Le avventure di Loufock-Holmès

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PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès


commedia brillante in due atti

di Pierre Carni

traduzione e libero adattamento teatrale

di Mauro Cattivelli e Paolo Quattrocchi

da "Les aventures de Loufock-Holmès" di Pierre Carni

Mauro Cattivelli

nato a Roma il 21/07/1953

Via Monti di Pietralata 268

00157 Roma

cell. 338.3820316

mauro@cattivelli.net

Paolo Quattrocchi

nato a Roma il 24/03/1956

Viale Inigo Campioni 39

00144 Roma

cell. 333.2683887

p.quattrocchi@cattivelli.net

Quattrocchi & Cattivelli (autori viventi)

e-mail qec@cattivelli.net - http://www.cattivelli.net/qAc/


Pierre Carni - Le avventure di Loufock-Holmès

Note, scenografia e musiche

"Carni è il più grande umorista del mondo" (Charlie Chaplin). "Amo Carni, se ne esce sempre fuori con il peggio" (Roland Topor)

I "racconti teatrali" di Carni, surreali ed assurdi, andrebbero sottolineati con una scenografia essenziale, che potrebbe usare anche oggetti disegnati su cartoni e poi appesi sullo sfondo o in scena, e con una recitazione un po' "teatrale", enfatizzata nelle espressioni e nei gesti (cinema muto), a tratti concitata. Nella traduzione ed adattamento sono state mantenute, per quanto possibile, la costruzione e la terminologia francesi che, già di per sé, conferiscono alle battute il tocco "strano" e curioso di un parlare "forbito" ma con termini inusuali.

La struttura a "scene autoconclusive" (ogni scena presenta un "caso" risolto da Loufock-Holmès) permette anche di scegliere, per la messa in scena, quelle che si ritengono più adatte e rappresentare uno spettacolo più o meno lungo, adatto alle proprie esigenze.

Lo spettacolo può esseremesso in scena anche da soli sei attori che, a parte alcuni ruoli principali, possono, di volta in volta, recitare i vari personaggi.

L'ambientazione ideale sarebbe quella anni '30.

Un "effetto musicale suspense" dovrebbe essere inserito, dove indicato o deciso dal regista, per sottolineare i momenti topici, alcune battute di Loufock-Holmès e la fine di ogni scena. Una musica da suspense dovrebbe accompagnare la VOCE F.S., quando presenta gli episodi e i momenti più "caldi" delle scene (dove indicato o deciso dal regista). Le parole sottolineate del testo andrebbero dette con particolare enfasi.

In ogni scena il palcoscenico è diviso in due "zone", normalmente una a destra e una a sinistra, per crearegli ambienti in cui si svolgono le azioni.


Pierre Carni - Le avventure di Loufock-Holmès

Personaggi (in ordine di apparizione)

ACCORDATORE DI PARTICIPI

AGENTE

LOUFOCK-HOLMÈS (LOUFOCK)

CAPO DELLA SICUREZZA RELATIVA (CAPO S.R.)

PARRUCCHIERE

NIPOTE SACRESTANO (NIPOTE)

DISCEPOLO

SONNAMBULO

BANDITO SCIENTIFICO E LETTERARIO (BANDITO S.L.)

PORTIERE

MEDICO LEGALE (MEDICO)

MARSIGLIESE DAI CAPELLI RICCIOLUTI (MARSIGLIESE)

UOMO DERUBATO

CAPO DELLA SICUREZZA VENEZIANA (CAPO S.V.)

BURATTINAIO

BOIA DI SARDINE (BOIA)

PRIMO FRATELLO

SECONDO FRATELLO

CELEBRE CHIRURGO (CHIRURGO)

PRIMO TRAGICO BANDITO (PRIMO BANDITO)

SECONDO TRAGICO BANDITO (SECONDO BANDITO)

TERZO TRAGICO BANDITO (TERZO BANDITO)

VICE-CAPO DELLA SICUREZZA RELATIVA (VICE-CAPO S.R.)

UOMO DAI SOPRACCIGLI UNITI (UOMO S.U.)

GUARDIANO

PRIMO BANDITO-VACCA

SECONDO BANDITO-VACCA

VACCA

MAGGIORDOMO

VICINO

PAPA’ PRIMA-DOPO (PAPA’ P.D.)

TESTIMONE AURICOLARE (TESTIMONE)

ARDENTE EUNUCO (EUNUCO)

CAPO POLIZIA DI CHICAGO(CAPO P.C.)

CAMPANARO

CAMPANARO MUTILATO (MUTILATO)

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

BANDITO DELLE UOVATRAGICHE (BANDITO U.T.)

CAPO DELLE UOVATRAGICHE (CAPO U.T.)

MARAT

DIRETTORE DEL CASINO’ (DIRETTORE)

SUGGERITORE COL NASO PIENO DI TABACCO (SUGGERITORE)

PRESTIGIATORE MONDANO (PRESTIGIATORE)

Note sui personaggi principali

LOUFOCK-HOLMÈS

Va pronunciato "luf òk-holmès". È vestito come Sherlock Holmes, ha sempre con sé la pipa spenta, che "fuma" quando riflette, e la lente d'ingrandimento. Ha un alto sentire di sé, deciso, autorevole, dinamico, attivo, non si stupisce mai di niente.

CAPO S.R.

IL classico commissario che deve ricorrere all'aiuto del grande detective. Vestito in modo elegante, un po' sovrappeso, lento a capire, ammiratore di Loufock di cui farebbe però a meno, se potesse. Ha sempre un sigaro spento in bocca.

DISCEPOLO

Vestito in modo semplice. Un po' timido, cerca di imitare Loufock-Holmès nei modi e nel parlare. Venera ed ammira il "maestro" e pende dalle sue labbra.

MEDICO

E il medico legale della polizia. Ben vestito e un po' sovrappeso (oppure molto magro). Porta gli occhiali e ha sempre con sé una borsa da medico con stetoscopio, ecc.


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Indice delle scene (con i personaggi)

SCENA 1 - L'ASSASSINIO DELL'ACCORDATORE - 6

Loufock, Capo S.R., Agente, Parrucchiere, Accordatore, Nipote

SCENA 2 - IL TRAGICO CASODEI SONNAMBULI - 9

Loufock, Capo S.R., Discepolo, Sonnambulo, Bandito S.L.

SCENA 3 - LA MANO ROSSASUL MURO BIANCO - 15

Loufock, Capo S.R., Portiere, Medico, Marsigliese

SCENA 4 - LO SCHELETRO SCOMPARSO - 19

Loufock, Uomo Derubato, Discepolo

SCENA 5 - IL PALOMBARO DI VENEZIA - 23

Loufock, Discepolo, Capo S.V.

SCENA 6 - L'ASSASSINIO DEL COMMISSARIO - 28

Loufock, Capo S.R., Medico, Burattinaio

SCENA 7 - UNO STRANO SUICIDIO - 32

Loufock, Discepolo, Boia di Sardine

SCENA 8 - LA CAVALLERIZZA CALVA - 34

Loufock, Capo S.R., Medico, Portiere, Agente, Primo Fratello, Secondo Fratello

SCENA 9 - UN VERO FIUTO DA SEGUGIO - 37

Loufock, Chirurgo

SCENA 10 - I TRE BANDITI TRAGICI - 39

Loufock, Capo S.R., Vice-Capo S.R., Agente, Primo Bandito, Secondo Bandito, Terzo Bandito

SCENA 11 - UN DRAMMA PASSIONALE - 46

Loufock, Capo S.R., Uomo S.U.

SCENA 12-1 PIRATI DELLE ROTAIE - 49

Loufock, Capo S.R., Agente, Guardiano, Primo Bandito-Vacca, Secondo Bandito-Vacca, Vacca

SCENA 13 - IL MISTERO DELLA RUE MORSE - 53

Loufock, Capo S.R., Portiere, Vicino, Chirurgo

SCENA 14 - L'UOMO DAI DUE PROFILI - 57

Loufock, Capo S.R., Vicino, Medico, Papa P.D.

SCENA 15 - LA VILLA ISOLATA - 60

Loufock, Capo S.R., Medico, Agente, Testimone, Eunuco,

SCENA 16-1 MISTERI DI CHICAGO- 65

Loufock, Capo P.C., Agente, Medico, Campanaro, Mutilato, Bandito T.U., Capo T.U.

SCENA 17 - IL BAGNO FATALE - 70

Loufock, Capo S.R., Direttore, Suggeritore, Medico, Prestigiatore


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ATTO PRIMO

SCENA 1 - L'ASSASSINIO DELL'ACCORDATORE

LOUFOCK. CAPOS.R.. ACCORDATORE. AGENTE. PARRUCCHIERE. NIPOTE

In scena, sulla sinistra la "zona camera Accordatore" con una poltrona ed un tavolino basso. Sulla destra del palco la "zona"casa nipote", al buio, con un tavolo e due sedie: sul tavolo c'è un grosso libro e, appoggiato ad una sedia c'è uno spegnitoio. Luce su "zona camera Accordatore".

Sulla poltrona è accasciato ACCORDATORE, in posizione evidentemente innaturale. ACCORDATORE ha una parrucca calva (stempiata e con pochi capelli a corona). Il volto, rivolto al pubblico, è bloccato su un'espressione di evidente ed esagerato spavento. AGENTE è vicino a ACCORDATORE, come di guardia.

CAPO S.R. - (entrando da sinistra con LOUFOCK)Ecco la stanza del crimine. Questa mattina l'anziano inquilino di questo appartamento è stato trovato morto sulla sua poltrona preferita. La morte sembra naturale, ma l'espressione di spavento del defunto mi è parsa sospetta. Ecco qui il cadavere, tale e quale l'hanno trovato. Potete esaminarlo a vostro piacimento.

LOUFOCK - (aspirando dalla pipa spenta) Era ricco il vegliardo?

CAPO S.R. - Sì. Era un anziano accordatore di participi, ritiratosi dopo aver fatto fortuna.

LOUFOCK - (esaminando con attenzione il cadavere) Constato, a prima vista, che l'accordatore di participi portava una parrucca.

CAPO S.R. - Sì. Poiché, malgrado la sua età, il defunto possedeva una folta capigliatura bruna, per modestia, portava una parrucca calva.

LOUFOCK - (a AGENTE) Presto, si cerchi senza ritardo il parrucchiere che ha fornito questa parrucca. E della massima importanza.

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AGENTE esce a sinistra e rientra subito seguito da PARRUCCHIERE.

CAPO S.R. - Ecco il parrucchiere che ha fornito la parrucca calva alla vittima.

LOUFOCK - (a PARRUCCHIERE)Vogliate frugare nei vostri ricordi. Di quanti capelli è composta questa parrucca calva?

PARRUCCHIERE - (esaminando la parrucca) È il modello da 40.000 capelli.

LOUFOCK - Bene. Prendete la parrucca e vogliate verificare se non manchi qualche capello. È molto importante.

PARRUCCHIERE prende la parrucca dalla testa della vittima e comincia a contare i capelli mentre LOUFOCK passeggia avanti e indietro impaziente, seguito da CAPO S.R., gettando, ogni tanto, uno sguardo a PARRUCCHIERE.

PARRUCCHIERE - (finisce di contare) Ne manca uno.

LOUFOCK - (a PARRUCCHIERE)Non vi siete ingannato nei vostri calcoli?

PARRUCCHIERE - No. Ho fatto la prova.

LOUFOCK – Perfetto. (in tono solenne) Io ne deduco che il capello mancante è rimasto impigliato allo strumento del crimine.

CAPO S.R. - (ammirato) Magnifica deduzione!

LOUFOCK si china in terra, vicino alla vittima, a raccogliere qualche cosa.

CAPO S.R. - (stupito) Ma che fate, maestro?

LOUFOCK - (raccoglie con due dita qualche cosa) Io prendo un pizzico di polvere dal parquet... (posa la polvere sulla mano di AGENTE, a palmo aperto insù) Io la esamino con la lente d'ingrandimento... (prende una lente dalla tasca ed esamina attentamente la polvere) Io l'annuso... (annusa il palmo di AGENTE) Io deduco che il criminale esercita la professione di sacrestano. (effetto musicale suspense)

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CAPOS.R. - (ammirato) Oh! Meraviglia delle deduzioni! In effetti, il nipote della vittima è sacrestano nella chiesa qui vicina.

LOUFOCK - (a AGENTE)Non c'è un secondo da perdere. Corriamo a perquisire il domicilio del nipote sacrestano. Corriamo!

LOUFOCK, CAPO S.R. e AGENTE escono velocemente a sinistra. Buio su "zona camera Accordatore". PARRUCCHIERE e ACCORDATORE escono a sinistra. Luce su "zona casa del nipote sacrestano". LOUFOCK e CAPO S.R. entrano da destra.

CAPOS.R. - Eccoci giunti nella camera del nipote sacrestano. Ma come avete potuto scoprire questa pista, maestro?

LOUFOCK - (aspirando ogni tanto dalla pipa spenta e con atteggiamento da studioso) Da numerosi anni studio i differenti tipi di polvere che esistono al mondo. Nessuna si rassomiglia. Le ho catalogate. Oggi, sono capace di riconoscere a prima vista la provenienza di ogni minima particella di polvere. Quella che ho esaminato nella camera del crimine era polvere di sacrestia. Polvere facile da riconoscere per il suo odore di incenso. Voi vedete come è semplice. (indicando spegnitoio) Ma, che cos'è quell'oggetto?

CAPO S.R. - E lo spegnitoio, di cui si serve il sacrestano per spegnere le candele della chiesa.

LOUFOCK - (prende lo spegnitoio e lo esamina con la lente) Ah! Ecco qui! Straordinario.

CAPO S.R. - Cosa c'è?

LOUFOCK - II capello! Guardate! Il capello che manca alla parrucca del defunto è impigliato all'interno dello spegnitoio. Presto, fate entrare il nipote del sacrestano che l'agente sta sorvegliando in anticamera.

CAPO S.R. esce a destra e rientra subito con AGENTE e NIPOTE. NIPOTE - Sono innocente!

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LOUFOCK - Miserabile! Osereste sostenere la vista di questo spegnitoio e di questo capello?

NIPOTE - (crollando sulla sedia, disperato) No! Pietà! Confesserò tutto. Sono io l'assassino dell'accordatore di participi.

LOUFOCK - (soddisfatto) Io ne ero sicuro.

NIPOTE - (rassegnato) Sì: ho ucciso mio zio per ereditare più rapidamente la sua immensa fortuna. È dall'età di sette anni che bramo l'eredità di mio zio. Quest'ultimo mi esortava a pazientare con dolci parole: (con voce flebile a imitare un vecchio malato) "Non avrai molto da aspettare", mi diceva sovente, "io sono vecchio e mi sto spegnendo a poco a poco. Pazienta, ragazzo mio".

CAPO S.R. - (asciugandosi una lacrima) Caro vecchietto!

NIPOTE - Glianni si succedevano agli anni, e mio zio continuava il suo eterno ritornello: (con voce flebile a imitare un vecchio malato) "Pazienta, ragazzo mio! Mi sto spegnendo a poco a poco". In breve, l'altro giorno, stanco di attendere invano, decisi di finirla: profittando che mio zio si era addormentato sulla sua poltrona preferita, mi avvicinai a lui a passi felpati e, posando lo spegnitoio sulla testa del vegliardo, io lo spensi dolcemente! Ecco fatto!

AGENTE prende lo spegnitoio e porta NIPOTE fuori a sinistra. Buio nella "zona casa nipote". LOUFOCK e CAPO S.R. escono a destra.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e "II tragico caso dei sonnambuli".

SCENA 2-IL TRAGICO CASO DEI SONNAMBULI

LOUFOCK. DISCEPOLO, CAPO S.R.. SONNAMBULO. BANDITO S.L.

Sul palco "zona tetti Parigi", con un comignolo a sinistra ed uno a destra, più altri sul fondo. La scena è illuminata con effetto notte di luna. LOUFOCK entra, da sinistra, camminando carponi, seguito da DISCEPOLO.

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LOUFOCK - (fermandosi dietro al comignolo di sinistra) Su questo tetto, nascosti dietro un comignolo, attendiamo il passaggio dei ladri sonnambuli che terrorizzano Parigi.

DISCEPOLO - Il loro capo, il "Bandito Scientifico e Letterario", così soprannominato a causa dei suoi numerosi titoli accademici, ebbe un'ottima idea nel l'organizzare questa temibile associazione.

LOUFOCK - Sì, mio caro Discepolo. Reclutare dei sonnambuli per farne dei funamboli è un'idea pratica. La loro speciale attitudine a camminare sui tetti Pierre Carni - Le avventure di Loufock-Holmès ne fa dei ladri noncuranti delle vertigini, (voltandosi verso la quinta di sinistra) Ma ecco, vedo ora giungere il Capo della Sicurezza Relativa.

CAPO S.R. entra da sinistra, camminando carponi.

CAPO S.R. - (mentre arriva carponi) Voi mi avete dato un appuntamento dietro questo comignolo: eccomi qui. I banditi sonnambuli non dovrebbero tardare molto ad apparire. Quale è il vostro piano di battaglia?

LOUFOCK - Vado a ipnotizzare immediatamente il mio discepolo. In questo modo, non appena i banditi si mostreranno, egli li potrà seguire senza temere le vertigini, ed indicarci il loro nascondiglio.

CAPO S.R. -(indicando verso la quinta di destra) Silenzio! Guardate sul tetto vicino.

LOUFOCK - (guardando verso la quinta di destra) Sono loro! Avanzano sulla grondaia saltellando. Non c'è tempo da perdere, (fissando intensamente DISCEPOLO)Dormite! Io lo voglio! Dormite a pugni chiusi!

CAPO S.R. - (stupito, a LOUFOCK) A pugni chiusi?

LOUFOCK - Per prudenza. Se sarà aggredito, potrà difendersi, (a DISCEPOLO)E adesso, voi potete camminare senza temere le vertigini! Voi non siete su un tetto, siete su un barcone di fiume. Andate.

DISCEPOLO si alza e camminando come in bilico esce a destra, fermandosi prima dietro al comignolo di destra, per nascondersi.

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CAPOS.R. - (ancora più stupito, a LOUFOCK)Un barcone di fiume? Avete perso il senno?

LOUFOCK - No. Gli ho suggerito di che è su un barcone di fiume per precauzione. Vi spiegherò tutto più tardi.

CAPO S.R. - (indicando la quinta di destra) I miserabili si allontanano rapidamente.

LOUFOCK - Il mio discepolo li segue e si nasconde dietro i parafulmine. DISCEPOLO rientra da destra, seguito da BANDITO S.L.

CAPO S.R. - Oh. Guardate! Il Bandito Scientifico e Letterario ha scoperto il vostro discepolo. Si lancia su di lui e lo fa precipitare nella strada!

BANDITO S.L. spinge DISCEPOLO che piroetta sul bordo del palco.

LOUFOCK - Il mio discepolo piroetta nel vuoto.

DISCEPOLO cade in platea disteso.

CAPO S.R. - (allarmato) Precipita, con tutta probabilità si schianterà al suolo, (effetto musicale suspense)

LOUFOCK - No, guardate!

DISCEPOLO comincia a nuotare disteso in terra, in platea, e attraversa la platea, uscendo a sinistra.

CAPO S.R. - (sporgendosi a guardare disotto) E miracoloso! Il vostro discepolo non si è ferito nella caduta. Ma che fa? Striscia, ventre a terra, in mezzo alla via ed imita i movimenti di un nuotatore.

LOUFOCK - Sì. Per prudenza, gli avevo suggerito che si trovava a bordo di un barcone di fiume. Per questo, crede di essere caduto in acqua e nuota, con tutte le sue forze, sul selciato per raggiungere il marciapiede. Scendiamo a ripescarlo.

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LOUFOCK e CAPO S.R. escono a sinistra. BANDITO S.L., dietro al comignolo di destra, segue prima la caduta e "nuotata" di DISCEPOLO e poi guarda verso la quinta si sinistra, dove sono usciti LOUFOCK e CAPO S.R.

BANDITO S.L. - (da dietro il comignolo) Ho scoperto il tuo segreto, Loufock-Holmès! Il tuo discepolo non mi sfuggirà per una seconda volta. Ho un'idea.

BANDITO S.L. esce a destra.

Sul palco "zona tetti di Venezia", come la precedente, ma con banderuole segnavento a forma di gondola sui comignoli. La luce si riaccende con effetto notte di luna. LOUFOCK e DISCEPOLO entrano carponi da destra, posano un paio di sveglie in terra, dopo averle caricate ed essersi assicurati che funzionano, e si nascondono dietro il comignolo di destra.

DISCEPOLO - I ladri sonnambuli hanno lasciato improvvisamente Parigi. Noi abbiamo ritrovato la loro pista qui a Venezia.

LOUFOCK - Giusto, caro Discepolo. E ora li aspettiamo con impazienza su questo tetto veneziano. I millecinquecento orologi a sveglia sono al loro posto. Tutto va bene.

DISCEPOLO - Maestro, perché avete fatto sistemare millecinquecento orologi a sveglia sui tetti?

LOUFOCK - Per svegliare i banditi sonnambuli. I miei millecinquecento orologi a sveglia suoneranno tutti insieme e desteranno bruscamente i ladri sonnambuli.

DISCEPOLO - Comprendo. Allorquando si svegliano bruscamente i sonnambuli, essi sono colti dalle vertigini e cadono immediatamente.

LOUFOCK - Sì. I banditi cadranno nel canale dove i poliziotti veneziani li attendono con la gondola-cellulare.

DISCEPOLO - (guardando verso quinta di sinistra) Eccoli!

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SONNAMBULO entra da sinistra camminando con le braccia in avanti.

LOUFOCK - (controllando sul suo orologio da taschino) G>\\ orologi a sveglia stanno per suonare.

Rumore assordante di sveglie che suonano.

DISCEPOLO - (coprendosi le orecchie) Suonano!

LOUFOCK - (coprendosi le orecchie) Che baccano assordante!

SONNAMBULO si sveglia di soprassalto.

DISCEPOLO - I banditi sonnambuli si destano di soprassalto.

SONNAMBULO piroetta un momento e poi cade in platea disteso ed esce a sinistra.

LOUFOCK - Sono presi dalla vertigini e cadono nel canale.

DISCEPOLO - I poliziotti veneziani li raccolgono dall'acqua con dei retini.

BANDITO S.L. entra camminando guardingo da sinistra e si ferma, in piedi, vicino al comignolo di sinistra. È chiaramente contrariato.

LOUFOCK - (indicando BANDITO S.L.)Un solo ladro resta in piedi sul tetto.

DISCEPOLO - È il Bandito Scientifico e Letterario. Corro ad arrestarlo! (DISCEPOLO si alza e corre verso BANDITO S.L.)

LOUFOCK - (eccitato, guardando la scena) Bravo Discepolo. Ma cosa vedo? Il Bandito Scientifico e Letterario ipnotizza il mio Discepolo (BANDITO S.L. ipnotizza teatralmente DISCEPOLO) e lo fa precipitare nel vuoto (BANDITO S.L. spinge DISCEPOLO che cade dal palco in platea, dove si accascia in terra)

BANDITO S.L. - (trionfante a LOUFOCK) Guarda, Loufock-Holmès! Sporgiti un po' a vedere!

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LOUFOCK - (sporgendosia vedere) Orrore! La testa del mio Discepolo si è spaccata come una nocciòla contro l'acqua del canale!

BANDITO S.L. - È la mia vendetta, Loufock-Holmès! Ho addormentato il tuo Discepolo e gli ho suggerito che si trovava sulla sommità della Torre Eiffel. Egli ha creduto di cadere sul suolo e si è fracassato la testa contro l'acqua della Laguna (scompare uscendo a sinistra e sghignazzando)

LOUFOCK esce a sinistra come a cercare di seguire BANDITO S.L., la luce si spegne e si riaccende con effetto notte di luna. LOUFOCK e CAPO S.R. entrano da destra con passi felpati, fino a fermarsi vicino al comignolo di sinistra.

LOUFOCK - Eccoci vicino al nascondiglio del Bandito Scientifico e Letterario, signor Capo della Sicurezza Relativa. Io mi accingo a vendicare la morte del mio Discepolo. Ora entrerò da quell'abbaino. Per non fare rumore, soffoco senza pietà ognuno dei miei passi, (si avvicinano alla platea e LOUFOCK scende in platea dove si accuccia e da dove parla a CAPO S.R., sottovoce) Mi avvicino al letto dove dorme il Bandito. Con precauzione applico una maschera sul suo volto. Fatto questo, esco da questa camera e attendo fuori che arrivi il giorno (LOUFOCK, aiutato da CAPO S.R. risale sul palco)

CAPOS.R. - Perché non saltiamo addosso al Bandito e lo arrestiamo immediatamente, visto che lo teniamo in pugno?

LOUFOCK - No. La mia vendetta non sarebbe completa. Il Bandito si consegnerà da solo, legato mani e piedi.

CAPO S.R. - Come è possibile?

LOUFOCK - Vedrete voi stesso. Il sole si alza. Il Bandito anche. Ascoltate.

La luce aumenta fino ad essere piena. (effetto musicale suspense)

BANDITO S.L. - (fuori scena, grida) Ah! Miserabile bandito! Ti tengo! Arrenditi! Non mi sfuggirai! Ora ti lego!

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LOUFOCK - Entriamo!

CAPO S.R. - (guardando in platea come se guardasse dentro la stanza di BANDITO S.L. dall'abbaino) Cosa significa tutto ciò? Il Bandito Scientifico e Letterario si è legato da solo!

LOUFOCK - Sì. Mentre dormiva gli ho applicato sul volto una maschera che rappresenta il vostro viso, signor Capo della Sicurezza Relativa. Al suo risveglio, il Bandito si è guardato allo specchio. Per un fenomeno di autosuggestione assai frequente, si è creduto il Capo della Sicurezza Relativa. Allora, ligio al suo dovere, si è saltato alla gola, si è arrestato e legato da se stesso. Ecco tutto.

Buio in scena.

CAPO S.R. e LOUFOCK escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "La mano rossa sul muro bianco".

SCENA 3 -LA MANO ROSSA SUL MURO BIANCO

LOUFOCK. CAPO S.R., PORTIERE. MEDICO, MARSIGLIESE

Sul palcoscenico, a sinistra, "zona appartamento" (sul fondo un grande foglio con disegnata una impronta enorme, lunga circa 1 metro, di una mano rossa e un tavolino con un cassetto); sulla destra "zona portineria"(un tavolo con una sedia, dietro la quale si siede PORTIERE con la faccia alla quinta di destra). Buio sulla "zona appartamento". Luce sulla "zona portineria". CAPO S.R. e LOUFOCK entrano, da destra, in "zona portineria".

LOUFOCK - (a PORTIERE) L'appartamento del presunto crimine, per favore?

PORTIERE - (meccanicamente) Quarto piano, porta a destra, (accorgendosi della propria distrazione) Oh! Scusate! Signori, vi ho fatto chiamare perché questa mattina alcuni inquilini mi hanno avvertito di aver sentito, questa notte, un grido lacerante provenire dall'appartamento del quarto piano, abitato da un usuraio.

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CAPO S.R. - Saliamo, signori.

PORTIERE, LOUFOCK e CAPO. S.R. escono a destra. Buio in "zona portineria" (dove vanno aggiunte due sedie di fronte a quella del portiere per trasformarla in "zona ufficio Capo S.R."). Luce in "zona appartamento" dove MEDICO è già in scena e prende le misure dell'impronta e scrive degli appunti su un blocco, con aria perplessa. CAPO S.R. e LOUFOCK entrano da sinistra in "zona appartamento".

PORTIERE - Eccovi al quarto piano. Il Medico Legale è già dentro.

MEDICO si gira verso di loro quando entrano.

CAPOS.R. - (inorridito) Ah! E' orribile! Guardate! Là... sul muro bianco... un'impronta rossa!

LOUFOCK - È l'impronta di una mano insanguinata! Ma... che strano! Questa mano è mostruosa, gigantesca!

MEDICO - (misurando l'impronta) Dal polso all'estremità del dito medio questa mano misura un metro e zero due. Le guance dell'usuraio assassinato erano schiacciate ed ho notato su di essel'impronta di dita mostruose, di dita di gigante della mano insanguinata.

CAPO S.R. - È pazzesco! Questo crimine fu certamente commesso da un essere favoloso, da un mostro misterioso, (a LOUFOCK) Voi cosa ne pensate, Maestro?

LOUFOCK - (con aria riflessiva) Penso che l'assassino sia monco di entrambe le mani. (effetto musicale suspense)

CAPO S.R. - (a PORTIERE)Raccoglierò la vostra testimonianza. Cosa vi hanno detto di aver sentito i vicini la notte del delitto?

PORTIERE - Attraverso le pareti hanno inteso due frasi misteriose. Una voce sconosciuta diceva: (con tono misterioso e minaccioso) "Ricordati del Marsigliese dai Capelli Riccioluti!"

LOUFOCK - Io comincio a capire. Quale è stata la seconda frase misteriosa?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

PORTIERE - La seconda frase misteriosa fu pronunciata dall'usuraio assassinato. Lui disse: (con tono Impaurito e supplicante) "Pietà! No! No! Lo scapaccione che uccide, no!" Poi, all'improvviso, si è sentito un grido terrificante. Poi più niente! Ecco quello che hanno sentito le orecchie dei vicini.

LOUFOCK - (aprendo il cassetto del tavolino e prendendo un quaderno) Ho scoperto il registro sul quale l'usuraio annotava le somme che aveva prestato, (dopo averlo guardato, lo porge a CAPO S.R.) Tenete! Questo è proprio strano! Leggete.

CAPO S.R. - (leggendo) "Oggi, 7 ottobre, ho dato un ceffone a un Marsigliese dai Capelli Riccioluti. Il Marsigliese ha dichiarato che me lo renderà centuplicato. E un buon investimento".

LOUFOCK - Questa frase chiarisce completamente la situazione. L'assassino è un Marsigliese dai Capelli Riccioluti, monco da entrambe le mani.

CAPO S.R. - (interdetto) Ma, la mano, la mano gigante? Io non ci capisco niente!

LOUFOCK - Prendo con me due agenti. Domani, nel vostro ufficio, alle tre in punto, l'assassino stesso vi racconterà il suo crimine... A meno che...

CAPO S.R. - A meno che?

LOUFOCK - A meno che, prima di allora, la "Mano Rossa" non ci abbia uccisi. Addio! (effetto musicale suspense)

LOUFOCK esce a sinistra. Buio in "zona appartamento". MEDICO e PORTIERE escono a sinistra. CAPO S.R. si sposta a destra nella 'zona ufficio Capo S.R. ". Luce in "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R., seduto, appare indaffarato ad esaminare delle carte.

LOUFOCK - (entrando da destra) Sono le tre, eccomi!

CAPO S.R. - L'assassino?

LOUFOCK - Arrestato! È un marsigliese monco, come avevo previsto.

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Entra AGENTE che accompagna MARSIGLIESE, che ha una foltissima capigliatura di capelli ricci. Le mani devono essere nascoste dalle maniche (è monco) e ha le manette ai polsi. MARSIGLIESE si siede davanti a CAPO S.R. e AGENTE esce.

CAPO S.R. (inquisitorio)- Parlate, Marsigliese dai Capelli Riccioluti: perché avete assassinato l'usuraio del quarto piano, porta a destra?

MARSIGLIESE - (rassegnato) Ecco, dieci anni or sono l'usuraio rifiutò di prestarmi del denaro. Io lo trattai da avaro. Lui mi mollò un formidabile ceffone e mi mise alla porta. "Vigliacco!", gli gridai allora uscendo. "Io giuro che un giorno vi renderò questo ceffone centuplicato!" A partire da quel giorno non ho vissuto che per la mia vendetta. Erano già dieci anni che avevo ricevuto quel ceffone quando, un giorno, il caso mi fece affittare una camera sopra la bottega di un guantaio. La prima volta che aprii la finestra del mio nuovo alloggio, un grido di gioia eruppe dal mio petto. Lì, davanti a me, alla portata delle mie braccia, stava appesa un'enorme mano di ferro. Era l'insegna della fabbrica di guanti.

CAPO S.R. - Immagino il seguito. È stato con quell'insegna, con quella mano di ferro, che voi avete commesso il vostro crimine?

MARSIGLIESE - Sì. Il mio piano fu presto fatto. Una notte, dopo molti sforzi, riuscii, con l'aiuto delle mie braccia senza mani, a sganciare l'enorme insegna di ferro. Essa era cava, internamente. Infilai il mio braccio destro nella mano gigante e, copertala con un ampio mantello, mi presentai a casa dell'usuraio. "Ricordati del Marsigliese dai Capelli Riccioluti!", gli gridai con una voce terribile e, gettando indietro il mio mantello, scoprii l'enorme mano di ferro. Poi aggiunsi: "Questa mano ti darà lo scapaccione che uccide!"

CAPO S.R. - Fu in quel momento che l'usuraio pronunciò la frase sentita dai vicini: (con tono impaurito e supplicante) "Pietà! No! No! Lo scapaccione che uccide, no!"

MARSIGLIESE - Senza lasciarmi intenerire, alzai il mio braccio destro che reggeva la mano di ferro e, di scatto, le dita giganti si abbatterono sulla faccia dell'usuraio. Il sangue zampillò. La testa era completamente fracassata. L'uomo cadde morto. Mi ero vendicato. Il ceffone era stato reso centuplicato. Allora, prima di andare via, per depistare la polizia,

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appoggiai l'enorme mano sanguinante sul muro bianco. Ahimè! La mia astuzia doveva risultare vana davanti al genio deduttivo del celebre Loufock-Holmès.

CAPO S.R - Ma, caro Maestro, come avete fatto a chiarire questa storia misteriosa?

LOUFOCK - (aspirando ogni tanto dalla pipa spenta) È stato ben semplice. Vedendo quella mano anormale sul muro, feci subito la deduzione che era una mano artificiale. Da lì a ricordare che solo le insegne dei guantai possiedono quelle dimensioni gigantesche, non fu che un passo. Sapendo questo e partendo dal principio che solo un monco aveva interesse a servirsi di una mano artificiale per commettere un crimine, non mi fu difficile trovare l'assassino cercando in prossimità d'una guanteria. Ho visitato tutti i laboratori di guanti, uno dopo l'altro, e quello che avevo previsto si avverò. Un guantaio mi dichiarò di avere come inquilino un Marsigliese monco di entrambe le mani. Due minuti più tardi l'assassino era preso.

CAPO S.R. - Ah! Maestro, voi siete l'imperatore dei detective!

LOUFOCK - (istintivamente) Viva l'Imperatore!

Buio nella "zona ufficio Capo S.R. ".

CAPO S.R., MARSIGLIESE e LOUFOCK escono a destra.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "Lo scheletro scomparso".

SCENA 4-LO SCHELETRO SCOMPARSO

LOUFOCK. UOMO DERUBATO, DISCEPOLO

In scena, sulla sinistra, "zona camera da letto" (letto, comodino, armadio e scatola di Camembert sul comodino); sulla destra "zona Studio Loufock" (un tavolo, due sedie e un cartello con la scritta "Studio di Deduzione"). Buio su "zona studio Loufock" e "zona camera da letto ". UOMO DERUBA TO entra e si sdraia sul letto. LOUFOCK entra e si avvicina al letto. Luce su "zona camera da letto".

UOMO DERUBATO - (steso sul letto, a LOUFOCK, con aria afflitta) Signore, in due parole, ecco il problema: mi hanno rubato, questa notte, il mio scheletro.

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LOUFOCK - Come vi siete avveduto della sua sparizione?

UOMO DERUBATO - Tutte le notti, quando rientro dai miei svaghi, sia a Montmartre che altrove, prendo la precauzione di esaminarmi con un apparecchio a raggi X

LOUFOCK - Perché?

UOMO DERUBATO - Per assicurarmi di non avere in corpo una palla di revolver o un pugnale Apache. Le strade sono così poco sicure! Ora, ieri notte, mi sono dimenticato di guardarmi ai raggi X. Mi sono addormentato. Ma il mio sonno non durò a lungo. Mi risvegliai ben presto e, sovvenendomi che avevo dimenticato di passare la mia ispezione abituale, presi l'apparecchio e ne proiettai i raggi sul mio corpo. Mi resi conto, con terrore, che il mio scheletro era sparito. E quindi per ricercare il ladro che vi ho mandato a chiamare.

LOUFOCK - (riflettendo) Questo caso è eccezionalmente misterioso. Io vado a casa per fare qualche deduzione. Arrivederci, signore.

LOUFOCK esce a sinistra. Buio nella "zona camera da letto". Luce nella "zona studio di Loufock". LOUFOCK entra, con DISCEPOLO, da destra.

LOUFOCK - Come d'abitudine, per abbandonarmi meglio alle mie deduzioni, io mi vado a mettere con le gambe in alto, appoggiate alla mia scrivania da lavoro.

DISCEPOLO - (stupito) Perché, maestro, prendete questa singolare posizione. Questo fatto mi ha sempre incuriosito.

LOUFOCK - Mettendomi con la testa in basso, tutto il sangue affluisce al cervello e gli da l'attività e la forza necessarie per risolvere i miei misteriosi problemi (si stende in ferra, mettendosi a squadra con le gambe in alto, contro la scrivania)

DISCEPOLO - Maestro, voi cercate oggi di penetrare il mistero dello scheletro rubato?

LOUFOCK - Sì, ma io non credo ad un furto.

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DISCEPOLO - Perché, maestro?

LOUFOCK - (fumando dalla pipa spen fa) Logicamente, una persona non ha interesse a rubare lo scheletro di una persona vivente, a meno che questa persona non sia un fenomeno anatomico. In questo caso solamente il ladro potrebbe guadagnare del denaro rivendendo lo scheletro rubato ad un museo. Questo non è il nostro caso, dal momento che la persona derubata non è un fenomeno. Il furto essendo senza interesse, io ne deduco che non ha alcuna ragione d'essere e che, logicamente, non è avvenuto, (effetto musicale suspense)

DISCEPOLO - Allora, maestro, quale è la vostra opinione?

LOUFOCK - La mia opinione è che dovete immediatamente andare a chiedere all'uomo derubato se non è per caso soggetto a tremiti di freddo e se dorme con la bocca aperta. Andate.

DISCEPOLO esce a destra e dopo poco rientra.

DISCEPOLO - Maestro, avete indovinato. L'uomo è in effetti soggetto a tremiti di freddo e dorme con la bocca aperta.

LOUFOCK - Allora tutto si spiega. Non si tratta più di un furto, ma di una fuga dello scheletro, semplicemente. Avete notato la magrezza dell'uomo derubato?

DISCEPOLO - Sì, maestro. È quasi trasparente.

LOUFOCK - Allora, seguite bene il mio ragionamento. Lo scheletro di quest'uomo è uno scheletro freddoloso. Soffriva il freddo, non avendo sulle ossa che la sottile pelle dell'uomo dentro la quale era rinchiuso. I tremiti di freddo, confermati dallo stesso uomo magro, confermano la giustezza della mia deduzione.

DISCEPOLO - Ah! Maestro, voi siete unico!

LOUFOCK - Lo scheletro, vedendo che l'inverno si annunciava rigido e che l'uomo che lo ricopriva non ingrassava sufficientemente per ripararlo dalle intemperie, lo scheletro, dico, si è deciso a fuggire.

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DISCEPOLO - A fuggire? Ma come?

LOUFOCK - Egli ha approfittato del fatto che l'uomo dormiva a bocca aperta per fuggire da questa apertura, durante il sonno.

DISCEPOLO - È chiaro come il sole! Meravigliosa deduzione.

LOUFOCK - Occorre dunque cercare lo scheletro fuggitivo e freddoloso in un posto caldo. Si sarà rifugiato, senza dubbio, nella sala di lettura di un grande magazzino o in un vagone del metrò. Io vado ad annunciare il felice risultato delle mie deduzioni all'uomo abbandonato dal suo scheletro.

LOUFOCK esce a destra. Buio su "zona studio Loufock". Luce su 'zona camera da letto". LOUFOCK entra, da sinistra, nella "camera da letto".

LOUFOCK - (entrando) Vengo ad annunciarvi che ho la chiave dell'enigma.

UOMO DERUBATO - (sempre a letto) Anche io.

LOUFOCK - (sorpreso) Anche voi?

UOMO DERUBATO - Sì, mi sono ricordato che ieri sera, al rientro, ero completamente ubriaco. Invece di prendere il mio apparecchio a raggi X, ho preso il primo oggetto che mi è capitato sotto le mani. Essendo questo una scatola di camembert (mostra, sollevandola, la scatola di Camembert), voi comprenderete certo quanto fosse difficile vedere il mio scheletro. Questo errore mi fece credere al furto del mio scheletro. Ma adesso sono tranquillo. Mi sono guardato poco fa ai raggi X e il mio scheletro è sempre lì. In ogni caso, ho avuto un grande paura. Scusatemi per il disturbo. Buonasera (si addormenta).

Buio in scena.

LOUFOCK e UOMO DERUBATO escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "Il palombaro di Venezia".

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SCENA 5-IL PALOMBARO DI VENEZIA

LOUFOCK, DISCEPOLO, CAPO SICUREZZA VENEZIANA

In scena, sulla destra, "Ufficio del Capo S.V. " (una scrivania con due sedie ed una finta finestra con vista di Venezia). CAPO S.V. è seduto dietro la scrivania e LOUFOCK è di fronte a lui.

CAPO S.V. - Sì, maestro, da più di due mesi Venezia è terrorizzata da un bandito sottomarino. Con l'aiuto di un trapano a manovella egli buca il fondo delle gondole e, attraverso il foro così ottenuto, tira sul fondo dell'acqua le sventurate vittime per rapinarle. Ed io, il Capo della Sicurezza Veneziana, non so più che pesci prendere!

LOUFOCK - Non avete cercato di catturare il bandito facendo immergere qualche poliziotto palombaro?

CAPO S.V. - Sì! Ma senza risultato! Avevo anche fatto posare una nassa con dentro un biglietto da mille lire, come esca. Il bandito ha fiutato il trucco e si è ben guardato dall'entrare nella nassa. La situazione disperata mi ha fatto decidere a ricorrere ai vostri lumi.

LOUFOCK - I vostri agenti non hanno visto o sentito qualcosa di particolare quando si sono immersi?

CAPO S.V. - Non hanno visto niente. Hanno solamente inteso come un rumore di sonagli.

LOUFOCK - Non ne dubitavo! Il miserabile circola sul fondo dell'acqua in bicicletta. Il campanello gli serve come avvertimento per far scansare i pesci al suo passaggio. È grazie alla sua bicicletta che sfugge così facilmente ai vostri segugi acquatici.

CAPO S.V. - (impressionato) Sublime deduzione!

LOUFOCK - Io scenderò, domani stesso, con il mio fedele discepolo sul bassofondo della laguna veneziana. Ho la speranza di catturare il palombaro-ciclista-assassino.

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LOUFOCK esce. Buio su zona "studio Capo 5. V. ". CAPO S. V. esce a destra. LOUFOCK, CAPO S. V. e DISCEPOLO entrano dalla quinta di destra e vanno sul bordo del palco, verso il pubblico. DISCEPOLO porta un tandem, una cesta, due caschi da palombaro ed una scala di corda.

CAPOS.V. - (timoroso) Maestro, la vostra idea di scendere sotto l'acqua con un tandem mi sembra temeraria.

LOUFOCK - Non temete. Io scendo con il mio fedele discepolo. Il tandem è necessario se vogliamo inseguire ed arrestare il palombaro-ciclista-assassino.

DISCEPOLO - (ammirato) Maestro, io farò con voi, se necessario, ventimila leghe sotto i mari!

LOUFOCK - (a CAPO S. V.)Da ieri mi sto allenando per l'immersione. Con il capo protetto dal mio casco da palombaro ho dapprima iniziato a immergere la testa in una bacinella d'acqua salata. Poi, progressivamente, mi sono immerso in una tinozza da bagno, in un barile vuoto e, infine, in una botte piena. Ora sono pronto. Mio caro Discepolo, avete il paniere con i piccioni viaggiatori?

DISCEPOLO - (mostrando la cesta) Maestro, eccolo!

CAPO S.V. - (sorpreso) Dei piccioni viaggiatori?

LOUFOCK - Sì! Li lascerò andare sott'acqua nel momento in cui voi dovrete catturare il bandito.

CAPO S.V. - (confuso) Non credo di aver ben capito.

LOUFOCK - Capirete. Aspettate semplicemente il segnale e afferrate l'assassino quando comparirà sulla superficie dell'acqua, (prende la scala di corda da DISCEPOLO, la fissa in terra e la cala in platea) E adesso, con l'aiuto di questa scala, scendiamo nel bassi fondi della laguna veneziana.

LOUFOCK e DISCEPOLO indossano i caschi da palombaro e si calano in acqua con il tandem e la cesta. LOUFOCK e DISCEPOLO escono, a sinistra, portando a mano il tandem, mentre CAPO S. V. li segue, con lo

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sguardo, camminando sul proscenio, fino ad uscire anche lui a sinistra. Luce azzurra con effetto "fondo marino" sul fondo del palco, con sagome di pesci attaccate, tra le quali una piovra. LOUFOCK e DISCEPOLO entrano da sinistra portando a mano il tandem. Si sente uno scampanellio.

DISCEPOLO - (sussultando) Maestro, udite anche voi questo suono?

LOUFOCK - (fumando dalla pipa spenta) È lui, senza dubbio!

DISCEPOLO - (indicando avanti a sé, fuori scena) Maestro, guardate, il bandito! Si è accorto di noi, ha inforcato la sua bicicletta e se la fila via rapidamente.

LOUFOCK - In sella, senza esitazione, e inseguiamolo!

LOUFOCK e DISCEPOLO salgono in sella al tandem e pedalano con foga mentre inseguono il bandito (ovviamente mimando l'azione).

DISCEPOLO - (affannato) Guadagniamo terreno!

LOUFOCK - (indicando la ruota anteriore del tandem) Maledizione! Un banco di acciughe passa tra i raggi della nostra ruota anteriore! Cadiamo!

LOUFOCK e DISCEPOLO cadono in terra con il tandem.

DISCEPOLO - (esaminando la ruota) Le acciughe, passando attraverso la ruota, hanno spezzato tutti i raggi. Impossibile continuare il nostro inseguimento!

LOUFOCK - (con le spalle alla piovra) Il bandito ci sta per sfuggire!

DISCEPOLO - (indicando la piovra dietro LOUFOCK) Attento, maestro! Una piovra gigante!

LOUFOCK - (girandosi) Una piovra gigante? Siamo salvi! (LOUFOCK colpisce la piovra con un pugno e poi l'afferra) Eccola, uccisa! Grazieaquesta piovra gigante possiamo continuare l'inseguimento.

DISCEPOLO - Maestro, non capisco.

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LOUFOCK - (mostrano la piovra) Guardate! Il cadavere della piovra gigante si sta irrigidendo. Attorno al suo corpo, che sembra essereil mozzo, i suoi innumerevoli tentacoli formano dei duri e solidi raggi.

DISCEPOLO - Comincio a capire.

LOUFOCK - (sistemando la piovra sulla ruota del tandem, sul lato del pubblico) Conmano esperta incastro i raggi improvvisati nel cerchio della nostra ruota anteriore. E adesso che questa piccola riparazione è fatta continuiamo l'inseguimento.

LOUFOCK e DISCEPOLO risalgono sul tandem e continuano l'inseguimento.

DISCEPOLO - (affannato) Abbiamo recuperato il tempo perduto. Il bandito non ci sfuggirà più.

LOUFOCK - (estraendo il revolver e puntandolo davanti a loro, fuori scena) E a portata di revolver. Ora gli sparo.

DISCEPOLO - Sparare? Dentro l'acqua?

LOUFOCK - Sì. È un revolver impermeabile.

LOUFOCK spara varie volte verso il bandito.

DISCEPOLO - Avete già sparato diciotto colpi e il bandito non ha l'aria di esserestato colpito.

LOUFOCK - Pazientate! Vedrete!

LOUFOCK ricarica il revolver e torna a sparare.

DISCEPOLO - (allarmato) I vostri altri trentatre proiettili non impediscono al bandito di continuare la sua corsa.

LOUFOCK - Pazientate!

LOUFOCK ricarica il revolver e torna a sparare.

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DISCEPOLO - Ah, guardate! Il miserabile ci sfugge. Ha abbandonato la sua bicicletta e va dritto verso la superficie dell'acqua.

LOUFOCK - È proprio quello che volevo. Lasciate andare i piccioni.

DISCEPOLO apre la cesta dei piccioni e li osserva volare via verso la superficie dell'acqua (se possibile sagome di piccione dovrebbero essere tirate, da fili di nailon, verso l'alto).

LOUFOCK - (fumando dalla pipa) Adesso sono tranquillo. I poliziotti veneziani arresteranno il bandito non appena emergerà. Raggiungiamo la nostra scale per risalire.

LOUFOCK e DISCEPOLO girano il tandem per tornare indietro verso la quinta di sinistra (da dove sono entrati).

DISCEPOLO - Il nostro tandem fende l'acqua con rapidità.

LOUFOCK - (perde il casco che cade sul fondo) Maledizione! Il vento mi ha sfilato il casco da palombaro. Se non mi viene un'idea da qui a due secondi, sono perduto, (colto da un'improvvisa ispirazione) Ma, per fortuna, ho trovato!

LOUFOCK afferra con mano febbrile la propria lingua e opera sulla stessa una trazione ritmica.

DISCEPOLO - (allarmato) Che fate, maestro?

LOUFOCK - Graziea queste trazioni ritmiche, provoco la respirazione artificiale.

LOUFOCK e DISCEPOLO escono di scena a sinistra. Luce sulla zona "studio Capo 5. V. "

CAPO S.V. - (entrando, seguito da LOUFOCK e DISCEPOLO) Maestro, tutte le mie felicitazioni. Non appena abbiamo visto i piccioni viaggiatori uscire dall'acqua, siamo saltati sulla gondola-cellulare. Con qualche colpo di remo abbiamo raggiunto il palombaro assassino che galleggiava come un salvagente.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

DISCEPOLO - Non mi spiego come mai il palombaro-ciclista sia risalito in superficie per lasciarsi prendere così facilmente.

LOUFOCK - Voi sapete che l'ho crivellato di pallottole, sul fondo dell'acqua.

DISCEPOLO - Sì, maestro.

LOUFOCK - I miei proiettili erano inoffensivi. Ma sono stati essi a costringere il bandito a risalire, suo malgrado, allorché ne ebbe nel corpo a sufficienza.

DISCEPOLO - Come mai?

LOUFOCK - Le palle del mio revolver erano di sughero.

Buio in scena.

CAPO S.V., DISCEPOLO e LOUFOCK escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "L'assassinio del commissario".

SCENA 6 - L'ASSASSINIO DEL COMMISSARIO

LOUFOCK, CAPO S.R., MEDICO, BURATTINAIO

Sulla sinistra "zona posto deserto"; sulla destra "zona ufficio Capo 5.R. ". Buio sulla "zona ufficio Capo 5.R. ". Luce sulla "zonaposto deserto". In terra un corpo inanimato. MEDICO è chino sul corpo.

CAPO S.R. - (entrando con LOUFOCK) Maestro, un commissario di polizia è stato trovato assassinato in questo posto deserto. Ecco il luogo del crimine, ecco la vittima, procediamo agli accertamenti preliminari.

MEDICO - Constato che il commissario è stato accoppato con l'aiuto di un oggetto contundente.

LOUFOCK - (esaminando il corpo) Oh! Oh! Che strano!

CAPO S.R. - Cosa dite, maestro?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - Guardate, là, sulla fronte della vittima, queste due piccole impronte.

CAPO S.R. - Oh! Ci sono due piccole mani sulla fronte! Vedo le impronte di due minuscole mani insanguinate! (guarda poi in terra e, trasalendo) E, in terra, guardate, maestro, queste impronte di piedi, di piedi enormi. Senza dubbio, il commissario è stato assassinato da qualche mostro misterioso.

LOUFOCK - (raccogliendo un piccolo oggetto da terra) Guarda, guarda, che curioso! Non lo avrei mai sospettato! Ma, adesso, io comprendo! Io comprendo tutto! L'assassino è nostro! (con soddisfazione) Voilà, se non m'inganno, è il crimine più originale e più straordinario che abbia mai visto.

Buio su "zona posto deserto". LOUFOCK, CAPO S.R. e MEDICO escono. Luce su "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R. è alla sua scrivania e consulta delle carte.

LOUFOCK - (entrando e sedendosi) L'assassinio del commissario è arrestato. Le mie deduzioni non mi avevano ingannato. È così come pensavo.

CAPO S.R. - (timoroso) È un mostro spaventoso con delle mani minuscole e dei piedi enormi?

LOUFOCK - No. È un uomo normale. Ma voi avrete la chiave dell'enigma. L'uomo è di là, vi farà lui stesso il resoconto del crimine, (verso la quinta di destra) Fare entrare il burattinaio.

CAPO S.R. - II burattinaio?

BURATTINAIO entra, accompagnato da AGENTE.

LOUFOCK - Parlate, burattinaio!

BURATTINAIO - È una pietosa storia, la mia. Un tempo avevo una moglie che adoravo, e potevo considerarmi, a quell'epoca, come il più felice marionettista, (con tono sognante) Andavamo gaiamente di villaggio in villaggio e di città in città, e i bambini accoglievano dappertutto con soddisfazione l'arrivo del nostro "Teatro dei Burattini". Mia moglie faceva accomodare i bambini in attesa ed io facevo recitare ai miei burattini i pezzi più gioiosi del repertorio.

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Alla sera, dopo la rappresentazione, come eravamo felici nella nostra modesta roulotte! Allora, con abili pennellate, io dipingevo le facce di legno dei miei attori, la mia cara moglie cuciva loro dei nuovi costumi. Era la felicità, (improvvisamente triste) Effimera, ahimè! Poiché un giorno, mia moglie si lasciò ammaliare da un giovanotto elegante che, per farle la corte, assisteva a tutte le nostre rappresentazioni. Avrei dovuto diffidare, vedendo quel giovanotto con il monocolo seduto in mezzo ai bambini! Ma, tutto preso dalla mia arte, non vedevo niente, niente, ahimè! Lei partì con lui durante una rappresentazione, durante la quale facevo muovere gioiosamente Pulcinella ed Arlecchino. Da un foro nella tela, li vidi allontanarsi rapidamente, ma non potevo pensare di seguirli: lo spettacolo era cominciato. Continuai dunque nella rappresentazione, facendo terribili sforzi per non far singhiozzare Pulcinella nel mezzo delle sue gioiose battute. Infine, il sipario calò. Corsi per seguirli. Troppo tardi! I miserabili erano spariti! Dopo quel triste giorno, sono ormai passati dieci anni, ho vissuto tutto solo con i miei poveri burattini. Ma io serbavo, nel mio cuore, un astio terribile per l'uomo che aveva rapito la mia felicità. Vendicarmi! Fu questo, ormai, lo scopo della mia esistenza. Infine, dopo dieci anni di ricerche, a forza di attraversare le città con il mio "Teatro dei Burattini", il caso mi fece ritrovare colui che aveva causato l'infelicità della mia vita. Appresi che era commissario di polizia. Mi risolsi a combattere in singolar tenzone. Ma mi mancava un'arma. Non possedevo né un revolver né un pugnale. Allora, di cosa mi sarei potuto servire? Una sola arma mi era familiare: il randello che facevo manovrare a Pulcinella con tanta destrezza. Subito una meravigliosa idea germogliò nel mio cervello: "Ma, certo! Gridai! Pulcinella, nel teatrino, ha sempre pestato il poliziotto! Allora, niente di più semplice, è con il mio Pulcinella in mano che sfiderò il commissario".

CAPO S.R. - (sorpreso) Con Pulcinella?

BURATTINAIO - Sì. Misi la mano dentro Pulcinella, come per la rappresentazione. Le sue due piccole braccia, mosse dalle mie dita, afferrarono l'usuale randello, ed io andai da lui, nascosto sotto il mio mantello.

CAPO S.R. - Ma come potevate accoppare la vostra vittima essendo ingombrato dal burattino?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

BURATTINAIO - No: la forza dell'abitudine. Senza il mio Pulcinella sulla punta delle dita, non avrei mai potuto usare il randello con tanta abilità. E poi lo portai con me soprattutto perché con lui ero sicuro di vincere, in quanto lui pestava sempre il poliziotto nel teatrino. Avevo calcolato tutto. Per rientrare a casa il commissario doveva attraversare quel posto deserto. Mi nascosi e spuntai fuori all'improvviso, davanti a lui. (da questo punto m/ma anche gli stati d'animo) "Io sono il burattinaio al quale, un giorno, rubaste la moglie - gli dissi - e vengo a vendicarmi". "Volete assassinarmi?" gridò il commissario, pallido di paura. "No! Vengo a sfidarvi in un duello leale. Ecco la mia arma!". E, dicendo queste parole, sollevai il mio mantello e mostrai Pulcinella armato di randello.

(BURATTINAIO estrae dalla tasca un burattino di Pulcinella e gli mette la mano dentro, poi mette, tra braccia della marionetta, un piccolo randello.) "Che vuoi dire?" balbettò il commissario. "Vuoi dire che voi dovete prendere questo randello - e gli diedi un randello come quello di Pulcinella - e difendervi". "E ridicolo! - urlò di rabbia il commissario - Io, battermi con Pulcinella! Io, un commissario!". "Allora, in guardia!", gridai. E per sollecitarlo, gli feci assestare dal mio Pulcinella, un bel colpo di randello sul cranio. Questo primo contatto dovette esasperare il mio nemico.

(BURATTINAIO, con l'altra mano, solleva un altro piccolo randello. Poi prosegue in un crescendo di eccitazione) A sua volta, il commissario alzò il suo randello ma, proprio come pensavo, Pulcinella, che io facevo muovere, parò il colpo e fece volare il randello del commissario a dieci passi. Allora una terribile gragnola di colpi di randello si abbatte sul cranio del mio nemico. Ah, come le dava di cuore il mio bravo Pulcinella! Mi sembrava che non ero più io a colpire! Avrei detto che era lo spirito di Pulcinella ad animare il mio braccio! E colpiva, e colpiva! Aveva l'aria di essere fiero di pestare un vero poliziotto in carne ed ossa, un poliziotto vero, non uno di legno! All'improvviso il commissario crollò. Io fuggii. Mi ero vendicato. Malauguratamente, avevo lasciato cadere sul luogo del duello il piccolo strumento di ferro bianco chiamato "pivetta" e che ci serve per fare la voce di Pulcinella. Questo semplice oggetto, e le impronte della mani di Pulcinella, furono sufficiente al grande detective Loufock-Holmès, per capire tutto in qualche secondo e catturarmi. Io non mi pento di niente! I burattini sono i miei soli amici! (mostrando il Pulcinella, con emozione) Lasciatemelo! Vi prego!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

Buio in scena.

LOUFOCK, CAPO S.R. e BURATTINAIO escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso di "Uno strano suicidio".

SCENA 7 - UNO STRANO SUICIDIO

LOUFOCK. BOIA DI SARDINE, DISCEPOLO

Scena "Studio di Loufock" (sedie, tavolo e cartello con scritta "Studio di Deduzione"). LOUFOCK è seduto al tavolo e fuma la pipa mentre sfoglia le carte. DISCEPOLO entra accompagnando BOIA.

BOIA - (entrando) Signore, sono venuto per sottoporre al vostro geniale talento deduttivo la mia misteriosa ed inesplicabile situazione: per dieci anni ho esercitato il mestiere di boia di sardine...

LOUFOCK - (alzandosi e stringendo la mano all'uomo) Boia di sardine?

BOIA - Sì: boia in una grande fabbrica di scatolame. Ero incaricato di decapitare le sardine, prima che fossero messe in scatola. A forza di veder cadere le teste, divenni nevrastenico. Decisi quindi di suicidarmi. Prima di continuare il mio racconto, permettete una domanda? Sono visibile a occhio nudo?

LOUFOCK - Perfettamente visibile. D'altra parte, è naturale.

BOIA - Non direte più che è naturale dopo che saprete che io sono morto da due ore, (effetto musicale suspense)

LOUFOCK - (interessato) Che dite?

BOIA - Dico che questa mattina io misi in atto il mio primo progetto di suicidio. Con l'aiuto di una solida corda mi sono appeso al soffitto della mia sala da pranzo, al numero 7 di rue de la Tombe-Issoire.

LOUFOCK - È impossibile, perché voi siete qui.

BOIA - Eppure è la verità. In questo momento io sono appeso a casa mia e, al tempo stesso, sono qui.

LOUFOCK - Tutto ciò è strano, (alzandosi) Mi recherò a casa vostra per constatare personalmente se siete davvero appeso al soffitto della vostra sala da pranzo. Io deduco, al momento, che voi siete stato vittima di un'allucinazione. Voi mi attenderete qui, in compagnia del mio fedele discepolo.

LOUFOCK esce e rientra poco dopo.

LOUFOCK - Avete ragione, signore. Il vostro corpo è, in effetti, appeso al soffitto della vostra sala da pranzo.

BOIA - (sconvolto) Allora chi sono io? Chi sono io?

LOUFOCK - Calmatevi. Tornando ho fatto le mie deduzioni. Voi siete certamente lo spinto del corpo appeso a casa vostra. Vi siete rimaterializzato immediatamente dopo il suicidio ed avete preso l'aspetto e gli abiti del corpo che avevate appena lasciato. Un dettaglio, però, mi ha colpito.

VISITATORE - (ansioso) Quale?

LOUFOCK - Voi portate degli stivaletti neri, e il corpo a casa vostra porta degli stivaletti gialli.

BOIA - (sussultando) Gialli? Avete detto gialli? LOUFOCK - Sì, gialli. Ne deduco che...

BOIA - Andate al diavolo con le vostre deduzioni. Capisco tutto, adesso! Io sono un assassino!

LOUFOCK - Un assassino?

BOIA - Sì. Io abito con mio fratello gemello. A parte gli stivaletti, noi di rassomigliamo in modo sorprendente. Allora, è semplice: al posto di passare la corda attorno al mio collo, mio sono sbagliato e...

LOUFOCK - Voi l'avete passato attorno al collo di vostro fratello.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

BOIA - Sì. Mi sono confuso con mio fratello gemello. E credendo di impiccare me, ho impiccato lui. Però, sono proprio distratto!

BOIA esce. Buio su zona "Studio di Loufock". LOUFOCK e DISCEPOLO escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "La cavallerizza calva".

SCENA 8-LA CAVALLERIZZA CALVA

PORTIERE. CAPO S.R.. MEDICO, LOUFOCK. AGENTE. PRIMO FRATELLO e SECONDO FRATELLO

Sulla sinistra "zona camera da letto" con un letto, un comodino, un cavallo impagliato (sagoma disegnata) ed una finestra (disegnata) sul fondo con uno dei vetri coperto da un foglio di carta di giornale strappato; sulla destra la "zona cortile" con una finestra (disegnata) sul fondo in alto. In terra, nel cortile, un corpo con la testa infilata in un grande mappamondo. Buio sulla "zona camera da letto". Luce sulla "zona cortile".

Entra PORTIERE, seguito da CAPO S.R., MEDICO e LOUFOCK.

PORTIERE - Signori, vi ho fatto chiamare in tutta fretta. La Cavallerizza Calva del sesto piano si è gettata ed è precipitata dalla finestra del suo alloggio. Ecco qui il suo cadavere, rigido, steso nel cortile.

MEDICO si china ad esaminare il corpo.

CAPOS.R. - Ma che bizzarria! La sua testa è completamente conficcata in un mappamondo.

PORTIERE - Sì, è una curiosa coincidenza. Giusto nel momento in cui la sventurata donna si gettava o veniva gettata nel vuoto, un giovanotto, che senza dubbio veniva a consegnare un globo terrestre all'istituto del primo piano, attraversava il cortile. La Cavallerizza Calva cadde con la testa in avanti sul grande mappamondo e il suo cranio sfondò l'Oceano Atlantico.

MEDICO - (dopo aver sfilato il globo terrestre dal capo della vittima) Oh! È curioso! Si direbbe che la poveretta sia morta annegata. (effetto musicale suspense)

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPOS.R. - Ma è folle! È impossibile affogarsi cadendo nell'Oceano Atlantico di un mappamondo.

LOUFOCK - (esaminando il globo terrestre) È molto possibile, al contrario, allorché l'interno del mappamondo è riempito di acqua come questo qui. Si tratta di un crimine sapientemente premeditato. Saliamo nella camera della Cavallerizza Calva. Comincio a capire.

PORTIERE, CAPO S.R. e LOUFOCK escono a destra. Buio su "zona cortile", che va sostituita con "zona ufficio Capo S.R. ". MEDICO esce. Luce su "zona camera da letto". PORTIERE, CAPO S.R. e LOUFOCK entrano, da sinistra, in "zona camera da letto".

PORTIERE - (entrando) Ecco la camera dall'anziana cavallerizza calva, che ebbe un tempo la sua ora di celebrità nel circo parigino e che si trovava, adesso, nella più grande miseria. Ella viveva in questa camera in compagnia di questo cavallo impagliato che voi vedete là, presso la finestra. Era il suo cavallo preferito ai tempi del suo splendore.

CAPO S.R. - La finestra è chiusa, ma manca un vetro. È da quell'apertura che gli aggressori della cavallerizza l'hanno lanciata nel cortile.

PORTIERE - E probabile. Quel vetro manca da molto tempo. La cavallerizza lo aveva rotto per accidente, ma, troppo povera per farne montare uno nuovo, aveva incollato al suo posto un foglio di carta.

LOUFOCK - (esaminando i pezzi di giornale in terra) Oh! Oh! Come è stato ben architettato! Comprendo tutto! Oh! Che machiavellico stratagemma! Nessuno ha gettato la cavallerizza dalla finestra! E lei che si è lanciata nel vuoto da sola! Ella non poteva resistere alla cosa che attira le cavallerizze! (effetto musicale suspense)

PORTIERE, CAPO S.R. e LOUFOCK escono a sinistra. Buio su 'zona camera da letto". Luce su "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R. e LOUFOCK rientrano a destra nella "zona ufficio Capo S.R. " e si siedono.

AGENTE - (entrando, a LOUFOCK) Maestro, due giovanotti si dichiarano responsabili della morte della Cavallerizza Calva e sono venuti a costituirsi.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPO S.R. - Fateli entrare.

PRIMO FRATELLO e SECONDO FRATELLO entrano, accompagnati da AGENTE.

LOUFOCK - Vi attendevo. Le mie deduzioni mi avevano svelato tutto e il vostro arresto non era che una questione di ore. Comunque, per il signor Capo della Sicurezza Relativa, che non possiede il mio celebre dono deduttivo, raccontate la vostra tragica storia.

PRIMO FRATELLO - Sarò breve. Ecco la storia. Una trentina di anni fa nostro padre si innamorò follemente di una bella cavallerizza che lavorava nello stesso circo in cui lavorava lui. La crudele donna si divertì a far soffrire il nostro disgraziato padre. Un giorno, la miserabile spinse la sua crudeltà fino a saltare attraverso un cerchio di carta, preparato con le lettere d'amore del poveruomo, il quale, impazzito per la disperazione, si gettò la sera stessa dalla finestra e morì lasciando una vedova e due infanti. Qualche mese più tardi, nostra madre, inconsolabile, andò ad annegarsi nell'Oceano Atlantico. Restati soli, noi giurammo di vendicare un giorno in nostri poveri genitori, vittime della crudele cavallerizza. Noi non volevamo vendicarci con un assassinio, no! Non siamo assassini! Noi volevamo obbligarla a suicidarsi suo malgrado, a suicidarsi nello stesso modo dei nostri genitori. Una notte lanciammo abilmente un sasso che ruppe il vetro della finestra dell'anziana cavallerizza. La cavallerizza, troppo povera per far rimettere un vetro nuovo, incollò un grande pezzo di carta al posto del vetro rotto. Ormai, la nostra vendetta era assicurata. La vecchia cavallerizza calva si sarebbe gettata dalla finestra, quando noi l'avessimo deciso.

CAPO S.R. - Perché?

PRIMO FRATELLO - Perché la cavallerizza calva si ubriacava per dimenticare la sua rovina, e tutte le sere, abominevolmente ubriaca, lei montava con grande fatica sul suo cavallo impagliato e cercava di rivivere, saltellando penosamente sul suo dorso, frustino in mano, i momenti trionfali di un tempo. Fu molto facile. Durante la sua assenza, mi introdussi in casa sua e dipinsi sul vetro di carta un clown che reggeva un cerchio. Allora, come capirete, per la forza dell'abitudine e presa dall'ebbrezza dei ricordi di un tempo, la cavallerizza non esitò, vedendo davanti a sé il cerchio che

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

teneva il clown disegnato, ad attraversarlo con un salto sciagurato.

LOUFOCK - È proprio ricomponendo quel disegno fatale con i pezzi strappati del vetro di carta che ho compreso tutto all'istante.

CAPO S.R. - Perfetto. Ma perché vostro fratello attendeva nel cortile, armato di un mappamondo, la caduta della Cavallerizza Calva?

SECONDO FRATELLO - È stato per vendicare la nostra sciagurata madre, che, come vi abbiamo già detto, si annegò per la disperazione nell'Oceano Atlantico. Il mappamondo, cavo, era stato riempito con acqua salata, acqua dell'Oceano Atlantico. Occhio per occhio! Dente per dente! La nostra doppia vendetta è perfettamente riuscita! Voilà!

Buio in scena.

LOUFOCK, CAPO S.R., PRIMO FRATELLO, SECONDO FRATELLO e AGENTE escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès in "Un vero fiuto da segugio".

SCENA 9-UN VERO FIUTO DA SEGUGIO

LOUFOCK. CELEBRE CHIRURGO

Sulla destra "zona studio chirurgo"(un tavolo, due sedie e cartello con scritta "Chirurgo"). CHIRURGO è in camice bianco, di fronte a lui LOUFOCK, seduto.

LOUFOCK - Caro maestro, vengo a chiedervi un servizio: vogliate avere la compiacenza di tagliarmi il naso...

CHIRURGO - (sorpreso) Cosa?

LOUFOCK - Sì. La mia reputazione è in gioco. È assolutamente necessario che io trovi il tronco della donna tagliata in due. Sono già due mesi che lo cerco invano. E ora di usare le maniere forti. Tagliatemi il naso e vogliate trapiantarmi, al suo posto, quello di un cane da caccia. In questo modo, erediterò un vero fiuto da segugio, e questo, unito alla mie qualità naturali di deduzione, mi permetterà di smascherare il colpevole.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CHIRURGO - (meravigliato) Non posso rifiutarvi niente, geniale detective. Passiamo nella sala operatoria.

CHIRURGO e LOUFOCK escono a destra. Breve buio e poi luce di nuovo sulla "zona studio chirurgo". Durante il buio CHIRURGO ha ripreso il suo posto e ora è intento ad esaminare della carte.

LOUFOCK - (entrando) Maestro!

CHIRURGO - (alzandosi) Ebbene, mio caro detective, grazie al trapianto animale, siete riuscito a catturare l'assassino?

LOUFOCK - Ci riuscii senza fatica. L'assassino era un parrucchiere e, dopo aver imbalsamato, truccato e pettinato il tronco e la testa della sua vittima, l'ha sistemato nella sua vetrina, vicino agli altri manichini di cera che adornano tutte le vetrine dei parrucchieri. L'illusione era perfetta e, senza il mio naso canino, mi sarebbe stato impossibile scoprirlo.

CHIRURGO - Infine, siete soddisfatto? Voi, ormai, siete dotato del sottile odorato di questi simpatici animali.

LOUFOCK - Sì! Ma, ecco, c'è un piccolo inconveniente.

CHIRURGO - Quale?

LOUFOCK - Vittima della sostituzione nasale alla quale mi ha condotto la mia passione deduttiva, io non posso più guardare un cane senza correre ad annusarli sotto la coda!

Buio in scena.

FINE PRIMO ATTO

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

SECONDO ATTO

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "I tre tragici banditi".

SCENA 1O-I TRE TRAGICI BANDITI

PRIMO BANDITO, SECONDO BANDITO, TERZO BANDITO, LOUFOCK, CAPOS.R.,  VICE-CAPO S.R., AGENTE

A sinistra "zona covo banditi"(una tavolo e tre sedie); a destra "zona studio avaro"(tavolo, sedia e vetrinetta). Buio su "zona studio avaro". Luce su "zona covo banditi". PRIMO BANDITO, SECONDO BANDITO e TERZO BANDITO entrano nella "zona covo banditi".

PRIMO BANDITO - (soddisfatto) Da quando assassiniamo le persone strangolando le loro ernie, possiamo operare in tutta sicurezza.

SECONDO BANDITO - I medici dichiarano che la morte delle nostre vittime è stata accidentale.

TERZO BANDITO - (preoccupato) Il nostro metodo è di tutto riposo, ma ci costringe a scegliere la nostra clientela tra i malati d'ernia.

SECONDO BANDITO - La cosa ci obbliga a lunghe e difficili indagini preliminari.

PRIMO BANDITO - È una grande perdita di tempo.

SECONDO BANDITO - Di più, questa specializzazione riduce il nostro campo d'azione. Dei buoni affari ci sfuggono per la semplice ragione che non tutti sono afflitti dall'ernia.

TERZO BANDITO - E necessario trovare un altro modo di lavorare senza pericolo.

PRIMO BANDITO - (sorridendo) Questo modo, che cerco già da lungo tempo, credo di averlo trovato.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

SECONDO BANDITO - Parla! Primo tragico bandito.

PRIMO BANDITO - Inutile! Voi giudicherete, questa notte, il mio nuovo metodo. Un'occasione eccellente si presenta nel quartiere.

SECONDO e TERZO BANDITO - Quale occasione eccellente?

PRIMO BANDITO - Un vecchio avaro che possiede una magnifica collezione di portauova!

SECONDO e TERZO BANDITO - (sdegnati) Puah! Dei portauova!

PRIMO BANDITO - Sì! Ma sono dei superbi portauova filettati d'oro!

SECONDO e TERZO BANDITO - (entusiasti) Filettati d'oro? Meraviglioso affare!

PRIMO BANDITO - A questa sera, dunque! Vi condurrò dalla vittima.

SECONDO - A questa sera!

TERZO BANDITO - Occorrerà portare un sacco per mettere i portauova?

PRIMO BANDITO - Inutile! Non ci sovraccaricheremo con i portauova. Noi prenderemo solo i filetti d'oro. A stasera!

Buio sulla zona "rifugio covo banditi", che va trasformato in "zona radura" (rovine di antiche mura sul fondo). BANOTTT escono. Luce su "zona studio avaro". Un corpo (fantoccio) è in terra. SECONDO e TERZO BANDITO lo stanno finendo di legare. PRIMO BANDITO entra, da destra, portando due valigie.

TERZO BANDITO - (a PRIMO BANDITO)Adesso che il vecchio collezionista di portauova è steso sul pavimento, legato e imbavagliato, ci dirai come conti di farlo sparire senza lasciare tracce?

PRIMO BANDITO - (posando le valigie) È grazie al contenuto di queste due valigie che ho portato con me che vado a cancellare le prove del nostro crimine.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

SECONDO BANDITO - Come?

PRIMO BANDITO - È semplice, (aprendo una valigia) Apro la prima valigia. Ne tolgo, una ad una, le 468 sanguisughe che vi si trovano rinchiuse e le poso delicatamente sul corpo della nostra sventurata vittima (estrae e mette sul corpo le "sanguisughe"). Ecco fatto. Attendiamo!

SECONDO e TERZO BANDITO - (consultando gli orologi) Ecco, sono già venti minuti che le sanguisughe sono state posate. Capiamo sempre meno.

PRIMO BANDITO - Capirete presto! Tolgo adesso tutte le sanguisughe (le toglie e le rimette nella valigia) Il collezionista di portauova non ha più una goccia di sangue nelle vene.

SECONDO e TERZO BANDITO - Capiamo! Noi possiamo ora pugnalarlo senza timore di spargimento di sangue.

PRIMO BANDITO - Avete indovinato. Pugnaliamo la nostra vittima.

PRIMO, SECONDO e TERZO BANDITO pugnalano il corpo.

PRIMO BANDITO - (soddisfatto) Nessuna goccia di sangue versata. È meraviglioso!

TERZO BANDITO - È meraviglioso, ma il cadavere? Come conti di farlo sparire?

PRIMO BANDITO - Sparirà grazie all'enorme serpente boa contenuto nella mia seconda valigia. (PRIMO BANDITO mette la valigia verso il pubblico e la apre, con l'apertura verso di sé, in modo di coprire il fantoccio che mette, di nascosto, nella valigia e si alza, rivolto alla valigia) Mangia, Vincenzo!

SECONDO e TERZO BANDITO - Vincenzo?

 

PRIMO BANDITO - Sì. È il nome del mio serpente.

SECONDO BANDITO - (osservando dietro la valigia) Il boa ha completamente ingerito la nostra disgraziata vittima. Ma il serpente stesso diviene una prova della nostra colpevolezza. Il suo corpo, smisuratamente dilatato, attirerà certamente l'attenzione. È impossibile trasportarlo, in questo stato.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

PRIMO BANDITO - Ho tutto previsto. Prendo dalla tasca del mio soprabito questa testa di coniglio (estrae della tasca una "testa di coniglio") che attacco all'estremità della coda di Vincenzo.

SECONDO e TERZO BANDITO - Perché?

PRIMO BANDITO - Perché? Guardate. Il mio serpente comincia a ipnotizzare la testa di coniglio attaccata alla sua coda. Striscia lentamente verso di essa. Le sue fauci si aprono al massimo. Ingannato dal mio stratagemma, ingoia se stesso, credendo di ingoiare un coniglio.

TERZO BANDITO - È straordinario. Si è già ingoiato per metà. Non forma più che un piccolo cerchio... sul pavimento della stanza del crimine...

PRIMO BANDITO - Eccolo, completamente ingoiato. Niente più cadavere, niente più boa, né sangue, né tracce del crimine. Noi possiamo, senza timore, impossessarci delle filettature d'oro dei portauova.

PRIMO BANDITO richiude la valigia e prende anche l'altra. SECONDO e TERZO trafficano sulla scrivania e sulla vetrinetta. PRIMO, SECONDO e TERZO BANDITO escono a destra.

Buio sulla "zona studio avaro". Luce sulla "zona radura"a sinistra del palco.

CAPO S.R., VICE-CAPO S.R., AGENTE e LOUFOCK entrano da sinistra. LOUFOCK si ferma un po' in disparte dagli altri due ad osservare un punto in alto, verso la platea. AGENTE, che ha un ombrello, si ferma sull'attenti da una parte.

CAPO S.R. - I tre tragici banditi, che fecerosparire misteriosamente il collezionista di portauova, per rubare le filettature d'oro, sono accerchiati in questa vecchia torre (indica punto verso la platea, in alto).

VICE-CAPO S.R. - II fiuto dei nostri poliziotti ciclisti è meraviglioso, dopo che li avete obbligati ad allenarsi due ore al giorno al velodromo, per abituarli a seguire una "pista".

CAPO S.R. - Tutte le precauzioni sono state prese. I banditi tragici non possono sfuggirci, caro vice-capo della Sicurezza Relativa.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

VICE-CAPO S.R. - (soddisfatto, accennando con la testa a LOUFOCK) Il celebre detective amatoriale Loufock-Holmès osserva con sguardo geloso i nostri notevoli preparativi.

CAPO S.R. - Questa volta, non potrà vantarsi di essere stato più abile della polizia ufficiale.

VICE-CAPO S.R. - No. Oggi tutto l'onore della cattura sarà per noi.

CAPO S.R. - Sì. Tutto l'onore della cattura sarà per me. Procederemo con la forza. I miei poliziotti sono stati muniti del nuovo parapioggia blindato?

VICE-CAPO S.R. - (indicando AGENTE) Tutti i poliziotti sono muniti del nuovo parapioggia blindato.

CAPO S.R. - Allora, vado a dare il mio primo ordine, (grida, con tono da ordine militare) A-prire para-pioggia! (AGENTE apre l'ombrello, con gesti simili ad un militare che maneggia un fucile) Mi appresto ora a dare l'ordine di attacco.

VICE-CAPO S.R. - (indicando con la mano la "cima della torre", un punto in alto verso la platea) Capo! Capo! Guardate! È fantastico! È folle! Guardate!

CAPO S.R. - Cosa c'è, vice-capo della Sicurezza Relativa?

VICE-CAPO S.R. - (indicando sempre la "cima della torre") Guardate là in alto, alla sommità della torre: j banditi tragici salgono su un canotto e si allontanano nell'aria a forza di remi!

CAPO S.R. - (guardando la "cima della torre") È assurdo! Ci sfuggono! Ma il canotto non è sostenuto da niente!

VICE-CAPO S.R. - E pur tuttavia esso naviga come su delle onde invisibili. È diabolico!

CAPO S.R. - (allarmato) E già lontano. I banditi tragici remano con energia. (smarrito) Che fare? Che fare?

VICE-CAPO S.R. - (insinuante, indicando LOUFOCK) Forse Loufock-Holmès...

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPO S.R. - Sì. Consultiamo Loufock-Holmès. Forse ci toglierà dall'imbarazzo con le sue deduzioni.

VICE-CAPO S.R. - Non c'è un secondo da perdere. Consultiamo Loufock-Holmès!

CAPO S.R. e VICE-CAPO S.R. si spostano vicino a LOUFOCK e gli parlano brevemente in modo concitato, senza che il pubblico senta.

LOUFOCK - Mai, in fede mia di detective dilettante, ho avuto l'occasione di risolvere un problema più incredibile.

CAPO S.R. - (preoccupato) Sbrigatevi, di grazia!

VICE-CAPO S.R. - (osservando un punto in alto verso la platea) I tre banditi tragici remano energicamente nel canotto aereo. Essi fuggono con rapidità.

LOUFOCK - (scoraggiato) Le mie deduzioni sono impotenti a decifrare l'enigma. Non ci riesco.

CAPO S.R. - (a VICE-CAPO S.R.)Occorrerà forse telegrafare per annunciare la fuga dei banditi tragici.

VICE-CAPO S.R. - C'è appunto una stazione di telegrafo senza fili qui vicino.

LOUFOCK - (sussultando) Avete detto una stazione di telegrafo senza fili?

VICE-CAPO S.R. – Sì.

LOUFOCK - Qui vicino?

VICE-CAPO S.R. – Sì.

LOUFOCK - Ma, allora, comprendo tutto! (effetto musicale suspense)

CAPO S.R. e VICE-CAPO S.R. - Parlate! Parlate!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - I banditi tragici avevano previsto tutto! Hanno posato il loro canotto sulle onde radio della telegrafia senza fili che passano sotto la vecchia torre. Essi navigano, senza scupoli, sulle onde hertziane.

CAPO S.R. - Avrei dovuto sospettarlo. Ma è troppo tardi. I banditi tragici ci sfuggono!

LOUFOCK - No. Io ho un'idea. Corriamo alla stazione di telegrafia senza fili che si trova qui vicino. Corriamo!

CAPO S.R. - Corriamo!

CAPO.S.R., VICE CAPO S.R. e LOUFOCK escono di corsa a sinistra. AGENTE, che era rimasto con l'ombrello aperto, lo chiude e poi esce di corsa anche lui. Buio su "zona radura". A destra luce su "zona stazione telegrafica"(tavolo, sedia e telegrafo sul tavolo). CAPO S.R., VICE-CAPO S.R. e LOUFOCK entrano di corsa.

LOUFOCK - (sedendosi all'apparecchio) Mentre io telegrafo, non perdete di vista i tragici banditi.

CAPO S.R. - State tranquillo, (tirando fuori un cannocchiale) Li osserviamo molto bene grazie ai nostri cannocchiali. Ma cosa telegrafate?

LOUFOCK - (usando il telegrafo) Lo saprete tra poco.

CAPO S.R. - (osservando con il cannocchiale il "canotto aereo", in un punto alto verso la platea) Ah! Che strano!

VICE-CAPO S.R. - (osservando anche lui con un cannocchiale) Il canotto dei banditi tragici è violentemente scosso.

CAPO S.R. - È vero. I visi dei banditi tragici esprimono viva inquietudine.

VICE-CAPO S.R. - Oh! Il canotto è ora sollevato come si navigasse su di un oceano infunato.

CAPO S.R. - È fantastico! I banditi tragici sono terrorizzati. Fanno vani sforzi per remare. Il canotto è sballottato come un fuscello di paglia.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

VICE-CAPO S.R. - (abbassando il cannocchiale come ad osservare la caduta) Ah! E favoloso! Il canotto è violentemente proiettato fuori delle onde radio infuriate. Esso trascina nella caduta i banditi tragici che stanno per rovinare al suolo.

CAPO S.R. - Ma come è potuto accadere?

LOUFOCK - Sono stato io a sollevare una tempesta di onde hertziane per arrestare i banditi in fuga.

CAPO S.R. - Una tempesta? E come?

LOUFOCK - Ho telegrafato delle frasi senza senso.

CAPO S.R. - Delle frasi senza senso?

LOUFOCK - Sì, senza senso. Queste frasi senza senso, non avendo una appunto direzione precisa, hanno fatto andare le onde radio avanti e indietro ed hanno causato delle ondate. Queste ondate, alimentate dal vento che soffia nella pianura, si sono sollevate alte come le ondate dell'Oceano ed hanno scatenato una terribile tempesta di ondate radio che è stata fatale ai banditi tragici.

CAPO S.R. - (frase, con gelosia) Ma perché non ho avuto io questa idea? Eppure era così semplice.

Buio inscena.

LOUFOCK, CAPO S.R. e VICE-CAPO S.R. escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso di "Un dramma passionale".

SCENA 11 - UN DRAMMA PASSIONALE

CAPO S.R., LOUFOCK, UOMO S.U.

Sulla scena una "zona terreno incolto"sulla sinistra (un albero striminzito, un cespuglio ed un "piede umano", dentro uno stivaletto basso, sul terreno) ed una "zona ufficio Capo S.R. "sulla destra (una scrivania e tre sedie, uno schedario). Luce sulla "zona terreno incolto"e buio sulla "zona ufficio Capo S.R."

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPO S.R. e LOUFOCK entrano da sinistra.

CAPOS.R. - (a LOUFOCK, indicando il piede) Questo piede che giace inanimato sul suolo è stato scoperto questa mattina in questo terreno incolto.

LOUFOCK - (prendendo il piede ed esaminandolo con la lente) È un piede di uomo di mondo. E calzato con eleganza, (sussultando improvvisamente) Oh! Oh! Questo è strano!

CAPO S.R. - Che c'è, maestro?

LOUFOCK - Guardate, qui sulla punta dello stivaletto, questa impronta misteriosa.

CAPO S.R. - (guardando e trasalendo) Oh! Si direbbero delle impronte di denti, di denti mostruosi.

LOUFOCK - Sì, non sono dei denti umani che hanno morso il piede del morto! Si direbbe che... (esamina l'impronta con la lente) Oh! Oh! Comincio a comprendere!

Entra UOMO S.U. (con sopraccigli folti e uniti) e si avvicina.

UOMO S.U. - Inutile cercare a lungo, grande detective: sono io l'assassino.

LOUFOCK - E proprio come pensavo. Quest'uomo ha i sopraccigli uniti, segno di gelosia. Io deduco rapidamente che ci troviamo dinanzi a un dramma passionale, a un dramma della gelosia.

UOMO S.U. - (entusiasta) Meravigliosa deduzione! Solo il grande Loufock-Holmès poteva intuire il segreto del mio animo geloso. Sì, è un dramma della gelosia, e mi accingo a raccontare la tragica storia di questo "piede che non si muove".

CAPO S.R. - Raggiungiamo in tutta fretta il mio ufficio. Lì potremo conversare meglio.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPO S.R., LOUFOCK e UOMO S.U. escono a sinistra. Buio su "zona terreno incolto". Luce su "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R., LOUFOCK e UOMO S.U. entrano e si siedono.

CAPOS.R. - Prego, sedete, (a UOMO S.U.)Parlate, Uomo dai Sopraccigli Uniti, narrateci l'orribile racconto del vostro misterioso assassinio.

UOMO S.U. - Sarò breve. Ecco: io adoravo mia moglie e vivevamo felici, quando un giorno commisi l'imprudenza di portare a casa un compagno di scuola, ritrovato per caso. Dalla prima visita ebbi il presentimento che il miserabile bramasse la mia amata sposa. Ahimè! La sfortunata e debole creatura si lasciò conquistare dalle occhiate infernali del don Giovanni, e io compresi che il mio disonore non era che una questione di giorni o di un'occasione favorevole. Ah! Le orribili cene, gli orribili pasti, la bocca contratta in un falso sorriso, pativo il martirio pensando che forse, sotto il tavolo, all'ombra complice della tovaglia, il piede del mio compagno di scuola premeva con amore quello di mia moglie.

Il dubbio, l'orribile dubbio invase il mio cervello e io sentivo che, poco a poco, m'incamminavo vero la pazzia sanguinaria.

Inventai mille pretesti per gettarmi bruscamente sotto il tavolo, durante il pranzo, per cercare di sorprendere i loro piedi in flagrante delitto. Lasciai cadere, in successione, la forchetta, il coltello, la salvietta, la minestra in brodo, e mi chinavo rapidamente per raccoglierli e cercare di scrutare tra le tenebre sotto il tavolo. Ma invano, sempre invano! Fu allora che un'idea diabolica scaturì nel mio cervello impazzito: feci costruire una trappola, una specie di tagliola per lupi in miniatura, con i denti d'acciaio.

LOUFOCK - (frase) E proprio questo che avevo intuito.

UOMO S.U. - Quando ebbi la tagliola per lupi in miniatura, la fissai saldamente ad uno degli stivaletti di mia moglie, ben nascosta sotto il nodo di un laccio.

CAPO S.R. - Ma vostra moglie non se ne accorse...

UOMO S.U. - No. Mia moglie è miope. Inoltre, la cameriera che la calzava era la mia anima dannata. Quel giorno, avevo invitato a cena il mio compagno di scuola. Seduto al fianco di mia moglie, il miserabile faceva il galante e lanciava le più ipocrite occhiate. Ad un tratto intesi il rumore secco e caratteristico della tagliola che scatta. Il mio compagno di scuola lanciò un orribile urlo di dolore. Mia moglie, indovinando tutto, svenne all'istante. (con tono di derisione) "Ah! Ah! - gridai - eccovi preso in trappola, signor don Giovanni! Ah! Traditore! Preso in trappola come un lupo predatore! Preso al 'laccio'!"

Il disgraziato cercò di liberare il piede dalla tagliola d'acciaio. Io assaporai la mia vendetta. Infine, per farla finita, presi il mio revolver e, secondo la tradizione, abbattei l'amante di mia moglie. Poi, disserrate le mascelle della "trappola d'amore", tagliai il piede del mio compagno di scuola all'altezza dello stivaletto e, volgendomi garbatamente a mia moglie che stava rinvenendo:

"Una buona caccia, signora, permettetemi di farvi omaggio della zampa", le dissi, tendendole quella del suo amante. Mia moglie svenne di nuovo. Quanto a me, presi il piede del morto e uscii per andare a gettarlo nel terreno incolto. Avevo intenzione di far sparire così, pezzo a pezzo, il cadavere dal mio domicilio. Ma, tornando dopo aver lasciato il piede nel campo incolto, riflettei bruscamente che il mio crimine era un crimine passionale. Allora, scoppiai a ridere e sono venuto a costituirmi, sicuro dell'impunità e certo dell'assoluzione!

Buio inscena.

LOUFOCK, CAPO S.R. e UOMO S.U. escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "I pirati delle rotaie"

SCENA 12- I PIRATI DELLE ROTAIE

CAPO S.R.. LOUFOCK. AGENTE. GUARDIANO. PRIMO BANDITO-VACCA. SECONDO BANDITO-VACCA, VACCA

Sulla destra del palco "zona ufficio Capo S.R. " con tavolo e sedie; sulla sinistra "zona scompartimento di treno". Buio su "zona scompartimento di treno". Luce su "zona ufficio Capo S.R. ".

CAPO S.R. è seduto, intento a leggere delle carte. LOUFOCK entra.

CAPOS.R. - (alzandosi) Maestro, vi ho fatto avvisare in tutta fretta. Sono stato informato per telefono che il treno n. 11 è stato attaccato, circa un'ora fa, come a dire giusto a mezzogiorno, dai lupi.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - Dai lupi?

CAPO S.R. - Volevo dire da banditi mascherati da lupi. E nel vagone ristorante, che i banditi fecero irruzione, durante il pranzo. Spianando le loro browning sui viaggiatori seduti a tavola, gli audaci criminali, dopo aver gridato "In alto le mani!", derubarono rapidamente le loro vittime terrorizzate. Nel corso di questo attacco diurno senza precedenti, uno sfortunato cameriere del vagone ristorante ha avuto le cervello bruciate.

LOUFOCK - I banditi hanno tirato su di lui?

CAPO S.R. - No. Lo sventurato cameriere stava portando una zuppiera di brodo fumante a un cliente, allorché i banditi spuntarono fuori urlando "In alto le mani!" Il cameriere, spaventato, obbedì, sollevò bruscamente le braccia e lasciò cadere sul suo cranio calvo la minestra bollente che gli bruciò le cervello. Fatto il colpo, i banditi fecero scattare il segnale di allarme e, come il treno rallentò, saltarono sulla strada ferrata e si dileguarono nella luce del giorno! I gendarmi hanno interrogato inutilmente, nei campi che costeggiano la strada ferrata, i contadini, le guardiane d'oche e i guardiani di vacche.

LOUFOCK - (bruscamente) Oh! Oh! Io comincio a comprendere. Datemi l'orario ferroviario, presto!

CAPO S.R. consegna a LOUFOCK un libro. LOUFOCK lo apre e lo scorre febbrilmente.

LOUFOCK - (indicando una pagina) Presto! Partiamo! È l'una di pomeriggio e un espresso che fa lo stesso tragitto del treno n. 11, parte tra venti minuti. Partiamo!

CAPO S.R. - Ma, maestro, in auto...

LOUFOCK - No. È assolutamente necessario che io faccia lo stesso percorso del rapido attaccato. Per scoprire la tragica pista - ricordate bene quello che vi dico, è della massima importanza - è assolutamente necessario sapere se le vacche guardano sempre i treni passare!...

CAPO S.R. - (inquieto) Maestro... la calura... vi ha fatto?...

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - No, non sono impazzito. Partiamo! Se le mie deduzioni sono esatte, gli occhi delle vacche mi daranno la chiave dell'enigma.

LOUFOCK e CAPO S.R. escono di corsa a destra. Buio su "zona Ufficio Capo S.R."che va trasformato in "zona prato"(staccionata"). LOUFOCK, CAPO S.R. e AGENTE entrano da sinistra e si siedono, uno di fronte all'altro, nello scompartimento del vagone ferroviario. Luce su "zona scompartimento di treno"e rumore di treno che cammina, mentre LOUFOCK, CAPO S.R. e AGENTE si muovono per il movimento del treno.

LOUFOCK - (osservando dal finestrino) Secondo le mie istruzioni, il treno, carico di considerevoli forze di polizia, marcia molto lentamente e si arresterà al mio primo segnale.

CAPO S.R. - Ci stiamo avvicinando al luogo dove, approssimativamente, i banditi saltarono sulla strada ferrata.

LOUFOCK - Silenzio! Io punto i miei occhi sul luogo approssimativo e... Oh! Oh! Ecco qualcosa di strano!...

CAPO S.R. - Che succede, maestro?

LOUFOCK - Le mie deduzioni non mi ingannarono!... Ci sono delle vacche che non guardano passare i treni!

CAPO S.R. - Ma insomma, maestro, mi volete spiegare?...

LOUFOCK - Ho compreso tutto ora! Ah! I banditi avevano ben macchinato il loro colpo. Do il segnale di arresto! Li teniamo!

Il treno si ferma con uno stridio di freni. LOUFOCK estrae il revolver e esce a sinistra, seguito da CAPO S.R. e AGENTE. Buio sulla "zona scompartimento di treno". Luce, a destra, su "zona prato"(staccionata). GUARDIANO, PRIMO BANDITO-VACCA e SECONDO BANDITO- VACCA sono in scena (i banditi-vacca dovrebbero aver un costume da vacca con maschera). GUARDIANO guarda verso le "vacche". PRIMO BANDITO -VACCA e SECONDO BANDITO-VACCA guardano verso terra. LOUFOCK, CAPO S.R. e AGENTE arrivano, da destra, di corsa.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPOS.R. - (frase) Il maestro dei detective è impazzito. Ci trascina in un prato dove un buon contadino guarda le sue pacifiche vacche.

LOUFOCK - (a AGENTE)Circondate le vacche! (a GUARDIANO)In alto le mani!

GUARDIANO - (frase) Loufock-Holmès! Tutto è perduto! (alza le mani)

LOUFOCK- (avvicinandosi a PRIMA VACCA-BANDITO e puntando il revolver) Ogni resistenza è inutile! Uscite! O faccio fuoco!

Il costume da vacca si apre e PRIMO BANDITO esce allo scoperto dal nascondiglio, con le mani in alto. AGENTE lega GUARDIANO e PRIMO BANDITO e li porta fuori.

CAPOS.R. - (confuso) Era una falsa vacca, dissimulata in mezzo a quelle vere!

LOUFOCK - E non è la sola. Ce n'è ancora un'altra che nasconde il secondo bandito (si avvicina a SECONDO BANDITO-VACCA) Arrendetevi! Uscite!

SECONDA VACCA-BANDITO - (con voce sorda che proviene dall'interno) Morte alle vacche! (un colpo di pistola parte dalla vacca verso LOUFOCK, LOUFOCK spara verso SECONDO BANDITO- VACCA che cade in terra, abbattuto)

CAPOS.R. - Ah! Maestro, dunque avete indovinato tutto!

LOUFOCK - Non indovino niente. Solo le mie possenti deduzioni mi hanno permesso di scoprire il trucco delle false vacche. Tutte le vacche, senza eccezione, guardavano passare il nostro treno, tutte salvo le due di questa mandria che fissavano il suolo con ostinazione. Dedurre da queste osservazioni che le due sole vacche che non guardavano il treno passare erano false fu per me affare di un secondo, e il resto lo sapete.

VACCA entra in scena.

CAPOS.R. - Sublime deduzione! Ma, ora che ci penso! Altri banditi sono forse dissimulati in false vacche?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - (categorico) Non c'erano che due false vacche.

CAPO S.R. - (indicando VACCA) Tuttavia, questa qui resta immobile, mi sembra sospetta. (CAPO S.R. da un pugno a VACCA) Uscite! In nome della Legge! (VACCA gli da un calcio e fa rotolare CAPO S.R. in terra)

LOUFOCK - Ebbene? Cosa vi dicevo?

CAPO S.R. - (alzandosi e massaggiandosi la schiena) Avete ragione, maestro! Quella è una vera vacca!

Buio inscena.

CAPO S.R., LOUFOCK e VACCA escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e "II mistero della Rue Morse"

SCENA 13 - IL MISTERO DELLA RUE MORSE

CAPO S.R., LOUFOCK, PORTIERE, VICINO, MAGGIORDOMO, CHIRURGO

Sulla sinistra "zona rue Morse"(targa con nome della via "Rue Samuel Morse", in alto e due "corpi"in terra); sulla destra "zona ufficio Capo S.R. ". Buio nella "zona ufficio Capo S.R. ". Luce nella "zona rue Morse"(in terra ci sono due corpi, vicino la targa un portone davanti al quale sono PORTIERE e VICINO).

CAPOS.R. - (entrando con LOUFOCK)Maestro, vi ho fatto avvisare in tutta fretta. Un caso dei più misteriosi ha messo in subbuglio Rue Morse. Sono stati scoperti, questa mattina, spiaccicati sul marciapiede, l'uomo e la donna che vedete, ed io ho proibito di spostare i corpi prima del vostro arrivo.

LOUFOCK - (esaminando i corpi con la lente) Constato, ad un primo esame, che i due cadaveri sono in camicia da notte, e deduco subito che queste due persone sono cadute dall'immobile davanti al quale ci troviamo.

CAPO S.R. - Magnifica deduzione! In effetti, maestro, l'anziano signore in camicia da notte è il principale inquilino di questo immobile e la giovinetta, spiaccicata vicino a lui, è la sua domestica.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - Qualche dettaglio particolare da segnalare?

CAPO S.R. - Sì, ma un dettaglio senza importanza. Allorché furono scoperti i due cadaveri, questa mattina, l'anziano signore non era ancora morto e cantarellò, tra i rantoli, queste parole di una popolare filastrocca:

"Dove sei stata, gatta gattina?

In Inghilterra dalla Regina.

Gatta gattina, che hai fatto dopo?

Ho avuto a cena..."

Poi ha reso l'ultimo sospiro senza avere la forza di arrivare a "topo".

LOUFOCK - Arrivare a "topo"?

CAPO S.R. - Sì, per terminare la filastrocca "Ho avuto a cena un pesce ed un topo." Voi vedete, maestro, che è un dettaglio insignificante.

LOUFOCK - Tale non è, a mio avviso. Questo dettaglio, al contrario, proietta per me una grande luce nelle tenebre che ci circondano. Io comincio a comprendere!

CAPO S.R. - Come? Maestro... come...

LOUFOCK - Sì, io ho la quasi certezza che queste due persone siano cadute dal tetto dalla casa. Andiamo a interrogare il vicino di mansarda. Parliamo con il portiere.

PORTIERE si avvicina.

PORTIERE - Ah, signori! Che terribile disgrazia! Ma doveva finire così, l'avevo previsto! Da qualche tempo, il mio inquilino principale era irriconoscibile. Egli, così perbene, di abitudini così decorose, non pensava ad altro che alle gonnelle! E la sua sfortunata giovane domestica mi diceva proprio l'altro giorno: "II mio padrone è un vecchio disgustoso; mi segue in tutti gli angoli ed io ho paura che una di queste notti egli avrà l'audacia di importunarmi nella mia camera in mansarda. Io voglio dirgli di darmi gli otto giorni!". Il vicino di mansarda è qui. Potete interrogarlo, signori della polizia.

PORTIERE fa un segno a VICINO, che si avvicina.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - (a VICINO)Avete sentito qualche cosa di anormale, questa notte, nella camera della domestica?

VICINO - Signori, io esercito la professione di fabbricante di locomotive in camera e...

LOUFOCK - Voi fabbricate locomotive nella vostra camera?

VICINO - Sì. Delle locomotive e dei treni per bambini, naturalmente. Ero dunque, questa notte, occupato a collaudare il treno che stavo per completare, e il mio treno aveva appena lasciato la stazione, allorché intesi uno scoppio di voci nella camera della defunta domestica. Per ascoltare meglio, arrestai il treno nel momento in cui stava per entrare nella galleria e tesi le orecchie. Una voce, quella della domestica, diceva, con un tono indignato: "Metta giù le zampe! Poi il rumore di una sedia che cadeva, un grido soffocato e più niente... il silenzio.

LOUFOCK - E voi, non vi siete affacciato per vedere cosa era successo?

VICINO - Non avevo il tempo, il mio treno era in ritardo, e mi restava ancora da fabbricare il capostazione.

LOUFOCK - Non ne usciamo! Interrogherò il maggiordomo del defunto. (verso la quinta di sinistra) Avanzate, maggiordomo del defunto. Avete qualche rivelazione da fare?

MAGGIORDOMO entra.

MAGGIORDOMO - Sì, signori, voglio dire che il mio padrone era il più posato degli uomini, fino a che un giorno ebbe la fatale idea di farsi ringiovanire da un chirurgo, con il metodo Voronoff.

LOUFOCK - Ah, non ne dubitavo. Presto, l'indirizzo del chirurgo!

MAGGIORDOMO gli scrive l'indirizzo su un foglio.

CAPOS.R. - Lo convocherò immediatamente nel mio ufficio.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - Sì. Se le mie deduzioni non m'ingannano, solo lui potrà chiarire il mistero della rue Morse...

Buio nella "zona rue Morse". Escono TUTTI. Luce sulla "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R. è alla sua scrivania, di fronte a lui è seduto LOUFOCK.

AGENTE - (entrando) Capo, il chirurgo-innestatore-ringiovanitore è arrivato.

CAPO S.R. - Introducetelo!

LOUFOCK - (estraendo una piccola scatola dalla tasca) In questa scotolino ho il corpo del reato che provocherà la sua confessione. Lasciatemi fare.

CHIRURGO entra.

CAPOS.R. - Prendete una sedia, chirurgo-innestatore-ringiovanitore.

CHIRURGO si siede vicino alla scrivania.

LOUFOCK - (aprendo la scotolino e mettendola bruscamente sotto gli occhi di CHIRURGO) Miserabile, lo riconoscete? Osereste voi sostenere la vista di questi ghiandole testicolari?

CHIRURGO - (trasalendo) Oh, le ghiandole! Le ghiandole testicolari che avevo trapiantato al vecchio della rue.J Sono perduto! Preferisco confessare tutto! Ma, di grazia, richiudete questa scotolino! Non voglio più vedere queste ghiandole testicolari che sembrano rimproverarmi la mia infamia!

LOUFOCK - Parlate!

CHIRURGO - La mia storia, signori giudici, sarà breve. Eccola. Lo sfortunato vegliardo della rue Morse venne un giorno a trovarmi perché io lo ringiovanissi con il metodo, ideato dal grande Voronoff, del trapianto delle ghiandole testicolari di scimmia. Malauguratamente, a quel tempo - ed è questo che mi spinse a commettere l'orribile scelta - io avevo perso tutte le mie fortune al gioco, e non non avevo assolutamente la possibilità di procurarmi le scimmie necessarie all'operazione. Non volendo perdere questo affare che poteva procurarmi un buon beneficio, un'idea diabolica mi attraversò la mente e, senza pensare alle conseguenze del mio atto criminale, trapiantai al vecchio le ghiandole testicolari di un volgare gatto. Non accorgendosi del mio imbroglio, il vegliardo tornò a casa tutto allegro; ma dall'indomani il suo carattere cambiò bruscamente. Sotto l'influenza delle ghiandole del gatto, il vegliardo prese, poco a poco, la mentalità di questo animale. Sul far della notte lanciava dei lunghi languidi miagolii e le persone al suo servizio pensarono che si fosse rimbambito. Egli non smetteva di cantare la filastrocca "Gatta gattina" e leggeva solo "Il gatto con gli stivali". Ma non era ancora niente, e indovino il dramma che ha avuto luogo questa notte. La sua mentalità di gatto prendeva sempre più posto nel suo cervello: egli penetrò nella camera della domestica e, dopo averla imbavagliata, passando per l'abbaino, la portò sul tetto, per fare, come i gatti randagi, l'amore sui tetti! La poveretta voleva liberarsi dalla stretta del gatto-vegliardo ma, dibattendosi, il suo piede scivolò e cadde nella strada, trascinando il suo padrone con sé. Voilà, è certamente così, signori, che si sono svolti i tragici avvenimenti, per mia colpa!

LOUFOCK - Povero vegliardo! Se solo l'influenza delle sue ghiandole di gatto gli avesse permesso di cadere sulle gambe senza farsi male, come i gatti!

CHIRURGO - Voilà. Vi ho confessato tutto. Sono roso dai rimorsi. E adesso, mandatemi pure alla gattina. Oh, pardon, alla ghigliottina.

Buio in scena.

LOUFOCK, CAPO S.R. e CHIRURGO escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso de "L'uomo dai due profili".

SCENA 14 - L'UOMO DAI DUE PROFILI

CAPO S.R.. LOUFOCK.  VICINO. MEDICO. PAPA' PRIMA DOPO

Sulla sinistra zona "camera da letto" (letto, sedia, grande cartello con scritto "Prima-Dopo" con corda per metterlo attorno al collo): sulla destra zona "stanza di ospedale" (letto, sedia, comodino). Luce sulla "zona camera da letto " e buio sulla "zona stanza di ospedale ". PAPA 'P.O. è in terra (ha folti capelli e barba metà bianchi, a destra, e metà neri, a sinistra) e il manico di un coltello sporge dalla parte destra (infilato nell'ascella).

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPOS.R. - (entrando con LOUFOCK)Maestro, vi ho fatto avvertire in tutta fretta. L'inquilino di questa camera è stato colpito da un colpo di pugnale e il suo assassino è scomparso.

LOUFOCK - (esaminando la vittima) Che strana fisionomia! Questo viso non mi è sconosciuto! Dove diavolo l'ho veduto?

CAPO S.R. - Su tutti i giornali, maestro. La vittima esercitava la professione di uomo-réclame. La sua testa, con barba e capelli bianchi da un lato e tinti di nero dall'altro, è popolare nel mondo intero. Faceva la pubblicità ad una grande fabbrica di tinture e percorreva le strade con un cartello (indica il cartello) sul quale spiccava il leggendario motto: "Prima-Dopo!" Noi possiamo, se voi volete, maestro, raccogliere la deposizione del vicino di piano.

Indica VICINO che è entrato in quel momento.

LOUFOCK - Parlate, vicino di piano!

VICINO - Ero da poco rientrato in casa ed avevo appena cominciato a picchiare mia moglie, allorché degli scoppi di voce, provenienti dalla camera vicina, attirarono la mia attenzione: "Melanine, - dissi alla mia consorte - si direbbe che si litighi da papà "Prima-Dopo!" Ascolta!" Allora sentimmo la seguente frase, pronunciata con collera, dal vecchio uomo-réclame: "No, miserabile! Tu non disonorerai ancora la mia barba bianca!" Poi una lotta terribile dovette iniziare tra il nostro vicino ed il suo visitatore, e ad un tratto un grido terrificante ci fece trasalire, seguito subito dopo dalla caduta di un corpo. Mi precipitai sul pianerottolo, così come tutti gli inquilini vicini, e sfondammo la porta della tragica camera. Ma il misterioso assassino era scomparso!

LOUFOCK - Dalla finestra, senza dubbio...

Entra MEDICO che si china ad esaminare PAPA' P.D.

VICINO - No, la finestra era ermeticamente chiusa, e la camera non ha il camino.

LOUFOCK - (pensoso) Ecco un caso strano!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

MEDICO - (dopo aver estratto il coltello con un fazzoletto ed averlo dato a LOUFOCK) La ferita è grave, ma non la credo mortale. Mi accingo a far trasportare d'urgenza papa "Prima-Dopo" in ospedale.

MEDICO esce di corsa.

LOUFOCK - (esaminando il manico del coltello con la lente d'ingrandimento) Oh! Oh! Io comincio a comprendere!

Buio su "zona camera da letto". VICINO, LOUFOCK, PAPA’ P.D. e CAPO S.R. escono. LOUFOCK, PAPA’ P.D. e CAPO S.R. rientrano nella zona "camera di ospedale", PAPA’ P.D. si infila nel letto. Luce su "zona camera di ospedale".

CAPOS.R. - Papà Prima-Dopo è oggi fuori pericolo. Egli potrà, senza dubbio, rivelarci l'identità del suo assassino.

LOUFOCK - Grazie alle impronte digitali che ho rilevato sul manico del coltello, io conosco il nome dell'assassino. (PAPA' P.D. si muove nel letto) Ma il vecchio uomo-réclame si sveglia e ci farà lui stesso il resoconto del crimine.

PAPA’ P.D. - (con voce sofferente) No... no... non voglio dire niente... Io non posso denunciarlo... Sarebbe odioso!...

LOUFOCK - Parlate! Io so tutto!

LOUFOCK si china su PAPA' P.D. e gli sussurra delle parole all'orecchio.

PAPA'P.D. - (trasalendo, con voce sofferente) E va bene! Parlerò... Dirò tutto. Perché voi avete scoperto il terribile segreto della mia vita ! Ah, che sia maledetto il giorno in cui ho accettato la proposta della fabbrica di tintura per cui la mia testa servìda réclame! Ignoravo allora che tingendo di nero la metà della mia barba e dei miei capelli bianchi avrei provocato in me il caso del più singolare e terribile sdoppiamento della personalità!

CAPO S.R. - Sdoppiamento della personalità?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

PAPA’ P.D. - Sì. Qualche settimana dopo l'applicazione della tintura nera sulla parte sinistra del mio sistema pilifero, mi accorsi, con stupore - era forse un fenomeno di autosuggestione? - che avevo in me due anime! Un'anima di giovanotto e una da vegliardo! Io sentivo nettamente che, sia dal punto di vista morale che fisico, tutto il mio essere era diviso in due parti distinte! Una metà del mio cervello ribolliva di pensieri d'amore e di passioni folli, mentre l'altra metà conservava la calma serenità della vecchiaia. Da quel giorno, una lotta senza posa cominciò tra i miei due "me". Il mio occhio sinistro - parte giovane - non poteva guardar passare una donna senza lanciarle occhiate ardenti, e, malgrado tutti gli sforzi della "parte vecchia" di resistere, quest'infernale "parte giovane" si lanciava all'inseguimento delle giovinette e trascinava con sé la metà assennata della mia doppia personalità!

LOUFOCK - Le mie deduzioni non mi avevano ingannato!

PAPA’ P.D. - Ahimè! Presto fui obbligato, non essendo il più forte, a seguire la mia "parte giovane" nei cabaret notturni e dovetti anche - ah, schifo! -partecipare, alle orge più sfrenate! Un giorno la mia miserabile "parte giovane" si legò ad una sgualdrina ed io dovetti subire le ingiurie di questa femmina che mi trattava da "vecchio seccatore" e mi rinfacciava di disturbare, con la mia presenza, la loro intimità. Brevemente, di decadenza in decadenza, la mia infame "parte giovane" mi dichiarò, l'altra sera, che non voleva più lavorare e che la sua bella barba nera gli permetteva di farsi mantenere da una donna di facili costumi. Sentendo questo cinico proposito, gridai: "No, miserabile! Tu non disonorerai ancora la mia barba bianca!" Volevo impedirgli di uscire per andare a raggiungere quella donna di strada, e fu allora che il miserabile, fuori di sé dalla rabbia, afferrò un coltello e lo piantò nella mia parte onesta.

Ecco, signori! Vi ho detto tutto. Prima di andare, vogliate avere la bontà di legare il mio braccio sinistro al letto. Io sento che l'odioso bellimbusto dalla barba nera, che condivide il mio cuscino, ha una furiosa voglia di strangolarmi.

Buio in scena. LOUFOCK, CAPO S.R. e PAPA P.O. escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso del "La villa isolata".

SCENA 15-LA VILLA ISOLATA

CAPO S.R., MEDICO, LOUFOCK, AGENTE, TESTIMONE, EUNUCO

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

Sulla sinistra "zona salone villa" (tende, finestra, due "corpi" in terra) e sulla destra "zona ufficio Capo S.R. (tavolo, sedie, ecc). Buio sulla "zona ufficio Capo S.R. "e luce sulla "zona salone villa". MEDICO è in scena, chino sui due "corpi".

CAPOS.R. - (entrando con LOUFOCK)Maestro, sono stati scoperti questa mattina, in questa villa isolata, i due cadaveri che vedete. Un uomo e una donna i cui corpi, simili a veri colabrodo, sono trapassati da innumerevoli proiettili.

MEDICO - Ho rilevato esattamente 480 fori per cadavere, sono un totale di 960 fori per i due cadaveri.

LOUFOCK - Davvero strano! Dal numero dei proiettili impiegati, deduco immediatamente che questo crimine è l'opera di una vera banda di assassini, (esaminando il pavimento) In più rilevo dei passi "turchi" sul pavimento...

CAPO S.R. - Dei passi turchi?

LOUFOCK - Sì. E da lungo tempo che studio a fondo e che riconosco a prima vista le differenti impronte di tutti i paesi del globo. Niente è più utile per identificare un'impronta: so vedere la differenza tra un "passo lorenese", un "passo funebre" e un "passo militare". Quest'ultimo si riconosce facilmente per il suo "passo doppio". In breve, non ho dovuto che esaminare con la lente le tracce di passi per riconoscere immediatamente un "passo turco". Concludo, formalmente, che il crimine fu commesso da dei turchi.

CAPO S.R. - Grandededuzione!

AGENTE - (entrando) Maestro, un testimone auricolare chiede di essereascoltato.

LOUFOCK - Introducete il testimone auricolare.

TESTIMONE entra, ha un viso tondo e molto pallido.

CAPOS.R. - Cosa avete inteso? Parlate, testimone auricolare.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

TESTIMONE - Signori, essendo lunatico dalla nascita, questa terribile malattia mi obbliga a non uscire che di notte, durante il periodo del mese quando siamo nei quarti di luna. Sì! Come tutti gli sventurati afflitti da questa triste infermità, io subisco tutte le influenze della luna. È per questo che la mia povera testa diventa rotonda come un disco o si allunga come uno spicchio di arancia, a secondo se l'astro della notte è luna piena o un quarto di luna.

LOUFOCK - Strana malattia!

TESTIMONE - Allorché sono in luna piena, come oggi, signori, posso uscire di giorno senza farmi notare troppo. Ma, quando entro nel mio primo quarto e fino al cambio di luna, non sono davvero presentabile e non esco che di notte. Questa notte, dunque, passavo davanti alla villa del crimine verso le due del mattino e zufolavo allegramente, perché ero all'ultimo quarto e l'arrivo della luna nuova mi metteva il cuore in allegria.

LOUFOCK - Venite ai fatti!

TESTIMONE - In breve, sentii improvvisamente delle parole straniere, urlate da una voce angosciata.

LOUFOCK - Quali parole straniere?

TESTIMONE - "Arrouah! Chouya! Barca!" poi, quasi subito, una vera scarica di fucileria risuonò nella villa isolata. Un sudore di paura imperlò il mio ultimo quarto e, gambe in spalla, presi la fuga. Ecco, è quello che udii.

LOUFOCK - Voi potete ritirarvi, testimone auricolare e lunatico.

TESTIMONE esce con AGENTE.

CAPO S.R. - Questa deposizione, benché resa da una luna piena, non getta alcuna luce sul questo tenebroso affare!

LOUFOCK - Tale non è, a mio avviso. Io comincio a comprendere! Mi accingo a proseguire l'inchiesta da solo e domani, nel vostro ufficio, vi svelerò l'enigma dei cadaveri trapassati da 960 proiettili.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK esce. Buio su 'zona salone villa". CAPO S.R. esce. CAPO S.R. entra in 'zona ufficio Capo S.R. " e si siede. Luce su 'zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R. è intento ad esaminare delle carte sulla scrivania.

LOUFOCK - (entrando) La mia inchiesta è perfettamente riuscita! Grazie alla mia scoperta del "passo turco" sul pavimento, ho rapidamente sbrogliato, con la mia solita maestria, la matassa ingarbugliata di questo strano affare.

CAPO S.R. - Avete preso l'assassino, maestro?

LOUFOCK - Sì. Le ottanta assassine sono ora in prigione.

CAPO S.R. - Le ottanta assassine?

LOUFOCK - Sì. Ma l'ardente eunuco vi racconterà meglio di me questo dramma bizzarro.

CAPO S.R. - L'ardente eunuco?

LOUFOCK - E il principale testimone a carico, (ad alta voce, verso la quinta di destra) Fate entrare l'ardente eunuco.

EUNUCO entra (è vestito da turco, con turbante).

CAPO S.R. - Prima di deporre, volete dirmi il vostro nome?

EUNUCO - (sull'aria della "Bohème") Mi chiamano Mimile, ma perché?... Non lo so...

CAPO S.R. - E dove abitate?

EUNUCO - Montmartre.

CAPO S.R. - Professione?

EUNUCO - Eunuco.

CAPO S.R. - Eunuco a Montmartre? Voi scherzate?

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

EUNUCO - Mai e poi mai. Mi accingo a spiegarvi. Qualche mese fa incontrai, per caso, un vecchio amico di gioventù. M'invitò a prendere un bicchiere di birra. Accettai. Chiacchierammo. Appresi che ritornava dalla Turchia, dopo aver fatto fortuna, e che aveva portato con sé un harem di ottanta mogli. "Un harem di ottanta mogli?", dissi sorpreso. "Sì", rispose il mio compagno, "ho sistemato il mio harem in una delle mie proprietà a Parigi". "Se ti manca un eunuco", feci io scherzando, "sono a tua disposizione. Giustappunto, sono senza lavoro in questo momento". "Intesi", rispose il mio amico, divertito, "ti assumo." L'indomani, vestito con un vero vestito da eunuco, debuttai nel mio nuovo impiego.

CAPO S.R. - Ma io non vedo il rapporto tra la vostra ridicola professione e il crimine di cui ci occupiamo.

EUNUCO - Come? Ma è proprio il mio povero amico, il proprietario dell'harem, che è stato assassinato.

CAPO S.R. - Ah! Era lui?

EUNUCO - Sì. Il povero diavolo è stato troppo buono con il suo harem. Io l'avevo avvertito. Lasciava vivere le sue ottanta mogli all'europea. Lo sventurato ebbe la debolezza di autorizzare le sua donne a leggere i giornali. Fu il punto di partenza del dramma della notte scorsa. Queste creature primitive, sentendo tutte le mattine, dai giornali, i resoconti dei numerosi crimini passionali - mogli che sparavano ai mariti o sposi traditi che uccidevano le loro consorti - furono rapidamente influenzate da questi insani fatti. Immaginarono che fosse usanza, in Europa, uccidere lo sposo che tradiva la fiducia. Appresero, un giorno, che il loro marito comune aveva degli incontri con una giovane parigina, in una villa isolata della periferia. Allora, volendo seguire l'esempio delle europee, le ottanta turche giurarono di vendicarsi del loro marito infedele. Esse si recarono da un armaiolo, acquistarono ottanta revolver e...

CAPO S.R. - Ma voi, l'eunuco, avreste dovuto impedirlo...

EUNUCO - Malauguratamente, la notte del crimine, ero assente dall'harem. Io sono dotato di un formidabile temperamento amoroso, signor giudice, e...

CAPO S.R. - Sorvoliamo!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

EUNUCO - In breve, mi trovavo presso un'amichetta di Montmartre, che la mia professione di eunuco mi permetteva di mantenere convenientemente. Non appresi del dramma che all'indomani, al mio ritorno nell'harem. Le ottanta donne gelose, fiere della loro impresa che le rendeva eguali alle europee, mi raccontarono della loro terribile vendetta. Esse avevano preso venti taxi, quattro per taxi, e avevano seguito la vettura del marito che si recava dall'amante. Voi indovinate il resto: sorpresa la coppia adultera dalle ottanta mogli legittime. Gli ottanta revolver che sparano ciascuno dodici colpi, sono novecentosessanta proiettili, sugli amanti. Il mio povero amico, vedendo le prime tre mogli entrare nella villa, gridò: "Arrouah! Chouya! Barca!". Erano i nomi delle donne. Seguivano poi Fathma, Sultanetta e tutti gli altri, ma il disgraziato marito non ebbe il tempo di nominarli tutti e cadde, crivellato dalle pallottole, sul corpo della sua amante. Ecco, signori, il resoconto di questo strano crimine passionale! Ma, d'altra parte, che idea di sobbarcarsi di ottanta mogli, quando una sola è sufficiente per farvi accoppare secondo le regole, quando la tradite! Le ottanta mogli del mio defunto amico non hanno alcun rimorso. Dicono che saranno sicuramente assolte, come tutte le donne che uccidono i loro mariti per gelosia, e loro si rallegrano apertamente di essere alfine delle donne civilizzate!

Buio in scena.

LOUFOCK, CAPO S.R. e EUNUCO escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e "I misteri di Chicago".

SCENA 16-1 MISTERI DI CHICAGO

CAPO P.C.. LOUFOCK. AGENTE. MEDICO. CAMPANARO. MUTILATO. BANDITO T.U.. CAPO T.U.

Sulla destra "zona ufficio Capo P.C." (sedie, tavolo, schedario); sulla sinistra "zona interno campanile" (finestra con arco e due corde di campana che pendono). Buio su "zona interno campanile". Luce su "zona ufficio Capo P.C. ". CAPO P. C. e LOUFOCK sonoin scena, seduti uno di fronte all'altro.

CAPO P.C.- Maestro, vi ho fatto avvertire in tutta fretta. Da questa mattina, un mistero senza precedenti negli annali giudiziari degli Stati Uniti sconvolge Chicago. Le edizioni straordinarie dei giornali vi avranno

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informato che oggi, domenica di Pasqua, neppure una campana delle numerose chiese della nostra città ha potuto suonare gaiamente, secondo la tradizione.

LOUFOCK - I campanari saranno in sciopero?

CAPO P.C. - No. Ma ieri sera, sabato, tutti i campanari di Chicago hanno constatato, con stupore, che le loro campane non avevano più il batacchio!

LOUFOCK - Ma, che strano!

AGENTE - (entrando di corsa) Capo! Capo! Venite, presto! È stato trovato il campanaro della chiesa di Saint-John assassinato, con la testa imzuppata di rhum, e con mezzo uovo di Pasqua nella mani contratte! Respira ancora... Tentano di rianimarlo...

LOUFOCK - (riflettendo) Oh! Oh! Ma, che cosa singolare! Mezzo uovo di Pasqua, la testa imbevuta di rhum, la campana senza batacchio... (improvvisamente) Io comincio a intravedere una flebile luce nelle tenebre di questo misterioso affare. Corriamo!

LOUFOCK, CAPO P.C. e AGENTE escono di corsa. Buio su "zona ufficio Capo P.C.", che va cambiata in "zona davanti chiesa". Luce su "zona interno campanile". CAMPANARO è in terra (ha tra le mani mezzo uovo di Pasqua), MEDICO è chino su di lui. LOUFOCK e CAPO P. C. arrivano di corsa da quinta di sinistra.

MEDICO - (a LOUFOCK) Grazie alle mie cure energiche, il campanaro assassinato sembra riprendersi... Guardate... apre gli occhi, muove le labbra, si direbbe che vuole parlare...

CAMPANARO - (con voce flebile, roteando gli occhi) Oh! Ho paura! Ho paura! Ritorneranno! Sono là! Le vedo!...

LOUFOCK - Chi?

CAMPANARO - Le uova che parlano! Le uova che uccidono!

MEDICO - Delira, sragiona, è la fine!

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CAMPANARO - (con voce terrorizzata) Oh! Quell'uovo che avanza verso di me! Quell'uovo riccioluto! Aiuto!

LOUFOCK - Quell'uovo riccioluto?

CAMPANARO - (con voce sempre più debole) Sì, mi ha ucciso... perché ho scoperto come mai le campane non hanno più il batacchio!...

LOUFOCK - (chino sul campanaro) Parlate, parlate! Cosa avete visto?

CAMPANARO - (con un ultimo sforzo, sempre terrorizzato) Ho visto le... Oh! No, no, no! Ho paura! L'uovo riccioluto! L'uovo riccioluto! Ah! Ah! (cade morto)

LOUFOCK - Maledizione! Oh! Ma io scoprirò tutto lo stesso!

AGENTE - (entrando) Maestro, un mutilato senza gambe domanda di parlarvi con urgenza! È giù dabbasso, in strada, davanti alla chiesa.

LOUFOCK - Scendiamo, non abbiamo più niente da fare in questo campanile.

LOUFOCK, CAPO P.C. e AGENTE escono. Buio su "zona interno campanile". Sulla destra luce su "zona davanti chiesa" (sul fondo sagoma di chiesa). MUTILATO è in terra (accosciato, con le gambe piegate sotto le cosce a simulare la mutilazione delle gambe, si muove spostandosi con le braccia). LOUFOCK e CAPO P. C. arrivano di corsa dalla quinta di destra.

MUTILATO - (a LOUFOCK) Io sono il campanaro mutilato della cattedrale di San Dollaro...

LOUFOCK - Della cattedrale di San Dollaro?

MUTILATO - Sì, l'ex cattedrale di San Franco. Quando il cambio è diventato favorevole, ha cambiato il nome da San Franco a San Dollaro. Così è più ricca! Come tutti i mutilati delle gambe, io ho una grande forza nelle braccia, questo vi spiega la mia professione di campanaro. A scampanare non temo nessuno, e me ne vanto. E notate che la campana di San Dollaro è la più grande di Chicago e...

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LOUFOCK - Al fatto! Al fatto!

MUTILATO - Ecco. Mi accingevo, questa mattina a suonare un gioioso scampanio di Pasqua, allorché mi accorsi che la mia campana non era ancora ritornata.

LOUFOCK - Ritornata?

MUTILATO - Sì, ritornata da Roma. Voi sapete bene che le campane del mondo intero partono per Roma, il Giovedì Santo, e ritornano il sabato ai loro rispettivi campanili. In breve, la campana, partita giovedì assieme a tutte le altre, non è ancora ritornata fino ad ora.

LOUFOCK - (in tono soddisfatto) Sì, è proprio quello che pensavo! Le mie deduzioni non mi hanno ingannato. Questa campana ritardatario ci permetterà di pizzicare, questa notte, la più formidabile associazione a delinquere degli Stati Uniti.

CAPO P.C. - Ma io non capisco niente! Maestro, mi spiegate?

LOUFOCK - Non ancora. Questa notte, appuntamento al campanile di San Dollaro. Sarà là, se le mie deduzioni sono esatte, che penetreremo il mistero delle campane mute e l'enigma dell'uovo riccioluto, l'uovo che uccide!

LOUFOCK e CAPO P.C. escono. Buio su "zona davanti chiesa", MUTILATO esce. Luce, a sinistra, su "zona interno campanile". Entrano LOUFOCK, CAPO P. C. e AGENTE e si nascondono, in agguato.

LOUFOCK - (sottovoce) Eccoci sul posto. Non dobbiamo che attendere, per prendere sul fatto e arrestare la banda delle uova tragiche.

CAPO P.C. - La banda delle uova tragiche?

LOUFOCK - Sì. Una rapida indagine ha confermato la giustezza delle mie deduzioni. Questi banditi, in guisa di passamontagna, nascondono le loro teste dentro delle uova di Pasqua di legno dipinto, a imitazione del cioccolato. Ma, silenzio! Eccoli... Attenzione, signori!

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BANDITO U.T. e CAPO U.T. entrano in scena. Hanno la testa completamente nascosta dentro cappucci di legno a forma di uovo di Pasqua e color cioccolato. CAPO U.T. ha un vistoso ciuffo di capelli riccioluti che esce dalla sommità dell'uovo.

LOUFOCK - In alto le mani, uova! Siete fritte!

BANDITO U.T. e CAPO U.T. - Siamo cioccolato!

AGENTE e CAPO P. C. tolgono i cappucci (i cappucci potrebbero essere da due mezze uova rigide che si aprono con una cerniera su un lato) a BANDITO U.T. e CAPO U.T., che ha vistosa capigliatura riccia, e li ammanettano.

LOUFOCK - (a CAPO P.C.) Abbiamo catturato la più terribile associazione di contrabbandieri degli Stati Uniti. Hanno fatto entrare in America, con i metodi più diversi ed audaci, gli alcolici proibiti. Domandate loro, dunque, di spiegarvi il trucco incredibile, senza precedenti, che hanno immaginato per contrabbandare in tutta sicurezza.

CAPO U.T. - Ebbene, sia! Poiché siamo presi, tanto vale dire tutto. È stato nel mio cervello ingegnoso che germogliò la formidabile idea. Non sapevamo più cosa inventare per far passare di frodo gli alcolici proibiti. Fu qualche settimana prima di Pasqua che la meravigliosa ispirazione mi venne improvvisamente. Perché non utilizzare le campane che partono per Roma il Giovedì Santo e ritornano la domenica di Pasqua? Perché non utilizzarle, pensai? Il mio piano fu presto a punto. Dei complici italiani si sarebbero incaricati, all'arrivo delle campane americane a Roma, di attaccare al posto dei batacchi, precedentemente tolti, delle casse di whisky, di rhum, di gin, dei barili di champagne ed altri vini o liquori proibiti. Tutto andò molto bene. Il giorno del ritorno delle campane in America noi passammo in auto di chiesa in chiesa per prendere in consegna le casse di alcol trasportate dalla campane di Pasqua. Solo il campanaro della chiesa di Saint-John, salito prima di noi sul campanile, scoprì le casse di rhum sospese nella sua campana. Aveva già aperto una delle casse e si apprestava a bere una bottiglia di rhum allorché lo sorprendemmo. Egli si lanciò su di me, per difendersi, e afferrò, nella lotta, una manciata dei miei dannati capelli riccioluti che spuntavano dalle giunture dell'uovo-cappuccio e riuscì a togliermi metà della maschera. Non esitai allora ad accopparlo con un colpo di bottiglia di rhum.

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

Si sente un rumore e si vede arrivare la campana ritardatario (grande sagoma di cartone con sagome di casse legate sotto).

LOUFOCK - Guardate! È riempita di casse di whisky. Comprendo che, così carica com'è, questa campana non sia potuta tornare il giorno di Pasqua.

CAPO U.T. - (sogghignando cinicamente) I nostri complici italiani hanno fatto un buon lavoro. Una cassa di più e non sarebbe tornata che il giorno della Trinità!

Buio in scena.

LOUFOCK, CAPO P.C., AGENTE, BANDITO U.T. e CAPO U.T. escono.

VOCE F.S. - (musica) Loufock-Holmès e il caso del "Il bagno fatale".

SCENA 17 - IL BAGNO FATALE

DIRETTORE, CAPO S.R., LOUFOCK, MARAT, SUGGERITORE, MEDICO, PRESTIGIATORE

Sulla sinistra "zona palcoscenico" del Casinò (vasca da bagno con dentro cadavere con viso che sporge appoggiato al bordo, sgabello e finestra dietro la vasca); sulla destra "zona ufficio Capo S.R. ". Buio su "zona ufficio Capo S.R. ". Luce su "zona palcoscenico". MARAT è nella vasca, con il viso appoggiato al bordo.

DIRETTORE passeggia nervosamente avanti e indietro. Entrano LOUFOCK e CAPO S.R., da sinistra.

DIRETTORE - Che tragica serata! "Marat", il dramma in un atto, inserito nel programma di varietà del Casinò, tra il numero dei "Danzatori sulla lingua" e quello del "Prestigiatore Mondano", è stato poco fa sinistramente interrotto! L'interprete nel ruolo di Marat è morto all'improvviso in scena nella vasca, davanti alla sua sventurata consorte che interpretava il ruolo di Carlotta Corday. Ho fatto abbassare il sipario in tutta fretta per nascondere agli spettatori la penosa vista di una Carlotta Corday che abbraccia in lacrime il corpo inanimato di Marat!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

CAPO S.R. - (a LOUFOCK) Maestro, se volete, possiamo raccogliere la testimonianza del Suggeritore dal Naso Pieno di Tabacco.

LOUFOCK fa segno di assenso. Entra SUGGERITORE (dal naso spuntano vistosi ciuffi di tabacco).

LOUFOCK - Parlate Suggeritore dal Naso Pieno di Tabacco!

SUGGERITORE - Ah, signori, dovessi vivere a lungo come un cacatoa, giammai dimenticherò l'orribile dramma di cui fui testimone dalla mia umile buca di suggeritore! Lo sfortunato Marat aveva appena cominciato il suo grande monologo nel bagno, e declamava i seguenti versi:

"Non caldo né freddo, dev'essere il bagno tiepidino!

Per rilassare il corpo di un bravo Giacobino!"

Allorché si arrestò bruscamente, gli occhi fuori dalle orbite, Marat mormorò, con voce angosciata, la misteriosa frase che io fui il solo a comprendere.

LOUFOCK - Quale frase?

SUGGERITORE - La seguente: (con tono drammatico) "Dell'acqua! Dell'acqua! Cielo! I piedi tartufati! Sono perduto!"

LOUFOCK - È come pensavo. Comincio a comprendere.

CAPO S.R. - Ma, io non capisco niente!

LOUFOCK - Domani comprenderete lo spaventoso enigma dell'acqua che uccide, dell'acqua che non bagna! (effetto musicale suspense)

Buio nella "zona palcoscenico". Luce nella "zona ufficio Capo S.R. ". CAPO S.R. è alla scrivania, LOUFOCK è seduto di fronte a lui.

CAPO S.R. - Attendiamo con impazienza i risultati dell'autopsia. Secondo le vostre istruzioni, maestro, ho convocato il Prestigiatore Mondano, amico intimo dell'artista defunto, per raccogliere la sua testimonianza.

MEDICO - (entrando sconvolto) È inverosimile! È pazzesco! Eppure è così! I risultati dell'autopsia non lasciano dubbi! È stata una congestione, provocata da un bagno fatto in piena digestione, la causa della morte dell'artista!

PierreCarni - Le avventure di Loufock-Holmès

LOUFOCK - Ne ero sicuro! Le mie deduzioni non mi hanno ingannato!

CAPO S.R. - Ma la vasca da bagno era vuota! Era una vasca da bagno da teatro, di cartapesta!

MEDICO - È strabiliante! Una congestione in una vasca da bagno senz'acqua!

LOUFOCK - Non mi resta che smascherare l'assassino.

CAPO S.R. - (sbalordito) L'assassino?

LOUFOCK - Sì. (verso la quinta di destra) Agente, fate entrare il Prestigiatore Mondano.

AGENTE entra con PRESTIGIATORE.

LOUFOCK - (a PRESTIGIATORE)Miserabile, so tutto!

PRESTIGIATORE - (sobbalzando) Loufock-Holmès! Sono perduto!

PRESTIGIATORE, con un gesto disperato, tenta di fuggire ma viene bloccato da AGENTE.

LOUFOCK - Parla, bandito! Confessa il tuo crimine machiavellico!

PRESTIGIATORE - Ebbene, sì! Sono io l'assassino! Confesso tutto, poiché non è possibile nascondervi niente, maledetto detective! Da lungo tempo ero geloso del mio amico commediante, di cui bramavo l'incantevole compagna. Sapevo che era una donna onesta, e che solo la morte del marito mi dava una possibilità di averla in seconde nozze. Mi risolsi a far sparire l'importuno e attesi pazientemente l'occasione favorevole. Questa occasione, unica, straordinaria, si presentò allorché i due commedianti misero nel loro repertorio il dramma storico "Marat". La sera del crimine, prima della rappresentazione, invitai a cena i due artisti. Il pasto fu abbondante e l'uomo, che detestavo con tutta la mia anima, si gustò dei piedi di porco tartufati, il suo piatto preferito. La cena si prolungò fino a tardi - era previsto nel mio piano - e i due commedianti arrivarono appena in tempo al Casinò per abbigliarsi ed entrare in scena. Appostate dietro le quinte, dietro la finestra della scenografia vicino alla vasca da bagno,

immobile, attendevo nell'ombra il momento di agire. Marat stava per recitare il suo monologo, allorché all'improvviso il suo sguardo incrociò il mio attraverso la finestra della scenografia. La mia professione di prestigiatore-ipnotizzatore mondano mi aveva permesso di addormentare il defunto in diverse occasioni, e io sapevo che egli non poteva resistere al misterioso potere dei miei occhi ammaliatori. Quello che avevo previsto si realizzò punto per punto. Bruscamente il commediante interruppe il suo monologo e si addormentò nel sonno ipnotico. Senza perdereun secondo gli suggerii col pensiero che la vasca era piena d'acqua.

LOUFOCK - Proprio come avevo dedotto: l'acqua che non bagna!

PRESTIGIATORE - Fu allora che Marat gridò: "Dell'acqua! Dell'acqua!". Poi subito si ricordò di essersi appena alzato da tavola, e mormorò: "Cielo! I piedi tartufati! Sono perduto!" e morì di congestione nella vasca da bagno vuota. Il trucco era perfettamente riuscito. (meccanicamente, muovendo la bacchetta, con gesto elegante) Voilà, il gioco è fatto!

LOUFOCK - (a AGENTE)Voilà, manette!

AGENTE ammanetta PRESTIGIATORE con gesto elegante.

Buio in scena.

F I N E