LE AMICHE DI MIO FIGLIO
Scheda copione
Titolo Eventuale titolo |
LE AMICHE DI MIO FIGLIO |
Autore ed aventi diritto |
Giuliano Angeletti poetangeletti@gmail.com tel. 3317115597 |
Data pubblicazione |
30 .03.2017 |
Anno di stesura |
2017 |
Genere |
Commedia Brillante |
Atti |
1 |
Durata (min) |
60 |
Lingua |
italiano |
Personaggi maschili |
2 |
Personaggi femminili |
4 |
Minimo attori maschili |
2 |
Minimo attrici femminili |
4 |
Premi e riconoscimenti |
|
Depositato S.i.a.e. |
Sezione DOR Numero Posizione SIAE 198563 Codice Opera 928657A |
Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto Da effettuarsi dalla SIAE |
100% 100% |
SINOSSI: in questa divertentissima trama, Ilario e Marisa, sono in ansia per il figlio Aldo perché dopo il lavoro non ha assolutamente vita sociale e si rifugia in camera sua. Il ragazzo è su con gli anni ma “coccolato” e “viziato” e non ha nessuna intenzione di lasciare casa per affrontare i problemi della quotidianità. I genitori sono preoccupati anche per il fatto che il loro figlio non ha una ragazza e sembra addirittura non cercarne: finchè un giorno, una grandissima sorpresa …
Una dramaturgia piacevole ma divertente e di sicuro effetto …
LE AMICHE DI MIO FIGLIO
COMMEDIA BRILLANTE DELL’ASSURDO
ATTO UNICO
di:
Giuliano Angeletti
Sezione DOR Numero Posizione SIAE 198563
Codice Opera 928657A
PERSONAGGI
ANTONINA (nonna di Aldo e madre di Marisa)
ILARIO (marito di Marisa)
MARISA (moglie di Ilario)
ALDO ( figlio di Ilario e Marisa)
VERONICA ( amica di Aldo, ragazza dark )
INGRID ( amica di Aldo, ragazza vegana con turbe psichiche )
( Veronica ed Ingrid possoino essere interpretate dalla solita persona)
PERSONAGGI ( caratteristiche)
ANTONINA ( donna sui ottanat’anni con carattere giovanile e desiderosa di nuove esperienze)
MARISA ( donna sui sessant’anni moglie e madre di Aldo e figlia di Antonuina: carattere tranquillo, cerca sempre di stare dalla parte del figlio, ma senza esporsi troppo)
ILARIO: ( sui sessant’anni marito di Marisa e padre di Aldo, un uomo irascibile e sempre nervoso: vorrebbe che il figlio assomigliasse a lui e non fosse così smidollato)
ALDO: ( suo quarant’anni figlio di Marisa e Ilario, pressapochista ed opportunista)
INGRID: ( amica di Aldo, donna vegana con turbe psitiche)
VERONICA: ( amica di Aldo, donna dark e tossicodipendente)
SCENE: fondo neutro, un tavolo, tre sedie una poltroncina
SCENA UNO
ANTONINA, ALDO
( Antonina entra in scena con uno spolverino e pulisce)
ANTONINA: (pulisce con uno spolverino, c’è un tablet sul tavolo )
(parla tra se e se)
In questa casa , più una pulisce e più la gente sporca, mia figlia , lavora e non ha tempo : mio genero lavora , ma più di tanto non può fare e per non parlare di Aldo, povero cristo, lavora fino a tardi e poi è poco più di un ragazzo, quarant’anni , però ne dimostra meno
(pausa)
( riprende fiato perché zoppica leggermente) ( si sente il tablet parlare )
( il tablet ) ( voce del tablet) ( il tablet squilla e parla)
IL TABLET: ( voce tablet) rispondi al telefono!
( la persona anziana sente quella voce e si ferma di scatto, si guarda intorno sospettosa e poi riprende a spolverare
(pausa)
(Il tablet squilla un’altra volta e parla )
IL TABLET: ( voce tablet) rispondi al telefono
ANTONINA: in questa casa succedono cose strane, ed io lo dico da sempre … ma nessuno mi ascolta
( Antonina , colta dal panico, molla lo spolverino e fuggendo esce di scena)
( musica)
( entra in scena Aldo)
( Aldo rientra a casa vestito in cappa da lavoro, vede il tablet lo prende il mano e visibilmente soddisfatto vede la posta )
ALDO: ( consulta il tablet ) quanta posta, e quanti messaggi, quanti amici che ho ! Nonna! Nonna!
(entra Antonina )
ANTONINA: cosa vuoi Aldo!
ALDO: stasera cosa mi hai preparato per cena
ANTONINA: stasera brodo!
ALDO: mi dispiace, per me , non brodo, preferisco un’ insalata!
( Antonina rimane sul palco in silenzio)
ALDO: cosa c’è nonna!
ANTONINA: ma lo sai che ho sentito delle voci ( preoccupata) non ci saranno per caso strane presenze in questa casa
ALDO: ma cosa ci vuoi che ci sia! O nonna, i fantasmi non esistono e non sono mai esistiti,adesso vado a farmi una doccia e dopo mi vado a riposare un’oretta …
( esce di scena)
ANTONINA: i fantasmi non esisteranno, però io le voci le ho sentite davvero “ rispondi al telefono” ma chi è che vuole che vada a rispondere al telefono : io non parlo con gli sconosciuti
(esce di scena)
( entrano in scena Ilario a Marisa visibilmente accaldati)
SCENA DUE
ILARIO, MARISA, ANTONINA
MARISA: ( agitando un ventaglio) che calore, che calore, se continua così questo caldo mi fa sciogliere come una candela
ILARIO: ( accaldato) ormai, non ce la faccio proprio più: non si fa che bere … bere e ancora bere
MARISA: lo hanno detto anche al telegiornale: si raccomanda di non uscire di casa, specialmente le persone anziane … perché noi siamo anziani, vero Ilario
ILARIO: ( perplesso si guarda allo specchio) mah! Si è vero, tu sei anziana
MARISA: ( sente) ma cosa dici: ma hai superato i sessant’anni, non sei più un ragazzino
ILARIO: ( sorride) ragazzino, forse no, ma un uomo interessante si!
MARISA: ( sorridente) invece di stare a specchiarti, vai a prendermi un bicchier d’acqua in frigo, prima di uscire ho messo in fresco qualche bottiglia di minerale
ILARIO: si , vado : però io non mi sento troppo vecchio: anzi sono ancora un uomo “ virile”
MARISA: ma non farmi ridere: tu “ virile” non lo sei mai stato neppure quando eri giovane figuriamoci adesso
ILARIO: ( ride) Marisa, non mi stare a provocare, altrimenti lo sai che divento un “ mandingo”
MARISA: a parole lo sei sempre, ma in quanto a fatti ( ride) adesso vai a prendermi un bicchier d’acqua per favore
( Ilario esce di scena)
( Marisa, vede lo spolverino per terra e lo raccoglie )
MARISA: questo, sicuramente se lo è dimenticato mia madre: ormai con l’età che ha : comincia a perdere dei colpi
( Ilario, fuori scena)
ILARIO: ma Marisa, sei “ fuori di testa” : il frigo, è vuoto e non solo d’acqua non c’è rimasto neppure un gelato di quelli che hai comprato ieri
MARISA: ( alterata) come non ci sono: ne ho comprati sei, e fino a ieri sera c’erano tutti: e poi l’acqua: io ero sicuro di averne messe tre bottiglie: che fine hanno fatto!
( rientra in scena Ilario)
ILARIO: ma cosa ne so! Se dici che il frigo era pieno, qualcuno ne ha fatto manbassa
MARISA: mamma , mamma!
( entra in scena Antonina visibilmente assonnata)
ANTONINA: cosa c’è! Chi mi vuole!
MARISA: ( contenta) mamma, come stai !
ANTONINA: ( alterata) che domanda cretina che mi stai facendo: come vuoi che sto ! Bene non vedi “ lo zampino “ non lo tiro ancora ( fa il gesto con la mano) ne avete ancora da aspettare per “ scialacquare” i soldi che ho in banca: ( alterata e rivolto al genero) e tu cosa hai da ridere, con quella faccia da ebete. Non riesco ancora a capire cosa ci ha trovato “ la mia Marisa “in te: non se né bello e né furbo : a pensare che mia figlia: bella com’è ne aveva di corteggiatori intorno.
MARISA: è vero ne avevo tantissimi che facevano carte false per uscire con me
ANTONINA: si perfino Rino: lui si che era innamorato: Rino lui era davvero un “ buon partito” mica questo “ rincitrullito”
ILARIO: si ! io Marisa la vedevo bene con Rino, ma che coppia ; che abbinamento da “ premier”
ANTONINA: con te non si può proprio parlare ! insomma, cosa volete da me!
MARISA: sono contenta che finalmente, hai bevuto , perché il dottore ti ha detto se ricordi bene “ signora Antonina, lei con questo caldo deve bere almeno due litri d’acqua al giorno” brava mamma
ILARIO: ( ride) signora, ti ha chiamato addirittura signora!
ANTONINA: perché io non sono una signora!
MARISA: ma insomma voi due siete proprio come “ cani e gatti “ sono contenta che hai bevuto tutta l’acqua del frigo: però potevi almeno metterne in fresco altre bottiglie
ANTONINA: ( burbera ) brava mamma un corno, io è da stamattina che non bevo niente …
ILARIO: ( ride) devono essere stati i fantasmi
ANTONINA: voi non ci credete, ma in questa casa si sentono le voci
ILARIO: ( ironico) ecco la nuova “ Giovanna D’Arco”
ANTONINA: Marisa fai tacere questo serpente
MARISA: basta Ilario, adesso basta!
ILARIO: sicuramente “ Giovanna D’Arco “ si è mangiata anche i gelati
ANTONINA: e no ! Questo proprio no! Sapete tutti che io mangerò si e no: un gelato l’anno: io non ho mangiato neppure i gelati! Perché io ( orgogliosa) al posto di un gelato mi sarei fatto un bel minestrone fumante: o una bella tazza di brodo che fa bene alla salute e pulisce l’intestino
ILARIO: ecco il perché del “ brodo fumante” quando la temperatura esterna è di 40°
ANTONINA: hai qualcosa contro il mio “ brodo”
MARISA: va bene abbiamo capito, dovevi bere e non hai bevuto
ANTONINA: allora me ne vado a riposarmi sulla sedia a dondolo.
(esce di scena)
ILARIO: tua madre, l’unica cosa che le è rimasto,di bello è la “ pensione”
MARISA: ( ridendo) non si dicono queste cose !
ANTONINA: (voce fuori campo) guarda che ho sentito brutto serpente
( Ilario e Marisa ridono di gusto)
ILARIO: a pensarci bene: il fatto che manchi la roba dal frigo , in questa casa può farlo solo una sola persona
MARISA: Aldo! Solo lui , ma poverino lavora tutto il giorno e quando arriva a casa, è stanco
ILARIO: ( alterato) stanco! Stanco tu lo difendi sempre
MARISA: ma è un ragazzino
ILARIO: un ragazzino lui! Ormai ha superato i quarant’anni, e tu lo tratti ancora come se fosse un ragazzino di quindici, la rovina di quel ragazzo sei stata tu!
MARISA: ma, cosa dici: anzi io penso di averlo educato, non bene ma benissimo: lavora: ed ha anche un bel lavoro: e quando è in ferie cura il giardino: taglia l’erba, pota le piante:
( alterata)
Mio figlio è un ragazzo d’oro! Perché: se avesse dipeso solo da te, con l’educazione che ti ritrovi !
ILARIO: ( ad alta voce) se dipendeva solo da me: Aldo sarebbe diventato più furbo!
MARISA: tu con i modi grezzi che hai lo avresti trasformato
( voce fuori campo di Antonina)
ANTONINA: ( fuori campo) lo avresti fatto diventare “ gretto” e maleducato come te!
ILARIO: ( deluso ) ma allora la vostra è una congiura!
ANTONINA: ( voce fuori campo ) e adesso cercate di “ urlare “ piano: ho voglia di riposare …
MARISA: ( grida) hai visto con quella voce che ti ritrovi, hai svegliato anche mia madre
( voce fuori campo di Antonina)
ANTONINA: ( fuori campo) Marisa ti ci metti anche tu adesso: grazie per la “ solidarietà”: ma volete fare silenzio, altrimenti domani mattina alle cinque, mi sveglio e pulisco la casa con l’aspirapolvere
ILARIO: e no questo no! Ma cosa fai “ minacci “
( voce fuori campo di Antonina)
ANTONINA: ( fuori campo) a buon intenditore poche parole.
MARISA: ( prende le difese della madre) mamma hai ragione, adesso riposa pure facciamo silenzio, o parliamo sottovoce, ora riposa
ILARIO: si Antonina:” riposa in pace “
( i due si siedono )
( Ilario fa un segno con le mani di “ intolleranza” nei confronti della suocera)
MARISA: ( sottovoce) e finiscila, è sempre “ mia madre” e poi ha una “ bella pensione “
ILARIO: ( sottovoce) adesso riprendiamo il discorso di prima…
MARISA: di cosa parlavamo!
ILARIO: di tuo figlio
MARISA: nostro!
ILARIO: ( si corregge) va bene: nostro! Il ragazzo è viziato: e a viziarlo sei stata tu : sempre con quel “ Ninni “ : povero “ Ninni” hai bisogno di qualcosa “ Ninni” ( gesticola con le mani, facendo una parodia mimica ) vuoi il gelatino “ Ninni” : tu con tutte le tue attenzioni lo hai fatto diventare un “ debosciato” “ deresponsabilizzato”
MARISA: ( alterata) cosa mio figlio un “ debosciato” ma non sai neppure cosa dici: mi fai pena, e poi deresponsabilizzato proprio no: nel magazzino dove lavora ha la responsabilità di tutto
(pausa)
E’ un ragazzo responsabile il mio “ Ninni” lui è in “ gamba” : lavora perfino in “ cappa bianca”
( compiaciuta) dovresti vederlo, il mio ragazzo come sta bene con la cappa bianca: sembra un “medico” si proprio “ paramedico”
ILARIO: si ma è un “ medico” : tuo figlio è laureato in medicina ma non solo non lo ha mai cercato nessuno per lavorare, ma non si è neppure mai dato da fare per cercarne:
( pausa)
Voleva il lavoro sotto casa il “ milord” ed è stato “ disoccupato” per sette anni, pensaci sette anni alle nostre spalle per poi con la laurea, invece di andare all’estero ad esercitare: ha preferito il lavoro di “ magazziniere” in una fabbrica di dolciumi
Uno come lui poteva ambire ben più in alto
( pausa)
Nostro figlio non ha ambizioni.
MARISA: ma cosa dici: cerca di ragionare, ma ci pensi nostro figlio in una città magari come Londra lassù in mezzo al pericolo ( con panico) io morirei solo al pensiero che nostro figlio sia lassù in mezzo allo “smog” e a quei “inglesi”
ILARIO: infatti tutti i giovani che sono stati in “ Gran Bretagna” sono tutti morti. ( a voce alta) vedi lo hai rovinato tu nostro figlio trasmettendo a lui tutte le tue “ angosce”. Ma guarda gli altri suoi coetanei come sono svegli e il nostro come sembra “ imbranato”
E anche in fatto di donne non mi sembra ne abbia tante che gli” scodinzolano “ intorno: non sarà per caso “ dell’altra sponda”
MARISA: no questo no: mio figlio è un uomo a tutti gli effetti , forse un pochino timido: ma uomo è uomo
ILARIO: lo so che non mi sembra “ gay” però lo sono anche le persone più insospettabili
MARISA: ma come ragioni, non siamo più nel mediooevo
ILARIO: non volevo dire questo, però, è sempre valido il fatto che io alla sua età, saltavo come un grillo, e le donne mi chiamavano “ lo stallone” che tempi se ci ripenso! Che guerre
(pausa)
(ride tra se e se)
Io nelle stagioni estive mi facevo tutta “ la Versilia” e li ero veramente un “ toro”
MARISA: ma ti sei visto come sei ridotto adesso , hai le “ palle “ che ti arrivano alle ginocchia e con quella “ peletta” che hai in mezzo alle gambe ormai ci puoi lavare solo la macchina.
ILARIO: tu proprio non capisci: anzi: non mi hai mai capito !
( ride)
MARISA: ( ironica) adesso “ toro” andiamo a vedere se è arrivato nostro figlio
ILARIO: vai tu! Però ricorda che bisogna parlarne: anche per quell’appartamento sfitto dove abitava tua madre ed ora di Aldo, bisogna trovare a breve una soluzione o nostro figlio si trasferisce lì: o bisogna affittarlo: perché le casa non sono fatte per rimanere chiuse.
MARISA: va bene, ne parliamo con lui ma con calma: senza urlare, perché sai “ Ninni” non vuole che si alzi la voce
ILARIO: ormai a forza di viziarlo, lo hai fatto diventare un principino ! adesso vado in cantina a prendere qualche bottiglia, ci vediamo più tardi … intanto introduciamo il discorso
MARISA: si va bene
( Ilario esce di scena)
MARISA: ( bussa alla porta) “ Ninni” ci sei ! “ Ninni”
ALDO: ( fuori scena) si mamma dimmi!
MARISA: stai riposando!
ALDO: si ma ormai mi alzo, cosa volevi!
MARISA: niente di importante, volevo solo sapere se avevi bevuto tu l’acqua del frigo e mangiato i gelati!
ALDO: (fuori scena) si ! Perché non dovevo!
MARISA: si che potevi, dopo volevo dirti che stasera, dobbiamo fare un discorsetto , io te e papà
ALDO: ( sorridente) si va bene: quando volete io sono a disposizione
MARISA: ciao “ Ninni” buon riposo
ALDO: (fuori scena) grazie mamma!
( Marisa esce di scena)
SCENA TRE
ILARIO, MARISA, ALDO, ANTONINA
( Ilario e Marisa entrano in scena a braccetto parlando tra loro, poi si siedono)
ILARIO: ( cerca di essere persuasivo) Marisa, cerca di capire, nessuno mette in discussione che nostro figlio sia bravo e non ci ha mai dato preoccupazioni
MARISA: preoccupazioni: “ Ninni” ci ha dato solo soddisfazioni, ti ricordi il giorno della laurea che vita, e che radioso futuro che aveva, io ero orgogliosa di lui! E subito dopo sapessi quanti ospedali e quante ditte lo hanno cercato.
ILARIO: lo hanno cercato, sia ditte farmaceutiche che cliniche tanto era bravo
MARISA: ( orgogliosa) il mio “ Ninni” orgoglio di mamma
ILARIO: ( perplesso) si ha studiato tanto, ma quando è stato il momento “ di muovere le chiappe “ e andare…
MARISA: ha fatto bene a non andare via, con tutti i “ malviventi” che ci sono nel mondo: meglio che a casa non si stà!
ILARIO: e per quanto riguarda le donne
MARISA: ( a voce bassa) silenzio, prima ho sentito che stava telefonando a una certa Veronica
ILARIO: ( soddisfatto) non mi dire! Questa si, che è una bella notizia: ma adesso fai silenzio che sta arrivando…
( entra in scena Aldo, tutto trasandato)
ALDO: ( saluta i genitori) buon giorno “ schiavi” il “ dottor Aldo” è a vostra disposizione
MARISA: siediti “ Ninni” che dobbiamo parlare!
ILARIO: ( calmo) si parlare, di cose importanti
(Aldo si siede)
ALDO: ( con sufficienza) io mi siedo, ma non capisco cosa ci sia da dire: e poi di importante!
( pausa)
Io però ho poco tempo: stasera ho parecchio da fare e cose forse più importanti di questa sterile discussione!
MARISA: ( curiosa) e cosa hai da fare
( rivolta verso il marito) magari telefonerà alla “ fidanzata”
ALDO: ( calmo) quelli sono fatti miei, e non vostri!
ILARIO: ( alterato) secondo me , la sua “ fidanzata” è solo “ virtuale” e nella realtà non esiste
ALDO: ( calmo) insomma: non mi avrete disturbato solo per queste “ cosucce”
ILARIO: ( alterato) non sono “ cosucce” ma cose importanti: primo: cominciamo dall’appartamento di tua nonna, è ammobiliato e sfitto
ALDO: e allora: è sempre stato cosi!
ILARIO: si ed abbiamo sempre sbagliato. Per cui: io e tua madre abbiamo deciso che!
ALDO: ( calmo) capirai che decisione!
MARISA: ( calma) “ Ninni” lascia parlare “papà” noi lo facciamo per il tuo bene
ILARIO: tu ti trasferirai nell’ appartamento sfitto, perché trovo eccessivo pagare “ tasse” per niente
ALDO: ( calmo) ok mi va bene!
ILARIO: ( sorpreso) come: non hai niente da obiettare
ALDO: ( calmo) io no per niente: domani vado in “ Comune” ha espletare la burocrazia
MARISA: (estasiata) hai visto Ilario, com’ è “ colto” il mio “dottorino” ha detto “ espletare” : che bella parola ( sorridente) solo lui ne conosce il significato!
ILARIO: ( soddisfatto) bene , bravo Aldo sono contento che dimostri finalmente di essere un uomo maturo
( breve pausa)
Quando ti trasferisci!
ALDO: ( perplesso) come trasferirmi: non capisco!
MARISA: ( calma) si tesoro, hai capito cosa voleva dire “ papà”
ALDO: ( perplesso) no! Non capisco cosa vuole dire!
ILARIO: ( alterato) si hai capito benissimo! È ora che ti “ ti togli dai coglioni” e vai a vivere da solo e ti fai tutte le esperienze, come tutti i ragazzi della tua età
ALDO: ( calmo) ma non ci penso nemmeno !
ILARIO: (alterato) come non ci penso nemmeno! Non fare il finto tonto, tu te ne devi andare da casa, e basta!
MARISA: ( cerca di calmarlo) Ilario per favore, non siamo al mercato, cerca di calmarti altrimenti ti si alza la “ pressione”
ILARIO: ( alla moglie) io cerco di essere calmo il più che posso, ma più di tanto non si può perché questo “ debosciato” ti mette “ le mani nel sangue”
(pausa)
( ad Aldo) Ma non dici niente! Parla …
( Aldo è assente infine )
MARISA: “ Ninni” di qualcosa, ti prego!
ALDO: ( calmo) io avrei pensato: che l’idea di andare a portare la “ residenza” nella casa di nonna è buona anzi ottima e per me va bene!
MARISA: (euforica) ha capito! Ha capito! “ Ninni” ha capito !
ILARIO: ( euforico) finalmente, mio figlio “ il dottore” ha capito, in ritardo ma ha capito : sono proprio contento della sua apertura mentale, anche se per farlo capire ci sono voluti : un “ diploma” e “ cinque anni di Università” e “ due anni di specializzazione”
ALDO: ( calmo) io ho capito il problema e so anche come risolverlo
ILARIO: adesso sa anche come risolverlo
MARISA: lascialo parlare “ Ninni” ha studiato
ILARIO: allora lasciamolo parlare questo “ genio”
ALDO: ( calmo) allora siamo tutti d’accordo , ed io sono pienamente convinto che sia un elemento positivo il fatto che io debba trasferire la mia residenza nell’appartamento di nonna, e se volete io da domani preparo le valige
ILARIO: bene! Bene! Ti do una mano anch’io!
ALDO: ma pensate, alla spesa! L’appartamento è da imbiancare
MARISA: vero è da imbiancare!
ALDO: poi, bisogna riattivare: energia elettrica, luce, gas, e bisogna rimettere in funzione anche la calderina del riscaldamento e ci va un tecnico specializzato per la verifica dell’impianto … e poi il resto , la lavanderia, il condominio… eccetera eccetera … tutte spese che dovete provvedere voi due: miei cari genitori : una spesa consistente: mi sembra … e poi ci sono le pulizie quotidiane, le lavatrici … io sono “ single” quindi tutto viene di conseguenza
( nel sentire tutto ciò i due genitori sono perplessi)
ILARIO: ( tenta) no tu lavori, quindi lo fai con i tuoi soldi!
ALDO: no non posso farlo: perché la vostra è come una imposizione che mi state facendo: perché!
(pausa)
Io sto bene … dove sono, in casa con voi !
MARISA: (estasiata) ha ragione il mio “ Ninni” come parla bene: si vede che ha studiatoILARIO: ( si sente fregato) mi hai fregato ancora una volta!
ALDO: non io ma è la legge del buon senso: io andrò via solo da “ convivente”
ILARIO: (tra se e se) ( ora lo frego io!)
ILARIO: (calmo) tu parli così perché non hai neppure una donna per le mani
ALDO: come sarebbe a dire io sono pieno di donne; anzi a volte sono costretto perfino a rifiutarle
MARISA: ( soddisfatta) mio figlio “ Ninni” un play boy
ILARIO: tutte palle! Altrimenti le avresti fatto conoscere!
MARISA: “ Ninni” fallo per mamma tua, facci conoscere tutte le tue donne : quelle innamorate di te
( pausa)
ILARIO: visto : non risponde! Questo “ carciofo” non ne ha nessuna per le mani : ma non lo vedi ha tutto preso da te , sta sempre “ chiuso” in quella stanza , ma quali donne si possono conoscere stando chiuso come un eremita
ALDO: ci vuoi scommettere che io non solo le ho e sono innamorate di me, ma addirittura le porto in questa casa per fartele conoscere…
MARISA: ma quanto è bravo il mio “ Ninni” adesso ci fa conoscere anche la fidanzata
ILARIO: ( perplesso ) io credo in ciò che vedo.: e questo ci spara sempre un sacco di “ palle”
MARISA: ( redarguisce il marito) Aldo, devi avere più fiducia in nostro figlio : lui ha anche studiato …
ILARIO: ma se ha studiato è merito solo mio che si è” fatto un culo “ così per poterlo fare diventare “ dottore” ora commesso il un supermercato
MARISA: ( difende il ragazzo) no, “ Ninni” non è un “ commesso” ma un magazziniere e fa un lavoro di grande responsabilità …
ILARIO: capirai che responsabilità ! Usa il “ montacarichi” io lo usavo già vent’anni fa
ALDO: ma adesso , è tutto “ computerizzato”
MARISA: ( orgogliosa) hai sentito Ilario: nostro figlio è “ computerizzato” e non è da tutti!
ILARIO: Marisa, cerca di fare silenzio, la colpa è sempre e unicamente tua: se tu che lo hai “ viziato “ questo “ elemento”
( Ilario alterato esce di scena)
MARISA: ( calma e protettiva) “ Ninni “ non te la prendere, tuo padre, non è cattivo : è solo un po’ nervoso ma ti vuole bene
ALDO: ( calmo) si ma a volte è indisponente ed ignorante
MARISA: ( calma e protettiva) cerca di capirlo, lui non è come te : lui non ha studiato ma dentro di lui è bravo, cerca di avere pazienza.
( Marisa esce di scena seguita dal figlio)
SCENA QUATTRO
ANTONINA
( Antonina, entra in scena con il solito spolverino e da una passata al tavolo)
ANTONINA: ( tra se e se) questa casa non mi convince: anzi a dire la verità non mi è mai piaciuta: si sentono strane voci; ( preoccupata) io ne parlo, e loro mi prendono per “ matta”. Ma io non sono e non mi considero “ fuori di testa ”, ma io le voci le sento davvero:
( continua a polverare)
( “ tablet ” voce fuori scena ): “ rispondi al telefono” “ rispondi al telefono”
ANTONINA: di nuovo questa voce, io non capisco il perché ( perplessa ) da dove viene. Io non ci resisto più in questa casa, pensa che hanno anche la “ lavastoviglie” : la “ lavastoviglie” io sono arrivata a ottant’anni senza sapere cos’era la “lavastoviglie” … che brutto nome “ non potevano chiamarla “ lavapiatti”
( pausa)
Io non ne ho mai avuto bisogno: ho sempre fatto tutto con “ queste mani” e un po’ di sapone
(pausa)
Allora io sono “ la lavastoviglie “ umana
(pausa)
E poi i telefoni , come sono cambiati: io non sono capace ad usarli, sono diventati delle “ diavolerie” erano così belli quei telefoni a “ rotella “ erano così semplici e funzionavano sempre
( pausa)
Anche la porta è diventato un “ marchingegno” troppo sofisticato: in questa casa non ci sono neppure le chiavi per entrare
( pausa)
Per entrare in questa “ casa” che ma a me sembra più di una casa “ un fortino” mio genero che è furbo ha eliminato le chiavi dalla porta di ingresso e ha fatto installare un congegno che per aprire la porta ci vuole la combinazione:
( pausa)
Ma dove sono finita, stavo meglio a casa mia: sono dovuta venire ad abitare qui , perché ho ceduto alle lusinghe di mia figlia e di mio genero:
( imita la figlia)
Hanno cominciato a dire “ mamma, vieni ad abitare da noi, togliti da quell’appartamento:
( pausa)
Prima hanno girato intorno all’ostacolo
( imita la figlia)
Noi siamo in pensiero, potrebbe succederti qualcosa, potresti sentirti male
(pausa)
Poi sono arrivati al “ dunque”
( imita la figlia)
Potrebbe venire qualche “ malvivente “ in casa, aggredirti e portarti via la pensione
Ecco dove volevano arrivare: non so come mai mas mi sono lasciato convincere.
Cosi da quando abito in questa casa, la pensione non me la “ rubano “ più “ i malviventi” ma i miei parenti…
Per questo sono ancora più convinta di ritornare ad abitare a casa mia
( suonano alla porta )
Hanno suonato alla porta , meno male che dall’interno la porta si apre ancora in maniera tradizionale
(suonano di nuovo)
Vengo… vengo … datemi il tempo: adesso vado ad aprire:
( va davanti allo specchio con la spazzola e cerca di darsi una “ aggiustatina” ai capelli)
Magari è quel distinto e affascinante signore che mi ha fatto ballare al “ Divina” Che uomo! Mella ha “ subito chiesta” ma io ho fatto “ la preziosa” perché gli uomini vanno fatti “ sospirare” per farli innamorare.
( va ad aprire )
( appena apre la porta vede una ragazza piuttosto trasandata è svampita )
( Antonina nel vederla, visibilmente delusa richiude subito la porta )
( la ragazza suona di nuovo il campanello)
( Antonina riapre)
ANTONINA: ( alterata) signorina, io non capisco cosa voglia: ma sicuramente ha sbagliato casa : arrivederci e buona serata
LA RAGAZZA: signora mi apra, io sono un amica di “ Ninni” ed ho un appuntamento con lui, la prego mi faccia entrare.
ANTONINA: attenda un attimo che vado a verificare , attenda torno subito
( richiude la porta )
ANTONINA: ( ad alta voce ) “ Ninni” ! “ Ninni”
ALDO: ( voce fuori campo ) nonna falla entrare è una mia amica
ANTONINA: Va bene “ Ninni” io la faccio entrare , ma non mi sembra troppo a “ posto”
ALDO: falla entrare, l’aspettano anche i “ miei”
ANTONINA: ( tra se e se) se l’aspettano anche mia figlia e mio genero io la faccio entrare
( Antonina va ad aprire la porta, la donna è a disagio)
ANTONINA: (a disagio) entri signorina, entri: mio nipote: non è ancora pronto e mia foglia arriverà in un attimo.
( la ragazza entra in casa)
( Veronica, è vestita da dark, pantaloni strappati neri, camicia nera, borchie catene e capelli alti di colore viola)
SCENA CINQUE
ANTONINA, VERONICA, MARISA, ALDO, ILARIO
ANTONINA: signorina, si sieda: nell’attesa, desidera un caffè. ?
VERONICA: Il mio nome è Veronica
ANTONINA: piacere il mio nome è Antonina , e sono la nonna di “ Ninni”
(fa l’atto di dare la mano alla ragazza ma lei la rifiuta)
VERONICA: ( alterata) l’atto di dare la mano è un “ simbolo retrogrado “ della nostra “ società “
ANTONINA: ( a disagio ) le chiedo scusa, non volevo offendere
VERONICA: niente, non si preoccupi la perdono solo per la sua “ veneranda “ età
ANTONINA: ( timorosa) grazie per avermi perdonato
( entrano in scena Ilario e Marisa e vedono Veronica, subito rimangono allibiti ma dopo fanno buon viso a cattivo gioco)
MARISA: buona serata signorina lei deve essere Veronica , mio figlio mi ha parlato tanto bene di lei
ILARIO: ( perplesso) è un piacere conoscere una cara amica di nostro figlio
( entrambi danno la mano a Veronica, ma lei la rifiuta)
VERONICA: il dare la mano è un “ segno retrogrado “ non più in uso in una società evoluta
( i due ritirano la mano )
ANTONINA: ( ammonisce figlia e genero ) siete proprio “ retrogradi”
MARISA: ( si scusa) io non sapevo, mi dispiace molto
(tutti si siedono)
VERONICA: ( delusa e arrogante) mi meraviglio di me, ma dove sono finito: ma che famiglia siete!
MARISA: (timorosa) una famiglia normale
VERONICA: ( alterata) una famiglia normale! Questa poi
( alterata) ci scommetto che voi cenate ancora tutti assieme, e magari fate ancora il pranzo della domenica : con i “ ravioli “ o “ i bucatini alla matriciana” e dopo vi mangiate anche le “ pastarelle”
MARISA: ( delusa) si
ILARIO: si
ANTONINA: ( euforica) siete “ retrogradi ” lo dicevo io
VERONICA: in questa famiglia l’unica persona che “ si salva” è proprio la più “ matusa” voi siete tutti e due da “ riconvertire”
ANTONINA: ( prende le difese di Veronica) brava Veronica: vedo che noi due ci capiamo, adesso però devo lasciarvi, devo scappare in “ cucina”
( Antonina esce di scena)
VERONICA: voi siete tutti da “ riconvertire”
( entra in scena Aldo vestito da dark )
ALDO: ( vestito da dark imita il dark) salve popolo; ciao Veronica!
MARISA: ma “ Ninni” come ti sei conciato?
ILARIO: ( sbalordito) ma questa poi; cosa mi tocca vedere!
VERONICA: ( sorpresa) “ Jeff” perché: ti fai chiamare “ Ninni” !
MARISA: mio figlio, non si chiama “ Ninni” perché “ Ninni” è solo un diminutivo, il suo vero nome è “ Aldo”
VERONICA: come “ Aldo” hai un nome così “ banale”
( interviene Aldo con impeto)
ALDO: non Aldo, ma “ Avalon” non dare ascolto a quello che dice mia madre: ti ho “ descritto “ da tempo la sua condizione.
VERONICA: ( pietosa) si “ Avalon “ ho capito: “ poverini” mi fanno una pena
ALDO: è dura, e sai quanta pazienza ci vuole per “ accudirli”
ILARIO: “ accudirli” io non capisco! Cosa volete dire
ALDO: “ Sniffa” non dargli ascolto: annuisci solo e basta
VERONICA: certo che tu “ Avalon” sei venuto su anche troppo bene, per essere nato e cresciuto in una famiglia con “ seri e gravi problemi “come la tua
ALDO: ( deluso) “ Sniffa” gioia, purtroppo è così!
VERONICA: secondo me, devi chiamare l’ambulanza e farli ricoverare alla “ neuro” un ricovero “ coatto” può fare più che bene : l’unica che si salva è tua nonna Antonina, lei si che è al passo con i tempi
( entra in scena Antonina vestita da dark)
ANTONINA: ( euforica) “ Avalon” e “ Sniffa” portatemi via con voi, io sono una di voi …
MARISA: ( stupefatta) ma mamma, cosa mi combini, perché ti sei conciata così
ILARIO: io ormai, non ho più parole
ALDO: si nonna, vieni e balla con il tuo “ Avalon”
VERONICA: e con la tua “ Sniffa”
( tutte e tre ballano sul palco mentre Marisa e Aldo rimangono allibiti)
( pausa)
ILARIO: ( grida ) basta!
( cessano di ballare)
VERONICA: (calma) che cos’hai “ marimba“
MARISA: ( curiosa) cosa vuole dire “ marimba”
VERONICA: ( beffarda) vuole dire “ matusa rimbambito “ vecchia “ befana”
ILARIO: signorina, ma come si permette!
MARISA: Aldo, figlio mio: tu permetti che questa “ figlia di buona donna” offenda così la tua mamma che ti vuole tanto bene
ANTONINA: ( sorridente) Marisa ti devi aggiornare “ marimba” che bel nome
ALDO: vedi mamma, non ti offendere, Veronica vi ha detto “ marimba” : si è vero ma lo ha fatto solo per il vostro bene, e perché vi vuole infinitamente bene, questo per lei è una manifestazione di affetto
ANTONINA: anch’io vi voglio bene miei “ marimba “
( Antonina esce di scena)
VERONICA: io vi “ lovo”
ALDO: avete visto, lei vi “ lova “ come è carina, hai sentito mamma: Veronica ti “ lova”
MARISA: e cosa vuole dire ti “ lova”
ALDO: vuole dire che a modo suo vi vuole bene
MARISA: come è carina, hai sentito Ilario
ILARIO: ( calmo ) ci vuole bene: meno male, se lo dici anche tu!
( pausa)
VERONICA: ( calma a Ilario ) “ marimba “ hai un po’ di “ fumo”
MARISA: hai sentito Ilario, dalle una sigaretta
ILARIO: ( da una sigaretta a Veronica) prendi Veronica!
( Veronica prende la sigaretta, la guarda , la spezza in due e poi la getta via)
VERONICA: ( calma) “ matusa” forse non hai capito, io non volevo sigarette, ma “ erba “ da fumare
MARISA: ( alterata) Ilario, ma cosa hai capito: vai a prendere un po’ d’erba per questa ragazza e muoviti
ILARIO: ma che erba!
MARISA: vuole erba e vai a prendere un po’ d’erba, vai e sbrigati e prepara anche le sigarette.
( Ilario è confuso)
ILARIO: io allora vado!
MARISA: vai cosa aspetti!
ALDO: il mio “ marimba” è sveglio, ha capito subito.
MARISA: mio marito, è un uomo di grandi e ampie vedute.
VERONICA: io aspetto!
( rientra Ilario con delle sigarette fatte con delle cartine)
( Veronica prende le cartine, le mette in tasca, poi ci ripensa e ne da una ad Aldo, che l’annusa e in modo spavaldo fa in cenno dell’accendino, Marisa va a prendere l’accendino e accende la sigaretta al figlio che a sua volta accende quella di Veronica)
ILARIO: ( irritato ma cercando di trattenersi) scusate in questa casa, non si fuma: se volete “ tirare” andate in poggiolo
VERONICA: hai detto bene “ marimba” tirare : ma a me non mi va di “ tirare” in poggiolo, a me va di tirare qua!
ILARIO: ( alterato) no! Voi non fumate in casa
ALDO: (ironico) “ Sniffa” dai ascolto al “ rimba” sai che soffre di esaurimento!
VERONICA: ( ironica) Esaurito, non ci rompere e vai farti curare
ILARIO: ( alterato) come, io devo andare a farmi curare !
VERONICA: e poi quando compri la “ roba” vedi di non farti “ fregare” e di cambiare “ pusher” ti hanno venduto del “ fumo” che fa schifo
ILARIO: ( alterato) ma che “ pusher “ d’Egitto
ALDO: ( ironico) pà! Hai un “ pusher” Egiziano!
VERONICA: ( ironica) e chi è questo “ pusher” è uno nuovo: io non lo conosco!
(Ilario visibilmente alterato, scatta come una corda di violino)
ILARIO: ( da del lei) adesso, lo sa signorina cosa le dice, questo “ marimba”
MARISA: ( cerca di calmarlo) stai calmo Ilario che ti si alza la “ pressione”
( Ilario apre la porta d’ingresso)
ILARIO: ( a sua moglie e a tutti ) Marisa lasciami stare ( Marisa cerca di trattenerlo) e adesso signorina se ne vada da questa casa , e non ci rimetta più i piedi! E non solo si dimentichi anche mio figlio
( Veronica, per niente turbata esce ma rientra solo con la testa)
VERONICA: ( calma) io vado, ma lei: sicuramente ha dei problemi, anche seri: io avrei un buon psicologo da consigliarle
ILARIO: ( alterato) vada via, vada via e non si faccia più vedere
VERONICA: ( ad Aldo) bel mio “ Avalon” la tua “ Sniffi” se ne va: comunque non ti invidio tu così “ amodino” con due genitori così: da ricovero “ coatto”
( manda un bacio ad Aldo che contraccambia)
VERONICA: addio “ Avalon”
ALDO: addio “ Sniffa”
( Veronica esce di scena)
SCENA SEI
ANTONINA, MARISA, ALDO, ILARIO
ILARIO: ( con un gesto di sollievo) meno male che se ne è andata
MARISA: una donna così in casa sarebbe stata la nostra rovina.
ALDO: ma io non capisco “ Sniffa” mi sembra una ragazza a posto.
( entra Antonina)
ANTONINA: ( ancora vestita di nero e con le borchie) “ Sniffa” sono pronta portami con te
ILARIO: ci mancava anche questa
MARISA: mamma, guarda che “Sniffa” se ne è andata e anche in malo modo
ALDO: tutta colpa di mio padre
ANTONINA: Ilario, sei proprio un “ cavernicolo” a me “ Sniffa” mi era così simpatica
( Antonina esce di scena)
ILARIO: ( ad Aldo) adesso che siamo finalmente soli, io voglio delle spiegazioni !
MARISA: ( difende il figlio) ma che spiegazione può dare, l’amore è l’amore! E io poi non mi sono innamorata di te, e sei un uomo pieno di difetti …
ILARIO: ma i miei pregi sono, superiori ai difetti: per cui ci hai guadagnato tu ! ma adesso rilassiamoci : e tu Aldo, per favore: cerca di portare a casa persone “ normali”
ALDO: si papà: cercherò: ora però vado a riposarmi dieci minuti
(Aldo esce di scena)
ILARIO: ecco tutto quello che ha da dire questo “ debosciato”
MARISA: Ma cosa doveva dirti: è stato così carino.
( Ilario e Marisa escono di scena)
( musica)
SCENA SETTE
ANTONINA, MARISA, ALDO, ILARIO, INGRID
( suonano alla porta)
( Antonina non più vestita da dark ma con una comune vestalia va ad aprire )
ANTONINA: ( quasi alterata) in questa casa o non viene mai nessuno o come oggi viene tanta gente, ( alterata) ma chi sarà a quest’ora: va a finire che è qualche venditore ambulante io ho fame e voglio mangiare: se è uno scocciatore mi sente … e se mi sente !
(Antonina apre la porta e vede una donna vestita in modo hippy, )
ANTONINA: ( nel vedere questa ragazza, Antonina rimane sbigottita )
non compro niente!
( quasi spaventata chiude la porta )
( il campanello squilla di nuovo)
ANTONINA: (alterata) adesso mi sente questa scocciatrice! Ora gli e ne dico quattro!
( riapre la porta)
Ma insomma, cosa vuole lei: le ho detto che non compriamo niente!
INGRID: ( calma) signora mi scusi: io non sono venuta per vendere niente
ANTONINA: e allora se ne torni da dove è venuta!
INGRID: io non volevo neppure venire, ma Aldo ha insistito tanto!
ANTONINA: ( perplessa) cosa centra mio nipote
INGRID: ( calma) lei signora, deve essere Antonina: sa che Aldo stravede per lei !
ANTONINA: Aldo stravede per me: è vero : entri ora lo chiamo!
( Antonina perplessa apre la porta e la ragazza entra in casa)
INGRID: permette che mi presenti: il mio nome è Ingrid
ANTONINA: piacere Antonina: ora vado a chiamare il mio Aldino.
( Antonina esce di scena, rimane in scena Ingrid)
( in quel momento entrano Ilario e Marisa e rimangono perplessi nel vedere la ragazza e il suo abbigliamento)
( Ingrid sta facendo le bolle con la gomma da masicare)
( la ragazza vede i due anziani ma non li degna neppure di uno sguardo)
ILARIO: ( a Marisa) e questa chi è?
MARISA: ( a Ilario) non so?
ILARIO: io pensavo che l’avessi fatta entrare tu!
MARISA: ( alterata) io proprio no: sai che io non faccio entrare sconosciuti
ILARIO: allora chi l’ha fatta entrare, e proprio adesso che è pronta la cena: e sai che per me la cena è un rito
MARISA: e io voglio mangiare con calma
( i due coniugi confabulano fra loro mentre Ingrid continua a fare le bolle con la gomma in bocca)
ILARIO: buona sera signorina
INGRID: buona sera
MARISA: Buona Sera, il mio nome è Marisa e questo è mio marito Ilario
INGRID: io sono Ingrid piacere
MARISA: piacere Ingrid, per gentilezza posso sapere chi l’ha fatta entrare
INGRID: una persona anziana; una inserviente mi ha fatto gentilmente entrare
MARISA: una inserviente?
ILARIO: una inserviente: ma non capisco
INGRID: ( quasi alterata) ma cosa non capite : io conosco, anzi sono amica , e forse ancora più amica del proprietario di questo B. e B.
ILARIO: ( alerato ) ma questo!
( la moglie lo ferma)
MARISA: ( tenta di calmarlo) parlo io caro, lo sai che ti si alza la pressione
ILARIO: ( cerca di trattenersi) va bene parla tu, se fosse un uomo queta volte faccio scatenare una “ rissa” perché ormai abbiamo raggiunto il colmo
INGRID: ( quasi alterata, verso Ilario) ebbè! Cosa hai da guardare
MARISA: ( calma) signorina, mi scusi, ma probabilmente deve esserci stato un disguido: questa casa non è un B.e B.
INGRID: ( calma) signora lei deve avere dei problemi, e anche seri questo è un B. e B.
E non solo è su internet ma ha anche l’insegna fuori dalla porta di ingresso: se non ci crede posso chiamare anche il proprietario.
MARISA: ma questo non è un B. e B. e lei non può conoscere il proprietario
INGRID: ( alterata) non ci credete!
( Ingrid esce di scena e torna con una insegna con scritto)
B. e B. da Aldo
INGRID: ( alterata) e adesso , tutti in silenzio!
ILARIO: ( alterato) Aldo: ma non è possibile: non è possibile… ma che famiglia è questa…
( entra Aldo vestito da hippy anni sessanta)
ALDO: gentilissimi ospiti: benvenuti nel nuovissimo B. e B. da Aldo il figlio dei fiori
MARISA: ( alterata ) ma Aldo come ti sei conciato
ILARIO: ( alterato) ma come ti permetti: hai fatto un B. e B. senza dire niente a nessuno
ALDO: ( euforico ) carissimi nospiti: ho il piacere di presentarvi, la mia amica Ingrid che diventerà la direttrice del mio B. e B.
ILARIO: ( alterato ) abbiamo raggiunto il colmo
MARISA: ( alterata ) ormai abbiamo oltrepassato i limiti
ILARIO: adesso basta!
INGRID: ( alterata) adesso basta voi, e lei signor Ilario farebbe bene a pagare piuttosto che lamentarsi sempre: mi è stato riferito dal titolare dell’ Azienda che lei hai conto talmente tanto alto da fare drizzare i capelli: Aldo pur sapendolo ed essendo troppo bravo, non si è mai permesso di chiedere un centesimo a voi due che da anni usufruite di questa recezione senza avere sborsato neppure i soldi della caparra
ILARIO: ma questa donna è pazza
ALDO: ha ragione Ingrid, voi avete alloggiato, mangiato e bevuto per vari anni nel mio B. e B. senza avermi mai pagato un Euro
ILARIO: ( feroce ) tenetemi altrimenti faccio una strage
( Aldo confabula in disparte con la madre)
ILARIO: ma come si permette questo “ debosciato” di “ rendermi straniero in casa propria”
INGRID: piano con le parolone : questo era il detto di “ Garibaldi “ quando l’Italia ha ceduto Nizza e Savoia alla Francia
ILARIO: ( ancora più feroce) ed è anche acculturata la Hippy
MARISA: ( cerca di fare da paciere) Ilario finiscila: Aldo ha ragione Ingrid lasciala lavorare
ILARIO: ( alterato) ma: come lasciala lavorare! Ma questa è casa mia!
( entra in scena Antonina, vestita da Hippy)
ANTONINA: ( orgogliosa ) ma avete visto come è bella la fidanzata del nostro “ Ninni”
ILARIO: la fidanzata del nostro “ Ninni”
ALDO: ( abbraccia Ingrid) si papà: noi due ci siamo fidanzati e ci vogliamo sposare
ILARIO: ( calmo ) in questo caso: mi avete proprio giocato un bello scherzo
MARISA: ( ad Ingrid) da quanto tempo siete assieme…
INGRID : ( fa il gesto di pensare, poi conta con le dita ) dieci
MARISA: ( con gioia ) dieci anni
INGRID: ( abbassando la testa e a disagio) no!
MARISA: ( timorosa) allora dieci
ILARIO: ( sospettoso) dieci giorni
INGRID: ( abbassando la testa e a disagio) no!
ILARIO: ( alterato e deluso) e allora da quanto tempo
INGRID: ( timorosa ) insomma
MARISA: per caso dieci ore!
INGRID: (timorosa ) no dieci ore proprio no! Ci siamo fidanzati, dieci minuti fa!
ANTONINA: (euforica) ma che bel fidanzamento: come sono contenta “ Ninni” e Ingrid che bella coppia, un grande amore
ALDO: si nonna un grande amore
( verso Ingrid) bacini … bacini
INGRID : (verso Aldo) bacini … bacini
ILARIO: ma come si fa a fidanzarsi in dieci minuti e sposarsi senza neppure conoscerci
INGRID: (calma) Ilariio, i tempi sono cambiati ora con i social ci conosciamo subito e ci “ loviamo” sempre
MARISA: io proprio innamorarmi di una persona che non conosco personalmente proprio no
ANTONINA: ma figlia mia, ora i tempi sono cambiati, non essere così retrogreda
( interessata e ad Ingrid)
ANTONINA: cara Ingrid: io ho conosciuto al circolo del burraco un uomo interessante, aveva ottant’anni pensionato delle Ferrovie dello Stato: una bella pensione …
( breve pausa)
Lo Ingrid ti do del tu : perché ti considero come una nipote
(breve pausa)
Insomma non so come dire, si chiama Roberto … di cognome Perotto era più vecchio di me ma il suo aspetto era giovanile tanto che dimostrava dieci anni di meno e…
(breve pausa)
Aveva un morboso interessamento nei miei confronti
( euforica)
E poi ( fa spallucce) tra donna a donna: a me ( euforica ) a me proprio non dispiacceva!
MARISA: ( sconsolato) ma guarda cosa mi tocca sentire!
ILARIO: ( sconsolato) ma che brutti scherzi fa la menopausa! Questa qua sembra ritornata una ragazzina di primo pelo
ANTONINA: (alterata) stai zitto tu: che quando ero giovane un uomo come te non lo avrei neppure degnato di uno sguardo, e in più sei talmente ignorante e grezzo che non capisco cosa ci ha trovato mia figlia in una “ mezza tacca “ come te
ILARIO: ( alterato) Marisa di qualcosa a tua madre, altrimenti se parlo, parlerei troppo
MARISA: ma mamma, ti sembra il caso di offendere così mio marito: e poi ricorda che Ilario deve piacere a me e non a te; sono io che l’ho sposato e non tu …
ANTONINA: ma ancora non riesco a capire cosa ci hai trovato; c’era Gianpiero che oltre ad essere un bel ragazzo era anche carico di soldi ed era un ingegnere; così ti saresti anche sistemata bene e non solo: facevi stare bene anche tua mamma, che sai che ti vuole tanto bene : e invece chi hai voluto sposare un “ elettricista” che lavora dieci ore al giorno per portare a casa uno stipendio talmente misero che arriviamno a mala pena alla fine del mese
ILARIO: ( alterato ) e allora : cosa avete da lamentarvi: io cara signora Antonina, non sono un ingengnere ! E allora … ! io sono un elettricista eguadagno quanto un elttricista e se non vi va bene faccio presto e me ne ritorno da mia madre
INGRID: ( partecipe) non sarebbe una brutta idea!
ILARIO: lei cosa si intromette a fare: questa è una questione familiare
MARISA: signorina lei non hai i titoli per poter parlare
ANTONINA: si che ha i titoli, è la fidanzata del nostro “ Ninni” e anche la direttrice del B. e B.
ILARIO: in casa mia non esiste nessun B. e B.
MARISA: si non esite nessun B. e B.
ILARIO: ( compiaciuto) finalmente per la prima volta una presa di posizione decisa!
ALDO: ma cosa dite il B. e B. esiste e lo dimostra anche l’insegna fuori dalla porta : ma siccome lecamere sono poche e tutte occupate voi andate tutti nell’appartamento della nonna, mentre io e Ingrid gestiamo questa nuova impresa
ILARIO: ( fuori di se) ma voi siete matti! Questa è casa mia: io non me ne vado: anzi ve ne andate voi due!
ALDO: ( sorpreso) noi due!
INGRID: ( meravigliata) noi due! Ma io chiamo le Forze dell’Ordine, e l’ambulanza suo figlio mi aveva messo in guardia
( alterata) mi spiace doverlo dire:
Lei signor Ilario, ha bisogno di un altro “ ricovero coatto”
ALDO: ben detto Ingrid
ANTONINA: ( passa il cellulare a Ingrid)
( Marisa strappa di mano il cellulare ad Ingrid e lo getta via)
MARISA: (alterata) in questa casa non c’è mai stato “ nessun ricovero coatto” e non ci sarà, né ora e né mai
( Ilario si accascia su una sedia disperato)
INGRID: ( decisa) è inutile che nascondete la verità io so tutto e suo figlio, il mio fidanzato ne è testimone, infatti me lo ha confidato lui
ILARIO: ( sempre accasciato sulla sedia) adesso lo chiama il suo fidanzato
ANTONINA: ha ragione Ingrid, dovete andare via da questa casa: ora vado a prepararvi le3 valigie
( Antonina esce di scena)
MARISA: ( disperata) ma tu “ Ninni” non dici niente !
ALDO: ( tranquillo ) cosa vuoi che dico : io sono innamorato
( Ilario allora si alza di scatto e come una belva feroce, si scaglia su Ingrid e Aldo )
ILARIO: ( bgrida ) adesso basta, fuori di casa: prima mio figlio e poi la sua fidanzata: basta non vi voglio più vedere, io non vi sopporto più
(pausa per riprendere fiato)
Adesso ve ne andate e non vi fate più vedere
INGRID: ( alterata) sono io che me ne vado da questa casa, non vi voglio più vedere
MARISA: con molto piacere!
( Ingrid esce di scena sbattendo la porta simbolica)
ILARIO: ( a Aldo) e tu non te ne vai
ALDO: ( sorridente ) no ho rotto il fidanzamento
MARISA: bravo: Ingrid non era la donna che fa per te
ALDO: però se volete ho un’altra decina di amiche da farvi conoscere
ILARIO: ( calmo) no ! io e tua mamma abbiamo deciso che tu rimanga in casa nella tua camera finche ti pare e ne avrai voglia …
MARISA: ( abbraccia il figlio) si “Ninni” rimani con noi!
ALDO: ( ironico) si però adesso sono stanco e vado a riposarmi
( Aldo esce di scena)
( Marisa e Ilario escono di scena)
( entra in scena Antonina, con le valigie molto delusa)
ANTONINA: ( delusa) e adesso mi tocca sfare di nuovo le valigia
( musica)
SIPARIO