Le cognate

Stampa questo copione

LE COGNATE

di Michel TREMBLAY

Personaggi

Germaine Lauzon

Linda Lauzon Figlia di Germaine Lauzon

Rose Ouimet Sorella di Germaine Lauzon

Gabrielle Jodoin Sorella di Germaine Lauzon

Pierrette Gurin Sorella di Germaine Lauzon

Lisette de Courval

Marie-Ange Brouillette

Yvette Longpr

Des-Neiges Verrette

Angline Sauv

Rhauna Bibeau

Thrse Dubuc Cognata di Germaine Lauzon

Olivine Dubuc Suocera di Thrse Dubuc

Lise Paquette Amica di Linda Lauzon

Ginette Mnard Amica di Linda Lauzon

L'azione si svolge nel 1965.

Una cucina. Quattro enormi casse occupano il centro della stanza.


Atto Primo

Entra Linda Lauzon. Vede le quattro casse piazzate in mezzo alla cucina.

LINDA LAUZON - La miseria, cos' questa roba? Mamma!

GERMAINE LAUZON - (da un'altra stanza) Sei tu, Linda?

LINDA LAUZON - S. Cosa sono queste casse in mezzo alla cucina?

GERMAINE LAUZON - Sono i miei punti!

LINDA LAUZON - Sono gi arrivati? Ammazza! Hanno fatto in fretta!

Entra Germaine Lauzon.

GERMAINE LAUZON - Vero? Mi sono meravigliata anch'io! Eri appena uscita, stamattina, che hanno suonato alla porta. Vado a aprire. Era un ragazzone. Mi sa che era uno che ti piaceva, Linda. Proprio il tuo tipo. Ventidue ventitr anni, capelli neri, ricci, con i baffetti ... Proprio un bell'uomo. Mi chiede, la signora Germaine Lauzon, casalinga. Dico di s, che sono io. Dice, ecco i suoi punti. Mi venuta un'agitazione, capirai. Non sapevo cosa dire ... Due ragazzi li hanno portati in casa, poi quell'altro mi ha fatto una specie di discorso ... E come parlava bene! Tutto distinto! Sono sicura che era uno che ti piaceva, Linda ...

LINDA LAUZON - Ho capito, ma cosa diceva?

GERMAINE LAUZON - Non mi ricordo ... Ero troppo agitata ... Ha detto che la societ dove lavorava era contenta che avevo vinto io il milione di punti ... che ero proprio fortunata ... Io non sapevo cosa dire ... Ci sarebbe voluto tuo padre ... gli avrebbe potuto dire qualcosa, lui ... Io non so nemmeno se ho detto grazie!

LINDA LAUZON - Ci sono un bel po' di punti da attaccare qui! Quattro casse! Un milione di bollini, non uno scherzo!

GERMAINE LAUZON - Tre casse. La quarta per gli album. Ma ho avuto un'idea, Linda. Non li possiamo mica attaccare tutti da sole. Esci, stasera?

LINDA LAUZON - S, Robert mi deve chiamare ...

GERMAINE LAUZON - Non puoi rimandare a domani? Perch ho avuto un'idea, ascolta... A mezzogiorno ho chiamato le mie sorelle, la sorella di tuo padre e sono andata dalle vicine. Le ho invitate tutte a venire a attaccare i punti, stasera. Faccio un party per l'incollaggio dei punti! una buona idea, eh? Ho comprato le noccioline, il cioccolato, tuo fratello andato a prendere da bere ...

LINDA LAUZON - Mamma, lo sai che esco sempre il gioved sera! la nostra sera! Volevamo andare al cinema ...

GERMAINE LAUZON - Non mi puoi lasciare sola stasera. Siamo quasi in quindici!

LINDA LAUZON - Ma sei matta! Dove vi mettete in quindici in cucina? E lo sai che nel resto della casa non si pu ricevere perch imbiancano! La miseria, mamma, a volte proprio imbranata sei!

GERMAINE LAUZON - Brava, sputami in faccia! Va bene, va bene, esci, fai di testa tua! Tanto fai sempre di testa tua, figurati! Che vita di merda! Non posso nemmeno avere una piccola soddisfazione, che c' subito qualcuno che me la rovina! Vacci al tuo cinema, Linda, vacci pure, esci stasera, fai di testa tua! Porco di un cane, se mi sono rotta!

LINDA LAUZON - Capisci, mamma ...

GERMAINE LAUZON - Non capisco niente e non voglio sapere proprio un bel niente. Manco una parola di pi ... Ti ammazzi per tirarli su, e cosa te ne viene? Niente! Un cavolo di niente! Non sono nemmeno capaci di farti un piacere! Ti avverto, Linda, comincio a averne le scatole piene di servirvi, te e gli altri. Non sono la serva di casa, io. Ho un milione di punti da attaccare e non me li posso mica attaccare da sola. Dopo tutto, quei punti faranno comodo a tutti! Ma che ciascuno si faccia la sua parte, in questa casa ... Tuo padre lavora di notte, e se non finiamo di incollarli, domani continua lui di giorno, me l'ha promesso. Mica chiedo la luna. E aiutami, una volta tanto, invece di andare a spasso con quel morto di fame.

LINDA LAUZON - Non un morto di fame, cara.

GERMAINE LAUZON - Gi, stiamo freschi! Lo sapevo che eri scema, ma non fino a questo punto. Non ti sei ancora accorta che il tuo Robert un buono a nulla? Neanche sessanta carte a settimana guadagna. l'unica cosa che ti pu pagare il cinema Amherst, il gioved sera! Te lo dico io, Linda, ascolta i consigli di tua madre: se continui a frequentarlo, diventerai una buona a nulla come lui. Mica vorrai sposare un calzolaio e rimanere una pezzente tutta la vita!

LINDA LAUZON - Basta, mamma, quando ti arrabbi, non sai pi quel che dici! D'accordo, rimango a casa, ma per favore smettila con questa lagna, per l'amor del cielo! Intanto, Robert presto avr un aumento e guadagner un bel po' di soldi in pi. Non mica scemo come credi! Il boss mi ha detto che pu anche fare strada e diventare un capetto. Quando viaggi sulle ottanta carte a settimana, c' poco da ridere, cara. Vado a telefonargli ... Gli dico che non posso andare al cinema, stasera ... Gli posso dire di venire a attaccare i punti con noi?

GERMAINE LAUZON - Ma sentila lei! Gli dico che non lo sopporto, e subito gli scappa di invitarlo! Ma Dio santo, non hai proprio cervello, povera figlia mia! Che male ho fatto al buon Dio per avere dei figli cos ritardati! Anche questa, a mezzogiorno chiedo a tuo fratello di andare a prendere mezzo chilo di cipolle, e lui mi torna con due litri di latte. Roba dell'altro mondo! Bisognerebbe ripetere tutto venti volte, qui dentro. Mi vuoi proprio far perdere la pazienza! Ti ho detto che faccio una party di donne, Linda, solo di donne. Non sar mica una signorina, il tuo Robert!

LINDA LAUZON - Stai calma, mamma, gli dico di non venire, e chiuso, senza rompere tanto. Non si pu far niente, qui! Figurati se mi fa voglia di incollar punti dopo una giornata di negozio! E va' a spolverare in salotto, magari! Mica devi stare a sentire tutto quel che dico! (Fa un numero telefonico) Pronto? Vorrei Robert, per favore ... Quando rientra? Va bene, gli dica che ha chiamato Linda ... S, signora Bergeron, tutto bene grazie, e lei? Meglio cos! Eh gi, vero, arrivederci. (Riattacca. Il telefono squilla subito) Pronto? Mamma, per te!

GERMAINE LAUZON - (rientrando) Hai vent'anni e non hai ancora capito che bisogna dire "Un attimo, prego" quando si risponde al telefono!

LINDA LAUZON - Ma solo zia Rose. Non vedo perch far tante cerimonie con lei.

GERMAINE LAUZON - (mettendo la mano sulla cornetta) Ma ci stai zitta! Pensa se ti sentiva!

LINDA LAUZON - Me ne fotto!

GERMAINE LAUZON - Pronto! Ah! Sei te, Rose ... Eh, s, sono arrivati ... Chi l'avrebbe mai detto, eh? Un milione! Ce li ho qui davanti e ancora non ci credo. Un milione! Non so neanche quant' di preciso, ma quando si dice un milione c' poco da scherzare! S, ci hanno messo anche il catalogo. Ce n'avevo gi uno, ma questo quello di quest'anno, meglio ... l'altro era tutto conciato ... S, ci sono un sacco di belle cose, le dovresti vedere. Da non credere. Penso che posso prendere tutto quello che c' dentro. Cambio tutti i mobili di casa. Una stufa, il frigo, la batteria da cucina ... Credo che prender quella rossa con le stelle d'oro. Non so se l'hai vista ... molto bella, proprio! Prendo le pentole, le posate, un servizio di piatti, le oliere, le saliere, i bicchieri di vetro col disegno caprice, eh, se son belli... La signora De Courval li ha presi l'anno scorso. Dice che li ha pagati un patrimonio ... Io li prendo tutti a gratis! Diventer verde di rabbia! Cosa? S che viene stasera! Poi ho visto dei barattoli ricoperti di carta spagnola per metterci il sale, il pepe, il t, il caff, lo zucchero e tutto il resto. S che me li prendo tutti ... Mi faccio una camera stile colognale, tutta completa con tutti gli accessori. Le tende, i copricomodini, quel coso da mettere per terra accanto al letto, la tappeteria nuova alle pareti ... No, a fiori no ... gli fa venire il mal di testa a Henri, quando dorme ... Puoi proprio dirlo che avr una camera bellissima! Per la sala ... prendo tutto un combinato con lo sterio, la tiv, il tappeto di nilon sintetico, le cornici... Sai che meraviglia quelle di colesterolo rivestito di velluto, s, quelle cinesi... Mica male, eh? Un sacco di tempo che le volevo! E poi reggiti forte, ragazza mia, prendo anche i piatti in vetro souffl! S, come quelli di tua cognata Aline. Anzi, mi sa che questi sono ancora pi belli! Pensa che roba! Un salotto coi portaceneri, le lampade ... C' un rasoio elettrico per la barba di Henri, le tendine per la doccia ... Cosa? Beh, ne facciamo mettere una: la danno con i bollini! Una vasca impermiabile, sai quella con le zampe di leone, un lavandino nuovo, un costume da bagno nuovo per ciascuno ... No, no, macch troppo grassa, non ricominciare. Poi rifaccio tutta la camera del piccolo. Devi vedere cosa non c' per la camera dei bambini, una meraviglia! Topolino dappertutto. E per la stanza di Linda ... d'accordo, poi semmai guardi sul catalogo. Vieni subito, dai, che le altre arrivano! Gli ho detto di venire presto. Capisci che ce ne vuole di tempo per incollarli tutti! (Entra Marie-Ange Brouillette) Va bene, ora ti lascio, c' qui la signora Brouillette. Va bene, s... s, ciao.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Io, c' poco da fare, signora Lauzon, sono invidiosa.

GERMAINE LAUZON - Ci credo! un avvenimento! Ma mi deve scusare, signora Brouillette, non sono ancora pronta. Stavo parlando con mia sorella Rose ... La guardavo dalla finestra ... Ci si vede da una parte all'altra della strada, tanto comodo ...

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ma cosa, viene anche lei?

GERMAINE LAUZON - Beh, certo, non se la perde una serata cos per tutto l'oro del mondo. Si sieda un po', intanto che aspetta, a guardare il catalogo. Vedr che bella roba che c' dentro. Mi prendo tutto, signora Brouillette, tutto. Tutto il catalogo!

Germaine Lauzon entra in camera sua.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - A me, una fortuna cos non mi poteva mica capitare. Nessun pericolo! Io sono l a mangiare merda e merda manger tutta la vita. Un milione di punti! Una casa intera! C' poco da fare, se non mi tengo, scoppio a piangere come un vitello. Certo che la fortuna capita sempre a quelli che non se la meritano. Cosa diavolo ha fatto, la signora Lauzon, per meritarsi tutta questa roba? Niente. Niente di niente. Non n pi bella n pi fine di me. Non dovrebbero esistere, quei concorsi l. Aveva ragione il parroco, l'altro giorno, a dire che devono essere amboliti. Come la mettiamo che lei deve vincere un milione di punti e io no, eh, perch? Non giusto. Anch'io lavoro, anch'io me li strofino per bene, i miei figlioli. Anzi, i miei sono pi puliti dei suoi. Lavoro come una negra, per quello che sembro uno scheletro. Lei invece grossa come una troia. E mi toccher anche di stargli accanto, a lei e alla sua bella casa a gratis. C' poco da fare, mi brucia. S che mi brucia. E mi toccher anche beccarmi le sue battute. Perch il tipo che si monta la testa. Quella pazza maledetta! Dovremo sentircela raccontare per anni la storia dei suoi punti. Che palle! Ci credo che sono fuori di me. Non mi va di crepare di fame mentre lei, la cicciona, fa la principessina sul pisello. Non giusto. Mi sono rotta di ammazzarmi per niente! Faccio una vita di merda! Di merda! E non bastasse, sono povera come un pidocchio. Mi sono rotta di fare questa maledetta vita di merda!

Durante questo monologo sono entrate Gabrielle Jodoin, Rose Ouimet, Yvette Longpr e Lisette de Courval. Si sono accomodate in cucina senza far caso a Marie-Ange. Le cinque donne si alzano e si voltano verso il pubblico. Cambio luci.

LE CINQUE DONNE - (assieme) Quintetto: Una maledetta vita di merda! Luned!

LISETTE DE COURVAL - Appena il sole inizia a carezzare coi suoi raggi i fiorellini nei campi, e gli uccellini aprono i beccucci per alzare gridolini al cielo ...

LE ALTRE QUATTRO - Io mi alzo, preparo la colazione! Toast, caff, pancetta, uova. Faccio una fatica boia a svegliare tutti. I ragazzi vanno a scuola, mio marito a lavorare.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Il mio no, disoccupato. Resta a letto.

LE CINQUE DONNE - E gi, a lavorare come una bestia fino a mezzogiorno. Lavo. Vestiti, gonne, calze, golf, pantaloni, mutande, reggipetti, proprio di tutto! E strofina, e strizza, e strofina, e sciacqua... deprimente, ho le mani rosse, sono depressa. Bestemmio. A mezzogiorno, tornano i ragazzi. Mangiano come maiali, girano la casa a culo in su, e se ne vanno. Il pomeriggio, stendo. Uno sfinimento. Odio fare la serva. Poi, preparo la cena. Tornano tutti a casa, con l'aria idiota, e si litiga. Poi la sera, guardiamo la tiv. Marted!

LISETTE DE COURVAL - Appena il sole ...

LE ALTRE QUATTRO - Mi alzo, preparo la colazione. Sempre la stessa storia di merda. Toast, caff, pancetta, uova ... Sveglio tutti, li butto fuori. Poi, c' da stirare. Lavoro, lavoro, lavoro. Arriva mezzogiorno, non me ne accorgo nemmeno, i ragazzi sono incazzati perch non ho fatto da mangiare. Gli faccio i panini con la mortadella. Lavoro tutto il pomeriggio, arriva l'ora di cena, e si litiga. Poi la sera, guardiamo la tiv. Mercoled! Giorno di spesa. Cammino tutto il giorno, mi spezzo le reni a portare pacchi grossi cos, arrivo a casa morta. Ma devo far lo stesso da mangiare. Quando arrivano tutti, sono in bambola. Mio marito bestemmia, i ragazzi urlano ... Poi la sera, guardiamo la tiv. Gioved e venerd, stessa storia. Mi distruggo, mi sfianco, mi ammazzo per quel branco di deficienti. Sabato, perdipi ho i ragazzi tra i piedi. Poi la sera, guardiamo la tiv. La domenica, uscita di famiglia: a pranzo dalla suocera, in corriera. Devo star dietro ai ragazzi tutto il giorno, sopportare gli scherzi idioti del suocero, ingozzarmi col mangiare della suocera, che a sentirli pure meglio del mio. Poi la sera, guardiamo la tiv. Sono stufa di questa maledetta vita di merda. Una maledetta vita di merda. Una maledetta vita di merda. Una maled ...

La luce ritorna normale. Si risiedono tutte di colpo.

LISETTE DE COURVAL - Io, quando sono andata in Uropa ...

ROSE OUIMET - Arieccola con la sua Europa, questa! Siamo messe bene! Ce ne abbiamo per tutta la sera, figurati. Quando attacca, non smette pi! Si carica, si carica, e chi gliela stacca la spina?

Entra Des-Neige Verrette. Salutini discreti.

LISETTE DE COURVAL - Volevo soltanto dire che non li hanno i bollini, in Uropa. Cio, ce li hanno dei bollini, ma non come questi. Giusto i bolli per affrancare le lettere.

DES-NEIGES VERRETTE - Che pena! Regali come i nostri, niente. Proprio una miseria quest'Europa!

LISETTE DE COURVAL - Oh, no! tanto bella nondimeno.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Mica sono contro i punti io, che mi fanno comodo. Se non era per i punti, ero ancora qui a aspettare il coso per tritare la carne. Per sono contro i concorsi, per esempio!

LISETTE DE COURVAL - E perch? Rendono felice una famiglia!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Pu darsi, ma fanno incazzare le famiglie che gli stanno vicine, per esempio!

LISETTE DE COURVAL - Dio mio, come sboccata, signora Brouillette! Non costa poi tanto parlare perbene, guardi me!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Io parlo come mangio, e dico quel che ho da dire: mica sono andata in Uropa, io, e mica sono obbligata a sforzarmi per parlar bene!

ROSE OUIMET - Non cominciate a fare casino, voi due. Non siamo venute qui per far casino. Se continuate, riattraverso la strada e torno a casa mia.

GABRIELLE JODOIN - Ma cosa cavolo fa Germaine, che non arriva? Germaine!

GERMAINE LAUZON - (da camera sua) Ma s, un momento, dai ... cavoli non ... non sono buona a ... Linda, sei l?

GABRIELLE JODOIN - Linda! Linda! No, non c'!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Mi pare che l'ho vista uscire, poco fa.

GERMAINE LAUZON - Non mi dite che se l' data. Quella stronza!

GABRIELLE JODOIN - Possiamo attaccare a incollare i punti, intanto che aspettiamo?

GERMAINE LAUZON - No! Aspettate me, che ve lo dico io cosa dovete fare! Non cominciate subito, aspettate me, che arrivo! Parlate, intanto, parlate!

GABRIELLE JODOIN - Parlate, parlate, si fa presto ...

Squilla il telefono.

ROSE OUIMET - Dio, che spavento! Pronto! No, non c', ma se aspetta, non ci metter molto, vedr che torna da un momento all'altro. (Appoggia la cornetta, lasciandola staccata, esce sulla veranda e grida) Linda! Linda, telefono!

LISETTE DE COURVAL - E allora, signora Longpr, dunque sua figlia Claudette gradisce di essere sposata?

YVETTE LONGPRE - Ah! Se gli piace! Se la gode proprio. Me l'ha raccontato tutto il viaggio di nozze, sa?

GABRIELLE JODOIN - Dov' che sono andati, allora?

YVETTE LONGPRE - Beh, lui aveva vinto un viaggio alle isole Canarie, e cos si sono sbrigati a sposarsi ...

ROSE OUIMET - (ridendo) Le isole Canarie? Ce ne devono essere di uccelli, da quelle parti!

GABRIELLE JODOIN - Dai, Rose!

ROSE OUIMET - Dai cosa?

DES-NEIGES VERRETTE - Dov' che sono, le isole Canarie?

LISETTE DE COURVAL - Ci siamo appunto passati di l, io e mio marito, nel nostro ultimo viaggio in Uropa ... proprio un paese ben bello. Le donne vanno in giro solo con la gonna.

ROSE OUIMET - proprio il paese adatto per mio marito!

LISETTE DE COURVAL - E vi assicuro che gente per niente pulita! Del resto, in Uropa, non si lavano!

DES-NEIGES VERRETTE - Eh s, l'aria sudicia ce l'hanno. Prendete l'italiana che sta qui accanto, quella puzza in un modo da non credere!

Le donne scoppiano a ridere.

LISETTE DE COURVAL - (insinuante) Avete fatto caso alla sua corda della biancheria, il luned?

DES-NEIGES VERRETTE - No, perch?

LISETTE DE COURVAL - Vi dico questo e basta: loro le mutande non le portano!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Non vero!

ROSE OUIMET - E smettetela, via!

YVETTE LONGPRE - Roba da matti!

LISETTE DE COURVAL - Vero come vero che son qui. Fateci caso, luned prossimo e vedrete.

YVETTE LONGPRE - Ci credo che puzzano!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Forse le mutande preferisce stenderle in casa ... si vergogna!

Tutte le altre ridono.

LISETTE DE COURVAL - La vergogna, gli Uropei non la conoscono! Basta guardare i film in televisione. spaventoso. Si baciano in mezzo alla strada senza ristagno. la loro natura, sono fatti cos! Guardate la figlia dell'italiana quando la vanno a trovare i suoi ganzi... insomma ... i ragazzi suoi amici ... disgustoso quello che fa quella ragazza. Una autentica vergogna. A proposito, signora Ouimet, l'altro giorno ci ho visto il suo Michel...

ROSE OUIMET - Non con quella puzzona, spero!

LISETTE DE COURVAL - S, per l'appunto.

ROSE OUIMET - Ma si sar sbagliata. Non poteva essere lui!

LISETTE DE COURVAL - Beh insomma, sono anche miei vicini, gli italiani. Erano tutti e due l davanti, sul balcone ... Dovevano supporre che erano invisibili ...

DES-NEIGES VERRETTE - vero, li ho visti anch'io, signora Ouimet. Si davano certi baci ...

ROSE OUIMET - Ma guarda che disgraziato! Non mi bastava un maiale per casa ... Quando dico maiale, parlo di mio marito ... Non pu vedere una bella ragazza in televisione che ... diventa pazzo scatenato! Brutti stronzi! Tutti uguali gli Ouimet, a loro non gli basta mai ...

GABRIELLE JODOIN - Dai, Rose, che bisogno hai di raccontare i fatti tuoi davanti a tutti...

LISETTE DE COURVAL - Ma a noi interessa ...

DES-NEIGES VERRETTE e MARIE-ANGE BROUILLETTE - S, e come!

YVETTE LONGPRE - Per tornare al viaggio di nozze di mia figlia ...

Entra Germaine Lauzon, tutta vestita a festa.

ROSE OUIMET - Ges, come ti sei conciata! Vai a nozze?

GERMAINE LAUZON - Eccomi a voi, ragazze! (Saluti, "buongiorno, come va" eccetera) Allora di cosa parlavate?

ROSE OUIMET - Beh, la signora Longpr ci raccontava giustappunto del viaggio di nozze della sua Claudette ...

GERMAINE LAUZON - Ma davvero? Buongiorno, signora ... E allora, cos' che diceva?

ROSE OUIMET - Pare che stato proprio un viaggio bellissimo. Hanno visto gente di tutti i colori. In nave sono andati. Capito, hanno visitato delle isole. Le isole Canarie ... A pesca, hanno preso dei pesci grossi cos! Hanno incontrato delle coppie che conoscevano ... delle amiche di Claudette ... E sono tornati tutti insieme. Si sono fermati a New York. La signora Longpr ci ha raccontato certi anemoni ...

YVETTE LONGPRE - Beh ...

ROSE OUIMET - Eh, signora Longpr, vero, dico bene?

YVETTE LONGPRE - S, cio ...

GERMAINE LAUZON - Dica a sua figlia, signora Longpr, che gli auguro tanta felicit. Non siamo stati invitati al matrimonio, ma noi sappiamo vivere!

Silenzio imbarazzato.

GABRIELLE JODOIN - Accidenti, sono quasi le sette! Il rosario!

GERMAINE LAUZON - Santo cielo, la mia novena per Santa Teresa! Vado a prendere la radio di Linda ... (Esce)

ROSE OUIMET - Che altro potr volere da Santa Teresa? Dopo tutto quello che ha vinto!

DES-NEIGES VERRETTE - Forse sono i suoi figli che gli danno dei problemi ...

GABRIELLE JODOIN - Non credo, se era cos me lo diceva ...

GERMAINE LAUZON - (dalla camera di Linda) Ma dove l'ha cacciata, quella radio!

ROSE OUIMET - Mah, non lo so, Gaby, certe volte la nostra sorella fa la misteriosa!

GABRIELLE JODOIN - A me, racconta tutto. A te, si sa, pettegola come sei ...

ROSE OUIMET - Come sarebbe a dire, pettegola come sono. Come ti permetti! Non sono certo pi pettegola di te, Gabrielle Jodoin!

GABRIELLE JODOIN - Ma se non riesci a tenerti dentro niente!

ROSE OUIMET - Ah! Senti, senti ... Se credi ...

LISETTE DE COURVAL - Ma non era lei, signora Ouimet, or ora a dire che appunto non eravamo venute qui per bisticciare?

ROSE OUIMET - Lei si faccia gli affari suoi! Intanto, non ho detto bisticciare, ho detto far casino!

Torna Germaine Lauzon con una radio.

GERMAINE LAUZON - Ma cosa succede allora, che vi si sente gridare dall'altra parte della casa!

GABRIELLE JODOIN - E chi sar mai? Nostra sorella, tanto per cambiare ...

GERMAINE LAUZON - E stai un po' calma, Rose. Di solito sei sempre te che tieni su le serate. Non cominciare a far casino, stasera!

ROSE OUIMET - Lo vede che diciamo far casino, a casa nostra!

Germaine Lauzon accende la radio. Si sentono brani del rosario. Tutte le donne si inginocchiano. Dopo cinque o sei "Ave Maria" si sente un baccano spaventoso che viene da fuori. Tutte le donne si mettono a gridare, si alzano e escono di casa correndo.

GERMAINE LAUZON - Mio Dio, la suocera di mia cognata Thrse cascata gi dal terzo piano!

ROSE OUIMET - Si fatta male, signora Dubuc?

GABRIELLE JODOIN - Stai zitta, Rose. Come minimo dev'essere morta!

THERESE DUBUC - (da molto lontano) Sta bene, signora Dubuc? (Si sente una specie di rantolo) Aspetti che le tolgo la sedia a rotelle di dosso, ecco! Cos va meglio? La aiuto a rimettersi sulla sedia. Via, signora Dubuc, si aiuti un pochino, non stia cos moscia! Porca vacca!

DES-NEIGES VERRETTE - Vengo a aiutarla, signora Dubuc.

THERESE DUBUC - Grazie, signorina Verrette, molto gentile ...

Le altre donne rientrano in casa.

ROSE OUIMET - Spegni la radio, Germaine, ho un'agitazione addosso!

GERMAINE LAUZON - S, brava, e la mia novena?

ROSE OUIMET - Dove sei arrivata?

GERMAINE LAUZON - A sette.

ROSE OUIMET - Sette, non c' male. Domani ricominci, e sabato prossimo la novena l'hai finita!

GERMAINE LAUZON - S, ma la mia novena bisogna farla in nove settimane! (Entrano Thrse Dubuc, Des-Neiges Verrette e Olivine Dubuc sulla sua sedia a rotelle) Mio Dio, s' mica fatta troppo male, vero?

THERESE DUBUC - No, no, c' abituata. Lei dalla sedia a rotelle ci casca dieci volte al giorno. Uh! Sono senza fiato. Tirare su questa carrozzina per tre piani, mica da ridere! Non ha qualcosa da bere, Germaine?

GERMAINE LAUZON - Gaby, dai un bicchier d'acqua a Thrse! (Si avvicina a Olivine Dubuc) Allora, come va, signora Dubuc?

THERESE DUBUC - Non si avvicini troppo, Germaine, che da un po' di tempo morde!

Olivine Dubuc cerca, effettivamente, di morderle la mano.

GERMAINE LAUZON - Ha ragione, Thrse, pericolosa! tanto che cos?

THERESE DUBUC - Spenga la radio, Germaine, che mi d sui nervi! Sono troppo agitata, dopo tutto quel che successo.

Germaine Lauzon spegne malvolentieri la radio.

GERMAINE LAUZON - La capisco, povera Thrse, la capisco!

THERESE DUBUC - Guardi, io sono stufa marcia! Marcia! Non avete idea di che vita faccio, da quando ho mia suocera sul gozzo. Ah! Non che non gli voglia bene, povera donna, fa tanta di quella pena, per malata e perdipi capricciosa e senza buonsenso. Bisogna stargli sempre dietro!

DES-NEIGES VERRETTE - Ma perch non l'avete lasciata all'ospedale?

THERESE DUBUC - Eh! Vede, signorina Verrette, mio marito ha avuto un aumento tre mesi fa e cos la mutua non voleva pi pagare per sua madre. Ci toccava caricarci noi tutta la retta dell'ospedale ...

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ges!

YVETTE LONGPRE - spaventoso!

DES-NEIGES VERRETTE - E fatela finita!

Durante il racconto di Thrse Dubuc, Germaine Lauzon apre le casse e distribuisce album e punti.

THERESE DUBUC - Siamo stati costretti a portarla via. una croce che non vi dico! Ha novantatr anni, questa donna, non bisogna dimenticarselo! Va curata come un neonato! Mi tocca vestirla, svestirla, lavarla ...

DES-NEIGES VERRETTE - Ges mio!

YVETTE LONGPRE - Disgraziata!

THERESE DUBUC - Non divertente! Anche stamani ... Dico a Paolo, il mio figlio pi piccolo: "Mamma va al mercato, guarda la nonnina, stalle dietro". Beh, Cristo di Dio, quando sono tornata, la signora Dubuc s'era rovesciata addosso il barattolo della melassa e ci sguazzava dentro come un'idiota. Naturalmente, Paolo era sparito! Ho dovuto pulire il tavolo, il pavimento, la sedia a rotelle ...

GERMAINE LAUZON - E la signora Dubuc?

THERESE DUBUC - Ah lei ce l'ho lasciata tutto il pomeriggio! Cos impara! Si comporta come un neonato, la tratteremo come un neonato. Guardi, un vero strazio, devo perfino imboccarla col cucchiaino!

GERMAINE LAUZON - Dio mio, Thrse, come la compatisco.

DES-NEIGES VERRETTE - Lei troppo buona, Thrse.

GABRIELLE JODOIN - vero, fin troppo buona.

THERESE DUBUC - Che volete, bisogna pur guadagnarselo il paradiso.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Lei se l' ben guadagnato, il paradiso, davvero!

THERESE DUBUC - Ah! Ma non mi lamento, Dio buono, mi ripeto io, e mi aiuter a tirare avanti ...

LISETTE DE COURVAL - Che semplicit, lei mi commuove fino alle lacrime!

THERESE DUBUC - Via, signora De Courval, non se la prenda ...

DES-NEIGES VERRETTE - Che le devo dire, signora Dubuc, lei una santa donna!

GERMAINE LAUZON - Bene, adesso che i punti e gli album ce li avete, vado a prendere i piattini con l'acqua, e poi cominciamo, d'accordo? Siamo mica qui per contarcela su! (Riempie d'acqua qualche piattino e poi li distribuisce. Le donne incominciano a incollare i punti). Se Linda fosse qui, almeno, mi potrebbe aiutare! (Esce sulla veranda) Linda! Linda! Senti, Richard, hai mica visto Linda? Figuriamoci, che faccia tosta, sta l a farsi gazzose, mentre io mi ammazzo dalla fatica! Senti, gli dici di venire subito qui, tesorino? Poi vieni a trovare la signora Lauzon, domani, e lei ti d le caramelle e le noccioline, se ne restano! D'accordo? Vai, carino, e digli di muoversi! (Rientra) Quella schifosa me l'aveva promesso che restava!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - sempre lo stesso, coi figlioli ...

THERESE DUBUC - Tutti uguali sono quegli ingrati!

GABRIELLE JODOIN - Lasciamo perdere! Da noi non si vive pi. Da quando ha cominciato il liceo classico, il mio Raymond cambiato che fa paura. Non lo si riconosce pi. Guarda tutti dall'alto in basso. Ci manca solo che parli latino a tavola! Mette su della musica, ragazzi miei, che non la si pu nemmeno ascoltare! Musica classica dalla mattina alla sera! E all'ora del concerto, se non ci va di guardarlo, sono scenate. Pensare che se c' una cosa che non sopporto, proprio la musica classica.

ROSE OUIMET - Ah, per carit, nemmeno io.

THERESE DUBUC - Proprio non la si pu ascoltare, avete ragione. E bidibing di qua e bidibong di l ...

GABRIELLE JODOIN - Raymond dice che siamo noi che non ci capiamo niente. Cosa c' da capire l dentro, Dio solo lo sa! Da quando impara tutte quelle scemenze a scuola, ci disprezza. Io guarda, ho quasi voglia di levarcelo di l, uno strazio.

TUTTE LE DONNE - Come sono ingrati, i figli, come sono ingrati!

GERMAINE LAUZON - Mi raccomando, riempiteli tutti gli album, eh! Vanno riempiti tutti!

ROSE OUIMET - S, Germaine, s, li conosciamo i punti, mica la prima volta che li attacchiamo.

YVETTE LONGPRE - Ma non vi pare che comincia a fare un po' troppo caldo, qui? Bisogna aprire un po' la finestra ...

GERMAINE LAUZON - No, no, che fa corrente! Ho paura per i punti!

ROSE OUIMET - Dai, Germaine, non sono mica passerotti, i tuoi punti, non voleranno mica via! A proposito di passerotti, mi viene in mente che sono andata a trovare Bernard, il mio figlio pi grande, la domenica passata ... Mai visti tanti uccelli cos in una casa. Quella casa una vera gabbia! colpa di lei, eh. Una maniaca degli uccelli. Non li vuole ammazzare, dice che ha il cuore troppo tenero. Ho capito che ha il cuore tenero, ma a tutto c' un limite. State a sentire questa, che ne vale la pena ... (Proiettore su Rose Ouimet) Ve l'avevo detto che una pazza incatenata. Ora ci scherzo, ma c' poco da ridere. Comunque ... A Pasqua, Bernard ha comprato una gabbia di passerotti per i suoi due bambini. Un tipo che aveva bisogno di soldi, all'osteria, glieli aveva venduti per poco ... Lei appena l'ha vista, diventata matta, una vera cotta le ha preso per quegli uccelli! Stava pi dietro a loro che ai suoi figli, roba da matti ... Ma a questo punto non gli viene in mente alle femmine di mettersi a covare? E quando sono arrivati gli uccellini, Ma non li ha trovati tanto carini che ha cominciato a dire che lei non aveva il coraggio di ammazzarli. Ma sar di fuori! Fatto sta che li ha tenuti tutti. La banda al completo. Non so quanti che ce n'ha, non sono stata mica l a contarli ... Ma quando vado l da loro, poco ci manca se non divento matta, ogni volta pensa un po' tu. Verso le due, lei l che apre la gabbia e vengono fuori gli uccelli. Svolazzano dappertutto per la casa, cacano da tutte le parti e dopo tocca pulire ogni cosa ... Poi, quando viene l'ora di farli rientrare in gabbia, non ci vogliono rientrare, sicuro. Allora Manon grida ai bambini: "Acchiappateli gli uccelli, che mamma stanca!". I bambini si mettono a correre dietro agli uccelli ... un casino quella casa. Io esco, chiaro! Me ne vado sul balcone e aspetto che li abbiano presi tutti! (Le donne ridono) E quei bambini poi, delle vere pesti! Gli voglio bene, io, sono i miei nipoti, ma santiddio quanto rompono! I nostri figli non erano mica cos, eh! Dite quel che volete, ma i giovani di oggi non sanno allevare i loro figli!

GERMAINE LAUZON - vero!

YVETTE LONGPRE - Verissimo!

ROSE OUIMET - Ai nostri tempi, non si lasciavano giocare i bambini nel bagno! Beh, dovevate vedere domenica scorsa. I bambini prima sono entrati in bagno facendo finta di nulla, poi hanno buttato tutto all'aria. Io non ho aperto bocca, Manon dice sempre che parlo troppo. Li sentivo, e non ne potevo pi, vi rendete conto? Hanno preso il rotolo della carta igienica e l'hanno srotolato tutto. Manon che gridava: "Basta, bambini, ora la mamma si arrabbia!". Figuriamoci, lo stesso che dirlo al muro! Loro che continuavano. Li avrei fatti a pezzi, quei piccoli delinquenti! Si divertivano come matti. Bruno, il pi piccolo (come si fa a chiamare cos un bambino, io non ci ho ancora fatto l'abitudine!) comunque ... Bruno, il pi piccolo, entrato nella vasca tutto vestito, con la carta igienica arrotolata addosso, e ha aperto l'acqua ... Si divertiva come un matto. Faceva le barchette con la carta bagnata, e poi l'acqua colava dappertutto. Un vero casino! Sono stata costretta a mettere becco. Un bello sculaccione per uno e li ho mandati tutti a letto!

YVETTE LONGPRE - Ha fatto proprio bene.

ROSE OUIMET - Abbiate pazienza, ma non gli potevo far fare quel lavoro! Lei, la deficiente, sbucciava patate e ascoltava la radio! Eh! Sar scema, questa donna! E dovrebbe esser contenta che non fa niente. Sinceramente, certe volte compiango il mio Bernard che se l' sposata! Se restava con me, era meglio ...

Scoppia a ridere. La luce ridiventa normale.

YVETTE LONGPRE - una sagoma, eh? Ai party chi la tiene! Non la smette mai di farci ridere.

GABRIELLE JODOIN - Ah, se per questo, alle party con lei ci si diverte sempre!

ROSE OUIMET - Io lo dico sempre, che quando il momento di ridere bisogna ridere! Anche quando racconto delle storie tristi, cerco sempre di farle diventare un po' comiche ...

THERESE DUBUC - Beata lei che pu dire cos, signora Ouimet. Mica tutti ...

DES-NEIGES VERRETTE - Si capisce che a lei non gli deve capitare spesso di aver voglia di ridere ... Lei troppo buona! Pensa troppo agli altri ...

ROSE OUIMET - Pensi anche un po' per s, ogni tanto, signora Dubuc. Non esce mai.

THERESE DUBUC - Non ho tempo! Quando volete che esca? Non ho tempo! Mi devo occupare di lei... Ah! E se fosse solo questo ...

GERMAINE LAUZON - Via, Thrse, non mi dica che c' anche dell'altro!

THERESE DUBUC - Lasciamo stare! Ora perch mio marito guadagna un po' di soldi, i parenti ci hanno presi per la banca d' America! Anche ieri, la cognata di una mia cognata venuta da noi a chiedere l'elemosina. Voi mi conoscete, mi s' stretto il cuore quando mi ha raccontato la sua storia, cos gli ho dato della biancheria vecchia che non mi serviva pi ... Com'era contenta ... Piangeva come una Maddalena. Mi ha perfino baciato le mani.

DES-NEIGES VERRETTE - Ci credo! Se l' meritato!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Io, signora Dubuc, la ammiro!

THERESE DUBUC - Non lo dica ...

DES-NEIGES VERRETTE - S, s, s, se lo merita!

LISETTE DE COURVAL - Certo, signora Dubuc, lei merita tutta la nostra ammirazione! Davvero, non la dimenticher mai nelle mie preghiere!

THERESE DUBUC - Ah! Io lo dico sempre che se il buon Dio ha messo i poveri sulla terra, bisogna incoraggiarli!

GERMAINE LAUZON - Quando finite di riempire un album, brave, invece di ammucchiarli tutti sul tavolo, meglio che li mettete in una delle casse ... Rose, vieni a aiutarmi, vuotiamo la cassa degli album, cos poi ci mettiamo dentro gli album pieni ...

ROSE OUIMET - Giusto! Dio mio, se ce n' di album! Bisogna incollarli tutti stasera?

GERMAINE LAUZON - Credo che ce la facciamo. Non sono ancora arrivate tutte, noh, e allora ...

DES-NEIGES VERRETTE - Chi che deve venire ancora, signora Lauzon?

GERMAINE LAUZON - Rhauna Bibeau e Angline Sauv dovevano arrivare dopo la veglia del defunto. morto il marito della figlia di un'amica d'infanzia della signorina Bibeau ... Uno che si chiamava signor ... Baril, mi pare ...

YVETTE LONGPRE - Mica Rosaire Baril,vero!

GERMAINE LAUZON - S, mi sa che proprio lui ...

YVETTE LONGPRE - Ma io lo conoscevo bene. Ci sono anche uscita insieme. Pensa un po' che oggi potevo essere vedova!

GABRIELLE JODOIN - Ehi, ragazze, ma lo sapete che ho trovato gli otto errori sul giornale la settimana passata ... Era la prima volta che mi capitava ... Cos ho deciso di fare il concorso ...

YVETTE LONGPRE - E allora, ha vinto qualcosa?

GABRIELLE JODOIN - Ho l'aria di una che ha mai vinto qualcosa?

THERESE DUBUC - Ma cosa ci far con tutti questi punti, Germaine?

GERMAINE LAUZON - Non ve l'ho mica detto? Cambio tutti i mobili di casa! Un momento ... Dove l'ho messo il catalogo ... Ah, eccolo! Guardi, Thrse, mi prendo tutto quello che c' qui dentro!

THERESE DUBUC - Non ci posso credere! Tutta questa roba non gli coster un centesimo?

GERMAINE LAUZON - Neanche un centesimo! Sono proprio una bella cosa, questi concorsi, vero?

LISETTE DE COURVAL - Non diceva cos prima, la signora Brouillette.

GERMAINE LAUZON - Cio?

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Via, signora de Courval!

ROSE OUIMET - Perch, non deve mica aver paura delle sue idee, signora Brouillette! Non ha detto un momento fa che lei contraria ai concorsi perch ci guadagna una famiglia sola!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - vero, insomma. Io, a tutte queste storie di robe, di viaggi, di punti, sono contraria!

GERMAINE LAUZON - Perch lei non ha mai vinto niente!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Forse, pu darsi, ma non giusto lo stesso.

GERMAINE LAUZON - Come sarebbe che non giusto? Dice cos perch invidiosa, ecco perch. L'ha detto da s che invidiosa, quando arrivata! A me non mi piacciono gli invidiosi, signora Brouillette, non mi piacciono per niente, gli invidiosi! Se lo vuol proprio sapere, io gli invidiosi, non li sopporto proprio!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Se cos, allora me ne vado!

GERMAINE LAUZON - Ma no, ma no, non se ne vada, su! Mi scusi... Sono tutta agitata stasera, che non so nemmeno quel che dico. Non ne parliamo pi. Pensi pure quello che gli pare, dopo tutto, suo diritto! Si sieda un po', ecco, e incolli ...

ROSE OUIMET - Ha paura di perdere una incollatrice, eh, la nostra sorellina!

GABRIELLE JODOIN - Ssst, sta' zitta, e fatti i cavoli tuoi! Sempre a cacciare il naso dove non c'entri!

ROSE OUIMET - Sei acida. Stasera non ti si pu parlare!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Va bene, d'accordo, resto. Ma sono contraria uguale!

Da questo istante, Marie-Ange Brouillette ruber tutti gli album che riempie. Le altre se ne accorgeranno subito, salvo Germaine, evidentemente, e decideranno di fare altrettanto.

LISETTE DE COURVAL - Ho indovinato la sciarada misteriosa nello "Chatelaine", il mese scorso ... Era facilissima ... Il primo animale un mammifero ...

ROSE OUIMET - Un fiammifero?

LISETTE DE COURVAL - Un mammifero ... Dunque vediamo ... "sciacallo" ... quindi "scia".

ROSE OUIMET - Uno sciacallo un mammifero?

LISETTE DE COURVAL - Ma certo ...

ROSE OUIMET - (ridendo) Peggio per lui!

LISETTE DE COURVAL - Il secondo un animale che salta ... dunque ... "rana", "ra".

ROSE OUIMET - Anche lei sembra una rana, ma non salta! Che cretina, con tutte queste scemenze ...

LISETTE DE COURVAL - Il terzo una preposizione.

DES-NEIGES VERRETTE - Una preposizione d'amore?

LISETTE DE COURVAL - (dopo un sospiro) Una preposizione come nella grammatica. "Da". E tutti insieme fanno un gioco di societ ...

ROSE OUIMET - Monopoli!

GABRIELLE JODOIN - Stai zitta, Rose, che non capisci niente! (A Lisette) Lo Scarabeo?

LISETTE DE COURVAL - Non difficile ... Scia-ra-da ... Sciarada!

YVETTE LONGPRE - Ah ... E che cavolo una sciarada?

LISETTE DE COURVAL - L'ho indovinato subito ... era talmente facile ...

YVETTE LONGPRE - E allora, ha vinto qualcosa?

LISETTE DE COURVAL - Macch! Non ho mandato la risposta ... Non ne ho bisogno, io ... L'ho fatto per il mio piacere ... Ho forse l'aria di una che ha bisogno di queste cose ... io?

ROSE OUIMET - A me, le parole misteriose, le parole invertite, le parole nascoste, le parole intrecciate, le parole incrociate, tutte quelle robe l, mi piacciono proprio ... Sono specializzata! Mando sempre le risposte ... Spendo quasi due dollari di francobolli a settimana ...

YVETTE LONGPRE - E allora, ha mai vinto qualcosa?

ROSE OUIMET - (guardando verso Germaine) Ho l'aria di una che ha mai vinto qualcosa?

THERESE DUBUC - Signora Dubuc, la prego, lo lasci stare il mio piattino con l'acqua ... Ecco, glielo dicevo, l'ha rovesciato! Porca vacca, mi sono rotta! D un pugno in testa alla suocera che si calma un po'.

GABRIELLE JODOIN - Dio mio, ci va gi pesante! Non ha paura di fargli male?

THERESE DUBUC - Ma no, si figuri, c' abituata. l'unico modo che abbiamo per calmarla. L'ha scoperto mio marito. Un bel pugno in testa e le viene quasi una paralisi per qualche minuto ... Lei se ne sta buona, e noi stiamo un po' tranquilli ...

Buio. Proiettore su Yvette Longpr.

YVETTE LONGPRE - Mia figlia Claudette mi ha regalato il primo piano della sua torta da sposa, quando ritornata, dal viaggio di nozze. Ero cos fiera! molto bella, accidenti! fatta come un santuario, tutto di zucchero! C' una scala di velluto rosso con in cima una piantaforma. L, ci sono gli sposi. Due bambolotti carini carini, vestiti come gli sposi veri. C' anche un prete che li benedice. E dietro c' un altare. Di zucchero. Una meraviglia da guardare! Ci era costata cara. Era una torta a sei piani, pensate. Non tutta di torta, per. Se no, costava un'esagerazione. C'erano solo i primi due piani in basso di torta, il resto era di legno. Ma non si vedeva mica. Mia figlia mi ha regalato il piano di sopra sotto una campana di vetro. Bellissimo, ma avevo paura che a lungo andare lo zucchero andasse a male ... Capite, senza aria! Allora ho preso il coltello di mio marito, quello per tagliare il vetro, e ci ho fatto un buco nel disopra della campana. Cos, il dolce prende l'aria come si deve, e non c' pi pericolo di vederlo andare a male.

DES-NEIGES VERRETTE - Anch'io ho fatto un concorso un po' di tempo fa ... Si chiamava "lo slogan misterioso" ... Bisognava trovare uno slogan per una libreria ... la libreria Hachette ... Ne ho trovato uno: "Compere perfette, chi compera da Hachette". Bello, no?

YVETTE LONGPRE - E allora, ha vinto qualcosa?

DES-NEIGES VERRETTE - Ho l'aria di una che ha mai vinto qualcosa?

GERMAINE LAUZON - Senti, Rose, ti ho vista che tagliavi il tuo prato stamattina ... Ma ti devi comperare una tosaerba!

ROSE OUIMET - Macch, le forbici vanno benissimo per me. Mi aiutano a tenermi in forma.

GERMAINE LAUZON - Ti vedevo che sgobbavi come una negra ....

ROSE OUIMET - Ma mi fa bene, ti dico. E a parte questo, io i soldi per pagarmi una tosatrice non ce li ho. E se ce li avessi, ho tanta di quella roba da comperarmi prima!

GERMAINE LAUZON - Io me la prendo una tosaerba, con i punti ...

DES-NEIGES VERRETTE - Comincia a darmi ai nervi questa coi suoi punti.

Nasconde un album di punti nella borsetta.

ROSE OUIMET - Ma via, non vedo cosa ti serve, se stai al terzo piano!

GERMAINE LAUZON - Pu sempre essere utile. Non si sa mai, se uno trasloca, o no?

DES-NEIGES VERRETTE Sta' a sentire che ora dice che gli ci vuole una casa nuova per metterci tutto quello che prende con i suoi punti di merda!

GERMAINE LAUZON - Cosa vuoi, ci vorrebbe una casa pi grande per metterci tutto quel che prendo coi miei punti! (Des-Neiges Verrette, Marie-Ange Brouillette e Thrse Dubuc nascondono ognuna due o tre album di punti) Se vuoi, poi te la presto, la mia tosatrice, Rose ...

ROSE OUIMET - Mai! Figurati che paura avrei di romperla. Cos poi mi tocca raccattare punti per due anni, per rimborsartela!

Le donne ridono.

GERMAINE LAUZON - una sagoma!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Che scema! Signora Ouimet, come lei non c' nessuno!

THERESE DUBUC - Ho indovinato la voce misteriosa alla radio, la settimana passata ... era la voce di Duplessis ... Una vecchia voce ... mio marito che l'ha scoperta ... Insomma, ho mandato venticinque lettere, e ci ho messo il nome di mio figlio piccolo ... Paolo Dubuc ... come portafortuna ...

YVETTE LONGPRE - E poi, ha vinto qualcosa?

THERESE DUBUC - (guardando Germaine) Ho l'aria di una che ha mai vinto qualcosa?

GABRIELLE JODOIN - Lo sapete cosa mi compera mio marito per la mia festa?

ROSE OUIMET - Due paia di calze di nylon come l'anno scorso, o mi sbaglio?

GABRIELLE JODOIN - Nossignora! Un cappotto di pelliccia! Insomma, non pelliccia vera, una sintetica. D'altra parte, secondo me non ha pi senso comprare le pellicce vere. Le imitazioni, oggi sono belle altrettanto, anzi certe volte, vi dir, sono anche pi belle!

LISETTE DE COURVAL - Io non sono d'accordo.

ROSE OUIMET - Ci credo, lei con la stuoia enorme di visone che ha!

LISETTE DE COURVAL - Per me, mai niente potr mai sostituire la vera pelliccia autentica. A proposito, la mia stele di visone la cambio l'autunno prossimo. Son tre anni che ce l'ho e comincia a essere malandata ... Cio, ancora bella, ma ...

ROSE OUIMET - Chiudi questo becco, schifosa bugiarda! Come se non lo sapessimo tutte che tuo marito si spacca il culo in quattro per prendere soldi in prestito e pagarti le pellicce e i viaggi! Quella non pi ricca di noi altre, ma vuol scorreggiare aldisopra del suo buco del culo! M'ha proprio rotto le palle!

LISETTE DE COURVAL - Se suo marito fosse interessato a comperare la mia stele, signora Jodoin, gliela venderei per poco. Cos, potrebbe permettersi un visone vero. Lo dico sempre che tra amici...

YVETTE LONGPRE - Io ho mandato le risposte agli "oggetti ingranditi". Lo sapete voi, quegli aggeggi che mostrano vicino-vicino-vicino, e poi bisogna indovinare cos' ... Beh, io ho indovinato. C'era una vite, un cacciavite ... E un grosso gancio tutto agganciato ...

LE ALTRE DONNE - E allora ...

Yvette Longpr si limita a guardare Germaine e si risiede.

GERMAINE LAUZON - L'altro giorno, Daniel, il bambino della signora Robitaille, caduto gi dal secondo piano e non si fatto neanche un graffio. Non incredibile?

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Bisogna anche dire che cascato sull'amaca della signora Dub, e che il signor Dub dormiva nell'amaca, quando il piccolo caduto ...

GERMAINE LAUZON - Eh s, il signor Dub in ospedale! Ce ne avr per tre mesi ...

DES-NEIGES VERRETTE - A proposito di incidenti, mi viene in mente una barzelletta ...

ROSE OUIMET - Quale, signorina Verrette?

DES-NEIGES VERRETTE - Ah no! troppo spinta, non ho il coraggio ...

ROSE OUIMET - Sputi il rospo, signorina Verrette. Tanto lo sappiamo che ne conosce parecchie di barzellette spinte.

DES-NEIGES VERRETTE - Ma stasera mi vergogno, non so perch ...

GABRIELLE JODOIN - Via, signorina Verrette, non si faccia pregare, forza ... Tanto si sa che poi finisce che ce la racconta, la sua barzelletta ...

DES-NEIGES VERRETTE - Va bene ... Dunque ... C'era una suora che si era fatta violentare in un vicolo ...

ROSE OUIMET - Si comincia bene!

DES-NEIGES VERRETTE - Fatto sta che il giorno dopo la ritrovano in fondo a un cortile tutta sbracata, coi vestiti tirati su sulla testa ... Si lamenta come una disperata, mi capite ... Allora un giornalista gli si avvicina e gli fa: "Sorella, pu dirci le sue impressioni sulla cosa terribile che gli appena successa?". La suora apre gli occhi e poi con un filo di voce fa: "Ancora! Ancora!".

Tutte le donne scoppiano a ridere, tranne Lisette de Courval che sembra scandalizzata e Yvette Longpr che non capisce la barzelletta.

ROSE OUIMET - Accidenti se tremenda! Era un pezzo che non ne sentivo una cos... Da pisciarsi addosso! Benedetta signorina Verrette, mi domando dove le trova, queste barzellette ...

GABRIELLE JODOIN - Lo sai benissimo che il suo rappresentante.

DES-NEIGES VERRETTE - Signora Jodoin, per favore!

ROSE OUIMET - Gi! vero, il rappresentante ...

LISETTE DE COURVAL - Non capisco.

GABRIELLE JODOIN - C' un rappresentante che tutti i mesi viene a vendere spazzole alla signorina Verrette ... Penso che lo trovi di suo gusto ...

DES-NEIGES VERRETTE - Ma francamente, signora Jodoin!

ROSE OUIMET - Comunque, la signorina Verrette di sicuro la pi fornita della parrocchia, quanto a spazzole! L'ho visto il suo rappresentante, l'altro giorno signorina Verrette... Era al ristorante ... venuto a trovare lei, no?

DES-NEIGES VERRETTE - S, venuto ... Ma posso assicurare che non c' niente tra me e lui!

ROSE OUIMET - Si dice sempre cos...

DES-NEIGES VERRETTE - Dio mio, signora Ouimet, ma che mente contorta che ha lei! Vede sempre il male dove non c'! un bravo ragazzo, il signor Simard!

ROSE OUIMET - Bisogna vedere se lei una brava ragazza! Via, via, signorina Verrette, non se la prenda! Sa bene che l'ho detto solo per stuzzicarla!

DES-NEIGES VERRETTE - Ma perch volete mettermi paura? Sono una ragazza rispettabile, io! Henri. .. s, insomma ... il signor Simard, mi ha parlato appunto di un progetto, quando venuto ... Ho un invito da fare a tutte da parte sua ... Vuole che gli organizzo una dimostrazione, la settimana prossima ... Ha scelto me perch conosce la casa ... E per domenica prossima alle otto ... Dopo il rosario. Devo trovare almeno dieci persone per avere il regalo ... Sapete, d delle belle tazze a quella che gli organizza la dimostrazione... Delle belle tazze di fantasia ... Dovete vederle, come sono belle! Pensate che sono dei souvenir delle cascate del Niagara ... Chiss come le ha pagate care ...

ROSE OUIMET - Certo che veniamo! Vero, donne? Le dimostrazioni mi piacciono da morire! Ma ci saranno dei premi di partecipazione?

DES-NEIGES VERRETTE - Beh, questo non lo so. Ma credo di s. Credo proprio ... E poi io preparo uno spuntino ...

ROSE OUIMET - Sar sempre meglio che qui! Non ho visto neanche l'ombra di una bottiglia!

Olivine Dubuc cerca di mordere sua nuora.

THERESE DUBUC - Ancora! Signora Dubuc, se continua, la chiudo nel bagno, e ce la lascio tutta la sera!

Buio. Proiettore su Des-Neiges Verrette.

DES-NEIGES VERRETTE - La prima volta che l'ho visto, mi era sembrato tanto brutto ... S, a prima vista bello non . Quando ho aperto la porta, si tolto il cappello, e poi mi ha detto: "Sarebbe interessata a comprare delle spazzole, signora?". Gli ho sbattuto la porta in faccia! Non faccio mai entrare uomini in casa! Non si pu mai sapere cosa pu capitare ... A parte il ragazzino della "Presse", lui lo faccio entrare. ancora troppo giovane, lui, non ha cattivi pensieri. Un mese dopo, quel mio tipo delle spazzole tornato. C'era una tempesta di neve spaventosa, e allora l'ho fatto entrare nell'ingresso. Una volta che era in casa, ho avuto paura, ma mi sono detta che non aveva l'aria cattiva, anche se non era niente bello ... sempre tutto a puntino, neanche un capello fuori posto ... Un vero signore. E poi, cos educato! Mi ha venduto due o tre spazzole, poi mi ha tirato fuori il catalogo. Ce n'era una che mi interessava, ma non ce l'aveva dietro, cos ha detto che gliela potevo ordinare. Poi da quella volta, tornato tutti i mesi. Delle volte, non compro niente. Viene solo per fare due chiacchiere. cos fine! Quando parla, ci si dimentica che brutto. Poi sa un sacco di cose interessanti. Viaggia da una parte all'altra della provincia, che uomo! Penso ... io penso che lo amo ... Lo so che non ha senso, lo vedo solo una volta al mese, ma stiamo cos bene insieme! Sono talmente felice quando c' lui! la prima volta che mi capita! La prima volta! Gli uomini non si sono mai occupati di me, prima. Sono sempre stata una ragazza ... sola. Lui mi racconta i suoi viaggi, mi racconta le barzellette ... A volte, sono molto sporche, ma sono cos buffe! Sinceramente mi son sempre piaciute le storie un po' sporche ... E poi raccontare barzellette spinte fa bene qualche volta ... Beh, non sono mica tutte sporche, no, certe sono pulite. Barzellette spinte, ha cominciato da poco a raccontarmele ... A volte, sono cos sporche che divento tutta rossa. L'ultima volta che venuto, mi ha preso una mano perch ero diventata rossa. Manca poco che svengo! Mi ha tutta scombussolata, sentire quella manona sopra alla mia! Ho bisogno di lui, oramai! Ho paura che se ne vada per sempre ... A volte sogno, ma mica spesso, sogno ... che siamo sposati. Ho bisogno che mi venga a trovare. il primo uomo che si occupa di me. Non lo voglio perdere! Non lo voglio perdere! Se va via, rester di nuovo sola, e io ho bisogno ... di amare ... (Abbassa gli occhi e mormora) Ho bisogno di un uomo.

Si riaccendono le luci. Entrano Linda Lauzon, Ginette Mnard e Lise Paquette.

GERMAINE LAUZON - Ah! Eccoti! Era quasi ora!

LINDA LAUZON - Ero al bar ...

GERMAINE LAUZON - Lo so anche troppo bene che eri al bar! Continua a frequentare il bar all'angolo, signorina, e finirai come tua zia Pierrette: in una casa malformata!

LINDA LAUZON - Dai, mamma, fai una tragedia per niente!

GERMAINE LAUZON - Ti avevo pur chiesto di restare ...

LINDA LAUZON - Sono uscita solo a prendere le sigarette, e poi ho incontrato Lise e Ginette ...

GERMAINE LAUZON - Non c'entra niente! Lo sapevi che avevo ospiti, stasera, perch diavolo non sei tornata subito? Lo fai apposta per farmi dannare, Linda, lo fai apposta per farmi dannare! Mi vuoi fare bestemmiare davanti a tutte! Eh, mi vuoi fare bestemmiare davanti a tutte! Porco Giuda! Ecco che ci sei riuscita! Ma non finita qui, con me, cara mia! Faremo i conti, Linda Lauzon, te lo metto per iscritto!

ROSE OUIMET - Non il caso di far questo casino, Germaine!

GABRIELLE JODOIN - Te smettila d'impicciarti degli affari altrui!

LINDA LAUZON - Anche se sarei un po' in ritardo, Dio mio, non sar mica la fine del mondo!

LISE PAQUETTE - tutta colpa nostra, signora Lauzon!

GINETTE MENARD - S, colpa nostra!

GERMAINE LAUZON - Lo so che colpa vostra! Eppure gliel'ho detto io a Linda di non frequentare le ragazze del bar! Macch, lei deve far di tutto per farmi dispetto! C' poco da fare, a volte la sgozzerei!

ROSE OUIMET - Via, Germaine ...

GABRIELLE JODOIN - Rose, te l'ho detto di farti i cavoli tuoi! Mi hai capita? Gli affari loro a te non ti riguardano!

ROSE OUIMET - Quanto sei pallosa! E non mi rompere le scatole! Non si pu lasciare Germaine a fare tutto questo casino con Linda per niente!

GABRIELLE JODOIN - Non sono affari nostri!

LINDA LAUZON - Lasciala un po' stare, zia, che mi difende!

GABRIELLE JODOIN - Linda, sii un po' gentile almeno con la madrina, visto che con tua madre non ti riesce!

GERMAINE LAUZON - Lo vedi com' fatta! sempre cos, con lei. Eppure non cos che l'ho allevata io!

ROSE OUIMET - Lasciamo stare come li allevi tu i tuoi figli!

GERMAINE LAUZON - Ah, tu fai proprio meglio a stare zitta ... Perch. i tuoi ...

LINDA LAUZON - Forza zia, dacci dentro una volta per tutte! Sei l'unica che non gliele manda a dire a mia madre!

GERMAINE LAUZON - Che cosa ti succede adesso, tutta in una volta che ti metti dalla parte di zia Rose? Cos'hai detto quando ha telefonato prima, eh, cos'hai detto? Te lo ricordi che cos'hai detto?

LINDA LAUZON - Ma cosa cambia ...

ROSE OUIMET - Perch, che cosa ha detto?

GERMAINE LAUZON - Ti ha risposto lei, quando hai chiamato, o no? Ma "Un attimo prego", non te l'ha detto, e per questo allora gli ho detto di essere un po' pi educata con te ...

LINDA LAUZON - Mamma, stai zitta! Che bisogno c' ...

ROSE OUIMET - Voglio sapere quello che hai detto, Linda!

LINDA LAUZON - Cosa conta adesso, zia, ero incazzata!

GERMAINE LAUZON - Ha detto: " solo zia Rose, non vedo perch fare tante cerimonie con lei".

ROSE OUIMET - Ah! Guarda guarda ... Ma brava!

LINDA LAUZON - Te l'ho detto zia, che ero incazzata!

ROSE OUIMET - Non ti credevo cos, Linda! Tu mi deludi, mi deludi proprio, cara la mia nipotina.

GABRIELLE JODOIN - Dai, Rose, lasciale a far casino tra loro!

ROSE OUIMET - Certo che le lascio a far casino. Dagli sotto, vai, Germaine, non la risparmiare, la tua figliola! maleducata, questa ragazza, e nemmeno poco! Son d'accordo con tua madre: tu farai la fine di tua zia Pierrette, se continui cos, cara mia! Se non mi tengono finisce che gli metto le mani addosso!

GERMAINE LAUZON - E vorrei proprio vedere! Provaci un po' a toccare i miei figlioli! Io s, io che ho il diritto anche di menarli, ma non gli mette le mani addosso nessun altro, chiaro!?

THERESE DUBUC - E piantatela di discutere, mi sono rotta!

DES-NEIGES VERRETTE - Eh, s! una rottura!

THERESE DUBUC - E poi mi svegliate anche la suocera, cos ricomincia a rompere!

GERMAINE LAUZON - La poteva anche lasciare a casa, sua suocera!

THERESE DUBUC - Germaine Lauzon!

GABRIELLE JODOIN - Ma s, ha ragione. Non si va a far visite con una vecchia di novantatr anni!

LISETTE DE COURVAL - Non era lei, signora Jodoin, che appunto diceva a sua sorella di farsi gli affari suoi, poco fa?

GABRIELLE JODOIN - Senta, proprio lei, guarda un po', cara la mia presuntuosa, lei mi vuole lasciare in pace? Incolli i suoi bollini e chiuda il becco, perch senn vengo a chiuderglielo io!

Lisette de Courval si alza.

LISETTE DE COURVAL - Gabrielle Jodoin!

Olivine Dubuc, che gioca da qualche istante con un piattino pieno d'acqua, lo fa cadere.

THERESE DUBUC - Signora Dubuc, stia attenta!

GERMAINE LAUZON - Merda! Il mio copritavolo!

ROSE OUIMET - Mi ha infradiciata tutta, quella vecchia strega!

THERESE DUBUC - Non vero! Lei era troppo lontana!

ROSE OUIMET - Tanto vale dirmelo in faccia che sono una bugiarda schifosa!

THERESE DUBUC - Lei una bugiarda schifosa, Rose Ouimet!

GERMAINE LAUZON - Faccia piuttosto attenzione a sua suocera, che casca!

DES-NEIGES VERRETTE - Ecco qua, che a terra un'altra volta!

THERESE DUBUC - Qualcuno viene a aiutarmi?

ROSE OUIMET - Io non ci penso nemmeno!

GABRIELLE JODOIN - Se la raccatti da sola!

DES-NEIGES VERRETTE - La aiuto io, signora Dubuc.

THERESE DUBUC - Grazie, signorina Verrette ...

GERMAINE LAUZON - E tu piuttosto, Linda, cerca di rigar diritto per il resto della serata ...

LINDA LAUZON - Ho una voglia di andar fuori dalle palle ....

GERMAINE LAUZON - Provaci, stronzetta, e non rimetti mai pi piede qui dentro!

LINDA LAUZON - Le conosco, le tue minacce!

LISE PAQUETTE - Finiscila, Linda ...

THERESE DUBUC - E si tenga un po' su, signora Dubuc, si raddrizzi! Non lo faccia apposta a stare cos moscia!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Le tiro su la sedia ...

THERESE DUBUC - Grazie, S...

ROSE OUIMET - Io al posto suo, la spingerei la sedia ...

GABRIELLE JODOIN - Non ricominciare, Rose!

THERESE DUBUC - Eh! Porca di una miseria!

GABRIELLE JODOIN - Guarda la de Courval come continua a attaccare i suoi punti ... Brutta presuntuosa! Se ne frega! Noi non siamo abbastanza interessanti per lei, mi immagino!

Buio. Proiettore su Lisette de Courval.

LISETTE DE COURVAL - Sembra di essere in un pollaio. Leopold me l'aveva detto di non venire. Questa gente non fa pi parte del nostro mondo. Sono molto pentita di essere venuta. Quando uno ha conosciuto la vita di transatlantico e poi si ritrova qui, c' poco da ridere. Mi rivedo, sdraiata su una sedia a sdraia, con un buon libro di Magali sulle ginocchia ... E il tenente che mi faceva l'occhialino ... Mio marito dice di no, ma non aveva visto tutto. Che pezzo d'uomo! Forse avrei dovuto incoraggiarlo un po' di pi ... Ah, l'Uropa! La gente cos educata, laggi. Molto pi gentile di qui. Certo non vi si incontrano delle Germaine Lauzon, solo bella gente. A Parigi tutti parlano bene, dovunque si sente la vera lingua francese ... Non come qui ... Le disprezzo tutte! Non rimetter mai pi piede qua dentro. Aveva ragione, Leopold, questa gente gente cheap, non bisogna frequentarla, non bisogna neanche parlarne, bisogna tenerla nascosta! Non sanno vivere. Noialtri ne siamo usciti, e non dobbiamo mai pi ritornarci! Dio mio quanto mi vergogno di loro!

Si riaccendono le luci.

LINDA LAUZON - Bene, ciao, io me ne vado ...

GERMAINE LAUZON - Lo fai apposta! Ti avverto, Linda ...

LINDA LAUZON - "Ti avverto, Linda!", tutto quel che sei capace di dire, mamma.

LISE PAQUETTE - Non fare la matta, Linda!

GINETTE MENARD - Dai, rimani ...

LINDA LAUZON - No, me ne vado. Non mi va di sentirmi ripetere le stesse stronzate tutta la sera.

GERMAINE LAUZON - Linda, ti ordino di restare qui!

VOCE DI UNA VICINA - La volete smettere di gridare, lass? Qui non si capisce pi niente.

Rose Ouimet esce sul balcone.

ROSE OUIMET - Se ne torni dentro casa sua, lei!

VOCE DI UNA VICINA - Non a lei che parlavo.

ROSE OUIMET - Invece s che era a me, io grido forte come le altre!

GABRIELLE JODOIN - Vieni dentro, Rose!

DES-NEIGES VERRETTE - Ma lasciate perdere.

VOCE DI UNA VICINA - Vado a chiamare la polizia!

ROSE OUIMET - Brava, la chiami, ci mancano giusto gli uomini!

GERMAINE LAUZON - Rose Ouimet, torna dentro! E tu, Linda ...

LINDA LAUZON - Me ne vado. Ciao!

Esce con Ginette e Lise.

GERMAINE LAUZON - uscita! uscita! Ma si pu? Non possibile! Mi vuole morta! Devo spaccare qualcosa! Io spacco qualcosa!

ROSE OUIMET - Dai, calmati, Germaine!

GERMAINE LAUZON - Farmi fare una figura simile davanti a tutti! (Scoppia in singhiozzi) C' poco da dire, io ... mi vergogno ...

GABRIELLE JODOIN - Non cos grave, Germaine ...

VOCE DI LINDA LAUZON - Ah lei, signorina Sauv. Salve!

VOCE DI ANGELINE SAUVE - Buona sera, figliola cara, come va?

ROSE OUIMET - Eccole loro! Asciugati il naso, Germaine!

VOCE DI LINDA LAUZON - Mica male, grazie ...

VOCE DI RHEAUNA BIBEAU - Dov' che vai, di bello?

LINDA LAUZON - Andavo gi al bar, ma visto che ci siete anche voi, resto.

Entrano Linda, Lise, Ginette, Rhauma e Angline.

ANGELINE SAUVE - Buona sera a tutte!

RHEAUNA BIBEAU - Buona sera.

LE ALTRE - Buona sera, buona sera, come va?

RHEAUNA BIBEAU - Le dico che sta ben in alto, vero signora Lauzon! Sono senza fiato!

GERMAINE LAUZON - Si sieda allora ...

ROSE OUIMET - senza fiato? Non c' problema ... Vedr che mia sorella far mettere un ascensore, coi punti.

Le donne ridono, tranne Rhauna e Angline che non sanno come prendere questa frase.

GERMAINE LAUZON - Fai proprio ridere, Rose Ouimet! Linda, vai a prendere delle altre sedie ...

LINDA LAUZON - Dove che non ce n' pi!

GERMAINE LAUZON - Va' a chiedere alla signora Bergeron se non pu mica prestarcene qualcuna ...

LINDA LAUZON - Venite, ragazze ...

GERMAINE LAUZON - (a bassa voce a Linda) Per il momento facciamo pace, ma aspetta che se ne sono andate ...

LINDA LAUZON - Non credere di farmi paura! Sono tornata, perch sono arrivate la signorina Sauv e la signorina Bibeau e non perch avevo paura di te!

Linda esce con Lise e Ginette.

DES-NEIGES VERRETTE - Prenda la mia sedia, signorina Bibeau.

THERESE DUBUC - Ma s, venga a sedersi un po' accanto a me ...

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Lei si metta qui, signorina Bibeau.

ANGELINE SAUVE e RHEAUNA BIBEAU - Grazie, grazie mille!

RHEAUNA BIBEAU - Incollate punti, a quanto pare.

GERMAINE LAUZON - Beh, certo. Ce n' un milione!

RHEAUNA BIBEAU - Signore Iddio! E a che punto siete?

ROSE OUIMET - Mica male, mica male ... Io ho tutta la lingua paralizzata ...

RHEAUNA BIBEAU - Li incollate con la lingua?

GABRIELLE JODOIN - Ma no, via! Era una battuta!

ROSE OUIMET - Capisce sempre tutto al volo, la Bibeau!

ANGELINE SAUVE - Vi daremo una mano ...

ROSE OUIMET - (con una grassa risata) Che paura, pensavo che ci voleva dare una leccata!

GABRIELLE JODOIN - Come sei volgare, Rose!

GERMAINE LAUZON - Allora, la veglia per il defunto?

Buio. Proiettore su Angline Sauv e Rhauna Bibeau.

RHEAUNA BIBEAU - Per me, stato un vero colpo ...

ANGELINE SAUVE - Ma se non lo conoscevi nemmeno!

RHEAUNA BIBEAU - Ma conoscevo bene sua madre. Te lo ricordi anche tu, che andavamo a scuola insieme. L'ho visto crescere io, quell'uomo l ...

ANGELINE SAUVE - Eh, s! E adesso, lui se n' andato. E noialtre, siamo ancora qui ...

RHEAUNA BIBEAU - Ah, ma non durer molto, guarda ...

ANGELINE SAUVE - Per favore, Rhauna ...

RHEAUNA BIBEAU - So quel che dico. Lo si sente quando sta per arrivare la fine. Dopo tutto quello che ho sofferto!

ANGELINE SAUVE - Ah! Se per questo, abbiamo sofferto tutt'e due ...

RHEAUNA BIBEAU - Io ho sofferto pi di te, Angline! Diciassette operazioni! Sono rimasta con un polmone solo, un rene solo, un seno solo ... Tutto mi hanno tirato via ...

ANGELINE SAUVE - E io, io che ho l'artrite che non mi d pace! Ma la signora ... com' che si chiama ... insomma ... comunque. La moglie del morto, m'ha dato una ricetta ... Dice che eccezionale!

RHEAUNA BIBEAU - Ma se hai gi provato di tutto! I dottori te l'hanno detto che non c' niente da fare! L'artrite, non la si guarisce!

ANGELINE SAUVE - I dottori, i dottori, me ne infischio dei dottori! Pensano solo alla grana, i dottori! Strangolano la povera gente, e se ne vanno a passare l'inverno in California! Lo sai, Rhauna, che il dottore gli aveva detto che guariva al signor ... Com' che si chiama il morto?

RHEAUNA BIBEAU - Signor Baril...

ANGELINE SAUVE - Ah, s! Non me lo ricordo mai. Eppure non difficile. Va beh, insomma il dottore gli aveva detto che poteva stare tranquillo, al signor Baril ... E poi, visto ... quarant'anni appena.

RHEAUNA BIBEAU - Quarant'anni! Era giovane, per morire!

ANGELINE SAUVE - Se n' andato alla svelta ...

RHEAUNA BIBEAU - Mi ha raccontato tutto quel che successo. cos triste!

ANGELINE SAUVE - Ma davvero? Io non c'ero quando te l'ha raccontato ... Allora, cos' che ti ha detto?

RHEAUNA BIBEAU - Quando tornato dal lavoro, luned sera, l'ha trovato cambiato. Gli ha chiesto se si sentiva poco bene, era bianco come un lenzuolo. Lui ha detto di no. Hanno cominciato a mangiare ... A tavola i bambini litigavano, cos il signor Baril si arrabbiato e ha dovuto punire la sua Rolande ... Dopo era ridotto male, capisci ... Lei non smetteva di guardarlo. Lo guardava fisso. M'ha detto che successo cos in fretta che non ha avuto il tempo di far niente. Tutt'a un tratto, ha detto che si sentiva strano, e caduto col muso nella minestra. Era andato.

ANGELINE SAUVE - Ges mio! Ma terribile! Cos in fretta! A me, si fa presto a dirlo, mi fa venire la pelle d'oca! terribile!

RHEAUNA BIBEAU - Puoi ben dirlo! Non si sa mai quando sar che il buon Dio verr a prenderci! L'ha detto lui medesimo: "Arriver come un ladro".

ANGELINE SAUVE - Mi fanno paura a me, queste storie. Io non voglio morire a questo modo! Voglio morire nel mio letto! ... Avere il tempo di confessarmi ...

RHEAUNA BIBEAU - Oh beh, ma certo, non vorrei proprio morire senza confessarmi. Angline, promettimi che farai venire il prete, quando mi sentir male. Devi promettermelo!

ANGELINE SAUVE - Ma s, ma s, me l'hai gi chiesto cento volte. L'ho fatto venire, il prete, l'ultima volta che hai avuto un attacco. Ti ha dato la comunione e tutto il resto.

RHEAUNA BIBEAU - Ho tanta paura di morire senza ricevere i sacramenti.

ANGELINE SAUVE - Per i peccati che puoi fare ...

RHEAUNA BIBEAU - Non dire cos, Angline, non dire cos. Non ci son limiti d'et per peccare.

ANGELINE SAUVE - Io sono pi che sicura che andrai diretta in paradiso, Rhauna. Senza bisogno d'aver paura. Ah! Hai visto la figlia del morto com' cambiata? Sembra una morta!

RHEAUNA BIBEAU - Lo credo bene! Povera Rolande! Dice a tutti che stata lei a ammazzare suo padre! Lo capisci che per colpa sua che si arrabbiato, a tavola ... Fa proprio pena ... E sua madre!. .. Ah! una bella disgrazia! Lascer un gran vuoto! Una gran perdita!

ANGELINE SAUVE - Lo credo bene! Il padre! vero che meno peggio della madre, ma lo stesso ...

RHEAUNA BIBEAU - S, vero, una madre peggio! Una madre, non la si sostituisce!

ANGELINE SAUVE - Hai visto come l'hanno preparato bene il morto, eh? Aveva veramente l'aria di un giovanotto. Sorrideva ... sembrava che dormisse. Ma in fondo lui sta meglio dov' ora ... vero quel che si dice, che sono quelli che restano che sono da compiangere. Lui sta bene, ora ... Ah, ma non so dirvi come l'avevano sistemato bene! Sembrava vivo.

RHEAUNA BIBEAU - Gi! Ma non lo era.

ANGELINE SAUVE - Non capisco per perch gli hanno messo quel vestito, figuratevi ...

RHEAUNA BIBEAU - Cio?

ANGELINE SAUVE - Non l'hai notato? Aveva un vestito blu. Non si fa! Un morto un morto! Un vestito blu: troppo chiaro. Se almeno era blu mare, ma era blu polvere! Un morto, deve portare un vestito nero!

RHEAUNA BIBEAU - Forse non ce l'avevano! Non mica gente ricca!

ANGELINE SAUVE - Signore Iddio, un vestito nero si pu sempre affittare! come la sorella della signora Baril. Vestita di verde. Nella camera mortuaria! E poi com' invecchiata, mamma mia! Sembra pi vecchia di sua sorella ...

RHEAUNA BIBEAU - E lo veramente.

ANGELINE SAUVE - Ma dai, Rhauna, se molto pi giovane!

RHEAUNA BIBEAU - E invece no!

ANGELINE SAUVE - Ma s, Rhauna, ascolta! La signora Baril ha trentasette, trentotto anni, e lei ...

RHEAUNA BIBEAU - Ce ne ha pi di quaranta!

ANGELINE SAUVE - Ma dai, Rhauna!

RHEAUNA BIBEAU - lo, gliene davo anche quarantacinque.

ANGELINE SAUVE - quello che dico anch'io: invecchiata, dimostra di pi della sua et ... Ascolta, mia cognata Rose-Aime ha trentasei anni, e sono state a scuola assieme ...

RHEAUNA BIBEAU - Comunque, non mi meraviglio che sia invecchiata cos in fretta ... Con la vita che fa ...

ANGELINE SAUVE - Chiss poi se tutte quelle storie sono vere ...

RHEAUNA BIBEAU - Ma certo! La signora Baril cerca di tenerle nascoste, sua sorella ... Ma prima o poi si viene a sapere. come la signora Lauzon con sua sorella Pierrette. Se c' qualcuno che non sopporto, proprio Pierrette Gurin. Una vera scostumata! Una vergogna per la sua famiglia! Cara Angline, non vorrei vedere la sua anima. Deve essere nera, ma nera!

ANGELINE SAUVE - Via, Rhauna, in fondo Pierrette non una cattiva ragazza!

Si accende un proiettore su Germaine Lauzon.

GERMAINE LAUZON - Mia sorella Pierrette, un bel pezzo che l'ho rinnegata! Dopo tutto quello che ci ha fatto! Era cos fine, quando era piccola. E poi bella! Una bambolina! Ah, gli abbiamo voluto bene, io e le mie sorelle! La viziavamo senza ristagno. Ma a cosa servito ... Non capisco! Non capisco! Pap, a casa, la chiamava la sua cocca. Gli voleva un bene, alla sua Pierrette! Quando la prendeva sulle ginocchia, si vedeva che era felice. Noialtre, non eravamo per niente gelose ...

ROSE OUIMET - Ci dicevamo: " la pi piccola! sempre cos, le pi piccole sono sempre le preferite ... ". Quando ha cominciato ad andare a scuola, l'abbiamo vestita come una principessa. Ero gi sposata, io, e me lo ricordo come se fosse ieri. Eh, com'era bella! Una Shirley Temple! E come imparava in fretta, a scuola! Molto pi di me che non sono mai stata brava ... ero la buffona della classe, d'altra parte era tutto quello che riuscivo a fare ... Ma lei, quella piccola canaglia, quanti ne ha beccati, di premi! Premio di francese, premio di aritmetica, premio di religione ... S, di religione! Era pia come una suora, quella bambina. Basta dire che le suore la adoravano! A vederla oggi ... Dio mio, in fondo, mi fa un po' pena. Deve aver bisogno di aiuto, certe volte ... E poi chiss com' sola!

GABRIELLE JODOIN - Quando ha finito le medie, gli hanno chiesto cosa voleva fare. Voleva fare la maestra. Stava per cominciare gli studi ... Ma era destino che incontrasse Johnny!

LE TRE SORELLE - Quel maledetto Johnny! Un vero demonio uscito dall'inferno! colpa sua se diventata com' oggi! Maledetto Johnny! Maledetto Johnny!

RHEAUNA BIBEAU - Come non una cattiva ragazza? Per fare quello che ha fatto, bisogna essere cadute molto in basso! Toh, a proposito, non lo sai cosa mi ha raccontato di lei la signora Longpr?

ANGELINE SAUVE - No, che cosa?

THERESE DUBUC - Ahia!

Si accendono le luci. Thrse Dubuc d un pugno in testa a sua suocera.

GERMAINE LAUZON - E la accoppi, insomma, faccia qualcosa, Thrse!

THERESE DUBUC - La accoppi, la accoppi, faccio quel che posso per calmarla! Non posso mica ammazzarla giusto per far un piacere a voi!

ROSE OUIMET - Io, la farei volare gi dal balcone ...

THERESE DUBUC - Come? Ripeta su, quel che ha detto, Rose, che non ho capito bene ...

ROSE OUIMET - Parlavo da sola.

THERESE DUBUC - Ha paura, eh?

ROSE OUIMET - Paura io?

THERESE DUBUC - S, lei ha paura!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Non ditemi che riattaccano a litigare!

ANGELINE SAUVE - Hanno litigato?

RHEAUNA BIBEAU - Chi ha litigato?

ANGELINE SAUVE - Dovevate arrivare prima!

THERESE DUBUC - Eh no! Questa non la passa liscia! Ha insultato mia suocera! La madre di mio marito!

LISETTE DE COURVAL - Eccole appunto che ricominciano!

ROSE OUIMET - Ma vecchia! Non pi buona a niente!

GERMAINE LAUZON - Rose!

GABRIELLE JODOIN - Rose! Non ti vergogni a parlare cos! Non hai cuore!

THERESE DUBUC - Non dimenticher mai quello che ha detto, Rose Ouimet! Non lo dimenticher mai!

ROSE OUIMET - Oh, non mi rompa le scatole! Mi lasci in pace!

ANGELINE SAUVE - Ma, chi che litigava, prima?

ROSE OUIMET - Vuole sapere tutto vero, signorina Sauv? Vuole che gli raccontiamo tutti i particolari?

ANGELINE SAUVE - Dio mio, signora Ouimet ...

ROSE OUIMET - Cos poi li va a spifferare in giro, eh? Dico bene?

RHEAUNA BIBEAU - Rose Ouimet! Non mi arrabbio spesso, ma non vi permetto di insultare la mia amica!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - (a parte) Me ne prendo un po', mentre non mi vedono!

GABRIELLE JODOIN - (che l'ha vista) Cosa fa l, signora Brouillette?

ROSE OUIMET - Mi sa che meglio se me ne sto zitta!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ssst! Zitte, prendete! (Arrivano Linda, Ginette e Lise con le sedie. Gran trambusto. Tutte le donne cambiano di posto. Ne approfittano per rubare qualche album e qualche pacchetto di punti) Prendete, non vi preoccupate!

DES-NEIGES VERRETTE - Per non bisogna esagerare.

THERESE DUBUC - Li nasconda in tasca, signora Dubuc ... No! Vi ho detto di nasconderli!

GERMAINE LAUZON - Il tipo che mi vende la carne un autentico ladro!

La porta si apre di colpo. Entra Pierrette Gurin.

PIERRETTE GUERIN - Salve a tutte!

LE ALTRE - Pierrette!

LINDA LAUZON - La zia Pierrette, c' da divertirsi!

ANGELINE SAUVE - Dio mio, Pierrette!

GERMAINE LAUZON - Cosa ci fai qui? Te l'ho detto che non ti volevo pi vedere!

PIERRETTE GUERIN - Ho saputo che la mia sorella maggiore Germaine ha vinto un milione di punti, e cos ho deciso di venire a dare un'occhiata! (Scorge Angline Sauv) Cazzo! Angline! Cosa ci fai qui, tu?

Tutte guardano Angline Sauv.

Sipario


Atto secondo

Il secondo atto riprende con l'entrata di Pierrette. Si ripetono quindi le ultime sei battute del primo atto, per poi proseguire. La porta si apre di colpo. Entra Pierrette Gurin.

PIERRETTE GUERIN - Salve a tutte!

LE ALTRE - Pierrette!

LINDA LAUZON - La zia Pierrette, c' da divertirsi!

ANGELINE SAUVE - Dio mio, Pierrette!

GERMAINE LAUZON - Cosa ci fai qui? Te l'ho ho detto che non ti volevo pi vedere!

PIERRETTE GUERIN - Ho saputo che la mia sorella maggiore Germaine ha vinto un milione di punti, e cos ho deciso di venire a dare un'occhiata! (Scorge Angline Sauv) Cazzo! Angline! Cosa ci fai qui, tu?

Tutte guardano Angline Sauv.

ANGELINE SAUVE - Dio mio! Mi hanno pescata!

GERMAINE LAUZON - Cosa vuoi dire, Angline?

GABRIELLE JODOIN - Come mai parli alla signorina Sauv, eh?

ROSE OUIMET - Non ti vergogni?

PIERRETTE GUERIN - E di cosa, ci conosciamo bene noi due, vero Lina?

ANGELINE SAUVE - Ah! Credo che svengo!

Angline finge di svenire.

RHEAUNA BIBEAU - Ges mio! Angline!

ROSE OUIMET - morta!

RHEAUNA BIBEAU - Come?

GABRIELLE JODOIN - Ma no, ma no che non morta! Tu esageri sempre, Rose!

PIERRETTE GUERIN - Non nemmeno svenuta! Guardate, come finge!

Pierrette si avvicina ad Angline.

GERMAINE LAUZON - Non toccarla, te!

PIERRETTE GUERIN - Insomma lasciami stare, che mia amica.

RHEAUNA BIBEAU - Come sarebbe a dire, sua amica!

GERMAINE LAUZON - Non pretenderai mica di farci credere che la signorina Sauv tua amica!

PIERRETTE GUERIN - Ma guarda un po'! Se viene a trovarmi al night quasi tutti i venerd sera!

TUTTE LE DONNE - Cosa!?

RHEAUNA BIBEAU - Ma non possibile!

PIERRETTE GUERIN - Chiedeteglielo! Eh, Lina, vero o no quello che dico? Dai, smettila di fare l'idiota, e rispondi un po'! Angline, lo sappiamo che non sei svenuta! Diglielo che vero che ci vieni spesso al night!

ANGELINE SAUVE - (dopo una pausa) S, vero!

RHEAUNA BIBEAU - Oh! Angline! Angline!

ALCUNE DONNE - spaventoso!

ALCUNE ALTRE - inconcepibile!

LINDA LAUZON, GINETTE MENARD, LISE PAQUETTE - forte!

Buio.

RHEAUNA BIBEAU - Angline! Angline!

Proiettore su Angline e Rhauna.

ANGELINE SAUVE - Rhauna, cerca di capirmi ...

RHEAUNA BIBEAU - Non mi toccare! Scansati!

LE DONNE - Non avrei mai creduto una cosa del genere!

RHEAUNA BIBEAU - Non mi aspettavo una cosa del genere da te, Angline! In un night! E tutti i venerd sera! Non possibile! Non pu essere!

ANGELINE SAUVE - Non faccio niente di male, Rhauna! Prendo solo una coca!

LE DONNE - In un night!

GERMAINE LAUZON - Dio solo sa quello che ci fa!

ROSE OUIMET - L'adescatrice!

ANGELINE SAUVE - Ma se vi dico che non faccio niente di male!

PIERRETTE GUERIN - vero, non fa niente di male!

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Chiudi il becco, te, demonio!

RHEAUNA BIBEAU - Non sei pi mia amica, Angline. Io non ti conosco!

ANGELINE SAUVE - Ascoltami, Rhauna, mi devi ascoltare! Ora ti spiego tutto, e capirai!

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Il night! Un luogo di perdizione!

TUTTE LE DONNE - (tranne le giovani) Ah! Luogo maledetto! Luogo maledetto! l che si perde l'anima! Maledetto alcool, maledetti balli! l che i nostri mariti perdono la testa e spendono tutto lo stipendio con le donne perdute!

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Donne perdute come te, Pierrette!

TUTTE LE DONNE - (tranne le quattro giovani) Non si vergogna, Angline Sauv, a frequentare un posto simile?

RHEAUNA BIBEAU - Angline! Il night l'inferno!

PIERRETTE GUERIN - (ridendo fortissimo) Se l'inferno somiglia al night dove lavoro io, a me non mi dispiace per niente l'idea di andarci a passare l'eternit!

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Zitta, Pierrette! il diavolo che parla per bocca tua!

LINDA LAUZON, GINETTE MENARD, LISE PAQUETTE - Il diavolo? Ma via! ora che vi aggiornate. Il night, non la fine del mondo. Certo mica peggio che da altre parti. E poi ci si diverte! Ci si diverte, nei night!

LE ALTRE DONNE - Ah! Giovent cieca! Giovent cieca! Vi perderete, povere ragazze, vi perderete, e verrete a piangere tra le nostre braccia, dopo. Ma sar troppo tardi! Sar troppo tardi! Attente! State attente a questi posti maledetti! Non sempre ci si accorge di cadere, ma poi quando ci si rialza, troppo tardi!

LISE PAQUETTE - Troppo tardi! troppo tardi! Dio mio, troppo tardi!

GERMAINE LAUZON - Spero almeno che andr a confessarsi, Angline Sauv!

ROSE OUIMET - La vedo che va a fare la comunione tutte le domeniche mattina ... Fare la comunione con un peccato cos sulla coscienza!

GABRIELLE JODOIN - Un peccato mortale!

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Quante volte ce l'hanno ripetuto che metter piede in un night, gi peccato mortale!

ANGELINE SAUVE - Basta! State zitte e ascoltatemi!

LE DONNE - Mai! Lei non ha scuse!

ANGELINE SAUVE - Rhauna, ascoltami almeno tu! Siamo vecchie amiche, viviamo insieme da trentacinque anni! Ti voglio bene, ma a un certo momento ho anche voglia di vedere dell'altra gente! Lo sai come sono fatta! Che mi piace divertirmi! Sono cresciuta sui gradini della chiesa, e ho voglia di vedere qualcosa d'altro! Si pu andare nei night senza fare niente di male. Son quattro anni che ci vado, e non ho mai fatto niente di brutto! La gente che ci lavora, l dentro, non peggio di noialtre. E io ho voglia di conoscere gente! Non ho mai riso in vita mia, Rhauna!

RHEAUNA BIBEAU - Non ci sono solo i night per ridere! Sei su una brutta strada, Angline! Promettimi che non ci tornerai pi!

ANGELINE SAUVE - Senti, Rhauna, non posso. Mi piace andarci, capisci che mi piace?

RHEAUNA BIBEAU - O me lo prometti, o altrimenti non ti parlo pi! Scegli! O il night, o me! Se tu sapessi la pena che mi fai! La mia migliore amica! Una adescatrice da night! Pensa alla figura che ci fai, Angline! Per chi ti deve prendere la gente, quando ti vede entrare l dentro? E soprattutto poi dove lavora Pierrette! Non c' un buco peggio di quello. Non ci devi tornare mai pi, Angline! Capito? Altrimenti finita tra noi. Ti dovresti vergognare!

ANGELINE SAUVE - Non mi puoi chiedere di non tornarci pi, Rhauna. E dai, rispondimi!

RHEAUNA BIBEAU - Io non ti parlo pi, finch non hai promesso!

La luce ridiventa normale. Angline si siede in un angolo, Pierrette Gurin la raggiunge.

ANGELINE SAUVE - Cosa diavolo ti ha preso di venire qui, stasera?

PIERRETTE GUERIN - Lasciale dire. Gli piace fare dei melodrammi. In fondo lo sanno benissimo che non ci fai niente di male, al night. Fra cinque minuti se lo sono bell'e dimenticato.

ANGELINE SAUVE - Tu credi? E Rhauna, con lei come la metti? Tu credi che arriver a perdonarmi? E la signora de Courval, che si occupa delle attivit ricreative della parrocchia, ed la presidentessa della Supplica a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso! Pensi che mi parler ancora? E le tue sorelle, che non ti possono soffrire proprio perch lavori in un night! Lo so che non c' pi niente da fare! Niente! Niente!

GERMAINE LAUZON - Pierrette!

PIERRETTE GUERIN - Senti, Germaine, Angline sta male, e allora cerchiamo almeno di non litigare! Sono venuta per vedervi e poi per attaccare i punti, e intendo restare! Non ho mica la lebbra, io. Lasciaci stare, tutt'e due, che ci mettiamo in un angolino! Dopo, se vuoi, non torner mai pi ... Ma ora non posso lasciare Angline da sola cos!

ANGELINE SAUVE - Puoi andartene, se vuoi, Pierrette ...

PIERRETTE GUERIN - No, io rimango!

ANGELINE SAUVE - Va bene, allora, sono io che me ne vado.

LISETTE DE COURVAL - Se potessero andarsene tutte e due!

Angline si alza.

ANGELINE SAUVE - (a Rhauna) Tu vieni? (Rhauna Bibeau non risponde) Va bene, d'accordo. Lascer la porta senza catenaccio. (Si dirige verso l'uscita. Buio. Proiettore su Angline Sauv) facile giudicare la gente. facile giudicare la gente ma bisogna conoscere tutt'e due le facce della medaglia. Le persone che ho incontrato in quel night, sono i miei migliori amici. Nessuno era mai stato cos gentile con me, prima. Neanche Rhauna. Con loro, mi diverto; con loro, rido! Sono stata cresciuta dalle suore della parrocchia che facevano quel che potevano, poverette, ma non sapevano niente della vita. Ho imparato a ridere a cinquantacinque anni. Vi rendete conto? Ho imparato a ridere a cinquantacinque anni! E per un caso, poi. Perch Pierrette una sera mi ha portata nel suo night. Io non ci volevo andare. Mi ha dovuta tirare per la manica della giacca! Ma appena sono arrivata l, ho capito cosa voleva dire aver passato tutta la vita senza mai divertirsi un po'. Non tutti si divertono nei night, ma, a me piace. Certo che non vero che prendo solo una coca quando ci vado! chiaro che mi faccio una bevuta! Me ne prendo molto poco, ma mi mette allegria lo stesso. Non faccio del male a nessuno, se mi pago due o tre ore di piacere a settimana. Ma doveva succedere un giorno o l'altro, lo sapevo che prima o poi mi avrebbero scoperta. Lo sapevo. Cosa faccio, ora, mio Dio, cosa faccio? (Pausa) Dio santo! Eppure si dovrebbe avere il diritto di divertirsi un po', nella vita! (Pausa) Mi son sempre detta che se qualcuno mi scopriva, smettevo di andare al night ... ma non so se sar capace di farcela. E Rhauna non lo accetter mai. (Pausa) Dopo tutto, Rhauna conta pi di Pierrette. (Lungo sospiro) finita la vacanza.

Esce. Proiettore su Yvette Longpr.

YVETTE LONGPRE - Era la festa di mia cognata Fleur-Ange la settimana passata. Hanno fatto un bel party. Eravamo una vera banda. Logicamente, c'era la famiglia di lei, eh! Suo marito, Oscar David, lei, Fleur-Ange David, e i loro sette figli: Raymonde, Claude, Lisette, Fernand, Ral, Micheline e Yves. Poi c'erano i genitori di suo marito: Aurle David, e la moglie, Oza David. Poi c'era la madre di mia cognata, Blanche Tremblay. Suo padre non c'era, perch morto ... E inoltre c'erano tutti gli altri invitati: Antonio Fournier, e sua moglie Rita; c'era Germaine Gervais, Wilfrid Gervais, Armand Gervais, Georges-Albert Gervais, Louis Thibault, Rose Campeau, Daniel Lemoyne e sua moglie Rose-Aime, Roger Joly, Hormidas Guay, Simonne Laflamme, Napolon Gauvin, Anne-Marie Turgeon, Conrad Joannette, La Liasse, Jeannette Landreville, Nina Laplante, Robertine Portelance, Gilberte Morrissette, Laura Cadieux, Rodolphe Quintal, Willie Sanregret, Lilianne Beaupr, Virginie Latour, Alexandre Thibodeau, Ovila Garipy, Romo Bacon e sua moglie Juliette; Mimi Bleau, Pit Cadieux, Ludger Champagne, Rosaire Rouleau, Robert Chabot, Antonio Simard, Alexandrine Smith, Philmon Langlois, Eliane Meunier, Marce! Morel, Grgoire Cinq-Mars, Thodore Fortier, Hermine Hroux, e poi noialtri, mio marito Euclide, e io. Beh, insomma, pi o meno li ho detti tutti, credo ...

Si accendono le luci.

GERMAINE LAUZON - Via, si continua allora?

ROSE OUIMET - Diamoci da fare! Su un po' di allegria!

DES-NEIGES VERRETTE - Ne abbiamo fatti mica male, eh? Guardate, quanti ne ho gi incollati io ...

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Pi quelli che ha rubato ...

LISETTE DE COURVAL - Me li passa un po' di punti, signora Lauzon?

GERMAINE LAUZON - Ah! S... Certo ... Eccone un bel mucchietto!

RHEAUNA BIBEAU - Angline! Angline! Non possibile!

LINDA LAUZON - (a Pierrette) Ciao, zia!

PIERRETTE GUERIN - Ciao, allora come va?

LINDA LAUZON - Ah! Insomma ... Litigo sempre con mia madre, mi sono proprio rotta! Siamo sempre l a rimbeccarci per niente. Eh! Se me ne potevo andare!

GERMAINE LAUZON - I ritiri spirituali cominceranno tra poco, noh?

ROSE OUIMET - E s, eh! Ce l'han detto a messa, domenica scorsa.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Spero che non ci sar lo stesso prete dell'altr'anno ...

GERMAINE LAUZON - Davvero! Non mi piaceva niente, quello! Era noioso da morire!

PIERRETTE GUERIN - Comunque, chi ti vieta di andartene! Puoi venire a stare da me ...

LINDA LAUZON - Non ci pensare nemmeno! Stai sicura che non mi guarderebbe pi in faccia!

LISETTE DE COURVAL - No, non viene lo stesso quest'anno ...

DES-NEIGES VERRETTE - Ah? E chi viene allora?

LISETTE DE COURVAL - Un certo abate Rochon. Dice che eccezionale! L'abate Gagn, l'altro giorno, mi diceva giustappunto che uno dei suoi migliori amici ...

ROSE OUIMET - (a Gabrielle) Eccola che ricomincia con il suo abate Gagn. Ce ne avremo per tutta la notte, figurati! Sembra quasi che ci fa l'amore! L'abate Gagn di qui, l'abate Gagn di l ... Beh, a me, questo abate Gagn non mi piace proprio niente ...

GABRIELLE JODOIN - Neanche a me! un po' troppo di moda. Va bene occuparsi degli svaghi per la parrocchia, ma per quanto non si deve dimenticare che un prete! Un uomo di Dio!

LISETTE DE COURVAL - S, tanto un sant'uomo ... Lei dovrebbe conoscerlo, signora Dubuc, gli piacerebbe un mucchio ... Quando parla lui, come fosse Dio in persona che ci parla!

THERESE DUBUC - Non esageriamo ...

LISETTE DE COURVAL - Glielo dico davvero! I bambini lo adorano ... Gi, cosa mi viene in mente ... I bambini della parrocchia organizzano una serata ricreativa, tra un mese. Spero che verrete tutte quante, sar una serata straordinaria! gi da un bel po' di tempo che si esercitano in questi svaghi ...

DES-NEIGES VERRETTE - Che cosa faranno, di preciso?

LISETTE DE COURVAL - Ah, sar bellissimo! Ci saranno numeri di ogni tipo. Il bambino della signora Gladu canter ...

ROSE OUIMET - Ancora? Quanto rompe, quello l ... Io mi sono proprio stufata di sentirlo! E poi, da quando andato in televisione, sua madre non appoggia pi il piede per terra! Crede di essere una diva!

LISETTE DE COURVAL - Ma canta talmente bene, il piccolo Raymond!

ROSE OUIMET - S... Io trovo che sembra un po' troppo una ragazzina, con quella boccuccia a culo di pollo ...

GABRIELLE JODOIN - Rose!

LISETTE DE COURVAL - Diane Aubin presenter una dimostrazione di nuoto acquatico ... Faremo la festa accanto alla piscina comunale, sar una cosa di grande bellezza ...

ROSE OUIMET - E ci saranno dei premi di partecipazione?

LISETTE DE COURVAL - Certo, ci mancherebbe! E poi la serata finir con una grande Tombola!

LE ALTRE DONNE - (tranne le quattro giovani) Una tombola!

OLIVINE DUBUC - Tombola!

Buio. Quando si riaccendono le luci, le nove donne sono in piedi sul proscenio.

LISETTE DE COURVAL - Ode alla Tombola!

OLIVINE DUBUC - Tombola!

Mentre Rose, Germaine, Gabrielle, Thrse e Marie-Ange recitano "l'ode alla Tombola", le altre quattro donne gridano in contrappunto i numeri della Tombola in maniera molto ritmata.

GERMAINE LAUZON, ROSE OUIMET, THERESE DUBUC, GABRIELLE JODOIN, MARIE-ANGE BROUILLETTE - A me mi va tanto la Tombola! A me la Tombola mi fa impazzire! A me niente al mondo piace pi della Tombola! Quasi tutti i mesi ne facciamo una, in parrocchia. Io mi preparo due giorni prima, sono agitata, non mi tiene pi nessuno, penso solo a quello. Poi quando arriva il gran giorno, mi eccito talmente che in casa non son pi capace di far niente! Ecco ecco, arriva il gran giorno, mi metto in tiro, neanche un terremoto mi pu impedire di andare a giocare! A me mi va tanto la Tombola! A me la Tombola mi fa impazzire! A me niente al mondo piace di pi della Tombola! Si arriva, ci si leva il cappotto, si entra di corsa nella stanza dove si gioca. A volte la sala, svuotata dalla padrona di casa, a volte invece la cucina, a volte addirittura una camera da letto. E allora ci si sistema ai tavoli, si distribuiscono le cartelle, si danno a gratis i fagioli, e si comincia! (Le donne che gridano i numeri continuano da sole per qualche secondo) Allora si pu dire solo che divento matta! Dio mio, che cosa eccitante! Sono tutta scombussolata, ho le scalmane, capisco un numero per l'altro, metto i fagioli al posto sbagliato, faccio ripetere i numeri a quella che li urla, sono stravolta! A me mi va tanto la Tombola! A me la Tombola mi fa impazzire! A me niente al mondo piace di pi della Tombola! Il giro finisce! Ho tre possibilit. il 14 che mi manca! il 14 che mi occorre! il 14 che voglio! Il 14! Il 14! Guardo le altre ... Cavolo, sono al mio stesso punto! Come faccio ora? Io devo vincere! Io devo vincere! Io devo vincere!

LISETTE DE COURVAL - 14!

LE CINQUE DONNE - Tombola! Tombola! Ho vinto! Lo sapevo! Non potevo perdere! Ho vinto! Allora, cosa ho vinto?

LISETTE DE COURVAL - Il mese scorso, era il mese dei cani di gesso per tenere ferme le porte. Questo mese, il mese delle pile tascabili!

LE NOVE DONNE - A me mi va la Tombola! A me la Tombola mi fa impazzire! A me niente al mondo piace di pi della Tombola! davvero un peccato che non la si fa pi spesso di cos! Sarei cos felice! Viva i cani di gesso! Viva le pile tascabili! Viva la Tombola!

Luce generale.

ROSE OUIMET - Insomma, a me comincia a venirmi sete!

GERMAINE LAUZON - Dio mio, vero, le bibite! Linda, allora, porta le coche!

OLIVINE DUBUC - Coca ... coca ... s... s... coca ...

THERESE DUBUC - Stia calma, signora Dubuc, anche lei come tutte le altre avr la sua coca! Ma la deve bere per benino, capito? Senza i rigurgiti dell'altra volta, eh!

ROSE OUIMET - A me, mi fa proprio venire i nervi, con questa suocera ...

GABRIELLE JODOIN - Rose, falla finita! Si gi fatto abbastanza casino oggi! Non c' bisogno di altre tragedie.

GERMAINE LAUZON - Su dai, stai tranquilla, per piacere! E incolla! Non fai niente!

Proiettore sul frigo. La scena che segue deve svolgersi "nella porta del frigo".

LISE PAQUETTE - (a Linda) Ti devo parlare, Linda ...

LINDA LAUZON - S, ho capito, me l'hai gi detto al bar ... Ma non il momento ...

LISE PAQUETTE - Faccio svelta. Ma devo assolutamente dirlo a qualcuno. Tu sei la mia migliore amica, Linda, e per questo devi essere la prima a saperlo ... Non ce la faccio pi a tenermelo per me, sto troppo male ... Linda, sono incinta!

LINDA LAUZON - Cosa! Sei pazza? Ma sei sicura?

LISE PAQUETTE - Beh s. Me l'ha detto il dottore.

LINDA LAUZON - Ma cosa vuoi fare?

LISE PAQUETTE - Non lo so! Se tu sapessi come sono scoraggiata! Ai miei non ho ancora detto niente, capisci. Ho troppa paura che mio padre mi ammazza! Quando il dottore me l'ha detto, stavo per sbattermi gi dal balcone!

PIERRETTE GUERIN - Ascolta, Lise ...

LINDA LAUZON - Lei ha sentito?

PIERRETTE GUERIN - S. Sei messa male, figlia mia. Ma ... io forse ti posso aiutare ...

LISE PAQUETTE - Ah, s? E come?

PIERRETTE GUERIN - Beh, conosco un dottore ...

LINDA LAUZON - Non ci pensi nemmeno, zia!

PIERRETTE GUERIN - Andiamo, non c' nessun pericolo! Ne fa due o tre a settimana, quello l!

LISE PAQUETTE - Devo dire che ci avevo anche pensato ... Ma non conoscevo nessuno ... e poi avevo paura di farlo da sola.

PIERRETTE GUERIN - No, quello mai, pericoloso! Ma col mio dottore ... Se vuoi, penso a tutto io. Fra una settimana, sarai a posto.

LINDA LAUZON - Lise, non avrai mica intenzione di accettare! un vero delitto!

LISE PAQUETTE - E cosa altro vuoi che faccia? Dimmi tu un altro sistema per tirarmi fuori. Non posso mica farlo nascere, questo bambino! L'hai visto che fine ha fatto Manon Belair? Anche lei era una ragazza madre. Ora l con un bambino sulle spalle che non sa dove andare a sbattere!

LINDA LAUZON - Il padre non ti pu sposare?

LISE PAQUETTE - Lo sai benissimo che mi ha mollata, dai! sparito tra le nebbie, e di corsa! Belle le promesse che mi aveva fatto! Dovevamo essere felici, insieme. Faceva soldi a palate, e io, come una cretina, ci ho perso la testa. Regali di qua, regali di l, che non la finiva pi. Ah! Per un po' me la son proprio goduta. Cazzo, proprio questo mi doveva capitare! Porca puttana! Sempre la stessa sfiga! Ogni volta a beccarmi un secchio di merda in faccia! Ma voglio uscire da questa miseria. Non ne posso pi di lavorare al Kresge. Voglio arrivare a qualcosa nella vita, capito, voglio arrivare a qualcosa. Voglio avere una macchina, una bella casa, dei bei vestiti. Si pu dire che ho solo le divise del bar, da mettermi addosso, Cristo. Sono sempre stata povera, ho sempre dovuto tirare la cinghia, ma ora deve cambiare, ora basta. Lo so che sono una disgraziata, ma ce la devo fare. Sono venuta al mondo dalla porta di servizio, ma uscir da quella principale. Niente me lo impedir. Niente mi fermer. Dopo me lo dirai tu se non avevo ragione, Linda. Aspetta due o tre anni e vedrai che Lise Paquette diventer qualcuno. Di quattrini, ce ne avr a palate, O.K.?

LINDA LAUZON - Tu cominci male!

LISE PAQUETTE - Appunto, ho fatto un errore e voglio rimediare! Ricomincer tutto daccapo, dopo! Lei, Pierrette lo capisce, vero?

PIERRETTE GUERIN - S, ti capisco. Lo so cos' la voglia di soldi. Prendi me, per esempio, alla tua et sono andata via di casa per far soldi. Ma non ho mica cominciato a lavorare in qualche topaia, io! Macch, sono entrata subito al night. E l, s che ce n'era da far soldi! Cos fra poco, avr anch'io il mio bel malloppo. Johnny me l'ha promesso ...

ROSE OUIMET, GERMAINE LAUZON, GABRIELLE JODOIN - Maledetto Johnny! Maledetto Johnny!

GINETTE MENARD - Insomma cosa succede qui?

LISE PAQUETTE - Niente, niente! (A Pierrette) Ne riparliamo ...

GINETTE MENARD - Di cosa?

LISE PAQUETTE - Oh! Di niente!

GINETTE MENARD - Non me lo vuoi dire?

LISE PAQUETTE - Lasciami in pace, tu, non t'appiccicare.

PIERRETTE GUERIN - Vieni, che continuiamo a parlare ...

GERMAINE LAUZON - Ma arrivano, allora, queste bibite?

LINDA LAUZON - Eccomi, eccomi ...

Si riaccendono le luci.

GABRIELLE JODOIN - Quanto l'hai pagato, Rose, il tuo tailleurino blu?

ROSE OUIMET - Quale?

GABRIELLE JODOIN - Dai, il tailleurino blu col pizzo bianco sul colletto.

ROSE OUIMET - Ah! Quello l... 9 dollari e 98.

GABRIELLE JODOIN - Mi sembrava! Pensa che l'ho visto oggi da Reitman's a 14 dollari e 98 ...

ROSE OUIMET - Sei matta! Lo dicevo io, che l'avevo pagato poco ...

GABRIELLE JODOIN - Figlia di una buona donna! Sei bravissima tu a combinarti i tuoi giri.

LISETTE DE COURVAL - Mia figlia Micheline ha cambiato lavoro, ultimamente. Ora lavora sulle macchine F.B.I.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ah! S? Dice che sono micidiali per i nervi, quelle macchine! Le ragazze che le usano, sono costrette a cambiar lavoro, dopo sei mesi. La figlia di mia cognata Simonne ci ha preso l'esaurimento nervoso, Simonne m'ha chiamata proprio oggi, per raccontarmelo ...

ROSE OUIMET - Dio mio, ora che ci penso, Linda, ti vogliono al telefono.

Linda si precipita al telefono.

LINDA LAUZON - Pronto, Robert? da tanto che aspetti?

GINETTE MENARD - E dai dimmelo!

LISE PAQUETTE - Ti ho detto di no! Quanto sei scocciante. E piantala di starmi appiccicata addosso come una sanguisuga. Lasciami un po' parlare con Pierrette, per piacere. Levati di torno, noiosa!

GINETTE MENARD - Va bene, d'accordo, ho capito! Sei ben contenta di startene con me quando non c' nessuno, ma appena arriva qualcuno, allora ...

LINDA LAUZON - Senti, Robert ... ma s, la quinta volta che ti dico che me l'hanno appena detto! Non colpa mia!

THERESE DUBUC - Tenga, li nasconda, questi, signora Dubuc!

ROSE OUIMET - (a Ginette Mnard che distribuisce la coca cola) Come va a casa tua, Ginette?

GINETTE MENARD - Mah! Sempre uguale ... Si menano dalla mattina alla sera Non una novit. Mamma continua a bere ... Pap si arrabbia Un casino che non finisce mai...

ROSE OUIMET - Povera ragazza ... E tua sorella?

GINETTE MENARD - Suzanne? sempre il genietto di casa! Vanno tutti in visibilio per lei! Solo lei esiste. "Lei una brava ragazza. Devi fare come lei, Ginette. Lei s che riuscita nella vita". Io, non conto. Gli hanno sempre voluto pi bene che a me. Lo so. Ora poi che diventata maestra di scuola, capite, c' poco da ridere!

ROSE OUIMET - Ma dai, via Ginette, che per me esageri un po'.

GINETTE MENARD - So quel che dico. Mia madre non si mai occupata di me. Suzanne sempre la pi bella, Suzanne la pi intelligente. Ce ne ho le scatole piene di sentirlo dire dalla mattina alla sera. Anche a Lise non gliene importa niente di me.

LINDA LAUZON - (al telefono) Porco Giuda, ora mi hai rotto i coglioni! Se non la vuoi capire, cosa vuoi che ti dica? Quando sei di buon umore, richiamami! (Riattacca) Non me lo potevi dire prima che mi volevano al telefono? Me ne ha dette di tutti i colori, per colpa tua, cara la mia zietta!

ROSE OUIMET - Ma proprio cafona! proprio cafona, quella ragazza!

Proiettore su Pierrette Gurin.

PIERRETTE GUERIN - Quando sono andata via di casa, ero innamorata cotta. Non capivo pi niente. C'era solo Johnny che contava per me. Mi ha fatto perdere dieci anni della mia vita, quello stronzo! Ho solo trent'anni e mi sento come una di sessanta! Ogni genere di affari mi ha fatto fare, quell'uomo! E io, cretina che gli davo retta. Gi! Ho lavorato per lui, al night, per dieci anni! Ero bella, attiravo i clienti. Finch durata. Funzionava ... Ma poi ... bastardo, non ce la faccio pi! Mi sbatterei gi da un ponte, ma a chi gliene frega niente! L'unica cosa che mi resta da fare ubriacarmi. Infatti quello che faccio, da venerd. Povera Lise, lei si lamenta che incinta, che nei guai! Ma Dio santo, almeno giovane, lei; gli d l'indirizzo del mio dottore, e tutto si sistema, pu ricominciare daccapo! Io no! Io no! Sono troppo vecchia! Una che ha fatto la vita per dieci anni, non la piglia nessuno! Sono finita! Prova adesso a spiegarglielo alle mie sorelle. Non capiranno! Non so che fine far, non lo so proprio!

LISE PAQUETTE - (dall'altro lato della cucina) Non so che fine far, non lo so proprio! Abortire non uno scherzo! Ne ho sentite tante di storie! Ma farlo per conto proprio, peggio, andr dal dottore di Pierrette. Ah! Perch capitano sempre a me, queste cose? fortunata, lei, Pierrette, che lavora nello stesso night da dieci anni, fa soldi a palate, ha l'amore. Come la invidio! Anche se la sua famiglia non la vuole, almeno lei felice!

PIERRETTE GUERIN - Mi ha buttata via come uno straccio! Basta, finita, fi-ni-ta! Non ti voglio pi vedere! Sei troppo vecchia, ormai, troppo brutta! Fai le valigie, e sgombra! Non ho pi bisogno di te! Quello schifoso non mi ha lasciato un centesimo! Neanche un centesimo di merda! Dopo quello che ho fatto per lui per dieci anni! Dieci anni! Dieci anni per niente! Non basta per ammazzarsi, eh, che ve ne pare? Che fine far io, eh? Che fine far? La cameriera di second'ordine al Kresge, come Lise? Ah, no! Grazie tante! Il Kresge va bene per le principianti e per le madri di famiglia, non per quelle come me! Non so che fine far, non lo so proprio! E poi mi tocca anche di star qui a fare finta di nulla! Non posso dire a Linda e a Lise che sono finita! (Pausa) S... non mi resta altro che bere, ormai ... Fortuna che mi piace ...

LISE PAQUETTE - (a pi riprese, durante il monologo di Pierrette) Ho paura, Dio se ho paura! (Si avvicina a Pierrette e si getta tra le sue braccia) Sei sicura che andr tutto bene, Pierrette? Sapessi quanta paura ho!

PIERRETTE - (ridendo) Ma s, ma s, andr tutto bene, vedrai, andr tutto bene ...

La luce ridiventa normale.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - (a Des-Neiges) Non si sta pi al sicuro neanche al cinema, ormai! L'altro giorno sono andata a vedere un vecchio film di Eddie Constantine. Mio marito era rimasto a casa. Nel bel mezzo del film, un vecchio ripugnante si viene a sedere accanto a me e comincia a palparmi! Si pu capire com'ero confusa. Ma non importa, mi sono alzata e gli ho mollato una bella borsettata in faccia!

DES-NEIGES VERRETTE - Ha fatto proprio bene. Io, mi porto sempre dietro uno spillone, quando vado al cinema. Non si sa mai cosa pu succedere. E il primo che si azzarda a toccarmi ... Ma non mi mai capitato di usarlo.

ROSE OUIMET - Sono calde le tue coche, Germaine.

GERMAINE LAUZON - Quando che la smetterai di criticare, eh? Quand' che la smetterai?

LISE PAQUETTE - Linda, hai una penna e un foglio?

LINDA LAUZON - Per favore, Lise, non lo fare!

LISE PAQUETTE - So io cosa devo fare! Ho deciso e nessuno mi pu far cambiar idea!

RHEAUNA BIBEAU - (a Thrse) Ma cos' che sta facendo, lei?

THERESE DUBUC - Zitta! Non gridi cos e faccia lo stesso! Due o tre album, non se ne accorge nessuno.

RHEAUNA BIBEAU - Ma io non sono una ladra!

THERESE DUBUC - Andiamo, signorina Bibeau, non si tratta di rubare. Lei li ha avuti per niente, questi punti! E poi ce ne ha un milione! Un milione!

RHEAUNA BIBEAU - Sono quanti sono! Ci ha invitate qui per venire a incollare i punti, e non un buon motivo per derubarla.

GERMAINE LAUZON - (a Rose) Di cosa stanno parlando, quelle due l? Non mi piacciono quelle che trafficano sottobanco.

Si avvicina a Rhauna e Thrse.

THERESE DUBUC - (vedendola arrivare) Hmmm... preciso ... aggiunge due tazze d'acqua e poi mescola.

RHEAUNA BIBEAU - Cosa? (Accorgendosi di Germaine) Ah, s! Mi dava una ricetta!

GERMAINE LAUZON - Una ricetta di cosa?

RHEAUNA BIBEAU - Bign!

THERESE DUBUC - Budino al cioccolato!

GERMAINE LAUZON - Beh, mettetevi un po' d'accordo, budino o bign! (Torna da Rose) Te l'ho detto Rose che succedono cose poco chiare, qui stasera.

ROSE OUIMET - (che ha appena nascosto alcuni album nella sua borsetta) Macch. Ma no ... Sei tu che ti fai delle idee ...

GERMAINE LAUZON - Mi sembra che Linda sta un po' troppo con sua zia Pierrette! Linda, vieni qui ...

LINDA LAUZON - Un attimo, mamma ...

GERMAINE LAUZON - T'ho detto di venire qui! Non fra due ore, subito!

LINDA LAUZON - Va bene. Non t'arrabbiare sempre per niente. Che cosa c' qui, allora?

GABRIELLE JODOIN - Sta un po' con noi... Sei rimasta mica male con tua zia ...

LINDA LAUZON - E allora? Cosa c' che non va?

GERMAINE LAUZON - Ma che cos'ha tanto da chiacchierare con la tua amica Lise?

LINDA LAUZON - Mah ... niente ...

GERMAINE LAUZON - Rispondi per bene, quando ti si parla!

GABRIELLE JODOIN - Lise ha scritto qualcosa, un momento fa.

LINDA LAUZON - Era un indirizzo ...

GERMAINE LAUZON - Non mi dire che ha preso l'indirizzo di Pierrette! Se vengo a sapere che sei stata da tua zia, te poi i conti li fai con me, ci siamo capiti?

LINDA LAUZON - Ma lasciami in pace! Sono abbastanza grande per sapere quello che devo fare!

Ritorna da Pierrette.

ROSE OUIMET - Forse non sono affari miei, Germaine, ma ...

GERMAINE LAUZON - Cosa, allora cosa c' ancora?

ROSE OUIMET - Tua figlia Linda su una strada molto pericolosa ...

GERMAINE LAUZON - Lo so anche troppo bene. Ma tu non te ne preoccupare, Rose, che ci penso io! Vedrai che ci torna sulla strada giusta, e senza batter ciglio! E la Pierrette, l'ultima volta che mette piede qui dentro! Te la sbatto fuori io, dritta dritta e pulito pulito con un bel calcio in culo!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ci avete fatto caso, com' ingrassata negli ultimi tempi la figlia della signora Bergeron?

LISETTE DE COURVAL - S, che l'ho notato ...

THERESE DUBUC - (insinuante) Strano, vero? Ingrassa solo di pancia.

ROSE OUIMET - Le ciliege quest'anno son maturate prima del tempo!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - E cerca anche di nasconderlo ... Ma ora si comincia a vedere un po' troppo.

THERESE DUBUC - Ora capisco. Ma chi che gliel'avr fatto questo regalino, eh?

LISETTE DE COURVAL - Sar stato il suo patrigno ...

GERMAINE LAUZON - Non mi meraviglierei per niente. Gli sta dietro da quando ha sposato sua madre!

THERESE DUBUC - Pensate che casino ci dev'essere in quella casa! Povera Monique, cos giovane ...

ROSE OUIMET - S, ma bisogna anche dire che lei se l' andata a cercare. Per vestirsi come si veste, bisogna essere una poco di buono! A me, l'estate passata, se ve lo devo dire, mi metteva in imbarazzo. E non sono mica una bigotta. Ve li ricordate i suoi calzoncini, quelli corti rossi ... com'erano? L'ho sempre detto che andava a finire male, Monique Bergeron. Ha il diavolo in corpo, quella ragazza. un'indemoniata. Del resto, rossa. Hanno un bel dire nei film francesi che le ragazze madri sono da compatire, per me, io non lo credo proprio!

Lise Paquette fa l'atto di alzarsi.

PIERRETTE GUERIN - Dai, lascia correre, Lise!

ROSE OUIMET - Sentite un po', non ci si lascia intrappolare cos! Non parlo di quelle che si fanno violentare, che diverso; ma le ragazze normali che si ritrovano con un figlio, quelle proprio non so cosa c' da compatirle. colpa loro! Fate che la mia Carmen non mi arrivi conciata a quel modo, perch la scaravento gi dalla finestra, e senza starci a pensare. Ma non c' pericolo che gli succeda, fin troppo perbene, se per questo! No, per me, le ragazze madri sono delle buone a niente e pure delle viziose che corrono dietro agli uomini! Mio marito le chiama le tirapiselli!

LISE PAQUETTE - Se non la pianta subito, io l'ammazzo!

GINETTE MENARD - Perch? Per me io trovo che ha ragione.

LISE PAQUETTE - E tu cosa aspetti a andar fuori dalle palle?

PIERRETTE GUERIN - Ci vai gi pesante, Rose!

ROSE OUIMET - Si sa, te ci devi essere abituata, chiss quante ne vedi di storie del genere. Non c' pi niente che ti sorprende. Ti dovr sembrare normale. Ma a noialtre no. C' sempre modo di evitare ...

PIERRETTE GUERIN - (ridendo) S, vero che il modo c'. La pillola anticoncezionale, per esempio ...

ROSE OUIMET - Vedi che con te non si pu parlare? Non questo che volevo dire. Lo sai che non sono mica per l'amore libero, io. Sono cattolica! Resta pure nel tuo mondo e noi lasciaci in pace. Brutta zoccola!

LISETTE DE COURVAL - Trovo nondimeno che lei esageri, signora Ouimet. A volte le ragazze che si fanno impegolare, non sempre ne hanno colpa.

ROSE OUIMET - Certo, lei il tipo che crede a tutto quello che gli raccontano nei film francesi.

LISETTE DE COURVAL - Perch, che cos'ha contro i film francesi, mi scusi?

ROSE OUIMET - Niente, ma mi piacciono di pi quelli inglesi, tutto qui! I film francesi sono troppo realisti, troppo esagerati. Non bisogna mica credere a tutto quel che dicono. Nei film, le ragazze madri fan sempre pena senza un motivo, non mai colpa loro! Ne conosce, lei, di casi cos? Io nessuno! Un film un film, e la vita la vita!

LISE PAQUETTE - Ora l'ammazzo io, quella baciapile! Brutta stronza che non altro! Ha il coraggio di sparare giudizi su tutti e non capisce un cazzo ... La sua Carmen, proprio quella, io la conosco bene, la sua Carmen e vi assicuro che non vale una cicca! Perch non si guarda un po' dentro casa, invece di tirare merda in faccia a tutti!

Proiettore su Rose Ouimet.

ROSE OUIMET - S, la vita la vita, e non ci sar mai nessun maledetto film francese che riuscir a descriverla. Ah! facile per un'attrice far compassione in un film! Lo credo bene. Quando ha finito di lavorare, la sera, se ne torna nella sua reggia da centomila carte, e si sdraia in un letto grande due volte la mia camera! Ma noialtre, quando ci svegliamo la mattina ... (Pausa) Quando io mi sveglio, la mattina, lui sempre l che mi guarda ... Mi aspetta. Tutte le mattine che Dio comanda, lui si sveglia prima di me, e mi aspetta. E tutte le sere che Dio comanda, va a letto prima di me, e mi aspetta. sempre l, sempre addosso a me, appiccicato come una sanguisuga! Porca puttana! Questo non lo dicono, nei film, per esempio! E no, son cose che non si dicono, queste! Che una donna costretta a sopportare un porco per tutta la vita perch ha avuto la disgrazia di dire "s" una volta, questo non interessa a nessuno! Ma Dio santo, molto pi triste di tanti film! Perch questo continua per tutta la vita! (Pausa) Me ne sono pentita, eh, se me ne sono pentita! Mai mi dovevo sposare! Dovevo gridare "no" a squarciagola, e rimanere zitella! Almeno adesso me ne stavo in pace! A quell'epoca ero un'ingenua, e non sapevo quello che mi aspettava! Io, scema, pensavo solo alla "Santa Unione del Matrimonio"! Bisogna essere delle bestie per crescere i figli in un'ignoranza simile, bisogna proprio essere delle bestie! Beh, ma la mia Carmen non si far fregare cos, chiaro? Perch io, alla mia Carmen, da un pezzo che gliel'ho detto cosa sono, gli uomini! Non potr dirlo lei che non l'avevo avvertita! (Sul punto di piangere) E non far la fine mia, a quarantaquattro anni, con un ragazzino di quattro in collo e un porco di marito che non vuol capire niente e che esige il suo debito due volte al giorno, trecentosessantacinque giorni all'anno! Quando arrivi a quarant'anni e ti accorgi che non hai niente dietro di te e niente davanti a te, ti viene voglia di piantare l tutto e ricominciare daccapo! Ma le donne, non lo possono fare ... Le donne, sono l incastrate a vita per la gola, e ci resteranno fino alla fine!

Piena luce.

GABRIELLE JODOIN - Comunque, a me i film francesi piacciono. Ma davvero. Sono troppo bravi a fare quei bei film tristi, loro. Ci mettono poco, loro, a farmi frignare. E poi va detto che i francesi sono molto pi belli dei canadesi. Dei veri pezzi d'uomo!

GERMAINE LAUZON - Ah, no, un momento, per carit. In questo ti sbagli!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - I francesi, son tutti dei culi bassi che non mi arrivano neanche alla spalla! E perdipi effemminati! Con quell'aria da donne!

GABRIELLE JODOIN - Scusate ma ci sono anche quelli che sono uomini! E molto pi uomini dei nostri poveri mariti!

GERMAINE LAUZON - Che discorsi, se prendi per esempio i nostri mariti! Qua si fa di ogni erba uno sfascio! Coi nostri mariti chiaro che dura, ma prendi i nostri attori, dai, sono belli e bravi come qualsiasi francese di Francia!

GABRIELLE JODOIN - Comunque io a Jean Marais non ci sputerei sopra! Quello s che un uomo!

OLIVINE DUBUC - Coca ... coca ... ancora ... Coca ...

THERESE DUBUC - Stia zitta un momento, signora Dubuc!

OLIVINE DUBUC - Coca! Coca!

ROSE OUIMET - Ah, la faccia stare un po' zitta, non si pu neanche incollare in pace! Dagli una coca, Germaine, cos gli tappi un po' la bocca ...

GERMAINE LAUZON - Mi sa che non ce n' pi!

ROSE OUIMET - Dio santo, che poche ne avevi comprate! Siamo proprio al risparmio!

RHEAUNA BIBEAU - (rubando i punti) In fondo, me ne mancano solo tre, per avere il portaspazzatura cromato.

Entra Angline Sauv.

ANGELINE SAUVE - Buonasera ... (A Rhauna) Sono tornata ...

LE ALTRE - (in modo secco) Buonasera ...

ANGELINE SAUVE - Sono andata dall'abate di Castelneau ...

PIERRETTE GUERIN - A me non mi ha neanche guardata!

DES-NEIGES VERRETTE - Cosa vorr adesso dalla signorina Bibeau?

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Io sono sicura che viene qui a chiedergli perdono. In fondo, la signorina Sauv una brava persona, una donna che sa capire le buone ragioni. Vedr che tutto si sistema per il meglio.

GERMAINE LAUZON - Intanto vado a vedere quanti album abbiamo fatto.

Le donne si alzano di scatto. Gabrielle Jodoin esita, poi ...

GABRIELLE JODOIN - Ah, Germaine, ho dimenticato di dirti una cosa! Ti ho trovato una bustaia! La signora Angline Giroux! Vieni qui che ti dico!

RHEAUNA BIBEAU - Lo sapevo che saresti tornata, Angline! Sono proprio contenta. Vedrai, pregheremo insieme, e il buon Dio dimenticher tutto molto presto! Non mica uno stupido, lo sai, il buon Dio!

LISE PAQUETTE - Hai ragione, Pierrette, che hanno fatto pace!

PIERRETTE GUERIN - Ce ne ho le palle piene!

ANGELINE SAUVE - Intanto vado a salutare Pierrette, e glielo spiego ...

RHEAUNA BIBEAU - No, meglio che non gli parli pi! Stai con me e lasciala stare! finita, questa storia!

ANGELINE SAUVE - Va bene, come vuoi tu.

PIERRETTE GUERIN - Allora cos. Ha vinto lei! Cosa ci sto a fare qui, io, sono proprio schifata. Mi tolgo subito dalle palle!

GERMAINE LAUZON - Sei stata molto carina, Gaby. Cominciavo a disperare, capisci. Un busto non me lo posso far fare dalla prima che capita. Ci vado la settimana prossima. (Si dirige verso la cassa con gli album. Le donne la seguono con lo sguardo) Dio santo, ma tutto qui! Dove sono finiti tutti gli altri album? Ce ne sar una decina in fondo alle casse! Forse stanno ... ma no, il tavolo vuoto! (Silenzio. Germaine Lauzon guarda tutte le donne) Ma cosa succede qui, insomma?

LE ALTRE - Cio ... hmmm ... non so ... sinceramente ...

Fanno finta di cercare gli album. Germaine si piazza davanti alla porta.

GERMAINE LAUZON - Dove sono i miei punti?

ROSE OUIMET - Su dai, Germaine, cerca meglio!

GERMAINE LAUZON - Nelle casse non ci sono, sul tavolo non ci sono! Voglio sapere dove sono i miei punti!

OLIVINE DUBUC - (tirando fuori i punti nascosti nei suoi vestiti) Punti? Punti ... punti ... (Ride)

THERESE DUBUC - Signora Dubuc, li nasconda ... Ma Cristo, signora Dubuc!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Santa Vergine!

DES-NEIGES VERRETTE - Prega per noi!

GERMAINE LAUZON - Ma ne ha il vestito pieno! Cos' questa storia, ce ne ha dappertutto! Guarda, guarda ... Thrse ... non sar stata lei, spero.

THERESE DUBUC - Ma no, via, gli giuro che non ne sapevo niente!

GERMAINE LAUZON - Mi faccia vedere la borsa!

THERESE DUBUC - Via, Germaine, si fida cos poco di me!

ROSE OUIMET - Germaine, stai esagerando!

GERMAINE LAUZON - Voglio vedere anche la tua di borsa, Rose! Voglio vedere tutte le vostre borse! Di tutta la banda!

DES-NEIGES VERRETTE - Mi rifiuto! la prima volta che mi si manca di rispetto in questo modo!

YVETTE LONGPRE - incredibile!

LISETTE DE COURVAL - Non rimetter mai pi piede qui dentro!

Germaine Lauzon afferra la borsa di Thrse e la apre. Ne tira fuori diversi album.

GERMAINE LAUZON - Eh? Lo sapevo! E mi immagino che la stessa cosa nelle altre borse! Brutte troie maledette, che siete! Non uscirete vive di qui! Vi ammazzo tutte!

PIERRETTE GUERIN - Ti aiuto io, Germaine! una banda di ladre schifose! E mi guardavano con la puzza sotto il naso!

GERMAINE LAUZON - Fatemi vedere tutte le vostre borse! (Strappa la borsetta a Rose) Guarda ... ma guarda! (Prende un'altra borsa) E anche qui. Guarda, e ce ne sono ancora! Anche lei, signorina Bibeau? Ce ne sono solo tre, ma ci sono!

ANGELINE SAUVE - Come, Rhauna! Anche tu!

GERMAINE LAUZON - Tutte! Tutta la banda! Siete tutte delle ladre disgustose!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Lei non se li merita, questi punti!

DES-NEIGES VERRETTE - Perch lei s e noi no?

ROSE OUIMET - Ci hai fatte sbavare anche troppo con il tuo milione di punti!

GERMAINE LAUZON - Ma sono miei questi punti!

LISETTE DE COURVAL - Dovrebbero essere di tutte!

LE ALTRE - S, di tutte!

GERMAINE LAUZON - Ma sono miei! Ridatemeli!

LE ALTRE - Mai!

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Ce ne sono ancora nelle casse, serviamoci!

DES-NEIGES VERRETTE - S, dai!

YVETTE LONGPRE - Mi riempio la borsa!

GERMAINE LAUZON - Piantatela! Non li toccate!

THERESE DUBUC - Tenga, signora Dubuc, ecco. Prenda anche questi.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Venga, signorina Verrette, che qui ce n' un sacco. Mi aiuti.

PIERRETTE GUERIN - Mollateli immediatamente!

GERMAINE LAUZON - I miei punti! I miei punti!

ROSE OUIMET - Dammi una mano, Gaby, che ne ho presi troppi!

GERMAINE LAUZON - I miei punti! I miei punti!

Segue una battaglia furiosa. Le donne rubano pi punti che possono. Pierrette e Germaine cercano di fermarle. Linda e Lise rimangono sedute in un angolo e guardano lo spettacolo senza muoversi. Si sentono delle grida, alcune donne cominciano a picchiarsi.

MARIE-ANGE BROUILLETTE - Quelli l sono miei!

ROSE OUIMET - Bugiarda, sono miei!

LISETTE DE COURVAL - (a Gaby) Me le vuol togliere le mani di dosso?

Cominciano a lanciarsi in testa gli album dei punti. Tutte si servono a pi non posso nelle casse, lanciando punti dappertutto, dalla porta, dalla finestra. Olivine Dubuc cerca di muoversi con la sua sedia a rotelle e intona "O Canada". Alcune donne escono con il malloppo dei punti conquistati. Rose e Gabrielle restano un po' pi a lungo delle altre.

GERMAINE LAUZON - Le mie sorelle! Anche le mie sorelle! (Gabrielle e Rose escono. In cucina rimangono solo Germaine, Linda e Pierrette. Germaine si accascia su una sedia) I miei punti! I miei punti!

Pierrette mette il braccio sulle spalle di Germaine.

PIERRETTE GUERIN - Non piangere, Germaine!

GERMAINE LAUZON - Non mi parlare! Vattene! Tu non sei meglio delle altre!

PIERRETTE GUERIN - Ma ...

GERMAINE LAUZON - Vattene, non ti voglio pi vedere!

PIERRETTE GUERIN - Ma ti ho difesa! Sono dalla tua parte, Germaine!

GERMAINE LAUZON - Vattene! Lasciami in pace! Non mi parlare! Non voglio pi vedere nessuno!

LINDA LAUZON - Sar un lavoraccio mettere tutto a posto!

Pierrette esce lentamente. Anche Linda va verso la porta.

GERMAINE LAUZON - Dio mio! Dio mio! I miei punti! Non mi resta pi niente! Niente! Niente! La mia bella casa nuova! I miei bei mobili! Niente! I miei punti! I miei punti!

Si accascia davanti a una sedia e comincia a raccogliere i punti sparsi qua e l. Piange a calde lacrime. Si sentono tutte le altre donne che da fuori cantano "O Canada". Man mano che l'inno va avanti, Germaine riprende "coraggio" e finisce per cantare "O Canada" con le altre, in piedi, sull'attenti, con le lacrime agli occhi. Una pioggia di punti cade lentamente dall'alto ...

Sipario

    Questo copione è stato visto: