L’affare

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“L’affare”

Commedia in tre atti di

Giuseppe Fazio

Roma, giugno 2006

PERSONAGGI

LUCA: Sui trent’anni, disoccupato, ogni tanto fa dei lavoretti qua e la, ma non ha ancora trovato il lavoro che lo aggrada, o meglio non ha ancora trovato la volontà di farlo. A volte sembra ritardato, ma è che non ha voglia neanche di pensare.

NADIA: Sua moglie, sempre pronta a spronarlo a cercare un lavoro duraturo, anche perché momentaneamente è lei che porta avanti la baracca, facendo la commessa.

SILVIA: Sua madre, impicciona che tutto vuol sapere e sistemare. Malvista da Luca.

ENZO: Amico intimo di famiglia. Momentaneamente lavora come barman, ma con Luca, è sempre alla continua ricerca dell’affare della vita per diventare ricco, e finalmente smettere di lavorare. Dei due, è la mente.

LAURA: Sua moglie, carattere più autoritario rispetto a Nadia, anch’ella lavora come commessa per mantenere la famiglia.

NOTAIO: Sui 40/50, molto astuto, in realtà è un truffatore di professione. Ricercato dalla polizia per altre truffe simili. Veste elegantemente.

 

MR. BURT: Americano, vuole investire una grande quantità di denaro, in realtà per riciclarlo, essendo un grosso trafficante di droga ricercato dalla FBI. Parlerà un italiano maccheronico.

FBI, ISPETTORE, ROS: Qualsiasi età, potrebbe essere sempre la stessa persona, per le esigue battute, assieme al quale ci saranno 2/3 agenti che devono solo agire.

Trama: Enzo e Luca, sempre alla ricerca di facili guadagni, dopo tanti tentativi infruttuosi, incontrano l’uomo giusto. Enzo, il motore trainante dei due, trascina Luca un po’ titubante, ma l’idea di diventare ricco l’ossessiona e si lascia convincere. L’uomo giusto, in realtà un truffatore di mestiere, ricercato, ha dei rapporti con un ricco americano, anch’egli ricercato, li convince ad associarsi nell’affare che frutterà centinaia di migliaia di euro. L’affare sembra facile, ma infine i due rischiano di essere uccisi, arrestati e per finire lasciati dalle rispettive mogli. La provvidenza ancora una volta li aiuta, ma loro nonostante tutto perseverano per raggiungere l’agognata ricchezza.

Scena: Salotto in casa di Luca, modestamente arredato, porta che da sull’uscita a destra, a sinistra va nelle altre stanze. A destra un mobiletto con la tv, a sinistra una finestra con tenda.  Altri  oggetti  potranno  arricchire  la  scena,  quadri,  tappeti  etc.

La scena sarà unica per tutti i tre atti.


I ATTO

(Luca sul divano mangia delle patatine guardando la tv, suona il telefono)

LUCA

Lo prendi tu?

NADIA (f.c.)

Rispondi tu.

LUCA (contro voglia va a rispondere)

Uffa. Pronto…..

ENZO (f.c. velocemente)

Sei a casa sto passando!

LUCA

Pronto…..pronto…mah. (si risiede sul divano)

NADIA(entrando)

Chi era?

LUCA

Non so, è caduta la linea.(Nadia siede accanto fissandolo romanticamente)Che c’è?

NADIA

Facciamo un figlio?

LUCA (tossisce)

Ehm….

NADIA

Che c’è?

LUCA

Mi è andata una patatina di traverso.

NADIA

È per quello che ti ho detto?

LUCA

No!

NADIA

Si.

LUCA

No.

NADIA

Si

LUCA

No.

NADIA

No?

LUCA

Si.

NADIA

Visto che è per quello che ho detto io!

LUCA

Questi discorsi mi mettono l’ansia.

NADIA

Ma perché? È una cosa naturale, e sarebbe già il momento di pensarci.

LUCA

Va bene, pensiamoci.

NADIA

Ma io, è da un po’ che ci penso!

LUCA

Va bene, adesso ci penserò anch’io.

NADIA

So come ci penserai.

LUCA

Ma cara, un figlio è una cosa impegnativa.

NADIA

E quindi?

LUCA

E quindi dobbiamo andarci cauti, mantenere un figlio costa e con il nostro budget è difficile.

NADIA

Se ti decidessi a trovare un lavoro stabile invece di fare lavoretti saltuari!

LUCA

Mica è colpa mia se non ho trovato un lavoro stabile!

NADIA

È che non ti piace niente, in tutti i lavori hai trovato un difetto.

LUCA

Non ho trovato quello giusto per me.

NADIA

Devono ancora inventarlo quello giusto per te. Visto Enzo, sono già sei mesi che lavora al bar, e sicuramente farà carriera.

LUCA

Capirai che carriera. Adesso lavora al banco dei cornetti, tra un po’ avrà la promozione al banco dei gelati e fra un paio d’anni per campare dovrà lavorare sottobanco.

NADIA

L’importante che abbia almeno un lavoro e porti avanti la famiglia.

LUCA

Se non sbaglio neanche lui ha pensato ancora ad un figlio!

NADIA

E che importanza ha questo? Mica dobbiamo farlo sincronizzati?

LUCA

No, dico, che se non ci pensa lui che ha un lavoro?

NADIA

Enzo è più giovane di te.

LUCA

Si, ha 5 mesi meno.

NADIA

Ma tu sai che l’uomo rischia di diventare sterile con l’aumento dell’età?

LUCA

Ma chi te le dice queste fesserie!

NADIA

L’ho letto su una rivista.

LUCA

Sono tutte cavolate. E poi al massimo facciamo congelare il mio seme e quando troverò il lavoro faremo l’inseminazione artificiale.

NADIA

Tu scherzi, ma se continuiamo così arriveremo a 80 anni prima di avere dei figli.

LUCA

Ma se non abbiamo neanche trent’anni!

NADIA

Il tempo vola. Chi ha tempo non aspetti tempo.

LUCA

Dai tempo al tempo invece. (citofono) Vedi chi è.

NADIA (va a rispondere)

Chi è?… Entra. Dov’eravamo rimasti?

LUCA

Che siamo ancora in tempo.

NADIA

No, stiamo restando indietro nel tempo.

LUCA

Meglio tardi che mai!

ENZO (entrando)

Ma se non sono passati neanche 5 minuti. Se avevi fretta potevi pure dirmelo!

LUCA

Io, no, tu hai fretta?

ENZO

Siccome hai detto meglio tardi che mai!

LUCA

Ma no, parlavo con Nadia. E poi, quando dovevo dirtelo?

ENZO

Quando ti ho chiamato!

LUCA

Tu hai chiamato?

ENZO

Si più o meno 5 minuti fa.

LUCA (a Nadia)

Hai risposto tu?

NADIA

No, ma prima non hai risposto tu al telefono?

LUCA

Si ho risposto ma dev’essere caduta la linea.

ENZO

Ma che linea ero io che ti ho detto che sarei passato.

LUCA

Ma come hai fatto a dirlo così velocemente?

ENZO

Questione di allenamento, con le tariffe che ci sono se non fai così devi ricaricare il cellulare ogni due giorni.

LUCA

Si hai ragione.

ENZO

Ma se avevi da fare potevi dirmelo.

LUCA

E come? Io non ho capito neanche che c’era qualcuno al telefono, figurati se avessi potuto parlarti.

ENZO

Devi allenarti un po’.

LUCA

Va bene, siediti.

NADIA

Cosa ti offro?

ENZO (siede)

Niente grazie.

NADIA

Dai su senza complimenti.

ENZO

Davvero, ho appena bevuto una birra al lavoro.

LUCA

Si una birra la bevo anch’io Nadia.

NADIA (si siede)

A proposito come va il lavoro?

ENZO (guardando l’orologio)

Bene.

NADIA

Non ci sarebbe un posto per Luca lì da te?

LUCA

Ma io…..

NADIA (interrompendolo)

Imparerai non preoccuparti. Ci sarebbe la possibilità?

ENZO

Io…non so, e poi non è proprio un bel lavoro.

NADIA

Un lavoro vale l’altro.

ENZO

Però lì si fanno i turni, si lavora per le feste, le domeniche, è stressante, poi la paga non è così alta.

NADIA

Almeno hai la sicurezza di quel fisso mensile su cui puoi contare no?

ENZO (facendo gesti a Luca per far uscire Nadia)

Si, ma non lo consiglierei ad un amico.

LUCA

Grazie per la considerazione. Nadia mi prendi la birra?

NADIA

Se c’è qualche possibilità tieni presente Luca?

ENZO

Va bene. Quasi quasi, una birra la berrei anch’io.

LUCA

Nadia, le birre?

NADIA

Un attimo, le vado a prendere. (esce)

LUCA (sottovoce)

Che c’è?

ENZO

Un affare. Dobbiamo parlare subito, fai uscire tua moglie.

LUCA

Ma come faccio?

ENZO

Inventa qualcosa.

LUCA

Usciamo noi.

ENZO

No, ho dato l’appuntamento qui fra 10 minuti.

LUCA

A chi?

ENZO

Sc…poi ti spiego, un affare, stavolta diventiamo ricchi.

LUCA

Ma di cosa si tratta?

ENZO

Fai uscire Nadia.

LUCA

Ma come?

ENZO

Ma che ne so, mandala da sua madre.

NADIA (entrando)

Cosa state confabulando?

LUCA

Eh? Niente….

ENZO

Mi stava chiedendo del lavoro.

NADIA (porgendo le birre)

Ma va?

LUCA

Si, ci sto facendo un pensierino. Ma…tu cosa devi fare?

NADIA

Quando?

LUCA

Ora, cosa devi fare?

NADIA

Perché?

LUCA

Così per curiosità.

ENZO

Luca, ma da quanto tempo non vai a trovare tua madre?

LUCA

Io?

ENZO

Si tu.

LUCA

Beh, qualche settimana.

ENZO

Ah…ah, devi andare a trovarla più spesso, e tu Nadia?

NADIA

Io ci vado ogni settimana.

LUCA

Tanto anche se non andiamo noi, è lei che viene 3/4 volte a settimana.

NADIA

Non sai fare altro che criticare mia madre!

ENZO

Ma no, io lo capisco, è che vorrebbe un po’ più di tranquillità, riservatezza.

LUCA

Si, un po’ più di privacy.

NADIA

Vado a trovare la mia collega che sta male, invece di sentire queste sciocchezze.

LUCA

Ah si, vai, fai presto allora.

NADIA

Adesso ci vado, non ho fretta stai tranquillo.

ENZO (guarda l’orologio)

Magari aspetta la visita con ansia.

LUCA

Certo che aspetta, visto che sta male, poverina, dai su non farla aspettare.

NADIA

Ora ci vado, tranquilli. (si avvia) Ma voi cosa avete in mente di fare?

LUCA

Quando?

ENZO

Chi?

LUCA

Niente, berremo la birra, e faremo due chiacchiere, vai tranquilla, vai.

ENZO

Si, e poi tra un po’ vado perché Laura mi aspetta.

NADIA

Ok, ci vediamo allora. Ciao. (esce)

LUCA

Di cosa si tratta?

ENZO (eccitato)

Ho conosciuto un notaio che viene al bar da un po’ di giorni, e mi ha parlato di un’opportunità per guadagnare tanti soldi. Oggi gli ho chiesto di parlarmene in dettaglio perché l’affare mi interessava.

LUCA

E allora?

ENZO

Ascolta bene, la cosa è facilissima. Lui è in contatto con un arabo ed un americano. L’arabo ha dei pozzi di petrolio che vuole vendere, e l’americano vuole investire tanti soldi nel petrolio.

LUCA

Ma che cretino.

ENZO

Chi?

LUCA

L’americano, non vede che il prezzo del petrolio aumenta giorno per giorno.

ENZO

Cretino, proprio per questo lui vuole investire. Ascolta bene.

LUCA

Sono tutt’orecchi.

ENZO

L’arabo vuole una cifra per vendere, ma lui dice che….

LUCA

Lui l’americano?

ENZO

L’americano?

LUCA

Lui l’arabo?

ENZO

Ma non l’arabo.

LUCA

Quindi l’americano?

ENZO

Ne l’arabo ne l’americano.

LUCA

Lui chi allora?

ENZO

Il notaio.

LUCA

Ma se tu non ti spieghi!

ENZO

Ma se tu non mi lasci parlare. Non m’interrompere. Quindi, il notaio dice che si potrebbero vendere i pozzi ad una cifra più alta di quella richiesta dall’arabo.

LUCA

E quindi?

ENZO

Quindi ha bisogno di un arabo che fa finta d’essere arabo!

LUCA

Ma se è arabo perché deve fingere di fare l’arabo?

ENZO

Deve fingere di fare l’arabo proprietario dei pozzi.

LUCA

Ho capito, e noi cosa dovremmo fare?

ENZO

Ecco…io…ho detto al notaio che gli procuravo, cioè….che conoscevo un arabo disposto a farlo.

LUCA

Conosci un arabo?

ENZO

Non proprio un arabo….ma quasi. Se tu fossi un arabo, saresti disposto a fare questa cosa?

LUCA

Ma non lo sono, quindi non mi pongo il problema.

ENZO

Ma se lo fossi?

LUCA

Non so, bisogna vedere i rischi, i guadagni.

ENZO

Zero rischi e alti guadagni.

LUCA

Alti quanto?

ENZO

Altissimi, si parla di centinaia di migliaia di euro.

LUCA

Beh…diciamo che sarei disposto.

ENZO

Quindi sei disposto?

LUCA

Sarei disposto.

ENZO (gli da la mano)

Va bene d’accordo, allora lo fai.

LUCA

Cosa?

ENZO

L’arabo!

LUCA

Chi?

ENZO

Tu!

LUCA

Ma sei scemo?

ENZO

Perché, tu hai la faccia, la fisionomia dell’arabo.

LUCA

Ma se neanche lo conosci tu!

ENZO

Ma gli arabi sono tutti uguali.

LUCA

Ma cosa dici!

ENZO

E poi neanche il compratore lo conosce.

LUCA

No, ma tu sei pazzo. Io non voglio avere guai.

ENZO

Ma ti dico che non ci sono rischi.

LUCA

Si come l’ultima volta con l’assicurazione, che per poco non ci arrestavano.

ENZO

Ne vale la pena, la posta in gioco è altissima. Centinaia di migliaia di euro, questo significa diventare ricchi, fare la vita che hai sempre sognato.

LUCA

Non me la sento.

ENZO

Visto! Quando c’è da guadagnare facilmente una montagna di soldi ti tiri indietro.

LUCA

Ma perché non lo fai tu l’arabo?

ENZO

Perché ho già detto al notaio che eri tu, e poi tu assomigli di più ad un arabo.

LUCA

Sciocchezze.

ENZO

Davvero, guardandoti attentamente sei un arabo dell’Arabia Saudita, anche il notaio l’ha detto.

LUCA

Mica mi conosce?

ENZO

Gli ho mostrato le foto di quand’eravamo al mare. Dice che abbronzato sei perfetto.

LUCA

Ma adesso non sono abbronzato.

ENZO

Ci sono le lampade.

LUCA

No, io non me la sento.

ENZO

Ma dai, è l’occasione che abbiamo sempre sognato e ce la facciamo scappare?

LUCA

Ma se l’americano se ne accorge?

ENZO

Ma come?  Dobbiamo incontrarlo soltanto una volta. Non avrà neanche il tempo di accorgersene.

LUCA

E come gli parlo se non so l’inglese?

ENZO

Questo potrebbe essere un piccolo problema. (pensa) Trovato, gli si dice che non parli l’inglese.

LUCA

E che parlo?

ENZO

L’arabo!

LUCA

Io l’arabo.

ENZO

Sei arabo, parli l’arabo!

LUCA

Ma chi lo sa parlare.

ENZO

E che ci vuole? Devi fare finta di saperlo parlare, chi lo capirà che non è arabo?

LUCA

Io non sono così convinto.

ENZO

Non preoccuparti, il notaio è un tipo furbo, lui saprà come fare, è meglio che lo chiami.

LUCA

Ma perché proprio qui a casa mia?

ENZO (prende il cellulare)

Perché dobbiamo essere lontano da occhi indiscreti!

LUCA

Infatti, se mia moglie non usciva.

ENZO

Ma tu non mi hai detto che era in casa!

LUCA

Quando dovevo dirtelo?

ENZO

Quando ti ho chiamato. Fammelo chiamare, doveva essere già qui, magari non trova l’indirizzo. (fa il numero e parla velocemente) Sono io signor notaio, si ricorda via Manzoni 24 l’aspetto.

LUCA

Ammazza che velocità!

ENZO

Posso fare di meglio. Dovrebbe arrivare a momenti.

LUCA

Ma come mai conosce queste persone il notaio?

ENZO

Non lo so. L’importante che abbia conosciuto me. Stavolta sento che è la volta buona, diventeremo ricchi, e finalmente smettiamo di lavorare, smettiamo! Smetto.

LUCA

Che vorresti dire?

ENZO

Sai bene quello che voglio dire. (citofono) Vado io è lui. (esce, f.c.) Prego signora si accomodi.

SILVIA (f.c.)

Enzo, come mai qui? Ti hanno assunto come portiere?

ENZO (entrando insieme a Silvia)

Ero passato a fare una visita a Luca.

SILVIA

Ciao Luca. (lo bacia)

LUCA

Oh…la mia suocera. Ciao, come mai da queste parti?

SILVIA

Mi trovavo a passare e ho detto, perché non fare una visitina ai bimbi? (lo accarezza, mentre Enzo disperatamente fa dei gesti a Luca facendogli capire di mandarla via)

ENZO (a Luca)

Hai dei figli?

SILVIA (pizzicandogli le guance)

Sono loro i miei bambini, vero tesoro mio? Come stai?

LUCA

Ah….si…bene grazie. Ciao allora.

ENZO(agitato)

Grazie tante della visita, arrivederci.

SILVIA

Arrivederci?

LUCA

Arrivederci alla prossima, no?

ENZO

Si!

SILVIA

Si?

LUCA

No? Non hai fretta?

SILVIA

Fammi almeno salutare mia figlia.

ENZO

Non c’è.

SILVIA

Non c’è?

LUCA

Non c’è….è andata da una sua collega che sta male.

ENZO

Sta male.

SILVIA

Sta male, e cos’ha?

LUCA

Non lo so.

ENZO (c.s.)

Non lo sa. Lei lo sa? Non lo sa! Io neanche, si saprà! Arrivederci e grazie, Luca andiamo?

LUCA (non capisce)

Andiamo?

ENZO

Andiamo!

SILVIA

Dove andate?

ENZO

Dobbiamo andare è tardi.

LUCA (avendo capito)

Ah…si, è tardissimo, dobbiamo andare, dobbiamo tardi è andare.

SILVIA

Andare?

ENZO

Si, tardi, tardi, andare!

LUCA (baciandola e portandola verso l’uscita)

Ciao. Ci vediamo presto.

SILVIA

Ciao, dì a Nadia che sono passata! (esce)

LUCA

Si non mancherò, ciao.

ENZO

Ci mancava pure tua suocera.

LUCA

Ma che posso farci? Tu perché gli hai dato appuntamento qui?

ENZO

Te l’ho già detto, qui è più tranquillo, ed è fuori da sguardi indiscreti, volevi che lo portassi a casa mia, così ci avrebbe visto tutto il condominio. Vado al bagno che non ce la faccio più. (citofono) È lui, vado io. (f.c.) Prego signor notaio, si accomodi.

NOTAIO (f.c.)

Ho ritardato alcuni minuti perché non trovavo la via. È un po’ fuori mano. (entrando)

ENZO (entrando)

Non si preoccupi, questo è l’amico di cui le parlavo, Luca, scusi un attimo signor notaio, Luca posso andare in bagno? (esce)

LUCA (gli da la mano)

Vai. Piacere.

NOTAIO

Piacere Ascolti.

LUCA

Dica!

NOTAIO

No, io Ascolti.

LUCA

Parlo io?

NOTAIO

Ah…Parlo?

LUCA

Parli!

NOTAIO

No, io sono il notaio Ascolti.

LUCA

Ho capito, ascolto.

NOTAIO (precisando)

Ascolti.

LUCA

Sto ascoltando, ma se lei non parla!

NOTAIO

Io sono il notaio Massimo Ascolti.

LUCA (perplesso)

Va bene si accomodi, quando vuole io sono tutt’orecchi.

NOTAIO (sedendosi)

Tutt’orecchi?

LUCA (siede)

Si, è da un po’ che glielo dico!

NOTAIO

Prima aveva detto Parli!

LUCA

Parli lei che io sono tutt’orecchi.

NOTAIO

Va bene c’è stato un piccolo malinteso.

ENZO (entrando)

Mi scusi signor notaio. Bene se vogliamo cominciare.

NOTAIO

Si subito, lei ha spiegato qualcosa al signor Tutt’orecchi?

ENZO

A chi?

NOTAIO

Al suo amico! Tutt’orecchi!

ENZO

Luca? Si, in generale gli ho spiegato qualcosa. Che ne dice può andare?

NOTAIO

Si, con dei piccoli accorgimenti sarà perfetto, per esempio qualche lampada abbronzante, così capite che è una carnagione troppo chiara per un arabo. (a Luca) Penso che questo non sia un problema?

ENZO

No, nessun problema. Diventerà abbronzantissimo.

NOTAIO

Bene, per quanto riguarda i vestiti basterà un semplice caffettano.

LUCA

Che?

NOTAIO

Un caffettano.

ENZO

Ma si non lo sai? Il caffettano, hai in mente cosa è?

LUCA

No, cos’è?

ENZO

É…una specie di…. Come dire…..hai presente…il….(al notaio)come si chiama?

NOTAIO

Caffettano!

ENZO

Ecco il caffettano…..quello lì.

NOTAIO

È una delle semplici tuniche che usano le popolazioni arabe, con un copricapo in testa.

ENZO

Hai visto? Te lo dicevo io, non c’è problema, lo procuriamo.

LUCA

Dove?

ENZO

Si vedrà. Andiamo sui particolari economici, che mi sembra la cosa più importante.

NOTAIO

Effettivamente si. Dunque, il mio cliente è in Arabia Saudita, e mi ha incaricato di vendergli i suoi pozzi di petrolio. Casualmente, sono venuto a contatto con un ricco americano che vuole investire nel petrolio. L’arabo vende per 8.000.000 $, io penso che lavorandoci bene l’americano, potremo vendere anche a 10.000.000 $.

LUCA

Qua…qua….quanto?

ENZO

10.000.000 di dollari.

NOTAIO

Si, credo che potremo arrivare a questa cifra, dipende soprattutto da voi.

LUCA

Da noi?

NOTAIO

Certo, io in realtà sono soltanto il tramite, non posso essere di parte. Io devo legalizzare il tutto, quindi il gioco è in mano sua, deve essere lei a portarlo in circuizione.

LUCA

Se mi dice dove, io lo porto!

ENZO

Cosa porti?

LUCA

L’americano!

ENZO

Ma dove lo porti?

LUCA

In circolazione!

ENZO

Ma che circolazione.

NOTAIO

Ho detto circuizione, cioè che deve portarlo nel suo raggiro, farlo cadere nel suo inganno, insomma saperlo imbrogliare con le chiacchiere.

LUCA

Chiacchiere infatti. Sono solo chiacchiere quelle che lei dice.

NOTAIO

Perché?

LUCA

Perché io non so parlare l’arabo, come faccio a chiacchierare?

ENZO

Ma non c’è bisogno, devi fare finta.

NOTAIO

Infatti, lei deve solo pronunciare qualche parola. L’importante che sia travestito da arabo, magari lei (a Enzo) potrebbe fare il segretario traduttore, sarebbe più facile per me darle qualche suggerimento.

ENZO

Va bene d’accordo ci sto. (da la mano)

LUCA

Ma io non so se….

ENZO (interrompendolo)

Ho capito, anch’io vorrei saperlo. Luca giustamente vorrebbe sapere il guadagno dell’affare.

NOTAIO

Diciamo il 30% della cifra che riusciremo a scroccare.

ENZO

Ma la parte più difficile spetta a noi, dovremmo fare al contrario!

NOTAIO

Al massimo vi do il 35%.

ENZO

Facciamo 60/40.

NOTAIO

Non se ne parla neanche.

ENZO (a Luca)

50 e 40?

LUCA

90.

ENZO

20 e 40?

LUCA

60.

ENZO

50 e 30?

LUCA

80.

ENZO (al notaio)

70 e 40?

NOTAIO

110.

ENZO (a Luca)

80 e 70?

LUCA

150.

ENZO (al notaio)

50 e 50?

NOTAIO

100.

ENZO (stringendogli la mano)

Ok d’accordo affare fatto.

NOTAIO

Cosa?

ENZO

Fifty-fifty, 50 e 50.

NOTAIO

Ma….

ENZO

Ma quando ci rivediamo per gli ultimi particolari sull’incontro?

NOTAIO

Ma non posso accettare 50 e 50!

ENZO

Ma come, mi ha dato la mano! Non vorrà tirarsi indietro adesso?

NOTAIO

No, ma sono io quello che rischia più di tutti, essendo un notaio. Però la tentazione è tanta, la posta in gioco è alta.

ENZO

Altissima, eh Luca?

LUCA

Ma…io…non….

ENZO

Tu non vedi l’ora, lo so. Anzi quando faremo la vendita?

NOTAIO

Vediamo, devo prima contattare Mr. Burt.

LUCA

Chi è?

NOTAIO

Il compratore, l’americano, dopo di che ci rivedremo per fare, diciamo una prova generale, e poi…

ENZO (euforico)

E poi si divide.

NOTAIO

Già, si divide.

LUCA

Se tutto va bene?

ENZO

Ma che fai l’uccello del malaugurio?

NOTAIO

Stia tranquillo, lasciatevi manipolare e tutto andrà secondo i piani. Adesso devo andare, mi farò vivo al più presto, dimenticavo, dovremmo trovare un luogo dove concludere l’affare.

ENZO

Che luogo?

NOTAIO

Il luogo dove faremo l’incontro con Mr. Burt?

ENZO

Qui.

LUCA

Come qui?

ENZO

E dove vuoi farlo? Qui siamo fuori da occhi indiscreti.

LUCA

Ma Nadia….

ENZO

Poi penseremo anche a lei.

LUCA

Ma l’americano potrebbe insospettirsi!

NOTAIO

A questo ci penserò io, gli dirò che lei non ha voluto un luogo pubblico.

LUCA

Io?

NOTAIO

Lei, Abdusalam.

LUCA

No salam sarà lei.

NOTAIO

Ma no, è lei, io sono il notao!

LUCA

Mica perché è un notaio può offendermi.

NOTAIO

Ma scusi offendere perché? Abbiamo detto che lei deve vendere!

LUCA

Io non devo vendere ne comprare.

NOTAIO

Ma come, i pozzi?

ENZO

Certo i pozzi di petrolio da vendere, tu sei il proprietario.

LUCA

Ho capito, ma cosa centra il salame?

ENZO

Chi ce l’ha il salame, lei?

NOTAIO

Ma che salame e provola, Abdusalam è l’arabo.

ENZO

Ma certo cretino, tu sei l’arabo, Salam è il nome.

NOTAIO

Finalmente ci siamo capiti.

LUCA

Ancora non sono entrato nel personaggio.

NOTAIO

Bene, io vado, mi raccomando, acqua in bocca.

ENZO

Stia tranquillo non parleremo, saremo due pesci.

LUCA

Due pesci arabi. Anzi mi ripeta il nome.

NOTAIO

Ascolti.

LUCA

Di nuovo ed io parlo.

ENZO

No lui è Ascolti, il notaio Ascolti di cognome.

LUCA

Ah, ho capito.

NOTAIO

Lei è Tutt’orecchi?

LUCA

Si, no, tutt’orecchi perché aspettavo che parlasse, invece lei ascolta, comunque io sono Luca Milani.

NOTAIO

Piacere io sono il notaio Massimo Ascolti.

LUCA

Piacere, io intendevo il nome dell’arabo, che dovrei essere io.

NOTAIO

Abdusalam Culim.

LUCA

Eh?

NOTAIO

Abdusalam Culim.

LUCA

Mamma mia, peggio dell’arabo!

ENZO

Con un po’ di allenamento sarai peggio dell’arabo.

LUCA

Infatti, peggio.

ENZO

Peggio, intendevo meglio.

NOTAIO

Bene, buon lavoro allora, a presto, e mi raccomando, d’ora in poi cercate di muovervi con molta circospezione, ok? Arrivederci. (si salutano a soggetto, poi esce)

ENZO

Bene, domani comincia a fare 2/3 lampade.

LUCA

Si, 2/3 in una volta? Ma sei scemo?

ENZO

Ti devi abbronzare, non puoi farti trovare biancastro.

LUCA

Ma neanche arrosto come una bistecca!

ENZO

Mamma mia! Non vedo l’ora! Ci pensi, magari riusciremo a guadagnarci 500.000 $ ciascuno!

LUCA

Ma quanti sono 500.000 $ in italiano?

ENZO

Vuoi dire in euro? Secondo il cambio del momento, comunque saranno 500/600.000,00 €, sono tanti eh. Questo si che è un vero affare.

LUCA

Speriamo bene, io ho una fifa.

ENZO

Andrà tutto bene.

LUCA

Ma il cappellano dove lo prendiamo?

ENZO

Il cappellano?

LUCA

Il cappellano, il vestito per me.

ENZO

Caffettano! Cappellano…. mi hai dato  un’ottima idea. Tu procurati i foulard da mettere in testa che il vestito lo procuro io.

LUCA

Ma dove li prendo?

ENZO

Ma quelli che usa tua moglie, se apri l’armadio sicuramente ne troverai quanti ne vuoi. Io vado, e tu comincia a far pratica con l’arabo.

LUCA

Si, io non so dire neanche il mio nome!

ENZO

Abdusalam Culim, ricordati il salame.

LUCA

Si, ed il culim. Non conosci qualche arabo che possa aiutarci.

ENZO

Si, tu. Ma che arabo, hai capito che non dobbiamo dare nell’occhio. Dobbiamo muoverci con circospezione.

LUCA

Infatti io non so nemmeno fin dove arriva la nostra.

ENZO

La nostra cosa?

LUCA

Circoscrizione.

ENZO

Che t’importa?

LUCA

Ma se devo muovermi dentro la mia circoscrizione devo sapere fin dove arriva.

ENZO

Io vorrei sapere fin dove arriva la tua  ottusità.

LUCA

Cosa?

ENZO

Cretino, non circoscrizione, ma circospezione, significa di stare attenti, muoversi con cautela, con prudenza, non destare sospetti, soprattutto con tua moglie, hai capito.

LUCA

Cosa centra mia moglie?

ENZO

Infatti, siccome non centra, cerca di non fargli capire niente.

LUCA

Tranquillo, mi muoverò in circospezione allora.

ENZO

Dovresti muoverti a svegliarti, a capire al volo le cose.

LUCA

Quando le capisco però tu non mi dai retta!

ENZO

Perché, cosa hai capito?

LUCA

Che questo è un affare pericoloso!

ENZO

Ma va là, fifone. Io vado, mi raccomando, ciao. (esce)

LUCA

Ciao. Speriamo bene. (guardandosi allo specchio) Effettivamente…si….un po’ assomiglio all’arabo….soprattutto gli occhi. (prova a parlare arabo gesticolando)

NADIA (sbigottita resta a guardarlo, poi)

Ma…Luca!

LUCA (girandosi lentamente)

Si!

NADIA

Ma cosa fai?

LUCA

Niente!

NADIA

Stai bene?

LUCA

Benissimo! Perché?

NADIA

Perché parli in arabo!

LUCA (compiaciuto)

Sembrava arabo?

NADIA

Quasi!

LUCA

No! Stavo facendo dei gargarismi, mi è andata una patatina di traverso.

NADIA

Un’altra?

LUCA

No, quella di prima. (esce)

FINE I ATTO


II ATTO

(Nadia sul divano che sfoglia una rivista, suonano, va a rispondere)

NADIA

Chi è?…..ah Laura vieni.

LAURA (f.c.)

Permesso?

NADIA

Entra,….ciao.

LAURA (entra, si baciano)

Ciao, come stai?

NADIA

Così!

LAURA

Qualcosa non va?

NADIA

Insomma. Ero passata ieri da te.

LAURA

Lo so, me lo ha detto la mia dirimpettaia.

NADIA

Ero passata per fare due chiacchiere. Siediti, cosa ti offro?

LAURA (sedendosi)

Niente, sono a dieta.

NADIA

Dai qualcosa, un succo di frutta un the.

LAURA

No, davvero niente, stavolta sono decisa a rispettarla.

NADIA

Anch’io dovrei farla ma rimando sempre. Volevo parlarti di mio marito.

LAURA

Anch’io!

NADIA (siede intimorita)

Anche tu?

LAURA

Si anch’io!

NADIA

Di….di…

LAURA

No, dì tu prima.

NADIA

Dico di mio marito?

LAURA

No del mio.

NADIA

O Dio, per un attimo ho pensato che fossi tu l’altra!

LAURA

L’altra! Tuo marito ha un’altra?

NADIA

Si, forse, non so, spero di no, ma i suoi comportamenti mi fanno supporre di si. Ultimamente mi sembra che sia cambiato, non so, è più distante, più schivo…

LAURA

È strano, ma sai che ho notato la stessa cosa con Enzo!

NADIA

Mi dice sempre, vado da Enzo, sono con Enzo, chissà se realmente si vede con lui?

LAURA

Proprio di questo volevo parlarti. Anche Enzo ultimamente mi dice sempre che esce o che si deve vedere con Luca. Visto che mi dici la stessa cosa, credo sia la verità! Magari Enzo lo sta aiutando a cercare il lavoro.

NADIA

Io ho dei dubbi che si veda con Enzo!

LAURA

Perché?

NADIA

Lavando i pantaloni, ho trovato due scontrini di un centro estetico, capisci? Lui in un centro estetico! Che neanche sapeva cos’era fino a poco tempo fa.

LAURA

Ma lui non te l’ha detto che ci andava?

NADIA

No.

LAURA

E che ci va a fare in un centro estetico?

NADIA

Non lo so. Magari ha conosciuto qualcuna che ci lavora!

LAURA

Ma tu sei andata a vedere questo centro?

NADIA

Non ancora, ma vorrei andarci.

LAURA

Ci andremo insieme.

NADIA

Io penso che quella di vedersi con Enzo, sia la scusa per vedersi con l’altra.

LAURA

Pensi che Enzo sia complice e lo copra?

NADIA

Ma certo, sono amici per la pelle. Luca farebbe la stessa cosa per lui.

LAURA

Invece Enzo, in una settimana è andato 2/3 volte in chiesa.

NADIA

Lui in chiesa?

LAURA

Infatti è strano, perché non vuole venirci neanche per le feste.

NADIA

Però è più rassicurante un marito che va in chiesa che uno che va in un centro estetico.

LAURA

E chi lo sa se va in chiesa per pregare! Magari è andato con Luca in chiesa!

NADIA (piagnucolosa)

Già! Magari ha dato l’appuntamento all’altra in chiesa, per non dare nell’occhio.

LAURA

Ma no, ti sbagli!

NADIA

Ho anche notato che ha rovistato nei miei cassetti.

LAURA

E che significa. Magari cercava qualcosa di suo.

NADIA

No, lui non sa dove mettere le mani, gli sistemo tutto io. Ha un’altra.

LAURA

Ma non posso crederci.

NADIA (piagnucolosa)

Sono sicura, è troppo distante, è sempre teso, non parla quasi più.

LAURA

Ma sarà un periodo così, forse perché non riesce a trovare un lavoro?

NADIA

Lui neanche lo cerca!

LAURA

Stai tranquilla, ci sarà una spiegazione, Luca non è un tipo che può tradire.

NADIA

Perché?

LAURA

Perché!

NADIA

Perché?

LAURA

Perché…perché chi si mette con lui? (Nadia la guarda) Nel senso, chi si mette con lui che è sposato? Vuoi fare una prova che ti toglierà tutti i dubbi? Chiedigli di fare un figlio! (Nadia piange) Che c’è?

NADIA (c.s.)

Glielo già chiesto!

LAURA

E allora?

NADIA

Ha detto che non si sente pronto.

LAURA

Beh…non è sempre la prova giusta questa.

NADIA

La prova è che ha sicuramente un’altra.

LAURA

Senti, tu cerca di stare tranquilla e non fargli capire che dubiti di lui.

NADIA

Infatti non dubito.

LAURA

Oh, brava.

NADIA (c.s.)

Sono sicura!

LAURA

Ma no dai, su, che sicura, non fare così. Tutto si sistemerà, vedrai. Adesso parlerò con Enzo e vedremo di saperne di più, anche se sono convinta che non ha nessun altra.

NADIA

Ma come fai ad esserne sicura?

LAURA

Perché Enzo me l’avrebbe detto, lui mi dice tutto.

NADIA

Tutto ma non questo.

LAURA

Se per caso è vero, e lui ne era al corrente ti faccio vedere come lo combino. Adesso usciamo, dai facciamo una passeggiata così ti svaghi un po’.

NADIA

Non posso, devo andare al lavoro tra un po’.

LAURA

Bene, abbiamo il tempo di passare dal centro estetico, poi ti accompagno al lavoro. Anzi che ne dici se facciamo un po’ di spesa e facciamo una cenetta qui da te?

NADIA

Va bene. Vado un attimo a prepararmi.

LAURA

Dai andiamo. Altrimenti non facciamo in tempo.

NADIA

Un attimo, prendo i trucchi e la borsa. (esce)

LAURA (sottovoce)

Ma tu guarda che situazione, più sono brutti e più guai fanno.

LUCA (entrando, con occhiali da sole)

Nadia! Laura! Ciao.

LAURA

Ciao, Nadia è di là.

LUCA

E tu sei di qua?

LAURA

Già, lei è di là ed io sono di qua. Sei irriconoscibile con gli occhiali!

LUCA

Davvero?

LAURA

Si, ti vedo in ottima forma, molto curato!

NADIA (entrando lo bacia)

Ciao caro, sei tornato?

LUCA

Si, e tu dove vai?

LAURA (senza dare il tempo di rispondere)

Andiamo a fare una passeggiata.

NADIA (lo bacia)

Si, e poi vado direttamente al lavoro. A dopo.

LUCA

Ok, va bene a dopo, ciao Laura.

LAURA

Ci vedremo più tardi.

LUCA

Più tardi?

NADIA

Si, stasera mangeranno qui.

LUCA

Ah, va bene, tanto più tardi ci vedremo con Enzo, anzi tornando compra una bottiglia di champagne così brinderemo.

NADIA

A cosa?

LUCA

Sorpresa, stasera vedrete!

NADIA (guardandosi con Laura)

Va bene, a dopo, ciao. (esce)

LAURA (uscendo)

Ciao.

LUCA (si assicura che siano uscite e va al telefono, poi velocemente)

Ciao. Pronto sono Luca mia moglie è uscita in anticipo quindi puoi già venire con il notaio. (posa il telefono) Eppure sto facendo dei progressi in velocità. (squilla il telefono) Pronto?

ENZO (f.c.)

Ma che hai detto?

LUCA

Ma come, non hai capito? Devi fare un po’ d’allenamento. Vuoi che ti sillabi tutto?

ENZO

Voglio soltanto capire quello che hai detto, perché sembrava arabo.

LUCA

Ho fatto dei progressi anche in quello.

ENZO

Muoviti che pago io!

LUCA (lentamente)

Ho detto che mia moglie è uscita in anticipo, quindi puoi chiamare il notaio e dirgli che siamo pronti. Tu dove sei?

ENZO

Sto arrivando, il tempo di chiamare e sono da te!

LUCA (posa il telefono)

Furbo, quando paga lui devo essere veloce a capire. Prepariamo l’atmosfera. (chiude la finestra, la tenda, va di là, torna con l’incenso che accende, e un tappeto che sistemerà) Ecco un bel tappeto persiano, non è arabo, ma sempre da quelle parti viene. (rumore di elicottero) Cos’è, gli americani? (va alla finestra) Ma tu guarda come vola basso quell’elicottero! Per poco non prende le antenne della tv. (citofono, richiude la tenda ma lascia la finestra aperta) Chi è?…entra. (entra Enzo, vestito elegante e con una borsa in mano) Ma sei venuto con l’elicottero?

ENZO

No, con l’aeroplano!

LUCA

Siccome ho visto un elicottero, che volava quasi a terra!

ENZO

E come ti è venuto in mente che potevo essere io?

LUCA

Perché ho capito che il pilota non sapeva guidarlo. Ma come mai sei vestito elegante?

ENZO

Devo essere il tuo segretario? (annusando) Ma cos’è quest’odore, sembra di stare in una casa d’appuntamenti.

LUCA

Perché ci sei stato?

ENZO

No!
LUCA

E come fai a dire che fanno quest’odore?

ENZO

Che ne so. Ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente, potevo dire anche una casa da gioco no?

LUCA

Perché ci sei stato?

ENZO

No.

LUCA

Allora potevi anche dire una casa araba!

ENZO

Casa araba questa, con il tappeto persiano!

LUCA

Perché ci sei stato?

ENZO

No.

LUCA

E allora che ne sai? Io si. Sono andato a casa di un marocchino arabo per comprare il tappeto.

ENZO

Marocchino arabo?

LUCA

Si, marocchino arabo.

ENZO

Ma se era marocchino, non era arabo.

LUCA

Era arabo, perché mi sono fatto dire alcune parole in arabo, però marocchino di carnagione. (Enzo è stupito) Ma che ci vuole a capire?  Cerca di svegliarti un po’.  Ci vuole il cucchiaino?

ENZO

So soltanto che ci vuole l’aiuto di Dio.

LUCA

E questo già te l’avevo detto anch’io!

ENZO

Provati il vestito.

LUCA

Hai trovato il cappellano?

ENZO

Ho dovuto trovare il sagrestano più che cappellano.

LUCA

Il sagrestano, e perché?

ENZO

Ho dovuto ingraziarmi il sagrestano, per farmelo dare gli ho detto che mi serviva per una commedia.

LUCA

Certo, ringraziarlo era il minimo. (lo apre) Ma è un abito da prete?

ENZO

E che volevi, ti ho detto che me l’ha dato il sagrestano! Provalo, vediamo come ti sta.

LUCA (lo indossa)

Io ho un brutto presentimento. Che Dio ci aiuti.

ENZO

E vestito così, potrai pregare meglio e essere più vicino a Dio. (lo aiuta) Oh, benissimo, l’unica cosa è che devi coprire la croce con le mani.

LUCA

Ma devo stare davvero come un prete. (fa il gesto) Non posso metterlo dietro?

ENZO

Come lo copriamo dietro? Va bene così. (lo guarda) Tirati su i pantaloni, e mettiti dei sandali, hai procurato i foulard?

LUCA

Si, sono di là. (Enzo lo guarda) Che c’è?

ENZO

Hai fatto le lampade?

LUCA

Si due.

ENZO

Ma come due, dovevi farne due al giorno.

LUCA

Avrei soltanto speso dei soldi inutilmente.

ENZO

Perché?

LUCA

La signorina mi ha fatto fare la pioggia solare. Hai visto qualcuno che si abbronza con la pioggia?

ENZO

Dio mio. Sei proprio incredibile. Come facciamo adesso? Dove ha i trucchi tua moglie?

LUCA

Di la nel bagno.

ENZO

Muoviti andiamo. (escono, parlando f.c.)

LUCA

Di solito li tiene qui.

ENZO

Sei sicuro?

LUCA

Si. Ma forse li ha portati con se.

ENZO

Ti ammazzerei di botte e ti farei diventare io nero.

LUCA

Dovrei essere marocchino, non nero!

ENZO

Dovresti essere più furbo e basta. Hai della nutella?

LUCA

Ti è venuta voglia di nutella?

ENZO

Si, tanta voglia, tanta. Ce l’hai o no?

LUCA

Si, andiamo in cucina, ne prendo un po’ anch’io….ecco, tieni il cucchiaino.

ENZO

Faccio con le dita, siediti.

LUCA

Ma che fai?

ENZO

Zitto e fermo, che tra poco arriva il notaio.

LUCA

Un arabo nutella non l’ho mai visto.

ENZO

C’è sempre la prima volta. Il colorito è perfetto, se saprai raggirare l’americano te la leccherò tutta la nutella. Ti ricordi tutto quello che abbiamo provato con il notaio?

LUCA

Si tutto. (elicottero) Un altro elicottero.

ENZO

Stai zitto e fermo, che non viene bene altrimenti. (citofono) Sono arrivati.

LUCA

Forse erano loro con l’elicottero.

ENZO

Dai, finisci tu di sistemarti, mi raccomando, ora è la fase decisiva. Muoviti, io li intrattengo un po’. (rientra, risponde al citofono) Chi è? Si accomodi, sono loro……hai finito?

LUCA (come se stesse mangiando)

No, ce n'è ancora un po’.

ENZO

Muoviti.

NOTAIO (f.c.)

Permesso?

ENZO

Venga, si accomodi!

NOTAIO (entrando, assieme a Mr. Burt)

Buongiorno. Le presento il signor Burt, il traduttore del signor Culim!

Mr. BURT

Ok, buongiorno!

NOTAIO

Il signor Culim?

ENZO

È di là. Sta…sta dicendo le ultime preghiere.

NOTAIO

Preghiere?

ENZO

Si, gli arabi pregano tre volte al giorno, e quando è il momento, può succedere qualsiasi cosa, loro pregano. Accomodatevi, vi porto qualcosa da bere, gradite un succo di frutta un tè?

Mr. BURT

Ok, scotch whisky.

ENZO (al Notaio)

Ok, lei pure scotch whisky?

NOTAIO

Per me va bene un succo.

ENZO

Arrivo subito. (esce, f.c. con Luca) Sei pronto?

LUCA

Quasi, però la nutella cola!

ENZO

Non ti preoccupare, adesso spegnerò la luce. Hai del whisky?

LUCA

In frigo c’è il martini.

ENZO

Mica è whisky quello?

LUCA

È il liquore più forte che ho.

ENZO

Va bene muoviti mi raccomando. (rientra) Ecco il succo per lei, e un bel martini per Mr. Burt.

Mr. BURT

Martini?

ENZO

Si, non martini, non party, e visto che siamo in patti ci vuole il martini.

Mr. BURT

Patti?

ENZO

Patti chiari, amicizia lunga. Salute.(Luca chiama in arabo) Si! (Enzo esce e rientra, spegne le luci)

NOTAIO

Perché ha spento la luce? (Mr. Burt abbasserà gli occhiali da sole)

ENZO

Perché…perché il signor Culim è stato operato di recente alla cataratta, e gli da fastidio la luce. (annunciandolo) Sua altezza lo sceicco arabo Abdusalam Culim.

LUCA (che da adesso in poi parlerà arabo, entra a mo di prete, tenendo sempre le mani sul petto, saluterà facendo degli inchini, nonostante gli ospiti gli porgono ripetutamente la mano, allora anche loro saluteranno inchinandosi fino a darsi delle capocciate)

NOTAIO

Se vogliamo procedere!

ENZO

Si, procediamo, è meglio.(Luca fa segno di accomodarsi abbassandosi sulle ginocchia, ma gli altri non capendo lo imitano)

ENZO (parlandogli in arabo riescono a capirsi)

Prego accomodatevi. Possiamo aprire la compravendita. (parla con Luca, che fa segno di due con le dita, ma Enzo è contrario) Sua altezza dice…dice…15 milioni di $. (ma Luca lo richiama che sono 20, nasce un battibecco, mentre il notaio distrae Mr. Burt) Sua altezza vuole 20 ml $ per vendere.

NOTAIO (incredulo)

20 milioni $? Sicuro? (Enzo, a malincuore, che Luca annuiscono) Mr. Burt….

Mr. BURT

Ho capito, yes, ma se suo cliente no vuole vendere, dire subito. Io andare via now. Io offrire 10 ml $.

ENZO (a Luca che disapprova, il notaio lo guarda truce distraendo Mr. Burt, Enzo lo redarguisce)

Ma che fai, i patti non erano questi, e poi aspetta che io traduco, tu non capisci l’italiano. (Luca annuisce, parlano) Sua altezza dice che può fare al massimo 18 milioni $.

Mr. BURT

Non posso, in America, io con questi soldi comprare 4 pozzi non due.

ENZO (traduce a Luca, che aspetta indifferente, poi parla lui)

Dice sua altezza, che in America sono altri pozzi, qui sono più profondi. Comunque facciamo 17.5 milioni $ e non se ne parla più.

NOTAIO

Effettivamente, la cifra è un po’ eccessiva….i pozzi…..

Mr. BURT

Ok, ho capito, che non si parla più, perché io vado yes, niente affare. (si alza)

NOTAIO (lo blocca)

No, adesso cerchiamo di ragionare, vero signor segretario?(a Enzo)

ENZO

Si, adesso ragioniamo, e si dice il prezzo giusto. (parla a Luca, che a sua volta fa capire 16 ml $) Sua altezza dice 16 milioni $.

Mr. BURT

12 milioni.

ENZO (aspettando ansioso insieme al notaio che Luca accetti, ma egli aspetta che Enzo traduca, poi glielo fa capire lui di tradurre, e traducendo il tono è quello di rimprovero, ma Luca a sua volta chiede 15 ml $ ) Sua altezza dice 15 milioni $.

Mr. BURT

13 milioni.

ENZO (tutto come prima. Luca stavolta fa il segno con il mignolo)

Sua altezza dice 14.5 milioni $.

Mr. BURT

Facciamo 14 milioni e affare fatto. (gli porge la mano, mentre sia Enzo che il notaio frementi annuiscono continuamente, Luca sta per dargli la mano, ma sviene inginocchiandosi sul tappeto) Cosa successo?

ENZO (reggendo Luca)

Niente, è ora di preghiera, affare fatto. (gli da la mano) Notaio, firmare?

NOTAIO

Si, si, firmare.

Mr. BURT

Ok, yes. Firmare affare.

NOTAIO (esce delle carte, che fa firmare a Mr. Burt, mentre Enzo da schiaffi a Luca per svegliarlo)

Ok, se sua altezza vuole firmare!

ENZO

Un attimo, sta terminando di pregare. (prende il martini e glielo butta in faccia, poi gli passa le carte che con il suo aiuto firmerà)  Ok, yes, tutto fatto.

NOTAIO (sistemando le carte nelle buste)

Ok, questa è per lei, e questa è per voi.

Mr. BURT (scrivendolo)

Fare assegno per trasferimento denaro yes. Nome come scrive?

LUCA

Abdusalam Culim.

Mr. BURT

Come scrive? Spelling.

LUCA

Abdusalam Culim.

NOTAIO

Ok, lasciare bianco. Scrivere lui stesso  poi.

Mr. BURT

Ok, yes. (lo strappa, il notaio lo prende e lo controlla, ma subito Luca glielo prende e se lo mette sul petto, borbottando qualcosa) Good, ok andare a festeggiare, bere whisky?

NOTAIO

Yes ok, andiamo!

Mr. BURT

Andiamo!

ENZO ( Luca in estasi sta per seguirli, ma Enzo lo ferma)

Noi non possiamo, ora è tempo di preghiera!

Mr. BURT

Sempre preghiera?

ENZO

Ora preghiera per Allah, ringraziamento per affare fatto. (Luca annuisce)

Mr. BURT

Ok, yes, good bye. (da la mano a Enzo, che lo sporca di nutella, poi i soliti inchini con Luca)

ENZO

Arrivederci. (da la mano al notaio) Ci vediamo presto.

NOTAIO (anch’egli si sporca la mano)

Prestissimo. (fa l’inchino a Luca)

Mr. BURT

Ok, good bye. (escono, Luca sbircia l’assegno, mugolando, poi salta, ride, incredulo parla in arabo)

ENZO (anch’egli contentissimo)

Che dici? (Luca ripete) Ma perché continui a parlare in arabo?

LUCA

Già è vero! Dio mio, non ci posso credere! Siamo ricchi, ricchissimi.

ENZO

Finalmente. Ce l’abbiamo fatta.

LUCA

Quanto tocca a noi?

ENZO

Quindi, 8 milioni per l’arabo.

LUCA

Per me?

ENZO

L’arabo quello vero! Quindi, abbiamo venduto a 14 milioni. 14 meno 8 fa 6.

LUCA

Due milioni ciascuno!

ENZO

No, un milione e mezzo!

LUCA

Sei diviso 3 non fa due?

ENZO

Si, ma abbiamo fatto il 50 e 50. Quindi vanno 3 milioni al notaio, e 3 a noi, quindi 1.5 a testa.

LUCA

Però è stato merito mio se abbiamo venduto a 14 ml. Il piano era di partire da 15 per arrivare a 10/12.

ENZO

Effettivamente hai ragione. Poi parleremo con il notaio, vedremo di sganciare ancora qualcosa. Ma comunque 1.5 milioni di $, buttali via.

LUCA

Quanti sono in italiano?

ENZO

Più o meno, un milione e seicentomila €.

LUCA

Tre miliardi di lire?

ENZO

Ancora con le lire?

LUCA

Mi regolo più facilmente. Non posso crederci. (guarda l’assegno, che ha tenuto sempre sopra il petto) Sto sognando, non è possibile. Svegliami.

ENZO

Che sogno, è realtà, realtà. Siamo ricchi, ricchi. Adesso si che comprerò una bella macchina!

LUCA

Anch’io! Voglio una ferrari. Anzi due. Una normale e l’altra cabriolet!

ENZO

Ma sai quanto costa una ferrari? 500.000,00 €.

LUCA

Ah. Allora ne comprerò una cabriolet, e una panda base.

ENZO

Dammi l’assegno, lo conservo io.

LUCA

Non ti fidi di me?

ENZO

Che centra. Tu l’hai tenuto per un po’, adesso lo tengo io, così tu nel frattempo ti spogli.

LUCA (gli porge l’assegno)

Vado a spogliarmi…..tu non vieni?

ENZO

Non ti fidi di me?

LUCA

Che centra. Così mi dai una mano. (escono, poi f.c. Entrano Nadia e Laura, alle parole di Luca, Nadia vorrebbe intervenire, ma Laura la blocca, poi quando sentirà il nome di Enzo sarà viceversa) Dai leccami la nutella come hai promesso….Enzo?

ENZO

Un attimo, ero in bagno. Ma togliti il vestito prima.

LUCA

Aspetta che abbasso i pantaloni.

ENZO

Piano perché il buco è stretto. (le mogli saranno esterrefatte)

LUCA

Allargalo di più.

ENZO

È aperto al massimo, sei tu che hai la testa grossa!

LUCA

Aspetta che adesso lo allargo io.

ENZO

Piano…piano a non romperlo perché domani devo darglielo al sagrestano.

LUCA

Faccio piano.

ENZO

Ah…ah…, piano.

LUCA

Dai che ci siamo. Ecco fatto…..che c’è? Si è rotto?

ENZO

No, sto controllando che sia pulito. Tutto ok, facciamoci una birra.

LUCA

Ottima idea, birra e nutella. Dai lecca.

ENZO (si sentirà  schioccare la lingua, le mogli si nascondono)

Finalmente. Adesso si che si cambia vita.

LUCA

A proposito, tua moglie t’ha detto che stasera siete a cena qui? (entrando, e sedendosi sul divano)

ENZO

Si mi ha chiamato prima. (le mogli fanno capolino)

LUCA

Che dici glielo diciamo stasera o aspettiamo ancora, lecca, lecca. (Enzo esegue)

LAURA (entrando)

Enzo!

NADIA (entrando)

Luca!

LAURA

Enzo!

NADIA

Luca!

LAURA

Enzo!

LUCA

Enzo!

ENZO

Luca!

LUCA (indicandole)

Nadia e Laura!

LAURA (fuori di se)

Si può sapere cosa state facendo? (Luca comincia a parlare in arabo)

ENZO (in arabo a Luca chiedendogli cosa dice, che a sua volta risponderà sempre in arabo)

Stiamo bevendo una birra!

NADIA (piagnucolosa)

Abbiamo sentito tutto prima!

LUCA

Tutto, cosa?

LAURA

Fate schifo!

ENZO

Perché?

NADIA

Io pensavo mi tradissi con un’altra, invece era un altro. (esce piangendo)

LAURA (c.s.)

Non avrei mai pensato che saresti diventato un…..un….

ENZO

Ma cosa stai…..

LAURA (interrompendolo)

Zitto. Non voglio più sentirti ne vederti. E non ti azzardare a venire mai più a casa da me.

ENZO

Ma non è…..

LAURA (c.s.)

Almeno ti mettevi con uno più bello, stronzo.

LUCA

Ma…..

LAURA (c.s.)

Zitto tu, finocchio. (gli tira la borsa della spesa, da cui usciranno dei finocchi, esce)

LUCA (prendendo in mano un finocchio si guarderà con Enzo, increduli)

FINE II ATTO


III ATTO

(mattina, suona il citofono, esce Luca in mutande per rispondere)

LUCA

Chi è?

SILVIA (f.c.)

Sono io!

LUCA

Io chi?

SILVIA

Io!!

LUCA

Ah, sei tu?

SILVIA

Si.

LUCA

Ma tu, chi?

SILVIA

Io, sono io, come devo dirtelo?

LUCA

Basterebbe dirmi il nome no?

SILVIA

Ma sono tua suocera! Già non mi riconosci più.

LUCA

Ah, sei tu!

SILVIA

Si, sono io.

LUCA

Cosa vuoi?

SILVIA

Neanche mi fai entrare?

LUCA

Si, certo, entra. (si stiracchia)

SILVIA (entrando)

Ma come hai potuto fare una cosa del genere?

LUCA

Ma cosa ho fatto?

SILVIA

Ma come, sei diventato un ortaggio che neanche voglio nominare.

LUCA

Ma che ortaggio, c’è stato solo un malinteso!

ENZO (anch’egli in mutande, addormentato)

Ma che succede?

SILVIA

È lui il malinteso vero? Vigliacco.

ENZO

Si, no, cioè.

SILVIA

Stai tranquillo, so già tutto.

ENZO

Ma che sa, c’è stato un malinteso.

SILVIA

Ancora con il malinteso, ho capito il vostro malinteso, solo non capisco come è potuto succedere così di colpo, senza preavviso.

LUCA

Ma cosa dici, cosa vai pensando?

SILVIA

Ma se Nadia e Laura vi hanno visto e sentito.

LUCA

Appunto.

SILVIA

Appunto che?

ENZO

Appunto per questo.

SILVIA

Per cosa?

ENZO

Per questo c’è stato il malinteso!

SILVIA

Certo, perché se non vi avessero scoperto avreste continuato di nascosto. (a Luca, lagnosa) Vigliacco hai rovinato la vita di mia figlia. 

LUCA

Ma no, si tratta di un affare.

SILVIA

Bell’affare!

LUCA

Un affare che stiamo concludendo capisci?

SILVIA

E lo chiami affare?

LUCA

Di questo si tratta! Comunque avremmo spiegato tutto se loro non l’avessero presa così.

SILVIA

Ma cosa vuoi spiegare, se è tutto così evidente? Hai rovinato la vita di mia figlia.(c.s.)

ENZO

Signora Silvia mi ascolti.

LUCA

Ascoltalo.

ENZO

Noi, abbiamo fatto un affare con un tizio, che ci frutterà un sacco di soldi, e dovevamo fingere di essere due persone che in realtà non siamo…

SILVIA (interrompendolo)

Vuoi dire che era per finta?

LUCA

Si, te l’ho detto che era per un affare.

ENZO

Nadia e Laura sono entrate e hanno fatto delle conclusioni affrettate, perché…..

SILVIA (c.s.)

È la verità?

LUCA

Si, è la verità. Si tratta di un affare.

SILVIA

Ma perché non gli avete spiegato tutto a loro?

LUCA

Ma perché non ci hanno dato il tempo! Ho provato a chiamarla al telefono e lei richiudeva sempre.

ENZO

Io sono andato a casa e non mi ha fatto entrare, anzi mi ha tirato una pianta che per poco mi rompeva la testa. Ecco perché dormo qui. Lei ci deve aiutare, deve convincerle ad ascoltarci.

SILVIA

Adesso gli parlerete voi stessi, sono in macchina.

LUCA

In macchina?

SILVIA

Si, non sono volute venire prima, ma adesso le convincerò, così gli spiegherete questo benedetto malinteso. (esce)

LUCA

Vestiamoci, altrimenti la spiegazione non le convincerà. (escono, poi f.c.) Tutto per colpa della nutella che hai voluto spalmarmi.

ENZO

Tutto per colpa tua invece.

LUCA

Mia?

ENZO

Si, perché non ti sei fatto le lampade, abbiamo dovuto tamponare con la nutella.

LUCA

Vuoi dire leccare la nutella.

SILVIA (f.c.)

Visto, ve lo dicevo che c’era una spiegazione!

LAURA (f.c.)

Sono proprio curiosa.

SILVIA (entrando assieme a Laura e Nadia)

Luca!

LUCA (f.c.)

Arriviamo.

SILVIA

Arrivano!

NADIA

Abbiamo sentito mamma,non siamo mica sorde!

LUCA (entrando assieme ad Enzo, vanno per abbracciare le rispettive mogli)

Amore!  (simultaneamente risponderanno con uno schiaffo)

ENZO

Amore!

LAURA

Siamo tutte orecchie, spiegate!

LUCA (tenendosi ancora la guancia per il dolore)

Si tratta di un affare, vero Enzo?

ENZO

Si, un affare. (citofono)

LUCA

Chi sarà?

LAURA

Se non rispondi, non lo saprai mai.

LUCA(risponde)

Già. Chi è? Ah, si accomodi, capita proprio a pennello. (ad Enzo) È il notaio Ascolti.

ENZO

Ah, bene, così anche lui vi spiegherà il malinteso.

LAURA

Tutti sanno del malinteso tranne noi.

LUCA (euforico)

Adesso lo saprete anche voi, e soprattutto concluderemo l’affare, con la spartizione dei soldi e tanti, diventeremo ricchi…(entra il notaio con le mani in alto seguito da Mr. Burt che ha una pistola) Signor notaiooo….

Mr. BURT

Mani alto tutti.

LUCA

Ma….ma…(Mr. Burt gli punta contro la pistola)

Mr. BURT

Mani in alto. Tu volevi rubare soldi me? Io fare buco testa, you stend? (alzano  le mani  tutti)

LUCA

Si sento!

ENZO

No, non è colpa sua.

Mr. BURT

E chi colpa, tua?

LAURA

Si, è sua la colpa.

ENZO (guarda truce la moglie)

No, per favore….

Mr. BURT

Zitto, tu non sapere chi sono io? Io uccidere tutti quanti.

SILVIA

Oh Dio svengo. (cade sulla poltrona)

NADIA

Anch’io. (cade sul divano)

LUCA

Nadia!

Mr. BURT

Fermo! (sfondando la porta irrompono 5 agenti FBI, pistole in mano)

F.B.I.

Freeze! Fbi. Put your gun on the floor! (Fermi Fbi, getta la tua pistola a terra)

Mr. BURT (esegue)

Shit. (merda)

F.B.I.

Put your hands up slowly. (Alza le mani lentamente) (Mr. Burt esegue, mentre tutti gli altri, già con le mani alzate, resteranno immobili. Al gesto dell’agente, i quattro lo arresteranno, restando ammanettati a vicenda) Ah, ah, you are finished, mister Burt.(Ah, ah, sei finito Mr. Burt) After five years, we caught you. (Dopo cinque anni ti abbiamo acchiappato) Now, you will die in sail like a lonelly worm. (Ora morirai in galera come un verme solitario.) Take him away. (Portatelo via) (escono) You can put your hands down. (Potete abbassare le mani adesso) I’m sorry for all this noise, have fun. (Mi scuso per tutto questo rumore, divertitevi) You can put your hands down, i sad. Down! Down! (Potete abbassare le mani ho detto, giù, giu.) Do yuo speak english? (Parlate inglese?) Ah…italian people are very stupid…they don’t understand! (Ah, italiani gente stupida, non capiscono niente) Boom, ah, ah..bye. (Tutti alzeranno ancora di più le mani. Dopo Laura cercherà di svegliare Nadia. Rumore dell’elicottero)

LUCA (assieme ad Enzo ed al notaio resteranno con le mani alzate)

Mamma che paura!

ENZO

A chi lo dici!

NOTAIO

Non lo dite a me!

LUCA

Ma come ha fatto a scoprirci?

NOTAIO

Dalla firma sul contratto, che era la sua!

ENZO

Era la tua firma?

LUCA

Certo se ho firmato io di chi doveva essere?

ENZO

Ma cretino, dovevi firmare con quella dell’arabo!

LUCA

E chi sapeva scriverlo!

LAURA

Invece di fare gli spaventapasseri con le mani alzate venite a darmi una mano, cretini.

ENZO

Già. Perché stiamo ancora con le mani alzate?

LAURA

Perché siete scemi! (a Luca)Vedi come sta tua suocera!

LUCA(Che si avvicina a Nadia)

Si e chi l’ammazza a quella!

ENZO (che intanto da dei schiaffi per rianimarla)

Signora Silvia!

SILVIA (dandogli un forte schiaffo)

Oh, ma che fai?

ENZO

Aia, volevo svegliarla!

SILVIA

A chi? Ho fatto finta di svenire. L’ho visto fare in un film. L’assassino ha ucciso tutti, però si è dimenticato di quella che aveva finto di svenire e nella fretta di scappare, credendola morta, non le ha sparato. Almeno mi sarei salvata io, se avveniva la stessa cosa, no?

LUCA

Che mente diabolica. Nadia, Nadia, (gli da schiaffi ma si allontana per paura d’essere colpito) Puoi svegliarti, se ne sono andati.

LAURA

Ma che fai? Questa è svenuta davvero, prendi del whisky.

LUCA

Non ne ho, ti posso offrire un martini.

LAURA

Ma che offrire cretino.

SILVIA

Aspetta che ho del profumo in borsa (si adopera con Laura)

ENZO

Quindi Mr. Burt era ricercato dalla FBI?

NOTAIO

Si a quanto pare!

LUCA

E meno male che sono arrivati giusti in tempo.

NADIA (riprendendosi)

Oh Dio, dove sono?

SILVIA

Tranquilla bambina mia, se lo sono portato via l’uomo cattivo. C’è la tua mammina non temere.

LUCA

Si, la tua mammina, che per scamparsela fa finta di svenire.

NADIA

Che paura! Penavo di morire davvero.

LUCA

A chi lo dici!

SILVIA

Dai su, adesso spiegateci tutta la situazione.

NOTAIO

A proposito di situazione. È meglio far sparire tutti i documenti. Datemi il contratto, bisogna eliminare ogni traccia. Anche l’assegno.

LUCA

Anche l’assegno?

NOTAIO

Soprattutto l’assegno!

ENZO (guardando Luca che lentamente porge l’assegno fissandolo, dispiaciuto)

Quindi…quindi…è andato tutto a monte.

LAURA

Ma si può sapere di cosa state parlando?

LUCA

Dell’affare… (si sente come sfondare la porta, entrano tre agenti della polizia)

ISPETTORE

Mani in alto polizia.

LUCA

Di nuovo?

ENZO (esegue)

Prima era l’FBI, adesso è la polizia.

LUCA

Ah beh, allora! (alza le mani)

ISPETTORE

Finalmente ti abbiamo preso con le mani nel sacco, signor affarista. Arrestatelo. (i due eseguono)

NOTAIO

Ma cosa state facendo? Ci deve essere un malinteso. State sbagliando persona.

ENZO

Infatti, lui è un notaio.

LUCA

Ascolti.

ISPETTORE

Dica.

LUCA

No, ascolti lui.

ISPETTORE

Lui lo ascolterà il giudice, non io.

ENZO

Ascolti è lui, il notaio.

ISPETTORE

Si, ed io sono il presidente! Portatelo via.(eseguono)

NOTAIO

Si pentirà di questo! Lei non sa chi sono io!

ISPETTORE

Lo so benissimo, è da un anno che lo so, per questo ti sto arrestando. Portatelo via. (escono)

LUCA

Ma se sa chi è perché lo arresta?

SILVIA

Luca, forse sei tu che non sai chi è in realtà quel tipo losco.

LAURA

Signor capitano, per favore ci vuol dire chi era quell’uomo?

ISPETTORE

Non ancora capitano, comunque, è un truffatore…

ENZO

No….

LAURA (interrompendolo bruscamente)

Zitto, dica.

ISPETTORE

È da un anno che lo stiamo pedinando, e non eravamo riusciti ad acciuffarlo nei suoi tanti imbrogli.

LUCA

Ma impossibile…

SILVIA

Zitto, fai parlare il presidente.

ISPETTORE

Ispettore prego, stavo dicendo ha truffato banche, assicurazioni, poste, aziende….

LAURA

E anche questi due scemi.

SILVIA

Meno male che è arrivato in tempo il commissario.

ISPETTORE

Ispettore prego, comunque è anche grazie ai due scemi, scusate, a loro, che l’abbiamo arrestato.

LUCA

Prego, non c’è di che, dovere di ogni cittadino quello di collaborare con la giustizia.

ISPETTORE

Adesso 10 anni non glieli toglie nessuno.

LAURA

Si, 10 anni non li fanno neanche gli assassini!

ISPETTORE

Noi facciamo il nostro dovere, poi la giustizia farà il suo corso. Scusate per l’interruzione, e voi, la prossima volta, fate attenzione alle persone con cui avete a che fare, se non volete essere arrestati per complicità.

ENZO

Ma noi non ne sapevamo niente.

LUCA

Infatti, se noi avessimo saputo, non avremmo fatto nessun affare con lui.(Enzo gli schiaccia il piede per farlo tacere) Ah.

ISPETTORE

Bravi, niente affari. Arrivederci. (esce)

ENZO

Ma chi poteva dirlo?

LUCA

Io, io lo dicevo che era pericoloso.

NADIA

Ma come l’avete conosciuto?

LAURA

Per poco non ci facevate ammazzare!

ENZO

No, ma che, non avrebbe sparato!

LUCA

E chi lo sa?

SILVIA

Meno male che non è andata come nel film. Comunque, adesso spiegateci come sono andati i fatti, per filo e per segno, tutti i particolari, così si viene a capo di questo benedetto malinteso. (i due si guardano, spronandosi a cominciare a vicenda) Forza.

ENZO

Parli tu?

LUCA

Parla tu, io ascolto!

ENZO

Dunque, abbiamo conosciuto..

LUCA (interrompendolo)

Tu, hai conosciuto, precisiamo, i particolari.

ENZO

Io ho conosciuto il notaio Ascolti..

LUCA (c.s.)

Che in realtà non era un notaio!

ENZO

Certo, ma questo mi sembra che l’abbiano capito tutti.

LUCA

Si, ma è per la precisione capisci.

ENZO

Capisco, comunque, ho conosciuto il notaio, che non era notaio, poi ci abbiamo parlato..

LUCA (c.s.)

Tu, ci hai parlato prima.

ENZO

Vuoi parlare tu?

LUCA

No, no parla, parla.

ENZO

E allora non m’interrompere, oh.

LUCA

È soltanto per precisare capisci?

ENZO

Quindi, abbiamo concordato un appuntamento per pianificare l’affare…

LUCA

Ed io ho detto subito che ero contrario, dillo, dillo che dicevo che era un affare pericoloso….(entra dalla finestra, con il passamontagna, ma cade a terra inciampando nella tenda che lo avvolgerà)

ROS

Porc… mani in alto.

LUCA

Ancora, e basta ora.

ROS (svincolandosi dalla tenda)

Mani in alto.

SILVIA

O Dio, i ladri, svengo. (al solito finge di svenire)

NADIA

Anch’io mi sento male. (finge anch’ella)

LAURA

O Dio mi sento mancare. (fingendo cade sul divano)

LUCA

Anch’io mi sento svenire.(va per accasciarsi, ma alle sue parole si rialza immediatamente)

ROS

Il prossimo che sviene lo uccido. (gridando ai suoi colleghi fuori) Tutto ok, potete entrare.

VOCE F.C.

Dalla porta o dalla finestra?

ROS

Come volete. (il primo entrerà dalla finestra, ma cadrà a terra lamentandosi) Esposito, entra dalla porta che è meglio. (entra dalla porta e terrà sotto mira i presenti, lo stesso farà l’altro) fate una perlustrazione in casa. (faranno scena)

LUCA

Forse avete sbagliato casa! Qui non c’è niente da rubare!

ROS

Ma che rubare, cosa stai dicendo, stai zitto e fermo.

ENZO

Ma non siete ladri?

ROS

Siamo il gruppo dei Ros.

LUCA

Conosci questo gruppo? (Enzo nega) Che genere di musica fate?

ROS

Siamo carabinieri del Ros!

ENZO

Forse vuole dire del Ris, come la fiction?

LUCA

Ah, si già, hai visto la puntata di ieri sera? Hanno scoperto, con il residuo del fumo della sigaretta che si trovava nella stanza, chi era l’assassino.

ROS

E chi era?

LUCA

Non lo pensereste mai.

ENZO

Dai, dicci chi era.

ROS

Comunque, noi siamo i Ros, Raggruppamento Operativo Speciale, e quelle sono tutte stronzate che fanno vedere alla tv.

LUCA

L’assassino era il segretario.

ROS

Basta, non m’interessa chi era l’assassino.

LUCA

Ma siccome prima sembrava interessato. E comunque, io come faccio a sapere che siete effettivamente dei carabinieri e non dei ladri travestiti da carabinieri?

ENZO

Ma travestiti di che, se non hanno niente che possa farli sembrare carabinieri?

ROS (mostrando il distintivo)

Ecco il distintivo. Chi è dei due, l’affarista? (Luca indica Enzo)

ENZO

Io?

LUCA

Tu, hai voluto per forza fare l’affare!

ROS

Bene, finalmente ti ho acciuffato!

ENZO

C’è un malinteso, il notaio, detto l’affarista, è stato arrestato poco fa dalla polizia!

ROS

Si, cosa mi vorreste dare a bere?

LUCA

Cosa vuole, un martini, un tè, dica.

ROS

Senza fare gli spiritosi, voglio sapere chi è il sedicente affarista?

LUCA

A parte che non era seducente per niente, ma le ripeto che lo ha arrestato la polizia.

ROS

Io non ho visto nessuna polizia. (rientrano i due) C’è qualcuno. (negano) Voi avete visto per caso la polizia da queste parti? (c.s.) Visto? La polizia non è stata qui, altrimenti l’avremmo vista.

LUCA

Ma forse vi eravate un po’ distratti.

ROS

Basta, questo scherzetto non funziona con me, forse ha funzionato con la polizia, ma non con me. Documenti. 

ENZO

Ma guardi…

ROS

Sto perdendo la pazienza, muovetevi.(Luca cerca di prendere i documenti in tasca) Fermo, cosa credi di fare?

LUCA

Devo prendere il documento!

ROS

Lentamente, molto lentamente. (Luca esegue, e anche quando ha già tirato fuori il documento sarà sempre lento) Forza, si muova? (prende anche quello di Enzo, poi ai due, che cambiamo postura) Teneteli d’occhio. (guarda e il documento e Luca per alcune volte) Ah, ah, questo documento è falso, la foto non è la sua.

ENZO (avvicinandosi)

Quello è il mio documento.

ROS (guardandolo)

Lo dicevo che c’era qualcosa che non andava. Lombardo Enzo, nato a …(legge borbottando) Milani Luca, nato a…(c.s.) disoccupato. Siete coetanei!

LUCA

No, io sono capricorno.

ROS

I loro documenti. (indicando le donne)

ENZO

Le ripeto che il suo uomo l’hanno già arrestato, sta perdendo tempo.

ROS

Voglio i loro documenti, e non mi fate perdere tempo.

LUCA

Ma scusi, loro sono donne, che centrano?

ROS

E chi me lo dice che sono davvero donne? Lui è capace di mimetizzarsi anche come tavolo, documenti.

LUCA (avvicinandosi prudentemente)

Suocera, sveglia, non sono ladri, sono i carabinieri, e vogliono i documenti.

SILVIA(prontamente prende subito i documenti)

Ah si, meno male, che paura che ho avuto. Ecco a lei.

ROS

Allora…(legge mormorando) Le altre?

ENZO

Loro sono svenute, più in profondità, anzi dovremmo chiamare l’ambulanza.

ROS

Tranquilli, ci penso io. (spara dei colpi in aria, Laura e Nadia spaventate gridano a vicenda) Visto, funziona sempre.

SILVIA (tranquillizzando Nadia)

Niente, niente bambina mia, sono i carabinieri. Visto tutto per colpa tua. (a Luca)

LUCA(indicando Ros)

Mia? Veramente è stato lui, ed ha sbucato anche il soffitto.

ROS

Mi dia il documento delle signore per controllare la loro entità. (c.s.) Porca troia, non sono neanche loro. Dove l’avete nascosto?

LAURA

Ma che nascosto, l’ha arrestato la polizia.

LUCA

È arrivata prima di voi! Vi ha fregato!

ROS

Niente ironia!

SILVIA

Secondo me avete perso tempo, perché siete entrati dalla finestra.

LUCA

E l’avete rotta!

ENZO

Ma perché siete entrati dalla finestra?

ROS

Perché noi abbiamo sempre un secondo piano!

LUCA

Ma se siamo a pian terreno!

ROS

Un piano di riserva. Il nostro piano prevedeva di fare irruzione sfondando la porta, ma arrivati sul posto, la porta era già sfondata, e abbiamo attuato il piano b. Comunque, qualcuno deve venire in centrale per stilare il rapporto.

LUCA

Stirare il cappotto?

ROS

Giovanotto poco spirito, chi viene?

SILVIA

Andateci voi due, dopo tutto quello che avete combinato vi dovrebbero anche arrestare per un paio di giorni, così vi servirà da lezione.

ENZO

Ma che lezione.

LUCA

Ma stai zitta.

ROS

Allora, chi viene?

LUCA (sia Enzo che Luca fanno gli indifferenti)

Facciamo la conta.

ROS

Ma che conta e conta, chi è il proprietario di casa. (Laura ed Enzo indicano Luca) Andiamo.

LUCA

No, no, un momento, non sono io!

ROS

Ci vogliamo decidere, che comincio ad aver caldo con il cappuccio!

SILVIA

Ma perché non li togliete?

ROS

Signora, noi stiamo lavorando, non stiamo giocando al nascondino. Giovanotto, andiamo.

LUCA

Non sono io il proprietario, è lei. (indicando la suocera)

SILVIA

Io?

LUCA

Si, hai voluto l’usufrutto a vita, quindi la proprietaria resti tu.(ai due carabinieri) Portatela via, arrestatela, tenetevela un paio di settimane, anzi un paio d’anni. Così impara a farsi i fatti suoi.

SILVIA

Lo so che mi vorresti 20 metri sotto terra!

LUCA

No, ne basterebbero soltanto due.

SILVIA

Vigliacco.

ROS

Andiamo signora, ho perso troppo tempo. (escono Silvia e tutti i carabinieri, buio)

VOCE F.C.

E già, adesso vorreste sapere come andrà a finire. Diciamo che ne avete tutto il diritto. Dopo aver finalmente raccontato come sono andati esattamente i fatti, i due hanno avuto una bella ramanzina e una dolorante tirata d’orecchie. (effetto foto, si vedranno le mogli che tireranno le orecchie ai mariti, uno dei quali sarà anche in ginocchio, restando fissi per alcuni secondi poi buio) Dopodiché tutto si è risolto per il verso giusto, Enzo continua a lavorare come banconista, mentre Luca è stato assunto nello stesso bar come cassiere, non so quanto ci resterà. Finalmente sia Nadia che Laura sono in dolce attesa, (effetto foto, le donne saranno sul divano con una mano sulla pancia, mentre i due in un angolo a confabulare) mentre i due quando possono, sognano, anzi, tramano, l’affare della loro vita. (buio) Come dice il proverbio, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Del resto come biasimarli, viste le difficoltà economiche della vita, dove è già un’impresa sbarcare il lunario, soprattutto ora, con l’arrivo dei bebè. (c.s. si vedranno con I due bambini in braccio) Ah, dimenticavo, la suocera, dopo aver completato il laborioso rapporto con i carabinieri, è tornata a fare il suo solito mestiere, cioè la ficcanaso. (c.s. Silvia come se volesse impacciarsi, e Luca che la guarda torvo) Ogni tanto però, quando i quattro amici spensierati si vogliono divertire, ecco che la suocera impicciona cambia subito mestiere, e facendolo con gioia, amore e dedizione, diventa la nonna per l’occasione. (c.s. si vedrà Silvia sul divano con in braccio i due bebè, mentre i quattro in prossimità della porta che salutano, poi buio)

  

 

   

FINE