Farsa
di Lucio De Felici
da COSA DITE?
Editrice Tusculum Frascati
PERSONAGGI:
Arpagone
Nicolina
Dottore
L’AVARO 2000
Scena: Una camera male arredata in un paesello qualunque. Ai nostri giorni.
All'aprirsi del sipario sono in scena il dottore e Nicolina, sul fondo.
Nicolina Buona sera, dottore.
Dottore Buona sera, cara Nicolina. Passavo da queste parti, così ho colto l'occasione per sentire come va Arpagone. Ma... qui non ci si vede affatto!
Nicolina Un'idea dello zio, dottore. Ha voluto una lampadina di 5 W.
Dottore Continuando di questo passo, vi metterete nella tomba prima del tempo.
Nicolina Avanti, si accomodi.
Dottore C'è pericolo di sbattere la testa al muro. Già ci vedo tanto poco!
Nicolina Ha fatto persino murare quattro finestre. Dice che si risparmia la manutenzione.
Dottore Beh, come va... come va...
Nicolina Veramente il cuore non ha dato più disturbi... grazie a lei. Però non so fino a quando durerà.
Dottore Con il cuore non si scherza! Purtroppo lei sa ormai le condizioni attuali dello zio. Speranze minime.
Nicolina Io non faccio altro che raccomandargli riposo tutto il santo giorno, di abbandonare il lavoro.
Dottore Tempo perso, lo so.
Nicolina Non ne vuol sentire neanche parlare. Becchino è stata sempre la sua passione!
Dottore Capisco, capisco... E dire che dovrebbe avere una certa riconoscenza anche per me, per tutti i clienti che gli mando... Al contrario sono mesi che non vedo una lira. « Dopo penserò a lei, dottore. Non abbia timore ». Dice sempre così, ma campa cavallo mio... Sa, non lo dico per cattiveria, mi capisce? Però attraversiamo certi tempacci... Come si fa a vivere in una borgata come questa se non ci si arrangia un po'! Sono appena trecento abitanti.
Nicolina (con gioia) Per quanto riguarda il suo onorario, credo che sia giunto il momento buono.
Dottore Cosa?
Nicolina Non vorrei dirlo... ma lo zio ormai è diventato un uomo ricco!
Dottore Che dice?
Nicolina Sicuro. Oh non so come dirle... Mi sento così agitata!... Proprio questa mattina mi sono accorta che aveva fatto tredici al Totocalcio. Ne parlano persino i giornali! Dieci vincitori in tutta Italia!
Dottore Dice sul serio? Ha controllato bene?
Nicolina (gli porge il giornale e la schedina) Veda un po' anche lei. Sono così emozionata!... Controlli pure!...
Dottore (dopo attento esame) Per l'amor del cielo! Che fortuna!
Nicolina Io non vivo più dalla gioia!
Dottore Arpagone lo sa?
Nicolina No, no, non gliel'ho ancora detto!
Dottore Ha fatto bene.
Nicolina Pensavo al suo cuore!
Dottore Una notizia, sia bella sia brutta, con un fisico in quelle condizioni, è sempre suscettibile di complicazioni.
Nicolina A questo ho pensato! Che facciamo dottore?
Dottore (agitato, mentre si asciuga il sudore) Calma, ragazza mia! Molta calma. Le situazioni difficili bisogna superarle con disinvoltura e con intelligenza. Prudenza e tatto.
Nicolina Certamente. Prudenza e tatto. Però... io non ho nessuna delle due.
Dottore Ci penso io. vedrà.
Nicolina La prego, dottore, mi aiuti lei.
Dottore Rientra, in fondo, nei miei doveri di medico di famiglia. Sono anni e anni che curo Arpagone con assiduità disinteressata. I miei clienti, prima o poi, sono stati i suoi. Gli sono amico sincero. Perciò penso che nessuno più di me sia adatto in questa particolare circostanza.
Nicolina Non so davvero come ringraziarla!
Dottore Non deve affatto preoccuparsi, bimba mia. Ci penserò io.
Nicolina Mi affido completamente a lei. Le assicuro che mio zio non solo le liquiderà il conto vecchio, ma saprà compensarla come si merita.
Dottore No, no, no, niente compenso. Non voglio niente. Ci mancherebbe altro. Dio mio, se proprio insistesse...
(Da sinistra entra Arpagone. Lo stesso tipo immortalato da Molière. Papalina, pince-nez, bastone)
Arpagone Ehilà, dottore! Sentivo delle voci... non mi rendevo conto... Mi porta buone notizie? (Da aguzzino) È morto qualcuno?
Dottore Da domenica ancora nessuno.
Arpagone Un vero disastro! Sono tre giorni che non faccio più una cassa. Lei mi capisce, tre giorni... Tutta colpa dei medici e delle medicine...
Nicolina Zio, non dire sciocchezze!
Dottore Delle medicine, soprattutto!
Arpagone Bene, cosa è venuto a fare?
Dottore Veramente, ecco...
Nicolina Il dottore passava da queste parti, cosìè stato tanto gentile da farci una visitina...
Arpagone(duro) Grazie, sto bene.
Dottore Mi fa piacere. (Fa per sedere, ma Arpagone con una mossa lo ferma)
Arpagone Che fa? Si vuol sedere? Non lo sa che il legno si logora? Tanto non si trattiene per molto, può restare anche in piedi.
Nicolina Zio, il dottore desidera soltanto...
Arpagone Sono davvero spiacente che non posso offrire nulla. Il cognac è finito proprio ieri.
Nicolina Come, zio? Ce n'è ancora mezza bottiglia!
Arpagone Finito, finito...
Dottore Non importa.
Nicolina L'ho visto io quando...
Arpagone È terminato proprio ieri sera quando il farmacista è venuto. Beve come una spugna, quell'uomo! (a Nicolina) Tu non c'eri!
Nicolina Possiamo offrirgli un bicchiere di vino, allora?
Arpagone Non c'è. Non c'è neanche quello!... Ho ordinato la nuova fornitura da tre mesi e ancora non arriva.
Dottore (meravigliato) Prendete il vino all'ingrosso?
Arpagone Sì.
Dottore Buon metodo.
Arpagone Si risparmia.
Dottore E quanto ne ordina per volta?
Arpagone Mezzo litro. Ma è una vera pazzia!...
Dottore Lo credo bene!
Arpagone ...dal momento che il prezzo aumenta continuamente. Trecento lire, in questi ultimi tempi! Bisognerà eliminarlo. (Altro tono) Piuttosto, mi dica, dottore: non ha proprio nessuno per le mani?
Dottore Ci sarebbe Aristide, il salumiere! Sta più di là che di qua.
Arpagone Giusto. Ha più di ottant'anni! Sarebbe pure ora!
Dottore Sono due mesi che corro! Comunque credo che... (Istintivamente fa per sedersi)
Arpagone Insomma, dottore, vuole proprio rovinarmi? Non si appoggi così, la prego! Si consuma tutto il legno. E lasci in pace quella benedetta sedia, che a forza di toccarla si ridurrà ad una stecca.
Nicolina (con rimprovero, allo zio) Zio, non essere eccessivo!
Dottore Scusi se... Non ha per caso un bicchiere d'acqua?
Arpagone(borbottando) Eccessivo un corno!... So io quanto costano!
Nicolina (al dottore) Subito, dottore! (Fa per uscire, ma lo zio la trattiene)
Arpagone Volentieri, dottore, ma si è rotto il rubinetto dell'acqua potabile l'altro giorno. (Piano alla nipote) Cretina, non è il caso di sporcare un bicchiere e di sprecare dell'acqua. (Al dottore) Davvero, mi rincresce. Sarà per un'altra volta. (Altro tono) Cosìè venuto ad informarsi sullo stato della mia salute?
Dottore Già. Altri disturbi in questi giorni?
Arpagone No, no, no... Sto benissimo. A proposito, mi dimenticavo... (Alla nipote, dandole uno straccio nero) Senti, Nicolina, porta questo grembiule alla sarta qui di fronte, e dille che ci faccia due paia di mutande, una per me e una per te; poi due cravatte e una dozzina di fazzoletti da naso. E dille ancora che la pago subito se ci fa uscire una camicetta per te. In fondo sei così magra!
Nicolina (con gli occhi di fuori) Zio, tutto nero?
Arpagone Nero, nero... Un colore come un altro, no?
Nicolina Anche i fazzoletti e le cravatte?
Arpagone(alzando la voce) Non mi hai inteso? Ho detto di sì. Tutto nero, così mantiene lo sporco. Capirai, con il sapone che costa un occhio della testa!
Nicolina (a testa bassa) Come vuoi, zio! (Al dottore, prima di uscire) Glielo dica presto, dottore! Io faccio in un momento! (Via)
Dottore (asciugandosi il sudore) Dunque... sa a che stavo pensando?
Arpagone Non sciupi troppe idee!
Dottore Al Totocalcio.
Arpagone Idee sciupate. Questa settimana, per dare ascolto a mia nipote, mi sono rovinato. Un patrimonio, ho speso! Eppoi mi si viene a dire che sono avaro!...
Dottore Lo so, lo so...
Arpagone Pensi, due schedine. Soldi al vento. Debbo assolutamente rifarmi: tre settimane senza frutta. Ah, sì, sì... sì...
Dottore Non badi al danaro. Pensi piuttosto che quelle poche centinaia di lire potrebbero farla diventare milionario!
Arpagone Che milionario! Ci vuol altro! Parole! I milioni, in casa mia, non sono mai entrati.
Dottore Immagini, per un momento solo, di vederli realmente entrare. Cosa farebbe? Come si comporterebbe?
Arpagone Che ragionamenti! Sarei l'uomo più felice del mondo! Ah, non mi comporterei mica come tanti altri, che nascondono i danari sotto i mattoni o dentro i materassi. Ah, io caro dottore, l'avarizia non la posso soffrire!
Dottore Oh, me ne rendo perfettamente conto! Ma sentiamo un po': cosa farebbe in caso di vittoria sproporzionata?
Arpagone Ecco... Innanzi tutto, migliorerei la mia azienda! (Il dottore fa le corna) L'ingrandirei, la potenzierei al massimo: casse di tutte le dimensioni, di zinco, di legno, di pietra... Ornamenti funerari in marmo e in duralluminio... Poi terrei in dovuta considerazione i miei amici...
Dottore Diamine, dice proprio sul serio? Anche gli amici?
Arpagone Naturalmente! Ah, io non sono avaro! Questo difetto, grazie a Dio, non ce l'ho!
Dottore Allora penserebbe... anche a me?
Arpagone Prima di ogni altro, s'intende! Fra noi, poi, corrono rapporti d'affari di primaria importanza.
Dottore (pieno di gioia, non si trattiene più) Allora, ecco... Credo che sia giunto il momento di dirle qual è il motivo della mia visita. Una notizia debbo darle assai importante!
Arpagone Cosa? Cosa?
Dottore La sua posizione economica cambia dal giorno alla notte. Sia forte, caro Arpagone, amico mio caro... Possiamo anche darci del tu... Vogliamo darci del tu?
Arpagone(sulle spine) Va bene... che c'è?... cosa è successo?...
Dottore Vogliamo darci del tu?
Arpagone E diamoci del tu, porca miseria!
(Si abbracciano)
Dottore Amico mio carissimo, debbo annunziarti che hai vinto al Totocalcio la bellezza di sessantacinque milioni! Nicolina mi ha incaricato di...
Arpagone(si accascia seduto privo di sensi) Che? Ho vinto sessan...
Dottore Arpagone, coraggio! Che ti prende? Non abbatterti così. In fondo si tratta di una vittoria! Nicolinaaa...
Arpagone Lo sento. Crepo.
Nicolina (rientrando) Cosa accade, dottore?
Dottore Presto, vada a prendere un cognac. Suo zio sta perdendo i sensi.
Arpagone(alla parola "cognac" apre gli occhi e scatta in piedi) No. Sto benissimo. Non prendete niente: sarebbe sprecato.
Nicolina (al dottore) Gliel'ha detto?
Dottore Ho fatto il possibile! Comunque sembra vada meglio!
Nicolina Coraggio, zio. Devi essere felice, no? Guarda, leggi pure il giornale. (Gli dà il giornale)
Arpagone(prende e legge il giornale impallidisce e ricade sulla sedia) Il cuore non mi regge. Aceto, muoio!
Dottore Presto, un bicchiere d'acqua (Scena a soggetto)
Arpagone(c. s.) No. Sto bene.
Dottore Così devi comportarti. Bravo. Devi capire che il cuore è debole, occorre una volontà forte. La vita riserva sempre di questi imprevisti, bisogna saperli affrontare con coraggio. Ecco qui, dopo anni di lavoro e di sacrifici, dopo una vita dedicata alle rinunce, finalmente un po' di luce!...
Arpagone Mi sento meglio. Grazie, grazie di cuore. Non continuare, però! Dal momento che tu sei stato il primo a darmi questa gioia, per dimostrarti la mia gratitudine, ti regalerò una somma che ti permetterà di lasciare la professione e di fare il signore per tutta la vita. Te lo meriti!
Nicolina (abbracciando lo zio) Bravo, zio! Bravo!
Dottore No, no, no... Non posso accettare. Nel modo più assoluto. Io sono medico di famiglia, e quando dico di famiglia significa... significa... di famiglia. Perciò era mio dovere...
Arpagone Per carità, non attaccare di nuovo!
Dottore Non devi disturbarti!
Arpagone Disturbo? (Con un grido) Te lo meriti! Per tutti i clienti che mi hai mandato e soprattutto per quelli che verranno, te lo meriti di cuore!...
Dottore Lascia stare... Il dovere, solo il dovere...
ArpagoneSì, sì, non devi neppure discutere. Queste diecimila lire te le dò proprio di cuore!
(Silenzio generale. Tutti si guardano a vicenda)
Dottore (annichilito, gli viene meno il fiato. Il colpo è troppo grande) Co... ca... qua... quanto mi dài?
Arpagone Seimila. Sono troppe, forse?
Nicolina (pallidissima) Ma zio, cosa dici?
Dottore (venendo meno) Da... davvero? Non scherzi mica, no?... Qua... qua... (la sua faccia è ormai cadaverica)
Arpagone Duemila lire, duemila ho detto, vero Nicolina? Io non mi rimangio mai quello che dico!
Nicolina Zio, il dottore ti ha salvato!
Dottore (accasciandosi sulla sedia) Non ne posso più! Non reggo... il cuore... aiuto...
Nicolina Zio, zio! Il dottore sta male! Non vedi come è pallido? Vado a prendere un bicchiere d'acqua! Il dottore sta male assai! Forse è svenuto.
Arpagone Sei proprio sicura, Nicolina? Non sprecheremo per caso un bicchiere d'acqua?
Nicolina (con un grido) Zio, il dottore è morto! È morto!
Arpagone(con un sospiro) Meno male! Ho risparmiato mille lire e venduta una cassa!