Le porte di Bagdad

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LA CITTA’ ABBANDONATA

LE PORTE DI BAGDAD

Italo Calvino

Azione Scenica per i bozzetti di Toto Scialoja: Porte Cerimoniali, Porte Ritmiche, Porte Trappola. (Le Porte Cerimoniali secondo me dovrebbero stare al centro). Due soli attori che parlano: l’Ottimista e il Pessimista; gli altri (possibilmente sei) sono mimi.

OTTIMISTA

PESSIMISTA

1977

OTTIMISTA: Non c’è città più splendente della nostra Bagdad! Il palazzo del Califfo è fastoso, festoso, sfarzoso, grandioso.

Alle Porte Cerimoniali, azione mimica di Giubilo e feste, per esempio uscita del Califfo da una porta e rientro dall’altra tra squilli di tromba, feste di gala danzanti che si vedono attraverso la porta.

PESSIMISTA: No! La nostra Bagdad è uno strazio. Il palazzo del Califfo incombe sulla città con la sua ombra opprimente, soffocante, deprimente, tracotante.

Alle Porte Cerimoniali, azione mimica di sentinelle come in un assedio, vita di corte sussiegosa e protocollare; la rigida etichetta provoca noia e sbadigli.

OTTIMISTA: Il nostro califfo Harun-el-Rashid, ansioso di conoscere i desideri della popolazione per venire loro incontro, si traveste da mercante insieme al suo Gran Vizir Giafar, per potersi mescolare alla folla della città.

PESSIMISTA: Harun-el-Rashid Non ne può più della noia della vita di corte, e per darsi alla bella vita, scappa travestito insieme al suo degno compare Giafar.

OTTIMISTA: Con gran soddisfazione, il Califfo contempla il viavai della città, alacre e febbrile

Alle Porte Ritmiche, va e vieni con ritmo musicale e movenze leggere slanciate come in una danza. Gli stessi movimenti, ripetuti nelle Porte Trappola, provocano gags grottesche.

PESSIMISTA: Ha proprio poco di che essere soddisfatto. Bagdad è diventata una città di automi che sembrano mossi da un congegno a molla.

Alle Porte Ritmiche, i movimenti si fanno sempre più rigidi e meccanici, fino al parossismo, mentre gli stessi movimenti s’adattano con scattante funzionalità alle Porte Trappola.

OTTIMISTA: Lo sguardo di Harun-el-Rashid non riesce a staccarsi da una giovane danzatrice, come in un sogno felice di via libera e turbinosa.

La danzatrice Fatima entra ed esce con grande leggerezza dalle Porte Ritmiche.

PESSIMISTA: Se s’innamora della ballerina Fatima, il Califfo avrà solo dispiaceri. Alì il ladro è innamorato di Fatima ed è evaso dalla prigione per lei. Fatima invece non vede che per gli occhi del sergente Abdul, il capo dei giannizzeri.

Azione mimica di Alì che scappa dalle Porte Trappola, di Abdul che vuole riprenderlo, di Fatima che sfida le trappole per civettare con Abdul. Come stile mimico, Fatima e Alì appartengono alle Porte Ritmiche; Abdul alle Porte Trappola.

OTTIMISTA: Da quella parte, Harun-el-Rashid non ha niente da temere. Il cuore di Abdul è tutto preso dalla sua passione per l’ostessa Zobeida. Il sergente fa la spola tra il corpo di guardia e la taverna della bella Zobeida.

Anche Zobeida come Abdul appartiene alle Porte Trappola e lo stile-trappola informa i loro movimenti, dentro e fuori di quelle porte.

PESSIMISTA: Zobeida è una donna avida che pensa solo ad attirare clienti nella sua bettola e spillar loro fino all’ultimo quattrino. Il Vizir Giafar, travestito da merciaio ambulante, tenta di farle la corte: si caccerà certo nei guai.

Alle Porte Cerimoniali, azione mimica di sentinelle come in un assedio, vita di corte sussiegosa e protocollare; la rigida etichetta provoca noia e sbadigli.

Giafar e Zobeida nelle Porte Trappola.

OTTIMISTA: Nel fondo del cuore Zobeida è una donna romantica: il suo sogno è farsi rapire da Alì, l’indomabile fuorilegge.

Ronda generale attraverso tutte le porte: Fatima insegue Abdul, Abdul insegue Zobeida, Zobeida insegue Alì, Alì insegue Fatima; intanto Harun-el Rashid e Giafar travestiti da mercanti inseguono l’uno Fatima, l’altro Zobeida.

PESSIMISTA: Ma ecco che il sergente Abdul sembra lasciarsi prendere nel vortice della danza di Fatima. Le parla all’orecchio… Quale diabolico intrigo sta tendendo…?

OTTIMISTA: Finalmente Zobeida sembra aver attratto l’inafferrabile Alì nelle sue reti… Lui le sussurra all’orecchio… forse il groviglio sta per sciogliersi.

PESSIMISTA: Abdul ha giurato a se stesso di riuscire a riacchiappare Alì e rinchiuderlo in prigione. Spera gli serva da esca per far cascare il ladro nelle sue mani come una pesca matura. Quanto ad Alì, sogna di compiere il furto più clamoroso della sua vita: derubare Abdul, il capo delle guardie in persona, e lasciarlo con la sola camicia indosso! Per questo si tiene buona Zobeida, sapendo che il sergente le zonza sempre intorno…

OTTIMISTA: Io vedo invece che tanto Harun quanto Giafar stanno facendo progressi lenti ma sicuri nel conquistare l’attenzione delle loro belle. Harun ha un appuntamento con Fatima per mostrarle le sue collane di perle. Giafar è atteso da Zobeida all’osteria con i suoi scialli di pizzo.

PESSIMISTA: Ma Abdul sta appostato in attesa che Alì gli capiti a tiro.

OTTIMISTA: E Alì intanto s’è nascosto per sorprendere Abdul…

PESSIMISTA: Ecco Harun incappucciato che va a bussare da Fatima con i suoi gioielli…

OTTIMISTA: Ecco Giafar incappucciato che va a bussare da Zobeida con le sue mercanzie…

PESSIMISTA: Abdul piomba su Harun e gli mette le manette, credendo d’aver arrestato Alì!

OTTIMISTA: Alì deruba Giafar e lo lascia in camicia credendo d’essersi vendicato d’Abdul!

PESSIMISTA: Ecco il Califfo in prigione come un ladro e il Gran Vizir spogliato d’ogni suo avere!

OTTIMISTA: A Bagdad, chiunque subisca un’ingiustizia non ha che da rivolgersi al Califfo e al suo Vizir!

PESSIMISTA: Ma come fa se… Se, se, ma, ma, però… Le cose non potrebbero andare peggio nella città di Bagdad!

OTTIMISTA: Se le cose non possono andare peggio, dovranno andare meglio! Ecco che nel palazzo del Califfo tutti cominciano ad accorgersi che manca qualcosa…

PESSIMISTA: Non c’è più il Califfo! Non c’è più il Vizir! Dov’è finito il Califfo? Dov’è finito il Vizir?

OTTIMISTA: Con perfetta tempestività si propaga l’allarme. Bisogna trovare il Califfo! Bisogna trovare il Vizir!

PESSIMISTA: Approfittando della confusione il ladro Alì si traveste da Califfo.

OTTIMISTA: Spinto dal suo zelo a servire il paese, il sergente Abdul si proclama Vizir!

PESSIMISTA: Ecco che i due usurpatori s’installano nel palazzo! E cos’è la prima cosa che fanno? Uno invita Fatima, l’altro invita Zobeida.

Fatima e Zobeida fanno il loro ingresso nel palazzo del Califfo.

OTTIMISTA: Ma il vero Harun, ingiustamente imprigionato, chiede d’essere ricevuto a Palazzo per avere giustizia! E il vero Giafar, rimasto in camicia si presenta a Palazzo per denunciare il furto!

PESSIMISTA: Le cose vanno di male in peggio! Adesso il finto Califfo condannerà il vero Califfo al taglio della testa!

OTTIMISTA: No: il finto Vizir, cioè il sergente Abdul, s’accorge che il suo prigioniero non era il ladro Alì!

PESSIMISTA: Però il vero Vizir verrà cacciato via come un accattone molesto!

OTTIMISTA: No: il finto Califfo, cioè il ladro Alì, s’accorge che l’uomo che ha derubato non è il sergente Abdul!

PESSIMISTA: Nessuno è più sicuro d’essere nessuno!

OTTIMISTA: Alì scappa di qua! Abdul scappa di là!

PESSIMISTA: Non si capisce più chi insegue chi.

OTTIMISTA: Il Califfo e Fatima, il Vizir e Zobeida si fanno tanti salamelecchi!

PESSIMISTA: Bagdad non è più l’ambiente d’una volta…

OTTIMISTA: Però è una città piena di movimento, non si può proprio negarlo!