L’ala o la coscia? Questo è il problema!

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L’ALA O LA COSCIA

Codice SIAE 891991A

L’ALA O LA COSCIA?

QUESTO E’ IL PROBLEMA !!!!

Commedia brillante in 2 atti di SALVATORE SOTTILE

Personaggi:

AGATA  L’ALA

ANSELMO  LACERTO

CAMILLO  MANZO

DOMINIQUE  LA COSCIA

ATTO PRIMO

La scenografia: l’elegante soggiorno del classico appartamento fuori città, solitamente appartenente a persone facoltose e , in quanto seconda casa, adibito o a luogo di svago e vacanze o a garconnierre. Nel nostro caso si propende più per la seconda destinazione d’uso, visto che per Anselmo Lacerto questo luogo rappresenta il “teatro” di scorribande amorose con esponenti del gentil sesso. Solo occasionalmente ci porta la consorte Agata L’Ala per malinconici e noiosi fine settimana all’insegna del “volemose bene”! Quindi è ininfluente la specificazione rigorosa di arredi, oggetti e quant’altro ci sia nella scenografia; l’unico obbligo è il comodo divano a tre posti che non può mancare. E’ opportuno precisare che in corrispondenza del proscenio o della ribalta si immaginerà uno spazio multifunzionale che, alla bisogna, rappresenterà vari esterni nei quali possono trovarsi i personaggi, specialmente quando, in luoghi diversi, comunicano per cellulare tra di loro.

AGATA   -  (Parlando al cellulare) Ti devi decidere mia cara. Non puoi continuare

                           così all’infinito.

DOMINIQUE – Lo so ma mi piacciono tutti e due! Hanno un certo fascino!

AGATA          -  D’accordo, saranno anche due uomini speciali, però non so fino a

                           quando ti potrai dividere tra loro!

DOMINIQUE -  Non ci voglio pensare! Io gliel’ho detto, dottoressa, perché lei è

                           la mia analista.

AGATA          -  Ed è proprio perché sono la tua analista tu devi essere sincera! Senti,

                           facciamo una cosa, lunedì allo studio mi racconti tutto, va bene?

DOMINIQUE -  Certamente! Ne avrò di cose da raccontare! Mi aspetta uno di quei

                            fine settimana da sballo!

AGATA          -  Ti aspetto lunedì, allora?

DOMINIQUE -  Non mancherò.

AGATA          -  E fai la brava, mi raccomando!

DOMINIQUE -  Questo non glielo posso promettere! Lo sa che sono birichina!

AGATA          -  E allora vuol dire che quando ci vedremo ti tirerò le orecchie! Ciao,

                           cara!

DOMINIQUE -  Buon fine settimana, dottoressa.

AGATA          -  Grazie, altrettanto.

Entrambe chiudono. Dominique esce. Agata forma sul suo cellulare un nuovo numero. Entra Camillo a cui suona il cellulare.

AGATA          -  Tesoro!

CAMILLO      -  Miciona!

AGATA          -  E’ fatta! Il fine settimana è nostro!

CAMILLO      -  Veramente?

AGATA          -  Sì, mio marito parte per un congresso!!!!

CAMILLO      -  Fantastico! E allora abbiamo tutto il tempo per fare follie!

AGATA      -   Sì, tesoro! Non vedo l’ora!

CAMILLO  -  Mi sono comprato un paio di boxer…

AGATA      -  Ma dai! E come sono?

CAMILLO  -  Bianchi con gli ippopotami a bagnasciuga!

AGATA      -  Fantastico!

CAMILLO  -  E ho pensato anche a te!

AGATA      -  Non mi dire!

CAMILLO  -  Sì! Un completino mozzafiato! Tutto leopardato!

AGATA      -  Sarò la tua odalisca!

CAMILLO  -  Sì! Sarà un dolce tour de force intervallato da qualche momento

                       di ristoro!

AGATA      -  Ma certo, tesoro! Sai cosa facciamo? Prima di rintanarci nella nostra

                       tana, ci facciamo una spesa megagalattica!

CAMILLO  -  Ottima idea! Anche perché nella tua villa, la vicinanza del mare mi

                        stuzzica l’appetito!

AGATA      -  Quando mi vieni a prendere?

CAMILLO  -  Alle cinque!

AGATA      -  Alle “cincos della tardas”?

CAMILLO     -  Adios “muchacha”!!!!!

AGATA       - Adios  “muchacione”!!! Ciao, tesoro, a più tardi!

CAMILLO   - Ciao, amore.

Entrambi chiudono. Agata esce. Camillo forma un numero sul suo cellulare. Entra Dominique.

DOMINIQUE – Pronto?

CAMILLO      -  Bambolina!

DOMINIQUE -  Porcellino mio!

CAMILLO      -  Bambolina mia, quante volte ti ho detto che non mi piace che mi

                           chiami così!

DOMINIQUE -  Ma come, se in certi momenti mi dici:”E dimmelo, dimmelo che

                            sono il tuo porcellino!”

CAMILLO      - Ma quando ti chiedo di dirmelo? In certi momenti! Solo ed

                           esclusivamente in certi momenti!

DOMINIQUE – Perché, poi, cessi di esserlo?

CAMILLO      - Non è che cesso…

DOMINIQUE  - Allora, non cessi?

CAMILLO       - No, non cesso! E poi esprimiti diversamente!

DOMINIQUE  - Perché, cosa ho detto?

CAMILLO       - Mi parli di cessi….e poi, scusa, ma parlare della nostra intimità

                           in pubblico….

DOMINIQUE  - Veramente, io sono sola a casa.

CAMILLO       - Io, invece, sono fuori. Anzi, ti ho telefonato anche per questo. Sto

                            per partire.

DOMINIQUE  - E dove vai?

CAMILLO       - Dove vado? Vado a Roma. Sai, lunedì devo andare a difendere un

                             pezzo grosso della finanza che è stato scoperto a casa di un trans…

DOMINIQUE  -  Tutti con i trans se la fanno!

CAMILLO       -  Che vuoi che ti dica! Un caso complicato! Ci sono di mezzo anche

                            i servizi segreti! Lunedì comincia il processo.

DOMINIQUE  - E così dovremo saltare il week-end!

CAMILLO       - Purtroppo! Il sottoscritto avvocato Camillo Manzo deve andare a

                           compiere il suo dovere!

DOMINIQUE  - Cosa mi porti da Roma?

CAMILLO       -  Sarà una sorpresa!

DOMINIQUE  -  E allora, vorrà dire che la sottoscritta Dominique La Coscia sarà

                            in costante attesa del ritorno del suo avvocato Camillo Manzo che la

                            strabilierà con una straordinaria sorpresa portata dalla capitale!

CAMILLO       -  Mi è arrivato il messaggio!

DOMINIQUE  -  Non mi deludere!

CAMILLO       -  Stai tranquilla! Ora ti saluto.

DOMINIQUE  -  Buon viaggio, porcellino!

CAMILLO       - Ancora…..e va bene,  te lo concedo! Il tuo porcellino ti manda un

                           bacino!

DOMINIQUE  - No, il bacino non mi basta!

CAMILLO       - Siamo per telefono, tesoro, che vuoi che faccia?

DOMINIQUE  -  Fammi il verso!

CAMILLO       -  Il verso? Quale verso?

DOMINIQUE  - Il verso del porcellino! Lo fai così bene!

CAMILLO       - Ma qui, davanti a tutti…

DOMINIQUE  - Non me ne frega niente! Fammi il verso del porcellino!

CAMILLO       - E va bene! (Esegue)

DOMINIQUE  - Fantastico! Come fai il porcellino tu non lo fa nessuno!

CAMILLO       - Modestamente, io nell’intimità…

DOMINIQUE  - Ma io mi riferivo al verso!

CAMILLO       - Perché, il resto, invece….

DOMINIQUE  - Che c’entra . Il resto…..

CAMILLO       - Meglio non approfondire!

DOMINIQUE  - Appunto.

CAMILLO       - Io scappo, tesoro.

DOMINIQUE  - Fai buon viaggio, tesoro.

CAMILLO       - Grazie, amore! Ci vediamo al mio ritorno!

DOMINIQUE  - Non farò che pensare a te!

CAMILLO       - Anch’io!

DOMINIQUE  - Ciao!

CAMILLO       - Ciao, bambolina!

Entrambi chiudono. Camillo esce. Dominique forma un numero sul suo cellulare. Entra Anselmo.

ANSELMO      -  Pronto….

DOMINIQUE  -  Porcellino mio!

ANSELMO     -  Topolina!

DOMINIQUE -  Mi sono liberata!

ANSELMO     -  Dici sul serio?

DOMINIQUE  - Te lo giuro! Ho annullato tutti i miei impegni!

ANSELMO      - E allora, staremo insieme?!

DOMINIQUE  - Ma certo! E non vedo l’ora!

ANSELMO      - A chi lo dici?

DOMINIQUE  - Tu, piuttosto, con tua moglie con la metti?

ANSELMO      - Le ho detto che parto per un congresso.

DOMINIQUE  - E lei se l’è bevuta?

ANSELMO      - Ma certo! Le beve sempre! Sai,è una donna ignorante, di poche

                            pretese! Direi, ingenua! Io le ho detto che vado al congresso ed

                            invece ti porto nella mia villa al mare! Così a mezzanotte ci

                            faremo tutti e due il bagno nudi!

DOMINIQUE   - Ma fa freddo!

ANSELMO       - Meglio! Così abbiamo la scusa per riscaldarci!

DOMINIQUE   - Le studi sempre tutte!

ANSELMO       - Modestamente, il sottoscritto ingegner Anselmo Lacerto è un

                            vulcano in perenne eruzione! Ti strabilierò , topolina! E quando

                             mi avrai assaggiato…

DOMINIQUE   - Guarda che io ti ho già assaggiato!

ANSELMO       - Lo so! Ma ogni volta è come se fosse la prima volta! Io sono

                             uno che graffia!

DOMINIQUE   - Sei un micione!

ANSELMO       - Sì, sono il tuo micione!

DOMINIQUE   - E dai fammelo vedere!

ANSELMO       - Per telefono?

DOMINIQUE   - Ma che hai capito?

ANSELMO       - Quello che hai detto!

DOMINIQUE   - Fai il micione!

ANSELMO       - Te lo faccio poi in privato!

DOMINIQUE   - No, subito! Voglio il micione!

ANSELMO       - E va bene! Miaooooo!!!!!!! Contenta?

DOMINIQUE   - Ma non è il micione che piace a me!

ANSELMO       - Quello poi te lo faccio dopo!

DOMINIQUE   - No subito!!!

ANSELMO       - Ma, topolina, c’è gente….

DOMINIQUE   - Non mi interessa! Fammi il micione che, eccitato, fa le fusa!

ANSELMO       - No, quello non posso!

DOMINIQUE   - Io voglio quello!

ANSELMO       - Propongo una transazione! Il micione timido!

DOMINIQUE   - No, il micione timido, adesso, non mi interessa!

ANSELMO       - Ma se quando lo faccio ti piace sempre!

DOMINIQUE   - Sempre, ma non ora!

ANSELMO     - Ma, credimi, mi trovo in una situazione…

DOMINIQUE – D’accordo, ti voglio venire incontro…

ANSELMO     - Grazie, topolina!

DOMINIQUE – Fammi il micione castrato!

ANSELMO     -  No, il micione castrato, adesso, no!!!!

DOMINIQUE  - Il micione castrato, sì!

ANSELMO     - A questo punto preferisco il micione eccitato che fa le fusa!

DOMINIQUE  - No, adesso voglio quello castrato!

ANSELMO     - Ma ti prego…..

DOMINIQUE – Il micione castrato!

ANSELMO       - (Esegue facendo il verso)

DOMINIQUE   - Non c’è male! Ma puoi fare meglio!

ANSELMO       - Ti assicuro che più tardi, nell’intimità, te li faccio tutti!!!!

DOMINIQUE   - Anche il micione trans?

ANSELMO       - Quello è il migliore del mio repertorio!

DOMINIQUE   - E io ti faccio la topolina in trappola!

ANSELMO       - La topolina in trappola mi fa impazzire! Guarda, ora mi preparo e

                             fra un’ora sono sotto casa tua!

DOMINIQUE   - Ed io ti aspetto!

ANSELMO       - A dopo, topolina!

DOMINIQUE   - A presto , micione!!!!!

Chiudono entrambi. Dominique esce. Anselmo forma un numero sul suo cellulare. Entra Agata.

AGATA            -  Pronto…

ANSELMO      -  Cara, sono io.

AGATA           -  Non sei ancora partito per il congresso?

ANSELMO      -  C’è un ritardo. L’aereo non è ancora arrivato.

AGATA           -  E non farai tardi al congresso?

ANSELMO     -  Che c’entra? Il congresso è domani. Ci sto andando un giorno

                           prima per evitare complicazioni. Metti che partivo domani e l’aereo

                           riportava lo stesso ritardo di oggi, allorà sì che avrei rischiato di

                           perdermi l’inizio e fare brutta figura con gli altri congressisti! Lo sai

                           che mi piace essere previdente.

AGATA           - La prudenza e la previdenza sono le tue migliori qualità!

ANSELMO      - Senti, è inutile che mi prendi in giro! Io non sono come una

                            personcina di mia conoscenza che risponde al nome di Agata L’Ala

                            che arriva sempre all’ultimo minuto!

AGATA           - Ma intanto arrivo!

ANSELMO     - Facendo stare col fiato sospeso chi ti aspetta!

AGATA           - E va bene, che sarà mai?! Un po’ di suspence nella vita non guasta!

ANSELMO     - Sì, ma tu esageri, mia cara!

AGATA           - Mi piace l’imprevisto, la sorpresa! Ho un temperamento passionale,

                           io!

ANSELMO      - Con questo cosa vorresti dire?

AGATA         -  Niente, caro! Ho solo rilevato che tu non ami sconvolgere la

                          tua vita che è organizzata da quando ti alzi a quando ti rimetti a

                          letto!

ANSELMO   -  E’ vero, a me piace pianificare!

AGATO        -  Appunto! Tu pianifichi! Sono io quella che improvviso!

ANSELMO   -  Lo so! E comunque, non mi sorprendi più di tanto! Anche tu,

                         nelle tue sortite estemporanee, sei più prevedibile di quanto non

                         pensi!

AGATA        -  Ne sei sicuro?

ANSELMO   -  Guarda, ci metterei la mano sul fuoco!

AGATA        -  E allora vedi di non bruciarla.

ANSELMO   -  Non c’è questo pericolo!

AGATA        -  Contento tu….

ANSELMO  -  Piuttosto , che farai questo fine settimana?

AGATA        - Che vuoi che faccia? Resto a casa. Guardo un po’ di televisione,

                         leggo un po’….

ANSELMO   - Perché non vai al cinema, scusa?

AGATA        - Mah, non so….e poi, con chi?

ANSELMO  - Telefona a tua sorella.

AGATA       - Ma sei pazzo? Quella mi scarica tutti i suoi problemi!

ANSELMO  - Non sei un’analista, scusa?

AGATA       - Ma devo esercitare pure nei fine settimana? E poi, nel caso di mia

                       sorella non ci basterebbero Freud o Jung!! E’ un caso disperato!

                       Metterebbe a dura prova chiunque! Finirei io, poi, dopo averla

                       ascoltata, ad aver bisogno dell’analista!

ANSELMO  - Ottima idea! Così provi a capire come si sta sul lettino!

AGATA       - Preferisco stare dietro il lettino!

ANSELMO  - D’accordo. Adesso ti saluto.

AGATA       - Buon congresso. E fai il bravo.

ANSELMO  - Non ti preoccupare. Bacini.

AGATA       - Bacini.

Chiudono entrambi. Buio.

All’interno della casa. Agata e Camillo entrano portando le buste della spesa.

CAMILLO   -  Abbiamo svaligiato il supermercato!

AGATA       -  Se deve essere orgia , che orgia sia!

CAMILLO   - Mi fai impazzire quando fai così!

AGATA       - A me le cose piace farle bene! Non vorrai restare con l’acquolina in

                       bocca, spero!

CAMILLO   - Non ci penso nemmeno! Mi voglio sfogare!

AGATA       - La vita è una e ce la dobbiamo godere!

CAMILLO   - Sante parole!

AGATA       - E’ mio marito che si porta la testa col suo salutismo rampante! Che,

                       poi, secondo me, nasconde l’anima del gaudente represso!

CAMILLO  - Senti, non vorrai parlarmi di tuo marito, spero!

AGATA        -  Per carità! Già non so come faccio a sopportarlo tutti i santi

                         giorni, figurati se mi vien la voglia di parlarne anche ora!

CAMILLO    - Anche perché mi sembra di cattivo gusto.

AGATA        - Di pessimo gusto, vorrai dire.

CAMILLO    - Pensiamo prima a cosa iniziare a mettere sotto i denti!

AGATA        - Io consiglierei un bel pollo allo spiedo!

CAMILLO    - Pollo allo spiedo! Fantastico!

AGATA        - A me piace il petto! A te?

CAMILLO    - E me lo domandi? L’ala!

AGATA        - Specialmente, poi, se si chiama anche Agata e fa l’analista!

CAMILLO    - Oh, ma lo sai che sei perspicace! Non era facile…..

AGATA         - Stupido!

CAMILLO     - Vado a darmi una rinfrescatina in bagno!

AGATA         - Ed io vado in cucina a tagliare il pollo!

CAMILLO     - Ecco, brava!

AGATA          - Anzi, prima di tagliare il pollo, vado al piano di sopra a preparare

                          il letto!

CAMILLO      - Il letto! Mi fa eccitare solo il pensiero!

AGATA          - E non sai che lenzuola metto!

CAMILLO      - Come sono?

AGATA          - Sorpresa!

CAMILLO      - D’accordo! Io vado!

AGATA          - Anch’io!

Escono entrambi. Una per la comune, l’altro per il bagno.

Entrano Anselmo e Dominique.

ANSELMO      -  E voilà!

DOMINIQUE   -  Ma è bellissima!

ANSELMO       - E ancora non hai visto niente! C’è il piano di sopra, reparto

                            notte, non so se ho reso l’idea!

DOMINIQUE   - Sì, però c’è una cosa che avresti dovuto fare e, invece, non hai

                             fatto!

ANSELMO       - Che cosa, topolina?

DOMINIQUE   - Prendermi in braccio e introdurmi romanticamente!

ANSELMO       - Come fanno nei film americani?

DOMINIQUE   - Già!

ANSELMO       - Ma qui siamo in Italia.

DOMINIQUE    - E chi se ne importa?

ANSELMO       -  E poi, sono sicuro, che non si usa più neanche li!

DOMINIQUE   -  E tu fregatene! A me piace!

ANSELMO       - E allora….

DOMINIQUE    - Che aspetti?

ANSELMO        - Appunto, che aspetto?!

DOMINIQUE     - Usciamo, mi prendi in braccio e rientriamo.

ANSELMO         - D’accordo.

Escono entrambi.

Dalla porta del bagno.

CAMILLO     - Agata!

AGATA         - (Da fuori) Dimmi.

CAMILLO     - Mancano gli asciugamani.

AGATA         - (c.s.) Appena finisco il letto te li porto.

CAMILLO     - Fai con comodo, non ho fretta.

AGATA         - (c.s.) Okay.

Camillo rientra in bagno.

Rientra Anselmo portando in braccio Dominique.

ANSELMO       - (Col fiatone) Eccoci qua!

DOMINIQUE   - (Scendendo) Ci hai il fiatone?

ANSELMO       - Io? Il fiatone? Ma per carità! E’ l’eccitazione! Sono eccitatissimo!

DOMINIQUE   - Veramente, più che eccitato mi sembri affaticato!

ANSELMO       -  Ma è una tua impressione, topolina! Presto vedrai! Ti accorgerai!

DOMINIQUE   - Sì, però prima mi devo dare una rinfrescatina. Dov’è il bagno?

ANSELMO       -  Quella porta.

DOMINIQUE   -  Ci metterò un secondo.

ANSELMO       - Okay, topolina!

Dominique si dirige verso il bagno e poi si arresta davanti alla porta.

DOMINIQUE   - A proposito, non abbiamo fatto la spesa.

ANSELMO       -  Che problema c’è? Abbiamo un ristorantino qua vicino che è un

                             amore. Io poi conosco il proprietario e sicuramente ci tratterà

                             bene!

DOMINIQUE -  Ma non se ne parla nemmeno! Noi non dobbiamo uscire per nessuna

                            ragione al mondo! Questo deve essere il nostro rifugio, il nostro

                            Bunker! Dobbiamo cucinare!

ANSELMO      - E allora, c’è un supermercato qua davanti che è una meraviglia!

DOMINIQUE   - Andiamoci!

ANSELMO      -  Ma non ti dovevi dare una rinfrescatina?

DOMINIQUE   -  Me la do dopo, non c’è problema!

ANSELMO       -  Andiamo.

DOMINIQUE   -  Lo dobbiamo svaligiare il supermercato!

ANSELMO       - Svaligiare? Approvvigioniamoci, topolina, ma con moderazione!

DOMINIQUE   - Moderazione? Al diavolo la moderazione! Ogni tanto bisogna

                            lasciarsi andare!

ANSELMO     -  Si, ma senza abusare! Mangiar troppo può fare male! Io a tavola

                            cerco di contenermi!

DOMINIQUE  - E a letto?

ANSELMO     - A letto è un’altra storia!

DOMINIQUE – E allora, fai un’eccezione anche a tavola!

ANSELMO     -  Ai comandi, topolina!

DOMINIQUE  - Andiamo, porcellino!

ANSELMO      - Porcellino o micione?

DOMINIQUE  -  Porcione!!!!!

ANSELMO     -  Sìììì!!!!!!!!

Escono entrambi. Rientra Agata con gli asciugamani.

AGATA           -  Ecco gli asciugamani, tesoro.

Agata entra in bagno. Rientrano Dominique e Anselmo.

DOMINIQUE  -  Scusami, ma ho dimenticato la borsa.

ANSELMO      -  Voi donne non ne sapete proprio fare a meno.

DOMINIQUE  -  Anche voi maschietti, se è per questo.

ANSELMO      -  Cosa vorresti dire , scusa?

DOMINIQUE  - Che anche voi portate o il borsello o il marsupio.

ANSELMO      - Ma che ne sai tu del borsello? Quando si usava non eri neanche

                            nata.

DOMINIQUE  - Mi sono documentata. Ho studiato storia della moda e del costume.

ANSELMO      - E comunque, anche il marsupio comincia ad essere in disuso.

DOMINIQUE  - Già.

ANSELMO      - E visto che siamo rientrati ne approfitto anch’io per andare un

                            attimo in bagno.

DOMINIQUE  - No, ti prego, ci vai quando torniamo.

ANSELMO     -  E’ impossibile, ci devo proprio andare!

DOMINIQUE -  Ti prego!

ANSELMO     -  Devo, topolina, devo!!!!!!!

DOMINIQUE -   Prostata?

Pausa.

ANSELMO     -  Hai ragione! Ci vado dopo!

Escono. Escono dal bagno Agata e Camillo.

Riescono Agata e Camillo.

CAMILLO       -  Tesoro, cerca di capire! Mi hai preso in contropiede!

AGATA            -  Pensavo che la doccia insieme con tutto quello che sarebbe seguito

                             poteva essere un ottimo aperitivo!

CAMILLO        - Ma infatti, è un ottimo aperitivo! Solo che io sono un po’ emotivo...

                             Mi conosci da dieci anni e sai che per carburare ….

AGATA            -  Ci metti un pochino!

CAMILLO        -  Sì, ma quando parto però, chi mi frena?!

AGATA            -  E allora, che facciamo? Mangiamo e poi…..

CAMILLO        -  Vedi, ora mi sento….

AGATA            -  Ma come? Se prima, in bagno….

CAMILLO        -  In bagno! Ma ora, fuori dal bagno, il risveglio del coyote!

AGATA            -  (Ridendo) Bella questa!

CAMILLO        -  Modestamente, non mi manca il senso dell’umorismo!

AGATA            -  E’ quello che manca a mio marito!

CAMILLO       -  Un’altra volta? Sta diventando un’ossessione tuo marito!

AGATA           -  Guarda che a me di mio marito non me ne frega niente!

CAMILLO       -  Non sembra proprio! Lo nomini continuamente!

AGATA            - Ma chi ci pensa?! Figurati se in questo momento mi metto a

                              pensare a lui!

CAMILLO         -  Non ci pensi tu ! Ma ci penso io! E non ti dico con quali

                              effetti!

AGATA             -  Quali effetti?

CAMILLO         -  Ero in pista, stavo per decollare e invece…..

AGATA             -  Non decolli?

CAMILLO         -  Sciopero dei controllori di volo!

AGATA             -  Eh, ma insomma, la cosa comincia a preoccuparmi!

CAMILLO        -   Lo sai che basta un nonnulla per smontarmi!

AGATA            -    Sì, ma come ti smonti, ti rimonti!

CAMILLO        -    Se non mi parli di tuo marito non ci sono problemi!

AGATA            -    Ti giuro che non lo nominerò più!

CAMILLO        -    Ha un effetto devastante!

AGATA            -    Anche il bagno,però!

CAMILLO        -    Certo! E dovresti saperlo il motivo!

AGATA            -    Veramente, non ricordo….

CAMILLO       -  Ti ricordi, quella volta, in quel ristorantino quando fummo assaliti

                             da una gran voglia…

AGATA            -   E’ vero, e io ti ho trascinato alla toelette!

CAMILLO        -  Perfetto! Ti ricordi cos’è successo proprio nel momento più bello,

                             nel momento culminante?

AGATA            - (Ridendo) Certo, che me lo ricordo! E’ entrato un seminarista!

CAMILLO        - Appunto!

AGATA            - Poverino! Ha fatto una faccia!

CAMILLO        - Tu pensi alla sua faccia! Pensa alla faccia che ho fatto io, invece!

AGATA            -  Veramente, in quel momento non mi interessava la tua faccia!

CAMILLO        - Mi sono scioccato!

AGATA            - Sì, ma lo devi superare lo shock, tesoro!

CAMILLO        - E’ che quando siamo insieme in bagno mi sembra che debba

                             sempre entrare qualcuno!

AGATA            - Ma qui siamo solo tu ed io!

CAMILLO       - Lo so, ma non si sa mai!

AGATA            - Senti, facciamo una cosa, adesso ci vado io a darmi una

                             rinfrescatina, tu puoi, intanto iniziare a mettere qualcosa sotto i

                             denti!

CAMILLO        - No, mai senza di te! Tanto che fretta c’è?!

AGATA            -  Sempre cavaliere!

CAMILLO        - Modestamente!

AGATA            - Allora, me lo fai un favore?

CAMILLO        - Agli ordini, mon cherie!!!!!

AGATA            - Sempre se ti va, non sei obbligato a farlo.

CAMILLO        - Ogni tuo desiderio è un ordine!

AGATA            - Me le annaffi quelle piante che ci sono in giardino?

CAMILLO        - Ma certo, tesoro! Io faccio di tutto e di più per te!

AGATA           -  Grazie, amore!

CAMILLO       -  Quando mi chiami amore sento un brivido!

AGATA           -  Un brivido? Non mi dire che sei pronto?! No, perché se è

                            così rimandiamo a dopo sia la rinfrescatina che le piante…

CAMILLO       -  Ecco…..falso allarme!

AGATA           -  E che ca….spita!!!!

CAMILLO       -  Cerca di capire, mi sembrava….ma….

AGATA           -  Fumata nera!!!!!

CAMILLO       -  Comunque, siamo sulla buona strada!

AGATA           -  E meno male che siamo sulla buona strada! Pensa se eravamo

                            messi male!

CAMILLO       -  No, tutto sotto controllo!!!

AGATA           -  C’è qualche speranza?

CAMILLO       -  Abbiamo un fine settimana a disposizione!!!!

AGATA           -  Ah, ecco! Prima di lunedì il miracolo si realizza!

CAMILLO       -  Adesso, non esagerare! Miracolo! Modestamente io…..

AGATA           -  Quale altro shock devi smaltire?

CAMILLO       -  E’ che già mi ero proiettato ad innaffiare le piante!

AGATA           -  Certo, se uno innaffia le piante….

CAMILLO      -   Non può fare altre cose! Giusto?

AGATA          -   Allora, adesso vai ad innaffiare le piante che poi….

CAMILLO      -   Poi, vedrai che……carica! Arrivano i nostri!!!!!

AGATA          -   Sei sicuro che “arrivano”?

CAMILLO      -   Non sono mai mancati all’appuntamento!!!! Puntuali come un

                            orologio!

AGATA           -  Puntuali non mi sembra!

CAMILLO       -  D’accordo, “indugiano” un po’, ma dopo…..

AGATA           -  Sì, però nel caso che “i nostri” si siano addormentati, svegliali!

CAMILLO       -  Quelli sono svegli , cara!

AGATA           -  Non mi sembra proprio!

CAMILLO      -   Sono solo un po’ distratti!

AGATA          -   Da che cosa?

CAMILLO      -   Da che cosa? Dalle piante!

AGATA          -   Io vado in bagno!

CAMILLO      -   Fai con comodo, cara!

Escono entrambi. Rientrano Anselmo e Dominique.

ANSELMO     -   Vedrai quant’è buono!

DOMINIQUE -   A me piace da impazzire il pollo allo spiedo!

ANSELMO     -   Poi qui lo fanno divinamente! Da leccarsi i baffi!

DOMINIQUE -    A te quale parte del pollo ti piace?

ANSELMO     -    E me lo domandi? Non lo immagini?

DOMINIQUE  -   Il petto?

ANSELMO     -    No.

DOMINIQUE  -   L’ala?

ANSELMO    -  Quella proprio no! (Che nel frattempo ha riempito due

                            bicchierini di cognac) Prego.

DOMINIQUE - Grazie. Pensa che la mia analista si chiama proprio L’Ala.

ANSELMO     - (Affogandosi) Come hai detto che si chiama la tua analista?

DOMINIQUE – L’Ala. Dottoressa Agata L’Ala. Perché?

ANSELMO     - Perché….? No, niente!

DOMINIQUE - La conosci , per caso?

ANSELMO     - No!!! Assolutamente!!! Mai vista né sentita!

DOMINIQUE - D’accordo, ma calmati, però!

ANSELMO     - Io sono calmissimo!!!!

DOMINIQUE - Non mi sembra! C’è qualcosa che ti ha turbato!

ANSELMO     - Ma nient’affatto! E’ solo una tua impressione!

DOMINIQUE - Sei sicuro di stare bene?

ANSELMO     - Io sto benissimo! Mai stato meglio!!!!!

DOMINIQUE - Mah! Sarà….

ANSELMO     - E….le hai parlato di me?

DOMINIQUE - A chi, scusa?

ANSELMO     - A questa dottoressa.

DOMINIQUE - In un certo senso….

ANSELMO     - Come sarebbe a dire, in un certo senso? Spiegati! Che le hai detto?

DOMINIQUE - Innanzitutto, calmati!

ANSELMO     - E insisti?! Io sono calmissimo! Voglio solo che tu mi dica cosa sa

                           di me questa cretina!

DOMINIQUE - Tanto per cominciare non ti permetto di offenderla! Soprattutto

                           poi se non la conosci!

ANSELMO     - Le hai fatto il mio nome?

DOMINIQUE - Ma perché tu lo vuoi sapere?

ANSELMO     - Tu rispondi alla mia domanda!

DOMINIQUE – Io il tuo nome ancora non gliel’ho fatto….

ANSELMO      - E non glielo devi fare!

DOMINIQUE  - Perché, scusa?

ANSELMO      - Perché no!

DOMINIQUE  - Non è una buona ragione!

ANSELMO      - Vedi, cara, io lo faccio più per te che per me!

DOMINIQUE  - Io non ho problemi!

ANSELMO      - E neanch’io…

DOMINIQUE  - Non mi sembra!

ANSELMA     - Sei sicura che non sa come mi chiamo?

DOMINIQUE – Sicurissima! Ma se continui così glielo telefono immediatamente!

ANSELMA     - Sei pazza? Non ti azzardare a farlo!

DOMINIQUE - Perché?

ANSELMO     - Perché….perchè….adesso non te lo posso dire!

DOMINIQUE - E allora, sai che facciamo? Io adesso me ne vado!

ANSELMO     - Come, te ne vai?

DOMINIQUE  -  Sì, me ne vado! Quando ti deciderai a darmi qualche

                            spiegazione ne riparleremo! Ciao! (E si dirige spedita verso

                            l’uscita)

ANSELMO      - Dominique, aspetta…..(La rincorre)

Escono entrambi.

AGATA           - (Uscendo dal bagno, indossa un accappatoio) Amore! Hai finito?

CAMILLO       - (Da fuori) Sì, bambolina! Sto arrivando!

AGATA           - (Notando l’incarto della rosticceria che hanno lasciato Anselmo e

                            Dominique) Ma sei stato al supermercato?

CAMILLO       - (Entrando) Come?

AGATA           - Dico, sei tornato al supermercato?

CAMILLO       - No, perché?

AGATA           - Scusami, ma questo chi l’ha portato?

CAMILLO       - Non è il pollo? Non l’abbiamo comprato?

AGATA           - Quello che abbiamo preso noi è in cucina, in un vassoio, già

                           porzionato! Questo da dove arriva?

CAMILLO       - Non lo so!

AGATA           - Come, non lo sai?

CAMILLO      - Ti giuro che non ne so niente! Io ero in giardino con le piante!

AGATA          -  E allora questo pollo chi l’ha portato, un fantasma?

CAMILLO      -  Ma i fantasmi non esistono!

AGATA           - Oh, senti, io non sono una cretina! Questo pollo prima che entrassi

                           in bagno non c’era!

CAMILLO      -  Sei sicura?

AGATA           - Sicurissima!

CAMILLO       - No, perché potrebbe anche darsi che anziché uno ne abbiamo

                           comprati due!

AGATA           - Come sarebbe?

CAMILLO       - Sai com’è, nella frenesia di approvvigionarci….

AGATA           - Effettivamente, al banco della gastronomia ci sei andato tu…

CAMILLO      -  Hai visto?

AGATA           -  E se ci sei andato tu, sicuramente ne avrai presi due!

CAMILLO       -  Infatti! Questa è la spiegazione!

AGATA           -  Meno male! Perché lo sai come sono fatta io?! Quando vengo

                            assalita da un dubbio, se non trovo immediatamente la

                            soluzione, divento una jena!

CAMILLO       - Lo so! Altrochè se lo so!

AGATA           - Perché dici : lo so, con quel tono?

CAMILLO       - Quale tono, scusa?

AGATA           - No, mio caro, tu hai detto: “Lo so! Altrochè se lo so!” come se

                           non mi sopportassi!

CAMILLO       - Ma per carità!

AGATA           - A me è arrivato questo!!!

CAMILLO       - Ma ti assicuro che hai frainteso! Credimi, bambolina! Hai

                            equivocato!

AGATA           -  No, perché se non ti sto bene, ci possiamo anche lasciare!

CAMILLO       -  Ma sei pazza? Non lo devi dire nemmeno per scherzo! Io,

                             lasciarti?

AGATA           -  Se non mi sopporti….

CAMILLO       -  Ma io ti amo! Lo sai che ti amo!

AGATA           -  Non sembra!

CAMILLO       - Ma cosa ho mai fatto per farti dubitare del mio amore?

AGATA           - Non lo so…è che , un giorno o l’altro, mi dovrò decidere…

CAMILLO       - Decidere?  A che?

AGATA           - Questo menage a trois non può durare! Del resto è sempre quello

                            che dico ad una mia paziente che sta con due uomini.

CAMILLO       - Ah, sì? Ce lo facciamo un goccino?

AGATA           - Massì! Ogni tanto ci vuole!

Camillo versa il cognac nei bicchierini e ne porge uno ad Agata.

CAMILLO       - A noi!

AGATA           - Sai a cosa pensavo?

CAMILLO       - A cosa?

AGATA           - Pensavo che io predico bene e razzolo male!!!!

CAMILLO      -  Perché?

AGATA           - Perché a quella paziente di cui ti parlavo poc’anzi, dico sempre

                           che si deve decidere a scegliere , che non può stare con entrambi ..

                           E poi io…..

CAMILLO      - Tu?

AGATA          - Io sono la prima a trascinare da dieci anni questa situazione senza

                           aver mai preso una decisione! La prossima volta, lo giuro, sarò

                           meno severa con lei! Le dirò:”Signorina La Coscia….

Camillo si affoga bevendo.

AGATA          -  Che ti succede?

CAMILLO      -  A me? Niente!!! Che mi deve succedere?!

AGATA          -  No, perché mi sembra che ti sia andato il liquore di traverso.

CAMILLO      -  Forse…..ma…ma come hai detto che si chiama la tua paziente?

AGATA          -  La Coscia. Dominique La Coscia.

Camillo si affoga nuovamente.

AGATA          -  Se non lo tolleri, non lo bere, tesoro!

CAMILLO      -  Chi ti ha detto che non lo tollero?!! Io ne posso bere quanto ne

                            voglio!!!!!

Camillo tracanna la bottiglia.

AGATA          -  Ma cosa fai? Ti può far male! Ma che ti ha preso?

CAMILLO      -  Che mi ha preso?! Niente! Assolutamente niente!!!!!!

AGATA          -  Va bene, ma calmati per favore! Non c’è ragione di prendersi di

                           nervi!

CAMILLO     -  Sei tu a stabilire quando, se, e come  uno si deve innervosire?

AGATA         -  Ma stai scherzando o parli sul serio?

CAMILLO      -  Non lo so!!!!

AGATA          -  No, perché se stai scherzando, me la faccio anch’io questa bella

                           risata! Se, invece, parli sul serio, allora il discorso cambia e

                           posso anch’io arrabbiarmi!

CAMILLO      - Scusami, tesoro, ma è stato un momento in cui….si vede che

                          veramente il liquore mi è andato di traverso!

AGATA          - Ti è andato alla testa! Altro che di traverso!!!!

CAMILLO      - E’ vero! Mi sarà proprio andato alla testa! Ci dobbiamo calmare!

                           Dobbiamo calmarci!!!!

AGATA          - Tu ti devi calmare, non io!!!!!!

CAMILLO      - Già, hai ragione! Io mi devo calmare! Non tu!!!!

AGATA          - E allora comincia perché la mia pazienza ha un limite!

CAMILLO      - Certo, cara!

AGATA          - Continuando così, finirò anch’io ad aver bisogno dell’analista!

                          Lunedì glielo devo dire alla signorina La Coscia. “Che ne dice di

                          scambiarci i ruoli?”

CAMILLO      - Perché, la vedi lunedì questa La Coscia?

AGATA          - Sì, viene da me tutti i lunedì.

CAMILLO     - E ti ha detto che sta con due uomini?

AGATA         - Sì, perché?

CAMILLO     - Niente….te l’ho chiesto così….semplice curiosità!

AGATA         - Dicono che la curiosità è donna, ma mi sa, invece…..

CAMILLO    - E…e ti ha detto chi sono? Come si chiamano?

AGATA        - No. Questo non me l’ha mai detto. Ora che ci penso, non me l’ha

                        proprio detto! Mi hai dato un’idea: lunedì le chiedo chi sono!

CAMILLO   - (Urlando) Ma che te ne frega?!!!!!!!!!!!!!! Che te ne importa?!!!

AGATA       - Ma sei scemo?

CAMILLO  - Saranno affari suoi! Sono affari suoi! Ti vuoi intromettere nei

                       fatti suoi?! Sono fatti suoi! Lei si fa i suoi! Tu ti fai i tuoi! Io i

                       miei!!!!!

AGATA      -  Hai finito?

CAMILLO  -  Sì.

AGATA      -  Lunedì ti fisso un appuntamento da una mia collega.

CAMILLO  - Non ne ho bisogno!

AGATA      -  No, mio caro, tu ne hai bisogno più di tutti! E se non si pone rimedio

                       finisci dritto dallo psichiatra! Altro che analista!

CAMILLO  -  Io non sono pazzo!

AGATA      -  No, pazzo no! Sei sulla buona strada, però!

CAMILLO  -  Vedi, proprio tu che mi dovresti capire più di tutti, ahimè, ti mostri

                        insensibile!

AGATA      -  Insensibile? Ma se sto cercando di aiutarti.

CAMILLO  -  E allora se davvero vuoi aiutarmi devi mostrare un minimo di

                        comprensione! Sappi che la mia professione è durissima! Io sono

                        alle prese con un caso…..se tu sapessi! Un politico che è stato

                        sorpreso in compagnia di un trans…..

AGATA        - Ma ormai è un classico! Non scandalizza più nessuno!

CAMILLO    - Lo so, ma io, che ci vuoi fare, sono un tradizionalista!!!!!!Non

                         volevo assumere la sua difesa per obiezione di coscienza! Ma poi,

                         ho subito delle pressioni e allora….

AGATA        -  Presto ci scandalizzeremo se il politico, al posto del trans, verrà

                         scoperto con una donna!

CAMILLO    -  Ci puoi contare! Credimi, tante volte, mi sento un diverso!

AGATA        -  Perché ti piacciono le donne?

CAMILLO    -  Già!

AGATA        -  Comunque, io la doccia me la sono fatta! Ora salgo in camera e mi

                          preparo ai piaceri della carne! Tu che fai?

CAMILLO    -  Hai detto: piaceri della carne?

AGATA        -  Sì!!!!

CAMILLO    -  Secondo te, uno che si chiama Camillo Manzo come me si può

                         astenere dai piaceri della carne?

AGATA        -  (Ridendo) Credo proprio di no!

CAMILLO    - E poi tu sei predestinata ai piaceri della carne!

AGATA        - Perché?

CAMILLO    - Tu ti chiami Agata L’Ala. Hai sposato un Lacerto! Te la fai con un

                         Manzo!

AGATA        - Ce l’ho proprio nel dna!!!!!

CAMILLO    - Già!

AGATA        - Ti aspetto!!!!

CAMILLO    - Preparati che vengo!

Agata esce.

CAMILLO    -  Hai capito, la ragazzina? Mi prende in giro! Se la fa anche con un

                          altro! Ma io lo vorrei conoscere ‘sto disgraziato! Me lo vorrei

                          trovare davanti per dirgli: “Cornuto che non sei altro….” Già, ma

                          la stessa cosa potrebbe dirmi lui Ma guardate un po’! Uniti dalla

                          stessa situazione! Io e lui! E poi dicono che le corna dividono!!!!

                          Devo andare in bagno!!!!!

Camillo si precipita in bagno. Dopo qualche secondo entra Anselmo.

ANSELMO   -  L’ho persa! Maledizione! E sono rovinato! Ora quella per ripicca

                          dice tutto a mia moglie! E’ la fine! Ma dove ho sbagliato! Io

                          ho cercato di trattenerla! Ho fatto di tutto per trattenerla, ma

                          purtroppo…..non ce la faccio più! Devo andare in bagno!!!!!

Anselmo si precipita, anche lui, in bagno. Dopo qualche secondo escono tutti e due dal bagno.

ANSELMO   -  Si può sapere chi è lei e cosa ci fa nel bagno di casa mia?

CAMILLO    -  Secondo lei cosa si può fare in bagno?

ANSELMO   -  In bagno si possono fare tante cose! Ma non è questo quello di cui

                          io voglio parlare!

CAMILLO    -  E’ stato lei a chiedermi cosa si può fare in bagno, scusi!

ANSELMO  -  E’ vero, ma non mi interessa!

CAMILLO   -  E allora perché me l’ha chiesto?

ANSELMO  -  Senta, non mi faccia perdere la pazienza! Chi è lei e cosa ci fa in

                        casa mia?

CAMILLO   -  Cosa ci faccio, anzi, cosa ci facevo, visto che mi ha fatto alzare dal

                        trono, l’ha visto….

ANSELMO  -  E non occorrono ulteriori spiegazioni!

CAMILLO   -  Benissimo…

ANSELMO  -  Ora risponda alla seconda domanda.

CAMILLO   -  Qual è la seconda domanda?

ANSELMO  -  Soffre di amnesie?

CAMILLO   -  Ogni tanto…

ANSELMO  -  Chi è lei?

CAMILLO   -  Bella domanda!

ANSELMO  -  Bella o brutta, è pregato di rispondere!

CAMILLO   -  Vede, chiedere è lecito, rispondere è cortesia!

Suona il cellulare di Anselmo e contestualmente appare sullo spazio neutro della ribalta Dominique.

ANSELMO  - (Estraendo dalla tasca il cellulare.) Mi scusi.

CAMILLO   - Prego.

ANSELMO  - (Dopo aver guardato il display del cellulare) E’ lei!!!! (Aprendo)

                        Amore mio!!!!!

DOMINIQUE - Porcellino!

ANSELMO     -  Ti chiedo perdono, micetta!

DOMINIQUE -  Sono io a chiederti scusa, porcione mio!

ANSELMO     -  Dove sei?

DOMINIQUE -  Qua fuori!

ANSELMO     -  E allora aspetta che ti apro, tesoro mio!

DOMINIQUE -  Si, porcione!!!!!!!

Entrambi chiudono.

ANSELMO    -  (A Camillo) Mi scusi, ma l’ho riconquistata! Lei mi ha portato

                           fortuna! Grazie!!!1

CAMILLO     -   Prego.

ANSELMO    -  Mi scusi, quando vado ad aprirle….

CAMILLO     -  Faccia….

ANSELMO   -   A proposito, è bene che ci presentiamo: molto lieto, Lacerto!

CAMILLO    -   Manzo!

ANSELMO   -   Con premesso!

Anselmo si precipita all’ingresso, apre la porta e introduce La Coscia.

ANSELMO    -   Topolina!!!!

DOMINIQUE -   Porcellino mio!

Controscena di Camillo che vede Dominique.

ANSELMO     -  Credimi, non ci speravo più!!!!

Ancora Dominique non si è accorta della presenza di Camillo.

ANSELMO   -  Cara, ti voglio presentare una persona che ho conosciuto

                          qualche minuto fa in bagno. Il signor…..come ha detto che

                          si chiama?

Reazione di Dominique.

CAMILLO     -  (Con un fil di voce) Manzo.

ANSELMO    - Ah, ecco, Manzo! Mi permetta di presentarle la signorina

                          Dominique La Coscia.

DOMINIQUE – (Con evidente imbarazzo) Piacere.

Pausa di imbarazzo dei due.

ANSELMO    -  Propongo un brindisi!

DOMINIQUE – (Visibilmente turbata) Scusate! (Si precipita in bagno)

ANSELMO     -  Sa, abbiamo litigato, c’è stata qualche parola di troppo e adesso,

                            dopo la riconciliazione, sta sfogando l’emozione! Tutte così le

                            donne! Non so lei, ma io ho una certa esperienza in materia!

                            Modestamente, non me ne faccio mancare una. Sono sposato.

                            E, non per vantarmi, ma con una donna fedele! Fedele più di un

                            cane da caccia! Perché, intendiamoci, sono io quello che cornifica!

                            Lei, mia moglie, ramifica! Bella questa! Non trova? Mi vengono

                            a raffica! Proprio! Perché mi vede? Se c’è uno sulla terra che non

                            corre il rischio di essere tradito, quello sono io!

CAMILLO       -  Lo si vede subito che lei….

ANSELMO      -  (Interrompendolo) Che io sono un uomo fortunato! Anche questa

                             ragazzina, lei l’ha vista?  Mi dica, non le piace? Lo dica, lo dica!

                             Senza imbarazzo! Lo dica….Le piacerebbe, vero?

Camillo sta per rispondere ma Anselmo lo interrompe.

ANSELMO       -  Certo che le piacerebbe! Ma non ce l’ha! Non ce l’ha perché ce

                             l’ho io! Non la potrà mai avere, perché è mia!!!! Lei la sogna!

                             Sogna magari che è accanto a lei…..non è vero? Lo dica, lo

                             dica! Siete tutti e due! Su un’isola deserta! Nudi! Siete soli!

                             A un certo punto , nel bel mezzo del sogno, proprio mentre la

                             bocca di lei sta sfiorando la sua, arrivo io e me la porto via!!!!

                             E lei rimane a bocca asciutta! E’ divertente, noh? E lo sa perché?

                             Se lo sa, lo dica, lo dica, lo dica……

Camillo sta nuovamente per rispondere, ma viene nuovamente zittito da Anselmo.

ANSELMO       -  Perché anche Dominique mi è fedele! Come mia moglie!

CAMILLO        -  Tutte e due fedeli!

ANSELMO       -  Bravo! Vedo che ha capito! E’ percettivo lei! Così a prima vista

                              non si direbbe, invece…..lei capisce!

CAMILLO        -  Sì, grazie! Ogni tanto mi capita!

ANSELMO       -  Adesso, per esempio, dove crede che sia mia moglie?

CAMILLO        -  Non so…..

ANSELMO       -  E allora, vede che non ha capito? Io mi ero illuso, invece….E’

                              stato un attimo! Un bagliore improvviso che si è acceso nel

                              cielo plumbeo della sua esistenza!

CAMILLO        -  Dove?

ANSELMO       -  Nel cielo plum…..ma già, mi scusi! Cosa sto a dire a lei, a lei

                              che, sicuramente, non può cogliere il pregio del mio linguaggio

                              desemplicizzato e aderenziale!!!!!

CAMILLO        -  Ha ragione.

ANSELMO       -  Del resto, cosa fa lei nella vita? L’operaio, il manovale….cosa

                              fa?

CAMILLO        -  L’avvocato!

ANSELMO      -  Prego?

CAMILLO       -  Avvocato Camillo Manzo, patrocinante anche in cassazione.

Breve pausa.

ANSELMO      -  Ah!

CAMILLO       -  Oh!

ANSELMO      -  C’era qualcosa in lei che non mi quadrava…..e comunque,

                             tornando a mia moglie, sappia che è lontana, molto lontana!

CAMILLO       -  Ah, sì?

ANSELMO      -  Sì, chilometri e chilometri! La cretina è a casa! Magari davanti

                            alla televisione o a un buon libro!

CAMILLO       -  Dice?

ANSELMO      -  Ma certo! Guardi, mi giocherei anche i cosiddetti!

AMILLO         -  Lei è un uomo spericolato!

ANSELMO      - Ma per carità! Su questo, argomento, io non rischio!

AGATA           - (Da fuori) Amore! Io sono pronta! Non vieni?

Reazione da parte di entrambi.

ANSELMO     -  Ma questa è la voce di mia moglie!

CAMILLO      -  Impossibile! Sua moglie è lontana!!!!

ANSELMO     -  Intanto, mi è sembrata lei!

AGATA          -  (c.s.) Amore?! Ma ci sei? Io sono pronta! Col completino

                            leopardato che mi hai regalato! Amoreee!!!!!!!

ANSELMO    -   Ha sentito? Questa è mia moglie?

CAMILLO     -   Ne è sicuro?

ANSELMO   -   Ma certo! Vuole che non conosca la voce di mia moglie?

CAMILLO    -   Anche questo è vero!

ANSELMO   -   Ma a chi ha chiamato amore?

CAMILLO    -   Ha chiamato amore?

ANSELMO   -   Perché non l’ha sentito?

AGATA        -   ( Entrando) Ma , tesoro!

ANSELMO  -    Tesoro, chi?

AGATA       -    Anselmo!!!!!

ANSELMO  -    Agata!!!!!

CAMILLO   -    Io vado in bagno!!!!!!!!!

Sipario velocissimo.

F I N E    D E L    P R I M O    A T T O

ATTO  SECONDO

La stessa scenografia dell’atto precedente. L’azione riprende esattamente da dove si era interrotta.

ANSELMO   -  Agata!!!!!

AGATA        -  Anselmo!!!!

ANSELMO  -  Che ci fai qui?!!!!

AGATA       -  Che ci fai tu?!!!

ANSELMO  - Te l’ho chiesto prima io!!!!!!

AGATA        - Tu non dovevi andare al congresso!!!!!

ANSELMO  - Tu dovevi restare a casa! E non sei a casa!!!!!

AGATA        - E neanche tu sei al congresso!!!!!

ANSELMO   - Questi sono dettagli! Rispondi alla mia domanda! E soprattutto

                         dimmi chi chiamavi “amore”!!!!!

AGATA        - Io chiamavo “amore”?

ANSELMO  - Ti ho sentita, mia cara!

AGATA       -  E’ vero, chiamavo “amore”!

ANSELMO  - Questo lo so! Ti ho detto che ti ho sentito! Ma la mia domanda è

                        diversa! Io voglio sapere chi è quello che chiamavi!

AGATA        - Quello che chiamavo…..?

ANSELMO  -  Mia cara, è inutile che prendi tempo per pensare a quello che mi

                         devi rispondere…..!

AGATA       -   E’ vero! Io chiamavo “amore”!!!!

ANSELMO  -   E questo, te lo ripeto, l’ho sentito!

AGATA       -    Ma non chiamavo te!

ANSELMO  -   Anche questo lo so! L’ho intuito! Non c’è bisogno che lo specifichi!

AGATA       -   Io….io non sto bene!!!!

ANSELMO  -   Ma guarda! Questa mi giunge nuova!

AGATA       -   E’ bene che tu lo sappia, io sono in analisi da una mia collega!

ANSELMO  -   Tu?

AGATA       -    Sì, Anselmo! Io non te lo volevo dire perché non volevo darti

                           pensiero! Ma sono malata!

ANSELMO  -    Malata?

AGATA       -     Sì, soffro di allucinazioni!!!!!

ANSELMO  -    Allucinazioni?

AGATA       -     Sì!!!! C’è un fantasma che mi perseguita! Ed è lui che chiamo

                           “amore”!!!!

ANSELMO  -     Un fantasma?

AGATA       -     Credimi, io non so perché e, soprattutto quando, è iniziato! Ma

                          mi perseguita! La mia collega dice che è la proiezione dell’amore che

                           provo per te!

ANSELMO  -    Agata! Agata! Ma allora…..allora il fantasma sono io?!

AGATA       -     Sì, amore!!!!!!!

ANSELMO   -  Oh, tesoro! Che mi stai dicendo!!!!!!

AGATA        -  Mi lasci sempre sola! Mi trascuri!!!!!

ANSELMO   - Hai ragione, tesoro! Ma tu devi capire, il lavoro! Stages, congressi…

AGATA        - Come quello a cui dovevi andare ?

ANSELMO   - E’ vero, io ero pronto! Ma poi, mi è arrivata una comunicazione, mi

                         hanno detto che uno dei congressisti, il più importante, è stato

                         sorpreso in un monolocale con un trans….

AGATA       -  Tanto per cambiare!

ANSELMO  -  E’ allora, hanno, per protesta, sospeso il congresso! E hanno fatto

                         bene! Che scandalo! Che vergogna!!!!

AGATA        - E come mai non sei tornato a casa?

ANSELMO   - Hai ragione! Bella domanda! Come mai non sono tornato a casa?!

AGATA        - Appunto! Rispondimi!

ANSELMO  -  Veramente, anch’io potrei chiederti perché anche tu ti trovi qua e

                         non a casa!

AGATA       -  Io ho seguito il fantasma!

ANSELMO  -  Il fantasma ti ha detto di venire qui?

AGATA       -  Non me l’ha detto. L’ho seguito! Tu, invece?

ANSELMO  -  Io, che vuoi che ti dica? Sono rimasto così colpito per la sospensione

                         del congresso che, francamente, non ce l’ho fatta a tornare a casa.

                         Volevo stare un po’ solo con me stesso!

AGATA        -  Senza pensare a me?

ANSELMO   -  Hai ragione, amore mio! Ma ti giuro che non lo farò più! Non ti

                         lascerò più!

AGATA        -  Giuramelo!

ANSELMO   -  Te lo giuro!!!!!! E poi, come potrei? Sei uno schianto! Con questo

                          completino mi fai impazzire!!!!!

AGATA         -  Ti piace?

ANSELMO   -   Andiamo in camera e ti dimostro quanto mi piace!!!!!!

AGATA        -   Sì, amore mio!!!!!

ANSELMO   -   Faremo follie!!!!!

AGATA        -    Sìììì!!!!!!!!!!!!!!!!

ANSELMO   -   Vieni, coniglietta!!!!

AGATA        -    Sì, porcellino!!!!!

ANSELMO  -    Non mi hai mai chiamato “porcellino”!!!!

AGATA       -    C’è sempre una prima volta!

ANSELMO -     Ecco…preferirei che mi chiamassi in un altro modo!

AGATA       -    Va bene! Allora….andiamo, micione!!!!!

ANSELMO  -    Anche “micione” non mi sembra un granchè!

AGATA       -    Eh, ma insomma, non te ne va bene una!

ANSELMO  -    Non è che non me ne va bene una! E’ che da te mi aspetterei

                           qualcosa di più fantasioso,  di più originale!

AGATA       -   Non ti va bene “porcellino”? Non ti va bene “micione”? D’accordo!

                        Tagliamo la testa al toro! Vada per “porcione”! E non se ne parla

                         più!!!!

ANSELMO  -  E allora ce l’hai con me?1

AGATA       -  Perché?

ANSELMO  -  Perché io lo trovo squallido ricorrere a questi mezzucci , a questi

                         nomignoli, quando basterebbe chiamarci per nome e tutto sarebbe

                         più semplice!

AGATA        - Più semplice, ma non eccitante!!!!

ANSELMO  -  Perché, se mi dicessi: “Andiamo, Anselmo!”, non sarebbe eccitante?

AGATA       -  Vuoi che ti dica la verità?

ANSELMO  -  Devi!!!

AGATA       -  No!

ANSELMO  -  E allora dillo, dillo che ce l’hai con me!

AGATA       -  Ma io non ce l’ho con te!

ANSELMO  -  E invece, sì! Perché quando eravamo fidanzati, ti bastava sentire il

                         mio nome, la mia voce, per andare su di giri!!!!

AGATA        - Già, quando eravamo fidanzati! Ti vorrei ricordare che sono passati

                        trent’anni da allora!

ANSELMO  -  E con questo?

AGATA       -  Mi sembri un bambino quando parli così! Ora è subentrata l’abitudine

                        la quotidianità! Non c’è più niente da scoprire!

ANSELMO  -  E allora, come si fa?

AGATA       -  Come si fa, si ricorre alla fantasia! Si gioca, si crea ciò che non c’è!

ANSELMO  -  Giochiamo pure come vuoi, però non mi chiamare né “porcellino”, né

                        “micione”, tantomeno “porcione”!

AGATA       -  Non ti chiamo e faccio prima!

ANSELMO -   Brava, ottima idea!

AGATA      -   D’accordo! Signor innominato, andiamo!!!!

ANSELMO –  Sì, amore!

AGATA       -  Vedi, il mondo è maschilista!

ANSELMO  -  Perché?

AGATA        -  Perché per voi maschietti la pillola blu dei puffi, altrimenti detto

                         Viagra, l’hanno inventato! E per noi femminucce che non ci hanno

                          pensato!

ANSELMO   -  Perché?

AGATA        -  Perché se voi prendete il Viagra, noi che pillola dovremmo prendere?

ANSELMO  -   Continuo a non capire!

AGATA       -   Meglio!

ANSELMO  -   Cosa ti ha preso, non lo so!

AGATA       -   Andiamo…..amore!!!!!

Entrambi escono. Rientrano dal bagno Camillo e Dominique.

CAMILLO   -   E così te la facevi anche con l’ingegner Lacerto?

DOMINIQUE - Ti giuro che con lui non c’è stato niente!

CAMILLO       - Non c’è stato niente? Non ci credo!

DOMINIQUE  -  Ti giuro che è la verità! La pura e sacrosanta verità!

CAMILLO       -  Non è vero! Tu menti! Menti spudoratamente! Ed ecco perché

                            non ti sei mai concessa a me! Sono tre mesi che ci conosciamo

                            e hai inventato mille scuse! Ad ogni mia richiesta trovavi sempre

                            un motivo, una ragione per dirmi di no!

DOMINIQUE  -  Ti volevo conoscere!

CAMILLO       -  Mi volevi conoscere, dici? Balle! Bugie! Menzogne! La ragione,

                            la vera ragione è che stai con lui! Con l’ingegner Lacerto!

DOMINIQUE  - Ma ti assicuro che nemmeno con lui….

CAMILLO       - Cosa? Ma a chi vuoi prendere in giro? E te la sto dicendo pulita!

                            Tu con lui chissà che cosa combini!

DOMINIQUE  - Niente! Assolutamente, niente!

CAMILLO       -  Senti, finiscila, per favore perché non ti posso sentire! Mi hai

                            deluso! E pensare che io ci avevo “investito” nel nostro rapporto!

                            Mi ero illuso! Mi ero lasciato prendere dall’entusiasmo! Cretino!

                            Bestia! Idiota! Deficiente! Ecco quello che sono!!!!!

DOMINIQUE  - Ti prego, non fare così!

CAMILLO       - E cosa dovrei fare secondo te? Gioire per la bella scoperta che ho

                            fatto? Ma lo sai che oggi ho subito una delle sconfitte più

                            brucianti di tutta la mia vita! Anzi, non una sconfitta! Una doppia

                            sconfitta!!!!!

DOMINIQUE  -  Perché, doppia?

CAMILLO       -  Perché? Perché lo so io perché?

Si sentono dal piano di sopra gemiti e sospiri di un amplesso.

CAMILLO       -  Li senti?

DOMINIQUE  -  Li sento!!!!!!

CAMILLO       -  Li senti? Disgraziati! Infami!

DOMINIQUE  -  Eh, no, così non si fa! Ora io vado su e gli faccio vedere io!

CAMILLO       -  Mi dispiace ma quello che deve andare su sono io!

DOMINIQUE  -  No, io!

CAMILLO       -  Dominique, ti prego! Non mi puoi togliere la soddisfazione di

                            guastargli la festa!

DOMINIQUE  -  Sei tu che non la puoi togliere a me!!!!!!

CAMILLO       -  Sono io quello che deve rivalersi!

DOMINIQUE  -  Rivalersi di che? Che te ne importa se l’ingegner Lacerto sta

                            facendo l’amore con una donna! Importa a me, non a te!

CAMILLO      -  No, anche a me!!!!!!!

DOMINIQUE -  Perché?

CAMILLO      -  Perché?

DOMINIQUE -  Già, perché?

CAMILLO      -  Perché…..già, ma infatti! Non me ne importa niente! Non me ne

                            deve importare niente!!!!

DOMINIQUE -  Quando lunedì lo racconterò alla dottoressa….perchè sai, sono

                            in analisi con una psicologa in gamba! Una santa donna!

CAMILLO       -  Santa donna, dici?

DOMINIQUE  -  Sì, un tesoro! Una donna irreprensibile! Una donna che è un

                            esempio di rettitudine, moralità…..

AGATA           -  (Entrando e rivolgendosi al marito che è rimasto in camera) La

                             vado a prendere io la bottiglia di champagne…..

DOMINIQUE  -  Dottoressa!!!!!!!!!!

AGATA           -  Dominique!!!!!!!

CAMILLO       -  Sorpresa!!!!!!!!!

AGATA           -  Ma che piacere……

DOMINIQUE  -  Cosa sta facendo col mio uomo?!!!!!!

AGATA           -  Tuo uomo?

DOMINIQUE  -  Sì, quello è il mio uomo!!!!!

AGATA           -  Uno dei due?

DOMINIQUE  -  Sì, proprio uno dei due!

AGATA           -  Ma guarda la combinazione! E pensare che volevo conoscerlo!

DOMINIQUE  - E l’ha conosciuto!!!!!

AGATA           -  Profondamente!!!!

DOMINIQUE  - E lei con tutti gli uomini che ci sono sulla terra, per forza col mio…

AGATA           - Eh, no, carina, adesso stai esagerando! Tu non sai chi è quello che

                           chiami “tuo uomo”!

DOMINIQUE  - Un farabutto!

AGATA           - Sono d’accordo!

DOMINIQUE – Un mascalzone!!!

AGATA           - Avallo!!!!

DOMINIQUE – Un bugiardo!!!!!

AGATA           - Confermo!!!!!

DOMINIQUE  - Uno schifoso verme!!!!

AGATA           -  Giustissimo!!!!!

DOMINIQUE  - Un cornuto!!!!

AGATA           - Eh, no! Questo no!

CAMILLO e

DOMINIQUE – Questo sì!!!!!

CAMILLO      -  E doppio!!!!!

AGATA          -  (A Camillo) Tu taci!

DOMINIQUE -  A questo punto, mi dispiace solo per lui!!!!

AGATA           - Perché ti dispiace per lui?

DOMINIQUE  - Perché lui……(Scoppia a piangere)

CAMILLO       - No, ti prego, Dominique, non fare così! Bambolina….

AGATA           - Bambolina?

CAMILLO       - Chi ha detto bambolina?

AGATA           - Tu!

CAMILLO       - Io…? Si è fatto tardi! Io me ne vado!

AGATA           - No, tu non ti muovi di qui! Tu adesso mi devi spiegare! Perché

                           mi sta venendo un dubbio e non vorrei che fosse come sto

                            immaginando!

CAMILLO      -  Ma tu non immaginare, dai retta a me! Scusate. E’ stato

                           un piacere….

AGATA          -  Fermo dove sei!

DOMINIQUE – Camillo, perché te ne vuoi andare?

AGATA           - ( A Dominique) Quindi tu mi confermi che lo conosci e sai

                            anche come si chiama!

DOMINIQUE  - Certo che lo conosco!

AGATA           - E magari è l’altro?

DOMINIQUE  - Esatto! L’altro è lui!

AGATA           - Schifoso! Bugiardo! Impostore! Fedifrago!!!

DOMINIQUE  - Dottoressa, come si permette?

AGATA           - (A Dominique) Taci! Perché tu non sai chi è quest’uomo!

DOMINIQUE  - Veramente, lo conosco benissimo!

AGATA           - Tu non lo conosci come lo conosco io!

DOMINIQUE  - Perché lo conosce anche lei?

AGATA           - Certo! E molto e più di quanto, forse, lo conosci tu!

CAMILLO       - Vi prego non approfondiamo l’argomento!

AGATA e

DOMINIQUE  - (Insieme) Taci!!!!!!

ANSELMO      - (Entrando in maglietta e boxer) Ma la bottiglia di champagne?

DOMINIQUE  - Schifoso!

Agata molla un ceffone ad Anselmo.

ANSELMO      -  Ma cosa ho fatto?

AGATA           -  Lo sai cos’hai fatto!

DOMINIQUE  - Appunto!!!!

CAMILLO       - Vergognati!

ANSELMO      - (A Camillo) Lei come si permette?

CAMILLO       - Io mi permetto perché ne ho ben d’onde!

DOMINIQUE  - Giusto!

CAMILLO       - (A Dominique) Grazie!

ANSELMO      - Ma chi sono questi signori?

AGATA           - Ah, perché non li conosci?

ANSELMO      - No!

Agata molla un altro violento ceffone ad Anselmo.

ANSELMO      - Ma perché?

CAMILLO       -  E’ meglio che dici la verità altrimenti quella ti fa una faccia

                            così!

ANSELMO     -  Tanto per cominciare, “quella” come la chiama lei è mia moglie!

                            Quindi abbia un po’ di rispetto!!!!!

Dominique molla un ceffone ad Anselmo.

ANSELMO     -  Ma adesso cosa ho fatto?

CAMILLO      -  Eh, no , mio caro, lei se le va proprio a cercare!!!!!!

DOMINIQUE – (Ad Agata) Mi scusi, dottoressa.

AGATA         -  Fai pure , cara!

ANSELMO   -  ( Ad Agata) Tu non la incoraggiare, però!

DOMINIQUE – Mi avevi detto che non eri sposato! Anzi, che eri vedovo!

AGATA           - Fammi fare gli scongiuri!

DOMINIQUE  - Mi ha presa in giro fin dal primo momento che mi ha conosciuta!

AGATA           - Ed io che, invece, ti sono stata sempre fedele!

Camillo inizia a tossire.

AGATA           - Ed io che …..insomma, non ti devo parlare di me!

CAMILLO       - E’ meglio!!!!!!

ANSELMO     - Perché è meglio!

CAMILLO      - Perché è meglio, dia retta a me!

ANSELMO     - Di cosa si immischia lei? Io la domanda l’ho fatta a mia moglie!

AGATA          - Cosa vuoi che ti risponda?

CAMILLO      - Appunto, cosa le deve rispondere?

ANSELMO     - E insiste? Perché non se ne va, mi scusi?

CAMILLO      - Ben felice! Signori, è stato un piacere….

DOMINIQUE e

AGATA          - (Insieme) Fermo dove sei!

ANSELMO     - Oh, insomma, basta! Io adesso ci voglio vedere chiaro!

CAMILLO      - Guardi che non le conviene!

ANSELMO     - Ma chi le ha chiesto il suo parere!

CAMILLO      - Vedrà che prima o poi le servirà il mio parere! Sono un avvocato!

                           E mi occupo anche di divorzi!

ANSELMO     - Ma si vuol stare zitto una buona volta?

CAMILLO      - Io lo dicevo per lei!

ANSELMO     - Grazie, ma so badare benissimo a me stesso!

AGATA          - Se avessi saputo badare a te stesso non ti saresti messo in questo

                          pasticcio!

ANSELMO    - Pasticcio?

AGATA         - Sì, pasticcio! Perché è inutile che tenti di negare l’evidenza! E’

                          tutto fin troppo chiaro! Tu hai l’amante!

ANSELMO   -  E chi è?

Agata molla un altro ceffone ad Anselmo.

CAMILLO    - Lei è masochista se lo lasci dire!!!!!

DOMINIQUE – Tu lo sai benissimo chi è !!!!

ANSELMO      - Eh, no, per la miseria! Se le cose si devono sapere è bene che si

                           sappiano per come sono!

AGATA           - Guarda che lo sappiamo come sono!

ANSELMO     - No! O quantomeno non sono come appaiono! Sì è vero, io

                           conosco la signorina Dominique La Coscia! E sono quattro mesi

                           che ci frequentiamo! Ma in questi quattro mesi, nonostante io

                           abbia tentato in tutti i modi di approfondire la nostra conoscenza…

AGATA          -  Dillo chiaro: hai cercato di portartela a letto!

ANSELMO     - Esatto! Non volevo essere così brutale per rispetto a mia moglie

                           qui presente!

AGATA          -  Che pensierino delicato!!!!!

ANSELMO    -  Nonostante, dicevo, io abbia messo in atto tutti i segreti della mia

                           “ars amatoria”, la signorina ha resistito ai miei assalti e mi ha

                           mandato sempre in bianco!!!!!

DOMINIQUE – (A Camillo) Hai sentito?

ANSELMO     - A lui cosa gliene frega?

CAMILLO      - Mi interessa solo in qualità di teste!

ANSELMO     - In qualità di teste? Non capisco! (A Dominique) Tu conosci

                           quest’uomo?

CAMILLO      - Ci siamo conosciuti oggi, non si ricorda?

ANSELMO     - Rispondi alla mia domanda! Tu quest’uomo lo conosci da oggi o

                           da prima?

CAMILLO      - Ma che importanza ha?

ANSELMO     - Per cortesia! L’importanza ce l’ha! Altro che se ce l’ha! Perché

                          a questo punto mi sorge un dubbio!!!

CAMILLO      - In questa casa si pensa troppo!

ANSELMO     - Io l’ho capito perché non venivi con me!

DOMINIQUE – Perché?

ANSELMO      - Perché andavi con lui!

DOMINIQUE  - Nemmeno!

ANSELMO      - No, tu andavi con lui!

DOMINIQUE  - Ti dico che ho mandato in bianco anche lui!!!!

ANSELMO      - Non ci credo!!!!!

DOMINIQUE  - (A Camillo) Per favore, Camillo, parla tu adesso!

CAMILLO       - Io ho fatto di tutto! Mi sono impegnato fino allo spasimo! Fiori!

                            Lettere! Regalini! Ma non c’è stato niente da fare! Off limits!

DOMINIQUE  - (Ad Anselmo) Ci credi, adesso?

AGATA           - Certo che , lasciatemelo dire, come amanti siete proprio una

                            frana!

CAMILLO      -  Tu parla per tuo marito, perché per quanto mi riguarda sai che il

                            discorso è un po’ diverso!

AGATA          - Se proprio devo essere sincera non sei un granchè……oh, porca

                           miseria!

ANSELMO    - (Urlando) Agata!!!!!!!!!!

CAMILLO     - Io, se permettete, tolgo il disturbo!

ANSELMO    - No!!!!!! Fermo, questa volta te lo dico io!!!!!!!!!

CAMILLO     - Non ci davamo del lei?

ANSELMO    - Cos’è questa storia?

AGATA         - Quale storia?

ANSELMO   - Non fare la finta tonta! Tu poc’anzi hai detto al Manzo qui presente

                         che come amante non è proprio un granchè! E, gli hai dato pure del

                          tu!

CAMILLO    -  Oh, all’ingegnere non sfugge niente!

ANSELMO   -  Ora, ci sarà pure una ragione perché tu abbia fatto questa

                         affermazione! Non ti pare?

AGATA        - Ecco….io…..guardandolo in faccia….tu sai che sono una

                         psicologa, ho…ho arguito che come amante non sia nulla

                         di eccezionale! Giusto?

ANSELMO   - Dalla faccia?

AGATA        - Certo, dalla faccia! E non mi sbagliavo! Perché i fatti mi hanno

                         dato ragione! Mi pare che la confessione di Dominique confermi

                         quanto io avevo dedotto! E mi sembra che anche tu, da un certo

                         punto di vista, sia sullo stesso piano del Manzo!

CAMILLO    - Si capisce, un Lacerto dove può stare?

ANSELMO  - ( A Camillo) Si risparmi questa battuta, avvocato!

CAMILLO   - Mi è venuta!

ANSELMO  - E sappi, mia cara, che se io non sono stato all’altezza di un amante

                       doc non è per colpa mia, ma solo perché Dominique si è

                       ostinata a negarsi! Perché se solo si fosse decisa, le avrei fatto toccare

                       il cielo con un dito!!!!!!

AGATA       - Porco!

CAMILLO   - Anche per me vale lo stesso discorso!

AGATA       - Per te è diverso!

ANSELMO  - Perché per lui è diverso?

CAMILLO   - (Ad Agata) Ora sono affari tuoi!

AGATA       - Nel caso, anche tuoi!

ANSELMO  - Ho paura che siano affari anche miei!!!!!!!

CAMILLO   - Io insisto che si è fatto tardi e sia meglio che me ne vada!

ANSELMO  - (Ad Agata) Agata, tu mi hai tradito?

CAMILLO   - Ma perché dovrebbe averla tradita? Ma è possibile che lei sia

                        ossessionato dal tradimento? Lo vede in ogni angolo! Dia

                        fiducia a quella santa donna di sua moglie che svolge una

                        professione meritoria a beneficio di chi manifesta segni di

                        labilità psichica! Sua moglie, che ascolta, giornalmente le

                        pene, i tormenti di chi soffre, non potrebbe, a sua volta,

                        cagionare sofferenze! E men che meno a lei, l’uomo della

                        sua vita! Il compagno a cui ha giurato eterno amore! L’uomo

                        a cui si è legata da un vincolo indissolubile! Questa donna,

                        affascinante, a tratti anche un po’ inquietante, non potrebbe

                        mai aver compiuto un simile misfatto! Abbiate nei suoi

                        confronti quella pietà che dovrebbe indurvi ad un verdetto

                        assolutorio ma non per insufficienza di prove , ma perché

                        il fatto non sussiste! E in subordine chiediamo a questa corte

                        l’infermità mentale e l’internamento in un’adeguata struttura di

                        recupero e riabilitazione!!!!!

AGATA       -  Sono commossa!!!

CAMILLO   -  E’ l’arringa che concluderà il processo lunedì! Sto difendendo

                           una psichiatra che è accusata di omicidio! Ha scoperto il

                           marito con un trans!!!!!

AGATA         -  Tanto per cambiare!

ANSELMO   -   E chi ha ucciso, il marito?

CAMILLO    -   No, il trans!!!!!

DOMINIQUE – Poverino!

ANSELMO     - Comunque, visto che tutto si è chiarito che ne direste di mettere

                          qualcosa sotto i denti?

CAMILLO      - Ottima idea! Ci sono un sacco di cose! E poi ci sono due polli

                          allo spiedo….

AGATA          -  (A camillo) Ancora?

ANSELMO    -  Avvocato!

CAMILLO     -  Prego.

ANSELMO    -  Mi sta venendo un dubbio. Lei, poc’anzi, ha detto : “ Ci sono un

                           sacco di cose!” E fin qui non ci sarebbe niente di strano! Nella

                           casa di un facoltoso come il sottoscritto è possibile, direi quasi,

                           è immaginabile che la dispensa sia provvista di tutto! Quello che,

                           invece, non è spiegabile o, in subordine, difficilmente, ipotizzabile,

                           la seconda parte della sua affermazione.

CAMILLO     -  Quale?

ANSELMO    - “E ci sono due polli allo spiedo…”!

CAMILLO     - Perché, non ci sono?

ANSELMO    - No, i polli ci sono! Anzi, che io sappia, ce n’è uno solo….

CAMILLO     - No, due!

AGATA         - E vabbè, allora te la stai cercando tu, stavolta!

ANSELMO    - Come fa a sapere che ci sono due polli, avvocato?

CAMILLO     - Come faccio?

ANSELMO   -  Appunto, come fa?

CAMILLO    -  Bella domanda!

ANSELMO   -  Attendo una bella risposta!

CAMILLO    -  Vede, Ingegnere, la casa, anzi, questa casa, si è impregnata del

                          profumo del pollo allo spiedo! E quando uno entra, non può

                         fare a meno di essere avvolto da questo…da questo…da questo..

AGATA        -  Profumo!

CAMILLO    - Ecco, appunto, da questo profumo!!!

ANSELMO   - Già!

CAMILLO    - Soddisfatto della risposta?

ANSELMO   - Non so…c’è qualcosa che non mi convince!

AGATA        - Bè, nell’attesa che trovi il bandolo della matassa noi andiamo a

                         preparare la cena. Mi aiuti, Dominique?

DOMINIQUE – Con piacere, dottoressa.

AGATA           - Mi dispiace, ma d’ora in poi, dovrai trovare un’altra analista perché,

                           dopo quello che è successo, rischio di essere troppo coinvolta e non

                           va bene.

DOMINIQUE   - Mi dispiace, mi trovavo bene con lei.

AGATA            - Lo so, ma ti manderò da una mia collega che saprà aiutarti più

                            e forse meglio di me!

DOMINIQUE  - Di lei mi fido ciecamente.

AGATA           -  Grazie.

Escono entrambi.

CAMILLO       -  Tutto è bene quel che finisce bene!

ANSELMO      -  Lo puoi ben dire…..oh, pardon, ti ho dato del tu….

CAMILLO       -  A questo punto diamoci del tu.

ANSELMO      - Ma certo, Camillo!

CAMILLO       - Anselmo!

ANSELMO      - Come vedi, alla fine, si è dimostrato che avevo ragione!

CAMILLO       - In che senso, scusa?

ANSELMO      - Nel senso che mia moglie si è confermata quella moglie devota

                            e fedele che ti dicevo….

CAMILLO       - Senti, vogliamo cambiare discorso, per favore?

ANSELMO      - Ma perché, scusa? Mi vuoi impedire di affermare che io sono

                            un uomo fortunato? Certo, con Dominique, non è andata

                            proprio come volevo….o meglio….ma, lasciamo stare…

                            Non voglio parlare!

CAMILLO      -  No, no, a questo punto puoi parlare.

ANSELMO     -  No, guarda, mi astengo. Anche perché , sapendo che anche tu

                            la frequentavi e nonostante tutti i tuoi sforzi, sei finito a

                            bocca asciutta, non voglio crearti problemi.

CAMILLO      -  Guarda che non c’è alcun problema! Anche perché siamo sullo

                            stesso piano! Come si dice: mal comune , mezzo gaudio!

ANSELMO     -  Mal comune…..diciamo così!

CAMILLO      -  Scusami, mi sembra chiaro che tutti e due siamo rimasti a bocca

                            asciutta, noh?

ANSELMO    -  Tu, sei rimasto a bocca asciutta!

CAMILLO     -  Perché, tu……?

ANSELMO   -  Lasciamo perdere!

CAMILLO    -  Che lasciamo perdere?! Tu adesso devi sputare il rospo!

ANSELMO   -  Ti ho detto: lasciamo stare! Perché ti vuoi far male, scusa?

CAMILLO    -  Ma sei stato tu a dire che con Dominique non era successo nulla!

ANSELMO   -  L’ho detto, infatti!

CAMILLO    -  Ma non è vero?

ANSELMO   -  Camillo, ti prego! In fondo, nonostante la mia fama di “tombeur

                          de femme”, sono sempre un gentiluomo!

CAMILLO   -  Ma allora, scusa, anche Dominique avrebbe mentito?

ANSELMO  -  Camillo, Camillo, mi meraviglio di te! Come non capire che

                         Dominique non ha voluto dare un dispiacere alla sua analista!

CAMILLO   -  Ah, è così, allora?!

ANSELMO  -  Ma certo! Io e Dominique abbiamo fatto cose turche! Cose degne

                        del cinema di Tinto Brass! E come non bastasse anche con

                        mia moglie, oggi…..Avrai sentito, noh? E sai cosa ti dico?

                        E’ migliorata! Quasi meglio di Dominique!

CAMILLO    - L’hai trovata migliorata?

ANSELMO   - Sì! Ti devo confessare che non l’ho mai vista così coinvolta!

CAMILLO    - Eh, lo so!

ANSELMO   - Certo, l’hai sentito oggi!

CAMILLO    - No, lo so anche per….ma lasciamo stare che è meglio!

ANSELMO   - No, parla, caro! Parla.

CAMILLO    - Ma no, figurati! Niente di importante! O meglio: diciamo niente

                        di importante!!!!

ANSELMO   - Ma ti prego! Confidati! Non avere problemi! In fondo abbiamo

                         avuto una cosa in comune!

CAMILLO    - Una? Diciamo: una! Ma è meglio lasciar perdere, guarda!

ANSELMO   - Ma perché? Io con te mi sono confidato! Ho anche rischiato!

CAMILLO    - Che cosa?

ANSELMO   - E me lo domandi? Sapendo che io con Dominique ho….hai capito,

                         noh? Quando tu, invece….Dico, tu sapendo questo, saresti potuto

                         andare su tutte le furie! E invece, niente! Stile anglosassone! Ti

                        confesso che ti ammiro! E credimi, sento già di volerti bene….

CAMILLO   -  Aspetta a dirlo…

ANSELMO  - No, no, io ti voglio bene…

CAMILLO   - Non essere precipitoso!

ANSELMO  - Io l’amicizia la sento! E’ una questione di pelle!

CAMILLO   - Contento tu!

ANSELMO  - Permetti che t’abbracci?

CAMILLO   - Se vuoi…

ANSELMO  - Camillo!

CAMILLO   - Anselmo!!!

ANSELMO  - Amico mio!!!!!

Si abbracciano.

ANSELMO  - Dobbiamo brindare!

CAMILLO   - A cosa?

ANSELMO  - Alla nostra amicizia! Ho qui la bottiglia che dovevo stappare con mia

                        moglie! Non l’ho stappata con lei, la stapperò con te!

CAMILLO   -  Non è la stessa cosa.

ANSELMO  -  Lo sai cosa dice l’antico proverbio? Chi trova un amico trova un

                         tesoro!!!!

Stappa la bottiglia.

ANSELMO   - Evviva!!!!

Anselmo versa lo champagne nei calici.

ANSELMO   - Alla nostra amicizia!

CAMILLO    - Alla nostra!

Bevono.

CAMILLO   -  Buono!

ANSELMO  -  E’ champagne francese! Un gusto inimitabile!

CAMILLO   -  Già!

ANSELMO  -  Quindi, hai capito? Con mia moglie tutto a gonfie vele!

CAMILLO   -  Già!

ANSELMO  -  Ti ho detto che l’ho trovata cambiata, trasformata, più coinvolta che

                         mai ?

CAMILLO   -   Sì.

ANSELMO  -   Ma tu, prima, quando te l’ho detto, mi hai risposto : lo so!

CAMILLO   -   Non mi ricordo!

ANSELMO  -   Mi ricordo io!

CAMILLO   -   Hai una memoria di ferro!!!!!

ANSELMO  -   Modestamente!!!!

CAMILLO   -   Già!

Brevissima pausa.

ANSELMO  - Quindi, con mia moglie è stata una riscoperta! E’ come se l’avessi

                        ritrovata….

CAMILLO   -  Bene.

ANSELMO  -  Sì, ma prima mi hai detto: lo so! Ora, io mi chiedo: cosa voleva

                        alludere il mio grande amico Camillo con quel “lo so!”

CAMILLO   -  Perché io ho detto così?

ANSELMO  -  Ti giuro sul mio onore che hai detto questo!

CAMILLO   -  Si dicono tante cose!!!!

ANSELMO  -  Anche questo è vero!

Brevissima pausa

ANSELMO  -  Un altro goccino?

CAMILLO   -   Massì, è buonissimo!

ANSELMO  -   Alla faccia di chi ci vuol male!

CAMILLO   -   Appunto!!!

ANSELMO  -   Cin cin, amico mio!

CAMILLO   -    Cin cin!

Bevono.

ANSELMO  -    Certo che sono proprio fortunato!

CAMILLO   -    Sì?

ANSELMO  -    Fortunatissimo! Ho scoperto in mia moglie un’amante

                           impareggiabile! Pensa che conosce tutte le posizioni del

                           Kamasutra!

CAMILLO   -     Lo so!

ANSELMO  -     Lo sai?

CAMILLO   -     Lo so?

ANSELMO  -     L’hai detto proprio adesso! Stavolta ti ho beccato! Non puoi

                           dire che non te lo ricordi! Tu hai detto: lo so! E se l’hai detto

                           vuol dire che è vero!

CAMILLO   -     Sai, si dicono tante cose…..

ANSELMO    -  Sì, ma in questo caso l’hai detto con cognizione di causa!

CAMILLO     -  Sei sicuro?

ANSELMO   -   Sicurissimo!!!!!

CAMILLO    -   Ecco….

ANSELMO   -   Camillo, parla, parla pure liberamente! Scusa, non mi sono

                          confidato io? E allora! Fallo anche tu! Non siamo amici?

CAMILLO    -   Siamo amici?

ANSELMO   -   Per la pelle!

CAMILLO    -   E allora posso parlare liberamente?

ANSELMO   .-  Ma certo!

CAMILLO    -   E troverò in te un amico?

ANSELMO  -    Un grande amico!

CAMILLO   -    Un amico che capisce?

ANSELMO  -    Soprattutto!

CAMILLO   -    E che perdona?

ANSELMO  -   Ma tu cos’hai da farti perdonare?

CAMILLO   -   Tu rispondi alla mia domanda!

ANSELMO  -   Ma certo! Chi non ha peccato scagli la prima pietra!!!

CAMILLO   -   Me lo garantisci?

ANSELMO  -   Parola d’onore!

CAMILLO   -    E allora, sappi che noi abbiamo avuto una cosa in comune.

ANSELMO  -    Sì, Dominique!

CAMILLO   -    Non solo Dominique!

ANSELMO  -    Ah, no?

CAMILLO   -    No.

ANSELMO  -   E che cosa, allora?

CAMILLO   -   Tu hai detto che perdoni, vero?

ANSELMO  -   L’ho detto, ma parla!

CAMILLO   -    Hai detto che mi vuoi bene?

ANSELMO  -    E lo confermo! Ma tu vuota il sacco!

CAMILLO   -    E allora….allora ti confesso che è da dieci anni….

ANSELMO  -    Da dieci anni?

CAMILLO   -    Sono dieci anni che sono l’amante di tua moglie!

Brevissima pausa.

ANSELMO  -    Sei stato l’amante di mia moglie?

CAMILLO   -    Sì, amico mio!

ANSELMO  -    Ma quale amico?!!!!!

CAMILLO   -    Ma come, non sei l’uomo che perdona?

ANSELMO  -   Io sono l’uomo che ti ammazza! Altro che perdona!

CAMILLO   -    Bell’amico che sei?!

ANSELMO  -    Tu sei un disgraziato! Un farabutto!!!

CAMILLO   -     E tu, allora?

ANSELMO  -    Io, cosa?

CAMILLO   -    Anche tu hai tradito tua moglie e l’hai fatto con Dominique! La

                        quale, a sua volta, ha tradito me! Quindi, come vedi, siamo

                        sulla stessa barca!!!!

ANSELMO  - Ma Agata è mia moglie!!!!!

CAMILLO   - E Dominique era la mia amante!!!

ANSELMO  - Ma non è la stessa cosa! La moglie è la moglie!

CAMILLO   - Sei un ingrato!

ANSELMO  - Dopo quello che mi hai fatto osi darmi anche dell’ingrato?

CAMILLO   - Sì!!! Perché se hai trovato in tua moglie una donna trasformata,

                       è merito mio! Era una donna timida, inibita e, grazie a me, è

                       diventata quello che è diventata!

ANSELMO  - Quindi, secondo te, ti dovrei anche ringraziare?

CAMILLO   - Certo! Chi credi che gliel’abbia regalato il kamasutra?

ANSELMO  - Non certo io!!!

CAMILLO   - Lo so! Infatti gliel’ho regalato io! E credo che l’abbia letto!

ANSELMO  - Dalla prima all’ultima pagina!!!!

CAMILLO   - Hai visto? Grazie a me, il vostro matrimonio ha riacquistato smalto,

                        vigore! Insomma: Sei fortunato , amico mio!!!!!

ANSELMO  - Ma vai a……..

Buio. Dopo una settimana.

AGATA       - Io il pollo l’ho cucinato, gli affettati li ho preparati….manca solo il

                       tuo amico.

ANSELMO  - Adesso non esageriamo! Ancora devo capire che tipo è. E poi tu,

                        mi sembra, lo dovresti conoscere meglio di me!

AGATA       - Cominci con la solita litania? Quando ti vorrai convincere che è

                       acqua passata?

ANSELMO  - Per te è tutto facile! Tanto sono io quello che ha ramificato!!!!

AGATA       - E perché io, allora?

ANSELMO  - Tu, cosa?

AGATA       -  Ce la siamo dimenticata Dominique?

ANSELMO  - Ma con Dominique lo sai benissimo che non c’è stato niente!

AGATA       -  Perché lei non ha voluto, altrimenti….

ANSELMO  - Non fare il processo all’intenzione!

AGATA       - E invece io lo faccio! Perché per me si può tradire anche col

                       pensiero! E tu con Dominique mi hai tradito!

ANSELMO – Ma col pensiero!

AGATA       - Sì! E ti pare poco?

ANSELMO – Ma tu mi hai tradito con Camillo! E non col pensiero!

AGATA       - Bravo! L’hai detto! Camillo ha avuto il mio corpo! Ma non

                       la mia anima!

ANSELMO – Ma che mi vuoi far credere che quando eri con lui, non pensavi

                       a lui?

AGATA       - Infatti!

ANSELMO  - E a chi pensavi?

AGATA       - A te, amore mio!

ANSELMO  -  Veramente?

AGATA       -  Ma certo, tesoro! Io ero con lui, ma in realtà l’ho fatto con te!

ANSELMO  - Ma guarda…..chissà quante volte ho raggiunto l’orgasmo e non me

                       ne sono accorto!

AGATA       - Bravo!

ANSELMO – Ora mi spiego quelle occhiaie la mattina mentre mi guardavo

                        allo specchio! Ero spossato da una frenetica vita amorosa!

AGATA      -  Già!!!!

ANSELMO -  E ora che ci penso, ecco perché mi sentivo un po’ spossato!

Suonano alla porta.

ANSELMO – E’ arrivato il mio alter ego! Io la mente, lui il braccio! Il braccio?

                       Lasciamo perdere che è meglio!

AGATA      -  (Introducendo Camillo) Accomodati.

CAMILLO  - Grazie! Ciao, cara! Anselmo!!!!

ANSELMO – Camillo!!!!

CAMILLO   - Tutto a posto?

ANSELMO  - Ma certo! E tu?

CAMILLO   - Non mi posso lamentare! Ho per le mani un caso….Guardate,

                       non ve lo racconto perché non vi voglio turbare!

AGATA      - Guarda che , se non te ne fossi accorto, noi siamo maggiorenni!

ANSELMO – Appunto.

CAMILLO   - Lo so, figurati. Solo che oggi non mi va di parlare di lavoro. A

                       proposito, ho portato una bottiglia di prosecco che è una

                       squisitezza.

ANSELMO  - Vuoi mettere lo champagne col prosecco? Stai mischiando il

                        sacro col profano!

CAMILLO   - Io volevo prendere lo champagne ma il vinaio mi ha detto: “Perché

                       spendere tutti questi euro per lo champagne…..”

ANSELMO  - (Interrompendolo) Ecco, bravo, dilla tutta, hai voluto economizzare!

CAMILLO   - Oh, senti, con quello che costa la vita!

AGATA       -  (A Camillo) Lascialo stare. Sarà senz’altro buonissimo. Lo vado

                        a mettere in fresco. Piuttosto, accendete la televisione, c’è

                        l’ultima puntata della fiction.

Agata esce.

CAMILLO   - Cos’hai preparato di buono?

AGATA       -  (Da fuori) Pollo al vino bianco!

CAMILLO  -  Buono! Lo adoro il pollo al vino bianco!

ANSELMO – Francamente il pollo mi sta venendo a noia! In questa casa non si

                       fa altro che mangiare pollo!

CAMILLO   - Piuttosto, l’hai sentita?

ANSELMO – Chi?

CAMILLO   - Hai capito di chi sto parlando.

ANSELMO  - Alludi a Dominique? Sì, diciamo….ma è meglio che non te lo

                       dica!

CAMILLO   -  Ormai, hai lanciato la pietra….

ANSELMO  - Senti, so che ti può fare male, ma ci siamo visti!

CAMILLO   - Quando?

ANSELMO  - Due giorni fa.

CAMILLO   - E cosa avete fatto?

ANSELMO  - Ci siamo raccontati le barzellette! Che potevamo fare secondo te?

                        Un pomeriggio vibrante, appassionante, appagante….

CAMILLO   - (Interrompendolo)Basta così! Ho capito!

ANSELMO  - Te l’avevo detto che era meglio se non parlassi!

AGATA       - (Entra spingendo il carrello con le vivande, pollo compreso) Eccomi

                        qua!

ANSELMO  - Ti aspettavamo!

CAMILLO   - Che profumo!

AGATA       - (A Camillo) Gradisci l’ala o la coscia?

CAMILLO   - Preferisco il petto.

AGATA       - (Ad Anselmo) E tu?

CAMILLO  - Lui, la coscia!

ANSELMO – Stupido!

Dalla televisione si sente un comunicato: “Interrompiamo il telegiornale per darvi una notizia arrivato proprio ora in redazione. Il noto industriale Nocciola è stato scoperto in compagnia di un trans che si nascondeva sotto le spoglie di una giovane , ragazza di venticinque anni, Il nome di battaglia era Albatros , ma nella vita di tutti i giorni si faceva chiamare Dominique La Coscia!”

 

Reazione dei presenti. Sipario velocissimo.

F I N E    D E L L A    C O M M E D I A