LE BUGIE HANNO LE GAMBE LUNGHE
di Antonello Coggiatti
PERSONAGGI
GINEVRA
ODOACRE
ILARIA
BRUNO
PRIMO ATTO
Allapertura del sipario ci sono in scena Odoacre e Bruno, sono in un cantiere dove lavorano. Mentre parlano, Odoacre, mette a posto gli attrezzi da elettricista
ODOACRE: (Facendo il verso a unaltra persona) Faccio il fabbro, il muratore, lidraulico, lelettricista (Tornando alla sua voce) Una cosa gli avevo chiesto! Una presa doveva montare; neanche quella!
BRUNO: Si sar sentito la pressione della responsabilit
ODOACRE: Ma che pressione?! Ha fatto una cazzata perch non capace!
BRUNO: Sei troppo severo sul lavoro
ODOACRE: Sul mio lavoro s. Se gli altri sono incapaci s. Se responsabilit mia
BRUNO: (Finisce la frase al suo posto) S!
ODOACRE: Ecco!
BRUNO: Sai come si dice no?! Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna!
OROACRE: Ma queste perle di saggezza?
BRUNO: Te le regalo, sono gratis
ODOACRE: Grazie
BRUNO: No, non ringraziarmi. Non ce n bisogno
ODOACRE: Allora non lo far; per mi chiedevo tu di quale categoria facessi parte
BRUNO: Io sono leccezione!
ODOACRE: Giusto, come ho fatto a non pensarci
BRUNO: Io so fare e insegno
ODOACRE: E chiacchieri! E pure tanto!
BRUNO: Q. b.
ODOACRE: Q. b.?
BRUNO: Quanto basta! Vedi: ci sono quelli che parlano tanto senza dire nulla, quelli che non parlano anche avendo tanto da dire e poi ci sono io. Io sono leccezione! Parlo il giusto e dico il necessario!
ODOACRE: Se lo dici tu!
BRUNO: Certo che lo dico io! (Pausa) Mi ha chiamato Mauro prima, ha detto che tra un paio di settimane inizia un nuovo cantiere e gli serve un elettricista
ODOACRE: E tu che gli hai detto?
BRUNO : Che te lo avrei detto!
ODOACRE: E lui che ha detto?
BRUNO: Ha detto un detto
ODOACRE: Che detto?
BRUNO: Ambasciator non porta pena
ODOACRE: E che vuol dire?
BRUNO: Non ti incazzare
ODOACRE: Non sono incazzato
BRUNO: Meglio perch per questo cantiere ci starete almeno due anni
ODOACRE: Buono!
BRUNO: Ed a Milano
ODOACRE: No buono!
BRUNO: lavoro
ODOACRE: lontano! No, non ci posso andare! Non adesso
BRUNO: Tra due settimane?
ODOACRE: Neanche! Ho finalmente finito di ristrutturare casa, ho fatto le corse per finire entro settembre, non posso partire per due anni!
BRUNO: Casa non si muove mica
ODOACRE: E Ilaria mi aspetta?!
BRUNO: Ecco su questo c una cosa
ODOACRE: Ho finito casa per noi!
BRUNO: Per noi?
ODOACRE: Per me e Ilaria. Ora finalmente finita, possiamo andarci a vivere insieme
BRUNO: Il padre non approva la convivenza
ODOACRE: Mica devo vivere con il padre! E comunque niente convivenza: io me la sposo!
BRUNO: Sicuro?
ODOACRE: Certo! La faccio entrare in casa bendata, quando toglier la benda e vedr la casa piena di candele e me in ginocchio con lanello di fidanzamento non potr dire di no!
BRUNO: Eh no!
ODOACRE: E poi non un giorno che stiamo insieme. Credo che se lo aspetti anche
BRUNO: Mah, tutto possibile
ODOACRE: Mi dispiace ma per Milano vi devo lasciare soli
BRUNO: Io a Milano non ci sono
ODOACRE: Perch?
BRUNO: Per lidraulica cera un altro appalto, hanno preso unaltra ditta
ODOACRE: Mi dispiace
BRUNO: A me no! Non mi andava proprio di spostarmi
ODOACRE: Allora rimaniamo a Roma tutti e due
BRUNO: Magari s!
ODOACRE: Perch magari?
BRUNO: Era cos per dire. Non si sa mai nella vita
ODOACRE: Come sei pessimista!
BRUNO: Non sono pessimista: sono possibilista. Valuto tutte le possibilit
ODOACRE: Questa aveva un fondo di pessimismo
BRUNO: Ma io non sono un pessimista. Io sono lecce
ODOACRE: Leccezione!
BRUNO: Ecco!
ODOACRE: Eccezionalmente presuntuoso!
BRUNO: (Pausa) comunque una qualit!
CAMBIO SCENA. Casa di Odoacre, lui sistema a terra delle candele, mette a posto i cuscini sul divano, si guarda intorno, esce. Torna in scena con Ilaria bendata
ILARIA: (Da fuori) Ahi! Ma mi vuoi avvertire che c il gradino?!
ODOACRE: (Entrano) Scusa! (La porta al centro del palco, le si inginocchia davanti e apre la scatolina dellanello)
ILARIA: Eh, scusa! Mi fai aspettare non so quanto in macchina, oltretutto bendata, cerchi di ammazzarmi con uno scalino non segnalato e pretendi anche che ti scusi?!
ODOACRE: Ci spero. Togli la benda!
ILARIA: (Toglie la benda) Ma che? Dove siamo?
ODOACRE: Vuoi sposarmi?
Ilaria scoppia in lacrime e scappa via. Odoacre rimane a bocca aperta
CAMBIO SCENA. Tavola calda di Milano, Odoacre seduto da solo a un tavolo e racconta la storia a una cameriera (Ginevra)
ODOACRE: Tutto questo successo un anno e mezzo fa. Inizialmente credevo fossero lacrime di gioia Ovviamente mi sbagliavo. Cos ho chiamato Mauro e sono partito per Milano. Un anno e mezzo e la mia vita ancora a pezzi! Mi sembra quasi di vederli
GINEVRA: Senti Come ti chiami?
ODOACRE: Odoacre
GINEVRA: Come i wafer?
ODOACRE: Quelli sono i Loacker! Mio padre, pace allanima sua, era un fissato della Roma, sapeva tutto dei giocatori, anche la data di nascita, io sono nato il 28 maggio come Chierico cos mi ha chiamato Odoacre! Lanno dopo nato mio fratello, il 13 marzo come Conti e lha chiamato Bruno
GINEVRA: Che carino
ODOACRE: Bruno sempre stato il preferito, pap diceva Oh, lui ha vinto pure il mondiale!
GINEVRA: Molto interessante ma
ODOACRE: (La interrompe) Avevo comprato quella casa a Massimina, al tredicesimo chilometro dellAurelia, io e Ilaria siamo cresciuti l, un posto tranquillo e a differenza di trentanni fa trovi tutti i negozi che ti servono, con mezzora arrivi a prendere la metro ma non hai il caos della citt! un buon posto per crescere dei figli!
GINEVRA: Che culo!
ODOACRE: Non volevo stare in condominio e trovare questa casa indipendente per me stato un sogno. C anche il giardino! Era da ristrutturare, vero, ma alla fine lho fatta bene
GINEVRA: Bravissimo, ma vedi noi
ODOACRE: Lidea di rientrarci dopo quel rifiuto bruciante insopportabile e ogni mese che passa langoscia di dover tornare a Roma e rientrare in quella cosa si fa pi pressante
GINEVRA: Mi dispiace ma
ODOACRE: La devo vendere! Non c altra soluzione. Non posso tenerla n affittarla perch continuerei a pensare a quella sera, lunica cosa da fare venderla!
GINEVRA: Il ristorante sta chiudendo!
ODOACRE: (Finalmente si rende conto della situazione) Oh, scusami! Mi dispiace, vi ho fatto fare tardi
GINEVRA: Non ti preoccupare, sono abituata
ODOACRE: Posso farmi perdonare
GINEVRA: Non ce n bisogno. Perdonato
ODOACRE: Ma no dai. Seriamente. Non sono sempre cos triste, te lo assicuro; solo che questa sera sono entrato nel tunnel patetico
GINEVRA: Ti capita spesso?
ODOACRE: No
GINEVRA: Allora sono stata proprio fortunata!
ODOACRE: Aspetto che stacchi e ci andiamo a prendere una cosa da bere
GINEVRA: Non esco con i clienti
ODOACRE: Politica del locale?
GINEVRA: Politica mia!
ODOACRE: Fai conto che io non sono stato qui
GINEVRA: Hai ragione, non sei sempre triste, sei anche fastidioso
ODOACRE: Offro io
GINEVRA: Ma interessante. Aspettami fuori, ci vediamo tra dieci minuti
CAMBIO SCENA. Ilaria al telefono
ILARIA: Amore Amore ascolta Amore no Eh no! Non glielo puoi dire! S ti senti malissimo e lo so ma se glielo dici Lo so che passato un anno e mezzo ma lui Proprio per questo non capirebbe, non credi?! E lui reagirebbe ancora peggio, fidati Certo che lo conosco bene. Ci siamo messi insieme che avevo quindici anni, un po ho imparato a conoscerlo! Ok, va bene S, anche io. Ci vediamo dopo S anche tu mi manchi Ciao amore. Ciao, ciao, ciao (Chiude la telefonata) Mamma mia, questa situazione mi uccide!
CAMBIO SCENA. Pub. Odoacre e Ginevra entrano e si vanno a sedere sugli sgabelli al bancone.
GINEVRA: Sono a Milano da tre anni ma mi ha un po stancata. Non la citt in s, qui ci sto bene; sono io che sento spesso lesigenza di cambiare aria
ODOACRE: Io no
GINEVRA: Perch ti sei cullato sulle tue sicurezze senza accorgerti che il mondo ti si stava sgretolando sotto i piedi. Ma tipico di voi uomini
ODOACRE: Che mi fai il discorso femminista?
GINEVRA: No. Sottolineavo la realt dai fatti: tra uomini e donne ci sono evidenti differenze fisiche e mentali, questa una di quelle!
ODOACRE: Grazie per la lezione di antropologia
GINEVRA: Sai cosa vuol dire antropologia?
ODOACRE: Faccio lelettricista, non sono ebete!
GINEVRA: No infatti. (Cambiando argomento)Cambio citt da quando avevo diciotto anni. Sono stata a Napoli, a Bologna, a Genova
ODOACRE: Invece tu sei di?
GINEVRA: Sono apolide. Anche se sono nata in una citt non la sento come casa mia
ODOACRE: Quindi niente radici!
GINEVRA: E chi lo ha detto?! Radici s, citt no! Guarda che ce li ho i genitori! (Si rende conto della gaffe) Scusa
ODOACRE: Fa niente
GINEVRA: (Pausa di imbarazzo) una fortuna che ti ha lasciato
ODOACRE: Ilaria?
GINEVRA: Sei stato con altre?
ODOACRE: No
GINEVRA: Allora lei! Da come me ne hai parlato non siete fatti per stare insieme, non capisco come avete fatto a durare quindici anni! Sar che eravate i primi luno dellaltra ma quindici anni sono comunque tanti! Siete troppo diversi
ODOACRE: Gli opposti si attraggono, eravamo complementari
GINEVRA: No, eravate diversi e basa! Lo so. Tu ora penserai ma cosa ne sa questa, mi conosce appena e non conosce per nulla Ilaria. Fidati. Si sente da come ne parli. Magari aveva anche un altro!
ODOACRE: Eh no! Non ti permetto di
GINEVRA: Distruggere limmagine angelica della donna che ti ha mollato senza alcuna cortesia?!
ODOACRE: (Sospira) Io almeno mi sono messo in gioco. Tu invece scappi alla prima difficolt
GINEVRA: cos che mi vedi?
ODOACRE: Si sente da come parli di te stessa!
GINEVRA: Mi piacerebbe riuscire a mettermi in gioco!
ODOACRE: Mi piacerebbe scappare!
GINEVRA: Tu sei un passo avanti a me per: sei qui a Milano!
ODOACRE: E tra sei mesi devo tornare. La mia stata una deviazione, non una fuga!
GINEVRA: Perch gli incasinati si incontrano sempre?
ODOACRE: Per condividere i loro casini!
GINEVRA: Oh, beh! E tra sei mesi cosa farai?
ODOACRE: Bella domanda. Penso che torner a Roma e vender la casa. Non posso abitarci o darla in affitto, mi ricorda cose brutte. Ma pagarci sopra le tasse a vuoto non mi va!
GINEVRA: Peccato, da come me ne hai parlato non deve essere male
ODOACRE: Eh no, non male per niente
GINEVRA: Mi piacerebbe vederla
ODOACRE: (Prende carta e penna) Ti scrivo il mio numero di telefono e lindirizzo cos se passi a Roma prima che la vendo te la faccio vedere anche dentro, se invece lho gi venduta almeno la puoi vedere da fuori. (Finisce di scrivere, le da il biglietto) Quale sar la prossima citt?
GINEVRA: Non so. Magari Roma!
CAMBIO SCENA. Bruno al telefono
BRUNO: Non so per quanto ancora potr resistere! Tu mi dici calmo, stai calmo, mantieni la calma! Io non ce la faccio, io glielo dico! No?! Ma io sto malissimo! Magari non ci pensa pi, passato un anno e mezzo! Mio fratello! Ma senti come sto?! Sto male! Cosa ne sai?! Tu non lo conosci come Per glielo dobbiamo dire, tra sei mesi torna e non possiamo Hai detto va bene, hai detto va bene! Ecco perch ti adoro! S, ci vediamo dopo. Mi manchi. Io ti manco? Ciao amore, ci vediamo dopo. Mi manchi amore mio! Sei sempre nei miei pensieri! (chiude la telefonata) Mamma mia, questa situazione mi uccide!
CAMBIO SCENA. Casa di Ginevra. Mattina. Ginevra e Odoacre sono nel letto sotto le coperte. Odoacre alza un braccio da sotto le coperte, prende il cellulare per guardare lora
ODOACRE: Oh cazzo! (Si alza dal letto) Cazzo! (Prende i pantaloni e se li infila) Cazzo! (Guarda di nuovo il cellulare) Cazzo! (Prende una scarpa e cerca laltra)
GINEVRA: (Si alza a sedere puntellandosi sulle braccia) Buongiorno!
ODOACRE: (Continuando a cercare la scarpa) Scusa! Ti ho anche svegliata. Hai visto laltra scarpa?
GINEVRA: (Si guarda un po intorno, poi indicando il suo lato della stanza) Di qua!
ODOACRE: Grazie! Sono in ritardo. Scusa, non vorrei scappare, ma sono in ritardo e
GINEVRA: Lo hai gi detto
ODOACRE: Ti giuro, io non sono uno di quelli che scappano la mattina In questo caso devo, ma solo perch
GINEVRA: Sei in ritardo!
ODOACRE: Scusa. Per me difficile, non pensavo che sarei stato Cio, per me tu sei la prima dopo Non so se mi spiego
GINEVRA: Perfettamente
ODOACRE: Ecco adesso penserai che sono uno stronzo!
GINEVRA: Da ieri sera ho pensato tante cose ma non questo
ODOACRE: Mi faccio sentire. Ti prometto che mi faccio sentire. Io non dico una cosa se poi non la penso, mi faccio sentire. Ora per devo Mi faccio sentire!
Odoacre va sulla sinistra del palco, rimane in buio. Ginevra rimane sola
GINEVRA: Ha detto che si fa sentire!
Buio su Ginevra, luce su Odoarce
ODOACE: Non le ho chiesto il numero di telefono!
CAMBIO SCENA. Casa di Bruno. Ilaria entra in scena arrabbiata coprendosi con un lenzuolo. Bruno la segue con indosso solo le mutande
ILARIA: Bruno basta! Non si pu parlare sempre di Odoacre! pure cacofonico!
BRUNO: Lo so, ma a me viene lansia!
ILARIA: E a me che non ce lho la fai venire! Non posso avere lincubo che quando iniziamo a baciarci e a strusciarci sul letto tu pensi a tuo fratello e non funzioni!
BRUNO: Non era mai successo prima!
ILARIA: Prima! una settimana che andiamo avanti cos!
BRUNO: Ti giuro che
ILARIA: Ma che giuri?! Cosa? Bruno voglio essere chiara con te: tra di noi iniziato per caso, allinizio era molto eccitante per me stare con due fratelli e tenerne uno allo scuro, io non avrei cambiato nulla ma Odoacre ha rovinato tutto con quella casa! Ora: sono ancora in tempo per lasciare anche te. Cosa vuoi fare?
BRUNO: Funzioner! Io funzioner!
ILARIA: (Sospira) Davvero?
BRUNO: Funzioner!
ILARIA: Torniamo in camera!
CAMBIO SCENA. Odoacre fuori dalla tavola calda, chiusa, cerca di parlare con un ragazzo al suo interno
ODOACRE: Scusa! Scusami! Ciao! S, lo so che chiuso. Sto cercando Ginevra Ginevra! Come?! Non sento, o apri la porta o parli pi forte! Non c?! Dov? Se n andata?! E dove? Che vuol dire non lo so? Quando successo?! Due giorni fa Conosci qualcuno a cui posso chiedere? Un numero di telefono? Niente?! Grazie, grazie comunque! (Si allontana dalla vetrina) Vuoi vedere che ha cambiato citt unaltra volta E se fosse colpa mia?! Stupido, stupido, stupido! Sono un cretino!
CAMBIO SCENA. Esterno casa Odoacre. Ginevra entra con una valigia, si ferma davanti alla casa e se la guarda sorridente. Poco dopo entra Ilaria da destra diretta verso sinistra, mentre cammina da unocchiata di sfuggita a Ginevra, poi si ferma e la guarda di nuovo. Si avvicina a lei. Ginevra la nota, si guardano, poi torna a guardare la casa
ILARIA: Bella casa eh!
GINEVRA: Gi!
ILARIA: Un po isolata
GINEVRA: S, ma neanche tanto, due minuti a piedi dalla fermata dellautobus
ILARIA: Gi la conosceva?
GINEVRA: La casa?! Ne avevo sentito parlare
ILARIA: Oh beh, qui intorno ne parlano un po tutti Ma lei non di qui, giusto?
GINEVRA: No!
ILARIA: Ecco! Speravo che questa storia non fosse arrivata chiss dove e invece anche il pettegolezzo di un piccolo centro come questo corre come il vento
GINEVRA: S, i piccoli centri sono i peggiori per queste cose
ILARIA: Le voci corrono, le persone parlano e in poco tempo sei additata come la peggiore persona che sia mai esistita
GINEVRA: Ti portano allesasperazione, ti viene voglia di andartene
ILARIA: Fortunatamente ancora no!
GINEVRA: Io sono convinta che ogni tanto bisogna cambiare: cambiare vestito, cambiare auto, cambiare casa, cambiare citt!
ILARIA: Cambiare uomo!
GINEVRA: Anche uomo certo!
ILARIA: Magari fosse cos facile
GINEVRA: Basta volerlo
ILARIA: Sa che lei simpatica
GINEVRA: quello che ho pensato subito di lei!
ILARIA: Perch ci stiamo dando del lei?
GINEVRA: Hai ragione, diamoci del tu. Siamo coetanee no?!
ILARIA: (Le tende la mano) Ilaria!
GINEVRA: (Le stringe la mano) Ginevra!
ILARIA: bello incontrare persone nuove; qui sono pi quelli che se ne vanno di quelli che arrivano; il posto piccolo e non c lavoro per tutti
GINEVRA: Dove sono nata io uguale. Tutti i miei amici dinfanzia sono sparsi per lItalia tra universit e lavori vari. Ormai non sento pi nessuno
ILARIA: S anche qui i ragazzi, gli amici con cui sono cresciuta Non ne sono rimasti tanti. (Guarda la casa) Tra qualche mese dovrebbe tornare ma un anno e mezzo che anche Odoacre
GINEVRA: Conosci Odoacre?
ILARIA: Direi proprio di s! Era il mio S insomma il mio Il proprietario di questa casa! Tu come lo conosci?
GINEVRA: Beh una storia un po assurda, solo a raccontarla Io volevo vedere Lui mi aveva parlato di difficile trovare il modo di parlarne. Eravamo l seduti quando Sono sua moglie! (Pausa, Ilaria rimane a bocca aperta, non riesce a parlare) Tutto bene?
ILARIA: Io sono Ilaria!
GINEVRA: S, me lo hai detto prima
ILARIA: Ilaria!
GINEVRA: Ilaria! (Capisce) Ilaria?! Scusami, non avevo capito. Ilaria! Come stai?
ILARIA: Stordita!
GINEVRA: Scusa, non volevo Se avessi saputo io
ILARIA: No, no. Non dire nulla. Non potevi sapere! Sua moglie?!
GINEVRA: (Un po titubante) Gi
ILARIA: E quando vi siete sposati?
GINEVRA: successo tutto cos allimprovviso Ci siamo incontrati per caso in una tavola calda e puff! successo!
ILARIA: S ma quando?!
GINEVRA: Quando dici? Pochi mesi fa
ILARIA: E Bruno?
GINEVRA: Chi?
ILARIA: Il fratello!
GINEVRA: Abbiamo preferito tenere le famiglie a distanza di sicurezza Sai come vanno queste cose no?!
ILARIA: No!
GINEVRA: stata una cosa talmente veloce che abbiamo voluto vedere prima se avrebbe funzionato!
ILARIA: Una convivenza no?!
GINEVRA: Io non credo nella convivenza. S, vivi insieme, ma in fondo puoi andartene quando vuoi, come quando vai a letto con un ragazzo conosciuto la sera stessa e la mattina dopo fugge via!
ILARIA: Come?
GINEVRA: Questa la sensazione che mi da. brutto!
ILARIA: Beh, se la metti cos. (Pausa) Senti, io ho bisogno di digerire questa notizia, faccio una passeggiata verso casa
GINEVRA: Posso chiederti una cosa?
ILARIA: Certo
GINEVRA: un po imbarazzante ma proprio non so come fare
ILARIA: Cosa?
GINEVRA: Non ho le chiavi di casa. Le ho dimenticate e
ILARIA: Oh. Credo di poterti aiutare, Bruno ha dimenticato le sue a casa mia!
GINEVRA: S?!
ILARIA: (Imbarazzata) Era passato a salutarmi, gli ho offerto un caff e Vogliamo andare?! Prima prendiamo le chiavi, prima entri in casa!
CAMBIO SCENA. Odoacre in cantiere, sta parlando con un collega
ODOACRE: Io non faccio queste cose, non io per questo che ci sto male! Ho sempre criticato quelli da una botta e via, quelli che dopo non si fanno pi sentire e ora sono diventato uno di loro S, magari non era la donna della mia vita, ma non per lei, per me Lho cercata, lho cercata! Non sono rimasto con le mani in mano, sono andato alla tavola calda e a casa: niente! Lho cercata per due settimane, io No, non sono a posto con la coscienza per ci ho provato S, magari un segno, stato solo per una notte ma servito per superare la storia con Ilaria No, non posso saperlo con certezza, posso solo sperare che sia cos altrimenti non dormo la notte!
CAMBIO SCENA. Casa di Odoacre. Ginevra entra in scena con laspirapolvere, canta. Dopo un po suona il citofono
GINEVRA: Un attimo! (Spegne laspirapolvere, la poggia al muro e va al citofono) S?!
BRUNO: (Da fuori) Chi c?
GINEVRA: Io! Tu invece sei?
BRUNO: (Da fuori) Io chi?
GINEVRA: Cominciamo male! Lo sai come funzionano i citofoni? Chi sta dentro chiede, chi sta fuori risponde! Se la risposta buona il cancello si apre, altrimenti no! Ricominciamo: s?!
BRUNO: Chi sei?
GINEVRA: Eh no! Non cos! Ciao! (Riappende il citofono. Torna verso laspirapolvere, suona nuovamente il citofono. Lei torna al citofono) S?!
BRUNO: (Da fuori) Sono Bruno!
GINEVRA: Bravo, cos che si fa. Stai imparando! Bruno chi?
BRUNO: Il fratello di Odoacre!
GINEVRA: Ah!
BRUNO: Adesso mi dici chi c in casa?
GINEVRA: Entra pure! (Spinge il pulsante del citofono e apre il cancello) Molto bene. Sapevo che sarebbe arrivato questo giorno, in fondo gi una settimana che sono qui. Calma, devo stare calma (Si sente bussare alla porta) Eccomi! (Va ad aprire la porta)
BRUNO: (Entrando) Dov? Dov?! Dove si nascosta?
GINEVRA: (Entrando) Mi hai sbattuta dietro alla porta!
BRUNO: Oh, scusa Allora?! Lei chi ? Cosa ci fa in questa casa?
GINEVRA: Capisco la tua sorpresa, la tua confusione. Prima o poi lo saresti venuto a sapere comunque Avrei preferito che te lo dicesse Odoacre ma ormai ci siamo, non possiamo nasconderci!
BRUNO: Di cosa stiamo parlando?
GINEVRA: Non mai facile parlare di queste cose. Da dove comincio?
BRUNO: Dove ti pare, basta che mi spieghi!
GINEVRA: Lui mi ha salvata lo sai?
BRUNO: Lui chi?
GINEVRA: Tuo fratello!
BRUNO: Ti ha salvata da cosa?
GINEVRA: Quando ci siamo incontrati per la prima volta alla tavola calda dove lavoravo sono stata aggredita
BRUNO: Nella tavola calda?
GINEVRA: No! Dopo! Stavo tornando a casa, in quel periodo abitavo in un quartiere piuttosto malfamato, e proprio davanti al mio portone dei delinquenti hanno provato a rapinarmi. Odoacre intervenuto con una rapidit e un coraggio incredibili!
BRUNO: Cosa ci faceva Odoacre l?
GINEVRA: Una fortunatissima coincidenza: il suo appartamento era a due palazzi di distanza
BRUNO: La ditta ha preso appartamenti in quartieri malfamati?!
GINEVRA: Come si dice: c crisi!
BRUNO: Poi cos successo?
GINEVRA: Insomma: arrivano questi tipi, uno mi blocca da dietro, uno mi prende la borsetta e il terzo controlla che non arrivi nessuno. E invece arriva Odoacre che ha visto la scena da poca distanza e subito viene in mio soccorso
BRUNO: sempre stato spericolato!
GINEVRA: Da un calcio a quello che mi ha preso la borsa: era a terra, ci rovistava dentro, gli da un calcio alle costole, quello va gi lasciando la borsetta e tenendosi il fianco cos Odoacre gli prende la testa e gliela sbatte sul marciapiede: svenuto! Quello che mi aveva bloccata lo minaccia, gli dice che ha un coltello e che non ha paura a usarlo, ma Odoacre ancora pi spavaldo gli dice di tirarlo fuori, lui mi butta da una parte e si avventa su tuo fratello che lo scarta con agilit e con un calcio manda a terra anche lui; ovviamente il coltello non ce lo aveva. Poi gli monta sopra, con le ginocchia gli immobilizza le braccia e lo riempie di pugni in faccia. (Facendo il gesto) Bam! Bam! Bam! Bam! Insomma: in un attimo li ha sistemati tutti e due!
BRUNO: E il palo?
GINEVRA: Il palo?!
BRUNO: Quello che faceva da palo! Che ha fatto?
GINEVRA: Ah! Lui Appena ha visto Odoacre entrare in azione scappato. In fondo quelli che fanno il palo si sa
BRUNO: Sempre impulsivo! stato sempre impulsivo!
GINEVRA: Lidraulico pi tosto di tutti i tempi!
BRUNO: Chi?
GINEVRA: Odoacre!
BRUNO: Ma fa lelettricista, io sono idraulico!
PAUSA
GINEVRA: Appunto! Dice che tu sei lidraulico pi tosto di tutti i tempi!
BRUNO: Davvero?! Che testa matta!
GINEVRA: Per mi ha salvata!
BRUNO: vero! stata una fortuna Ma questo cosa centra con la casa? Perch lei qui?
GINEVRA: Ecco, dopo che mi ha salvata lho invitato a salire da me, volevo offrirgli un t ma non ne avevo cos ho fatto una tisana ai lamponi
BRUNO: (La interrompe) allergico ai lamponi
GINEVRA: Per me! Mentre una camomilla (Si interrompe in attesa di una reazione di Bruno)
BRUNO: Una camomilla?
GINEVRA: Per Odoacre?!
BRUNO: Una camomilla?!
GINEVRA: allergico?
BRUNO: No!
GINEVRA: Eh! Ha preso una camomilla!
BRUNO: Cos?! Di sera?
GINEVRA: Ha detto che doveva calmarsi dopo quello che era successo!
BRUNO: Ok. Vai avanti!
GINEVRA: Abbiamo parlato tutta la notte e abbiamo scoperto di avere tantissime cose in comune
BRUNO: Mi fa piacere!
GINEVRA: E abbiamo parlato, parlato, parlato
BRUNO: Ma la casa?
GINEVRA: Ci sto arrivando. (Pausa) A che punto ero?
BRUNO: Che parlavate
GINEVRA: Ah gi! E poi ci siamo sposati!
BRUNO: Mentre parlavate?
GINEVRA: Dopo! successo tutto cos in fretta, per abbiamo capito che eravamo fatti luno per laltra!
BRUNO: Odoacre non mi ha detto nulla!
GINEVRA: Scusa. Io neanche te lo volevo dire
BRUNO: Come?!
GINEVRA: Me lo ha chiesto lui. Per ti dovevo spiegare in qualche modo! Bruno, non prenderla nel verso sbagliato, volevamo solo vedere come sarebbe andata prima di dirlo
BRUNO: fantastico!
GINEVRA: Lhai presa bene!
BRUNO: E io che mi preoccupavo; finalmente lha superata, andato avanti! Ora anche io potr andare avanti: funzioner di nuovo!
GINEVRA: Funzionerai?
BRUNO: (Ancora euforico, non pensa a quello che ha detto) S!
GINEVRA: In che senso?
BRUNO: (Rendendosi finalmente conto) Nulla, nulla! Quindi tu sei mia cognata!
GINEVRA: S! Ginevra, tua cognata!
BRUNO: E Odoacre?
GINEVRA: A Milano!
BRUNO: Ti ha mandata qui sola soletta?
GINEVRA: Beh, tra sei mesi torna. Ho un po di tempo
BRUNO: Per cosa?
GINVRA: (Pausa) Per sistemare la casa. Sono venuta prima per sistemare la nostra casa
BRUNO: Giusto, giusto! Non ti ho disturbata?
GINEVRA: Disturbata? Ma no!
BRUNO: Scusa lincursione in casa io Devo chiamare Odoacre!
GINEVRA: NO! Ricorda che voleva dirtelo lui: non rovinargli il momento. Ci tiene
BRUNO: Hai ragione, non ci ho pensato. Rimarr con la bocca cucita fino a che non me lo dir lui
GINEVRA: E farai finta di essere sorpreso!
BRUNO: E far finta di essere sorpreso!
GINEVRA: Bravissimo!
BRUNO: Grazie!
GINEVRA: Vuoi un caff?
BRUNO: Grazie (Escono, vanno in cucina)
CAMBIO SCENA. Cantiere, Odoacre sta parlando con un collega
ODOACRE: Marco ho appena parlato con il capo e Aumento?! Magari! Qui lunica cosa che aumenta sono le preoccupazioni, i soldi rimangono sempre quelli. Comunque no! Ha detto che se continuiamo a questo ritmo potremmo riuscire a finire prima Quella del premio di produzione una leggenda, lo sai, ne parlano nei film americani ma io non lho mai visto neanche da lontano. Il guadagno del finire prima sarebbe di tornare a casa prima da questo incubo grigio No, da quando iniziato il lavoro non sono mai tornato a casa, tu hai moglie e figli Figlia?! Pensavo avessi due maschietti. Comunque, io non ho nessuno Ho mio fratello, s, lui lo sento sporadicamente per telefono e va bene cos. Siamo sempre stati abbastanza autonomi. Quasi, quasi se torniamo prima gli faccio una sorpresa, mi presento a casa sua senza avvertirlo e lo porto a cena!
CAMBIO SCENA. Casa Odoacre. Ginevra entra in scena con Ilaria, hanno una tazzina di caff
GINEVRA: Lascensore arriva, lui mi apre la porta da perfetto gentiluomo, stava aprendo anche le porte interne, mentre si gira io entro ma rimaniamo incastrati l sulla porta, io non avevo capito che voleva farmi passare per prima cos mentre lui tornava indietro io ho provato a entrare e ci siamo bloccati. Eravamo luno di fronte allaltra, occhi negli occhi, respiravamo il nostro respiro Ci siamo baciati!
ILARIA: cos strano
GINEVRA: Cosa?
ILARIA: Romantico, appassionato Sono cose che con lui non ho vissuto, forse perch ci siamo messi insieme che eravamo piccoli e inesperti, stato il mio primo ragazzo
GINEVRA: Sei stata molto fortunata
ILARIA: Mi sembra che la fortuna sia tutta tua
GINEVRA: Sono solo capitata nel momento giusto
ILARIA: Il vostro mi sembra un amore da film, da romanzo, da favola
GINEVRA: Anche noi abbiamo alti e bassi, solo che i bassi non li racconto
ILARIA: Cosa pu andare storto in una coppia come la vostra?! Voi vi amate
GINEVRA: S, ci amiamo. Una sera, stavamo tornando a casa, gli ho chiesto: Secondo te cos lamore?. Sai cosa mi ha risposto?
ILARIA: No, cosa?
GINEVRA: Lamore quando torni a casa stanco dopo una giornata di lavoro, ti butti sul divano, guardi da lontano la cucina, hai fame, sai che ti dovresti alzare ma non hai la forza. Senti il rumore della chiave che gira nella serratura, la porta si apre e vedi lei con due pizze fumenti. Questo lamore
ILARIA: Lamore la pizza?
GINEVRA: Anche!
ILARIA: Non ci avevo mai pensato
GINEVRA: Certo se preferisci altro
ILARIA: No, no mi piace la pizza
GINEVRA: Ma non per forza pizza
ILARIA: Basta che sia cibo da asporto?
GINEVRA: S!
CAMBIO SCENA. Casa di Odoacre, Bruno entra con una busta in mano
BRUNO: Ti ho portato un po di patate
GINEVRA: Grazie, ma non dovevi!
BRUNO: Me le ha regalate la signore Pina, quella del mercato, ma per me sono troppe
GINEVRA: sempre troppo carina Pina e tu sei il cognato ideale
BRUNO: Faccio quello che posso. Dove le metto?
GINEVRA: Poggia pure in cucina
Bruno porta la busta in cucina poi torna
BRUNO: Allora?! Hai finito di sistemare casa?
GINEVRA: Ci sono quasi
BRUNO: Due mesi no?!
GINEVRA: Cosa?
BRUNO: Due mesi e anche Odoacre sar qui
GINEVRA: Oh s, due mesi ancora. stata dura questa lontananza ma quasi finita!
BRUNO: Gi! Fratellone e sorellina di nuovo insieme
GINEVRA: Insieme!
BRUNO: un po che te lo volevo chiedere
GINEVRA: Cosa?
BRUNO: Quando vi siete Odoacre no?! Come te lha fatta la proposta?
GINEVRA: Oh!
BRUNO: Insomma ha fatto il trio classico cioccolatini, fiori e anello oppure
GINEVRA: Oppure!
BRUNO: Cio?
GINEVRA: Ero alla tavola calda, avevo appena iniziato il turno; lui entra tutto sporco, aveva appena finito di lavorare, mi prende per mano e mi porta via, io cerco di oppormi, di spiegargli che devo lavorare ma lui non mi ascolta nemmeno. Mi trascina in macchina
BRUNO: Quale macchina?
GINEVRA: La sua
BRUNO: Non lha portata a Milano, parcheggiata nel mio garage
GINEVRA: Ma certo! Intendevo: ne ha affittata una!
BRUNO: E perch?
GINEVRA: Per la serata! Senza dire nulla mi porta in un atelier, lo aveva fatto rimanere aperto solo per me. Mi porta dentro, mi lascia con due signore gentilissime e va via. Le signore cominciano a farmi vedere e provare vestiti bellissimi ma non mi danno spiegazioni. Finalmente ne scelgo uno, sto per toglierlo pensando che lo incarteranno ma mi dicono di non spogliarmi e mettono nel sacchetto i miei vestiti da lavoro. Odoacre torna a prendermi vestito tutto elegante ma ancora non dice nulla!
BRUNO: Misterioso!
GINEVRA: Lo sai dove mi porta?
BRUNO: No, dove?
GINEVRA: Alla Scala!
BRUNO: Che scala?
GINEVRA: La Scala di Milano, il teatro!
BRUNO: Odoacre odia il teatro!
GINEVRA: Il teatro era un mezzo
BRUNO: Non capisco
GINEVRA: Abbiamo visto Lo schiaccianoci, a fine spettacolo ancora non ha detto una parola! Durante i ringraziamenti finali la musica si ferma, la prima ballerina fa un gesto e le portano un microfono. Grazie a tutti dice vorrei fare un annuncio. Questa sera qui con noi ci sono due ragazzi molto speciali
BRUNO: Chi erano?
GINEVRA: Aspetta. Vorrei pregare Odoacre e Ginevra di salire sul palco
BRUNO: E siete saliti?
GINEVRA: Odoacre mi ha presa per mano e siamo saliti sul palco. Lorchestra comincia a suonare una musica dolcissima, lui si inginocchia davanti a me e dice Magari una follia, ci conosciamo da poco, ma in questo tempo ho capito una cosa
BRUNO: Cosa?
GINEVRA: Che voglio stare con te per il resto della mia vita!
BRUNO: E tu che gli hai risposto?!
GINEVRA: S ovviamente, altrimenti non sarei qui!
CAMBIO SCENA. Cantiere, Odoacre sta parlando con un collega
ODOACRE: Io praticamente ho finito, anzi togli il praticamente: io ho finito! S ci ho messo meno del previsto e Gli impianti funzionano, ovvio. Non ho fatto le cose frettolosamente. Ho finito prima e basta A casa s Torno, vendo, estinguo il mutuo e rimango ad abitare nel vecchio appartamento Grazie ancora per i pavimenti, qualcuno se li godr di certo! Se vuoi la vendo a te No, nessun prezzo di favore, devo ripagarmi i lavori Beh, forse la mano dopera dei pavimenti potrei scontartela!
CAMBIO SCENA. Casa di Odoacre. Ginevra sdraiata sul divano, dorme. Odoacre entra in casa, rimane indietro rispetto al divano, non vede Ginevra, si guarda intorno, sorpreso nel vedere la casa arredata
ODOACRE: Ma che?!
GINEVRA: (Si sveglia) Mh?!
ODOACRE: Chi c? (Supera il divano, vede Ginevra) Tu?!
GINEVRA: (Alzandosi di scatto) Tu!
ODOACRE: Cosa ci fai qui?
GINEVRA: Cosa ci fai tu qui! Non dovevi tornare tra un mese?
ODOACRE: Cosa vuol dire? Questa casa mia
GINEVRA: Lo so
ODOACRE: E allora?
GINEVRA: Allora?! Tu non dovevi tornare adesso
ODOACRE: Ho finito prima il lavoro ok?! Tu cosa ci fai qui?
GINEVRA: Ma cosa ti aspettavi? Non puoi fare promesse a una donna e poi sparire!
ODOACRE: Quale promessa?
GINEVRA: Quando fai lamore con qualcuno il tuo corpo fa una promessa
ODOACRE: Eh?!
GINEVRA: Non puoi pretendere di entrare e uscire dalla vita di una ragazza senza conseguenze!
ODOACRE: Io ti ho cercata, sono andato in giro due mesi a cercarti, tu eri sparita!
GINEVRA: Mi hai cercata?!
ODOACRE: S
GINEVRA: Due mesi?
ODOACRE: Pi o meno
GINEVRA: Oddio Odoacre io. Io ero
ODOACRE: Eri?
GINEVRA: La tua storia, la tua vita, la tua casa. Io sono rimasta affascinata dalle cose che mi hai detto e sono venuta qui
ODOACRE: Perch?
GINEVRA: Volevo vedere come sarebbe stato vivere la tua vita
ODOACRE: Vivere la mia vita?! Ok, ho capito: sei completamente pazza. Voglio te e questi mobili fuori da casa mia!
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
Casa di Odoacre. La scena la stessa della fine del primo atto.
ODOACRE: Voglio te e questi mobili fuori da casa mia!
Squilla il citofono. Ginevra va a rispondere
GINEVRA: S?!
ODOACRE: Ah, rispondi pure!
GINEVRA: Vieni!
ODOACRE: Vieni?! Fai entrare gente in casa mia? Chiss cosa hai fatto in questi mesi
Si sente bussare alla porta
GINEVRA: Eccomi (Va ad aprire)
ODOACRE: Eccola! Ma guarda che situazione! Mannaggia a me e a quando racconto gli affari miei! Non potevo stare zitto, no! Dovevo per forza
Entrano Ginevra e Ilaria
GINEVRA: (Indicando Ilaria) Guarda chi c!
ILARIA: Ciao
ODOACRE: Ilaria?!
ILARIA: un po che non ci vediamo. Come stai?
ODOACRE: Voi vi conoscete?
GINEVRA: Certamente
ODOACRE: Ilaria io
ILARIA: Ginni mi ha detto tutto
ODOACRE: Ginni?!
ILARIA: Siamo diventate grandi amiche
GINEVRA: Ci vediamo quasi tutti i giorni
ODOACRE: Ascolta, non so cosa ti abbia raccontato ma non
ILARIA: Non ti devi giustificare. Hai seguito il tuo istinto
GINEVRA: stato coraggioso
ILARIA: stato lamore, e sei stato ripagato. Te lo meriti (Le viene da piangere) S, te lo meriti!
ODOACRE: Ilaria
ILARIA: No, scusate. Volevo solo passare a salutare Ginni e Beh, devo andare. Ci sentiamo pi tardi (Esce)
ODOACRE: (La segue con lo sguardo, poi si gira verso Ginevra) Ginni? Lamore?! Perch sento che mi sfugge qualcosa?
GINEVRA: Ecco, stavo per dirtelo, poi ha citofonato Ili e non
ODOACRE: Ili?!
GINEVRA: Come ha detto lei: siamo diventate molto amiche!
ODOACRE: Ok. Ora dimmi quello che ho paura di sentire. Comincia dal principio e vai piano
GINEVRA: Ci siamo conosciuti alla tavola calda
ODOACRE: Questo lo so
GINEVRA: Hai detto comincia dal principio
ODOACRE: Voglio sapere come sei entrata in casa mia!
GINEVRA: Me ne avevi parlato, ero curiosa di vederla, sono venuta qui, da fuori era bellissima, come me la avevi descritta tu, ero curiosa di vedere anche il dentro ma tu non ceri. Pensavo di andarmene, cercarmi un lavoro e un posto dove stare, te lo avevo detto che cambio citt spesso, ma ho incontrato Ilaria
Pausa
ODOACRE: E allora?!
GINEVRA: Ci siamo messe a parlare e io ero talmente curiosa di vedere la casa che ho pensato magari lei pu farmi entrare
ODOACRE: E basta?!
GINEVRA: Cosaltro?
ODOACRE: Tu, una perfetta sconosciuta, dici alla mia ex che vuoi vedere la casa e lei, che non ha neanche le chiavi, ti fa entrare?!
GINEVRA: Bruno aveva lasciato un mazzo di chiavi a casa sua
ODOACRE: Casa di Ilaria, Bruno, le chiavi Cosa vuol dire?
GINEVRA: Non poteva lasciare fuori tua moglie!
ODOACRE: Le hai detto che doveva entrare mia moglie? Sanno tutti che non sono sposato, soprattutto la mia ex! Quindi ti sei portata dietro unamica che dici essere mia moglie!
GINEVRA: Io sono tua moglie!
Squilla il citofono
ODOACRE: Come?!
GINEVRA: (Risponde al citofono) S?! Vieni!
ODOACRE: Non vero che sta succedendo a me. Non vero
GINEVRA: Guarda che solo colpa tua
ODOACRE: Non sono io quello che si introdotto nella tua vita abusivamente
GINEVRA: Ma nel mio letto s!
ODOACRE: Consensualmente!
Si sente bussare alla porta
GINEVRA: Eccomi!
ODOACRE: Eccola! Questo un incubo!
Ginevra e Bruno entrano in scena, Bruno ha una busta in mano
BRUNO: Fratellone! (Lo va ad abbracciare) Non sapevo che fossi tornato!
ODOACRE: Sono arrivato ora
BRUNO: bello rivederti!
ODOACRE: Aspetta un momento. Tu la conosci?
BRUNO: Non volevo rovinarti il momento
ODOACRE: Quale momento?
BRUNO: So che volevi dirmelo tu, volevi presentarmi la tua sposina! Ti dir, allinizio ci ero rimasto un po male, ma quando Ginni mi ha raccontato la vostra storia
ODOACRE: Anche tu Ginni!
BRUNO: La mia cognata preferita!
ODOACRE: Bruno, so che difficile da credere ma io
BRUNO: Scusa se ti interrompo ma devo andare altrimenti faccio tardi al cantiere. (Da una busta a Ginevra) Qui c un po di verza della signora Pina. Dice che le sei troppo simpatica! Questa sera venite a cena da me?
GINEVRA: Ma certo!
BRUNO: Ci sentiamo dopo! (Esce)
ODOACRE: La sua cognata preferita?
GINEVRA: Ha bei gusti!
ODOACRE: Sei amica anche della signora Pina?
GINEVRA: una signora tanto dolce!
ODOACRE: Quante persone credono che sei mia moglie?
GINEVRA: Non lo so, non posso ricordarmi tutti
ODOACRE: Io ti denuncio
GINEVRA: Sono questi i motivi per cui finisce un matrimonio
ODOACRE: Quale matrimonio?
GINEVRA: Il nostro! Era un matrimonio perfetto fino a che non sei arrivato tu a rovinarlo
ODOACRE: Ti devono rinchiudere in manicomio e buttare la chiave!
GINEVRA: Sei un cretino! (Esce piangendo)
ODOACRE: Brava vattene! Io vado a raccontare la verit a quelle persone. Vado a dire che sei una mitomane, che li hai raggirati tutti e poi ti denuncio!
CAMBIO SCENA. Supermercato, posto di lavoro di Ilaria, lei entra in scena con la divisa da lavoro, ha uno scatolone, sta sistemando gli scaffali
ODOACRE: Ciao Ila!
ILARIA: Sei venuto a fare spesa?
ODOACRE: No. Ti devo parlare
ILARIA: Ora?
ODOACRE: Ora!
ILARIA: Sto lavorando
ODOACRE: importante. Si tratta di Ginevra
ILARIA: Oh! Prima di dire qualsiasi cosa devi sapere, me ne vergogno ma te lo devo dire, devi sapere che un po sono gelosa
ODOACRE: Come?!
ILARIA: Ho avuto paura. vero, prima o poi me la sarei dovuta aspettare una proposta di matrimonio, ma non me la aspettavo e quando arrivata ho avuto paura
ODOACRE: E di cosa sei gelosa?
ILARIA: Del vostro rapporto. Siete cos belli insieme, si vede che vi amate
ODOACRE: S eh?!
ILARIA: S! In voi ho visto quello che saremmo potuti essere io e te Se solo io avessi avuto pi coraggio. Magari il coraggio che hai avuto tu la sera che vi siete conosciuti, quando hai pestato quei delinquenti, o quando le hai chiesto di sposarti al teatro davanti a tutti Sono gelosa ma felice. Te la meriti quella ragazza e io ti devo lasciare andare. (Pausa) Cosa mi volevi dire?
ODOACRE: Beh Gelosa ma felice? (Ilaria annuisce, Odoacre non riesce a guardarla in faccia, perso) Ecco, sono venuto per dirti Per dirti (La guarda finalmente in faccia) In realt tra me e Ginevra non va bene come sembra
CAMBIO SCENA. Casa di Odoacre. Ginevra e Odoacre in scena
GINEVRA: Cosa le hai detto?!
ODOACRE: Ascolta
GINEVRA: No, no ascolta tu! Non puoi andare a dire alle mie amiche che sono una puttana!
ODOACE: Le tue amiche?
GINEVRA: S, io e Ilaria siamo amiche e tu le hai detto
ODOACRE: Non vero! Ho solo detto che tra di noi non va bene
GINEVRA: Che sia chiaro: da quando sto con te non sono andata a letto con nessun altro
ODOACRE: Noi non stiamo insieme
GINEVRA: Per le persone di Massimina s!
ODOACRE: Ginevra io volevo dire tutta la verit, farla finita con questa storia, ma quando ho sentito Ilaria che parlava di noi due, che gelosa
GINEVRA: gelosa?
ODOACRE: S! Allora ho pensato: perch non sfruttare la situazione?!
GINEVRA: Sfrutti la situazione a mie spese?
ODOACRE: E tu sei in casa mia a mie spese!
GINEVRA: Finora ho pagato tutto! Bollette, mobili, tutto!
ODOACRE: No, ascolta! Puoi continuare a stare qui, tutto a spese mie!
GINEVRA: A s? E in cambio cosa vuoi?
ODOACRE: Aiutami! Devo riconquistare Ilaria e con te ho qualche possibilit
GINEVRA: Riconquistarla?! Credevo ti fosse passata!
ODOACRE: Ti prego!
GINEVRA: Ti devo aiutare passando per una che va con tutti?!
ODOACRE: Solo con il tuo ex, con Elpidio!
GINEVRA: Elpidio?! Ma che nome ?
ODOACRE: L al supermercato, mentre parlavo con Ilaria, eravamo vicini allo scaffale con le mozzarelle di Porto santElpidio, parlando del tuo ex non mi veniva il nome cos ho detto Elpidio!
GINEVRA: Elpidio, Odoacre Sembro una attratta dai nomi assurdi!
ODOACRE: Cos sembra
GINEVRA: E ti ho tradito con lui?
ODOACRE: stata solo una sbandata per il tuo ex storico
GINEVRA: Potevi inventare qualcosa di pi originale?
ODOACRE: Questo mi venuto in mente, io sono inesperto in questo campo
GINEVRA: Nel campo delle bugie?
ODOACRE: Esatto
GINEVRA: Io sarei una bugiarda?
ODOACRE: Vuoi dire il contrario?
GINEVRA: No! Ma la prossima volta chiedi!
ODOACRE: Non mancher! Ci stai?
GINEVRA: Non vedo il vantaggio. Alla fine di tutto io sar quella cattiva che ti ha spezzato il cuore. Qui nessuno mi guarder pi come prima
ODOACRE: Se va tutto come spero tu dovrai andare via
GINEVRA: Ecco perch non vedo il vantaggio
ODOACRE: Non sei tu quella che cambia continuamente citt?!
GINEVRA: Ogni tre o quattro anni pi o meno
ODOACRE: Anticiperai un po i tempi
GINEVRA: Anche se fosse non vedo perch dovrei farlo. Non hai nulla da offrire?
ODOACRE: Sei rimasta cinque mesi in casa mia
GINEVRA: Stiamo parlando della mia reputazione, non bastano cinque mesi senza pagare laffitto per compensare!
ODOACRE: Cosa vuoi?
GINEVRA: Iniziamo a contrattare? Mi piace!
ODOACRE: Spara!
GINEVRA: Pensavo che mi sarebbe sempre piaciuto e non mi sono mai potuta permettere un corso di salsa
ODOACRE: Salsa?! Questa la tua condizione?
GINEVRA: Per ora s. Per devi venire anche tu, non posso andare senza un cavaliere
ODOACRE: No. Non era prevista questa cosa e poi ai corsi di salsa pieno di uomini non accompagnati. Io non vengo
CAMBIO SCENA. Musica salsa, Ginevra e Odoacre ballano. Finiscono con un casch
CAMBIO SCENA. Casa Ilaria. Bruno e Ilaria si stanno rivestendo
BRUNO: Te lo avevo detto: ormai funziono!
ILARIA: Per fortuna!
Pausa
BRUNO: Ho un dubbio
ILARIA: Ho paura dei tuoi dubbi
BRUNO: Ormai possiamo dirlo in giro che
ILARIA: Non ti azzardare a continuare. Non lo fare
BRUNO: Perch?
ILARIA: presto
BRUNO: Come presto?! Ancora?
ILARIA: Non capirebbe
BRUNO: Ma amore
ILARIA: Amore un corno! Ne abbiamo gi parlato. Sai come fatto
BRUNO: Basta! Sono due anni che non state pi insieme, due anni che mi ripeti che presto, due anni che dici non capirebbe. Basta! Lui si anche sposato nel frattempo e io non posso dire che stiamo insieme?!
ILARIA: Hai alzato la voce? Hai alzato la voce?!
BRUNO: Ho alzato la voce!
ILARIA: Ma come
BRUNO: Zitta!
ILARIA: Zitta?
BRUNO: Mi sono stancato di fare tutto quello che dici tu. So prendere le mie decisioni da solo; e ho deciso che se non posso dire che stiamo insieme allora davvero non stiamo insieme! Addio! (Esce)
ILARIA: (Lo segue con lo sguardo) Ma, ma (Gli urla dietro) Stupido!
CAMBIO SCENA. Casa Odoacre. Ginevra entra in casa, si siede sul divano e sbuffa
GINEVRA: Dura la vita matrimoniale! (Guarda verso la cucina) sempre stata cos lontana la cucina? Oh, beh! Sta bene l! (Si sdraia sul divano e sbuffa)
Si sente il rumore delle chiavi che aprono la porta. Entra Odoacre con due cartoni della pizza
ODOACRE: Ciao! (Si guarda intorno) C nessuno?
GINEVRA: (Alza la mano dal divano) S?!
ODOACRE: (Supera il divano) Ciao!
GINEVRA: (Senza guardarlo) Ciao. Sono appena arrivata, non ho avuto tempo per fare nulla
ODOACRE: Ti va una pizza? Avevo voglia di pizza cos mi sono fermato
GINEVRA: Hai preso la pizza?
ODOACRE: S
GINEVRA: Davvero?
ODOACRE: Ho preso la margherita, ma se vuoi in frigo ci sono affettati, formaggio, carciofini
GINEVRA: La margherita va benissimo. (Pausa) Mi hai preso la pizza!
ODOACRE: Ho fatto male?
GINEVRA: Per niente!
ODOACRE: Domani viene Ilaria
GINEVRA: Ah gi
ODOACRE: Sei pronta a farlo?
GINEVRA: Certo! Posso chiederti una cosa?
ODOACRE: Dimmi
GINEVRA: Perch Ilaria? Voglio dire: come mai ti sei innamorato di lei? Siamo diventate amiche, ok, ma non state bene insieme
ODOACRE: Come fai a dirlo?
GINEVRA: Vi ho osservati, non combaciate
ODOACRE: Nessuno combacia mai perfettamente
GINEVRA: Voi proprio per niente!
ODOACRE: In questi due anni che sono stato a Milano ci ho pensato e sono arrivato a diverse conclusioni tipo: tutta abitudine e zero sentimento. Oppure: solo una fissazione. O anche: ho paura di altre storie con altre donne. E tutta una serie di ipotesi simili, ma la verit una sola: io e lei dobbiamo stare insieme
GINEVRA: Perch?
ODOACRE: Deve esserci per forza un perch?
GINEVRA: Come ti pare!
ODOACRE: Tu allora? Non ti sei mai chiesta perch cambi sempre citt?
GINEVRA: So perch lo faccio
ODOACRE: Perch hai paura di creare un legame!
GINEVRA: Tu hai paura di cambiare!
ODOACRE: E tu Tu Tu Niente, siamo troppo diversi.
GINEVRA: O forse complementari
ODOACRE: Vedi! Io dico diversi e tu complementari. Non possiamo andare daccoro e non riuscir mai a capirti
CAMBIO SCENA. Casa Odoacre. Ginevra, Ilaria e Odoacre bevono un aperitivo
ILARIA: E pensa che fino a diciotto anni non beveva
GINEVRA: Davvero?!
ILARIA: Diceva che alterava le sue capacit di gioco
GINEVRA: Che gioco?
ILARIA: Giocava a pallamano. Non te lo ha detto?
GINEVRA: No!
ODOACRE: (Inizialmente un po spazientito, poi giocando) Certo che te lho detto, sei tu che non ascolti
GINEVRA: Ah, io non ascolto?
ODOACRE: (Sempre giocando) Mai!
GINEVRA: (Alterata) Sei veramente un cretino
ODOACRE: Cretino?!
GINEVRA: S, un cretino snervante!
ODOACRE: (Cerca di calmarla) Non mi sembra il caso Ginni
GINEVRA: Ginni un corno! C sempre qualcosa che non va in me. Sono sempre io quella sbagliata
ILARIA: Forse meglio che vada
ODOACRE: Ma cosa stai dicendo Ginni!
GINEVRA: Basta con questo Ginni!
ODOACRE: (Sbotta) Perch devi fare cos?! Sembra un incubo. Prima eri unaltra persona, cosa successo?
GINEVRA: Cosa successo a me?! Tu sei cambiato
ODOACRE: Elpidio allora?! Hai aspettato che ci sposassimo per farlo!
ILARIA: Devo proprio andare
GINEVRA: Invece tu rimani!
ILARIA: Io non centro nulla con queste
GINEVRA: Invece s! Parlava sempre di te, solo di te, esistevi solo tu! Tu sei il grande amore della sua vita. Io cosa avrei dovuto fare?
ODOACRE: Elpidio stata la scelta migliore!
GINEVRA: E certo; sempre mia la colpa deve essere (Esce)
Pausa. Ilaria e Odoacre si guardano imbarazzati
ODOACRE: Scusa
ILARIA: Non credevo che tu vero quello che ha detto?
ODOACRE: Io Non so cosa dirti
ILARIA: (Si avvicina a Odoacre, lo abbraccia) Mi dispiace, non potevo saperlo
ODOACRE: No. Non colpa tua. solo colpa mia, scusami. (Le da un bacio sulla guancia) Scusa. (Le da altri baci sulla guancia mentre le parla, piano si comincia ad avvicinarsi alla bocca) Scusa, scusa, scusa
ILARIA: (Non fa resistenza) S! S s
ODOACRE: NO!
ILARIA: No?!
ODOACRE: Non possiamo! Non qui, non cos. Lei non se lo merita
ILARIA: Ma lei lo ha fatto!
ODOACRE: Hai Hai ragione, ma io non posso
ILARIA: Beh allora
ODOACRE: (Le copre la bocca con un dito) Devi andare Tra noi pu esserci ancora qualcosa, ma deve essere migliore di cos
ILARIA: S. vero!
ODOACRE: Ciao! (Laccompagna verso luscita)
ILARIA: Ciao! (Esce)
GINEVRA: (Rientra di soppiatto) Allora com andata?
Odoacre abbraccia Ginevra, poi esce trionfante. Ginevra rimane da sola, piange
CAMBIO SCENA. Cantiere. Bruno entra in scena, confuso
BRUNO: La chiamo? No, non la chiamo. Sono stato duro ma stata la decisione migliore. Io non voglio continuare a fare lo zerbino, io non sono uno zerbino Non la chiamo. Ero assuefatto; ma mi sono risvegliato. Ora mi devo disintossicare, per un po non la devo vedere!
ODOACRE: (Entra, vede Bruno) Ohi! Domani sera sei a cena da me?
BRUNO: Certo! Chi c?
ODOACRE: Io, te, Ginevra e Ilaria!
BRUNO: Ilaria?
ODOACRE: S!
BRUNO: Ah!
CAMBIO SCENA. Casa Odoacre. Ginevra e Odoacre sono seduti sul divano
ODOACRE: E chi ci ha fatto da testimone?
GINEVRA: Alcuni amici di Milano, che tra laltro erano gli unici a sapere del matrimonio
ODOACRE: I tuoi genitori ora lo sanno?
GINEVRA: Lasciamo perdere. Piuttosto decidiamo dove abbiamo fatto il pranzo
ODOACRE: No aspetta, devo sapere dei tuoi genitori voglio arrivare preparato a domani
GINEVRA: Non possiamo essere andati in pizzeria, che ne dici di in un ristorante sul lago di Como?
ODOACRE: Stavamo parlando dei tuoi genitori
GINEVRA: Tu stai parlando dei miei genitori, non io
ODOACRE: Volevo solo sapere
GINEVRA: Cosa? Cos che vuoi sapere? Tanto anche se lo sapessi non potresti capire
ODOACRE: Se mi dai la possibilit posso provare
GINEVRA: Ti annoieresti
ODOACRE: Voglio annoiarmi
GINEVRA: E va bene. Ma io ti ho avvertito. Quando avevo quattordici anni mio padre ha lasciato mia madre per unaltra donna. Mamma, che sempre stata una donna molto fragile, caduto in depressione. Mi sono occupata di lei per due anni, fino a quando non ce lho fatta pi e lho dovuta far ricoverare. (Cambia, fintamente spensierata) Cos eccomi libera di poter andare dove voglio
ODOACRE: E ti senti in colpa
GINEVRA: No. Perch dovrei?
ODOACRE: Eri una bambina. Ti sei trovata da sola in una situazione difficile; per questo che ti sposti spesso, vero?
GINEVRA: (Dispiaciuta) Scusa. Non avrei dovuto dirti nulla
ODOACRE: Non colpa tua
GINEVRA: Non lo avevo mai detto a nessuno. (Odoacre la abbraccia) Racconto altre vite per non ricordare la mia. Tengo le persone a distanza per non legarmi. anche per questo che cambio spesso citt, cos posso cambiare vita
ODOACRE: Questa volta ti andata male per: ti sei sposata!
Ridono
GINEVRA: Sono stata fortunata invece. Tu sai ascoltare (Si guardano negli occhi, sono molto vicini, sorridono)
CAMBIO SCENA. Casa Odoacre. Sono tutti seduti a tavola per la cena. Ilaria e Bruno stanno parlando. Ginevra e Odoacre sono in imbarazzo
ILARIA: La caccia selettiva una barbarie. Come fai tu a decidere chi deve vivere e chi deve morire? un po come giocare a fare Dio!
BRUNO: Lo fanno per il bene della specie
ILARIA: un bene ucciderli?
BRUNO: Ti sembrer strano ma s, lo
ILARIA: Come pu esserlo?
BRUNO: Il sacrificio di alcuni per il bene di tutti
ILARIA: Vedi che ti contraddici! Se alcuni si sacrificano non pu esserci il bene di tutti!
BRUNO: Non puoi salvare tutti
ILARIA: E se fossero esseri umani?
BRUNO: Sarebbe la stessa cosa
ILARIA: Tu uccideresti un essere umano?
BRUNO: Io no!
ILARIA: Lo vedi: ti contraddici! Ti contraddici sempre!
BRUNO: Io non mi
ILARIA: Cento esseri umani e una stanza dove possono stare solo in cinquanta. Come decidi chi sta dentro e chi sta fuori? Gli altri cinquanta li fai morire?
BRUNO: A volte bisogna fare delle scelte drastiche ma necessarie
ILARIA: A s?
BRUNO: Meglio cinquanta esseri umani vivi o cento esseri umani morti?
ILARIA: Potevi costruire una stanza pi grande!
BRUNO: Non questa la scelta che mi hai dato!
ILARIA: Sei un mostro!
Pausa. Ilaria e Bruno non si guardano, Ginevra e Odoacre si guardano interrogativi
GINEVRA: (Per cambiare discorso) Per il viaggio di nozze siamo stati in Australia!
ILARIA-BRUNO-ODOACRE: Australia?!
Ilaria e Bruno guardano Odoacre interrogativi
ODOACRE: Australia!
BRUNO: Quando?
ODOACRE: Dopo il matrimonio!
BRUNO: Quanto siete stati?
ODOACRE: Una settimana
GINEVRA: Un mese!
BRUNO: Una settimana o un mese?
ODOACRE: Un mese. Dicevo: cosa ci vai a fare in Australia solo una settimana?! Non la puoi mica vedere tutta!
BRUNO: E come hai fatto con il lavoro?
ODOACRE: Ho preso le ferie. Che domande! Me le hanno date per il matrimonio!
ILARIA: (A Odoacre) Bella lAustralia. Uno dei posti che avremmo dovuto visitare insieme
GINEVRA: Ah, anche quella! Non ti basta quello che mi hai fatto finora?! Anche il viaggio di nozze mi vuoi rovinare?
ODOACRE: Non questa sera. Ginni ti prego
GINEVRA: (Dicendo la battuta si allontana dando le spalle a tutti, comincia a piangere) No! Basta con le giustificazioni a tutte le bugie che mi hai raccontato. Non puoi vivere con me la vita che avevi programmato con lei. Basta! Io non ce la faccio a continuare cos. Non posso essere il chiodo che scaccia il chiodo!
Odoacre si gira a guardare Ilaria e Bruno, fa segno di aspettare, Ilaria si avvicina e gli prende la mano, lui le fa segno di no, Ilaria torna indietro. Odoacre si avvicina a Ginevra, le rimane a fianco senza guardarla, le parla sottovoce per non farsi sentire
ODOACRE: Bravissima! Sei un genio! (Si gira a guardare Ilaria e Bruno, fa segno di aspettare) Mi hai aiutato tantissimo. Sei stata fantastica. Questo il colpo di grazia che serviva. (Guarda nuovamente Ilaria e Bruno) Sei la regina, anzi limperatrice delle cazzate!
Ginevra si gira, gli da uno schiaffo poi esce piangendo. Ilaria si avvicina a Odoacre, gli mette una mano su una spalla
ODOACRE: (Si gira a guardarla) Ila io Non volevo che assistessi a tutto questo
BRUNO: Credo che andr!
ILARIA: Vuoi rimanere solo?
ODOACRE: No
Ilaria e Odoacre si abbracciano, Odoacre rimane fronte pubblico, Ilaria di spalle. Lui ha inizialmente unespressione soddisfatta, poi si trasforma in pensierosa
BRUNO: Io vado
ODOACRE: (Si stacca da Ilaria) Aspetta! (Bruno si ferma) Perch hai lasciato le chiavi di casa mia da Ilaria?
ILARIA: (A disagio) Ma come ti viene una domanda del genere adesso? (Prova ad abbracciare di nuovo Odoacre che si stacca)
ODOACRE: (A Bruno) Rispondi
ILARIA: Dai Odoacre
ODOACRE: Ila zitta! (A Bruno) Rispondi!
ILARIA: Zitta? Zitta?! Mi dici di stare zitta?!
BRUNO: Zitta! Te lo volevo dire da un po, stupidamente non lho fatto. Io e Ilaria stavamo insieme
ILARIA: Bravo, complimenti. Ti dico di non dire una cosa e tu la dici. Hai rovinato tutto, come al solito
BRUNO: (Alzando la voce) Ho detto zitta!
Pausa. Odoacre li guarda, scoppia a ridere ed esce. Ilaria e Bruno lo guardano uscire di casa, poi si guardano e si baciano
CAMBIO SCENA. Esterno casa Odoacre. Ginevra sta andando via, Odoacre la raggiunge
ODOACRE: Non te ne puoi andare
GINEVRA: Posso e me ne vado
ODOACRE: E mi lasci cos?
GINEVRA: Avevamo un accordo, ora finita quindi ti lascio. Spero che questo divorzio non ti segni troppo. Goditi la tua vita. Addio! (Fa per andarsene ma Odoacre la blocca) Cosa fai?!
ODOACRE: Ho mandato a quel paese Ilaria!
GINEVRA: Come?! No! Dopo tutto quel casino? Tu sei un disastro
ODOACRE: Io non voglio lei, voglio te! Scusa se te lo dico cos, scusa se non me ne sono accorto prima ma
GINEVRA: Odoacre smettila! Questa solo paura di affrontare la situazione. Finalmente hai quello che volevi ma hai paura e non lo accetti
ODOACRE: No. Ho ripensato a tutto quello che mi hai detto in questo periodo e ho capito che hai ragione: io e lei non centriamo nulla!
GINEVRA: Scusami ma devo andare (Lo supera e si avvia)
ODOARE: E finisce cos?!
GINEVRA: (Si ferma, senza guardarlo) Non mai iniziata!
ODOACRE: E la tavola calda, i ragazzi che ti hanno aggredita, latelier, il teatro Tutto questo non significa niente per te?
GINEVRA: Ma cosa stai dicendo?!
ODOACRE: Non te lo ricordi cosa successo quella sera dopo il teatro?
GINEVRA: Odoacre
ODOACRE: Tu sul palco hai iniziato a ridere e mi hai abbracciato ma non mi hai detto di s; cos il giorno dopo mi sono presentato a casa tua con una rosa, ma tu niente. Il giorno dopo ancora sono tornato con cento rose e tu ancora niente. Al terzo giorno ho fatto riempire le scale e tutti i pianerottoli del tuo palazzo di rose, ho bussato alla porta, mi sono fatto trovare in ginocchio e ho detto Ho detto
GINEVRA: Hai detto?
ODOACRE: Tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata nella vita, non posso lasciarti andare via cos. E solo dopo tu mi hai detto s!
GINEVRA: No
ODOACRE: No?!
GINEVRA: No. Non ho mai detto s. (Pausa) Ho detto tu sei matto! Ed per questo che devo stare con te! (Si baciano, sale la musica. Dopo un po la musica si interrompe bruscamente, Ginevra si stacca da Odoacre) S!
FINE
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