LE
RAGAZZE DI PIAZZA FOGGIALI
di
Silvano Picerno
Personaggi:
LORENZO (Presentatore)
NICOLA (Donna del ‘700, donna degli anni ’70, donna del futuro, Banana)
SILVANO (Dottore, donna dell’800, donna del 2000, Dolce)
Sfilata di moda. Epoca presente.
LORENZO: (Entra con una pistola in mano e imita James Bond)
Bene, questo non c’entrava un cazzo e ora possiamo iniziare. Buonasera… ah… ah…
(simula un attacco di cuore) Aiuto! C’è un dottore in sala? Aiuto…
SILVANO: (Si fa largo nel pubblico)
Largo! Largo! Spostati Terama! Spostati Sedana! Spostati bastarda! (fa il
massaggio cardiaco a Lorenzo) Duemilauno, Duemiladue, Duemilatre! (Mima
l’elettrostimolatore) Zzzz… Tà! Zzzz… Tà! Zzzz…
LORENZO: E che stai facendo?!
SILVANO: (Mima una cavalcata) Iha! Iha! Iha!
LORENZO: E che è John Wayne?!
SILVANO: No: E.R., medici in prima linea.
LORENZO: Non serve: stavo fingendo un attacco di cuore per attirare
l’attenzione.
SILVANO: Ma vaffanculo! (via)
LORENZO: Signore e signori, bambine e bambini, nonne e nonni, Giuseppine e
Napoleoni, Anite e Garibaldi, Stanlie e Olii, Ciccie e Franchi, Batman e Robin,
Bat-le-man Se-no-non-mi-ferm, Tarzan e Cite, Cita è ‘bbive, Cita è morte, Cite
è stramorte!… Insomma, mi volete applaudire si o no? [se non applaudono:] No? E
va bene, vi dico lo stesso buonasera! [se applaudono:] Grazie, siete molto
spontanei!
Scusate se interrompo così bruscamente la serata, ma il mio compito è quello di
annunciarvi, che qui a [nome del locale] di [località] fra poco sfileranno per
voi le modelle più carine e famose della fiction tv, direttamente da Roma,
direttamente dalla Rai, le ragazze di Piazza Foggiali! Stasera saranno vestite
nientemeno che da due stilisti d’eccezione, difatti, nella moda, sono l’unica
eccezione che rovescia la regola e speriamo che non ce ne siano altri come
loro… Due stilisti conosciuti in tutto il mondo, solo le loro madri non li
riconoscono più. Vendono i loro capi nei maggiori mercati: da quello giapponese
a quello tedesco, dal canadese al francese, ma quello dove sono più presenti è
il mercato americano… di Altamura! Due stilisti che voi tutti conoscete: Dolce
& Banana! (ad una donna) Lei, per come si veste, sicuramente avrà visto i
loro abiti nelle bancarelle il sabato mattina ed oggi hanno deciso di disegnare
per voi una sfilata intera! Certo era meglio se facevano i geometri, ma loro
sono testardi. Comunque ecco a voi, finalmente, la collezione di Dolce &
Banana, che si intitola: “Fra ‘700 e futuro”, indossata dalle Ragazze di Piazza
Foggiali!
Sfila Nicola vestito da donna del ‘700. Rondò veneziano.
(Durante legge) Il mistero, la sobrietà, la compostezza, il rigore, il fallo…
arbitro cornuto! Ma chi le scrive ‘ste cose?! Stronzi!… La donna del ‘700
incarna la purezza e la rassegnazione.
(A Nicola) Donna del ‘700 venga qua, si lasci intervistare. Purezza e
rassegnazione, eh?
NICOLA: (Con accento francese)
Ma quale purezza e purezza?! Io tengo la monnezza nelle vene, appena veco un
omme, pure cieco, me lo voglio spolpare vivo e non posso!
LORENZO: Per forza anche i ciech si accorgono di com sei fatt!
NICOLA: Si, anche tua sorella si è accorta di come sono fatto!!
LORENZO: Quest non c’entr nu pen!
NICOLA: Lupin? Arsenio Lupin?
LORENZO: No, nu pen, nu cazz! Ciangè discors. E allora come mai non puoi
sfogarti come vorresti?
NICOLA: Ma tu mi hai vista? Io solo con un fabbro posso fare l’amor!
LORENZO: Il fabbro? Le piacciono i tipi rudi, eh?
NICOLA: No, è che ci vuole la flambè ossidrica per aprirmi la gonna a me, per
non parlare della cintura di castà!
LORENZO: Letizià?! E quindi nessuno si avvicina a lei.
NICOLA: Seh! Lo sai quanti ci hanno provato!
LORENZO: E come è andata a finire?
NICOLA: Li vedi tutti questi uccell morti? Sono dei miei spasimont…
LORENZO: Ahiaaa! (si tocca l’inguine)
NICOLA: Ebbene si, sono una che fa strage di cor.
LORENZO: Più di uccelli che di cor, a quanto vedo! Ma sei una sadica,
un’assassen!
NICOLA: No, è che ho una piccola ghigliotten qui, che appena lo infilano… zac:
di netto!
LORENZO: E che c’hai lì? L’orca assassina!?
NICOLA: Ma non è neanche il Rio Mare, che si frega con un grissino! E qualche
filoncino, ogni tanto, può pure capitare a me!
LORENZO: Noicattaro?
NICOLA: No, Parisgi.
LORENZO: Sarà… Quindi la ghigliottina l’hai messa tu, non tuo marito!
NICOLA: Ah no, mio marito ha paura delle cose taglienti. Pensa che si mangia
le… com si dic? Le… unghia per non tagliarle, la barba se la fa col pettine…
LORENZO: Col pettine?! E riesce a tagliarla?
NICOLA: Beh, effettivamente, la barba gli arriva al ginocchio, però è sempre
pettinata!
LORENZO: Quindi se non è stato tuo marito, perché l’hai messa tu?
NICOLA: Per vendett!
LORENZO: Vendett? U’ pesc? A cine ‘u vendette?
NICOLA: Vendetta!
LORENZO: Ah, vendetta, nei confronti di chi?
NICOLA: Vostri.
LORENZO: Oh, che paura! I mostri! Quali mostri?
NICOLA: Vostri, non mostri!! Vostri, di voi uomini! Perché voi dite sempre:
“Vien che ti faccio veder la mia colazion di farfalle, vien che ti faccio veder
la mia colazion di farfalle…”
LORENZO: Si, la colazion… le cappuccen… le cornett…! E’ vero, tutti gli uomini
lo hanno fatto prima o dopo, ma non mi sembra una cosa tanto grave…
NICOLA: Mostri!
LORENZO: Si, sono nostri, e allora?
NICOLA. Mostri, non vostri! Siete dei mostri!! Ingannate le fanciulle come me,
per strapparle la farfalla e fate pure colazion! E allora mi sono detta: pure
io voglio la mia colazion di uccelli!
LORENZO: A parte il fatto che la collezione di farfalle è un modo di dire, e
poi noi uomini dobbiamo essere proprio dei mostri per andare con una come te!!
NICOLA: Sai come dicono a Parisgi? Chi disprezz compra a caro prezz!
LORENZO: Questo lo dicono anche a Noicattaro.
NICOLA: Stai attento passerotto, che un giorno o l’altro puoi finire anche tu
nella ghigliotten…
LORENZO: Guarda è impossibile! Ora che ho scoperto come sei…
NICOLA: Perché pensavi fossi diversa?
LORENZO: Sicuramente con qualche pelo in meno…! A volte i libri di storia si
sbagliano. In questo caso hanno fallito proprio! Altro che purezza e
rassegnazione… E’ solamente un’incivile questa donna del ‘700! Fare colazione
con gli uccelli! Mah! Eppure io sapevo che la ghigliottina la usavate si, ma
per tagliare altre cose…
NICOLA: Sempre di teste di cazzo si tratta!! (via)
LORENZO: Bene, passiamo al prossimo costume… cioè… ehm… al prossimo vestito di
Dolce & Banana.
Sfila Silvano vestito da donna dell’800. Tamurriata nera.
(Durante) Affascinante, sensuale, conturbante, con-mantello, con-sciabola… Si,
è arrivato Sandokan! Imbecilli! L’intimo della donna dell’800: un misto fra
segreto e verità, fra vedo e non vedo. (A Silvano) Donna dell’800, venga qua
che intervisto anche lei. Dunque lei indossa l’intimo dell’epoca?
SILVANO: Intimo?! Uè bello, sai qual è la cosa più intima che indosso? Niente.
LORENZO: Si, ma il fascino del vedo e non vedo…
SILVANO: No, no, qua non si vede proprio niente!! (Lo prende e lo mette sul
seno) Hai visto niente tu? Io, per far eccitare mio marito, posso fargli vedere
nudo solo il polso, e lui diventa una bestia!
LORENZO: Addirittura!
SILVANO: Si. Tu pensa, che una volta, siccome mi ero fatta un buco alle calze,
come ha visto il mio ditone, è venuto!
LORENZO: Io sarei svenuto, invece!
SILVANO: Per la bellezza?
LORENZO: No, per la schifezza!
SILVANO: A mio marito gli piacciono. E poi, non ti dico quando vado a letto e
mi vede vestita così…
LORENZO: E posso immaginare quello che pensa…!
SILVANO: Dice che sono una favola!
LORENZO: Una tavola!
SILVANO: Uè bello, ma tu l’hai mai viste ‘ste zizze?! Cheste so’ ‘na favola!
LORENZO: Una favola?! Tutt’al più puoi essere la strega di Biancaneve!
SILVANO: No, dice che sembro Mary Poppins e mentre lo dice… si addormenta. A
mio marito basta che gli dici un titolo di una favola che si addormenta!
LORENZO: Eh, che sfortuna!
SILVANO: Che fortuna, invece! Sai quante volte mi scassa ‘a uallera e io basta
che dico: “Biancaneve…”, non devo arrivare manco ai sette nani che già sta
russando!
LORENZO: Immagino gli incubi che fa, pover’uomo! Ma non fate mai l’amore?
SILVANO: Raramente. Sa, io non voglio tanto…
LORENZO: Ah, pure da sopra!!
SILVANO: E si, perché ogni volta che mi deve spogliare, me lo strappa a morsi
il vestito! E’ pericoloso!
LORENZO: Ha paura che possa perdere i denti suo marito?
SILVANO: Ma quando mai! Chillo ha solo due denti: i canini. Sapessi come ce
l’ha affilati! Ho paura ancora mi azzanna pure a me! A come sta arrapato
quello…! E poi ogni volta devo buttare una sottana nuova.
LORENZO: Ma non la può sbottonare?
SILVNAO: No, è tutt’un pezzo.
LORENZO: E come se la infila?
SILVANO: Me la cuciono addosso.
LORENZO: E va bene, ma che sarà mai una sottana nuova alla settimana!
SILVANO: No, quale settimana!?
LORENZO: Al mese?
SILVANO: All’anno!!
LORENZO: Ah, ma state parecchio fregati nell’800…
SILVANO: Perché, voi state bene?! Basta che apri ‘a televisione ce stanno ‘e
zizze ‘a fora, ‘o stammariello ‘a coppa, ‘o… (Lorenzo la copre e Silvano mima
una penetrazione ai suoi danni) Ah! Ah! Aaaah!
LORENZO: Ma signora, hai fatto una sconcerìa che con la tua epoca non si confà.
SILVANO: (Gli passa davanti) Beh, mi trovi impreparata: io non lo so se nella
mia epoca le acconceria hanno il sofà…
LORENZO: (C.s.) Ma quali acconcerìe e sofà!! Stai dicendo delle nefandezze che
non si addicono.
SILVANO: (C.s.) Mo’ mi stai offendendo! Io non ho né sporcizia e né mondezze
che non si avvitano!
LORENZO: Le nefandezze non si addicono!! Senti tu dell’800 o sei sorda come…
Mike Bongiorno o sei ignorante come… Mike Bongiorno!
SILVANO: Tu invece sei stupido come Miriana: “Gira la ruota, yeah, yeah! Gira
la ruota…!”
LORENZO: A me mi sta girando un’altra cosa! Finiamo presto, che se mi viene il
jolly, faccio il perde-tutto e ti do la soluzione!
SILVANO: (Imita Mike) Uuuh…! Uelà! Amici ascoltatori! Passamano! Eh, eh,
scommetto che non fa sports? Ma come mai?
LORENZO: Non è vero, due sport li faccio.
SILVANO: (c.s.) Ah, si? Anch’io faccio sports: lo sci e il pentatlon.
LORENZO: Io invece il calcio e il tiro al bersaglio.
SILVANO: (c.s.) Uelà! Il calcio e il tiro al bersaglio! E ci faccia vedere
qualcosa.
LORENZO. Come no. (lo prende a calci) Tieni questo è il calcio e se ti giri ti
faccio vedere anche il tiro al bersaglio!
SILVANO: (c.s.) Uelà! Amici ascoltatori! Ma che bravo concorrente! E ora lascia
o raddoppia?
LORENZO: Raddoppio! (lo prende a calci)
SILVANO: (uscendo) Allegria!!! (via)
LORENZO: Scusate l’inconveniente tecnico, ma queste ragazze vengono da Piazza
Foggiali, e ho detto tutto…! Passiamo al prossimo concorrente… ehm… al prossimo
abito. Prego.
Sfila Nicola vestito da anni ’70. “Anima mia” dei Cugini di campagna.
(Durante) Rivoluzionaria, sbarazzina, animalista, figlia dei fiori, ma anche
figlia di… di chi so’ io! La donna degli anni ’70 a cavallo fra il ’68 e l’82,
due anni fondamentali per l’Italia: il ’68 delle battaglie perse e l’82 dei
mondiali vinti. (A Nicola) Donna degli anni ’70 venga qua che chiacchieriamo un
po’. E da dove sei uscita tu? Da Disneyland? Fai un po’ senso…
NICOLA: (Citando Gessyca Rabbit) Io non sono cattiva, è che mi disegnano così.
LORENZO: E chi t’ha disegnato Puffetta a te?
NICOLA: A te invece Puffo Quattrocchi, solo che quando t’ha disegnato s’erano
rotti gli occhiali!
LORENZO: Spiritosa! Ma non ti vergogni? Ma che sono quelle cose che hai piedi?
NICOLA: Le zampe dell’elefante. Andavano di moda negli anni ’70…
LORENZO: Quindi non sei animalista, sei un’animale proprio!
NICOLA: Solo perché c’ho le zampe dell’elefante? Guarda che c’ho anche la
proboscide! Chiedi a tua sorella…
LORENZO: E dalle con mia sorella! Lasciala stare! Capiamo piuttosto come
eravate voi negli anni ’70, con la musica, con questo modo di avere i capelli,
di vestirvi: volevate fare i rivoluzionari, gli hippy. Tu vuoi fare la hippy?
NICOLA: Si, grazie, che mi scappa tanto…
LORENZO: Ma no la pipì, imbecille! La hippy! Negli anni ’70 si chiamava
così.
NICOLA: E va bene mi scappa la hippy, basta che me la fai fare!
LORENZO: No, non te la faccio fare!
NICOLA. Ma a me mi scappa!
LORENZO: Te la tieni, te la fai addosso, te la fai evaporare, ma io non ti
mando al bagno!
NICOLA: Si, è arrivata la maestra! Posso andare al bagno?
LORENZO: Dicevamo, che questi anni erano a cavallo fra il ’68 e l’82. Ma perché
nel ’68 vi chiamavate figli dei fiori?
NICOLA: Figli dei fiori? Ah, cosa mi hai detto!
LORENZO: E lo so, ti ho evocato un bel periodo della tua vita: i figli dei
fiori! Chissà ora quale immagine poetica stai immaginando.
NICOLA: Si è vero! Vedo un bel campo di fiori grande, grande, grande…
LORENZO: Bellissimo, romantico! Vai avanti.
NICOLA: E io che faccio una lunga, lunga, lunga…
LORENZO: Camminata?
NICOLA: Pisciata.
LORENZO: Oooh…! Ancora questa cosa?!
NICOLA: Oh, ma se mi scappa, mi scappa!
LORENZO: Non m’importa! Rispondi: perché vi chiamavate così?
NICOLA: Ma niente, c’era tutta un’annata di bambini che si chiamarono figli dei
fiori perché avevano le mamme che si chiamavano Rosa, Margherita, Giacinta…
LORENZO: Hm? Io ce l’avrei un nome di un fiore per te…
NICOLA: Oh che gentile! E qual è papavero?
LORENZO: No, è crisantemo!
NICOLA: E perché?
LORENZO: Perché mo’ che finiamo ti devo ammazzare e ti devo fare una corona di
crisantemi!
NICOLA: Villano!
LORENZO: Ma passiamo alla musica che ascoltavate voi. I Dick Dick, i Giganti, i
Camaleonti… o se ne salvasse uno! Ma chi glieli metteva ‘sti nomi
intelligenti?
NICOLA: Mogol.
LORENZO: L’Equipe ’84, i Cugini di campagna…
NICOLA: Ah! Cosa mi hai ricordato!
LORENZO: Un suo vecchio amore, eh? Magari qualche canzone dei Cugini di
campagna è stata galeotta, stimola il suo cuore, eh?
NICOLA: Si, mi stimola… Mi stimola tanto… Mi stimola tanto tanto… Mado’, mo’ me
la faccio addosso!!
LORENZO: La faccia finita!
NICOLA: Io la faccio sulla pedana!
LORENZO: No!! Non si permetta! Si domini, un po’ di razionalità, e che è un
animale?!
NICOLA: E non vedi le zampe? E poi tu mi nomini i Cugini di campagna!
LORENZO: E che c’entra?
NICOLA: Ma lo sai mo’ se stavo in campagna quanta pipì dovevo fare?
LORENZO: Ma un minimo di contegno! Siamo sempre ad una sfilata!
NICOLA. Anzi, tu lo sai perché il gruppo si chiama così? Perché sono cugini a
Toto Cutugno.
LORENZO: E chi te l’ha detta mo’ ‘sta fesseria?
NICOLA: Io lo conosco a Toto, e lui mi ha detto che sono cugini e sono pure
intimi. Tant’è vero che un giorno Toto non ce la faceva più a stare lontano da
loro, è venuto a sfogarsi a casa mia e mi ha detto: “Voglio andare a vivere in
campagna!” E io ho detto: “Ah-ah, ah-ah…”
LORENZO: Guarda che questa è una canzone di Cutugno.
NICOLA: E’ vero?! Ha fatto la canzone quel bastardo e non mi ha pagato i
diritti!!
LORENZO: Io non lo so chi mi trattiene più a me!
NICOLA: Pure io non la trattengo più: mo’ devo scoppiare!
LORENZO: Non ce la fai più, eh? E allora vattene, va.
NICOLA: Posso andare a pisciare?
LORENZO: No, devi andare a cacare!!! (Nicola via) Non so se reggerò fino alla
fine… Ma andiamo avanti. Prego.
Sfila Silvano vestito da donna del 2000. “Voglio una donna” di Vecchioni.
(Durante) Decisa, intraprendente, caparbia e… no, questo non lo leggo! Vi ho
fregati, eh? Volevano farmi leggere: caparbia e capa-d’aglio! Ah, ah…! La donna
del 2000 capad’aglio… maledetti!! La donna manager prende le redini del
controllo e assume sembianze mascoline. (a Silvano) Donna del 2000, venga, si
sbrighi, e non faccia sciocchezze. Allora qui vedo le sembianze mascoline, ma
almeno il pizzetto te lo potevi tagliare!
SILVANO: Uè, testuggine! E’ quello il tocco, la cosa che colpisce!
LORENZO: Si, colpisce è vero, ma allo stomaco!
SILVANO: Caro il mio pistolino, io sono una donna libera, l’uomo ormai non
esercita più i suoi poteri su di noi!
LORENZO: Ah, la solita femminista…
SILVANO: Ormai il nostro vestito è questo perché l’uomo non serve più!
LORENZO: Ma che dici?! L’uomo non serve più! Ma solo Maria De Filippi si veste
in quel modo!!
SILVANO: Perché Costanzo serve più a qualche cosa?! Ormai lui fa piangere e la
moglie fa ridere!
LORENZO: Piangere? Ma se ultimamente da Costanzo ci vanno solo comici e belle
donne!
SILVANO: Appunto! Per non parlare della moglie…
LORENZO: Casomai è lei che fa piangere.
SILVANO: Sarà… ma io quando la vedo mi faccio certe risate!!
LORENZO: Io non mi sto divertendo per niente, invece! Allora: donna mascolina,
donna manager. E’ solo questo la donna del 2000?
SILVANO: Btp –2,7%, Mib +0,25%, Olivetti meno di ieri, Fiat più uno = Fiat Uno,
Tim informazione gratuita: il cliente da lei chiamato non è al momento
raggiungibile, il Dollaro sale, L’Euro pepe, la Lira è debole, il Marco ha
l’influenza, lo Yen ha la giapponese.
LORENZO: A proposito, non si potrebbe sapere se la benzina continuerà a salire,
sai io ho una macchina che beve parecchio…
SILVANO: Hai provato con l’anonima alcolisti?
LORENZO: Ci porto la macchina?
SILVANO: No, ci devi andare tu! Comunque, il barile di benzina costerà 25
dollari.
LORENZO: Il barile? E che è la benzina agricola?
SILVANO: Uè, terùn, ma sei ignorante! Quella è l’unità di misura della benzina.
LORENZO: E’ vero?! Io lo dicevo che il benzinaio mi fregava! Mo’ che vado gli
devo dire: “Un quarto di barile”
SILVANO: Si, e ti manda a ‘fanculo!
LORENZO: Perché?
SILVANO: Ma il barile è in borsa.
LORENZO: E com’è, il barile entra nella borsa e non deve entrare nel
serbatoio!?
SILVANO: Tu e l’economia: una cosa sola! Ma sei fuori! Sei fuori come un
balcone!
LORENZO: Guarda che io compro ogni giorno il giornale!
SILVANO: Ah si? Secondo me te prendi il Sole 24 ore.
LORENZO: No, la Gazzetta.
SILVANO: No, no, te prendi il sole, per 24 ore!
LORENZO: Io, però, la donna del 2000 non la sopporto! Non ha femminilità,
sensualità, sex-appeal.
SILVANO: Uè, perché si vede che non ce l’ho appeso?
LORENZO: Che cosa?
SILVANO: Tu hai detto che non ho il sesso appeso!
LORENZO: Sex-appeal è inglese, vuol dire fascino! Tu invece hai solo decisione,
caparbietà, durezza.
SILVANO: Durezza? Testina, non è colpa mia se mi sono eccitata!
LORENZO: Tu la durezza ce l’hai nella testa!
SILVANO: Hai ragione, c’ho sempre un mal di testa… Devo andare dal dottore.
LORENZO: Devi andare dal pedicure e non dal dottore!
SILVANO: Dal pedicure?! E perché?
LORENZO: Perché tu hai un callo al posto del cervello!! Ma è possibile che non
devi mai capire quello che dico?! Io parlavo del carattere, dell’anima… del tuo
essere donna…
SILVANO: Guarda che fra poco si accorgeranno tutti che donna sono!
LORENZO: Ma tu non sei una donna! Sei un ibrido, una via di mezzo!
SILVANO: Non è colpa mia se sono una donna cazzuta!
LORENZO: Ma se tanto mi da tanto, non voglio immaginare come sarà il tuo uomo!
SILVANO: Come quello? (indica un uomo) No! Meglio un salmone affumicato! Come
quello? (c.s.) No! Meglio un manichino arrapato! Come te? No! Meglio due dita
in bocca!
LORENZO: E allora come diavolo è il tuo uomo?
SILVANO: Uè, mica è stato facile. Io mi sono fatta fare dalla Cirm un’indagine
Doxa per l’Abacus.
LORENZO: E l’ha trovato?
SILVANO: No. Però non mi sono data per vinta e ho fatto il giro del mondo in 80
ore, e l’ho trovato in Scozia.
LORENZO: In Scozia? E come mai proprio in Scozia?
SILVANO: Testa, perché in Scozia l’uomo porta la gonna! (via)
LORENZO: Scusate signori, lo spettacolo sta scadendo, ma non per colpa mia.
Fortunatamente stiamo per assistere alla sfilata dell’ultimo vestito. Prego.
Sfila Nicola vestita da donna del Futuro. Musica disco.
(Durante) Energica, ottimista, vitale, cifarelli, picerno… gli scherzi più
idioti del mondo! Però manca il mio: carlucci. La donna del futuro, cibernetica
e multimediale, pronta a superare ogni ostacolo. (a Nicola) Togliamoci
quest’ultimo dente e intervistiamo anche te. E tu saresti la donna del futuro?!
NICOLA: Si, perché?
LORENZO: Se nel futuro andranno vestite tutte così le donne, io mi faccio
frate!
NICOLA: Anch’io me lo faccio il frate.
LORENZO: Ma stai zitta e levati quelle cose di dosso!
NICOLA: Mica è un vestito comune questo!
LORENZO: E allora perché ti hanno vestita così?
NICOLA: E come non si vede? Io faccio la cubista in discoteca.
LORENZO: Ah…! Interessante! E se giocavi a pallone cosa c’avevi in testa?
NICOLA: Il pallone.
LORENZO: E se facevi la spazzina?
NICOLA: Il cassonetto.
LORENZO: E se facevi la porno star?
NICOLA: In testa niente, ma da un’altra parte ce l’avevo qualche cosa…! E poi
se avessi fatto la porno star non sarei mai venuta a parlare qui.
LORENZO: E perché?
NICOLA: Perché sono educata e non parlo mai con la bocca piena…
LORENZO: Volgare e scurrile!!
NICOLA: Pensa a te, che mi hai mandato a cacare prima! Ah… lo sai che ti
pensato?
LORENZO: E allora?
NICOLA: L’ho fatta tutta! Per stimolare la diuresi, sei meglio delle Parole
Crociate!
LORENZO: E’ vero? Io preferisco Piazza…
NICOLA: Si, è perché non hai provato Nella Città!
LORENZO: Nella Città? Io veramente lo uso come carta igienica…
NICOLA: Ahia…! E’ duro! Prova Murgia invece, è delicato.
LORENZO: Speriamo che non ci sia qualcuno delle redazioni, se no ci devono
uccidere di mazzate!
NICOLA: E perché?
LORENZO: Abbiamo praticamente detto che i giornali altamurani fanno cacare!
NICOLA: Perché hanno un’altra funzione?
LORENZO: Si, certo che ce l’hanno, servono a… beh… non mi ricordo quale è, ma
ce l’hanno! Ma cambiamo discorso. Lavori in discoteca? Ma non hai paura di
ferire qualcuno con questo reggiseno?
NICOLA: Questo non è un reggiseno, stupido!
LORENZO: E che cos’è?
NICOLA: Siccome sto in maternità, ogni tanto devo fare una pausa per allattare
il bambino e così il seno si trova già pronto…
LORENZO: Alta tecnologia! L’imbuto d’allattamento, eh?! La donna cibernetica e
multimediale…
NICOLA: Perché non sono multimediale?
LORENZO: Tu di multimediale c’hai solamente la gonna!
NICOLA: Ah si? Guarda che questo reggiseno l’ho comprato da Internet!
LORENZO: Ma non basta per essere multimediali!
NICOLA: Anche il cubo l’ho comprato da Internet…
LORENZO: Non basta!
NICOLA: Mo’, cosa vuol dire? Siccome la gonna l’ho comprata dal mercato non
sono multimediale?!
LORENZO: No, non sei multimediale, sei solo una multicozzale che è venuta qua a
dare fastidio!!
NICOLA: Multicozzale a me?! Guarda che io quando ballo il sabato sera, ondeggio
così sensualmente col bacino, che lo sai come mi chiamano? La pantera
d’argento!
LORENZO: La pantera d’argento? E allora sai cosa vuoi fare adesso? Prendi la
gonna e copri la pancia, così forse cambieranno soprannome: la Panciera
d’argento!!
NICOLA: A te, invece, sicuramente ti daranno lo Stronzo d’oro! (via)
LORENZO: E siamo finalmente giunti al termine della sfilata. Ah! Chiedo scusa
per i tanti disguidi e inconvenienti che sono accaduti stasera. Chiamiamo
senz’altro gli autori di questa collezione: “Fra ‘700 e futuro”, così potrete
prendervela direttamente con loro. Signore e signori: Dolce & Banana.
SILVANO: (Entra) Buonasera a tutti. Grazie.
LORENZO: E ma qui ne abbiamo solo uno, il signor Dolce. Dolce, ci dica, dov’è
il suo collega Banana?
SILVANO: E lui arriva sempre dopo di me.
LORENZO: E come mai?
SILVANO: E beh, la frutta arriva sempre dopo il Dolce.
LORENZO: Chissà perché, è dall’inizio della sfilata che temevo questa risposta!
Siete soddisfatti della sfilata?
SILVANO: Si, tantissimo. Anche se dietro le quinte abbiamo litigato. Sa, siamo
arrivati persino alle mani, ci siamo anche picchiati!
LORENZO: Con Banana?
SILVANO: No, con le sedie, le scarpe, le grucce… tutto quello che avevamo per
le mani.
LORENZO: Sento che fra poco anch’io arriverò a questo…
SILVANO: Con le sedie e le scarpe?
LORENZO: No, con Banana e con te!! Se non lo fa prima il pubblico…!
SILVANO: Rude! Ma lo sa lei che è un bell’uomo?
LORENZO: Senta lei, non si metta strane idee in testa…
SILVANO: Ma su, non faccia così, ho solo fatto un complimento, si rilassi, ma
come è rigido… (lo accarezza)
NICOLA: (Entrando) Ecco appena ti lascio un minuto, ti metti a fare la troia!!
SILVANO: Troia lo puoi dire a tua sorella! E poi guarda che non stavo facendo
niente di male, sai? (dà un biglietto a Lorenzo) Questo è il mio telefono.
LORENZO: Devo supporre che… stiate insieme?
NICOLA: Si, siamo fidanzati da sette anni.
LORENZO: Ah… ma allora è normale litigare.
NICOLA: E perché?
LORENZO: E’ la crisi del settimo anno! Lo sanno tutti…
SILVANO: Io faccio sempre da mangiare e lei si ritira sempre tardi ubriaca! Non
ce la faccio più!
NICOLA: E tu allora che ti metti sempre a spendere e a spandere! E la sera
inizia a brontolare e non la finisce più!
LORENZO: Mi sembra di stare alla trasmissione di Maria De Filippi: Uomini e
donne! Solo che qua non ci sono né gli uomini e né le donne!
SILVANO: Lo dici tu!
LORENZO: Ma perché c’è qualcuno di voi che fa il… diciamo così… il positivo… il
maschio?
NICOLA: Certo che c’è il maschio.
LORENZO: E chi è?
NICOLA: Non indovini? Certo che tu intuito zero! E secondo te mi chiamo Banana
per modo di dire?!
LORENZO: E che ne so io?! E allora se tanto mi dà tanto, vuol dire che (a
Silvano) lei… lui… lei si chiama Dolce perché c’ha il culo come a un
tiramisù!!!
NICOLA: Che c’entra il tiramisù? Semmai come un alveare!
LORENZO: Per via del miele?
NICOLA: No, perché è pieno di buchi!!!
Escono con la musica in sottofondo.
Fine
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