L’audizione

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L’AUDIZIONE

Entra un tecnico che porta sulle spalle una scala, la sistema ad un lato del palco, poi esce. Entra il regista, che è omosessuale e con abbigliamento adatto. Appena entrato, chiama a gran voce il tecnico delle luci. Il tecnico entra reggendo un paio di pantaloni, una camicia ed una giacca, che va a posare su di un gradino della scala. Il regista lo guarda mentre compie l’operazione. Poi sbotta.

REGISTA - Insomma, ha finito di fare i suoi comodi, monellaccio? Possiamo cominciare a regolare le luci? (Il tecnico, senza parlare, fa cenno di essere pronto. Il regista, scatenato, continua) Dio che emozione, il mio primo musical, finalmente l’occasione per farmi conoscere in tutto il mondo. (poi, di scatto, verso il tecnico) Forza! Forza, vada su quella scala che cominciamo! (Il tecnico sale sulla scala e, nel farlo, viene aiutato dal regista che gli rifila delle pacche sul sedere. Il tecnico ha qualcosa da ridire, ma il regista risponde) Ehh, che sarà mai, è un sedere come tutti gli altri, non faccia tante storie e lavori piuttosto! (In quel momento entra in scena l’ubriaco, un tipo vestito da barbone, con una bottiglia di liquore in mano. Va direttamente dal regista, gli bussa nella schiena e gli dice)

BARBONE - Io sono qui per cantare, voglio fare l’audizione! (Appena finito di dirlo, il tipo comincia a cantare a squarciagola una canzone stupida, stonando terribilmente. Il regista lo fa tacere picchiandolo con la sua sciarpetta di seta)

REGISTA - Stia zitto bruto! Se ne vada, non vede che sto lavorando… e poi io non parlo con quelli che non si depilano!

BARBONE - (Insistendo) Io sono qui per cantare e voglio cantare. Devo fare l’audizione, senta un po’… (e ricomincia a cantare a squarciagola. Il regista non ne può più e urla)

REGISTA - E va bene, va bene, le faccio fare l’audizione, ma adesso si metta lì a sedere, poi quando io le dirò “si incomincia”, allora lei potrà cantare, va bene?

BARBONE - (convinto) Allora aspetto che lei dica “si incomincia”, poi però canto! (Il regista a questo punto si rivolge al tecnico, che nel frattempo è rimasto sulla scala)

REGISTA - Forza bello, dai che abbiamo già perso troppo tempo, cerchiamo di mettere a posto le luci, che poi si incomincia! (Non appena il regista dice “si incomincia” il tipo si alza e incomincia a cantare a squarciagola il solito motivetto scemo. Il regista guarda verso l’alto per seguire il lavoro del tecnico sulla scala, dando le spalle all’ubriaco che canta: è troppo preso dal lavoro per sentire il cantante, perciò da adesso in poi, lo sketch si basa sull’equivoco che si crea fra il regista, che dà gli ordini al tecnico in cima alla scala, e il cantante, che pensa che il regista parli con lui. Infatti, dopo dieci secondi che l’ubriaco canta, il regista sbotta con il tecnico, dicendogli con fare isterico) Nooo! Non ci siamo!! (il cantante si blocca) Quelle luci, le voglio più in alto! Forza ricominciamo! Stupidello!! (Il cantante ricomincia a cantare, stavolta in punta di piedi, mentre il tecnico fa finta di regolare le luci, con le braccia protese verso l’alto. Altra interruzione del regista, che insulta il tecnico sempre più istericamente) Nooooo! Ancora più in alto!!! (Il cantante, dopo essersi nuovamente bloccato, sale su una sedia e ricomincia a cantare. L’equivoco continua ed il cantante si mette a cantare su un tavolino, poi sistema la sedia sopra il tavolo e sale, in piedi, sulla sedia. Alla successiva interruzione del regista, il cantante si aggrappa ad un sostegno e si mette a cantare sospeso nel vuoto, sgambettando come un pazzo. A questo punto, il regista, stufo, dice al tecnico, sempre voltando le spalle al cantante, senza accorgersi di quello che sta combinando) Basta, cretino!!! Scendi giù, così non va! Tu sei capace da solo di rovinarmi tutto lo spettacolo!! (Il tecnico scende dalla scala, mentre il cantante scende a terra. All’improvviso, il regista vede la giacca sul gradino della scala e, dopo essersi arrabbiato, al solito, in modo isterico, comanda al tecnico) Porta via la giacca, non voglio vestiti sul palco! C’è un guardaroba, usa quello! (Intanto il cantante, sempre più inebetito, si toglie la giacca. Poi il regista, al ritorno del tecnico, scorge anche la camicia) E via anche quella camicia!!!! (Infine, calmatosi, il regista dice) Forza, ricominciamo! (Il tecnico sale sulla scala e ricomincia a fingere di sistemare delle luci. Il cantante naturalmente ricomincia ad ululare. Adesso il meccanismo si rovescia: al regista non vanno bene le luci perché sono troppo alte, e le fa abbassare in continuazione. Al primo stop, il cantante si mette a cantare in ginocchio, al secondo sdraiato, prono, al terzo con la testa appoggiata per terra e le gambe, per quanto è possibile, in aria. Arrivati a questo punto, il regista scorge anche i pantaloni appoggiati alla scala e come al solito il tecnico deve prenderli e portarli fuori dalla scena. Il cantante si toglie i pantaloni e rimane con i mutandoni: quindi ricomincia a cantare con la testa all’ingiù e le gambe per aria. Il tecnico, tornando in scena, vede l’ubriaco che canta in quella strana posizione e comincia a ridere, indicandolo al regista, Il regista si gira e finalmente vede il cantante. Gli si avvicina un po’, allibito per quello che sta facendo, poi spazientito gli chiede) Ma lei che cosa sta facendo, è impazzito? (Il cantante smette di cantare, si alza in piedi a fatica e arrabbiatissimo comincia ad urlare)

BARBONE - Cosa sto facendo?Ma se sono venti minuti che mi dice di andare più in alto e sono andato più in alto, sono salito fin sul tetto del teatro; poi sempre più in basso, sempre più in basso, fino ad andare a testa in giù. Poi mi ha detto di togliermi la giacca, la camicia ed infine i pantaloni, e adesso mi chiede cosa ci faccio qui? Glielo dico io cosa ci faccio!!! (Il tipo corre verso la sua valigia, ne estrae un bastone e rincorre il regista per tutto il palco, finché non escono. Buio)

SIPARIO

NOTA: Il regista è completamente isterico, perciò può giocare molto su questo fattore, improvvisando battute con il tecnico. Inoltre deve continuare a parlare per coprire i buchi che si creano quando fa portare fuori dal tecnico i vestiti che trova sulla sedia, mentre il cantante, che lui non vede, si spoglia. Il cantante, che arriva con la bottiglia di liquore e la valigia da emigrante, oltre ad essere ubriaco e anche un po’ ritardato, per cui quando il regista impartisce al tecnico le disposizioni in merito alle luci, ci mette sempre un po’ di tempo a realizzare ciò che crede venga detto a lui. Tutti i suoi movimenti devono dimostrare che è ubriaco. La canzone che canta è sempre la stessa e viene ripetuta in modo diverso a seconda delle indicazioni del regista.