L’amore delle tre melarance

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L'AMORE  DELLE  TRE  MELARANCE

di Carlo Gozzi

                                         Riduzione di:

Lelio Ottorino

L'AMORE  DELLE  TRE  MELARANCE

personaggi

RE – PANTALONE – TRUFFALDINO – LEANDRO – PRINCIPE – CELIO – MORGANA – MEDICI – CUOCA

3 PRINCIPESSE

QUADRO PRIMO

(Il palazzo del re. Il re.  Davanti ad essi i medici.)

RE:                 (ai medici) Ditemi qual'è il male che  l’affligge!

Medico 1         Mal di fegato, asma cronica, nervi depressi,acidità, travaso di bile   

                       frequentissimi deliqui, tosse tormentosa, singulto convulso, terribile

                       insonnia, segni d’inappetenza, palpitazione di cuore,  vertigini...

RE:                 E’ troppo! E’ troppo!

Medico 2         Crampi allo stomaco, tetri pensieri, lugubri presagi, indifferenza verso la

                        vita, indole apatica, nera malinconia con malessere generale...

RE:                 Oh, basta! Oh, basta!

Medico 3        Soffre di una malattia che riteniamo indecifrabile

RE:                 E Allora, che si può fare?

Medici             (insieme) Non c’è cura   (via i medici)

PANTALONE  Maestà, ho sentito dire che solo il riso può risanarlo...quindi facciamolo

                        ridere... presto!

RE:                   Non c’è verso! E come lui tutta la corte è triste.

I° Ministro         Bisogna ch’egli rida per forza! per fare ridere il malato? tutto dev’essere

                         gaio e allegro intorno a lui.

RE:                   Non potrà ridere mai più quell’infelice del mio ragazzo!

I° Ministro         Orsù! Si bandiscano subito grandi feste e giochi! mascherate! C’è da fare

                         spettacoli brillanti, bisogna provvedere di  comici E buffoni. (chiama)

                         Truffaldino! Truffaldino!

RE:                   Giochi? Grandi feste? È tutto inutile!

I° Ministro         Inutile o no, dobbiamo pur tentare!  (chiama) Truffaldino!

TRUFFALDINO (entra a precipizio verso pantalone) Son qua  Perché m’hai chiamato?

PANTALONE:      Sei stato Chiamato  dal re.

TRUFFALDINO:  (si butta in ginocchio davanti al re) Maestà... sono innocente! Di qualsiasi

                            cosa si tratti non sono stato io.

RE:                      Senti, Truffaldino! voglio bandire grandi feste e spettacoli e devo riuscire

                            a far rider mio figlio...

TRUFFALDINO:  Farlo ridere? Ci penso io, avrete i più ridicoli spettacoli.  (corre via)

RE:                      Che razza di maniere!

PANTALONE:      Che volete maestà Truffaldino è fatto così!

RE:                       Mi si chiami Leandro, il nostro primo Ministro.

PANTALONE:      (tra se) Ahi,  di Leandro non mi fido è malvagio e intrigante.

Leandro               (Entra leandro e fa un profondo inchino) Maestà!

RE:                      Leandro, si bandiscano feste con comici, giochi originali, cavalieri in

                            giostra e splendide mascherate!

Leandro              Maestà! Per risanare il principe, non bastano le mascherate; ci vuol ben

                            altro!.

RE:                      Ma dobbiamo pur tentare, magari con  Giochi, maschere e baccanali!

LEANDRO:         Gli nuocerà sentire del chiasso!

RE:                     (andandosene)  Ho detto maschere e baccanali. (esce)

PANTALONE      ( a Leandro) Traditore. (esce)

LEANDRO:         Buffone!  (via deciso)

QUADRO SECONDO

(La camera del principe ipocondriaco. Il  principe in poltrona è ammalato)

TRUFFALDINO  Ebbene mio principe?

PRINCIPE:         Mi annoio.

TRUFFALDINO: L’arte mia non vi distrae?

PRINCIPE:          Niente! Ho mal di capo, le traveggole, fitte al fegato e mal di schiena.

TRUFFALDINO:  Ah, come è penoso tutto ciò!

PRINCIPE:         Non solo è penoso, ma molto, molto peggio....oh....oh...

TRUFFALDINO: (fra sè) Che altro posso fare, se ballo non sorride; se scherzo fa le

                           smorfie. Io non ne posso proprio più. (al principe) Vostra altezza, il re ha

                           bandito grandi  feste, giochi, ha invitato i più allegri comici del regno,

                           voi di certo riderete.

PRINCIPE          Ridere ...io ? Sei pazzo da legare!

TRUFFALDINO: Ma c'è da ridere, c’è da ridere e divertirsi.

(Entrano  il Re,  i cortigiani Leandro e Pantalone.)

RE                        Allora Truffaldino, questi divertimenti funzionano?

TRUFFALDINO:  Divertimento primo! Le smorfie (effettua) e il salto mortale! (esegue)

Tutti                     Bravo, bravo, bravo.

TRUFFALDINO:  (piano al re) Il principe ha riso?

RE:                       No

PRINCIPE:           Tutto questo chiasso mi esaspera! Ahi...! Mi si sveglia la sciatica!

RE:                       (a truffaldino) Cambia!

TRUFFALDINO:   (corre di qua e di là, pensando al divertimento seguente)

Morgana               (entra Fata morgana travestita-Leandro le si avvicina)

LEANDRO:           Chi sei tu? Cosa vuoi?

FATA MORGANA: (piano a Leandro) Non mi riconosci sono io la terribile fata Morgana.

                              Non ride più chi per via mi incontra

LEANDRO:            (piano) Ah, sei tu! La Regina della noia!

TRUFFALDINO:    Divertimento numero due: le due fontane. Qui c’è l’olio, qui c’è il vin!

                              Guardate, osservate come zampilla. (lo versa dalla bocca)

Tutti                       Bravo, bravo, bravo.

TRUFFALDINO:    (piano al re) Il principe ha riso?

RE:                        No!

PRINCIPE:           Riportatemi a letto! fa troppo freddo qui!

RE:                       (a truffaldino) Cambia!

TRUFFALDINO:  Non ne azzecco una!  Cos’altro posso inventare?  (mentre pensa vede

                            fata morgana) A te Chi t’ha invitata?

FATA:                   E a te che te ne importa?

TRUFFALDINO:  Come mai gironzoli qui?

FATA:                   Non ti impicciare dei fatti miei!

TRUFFALDINO:  Questo non è il tuo posto, vattene. (la spinge)

FATA:                   No!

TRUFFALDINO:   Ti butto io fuori!

FATA:                    Guai a te.

TRUFFALDINO:   Sei sudicia così e ardisci d’essere qui.

FATA:                    Ah, vigliacco

TRUFFALDINO    (la spinge)  Vattene di qua!

FATA:                    Ah! (va a gambe all’aria)

TRUFFALDINO:  Vattene al diavolo!

IL PRINCIPE:      (alzandosi dalla poltrona, comincia a ridere) Ah, ah! ah, ah, ah! ah, ah

                            ah, ah! La vecchia.... è proprio divertente!

FATA                    (Fata Morgana si alza lenta e minacciosa) Folle! Odi la mia maledizione!

                            Hai osato ridere di me! Sarai condannato ad  Amare tre melarance! Si

                             Amare dovrai tre melarance!  (via indignata)

PRINCIPE:           (si muove di quà e di là) Le melarance...le melarance...tre melarance.

RE                        Che accade, chi è costei?

PANTALONE:        Ah, che disgrazia! Ah Ah!

PRINCIPE:            (andando su e giù) Le tre melarance, sono in mano di Creonta.

RE                         Di Creonta la strega? Oh Cielo!

PRINCIPE :           (deciso) Truffaldino, tu verrai laggiù con me?

TRUFFALDINO     Chi io!  (tremando)

PRINCIPE:            Suvvia, non avrai paura!

TRUFFALDINO:    Non ho paura...è solo che mi manca il coraggio.

RE:                        Che cosa vuoi fare figliolo?

PRINCIPE:            Devo trovare le melarance , la mia gioia, l’amore mio!

RE:                        Non farlo figliolo, la strega Creonta è molto pericolosa...

PRINCIPE:            Sono prigioniere della strega, io devo salvarle.

RE:                        Rifletti figliolo, se parti, forse dovrai soccombere potresti perdere la vita,

                              è un grosso rischio!

PRINCIPE:            Io devo tentare vòglio le melarance quindi in marcia!

RE:                        Io non ti lascio andare, tu sei l’erede e dopo di me devi salire al trono.

PRINCIPE:            Io parto padre! Se dovessi restare continuerei ad essere malinconico...

RE:                         Ah, no, piuttosto parti, parti!

QUADRO  TERZO

(un deserto)

PRINCIPE:          Coraggio Truffaldino, sento che siamo prossimi all'arrivo

TRUFFALDINO:  E' proprio questo che mi preoccupa.

PRINCIPE:          Perchè?

TRUFFALDINO:  Ho una terribile intuizione!

PRINCIPE:          Sei sempre più fifone?

CELIO:                (appare all'improvviso) Che fate qui? Fermatevi! Dove andate?

TRUFFALDINO   E questo chi è?

PRINCIPE           Questo è Celio, il mio mago protettore.

TRUFFALDINO   Mago protettore?

PRINCIPE           Sì, alla mia nascita, il Re mio padre lo invitò al mio battesimo e lo fece

                            mio padrino. Comunque sono in viaggio alla ricerca delle melarance!

CELIO:                (con orrore) Le melarance sono da Creonta

PRINCIPE:          Non temo la strega!

CELIO:                Non è solo lei che dovete temere a guardia delle melarance c'è la

                            spaventosa cuoca!

PRINCIPE:          Non temo neanche la cuoca. Andiamo presto Truffaldino!

CELIO:                Quella v’accoppa col grosso mestolo di rame!

PRINCIPE:          Io voglio le melarance e nessuno mi fermerà!

CELIO:                (facendo gesti impressionanti) Col mestolo di rame!

PRINCIPE           Io devo avere le melarance!

CELIO                 Non avete idea com’è pesante!

PRINCIPE           Quel mestolo non lo temo! fa presto Truffaldino!

CELIO:                 Ascolta Truffaldino...prendi questo è un nastrino  magico,di certo non

                            posso dirlo; può darsi però che possa aiutarvi, distrarla così mentre lei è

                            impegnata con questo voi potrete portare via le arance!

TRUFFALDINO: (prende il nastrino) Buon Mago ti ringrazio.

PRINCIPE:          Fa presto, truffaldino!

CELIO:                Sappiate poi, sventati ragazzi: quando avrete preso le melarance, non si

                            può aprirle che vicino all’acqua, se no' succede un grosso guaio.

PRINCIPE           Oh, le soavi melarance!

TRUFFALDINO   Buon Mago ti ri ringrazio!

PRINCIPE:          Addio.

CELIO:                 Addio! E che il cielo Vi preservi dal mestolo orrendo!

QUADRO QUARTO

(castello di Creonta)

PRINCIPE           Ci siamo?

TRUFFALDINO   E ci resteremo!

PRINCIPE           Questo è’ il suo castello?

TRUFFALDINO   Siamo perduti!

PRINCIPE           E’ orribile sul serio!

TRUFFALDINO    Andiamo via!

PRINCIPE           Stai qui! Dobbiamo trovare  le melarance

TRUFFALDINO:  Ho paura!

PRINCIPE:          Taci! Senti Truffaldino, il Mago ha detto che dobbiamo cercarle in cucina?

TRUFFALDINO:  In cucina.

PRINCIPE:          E’ qui la cucina.

TRUFFALDINO:  Ehi, attenzione alla cuoca.

PRINCIPE:          Le tre soavi melarance!

TRUFFALDINO:  E’ lì. La spaventosa cuoca.

PRINCIPE:          (le vede) le arance!

TRUFFALDINO:  Col suo gran mestolo ci stende al suolo! 

CUOCA               (di dentro)  Chi c'è?  Cos'è?

TRUFFALDINO   Siamo morti! Siamo perduti! (Fuggono a nascondersi. Appare la cuoca

                            con mestolo)

CUOCA:              Chi strilla qui! ( si guarda intorno) voglio sapere chi strilla qui? (non

                            ricevendo nessuna risposta viene avanti guardandosi intorno) Chi è? Chi

                            è? Io lo scoverò! Io lo scoverò! ( trova Truffaldino) Ah! Sei tu!

TRUFFALDINO:  (geme, fuori di sè per lo spavento) Ah!Ah!Oh!

CUOCA:              Venivi qua per derubarmi!

TRUFFALDINO:  No! No! ...io...ti giuro...non ho colpa...

CUOCA:              Ma io col mio mestolo ti stordirò.

TRUFFALDINO:  Ti prego, risparmiami!

CUOCA:              Ti getterò nella stufa e là ti brucerò.

TRUFFALDINO:  Son qui pe...per...caso...per sbaglio (cerca di fuggire)

CUOCA:              (alza il mestolo e preso truffaldino per il bavero lo scrolla senza pietà)

                             Ah! Si? Vorresti  Fuggire? Ma io sputare il cuor ti fo!  (scorge il nastrino

                             magico e subito se ne interessa) dimmi un po’ sul petto che cos’hai?

TRUFFALDINO:  (confuso) Il cu...il cu cuore...

CUOCA:              Un nastrino...Un nastro? (lo prende) Che splendido nastrino!

TRUFFALDINO:  Il nastrino, ti piace?

CUOCA:              E’ piacevole a vedersi, tanto. ma dove l’hai preso?

TRUFFALDINO:  (con più coraggio) Esito a dirtelo...vedi...è...è un segreto

CUOCA:              Dunque è un segreto!( il principe di soppiatto si dirige verso la cucina)

                            Ma il nastro è in realtà meraviglioso, non me lo regaleresti? (Il principe

                            esce dalla cucina con tre arance, grosse come la testa di un uomo,

                            e scappa dal portone del castello)

CUOCA:              ...eh...così per ricordo...

TRUFFALDINO:  E così vorresti ch’io te lo donassi per mio ricordo?

CUOCA:              Lo gradirei da te.

PRINCIPE:          (facendo capolino)Truffaldino, Truffaldino!

TRUFFALDINO:  Be...bene...allora tientelo e che buon pro ti faccia! (scappa)

CUOCA:              (estatica) Bello questo nastrino...bello...(si guarda intorno)  Ma dove sei?

                            Dove sei? Ragazzo...  (esce cercandolo)

QUADRO QUINTO

(deserto)

PRINCIPE:          Basta, fermiamoci a riposare un poco.

TRUFFALDINO:  Per di più le arance son diventate ora più grosse.

PRINCIPE:          Io ormai dormo in pièdi.

TRUFFALDINO:  Io vorrei  bere

PRINCIPE:          Sono stanco morto.

TRUFFALDINO:  E io ho una gran sete

PRINCIPE:          Faccio un breve sonnellino Truffaldino.

TRUFFALDINO:  Ma mentre fate un pisolo voi io morrò di sete!

PRINCIPE:          Dormi un po’ anche tu! poi andremo più spediti. (dorme)

                           

TRUFFALDINO:  Io riposerei se non bruciassi dalla sete! E quaggiù non c’è una goccia

                            d'acqua. Quello sta dormendo e... le arance?... se aprissi intanto una

                            delle tre?dev’essere tanto succosa! no, non tocca a me farlo! eppur se io

                            morirò e il principe rimane da solo non può trasportarle a casa tutte e tre.

                            così non si salva, oltre le arance, nè lui nè io. no, è meglio ch’io ne

                            mangi un po’. oh, come e succosa, oh, come è rotonda.(Taglia la

                            melarancia, esce una fanciulla) Una candida vergine?

LINETTA:            Dove mi trovo?

TRUFFALDINO  E tu chi sei?

LINETTA             Sono la principessa Linetta

TRUFFALDINO:  Invece ..del succo ...una principessa?

LINETTA:           Bere vorrei, dell’acqua dammi, o morirò di sete, d’una sete ardente, d’una

                           sete atroce!

TRUFFALDINO:  Acqua qua nel deserto L’acqua non si trova...è tutto deserto intorno....

LINETTA:            Fa presto! Fa presto! Dammi un sorso, tiranno crudele!

TRUFFALDINO: (cercando di svegliare il principe) Principe! Principe! Non si sveglia!

LINETTA:            Dammi una stilla

TRUFFALDINO:  Aspetta Linetta....ora io...aprirò l’altra arancia per te.

LINETTA:            Un sorso, un sorso...

TRUFFALDINO:  Ecco aspetta! (Esce dalla melarancia un altra fanciulla) Ma... ma che

                            razza di arance sono queste! un’altra principessa?

NICOLETTA:       Sono la Principessa Nicoletta. Bere vorrei, dell’acqua dammela o morirò

                            di sete, d’una sete ardente, d’una sete atroce.

TRUFFALDINO   Anche lei?

LINETTA:             (contemporaneamente) Un sorso, un solo sorso, mi si offuscano gli

                            occhi....soccorrimi, pietà....io non resisto più.

TRUFFALDINO:  (correndo su e giù) Coraggio... pazienza...un po’ di pazienza ...per oggi

NICOLETTA:        Mi Si offuscano gli occhi!

LINETTA:             Un sorso...

TRUFFALDINO:  Ah! Povero me! Cosa devo fare...

LINETTA:            Muoio....acqua...muoio... (Muore)

TRUFFALDINO: E' è morta mi dispiace io...

NICOLETTA:      Pietà... muoio....acqua...muoio... (Muore)

TRUFFALDINO: E' morta anche questa! Cosa dirà il principe... meglio darsela a gambe

                           levate prima che si svegli  ( scappa)

PRINCIPE:         (svegliandosi) Eh...Truffaldino...Truffaldino... Ma dov'è quel perdigiorno?

                           Che vedo mai? Due fanciulle morte qui! Probabilmente si erano sperdute

                           nel deserto...che misera fine... E Truffaldino è sparito e... e insieme a lui

                           ben due melarance. ora siamo rimasti soltanto io e questa melarancia...

                           devo sapere cosa nasconde. Contiene ogni (apre la melarancia, appare

                           una terza fanciulla) Che vedo?

NINETTA:           Salve! Sono la principessa Ninetta

PRINCIPE:         Ninetta, ninetta, io ti ho cercata per ogni dove! Ninetta, io ti amo più di

                           ogni cosa al mondo!

NINETTA:            Anch'io da sempre ti ho aspettato. Ma ora Bere vorrei! dell’acqua dammi,

                            o morirò di sete d’una sete ardente, d’una sete atroce!

PRINCIPE:          Pazienta ancora un po’ Ninetta.

NINETTA:            Un sorso...

PRINCIPE:          Qui siamo nel deserto...

NINETTA:            Mi Si offuscano gli occhi...

PRINCIPE:          Ma ti conduco in città senza  indugio.

NINETTA:            Perdo i sensi...

PRINCIPE:           Andiamo in fretta!

NINETTA:             Adesso muoio...ah! ah!

PRINCIPE            La borraccia!  Qui c'è l'ultima riserva che mi è rimasta. (gliela dà)

NINETTA               Acqua, muoio...

PRINCIPE:           Tieni qui c’è dell’acqua, bevi principessa! Bevi!

NINETTA:             (beve) Oh, grazie a te! m’hai  Salvata dalla morte.Liberata dal triste

                             esilio.L’intera mia vita ti appartiene.

PRINCIPE:           Non c’era forza che mi potesse trattenere dal correre da te, non temetti

                             la feroce Creonta, ho sfidato la spaventosa cuoca, sono scampato al

                             suo mestolo orrendo, perchè il mio amore per te superava ogni fatica e

                             ogni ostacolo.

NINETTA:             Io da sempre ti ho aspettato e sono felice con te.

PRINCIPE:            Andiamo, mia sposa, dal re!

NINETTA:             Io dal re così vestita? Non vorrà nemmeno vedermi! No, vai avanti tu ad

                             avvertire il re. Mi porterai un abito regale. Io qui ti aspetto.

PRINCIPE:           Come vuoi. Io ti obbedisco. Tornerò E sarà il re stesso che verrà ad

                             incontrarti.

NINETTA:              Addio mio eroe, ritorna presto! (Il principe esce, Ninetta, sola, si siede.)

                              Ah, come sono felice! Speriamo non dover attendere a lungo.

(Smeraldina non vista si avvicina dietro di lei c’è Fata Morgana e la punge con uno spillo

Ninetta con un gemito cade dietro le rocce)

SMERALDINA      Fatto! Il tuo piano ha funzionato alla perfezione.

MORGANA           Te l'avevo detto figlia mia! Guarda guarda (prende il topo per la coda) la

                             bellissima principessa ora è un po' meno attraente.

SMERALDINA      Io direi che fa proprio schifetto.

MORGANA           Via di qua, essere immondo!  (butta il topo) Bene, ora tu Smeraldina

                             prenderai il suo posto e dìrai che sei la principessa.

SMERALDINA      Ma se il principe.

MORGANA           Lui è uno sciocco! E non potrà venir meno alla promessa fatta.

SMERALDINA      (voci) Arrivano! (Morgana si nasconde arriva il Re con la corte)

PRINCIPE:           (Smeraldina è di spalle) Eccola! È lei la principessa.

RE                        E’ questa la nuora?

PRINCIPE:           Si è... (Smeraldina si gira) Ma non è più lei!

SMERALDINA:     Sono io la tua principessa.

PRINCIPE:            Chi...? No, no c’è un imbroglio.

SMERALDINA:      Si, tu hai promesso di sposarmi.

PRINCIPE:             Io? Quando mai? Tu sei pazza!

RE:                         Suvvia!

PRINCIPE:             Io questa non la sposerò!

RE:                         Figliolo, la tua parola regale è sacrosanta. Se hai promesso di

                               sposarla, la sposerai perciò.

PRINCIPE:             Proprio quella?

RE:                         Io te lo impongo!

PRINCIPE:              Ah, che orrore!

RE:                         Io te lo impongo! Porgile il braccio e andiamo a palazzo (via tutti)

LEANDRO:             Ah ah... la sua melarancia marcì, e la sposa brutta ne uscì. (via)

QUADRO SESTO

(palazzo reale con trono ci sono Morgana e Leandro)

Morgana                 Il nostro piano sta funzionando a meraviglia.

Leandro                  Si, ma non farti vedere troppo in giro, potrebbero sospettare.

Morgana                 Quando mia figlia Smeraldina sarà Principessa, questà sarà la mia

                               casa. (via)

Leandro                  Già, poi come promesso uccideremo il principe ed io sposerò la

                                principessa e salirò sul trono. A proposito, il trono è pronto?

UN SERVO:            Pronto

LEANDRO:             C’è polvere?

UN SERVO:            Tolta.

LEANDRO:             Mettete il drappo! Arriva la corte!

(Il trono viene coperto, si sente una marcia. Entra il corteo. Prima di tutti il re, poi il

Principe con Smeraldina, segue Pantalone)

Tutti                        Evviva il nostro Principe ed il Re, viva il Re,

IL RE:                     Sollevate il drappo!

                             

                               ( Sul trono è seduto un grande topo)

TUTTI:                    Cosa? Ah! C’è un topo!

RE:                         Guardie! Guardie!

TUTTI:                    Che schifo! E' raccapricciante! Che paura!

PANTALONE:         Chiamate le guardie!

CELIO                    (Appare Celio) Topo, topino, torna a trasformarti in Ninetta

RE:                         Guardie!

CELIO:                   Ti prego, cambiati in Ninetta!

RE:                         Sparate!

CELIO:                   Ti scongiuro!

                                (Il topo si trasforma in Ninetta)

TUTTI:                     La Principessa Ninetta? Che prodigio!

PRINCIPE:              E’ lei, è lei la mia Ninetta. L’amore mio!La melarancia!

TUTTI                      Che bella la nostra principessa

RE:                          Che strano tutto ciò! ma la nuora è bella assai.

PRINCIPE:              Ninetta!

RE:                          (indicando Smeraldina) E chi è questa?

TRUFFALDINO:      Questa è Smeraldina!

LEANDRO               Smeraldina?

PANTALONE           Si, Smeraldina la figlia di Morgana, La complice di Leandro?

LEANDRO:              Mio re...io...

RE:                           Silenzio, traditore!

PANTALONE            Infame!

RE:                            Le tue mani grondano sangue! Io vi condanno, l’infame Leandro,

                                  La perfida Smeraldina e sua madre Morgana  a morte!

TRUFFALDINO:        Maestà, la grazia!

PANTALONE:            Silenzio!

RE:                             A morte! Guardie, la corda!

        (Smeraldina fugge, Leandro e Morgana la seguono).

RE                             Lasciateli andare, verranno banditi dal regno e di essi non sentiremo

                                  mai più parlare

TUTTI                        Evviva il nostro re

RE:                            Evviva la mia nuova figliola!

TUTTI                        Evviva il nostro Re, il Principe e la sposa!

FINE