo!! E va ben che l’hai fatto per vendicare il tuo amico Mercuzio, ma mio bel toso, se il buongiorno si vede dal mattino tu con me non vai molto lontano!!! Ma io ti do il benservito carino!! Ah no… miseriaccia… no gh’era ancora il divorzio… Ecco, vedi a fare le cose di fretta?! Ma per fortuna che per l’omicidio che ha commesso lo bandiscono da Verona… E m’è andata ben!! Mi sono liberata di quella testa calda!!! E così me ne vado a casa tutta contenta… Dove mi aspetta la mamma per ricordarmi che tra pochi giorni devo sposare Paride!! Oddio Paride… me ne ero completamente dimenticata!! E adesso che faccio!! L’altro giorno stavo pettinando le bambole e adesso sono quasi bigama!!! E no!! Paride non lo sposo!!! E mi metto a
fare i caprici!! Ma mica potevo dire che ero già sposata con Romeo Montecchi… che tutti volevano morto per via che aveva ammazzato mio cugino…. Ma che situasion de m… insomma… difficile per una bambina come me!!! Ma per fortuna che mi arriva in aiuto Fra Lorenzo, che mi dà una pozione che mi farà sembrare morta… Così mi metteranno nella tomba di famiglia e io il giorno dopo, al mio risveglio, potrò lasciare Verona e correre dal mio Romeo che si è rifugiato a Mantova!! Sì… questo lo crede Fra’ Lorenzo!!! Macché Romeo e Romeo… ma io appena mi risveglio scappo all’estero, vado lontano lontano… chessò a… Cremona!! Oh, guardate che all’epoca s’era in terra straniera eh? E mi metto a fare la musicista!!! Ma che meraviglia!!! Tutti mi crederanno morta e io potrò vivere la vita come piace a mi!!
Ben, allora mi bevo il mio bel finto veleno… e mi addormento… e dormo… e dormo… e dor… RRRRROOOONNFFFFF (russa…) poi mi risveglio (fa come se si stesse risvegliando da un sonno profondo) nella tomba di famiglia bella felice e riposata e .. AHHHHHHH!!!! (Urla di terrore!!!). Oddio… ma cos’è questo qui!!! E Fra Lorenzo tra le lacrime me dise che Romeo avendo saputo della mia finta-morte, ma che lui credeva vera, s’è venuto al mio capezzale e si è avvelenato!!!... Il solito esagerato!!! Oh ‘sti Montecchi se non ci mettono sempre di mezzo la morte non sono contenti!!! E poi… dico… ma ti potevi avvelenare a Mantova!!! Ma proprio fino qui dovevi venire??? Che così mi fa sentire un po’ in colpa… Va ben, comunque, quel che è s’e fato s’è fato!!! Lui ha scelto di morire… e io… di vivere!!! Tutti mi credono morta quindi mio buon Fra’ Lorenzo, io la saluto e parto per Cremona!!!! E non s’azzardi a raccontare qualcosa a qualcuno che c’è il segreto confessionale!!!
Prendo in mano il mio pugnale, perché una ragazza in giro da sola c’ha sempre bisogno di un’arma per difendersi, e me ne vado a gambe levate dalla tomba di famiglia, no perché uno non ci sta tanto volentieri in un posto così… Sono già quasi arrivata all’uscita quando… miseriaccia, non si
vede niente, c’è buio pesto, oddio un gradino…. Inciampo e trac…. cado a terra… e non vado a
infilzarmi proprio con il mio pugnale!!!
Macché dolore inconsolabile, macché amore disperato, macché suicidio per quel toso de Romeo, signor Shakespeare, questa cosa qui l’ha g’ha appena un nom… scalogna… ma scalogna nera!!!
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