Commedia in tre atti
di Achille Campanile
Giulio Einaudi Editore - Torino
PERSONAGGI
Leonora, diciotto anni, figlia di Alvaredo
Battilocchio, professore di latino
Alvaredo, marito separato di Rosalinda
Capperino, segretario di Alvaredo
Isabella, cameriera in casa di Alvaredo
Cadetto, undici anni, figlio di Alvaredo
Il Bandito Terrore
Gertrude, governante di Rosalinda
Rosalinda, moglie separata di Alvaredo
Il Gendarme
Il Giudice
Il Pubblico Ministero
Il Carceriere
Il Boia
Il Bandito Preoccupazione
Un Contadino
L'Asino
Il Fungo
Il Serpente a Sonagli
Le Cameriere dell'Eremita
L'Eremita
Contadini, contadine, ecc.
Rappresentata la prima volta il 17 ottobre 1930, al Teatro Manzoni di Milano, dalla Compagnia diretta da Guido Salvini. Interpreti principali: Giuditta Rissone, A-melia Chellini, Giulio Donadio, Vittorio De Sica, Umberto Melnati, Checco Rissone, Stefano Sibaldi, Antonio Pierfederici.
ATTO PRIMO
quadro primo La strada
Una strada con case che, a causa della lontananza, si vedono a grandezza d'uomo.
SCENA UNICA
Leonora e Battilocchio.
leonora (a destra; tra sé) Da mezz'ora questo giovane mi segue, ma non si decide a rivolgermi la parola. Peccato! Egli non mi dispiace e, benché io sia una signorina di buona famiglia, non sarei aliena dall'accettare la sua corte. Converrà incoraggiarlo.
battilocchio (a sinistra, tra sé) Questo è il momento di palesarle l'amor mio. Suvvia, coraggio. (S'avvicina timidamente, si toglie il cappello) Signorina, sono forse troppo ardito, se chiedo di accompagnarla?
leonora Signore, ci sono stati molti vigliacchi nella vostra famiglia?
battilocchio Mi perdoni, volevo soltanto accompagnarla.
leonora Oh, sfacciato! Come si permette?
battilocchio Scusi tanto. (Fa per ritirarsi).
leonora (trattenendolo per un braccio) No, risponda; come si permette?
battilocchio Domando scusa, non insisto.
leonora Ma mi dica: come si permette?
battilocchio Mi ritiro.
leonora Non creda di cavarsela così a buon mercato. E risponda! (Vezzosa) Come si permette?
battilocchio Le dirò...
leonora Ma perché star fermi? Camminiamo, intanto.
Fingono di camminare verso destra, sottobraccio, segnando il passo, mentre le case camminano verso sinistra. Durante il dialogo seguente, si vedon passare, in fondo, case, villini, botteghe, chiesette, ecc.
battilocchio Ella mi permette, nevvero, di esprimerle la mia ammirazione?
leonora Ma s'immagini!
battilocchio Allora le dirò che ha degli occhi bellissimi. Il suo sorriso...
leonora Diamine, che cosa sarà, poi, il mio sorriso?
battilocchio Un elisire. Nient'altro che un elisire.
Si voltano e fingono, c. s., di camminare verso sinistra, mentre ripassano - da sinistra a destra - le case della scena precedente.
leonora Ma, per tornare al discorso di poco fa, voi - possiamo darci del voi, ormai, no? -...
battilocchio Certamente.
leonora Voi, dunque, dite di amarmi. Ma non sarà, il vostro, un sentimento passeggero?
battilocchio Come potete pensarlo, cara?
leonora E mi amerete sempre?
battilocchio Sempre.
leonora Debbo credervi?
battilocchio Come fare altrimenti?
Si fermano tenendosi alla vita e voltandosi verso il pubblico.. Anche le case si fermano, dopo essersi disposte rapidamente in modo da fare una piazza.
leonora Ma raramente io posso uscir sola. Oggi è stata un'eccezione. Come potremo rivederci?
battilocchio Semplicissimo. Io ho intenzioni serie. Mi presenterò a tuo padre e ti chiederò in isposa.
leonora Per carità! Mio padre è un uomo di vedute pratiche, e non consentirà mai che mi fidanzi con un giovine che non sia un industriale, o un businessman.
battilocchio Come faremo, dunque, per vederci tutti i giorni?
leonora Aspetta. Mi viene un'idea. Tu mi hai detto, poco fa, che sei professore. Non mi hai ingannato?
battilocchio Leonora! Come puoi soltanto pensarlo? Sono professore all'università.
leonora Me lo giuri?
battilocchio Su quanto ho di più caro.
leonora Ebbene, so che mio padre ha intenzione di chiamare un professore per il mio fratellino. Potresti venire tu,così ci vedremmo tutti i giorni.
battilocchio Ottima idea. Vengo subito.
leonora No, va' all'Università ad aspettare una nostra telefonata; ora separiamoci perché siamo vicini a casa.
battilocchio Mi raccomando; chiamate il professor Battilocchio, se no viene un altro e non vorrei che ti fidanzassi con lui.
leonora Sta' tranquillo. A tra poco.
(Finge di camminare, spostandosi verso destra c. s. [mentre le case c. s.]. Battilocchio finge di seguirla e di restare sempre più indietro, finché egli e-sce a sinistra e lei a destra).
Quel che ti raccomando è di presentarti a mio padre disinvolto, moderno, brillante, in modo che egli abbia una buona impressione di te. Se entri nelle sue simpatie, tutto va bene.
battilocchio Lascia fare a me.
leonora Ricordati: nessuna timidezza! Presentati disinvolto, moderno, brillante. Ciao, a tra poco.
battilocchio A tra poco, amore! (Via a sinistra, mentre Leonora esce a destra).
Le case escono scoprendo la scena del quadro secondo.
quadro secondo Il giardino d'Alvaredo
Un giardino. A sinistra l'ingresso della casa. In fondo il cancello che da sulla strada.
SCENA PRIMA
Leonora, poi Alvaredo.
leonora (si ferma al cancello, fa un vezzoso gesto di saluto a Battilocchio, che non si vede, e gli ripete la raccomandazione)
Disinvolto, moderno, brillante.
(Entra, mentre dalla casa esce Alvaredo)
Ciao, babbo. Ti sei rammentato di chiamare il professore per Carletto?
alvaredo Non ancora.
leonora Io credo che sia urgente farlo.
alvaredo È vero. Altrimenti quel ragazzo cresce troppo. Per favore, fa' venir qui il mio segretario.
leonora (entra in casa chiamando) Signor Capperino!
SCENA SECONDA
Alvaredo e Capperino.
capperino (entra leggero come una farfalla) Eccomi qua.
alvaredo Vi ho fatto chiamare, Capperino.
capperino (sorpreso) Mi ha fatto chiamare? (Come se si ricordasse a un tratto) Ah, sì, è vero, mi ha fatto chiamare.
alvaredo (con gioia maligna) Forse vi ho disturbato.
capperino Anzi, m'ha fatto piacere.
alvaredo (tra sé) Maledizione! (Forte) Forse stavate riordinando la libreria.
capperino No.
alvaredo Allora credo d'indovinare che eravate occupato a evadere la mia corrispondenza.
capperino Nemmeno.
alvaredo Ho capito: stavate mettendo al corrente lo schedario.
capperino Non facevo proprio nulla.
alvaredo Ma allora, Capperino, voi rubate lo stipendio.
capperino Non mi permetterei mai una cosa simile.
alvaredo Del resto, meglio che non stavate facendo nulla. Mi sarebbe dispiaciuto, sinceramente dispiaciuto, di disturbarvi.
capperino Sempre ai suoi ordini, signor Alvaredo.
alvaredo Grazie. Ma se anche v'avessi disturbato, quando saprete perché v'ho fatto chiamare, mi perdonerete.
capperino Sì.
alvaredo Si tratta di cosa della massima importanza.
capperino Sì.
alvaredo Ma la finite d'interrompermi?
capperino Domando scusa, non parlo più.
alvaredo Perdonate il mio scatto, Capperino.
capperino Sì.
alvaredo Ma la gravità dell'argomento mi rende un po' nervoso.
capperino Sì.
alvaredo Finitela con questo si.
capperino Sì.
alvaredo (lo guarda bieco) Ebbene, vi dirò che ciò che m'ha indotto a disturbarvi è la questione dello studio di mio figlio.
capperino Carletto.
alvaredo Precisamente.
capperino Quel bambino che gira per casa? Ah, lo conosco, lo conosco. Mio ottimo amico, mio eccellente amico. (In tono confidenziale e misterioso) L'ho visto nascere.
alvaredo (allarmato) Quando?
capperino Or son dieci anni.
alvaredo M'avete fatto prendere uno spavento.
capperino Sì.
alvaredo Voi sapete che ho la responsabilità di quel ragazzo. Dal giorno che mi sono separato da mia moglie...
capperino La signora Rosalinda di Beauvillier.
alvaredo Precisamente.
capperino Figlia del marchese di Beauvillier...
alvaredo Morto in seguito ad un incidente di cavallo...
capperino ... nel parco del suo castello...
alvaredo ... or son trent'anni...
capperino ...senza lasciare testamento...
alvaredo ... ma un cospicuo patrimonio...
capperino ...che cattivi amministratori...
alvaredo ...e l'inesperienza della vedova...
capperino ... fecero cadere in parte nelle mani dei credi...
alvaredo ... tori. Ebbene, dal giorno in cui mi sono separato da mia moglie...
capperino ... la signora Rosalinda di Beauvillier...
alvaredo Non ricominciamo, adesso.
capperino Non parlo più.
alvaredo Dunque, da quel giorno... A proposito, voi sapete perché mi separai da mia moglie.
capperino Non lo so con precisione ma (strizza l'occhio) me l'immagino. (Fa il segno delle corna sulla fronte) Cornettini.
alvaredo Nemmeno per sogno e farete bene a non immaginarvi niente, visto che le vostre immaginazioni sono così sciocche.
capperino Tanto meglio; del resto, non ci sarebbe stato niente di strano.
alvaredo Oh, basta, Capperino! Sappiate, e si sappia da tutti, che mi sono separato da mia moglie soltanto per la sua inguaribile mania del romantico, che l'ha indotta a voler vivere nel castello avito, in mezzo a rozzi montanari e perfino, se volete saperlo, a banditi.
capperino Che mi tocca di sentire.
alvaredo Sicuro, quella donna è pazza e commette stravagar , alle quali non sono disposto a tener dietro e tanto meno a esporre mio figlio.
capperino È giusto.
alvaredo Cosicché, dopo dieci anni di conflitto fra le mie vedute pratiche e la sua concezione assurda d'una vita romantica, un mese fa si è giunti alla rottura e da quel giorno mia moglie è andata a vivere nel castello avito.
capperino Questo lo so.
alvaredo Ebbene, da allora ho giurato che quella donna non a-vrebbe mai più rivisto il figlio, che deve vivere con me.
capperino È stata una ben dura decisione.
alvaredo Per mia moglie, certo.
capperino No, per il bambino.
alvaredo Oh, come vi permettete?
capperino Volevo dire soltanto che forse, nell'interesse del ragazzo, era meglio affidarlo alla madre, che, a parte le sue bizzarrie, fa una vita esemplare, quasi monastica.
alvaredo Lo so, ma non m'importa.
capperino Vive ritiratissima nel castello dei suoi avi, circondata datole donne e da alberi secolari.
alvaredo So anche questo, ma non m'interessa affatto. I miei figli non debbono venir su tra montanari.
capperino Eppure, so che la madre desidera ardentemente di avere Carletto con sé.
alvaredo Ma come mai siete così bene informato?
capperino Sono in corrispondenza con Gertrude.
alvared La vecchia governante di mia moglie?
capperino Precisamente. Non glielo avevo detto, ma ci siamo fidanzati; sì, dieci anni fa; quell'anno che s'andò tutti a passar l'autunno al castello. È lei che si dichiarò, perché io non avrei avuto mai il coraggio, brutta com'è. così Gertrude mi scrive o-gni tanto e mi tiene al corrente della vita al castello.
SCENA TERZA
Leonora e detti.
leonora (uscendo di casa senza il cappello) Ebbene, questo professore? È arrivato?
alvaredo È vero, avevo dimenticato la ragione per cui vi ho fatto chiamare, Capperino.
capperino Suo figlio.
alvaredo Sì, quel ragazzo mi preoccupa.
leonora Dobbiamo pensare alla sua istruzione.
capperino Certamente.
alvaredo Bene. Egli non ha voglia di studiare.
capperino Ha voglia di scherzare.
alvaredo No, parlo seriamente.
capperino Non ha capito. Dicevo che Carletto ha voglia soltanto di scherzare, di giuocare.
alvaredo Per l'appunto. Ed è questa singolare tendenza della sua psiche, che io intendo sfruttare ai fini culturali, ai fini, per intenderci, della sua istruzione. Avete capito, ora?
capperino No.
alvaredo Non me ne meraviglio. Ma non è il caso di perder tempo in spiegazioni.
leonora Non ho capito nemmeno io.
alvaredo Bene, capirete più tardi.
capperino Lo spero, signore, ma non mi faccio soverchie illusioni. Ella sa che la testa mi aiuta poco, da quando ebbi quel malaugurato incidente.
alvaredo Quale incidente?
capperino Quella caduta.
leonora (premurosa) Oh, Capperino, e non ci avete detto nulla! Quand'è che siete caduto?
capperino All'età di un anno, signorina. E, da allora, non sono più in grado di ragionare troppo bene. Prima, oh, prima era un'altra cosa.
alvaredo Oh, povero Capperino! Ma speriamo sia cosa da nulla.
capperino Speriamo.
leonora E state attento, un'altra volta. Cercate di non cadere più.
capperino Sì.
alvaredo Bene, caro, vi dirò che voglio che mio figlio studi il latino.
capperino Certamente, le lingue sono necessarie al giorno d'oggi.
alvaredo Ma, prima del latino, deve studiare la matematica.
capperino È naturale, prima il dovere, poi il piacere.
alvaredo Capperino. Che direste se vi dicessi che ho deciso di prendere per mio figlio un professore?
capperino Per mille diavoli, è una trovata.
alvaredo Il mio progetto vi sembrerà anche più luminoso, quando lo conoscerete nei particolari.
capperino Sono ansioso di udirli.
leonora Anch'io, babbo.
alvaredo No; non posso dirvi di più, altrimenti mi rubate l'idea per quando avrete un figlio.
capperino Le pare.
alvaredo Non mi fido. Intanto occorre che chiamiate un professore di matematica.
capperino Un professore! E dove si trova un professore?
alvaredo Non so proprio.
leonora Diamine, non vi riconosco più. Dove volete che si trovi un professore? In pallone?
capperino No, certamente, signorina.
leonora E dunque! Sforzatevi un po' la mente. Si trova, si trova... a...
capperino A... a... a... a...
leonora (suggerisce) All'università.
capperino e alvaredo (ripetono) All'università!
leonora Benissimo. Vedete che, con un po' di sforzo, ci siete arrivati. Bisognerebbe chiamare il professor Battilocchio, un celebre professore. Certo lo conoscete di fama.
alvaredo Capperino, conoscete questo professore?
capperino Guardi, signor Alvaredo, tutto mi si potrà dire, meno che io non conosca il professor Battilocchio.
alvaredo Ma, insomma, l'avete mai sentito nominare?
capperino Se l'ho sentito nominare? Almeno dieci volte al minuto. Pensi che a casa ho una macchina che m'è costata milioni e dice il nome del professor Battilocchio a rapidità vertiginosa. Quando voglio sentirlo dolcemente, la faccio andar piano e allora odo ripetermi come una dolce musica: Battilocchio... Battilocchio...
alvaredo Ma sapete chi è?
capperino Non so altro che questo. Ricordo che quando feci l'esame di laurea, il professore, che voleva favorirmi, mi disse: « Dica quello che sa ». Io dissi: « So chi è il professor Battilocchio ». « E dica questo », fece l'esaminatore. Passai a pieni voti. Un'altra volta fui testimonio in un processo. Il giudice mi chiama: « Lei che cosa sa? » « So chi è il professor Battilocchio ». « Benone, dica tutto, allora ». Spifferai ogni cosa e l'imputato fu assolto.
alvaredo Ma, in conclusione, chi è questo professor Battilocchio?
capperino Mai sentito nominare.
alvaredo (disgustato) Oh, Capperino, voi non sapete mai niente. Siete spoetizzante.
leonora (a Capperino) Basta, ora da bravo, telefonate all'università e riferiteci la risposta.
capperino (telefona) Pronto? Università? C'è un professore?
leonora (ansiosa) Che cosa rispondono?
capperino Rispondono; quanti ne vogliono. Che debbo dire? Quanti ne vogliamo?
alvaredo (pensa) Uno.
leonora Sì, sì, basta uno.
capperino (telefona) Ne vogliamo uno. Ma che venga subito. È una cosa urgente. Lo possono mandare subito?
leonora (ansiosa) Che dicono?
capperino Dicono che li c'è a tutte le ore del giorno e della notte un professore di turno per le chiamate urgenti.
alvaredo È vero. Ora l'istruzione funziona benissimo. In tutte le università c'è un'automobile pronta a partire con i professori sopra.
capperino Curioso. Come i pompieri.
alvaredo Né più né meno. Ma ora, da bravo, dite che venga qua un professore.
capperino Domandano che cosa vogliamo farne. Che ne vuol fare?
alvaredo E non lo sapete? Lezioni di matematica.
capperino (telefona) Lezioni di matematica. Ma subito, ha capito? Che corra! Come? Oh, che contrattempo.
leonora (c. s.) Che succede, in nome del cielo?
capperino Dice che per il momento non c'è un professore di matematica e se va bene lo stesso un professore di latino.
leonora Certamente.
alvaredo (pensa) Ma sì, io ritengo di sì.
capperino Sì, è vero? (Telefona) Allora si. Come? Battilocchio? Benone! Ma che venga immediatamente. È una cosa della massima urgenza. Un caso gravissimo. Che corra. Prenda un taxi. Non c'è un minuto da perdere. A Villa Alvaredo.
leonora (comprimendosi i battiti del cuore) Che dice?
capperino Dice: arrivederci. Che gli debbo rispondere?
alvaredo (pensa) Rispondete: Arrivederci. No, aspettate. (Pensa) Rispondete: A ben rivederci. È più appropriato per un professore.
capperino (telefona) Ciao, tesoro. (Toglie la comunicazione).
alvaredo Oh, Capperino!
capperino Scusi tanto, mi sono distratto.
alvaredo (chiama) Isabella!
SCENA QUARTA
Detti e Isabella.
isabella (dalla porta di casa) Comandi.
alvaredo Vi siete ricordata delle cose che vi avevo detto di comperare?
isabella Sissignore.
alvaredo Bene. Porterete tutto nella mia camera. Fra poco verrà un professore. Lo farete passare qui.
isabella Va bene, signore.
SCENA QUINTA
Alvaredo, Capperino e Leonora.
alvaredo (si stropiccia le mani soddisfatto) Sono contento. È un gran pensiero levato. Ora, vedrete, Capperino, la trovata geniale per far studiare mio figlio, e apprezzerete le mie vedute pratiche. Perché quel ragazzo non è che non capisca; anzi, è molto intelligente.
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leonora Direi quasi che è precoce. Pensate che a cinque anni scriveva correntemente il suo nome.
capperino Se è per questo, io sono stato, molto più precoce: a quindici anni scrivevo il nome e il cognome di mio padre...
leonora A quindici anni, sfido!
capperino ... sulle cambiali, signorina.
leonora Accidenti, che precocità!
isabella (dalla porta di sinistra, annunzio) Il professor Battilocchio.
alvaredo Che passi subito.
(Battilocchio appare sulla porta).
S'accomodi, s'accomodi, signor professore.
leonora (dietro le spalle di Alvaredo e Capperino, con gesti di incoraggiamento) Disinvolto, moderno, brillante.
SCENA SESTA
Battilocchio e detti.
battilocchio (entra e canta con l'impeto di una stella del Varietà)
Io sono il professore di greco e di latin,
insegno a tutte l'ore le regole ai bambin,
son detto anche il terrore di tutti i ragazzin,
ma sono il professore di greco e di latin.
Laureato, diplomato,
son di scienza un pozzo fondo,
l'erudito più profondo
che si sia veduto al mondo.
La grammatica è il mio forte,
sono i verbi dolci spassi,
mi diletto di sintassi,
giorno e notte, notte e dì.
(Intermezzo e giro del professore).
alvaredo (durante l'intermezzo, piano a Capperino) Capperino, che ve ne pare di questo professore?
capperino (piano) Se vi debbo dire, a me ha fatto un'ottima impressione. Mi pare una degna persona, un'austera figura di studioso.
alvaredo È quello che pensavo anch'io.
battilocchio (intona la seconda strofa c. s.)
Io sono un pedagogo,
di scienza un luminar,
mi reco in ogni luogo
le regole a insegnar,
sui palinsesti sfogo
la brama d'imparar,
ché sono un pedagogo,
di scienza un luminar.
Laureato, diplomato,
son di scienza un pozzo fondo,
l'erudito più profondo
che si sia veduto al mondo.
La grammatica è il mio forte,
sono i verbi dolci spassi,
mi diletto di sintassi
giorno e notte, notte e dì.
alvaredo Vengo subito al nocciolo della questione, senza preamboli. Sa, io sono un uomo pratico.
battilocchio (annuisce con olimpica condiscendenza) Lo so.
alvaredo Un uomo d'affari.
battilocchio (c. s.) Lo so.
capperino (a parte) Questo professore è enciclopedico: sa tutto.
alvaredo E vado diritto al mio scopo. Lei s'intende di bambini?
battilocchio (annuisce gravemente) Sì. Ho letta la dotta monografia del Ganderas Il bambino nell'arte dei preraffaelliti, che è definitiva in materia.
alvaredo Bene. Allora non si meraviglierà di quanto sto per dirle: mio figlio non ha alcuna voglia di studiare.
battilocchio (con ingiustificato sdegno) Ah, piccolo mariuolo. Dov'è? (S'alza, e vorrebbe entrare in casa) Dov'è questo furfantello?
(Alvaredo e Capperino trattengono a fatica il professore che è furiosissimo).
Io faccio il finimondo! Lasciatemi. Lasciatemi.
leonora Professore, per carità, non faccia una pazzia!
capperino Reggetelo.
battilocchio (con la schiuma alla bocca) Lasciatemi. Lasciatemi.
alvaredo Si calmi, professore, e mi stia a sentire. Mio figlio, quando vede un libro, diventa una furia. Se vede un professore scappa. Non ha voglia che di giuocare. Perciò bisognerebbe prenderlo per il suo verso.
battilocchio Perfettamente. Lo prenderò per il suo verso.
alvaredo No, lei non conosce il mio bambino. È un po' delicato...
battilocchio Il bambino?
alvaredo No, quello che sto per proporle. Non si sorprenda.
battilocchio Ma s'immagini.
alvaredo E non se n'abbia a male.
battilocchio Diamine.
alvaredo E, soprattutto, non mi dica di no.
battilocchio Le pare, signore.
alvaredo In poche parole: ho pensato - non si allarmi - di mettere vicino al mio bambino un professore travestito da ra-gazzino che finga di giocare con lui e intanto lo istruisca. Che gliene pare?
leonora (trasecolata) Eh? Ma non mi avevi detto questo.
alvaredo Taci.
capperino Bellissima idea. Luminosa. Però, se permette, benché io sia caduto da ragazzino, mi sembra, come dire?, sballata.
leonora Sballatissima!
alvaredo Capperino, parlate soltanto quando siete interrogato. (Al professore) Mi dica, dunque, professore, come trova la mia idea?
battilocchio (che era rimasto sbalordito per la strana proposta, si riscuote, come da un brutto sogno) Ma, veramente, non è una cattiva idea. Soltanto, mi sorprende. Io non potrei mai fare al suo caso. Credevo che si trattasse d'un comune insegnamento scolastico, in base ai vigenti programmi.
alvaredo Non mi dica di no.
battilocchio Ma le pare, signore, che io possa prestarmi a una simile pagliacciata? Non mi sembra una cosa seria, ecco.
(S'alza e prende il cappello. S'inchina) Signori.
alvaredo Senta, professore, parliamoci chiaro: pago qualsiasi prezzo.
battilocchio Ma come faccio a travestirmi da ragazzino? Andiamo. Farei ridere i polli.
leonora Papà, ti sembran proposte da farsi?
alvaredo Non lo vedrà nessuno nel suo travestimento. (A Battilocchio) Lei si vestirà qui e la cosa resterà fra le pareti di questa casa. Si tratta, in sostanza, d'una finzione fatta per il mio figliuolo, esclusivamente.
leonora Ma non è una buona ragione.
battilocchio Signore, io stesso non potrei vedermi in pantaloni corti.
leonora È giusto. Se avessi saputo...
alvaredo Non t'immischiare nei miei affari. (A Battilocchio) Le ho detto che non bado a prezzo. Le pagherò quello che chiederà, a occhi chiusi. Via, consideri questo, soprattutto, un buon affare.
battilocchio Lo capisco, ma...
alvaredo Ma, ma, lasci stare tutti questi ma. Pensi al suo interesse. Una bella sommetta fa sempre comodo.
leonora Papà, non insistere. Il professore non può accettare.
capperino E ha ragione.
alvaredo Capperino, adesso vi prendo a calci. Sostenete la mia idea.
capperino (al professore) Naturalmente, pagheremmo noi tutte le spese per il vestiario. Lei avrà un bell'abitino.
battilocchio Non è per questo, signore. Pensi, piuttosto, se la cosa si venisse a sapere. I miei colleghi, la cittadinanza!
alvaredo Nessuno saprà nulla, le dico. E, poi, insomma, ho detto tutto quello che potevo dire. Mi risponda categoricamente: accetta?
battilocchio Mi lasci pensare, signore, non so...
alvaredo Accetta, o non accetta?
battilocchio Vorrei...
alvaredo Sì o no? Qualsiasi prezzo.
battilocchio Non so. (S'alza e indietreggia verso il cancello-spaventato).
capperino (incalzandolo, in tono crudele) Si vesta da ragazzino.
battilocchio No.
capperino (c. s.) Le dico di vestirsi da ragazzino.
battilocchio (ostinato, con le spalle al muro) No, no e no.
alvaredo Sta bene. Chiamerò un altro professore.
battilocchio (guarda Leonora) Oh, no, questo mai! Piuttosto... (dopo una pausa angosciosa)... accetto.
alvaredo Alla buon'ora! Allora decidiamo subito, così non siperde tempo; preferisce un abitino-sport, o un bel vestitino alla marinara?
battilocchio Dio mio... non mi sono mai posto questo problema.
alvaredo Col suo bravo berrettino, naturalmente, scarpette di copale, blusa bianca. Ho già fatto acquistare tutto.
battilocchio Non so...
alvaredo Oppure vuole un vestito comune, col collettino duro sulla giacca, la cravatta a fiocco e uno di quei grandi cappelli di paglia?
battilocchio (con un sorriso spettrale) Ah, alla limonara...
leonora (come se si trattasse di vestire un figliuolo) No, quei cappelli di paglia sono antipatici.
alvaredo Sentitela! I cappelli di paglia stanno male ai bambini!
leonora Ma perché vuoi mettergli a ogni costo una limonara in testa?
capperino Povero ragazzo!
leonora Fagli piuttosto uno di quei berretti col pompon rosso, che sono così carini!
battilocchio (lusingato) Eh, eh, eh... Il pompon rosso non mi dispiacerebbe. Facciamo un vestitino alla marinara... Il pompon rosso...
alvaredo Benissimo. (A Leonora) Leonora, per favore va' a scegliere i vestiti, che sono nella mia camera, così il professore comincerà subito a giocare con Cadetto.
Leonora via.
SCENA SETTIMA
Detti meno Leonora.
battilocchio (grave) Ho capito la sua intenzione. Giuochiamo. Il bambino lancia il cerchio e, mentre il cerchio gira, io mollo una spiegazione sui verbi irregolari, sui sostantivi della terza declinazione, o che so io, senza darmene l'aria, così, come niente fosse. E si giuoca, gaiamente, spensieratamente.
alvaredo Benissimo. Lei ha capito a volo, professore. Vedrà che ci piglierà gusto, ci si appassionerà.
battilocchio Ma, c'è un ma; il bambino si accorgerà che io non sono un ragazzo.
alvaredo Il caso è preveduto: lei gli starà vicino soltanto nelle ore di scarsa luce. Sarà il suo amico vespertino. È anche una missione poetica, se vogliamo. Pensi: il sole tramonta, cominciano a calare le ombre della sera, ed ecco che arriva l'amico vespertino. Giuoca con Carletto, poi se ne va. Di giorno Carletto cerca il suo amico della sera e non lo trova. Dov'è? Mistero. Si fa sera e l'amico riappare. Vede? Fra poco qui sarà buio: l'ora è propizia agli amori, ai delitti e alle lezioni di latino. Presto, presto, si vada a vestire. Ah, dimenticavo il più importante. Lei che giuochi sa fare?
battilocchio Io? Lo scopone...
alvaredo Ma che scopone! Che giuochi da ragazzini sa fare?
battjlocchio Non saprei.
alvaredo Sa giuocare a moscacieca?
battilocchio Le confesso con tutta franchezza, che non sono molto forte nel giuoco della moscacieca.
capperino Ahi, ahi. Vediamo un po' qualche altra cosa. Lei s'intende di trottola?
battilocchio Non ne ho la più lontana idea.
alvaredo Ma di che cosa s'intende, lei, in nome del cielo? Che sa fare? Sa giuocare a rimpiattino? No? Nemmeno a rimpiattino?
battilocchio L'ho completamente dimenticato.
alvaredo Capperino, sentite? Non sa giuocare nemmeno a rimpiattino.
capperino È incredibile.
alvaredo Almeno saprà giuocare ad acchiapparello.
battilocchio Sono desolato di doverlo confessare. Non ne ho la minima idea.
alvaredo Capperino.
capperino Signore.
alvaredo Non sa giuocare ad acchiapparello.
capperino È inaudito.
alvaredo Ma come si fa a non saper giuocare ad acchiapparello?
Battilocchio si stringe nelle spalle.
capperino (con gesto di ribrezzo) Che roba.
alvaredo Capperino, insegnategli come si giuoca ad acchiapparello.
capperino Ma, veramente, l'acchiapparello non è il mio forte. Glielo insegni lei.
alvaredo E che ne so, io, come si giuoca ad acchiapparello?
capperino (con voce soffocata e badando che non entri Carletto) Se provassimo... (Si prendono per mano; canta a bassa voce) O mio bel castello...
alvaredo (con voce soffocata) Tarutino e Tarutello...
capperino O mio bel castello.
alvaredo (c. s.) Tarutino e Tarutello.
battilocchio (a tono) Bello.
alvaredo Aspettate, aspettate! Mi sovviene un bellissimo giuoco, che facilmente ella può imparare: il salto alla quaglia.
battilocchio Ah, sì? Non l'ho mai sentito mentovare.
alvaredo È conosciutissimo. È un giuoco, si può dire, celebre. Capperino, voi certo siete maestro nel salto alla quaglia. Quel diavolo d'uomo vorrei sapere in che non è maestro. Insegnate un po' al professore il salto alla quaglia.
capperino Veramente non ricordo bene.
alvaredo (disgustato) Capperino, voi non sapete fare niente. Siete stomachevole.
capperino (con dolce rimprovero) Oh, signore!
alvaredo Ve lo insegnerò io: uno si mette curvo e un altro salta. (Fa mettere Capperino curvo) Provi, professore. (Il professore piglia la rincorsa, ma, al momento di saltare, trova più prudente girar l'ostacolo). Da capo, via.
Il professore piglia la rincorsa e si ferma con le mani sulle spalle di Capperino.
capperino Be'?
battilocchio (angosciosamente) Non mi riesce, non mi riesce.
alvaredo Non si scoraggi, professore, è tutta questione d'esercizio. Guardi me. (Corre).
Capperino, spaventato, si scosta, il professore corre da un'altra parte e tutt'e tre cascano per terra.
battilocchio (seduto per (erra) Grazioso questo giuoco.
alvaredo Ba', press'a poco ha capito di che si tratta. Magari, stasera, a mente fresca, si eserciti un po' a casa. Chi ha con lei?
battilocchio Una vecchia fantesca.
alvaredo Ecco, magari si può esercitare con la vecchia fantesca.
Si alzano.
SCENA OTTAVA
Detti e Leonora.
leonora I vestiti sono pronti. Professore, può accomodarsi.
(Gli indica un chiosco apparso).
battilocchio Con permesso. (Entra nel chiosco).
SCENA NONA
Alvaredo, Capperino, Leonora, Isabella.
alvaredo (a Leonora, che è sulla porta) Ora, Leonora, tu dovresti cercare Carletto e portarlo qui.
leonora Subito. (Via a sinistra).
alvaredo (chiama) Isabella, fate venir qui Capperino. (Via a sinistra).
capperino Isabella, Isabella, fate venire qui Capperino!
isabella (entrando) Ma se è lei Capperino!
capperino Ah, è vero. Allora, Isabella, tra poco verrà un importante ragazzino per fare dei giuochi molto importanti con Carletto. Sgombera il giardino.
isabella Non c'è niente da sgomberare.
capperino Che so, sradica gli alberi. Demolisci il primo piano della casa.
isabella Ma smettila. Credi che non abbia udito? Tu m'inganni con Gertrude.
capperino Ti pare! Inganno lei con te.
isabella Traditore!
capperino Se sei buona, ti manderò dei bellissimi fiori ai tuoi funerali.
isabella (furiosa) Ah, infame! (Fa per aggredirlo).
capperino (salvandosi) Senti, da parecchio tempo volevo chiederti un favore speciale.
isabella Cioè?
capperino Diamoci del lei.
isabella Te lo darò io. (L'insegue).
capperino Zitta, vien gente.
(Via, inseguito da Isabella).
SCENA DECIMA
Battilocchio, Carletto e Leonora.
Entrano da sinistra Carletto e Leonora, mentre Battilocchio e-sce dal chiosco vestito da bambino. Carletto si mette a giocare. Battilocchio e Leonora parlano fra loro a bassa voce.
battilocchio Per amor tuo, eccomi in questo strano abbigliamento.
leonora Caro, come ti son grata del sacrificio che fai per me. Ma ne sarai ricompensato.
battilocchio Nell'altra vita, grazie.
leonora No. Quando saremo lontani, uniti per sempre. Vorrei andare...
battilocchio Dove?
leonora Nell'Arizona.
battilocchio (con cortese sorpresa) Nell'Arizona?
leonora Sì, terra di sogni e di chimere, dove passa la ronda degli amanti, mentre tra i fiori il mesto gitano canta alla sua amata.
battilocchio Ottima idea. Andremo nell'Arizona a vedere questo gitano.
leonora Ma tu non mi dici nulla di gentile? di amoroso?
battilocchio (grave come sempre) Sì. Un lieve ninnolo sei tu.
leonora Oh, come un trastullo ti bramo! Ma taci, ecco il babbo. Vado a chiamare Carletto.
SCENA UNDICESIMA
Alvaredo, Capperino e detti.
alvaredo (a parte a Battilocchio) Professore, che intende fare in questa prima lezione?
battilocchio (non senza rossore) Un po' di trottola, un po' di rimpiattino. Se mi riuscirà.
alvaredo Non fa nulla, non fa nulla. L'essenziale è di impartire, tra un giuoco e l'altro, qualche utile nozione al ragazzo. Eccolo. (Piano) Proviamo a far la lezione.
leonora (entra con Cadetto) Su, Carletto, giuoca con il tuo nuovo amico.
carletto Mi è molto antipatico.
leonora Via, Carletto, non essere maleducato. Sii gentile con questo bel bambino.
alvaredo Guarda com'è carino.
battilocchio Troppo buono, signore.
alvaredo (piano) È per fare la commedia, professore. Giuochi, giuochi.
battilocchio (nascosto dietro un albero) Cucù. Dimmi i verbi deponenti.
carletto Non seccare.
leonora (al professor Battilocchio) Lei, professore, (si corregge) tu, bel bamboccio, sai giuocare a palline?
battilocchio Veramente non sono troppo forte al giuoco delle palline. (A Leonora) Facciamo il giuoco del dottore e l'ammalata?
alvaredo (piano) Ah, ah, professore, questo giuoco non si fa! Giuochi a palline.
carletto (al professore) Giuoca, tonto! Stiamo aspettando te!
alvaredo Un po' di matematica.
battilocchio (indica le palline già tirate) Guarda, Carletto, quelle sono tre palline.
carletto Oh, credi che non lo vedo?
battilocchio Se ce ne metto un'altra, che cosa fo?
carletto Se ce la metti vicino, fai un punto, ma mi pare difficile, con quella faccia.
battilocchio Ma no, fo un'addizione.
carletto Qua.
battilocchio Qua, in latino: hic. Su, ripeti con me: hic, haec, hoc...
carletto Ma che vuoi? Somaro! (Tira la pallina).
battilocchio (giuocando a caso) Somaro, in latino, asinus. Traduci: l'asino è paziente, ma la zia ha quattro arance.
capperino E se hai quattro zie e ogni zia ha quattro arance, quante palline...
leonora L'albero delle arance nasce in...
battilocchio Arancia in latino...
carletto (a Alvaredo) Ma li fai smettere? Ora li picchio. (Tira la pallina).
battilocchio (tira e sbaglia; Carletto ride) Dov'è andata la pallina?
carletto Sarà in America, a quest'ora.
battilocchio (tira, sbaglia, fa un gesto di rabbia) Provo un'altra volta.
carletto Quante volte vuoi tirare? Ora tocca a me. (Il professore tira e sbaglia. Carletto s'arrabbia) Ma dove hai mandato quest'altra pallina? (Battilocchio fa per tirare una terza volta). Tocca a me, amico.
battilocchio No, a me.
carletto Ma andiamo, che tocca a me, ora.
battilocchio (riscaldandosi) Non fare imbrogli.
alvaredo (piano a Battilocchio) Un po' di latino.
carletto Mi pare che tu cerchi d'imbrogliare.
battilocchio Non sei buono a nulla.
alvaredo (c. s.) Una regola.
carletto Senti chi parla. (Fa per picchiarlo).
battilocchio (minaccioso) Vorrei vedere.
carletto Oh, ci metto poco, io.
Stanno per attaccarsi.
alvaredo Via, bambini, non fate chiasso; giuocate in pace e d'accordo, da bravi. (A Battilocchio, severo) Mi meraviglio di lei.
Battilocchio giuoca.
carletto Ma tu mi perdi tutte le palline. Smetti di giuocare!
capperino (sogghignando, al professore) Ha fatto una bella figura.
109
alvaredo (piano a Battilocchio, che mira e sta per tirare) Professore, questo mi pare il momento di insinuare abilmente una regola latina.
battilocchio Aspetti. (Mira).
alvaredo (c. s.) I verbi irregolari.
battilocchio Un momento.
alvaredo Profitti della disposizione favorevole.
battilocchio (stizzito) Ma mi lasci fare un momento, vede che sto prendendo la mira. (Tira e colpisce Capperino).
capperino (avanzandosi minaccioso verso il professor Battilocchio) Piccolo mariuolo, t'insegnerò io a prendere la mira.
alvaredo Lasciatelo stare, Capperino.
capperino M'ha tirato la pallina in un occhio; per poco non mi accecava, pezzo di mascalzone, teppista. Tu finirai in galera, te lo dice Capperino.
Escono tutti e quattro.
battilocchio (seguendoli) Sono desolato...
voce di capperino Maledetto. Quest'arca di scienza, quest'erudito dei più profondi, questo pozzo di saggezza. Alla larga!
SCENA DODICESIMA
Terrore e Gertrude.
Appena usciti loro, entrano furtivi dal cancello, il bandito Terrore e la vecchia Gertrude. Si guardano intorno, cauti.
terrore (in assetto di bandito, con cappello a pan di zucchero e cioce) Non c'è nessuno in giardino. Forse a quest'ora il padrone è fuori casa. Meglio così. Nascondiamoci qua.
gertrude Speriamo di non finire in galera.
terrore Zitta. Io, intanto, mi metto gli occhiali, se no, non ci vedo. Dove accidenti ho ficcato gli occhiali? Quando mi servono, non li trovo mai. Tra l'altro, mentre scendevo dall'automobile, mi hanno rubato l'orologio.
gertrude Si ricordi quello che ci ha raccomandato la signora: di non fare il più piccolo male al ragazzo, nel momento di rapirlo. Ha mandato apposta me, per badare a questo.
terrore Non dubiti. Appena esce, io l'afferro per il collo, lo piego in due, gli conficco la testa fra le gambe, perché non gridi, lo lego strettamente, mani e piedi insieme, e lo scaravento nell'automobile.
gertrude Ma lei è matto! Delicatezza, ci vuole. Appena uscirà in giardino, lo prenderà delicatamente in braccio, impedendogli di gridare, e lo porterà subito nell'automobile. Bisogna far presto, altrimenti non arriveremo per domattina all'alba.
terrore Ma la cosa grave succederà nel caso che il ragazzo opponga resistenza. Pensi un po': nella confusione, poco fa, ho perso il trombone.
gertrude E che vuole sparare il ragazzo?
terrore No, ma, disarmato, non mi sento a mio agio. Dove accidenti sarà andato a finire il trombone? Senza occhiali, poi, non lo trovo certo.
gertrude Be', lo cercherà dopo.
terrore Ma se c'è una colluttazione?
gertrude Non dica sciocchezze.
terrore Sant'Antonio mio, fatemi ritrovare il trombone.
gertrude Zitto, ecco Carletto. Com'è bellino!
(Esce il professor Battilocchio).
Vieni, caro, ti do i cioccolatini.
battilocchio I cioccolatini?
terrore (a parte) Sant'Antonio mio, fatemi ritrovare il trombone.
gertrude Vieni, vieni, tesoro. Guarda che bel cavalluccio.
Battilocchio s'avanza di qualche passo, meravigliato; Terrore esce dal nascondiglio e l'afferra.
battilocchio (tremando) Crudele situazione! Come faccio a gridare aiuto in questo abbigliamento? Se strillo verrà gente dalla strada. Mi conviene chiamare senza far troppo chiasso. (Piano, verso la casa) Ehi, mi rapiscono. Ps! Ehi di casa! Mi rapiscono! Mi stanno rapendo!
terrore Sant'Antonio mio, fatemi ritrovare il trombone.
battilocchio (mentre è trascinato via, continua a chiamare aiuto, con estrema delicatezza) Ehi, signor Alvaredo! Signor Capperino! Aiuto! Soccorso! Soccorso! Aiuto! (Via, mentre Capperino si affaccia alla porta di sinistra e, alla vista del ratto, si porta le mani ai capelli).
Sipario.
ATTO SECONDO
Nel Castello di Rosalinda.
Salone antico. Una finestra in fondo, una porta a destra e un'altra a sinistra.
SCENA PRIMA
Rosalinda, Gertrude, Prima contadina, Seconda contadina.
rosalinda No, no, per carità, Gertrude, non fare entrare nessuno. (Chiude la porta di sinistra e fa scudo del proprio corpo).
gertrude Ci sono delle contadine che vogliono vedere il bambino, vogliono festeggiarlo.
Entra una contadina.
rosalinda (alla contadina, con imbarazzo) Mia cara, Carletto dorme, è stanco del viaggio e della festa.
prima contadina Non si può vedere?
rosalinda No, per l'amor del cielo.
seconda contadina (che ha guardato dal buco della serratura) Ho visto una gambina che si moveva. Che caro tesoro! E com'è sviluppato!
rosalinda (tirandola via) Andatevene, per carità. Grazie, care, grazie, ma ora andate via. Andate via, per carità. (Le spinge fuori).
SCENA SECONDA
Rosalinda e Gertrude.
rosalinda Buona gente, tutta cuore. Umili e sinceri amici. Vogliono far festa al mio bambino e il mio bambino non è arrivato. Ma come posso spiegar loro quel ch'è successo?
gertrude E che faremo quando torneranno?
rosalinda Allora avrò mandato fuor dei piedi questo scimmione e dirò che il bambino non si sente bene. Ah, Gertrude, che imbroglio mi avete combinato. Ma come non vi siete accorti del fatale errore?
gertrude Io non avevo mai visto suo figlio; ho visto uscire dalla casa uno vestito da bambino e ho creduto, per la scarsa luce del crepuscolo...
rosalinda Ma andiamo, con quella faccia. E Terrore non s'è accorto di nulla?
gertrude Aveva perso gli occhiali.
SCENA TERZA
Battilocchio e dette.
battilocchio (affacciandosi timidamente) Si può?
rosalinda (triste) Si può, si può.
battilocchio (sempre affacciato) Ho fame. È da ieri che non mangio. Se potessi metter qualcosa sotto il dente...
rosalinda (a Gertrude) Fategli preparare l'asciolvere.
Gertrude via.
SCENA QUARTA
Battilocchio e Rosalinda.
battilocchio Posso uscire? Sono andati via i visitatori?
rosalinda Sono andati via, ma torneranno. Capisce che terribile situazione? Si troverà un'altra scusa, ma per ora non posso dire che il bambino non è arrivato, non posso raccontare quello ch'è successo. Nessuno sapeva, qui, che si trattava di un ratto, capisce? Credevano che mio figlio arrivasse tranquillamente, col consenso del genitore. Come posso spiegare perché è arrivato lei?
battilocchio Ma poteva dire che non è arrivato.
rosalinda No, perché tutti l'hanno visto. Lei è stato mostrato pubblicamente come mio figlio. (Coprendosi gli occhi con la mano, quasi ad allontanare un orrenda visione) Oh, quella sfilata! È stata la cosa più spaventosa di tutte. Ho ancora negli occhi l'orribile visione. Non la dimenticherò finché vivo.
battilocchio Ma di che si tratta?
rosalinda E non lo sa? Non ha visto, all'arrivo?
battilocchio Le dirò, signora, che tra rapimento, corsa in auto nella notte, travestimento da bambino, ero in un tale stato di confusione, che non capivo più niente, non vedevo niente.
rosalinda Ebbene, deve sapere che se io ho mandato a prendere il mio bambino, non è stato per un capriccio. Volevo che partecipasse alla sfilata «Bimbi belli», organizzata dall'Azienda di Cura e Soggiorno. Poiché c'era appena il tempo per arrivare sul luogo, lei è stato condotto direttamente alla sfilata, secondo i miei ordini. Io ero lì, in attesa, sul palco, colle autorità, il pubblico, gl'invitati. C'era tutto il paese. L'altoparlante annunziava i passaggi dei piccoli concorrenti sui rispettivi carri e la folla li applaudiva. A un certo punto l'altoparlante, per un riguardo a me, bontà sua, annunzia con particolare enfasi: « Ed ecco il bimbo Carletto Taldeitali (e fa il mio nome), un amore di bimbo, figlio della nostra castellana, ecc. ». Io sento il cuore che mi batte, aspettandomi di vedere il mio piccino. E vedo avanzare sul carro lei, professore, vestito da ragazzino. Quelle horreur, professore, quale orrore, mi scusi. Uno scimmiotto. Un mostriciattolo. Per poco non mi viene un accidente. Sono svenuta. M'hanno portata di peso a casa, col presunto figliuolo. Hanno creduto che fosse l'emozione. Che cosa orrenda!
battilocchio Non esageriamo, signora. Io ero fuori di me e non capivo niente. Ma scommetto che qualche applauso ci sarà stato.
rosalinda Sì, applausi, ma pochi. Proprio per un riguardo a me. È stato, le dico, un momento di gelo. Che cosa orrenda. Non poteva capitarmi cosa peggiore.
battilocchio Non poteva capitare a me, signora mia. Essere rapito e, poi, in questo costume. Trascinato via da casa mia, dal mio paese, dal mio amore.
rosalinda Ma capisce che non si doveva portar via lei, si doveva portar via mio figlio per questa benedetta sfilata? Se ella non si fosse vestito in questo modo mi permetta di dirglielo poco serio, l'equivoco non sarebbe avvenuto.
battilocchio Le ho spiegato già che non mi sono vestito così per un capriccio. È stata un'idea di suo marito.
rosalinda Mio marito è un imbecille.
battilocchio La vedo così nervosa, che non oso contraddirla. Ma ella deve capire il mio stato d'animo. Si metta lnei miei panni.
rosalinda Oh, non ci tengo proprio.
battilocchio Ma no, si metta nella mia situazione. Dieci ore di corsa pazza in automobile, con la vecchia governante che non faceva che carezzarmi e dire, sebbene io non piangessi: «Non piangere, caro, ora si va dalla mamma». E con quell'uomo feroce...
rosalinda Ah, il nostro bandito, il Terrore del Versante Sud della Montagna Bruna. Tanto gentile.
battilocchio Sì, gentile proprio.
rosalinda Perché, non è stato gentile con lei?
battilocchio Gentilissimo. Non faceva che lamentarsi d'aver perduto il trombone, perché, diceva, se, caso mai, avessi tentato di fuggire, era suo desiderio spianarmelo in faccia. E m'ha fatto fare tutto il viaggio con le mani in alto.
rosalinda Sono banditi, bisogna compatirli. È un vecchio brigante che infesta da circa ottant'anni la nostra regione e a quell'età non può rinunziare alle sue abitudini, a certe forme un po' brusche, ma in fondo, creda, professore, sotto quel rude petto batte un cuore generoso. Vede, i briganti non sono poi cattivi come si dice.
battilocchio In verità; io non ho mai sentito parlare di briganti cattivi; anzi, debbo dirle che ho sempre sentito parlare di banditi dal cuore generoso e credo che non ve n'abbia senza cuore generoso.
rosalinda (mentre dalla finestra aperta sale un dolce suono di cornamusa) Credo anch'io. Purtroppo, ormai, anch'essi vanno scomparendo. I giovani, oggidì, non si dedicano più al brigantaggio cavalieresco d'una volta; oggi anche il brigantaggio è industrializzato; inoltre la febbre della velocità ha distrutto la passione dei lunghi appostamenti sulle strade maestre, delle pazienti attese al chiaro di luna.
battilocchio È un peccato.
rosalinda È un'altra istituzione che scompare, ahimè. Anche qui, sulle nostre montagne, eran rimasti soltanto due briganti. Uno, che ella ha conosciuto, detto il Terrore del Versante Sud della Montagna Bruna; l'altro, un po' meno feroce, detto perciò la Preoccupazione del versante Nord della Montagna Bruna. Due perle d'uomini, professore. Ma io divento sentimentale. Bando alla malinconia, bando, e parliamo della imbarazzante situazione in cui ci troviamo. Come si rimedia ora?
battilocchio Non c'è che darmi un vestito da uomo.
rosalinda Un vestito da uomo. Disgraziato! Ma crede lei che sia facile trovare un vestito da uomo in mezzo a monti, foreste e burroni?
battilocchio Non avete un vecchio servitore fedele?
rosalinda Un servitore fedele! Come se se ne trovassero ancora!
battilocchio Anche infedele, via. Purché abbia un vestito da prestarmi.
rosalinda No, non c'è, non ci son che donne, al mio servizio, e per trovare un vestito da uomo, bisognerebbe arrivare alla città, che dista parecchi chilometri. C'era il vecchio eremita...
battilocchio E voleva vestirmi da eremita?
rosalinda In mancanza di meglio. Ma purtroppo è partito. È andato a Parigi, al congresso internazionale degli eremiti.
battilocchio Allora, me ne vado vestito così.
rosalinda Assolutamente no, no, e no. A meno che non voglia andarsene vestito da donna.
battilocchio Per carità, signora. Per chi mi prenderebbero.
rosalinda E allora, non so proprio. (Guardando a sinistra)
Ecco l'asciolvere. Non si faccia vedere il viso.
Battilocchio si volta; entrano Gertrude e una cameriera, che portano una piccola tavola apparecchiata.
SCENA QUINTA
Cameriera, Gertrude e detti.
cameriera I bambini debbono mangiare, debbono crescere. C'è un brodino, una cotolettina. Vuole qualche altra cosa?
battilocchio (senza voltarsi, contraffacendo la voce) Sì, vorrei un sigaro.
cameriera (scandalizzata) Oh, il sigaro non si fuma, alla sua età.
battilocchio (batte i piedi) Voglio un sigaro!
rosalinda (bonaria) Capriccetti. Glielo porti.
gertrude Si sa, son ragazzi, bisogna contentarli.
cameriera (tra sé, uscendo) Un sigaro. Com'è viziato, il signorino! Quanti capricci. Un sigaro alla sua età!
(Via con Gertrude).
SCENA SESTA
Battilocchio, Rosalinda poi Terrore.
battilocchio (siede a tavola soddisfatto) Ho una fame da lupi.
rosalinda Tacete, sento un rumore...
battilocchio Un uomo che cerca di entrare dalla finestra. Fuggiamo. Aiuto! (Entra a sinistra e fa capolino in ascolto).
rosalinda Ah, niente. È il bandito che viene a prendere il guiderdone del ratto. Venite, venite, Terrore.
terrore (scavalcando la finestra e affacciandosi nella sala) Disturbo?
battilocchio Oh, che brigante compito.
terrore Si può? Non vorrei dar fastidio.
rosalinda Che dite mai, Terrore. Voi siete sempre il benvenuto, sotto questo tetto. (Terrore s'inginocchia galantemente ai piedi di Rosalinda). Alzatevi, debbo farvi una tiratina d'orecchio. Quante volte vi ho detto di salire per la scala e non dalla finestra? Queste sono cose che, alla vostra età, non si debbono fare.
terrore Grazie, bella signora. Ma io sono un bandito, un rude bandito, e in vita mia non sono mai entrato in una casa che dalla finestra. Il giorno che dovessi entrare dalla porta, mi sentirei diminuito.
rosalinda Bene, bene, so che è inutile contraddirvi su questo punto. Accomodatevi. Prendete una sedia.
terrore Oh, madama, in questa casa non prenderei nemmeno una spilla.
rosalinda Ma no, dico di prendere una sedia per mettervi a sedere. (Terrore siede). E ditemi, anzitutto, Terrore, s'hanno notizie di Preoccupazione?
terrore Ahimè, nobile signora, è stato catturato dai gendarmi e fra un'ora sarà decapitato nella vicina città.
rosalinda Oh, quanto mi dispiace.
battilocchio Ne sono dolentissimo.
terrore È una gran perdita per le nostre foreste. (Tossisce).
rosalinda E voi, amico mio, come state? Sento che avete la tosse.
terrore Temo che la mia ultima malefatta mi costerà cara.
battìlocchio Quale malefatta?
terrore Il suo ratto, se vuol saperlo.
battìlocchio Mi dispiace d'essere la causa sia pure involontaria... (Accende il sigaro).
terrore Ah, i bambini non debbono fumare! (Gli toglie il sigaro dì bocca e lo fuma lui).
rosalinda Dove avete dormito la notte scorsa?
terrore Al solito, signora, lo sapete.
rosalinda (in tono di dolce rimprovero) Ah, non dovete farlo, non dovete farlo. Siete un cattivo ragazzo, un pessimo ragazzo disubbidiente. (Dall'esterno s'ode di nuovo una dolce musica di cornamusa, che dura fino a che non si chiude la finestra). Ma perché persistere nella folle abitudine di dormire sotto le querce secolari? Sapete che un letto non vi mancherebbe, ormai. E il medico vi ha detto che, se continuate a dormire all'aperto non potrete avere che pochi mesi di vita ancora.
terrore Signora, lo so, ma che volete, mi sento ormai così affezionato a quei vecchi alberi, a quei tronchi consumati dalle acque, corrosi dal tempo, squarciati dal fulmine. (A Battilocchio) Mi tenga un momento il sigaro, per favore. (Declamando) Là, col pugnale sotto il petto, mi addormento ogni notte cullato dallo stormire delle foglie e dal mormorio di segreti fonti; un raggio di luna si fa strada attraverso i rami contorti, mentre le lucciolette volano qua e là, i grilli zirlano e l'usignolo mi fa la serenata. E la mattina! La mattina! Quando mi sveglio e la foresta è sonora, argentina e fresca come fosse nuova, la vecchia foresta decrepita, e intorno al mio vecchio corpo volano farfalle e libellule, saltano grilli, strisciano bruchi d'oro, al primo raggio di sole! Oh, signora, dovessi avere soltanto una settimana di vita, io vi dico che per nessuna ragione al mondo baratterei il mio albero col più morbido letto né darei, in cambio d'un guanciale di piume, il duro sasso coperto di muschio, che mi fa da cuscino! (A Battilocchio) Mi ridia il sigaro.
rosalinda Brigantaccio, brigantaccio, egli si ucciderà con la sua ostinazione!
(Gli stringe una mano, voltando il capo dall'altra parte e asciugandosi una lagrima. Vede che Terrore si volta)
Che c'è? Non temete nulla, siamo soli.
terrore No. Viene una filatura d'aria.
rosalinda Chiudo subito.
voce di leonora (dalla destra) Ma lasciatemi passare, vi dico!
terrore Vien gente. Io mi nascondo. (Via a sinistra).
voce di gertrude C'è ordine di non lasciar passare nessuno, signorina!
SCENA SETTIMA
Leonora, Rosalinda e Battilocchio.
leonora (entrando con uno spintone) Che ordine e ordine! (Si ferma in mezzo al salone squadrando la scena a braccia conserte).
battilocchio Leonora!
rosalinda Mia figlia!
leonora (a Rosalinda) Tua figlia. Sì. Tua figlia, alla quale tu hai rapito l'amore!
rosalinda (vacilla) L'amore? Bambina mia, tu mi spezzi il cuore!
leonora Sì, madre, perché quest'uomo mi apparteneva.
rosalinda Che odo! Tu, dunque, lo ami?
leonora Non avevo che lui e tu me l'hai portato via!
rosalinda Ascoltami!
leonora Il destino ci mette l'una di fronte all'altra.
rosalinda Figlia, rientra in te! Ascolta...
battilocchio Madre contro figlia! Quale orrore!
rosalinda Oh, blasfema! Maledizione, maledizione sul mio sangue fino alla settima generazione!
leonora Ma io sono venuta a dirti che, se il destino ci vuol fare nemiche, io soffocherò l'ardore del mio sangue...
rosalinda (con angoscia) Quel sangue che io t'ho dato...
leonora ...e non accetto la partita. Mi arrendo. Mi sacrifico. Tu m'hai dato la vita, madre, e tu me la togli; prenditi quell'uomo, te lo cedo. (Getta Battilocchio come uno straccio addosso a Rosalinda, s'abbatte sulla sedia e singhiozza) Di me... non so... quel che sarà... domani...
rosalinda (s'avanza barcollante e piange) Pupilla dei miei occhi, hai voluto fare scempio del mio cuore. Ma sappi che io non amo quest'uomo. È tuo? Prendilo.
(Le lancia addosso Battilocchio come uno straccio).
leonora No, madre. (Rilancia Battilocchio c. s.) Il sacrificio che m'impongo di fronte alla società...
rosalinda Taci... (Rilancia Battilocchio c. s.) E sappi, dunque, ch'egli fu rapito per errore.
leonora (alzandosi di scatto e avanzando verso Rosalinda) Non ho male udito?
rosalinda (con la solennità delle tragedie greche) Te lo giuro.
leonora Madre, madre, tutta una vita d'espiazione non basterà a meritare il tuo perdono. (Si getta nelle sue braccia, nasconde il capo sul seno materno e piange).
rosalinda (tenendola fra le braccia e alzando gli occhi lacrimosi)
Viscere mie. Qui fra le mie braccia, che io ti culli come quando eri bambina. Rammenti? Avevi i riccioli d'oro sulle spalle...
Pausa; nel silenzio s'odono i singhiozzi di Leonora.
battilocchio (con un sospiro di circostanza) Eh, si sa, non si finisce mai di tribolare a questo mondo.
rosalinda (sciogliendosi dall'amplesso; a Leonora con sollecitudine materna) Ora bisogna procurare un vestito al professore, e che parta subito. Tu partirai dopo e, se i vostri sentimenti sono serii, come m'è parso di capire dalle tue parole di poc'anzi, se ne potrà parlare al babbo. (A Battilocchio) Mi viene un'idea: se le facessi prestare l'abito del bandito?
battilocchio Ma lei è pazza!
rosalinda Ho spesso sentito dire che i banditi si sono qualche volta spogliati dei loro indumenti per vestirne...
battilocchio I derelitti, signora, i miseri, ma io non sono un misero, sono un professore.
rosalinda Nelle circostanze presenti, il più misero dei professori.
battilocchio Non è una buona ragione per vestirmi da bandito. Preferisco andarmene vestito da ragazzino. Questo mi ringiovanirà.
rosalinda La supplico, non mi tradisca.
battilocchio Ma le pare che possa vestirmi da brigante? Un educatore della gioventù! Presentarmi in pubblico in abito così poco decoroso!
rosalinda Ebbene, resterà qui prigioniero. Io non la lascio andar via.
battilocchio Ma guarda in che guaio mi dovevo trovare! Il marito mi veste da bambino e la moglie vuoi vestirmi da brigante!
rosalinda Via, sia buono, lo faccia per me! È questione di pochi minuti. Lei esce di corsa, a qualche chilometro da qui trova la ferrovia e parte.
battilocchio In treno vestito da brigante! Ma non scherziamo!
rosalinda (alla porta di sinistra) Terrore, permettete una parola?
SCENA OTTAVA
Terrore e detti.
terrore (entrando) Ai vostri ordini.
battilocchio (a parte) Maledetto, com'è gentile!
rosalinda Preghiere, sempre preghiere. Vede qui... (Gli indica il professore).
terrore Ah, il piccino.
rosalinda Ha bisogno che gli prestiate il vostro abito.
terrore Oh, signora, non ho che questo.
leonora Maledizione!
battilocchio Sia ringraziato il cielo!
terrore Ho dato tutto ai poveri che incontravo d'inverno, laceri e mezzo ignudi.
battilocchio (fregandosi le mani soddisfatto) Che nobile cuore!
rosalinda Tutto? Proprio tutto?
terrore Tutto. Pensi, persino il frac, quasi nuovo, che non a-vevo indossato più di quattro o cinque volte; lo gettai l'inverno scorso a un vecchio mendicante che tremava di freddo sotto la neve in mezzo alla strada.
battilocchio (a parte) Adesso mi pare che il bandito esageri un pochino.
terrore (declama) Là, fra la neve... (A Battilocchio) Mi tenga un momento il sigaro, per favore.
battilocchio Ah, no, caro, non c'è tempo da perdere.
terrore Ma per voi, signora, faccio qualunque cosa.
battilocchio (a parte) Gli venga un accidente! (A Terrore) Non vorrei che per me si disturbasse. Ci rinunzio.
terrore Nemmeno una parola, signore, nemmeno una sillaba. Non amo i ringraziamenti. Questo vestito mi è caro sopra ogni cosa al mondo. È il veterano di cento campagne. Non ve lo posso regalare.
battilocchio Meno male.
terrore Ma ve lo presterò.
battilocchio (desolato) Povero me.
terrore Ve lo presterò, se mi promettete di restituirmela quando ve ne sarete servito. (Battilocchio fa segno di sì, più morto che vivo). Io non so in quale punto preciso andrete a battere la strada maestra.
battilocchio Non ho ancora deciso.
terrore Ma vi fo' ugualmente i miei auguri di successo.
battilocciiio (con un filo di voce) Grazie.
terrore Se per avventura vi capita d'incontrare una diligenza e di fare un buon colpaccio, fatelo.
battilocchio (c. s.) Non mancherò.
terrore Ecco il mio vestito. (Fa per spogliarsi).
battilocciiio (a parte) Quale generosità, che il cielo lo fulmini subito!
rosalinda Per carità, Terrore, non vi spogliate qui. Passate nella mia camera. (I due si avviano). Aspetti, professore, non, vorrei che la servitù... Qui, come le ho detto, nessuno sospetta l'accaduto, tutto era pronto per ricevere il mio bambino. Vede questi pasticcini? Erano per lui, per il mio Carletto.
battilocchio Se è per questo posso mangiarli io.
rosalinda No, ma mi scusi, professore desidero che nessuno la veda partire. Terrore la farà uscire dal passaggio segreto..
battilocchio Il passaggio segreto, con il bandito? Non ci sarebbe un'altra uscita?
terrore Certo. Ci caliamo dalla finestra.
battilocchio Preferisco il passaggio segreto. (S'inchina).
terrore Vado a spogliarmi.
battilocchio Speriamo, un'altra volta.
rosalinda Sì, sì, speriamo, ma faccia presto, in nome del Cielo.. (L'orologio a pendolo suona dodici rintocchi. Tutti trasaliscono). Mezzodì!
Si sente venire da destra un allegro concerto di rustici strumenti.
battilocchio Sono veramente afflitto di non potere trattenermi a lungo, come sarebbe stato mio desiderio, in altre condizioni.
rosalinda Ma vada, benedetto uomo! Non sente che vengono? Non si faccia vedere. (Forte) Ora, Carletto, vai a riposare.
battilocchio Sì, mammà. (L'abbraccia).
rosalinda (con voce soffocata) Professore! Mascalzone!
battilocchio È per non comprometterla. (La bacia) Cara, cara!
gertrude (entra affannata) Signora, signora, una bella notizia!
rosalinda Che c'è?
gertrude La giuria del concorso di bellezza infantile ha assegnato il primo premio ad unanimità al suo piccino!
rosalinda (esterrefatta) Al professore?
gertrude Al professore.
rosalinda Ma è un'ignobile camorra. I soliti: favoritismi. Credendolo mio figlio, hanno premiato questo scimmione, questo mostriciattolo.
battilocciiio Signora, la prego. Ammetto che il giudizio pecchi un po' di parzialità; che la giuria sia stata influenzata dal fatto che credeva io fossi suo figlio. Ma che io sia un mostriciattolo, uno scimmione, è eccessivo.
gertrude (guardando fuori) Vengono a festeggiarlo!
rosalinda Oh, povera me! Questo ci mancava!
Suono di banda paesana che s'avvicina.
SCENA NONA
Valligiani e detti, meno Terrore.
Dalla destra entrano i Valligiani, suonando, e le montanine con panieri di frutta che portano in dono a Carletto. Battilocchio si rifugia fra le braccia di Rosalinda, che gli nasconde il volto.
voci Che caro angelo! Che tesoro! Che amore! Che cherubino disceso dal cielo. E come è sviluppato!
prima contadina Prendi questa mela, te la regalo.
battilocchio (sempre con la faccia nascosta) Grazie.
un'altra contadina Un grappolo d'uva!
battilocchio Grazie.
prima contadina Si vergogna!
rosalinda (sulle spine) Sì, è un po' timido.
primo valligiano (vedendo che Battilocchio, mezzo soffocato da Rosalinda, si agita) Che caro piccolo pepe! Non sta un momento fermo!
battilocchio Cara! (Abbraccia Rosalinda).
rosalinda (lottando con Battilocchio) Smettila, tesoro, o ti do quattro schiaffi! A letto! (Lo sculaccia e lo spinge fuori, a sinistra).
primo valligiano Va a dormire? (Ai compagni) Su, ragazzi, u-na bella ninna nanna!
Cori, canti vari, danze campestri ad libitum.
rosalinda (finito il coro) Bevete qualche cosa! (Offre).
SCENA DECIMA
Detti e Gertrude, meno Battilocchio.
I Valligiani via.
I montanari si ritirano nel fondo, poi, durante la scena seguente, escono.
gertrude (entrando di corsa) Signora, una lieta notizia, un grande avvenimento! Una cosa straordinaria, che non mi aspettavo!
rosalinda Che è successo?
gertrude Indovini chi è arrivato?
rosalinda (piano) Mio figlio?
gertrude No, il mio fidanzato.
rosalinda Capperino?
gertrude In persona! E con lui è anche arrivato il signor Alvaredo.
rosalinda (sussulta) Mio marito! Me l'aspettavo! Dite che non li ricevo.
gertrude Oh, perché, povero Capperino?
rosalinda Non voglio vedere mio marito. Dite... No, aspettate. Lo riceverò. Io non ho paura di lui.
SCENA UNDICESIMA
Alvaredo, Capperino e detti.
alvaredo (entrando con Capperino, il quale si dà a espansioni timorose con Gertrude) Non occorre, signora, che diate il permesso. Forzando la consegna, come vedete, sono già passato, in questa casa, dove pure avevo giurato di non mettere più piede.
rosalinda Signore!
alvaredo Ma se, malgrado un giuramento, mi sono indotto a entrare qui, ci deve essere una ben grave ragione, signora, e voi non l'ignorate certo.
rosalinda Signore, io non vi capisco.
alvaredo Meno storie, signora. Non occorre che vi spieghi la ragione della mia visita, forse non attesa, certo non desiderata. Si tratta di cosa che voi sapete meglio di me.
rosalinda (ride sarcastica) Non so a che cosa alludiate, signore!
alvaredo Bando agl'infingimenti. Gettate finalmente quella maschera d'ipocrisia che vi copre il volto.
rosalinda Signore!
alvaredo E per la prima volta in vita vostra siate sincera! Confessate.
rosalinda Non ho niente da confessare, signore, e avete torto di assumere con me quel tono, di cui potreste pentirvi.
alvaredo Ah, sì? Allora, quand'è questo, vi dirò signora, (con voce soffocata) che voi avete fatto rapire un professore! (Rosalinda sussulta, si ricompone). Non giova negarlo!
rosalinda E se così fosse?
alvaredo Se così fosse - com'è del resto - vi direi che sono venuto a riprendere il professore (Rosalinda sogghigna) perché io ho la responsabilità di quell'uomo.
leonora Papà, ti avevo preceduto: il professore è sano e salvo, e a quest'ora è in viaggio verso casa sua. Debbo anche dirti, acciocché non pensi male della mamma, che non era lui che si doveva rapire.
alvaredo (trionfante) Lo sapevo. L'avevo indovinato. Ma (a Rosalinda) cara, mio figlio è ben sorvegliato e i vostri malvagi disegni sono miseramente falliti.
rosalinda È vero, signore. Sono stata sconfitta, per questa volta. Ma la partita non è chiusa, sappiatelo.
alvaredo (ride diabolicamente) Eh, là, signora. Sappiate, piuttosto, che, fra poco, la leonessa sarà senza unghie!
rosalinda Che cosa intendete dire?
alvaredo (a Capperino, che continua le espansioni amorose con Gertrude) Capperino mi capisce.
capperino (a parte a Alvaredo) Veramente, sa, io non capisco molto bene da quella volta della caduta.
alvaredo (a parte) Quale caduta?
capperino (c. s.) Quella che feci da bambino.
alvaredo (c. s.) Ah, già. Vi faceste molto male?
capperino (c. s.) Eh, così, abbastanza.
alvaredo (c. s.) Mi dispiace. Un'altra volta state più attento. (Forte a Rosalinda) Intendo dire che il vostro sicario, il degno esecutore dei vostri piani delittuosi, sarà presto affidato alle mani della giustizia, se già a quest'ora non lo è.
rosalinda (ride sarcastica) Ah, ah, vorrei che riusciste a scovare quell'uomo inafferrabile, quell'uomo astuto e feroce, che sfugge da circa ottant'anni alla caccia dei gendarmi e sfida il mondo intero.
alvaredo Non dubitate, c'è qualcuno che l'ha visto, ieri, sera, mentre s'allontanava col bottino umano: (indica Capperino) il mio fedele, il mio coraggioso, il mio eroico Capperino.
Capperino assume una posizione napoleonica.
rosalinda Imbecille!
capperino Oh, signora.
alvaredo Ebbene, quest'imbecille per esprimermi coi vostri termini questo imbecille...
capperino E va bene, abbiamo capito. Perché sottolineare tanto?
alvaredo Questo imbecille ha potuto fornire alla giustizia i connotati della feroce belva umana, che è ai vostri servizi, e o-ra una squadra di poliziotti scandaglia i dintorni e batte la campagna.
SCENA DODICESIMA
Gendarme e detti.
gendarme (entrando) Domando scusa, signori, se m'introduco in un modo così brusco; ma ho una buona notizia; il bandito è stato catturato pochi minuti fa, mentre s'aggirava nei paraggi del castello in atteggiamento sospetto, ed è stato condotto in prigione.
leonora (con un grido disperato) Ah!... È il professor Battilocchio!
capperino Quale errore giudiziario!
Improvvisamente il dramma si trasforma in melodramma. Tutti i personaggi in iscena Rosalinda, Leonora, Gertrude, Alvaredo, Capperino e il Gendarme hanno pose melodrammatiche, come in un gran finale d'opera.
tutti (cantando in coro; cominciano in tono sommesso e misterioso; poi crescendo e salendo di tonalità a ogni ripetizione della frase, finiscono come in un tuono minaccioso)
Quale errore giudiziario...
Quale errore giudiziario...
Quale errore giudiziario...
Quale errore giudiziario!...
(In tono arioso e cantabile, con danze; una frase ciascuno, uno alla volta)
rosalinda (canta)
Quale errore giudiziario...
alvaredo (canta)
Quale errore, quale errore!
gertrude (canta)
Quale errore giudiziario...
alvaredo (canta)
Quale errore, quale errore!
capperino (canta)
Quale errore giudiziario...
alvaredo (canta)
Quale giudiziario error!
tutti (in coro)
Quale errore!...
leonora (cabaletta)
O me infelice,
senza l'amato,
prima involato,
poscia in prigion!
Che giova avere
ricchezza e onore,
se un rio dolore
l'alma ferì?
gendarme (da solo, in preda alla più grande e ingiustificata disperazione)
Che giova avere
ricchezza e onore,
se un rio dolore
l'alma ferì?
Finito il melodramma. Tutti riprendono atteggiamenti normali.
rosalinda Corriamo a salvarlo!
alvaredo Sì.
Tutti fanno complimenti davanti alla porta, per darsi l'un l'altro la precedenza.
gendarme (a Rosalinda) Prego, s'accomodi.
rosalinda Non posso permettere, avanti lei.
gendarme (cerimonioso) Mai!
rosalinda (cerimoniosa) La prego.
alvaredo (a Rosalinda) Insomma, signora, fate presto. Dopo che per causa vostra succede tutto questo...
rosalinda (saltando furiosa) Quale impudenza! È lui la causa di tutto. Ma questa non la sopporto.
rosalinda (fa per lanciarsi sul marito come una vipera, qualcuno la trattiene, lei freme) Zzzzz...
capperino (di fronte a Rosalinda, fa un salto indietro e si fruga nelle tasche, come cercasse la rivoltella) Scostatevi...
alvaredo (a Capperino) Capperino, non faccia pazzie! Niente armi!
leonora Ma che vuole spararle?!
capperino No. Benché io sia caduto da ragazzino, avevo preveduto il caso. In gioventù sono stato incantatore di serpenti.
(Estrae dalla tasca un flauto e fa una nota tenuta).
A questo suono Rosalinda, che s'agitava su tutte le furie, s'irrigidisce, come soggiogata.
La scena assume improvvisamente caratteri orientali: luci da Alcazar, fumi d'incensi, ecc.
Capperino esegue una nenia orientale e Rosalinda danza, come un serpente incantato, mentrecala il
Sipario.
ATTO TERZO
quadro primo Il giudizio
SCENA UNICA
Tribunale. Pubblico Ministero, Battilocchio, Giudice, Carceriere.
pubblico ministero Mi pare che l'unica sia condannarlo al taglio della testa.
battilocchio Oh, povero me, non mi si poteva fare una cosa peggiore. Io sono innocente!
pubblico ministero Sì, con quella faccia patibolare!
giudice Faccio osservare all'illustre rappresentante della pubblica accusa che il taglio della testa è molto caro. Ella sa che il nostro boia ha pretese eccessive e noi, a furia di esecuzioni capitali, stiamo dando fondo all'erario. Non dimentichi che il Ministero del Tesoro ci ha raccomandato la massima clemenza. Converrà concedere le attenuanti all'imputato.
battilocchio Economia, economia!
pubblico ministero A meno che il boia non sia così gentile da farci uno sconto. Mandiamolo a chiamare.
giudice In questo momento è occupato a tagliare la testa a Preoccupazione del Versante Nord della Montagna Bruna, l'altro feroce bandito catturato ieri.
pubblico ministero Andremo noi da lui. Imputato seguiteci.
battilocchio Povero me!
Escono.
quadro secondo Il patibolo
Una piazza. La ghigliottina si erge al centro, sopra il palco; cie-lo livido sullo sfondo. Si vedono le teste degli spettatori e ai lati del palco; altra folla è davanti. Sul palco sono il carnefice con cappuccio nero e Preoccupazione più morto che vivo, col collo nudo, per essere giustiziato. Il Boia procede alla toletta del condannato, tagliando la camicia intorno al collo. Entrano, in primo piano, in gruppo: Giudice, Pubblico Ministero, Battilocchio e Carceriere.
SCENA PRIMA
Detti, il Boia, il Bandito Preoccupazione, il Montanaro, la folla.
giudice Aspettiamo che abbia finito. (A Battilocchio) Lei ha mai visto un'esecuzione capitale?
battilocchio No, mai.
giudice È una cosa interessante. Stia attento, così si farà un'idea e non anderà del tutto impreparato.
boia (a Preoccupazione) Il vostro ultimo desiderio?
preoccupazione Se t'ajo a dire la verità, le mie ultime desiderie è di lassare la capoccia dove si trova.
boia Tutti così. Tutti lo stesso desiderio! Ma possibile che non abbiate un po' di fantasia? Sforzatevi la mente, benedetti uomini! Trovate qualche cosa di nuovo.
preoccupazione Allora, si non te dispiace, mi vorrei fare una sonatina sopra la fisarmonica.
boia (alla folla) C'è nessuno che abbia una fisarmonica?
montanaro (facendosi largo tra la folla) Eccola. (La consegna al bandito, lo guarda meravigliato come se lo riconoscesse) Uh! Compare! Sei fatta 'na bella carriera!
preoccupazione Uh, tu si de gliu paiese!
montanaro I so' Giacumandonie 'i Giacumandrea. E tu com'haie arrevate 'cca? Sei fatto mordo cammino.
preoccupazione Che ce voi fa, accussi è la vita. Ogge a me, dimane a te. E che se fa agliu paiese?
montanaro Sembe lu stesse de quanne sei fatte li bbalìce e hai partuto pe' bandite.
preoccupazione E Mariarosa, Mariarosa che ffa? Ce pienz'ancora a me?
montanaro Mariarosa se 'mmaretava.
preoccupazione (tristemente) Uh, se 'mmaretava!
montanaro Se 'mmaretava e tene quinnece figli.
preoccupazione (c. s.) Uh, tene quinnece figli! (Sospira) Nun m'ha rimasta fidela!
montanaro Cumpà, nun te ne 'ncarrecà, la ronna è traritricia.
Preoccupazione sospira e scuote il capo.
boia Suona, vecchio bandito dalle mani macchiate di mille delitti e dal cuore incallito. Suona le dolci arie natie, e che esse possano ridarti per un attimo l'innocenza del tempo che hai per sempre perduto e che non tornerà mai più.
preoccupazione (suona e canta)
E quanno la ciociara se 'mmarita
e chi glie dà lo spago e chi la ciocia.
coro
E chi glie da lo spago e chi la ciocia.
preoccupazione
Ma quanno la ciociara è 'mmaritata
lo spago è rotto e la ciocia è sfasciata.
coro
Lo spago è rotto e la ciocia è sfasciata.
preoccupazione
Catarina,
Catarina,
se te piace la robba mea,
se te piace la robba mea
l'argento ch'è caro
lo devi pagà.
M'aggio 'mpignato 'nu sottocazone
pe' fart'a li 'rrecchie
nu par'e buttone.
M'aggio 'mpignato 'nu sottocazone,
pe' fart'a li 'rrecchie
nu par'e buttone.
(Ripete gli ultimi due versi ballonzolando a tempo, con gli occhi tristi fissi nel vuoto, come pensando a cose lontane).
Ai piedi del palco, Battilocchio, il Boia, il Giudice, il Pubblico Ministero, il Carceriere, il Montanaro, la folla e persino la ghigliottina e le scene accennano, a tempo, il triste balletto, tutti con occhi tristi fissi nel vuoto, come pensando a cose lontane; all'ultimo, Preoccupazione si ferma e smette di suonare e cantare e tutti si fermano nell'ultima posa del balletto come pietrificati.
Un attimo di assoluta immobilità silenzio e tristezza di tutti. Poi il Boia si riscuote.
boia Allora, andiamo. (Rapidamente spinge Preoccupazione nella ghigliottina, zaf, e il corpo del bandito decapitato cade dietro il palco. Il passaggio dall'immobilità di poc'anzi all'esecuzione è fulmineo. L'incanto è rotto e il movimento della scena riprende il ritmo normale).
E anche questo è andato.
SCENA SECONDA
Detti, meno il Bandito Preoccupazione e il Montanaro.
giudice (al Boia) Permette una parola?
boia (riverisce, togliendosi il cappuccio) Oh, è lei, Eccellenza? Perché non m'ha chiamato subito?
giudice Si copra, si copra. Dica un po', quanto la mette una decapitazione?
boia Lo sa. Diecimila lire.
battilocchio (gemendo) All'anima dello strozzino!
pubblico ministero Ci dica l'ultimo prezzo.
boia Prezzo fisso, Eccellenza.
giudice Via, per me...
boia Per lei? Ma perché si vuol far tagliare la testa?
giudice Ma no, dico: per me può fare uno sconto. Pensi, con tutte le decapitazioni che le faccio avere in questo paese, dove i delinquenti pullulano.
boia E che vuole che vada a fare il boia tra la gente per bene? No, no, mi dispiace, ma è impossibile. Per meno di diecimila lire non si taglia una testa al giorno d'oggi. Ma chi la taglierebbe per meno di diecimila lire? Non scherziamo, Eccellenza.
battilocchio Troppo caro, troppo caro, non se ne fa nulla.
pubblico ministero Lei, caro boia, ci prende per il collo!
boia È il mio mestiere.
giudice Ma ragioniamo: che fatica è la sua, da doversi pagar tanto? Guardi: ha il collo piccolo. (A Battilocchio) Quanto porta di colletto?
battilocchio (gemendo) Quattordici e mezzo.
boia Non è questione del collo.
giudice E che? Vuol dirmi che si fa pagare il disturbo?
battilocchio (tremando) Il disturbo è tutto mio.
boia Né il lavoro, né il disturbo. Mi fo pagare la pena che provo. Io ci fo una malattia, a ogni esecuzione. Sa che, quando debbo fare scendere la mannaia, mi si strugge il cuore?
battilocchio Poverino.
boia Non c'è somma, creda, che basti a compensarmi di questa sofferenza. Ma lo sa che una volta, durante un'esecuzione, non mi reggeva l'animo di dare il colpo fatale e penavo, penavo vicino alla ghigliottina, tanto che il condannato, che da mezz'ora aspettava con la testa nella mezzaluna, dovette dirmi: « Via, faccia coraggio, chiuda gli occhi e tiri giù »?
battilocchio Anche questo è un nobile cuore.
boia E mi viene a dire che mi faccio pagar troppo. Ma vorrei vedere chi lo farebbe per meno!
giudice (a parte al Pubblico Ministero) Se licenziassimo questo boia e ne prendessimo uno nuovo?
pubblico ministero (a parte) Per carità, saremmo da capo, con un boia novellino, che deve esercitarsi, far la mano alle esecuzioni e dovremmo trovare al solito quattro o cinque persone che si prestino gentilmente a farsi tagliare la testa.
giudice (c. s.) È vero. Come fare? Ho un'idea. (Al Boia) E dica un po' il taglio d'una gamba quanto lo mette?
battilocchio (rianimandosi) Oh, gioia, mi commutano la pena!
boia Per una gamba posso fare quattromila lire. Se le taglia tutt'e due, faremo uno sconto.
giudice È sempre molto caro. Peggio per lei, del resto; non pronunceremo più condanne a morte.
pubblico ministero Non ci resta che una cosa da fare.
battilocchio Condannare al taglio della testa il boia.
boia Ma a me non la taglierei neppure per diecimila lire. Almeno per il doppio.
pubblico ministero (a parte al Giudice, indicando Battilocchio) E se lo condannassimo al taglio del naso?
giudice (a parte) È un'operazione lunga e complicata. Facciamogli tagliare qualche altra cosa.
battilocchio Ohé, che state complottando? Che mi volete far tagliare? Andateci piano, per favore.
giudice (al Boia) Lei sa tagliare i capelli?
boia (alzando le spalle, con noncuranza) Io so tagliare tutto.
giudice Quanto prende per un taglio di capelli?
boia Una spuntatina, una lira; un taglio con la macchinetta, due.
giudice Allora, una spuntatina.
boia (mette un asciugamano al collo di Battilocchio, consegnandogli gli oggetti nominali) L'ultimo bicchierino, l'ultima sigaretta, l'ultimo cerino.
battilocchio (tra sé) L'ultimo accidenti che ti pigli.
boia (fa per tagliare) Dimenticavo: il suo ultimo desiderio? (Si ferma con la macchinetta pronta).
battilocchio (tetro) Vorrei le basette a punta.
Il Boia taglia.
SCENA TERZA
Detti, Leonora, Alvaredo, Rosalinda, Capperino, Gertrude.
leonora (irrompe, facendosi largo tra la folla, seguita dagli altri) Ferma, ferma!
Impressione, movimento nella folla.
voci Che c'è? Che è successo?
alvaredo (agita un foglio) Ferma!
voci La grazia! la grazia!
rosalinda Non è il colpevole. È innocente!
giudice (triste) Troppo tardi. (Indica Battilocchio rapato).
capperino Giustizia è fatta!
leonora Ah! (Sviene).
boia Ragazzo, spazzola!
(Via, col Giudice, col Pubblico Ministero e col Carceriere, seguiti dalla folla).
Il Boia si porta dietro la ghigliottina.
SCENA QUARTA
Leonora, Alvaredo, Capperino, Rosalinda, Gertrude, Battilocchio, il Contadino, l'Asino.
alvaredo Ma perché, Leonora è svenuta?
rosalinda Dimenticavo di dirvelo: prima di separarci, bisogna regolare una faccenda. (Indica Leonora e Battilocchio) Quei due giovani si amano.
alvaredo Eh? Che novità è questa?
leonora Sì, papà. È per amor mio che egli ha affrontato tante peripezie.
rosalinda Merita una ricompensa.
alvaredo (con intenzione ironica) E voi credete che una moglie sia una ricompensa?
rosalinda Sì, quando il marito se la merita.
alvaredo In tal caso non ho nulla da obiettare. Se se la merita, ben gli sta: che si sposino.
battilocchio e leonora Grazie. (Si prendono per la vita).
alvaredo (a Capperino) Disponete che si faccia subito la cerimonia del fidanzamento.
capperino Si fa presto a dirlo. Ma qui non mi sembra possibile.
rosalinda In cima alla montagna c'è la casa dell'eremita, che m'è stato detto esser tornato da Parigi. È un sant'uomo. Potremo salire da lui, così la cerimonia sarà più suggestiva.
battilocchio Ottima idea. Ma io preferirei una cavalcatura. (Al Contadino, che, dal principio della scena, stava bastonando metodicamente un asino, riposandosi ogni tanto per asciugarsi il sudore e per riprender poi con maggior lena) A me quel quadrupede! (Il Contadino continua a bastonare). Ehi, dico a lei. Ma che fa?
contadino È mezz'ora che lo sto bastonando, e quest'asino non si decide a camminare.
asino (voltandosi) Benedetto uomo, poteva spiegarsi prima. Io credevo che mi bastonasse per farmi star fermo. Ora che me l'ha detto, eccomi pronto a mettermi in marcia.
battilocchio (togliendosi il cappello e ossequiando l'Asino) Non voglio disturbarla; stia comodo. Arrivederla.
quadro terzo Le Montagne
SCENA PRIMA
Detti meno il Contadino.
Tutti in fila fingono di avviarsi su per la montagna, a destra, segnando il passo, mentre scendono dalla sinistra montagne, cascate, ponticelli, ecc. L'asinello trotterella dietro a Capperino.
asino (a Capperino, mentre il corteo finge di salire) Ehi, signore, che me lo farebbe un piacere?
capperino (fingendo di salire con gli altri) Mi dica.
asino (c. s.) Mi porta a cavalluccio sulle spalle?
capperino (c. s.) Ma lei è matto.
leonora (c. s.) Stiamo per entrare nel bosco. Speriamo di non incontrare qualche lupo.
battilocchio (c. s.) Sta' tranquilla cara. È ora di pranzo e certo il lupo ha fame, quindi nel bosco non l'incontreremo, perché, come sai, il proverbio dice: la fame fa uscire il lupo dal bosco.
leonora Sì, io lo so, ma se il lupo ignora questo proverbio?
SCENA SECONDA
Detti e il Fungo.
battilocchio (vede scendere un grosso Fungo da sinistra, con le scene) Oh, che bel fungo! (Tutti smettono di segnare il passo; le scene e il Fungo si fermano) Quasi quasi lo coglierei, ma ho paura che sia velenoso. Bah lo farò assaggiare prima a Gertrude. Magari glielo farò servire al pranzo delle nostre nozze. (Porta via la calotta del Fungo; resta sorpreso ad ascoltare) Ma il fungo parla.
alvaredo È di una rara specie: un fungo parlante.
battilocchio Allora è proprio velenoso.
leonora Che dice, che dice di bello?
rosalinda Silenzio, lasciamolo parlare.
alvaredo Che parli.
capperino Che si spieghi. (Al Fungo) Che cosa ha da dire?
Tutti ascoltano.
voce del fungo Maledizione, speriamo che non piova. Sono rimasto senza ombrello.
capperino Oh, poverino, si faccia un impermeabile.
leonora Ma camminiamo, altrimenti si farà tardi.
Si rimettono in marcia c. s., si sente la musica di un organetto.
battilocchio (fingendo di camminare c. s.) Sento avvicinarsi una musica strana e misteriosa. Che cosa sarà?
SCENA TERZA
Il Serpente a Sonagli e detti, meno il Fungo.
leonora Aiuto, è un serpente a sonagli.
Tutti si fermano. Appare un gigantesco Serpente a Sonagli con musica.
alvaredo Capperino, presto, tiri fuori il flauto.
Capperino suona e il Serpente fa l'accompagnamento coi sonagli; finito il pezzo, i presenti applaudono. Il Serpente s'inchina per ringraziare. Capperino s'inchina e indica il Serpente.
serpente (con voce nasale e monotona) Fate la carità a un poveretto senza braccia e senza gambe!
leonora (gli getta un soldo) Prendete.
serpente Grazie. (Via).
battilocchio (con sincera commozione) È veramente triste vedere un povero rettile ridotto alla miseria; egli non può nemmeno tender la mano ai passanti. (Si rimettono in marcia c. s.).
capperino Quello che poi non riesco a capire è come mai, con tanti guai, abbia sempre voglia di suonare.
Appare la casa dell'Eremita. Le scene si fermano e tutti smettono di segnare il passo.
rosalinda Eccoci finalmente arrivati. Questa è la casa dell'Eremita.
alvaredo (chiama) Signor Eremita!
capperino Signor Cenobita!
asino Signor Archimandrita!
SCENA QUARTA
Le cameriere dell'Eremita e detti, meno il Serpente a Sonagli; poi l'Eremita.
prima cameriera dell'eremita (affacciandosi civettuola a una finestra) Il padrone dorme.
seconda cameriera (a un'altra finestra) È stanco dal viaggio.
terza cameriera (alla porta) È arrivato testé da Parigi.
quarta cameriera (da un'altra finestra) Via aerea.
capperino Si tratta di cosa urgente. Deve benedire una promessa di matrimonio.
prima cameriera Allora lo chiamo.
asino Ma faccia presto. Non si sa mai, il fidanzato potrebbe cambiare idea.
rosalinda Zitti, ecco l'Eremita. (S'inginocchia; s'apre la porta e preceduto dalle sue ancelle, che gli fanno ala, appare un elegante signore in cilindro. Rosalinda che inginocchiata, non lo vede, mormora) Padre... (Alza il capo e resta sorpresa) Ma lei non è un religioso?
eremita No, sono un laico, per amor di solitudine ritiratomi in questo romitaggio.
rosalinda Peccato. Avrei voluto baciarle il cordone.
eremita Mi dispiace, se avessi saputo, mi sarei fatto frate.
rosalinda Pazienza. Ora dovrebbe far da padrino al fidanzato di mia figlia.
eremita Molto volentieri. Dov'è la signorina?
leonora Eccola.
eremita O che bel tocco di ragazza! (Cerca di fare un ganascino a Leonora, mentre Battilocchio la tira via).
asino (a parte) L'Eremita è intraprendente!
eremita (a Leonora e Battilocchio) Sposatevi e siate felici.
capperino (presentandosi con Gertrude) Lei s'intende anche di cerimonie per sciogliere i fidanzamenti?
gertrude Sta' zitto, tu. (All'Eremita) Giacché si trova con le mani in pasta, benedica anche il nostro fidanzamento.
capperino Preferirei che lo maledisse.
SCENA QUINTA
Detti e Isabella. Poi il Bandito Terrore e il Serpente a Sonagli.
Isabella arriva di corsa, insieme col bandito Terrore, che è ;n camicia e che scena muta va a reclamare il suo vestito Battilocchio, e, durante i dialoghi seguenti, lo perseguita, cercando di spogliarlo, mentre Battilocchio si schermisce.
isabella Traditore! Avevi promesso di sposar me.
capperino Niente di male: ora si rimedia a tutto. (All'Eremita) Ci benedica tutti e tre.
isabella Ma nemmeno per sogno.
eremita Si può accomodar la cosa così. (Indicando Gertrude a Capperino) Lei sposa la signorina (attirando a sé Isabella) e questa pia creatura me la prendo io come segretaria.
capperino Ma come? Voi Eremiti potete tener gente in casa?
eremita Al congresso di Parigi è stata presa un'importante deliberazione: l'Eremita, come si sa, deve vivere lontano dagli uomini; ma non è detto che debba vivere anche lontano dalle donne.
leonora (all'Eremita) Questo sarebbe il momento di far riconciliare il babbo e la mamma, con la sua autorità.
alvaredo Mai, e i figli verranno con me.
capperino Via, signor Alvaredo, siate buono, dateglieli, pensate che forse non sono neanche vostri figli. Non si può mai dire.
rosalinda (sussulta) Ma che dice quest'imbecille?
alvaredo Pezzo di mascalzone, aspetta!
capperino Ma no, volevo dire: pensate che forse voi non siete nemmeno il padre di quelle innocenti creature.
alvaredo (fa per gettarsi su Capperino) Lasciatemi!
capperino (fuggendo) Per carità! Io sono caduto.
alvaredo (completamente smontato) Quando siete caduto?
capperino (a parte) Quella volta, da bambino.
alvaredo (c. s ) Ah, è vero. Vi faceste molto male?
capperino (c. s.) Un male del diavolo.
alvaredo (c. s.) Mi dispiace molto, e soltanto per questo vi risparmio.
capperino Grazie, signore.
alvaredo E cercate di non cadere più.
capperino Farò tutto il possibile.
eremita (con aria d'importanza) Fermi tutti iella infinita sapienza, attinta dalle lunghe veglie solitarie in compagnia delle mie pie ancelle, nella filosofia raggiunta attraverso l'esame e la contemplazione dei moti celesti, ho da fare una proposta che può mettere d'accordo chi vuol stare in campagna e chi vuol vivere in città.
alvaredo Cioè?
eremita (c. s.)Ecco: potreste passare l'estate in campagna e l'inverno in città.
tutti (colpiti) È vero.
capperino Che idea luminosa! E nessuno ci aveva pensato.
asino Quale sapienza!
eremita Oh, che bell'asinelio. Gli voglio fare una carezza. (S'avvicina).
asino Aiuto! Qui non si salvano nemmeno i quadrupedi.
rosalinda (riprende per un istante il tono di castellana) Addio dunque o mie care montagne, o miei torrenti impetuosi, o mio bel castello...
tutti (mesti cantano in coro, mentre il Serpente a Sonagli torna e fa l'accompagnamento musicale) Tarutino e tarutello.
eremita (a tono, salutando) Io rientro nel mio ostello.
tutti (c. s.) Tarutino e tarutello. (Si prendono per mano e si avviano verso la discesa mentre le montagne salgono).
rosalinda Addio, mio bel castello.
tutti Tarutino e tarutello.
All'ultimo appare il castello che passa in fondo salutando.
Sipario.