Le castagne sotto la cenere

Stampa questo copione

LE CASTAGNE SOTTO LA CENERE

                                                                                                   (Codice SIAE 830165 A)

 


Tre atti brillanti

                                                            

di

ENRICO SCARAVELLI

Personaggi:

                                  CAROLINA            -             donna di casa

                                  IGNAZIO                -             suo fratello

                                  ROSANNA             -             figlia di Ignazio

                                  PREVOSTO            -             il prete del paese

                                  MICHELE               -             il fornaio

                                  MANUELA             -             vicina di casa

                                  NESTO                    -             contadino

                                  CHECCO                 -             amico di Ignazio

                                  BARTOLOMEO      -             amico di Ignazio

                                  GIANNI                   -             ferroviere

                                  CARMELINA          -             vicina di.. banco

                            In un paese dell'Appennino ai giorni nostri

LE CASTAGNE SOTTO LA CENERE

ATTO PRIMO

(Interno di una casa di campagna. Finestra sul fondale coi vetri imbiancati di neve. Credenza o madia, una panca di legno, o sgabelli, accanto alla stufa legna con ceppi a terra. Vecchio tavolo  con una tovaglia, o tappeto, fuori misura tanto da arrivare quasi a terra. Quattro sedie impagliate. Qualche quadretto alle pareti. A destra una porta conduce alle camere di sopra, ed una al cucinino. A sinistra una porta conduce fuori e l'altra, attraverso l'andito, conduce alla stalla e alla cantina. Fuori si sente il vocio di ragazzi che giocano con palle di neve.

SCENA I

( Carolina e Ignazio)

CAROLINA    :- (quaranta-quarantacinque anni circa. Vestita alla contadina; grembiule, scialle sulle spalle e, volendo, fazzoletto in testa. Guarda attraverso i vetri della finestra e brontola) "Maguarda quei ragazzi come si divertono a tirarsi le palle di neve" (apre la finestra e sgrida i ragazzi) "Ehi, voi.. state attenti a non spaccarmi i vetri altrimenti ve li faccio pagare.. Capito?" (richiude la finestra avvolgendosi bene lo scialle) "Sono scatenati.. Brr.. che freddo.." (guarda attraverso i vetri) "Sì, giocate, giocate e poi andrete a casa tutti inzuppati e vi prenderete una polmonite.." (scrolla il capo e si avvicina alla stufa aggiungendovi un ceppo di legno) "E poi le mamme non li mandano a scuola perché c'è la neve" (si scalda le mani alla stufa)

 IGNAZIO      :-  (di poco più anziano della sorella. Indossa pantaloni di fustagno dentro a grossi calzettoni rossi di lana. Scarponi, berretto o cappellaccio in testa. Entra dall'andito con un catino in mano e, brontolando, si avvicina alla stufa. E' stizzito) "Nemmeno una goccia d'acqua dal rubinetto" (Prende da un pentolino sulla stufa dell'acqua che versa nel catino. Poi, parlando, lo posa sulla panca o sullo sgabello per lavarsi le mani) "Tutta colpa di quel mangia patate di Nesto che ci ha chiuso l'acqua della sorgente" (intanto si sciacqua e si asciuga)

CAROLINA    :- "Ed è anche colpa tua, di quel brutto carattere che hai" (nervosa, prende la scopa e netta il pavimento)

IGNAZIO        :- "E tu ancora lo difendi…" (scuote le braccia a mo' di volo)"Perché ti tuba attorno come una tortora.. L'ho visto l'altro giorno che spiava dai vetri della finestra..." (ironico) "...faceva gli occhi dolci…"(Con le mani alla fronte a mo' di corna)"Sembrava una capra che aspettasse una manciata di sale... Bèèèèè..."

CAROLINA    :- (fa un gesto di mal sopportazione) "Io non capisco il perchè l'altro giorno avete bisticciato malamente.. C'è mancato poco che passaste dalle parole ai fatti.. roba da matti" (alzando una mano al cielo) "Signore benedetto.. comportarsi come due inviperiti"

IGNAZIO        :- (misurando un ipotetico pugno) "Che stia lontano da me, altrimenti…"

CAROLINA    :- (adirata, con le mani sui fianchi, minacciosa, fermandosi di scopare) "Altrimenti cosa?.. Cosa vorresti fare?"

IGNAZIO        :- "Ti dico che se..."

CAROLINA    :- (interrompendo) "Ma dico.. due uomini che hanno perso il primo pelo da quel dì, comportarsi come due canaglie.. ma non vi vergognate?"

IGNAZIO     :- (prendendo il catino con l'acqua sporca ed uscendo dall'andito) "Vedrai che qualche volta lo faccio rotolare giù dai terrazzamenti di terra"

CAROLINA   :- (pensierosa, mentre raccoglie la spazzatura con la paletta) "Non capisco il perché se la prenda a quel modo.. Nessuno mi da spiegazioni.." (ironica) "L'unica che spiega tutto e a tutti è la Manuela"

IGNAZIO   :- (rientrando col catino che posa e tirandosi giù le maniche) "Ma guarda un po' se al giorno d'oggi bisogna ancora lavarsi le mani in un catino.. e no c'è nemmeno un treppiedi per sorreggerlo"

CAROLINA   :- "E perché non lo fai tu da treppiedi, visto che l'hai dato al ferraio" (con ironia, scimmiottando il fratello) "Tanto non serve più, hai detto, ora abbiamo l'acqua corrente come in città.. Mi sembra che della corrente ce ne sia ma d'aria però" (si riavvolge con lo scialle) "Volevi rimodernare la casa.."

IGNAZIO     :- (girando la mano a mo' di disco)"Non si è ancora consumata la puntina?"

CAROLINA  :- (prosegue ignorando l'interruzione) ".. e siamo ancora com'eravamo primma della guerra.. Tale e quale!" 

IGNAZIO       :- (in lieve imbarazzo) "Ed è ben per questo che ho messo un banco sul mercato.. Vendita diretta" (mimando il passaggio di merce) "Dal produttore al consumatore.. Potremo così farci una bella casa, con tutte le comodità e.. e col riscaldamento autonomo!"

CAROLINA   :- (salace, agita comicamente le braccia) "Più autonomo di così.. Guarda.. e non spendiamo nemmeno tanto" (pausa) "La casa più bella e più comoda fa sempre piacere.. specialmente ad una donna che dentro ci fa più ore che un orologio" (cambiando tono, sospettosa) "E come mai tutta questa premura in questi ultimi tempi.. Prima non ti passava nemmeno nell'anticamera del cervello"

IGNAZIO      :- "Perché… per.. ecco, per Rosanna.. proprio per lei; così il giorno che volesse sposarsi potrebbe starsene qui a.. (NOME DEL POSTO) ed avrebbe tutte le comodità come in città"

CAROLINA  :- "Figuriamoci.. tutto per Rosanna.. Ma se non vuoi nemmeno che la guardino" 

IGNAZIO     :- "Non voglio che la guardi chi dico io.. e tu lo sai bene a chi mi riferisco"

CAROLINA :- "Comodità.. tsè.. Con la puzza della stalla attaccata alla cucina" (accenna all'andito, poi con sarcasmo) "Dal produttore al consumatore.. dalla stalla alla cucina"

IGNAZIO     :- "A proposito di puzza.. Comperami un po' di gorgonzola.. di quella verde"

CAROLINA   :- "Mmm. così asfissierai le mosche nella stalla"

IGNAZIO       :- "A me stuzzica l'appetito" (pausa) "Beh.. vado nell'orto a vedere se riesco a recuperare qualcosa da sotto la neve da portare domani al mercato, in città" (intanto aveva messo il cappellaccio, il giaccone ed esce fuori)

SCENA II

(Carolina - Rosanna)

CAROLINA    :- (controllo il fuoco della stufa aggiungendo un ceppo di legna, poi chiama verso le camere) "Rosanna!"

ROSANNA     :- (fuori scena) "Vengo zia"

CAROLINA   :- (brontola e si siede. Prende un foglietto e compila una nota spese) "Portiamo un po' di roba al mercato per due castagne lesse e poi, se andiamo a ricomprarla ha certi prezzi.. Noi sgobbiamo e gli altri fanno i soldi"

ROSANNA     :- (entra in scena. Sui diciott'anni, vestita con gonna scozzese, roba pesante) "Dimmi, zia"

CAROLINA    :- (consegna la lista) "Copriti bene a vai a comperare questa roba.. C'è tutto quello che occorre.. ah, aggiungi due etti di gorgonzola, di quella che piace a tuo padre"

ROSANNA     :- (dà una scorsa alla lista poi, con soddisfazione) "Devo andare anche al forno?"

CAROLINA    :- (osservandola con malizia)"Sì, anche al forno. Dobbiamo ben preparare qualcosa di buon, no?.. Fra poco è Natale"

ROSANNA   :- "Zia, facciamo anche la 'cima'?"

CAROLINA  :- "O cima o fondo qualcosa faremo" (con finta severità)"Mi raccomando.. stai attenta al forno… non confonderti e non perdermi la nota"

ROSANNA    :- (accennando al presepe) "Vuoi che lo finisca io?"

CAROLINA   :- "Che ti sbrighi e che vai a comperare.. dài" (guardando il presepio)"Ce ne mancano dei pezzi.. continuano a rompersi" (alla nipote che non si è mossa) "Beh?.. Cosa aspetti?"

ROSANNA    :- "I soldi.. Devo far segnare?"

CAROLINA   :- "Sì.. fai marcare.. Ci passerò appena possibile.. E non perdere tempo a chiacchierare col fornaretto, eh?"

ROSANNA   :- (sull'uscio aperto) "Michele avrà da fare al forno. Sotto le feste tra pane, pasticcini, panettone non avrà nemmeno il tempo di guardare le persone"

CAROLINA   :- "Meglio così. Almeno non farà come l'altra volta che per guardarti s'è scottato una mano" (vedendo che la nipote non si muove)"E allora.. aspetti il treno?"

ROSANNA   :- "Ma chi te l'ha detto?"

CAROLINA  :- "Indovina"

ROSANNA     :- "Ho capito.. Manuela!.. E' più informata lei che il Corriere della Valle" (esce)

SCENA III

(Carolina -Prevosto)

CAROLINA  :- "Vediamo un po' questo presepio" (controlla)"Devo metterci un po' di cotone,  muschio.. due o tre statuine nuove.. Se ne rompono sempre.." (suonano alla porta e lei va ad aprire. E' il parroco del paese)"Oh, signor Prevosto, entri, entri altrimenti quel poco di caldo che abbiamo messo assieme col fiato e con la stufa se ne và"

PREVOSTO   :- (tipo rubizzo, sciarpa nera al collo entra sfregandosi le mani) "Che botta di freddo tutt'assieme.." (riflettendo) "Ho visto la Rosanna che correva come una palla di schioppo"

CAROLINA   :- "Eh, già.. Dipende dal negozio.. Se avesse dovuto andare in farmacia sarebbe andata più adagio" (pausa)"Come mai da queste parti?.. E' venuto a scaldarsi?.. Non ha nulla da fare in chiesa?"

PREVOSTO  :- "Cosa vuole mai, da anni in paese non ci sono né matrimoni, né battesimi…" (con gli occhi al cielo) "Solo funerali!" (pausa, si guarda attorno) "Ehm.. posso sedermi?"

CAROLINA  :- "Oh, sì, mi scusi" (porge una sedia) "Posso offrirle un grappino?"

PREVOSTO  :- "E' quello.. dell'altra volta?"

CAROLINA   :- "Quello che fa Ignazio"

PREVOSTO    :- "Non dico di no"

CAROLINA    :- (prende una bottiglia ed un bicchierino e serve alla buona)

PREVOSTO    :- (intanto parla)"E' venuto da me Michele"

CAROLINA    :- (porge il bicchierino al Prevosto che tracanna d'un fiato scuotendosi) "Il fornaio?"

PREVOSTO   :- "Sì.. e mi ha parlato di Rosanna"

CAROLINA  :- (si siede anch'essa al lato opposto della stufa) "Non avrà mica combinato ...qualche guaio, vero?"

PREVOSTO    :-"No, no, non state in ansietà... sono due bravi ragazzi"

CAROLINA    :- "E cosa voleva?"

PREVOSTO   :- "Vostro fratello ha proibito a Rosanna di vederlo ed io penso che non sia una cosa giusta perché Michele è un bravo ragazzo, un giovanotto che si alza alle tre di notte per andare nel forno a lavorare con passione.. nemmeno fosse il proprio. Ed è questo che al giorno d'oggi bisogna guardare in un ragazzo.. se ha voglia di lavorare"

CAROLINA    :- "E perché non è venuto qui a dirlo a Ignazio?"

PREVOSTO    :- "Ma per non farsi dire di tutto e per non compromettersi"

CAROLINA    :- "Come sarebbe a dire.. Non capisco"

PREVOSTO    :- "Ma benedetta donna, non sapete nulla?"

CAROLINA    :- (con sarcasmo) "No, la Manuela non è ancora passata"

PREVOSTO    :- "Prima che nevicasse, Michele glie ne ha parlato e Ignazio gli è corso dietro brandendo un falcetto"

CAROLINA    :- (spaventata) "Col falcetto?"

PREVOSTO   :- "Sono certo che l'ha fato solo per spaventarlo, intendiamoci.. però devo dire che c'è riuscito e gli gridava: <so io cosa tagliarti!>"

CAROLINA    :- "Ma signor Prevosto.. mi meraviglio di lei"

PREVOSTO   :- "Eh, no, dovete meravigliarvi di Ignazio, era lui che aveva il falcetto, mica io. Beh, tornando a Michele capirete bene che dopo certe minacce"

CAROLINA    :- "Se viene in casa il, falcetto non c'è"

PREVOSTO    :- "Gli ho promesso che avrei cercato di vedere cosa si poteva fare e che vi avrei parlato.. So che lo vedete di buon occhio"

CAROLINA    :- (sorridendo) "Ma sa quasi tutto.. persino più della Manuela!

PREVOSTO   :- (ricambiando) "Sara un po' difficile.. Intanto a Michele gli ho detto che prima deve fare il militare e che poi, col tempo e con la paglia…

CAROLINA   :- (amareggiata e triste) “Eh.. col tempo e con la paglia Rosanna finirà come me.. perderà canarino e gabbia!"

PREVOSTO  :- (severo) "Lasciate perdere il canarino…"

CAROLINA   :- "Eh.. avete ben capito quello che intendevo dire"

PREVOSTO    :-  (si alza)"E va bene.. io ve l'ho detto, così sapete come regolarvi con Ignazio..Guardate se ci potete mettere una buona pezza.. quei due ragazzi se lo meritano.." (cambiando tono.. misterioso) "Perché..."

CAROLINA    :- (alzatasi anch'essa, apprensiva) "Perché?"

PREVOSTO   :- (sempre misterioso) "Non vorrei che facessero qualche colpo di testa e che.. canarino e gabbia andassero a svolazzare su altri rami.." (fa il gesto di tagliare la corda) "M'avete inteso?"

CAROLINA    :- (imita il gesto del prete)"E ci mancherebbe altro"

PREVOSTO    :- "Io direi di tenerli d'occhio, così.. fingendo di nulla" (pausa)"Ben, vi lascio perché devo andare dalla vecchia Agnese, poveretta"

CAROLINA    :- "Vicino alla casa degli spiriti?"

PREVOSTO    :- (severo) "Ma che spiriti.. non dite eresie. L'Agnese è in letto da molto tempo ed ha bisogno di un po' di conforto"

CAROLINA   :- (mentre il Prevosto si riavvolge la sciarpa al collo pronto per uscire) "Aspettate.. Ho di là una bottiglia di quello buono" (esce verso l'andito)

PREVOSTO    :- (soddisfatto ed alzando la voce per farsi sentire)"Magari, se fosse come quella dell'altra volta.."

CAROLINA    :- (rientra con una bottiglia incartata) "Ecco.. vi dò un sacchettino?"

PREVOSTO    :- "No, no.. La metto qui, sotto il braccio" (la mette sotto il tabarro o sotto il cappotto nero)

CAROLINA   :- (scherzosa) "Attento che non vi scivoli di sotto"

PREVOSTO   :- "Tranquilla e grazie Carolina" (con aria da cospiratore) "Mi raccomando.. occhio eh?"

CAROLINA   :- "Avete un bel dire: <occhio>.. Come si fa a tenerli d'occhio con questa neve?"

PREVOSTO   :- (scherzando)"Se non altro, con questa neve, non andranno nel bosco.. Ci siamo capiti eh?" (esce)   

                                                                  SCENA IV

                                                 (Carolina - Rosanna - Michele)

CAROLINA    :- (pensierosa) "Capisco anch'io che nel bosco non ci andranno.. almeno spero.. con questo gelo.. Ma perché mentre mi diceva così mi guardava in modo malizioso? Mah, gatta ci cova" (riassetta un po' l'ambiente)"Quei due ragazzi starebbero bene assieme.. giovani come l'acqua.." (riscuotendosi) "Mentre io, la mia gioventù l'ho sciupata per pensare agli altri" (avviandosi alla cucina) "Se nasco un'altra volta.." (esce)

ROSANNA   :- (rientra in casa, freddolosa, con la sporta piena.)"Zia?.." (posa la sporta, si toglie la sciarpa ed il fazzoletto in testa, scrolla la neve dalle scarpe e richiama la zia) "Zia?" (nessuna risposta. La ragazza apre la porta e, contenta, fa entrare Michele) "Vieni Michele, non c'è nessuno"

MICHELE    :- (Entra. Sui vent'anni. Indossa un giaccone ed ha un berretto da fornaio in testa. Porge alla ragazza una borsa) "Ecco l'altra borsa"

ROSANNA  :- (la prende e la posa sul tavolo assieme alla sporta) "Meno male che mi hai aiutato, con queste due borse pesanti.. mi si gelavano le dita.. Mi sento tutta intirizzita"

MICHELE      :- (si avvicina alla ragazza intenzionato ad abbracciarla) "Rosanna!"

ROSANNA  :- (lo blocca e si guarda attorno apprensiva)"Stai in là, che mi scaldo da sola. Se entra qualcuno.."

MICHELE    :-  (tenta ancora di abbracciarla) "Ma se non c'è nessuno.. Non ci vediamo più, non riusciamo a stare insieme nemmeno un poco.." (si avvicina)

ROSANNA   :- (lo allontana pesantemente) "Ma tu sei bello matto.. Lo sai come la pensa mio padre.. se ci vede.."

MICHELE    :- (innervosito) "Solo perché al posto di questo berretto da fornaio.." (se lo toglie)"non porto un cappello da studente"

ROSANNA  :- (si avvicina con tenerezza) "Michele.. lo sai che ti voglio bene.. con o senza cappello.. Ti voglio bene perché sei tu, sei il mio Michele.."

MICHELE    :- (l'attira a sé e l'abbraccia) "Rosanna!"

SCENA V

(Rosanna - Michele - Carolina)

CAROLINA  :- (entra in scena con due statuine per il presepio. Vede i due e si blocca)"Ebbene?.. Hanno già aperto le gabbie?"

ROSANNA e MICHELE:- (si lasciano imbarazzati alle prime parole di Carolina)

ROSANNA    :- "Ehm.. zia.. Michele mi ha aiutato a portare le borse.. sai, mi hai fatto comperare tanta roba per Natale e così.. E poi c'è anche tanto freddo e le mani.. mi si erano quasi gelate.."

CAROLINA   :- (interrompendo) "E lui te le scaldava.. Stai a vedere che adesso è colpa mia per averti fatto fare acquisti anche per Natale" (guarda severamente Michele, poi a Rosanna) "Ma spiegami un po'.. Non era impegnato a fare pasticcini, panettoni, pane, eccetera, eccetera?" (al ragazzo) “Attento che ti licenziano e allora.. addio speranze"

MICHELE   :- (quasi supplicando) "Signora Carolina.. io.. io.."

CAROLINA  :- "Ti si è incantato il disco?" (alla nipote) "T'ho mandata a comperare al forno, non ti ho detto di portarmi qui il fornaio!"

MICHELE      :- "Signora Carolina.. ci dia una mano.."

CAROLINA  :- (mimando uno scapaccione) "Sulla crapa tela darei.. Tu pensa intanto a mettere le mani sul pane.. Ma me lo sai dire cosa succede se capita qui Ignazio? Ti corre appresso col falcetto e poi ti chiameranno…Micheli-na!" (pausa)"Vai, vai al forno prima che lasci qualcuno senza il pane" (apre la porta invitandolo ad uscire)

MICHELE       :- (guarda sconsolato Rosanna poi, allarga le braccia e non si decide ad uscire)

CAROLINA    :- (A Michele) "E allora?.. Aspetti il secondo tempo?"

ROSANNA     :- (dolce)"Ciao Michele e.. grazie"

CAROLINA    :- (comica) "E sì.. ancora grazie.."

MICHELE      :- (guardando affettuoso Rosanna, saluta Carolina)"Arrivederci signora Carolina"

CAROLINA    :- (spingendolo fuori della porta) "Sì.. al forno però" (richiude l'uscio, poi  alla nipote) "Ma cosa ti è girato di farlo entrare in casa?. Se lo viene a sapere tuo padre se la prende con me.. Figurati poi se lo viene a sapere Manuela.. Lo direbbero  anche al telegiornale"

ROSANNA   :- (prende la sporta e si avvia all'andito a depositare la roba) "Ma zia.. non facevamo niente di male"

CAROLINA   :- "Macchè.. Cercava di farti la respirazione artificiale"

ROSANNA     :- (impermalita esce dalla porta dell'andito)

CAROLINA    :- (guardando il presepio) "E questo presepio quando lo finisco.. per Pasqua?" (posa frattanto le due statuine che teneva ancora in mano. Suonano alla porta) "E chi gira con questo freddo?" (Va ad aprire e sta pronunciando la frase che interrompe appena apre) "Qualche rompib.. Oh Manuela.. stavo pensando proprio a te.. Entra"

SCENA VI

(Carolina - Manuela)

 MANUELA   :- (anch'essa vestita da contadina, ha con se un cavagnotto, entra con passo rapido)

                          "Ciao Carolina.. Sono andata a ordinare un cappone di quelli ruspanti dal bergamasco. Vorrei fare un pranzo di Natale di quelli che facevano le nostre mamme.. senza tante cose strane, alla contadina insomma.."

CAROLINA   :- "Siediti" (la fa accomodare e si siede anche lei; poi, ricordando..) "Eh.. allora si aspettava il Natale per levarci veramente un po' di fame; ora, fortunatamente, è Natale tutto l'anno.. almeno per la maggior parte"

MANUELA    :- "Viene il principale del mio Checco e gli ha promesso il pranzo di Natale alla contadina.. casareccio.. come si faceva una volta, ma io non mi ricordo.. Mi daresti  un consiglio?"

CAROLINA  :- "Ti posso consigliare quello che avevo visto fare da mia madre, che era genovese. (volendo si può indicare un pranzo di Natale di altri luoghi)"Allora, visto che hai ordinato un cappone lo prendi vivo e piccolo e lo metti sotto il lavandino o in cantina, visto che non hai il pollaio, con una rastrelliera.. e dagli da mangiare così lo ingrassi per bene altrimenti a Natale avrai solo pelle e ossa. Poi lo cuoci.. "

MANUELA    :- (interrompe stupita) "Senza tirargli il collo?"

CAROLINA  :- (salace e con aria ironica nello stesso tempo) "No!: Lo butti nella pentola vivo!.. Ma Manuela.. vogliamo scherzare?. . Naturalmente morto no?.. Ma senti che roba.. Allora dicevo lo cuoci DA MORTO e fai il brodo con i maccheroni. Alla vigilia, volendo, puoi preparare un tegame di trippe"

MANUELA    :- "E dove le vado a prendere?"

CAROLINA  :- (ironica) "In farmacia...!.. Ma lo fai apposta? Mandaci tuo marito al paese vicino o in città, dopo tutto è lui che ti porta gente e vuole il pranzo di Natale come una volta, no?" (riprende la spiegazione del menù a Manuela che appare piuttosto demoralizzata) "Oppure gli fai le trippe ben cotte con l'aggiunta di brodo di cappone e poi, se credi, puoi fare anche la zuppa alla 'sbirra'"

MANUELA   :-  "Zuppa alla sbirra?.. Che roba è?"

CAROLINA   :- "E' un cibo rapido che mangiavano gli sbirri a Genova in un tempo lontano. Ahe poi ci metti delle fette di pane inzuppate nel brodo, visto che quello ce l'hai, e non non risparmiare nel formaggio.. grattugiane ben bene.. e aggiungi due o tre cucchiai di trippe accomodate; E se proprio vuoi fare una cosiddetta signorata, ci metti sopra della pancetta di porco"

MANUELA   :- (titubante e per niente soddisfatta) "Veramente, come pranzo di Natale, mi sembra un po' misero.."

CAROLINA   :- "Ma poi ci saranno anche i formaggi, frutta secca e fresca, panettone e poi senti, se il pranzo ti sembra misero, andate al ristorante e fate lì il pranzo così la signorata la fai grossa.. ma allora non fai più il Natale che si faceva un tempo" (guarda verso l'andito e chiama)"Rosanna!"

MANUELA   :- (spettegolando) "Mi sembra che alla Rosanna qualcuno.. faccia il cascamorto.."

CAROLINA  :- "Qualcuno?.. E quanti?" (verso l'andito chiama ancora) "Rosanna!"

MANUELA     :- "Del resto ha l'età giusta.."

CAROLINA :- "L'importante che il cascamorto non lo facciano a te, altrimenti il Checco.."

MANUELA    :- "E tu cosa fai per Natale?"

CAROLINA    :- (ironica)"Ci penserò.. semmai te lo farò sapere"

MANUELA    :- "Non è il caso.. a me non interessa quello che farai"

CAROLINA    :- (salace)"Come mi dispiace.."

MANUELA    :- "Allora?"

CAROLINA   :- "Allora.. cosa?"

MANUELA    :- "A Natale.. cosa fai"

CAROLINA    :- "E meno male che non ti interessava" (pensando e calcando le parole) "Farò antipasto di mare e di terra.. capretta con insalata e.. peccato che le pere Martine si trovano con difficoltà perché le farei con vino e zucchero.." (verso l'andito, alzandola voce) "O Rosanna, porco mondo!"

SCENA VII

(Carolina - Manuela - Rosanna)

ROSANNA     :- "Eccomi"

CAROLINA   :- "Rapida eh?.. E' bastato chiamarti tre volte e dopo mezz'ora sei arrivata subito!" (pausa) "Va un po' dalla Cesira a prendere una treccia di cipolle e due carote"

ROSANNA     :- (prende il cappotto dal portamantelli ed il fazzoletto da mettere in testa poi si appresta ad uscire. Saluta con ironia Manuela) "Statevi bene.. Manuela.."

MANUELA   :- (Rosanna già sull'uscio) "Anche tu e.. stai attenta alle sporte troppo piene.."

ROSANNA     :- (esce scrollando le spalle)

MANUELA    :- "Sarà bene che vada via anch'io" (si alza) "Ti ringrazio per i consigli che mi hai  dato sul pranzo di Natale.." (guarda vicino a lei e non vede più l'amica che, rapidissima è già sulla porta con l'uscio aperto)

CAROLINA  :- "Ciao e stammi bene.. Ah, se ti interessa per Santo Stefano farò i ravioli col sugo di funghi!"

MANUELA     :- (la guarda in silenzio ed esce impettita)

CAROLINA    :- (chiudendo l'uscio) "Così è informata su tutto" (pausa) "Sarà meglio che vada intanto a mettere a bagno la biancheria" (esce dall'andito)

SCENA VIII

(Carolina - Nesto - Rosanna)

CAROLINA   :- (Suonano alla porta, Carolina rientra in scena e si avvia ad aprire brontolando) "Non si riesce a combinare un piffero oggi"

NESTO        :- (contadino; baffoni spioventi, sulla cinquantina, si presenta con il cappello in mano. Ha un pacchettino fasciato con carta da giornale)"Posso?"

CAROLINA  :- (apprensiva si porta le mani al petto) "Nesto.. Ma.. come mai?" (porge il capo fuori della porta ad accertarsi che nessuno abbia visto) "Presto, entra prima che ti vedano"

NESTO         :- (entra con passo lento, da contadino e Carolina chiude rapidamente la porta)"Ho visto la Manuela girare l'angolo e mi sono nascosto"

CAROLINA    :- (agitata)"Ma.. Nesto.. se viene Ignazio.."

NESTO           :- "L'ho visto andare verso il sentiero dell'Agnese e ho capito che andava nell'orto e così.." (malinconico) ".. ho pensato divenirti un po' a vedere e ti ho portato delle uova fresche.. Se per Natale pensasti di fare una torta.. semmai.. me ne darai una fetta"

CAROLINA  :- “Oh, Ernesto, sempre gentile" (si avvicina affettuosamente) "Scusami se non ti faccio accomodare ma è meglio che tu vada, se viene Ignazio scoppia il finimondo e non vorrei che finiste in casa quello che avete interrotto sulle fasce di terra l'altro giorno.."

NESTO           :- (sempre triste)"Ah!.. E.. ti ha raccontato cosa è successo?"

CAROLINA   :- "Mi ha detto che son cose da uomini ma.. " (va a controllare dai vetri della finestra)"..dimmi in due parole che cosa veramente è successo"

NESTO           :- "No!.. Non voglio metterti contro tuo fratello.. Preferisco che te la racconti lui.. magari a suo modo .."(allunga una mano e fa una carezza alla donna)

CAROLINA    :- (accoglie con affetto il gesto piegando il viso verso il palmo della mano dell'uomo)

                            "Oh. Nesto.. perché non possiamo mai avere un po' di pace?"

NESTO           :- "Non te la prendere.. In tutte le case ci sono delle magagne .. anche se i più cercano di non dimostrarlo"

CAROLINA  :- (affettuosa e immagonata) "Non potremo mai avere una casa nostra e fare tutti i prossimi Natale assieme"

NESTO            :- "Io sono sempre pronto cara.. perché non vieni via con me?"

CAROLINA    :- (c.s.)"E sì.. faccio fagotto e scappo via di casa come una ragazzina.." (si guarda le mani) "Però gli anni passano e le mie mani stanno diventando come la terra arata e poi.. non mi vorrai più.."

NESTO          :- (con amore) "Non dire così.. Son tanti anni che aspettiamo che tuo fratello si risposi.. i hai sempre detto che hanno bisogno di te in casa" (alterando la voce) "Ma vedrai che non ne avrà bisogno ancora per molto perché io.."

CAROLINA    :- "Sssstt.. abbassa la voce. Non vorrai mica combinare dei guai, eh?"

NESTO           :- "Ma no, stai tranquilla"

ROSANNA     :- (dall'esterno)"Zia?"

                           (IN SCENA C'E' UN PO' DI CONFUSIONE. NESTO NON SA SE USCIRE E FARSI VEDERE O NASCONDERSI. CAROLINA ALZA LA LUNGA TOVAGLIA SUL TAVOLO AFFINCHE' NESTO VI SI FICCHI SOTTO)                               

CAROLINA   :- (dall'interno rispondendo a Rosanna e sollecitando Nesto ad andare sotto il tavolo)

                           "Ma.. non sei andata dalla Cesira?"

NESTO           :- (nel frattempo si è messo, con fatica, sotto il tavolo e Carolina se ne accerta prima di andare ad aprire a Rosanna)

ROSANNA     :- (entra) "Ero quasi arrivata dalla Cesira quando mi sono accorta che non mi avevi dato i soldi"  

CAROLINA   :- (sbottando) "Benedetti soldi.."(prende dei soldi dal borsellino e glie li porge) "Potevi dirle che passavi dopo, no?"

ROSANNA      :- (prende i soldi) "Vado" (esce)

CAROLINA    :- (sulla soglia) "Passa poi dalla stalla, mungi la vacca e porta un pentolino di latte che devo fare il budino.." (richiude, va verso l'andito e controlla la situazione, poi va verso il tavolo ed alza la tovaglia parlando con Nesto) "Cessato pericolo.. Penso che tu possa uscire"  

SCENA IX

(Carolina - Nesto - Checco - Gnazio - Bartolomeo)

NESTO           :- (si appresta ad uscire con fatica da sotto il tavolo quando si sente vociare fuori)

CAROLINA    :- "Aspetta, aspetta.. sarà meglio che stai ancora lì"

CHECCO         :- (da fuori) "Su, coraggio Ignazio.. siamo arrivati"

CAROLINA   :- (apprensiva, a Nesto) "Non ti muovere, per carità.."

NESTO           :- "Mi fa male la schiena.. Vai, sta tranquilla"

CAROLINA    :- (sempre sottovoce)"Allora vado di là.. Mi raccomando altrimenti ci scappa il morto" (va nel cucinino)

                            (LA PORTA SI APRE ED ENTRA IGNAZIO SORRETTO DA CHECCO E BARTOLOMEO PIU' O MENO COETANEI DI IGNAZIO. QUESTI E' SPAVENTATO E BALBETTA. BARTOLOMEO CHIUDE LA PORTA CON UN CALCIO)

CHECCO       :- "Ecco.. siediti" (fanno sedere l'uomo al tavolo)

BARTOLOMEO:- "Adesso ti bevi un bicchierino.. di quello buono.. Dove lo tieni?"

IGNAZIO      :- (confuso e spaurito, segna verso la credenza) "Lì.. dovrebbe esserci un fiasco.. una bottiglia.."

BARTOLOMEO:- (a Checco) "Stai attento che non prenda un'altra salamata per terra" (prende tre bicchieri che posa sul tavolo e poi una bottiglia. Toglie il tappo con i denti e riempie solo due bicchieri di vino)

CHECCO       :- (guardando) "Bravo.. versa"

BARTOLOMEO:- (lascia il bicchiere di Ignazio davanti a lui vuoto e brinda con Checco) "Alla tua salute Ignazio"

IGNAZIO     :- (guarda con comicità i due, prende il suo bicchiere vuoto e fa osservare che il suo non ha vino) "Eh.. alla salute.." (stancamente fa l'atto di provvedere a se stesso)

CHECCO      :- "Lascia.. ci penso io"

IGNAZIO      :- "Grazie"

CHECCO      :- (versa il vino e se lo beve)

IGNAZIO      :- (rimane come un allocco col braccio a mezz'aria)

CHECCO      :- (gustandolo col movimento anche della labbra) "Così ti tira un po' su"

BARTOLOMEO:- "Coraggio  Gnazio"

IGNAZIO     :- (incavolato si versa il vino. Quando depone la bottiglia Bartolomeo glie lo beve)

BARTOLOMEO:- "Grazie, ben gentile"

IGNAZIO      :- (con scatto nervoso) "E' buono almeno?"

BARTOLOMEO:- "Veramente ha un po' il gusto di tappo ma.. si lascia bere"

CHECCO      :- "Sì, si lascia bere"

IGNAZIO      :- (ironico) "Meno male!"

SCENA X

(Bartolomeo - Checco - Ignazio - Rosanna - Nesto)

ROSANNA     :- (entra con una borsa ed un pentolino o bottiglia di latte che posa) "Salve Checco.. Bartolomeo.." (guarda attenta il padre e si avvicina) "Papà.. ti senti male?"

BARTOLOMEO:- "L'hanno visto correre giù dal sentiero dell'Agnese come un matto"

CHECCO       :- "Gridava come un'aquila: <gli spiriti, gli spiriti>" (ridendo) "Aveva gli occhi fuori della testa che sembravano due palle da biliardo"

ROSANNA     :-  "Ma papà.. proppio tu che non credi agli spiriti e prendevi i giro gli altri?"

IGNAZIO      :- "Ma bisognava esserci!" (agitandosi)"Da quella casa uscivano dei lamenti.. ma dei lamenti che sembravano tanti gatti ai quali schiacciavano la coda in mezzo alla porta.. GNAUUUU..... Brr.. non fatemici pensare.."

BARTOLOMEO:- (versa del vino) "Dài.. bevici su" (se lo beve lasciando Ignazio con il braccio teso)

IGNAZIO      :- "Ma qui mi sa che l'unico che non riesce a bere sono proppio io"

CHECCO       :- "Il miglior vino e quello che si beve in casa degli altri"

IGNAZIO      :- "Ma non sapeva di tappo?"

ROSANNA   :- "Racconta papà"

IGNAZIO      :- “Eh.. racconta.. a sentire quei lamenti mi si era accapponata la pelle e mi sono detto:<caro Ignazio, se le gambe ti reggono scappa altrimenti tiri il gambino>"

ROSANNA    :- "E allora?"

IGNAZIO       :- "E allora me la sono data a gambe"

BARTOLOMEO:- "Correva più forte di Lewis"

CHECCO       :- "Ti chiameranno per le Olimpiadi"

IGNAZIO      :- "Vai.. Olimpiadi.. Mi sembri tu un 'olimpiastro' " (a Rosanna) "Mentre correvo sono inciampato e sono andato a finire.. nel letamaio di Berto!"

BARTOLOMEO:- (ridendo) "Proppio tu che sei cosi schifiltoso"

IGNAZIO     :- (continuando) "..e quando mi sono trovato là.. sotto alla me...." (si tura il naso)"..ho sentito lo scoppio di una risata, maligna, feroce, prepotente..” (agli amici)"Come quelle risate di Berto quando ci spenna alla scopa.. Una risata come.."

NESTO          :- (DA SOTTO IL TAVOLO, SI SENTE LO SCOPPIO DI UNA RISATA CHE IMPAURISCE TUTTI)

IGNAZIO    :- (spaventato, balbetta) "Co.. come questa.. Mi sento svenire..." (mentre si accascia sulla sedia svenuto, muove i piedi calpestando le mani di Nesto, rimasto sempre sotto il tavolo)

NESTO         :- (gli scappa un gridolino di dolore) "Ahi!" (spostandosi muove il tavolo)

CHECCO     :- (indica a Bartolomeo ed a Rosanna il tavolo che s'è mosso) "Il tavolo.. gli spiriti.."

BARTOLOMEO:- "Io me la batto" (Seguito da Checco esce rapidamente)

ROSANNA  :- (scappa verso l'andito e chiama la zia) "Zia, zia.."

SCENA XI

(Carolina - Nesto)

CAROLINA    :- (entra ridendo della grossa)"Ah. Ah. Ah.. che ridere.. Ignazio con la faccia nel letamaio di Berto.. ah, ah..." (si accerta che il fratello non senta e poi alza la tovaglia) "Coraggio, Nesto.. il nemico è in fuga e uno è.. fuori servizio.. Meno male che hai fatto quella risata e risono spaventati"

NESTO            :- (agitando una mano, si lamenta) “M’hanno dato una calcagnata in una mano!”

CAROLINA  :- (accompagnando Nesto alla porta)"Intendiamoci bene.. Se staremo assieme non farmi mica di quelle risate, capito?"

NESTO          :- "Dipenderà tutto dal tuo comportamento.. Ciao"

CAROLINA    :- (si avvicina al fratello lo guarda egli accarezzo il viso) "E anche per questa volta le cose sono andate a posto caro fratello!"

                                                        FINE DEL PRIMO ATTO

ATTO SECONDO

Stessa scena del primo atto

SCENA I

(Ignazio - Rosanna)

IGNAZIO     :- (seduto accanto al tavolo, si frega l'addome con una mano. E' agitato e si lamenta con la figlia) "Ahimemì.. Mi sento le budella brontolare e lo stomaco in rivolta.. Dovrei prendere qualcosa per.. " (fa un gesto eloquente) "Per pulirmi dentro.. altrimenti mi sa tanto che a Natale.. dovrò saltare pasto"

ROSANNA     :- (che sta trafficando per preparare una purga per la zia))"Devo preparare una limonata Rogé per la zia.. potresti prenderla anche tu, così ti rinfreschi un po'"

IGNAZIO       :- (cercando di scherzare) "Se è solo per questo, basta sedersi di fuori.."

ROSANNA    :- "Allora, la vuoi anche tu?"

IGNAZIO       :- "Ma domani devo andare in città, sul mercato e.. se mi capita il..."(segna con le mani il.. subbuglio) ".. subbuglio interno.. finirei per.." (comico) "..perdere dal tappo e dalla spina"

ROSANNA     :- (decisa)"Senti, io te la preparo e poi vedrai un po' tu" (nel frattempo prepara due bicchieri con la mistura . Suonano alla porta e Rosanna  posa i bicchieri sulla credenza e va ad aprire. Entrano Checco e Bartolomeo)

                          

SCENA II

(Rosanna -Ignazio - Checco - Bartolomeo)

ROSANNA     :- (facendoli entrare)"Buongiorno"

CHECCO       :- (baldanzoso) "Ciao Rosanna, ciao Ignazio" (dà una pacca sulle spalle all'amico che questi, esagerando, si piega verso il tavolo)

IGNAZIO       :- "Ma cos'hai mangiato.. spinaci?"

BARTOLOMEO:- (guardando l'amico)"Vedo che il bicchierino ti ha fatto bene"

IGNAZIO       :- "Ma quale bicchierino.. Avete bevuto solo voialtri due!"

ROSANNA    :- (posa i due bicchieri con la limonata sul tavolo ed al padre) "Ecco.Vado a dire alla zia se viene a bere"

IGNAZIO        :- (si alza tribolato massaggiandosi lo stomaco) "Scusate ma non mi sento ..a posto.. mi viene da.." (accenna a conati di vomito ed esce andando al bagno)

BARTOLOMEO:- "Certo che s'è preso una bella panciata di paura"

CHECCO        :- "Ma tu ci credi agli spiriti nella casa vicina all'Agnese?"

BARTOLOMEO:- (fanfarone) "No, non ci credo"

CHECCO        :- "E allora dove scappavi quando hai sentito quella risata strana e hai visto il tavolo ballare?"

BARTOLOMEO:- "Dove andavo?.. ti venivo appresso per farti compagnia"

CHECCO        :- (prende il bicchiere) "A dire la verità preferivo un bicchierino di quel barbera dell'altra volta ma, visto che la Rosanna è stata così gentile.."

BARTOLOMEO:- (prende a sua volta l'altro bicchiere e ne osserva il contenuto) "Lèmon soda.. l'ho capito subito.. Salute.." (beve)

CHECCO       :- "Salute!" (beve anche lui)

SCENA III

(Checco - Bartolomeo - Ignazio - Carolina)

IGNAZIO     :- (rientra e va a sedersi massaggiandosi lo stomaco) "Oh, va un po' meglio"  (agli amici soddisfatto)"Mi sono liberato.."

CAROLINA :- (entra con degli asciugamani che poi piegherà e saluta)"Salve.. come mai qui?"

BARTOLOMEO:- "Siamo venuti a vedere come stava Ignazio"

CHECCO      :- "Ciao Carolina.. ah, abbiamo visto Gianni"

CAROLINA  :- (al fratello)“Tuo cognato?" (a Checco) "Ma non doveva essere a lavorare?"

BARTOLOMEO:- "Era vestito da ferroviere"

IGNAZIO     :- "Allora l'hanno poi peso in ferrovia"

CHECCO     :- "Ha detto che è in Prima Classe"

CAROLINA :- (scherzando) "E' sempre stato un ignorante e prima che lo passino in seconda ce ne vorrà del tempo... Rosanna è affezionata a suo zio Gianni.. Suo <barba> come diceva lei da piccola"

SCENA IV

(Ignazio - Checco - Bartolomeo - Carolina - Gianni - Rosanna)

ROSANNA     :- (entra contenta) "Guardate chi c'è!"

GIANNI          :- (in divisa da ferroviere, entra sorridendo) “Salve a tutti”

CAROLINA    :- (divertente)"Si parla del diavolo e spuntano le corna"

ROSANNA      : - (a Gianni) "Siedi 'barba'"

GIANNI           :- (soddisfatto) "Mi chiami sempre 'barba'?"

IGNAZIO        :- "Visto che sei di Genova e a Genova lo zio lo chiamano 'barba', lei ti ricorda così"

CAROLINA    :- (a Gianni) "Ti è sempre rimasta affezionata"

GIANNI           :- (guardando la nipote) "Anch'io a lei"

IGNAZIO        :- (allegro, guardandolo in divisa) "Cognato.. mi sembri un ufficiale delle forze.. disarmate"

CHECCO        :- (A Gianni) "Ti vedo bene"

BARTOLOMEO:- (a Checco) "Hai sempre avuto una buona vista"

GIANNI         :- (guarda o si aggira nell'ambiente. Poi, malinconico) "Eh.. da quando mia sorella è mancata.. non ho più messo piede qui dentro.." (a Ignazio) "Finchè c'era tua moglie per me.. venire qua era un'altra cosa.."

ROSANNA    :- "Ma anche se la mamma non c'è più, sei sempre il benvenuto.. Tu sei sempre Gianni.. il mio <barba>"

CAROLINA   :- (ironica) "Ma certo.. il barbagianni"

GIANNI         :- "Carolina.. stacca un po' di più le parole.. barba, lineetta Gianni"

IGNAZIO       :- "E va beh.. non prendertela anche se non c'è la lineetta"

ROSANNA    :- "Barba, stai proppio bene in divisa"

GIANNI         :- (soddisfatto del complimento e aggiustandosi la cravatta) "Grazie.. me l'hanno detto"

CHECCO       :- "Sembra uno dell'aviazione"

BARTOLOMEO:- "Invece è nelle Effe Esse.. Fai-Silenzio"

CHECCO       :- "Si capisce che buca i biglietti alle persone importanti.. ai signori.. sono ben quelli che viaggiano in prima classe"

CAROLINA  :- (a Gianni) "Stai attento di non bucarti la cravatta quando ti inchini a bucare il biglietti"

GIANNI         :- "Sempre uguale la Càrola.."

IGNAZIO       :- "Verrai da noi a fare il Natale vero?"

GIANNI         :- "Grazie ma, purtroppo, sono di servizio"

IGNAZIO       :- "Capisco; i treni non si fermano"

BARTOLOMEO:- "A meno che non facciano sciopero"

GIANNI      :-"Comunque vi ringrazio. Ora scappo e, se non avessimo più occasione di vederci, vi auguro Buon Natale in anticipo"

TUTTI          :- "Buon Natale"

ROSANNA   :- (va ad aprirgli la porta) "Ciao <barba>.."

CAROLINA  :- "..Gianni"

GIANNI        :- (sull'uscio) "E dagliela.. Ho detto <barba>"

IGNAZIO      :- ".. lineetta, Gianni!”

GIANNI         :- (sorride ed accenna con la mano che sono una manica di birboni)

CAROLINA   :- "Attento piuttosto di non perdere il treno"

IGNAZIO       :- (sorridendo) "Lì per lì se l'era un po' presa col fatto del barbagianni.. ma ha capito che scherzavamo"

ROSANNA     :- "Potevate avanzare" (alla zia) “Vado a ritirare la biancheria prima che geli" (esce)

                            (Suonano alla porta Carolina va ad aprire. Entra come un razzo Manuela)

SCENA V

(Ignazio - Checco - Bartolomeo - Carolina - Rosanna - Manuela)

CAROLINA    :- (la guarda entrare e poi richiude la porta) "Ciao Manuela. Come mai qui?.. Qualche brutta notizia?"

MANUELA     :- "Ho sentito la sirena dell'ambulanza.." (occhi al cielo)"Qualcuno starà per morire"

                            (Movimento brusco degli uomini che toccano , diciamo, ferro o fanno le corna)

                            "Sono venuta a dire a Checco se mi va a prendere le trippe a…” (nome di paese vicino,  poi, notando il bicchiere davanti a lui vuoto) "..prima che mi diventi allegro coi bicchierini"

CHECCO      :- "Ma che bicchierini.." (cercando aiuto in Bartolomeo)"Abbiamo bevuto della Lemon-soda, vero Bartolo?"

BARTOLOMEO:- "Parole sante.. è sempre meglio di niente"

MANUELA     :- (salace, a Ignazio) "Ignazio come la và?.. Tranquillo che nel tuo orto non ti rubano niente.. E' troppo vicina alla casa degli spiriti"

CHECCO        :- "Mi sa tanto però che come spiriti.. anche in questa casa.."

IGNAZIO        :- (A Checco, scocciato) "Certo che se gli spiriti vedono te.. si spaventano e scappano"

CHECCO        :- (comincia a fare strani movimenti massaggiandosi la pancia. Sente i primi disturbi all'intestino e si guarda attorno imbarazzato)

BARTOLOMEO:- (naturalmente accusa gli stessi sintomi e guarda l'amico Checco e con voce soffocata) "Anch'io sento rimuovermi tutto dentro"

CAROLINA    :- "Avrete preso del freddo"(suonano alla porta. Carolina va ad aprire. E' il Prevosto)

                           

SCENA VI

(Carolina - Ignazio - Checco - Bartolomeo - Manuela - Prevosto)

CAROLINA    :- "Oh, signor Prevosto.. Entri, prego"

PREVOSTO    :- (gioioso) "Salute e pace a tutti"

TUTTI             :- "Buongiorno"

IGNAZIO       :- (sottilmente ironico)"Salute. E' venuto per.." (imita l'aspersione dell'acqua benedetta) "..contro gli spiriti?"

PREVOSTO    :- "Sempre scherzoso il nostro Ignazio.." (si ferma ad osservare il presepe) "Che bello vedere che qualcuno fa ancora il Presepio.. sono ormai pochi quelli che lo fanno ancora"

CAROLINA   :- (porge una sedia al Prevosto che la rifiuta)

CHECCO      :- (ha uno scatto comico; si porta una mano al ventre e si alza a mezzo busto dalla sedia, dondolandosi)

BARTOLOMEO:- (Lo guarda, segna col dito come a dire: <anche tu?>)

TUTTI          :- (fanno scena)

IGNAZIO     :- "Ma cosa vi prende?.. Vi è venuto il ballo di San Vito?"

CAROLINA :- "Insomma, un po' di contegno.. c'è anche il Prevosto"

PREVOSTO :- (li guarda, scrolla il capo)"Ma dico io se.."

MANUELA  :- (interrompendo apprensiva) "Checco, che cos'hai?.. Se fosse d'estate direi che hai preso una insolazione, ma d'inverno.."

PREVOSTO  :- (redarguendoli)"Badate che viene il Santo Natale, non viene il Carnevale"

CHECCO      :- (alla moglie)"Ma cosa hai messo nel minestrone? Della gialappa?"[1]

BARTOLOMEO:- (contorcendosi comicamente) "Io non ho mangiato da te.. eppure!!"

PREVOSTO    :- (preoccupato)"Vi chiamo il farmacista?"

CHECCO        :- (che non ne può più, a Carolina) "C'è libero di là?"(accenna verso il bagno)

CAROLINA    :- "Sì, sì.. vai pure"

CHECCO        :- "Allora scusate.. vado perché  mi scappa.. da lavarmi le mani!" (va di corsa)

BARTOLOMEO:- "Vengo anch'io" (lo segue)

SCENA VII

(Carolina - Ignazio - Manuela -Prevosto)

MANUELA     :- (preoccupata)"Avrà mangiato  disordinato.. Bevuto.. " (indica il bicchiere) "Gli avrà fatto male il vino"

PREVOSTO      :- (congiungendo le mani) "Se ne vedono di tutti i colori"

IGNAZIO          :- (si avvede dei due bicchieri vuoti. Li prende e li guarda perplesso) "E dove è andata a finire la  mia limonata Rogé?" (alla sorella) "C'era anche la tua.." (poi, immaginando com'è andata, scoppia a ridere sghignazzando)"Ah, ah, ah,  uh, uh, oh, oh.." (ride tenendosi la pancia ed i dicando i bicchieri vuoti)

CAROLINA    :- (preoccupata)"Signor Prevosto.. gli dia una benedizione.. sta diventando matto.. Prima balbettava dalla paura, ora scoppia a ridere.." (accarezzando la testa del fratello) "Gnazio.. cosa ti senti?.. State a vedere che gli si è gelato il cervello!"

IGNAZIO        :- (sempre ridendo a crepapelle) "Ah, ah.. così.. ah.ah.. imparano a vuotare i bicchieri che trovano.. Sorella, hanno vuotato i nostri bicchieri, quelli con la limonata Rogé.. ah, ah, ah..."

PREVOSTO    :- "Gli sta proppio bene!"

MANUELA     :- "Non poteva essere certo il mio mangiare"

CAROLINA    :- (caricando) "Ma certamente!"

PREVOSTO    :- "Bene; visto che l'allegria non vi manca, vi lascio" (a Carolina, sottovoce, ma non troppo)"Carolina.. Avete parlato a vostro fratello.. per quei due ragazzi?"

IGNAZIO         :- (sospettoso) "Quali ragazzi?"

CAROLINA    :- (cercando di riparare)"Quelli.. quelli che si tiravano le palle di neve.. li avevo sgridati per via dei vetri.."

PREVOSTO    :- (scuote il capo come a sgridare la donna, poi saluta) "Di nuovo.. arrivederci.."

TUTTI             :- (salutano in vario modo)

SCENA  VIII

(Carolina - Ignazio - Manuela - Checco - Bartolomeo)

CHECCO      :- (rientra mogio e guarda comicamente tutti in silenzio: Va accanto a sua moglie)

MANUELA   :- "E Bartolomeo?"

CHECCO       :- (con mossa eloquente)"Gli ho lasciato il posto"

MANUELA    :- (sbrigativa)“Andiamo .. devi andare a comperare le trippe"

CHECCO       :- (avviandosi stancamente) "Andiamo" (si voltano e fanno un cenno di saluto)

CAROLINA   :- (aprendo loro la porta) "Statevi bene"

IGNAZIO       :- (salace) "Mi raccomando la lemonsoda!"

BARTOLOMEO:- (rientra in scena e gira verso la porta) "Esco anch'io.. Ciao" (esce)

IGNAZIO       :- "Che strano.. Loro hanno bevuto e io mi sento meglio"

CAROLINA   :- (ironica) "Se vede che l'amicizia conta qualcosa!"

IGNAZIO       :- "Esco anch'io" (indossa un giaccone ed esce)

CAROLINA   :- (sgombera il tavolo dai bicchieri)

SCENA IX

(Carolina - Rosanna)

ROSANNA     :- (entra in scena già pronta per uscire. La zia la osserva)

CAROLINA    :- "E dove vai a quest'ora.. Fra poco si mangia"

ROSANNA     :- (quasi a supplicare) "Zia.. mi daresti qualcosa.." (accenna ai soldi) "vorrei fare un regalo"

CAROLINA    :- "Grazie Rosanna, ma non ti disturbare"

ROSANNA     :- "Ma non è per te!"

CAROLINA    :- "Dovevo immaginarlo.. Vai mica a comperare.. un berretto nuovo da fornaio?"

ROSANNA     :- "Zia.. non posso chiederli a papà"

CAROLINA   :- (sospirando)  "Non sei la sola ad avere dei problemi figlia mia.." (con comprensione) "E quanto ti occorre?"

ROSANNA     :- "Non ne ho idea"

CAROLINA    :- "Guarda.. basta che non gli compri una cravatta.. gli uomini hanno gusti diversi dai nostri e si rischia di sbagliare" (fruga nella saccoccia e ne estrae il borsellino) "Tieni.. compragli un portafoglio, così gli viene la voglia di risparmiare"

ROSANNA     :- (prende i soldi) "Grazie zia"

CAROLINA    :- "Non esagerare eh?.. Basta il pensiero"

ROSANNA     :- (abbracciando la zia) "Ti voglio bene zia.. come se tu fossi mia madre"

CAROLINA    :- (commossa, scosta la nipote e prende il fazzoletto fingendo di soffiarsi il naso) "Vai, vai, altrimenti farai tardi "(si volta immagonata) "M'è preso un raffreddore.." (riprendendosi)"Allora.. gira i tacchi e vai.. ah, digli di stare attento quando ti vede al forno.. altrimenti si ribrucia!"

ROSANNA    :- (contante, apre l'uscio) "Stai tranquilla e.. ciao" (esce)

SCENA X

(Carolina - Nesto)

CAROLINA    :- "Quanti pensieri.." (scuotendosi)"Forza Carola.. fatti su le maniche che devi passareil tempo libero.."(fa per avviarsi in cucina quando bussano alla porta) "Ma porco mondo.. non si riesce a combinare niente" (va ad aprire ed appare Nesto)                          

NESTO           :- "Posso entrare?"

CAROLINA    :- (fa cenno di sì. Guarda fuori e richiude rapidamente l'uscio)"Ma dico.. guarda che là sotto.." (indica il tavolo) "devo ancora passare la scopa"

NESTO           :- (deciso) "Sono venuto a dirti che, dopo le feste, per l'anno nuovo devi deciderti: O vieni con me o io.." (fa cenno che taglia la corda)

CAROLINA    :- (visibilmente amareggiata) "Ah!.. Questo è tutto il bene che mi vuoi.. o mi decido o tu.." (imita il gesto di Nesto)

NESTO           :- (con tristezza) "L'ho detto per convincerti.. perché così parli chiaro a tuo fratello eperché.. anche per me gli anni passano.." (guardandola commosso) ".. e mi sento sempre più solo senza di te.." (si avvicina alla donna quando, da fuori, si sente la voce di Ignazio che parlotta con qualcuno)

SCENA XI

(Carolina - Nesto -  Ignazio - Carmelina)

IGNAZIO     :- (da fuori)"E per oggi abbiamo finito"

CAROLINA e NESTO:- (si guardano sgomenti. Poi Carolina fa cenno a Nesto di nascondersi sotto il tavolo)"Presto.." (alza la tovaglia dalla parte del pubblico)

NESTO       :- (con lo sguardo da cane bastonato accenna se proppio deve ritornare lì. Carolina allarga le braccia come a scusarsi che non c'è altro rimedio poi lui, ironico) "Sarà bene metterci un cuscino un'altra volta" (con fatica va sotto il tavolo e la donna ricompone la tovaglia)

CAROLINA  :- (sente aprire la porta e scappa verso le camere)

IGNAZIO      :- (dopo aver aperto la porta, mette le chiavi in tasca e si guarda attorno furtivo, chiamando) "Carolina?.. Rosanna?.." (va a controllare anche verso l'andito, sta a sentire se si odono dei rumori poi, contento, apre la porta e chiama)"Carmelina vieni.."

CARMELINA:- (bella donna sui venticinque - trent'anni circa, un po' eccentrica, entra. Cappello vistoso, gonna lunga e pelliccia o pellicciotto. Cammina ancheggiando come una mannequin.  Guarda attorno con aria di sufficienza)

IGNAZIO       :- (fregandosi le mani contento) "Non c'è nessuno.. Così vedi dove abito.. Un attimo e poi ti riaccompagno mia cara" (si toglie il cappotto)

CARMELINA:- (che crede di parlare forbito) "E questa saresse la tua casa?" (appare delusa)

IGNAZIO       :- "Beh, sai.. c'è da fare qualche ritocco"

CARMELINA:- (appoggia la mano sul tavolo e con l'altra sul fianco; vuole sembrare una Wamp. Batte nervosamente il piede e da sotto Nesto ritrae subito la mano)" Qui del ritocco ce n'è da dare a mucchi"

IGNAZIO       :- (imbarazzato, cerca di far vedere la grandezza della proprietà) "Ma poi di là abbiamo l'andito con la dispensa e da questa parte abbiamo.. le camere.." (cercando di apparire un seduttore) "Vuoi mica darci un'occhiata?"

CARMELINA :- (ironica e annoiata) "Non mi dirai che hai anche tu la solita collezione di statuine cinesi"

IGNAZIO       :- "No, quelle non ce l’ho” (sforzandosi di essere naturale) "E di qua, come dicevo prima, dopo la dispensa e la cantina, abbiamo la stalla con due capre e una vacca"

CARMELINA:- "E l'asino!" (batte la mano sulla spalla a Ignazio)

IGNAZIO       :- (che non ha compreso la frecciata) "E no!.. L'asino.. l'ho venduto per poter mettere il banco sul mercato" (avvicinandosi con fare da conquistatore alla donna) "per stare vicino a te, Carmelina"

CARMELINA :- (si sposta intanto verso la porta d'ingresso sfuggendo alla avances di Ignazio)

NESTO          :- (azzarda a spuntare la testa dal tavolo per vedere la situazione)  

CARMELINA:- "Davvero hai venduto l'asino per stare vicino a me?"

IGNAZIO      :- (riparte all'attacco avvicinandosi alla donna e cercando di abbracciarla) "Sì Carmelina.. Ma mi vuoi bene almeno un poco?"

NESTO         :- (da sotto il tavolo agita una mano come a dire  <eccome ti voglio bene>)

CARMELINA :- (con sopportazione) "Ma si, ma si.. uffa.. lo sai, no?"

IGNAZIO      :- "Vedi.. io non è che sia geloso.. ma quando ho visto quel giovanotto attaccato a te ebbene.. a me…” (fa il gesto che gli girava..) .."A me.."

NESTO         :- (visto dal pubblico, mima che gli giravano le scatole)

CARMELINA :- "A te.. cosa?"

IGNAZIO     :- "Mi girava il.. berettino"

CARMELINA:- (seccata)"Non fare come il mio povero Rosario che non potevo nemmeno guardarela televisione perché quando c'era qualche bell'attore, o qualche bel presentatore, mi diceva: <Isso te guadda con occhi fetosi> e poi la chiudeva.. Era tanto geloso, tanto fissato che, lo sai ha finito col tirarsi una revolverata"

NESTO        :- (imita col dito il gesto del colpo di pistola alla testa)

IGNAZIO    :- (non contenendosi) "E' stata la mia fortuna.. Oh, scusa.. m'è scappata" (avvicinandosi titubante)"Carmelina.. io…non so come fare..."

CARMELINA:- (equivocando)"Non sai come fare?.. Eppure una figlia l'hai avuta, no?"(ritorna verso il tavolo e Nesto si ritrae)

IGNAZIO       :- "No, no.. quello saprei come fare!.. Mi riferivo a mia sorella..."

CARMELINA:- "Ma no ci stava dietro uno di qui?"

IGNAZIO       :- (scattando)"Chi?.. Quel braghemolle di Nesto?" (passeggia nervosamente)

NESTO          :- (sempre visto dal pubblico, si mette una mano in bocca, costretto a tacere)

CARMELINA:- "Ma se si vogliono bene e poi.. tu.. non avressi pensieri" (si allontana dal tavolo)

NESTO          :- (mima un applauso)

IGNAZIO       :- "Ma cosa vuoi che ne sappia lui di.. di famiglia, di amore.." (guardando con occhi bovini la donna) ".. di sesso.."

NESTO          :- (sbotta non proppio sottovoce) "Te ne capisci solo te.. somaro"

IGNAZIO       :- (a Carmelina)"Cos'hai detto?.. Non ho capito"

CARMELINA :- (sorpresa)"Io?.. Niente"

IGNAZIO      :- (perplesso, accennando all'orecchio) "M'era parso che... Comunque non voglio che entri in questa casa"

CARMELINA:- "Non capisco il perché.. Per spenderci tanti soldi tu a rimetterla in ordine che se li spenda lui e tu…" (avvicinandosi.. gattona) "... potressi sempre spenderli nella mia casa.. in città.. così saressimo anche più vicini al mercato..." (gli gratta il sottomento come si fa ai gatti e lui, comicamente, sembra fare le fusa)

NESTO         :- (mima la furbizia della donna)

IGNAZIO      :-"Ehm.. capisco"( si scosta)"Ma vedi, c'è della ruggine con quel merlo!"

NESTO         :- (agita la mano come a dire<t'arrangio io>)

IGNAZIO      :- "E poi questa casa sarebbe della Rosanna.. Devo pensare anche a lei" (si ode rumore nell'andito) "Mia sorella!" (cercando di sospingere fuori la donna verso le camere) "Vai, vai"

CARMELINA:- (seccata e guardandosi in giro) "Ma cosa spingi?”

IGNAZIO       :- (la spinge verso le camere) “Ma no che non ti spingo!” (si ferma davanti alla porta delle stesse come a impedire alla sorella di entrare)

SCENA  XII

(Ignazio - Nesto - Carolina)

CAROLINA   :- (entra preoccupata e guarda il tavolo. Vede il fratello agitato davanti alla porta con le braccia larghe a protezione) "Ma cos'hai?"

IGNAZIO       :- (cercando di darsi un contegno, non si muove) "Io?.. Niente.. perché?"

CAROLINA   :- "Sei più rosso di una brace"

IGNAZIO       :- (con mal celata noncuranza, slacciandosi il colletto) "Io rosso?.. Figurati.. sarà il caldo.. Fa un caldo becco qua dentro"

CAROLINA   :- "E da quando?.. Io ho sempre freddo e poi guarda.."  (accenna alla stufa) "…la stufa è' spenta.. Non porti mai dei ceppi che durino"

IGNAZIO       :- (che non sa che pesci pigliare)"Ma... non devi uscire?"

CAROLINA   : - "Uscire?.. Per andar dove.. per radicchio?.. E' uscita Rosanna a prendere quello che occorre"                     

IGNAZIO       :- (ha un gesto di stizza)

CAROLINA   :- (preoccupata cerca con una mano di sollevare adagio la tovaglia per sbirciare sotto il tavolo. Poi al fratello) "Tu piuttosto che sei già pronto, perchè non esci?"

IGNAZIO      :- (riallargando le braccia come ad impedire che la sorella entri nelle camere) "No! Io sto qua!"

CAROLINA  :- (mettendosi seduta davanti al tavolo)"E allora stiamo tutti e due qua… a farci compagnia"

IGNAZIO      :- (altro gesto di stizza ed altro tentativo) "Potresti andare… ecco, a comperare due gomitoli di lana per farmi dei calzettoni... che fa freddo.."

CAROLINA  :- (sorniona) "Cerca di deciderti.. prima avevi caldo e adesso improvvisamente t'è venuto freddo"

IGNAZIO       :- (prende dall'attaccapanni il cappotto della sorella e si avvicina per farglielo indossare. La sorella, temendo che si avvicini troppo al tavolo, gli va incontro) "Metti questo che ti porto a prendere un regalo per Natale"

CAROLINA  :- (indossando il cappotto, stupita) "E per chi?"

IGNAZIO      :- "Ma per te"

CAROLINA  :- "Per me?.. E come mai?.. "(sospettosa) "Qui gatta ci cova.."

IGNAZIO      :- "Se mai sono le galline che covano.. andiamo"

CAROLINA  :- "Hai capito benissimo cosa voglio dire” (battendo una mano sul tavolo) “Mi sa tanto che c'è sotto qualcosa"

IGNAZIO     :- "Non c'è niente sotto.. Solo che voglio farti un regalo per Natale.. " (intanto anche lui indossa il cappotto) "Non te ne ho mai fatto.."

CAROLINA  :- "Ed è ben per quello che sento puzza di bruciato"

IGNAZIO      :- (cercando un motivo per andare alle camere) "Scusa un momento.. ho lasciato le sigarette sul comò" (va alle camere)

CAROLINA  :- (dopo aver atteso che il fratello si allontanasse si affretta ad alzare la tovaglia per parlare a Nesto) "Appena siamo usciti scappa, eh?"

NESTO         :- (fuoriesce un tantino a gattoni) "Ahi!.. Lo sai che di là c'è…"

IGNAZIO      :- (rientra e Carolina riassetta con noncuranza la tovaglia) "Sono pronto"

CAROLINA  :- "Andiamo" (rivolta a.. sotto il tavolo) "Andiamo a comperare la sorpresa di Natale"

IGNAZIO      :- (a sua volta, verso le camere, con finta noncuranza) "Andiamo a comperare il regalo di Natale" (escono)

SCENA XIII

(Carmelina - Nesto - Rosanna - Michele)

CARMELINA :- (spunta fuori dalla porta con la testa, guarda attorno e si ritrae)

NESTO        :- (fa altrettanto poi, deciso, esce. Si raddrizza dolorante per il mal di schiena. Si avvia verso la porta quando sente la voce di Rosanna dall'esterno)

ROSANNA  :- (da fuori) "Zia?.. Mi apri?"

NESTO          :- (sta per infilarsi nuovamente sotto il tavolo poi, con le mani sui fianchi dolenti, fa cenno che è meglio di no e va a nascondersi nell'andito)

CARMELINA:- (esce a sua volta dal nascondiglio poi, indecisa, guarda sotto il tavolo e vi si infila con comicità)

ROSANNA     :- (apre la porta) "Zia?" (posa la sporta piena sul tavolo e si guarda attorno) "Papà?" (dà un'occhiata al cucinino, all'andito e poi fuori a Michele) "Michele entra, non c'è nessuno"

MICHELE     :- (dà una borsa alla ragazza che posa sul tavolo) "Rosanna, sarà prudente?"

ROSANNA   :- "Strano che non ci sia nessuno.. Mia zia non esce mai" (si toglie il cappotto e poi, contenta)"Ti faccio il caffè" (sognante) "Mi sembrerà di essere nella casa che ci faremo un giorno ed io.. che ti preparo il caffè.."

MICHELE     :- "Se ci becca tuo padre, ce lo dà lui il caffè" (deciso) "Comunque gli parlerò chiaro"

ROSANNA   :- (timorosa)"Con garbo eh?"

MICHELE   :- "Gli dirò che se acconsente bene, altrimenti ti porterò via lo stesso"

ROSANNA   :- (avvicinandosi affettuosa) "Speriamo di fare le cose sotto la luce del sole e di esser tutti contenti.. Vedrai che capirà che ci vogliamo veramente bene" (Dalla dispensa si ode il rumore di qualche oggetto che cade)         

ROSANNA   :- (trasale e poi.. titubante) "Zia.. sei tu?" (dall'andito si sente il verso di un gatto: "MIAO")                 

MICHELE     :- (rilassato) "E' il gatto"

ROSANNA   :- (tranquillizzandosi, con una mano sul petto) "Meno male.. Che spavento" (riflettendo) "Ma quale gatto.. Noi non ne abbiamo in casa" (impaurita prende per un braccio Michele)

MICHELE     :- (titubante) "Sarà un gatto che è entrato dalla stalla" (facendo il duro) "Se è tuo padre gli dirò: <Caro Ignazio, io amo Rosanna e spero che vorrete accettarmi come genero, come io del resto accetto voi come suocero.." (Nuovo rumore dall'andito)

ROSANNA    :- (decisa)"Gatto o non gatto, vado a vedere" (a Michele)"Vai a nasconderti di là" (accenna alle camere)

NESTO       :- (entra in scena col suo passo lemme, pulendosi le maniche, poi alla ragazza) "Accipicchia, di là c'è pieno peggio che in un magazzino.. Cade di tutto"

ROSANNA  : - “Ah… che sorpresa!”(braccia  conserte lo guarda ammiccando, come un rimprovero)

NESTO        :- (si guarda attorno) "Dove l'hai ficcato?"

ROSANNA  :- (verso le camere) "Michele.. puoi venire"

MICHELE    :- (entra imbarazzato) "Buongiorno"

NESTO        :- "Ciao Michele..."

MICHELE   :- "Come mai eravate di là.. a fare il gatto?"

NESTO       :- "Intanto dimmi tu come mai spunti dalle camere"

MICHELE   :- (timido) "Ho accompagnato Rosanna e.."

NESTO        :- "In camera?"

MICHELE   :- (agitandosi) "Oh, no.. mi ero messo lì adesso perché.."

NESTO        :- (comprensivo) "Il perché lo so già.. non ti agitare.. Ma.. dimmi un po'.. non hai incontrato nessuno di là nelle camere?"

ROSANNA :- "E chi doveva esserci?"

NESTO       :- (non dando importanza)"Niente.. nessuno.. Vi domanderete  il perché ero di là.. La risposta è molto semplice: perché non potevo stare di qua.. Prima c'era Ignazio con.. e poi voi due.."

ROSANNA  :- "Non capisco"

NESTO       :- "Ero qui con tua zia.. lo sai che sono parecchi anni che ci vogliamo bene.. e siccome è arrivato tuo padre.. in un primo momento mi sono nascosto qua sotto.." (alza la tovaglia e si vede Carmelina raggomitolata, col cappellino per traverso, pelliccia, borsetta. Lei resta comicamente a testa bassa, zitta. Stupore dei presenti)

ROSANNA  :- (arretra stupita) "Ma lì… c'è una donna.."

MICHELE   :- (sbalordito, a Nesto) "Ah.. e così tenevate il piede in due scarpe"

NESTO        :- (tranquillo)"Ma che scarpe e ciabatte" (alla donna) "Signora Caramellina, può uscire dal rifugio"

CARMELINA:- (esce goffamente, in disordine, cerca di pulirsi e di aggiustarsi il cappellino)"Come fa a sapere il mio nome?"

NESTO       :- (con comicità)"Se è per questo so anche dell'altro!"

CARMELINA:- (comprende)"Ma.. ha sentito tutto?"

NESTO        :- "Sarò un braghemolle ma non sono mica sordo.. e poi.. le ho lasciato il posto caldo"

ROSANNA  :- (scoppia a ridere) "Ah, ah, ah.. ma che bella situazione.." (a Michele) "E noi.. che credevamo di essere soli!"

NESTO        :- "Se è per quello.. mica solo voi" (riflettendo) "Ma guardate un po' dove ci siamo cacciati per non dire pane al pane e vino al vino"

CARMELINA:-"Per quello che mi riguarda, a Ignazio ho parlato abbastanza chiaro"

NESTO       :- "Abbastanza?.. Le ha parlato chiarissimo.. glie lo dico io"

CARMELINA:- "Sarà meglio che ce ne andiamo tutti prima che facciano ritorno"

NESTO        :- "Sì.. sarà meglio" (escono alla spicciolata lasciando Rosanna) "Arrivederci.."

ROSANNA      :-(richiude l'uscio)"Ma dove saranno andati.. La zia non esce mai"(sorridendo)"La zia con l'ometto nascosto.. il papà.. ah, ah, ah.. se non fosse una casa seria ci sarebbe proppio da ridere" (pausa) "Ernesto di là.. a fare il gatto alla sua età.. Il mio Michele poverino, si era spaventato..  E quella Carmelina col cappellino di traverso.. ah, ah, ah.."

SCENA XV

(Rosanna - Carolina - Ignazio)

CAROLINA   :- (entra con Ignazio. Ha un pacchettino con carta di Natale)"Oh, Rosanna" (porge il pacchetto) "Mettilo accanto al presepio... l'aprirò per Natale facendo finta di non sapere che regalo è" (intanto si toglie il cappotto imitata dal fratello.. Nota l'allegria della ragazza. Incuriosita l'osserva e poi cerca di guardare sotto il tavolo senza farsi notare ma deve desistere)

IGNAZIO     :- "Vado di sopra a cambiarmi" (esce dalle camere)

CAROLINA :- (tenta di alzare la tovaglia per dare una sbirciata. Attende di non essere vista da Rosanna poi guarda)

ROSANNA   :- (se ne avvede e ridacchia)

CAROLINA  :- "Cos'hai da ridere?"

ROSANNA   :- "Chi?.. Io?"

CAROLINA  :- "No.. quell'altro"

ROSANNA   :- "Nulla, nulla" (porta una mano alla bocca per frenare il riso)

CAROLINA  : - (che tribola non riuscendo a guardare sotto il tavolo) "Chi ride troppo in gioventù piange in vecchiaia" (la osserva) "Cosa stai tramando?" (alza un tantino la tovaglia)

ROSANNA   :- "Zia.. cosa stai cercando?"

CAROLINA  :- (lascia di colpo la tovaglia e poi, imbarazzata) "Ho perso.. ho perso un ditale e lo stavo cercando.. Mi serve perché devo cucire"

ROSANNA   :- (sorniona) "Zia quel.. ditale.. è uscito con un altro ditale e… con una spagnoletta"

CAROLINA  :- (imbarazzata)"Quale altro ditale.. Io ne ho perso uno solo.. "

ROSANNA     :- "Lo so che ne hai uno solo.. uno ce l'ho anch'io e il papà.. ha una spagnoletta!"

CAROLINA    :- (stufa dei rimpiattini) "Mi sembra di essere a fare i quiz con Mike Bongiorno.. Parla chiaro così ci leviamo il rospo"

ROSANNA    :- (avvicinandosi e parlando sottovoce dopo aver guardato la porta che va alle camere)"Nesto è.." (fa il gesto con la mano che è filato via) "..e con lui Michele che mi aveva accompagnato"

CAROLINA    :- "Ti accompagnaun po' troppo speso il fornaretto.. Ma.. che cos'è la spagnoletta?"

ROSANNA    :- "Ma è.. il ditale di papà"

CAROLINA   :- (sorpresa) "La Carmelina?"

ROSANNA    :- “E come fai a sapere il suo nome"

CAROLINA   :- "E chi potrebbe avermelo detto?"

ROSANNA    :- "Ho capito"

CAROLINA   :- "E dov'era?"

ROSANNA    :- (sorridendo) "Sotto il tavolo"

CAROLINA   :- (scattando nervosa) "Sotto il tavolo con Nesto?" (alza la tovaglia e guarda)

ROSANNA    :-(divertita)"Ma no.. Ernesto era di là.." (accenna all'andito)"..a fare il gatto"

CAROLINA   :- "A fare il gatto?" (pensosa) "Sta a vedere che per Natale, invece di dargli una fetta di torta dovrò comprargli una scatoletta di Kitte-Katte"

                                               FINE DEL SECONDO ATTO

TERZO ATTO

(stessa scena del primo e secondo atto)

SCENA I

(Carolina - Manuela - Ignazio)

CAROLINA    :- (sta guardando dai vetri della finestra) "Oh.. c'è ancora quella pettegola della Manuela.." (va ad aprire la porta brontolando) "Certamente .. qualche altra disgrazia"

MANUELA     :- (entra da bersagliera e poi si ferma di botto)"Mi aspettavi?"

CAROLINA    :- (sarcastica)"Sì!"

MANUELA     :- "Allora saprai già la novità"

CAROLINA     :-(c.s.) "No, ma certamente adesso la saprò"(richiude teatralmente l'uscio)

MANUELA     :- (come svelasse un segreto)"Nesto è.."

CAROLINA    :- (interrompe non sapendo trattenere la sua apprensione) "Nesto?.."

MANUELA     :- "E' caduto giù dal muricciolo di un terrazzamento della sua terra.. Il muretto ha fatto pancia e lui.." (comicamente segna, mimando, la caduta dentro un pozza d'acqua) "Plaff!.. Dritto dentro la bolla della sua sorgente" (annuisce mettendosi in posizione di chi ha dato una grande notizia)

CAROLINA    :- "Signore benedetto e.. si è fatto male?"

MANUELA     :- "No.. Tranquilla...Si è solo rotto una gamba"

CAROLINA    :- (sbottando al giochetto della donna) "Ah!.. E secondo te cosa doveva fare per farsi male.. rompersi l'osso del collo?" (colta da un sospetto)"Ignazio!" (chiama) "Ignazio?" (pausa) "Signore benedetto.. l'aveva detto che.."

MANUELA     :- (incuriosita) "Detto cosa?"

CAROLINA    :- (cercando di rimediare) "Che se non stava attento sarebbe.." (imita Manuela) "Plaff, caduto dentro la bolla d'acqua della sua sorgente"(chiama verso le camere)“Gnazio?"

IGNAZIO      :- (da fuori) "E cos'hai da gridare.. è scappata la vacca?"

CAROLINA  :- (rilassandosi) "E' in casa"

MANUELA   :- (meravigliata) "Tieni la vacca in casa?"

CAROLINA  :-  "Ma cosa dici?.. mio fratello è in casa" (al fratello) "Niente, niente.. pensavo che eri uscito senza che me ne fossi accorta" (a Manuela) "E come è successo?"

MANUELA   :- "Veramente non so"

CAROLINA   :- (salace) "Non lo sai?.. E come mai?.. Siamo in ribasso?"

MANUELA    :- "So che un sasso era malfermo.. e che l'hanno portato con l’ambulanza all'ospedale in città di buon'ora.. Nemmeno se qualcuno gli avesse mandato un accidente"

CAROLINA   :- (ironica) "Gli avranno fatto la fattura.. L'ho sempre pensato che sei un'anima buona!"

MANUELA   :- (sospirando) "Lo puoi proppio dire.." (pausa)"Beh, adesso vado perché.."

CAROLINA  :- (le apre immediatamente l'uscio. Manuela non se ne avvede e la cerca accanto a sé)"Perché devi andare a fare un'altra opera buona"

MANUELA   :- (avviandosi all'uscita) "Proppio così.. Allora vado. Ciao"

CAROLINA   :- "Stai attenta anche tu alle pietre ballerine" (richiude scocciata e prepara il tavolo per poter stirare della biancheria. Poi si volta verso il presepio e guarda la capanna implorando ) "Signore.. aiutate quel pover'uomo di Nesto"(attacca la spina del ferro da stiro e si appresta a piegare bene la biancheria da stirare) "Coraggio Càrola.. se no perdi la pensione" (inizia a stirare)

SCENA II

(Carolina - Ignazio)

IGNAZIO        :- (rientra in scena dalle camere elegantemente vestito di scuro. Soprabito al braccio. Si tocca le tasche come a controllare di non aver dimenticato nulla)

CAROLINA    :-"Oh, Ignazio.." (accenna al presepio) "Ti piace?" (continua a stirare)

IGNAZIO       :- (si avvicina e osserva con sufficienza) "Sì... è poi sempre quello dell'anno scorso. Ma sorella cara.. che tu n'abbia ancora voglia di fare il presepio alla tua età?"

CAROLINA    :- (nervosa)"E perché?.. Tu, alla tua età non vai a cadere nel letamaio di Berto?"

IGNAZIO        :- (scattando) "Ma cosa c'entra questo paragone.."

CAROLINA    :- "Lo faccio perché l'ho sempre fatto.. per non dimenticare le nostre tradizioni.."( ricordando con commozione) "Se ricordi .. quand'eravamo bambini, mi rubavi sempre il Bambino Gesù.." (guardando le statuine) "Ci sono rimaste poche statuine.. guarda il bue.. gli si sono rotte le corna.."

IGNAZIO       :- (scrolla le spalle) "Ma tanto si sa che il bue ha le corna e poi.. al giorno d'oggi, non si fa più il presepio.. Che ti modernizzi mia cara.. chi ti aggiorni" (assumendo una posa enfatica) "Oggi si fa l'albero di Natale, col puntale fiammeggiante e con tante palle colorate che allietano la vista!" (si infervora ed agita le braccia come ali) "E poi strisce luccicanti che ondeggiano tra ramo e ramo e.."

CAROLINA    :- (Stacca la spina del ferro e si avvicina con gli occhiali abbassati sul naso. Osserva, con compatimento, il fratello e scuote negativamente la testa)

IGNAZIO       :- "Hai capito?"

CAROLINA   :- (ironica, con le mani ai fianchi) "Ho ben capito.. Ma dimmi un po'.. ora che frequenti gli ambienti cittadini.. ti sei modernizzato e ti sei messo a parlare sofisticato?" (osservando il vestito) "E come mai ti sei messo il vestito della prima comunione?" (scimmiottando il fratello) “Vai ad appendere le palle all'albero di Natale?"

IGNAZIO       :- (sbottando)"Ma che lingua! Mi sono vestito così perché in città, al mio banco, viene della gente per bene, dei signori e io non voglio fare la figura dello zotico"

CAROLINA    :- "E perché, forse noi non siamo gente per bene? Non ci vestiremo tutti i giorni con il vestito della prima comunione, non parleremo sofisticato ma i nostri soldi hanno lo stesso colore di quello degli altri" (pausa) "Visto che vai in giù, passa dal supermercato e compra un angelo da mettere sulla capanna e un bue ..con le corna!”

IGNAZIO        :- "Ma se tu facessi l'albero.. magari di plastica che dura di più ed è ecologico, potresti appenderci.."

CAROLINA    :- (interrompendolo) "Le palle!.. Saprei io quali palle appendere!" (si porta una mano alla bocca) "Signore perdonatemi..." (al fratello) "Faccio il presepio perché Nostro Signore è nato in una stalla.. Non è nato su di un albero dove c'erano le palline colorate e il puntale fiammeggiante!.. Sono gli uccelli che nascono sugli alberi.. e non mi risulta nemmeno che là sopra ci fosse un bue, con o senza corna!" (tirandogli una frecciatina)"Forse.. ci sarà stato un asino"

IGNAZIO        :- (innervosito) "Ma lo sai che quando cominci non la finisci più?.. Guarda, me ne vado prima che bisticciamo"

CAROLINA    :- "Potevi prendere due fascine e qualche ceppo di legno da mettere nella stufa, prima di metterti i lustrini"

IGNAZIO        :- (che aveva già aperto l'uscio) "E me lo dici adesso?" (richiudendo sospettoso) "E Rosanna dov'è?"

CAROLINA    :- "E' andata a comperare"

IGNAZIO        :- "Non al forno, spero"

CAROLINA    :- "E dove altrimenti?.. In Farmacia?.. Così ti preparo un bel piatto di antibiotici conditi con lo sciroppo di rosa!"

IGNAZIO        :- "Tu dalle ancora corda.. Lo sai che al forno fa gli occhi dolci a quel grissino di Michele e io non voglio!"                                               

CAROLINA    :- (calma) "Sei tu suo padre.. invece di andare in città per i fatti tuoi, andavi al forno a fare spesa e risolvevi tutto"

IGNAZIO        :- (agitato) "Ma si può sapere che cos'hai oggi?"    

CAROLINA    :- "Un giorno più di ieri… Da quando è morta tua moglie, a Rosanna le ho fatto anche da madre e quindi saprò bene anch'io quello che è bene e quello che è male" (cambiando tono, con noncuranza) "Ah, senti un po'.. Puoi risparmiarti la fatica di gettare Nesto giù nella sua sorgente.."

IGNAZIO        :- "Come sarebbe a dire?"

CAROLINA    :- "Sarebbe a dire che.. per non comprometterti ci si è gettato da solo"

IGNAZIO        :- (incredulo) “Eh?.. Cosa?"

CAROLINA    :- (triste)"E' scivolato e si è rotto una gamba"

IGNAZIO        :- (scoppia a ridere) "Ah, ah, ah.. Ma davvero?"

CAROLINA    :- (allarga sconsolata le braccia, affermando)

IGNAZIO        :- (malignamente) "Gli sta bene.. Ma tu come fai a saperlo?"

CAROLINA    :- "Giornale locale"

IGNAZIO        :- "Ho capito… Manuela"

CAROLINA    :- "E poi no gli sta bene proppio per niente.. Non si augura del male nemmeno al tuo nemico" (cercando di essere convincente) "Potresti fare un salto all'ospedale a trovarlo.. a vedere se ha bisogno di qualche cosa"

IGNAZIO        :- (alterandosi)"Cosa?.. Io da Nesto?.Ma nemmeno se mi pagassero. Ti sei già dimenticata la faccenda dell'acqua? E poi c'è anche quella del testa... va beh, lasciamo perdere"

CAROLINA    :- (con calma, cercando di convincerlo) "E' all'ospedale  solo pover'uomo e fra poco è Natale"

IGNAZIO        :- (sempre adirato)"Natale o Pasqua io non gli la perdono"

CAROLINA    :-  "E capirai.."

IGNAZIO        :- (facendo il verso alla sorella) "E capirai, capirai..Quando è mancato suo padre non ci ha più dato l'acqua e sai bene quanto è importante per l'orto, la stalla, la casa.. non solo.. suo padre aveva promesso che alla sua morte avrebbe pensato anche a noi.. Sono già tre mesi che è morto e non abbiamo visto un piffero!"

CAROLINA    :- "E cosa vuoi che ci lasciasse. la casa?. L'avrà lasciata a suo figlio, no?"

IGNAZIO        :- "Sono sicuro che il caro Ernesto ha fatto sparire lo scritto ma.. chi la fa l'aspetti.. Intanto, per il momento, s’è rotto una gamba.. poi si vedrà!"

CAROLINA     :- "Ma Gnazio!.. Non si dicono queste cattiverie.. Per quello che ne sai tu, Bastianopotrebbe non aver fatto in tempo a fare il testamento e poi.." (cercando di scusare Nesto)".. se ha pensato diversamente avrà avuto le sue buone ragioni"

IGNAZIO        :- (scimmiottando la sorella) "Le sue buone ragioni.." (riprendendo il proprio tono)"Ma quali buone ragioni..Te lo dico io il perché.. Perché così tenta di prendersi anche il nostro terreno per quattro soldi e allargare la sua proprietà"

CAROLINA     :- (infuriata) "Ma cosa vuoi che allarghi.. Le braccia allarga.. E' solo, e più di due mani non ha.. cosa se ne farebbe di altra terra, per sotterrarcisi?" (pausa) "Mi sa tanto che sotto ci sia dell'altro.. non solo la sorgente o quel pezzo di carta, ammesso che sia vero.."

IGNAZIO       :- "E come che è vero! Comunque il terreno lo venderei a chiunque fuori che a Nesto"

CAROLINA   :- "Tu credi che, perché sono sempre tappata in casa, che non sappia quello che succede fuori…" (con sottigliezza) "in città?" (pausa) "Comunque sono affari tuoi.. diamoci un taglio; se non vuoi andare all'ospedale non andarci: Prenderò la corriera e ci andrò io.." (pausa) "Pover'uomo.. gli anni passano anche per lui.."

IGNAZIO     :- "E un'altra volta starà più attento dove mette i piedi"

CAROLINA :- "Madonna delle Grazie.. Vai.. Sei ancora qua?.. Vai pure in giù.." (sorniona) "E cerca di non ritornare a casa col viso tutto spiegazzato come l'ultima volta che non sei più tanto giovane sai?.. E certi sforzi. Alla tua età… fanno male alla salute!"

IGNAZIO        :- (stizzito, fa un gesto di mala sopportazione e si avvia alla porta col soprabito sul braccio) "Ciao; ci vediamo" (esce)

SCENA III

(Carolina - Nesto)

CAROLINA    :- "Lui va e io sempre in casa, sempre al lavoro" (riattacca la spina del ferro da stiro. Suonano alla porta. Stacca ancora la spina) "Sarà la Rosanna" (va ad aprire)

 NESTO              :-  (appare sulla soglia; si sostiene ad un bastone da passeggio ed ha una caviglia fasciata. ha con se un pacchetto rettangolare. Con voce affettuosa)"Ciao Càrola.. posso entrare?"

CAROLINA    :- (meravigliata) "Nesto?.. Ma.. non eri all'ospedale?.. Entra, entra che fa freddo: Ma che sorpresa" (dà un'occhiata fuori e poi richiude) "Finivo di stirare e poi prendevo la corriera e venivo a trovarti.. Manuela mi aveva detto che ti eri rotto una gamba.." (osserva la caviglia di Nesto)

NESTO          :- "C'è mancato poco.. E' stato un miracolo che non me la sia rotta.. Dai raggi è risultato solo una brutta slogatura con contusione e o firmato per poter uscire.. per portarti questo" (porge il pacchetto)

CAROLINA    :- (commossa) "Oh, Nesto.. mi hai pensato anche con i tuoi guai.."

NESTO           :- (stanco di stare in piedi, saltella per avvicinarsi al tavolo)

CAROLINA      :- "Scusami.." (l'aiuta a sedersi) "Ho la testa un po' <confusionata>" (posa il pacchetto sul tavolo)

NESTO            :- (che si è seduto) "Grazie.. Ho visto uscire tuo fratello… Non mi sono fatto vedere da lui e così sono venuto"

CAROLINA    :- "Andato giù, in città.." (un po' ironica) "Per una commissione, diciamo"

NESTO           :- "Ce l'ha sempre con me?"

CAROLINA    :- (amareggiata, si siede al lato opposto del tavolo) "Sì.. per via della sorgente, lo sai"

NESTO           :- "Ah!.. Ti ha detto che è per la sorgente?"

CAROLINA    :- (quasi a difendere il fratello) "E non è vero forse?.. L'acqua la prendiamo solo dal pozzo; quella della cisterna sul tetto è gelata" (cambiando tono e amareggiata)"Raccontami di te.. Come hai fatto a cadere?"

NESTO           :- "Ho messo un piede in bilico e sai come vanno certe cose quando devono succedere.. Dei raggi te ne ho già parlato vero?"

CAROLINA   :- "Sì"

NESTO          :-"Quando è passato il Primario ha chiesto chi voleva fare il Natale a casa.."

CAROLINA   :- (dolce) "E tu?"

NESTO          :- (con tristezza) "E io, in un primo momento gli ho detto che potevo farlo all'ospedale.. tanto non avevo nessuno, ma poi quando mi ha fatto fare questa fasciatura e che potevo stare in piedi ho sentito dentro di me il desiderio di vederti.. di venire da te"

CAROLINA    :- (si alza e si avvicina commossa mettendogli una mano sulla spalla) "E hai fatto bene.. Ma come ti senti adesso?"

NESTO           :- (si tocca la caviglia fasciata) "Eh, insomma.. Mi hanno detto di non sforzarla e che adagio, adagio andrà a posto.. Speriamo presto altrimenti.. con tutto quello che ho da fare, è un disastro"

CAROLINA   :- "Devi avere pazienza. Purtroppo il male viene in carrozza e va via a piedi.. Però sono contenta che tu sia venuto da me"

NESTO          :- "Dillo pure a Ignazio che sono passato a fare gli auguri.. Chissà che col Natale.."

CAROLINA   :- "Glie lo dirò. Però lo sai perché ce l'ha con te"

NESTO          :- "Ti ha detto che è per la sorgente, no?"

CAROLINA   :- "Sì.. e anche per.." (cercando di non dar peso)"per un testamento.."

NESTO          :- "Beh.. non è che sia proppio così"

CAROLINA   :- (ritorna a sedere)  "A no?.. E allora raccontami"

NESTO          :- "Ti ricordi quella volta che siamo andati io e te, soli, nel bosco dei castagni per funghi?"

CAROLINA   :- (con dolce malinconia)"E pensi che l'abbia dimenticato?.. Non sono mica una farfallina sai?.." (annuendo)"Quel giorno l'ho scolpito nel mio cuore, anche se è passata qualche stagione.."

NESTO          :- (allunga una mano per cercare quella di Carolina)"E ti sembra che io vorrei bene ad una.. farfallina?" (pausa) "Ebbene, tuo fratello non me l'ha mai perdonato"

CAROLINA   :- (meravigliata)"Che cosa c'entra Ignazio.. Avevo detto che andavo giù in città, a fare acquisti"..(sospettosa)"Scommetto che è quella lingua di vipera"

NESTO          :- "Mah.. Forse Manuela.. forse tuo fratello ci teneva d'occhio… Come fossimo due sbarbatelli di sedici anni.. O forse sarà stato un caso che si trovasse sul posto anche lui"

CAROLINA    :-  (apprensiva) "E... ci ha visti?"

NESTO            :- "Già.. e non propprio quando stavamo raccogliendo funghi.."

CAROLINA     :- (si porta le mani al viso, come a vergognarsi) "Ma.. ne sei certo?"

NESTO            :- (annuendo) "Dai particolari che mi ha raccontato, direi proprio di sì"

CAROLINA    :- "Che figura.. alla nostra età.."

NESTO            :- (prendendo quella della donna) "Non devi dire così.. C'è forse un'età per amarsi ed una per non volersi bene?.. Lo sai Càrola che ti ho sempre voluto bene e anche mio padre, buon'anima.. Tant'è vero che mi aveva detto che ti avrebbe lasciato uno scritto.."

CAROLINA     :- "Ma allora Ignazio ha ragione"

NESTO            :- "Dipende.. ma ti giuro Carolina, per tutto il bene che ti voglio che ho cercato in tutti gli angoli, in tutti i nascondigli possibili e non ho trovato niente: Solo sotto il mattone dove teneva i soldi, ho trovato il quadretto che c'è lì, incartato.. sapeva che ti piaceva e te l'ha lasciato.." (malinconico) "Capisco che è come darti niente ma.." (allarga le braccia come ad indicare che non sa che fare)

CAROLINA    :- "Oh, Nesto.. Per me vale più di quello che puoi immaginare.. Grazie.. Era un brav'uomoBastiano.. " (imbarazzata) "Però non mi avevi detto che Ignazio ci aveva visti" (sfascia il pacchetto)

NESTO            :- "Penso che abbia agito così per gelosia"

CAROLINA     :- "Ignazio geloso.. di me?"

NESTO            :- "Se tu ti fossi sposata, lui rimaneva solo; aveva sì la Rosanna ma, probabilmente non voleva sacrificare la figlia"

CAROLINA    :- (salace)"Eh, già.. Era meglio sacrificare la sorella.. tanto più che era ormai.. troppo matura per farsi una vita sua.."

NESTO            :- "Aveva bisogno di te. Mi dicevi"

CAROLINA     :- (accenna ai panni da stirare) "Se è per quello, ha sempre bisogno di me"

NESTO           :- "Sono io quello che bisogno di te.. Ho sempre avuto bisogno di te.."(si guardano con dolcezza pur senza toccarsi) "Anche se gli anni sono passati, in fondo, ci sentiamo ancora giovani.." (cercando di scherzare) "Forse il Signore ci avrà levato un po'di forze ma.. l'intenzione, quella.. ce l'ha pur sempre lasciata"

CAROLINA     :- "Spiegami un po' la faccenda dell'acqua"

NESTO            :- "Il Giorno dopo.. del bosco.. Mi ha agguantato per il gilé e mi ha urlato di lasciarti perdere altrimenti mi avrebbe spaccato la faccia..!"

CAROLINA    :- "E tu?"

NESTO           :- "E io intanto gli ho levato le mani dal gilé che era quasi nuovo e gli ho risposto che eravamo maggiorenni da un bel pezzo e lui continuava ad urlarmi di lasciarti e che non mi avvicinassi nemmeno a casa sua e che dell'acqua della sorgente non sapeva che farsene e che me la tenessi pure"

CAROLINA    :- (incredula) "Ti ha detto così?"

NESTO            :- "Chiediglielo"

CAROLINA     :- (dispiaciuta)"Mi ha raccontano delle bugie.."

NESTO            :- "Certo che dopo avrà dovuto bagnare altre zuppe.. Sai com'è.. le bugie sono come le ciliegie, dietro ad una ne vengono altre dieci" (pausa)"A quel tempo aveva smesso  di correre dietro alla Felicina perché in città, secondo lui, aveva...di meglio"

CAROLINA    :- "Come sarebbe a dire?"

NESTO           :- "Ma donna cara, dove vivi?"

CAROLINA    :- "Quia… (nome del paese) “vivo.. se è un vivere questo.. Sempre chiusa in casa come un ratto.." (triste e dolce)"La mia giovinezza l'ho lasciata nel bosco dei castagni.. con te"

NESTO           :- (le tocca la mano con affetto) "Ignazio ha una donna in città.. A me sembra una.. va beh, non voglio giudicare.. comunque.. affari suoi"

CAROLINA   :- "Lo so.. E' una vicina di banco"

NESTO          :-(meravigliato)"Va alle scuole serali?.. Si è messo a studiare alla sua età?"

CAROLINA   :- "Ma che scuola, una vicina di banco del mercato…penso però che tu abbia ragione,poteva cadere dall'alto e farsi meno male.. ha lasciato perdere la Felicina, erba di casa nostra, per impegolarsi in città.."

NESTO           :- "Non dirgli niente di noi quando verrà.. Troverò io il modo"

CAROLINA    :- (decisa)"Al contrario" (si alza) "Questa volta parlerò io.. Altro che se parlerò!.. Ti ringrazio Nesto ma non credo di aver bisogno di tutela.. I fatti che riguardano i miei sentimenti me li regolo da sola"

NESTO            :- "Ma allora.. mi vuoi bene.."

CAROLINA    :- (avvicinando e dandogli un affettuoso scappellotto) "E si capisce.. stupidino"

NESTO           :- (traballante si alza in piedi a sua volta)  “Carola…”(cerca di avvicinarsi) "Appena potrò camminare senza bastone ci sposeremo nella nostra vecchia Chiesa.. faremo contento anche il Prevosto.."

CAROLINA    :- "Scommetto che non si ricorda più come si celebrano i matrimoni.. Ma faremo così.. Anch'io ho bisogno di te, Nesto caro.. Mio fratello si farà, se crede, la sua casa in città e noi.." (si abbracciano. In quell'istante entra in scena Ignazio)

SCENA IV

(Carolina - Nesto - Ignazio)

IGNAZIO       :- (vede Nesto e con voce alterata) "Che cos'è questa storia!" (minaccioso a Nesto che traballa) "Fuori di casa mia!" (indica la porta)

CAROLINA    :- (dopo il primo attimo di smarrimento, riprende il controllo su sé stessa e interviene, calma, alzandola mano. Anch'essa ha la voce alterata, ma ferma) "E no!.. Propprio no! Ferma i buoi caro il mio Ignazio! " (si frappone fra i due) "Questa è anche casa mia!" (I due si guardano stupiti della sua reazione)"E come mai sei già qui?.. Non dovevi andare in città?”

IGNAZIO        :- "Mi sono dimenticato il libretto della macchina e quando me ne sono accorto sono tornato indietro a prenderlo… Giusto in tempo per vedere cosa succede in casa mia quando giro le spalle!"  (alla sorella)"E propprio da te non me l'aspettavo!"

CAROLINA    :- (scattando) "Innanzitutto non sono tua moglie per fortuna e non ho da renderti conto di niente" (immaginata ma decisa)"Anch'io ho un cuore qua dentro che batte come un orologio e conta il tempo che passa…"  

IGNAZIO        :- (imbarazzato e sorpreso) "Non dico questo.. ma.."

CAROLINA    :- (con gesto imperioso blocca il fratello e gli indica la sedia) "Siedi li!" (a Nesto) "Pure tu, siedi" (i due uomini si guardano considerando l'inattesa reazione della donna)

IGNAZIO        :- (esegue, come Nesto) "Ma io…"

CAROLINA    :- "Taci!.. Ora parlo io.."

IGNAZIO        :- (sarcastico)"Ora parla lei… non tace mai!" (si alza)

CAROLINA    : - "Tu non dici un bel niente e stai seduto"

IGNAZIO           :- (si risiede sbuffando)

CAROLINA      :- (cammina da uno all’altro) "E' ora ormai che parliamo.. che ci scambiamo due ragionamenti, con calma.. ma che parliamo.. Sono stanca di tenere nel gozzo quello che mi sale alla gola"

NESTO            :- "Stai calma Carolina.. Vuoi che parli io?"

IGNAZIO           :- (salace) “Parla lei… tanto parla sempre”

CAROLINA    :- (a Nesto) "Non preoccuparti.." (pausa mentre cammina avanti e indietro)"Comincerò come nelle favole... C'era una volta una donna.. già in età da naftalina se vogliamo, che correva nei boschi felice sol suo promesso.." (guarda Nesto che, contento, gli fa un cenno di conferma) ".. con la scusa, in parte, di andare per funghi…"

IGNAZIO        :- (si agita sulla sedia ed alza un dito per interrompere)

CAROLINA    :- (gli fa cenno di stare zitto e prosegue) "...questa donna innamorata di quell'uomo, anche se i suoi anni non erano più verdi e pensava, per amore del fratello e della nipote, per non lasciarlo solo, di rinunciare al suo futuro. Così, quella donna, ha lasciato passare del tempo... forse troppo…" (guarda Nesto che con la mano indica che il tempo perso è molto) ".. credendo anche alle parole che il fratello le aveva detto.." (guarda il

                            fratello) ".. a proposito di una certa sorgente.. Anche se dopo è saltato fuori dell'altro che riguarda un certo documento.."

IGNAZIO        :- "Veramente.."

NESTO           :- (a Ignazio, con calma) "Lascia pure parlare lei... è informata"

CAROLINA    :- (con calma, ma con decisione) "La favola è già finita perché quella donna dice basta e basta!" (al fratello) "E pensa anche per te, che hai gettato alle ortiche una brava donna come la Felicina per avventure da giovani.."

IGNAZIO         :-  (contrito) "Forse hai ragione... L'ho vista Felicina e mi dispiace…"

CAROLINA     :- (avvicinandosi al presepio)"Qui c'è il presepio e domani nascerà il Bambino.. Spero che il Signore, a Natale, apra gli occhi ed il cuore a tutti" (al fratello) "E anche tu lascia che Rosanna si prenda Michele poverino.. è un bravo ragazzo.."

IGNAZIO        :- (scattando)"Non tocchiamo quel tasto!"

NESTO           :- "Ma Ignazio…"

IGNAZIO        :- (alzandosi)"Tu taci che non sono affari tuoi!"

CAROLINA    :- "Bisogna togliere le castagne da sotto la cenere prima che si brucino” (al fratello)  "Perché Michele non ti garba?" (scherzando) "Se non altro a tua figlia, con un fornaio, il pane non le mancherà"

IGNAZIO      :- (che cerca di resistere)"Io dico di no.. io.."

CAROLINA   :- (interrompendolo) "Io, io un corno! Lascia che faccia la sua strada" (battendo una mano sulla spalla al fratello)  "E anche tu percorri la tua… lascia perdere quelle che.." (imita comicamente) "..ancheggiano e bevi acqua della tua fontana... prendi la Felicina"

IGNAZIO        :- "E tu come sai che la Carmelina.. cammina così?"

CAROLINA    :- (misteriosa) "Un uccellino…"

IGNAZIO        :- (interrompendo e alludendo a Manuela)"Ah, ho capito..."

CAROLINA    :-"Vorrà dire che sul mercato potrà stare accanto a te quella donna che ti vuole ancora bene.. Fidati di quel che ti dico.." (avvicinandosi a Nesto) "Ed io potrò avere vicino quest'uomo che ha saputo aspettarmi con tanta pazienza"

NESTO           :- (guardando con affetto la donna) "Altro che!"

IGNAZIO       :-  (si avvede del quadretto sul tavolo) "Cosa ci fa qui questo quadretto?"

CAROLINA   :- "Me l'ha portato Nesto.. Glie l'ha lasciato Bastiano per me”

IGNAZIO      :- "Bastiano?" (adirato)"E questo merlo ti ha dato da intendere che ti ha lasciato solo questa cianfrusaglia?" (lo prende e lo getta adirato a terra)

NESTO          :-  (su di voce) "Ma come ti permetti?"

CAROLINA   :- “O, no…!” (va sveltamente a raccoglierlo; vede un foglio dietro il quadretto) "E questo cos'è?" (raccoglie il tutto e si avvicina al tavolo tra la curiosità dei due uomini) "E' uno scritto" (legge) "Testamento olografo di Sebastiano Moresco…"

IGNAZIO       :- (stupito) "Il testamento?" (interessato)"Dài, leggi"

NESTO           :- (meravigliato)"Ecco dov'era.. Ora capisco perché ha insistito tanto di darti questo quadretto"

CAROLINA    :- (si schiarisce la voce e legge) "Oggi, addì eccetera, eccetera, in…” (nome del paese)"…nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, nonché..." (legge mentalmente)

IGNAZIO         :- (che sta sulle spine) "E allora?.. Ti si è seccata la lingua?.. Vai avanti!"

CAROLINA     :- (commossa) "Oh, Nesto.. Bastiano ha lasciato la casa a me e la terra a te.. Voleva che ci decidessimo a tenere insieme la proprietà noi due.." (lascia il foglio sul tavolo e si siede asciugandosi gli occhi col fazzoletto)

IGNAZIO         :- "Ma.. un momento.. e io?.." (prende il foglio e legge)

NESTO             :- (ilare)"E tu.. potrai sempre andare in giro a dire che se mio cognato!"

IGNAZIO           :- “Capiraiche soddisfazione!”

NESTO               :- (a Carolina) "Sono contento Càrola" (le prende e le tiene le mani. Poi tenta di alzarsi ma sta per perdere l'equilibrio)

IGNAZIO         :- (se ne avvede, lascia il foglio per soccorrerlo) "Attento!"

NESTO            :- "Grazie Ignazio... mi sento un po' imbranato"

IGNAZIO         :- (impacciato, vedendo la sorella che gli indica di andare accanto a Nesto, con tono seccato verso di lei) “Ho capito!” (a Nesto)"Nesto.. ti chiedo scusa per tutto e..." (porgendogli la mano)"Benvenuto in questa casa"

NESTO             :- (sedendosi) "Grazie Ignazio!"

IGNAZIO          :- "Vedi.. c'è stato un malinteso.. un qui pro quo"                                                                

NESTO             :- "Non ci pensare.. tutto dimenticato" (suonano alla porta e Carolina  contenta va ad aprire ad aprire)

SCENA V

(Carolina - Ignazio - Nesto - Gianni - Carmelina)

(Entrano Gianni, in divisa da ferroviere e Carmelina, elegantissima)

GIANNI       :- "Possiamo entrare?"

CAROLINA :- (meravigliata) "Che sorpresa.. Prego, accomodatevi" (lascia il passo guardando interrogativamente il fratello)

IGNAZIO     :- (stupito e imbarazzato) "Carmelina?" (poi, giulivo) “La mia Carmelina…”

CAROLINA :- "Come mai da queste parti?" (a Gianni) "Ma non avevi detto che eri in servizio?"

GIANNI        :- (controllando l'orologio)"In effetti devo sbrigarmi.. fra poco entro in servizio"

NESTO         :- (a Ignazio, indicando Carmelina) "E questa sarebbe la.. vicina di banco?"

GIANNI        :- "Salve Nesto.. Vedo che ve la siete cavata abbastanza bene.. Mi fa piacere.." (a Ignazio)"Gnazio.. siamo venuti a dirti, per onestà, che io e Carmelina.." (imbarazzato) ".. ci siamo fidanzati!"

IGNAZIO       :- (punto sul vivo, ha uno scatto)"E come sarebbe a dire?.. Carmelina si era impegnata con me!"

CARMELINA:- (con nonchalanche)"Cos’ è la vita!" (a Ignazio) "Eri tu che facevi il cascamorto"

IGNAZIO      :- (si siede avvilito)

CAROLINA  :- (ironica, al fratello)"Beccati questa! La Felicina è la donna per te"

NESTO         :- (a Ignazio, con amicizia) "Non prendertela.. forse è meglio così"

IGNAZIO      :- (a Gianni) "Ma che razza di cognato sei?.. Cos'ha trovato poi in te.."

CARMELINA:- (a braccetto di Gianni) "Il fascino della divisa e.. gli anni di meno" (qualora l’attore non fosse così giovane potrebbe dire: …fascino della divisa e…il posto fisso!”)

CAROLINA   :- (sempre ironica, al fratello) "E ribeccati quest'altra.. Su, sii contento.. prendilo come fosse un regalo di Natale"

IGNAZIO        :- (sbottando) "E bel regalo!"

GIANNI          :- "Vedi Ignazio.. abbiamo voluto essere onesti con te. Io e Carmelina è un po' che filiamo ma tu eri tanto preso da te stesso che non capivi più niente"

IGNAZIO       :- (alzandosi adagio e cercando di farsi una ragione) "Già.. mi accorgo propprio di aver fatto la figura del fesso.. Certe volte la verità fa male ma è pur sempre meglio scoprirlo adesso che.. dopo.. Che devo dire.. Auguri!"

CARMELINA  :- "Grazie.."                          

 (Suonano alla porta e Carolina va ad aprire. Entrano Rosanna ed il Prevosto)

SCENA VI

(Carolina- Ignazio - Nesto - Gianni - Carmelina - Rosanna - Prevosto)

CAROLINA    :- "Oh, signor Prevosto.. si accomodi"(entra anche Rosanna)

ROSANNA     :- (stupita di vedere tanta gente) "Buongiorno" (posa una borsa e va presso Nesto a parlare)

PREVOSTO   :- (mentre Carolina richiude l'uscio) "Ho accompagnato la ragazza e…" (si avvede di Nesto) "Ehi.. Come è andata?" (si danno la mano) "Già a casa?"

NESTO           :- "Poteva andare peggio.. Sono azzoppato ma tutto intero"

GIANNI         :- "Signor Prevosto.." (vedendolo rubizzo, scherza sul.. vino)"Sempre colorito eh.. con la medicina.. " (va segno di trincare) " ..della Carolina..!"

PREVOSTO   :- (sorride, poi si accorge di Carmelina) "Con chi ho il piacere.."

GIANNI         :- "La signora Carmelina"

CARMELINA :- "Molto lieta"

PREVOSTO    :- (girandosi piano piano verso Ignazio) "Ah.. quella Carmelina…"

IGNAZIO         :- (accenna comicamente col dito di no e indica Gianni)"No.. vede.. c'è stato un dirottamento ferroviario!"

PREVOSTO    :- "Ho capito.. bene, bene.." (fa cenno a Carolina di guardare fuori dalla finestra)

IGNAZIO        :- (tra sé)"Bene, bene direi di no… Ma si accomodi signor Prevosto" (fa cenno a Rosanna di dargli una sedia)"Rosanna"

CAROLINA    :- (che ha compreso il gesto del prete va alla finestra)

NESTO         :- "Stiamo festeggiando anche all'amicizia"

PREVOSTO :- (agitando una mano.. sottile) "Vedremo… se festeggiamo all'amicizia"

GIANNI e CARMEL:- (parlottano fra loro)

CAROLINA  :- (fa cenni a qualcuno fuori di entrare)

PREVOSTO  :- (a Ignazio) "Allora.. non hai più visto gli spiriti vicino alla casa del tuo orto?"

IGNAZIO      :-"Ma io non ho mica avuto paura.. E' stata la risata satanica di quel Berto e.."

ROSANNA   :-  (avvicinandosi al padre, titubante)"Papà.. volevo chiederti una cosa"

IGNAZIO     :- "Sì?"

ROSANNA  :- (imbarazzata) "Fra poco è Natale e…"

IGNAZIO     :- "Bella scoperta.. anche qui in paese il giorno dopo la vigilia viene il Natale"

ROSANNA   :- (guardando la zia ed il Prevosto che la incoraggiano) "Ci sarebbe lì, fuori…"

CAROLINA  :- (in aiuto alla nipote) "E fallo venire dentro prima che geli e diventi un candelotto.. E' già tanto magro che si scioglie.." (apre e invita Michele ad entrare)

SCENA VII

(Carolina - Ignazio - Nesto - Rosanna- Prevosto - Gianni - Carmelina - Michele)

                            (Sulla soglia appare Michele col berretto da fornaio ed un giaccone sopra il vestito da fornaio. Ha il viso un po' infarinato ed un pacchetto in mano)

MICHELE     :- (entra timoroso)"Buongiorno"

TUTTI           :- (fanno scena incuriositi)

CAROLINA   :- (amorevolmente lo fa entrare mentre il Prevosto a cenni lo incoraggia) "Michele... fatti avanti che chiudo la porta"

MICHELE      :- (imbarazzato è a testa bassa col pacchetto che ciondola dalle mani)

CAROLINA   :- "Non sarai venuto solo per darci il buongiorno, con tutto quello che hai da fare al forno oggi"

MICHELE      :- "Sono venuto... " (rapidamente) "a portarvi questo" (porge a Carolina il pacchetto)

ROSANNA    :- (incoraggiandolo) "Michele.."

NESTO          :- "Coraggio giovanotto, spara!"

GIANNI         :- (gli dà una gomitata) "Forza"

MICHELE      :- "Ecco.. volevo… " (rapido) "..augurarvi Buon Natale"

PREVOSTO   :- "Sì.. e buona Pasqua.. coraggio.."

IGNAZIO        :- "Forza ragazzo.. O la va o la spacca"

MICHELE      :- (parla dapprima a tratti e alla fine spara di un fiato) “Mi dispiace signor Ignazio di non andarvi a genio.." (si rigira il berretto fra le mani) "Io.. non ho titoli di studio ma.. il mio lavoro...mi permette di mantenere una famiglia!"

PREVOSTO    :- "Avevi preparato un bel discorsetto.. e ora ti sei impappinato?.."

MICHELE       :- "Signor Ignazio.." (di filato come a levarsi un peso) "Io e Rosanna ci vogliamo bene e saremmo contenti se lo fosse anche lei…Oh, lo detto!”

NESTO           :- "Belle parole Michele!"

PREVOSTO    :- "Bravo, ce l'ha fatta"

IGNAZIO        :- (guardando gli altri che sono tutti d'accordo, scrolla il capo e poi, rassegnato) "E va bene!..Se è questo che volete.."

ROSANNA     :- (corre ad abbracciare il padre) "Oh, papà.. grazie.. finalmente.. E anche a te auguro tanta felicità con  Carmelina"

TUTTI             :- (scena di imbarazzo e poi sorridono alla gaffe della ragazza)

CARMELINA :- (seccata) "Ma avevi già messo il bollettino in Chiesa?"

GIANNI          :-  (a Rosanna) "Ti sei sbagliata di nome"

IGNAZIO       :- "Voleva dire.. Felicina, vero?"

ROSANNA    :- (che non ha ben capito, conferma)"Chi? Ah.. ecco, sì... Felicina"

CAROLINA   :- "Bene gente. Domani vi voglio tutti a pranzo da me" (pensando e guardando il fratello) "Mi sa tanto che dovremo tirare il collo anche all'altro tacchino"

IGNAZIO        :- "Penso proprio di sì "

PREVOSTO    :- "Devo venire anch'io?"

NESTO           :- (ironico)"Se non è peccato"

PREVOSTO   :- "Non è mica Quaresima e anche a me piace mangiar bene"

CARMELINA :- (notando la taglia del Prete) "E si vede anche dove lo mettete"

CAROLINA    :- (contenta) "Coraggio gente.. Tutto è andato per il meglio ed ognuno ha potuto togliere in tempo le castagne dal fuoco senza scottarsi le dita"

PREVOSTO   :- (contento, si alza in piedi avvicinandosi al proscenio) "E finalmente potrò celebrare tre matrimoni!"

IGNAZIO        :- "A proposito.. scusate.. ma devo invitare un'altra persona" (esce sveltamente)

PREVOSTO    :- (che ha compreso) "Anzi.. QUATTRO MATRIMONI!"

(SI CHIUDE IL SIPARIO)

                                           F  I  N  E 


[1] Gialappa – purga per cavalli