Le quattro frecce magiche

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LE QUATTRO FRECCE MAGICHE

LE QUATTRO FRECCE MAGICHE

di Nadia Ercolani

e i genitori della scuola materna “Biancaneve” – S. Ermete (RN)

Scena: accampamento indiano ( 3 tende, 1 totem); a destra ( o sinistra) un cespuglio, un ruscelletto (finto), degli alberi, un’aiuola dove verrà acceso il fuoco (finto). In un angolo un telo che separa il palcoscenico dalle quinte.

Personaggi: Cavallo scalpitante, Bimba selvaggia, Stella nascente (la madre di Cavallo scalpitante),  Capelli d’argento (lo stregone), Bufalo possente (capo indiano, padre di Bimba selvaggia), Raggio di Luna (moglie di Bufalo possente), Aquila rossa ( il rivale),

Comparse: Alce pazzo, Bisonte infuriato, Luna gialla, Orso, gente del villaggio indiano

I° PARTE – NARRATO E MIMATO

Scena: Accampamento indiano, debole musica di sottofondo

Narratore: C’era una volta un giovane indiano di nome Cavallo scalpitante; egli era il figlio del più forte guerriero della tribù, ma ahimè non aveva purtroppo ereditato dal padre le sue stesse virtù, anzi era per così dire un po’ “imbranatino”, e senza volerlo combinava spesso un sacco di guai.

Infatti una volta, durante la corsa del salto al volo sul cavallo, in cui i giovani indiani dovevano salire sul cavallo in corsa, il povero Cavallo scalciante, invece di infilare una sola gamba sulla groppa del cavallo, le infilò entrambe e piombò con il sedere per terra, paf  (scena)

Un’altra volta invece era convinto che un coyote, che ululava tutta la notte e non lo lasciava dormire, si fosse infilato nella tenda del suo vicino di casa, Bisonte infuriato, così aveva piazzato un laccio davanti all’uscio della sua tenda e si era messo ad aspettarlo; la povera moglie di Bisonte infuriato, Luna gialla, appena uscita di casa, si vide accalappiare al laccio e cadde per terra; ferita e spaventata la malcapitata cominciò ad urlare; per fortuna Cavallo scalpitante riuscì a scappare prima che Bisonte infuriato avesse capito cosa era successo, perché quel giorno Bisonte era veramente infuriato!!! (scena)

Infine una volta addirittura credeva che dietro un cespuglio ci fosse un grosso cinghiale, così scagliò una freccia: altro che cinghiale, era solo Alce pazzo che si era accucciato per leggere il giornalino  del villaggio, e purtroppo si ritrovò una freccia nel sedere, povero Alce pazzo, per il dolore scappò via ululando come un coyote!(scena)…

Insomma il nostro Cavallo scalciante era davvero un “combina-guai” e per questo  non era molto considerato dagli altri giovani del villaggio che spesso lo deridevano e canzonavano. La sua unica amica era Bimba selvaggia, la figlia del capo indiano Bufalo Possente: lei era diversa  dagli altri, perché faceva sempre tutto il contrario di quello che le si diceva. Pensate che  non voleva nemmeno frasi le trecce! Poi , da quando aveva ritrovato il suo cavallino, Vento veloce, aveva anche imparato a cavalcare: una donna indiana a cavallo e per giunta senza trecce! Davvero non si era mai vista! (scena)

Bimba selvaggia e Cavallo scalpitante passavano molto tempo insieme, dall’alba al tramonto, giocavano, si divertivano … ma un giorno accadde qualcosa di strano…

II° PARTE – RECITATO

Scena: Bimba selvaggia si siede vicino al ruscello tutta triste e sconsolata; arriva Cavallo scalciante e si nasconde dietro un cespuglio; per spaventarla le tira un sassolino ma Bimba selvaggia non si muove; allora esce dal nascondiglio e cerca di farle paura.

CAVALLO SCAL. – Buuh!!!

BIMBA SELVAG. – (non si muove)

CAVALLO SCAL.– Augh! Bimba selvaggia, che succede? Vedo il tuo viso scuro come il cielo quando le grosse nuvole nascondono il sole!

BIMBA SELVAG. – Devo darti un brutta notizia!

CAVALLO SCAL. – (si siede accanto a lei) Cos’è successo, dimmi?

BIMBA SELVAG.  – Mio padre non vuole che ci vediamo più!

CAVALLO SCAL. – Beh! E che problema c’è? Tu hai sempre fatto il contrario di quello che dice tuo padre!

BIMBA SELVAG. – Non è così semplice! Io ormai sono grande, sono pronta per diventare una sposa e mio padre ha scelto per me il guerriero più valoroso della tribù…

CAVALLO SCAL  – E… chi sarebbe?

BIMBA SELVAG. – Aquila rossa!

CAVALLO SCAL. – Ah!… ma dimmi una cosa, tu gli vuoi bene?

BIMBA SELVAG. – … Non lo conosco nemmeno!

CAVALLO SCAL. –  E… invece a me …. Mi vuoi bene? (sdolcinato e imbarazzato)

BIMBA SELVAG. – Sì, tu sei simpatico, divertente (sorride)

CAVALLO SCAL. – E allora, se proprio devi sposare qualcuno, perché non sposi me?

BIMBA SELVAG .– No!, non è possibile, mio padre non approverà mai…

CAVALLO SCAL. – Perché?

BIMBA SELVAG.– Perché la figlia del capo tribù deve sempre sposare il più valoroso dei guerrieri, lo sai, è la nostra Legge… e tu, tu non sei affatto un guerriero valoroso

CAVALLO SCAL. – Lo diventerò!

BIMBA SELVAG. - Figurati! L’unica volta che hai colpito un bersaglio, hai centrato il sedere di Alce pazzo!

CAVALLO SCAL. -  Ma io ti prometto…

BIMBA SELVAG.– No! mio padre questa volta ha ragione…(singhiozzando) non possiamo più vederci, addio!! (scappa piangendo)

CAVALLO SCAL. – Devo diventare il più forte dei guerrieri, altrimenti non potrò sposare Bimba selvaggia.

Scena: Cavallo scalpitante torna  alla sua tenda, meditando cosa fare per dimostrare a tutti di essere un grande guerriero; si siede fuori dalla tenda; la mamma, Stella Nascente, esce

STELLO NASCE. – Cavallo scalpitante  che cosa ti è successo? Il tuo viso è buio come il cielo durante la tempesta!

CAVALLO SCAL. – Ho un grosso problema, mamma: devo diventare un grande guerriero e non so come fare…

STELLA NASCE.  – E per quale motivo? Non ti è mai importato molto di questa cosa…

CAVALLO SCAL. – Adesso un motivo c’è! Bufalo possente vuole che Bimba selvaggia si sposi… e il suo sposo sarà il più valoroso guerriero della tribù

STELLA NASCE.  -  E chi sarebbe il fortunato?

CAVALLO SCAL. – Aquila rossa… lo odio! Devo fare qualcosa, ma non so proprio cosa fare…

STELLA NASCE. – Se hai un dubbio, figlio mio… c’è solo una persona che può aiutarti… il saggio del villaggio Capelli d’argento, lui consulterà il grande spirito per te e ti dirà cosa fare…

CAVALLO SCAL.. – Questo si che è un buon consiglio… vado subito da lui… grazie mamma…

(Cavallo scalpitante  si reca dallo stregone del villaggio)

CAPELLI D’ARG. – Augh!  Giovane indiano… quale dilemma ti porta a consultare il Grande spirito?

CAVALLO SCAL.. – Augh! Grande saggio… purtroppo non sono un guerriero valoroso ma vorrei proprio  diventarlo, cosa posso fare… ti prego potente saggio consulta il Grande spirito per me…

(lo stregone consulta il totem)

CAPELLI D’ARG. – Il Grande spirito ha parlato: egli dice che un giovane per diventare un grande guerriero deve affrontare un lungo viaggio…

CAVALLO SCAL. – E dove dovrei andare?

CAPELLI D’ARG. – Dovrai entrare nella foresta, restarci per almeno tre lune e superare tutti gli ostacoli che ti si  presenteranno…

CAVALLO SCAL. – Quali ostacoli?

CAPELLI D’ARG. – Saranno diverse prove: il coraggio, la sopravvivenza, e l’abilità

CAVALLO SCAL. – La foresta?…ma là è buio! … ci sono i coyote…

CAPELLI D’ARG. – Non dovrai mai avere paura! Altrimenti la prova non sarà superata… Il Grande spirito dice di consegnarti queste quattro frecce d’oro che potrai usare una alla volta e per una sola volta, sono magiche e ti aiuteranno ad affrontare le difficoltà … vai figliolo, parti ‘sta sera e torna fra tre lune… augh!

CAVALLO SCAL. – Grazie grande saggio…augh!

 (Cavallo scalciante torna di corsa  alla sua tenda)

CAVALLO SCAL. – Mamma, mamma, devo partire, presto aiutami a preparare le cose che mi servono… (prende una sacca e infila dentro alcuni oggetti)

STELLA NASCE.  – Ma dove devi andare?

CAVALLO SCAL. – Il grande saggio ha detto che devo andare nella foresta, restarci per tre lune e superare  delle prove …

STELLA NASCE. – (visibilmente allarmata)… La foresta? Ma è piena di pericoli… avrai paura…

CAVALLO SCAL – Non temere mamma, è tempo che io dimostri a tutti il mio coraggio e la mia forza, solo così potrò conquistare il cuore di Bimba selvaggia e il rispetto di Bufalo possente

STELLA NASCE – Aspetta! Ecco tieni.. qui c’è della carne secca e una corda… potranno esserti utili…

CAVALLO SCAL. – Grazie mamma, Augh!

III° PARTE – NARRATO/MIMATO

Scena: Cavallo scalciante entra nella foresta; debole musica di sottofondo

Narratore: Così Cavallo scalpitante s’incamminò nella foresta… certo non aveva proprio il cuore tranquillo, sussultava ad ogni minimo rumore, si guardava continuamente le spalle…e soprattutto la notte era terrorizzato dall’ululato dei coyote (rumori e ululato).

Nonostante tutto però i primi giorni passarono tranquillamente, anche perché aveva cibo a sufficienza e sapeva di non essere troppo lontano dal villaggio.

Ma più si addentrava nella foresta e maggiori erano le difficoltà da affrontare, finché arrivò il momento di superare la  prima prova: la sopravvivenza. Il nostro amico aveva infatti terminato le scorte e doveva assolutamente procurarsi del cibo. Dopo ore di appostamento finalmente sopraggiunse un grosso volatile che cominciò a svolazzare sulla sua testa. Le difficoltà a catturarlo non erano poche, per un tiratore maldestro come lui. Scagliò infatti una prima freccia… fiasco! Ne scagliò una seconda… niente… Finalmente si ricordò che aveva le quattro frecce d’oro e decise che era il momento di usare la prima…La prese e la caricò nell’arco…improvvisamente l’arco cominciò a muoversi nella direzione migliore e a tendersi con maggiore forza, Cavallo scalpitante capì immediatamente che i suoi tiri sbilenchi erano dovuti ad una cattiva mira e alla poca forza che imprimeva al lancio. Scagliò la freccia e… centro!… corse a recuperare la sua preda. Da quel giorno Cavallo scalpitante divenne un abilissimo tiratore (scena)

Intanto era passata la prima luna. Una sera però accadde ancora qualcosa di strano: mentre era seduto davanti al fuoco, sentì un rumore insolito che proveniva da poco lontano… ascoltò ancora  e sentì  il rumore ancora più vicino… sembrava un fruscio,  no!.. erano dei passi, e chi poteva essere in quel momento nella foresta? E’ presto detto perché all’improvviso il povero Cavallo scalpitante si trovò di fronte il più grosso orso che avesse mai visto, anche perché era il primo che vedeva… Istintivamente, terrorizzato, corse a nascondersi dietro un albero… poi capì che quel grosso orso altro non era che la sua seconda prova: il coraggio. Si fece forza ed uscì dal nascondiglio ad affrontarlo. Cominciò a tirargli dei sassolini, ma l’orso nemmeno se ne accorse…allora cominciò a spaventarlo con delle boccacce.. niente! Si ricordò infine della freccia, ma mentre prendeva la mira per colpire l’orso la freccia si spostò; scagliò la freccia  e questa andò in direzione del fuoco, Cavallo scalpitante capì che avrebbe dovuto spaventare l’orso con il fuoco e così fece. Quella sera si rese conto che tutte le creature della foresta, anche se spaventose, vanno rispettate e che vanno combattute con le armi solo se attaccano e devi difenderti. Era trascorsa così la seconda luna.(scena)

Ormai il nostro eroe si sentiva forte e non temeva più nulla: aveva imparato a procurarsi del cibo e a convivere con gli animali della foresta; credeva dunque di aver superato tutti gli ostacoli, e invece, mentre si incamminava verso l’uscita della foresta ecco presentarsi una nuova prova: l’abilità.

Il nostro amico infatti si trovò di fronte ad un enorme fiume da attraversare; cominciò ad andare su e giù per vedere quale fosse il punto migliore, ma ovunque l’acqua era alta e piena di rapide: arrivò alla conclusione che non fosse possibile attraversare il fiume né a piedi, né nuotando perché la corrente era troppo forte. Allora pensò alla sua terza freccia, prese la cordicella resistente che aveva nella sacca,  caricò l’arco e si preparò a scagliare la freccia; ma la freccia lo fece ruotare su se stesso tanto che Cavallo scalpitante si trovò a puntare l’arco nella direzione opposta, contro un albero, si apprestò a tirare, ma la freccia non partì, allora cominciò a riflettere poi intuì cosa dovesse fare: doveva legare il cappio opposto all’albero in modo sicuro e poi scagliare la freccia dall’altra parte! Così fece e poi scagliò la freccia: si creò una specie di ponte sul fiume e Cavallo scalciante che ormai era forte e coraggioso salì sopra e iniziò ad attraversare il fiume. Certo l’impresa non fu facile, ma coraggiosamente e caparbiamente ci riuscì. Una volta arrivato dall’altra parte rifletté sul fatto che non bisogna prendere decisioni affrettate di fronte agli ostacoli e occorre sempre per superare le prove di abilità: astuzia, determinazione e coraggio. Erano dunque trascorse le tre lune e finalmente Cavallo scalciante uscì dalla foresta.

IV° PARTE – RECITATO

Scena: Ancora accampamento indiano, stessa musica iniziale

CAVALLO SCAL. - ( arriva nel villaggio) Mamma, sono tornato!

STELLA NASCE. – Figliolo, sono così contenta di vederti…

CAVALLO SCAL. – Ho superato tutte le prove, sono diventato forte e coraggioso, sono un gigantone! e adesso  che sono davvero un guerriero valoroso posso finalmente sposare Bimba selvaggia.

STELLA NASCE. – A questo proposito figlio mio, ho una triste notizia da darti…

CAVALLO SCAL. – Perché ti sei così rattristata mamma? Cosa è successo? Bimba selvaggia è forse malata?

STELLA NASCE – No, no, lei sta bene, è solo che … siccome tutto il villaggio ha saputo del tuo viaggio e nessuno credeva che saresti tornato, il Capo indiano Bufalo possente ha deciso che il matrimonio fra Aquila rossa e Bimba selvaggia si celebrasse al più presto

CAVALLO SCAL – Quando?

STELLA NASCE. – Oggi, al calare del sole, quando gli spiriti sono più propizi.

CAVALLO SCAL.– Sono ancora in tempo per fermarli, andrò a parlare con Bufalo possente…

STELLA NASCE. – Ma ormai è inutile!

CAVALLO SCAL. – Bimba selvaggia deve sapere che sono tornato e che sono diventato un grande guerriero…(si dirige verso la tenda di Bufalo possente)  Bufalo possente… ti prego di darmi ascolto!

BUFALO POSSE. – Chi osa disturbare il grande capo!

CAVALLO SCAL – Sono Cavallo scalpitante…

BUFALO POSSE.– (esce dalla tenda seguito dalla moglie, Raggio di luna e dalla figlia, vestita di bianco e con le  trecce, che sorride a Cavallo scalciante) E così sei tornato! sono contento, gli spiriti ti hanno assistito, Augh!

CAVALLO SCAL. – Augh! Sì, sono tornato, ho attraversato la foresta, ho superato molti ostacoli e sono diventato un valoroso guerriero, adesso posso chiedere in sposa tua figlia

BUFALO POSSE.– Ma ormai è tardi e Bimba selvaggia è già pronta per la sua cerimonia… fra poche ore sposerà  Aquila rossa!

RAGGIO DI LUN. -  (guardando gli occhi subito diventati tristi di Bimba selvaggia) Gli occhi tristi di nostra figlia parlano chiaro, il suo cuore non sorride all’idea di sposare un uomo che poco conosce… da’ una possibilità al guerriero appena ritornato

BUFALO POSSE. – Ma ormai è tutto deciso, è scritto, è la nostra Legge!

RAGGIO DI LUN. – Marito, non permettere che la nostra Legge possa rendere infelice per sempre la nostra bambina, almeno ascolta quello che egli ha da dirti!

BUFALO POSSE.  – D’accordo giovane guerriero, cosa hai da dirmi?

CAVALLO SCAL.– Ti faccio una proposta: vorrei sfidare Aquila rossa ad una gara di tiro con l’arco, chi scaglierà la freccia più lontano, avrà in sposa Bimba Selvaggia…

BUFALO POSSE.  – Un torneo!

BIMBA SELVAG. – Ti prego papà, dagli questa occasione… così potrà dimostrate il suo valore!

BUFALO POSSE.  – Va bene, ma solo se Aquila rossa accetterà la sfida… andate a chiamarlo!

(Aquila rossa arriva)

AQUILA ROSSA -  Augh! grande capo, cosa succede?

BUFALO POSSE.– Cavallo scalpitante, di ritorno dal suo viaggio, ha espresso il desiderio di sfidarti per avere mia figlia in sposa

AQUILA ROSSA  – (ironico) Quale onore!!! E quale gara vorrebbe con me fare?

BUFALO POSSE.– Ha deciso di sfidarti a chi scaglia la freccia più lontano…accetti?

AQUILA ROSSA– (ride) Sì certo che accetto… ma non capisco perché vuole proprio rendersi ridicolo, lo sappiamo tutti che è una schiappa nel tiro dell’arco!

BUFALO POSSE. – Bene, se tu accetti, allora si dia inizio alla gara!

V° PARTE – NARRATO/RECITATO

Narratore: Tutto il villaggio si radunò intorno ai due contendenti; il primo a sostenere la prova fu Aquila rossa, si preparò, calibrò il tiro, e… vai! Scagliò la freccia così lontano che nessuno riuscì a vedere dove fosse caduta. Tutti esultarono! Aquila rossa guardò Cavallo scalpitante con aria di sufficienza (Evviva, eeehhh, bravooo!). A questo punto toccò a Cavallo scalpitante; certo il nostro amico era un po’ preoccupato perché il suo avversario aveva fatto il tiro più fantasmagorico che si fosse mai visto… Per un attimo gli venne un’idea folle: si ricordò che aveva ancora la quarta freccia d’oro,  pensò che se avesse usato quella la sua vittoria sarebbe stata assicurata… poi però pensò che in quel modo non sarebbe stato leale e avrebbe conquistato Bimba selvaggia con l’inganno: lo sapeva bene che questo non era giusto. Così si armò del coraggio conquistato nel viaggio nella foresta, prese una delle sue normali frecce, calcolò bene la direzione, così come aveva imparato, impresse la giusta forza, si mise nella giusta angolazione, ascoltò astutamente la direzione del vento e con determinazione scagliò la freccia… via! Incredibile! Spettacolare! un perfetto tiro ad effetto che seppe sfruttare il vento e che condusse la freccia oltre l’immaginabile!!! Tutti rimasero a bocca aperta (oohhh!). Dopo un attimo di smarrimento, il grande capo indiano parlò:

BUFALO POSSE. – Bene! È innegabile: il vincitore è Cavallo scalpitante…

AQUILA ROSSA – (arrabbiato) Un  momento… grande Bufalo possente… anche se Cavallo scalpitante è il vincitore, non credo egli sia in grado di offrire a tua figlia quello che posso darle io, perché lui è un poveraccio mentre io ho tre cavalli, due giumente e…

CAVALLO SCAL. -  (astutamente) Si è vero, io non ho molto da offrire alla sua bella figlia, ma le voglio bene e questo vale più di tutti i cavalli della tribù. Una cosa però posso offrirle, non ho nulla è vero, ma lo stregone mi ha dato quattro frecce d’oro da utilizzare nel mio viaggio, io ne ho conservata una, volevo usarla adesso per vincere la gara, ma ho preferito farlo con le mie stesse forze ed essere onesto, perciò ora te la offro come dono d’amore giovane e bella Bimba selvaggia (gli porge la freccia d’oro)

BUFALO POSSE. – Bravo Cavallo scalpitante, hai mostrato di essere davvero un guerriero valoroso, hai dimostrato coraggio, lanciando la sfida ad Aquila rossa, hai dimostrato abilità e determinazione vincendo la prova, hai dimostrato di essere onesto e leale, non barando durante il torneo ed infine hai dimostrato di avere sentimenti sinceri, perciò io ti concedo di sposare mia figlia, anzi, dato che è ormai il tramonto e questo è il momento in cui gli spiriti si fanno più lieti, che sia chiamato lo stregone perché il matrimonio sarà celebrato immediatamente

(Tutti esultano, arriva lo stregone)

BIMBA SELVAG. – Un momento… (si scioglie le trecce) così mi sento meglio!

(lo stregone fa una danza e dei canti intorno ai due giovani e poi pronuncia la frase di rito)

Capelli d’arg. - Il Grande spirito ha parlato: da ora siete uno sposo e una sposa, amatevi e rispettatevi fino alla fine dei vostri giorni; il Grande spirito benedice la vostra unione…

BUFALO POSSE. – Ed ora come vuole la nostra tradizione, la moglie del capo indiano, la mia amata Raggio di luna, imprimerà ai due novelli sposi il loro nuovi nomi da adulti

RAGGIO DI LUN. – Mia cara figlia, ora il tuo sorriso è vero ed i tuoi occhi brillano come la luce del mattino perciò io ti chiamo Alba ridente; e tu, giovane eroe, che hai dimostrato tanto coraggio e tanta onestà ti chiamerò Leone fedele.

(Aquila rossa si avvicina ai due sposi)

AQUILA ROSSA – Augh! Leone fedele,  hai vinto il torneo in modo onesto e leale dimostrando destrezza e coraggio, ti ammiro per questo e ti chiedo di seppellire l’ascia di guerra e di essere amici, Augh!

CAVALLO SCAL. – Augh! Aquila rossa, l’umiltà di ammettere una sconfitta dimostra la tua onestà, per questo non solo saremo amici, ma saremo assieme in tutte le battaglie e ci aiuteremo a vicenda nei momenti difficili (si stringono la mano)

BUFALO POSSE. - Bene, e ora che tutto è compiuto, che sia dia inizio alla festa!

(Tutti cantano e ballano)