L’altra storia di Biancaneve

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L’ALTRA STORIA DI BIANCANEVE

L’ALTRA STORIA DI BIANCANEVE

-dal regno di Immonda a Riciclandia –

SCENARIO CASTELLO

C’era una volta un grande castello, scuro e tenebroso, dove viveva la regina della spazzatura, una certa Immonda. Era molto cattiva e amava la sporcizia.

Tutto il suo regno era invaso da immondizie di ogni tipo, da topi a scarafaggi e si respirava per le strade un terribile odore. (MUSICA)

Una delle sue serve, una bellissima fanciulla di nome Biancaneve, al contrario, era sempre pulita e profumata  e la regina per questo la detestava.

Un giorno la regina chiese al suo specchio magico: “Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”

Lo specchio rispose. “Mia regina, tanto bella sei tu ma Biancaneve lo è molto di più”.

“Come?!” ruggì la regina, verde d’invidia “Vestita di stracci ed è più bella di me! La caccerò via dal mio regno quella sciagurata!” e così fece. (MUSICA) SCENARIO BOSCO.

La povera fanciulla vagò giorno e notte nei boschi bui: “Perfino qui tra gli alberi si trovano cartacce, lattine e bottiglie! Se regina immonda continuerà ad amare la sporcizia ci ritroveremo sommersi dai rifiuti!” disse l’infreddolita Biancaneve.

Dopo un lungo cammino Biancaneve notò che il bosco diventava sempre più pulito e ai rifiuti si sostituivano fiori. Sbucò in una piccola radura: “finalmente un po’ di sole! Oh, ma laggiù c’è una casetta.. chissà se ci abita qualcuno che potrebbe aiutarmi.”. (MUSICA) SCENARIO INTERNO CASETTA.

Vi entrò timidamente e vide sette seggioline, sette piattini e sette bicchierini su un tavolo. Entrò in un’altra stanzetta: “La casa sembra deserta. Ma guarda un po’ qua, sette piccoli lettini! Ho così sonno che…(sbadiglio) credo proprio mi farò una dormitina”

Vi si adagiò e si addormentò.

Dopo poco arrivarono cantando, come ogni sera, i sette abitanti della casetta, dei piccoli e simpatici nanetti. Quando la videro rimasero a bocca aperta per lo stupore (esclamazione).

Biancaneve si svegliò impaurita: “Oh vi prego non fatemi del male!” Ma dalle loro espressioni capì subito che potevano diventare amici.

(Biancaneve): “Qual è il vostro nome?”

(Ogni nanetto):  “Barattolo”

                        “Io sono Tubettolo”

                        “Ed io Fogliolo”

                        “Mi chiamo Bottigliolo”

                        “Il mio nome è Bucciolo”

                        “Il mio Vasettolo”

                        “Ed io sono Cartocciolo”

Biancaneve :_”Che nomi buffi avete. Perché vi chiamate così?

( Tubettolo) : “Perché noi passiamo la giornata a raccogliere i rifiuti che la gente abbandona nei prati e nei boschi. Ognuno di noi raccoglie un tipo diverso di rifiuto.”

(Barattolo): “Infatti io mi chiamo Barattolo perché raccolgo latte e lattine di alluminio insieme a Tubettolo”

(Figliolo): “Io sono Fogliolo: mi occupo della carta e del cartone”

(Bottigliolo): “Mi chiamo Bottigliolo e raccolgo le bottiglie di plastica”

(Bucciolo): “Io invece sono Bucciolo e mi occupo delle bucce e degli scarti di cibo”

(Vasettolo). “Mi chiamo Vasettolo perché raccolgo ilvetro”

(Cartocciolo): “Il mio nome è Cartocciolo perché raccolgo il tetrapak. A volte, quando ho tempo” (Figliolo): “E quando non brontoli!”

(Cartocciolo): “Ehm, dicevo, quando ho tempo aiuto Fogliolo col cartone”.

Biancaneve rispose: “Che bravi che siete! Dovrebbe vedervi la mia regina. Lei lascia tutto in giro e il castello è pieno di sporcizia! Mi ha cacciato e ora non so più dove andare…” e raccontò loro la sua triste storia. (MUSICA)

(Bottigliolo): “Noi saremmo felicissimi di ospitarti in cambio di un po’ di aiuto in casa…vedi, ci serve una presenza casalinga!”

Biancaneve accettò felice. (MUSICA)   SCENARIO RICICLANDIA.

Il giorno dopo andarono tutti insieme a Riciclandia.

(Bottigliolo): “Guarda. Questo è un paese pieno di sacchi, cassonetti e campane di tutti i colori. Qui i rifiuti vengono separati con cura e attenzione e poi vengono riciclati!”

(Biancaneve): “Così i rifiuti possono trasformarsi in qualcosa di utile!”

I sette nani portarono Biancaneve a palazzo, dove conobbe il principe Spazzatutto, che rimase subito colpito dalla sua grazia e dalla bellezza. (MUSICA)    SCENARIO CASTELLO.

Tutto scorreva serenamente quando un giorno la regina Immonda venne a sapere dell’accaduto. (Regina): “Biancaneve ed i suoi piccoli, puliti amici devono sparire per sempre!!!”

Così, scese nei suoi oscuri sotterranei, e preparò una pozione magica.

(Regina): “con questo intruglio mi trasformerò in una povera vecchietta e avvelenerò queste belle mele rosse!” (MUSICA)   SCENARIO INTERNO CASETTA.

Il giorno dopo la regina, sotto queste mentite spoglie, aspettò che i nanetti, come sempre, si recassero nei boschi e si presentò alla casetta.

(Vecchietta): “Oh, ma che bella fanciulla! Tanta bellezza e grazia meritano il misero dono di una vecchietta come me. Ecco, bambina, tieni questo cesto pieno di mele: ti assicuro che sono in assoluto le mele più buone del mondo!”

(Biancaneve): “Grazie di cuore per la sua generosità. Userò queste belle mele rosse per preparare una buona torta ai nanetti. E’ il loro dolce preferito!” (MUSICA).

Appena i nostri amici ne mangiarono una fetta, l’incantesimo si avverò.

Biancaneve cadde in un sonno profondo e i nanetti vennero trasformati in rifiuti. Un barattolo di pomodoro, un tubetto di maionese, una scatola di cartone, una bottiglia di plastica, una buccia di banana, un vasetto di marmellata e un cartoccio del latte. (MUSICA)   SCENARIO BOSCO.

Dopo pochi giorni il principe Spazzatutto si insospettì: “ Non vedo i miei amici  da un bel po’ di tempo. Eppure, tutti i giorni portano i rifiuti a Riciclandia. Sarà meglio andare a controllare le casetta.”

Quando raggiunse la radura dei nanetti  nella casetta regnava un silenzio assoluto…

(Principe): “Ma…cosa è successo?Povera Biancaneve e poveri nanetti! E’ di sicuro opera di regina Immonda.” (MUSICA)    SCENARIO CASTELLO.

Per salvarli, si diresse nel regno infestato dalla spazzatura. Strade maleodoranti e montagne di rifiuti erano sparsi ovunque.

Intanto enormi nuvole nere si avvicinavano e oscuravano l’orizzonte.

Spazzatutto affrontò la regina durante un terribile temporale. Tuoni, lampi e (accendere e spegnere faretti) saette riempivano il cielo.

Principe: “Pagherai per quello che  hai fatto ai nanetti e a Biancaneve e per tutte la cattiverie  le ingiustizie con le quali hai rovinato questo regno!!”

All’improvviso un fulmine cadde sulla montagna più alta di rifiuti, che crollò investendo la regina e sotterrandola per sempre. (urla della regina)

Il principe aveva salvato il regno dalla cattiveria di Immonda.

“Ahimè, ho sconfitto Immonda ma come farò a salvare i miei amici?” diceva triste il principe. Si fermò accanto ad una montagna di rifiuti e…: “ Che fiore bellissimo ! E’ cresciuto in mezzo ai rifiuti!Come avrà fatto? Lo porterò con me!”

Lo raccolse e tornò sconsolato dove giaceva la povera Biancaneve. (MUSICA) SCENARIO INTERNO CASETTA.

 La guardò e le depose il fiore. Il profumo intenso magicamente risvegliò Biancaneve.( Principe): “Oh mia cara Biancaneve! Per fortuna ti sei risvegliata! Guarda! Anche i nanetti sono ritornati quelli di sempre”

(Biancaneve): “L’incantesimo è stato spezzato ed è tutto merito tuo, mio caro principe!”

E festeggiarono a lungo.

Il regno di Immonda tornò ad essere pulito come un tempo, grazie anche all’opera dei sette nani.

Quanto a Biancaneve e al Principe Spazzatutto… naturalmente vissero felici e contenti.