Le bugie hanno le gambe corte

Stampa questo copione

I BÜSII G'HAN I GAMBI CORTI

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

due atti di Barino V. e Fraccaroli M.

Titolo originario

I büsii gh’an i gambi còrti

Racconta le manovre e gli intrighi di un industriale di medio cabotaggio che spera in una “supposta” fusione della sua traballante azienda con quella ben più solida e importante di un imprenditore emigrato, ancora giovane, in Germania.

Amori segreti, amicizie “sfruttate” a copertura delle proprie magagne, tradimenti e ripicche, coinvolgono un po’ tutti i protagonisti in situazioni imbarazzanti, dalle quali ci si può districare solo con prontezza di spirito e furbesche bugie.

Ma un guaio ne tira un altro, dando così spunto a situazioni assai comiche: le bugie hanno le gambe corte…e con queste non si va lontano. Tutti ingredienti che danno vita ad un’irresistibile comicità in una girandola di scambi di ruoli che si ricomporranno solo in un concitato finale.

Personaggi:                                         

GIOVANNA VANGHINA - la padrona di casa                                       

ARTURO VANGHINA - il marito                              

GENOVEFFA - la cameriera di casa Vanghina                                     

GAETANO ZAMPITOMPI - un amico di famiglia                                              

GOTTARDO CAMOLATTI - il segretario del sig. Schwarzkopf                                     

BEATRICE - la cameriera del Bar dello Sport                                     

BEATRICE LUCCI - ospite del signor Vanghina                                  

ISOLINA - la sorella di genoveffa                                             

WILLEIM - l’autista del sig. Schwarzkopf                                             

La scena si svolge nel soggiorno di una villa di campagna. Ambiente curato anche se non lussuoso

A sinistra si trovano 2 uscite; verso la cucina e verso la sala, a destra 1 uscita verso le camere degli ospiti. La porta verso l’esterno é situata al centro.


DA SX SALA ENTRA GIOVANNA, MOGLIE DI ARTURO. E' IN ABITO ELEGANTE, MA NON DA SERA

HA UN VEZZOSO GREMBIULINO ED HA IN MANO UN BLOCK-NOTES ED UNA MATITA.

IL TELEFONO STA SQUILLANDO

GIOVANNA:              (alzando il telefono) – Pronto… Ah, buonasera signora Artemisia .... Sì, sono io, la Giovanna Vanghina… Come? ... Mi ha trovato un aiuto in cucina per questa sera? Oh, ma lei è un angelo!… E quando può arrivare? Spero il più presto possibile. .... Certo, c’è tutto da preparare ed io sono ancora in alto mare…  Va bene... va bene... la aspetto....Ma, un momento, come si chiama questa ragazza? ...Beatrice?... Bene, me la mandi appena possibile.... La ringrazio tanto, signora Artemisia.... Arrivederci e grazie ancora. (riappende) Oh, meno male!

DA SX SALA ENTRA ARTURO IN CALZONI DI VELLUTO E CAMICIA SPORTIVA A QUADRETTONI.

ARTURO:                   Con chi stavi parlando? (intanto si versa da bere e si siede sul divano)

GIOVANNA:              Con la signora Artemisia, la padrona del Caffè dello Sport. Mi  ha trovato un aiuto per questa sera

ARTURO                    (distrattamente) Ah.

GIOVANNA               Con tutta la gente che stiamo aspettando sarebbe stato troppo pesante, per me, preparare tutto il mangiare e servire anche la cena. (si siede sul divano)

ARTURO:                   Spero che il menù sia all'altezza della situazione!

GIOVANNA:              Arturo non preoccuparti; gli ospiti  saranno  trattati con i guanti (mima con il gesto).

ARTURO:                   L'altra sera, a casa dell’ingegner Balloni, il menù faceva schifo! I canelloni non sapevano né di me né di te, e le polpette avevano un gusto di saponetta!

GIOVANNA:              Oh povero  Arturo!…

ARTURO:                   Proprio povero Arturo! Per tutta la cena ho mangiato solo del gran pane! Ne avrò mangiato quasi un chilo! Però, intanto, speravo nel dessert.

GIOVANNA:              Ah sì? (distrattamente) – E cosa c’era?

ARTURO:                   Torta di pane!

GIOVANNA:              Oh!

ARTURO:                   Dove hai messo le mie camicie?

GIOVANNA:              Nel terzo cassetto in basso.

ARTURO:                   Ma di solito le sistemi nel primo cassetto in alto.

GIOVANNA:              Ma qui siamo in montagna e dobbiamo adattarci, capito? E poi è stata tua l'idea di venire in Val Sesia a trascorrere il week-end.

ARTURO                    Le stanze, almeno, sono a posto? Gli ospiti …

GIOVANNA:              (allontanandosi)… vanno serviti a puntino. Lo so, Arturo. La Genoveffa ed io abbiamo lavorato tutta la mattina come due matte per sistemarle.E’ rimasta chiusa per troppo tempo questa casa!

ARTURO:                   Sì, lo so. Dovremmo venir sù un po' più spesso.... (si alza e le si avvicina).... Ma era proprio necessario prendere un altro aiuto per questa sera? Non era sufficiente la nostra Genoveffa?

GIOVANNA:              La Genoveffa questa sera non può venire.

GENOVEFFA:           (ENTRANDO DA DX CON UN MUCCHIO DI LENZUOLA) – La Genoveffa questa sera non può venire!... Caro signor Vanghina, oggi arriva la mia sorella, che non vedo da otto anni!

ARTURO:                   Otto anni!... E dove abita, questa sua sorella? In Cina?

GENOVEFFA:           No! (Con difficoltà, pronunciando) A Illingswebsterlulu-city.

ARTURO:                   Dove?

GENOVEFFA:           (Con difficoltà, pronunciando)  A Illingswebsterlulu-city.

GIOVANNA:              In California

GENOVEFFA:           La mia sorella ha sposato un evirato…

ARTURO:                   Un evirato? Vuol dire che … (con le mano fa il gesto delle forbici)

GIOVANNA:              (spiega) – Un emigrato

GENOVEFFA:           E io cosa ho detto! Lui é andato là trentacinque anni fa.......ed é un "coltivatore di argumi"

GIOVANNA:              Agrumi.

ARTURO:                   Come potrebbero essere i mandarini, i limoni, le arance…

GENOVEFFA:           Come ho detto io!....Adesso porto queste lenzuola in lavanderia! Puzzano di muffa! (Con tono di rimprovero) Dovremmo aprirla più spesso questa casa! (Esce a sx cucina)

GIOVANNA               Adesso hai capito perché ho bisogno che qualcuno mi dia una mano?

ARTURO:                   (sospira) – Già. Dobbiamo trattarlo bene il signor Schwarzkopf.

GIOVANNA               Spero che non sia il solito tedescone, noioso.. (si siede sulla poltrona)

ARTURO:                   (va a versarsi da bere) – Noioso o no, spero che si decida a fare questa fusione con la mia industria farmaceutica. Mi aprirebbe i mercati del nord… Altrimenti… le cose si metteranno male!

GIOVANNA               La verità è che in farmaceutica bisogna precorrere i tempi! I tuoi concorrenti scoprono il Viagra… e tu scopri il callifugo Vanghina!

ARTURO                    Un formidabile rimedio contro i calli, cara la mia Giovanna! Ho dovuto lavorare 15 anni per scoprirlo! (Alzando un piede e con voce lamentosa)   15 anni di calli!

GIOVANNA               (ironica) Sicuramente una grande scoperta!

ARTURO                    Bèh, vado a cercare la mia camicia. Secondo cassetto in alto, vero?

GENOVEFFA             (entrando da sx cucina) – Terzo cassetto in basso.

ARTURO                    (imitando il tono usato precedentemente da Genoveffa) Come ho detto io, no? (Esce a sx sala)

CAMPANELLO PORTA

GIOVANNA:              Genoveffa, per piacere, guarda chi é arrivato …

GENOVEFFA:           Subito! Ma si ricordi che tra poco io devo andare perché arriva mia sorella da (Con difficoltà, pronunciando) Illingswebster… insomma, da lì! (esce)

GIOVANNA:              (mette a posto un vaso)

GENOVEFFA             (riappare) – E’ arrivato il signor Gaetano … (apre la porta e urla verso l'esterno) – Come ha detto che si chiama?

APPARE GAETANO ZAMPITOMPI

INDOSSA IL PALETO' ED HA UNA VALIGETTA IN MANO

GAETANO:                Zampitompi (entra)

GENOVEFFA:           Gaetano Zampitompi. (ride) Ma che nome!

GIOVANNA:              Va bene,  va bene! Va pure, Genoveffa.

GENOVEFFA:           ok (esce lentamente a dx).

GAETANO                 Buonasera, signora Vanghina. (posa la valigia)

GIOVANNA               Buonasera, signor Zampitompi. (Stretta di mano)

SI GUARDANO INTORNO PER ACCERARSI DI ESSERE SOLI

GIOVANNA               Oh Gaetano!

GAETANO                 Oh, Giovanna!

LEI GLI SALTA AL COLLO E LO BACIA

 SCENA GATTI

LUI LA SPINGE VIA DELICATAMENTE

GAETANO                 Lui… non c’é?

GIOVANNA               E’ di là a cercare la camicia (lo abbraccia di nuovo ) – Miao! Tesòro!

GAETANO                 (preoccupato) Stai attenta che può arrivare.

GIOVANNA               Ma nnoo … Sono tanto contenta che sei qui! E tu?

GAETANO                 Contentissimo… (più preoccupato) ma siamo matti ...è una pazzia!

GIOVANNA               Una  pazzia fantastica! Quando mio marito mi ha detto che ti aveva invitato per il week-end, l'avrei baciato!

GAETANO                 (risentito) Ah!

GIOVANNA               Spero di poter trovare un momento per stare da soli, solo noi due! Amore, solo noi due! (lo abbraccia di nuovo) Miaooo!

GAETANO                 Miaoo! Miaooo! (inquieto)  Lo spero anch’io! Ma l'Arturo è talmente invadente…!

GIOVANNA               E’ vero, é un gran ficcanaso

GAETANO                 Ecco perchè dobbiamo stare attenti a quello che facciamo!

GIOVANNA               Non preoccuparti che troveremo il momento giusto. (indicando la porta) – La tua stanza é di lì. E stanotte…  quando lui russa..…

GAETANO                 Ti  ho detto niente imprudenze… (si sente sbattere una porta - i due si dividono) – Hai sentito? E’ lui! E’ lui!   (corre a riprendere la valigia e si ferma vicino alla porta d’ingresso).

ARTURO                    (apparendo da sx sala) – Ah, sei arrivato?

GAETANO                 Sì, sono quì!

ARTURO                    Sono contento di vederti, Gaetano (stretta di mano).

GAETANO                 (sorridente - posa la valigia) E io no?… Sono contento come una pasqua!

ARTURO                    Hai persino un bel colorito! Non sei giallo come al solito.

GAETANO                 (gli dà una pacca sulla pancia) Trovo in forma anche te! E grazie del tuo invito!

ARTURO                    (prende Gaetano a braccetto e si avvia in avanti) Avremo un altro paio di ospiti … Staremo un po' stretti!

GIOVANNA               (rivolta al pubblico e gioiosa) Già, tanto stretti!

GAETANO                 Ah!

ARTURO                    Se non sbaglio é la prima volta che vieni quassù,  vero?

GAETANO                 Sì, la prima, la prima!

ARTURO                    Si sta veramente bene, da queste parti … E poi, di notte, con questo silenzio, si dorme divinamente!

GIOVANNA               (sempre gioiosa) Vedrai come starai bene nel tuo lettone!

GAETANO                 (sorridente) Sicuro !

ARTURO                    Adesso basta con i complimenti. Gli hai già fatto vedere la sua stanza, Giovanna?

GIOVANNA               No - (indicandola) – E’ quella … se vuoi portar di là la valigia …

GAETANO                 Subito… (va a prendere la valigia, fa due passi a dx, verso la stanza, poi si volta) – Allora vado?

ARTURO                    Va, va! Fai come se fossi a casa tua..... vecchio scapolone!

GAETANO                 Grazie (esce a dx verso la camera)

GIOVANNA               (sbrigativa) – Senti, io devo fare la lista delle ultime cose da acquistare per stasera. E siccome oggi è sabato ed i negozi chiudono prima …

ARTURO                    D'accordo, prepara la tua lista. Poi ti accompagno io giù in paese.

GIOVANNA               Va bene. Stai attento che, da un momento all'altro,  può arrivare qui quella ragazza!

ARTURO                    Quale ragazza??

GIOVANNA               Ma quella che mi ha mandato la proprietaria del bar Sport.

ARTURO                    Ah, sii, sii!

GIOVANNA               Allora io vado a preparare la lista! (Esce a sx verso sala )

GAETANO                 (appare da dx) – Sono qui!

ARTURO                    La stanza....ti…soddisfa?

GAETANO                 Bellissima! Sono contento, propio contento.

ARTURO                    Un whiskyno? (e incomincia a versare)

GAETANO                 Grazie (si siede sul divano)

ARTURO                    Lo sai che mi hai fatto veramente un grosso favore a venire qui? (Gli si siede accanto) Sono tanto contento anch’io. .......Anche perchè devo… si, devo chiederti un certo…

GAETANO                 … piacere? Sono a tua completa disposizione.

ARTURO                    D’altronde sei il mio migliore amico… (gli porge il whisky e gli fa un buffetto - Gaetano allunga il collo ed ha un sorriso piuttosto tirato) - L'unico vero amico della mia vita. (altro buffetto e stessa scena di Gaetano) – Propio l’unico del quale posso fidarmi. Una fiducia senza limiti! (Stessa scena)

GAETANO                 (con un sorriso molto tirato) Mi fa piacere.

ARTURO                    E per questo … ti faccio una confidenza. Ma giura che non dirai mai niente a nessuno.

GAETANO                 Se propio ci tieni … lo giuro! (bacio su dita incrociate)

ARTURO                    Bravo (lo accarezza ancora - si guarda attorno per sincerarsi che non ci sia nessuno) – Io… io ho un'amante.

GAETANO                 (stupito) Davvero?

ARTURO                    Sì! Una signora splendida! (Si alza) E’ la moglie di un industriale di Arona che é anche il Presidente della "Bella Canna Da Pesca Del Mattino".  Una società di pesca con capitale interamente versato nel lago Maggiore e nei suoi affluenti.

GAETANO                 Caspita!

ARTURO                    Insomma, sono prigioniero della parola più pericolosa per il pesce e per l’uomo!

GAETANO                 E sarebbe?

ARTURO                    "Amo"!

GAETANO                 Allora… (sorridendo) Sei proprio cotto!

ARTURO                    Ecco perché ti ho invitato quì. La Beatrice oggi compie gli anni …

GAETANO                 Beatrice?

ARTURO                    Sì, (con un grosso sospiro) Beatrice!

GAETANO                 L'amo? (gesto amo con le dita)

ARTURO                    L'amo. Non  voleva trascorrere la sera del suo compleanno sola in casa..... suo marito é in America per affari...Ha pianto tanto, povera figliola, che ho pensato di invitare ......te!

GAETANO                 Non ho capito.

ARTURO                    In poche parole ho invitato te perché possa  venire anche lei!

GAETANO                 Qui?

ARTURO                    Qui…qui quo qua!

GAETANO                 Ma io cosa c'entro? Certo che il coraggio non ti manca! (ride di gusto) Invitare la tua amante in casa...... (ride di gusto) voglio proprio vedere la faccia della Giovanna!

ARTURO                    (serio) Io non ho invitato nessuno!

GAETANO                 Ma se hai appena finito di dirmi …

ARTURO                    Io? Ma se sei tu che l’hai invitata qui.

GAETANO                 (trasecolando)  Io? (si alza di scatto)

ARTURO                    (gioioso) Sì, perchè a mia moglie diremo che la Beatrice è la tua amante.

GAETANO                 La mia…!   (Con tono perentorio)  Ah no eh! Non diremo un bel niente!

ARTURO                    E perchè?

GAETANO                 Perchè è no! No e poi no! Ma cosa dirà la Giovannina? (correggendosi immediatamente) Sii, volevo dire, tua moglie?

ARTURO                    Niente! Hai il diritto di portare con te la tua amica!

GAETANO                 Ma ti rendi conto in che pasticcio mi metti? (Serio) Eh no, caro Arturo, queste non sono cose da fare!

ARTURO                    So che sei un "moralista" ma per una volta puoi anche lasciar perdere la morale!

GAETANO                 (piagnucoloso) Non voglio...non voglio....non voglio! capito?

ARTURO                    Mi dispiace ma é troppo tardi, caro il mio Gaetano!

GAETANO                 Come troppo tardi?

ARTURO                    Sono già d'accordo con la Beatrice: quando arriverà si comporterà come se fosse la tua amante.

GAETANO                 Ma…

ARTURO                    Arriva tra un po', con la corriera.

GAETANO                 (piagnucoloso) Non è possibile....non è possibile (spostandosi in direzione opposta di Arturo - si batte la mano sulla fronte) – Porca miseria… adesso che mi ricordo…

ARTURO                    Ti  ricordi che cosa?

GAETANO                 (con tono dispiaciuto)… non posso fermarmi!

ARTURO                    Ma non dire stupidate!

GAETANO                 Eh no! Stamattina ho venduto una automobile ad un cliente…ad un certo Rossi .... Ma non lo conosci anche tu?

ARTURO                    No. E allora?

GAETANO                 … e adesso mi sono ricordato che lo spinterogeno non funziona!

ARTURO                    Ma manda al diavolo lo spinterogeno!

GAETANO                 Lo farei volentieri....però deve esserci qualche problema anche alla batteria!

ARTURO                    Che razza d'un rottame gli hai venduto?

GAETANO                 (va verso la stanza) – Gli affari sono affari.... businness is businnes...Vado a prendere la valigia e scappo subito!

ARTURO                    Fa pure come vuoi. Ricordati che presenterò la Beatrice come la tua amante, a mia moglie.

GAETANO                 (gli si riavvicina) Questa è una  vigliaccata! Bèh, presentala come vuoi, io vado …

FA PER USCIRE MA SI FERMA AL SUONO DEL CAMPANELLO DELLA PORTA

(SUONARE SINO AD APERTURA PORTA)

ARTURO                    Troppo tardi, è già qui! Vieni che te la presento! (prende Gaetano sotto braccio e si avviano alla porta - Gaetano dal lato opposto all’apertura  mentre Artura apre) – Avanti!

ENTRA GOTTARDO CAMOLATTI, MALMESSO, CON UN VECCHIO CAPPOTTO FINO AI PIEDI, UNA CUFFIA E UN VALIGIONE

GOTTARDO              Buongiorno…

ARTURO                    (stupito) Buongiorno… Lei sarebbe …?

GOTTARDO              Gottardo Camolatti.

ARTURO                    Piacere. Arturo Vanghìna  (stretta di mano tra i due)

NEL FRATTEMPO GAETANO SI E' GETTATO SUL DIVANO, DISTRUTTO

GOTTARDO              Lei è il direttore della Farmapum SpA?

ARTURO                    Sì.

GOTTARDO              Io sono il segretario del signor Schwarzkopf.

ARTURO                    Ah!

GOTTARDO              Il signor Schwarzkopf mi ha incaricato di venire qui, per questo week-end, e di portare tutti i documenti necessari per l’eventuale fusione tra le due società.

ARTURO                    (molto soddisfatto) Benissimo. Ma il signor Schwarzkopf…

GOTTARDO              Dovrebbe arrivare da Karlsrue stasera o domattina. Mi ha detto che aveva una…(estrae  un foglio e legge malissimo, a monosillabi) – una.......” Verwaltungsratssondersitzung".

ARTURO                    Che roba è?

GOTTARDO              (ripete a monosillabi)  "Verwaltungsratssondersitzung".

ARTURO                    E sarebbe?

GOTTARDO              E chi che lo sa!

ARTURO                    (stupito) Ma lei non parla il tedesco?

GOTTARDO              Lo sto studiando.

ARTURO                    Lo sta studiando?  Ma se non parla il tedesco come fa con il signor Schwarzkopf?

GOTTARDO              Facile: basta sempre dire "ja".

ARTURO                    Ah!

GAETANO                 (dal divano) – "Verwaltungsratssondersitzung" vuol dire "Seduta straordinaria del Consiglio d'Amministrazione".

GOTTARDO              Grazie. (gli si avvicina e con un profondo inchino si presenta) – Gottardo Camolatti.

GAETANO                 Gaetano Zampitompi.

GOTTARDO              Zampi… che cosa?

GAETANO                 Tompi.

GOTTARDO              Piacere, signor Tompi (stretta di mano).

GAETANO                 (seccato) Zampitompi

ARTURO                    Così… se ho capito bene, signor Camolatti, lei si fermerà qui a dormire?

GOTTARDO              L'ordine del mio principale é di aspettarlo qui.

ARTURO                    Bene… la sistemeremo… la sistemeremo…

GAETANO                 (alzandosi di scatto)  Nella mia stanza, visto che io devo andare via!

GIOVANNA               (entra in quel momento, molto allegra) – Tutto bene?

ARTURO                    Pensa, tesoro, che il Gaetano vuole andare  via!

GIOVANNA               E perchè?

GOTTARDO              (fa un mezzo inchino) – Gottardo Camolatti. Sono il segretario del signor Schwarzkopf.

GIOVANNA               (senza guardarlo) – Sì, sì… Perché?

GOTTARDO              Come… perché?

GIOVANNA               Non dicevo a lei (avvicinandosi a Gaetano) – Spiegati!

GAETANO                 (molto imbarazzato) Ho venduto una automobile… ha lo spinterogeno e la batteria che non funzionano…e forse ha anche una gomma bucata.....

GIOVANNA               Ma non è possibile … (ad Arturo) – Scommetto che sei stato tu a metterlo a disagio!

ARTURO                    Ma neanche per sogno! Dice di sentirsi … (intanto va a sedersi sul divano) imbarazzato. Insomma, a disagio.

GOTTARDO              E la sua stanza la prendo io!

GIOVANNA               Stia zitto, lei! (ad Arturo, avvicinandosi) – E perché si sente a disagio?

ARTURO                    Perché mi ha detto la verità sulla sua  vita intima!

GIOVANNA               Cooooosa?!

ARTURO                    Sì, sì. Mi ha confessato tutto!

GOTTARDO              Tutto!

GIOVANNA               Oh ....Gesù! (quasi sviene)

ARTURO                    Adesso so chi 'è la sua amante!

GIOVANNA               Oh Signore!

ARTURO                    (rivolto verso Gaetano)  Me lo hai detto o no il nome della tua amante?

GIOVANNA               (cade quasi a terra e viene sostenuta da Gottardo) – Ohhhh…

ARTURO                    (avvicinandosi a  Giovanna, sempre sostenuta da Gottardo) – E tu, che cosa dici?

GIOVANNA               Io…(impacciata)..io.... cosa vuoi che ti dica?

GOTTARDO              Appunto: che cosa vuole che dica! (avvicina Giovanna ad Arturo - i tre si trovano quasi abbracciati)

ARTURO                    Ma lo sa che lei è un gran scocciatore? (allontanta Gottardo e si rivolge a Giovanna) – ci vuole poco a confessare, no?

GIOVANNA               Beh, se dici che lui l'ha detto, allora…(si siede sul lato destro del divano)

ARTURO                    Allora che cosa? (si siede sul alto sinistro del divano)

GIOVANNA               Allora sì: lo confesso!

ARTURO                    (stupito) – confessi… che cosa?

GAETANO                 Ma niente, niente! (si siede sul divano tra i due. Poi, rivolto ad Arturo) La Giovanna  voleva dire che siccome l’ho detto a te, sarebbe giusto dire la verità anche davanti a lei!

GOTTARDO              Io non capisco niente

GAETANO                 (con tono rassegnato) Beatrice! Si chiama Beatrice! Beatrice! Beatriceee!

ARTURO                    (soddisfatto) Finalmente!

GIOVANNA               (stupita) Finalmente?

ARTURO                    (soddisfatto) Ha detto il nome della sua amante: Beatrice!

GIOVANNA               (stupita) Cooooosa? Che cosaaaa…

ARTURO                    Una donna… affascinante, molto chic!

GOTTARDO              Molto sciccosa.

GIOVANNA               Stia zitto, lei! (a Gaetano - dandogli una gomitata) – Voglio sperare che é solo.....una frottola

ARTURO                    Ma è vero, è vero!

GIOVANNA               Ma é una cosa… mostruosa...(alzandosi)

ARTURO                    E non è finita qui!

GOTTARDO              Non é finita qui!

ARTURO                    La sua amante, la Beatrice… sta per arrivare! (si alza e si porta alle spalle di Gaetano) Lui l'ha invitata qui senza avvertire nessuno. Una bella sorpresa. (Gli batte le mani sulle spalle) Eh eh, vecchio porcellone!

GIOVANNA               (con tono perentorio) Ah no! In casa mia quella lì non mette piede!

ARTURO                    (stupito) Ma, Giovanna, si direbbe che tu sia gelosa!

GIOVANNA               Gelosa io? Ah, ah! E gelosa di chi?

ARTURO                    (indicando Gaetano) – Di lui!

GAETANO                 Ma non dire cretinate!

ARTURO                    Se non vi conoscessi come vi conosco … mi chiederei seci fosse qualcosa tra voi due! (ride di gusto)

GIOVANNA               (con tono offeso) Ma sei ammatito?

GOTTARDO              Posso fare una domanda?

ARTURO                    Dica pure.

GOTTARDO              Ma insomma, lui  và o  resta?

ARTURO                    Ma sicuro che resta!..vero, Gaetano?

GAETANO                 (quasi piangendo) – Sì, sì, resto.

GOTTARDO              Ed io dove dormo?

GIOVANNA               (seccata)  In mansarda! Sotto il tetto! (si rivolge a Gaetano - avvicinandosi) – Mi domando perché non siete venuti qui insieme, tu e la tua … amante!

GOTTARDO              Già, perché?

GAETANO                 Perché, perché…(rivolgendosi ad Arturo, molto impacciato)  Oh santo cielo… perché…

ARTURO                    Perché il sabato lei lavora sino alle tredici.

GAETANO                 Ah sì? ... Sino alle tredici?

ARTURO                    Ma non me l’hai detto tu, prima?

GAETANO                 Prima? Ah, sì sì....prima

ARTURO                    E adesso che abbiamo chiarito tutto, la Giovanna ed io andiamo giù in paese a fare la spesa. Hai finito di preparare la tua lista?

GIOVANNA               (rabbiosa) – Sì!

ARTURO                    Perfetto! Andiamo. (Si avvia a Sx sala)

GAETANO                 (si alza di scatto) Vengo anch’io.(fa per accompagnarli)

GIOVANNA               No, tu no! Tu devi stare qui, ad aspettare la tua amica …

ARTURO                    Ha ragione, devi aspettarla. Perché l'educazione… insomma…devi restare qui!

GOTTARDO              Ed io?

GIOVANNA               Lei che cosa?

GOTTARDO              Dove mi sistemo?

GIOVANNA               (strilla) – Genoveffa!

GENOVEFFA             (apparendo da DX) – Sì?

GIOVANNA               Fagli vedere la mansarda!

GENOVEFFA             Ma se non l’abbiamo preparata… é in disordine e piena di vecchie cose!

ARTURO                    Ci deve essere su anche una brandìna… (con tono rassicurante a Gottardo) ci starà da papa!

GOTTARDO              Un papa in branda?

ARTURO                    E’ comodissima. Lei ha fatto il militare?

GOTTARDO              Sicuro! Cent'anni fa!

ARTURO                    In branda le sembrerà di essere tornato ai tempi in cui era recluta. Andiamo Giovanna! (esce per primo a SX sala)

GIOVANNA               (si avvia anche e si ferma a fianco di Gaetano - molto rabbiosa) – Dopo avrò qualcosa da dirti!

GAETANO                 (stupito) A me?

GIOVANNA               No, a quello che passa per strada! Maialone! (esce DX sala sbattendo la porta)

GAETANO                 Ohhhhhh…(mette una mano davanti alla bocca, come se avesse male ai denti e si accascia sul divano)

GOTTARDO              Le fanno male i denti, signor Rompizampi?

GAETANO                 No! E io mi chiamo Zampitompi!

GOTTARDO              Ah. (Avvicinandosi a  Genoveffa) – Ma sono tutti così, qui dentro?

GENOVEFFA             Anche peggio! Andiamo, che abbiamo due piani da andare sù.

GOTTARDO              Prego… prenda pure la mia valigia...

GENOVEFFA             La valigia?....ma se la porti su lei!

GOTTARDO GUARDA TRUCE GENOVEFFA, POI - CON UN SOSPIRO - PRENDE LA VALIGIA E PASSA TRA IL TAVOLINO E GAETANO. 

POI ESCE DIETRO A GENOVEFFA A DESTRA

SUONA IL CAMPANELLO

GAETANO                 Nooooo… E’ già qui...( va alla porta e apre)

APPARE BEATRICE, E' SBARAZZINA, VIVACE, SCARPE DA TENNIS E ZAINETTO SULLE SPALLE

BEATRICE                'ngiorno. Qui è casa Vanghina?

GAETANO                 Sì, sì…

BEATRICE                Salve. Sono Beatrice.

GAETANO                 Lo so, purtroppo.

BEATRICE                Ah. Mi aspettava?

GAETANO                 Più o meno.

BEATRICE                Sono venuta con la corriera

GAETANO                 Sì, me l'ha detto.

BEATRICE                Chi?

GAETANO                 Lui, (indicare con gesto della mano) l’Arturo. Io sono il Gaetano

BEATRICE                Dov'è la padrona?

GAETANO                 La padrona? Vuol dire la moglie (indicare con gesto della mano) dell'Arturo?

BEATRICE                Beh, sì, la padrona.

GAETANO                 E' uscita con il padrone… Sì, col marito. (indicare con gesto della mano) Con l'Arturo.

BEATRICE                E lei, chi è?

GAETANO                 Zampitompi. (stretta di mano) L'amico del padrone. Di (indicare con gesto della mano) Arturo.

BEATRICE                Benissimo.

GAETANO                 Ma voglio subito precisare che non é stata mia, quest’idea balorda.

BEATRICE                Quale idea?

GAETANO                 Quella di farla venire su qui, oggi.

BEATRICE                Non mi sembra proprio un'idea balorda. Bisogna pur guadagnarsi da  vivere.

GAETANO                 (stupito)  Ah, perché lui… la paga?

BEATRICE                Ci mancherebbe che non mi pagasse!

GAETANO                 Ah! (Scostandosi da Beatrice, rivolto al pubblico e stupito)– Che squallore! Ha proprio toccato il fondo, quell’uomo! (con disprezzo) Pagare la sua amante!

BEATRICE                Insomma, dovè la cucina?

GAETANO                 (le si riavvicina) Perché vuole andare in cucina?

BEATRICE                E perché non dovrei andarci? Ci sarà da fare, immagino! E poi, mi devo spogliare.

GAETANO                 (stupitoo) Come?

GAETANO SI SPOSTA E BEATRICE LO SEGUE

BEATRICE                Non vorrà che lo faccia (agitando il giubbetto) con questo vestito!

GAETANO                 No, no… noi non faremo un bel niente!.... Lasci perdere…

BEATRICE                Ma sa che lei è uno strano tipo?

GAETANO                 Senta, Beatrice, è meglio che lei sappia tutto di me. (la fa sedere sul divano) Io sono l’amico dell’Arturo. E l'Arturo mi ha avvisato del suo arrivo appena dieci minuti fa..... A proposito: dobbiamo conoscerci meglio. Prima di tutto diamoci del tu.

BEATRICE                Se proprio vuole… (a parte) – questo è suonato!

GAETANO                 E' indispensabile: io ho un'autosalone. Vendo automibili.

BEATRICE                Beh, e allora?

GAETANO                 Ho pressapoco cinquant'anni.....

BEATRICE                Non si direbbe.

GAETANO                 (contento - riavvicinandosi) – Ah sì? Quanti me ne dai?

BEATRICE                Beh, almeno cinquantotto.

GAETANO                 (amareggiatoo) Ah.... sono stato operato di appendicite ed ho un neo a forma di tartarughina qui, sulla natica destra.

BEATRICE                (seccata) Che cosa vuole che me ne importi?

GAETANO                 Tu, tu!

BEATRICE                Come, tu tu?

GAETANO                 Dammi dal te!

BEATRICE                Va bene. Ma cosa vuoi che me ne freghi della tua tartarughina sulla chiappa e della tua appendicite!

GAETANO                 Sono dei piccoli dettagli chi si conoscono, quando si dorme insieme!

BEATRICE                Un momento! Chi dorme assieme?

GAETANO                 Beh, noi due!

BEATRICE                Noi due?

GAETANO                 Io non ho nessuna  voglia, ma dobbiamo farlo. Però io dormirò sulla poltrona, e tu nel letto!

BEATRICE                Ah!

GAETANO                 Insomma, dal momento che ci devono credere amanti…

BEATRICE                (si alza) Amanti??? ..... Ma che dici?

GAETANO                 Non ti è stato detto?

BEATRICE                No, non mi è stato detto. (a parte, spostandosi a DX) – Ma dove sono capitata?

GAETANO                 (a parte, spostandosi a SX) – Che situazione!

BEATRICE                Comunque io qui faccio il mio lavoro…

GAETANO                 E lo chiama lavoro, lei! Povero Arturo! In che mani è capitato!

BEATRICE                Faccio il mio lavoro per cento euro.  Più vitto e alloggio fino a domani. E niente scherzi!

GAETANO                 No, no, par carità…

BEATRICE                Ma, in fin dei conti, (avvicinandosi di qualche passo verso Gaetano) cosa dovrei fare?

GAETANO                 Far sembrare di essere la mia amante!

BEATRICE                Soltanto....far sembrare?

GAETANO                 (perentorio) Sicuro, soltanto far sembrare!

BEATRICE                Che cretinata!

GAETANO                 Non dirlo a me!

BEATRICE                (di colpo) – E  va bene. Ma a un patto!

GAETANO                 Sentiamo.

BEATRICE                Voglio altri cento euro

GAETANO                 (stupito) Cento…

BEATRICE                …euro. Altrimenti, niente da fare.

GAETANO                 E va bene. (a parte) – N'amante? Ma questa qui é una sanguisuga.

BEATRICE                (gli si avvicina e tende la mano) – Allora?

GAETANO                 Vado a prenderli!

BEATRICE                ok!

GAETANO                 Vado e torno! Ricordati che ti devi comportare come se noi due fossimo davvero amanti…(esce)

BEATRICE                Sì, sì, ho capito! (a parte) – E' matto, matto!

APPAIONO DA DX GOTTARDO A BRACCETTO DI  GENOVEFFA

GOTTARDO              (lamentoso) Ahi, ahi, ahi…

GENOVEFFA             E’ una scala traditora! Gli ultimi due gradini sono rotti!

GOTTARDO              (lamentoso) Però poteva avvertirmi prima. Avrei potuto anche rompermi la testa.

GENOVEFFA             La testa? A me é sembrato che ha fatto un bel  “setacü”!  Beh, adesso io vado.

GOTTARDO              Dove?

GENOVEFFA             Ma glielo ho già detto, no?  Oggi arriva mia sorella dalla Callifornia.

GOTTARDO              California, con una elle sola. I calli li cura il signor Arturo con il Callifugo Vanghina.

GENOVEFFA             Quello scimmione! Pretendeva che restassi qui anche stassera! (rivolta a Baetrice) Ma se gliela diamo sempre vinta, ai padroni, non ci salviamo più!

BEATRICE                Brava! Ben detto!

GENOVEFFA             Lei é la ragazza del bar Sport?

BEATRICE                Sì. Sono Beatrice. Mi sa dire dov'è la cucina?

GENOVEFFA             (indicando a SX cucina) Sempre dritto, da quella parte. E’ capace a preparare il brasato?

BEATRICE                Certo.

GENOVEFFA             Benone. Con la polenta, mi raccomando! Non con il puré. Il signor Arturo  và matto per la polenta.

BEATRICE                Benissimo.

GOTTARDO              E per me anche una bella zuppiera di insalata! A me piace molto l'erba! Fa bene agli occhi.

GENOVEFFA             Ma crede a queste stupidaggini?

GOTTARDO              Perché, lei ha già visto un capra con gli occhiali? Ah ah ah…(ride di gusto)

GENOVEFFA             Hmmm, vado. Ho già le gambe molli! Gente, rivedere la mia sorella dopo otto anni!

GOTTARDO              Sicuro che deve essere una grande emozione!

GENOVEFFA             Chissà se è cambiata?… (preoccupata) con quel clima! Dicono che in Callifornia fa talmente caldo d'estate, che le galline fanno le uova  a la coque! (Beatrice e Gottardo ridono)  beh, arrivederci e cerccate di divertirvi. (Esce porta centrale)

BEATRICE                (ride) – Che tipo! (prende le sue borse) – Allora vado in cucina.

GOTTARDO              (confidenzialmente, avvicinandosi) – Senta, la pagano bene?

BEATRICE                (seccata) Ehi, non avrà anche lei l'intenzione di portarmi a letto!

GOTTARDO              Cosa?

BEATRICE                (con tono deciso) A quanto pare qui dentro, siete tutti una banda di maniaci sessuali!

GOTTARDO              Ma signorina…

BEATRICE                E se avesse delle intenzioni…

GOTTARDO              Senta signorina, l'unica intenzione che ho io é quella di consegnare questi documenti al signor Schwarzkopf e di andar  via appena possibile. Ma  pensi che devo anche dormire in una brandina larga sessanta centimetri!

BEATRICE                Davvero?

GOTTARDO              Io sono sempre stato sfortunato! (si siede sul divano) Ho iniziato vendendo la carta carbone per le macchine da scrivere …

BEATRICE                (avvicinandosi a Gottardo) Perché, le macchine da scrivere andavano a carbone?

GOTTARDO              Noo! La carta carbone s'infilava dentro il rullo. E gli affari andavano bene… quando sono arrivate le macchine da scrivere elettriche! E addio carta carbone!

BEATRICE                E allora?

GOTTARDO              Allora mi sono riciclato e ho venduto le cartucce…

BEATRICE                Ai cacciatori?

GOTTARDO              No, alle macchine da scrivere! Le cartucce si mettevano dentro le macchine da scrivere. Poi, quando il lavoro incominciava ad ingranare …zaccate! è arrivato il computer! Io sono la prima vittima dell'internet!

BEATRICE                Ah!

GOTTARDO              E pensare che a me piace il lavoro!..... Potrei passare delle giornate intere a guardare gli altri che lavorano!

BEATRICE                Ah! (si riavvicina al tavolo , verso le sue borse)

GOTTARDO              Ho avuto la fortuna di incontrare il signor Schwarzkopf che mi ha assunto… ma che fatica con il tedesco!

GAETANO                 (dall’interno) Beatrice!  (Esceda DX trafelato e, visto Gottardo, nasconde i soldi e si avvicina  a Beatrice) – Ecco i cento euro!

BEATRICE                (prende i soldi) Finalmente! Ma sei andato a fabbricarlo?

GAETANO                 (piagnucoloso) Mi raccomando, capito?

BEATRICE                Va bene. (si riavvicina al tavolo per prendere le sue borse) Adesso vado in cucina!

GAETANO                 Ma che cosa é questa mania di voler andare in cucina!

GOTTARDO              E dove dovrebbe andare, secondo lei? (intanto si alza e lentamente si porta dietro al divano)

ARTURO                    (dall’esterno) Va avanti, Giovanna. Arrivo subito.

GAETANO                 Attenta che arrivano… Vieni qui. (La afferra per un braccio e si butta con lei sul divano) affettuosa, mi raccomando, affettuosa.... (si abbracciano)

APPARE GIOVANNA CARICA DI PACCHI

GIOVANNA               (guarda i due, molto seccata) – Toh, é arrivata la persona che aspettavi! Eh?

GAETANO                 (staccandosi da beatrice) Sì, sì, sì… è arrivata (a Beatrice) – Vero?

BEATRICE                Eh sì, sono arrivata.

GIOVANNA               (sempre più seccata) Bene. Allora presentamela.

GAETANO                 (piagnucoloso) Molto volentieri (si alzano e si spostano a SX, rivolti a Giovanna. Gaetano mette una mano sulla spalla di Beatrice) – Dunque ......Questa è la Beatrice!

ARTURO                    (che stava entrando con dei pacchetti, li lascia cadere di colpo dietro al divano) – Ahhhhh!!!

GOTTARDO              (quasi all’unisono con Arturo, fingendo di aver ricevuto i pacchi su un piede) Ahhhhhh!!!!

GIOVANNA               (ad Arturo, con tono stizzito) Cosa c’é?

ARTURO                    Niente, niente...

GIOVANNA               (riavvicinandosi a Gaetano) Così, questa signorina è la famosa Beatrice!

GOTTARDO              Propio lei!

DIETRO LE SPALLE DI GIOVANNA ARTURO FA DEI SEGNI  DISPERATI  DI DINIEGO.

 GIOVANNA SI VOLTA E LUI SMETTE DI FARE SEGNI

GIOVANNA               (a Gottardo) La conosce anche lei?

GOTTARDO              Ma sicuro. E’…

BEATRICE                (dando un bacio a Gaetano) – E' affascinante il mio ometto, vero?

GIOVANNA               (seccata) Dipende da che parte lo guarda.

INTANTO ARTURO RICOMINCIA A FARE DEI  GESTI  DISPERATI

BEATRICE                (abbraccia Gaetano) Mi ama tanto… Vero tesoruccio?

GAETANO                 Ehmm… (imbarazzato) Sì, tanto! Tanto

BEATRICE                (rivolta a Giovanna) Sembra un po' timido, ma dovrebbe vederlo! Nell'intimità è un toro scatenato!

ARTURO, DISPERATO, CONTINUA A GESTICOLARE

 GIOVANNA FA UN GESTO DI STIZZA

GAETANO                 (imbarazzato) Adesso, però…

BEATRICE                (abbracciandolo) Tutti devono sapere quanto ci amiamo! Tutti!

GAETANO                 (molto imbarazzato) D'accordo, ma…

BEATRICE                (lo bacia, rimanendo abbracciata) – Il mio porconcino!

GIOVANNA               (ad Arturo) – Espansiva la ragazza, eh? Porto i pacchi di là…(si avvia verso la cucina, passando davanti a gaetano e Beatrice, sempre abbracciati)

GAETANO                 (cercando di liberarsi dall’abbraccio) Ti aiuto!…

GIOVANNA               (si volta verso Gaetano, secca) – No, grazie! Non ho bisogno di un toro, io! (esce con i pacchi SX cucina)

COME LEI E' USCITA ARTURO APOSTROFA BEATRICE

ARTURO                    (inquisitorio) Ma lei chi é?

GAETANO                 Come chi è? Ma non la conosci?

ARTURO                    Mai vista prima, neanche in fotografia.

GOTTARDO              Neanche io.

ARTURO                    (seccato) Zitto lei!… Insomma, chi è lei?

BEATRICE                (a Gaetano, abbracciandolo) – Diglielo tu, amore mio!

ARTURO                    (con disprezzo) Amore mio, amore mio!… (a Gaetano)  ma l’hai portata qui tu?

GAETANO                 (esasperato) Ma siamo matti?

BEATRICE                (si stacca da Gaetano e con tono perentorio) Posso parlare liberamente?

ARTURO                    Ma sicuro!

BEATRICE                Sono la Beatrice, la cameriera del bar dello Sport.

GAETANO                 (incredulo) Che cosa? Non è l'amante di…(indicando Arturo)

BEATRICE                (secca) Non sono l'amante di nessuno, io!

ARTURO                    (sgomento) Oh santo cielo! La cameriera…

GIOVANNA               (entrando da SX cucina) – La cameriera non é ancora arrivata?

GOTTARDO              La cameriera? La cameriera è … (avvicinandosi verso Arturo, che gli molla una tremenda pedata - urlo di Gottardo) ...ahi!

ARTURO                    …in ritardo! La cameriera è in ritardo. La stiamo aspettando. Ritarda, vero, Gaetano?

GAETANO                 Sì, sì, ritarda.

ARTURO                    E' terribilmente in ritardo!

GIOVANNA               Spero di non doverla aspettare in eterno! (Prende i pacchi depositati sul tavolo da Arturo ed esce SX cucina)

GOTTARDO              Ahi ahi ahi!… Ma perché mi ha dato una pedata?

ARTURO                    Perché lei non pensa ai fatti suoi!

SQUILLA IL TELEFONO

ARTURO                    (alza il ricevitore) – Pronto, Vanghina. E’ una donna che parla in tedesco. (a Gottardo, porgendogli il ricevitore) – Vuole sicuramente lei.

GOTTARDO              Sarà la segretaria del signor Schwarzkopf. Hallo!...Ja ... ja .... ja ..... ja ja ja ja… Was ... was.... was was… ja ja ja ja…was .. was was was… quick ....quick… Was ja?...Ja was! Quick!..So... auf Wiedersehen. (posa il ricevitore tra lo stupore degli astanti e cade sconvolto sulla poltrona)

ARTURO                    Ma che razza di telefonata ha fatto?

GOTTARDO              E chi lo sa! Tanto io non ho capito niente.

BEATRICE                (molto seccata) Torniamo a noi!

ARTURO                    Giusto, torniamo a noi. Allora lei sarebbe la cameriera…

BEATRICE                Certo che lo sono!

GOTTARDO              Certo che lo è!

GAETANO                 Io credevo che…

GIOVANNA               (tornando SX cucina, a Gaetano, inquisitoria) – Che cosa credevi, tu?

GAETANO                 (imbarazzato) - Io? Io credevo.... che…che... (cerca l’aiuto di Arturo)

ARTURO                    che…

GOTTARDO              (intervenendo prontamente) Che la cameriera fosse in ritardo, ma non sapeva, invece, che la cameriera … (Arturo gli molla un'altra pedata) – Ahi!

ARTURO                    …fosse così tanto in ritardo!

GIOVANNA               Credo che dovrò rimboccarmi la maniche e fare tutto da sola (esce di nuovo verso la cucina)

GOTTARDO              (piagnucoloso) Mi ha distrutto una caviglia!

ARTURO                    Ma lo sa che lei é un gran …

GOTTARDO              …rompiballe!

ARTURO                    Ecco!

BEATRICE                Insomma, io adesso devo andare in cucina!

ARTURO                    No! (trattenendola) Oramai deve fingere di essere l'amante di Gaetano e in cucìna non ci và!

BEATRICE                (si ferma) – Ah sì? Questo le costerà altri cento euro!

ARTURO                    Ah no! Non se ne parla nemmeno!

BEATRICE                Allora vado in cucina! (si riavvia)

ARTURO                    Par carità!… Cento euro? OK (li prende dal portafoglio)

SUONA IL CAMPANELLO

GAETANO                 E adesso, chi sarà ancora?

GOTTARDO              Il signor Schwarzkopf che é arrivato da Karlsrue! (si sistema) – Vado io, di corsa (zoppicando si avvia ad aprire)

ENTRA DAL FONDO BEATRICE 2, L'AMANTE DI ARTURO.

 E' ELEGANTISSIMA, CON UNA PELLICCIA E UN CAPPELLINO

BEATRICE 2             Gaetano, amore mio! Finalmente! (abbraccia Gottardo mentre Artura si dispera)

GOTTARDO              (imbarazzato) Ma signora, io non sono il Gaetano! Io sono il Gottardo!

ARTURO                    (indicando Gaetano) – E' lui!

BEATRICE 2             Oh, Gaetano, tesoro mio… (e l'abbraccia)

ARTURO                    Lascia perdere la manfrina. Mia moglie è di là…

BEATRICE 2             Oh, caro, caro… (abbraccia Arturo)

ARTURO                    Ho detto che mia moglie é di là, ma potrebbe tornare da un momento all'altro!

BEATRICE 2             Oh, certo. (da la mano a Gottardo e Gaetano) (indicando  Beatrice 1) – Credevo fosse tua moglie! –(Stretta di mano con beatrice 1)

BEATRICE 1             Piacere, Beatrice!

BEATRICE 2             Beatrice?

BEATRICE 1             Sì, mi chiamo così anch'io!

ARTURO                    Già, è Beatrice anche lei!

GOTTARDO              Che rebus!

ARTURO                    Beatrice è la cameriera.

BEATRICE 1             Sì, sono la cameriera.

ARTURO                    Senti, non ho il tempo di spiegartelo, ma da questo momento non sei più l'amante di Gaetano!

BEATRICE 2             Ah no?

ARTURO                    No

BEATRICE 2             E allora cosa sono?

SI SENTE LA VOCE DI GIOVANNA

GIOVANNA               (dall’esterno) Arturo!

ARTURO                    (a razzo) – Oddio! (strappa il cappellino a Beatrice 2 e lo getta sotto il divano, poi le toglie la pelliccia e la butta dietro il divano)

GIOVANNA               (apparendo SX cucina) – Oh, finalmente è arrivata!

BEATRICE 2             (le si avvicina di qualche passo, porgendole la mano) signora…

GIOVANNA               (ignorando il gesto, con tono molto seccato) Sù, sù, poche chiacchiere! Ha visto che ora è?

ARTURO                    (con tono conciliante) Ma tesoro, ha perso la corriera delle tre …vero Gaetano?

GAETANO                 Già, la corriera delle tre …

GOTTARDO              La corriera (gesticolando come se avesse un volante e stesse guidando) ..pipooo...pipooo..…

GIOVANNA               (seccata) Silenzio! La signora Artemisia dal bar Sport mi ha detto che lei è in gamba!

BEATRICE                (stupita) ....In gamba? .....La signora Artemisia?

GIOVANNA               (ad Arturo) – A me sembra un po' imbranata! (rivolta a Beatrice 2 incamminandosi verso il retro del divano) Su, svelta… (guarda per terra) Ma… è sua questa pelliccia?

ARTURO                    (prontamente) No, no… è della Beatrice!

BEATRICE 2             Appunto, è…

ARTURO                    …sua! (indica Baetrice 1)

GIOVANNA               Strano, prima non l'ho vista!

ARTURO                    (spiega) Era scivolata dietro! Néh Gaetano?

GAETANO                 (imbarazzato) Sì, lì dietro… E’ scivolata giù …

GOTTARDO              (deciso) Eh no, la pelliccia la indossava la… (Si prende un'altra pedata da Arturo e va a sedersi distrutto su un divano)  Ahi!

ARTURO                    (indicando Beatrice 1) La indossava la Beatrice!

BEATRICE 1             (stupita) La indossavo io?

GAETANO E ARTURO (all’unisono) Siiiiiii!

GIOVANNA               (prende la pelliccia in mano) – E' molto bella…

ARTURO                    Altroché!(sedendosi)  E’ visone selvatico della baia di Hudson! Diecimila euro!

GIOVANNA               (inquisitoria) E tu come lo sai?

ARTURO                    (colto in castagna) – Me l’ha detto lui! Nèh Gaetano?

GAETANO                 (piagnucola) – Io…sì.....

ARTURO                    L’ha regalata lui alla Beatrice.

BEATRICE 1             A me!

GIOVANNA               (seccata) Non badi a spese quando si tratta delle tue amichette, eh? E pensare che ti credevo uno spilorcio! Un tirchione! (rivolta a Beatrice 2) E adesso lei, su, filare in cucina!

BEATRICE 2             In cucina?

GIOVANNA               Deve cucinare il brasato. Con la polenta!

BEATRICE 2             Brasato e polenta?

GIOVANNA               Ma non la paghiamo per stare qui, a fare la bella statuina! Tanto per chiarire: il signore è mio marito,(Arturo si  alza e fa un inchino) il signor  Gaetano e (con tono distaccato) la signorina Beatrice  sono nostri invitati, e lui (indica Gottardo)  lui è…

GOTTARDO              (si inchina) – Gottardo Camolatti.

BEATRICE 2             E io sono.... (inorridita) la cameriera.????

TUTTI                         Sì !

GIOVANNA               (a Beatrice 2) – Sù, svelta, in cucina che è tardi! - (a Beatrice 1)  E lei porti in camera la sua pelliccia, prima che si rovina                            

BEATRICE 1             Con vero piacere! (prende la pelliccia e sculettando attraversa tutta la scena e esce a DX)

GIOVANNA               (rivolta a Beatrice 2) – E lei…

BEATRICE 2             Il brasato… e la polenta! Vado! (e si avvia a SX cucina)

GIOVANNA               E’ meglio che vada di là anch’io (la  segue sino alla porta, poi, rivolta ad Arturo) – Non ho mai visto una cameriera così elegante …

ARTURO                    Eh cara,il mondo cambia … (Giovanna fa una smorfia ed esce SX cucina) – Mamma mia, che casino!(si siede sul divano con Gaetano)

GAETANO                 E’ una situazione talmente ingrovigliata che… è peggio che fare un’inversione a U in autostrada!

GOTTARDO              (tuona) – Qui siamo a Sodoma e Camorra!

GAETANO                 Scusi, che cosa ha detto?

GOTTARDO              Sodoma e Camorra!

GAETANO                 Gomorra, voleva dire!

GOTTARDO              E’ lo stesso! Ma guardate qui, ho una caviglia che sembre un pallone da calcio! Tre pedate in un quarto d’ora!

ARTURO                    Vuole metterci un po' di ghiaccio?

GOTTARDO              Ma se lo metta in testa, il ghiaccio! Così si calma i bollenti spiriti! Ma si rende conto che se arriva qui il signor Schwarzkopf  siamo in un gran pasticcio? Lui è un puritano!

ARTURO                    Un puritano?

GOTTARDO              E’ un uomo parco e morigerato, anche negli svaghi. E' parco di divertimenti!

ARTURO                    Insomma, (aGaetano) è un Luna.-Park!

GOTTARDO              E io sento che dopo questa sera non dormirò più per una settimana! Come quando da bambino ho visto la Biancaneve e i sette nani!

ARTURO                    Scommetto che le ha fatto paura la strega!

GOTTARDO              No! I sette nani!

ARTURO                    E’ che per me, questa supposta possibilità di fusione tra la mia Farmapum e la ditta del signor Schwarzkopf, è di una estrema importanza… Senza questa fusione...sono rovinato!

GOTTARDO              Ah, ma se la fusione è appena supposta…

ARTURO                    Supposta, supposta! E allora coma la metto, io?

GOTTARDO              Beh… come vuole metterla? (Distende il braccio con il pollice alzato)

BEATRICE 2             (entra a razzo SX cucina) – Tesoro… (ha un grembiule enorme attorno alla vita)

ARTURO                    (alzandosi ed andandole incontro) Sì?

BEATRICE 2             Mi  sta  venendo una crisi di nervi!

ARTURO                    (si avvia verso il bar e versa) Tieni, bevi un cognacchino! Te la farà passare.

BEATRICE 2             Non mi sono mai sentita tanto umiliata… (e beve d'un fiato) – Un altro! (Arturo la serve)

GIOVANNA               (apparendo SX cucina) – Oh oh… vedo che la tratti bene ....(accentuando) la cuoca!…

ARTURO                    Béh… povera donna, lavora talmente tanto che bisogna sostenerla!

GIOVANNA               Guarda che fino adesso, in cucina, non ha combinato niente! Sù, svelta, ai fornelli!

BEATRICE 2             Sissignora… Hic! (Esce SX cucina, poi torna sui suoi passi, prende il bicchiere di cognac e lo porta via) – Hic! (e sparisce)

ARTURO                    Povera ragazza…però é brava...ma brava....

GIOVANNA               Mah, speriamo in bene! (si volta e sta per uscire)

BEATRICE 1             (uscendo da DX con grembiule e crestina, con tono rassicurante) – Non si preoccupi, signora, le do una mano io! Adoro la cucina! (Arturo e Gaetano la bloccano e le tolgono grembiule e crestina)

GIOVANNA               Lei? (si volta e rientrando, con tono rabbioso) Penso che avrà ben altro da fare con il suo toro!

BEATRICE 1             Se è per questo, aspettiamo la notte… Notte di delizie, vero amoruccio? (da un bacetto a Gaetano)

GAETANO                 Eh sì…

BEATRICE 1             Ma signora, visto che il mio tesoro russa talmente tanto… non potremmo dormire in camere separate?

GIOVANNA               (stupita) Come?

BEATRICE 1             Sa, ho dimenticato a casa i tappi per le orecchie, e allora…

GIOVANNA               (trionfante) – Benissimo, le darò la stanza vicino alla nostra! Contenta?

BEATRICE 1             Grazie! Sa, di solito, dopo le follie amorose di Gaetano  (lo abbraccia), ho bisogno di otto ore di sonno!

GIOVANNA               Ah!

BEATRICE 1             E adesso filo in cucina anch'io… Permetti, caro? (balletto con Gaetano)

GAETANO                 Certo!

BEATRICE 1 ESCE SCODINZOLANDO SX CUCINA

SQUILLA IL TELEFONO

GIOVANNA               (stacca) – Pronto!...parlano tedesco. (a Gottardo) – E’ per lei!

GOTTARDO              E’ proprio quello che temevo!

GIOVANNA               Io vado in cucina a vedere cosa combinano le due Beatrice (esce)

GOTTARDO              Hallo?...Ja... ja.... ja ja ja....Nein.... nein.... nein nein....So.... so..... so so so so…Quick.... quick...Ja nein!....Nein ja!..... So so.... so so…Was? Was? Was? Was? Good bye. (mette giu' e cade stravolto sulla poltrona) – Uffa! Queste telefonate mi snervano!

ARTURO                    Ma che cosa vi siete detti?

GOTTARDO              E chi lo sa!  Che serata!

GAETANO                 (comprensivo) A chi lo dice!

GOTTARDO              (tuona) Sodoma e Camorra!

GAETANO                 E dai!

BEATRICE 2             (entra dalla cucina con una tovaglia che getta sul tavolo) – Io berrei ancora un cognacchino! (si avvicina al bar)

ARTURO                    Ah no tesoro. Basta bere. (La porta al tavolo e si siedono uno di fronte all’altro - Gaetano si porta lentamente dietro Arturo) Lo sai che non sopporti i liquori!

BEATRICE 2             Tesoro…

ARTURO                    Tesoro ....(si abbracciano e fa per baciarlo)

GIOVANNA               (dall’esterno urla) Beatrice !!!

GAETANO PRENDE LA TESTA DI ARTURO E GLIELA GIRA DI COLPO,

STACCANDOLO DA BEATRICE 2, MENTRE ENTRA GIOVANNA

GAETANO                 Ecco fatto!

BEATRICE 2 SI E' ALZATA DI SCATTO

GIOVANNA               Fatto cosa?

GAETANO                 (spiega con tono professionale) E’ un formidabile rimedio contro la cervicale...Io soffro tanto di cervicale... La cervicale è una brutta bestia!

GIOVANNA               Ma l'Arturo non soffre di cervicale!

GAETANO                 (stupito) Ah no?....(perentorio) Ma soffrirà, soffrirà! A una certa età tutti soffrono di cervicale!

GIOVANNA               Hmmm… E’ ora di prepararsi: Si mangia tra un quarto d’ora. (a Beatrice 2) ma lei non ha ancora preparato la tavola ?? (sistema la tovaglia ed torna in cucina con Beatrice 2)

ARTURO RIMANE CON LA TESTA STORTA LAMENTANDOSI E GESTICOLA

VERSO GAETANO PER FARSELA RADDRIZZARE. GAETANO ESEGUE

ARTURO                    Vado a cambiarmi anch’io! (a Gottardo) – Lei ha un abito per la cena?

GOTTARDO              No.

ARTURO                    Le impresterò uno dei miei! Sù, venga. (trascina via il riluttante Gottardo)

GOTTARDO              (rivolto a Gaetano che nel frattempo si é seduto sempre più sconsolato) Sodoma e…

GAETANO                 Camorra!

ARTURO                    Andiamo! (trascina fuori Gottardo)

RIENTRA BEATRICE 2 CON IL SUO GREMBIULONE

BEATRICE 2             Non ne posso più!

GAETANO                 Perché?

BEATRICE 2             Lo sa che la moglie di Arturo è un'arpia? (si avvia verso il mobile bar)

GAETANO                 Beh, per dirle la verità… a me non risulta.

BEATRICE 2             E invece lo è! (si versa un cognac) – Dieci minuti fà ho messo i funghi nel frullatore e lei sta ancora urlando!

GAETANO                 I funghi nel frullatore? Ma che cosa voleva preparare?

BEATRICE 2             Un passato di funghi…

GAETANO                 Ah…

GIOVANNA               (entra) – Sù, svelta, filare in cucina!

BEATRICE 2             Subito! Hic! (va alla porta poi si volta ed urla) – Befana!

GIOVANNA               (a Gaetano) – Cosa ha detto?

GAETANO                 Niente, niente… (le si avvicina implorante) – Giovannina…

GIOVANNA               (seccata) Basta! Tutto è finito, tra noi due!

GAETANO                 Ma Giovannina…

GIOVANNA               Giovannina un corno!… Portarmi qui la tua … amichetta!

GAETANO                 Giovannina…

GIOVANNA               Sono più che arrabbiata!

GAETANO                 Devi stare calma. Pensa al tuo fegato!

GIOVANNA               Appunto! E’ diventato grosso così! (gesto con le mani)

GAETANO                 (la prende per le spalle) – Cara…

APPARE DALLA CUCINA BEATRICE 1 CON UNA PILA DI PIATTI

BEATRICE 1             Come li dispongo questi piatti?

GIOVANNA               (sgarbata) – Lasci lì, faccio io!

BEATRICE 1             Fa lei?

GAETANO                 (conciliante) Sì, sì, fa lei!

BEATRICE 1             Bene, torno di là! (Avvicinandosi a Gaetano) Il brasato è un sogno! Ciao, amore! (esce contenta sculettando)

GIOVANNA               Ma dove l’hai trovata quella … ho perso tutta la stima che avevo in te!

GAETANO                 Giovannina mia…

GIOVANNA               Non sono più tua!… Obbligarmi a tenere in casa la tua amante!…

GAETANO                 Ma non è la mia amante…

GIOVANNA               Allora che roba è?

GAETANO                 E’ l’am.... (si tappa la bocca con le mani - poi si guarda attorno per sincerarsi che non ci sia nessuno) –E’ la mia...nipotina!

GIOVANNA               (molto stupita) La tua nipotina???

GAETANO                 (con forza) – Sì, sì, la mia nipotina… la mia nipotina!

GIOVANNA               Ma mi hai preso per una cretina?

GAETANO                 Ma  Giovannina....se fosse la mia…(le si avvicina - con tono rassicurante) amichetta, come dici tu, non l’avrei mai portata qui, davanti ai tuoi occhi!

GIOVANNA               Beh… forse è vero…

GAETANO                 (con forza) – Ma é vero....é vero!

GIOVANNA               Ma perché tutta questa messinscena, tutte quelle moine …

GAETANO                 Ma per depistare l'Arturo.... Perché io ho il dubbio che lui sospetti di noi due … E allora ho pensato di portare qui la Beatrice!

GIOVANNA               Ma è la verità, é davvero la  verità?

GAETANO                 Ma Certo! Così se il mio dubbio é giusto, lui non penserà più che tu sia la mia amante! Hai  sentito cosa ha detto quando sono arrivato

GIOVANNA               Oh, e tu hai fatto questo per me?

GAETANO                 Per te, amore mio…

GIOVANNA               Oh, Gaetano! Gaetano!

GAETANO                 Oh Giovanna (si abbracciano - scena gatti)

BEATRICE 1             (entra dalla cucina con i bicchieri - Giovanna e Gaetano si staccano) – E questi dove li mettiamo?

GIOVANNA               (con tono cortese) Li lasci pure lì. Faccio io.

GAETANO                 Fa lei!

BEATRICE                (avvicinandosi aGaetano) Ok. Ciao amoruccio mio!

GIOVANNA               (con tono molto comprensivo) Non c'è bisogno di fingere. So tutto.

BEATRICE 1             (stupita) Ah! Lei sa che io sono la cam….

GAETANO                 (tappandole la bocca con la mano) La mia cara nipotina....... e che io sono tuo  zio

BEATRICE 1             (molto stupita) Mio zioooooo?

GAETANO                 Sì, sì,.... (la bacia in fronte) – il tuo zietto!!

GIOVANNA               Sì, suo zio. (poi volge le spalle a Beatrice)

BEATRICE                (con la bocca spalancata) – Ah! (poi allunga la mano chiedendo altri soldi)

GAETANO                 (con una smorfia estrae altri cento euro e glieli consegna sibilando) – Vampiro!

BEATRICE 1             OK. (prende i soldi e li mette in tasca) Beh, torno in cucina. Ciao zietto!

GAETANO                 Ciao (Beatrice esce) – E adesso…Giovanna....oh Giovanna... (i due si abbracciano - Gaetano deve essere rivolto verso la cucina)

ENTRA BEATRICE 2 CON  I  TOVAGLIOLI . VEDENDOLI, SI BLOCCA

BEATRICE 2             Oh!

GAETANO                 (staccandosi dall’abbraccio e con fare dignitoso) E’ andato fuori.

GIOVANNA               … andato fuori?

GAETANO                 Sì...quel moscerino che aveva nell’occhio! (molto cerimonioso) Signora.

GIOVANNA               Grazie, Gaetano. (esce dignitosamente)

GAETANO                 (molto cerimonioso) prego

BEATRICE 2             (rimane un attimo con la bocca spalancata, rivolta al pubblico) Un altro cognacchino! (versa e beve d'un fiato)

GAETANO                 (imbarazzato) Io… io vado a  preparmi per la cena.

BEATRICE 2             Sì, Sì… Vada, vada… (ride isterica) – Vada!

BEATRICE 2 SI VERSA UN COGNAC

APPAIONO DAL FONDO GENOVEFFA E ISOLINA

GENOVEFFA             (con grande meraviglia) – Signora Beatrice!

BEATRICE 2             (molto stupita) Genoveffa!

GENOVEFFA             Che piacere trovarla qui! E’ ospite del signor Vanghìna?

BEATRICE 2             (arriccia il grembiule e cerca di nasconderlo dietro la schiena) In un certo senso…

GENOVEFFA             Le presento mia sorella Isolina. Viene dalla Callifornia.

ISOLINA                    (con spiccato accento americano e stringendo la mano a Beatrice) – Tanto piacere.

GENOVEFFA             (A ISOLINA) – Devi sapere che cinque anni fa ero al servizio della signora Beatrice… Lei abita a (luogo dove si recita) ma ha anche una villa sul lago

ISOLINA                    Ah, sul lake! Wonderfull!

BEATRICE 2             Già,  wonderfull! (va a sedersi sul divano)

GENOVEFFA             Siamo passate per  controllare se tutto é in ordine.( a BEATRICE 2 - con orgoglio)  Sa, oggi pomeriggio ho preparato tutto da sola, per la polenta …

BEATRICE 2             La polenta! (Ride)  Ma certo, ma certo! La polenta (ride)

ISOLINA                    Mi pare fuori di testa!

GENOVEFFA             Oh no! E’ una cara signora! Un poco in aria, ma  brava…  ( a BEATRICE 2 ) Come stà il signor Isidro?

BEATRICE 2             (stupita) Isidro?

GENOVEFFA             Ma suo marito, che diamine!

BEATRICE 2             Ah, Isidoro.....bene, sta bene, lui! Benone!

GENOVEFFA             Sono propio contenta.

BEATRICE 2             Anch'io (ride di nuovo)

GENOVEFFA             Noi adesso andiamo a dare un’occhiata in cucina …

ISOLINA                    To take a look! A  vedere la polenta…

BEATRICE                Brave, andate, andate! (ride di nuovo)

LE DUE FANNO ALCUNI PASSI, POI  SI VOLTANO E  SALUTANO CON LA MANO.

 ESCONO SX CUCINA MENTRE APPARE ARTURO IN MANICHE DI CAMICIA DA SX SALA

ARTURO                    Tesoro mio…(abbracciandola)

BEATRICE 2             Che situazione, che situazione…

ARTURO                    Lo so, lo so… Ma ce la faremo... (con vigore) “Ad ‘da passà a nuttata” .... (la prende tra le braccai; appare Giovanna discinta, che sta vestendosi per la serata) – Ahi ahi ahi… (i due si separano e Arturo saltella)

GIOVANNA               Cosa ch'è?

ARTURO                    Mi ha pestato un piede! Ahi ahi ahi!

GIOVANNA               (severa) Ma non può stare più attenta? E poi cosa fà qui? Lei dovrebbe essere in cucina!

ARTURO                    (conciliante) Ma poverina… è triste … mi ha confessato che oggi é il giorno del suo compleanno

BEATRICE 2             Sissignora… (piagnucola)

GIOVANNA               Cosa c'è da piangere?

ARTURO                    Pensare di trascorrere la sera del proprio compleanno tutta sola, a mangiare in un angolo della cucina …

BEATRICE 2             (piagnucolosa)… i resti della cena che mi lascerete…

ARTURO                    (solenne) – Giovanna, dobbiamo accontentarla. La poveretta cenerà con noi! Vero Giovannina?

GIOVANNA               (a denti stretti) – Se propio ci tieni! Vado a finire di vestirmi (esce sx sala)

BEATRICE 2             Oh grazie, grazie, amore! (Si abbracciano e lo bacia)

BEATRICE 1             (entrando con i bicchieri, posate ed altro) – Oh fate pure! Dov'è mio zio?

ARTURO                    (stupito) Suo zio? E chi è suo zio?

BEATRICE 1             Ah, non lo sa?

GAETANO                 (arriva da dx  in pantaloni scuri, camicia e bretelle) – Ah, Arturo, ho dovuto far credere alla Giovanna che…

GIOVANNA               (rientrando da sx sala) – Tra dieci minuti tutti a tavola! E meno male che é ritornata la Genoveffa! (a Beatrice 1) – Svelta, vada a cambiarsi d’abito ( sparisce da dove é entrata)

BEATRICE 1             (preoccupata) E' una parola! Non ho niente da mettermi

ARTURO                    (la guarda un attimo) Niente da mettere! Ma tanto da togliere!Vero, Gaetano?!

GAETANO                 E’ vero!

BEATRICE 1             Da togliere? Ma siete matti?

ARTURO                    Dai, Gaetano, mettiamoci al lavoro!

I DUE SI METTONO AI LATI  DI BEATRICE.  LE STACCANO UNA PARTE  DELLA GONNA,

IL DAVANTINO DELLA CAMICETTA  E  LE MANICHE, TRASFORMANDO UN VESTITINO SEMPLICE IN UN ABITO DA SERA. E PER FINIRE GAETANO PRENDE UNA ROSA DA UN VASO E LA METTE SULLA SCOLLATURA. GAETANO LA PRENDE PER UNA MANO E LE FA  FARE UNA PIROETTA

ARTURO                    (con un ginocchio a terra, presentandola) –Et  voilà!

BEATRICE 2             (batte le mani) – Splendido! Vado a cambiarmi anch'io! (Esce sx  sala)

 

ARRIVA SX SALA GOTTARDO INSACCATO IN UNO SMOKING TROPPO STRETTO

GOTTARDO              ( pavoneggiandosi con Beatrice) – Come stò?

GAETANO                 A me...sembra una… salsiccia!

BEATRICE 1             Io lo trovo carino…(esce sx cucina)

GOTTARDO              Grazie. (Rivolto ad Arturo) –E com’è andata avanti la soap-opera, intanto che io non c’ero?

ARTURO                    Tutto sotto controllo. Almeno spero.

GOTTARDO              E pensare che ci vogliono vent’anni, ad una madre, per fare di suo figlio un uomo!… Ed ad un figlio bastano cinque minuti, per fare un cretino!

                                              

ARTURO                    Dice a me?

GAETANO                 (lagnoso) – Pensate che in quest’ultima mezz’ora sono invecchiato di dieci anni.  Mi sono diventati  bianchi almeno altri cinquanta capelli. Poco fà mi sono guardato nello specchio e a momenti non mi riconoscevo più!

GOTTARDO              Capita quando si prende un grande spavento. Una volta io sono andato a sbattere con la macchina contro un muro. In un momento mi é passato davanti agli occhi il film della mia vita....

GAETANO                 Ah.

GOTTARDO              ma io non c’ero nel cast! (ride)

ARTURO                    Si, si, e il film era in bianco e nero. Sù, beviamo un bel aperitivo e poi...tutti a tavola. (va a versare da bere e porge il bicchiere a Gottardo e Gaetano) E chi non beve con me, peste lo colga (va a versare da bere per sé)

SQUILLA IL TELEFONO

ARTURO                    (a Gottardo) – Prego! E’ per lei

GOTTARDO              Hallo?… Ja ...ja....ja ja ja ja…. Nein...nein...nein nein nein… so...so...so....sosososo… ach was... ach was... ach was!… ja....nein... ja...nein... ja...nein…Goodbye|

ARTURO E GAETANO (insieme, seduti sul divano) Oh santo cielo! (poi brindano con Gottardo)

FINE PRIMO ATTO


SECONDO ATTO

ALL'INIZIO DEL SECONDO ATTO LA SCENA E' VUOTA. IL TAVOLO E' ANCORA IMBANDITO, TAZZINE DI CAFFE', PARECCHIE BOTTIGLIE DI VINO E ALCUNE DI CHAMPAGNE VUOTE. BICCHIERI, TOVAGLIOLI E PORTACENERE…

GENOVEFFA E ISOLINA ENTRANO. GENOVEFFA HA UN GREMBIULE.

ISOLINA RIDE COME UNA PAZZA.

GENOVEFFA             E smettila di ridere, Isolina.

ISOLINA                    Wonderful, wonderful!

GENOVEFFA             Ahié, ahié, wonderful!

ISOLINA                    Mister Arturo è tanto, tanto divertente! Come era quella barzelletta sull’avvento dell’euro Ah, ah, ah…

GENOVEFFA             Adesso smettila o ti rispedisco di corsa a casa!

ISOLINA                    Ma và! Adesso proviamo a ripeterla......ecco...tu sei San Pietro! (Genoveffa forma con le braccia un’aureola sopra la testa) Ah, ah, ah…Con l’avvento dell’euro le lire muoiono. Tutte le monetine salgono in Paradiso

GENOVEFFA             (seria) Chi siete?

ISOLINA                    Siamo le monetine italiane e siamo morte. Possiamo entrare in Paradiso?

GENOVEFFA             Avanti!

ISOLINA                    Ah, ah, ah…Dopo salgono le mille e le duemila lire

GENOVEFFA             (seria)  Chi siete?

ISOLINA                    Siamo le mille e le duemila lire italiane, siamo morte e vogliamo entrare in Paradiso

GENOVEFFA             Avanti!

ISOLINA                    Ah, ah, ah…Dopo salgono le cinquemila e le diecimila lire

GENOVEFFA             (seria) Chi siete?

ISOLINA                    Siamo le cinquemila e le diecimila lire italiane, siamo morte e vogliamo entrare in Paradiso

GENOVEFFA             Un momento (finge di consultare un libro)  Avanti!

ISOLINA                    Ah, ah, ah…Dopo salgono le cinquantamila e le centomila lire

GENOVEFFA             (seria) Chi siete?

ISOLINA                    Siamo le cinquantamila e le centomila italiane, siamo morte e vogliamo entrare in Paradiso

GENOVEFFA             (seria) Un momento (finge di consultare un libro)  No, voi no!

ISOLINA                    E perché?

GENOVEFFA             (seria) Non vi ho mai visto in Chiesa!

ISOLINA                    Oh jes! Ah ah ah…

GENOVEFFA             Che ridere! Dai, aiutami a spreparare la tavola! Io ti avevo avvisata che in questa casa succedono troppe cose strane!

ISOLINA                    Ah sii?

GENOVEFFA             Ma perché la signora Beatrice finge di essere una cameriera?

ISOLINA                    Affari suoi! Noi in California ci facciamo i nostri business! Cosa nostra!

GENOVEFFA             Mafiosa! Sü, dai!

DALL’ESTERNO SI SENTE RIDERE E RUMOREGGIARE POI, DALLA PORTA DX SALA  ENTRANO, IN ORDINE E TENENDOSI COME SE FACESSERO LA POLONAISE: ARTURO,BEATRICE 2, GAETANO, BEATRICE 1, GOTTARDO E GIOVANNA

SONO ALLEGRISSIMI, CON CAPPELLINI E TROMBETTE

E FANNO IL GIRO DI TUTTO IL PALCO CANTANDO “BRASIL”

POI IL GRUPPO SI AVVIA VERSO LA CUCINA AD ECCEZIONE DI GIOVANNA E GOTTARDO CHE SI ACCASCIANO SULLE POLTRONE: GOTTARDO E' ALLEGRO, GIOVANNA HA UN DIAVOLO PER CAPELLO.

GIOVANNA               Allora, signor Gottardo, si é divertito a cena?

GOTTARDO              Sii, eccome! (ride)

GIOVANNA               (con tono seccato) - Io nò.

GOTTARDO              E come mai? (ride)

GIOVANNA               Mi guardi: sono una donna tradita!

GOTTARDO              Ah sì?

GIOVANNA               E non dice altro?

GOTTARDO              Beh. Cosa devo dire …

GIOVANNA               Ho voglia di gridarlo a tutto il mondo! E chi ha orecchie per intendere, (scandendo) IN TENDA!

GOTTARDO              E tutti gli altri...... in roulotte (ride contento)

GIOVANNA               Che spirito di patata!

ENTRA BEATRICE 1 SX SALA - MOLTO ALLEGRA

BEATRICE 1             Non venite? Giochiamo agli indovinelli!

GIOVANNA               (seccata) No, grazie!

BEATRICE 1             Peccato, è un vero spasso! Torno dal mio zietto! (riesce sculettando)

GIOVANNA               Va pure,  (sibilando) vipera!

GOTTARDO              (molto stupito) Vipera?

GIOVANNA               (decisa) Sì, è una "maialona" da prima pagina!

GOTTARDO              (stupito) Ma noo?

GIOVANNA               Sì! Guardi (estrae dalla scollatura un foglietto) – E’ una fattura di diecimila euro! Per una pelliccia di visone della baia di Hudson!

GOTTARDO              Ah!

GIOVANNA               E’ indirizzata a mio marito. L’ho trovata nella tasca della sua giacca, poco fà. (Sibilando) L'ha comperata lui quella maledetta pelliccia!

ENTRA BEATRICE 2 SX CUCINA CON IN MANO UN VASSOIO

BEATRICE 2             Posso sparecchiare, signora?

GIOVANNA               (senza guardarla) – Si, si… (rivolta sempre verso Gottardo) E sa perché l'ha comperata? Per regalarla alla sua… (con disprezzo) amichetta! (beatrice 2 lascia cadere un bicchiere - Giovanna si volta) – Ma lei ha le mani di pasta frolla?

BEATRICE 2             Oh… mi scusi!

GIOVANNA               (verso Gottardo) E sa chi è l'amante di mio marito?

BEATRICE 2             Signora Giovanna, io…

GIOVANNA               (senza voltarsi) Zitta!

BEATRICE 2             (decisa) Ma io ho il diritto di difendermi!

GIOVANNA               (si volta verso Beatrice)  Ma é solo un bicchiere! Ne comprerò un altro! (rabbiosa) Via, in cucina!

BEATRICE 2             Oh mio Dio… mio Dio… (esce distrutta)

GIOVANNA               (con insistenza, a Gottardo) Insomma,  sa chi è l'amante di mio marito?

GOTTARDO              (con voce tremula) Ma cos'è? Un quiz?

GIOVANNA               E’ quella svergognata della nipotina del Gaetano!

GOTTARDO              Oh diavolo!

GIOVANNA               Mio marito ha detto al Gaetano di far credere che la nipotina fosse la sua amante...

GOTTARDO              Davvero??

GIOVANNA               ...in modo che io non mi accorgessi che quella....poco di buono é invece l’amante di mio marito

GOTTARDO              Ma noo!

GIOVANNA               Ma sii! Quello che non capisco é come ha fatto a  perdere la testa per una così … (cambia tono) Lei é sposato?

GOTTARDO              No.

GIOVANNA               Non é mai stato innamorato?

GOTTARDO              Sì, una volta. (sospirando) Si chiamava Eufemia. Le ho scritto una lettera al giorno per un anno intero!

GIOVANNA               E poi cosa é accaduto?

GOTTARDO              E’ scappata con il postino! (prima piange poi ride divertito)

GIOVANNA               Ah. (entra Beatrice 2 sx cucina con un vassoio) – Ma… ma lei, cosa vuole ancora?

BEATRICE 2             Porto di là i digestivi…

GIOVANNA               (sgarbata) – E perché non vengono loro a prenderseli, questi uomini?

GOTTARDO              Eh, la cavalleria è morta! Beh, speriamo nella fanteria! Gliele porto io di là! (prende il vassoio dalle mani di Beatrice 2 ed esce sx sala  ballando e canticchiando)

 

BEATRICE 2             (un po' impacciata) Signora Giovanna, io lo so che non sarei dovuta  venire…

GIOVANNA               Perché?

BEATRICE 2             Adesso non mi troverei qui, davanti a lei, in questa situazione impossibile…

GIOVANNA               (secca) Lei ha già visto una cretina?

BEATRICE 2             La prego, non m'insulti!

GIOVANNA               La cretina sono io, che mi trovo qui, in casa, l’amante di mio marito! Una maialona!

BEATRICE 2             (imbarazzata) Ma no, mi ascolti, io non credevo…

GIOVANNA               (si siede sul divano) E' inutile usare mezze parole. Chiamiamo le cose con il loro vero nome! Una  vera maialona!

BEATRICE 2             Ma signora! (Le si siede sul divano)

GIOVANNA               (arrabbiata) La nipotina, sì! Proprio una bella nipotina, eh?....Io la faccio a fette, questa nipotina!

BEATRICE 2             (stupita) Nipotina? Quale nipotina?

GIOVANNA               Ma la nipotina del Gaetano, no?  Che in realtà, è anche l'amichetta di mio marito!

BEATRICE 2             (molto scossa) Come?

GIOVANNA               Sicuro! L'amante del mio Arturo!

BEATRICE 2             Ne ha le prove?

GIOVANNA               Certo che le ho! (e agita la fattura che toglie dalla scollatura)

BEATRICE 2             Davvero?

GIOVANNA               E’ vero, sì!

BEATRICE 2             (rabbiosa) Quel mostro ributtante e perverso! Brutto vagabondo! Sciagurato e farabutto!

GIOVANNA               Ehi, ma non é necessario prendersela in quel modo!

BEATRICE 2             E' che io…(ricomponendosi)  mi sono messa nei suoi panni!

GIOVANNA               Ah, io la ringrazio per la sua solidarietà....ma cosa posso fare per fargliela pagare?

BEATRICE 2             Lo ripaghi con la sua stessa moneta! Si prenda un…

GIOVANNA               …amante?

BEATRICE 2             Certo! Vendicandosi, lei vendica tutte le cretine di questa terra, me compresa!

GIOVANNA               E se le dicessi che io mi sono già vendicata?

BEATRICE                Come?

GIOVANNA               Ho giocato d’anticipo! Il mio amante....é quì!

BEATRICE 2             Qui?

GIOVANNA               Qui, qui!

APPARE SX SALA ARTURO ALLEGRO E GIOVIALE E SI PORTA DIETRO IL DIVANO

ARTURO                    Qua qua qua qua… Ma cosa fanno le nostre belle paperette?

GIOVANNA               Ecco, cosa fanno... (si alza, gli molla uno schiaffone ed esce sx sala)

ARTURO                    Ma… ma… che cos'ha?

BEATRICE 2             Il fatto è, mio povero Arturo, che tua moglie sa tutto!

ARTURO                    Cosa?

BEATRICE 2             Tutto!

ARTURO                    Ma è terribile! Tu dovevi negare!

BEATRICE 2             Negare cosa?

ARTURO                    Ma si deve sempre negare! Anche l'evidenza!

BEATRICE 2             Il fatto è che lei ha le prove!

ARTURO                    E tu… hai confessato?

BEATRICE 2             Cosa avrei dovuto confessare?

ARTURO                    Beh, che noi due… tu e io…

BEATRICE 2             Il dubbio che noi due stiamo insieme non l'ha nemmeno sfiorata.

ARTURO                    Bene, benone! Siamo salvi!

BEATRICE 2             E tu sei fritto!

ARTURO                    Fritto?

BEATRICE 2             Fritto! Tua moglie sa tutto!

ARTURO                    E dai! Ma cosa é che sa?

BEATRICE 2             Che sei un farabutto!

ARTURO                    Non capisco…

BEATRICE 2             La nipotina!

ARTURO                    La nipotina?

BEATRICE 2             La nipotina del Gaetano!

ARTURO                    La nipotina del Gaetano? Ma quale nipotina?

BEATRICE 2             Tu mi hai infinocchiato dicendomi che è una cameriera! E invece è la tua amante!

ARTURO                    La cameriera?

BEATRICE 2             Che non è una cameriera ma è una nipotina! Ma adesso tu stai pagando tutte le tue malefatte!

ARTURO                    (che non capisce più niente) – Come?

BEATRICE 2             Tua moglie ti tradisce!

ARTURO                    (esterefatto) Cosa?

BEATRICE 2             Sì, e con un uomo che ha passato la serata con noi!

ARTURO                    Io… sarei cornuto?

BEATRICE 2             Certo! E te lo meriti, (fa per uscire poi, sulla porta, si gira e declama) cornutone!

ARTURO DISTRUTTO SI ACCASCIA SUL DIVANO SCONSOLATO

APPAIONO SX SALA GAETANO E BEATRICE 1 MOLTO ALLEGRI

BEATRICE 1             Sai zietto, la lavastoviglie del tuo amico è una meraviglia: ha una musicalità eccezionale!

GAETANO                 Ah sì?

BEATRICE 1             Si direbbe di ascoltare Vasco Rossi.

ARTURO                    (inquisitorio) – Cosa è questa storia dello zio?

GAETANO                 (timidamente) – Ho dovuto invertarla per tua moglie!

ARTURO                    (inquisitorio) – Perché?

GAETANO                 Perché… perché… perché

BEATRICE                Perché io non volevo passare la notte con lui (indica Gaetano) – E così ci è venuta in mente questa storia!

ARTURO                    Sì, sì!

BEATRICE 1             (a Gaetano) – Altri cento euro!

GAETANO                 (sottovoce) – Vampira! (Glieli consegna)

ARTURO                    Adesso cerchiamo di fare un piccolo riassunto per la mia povera testa. Lei é la cameriera, giusto?

BEATRICE 1             Giusto.

ARTURO                    E noi abbiamo fatto credere a mia moglie che lei é l’amante del Gaetano, giusto?

BEATRICE 1             Giusto. Ma c'è una nuova versione. Sua moglie crede che io sia la nipote del signor Gaetano.

GAETANO                 Già.

ARTURO                    E la nuovissima  versione dei fatti, è che mia moglie crede che io sia l’amante della nipotina del Gaetano. Cioè, di lei!

BEATRICE 1             Di me?

GAETANO                 Alt! Fermi tutti. Devo aver perso qualche puntata....non capisco più niente (si porta in direzione opposta all’Artura)

BEATRICE 1             (indicando Arturo) – La colpa è tutta sua! Mia nonna lo diceva sempre che le bugie hanno le gambe corte.

ARTURO                    (furioso) – Già. (a Gaetano)- Anche tu hai le gambe corte!

GAETANO                 (guardandosi le gambe) – Corte?

ARTURO                    (furioso) Cortissime!

GAETANO                 Beh, io ho il bacino lungo: E’ il bacino lungo che dà l’impressione della gambe corte!

ARTURO                    (furioso) Sono corte perché dici solo delle gran bugie!

GAETANO                 Io? E che bugie?

ARTURO                    (arrabbiatissimo) Vai a letto con mia moglie! (Gli corre dietro - Gaetano scappa e fanno il giro del palco tornando poi nelle posizioni originali)

GAETANO                 (con un sorriso tirato) Ma  Arturino, sei matto?

ARTURO                    (furioso) La Giovanna ha detto che io sono  cornuto! E che il suo… amante, è qui in casa!

GAETANO                 (preoccupato) O santo cielo!

ARTURO                    (minaccioso) – Allora, cosa mi dici?

GAETANO                 (titubante) Cosa dico?

ARTURO                    Sei un’anguilla, eh?

GAETANO                 Un’anguilla?

ARTURO                    Sì, scivoli via di qui e di là, scivoli dappertutto.....e vai dentro il letto con la Giovanna…

GAETANO                 Con l'anguilla?

ARTURO                    Come, con l’anguilla?

GAETANO                 Ma l’hai detto tu che vado nel letto con l’anguilla!

BEATRICE 1             Ha detto che sei un'anguilla!

ARTURO                    Zitta lei! Manutengola!

BEATRICE 1             Oh!

ARTURO                    E tu rispondimi: sei andato o no nel letto con mia moglie?

GAETANO                 Tua moglie? (cercando di ostentare calma e sicurezza)  E’ simpatica… brillante… ma io…

ARTURO                    (minaccioso) – Ma tu?

GAETANO                 Ma non é il mio tipo! A me piacciono le donne alte … Invece la Giovanna (fa un cenno col braccio portando la mano aperta a 1 metro da terra)

ARTURO                    Mi  stai forse dicendo che é una nana?

GAETANO                 Beh… diciamo una nana (alza un po' il braccio) grande.

ARTURO                    Tu mi stai prendendo in giro!

GAETANO                 Ma nò! Tua moglie è un peperino....Mi ricorda quel proverbio che dice: “la donna, per piccola che sia, batte anche il diavolo nella bugia”

ARTURO                    Ma  và, tutte cretinate!

SUONA IL TELEFONO

ARTURO                    (a Beatrice) – Risponda!

BEATRICE 1             Non sono mica la sua segretaria!

GAETANO                 (perentorio) Rispondi, nipotina

BEATRICE 1             Casa Vanghina… Sì?... Wie, bitte? ......Eh, il signor Schwarzkopf?/Nein, er ist noch nicht angekommen./.....Wie?/Ach so… Ich weiss nicht… Wie? Wie? (posa il telefono) E' caduta la comunicazione.

ARTURO                    (esasperato) – Ma cosa hanno detto?

BEATRICE 1             Che il signor Schwarzkopf dovrebbe essere già qui dal alcune ore…

GAETANO                 Da alcune ore...

ARTURO                    Oddio! E dove sarà mai andato?

GAETANO                 Dove mai sarà andato?

ARTURO                    (preoccupato) Perché se non firmiamo questa fusione,… io sono rovinato!

GAETANO                 Rovinato!

ARTURO                    E smettila di fare il pappagallo!…  Gottardo Camolatti!... Lui potrà dirmi dov’é andato!

GAETANO                 (avvicinandosi ad Arturo - con tono deciso) Giusto! E’ lui il colpevole!

ARTURO                    Colpevole di che cosa?

GAETANO                 (con forza) E’ lui, é lui!

ARTURO                    Lui… chii?

GAETANO                 L'amante di tua moglie!

ARTURO                    Ma lo pensi davvero?

GAETANO                 (subdolo) Qualcuno è volato sul nido del cucùlo!

ARTURO                    Come?

GAETANO                 (subdolo) Sì! Quel Gottardo Camolatti è un uccellaccio! Un uccello rapace che é entrato nel tuo nido... e il cuculo.....(gli batte una mano sulla spalla) .sei tu!

ARTURO                    Ah!

GAETANO                 (subdolo) Ma non hai notato come quel Camolatti é agitato..… e poi quei suoi occhi, pieni di libidine …

BEATRICE 1             (decisa) Io non l’ho proprio visto!

GAETANO                 (arrabbiatissimo verso Beatrice 1) Zitta! (Poi ad Arturo con tono affabile) – Ma tu devi stare calmo e andare con i "piedi di piombo", perché c'è di mezzo l’affare Schwarzkopf!

ARTURO                    Eh, é lì il problema!

GAETANO                 (molto dolce) Allora é meglio far finta di niente....e tacere. E poi, ai nostri giorni, cosa vuoi che siano un  paio di corna in più o in meno?

ARTURO                    (deciso) Ah no èh! Una volta  concluso l’affare io, quello lì, ......lo strozzo!

BEATRICE 1             Comodo, eh? Ma sa che lei è un bell'egoista? Adesso vorrebbe salvare la sua rispettabile dignità di marito, mentre ha passato tutta la sera a rattoppare i buchi che ha provocato con la sua infedeltà! Si rende conto che la sua condotta è abominevole?

GAETANO                 Abominevole! E hai messo tutti in una situazione d’inferno! Hai voluto gustare i piaceri della carne, eh? D’ora in avanti gusterai i piaceri della verdura!

ENTRA GOTTARDO SX SALA, HA AI PIEDI DUE ENORMI PANTOFOLE

GOTTARDO              Non si arrabbi, signor Arturo, se ho messo le sue pantofole, ma ho un piede che é più grosso di quello di un elefante!

ARTURO                    (di cattivo umore) – Chi è che gliele ha date?

GOTTARDO              La sua mogliettina. Ma lo sà che é proprio carina?

ARTURO                    (secco - si avvicina alle bottiglie) – Lo sò anche troppo!

GAETANO                 (tra i denti, passandogli a fianco) – Prudenza! L'affare Schwarzkopf!

ARTURO                    (tra i denti) – Già! ....(Con un sorriso tirato) Gradisce qualcosa da bere, signor Camolatti? (versa per sè)

GOTTARDO              Grazie, ma ho già bevuto a sufficienza! A proposito del bere, sà qual’é la differenza tra un cammello e un uomo?

ARTURO                    (nero) – No!

GOTTARDO              Il cammello può lavorare due settimane senza bere mentre l’uomo può bere due settimane senza lavorare! (e ride contento)

BEATRICE 1             Bella! (ride) Beh, vado di là a dare una mano per sistemare la cucina! Auf wiedersehen! (esce allegra)

ARTURO                    (versandosi da bere) – Un momento fa hanno chiamato dal suo ufficio....hanno detto che il signor Schwarzkopf avrebbe dovuto essere già qui da un pezzo.

GOTTARDO              Oh, quello lì è come una trottola! E’ sempre di qui e di là! A seguirlo fa venire il mal di testa!

ARTURO                    Ma la ditta Schwarzkopf è in piena espansione, non é vero? L'ho letto la settimana scorsa su una rivista specializzata. Devo avere ancora il giornale di là là…

GAETANO                 (sedendosi su una sedia) L'ho letto anch’io! E sembra, anche, che continua ad aumentare sempre più gli investimenti …

GOTTARDO              Imvestimenti? Io conosco un sistema per aumentare gli investimenti!

GAETANO                 (interessato) – Ah sì? Come?

GOTTARDO              Abolire i semafori (ride di nuovo allegro)

ARTURO E GAETANO RIDONO CONTROVOGLIA

ARTURO                    (alzandosi ed andando a sedersi vicino a Gottardo) Ma mi dica, signor Camolatti....lei pensa che riusciremo a fare questa fusione, che per il momento é solo supposta?

GOTTARDO              E dai con questa supposta… A dire la verità, signor Vanghina, io non lo sò …

GAETANO                 Sù, provi a fare uno sforzo …

ARTURO                    Perché vede...il mio callifugo é miracoloso, è un vero portento… ma le ricerche mi sono costate un occhio della testa... e adesso… ho toccato il fondo!

GOTTARDO              Di solito, quando si tocca il fondo, poi si ritorna a galla.

ARTURO                    Invece io sto cominciando a scavare. E poi lo conoscerà anche lei quel proverbio che recita “guardalo bene, guardalo tutto, l’uomo senza soldi é proprio brutto”

GOTTARDO              Coraggio, non sia così pessimista.

ARTURO                    (con finta allegria) – Giusto! Beviamoci sù un whiskino! (versa e porge anche al Gottardo) – Ho l’impressione che noi due abbiamo tanti punti in comune!

GOTTARDO              Ah sì? Allora mettiamoli insieme e spediamoli! Magari vinciamo un servizio di piatti in porcellana!

ARTURO                    (ride giallo) – Ah ah ah, questa è proprio bella!

ENTRA GIOVANNA SX CUCINA

GIOVANNA               Prendete volentieri un caffé??

ARTURO                    Sì, grazie… (sottovoce, avvicinandosi) – Ti sei calmata?

GIOVANNA               (secca) Neanche un po'!… Ma le regole dell’ospitalità vanno rispettate. (dolce) Lo bevi anche tu, Gaetano?

GAETANO                 Sì, grazie.

GIOVANNA               (dolcissima) E tu, Gotti?

GOTTARDO              (dolcissimo) Volentieri, Giovannina.

GIOVANNA               ok (esce)

ARTURO                    (esterefatto) Gotti?

GOTTARDO              E’ il diminutivo di Gottardo. Sà, siamo diventati amici la sua mogliettina ed io. Ma lo sà che sua moglie é un bijou?

ARTURO                    (acido) – Ah sii? Le piace il gentil sesso, eh?

GOTTARDO              Beh, le confesso che ho poca esperiena … lei invece, signor Arturo, legge le donne come se fossero un libro aperto, eh? E di solito lei legge nel letto! (ride)

ARTURO                    (subdolo) – Però io penso che un uomo che trascina una donna nella colpa, deve avere il coraggio delle proprie azioni!

GAETANO                 (sottovoce) – Prudenza!

ARTURO                    Prudenza un corno! Vede, caro Gotti, certe cose mi fanno pensare che…

GOTTARDO              Che…?

GAETANO                 Prudenza!

ARTURO                    Io alla mia Giovannina non ho mai fatto mancare niente …

GAETANO                 (rivolto al pubblico) Neanch’io!

ARTURO                    E soltanto il pensiero che possa farmi cornuto, mi fà diventare matto! E’ come se avessi una pista di bowling in testa. Bam bim bum…

GOTTARDO              Bim bum bam?

ARTURO                    No, bam bim bum…

GOTTARDO              Ah. Però non capisco perché lei mi racconta queste cose … intime.

ARTURO                    (inquisitorio a Gottardo) Già, perché gliele racconto? Perché?

GAETANO                 (inquisitorio a Gottardo) Perché?

ARTURO                    (più insistente) Perché?

GOTTARDO              (impacciato) E...perché....perché....

BEATRICE 2             (apparendo) – Il caffè è servito di là…

GOTTARDO              Benone (si alza arzillo) – Ma sa che il suo callifugo fa miracoli? L'ho messo prima di andare a cena e mi ha fatto bene! Ma un bene…!

GAETANO                 (distratto) Ah sii?

GOTTARDO              (a Gaetano) Un vero toccasana. Io voglio battere il record di mio zio Luigi: é arrivato sino a novanotto anni sano come un corno! E grazie ai funghi!

GAETANO                 Ai funghi? Perché?

GOTTARDO              Perché non ne ha mai mangiati! (ride contento ed esce prendendo sottobraccio Gaetano)

BEATRICE 2             (fissa Arturo) – Arturo…

ARTURO                    Beatrice…

BEATRICE 2             (sconsolata) Sono così triste… La sera del mio compleanno… Tu che mi tradisci con la nipotina…(si siede sul divano)

ARTURO                    Ma non è vero… non 'è vero! (va a sedersi a fianco) Prima di tutto non é la nipotina del Gaetano

BEATRICE 2             E chi è allora?

ARTURO                    La cameriera del Bar Sport!

BEATRICE 2             Cosaaaa???????

ARTURO                    E’ un casino infernale, credimi. Non capisco più niente neanch’io...... (affettuoso) Ma tu sei sempre nel mio cuore!

BEATRICE 2             Davvero?

ARTURO                    Davvero, tesoro

BEATRICE 2             Oh, amore mio! (si siede sulle gambe di Arturo e lo abbraccia )

APPARE GIOVANNA SX SALA

GIOVANNA               (inviperita) Ma bene! Benone! (Arturo e Giovanna si separano ma restano seduti) Non ti bastava la nipotina del Gaetano?(con disprezzo) Eh? E adesso "ti fai anche la cameriera!"

ARTURO                    Ma Giovannina…(si alza)

GIOVANNA               Ti  sapevo insaziabile, ma non sino a questo punto! Adesso tra noi é proprio finita! Finita! (ed esce di corsa sx sala)

ARTURO                    Ma Giovannina… (esce di corsa dietro di lei) ...Giovannina....

BEATRICE 2 SI ACCASCIA SUL DIVANO

BEATRICE 2             Che situazione

GENOVEFFA             (entra con Isolina sx cucina) – Oh signora Beatrice! (Beatrice 2 la fissa senza parlare - molto contenta) – Ma che bella serata, vero?

ISOLINA                    Wonderful, wonderful! (ride contenta)

BEATRICE 2             (con voce sconsolata) Bella da morire!

GENOVEFFA             Ma mi toglie una curiosità? A chi é che venuta quest’idea?

BEATRICE 2             Quale idea?

GENOVEFFA             Ma quella di scambiarsi … i ruoli! Lei che fa credere di essere la cameriera, e la Beatricetta del Bar Sport che la fa la signora! Uh, ma che ridere! (Ride contenta)

ISOLINA                    Wonderful, wonderful! (Ride contenta)

GENOVEFFA             E’ un peccato che non sia qui anche suo marito, il signor Isidro! Si sarebbe divertito come un matto! (Ride contenta)

BEATRICE 2             (con voce strozzata) Già, sarebbe morto dal ridere (si avvia velocemente verso sx sala e. ha un impatto con Gottardo che sta entrando)

GOTTARDO              Ahi ahi ahi…

BEATRICE 2             Oh, scusi! (e sparisce)

GOTTARDO              Proprio sul callo che stava guarendo! (Si siede distrutto)

GENOVEFFA             Prima d’andare a dormire gradisce una tisana, signor Gottardo?

GOTTARDO              Grazie, signora Genoveffa. una camomilla. E lei, signora Isolina, quando ritorna in America?

ISOLINA                    In four weeks. Fra quattro settimane. Voglio visitare un po' il mio Paese!

GOTTARDO              Brava. Eh, in fondo sono anch’io un emigrante! In Germania si sta bene, ma qui si sta meglio …

GENOVEFFA             Ma…se abita a Crodo! Lo  ha detto lei, a cena!

GOTTARDO              Ja ja.. a … Crodo.  E lei, signora Isolina, da quanti anni sta a…

ISOLINA                    … a Illigswebsterlulucity? Una vita! (civettuola) – Lei quanti anni mi dà?

GOTTARDO              Neanche uno di più, ne ha già troppi! (ride insiema a Genoveffa)

APPARE BEATRICE 1 SX SALA

BEATRICE 1             (sorniona) Signor Camolatti…

GOTTARDO              Sii?

BEATRICE 1             (sorniona) Di là ho trovato questo numero di "Capital" (e sventola una rivista) le interessa?

GOTTARDO              Vediamo un pò – (a Genoveffa, come per invitarla ad andarsene) Allora, mi prepara questa camomilla, signora Genoveffa?

GENOVEFFA:           Subito! E’ stata proprio una bella serata, neh Beatricetta?

BEATRICE 1             Cosmica!

ISOLINA                    Wonderful, wonderful!

LE DUE DONNE ESCONO SX CUCINA

GOTTARDO              Allora?

BEATRICE 1             Dicevano che c'era un articolo sulla ditta Schwarzkopf, e così mi sono incuriosita.

GOTTARDO              Ah sii?

BEATRICE 1             Vuole che glielo legga?

GOTTARDO              Per carità! Lo conosco a memoria.

BEATRICE 1             Dicono che il signor Schwarzkopf era un povero barbiere… che a venticinque anni emigrò in Germania… e lì fece fortuna.

GOTTARDO              Ma guarda!

BEATRICE 1             Dicono anche che è nato a Crodo il 13 ottobre del…

GOTTARDO              Lasciamo perdere l’anno …

BEATRICE 1             Dicono che è parco di divertimenti…

GOTTARDO              Questa l'ho già sentita…

BEATRICE 1             E' un puritano…

GOTTARDO              Pare.

BEATRICE 1             Dicono che sia single.

GOTTARDO              E’ vero.

BEATRICE                (inquisitoria) Perché non si è mai sposato... (indicandolo con la mano, come presentandolo) signor Schwarzkopf?

GOTTARDO              L'unica donna che avrei potuto sposare si chiamava  Margherita.(sospirando)  Lavorava in una pizzeria, ma ogni quattro stagioni… diventava capricciosa! (ride)

BEATRICE 1             (ride) – Vuole mantenere il segreto sulla sua identità? (sventola la rivista) – Almeno per stasera?

GOTTARDO              Lei cosa dice?

BEATRICE 1             Le costerà… duecento euro

GOTTARDO              La sa che lei é una bella vampira?

BEATRICE 1             Me l'hanno già detto. Metto via i soldi per sposarmi (prende il denaro) – Grazie.

GOTTARDO              La sa che la signora Giovanna è convinta che lei é intenzionata a rubarle il marito?

BEATRICE 1             Per me è una novità…

GOTTARDO              Crede che suo marito le abbia regalato una pelliccia di visone....

BEATRICE 1             A me?

GOTTARDO              Proprio a lei.

BEATRICE 1             Odio le pelliccie. Sono un'animalista convinta.

GOTTARDO              La sa che è una gran bella simpaticona?

BEATRICE 1             Anche lei è simpatico, signor Schwarzkopf.

GOTTARDO              Hmm…

BEATRICE 1             Adesso faccio anch'io una domanda: perché non si è fatto riconoscere dal signor Vanghina?

GOTTARDO              Prima di accettare un socio, mi pice conoscerlo meglio …

BEATRICE 1             Allora è capitato nella serata giusta! (ride)

GOTTARDO              Infatti! (ride)

DA FUORI SI SENTE LA VOCE DI GAETANO

GAETANO                 (fuori scena) – Il signor Camolatti? Credo che sia di là…

GOTTARDO              Mi cercano. Andiamo via, presto!

BEATRICE 1             Va bene! Dia a me quella rivista! (Escono a dx)

DA SX SALA  APPARE GIOVANNA SEGUITA DA GAETANO

GAETANO                 (piagnucoloso) Ma Giovannina, perché hai detto che ha un amante? L'Arturo é talmente infuriato che a momenti scoppia!

GIOVANNA               (secca) Peggio per lui! (Si siede sul divano)

GAETANO                 Ho sudato sette camicie per sviare i sospetti che aveva su di me … Meno male che adesso é convinto che il fedigrafo sia il Camolatti.

GIOVANNA               Cosa? Il Camolatti?

GAETANO                 Sì. Il signor Camolatti é il fedigrafo! Il colpevole!

GIOVANNA               Ah!

GAETANO                 (lagnoso)  Ma che razza di serata! E’ proprio in questi momenti che mi pento di non aver mai ascoltato quello che mi diceva sempre la mia povera mamma …

GIOVANNA               E cosa ti diceva?

GAETANO                 E chi lo sa! Non l’ascoltavo mai! (Siede sul divano)

GIOVANNA               (con rabbia)  Tutte queste umiliazioni… Ho scoperto che quella maledetta pelliccia di visone é stata pagata dall’Arturo! Diecimila euro! Ecco qua la fattura! (La estrae e la sventola)

GAETANO                 (imbarazzato) Ah.....la fattura…

GIOVANNA               (più rabbiosa) E poi… l'ha regalata alla tua nipotina …

GAETANO                 (più imbarazzato) Ossanto cielo!

GIOVANNA               (inquisitoria) E’ stato l’Arturo a dirti di portarla qui, vero?

GAETANO                 (timido) Beh, ssssì....(con forza) Ma ti giuro che io non sapevo che tra lui e la mia nipotina c’era qualcosa …

GIOVANNA               Davvero?

GAETANO                 Davvero....davvero...lo giuro! (gesto giuramento)

GIOVANNA               Ah.

GAETANO                 (dolce) Giovannina… miciona mia… fa miao, ti prego! (le si avvicina)

GIOVANNA               (secca) No.

GAETANO                 (implorante) Sü, dai… Miao… miao…(accarezzandola)

GIOVANNA               (decisa) Noooo!

GAETANO                 (più implorante) Miao… Dai, sü…

GIOVANNA               Hmmmm…

GAETANO                 (implorante, accarezzandola) Miao…

GIOVANNA               (con tono distaccato) E và ben… Miao…

LA SCENA CONTINUA CON GAETANO IMPLORANTE E GIOVANNA CHE LENTAMENTE SI DISGELA.

POI SI ABBRACCIANO E CONTINUANO CON IL MIAO DA INNAMORATI .

DA SX SALA APPARE ARTURO  CHE SI AVVICINA LENTAMENTE ALLE SPALLE DEI DUE

ARTURO                    (arrabbiato ma ironico) Disturbo? (Giovanna e Gaetano si separano ma stanno seduti)

GIOVANNA               (seccamente) Sì!

GAETANO                 (con voce tremula) No!

ARTURO                    (secco) Cercate almeno di mettervi d’accordo! (dopo una breve pausa, fissando Gaetano) – Allora, è così!

GAETANO                 (quasi stupito) Così ....... cosa?

ARTURO                    Sei tu l'infingardo che aspira a prendere il mio posto!

GAETANO                 Ma Arturo ...(si alza,  gli si avvicina con un sorriso tirato sistemandogli la cravatta poi, ostentando calma)  Arturino....non lasciamoci trarre in inganno dalle apparenze!

ARTURO                    (secco) In quanti siamo in questo mondo? Cinque miliardi?

GAETANO                 Sei.

ARTURO                    (arrabbiato) Sei miliardi. E su sei miliardi di persone dovevi essere proprio tu, il mio più caro amico, a cercare di rubarmi la moglie sotto al naso!

GAETANO                 (giustificandosi) Arturino…sii moderno.....

ARTURO                    (a Giovanna) E tu, tu non hai niente da dire?

GIOVANNA               E perché dovrei parlare? Stai dicendo tutto tu.

ARTURO                    Prometto di non interromperti se mi dici la verità. Innanzitutto spiegami come hai fatto a metterti con uno “stupidotto” come lui.

GIOVANNA               Uno  "stupidotto" in più (indica Gaetano) o uno in meno…(indica Arturo)

ARTURO                    (seccato) Ti ringrazio per l'alta considerazione che hai nei miei confronti.

GAETANO                 (seccato)  E anche nei miei!

GIOVANNA               (arrabbiata)  Oh insomma, basta! Voi uomini siete tutti con il complesso dell'obelisco!

ARTURO                    (all’unisono con Gaetano) -  L'obelisco?

GAETANO                 (all’unisono con Arturo) -  L'obelisco?

GIOVANNA               Sì. Che, architettonicamente parlando, è una cosa senza alcuna utilità. Niente altro che un coso verticale, lungo lungo....

ARTURO                    Par piacere, Giovanna, lascia perdere …

GIOVANNA               (decisa) Eh no caro! Voglio che sia ben chiaro a tutti che noi donne siamo diverse!

BEATRICE 2             (entrando sx cucina) - Brava signora Giovanna! Come ha ragione!

GIOVANNA               Non mi interessa la sua solidarietà. E poi le ho già detto di lasciare "immediatamente" questa casa!

BEATRICE 2             E se io non me ne andassi?

GIOVANNA               (decisa) Arturo, paga questa donna e mandala via!

ARTURO                    (conciliante) Ma Giovanna, a quest’ora non ci sono più corriere. E poi, fuori, fa un gran freddo!

GIOVANNA               (perentoria) Allora vado via io. Gaetano?

GAETANO                 Dimmi, Giovanna …

GIOVANNA               Accompagnami sino a casa, per favore!

GAETANO                 (timido) Ma Giovanna, fuori é tutto gelato....e sicuramente la mia automobile é in panne …

GIOVANNA               (molto seccata) Lo dici solo per darmi un dispiacere! Ma io non voglio restare in questa casa con questa cameriera!

BEATRICE 2             (si toglie il grembiule con rabbia e lo butta via) – e io non accetto più di fare la cameriera…

GIOVANNA               Ah no? (Ironica) Vuole cambiare lavoro? E magari diventare la segretaria di Arturo? (con tono molto  ironico) La segretaria tuttofare?

BEATRICE 2             (seccata) Guardi che io non sono affatto una ca…

ARTURO                    (le mette una mano sulla bocca) - …una… ca… una carogna! Lei non é una carogna!

GIOVANNA               (stupita) Ma io non  volevo dire quello!

ARTURO                    (deciso) Ma lo pensavi. Confessa che lo pensavi

GIOVANNA               Premesso che non lo pensavo affatto, trovi che sia una cosa strana che una persona  pensi? Hai forse pretese di criticare anche i pensieri degli altri?

ARTURO                    (con tono distaccato) Non voglio neanche immaginare quello che pensi! Soprattutto da quando ho scoperto che hai invitato qui il tuo amante! (indica Gaetano)

GIOVANNA               (tranquilla) A dire la verità sei stato tu ad invitarlo, non io!

GAETANO                 (piagnucoloso) E’ vero...é vero....mi hai invitato tu …

ARTURO                    Taci, carogna!

GAETANO                 (sedendosi sul divano, con tono mesto) L'ultima volta che mi sono trovato in una situazione imbarazzante come stasera é stato l’anno scorso, sul tram, quando mi é venuto un improvviso attacco di diarrea!

ARTURO                    Sicuramente avevi mangiato qualche cosa avariata! (gli si siede accanto - preoccupato) Cosa avevi mangiato?

GAETANO                 Poco prima avevo bevuto un frappè alla fragola!

ARTURO                    Ah, le fragole!Non le sopporto. Mi provocano l’eczema.

GAETANO                 E a me diarrea! Una cosa tremenda.

GIOVANNA               Oh! Basta!

BEATRICE 2             Già, smettetela!

GIOVANNA               In quanto a lei certamente non la invidio.

BEATRICE 2             Perché?

GIOVANNA               Ma si rende conto che fa parte dell’Harem di mio marito?

BEATRICE 2             Harem? Quale Harem?

GIOVANNA               Tanto per chiarire siete in due a dividervelo: lei e la nipotina del Gaetano…

BEATRICE 2             Già, la nipotina…

GIOVANNA               Alla quale lui fa dei lussuosissimi regali.

ARTURO                    Giovanna, adesso basta!

GIOVANNA               E poi, siamo realiste, non é certamente un Adone! Ma lei l’ha già visto in mutande, maglietta e calzini? Fà decisamente schifo!!!..... (cambia tono) A proposito di calze....quella mezza calzetta della nipotina …

BEATRICE 1             (uscendo da dx con Gottardo)  …la nipotina le dice di andare a quel paese!

TUTTI                         Ohhhh!

GIOVANNA               (arrabbiata) Ma come si permette! Gaetano, richiama all'educazione la tua nipotina!

GAETANO                 (impacciato) Ma cosa devo dirle, intanto non mi ubbidisce! Lo sai come sono i giovani, ai nostri giorni …

GIOVANNA               (con disprezzo) Sei proprio una pappamolla!

ARTURO                    Sono d'accordo con te!

GOTTARDO              (sedendosi sulla poltrona) Lo sapete che in quest’ultima mezz’ora i miei piedi sono cresciuti di due numeri?

ARTURO                    E come mai?

GOTTARDO              Le scarpe sono diventate strette!

ARTURO                    Per forza, sono le mie!

GOTTARDO              Ah, ecco spiegato l'arcano! (se le toglie) – Signorina Beatrice, mi porterebbe le mie scarpe, per favore?

BEATRICE 1             Volentieri, signor Schw… Schw…

GOTTARDO              (canticchiando) – Shaba daba da....shaba daba da... (e Beatrice escea dx canticchiando) – Dopo, signor Arturo, se tra tutti i suoi problemi di famiglia trovasse un momentino libero per darmi ancora un po' del so callifugo…

ARTURO                    Ma certamente…

GOTTARDO              Non vedo l’ora di mettermi in pigiama. Il suo smoking mi tira un po' in vita…

ARTURO                    La  verità è, signor Camolatti, che dovrebbe cercare di far sparire quel salvagente che ha attorno ai fianchi! Si vede subito.

GOTTARDO              Eh, è una parola!

ARTURO                    Provi con le torsioni: venti alla mattina e venti alla sera. (Gaetano commenta: quaranta) E magari anche con un bel massaggino con la mia creama dimagrante alle alghe: è miracolosa! Mi ci sono voluti dodici anni di ricerche. Dodici anni di alghe!

GAETANO                 E quindici di calli!

ARTURO                    Sa, tutte le donne che hanno figli, dopo il parto hanno sempre qualche chilo di troppo e …

GOTTARDO              Ma io di figli non ne ho fatti!

ARTURO                    Ma i chili di troppo li ha!

GIOVANNA               Ohhhhhh! Ma smettetela!

BEATRICE 2             Giusto, smettetela!

GIOVANNA               Torniamo piuttosto al nostro problema!...Dove eravamo rimasti? Ah già, la nipotina…

BEATRICE 1             (tornando con le scarpe del Gottardo) – La nipotina l'ha già mandata una volta a quel paese, e lo fa di nuovo!

GIOVANNA               Oh!

BEATRICE 1             E poi, la nipotina è stufa di essere la nipotina. E sa cosa le dice? Che la nipotina non è affatto una nipotina, e men che meno la nipotina dal signor Gaetano!

GIOVANNA               Ah no? E cos'è allora?

BEATRICE 1             Già… cosa sono? Lo dica lei, signor Gaetano!

GAETANO                 Io? E cosa devo dire io? (tocca di gomito) Dillo tu, Arturo.

ARTURO                    Io??? (si alza) Dunque…

GOTTARDO              (interrompendolo) Se mi permette, prima che riprenda a raccontare una fila di bugie, parlo io! La qui presente Beatrice è la cameriera del Bar dello Sport!

BEATRICE 1             Vero!

BEATRICE 2             Già!

GIOVANNA               Cosa? E tu, disgraziato, hai regalato una pelliccia di visone a questa …

BEATRICE 1             Attenta alle parole, Giovanna!

GIOVANNA               (distrutta) – Ma la fattura parla chiaro: mio marito ha acquistato quella pelliccia per diecimila euro … (con tono inquisitorio) E’ vero o no, Arturo?

ARTURO                    Qualcuno tra i presenti ha una pastiglia di Valium?

BEATRICE 2             Un momento (si alza ) Quella pelliccia appartiene a…

ARTURO                    A nessuno! E’ la pelliccia di nessuno (scandendo) di nessuno

BEATRICE 2             Come di nessuno! Ma è la pelliccia che hai regalato a…

ARTURO                    a mia moglie (la bacia sulla fronte)…a mia moglie! Per il suo compleanno!

GIOVANNA               Ma se io compio gli anni tra sei mesi!

ARTURO                    Appunto. E’ arrivata in anticipo, tanto in anticipo … Ma non c’é proprio nessuno che ha una pastiglia di Valium?

GIOVANNA               (avvicinandosi per andare davanti ad Arturo) Ma davvero quella pelliccia era per me?

ARTURO                    Ma sicuro…

BEATRICE 2             (dietro ad Arturo) Oh mio Dio, mio Dio…

ARTURO                    Ma  visto che, a quanto pare, tu  te la intendi con il "signor Gaetano" qui presente, (alzandosi) io restituirò questa pelliccia.

GIOVANNA               Arturo, non farai una cosa simile! Te lo proibisco! (Si mette davanti ad Arturo)

BEATRICE 2             Te lo proibisco anch'io! (Si mette alle spalle di Giovanna)

GIOVANNA               (rivolge le spalle ad Arturo e davanti a Beatrice 2 - con tono sprezzante) Ma come si permette, serva! (nel frattempo Arturo siavvicina alle spalle di Giovanna)

BEATRICE 2             Serva a me? Ah no! (da uno schiaffo a Giovanna, che si abbassa, e prende in pieno Arturo che barcolla)

ARTURO                    Ahi ahi ahi…

GOTTARDO              Fine del primo round

BEATRICE 2             (con tono preoccupato) Oh, ti ho fatto male, Arturo?

ARTURO                    (lagnoso) Tanto, tanto!

BEATRICE 2             (con tono secco) Bene!              

GAETANO                 (affranto) - Che serata, che serata!

ENTRANO GENOVEFFA E ISOLINA SX CUCINA  SORRIDENTI

GENOVEFFA             Signora Giovanna, se non ha più bisogno di me andrei a casa … Ma lo sa che mi sono divertita tanto! (ride) – La signora Lucci travestita da cameriera! Ma che ridere!

ISOLINA                    Wonderful, wonderful! (ride)

ARTURO                    (arrabbiato) Wonderful un corno! E la smetta subito di ridere! Stop laughing!

GIOVANNA               Un momento! (Stupita) Chi è la signora Lucci?

GENOVEFFA             (indicando Beatrice 2) – Ma lei! La moglie del  signor Isidro!

GIOVANNA               (molto stupita) Cosa?

ARTURO                    (con tono molto tranquillo prende per mano Beatrice 2 e la porta al centro della scena ) Niente, niente, un piccolo qui pro quo… La signora Beatrice, a causa di un equivoco, è stata scambiata per la cameriera. Ma in realtà lei è… una signora bene. E’ la moglie del presidente della "BELLA CANNA DA PESCA DEL MATTINO", il mio carissimo amico Isidoro Lucci!

BEATRICE 2             (affranta) Oh mio Dio!

GIOVANNA               (inquisitoria) Ma chi l'ha invitata qui?

ARTURO                    Chi? (fissa Gaetano) – Il Gaetano! (Deciso) E’ stato il Gaetano!

GIOVANNA               (esterefatta)  Tu???

ARTURO                    (con forza)   Si, lui!!!

GAETANO                 (scoppia) Eh no, io ne ho abbastanza di prendermi tutte le colpe! L’ha invitata lui (indica Arturo) l’ha invitata lui....l’ha invitata lui... (continua sino a quando Gottardo lo prende per le spalle e lo scuote)

GOTTARDO              Diamogli un colpo, s’é incantato il disco!

BEATRICE 2             (ad Arturo - sprezzante) – Sei un vigliacco: non hai neanche il coraggio delle tue azioni!

GIOVANNA               E se ne é accorta solo adesso? Per fortuna che il signor Schwarzkopr  non é qui a vedere … queste scene pietose.... altrimenti.... addio contratto! Vero Gotti?

GOTTARDO              E qui si sbaglia, cara Giovanna!

GIOVANNA               Come, mi sbaglio?

GOTTARDO              (a Beatrice 1) – lo vuole spiegare lei, Beatricetta cara.

BEATRICE 1             Molto volentieri. (prende un bel respiro, poi) – Il Signor Schwarzkopf è qui, tra noi!

ARTURO                    (ride) – Non dica cavolate! E dove si sarebbe nascosto?

BEATRICE 1             Da nessuna parte: è lui! (e indica Gottardo che sorride allegro, inchinandosi)

TUTTI                         Ohhhhhhhhhh!

GOTTARDO              Già, sono me!

GAETANO                 O...porca  vacca!

GIOVANNA               Ohhhhhhh….(sta per svenire e viene sostenuta da Arturo che la fa sedere)

ARTURO                    Ma perché non l'ha detto subito?

GOTTARDO              Avrei rovinato la festa… e non avrei trascorso la serata più incredibile di tutta la mia vita!

ISOLINA                    Wonderful, wonderful! (ride)

GOTTARDO              (a Beatrice 1) – Signorina Beatrice, dia un’occhiata fuori, per cortesia. Dovrebbe essere già arrivato il mio autista.

BEATRICE 1             Subito, signor Schwarzkopf! (va alla porta d’ingresso, esce e rientra) – Prego!

ENTRA UN AUTISTA IN LIVREA

GOTTARDO              Wilhelm, Meine limousine ist bereit? la mia limousine è pronta?

AUTISTA                   Jawohl, Herr Schwarzkopf!

GOTTARDO              Sehr gut! Signorina Beatrice, se vuole le dò un passaggio sino in paese.

BEATRICE 1             Con piacere (i due escono a dx mentre Arturo tenta invano di fermarli)

ARTURO                    Addio affari con quello lì! (Si siede sconsolato)

GAETANO                 (gli si avvicina e, con tono severo)  Chi è causa del suo mal, pianga…

GENOVEFFA             Calde lacrime?

GAETANO                 No!

GENOVEFFA             Lacrime amare?

GAETANO                 No!

GENOVEFFA             Lacrime di coccodrillo?

GAETANO                 No! Chi è causa del suo mal pianga sé stesso! Ma guardatelo… dopo tutti i guai che ha combinato é anche capace di dare la colpa agli altri!

BEATRICE 2             Sì, perché e un tale egoista…

GAETANO                 Giusto, un egoista! (Cambia tono) E un pistola!

ARTURO                    Come?

GAETANO                 (con forza) Sì, un pistola! Quando il Signore ha distribuito il cervello agli uomini, a te ha dato quello di un merluzzo!

ISOLINA                    Un merluzzo? Wonderful, wonderful (risata)

ARTURO                    (arrabbiato) E lei stia zitta, una volta per tutte!

ISOLINA                    (imfastidita) Ooh!

GOTTARDO              (entrando da dx) – Signori, arrivederci a tutti!

TUTTI                         Arrivederci!

GOTTARDO              (baciamano) – Giovannina….

GIOVANNA               Gotti…

GOTTARDO              (baciamano) – Frau Lucci….

BEATRICE 2             Aufwiedersehen!

TUTTI                         Arrivederci 

ARTURO SU UNA SEDIA STA PIANGENDO

GOTTARDO              (finge di uscire poi gli si avvicina) – Signor Vanghina, la aspetto domattina a Lugano.Il mio autista passerà a prenderla alle nove in punto. C’é un contrattino da firmare.

ARTURO                    (esterefatto) Vuol dire che…

GOTTARDO              Il suo callifugo fa miracoli. Lo distribuiremo in tutto il mondo. Però dovremo trovargli un nome adatto …

ARTURO                    (pronto) Gotti! Callifugo Gotti!

GOTTARDO              E perché no? (gli stringe la mano, poi Arturo lo bacia in fronte)

APPARE DA DX BEATRICE 1 CON LA SACCA E LA PELLICCIA

BEATRICE 1             Signora Giovanna, le farò avere la fattura per le mie prestazioni di stasera.

GIOVANNA               (distrutta) – Sì, sì…

BEATRICE 1             E questa (lascia cadere la pelliccia tra Beatrice 2 e Giovanna, entrambe sedute) non serve più!

BEATRICE 2 E GIOVANNA STRATTONANO A TURNO LA PELLICCIA

INFINE LA TIENE BEATRICE 2

GOTTARDO              (guarda un attimo la scena poi prende Arturo sottobraccio) Le dò un piccolo consiglio per quella pelliccia, signor Vanghina: faccia come il re Salomone…

ARTURO                    E come?

GOTTARDO              Beh, la tagli in due! (Ride) Bene... signori (inchino - porge il braccio a Beatrice 1, chiama l’autista e si avviano verso l’uscita, seguiti dall’autista che esce da dx con la valigia. Quasi sulla porta lui e Beatrice 1 si voltano) Auf wiedersehen! (ed escono tutti e tre)

ISOLINA                    Wonderful, wonderful! Now I'm going to sleep!

ARTURO                    Come?

ISOLINA                    Ho sonno, vado a dormire! Grazie per la bella serata!

GENOVEFFA             Propio bella! Mi sono divertita veramente tanto! Buonanotte a tutti! (rivolta verso Arturo) Buonanotte, signor merluzzo....

ARTURO                    Eeehhhh?????

GENOVEFFA             Pardon, signor Arturo

ISOLINA                    Good night! (ed escono dal fondo ridendo)

BEATRICE 2             (sconsolata) Sento che stanotte avrò degli incubi orrendi!

GAETANO                 (piagnucoloso) Anch’io!

ARTURO                    (le si avvicina e le mette una mano sulla spalla) Signora Beatrice, io…

BEATRICE 2             (arrabbiata) Non mi tocchi!

GAETANO                 (ergendosi a difensore) Non toccarla!

ARTURO                    (convincente) Allo scopo di accantonare ogni falsa interpretazione, vorrei sottolineare che la signora Beatrice Lucci, a causa di uno sfortunato equivoco…

BEATRICE 2             (arrabbiata)  Un equivoco del cavolo, cafone! (Va verso Gaetano e, con sguardo languido) Signor Gaetano, lei passa la notte qui?

GAETANO                 Neanche per sogno!

BEATRICE 2             (con tono accattivante)  Mi darebbe uno strappo fino a casa mia?

GAETANO                 (ringalluzzito)  Con molto, molto piacere!

BEATRICE 2             Grazie! (arrabbiata) E potete stare certi che qui dentro non metterò più piede!

GAETANO                 Neanch’io! (esce a dx)

BEATRICE 2 INDOSSA LA PELLICCIA

GIOVANNA               Ehi, un momento! Quella pelliccia…

ARTURO                    (rassegnato) … è la sua!

GIOVANNA               Come la sua?

ARTURO                    La tua è ancora in negozio… te la consegneranno la settimana prossima!

GIOVANNA               Ah!

ARTURO                    (al pubblico) Speriamo che ce ne sia un'altra uguale!

GAETANO                 Signora Beatrice (esce dadx con cappotto e valigia e la prende sottobraccio) – andiamo!

BEATRICE 2             Andiamo!

GAETANO                 (sulla porta si gira) – Giovanna…

GIOVANNA               Sii….

GAETANO                 Addio per sempre!.... Ah, Arturo!

ARTURO                    Sì?

GAETANO                 (dolce) Se hai bisogno di me … (arrabbiatissimo) non chiamarmi!

BEATRICE 2             E neanche me!

I DUE ESCONO

ARTURO                    (alla moglie) – Giovanna, bevi qualcosa?

GIOVANNA               Sì, qualcosa di molto forte!

ARTURO                    (mesce) – Ecco… Possiamo dire che stasera abbiamo imparato molte cose.

GIOVANNA               Davvero!

ARTURO                    Mi giuri che non mi tradirai mai più?

GIOVANNA               Però anche tu lo devi giurare! Anche se ho paura che per te non sarà tanto facile (sospira)

ARTURO                    (con tono molto conciliante)  Ma Giovanna, Giovannina, il sesso è l'ultima  cosa a cui penso… (in piedi, rivolto al pubblico)   Tutte le sere, prima d’addormentarmi!

FANNO CIN-CIN E SI CHIUDE IL SIPARIO

FINE