LE SORELLE CILIEGI
(The Cherry sisters)
di Michael Green
traduzione italiana di Sergio Grati
versione aggiornata 6/3/98
PERSONAGGI
Veruka (Lenina Zuleika Bologna)
Basha (Yelena Oblonska Noogodska)
Gnasha (Alexandra Stalina Shokolata)
Babushka, una donna anziana
Footrotski (Romanov Beria)
Pils, un anziano servitore
Capitano Sodov (Vladimir Pederastovich)
Il Maestro (Pantograf Ivan Feverovitch)
Il Capostazione (Peter Stravinski Behanovich Porkin)
La suggeritrice
Una mano che porge un vaso da notte
1
NOTE INTRODUTTIVE |
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La chiave per la buona riuscita di questa pièce è l'assoluta |
sincerità. I |
partecipanti |
sono molto |
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ansiosi di mettere in scena un vero Cechov e ci stanno |
provando con tutte le forze. L’attrice che si |
è |
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presa la |
parte |
principale, ad esempio, non ha colpa del suo difetto di |
pronuncia |
che |
trasforma |
l a |
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tragedia di Veruka in una farsa. Soffre infatti di quella che |
viene chiamata una |
"s laterale"; |
significa che |
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ogni volta che pronuncia questa lettera produce uno sgradevole |
rumore oltre |
che fastidiosi spruzzi. Le |
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ragazze |
costituiscono |
un tipico |
trio |
cechoviano: |
Veruka desolata |
e rassegnata, |
Gnasha |
seria |
e |
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protettiva |
e Basha, assurdamente |
ingenua, vestita in bianco e fiocchi, che gioca sempre |
con |
i fiori |
e |
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saltella qua e là eccitata. Questa è la |
parte solitamente |
interpretata |
da |
qualcuno troppo |
avanti negli |
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anni per il personaggio. |
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Footrotski va recitato come se la parte fosse stata affidata a un attore |
molto rigido e inespressivo, |
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che si alza in piedi ogni volta che |
deve parlare e poi si |
risiede. Appare |
costantemente |
imbarazzato. |
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Cammina rigido |
e ha una scarpa che cigola ( apposito giochino appiccicato sotto la scarpa). |
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Pils è il tipico vecchio servitore |
russo, una parte |
solitamente |
affidata |
a qualcuno |
che |
è da tempo |
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nella compagnia |
che lo interpreta |
come farebbe con qualsiasi |
personaggio di “vecchio”, da Polonio a l |
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padre di Desdemona. |
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Il nostro |
Sodov va |
rappresentato |
come interpretato |
da |
un |
tipo |
molto |
enfatico |
(forse lo |
stesso |
|||||||
impresario), |
entusiasta di un tale |
ruolo, se non fosse che la |
serata gli viene |
rovinata |
dai |
suoi |
speroni |
||||||||||
che rimangono |
incastrati. |
Un tipico esterno cechoviano. Si immagina la veranda o il giardino di una casa nella campagna russa. Ci sono molte sedie, una panchina e un piccolo tavolo sul quale c'è un samovar. Musica (probabilmente il dottor Zivago?).
Le tre sorelle e il loro fratello Footrotski sono seduti. Basha, la più giovane, sta giocando
con una palla fatta di fiori. Gnasha ogni tanto sospira. Veruka, la più anziana, siede fosca
e triste. Babushka, una vecchia, siede da un lato, sferruzzando furiosamente. C'è un lungo,
imbarazzante silenzio. Le ragazze sospirano. Footrotski si alza e fa qualche passo, rivelando
che le sue scarpe cigolano spaventosamente, guarda il suo orologio, lo carica, sospira e si risiede. Improvvisamente il rumore lacerante di un albero che cade. Babushka ridacchia (così come farà più avanti ogni volta che si sentirà questo rumore). Tutti gli altri sussultano.
2
Basha Andremo mai a Mosca?
Gnasha Un giorno, Basha. Un giorno andremo a Mosca.
Veruka (col difetto di pronuncia) Ma come possiamo andare a Mosca, Gnasha?
Dobbiamo restare qui, e badare alla proprietà!
Footrotski (alzandosi, con accento sovietico) Mosca, Mosca, sempre Mosca! (si risiede)
Suono di un albero che cade
Gnasha Stanno già abbattendo gli alberi per costruire la ferrovia. Come faremo a vivere
quando non ci saranno più alberi? Saremo costretti a vendere la proprietà.
Veruka Ma chi mai comprerebbe una terra senza più alberi?
Footrotski E una ferrovia che ci passa attraverso!?
Gnasha Forse Peter Stravinsky Behanovitch Porkin, il capostazione, potrebbe
comprarla. Il mese prossimo va in pensione e forse gli piacerebbe passare i suoi ultimi giorni seduto nel soggiorno a guardare i treni che passano...
Basha (rizzandosi in piedi e battendo le mani) Oh, Gnasha! Che bella idea! Dobbiamo
chiedere al capostazione di comprare la proprietà! Così poi potremo andare a Mosca! Oh, come sono felice! (getta in aria petali di fiori)
Veruka Ma come possiamo andare a Mosca? Ieri Grisha si è rotto una zampa e abbiamo
dovuto abbatterlo.
Basha Povero Grisha! Sono così triste! (si risiede)
Footrotski E poi abbiamo fatto a pezzi la troika per bruciarla nel camino...
Veruka Senza cavallo e senza troika, come possiamo andare fino a Mosca?
Suono di un albero che cade.
Gnasha Potremmo andarci in treno!
Basha (saltando ancora di gioia) Oh, Gnasha, che magnifica idea! Quando la ferrovia
sarà terminata, potremo andarci in treno! Oh, come sono felice! (ancora petali)
Veruka Ma la linea andrà in una direzione sola. Ad est, verso la Siberia!
Basha Oh, sono così infelice! (si risiede)
Gnasha Beh, potremmo cambiare a Vladivostok.
Basha Ma come posso andare a Mosca quando sono così infelice!
Veruka Oh, Yelena Oblonska Nogoodska!
Basha Oh, Lenina Zuleika Bologna!
Si alzano e si abbracciano. Suono di un albero che cade.
Entra Pils. La sua età apparente è di 109 anni.
3
Pils Il signor maestro, Pantograf Ivan Feverovitch e il signor capostazione, Peter
Stravinsky Behanovitch Porkin, sono venuti per il tè.
Veruka Sono venuti per il tè anche ieri!
Basha E anche l’altro ieri!
Gnasha Vengono tutti i giorni!
Veruka Sempre la stessa storia...
Basha Sempre, sempre...
Gnasha Sempre!
Footrotski Servici pure il tè, Pils.
Pils Subito, signore. (si avvia)
Veruka Pils!
Pils si rigira sorpreso. Veruka produce una serie di smorfie e gesti di incoraggiamento, poi imita qualcosa che somiglia a un cavallo. Pils guarda affascinato. Poi improvvisamente capisce.
Pils Oh, sì. E anche il Capitano Sodov è qui. Con il suo cavallo. (si avvia per uscire)
Veruka sviene abbastanza delicatamente, stando attenta però a dove sviene.
Basha Alexandra Stalina ! Presto , i sali!
Pils (tornato a loro) Dovreste farle abbrustolire del rabarbaro sotto il naso. E' il
sistema che usava una volta mia madre. Lo usammo anche quando mio padre fu colpito dalle febbri.
Gnasha Ed è guarito?
Pils No, è morto (esce)
Footrotski (si alza) Ci si sente così inutili! Se solo si potesse fare qualcosa! E invece no,
siamo tutti condannati! (si risiede)
Gnasha (facendo rinvenire Veruka) Ecco, ecco, così... da brava
Veruka rinviene
Basha Probabilmente il Capitano Sodov è venuto per chiedere la tua mano!
Veruka Non voglio vederlo! Lo detesto! Oh, no! Gnasha , io lo amo! Lo amo! Pensi
veramente che voglia chiedermi di sposarlo? E se non lo facesse? Penso che non potrei sopportarlo...No, non voglio vederlo! Voglio sparire! (così dicendo spruzza su Gnasha)
Il suono di un cavallo che si avvicina
Gnasha Zita, zitta, Veruka! E' già qui!
4
Il capitano Sodov entra nell'alta uniforme degli Ussari Imperiali. Cammina con difficoltà a causa dei suoi speroni sporgenti
Footrotski Buongiorno, mio caro Vladimir Pederastovich.
Sodov E' un piacere vedervi, caro Romanov Beria ( facendo colpire i talloni sull'attenti)
Veruka Che piacere vedere voi, Vladimir Pederastovich Sodov.
Sodov Incantato, mia cara Lenina Zuleika Bologna
Nel girarsi per salutarla si squilibra per gli speroni che gli si sono incastrati e cade in avanti aggrappandosi alla gonna di Veruka che si apre rivelando quello che si può. Lei fugge fuori scena per riparare al danno.
Entrano il maestro e Porkin, il capostazione, il quale porta una grossa borsa.
Tutti i visitatori si salutano stringendosi le mani e usando i loro nomi completi, in modo tale da generare una certa confusione per alcuni istanti.
Gnasha E come state, mio caro Peter Stravinski Behanovich Porkin?
Porkin Come state voi, cara Alexandra Stalina Shokolata? E voi, Yelena Oblonska
Noogodska
Basha E' un piacere vedervi, Peter Stravinski Behanovich Porkin.
Porkin E voi, mia cara Lenina Zuleika Bologna?
E così via per tutti. Pils entra con un vassoio pieno di tazze e va al samovar.
Veruka (forte, per attirare l’attenzione) E come sta procedendo la ferrovia?
Porkin Molto bene. Ieri sono stati aggiunti altri sei chilometri. Si spera di poter
raggiungere la stazione entro l'anno.
Gnasha Ma arriverà mai fino a Mosca?
Porkin Fra cinque anni, forse. Chissà...Forse mai...
Footrotski Almeno potremmo arrivare a Vladivostok in primavera
Pils sta cercando di aprire il rubinetto del samovar
Basha Sembra tutto così vano...
Il maestro raggiunge Basha e la porta in avanti
Maestro Volete sposarmi, Yelena Oblonska Nogoodska?
Basha No. (singhiozzando, va a sedersi sulla panchina)
Il maestro si ritira. Gnasha prende Porkin per un braccio e lo prende da parte
Gnasha Peter Stravinski Behanovich Porkin, forse Moron Leputkin , il banchiere, vi ha
affidato qualche messaggio per me oggi?
Porkin Sì.
5
Gnasha Che cosa vi ha detto?
Porkin No.
Gnasha scoppia a piangere e raggiunge Basha sulla panchina
Veruka Potete servire il tè, Pils.
Ci rendiamo conto in questo momento che qualcosa non va con il samovar, col quale Pils sta lottando. Improvvisamente, il rubinetto salta via.
Pils Merda!
Un piccolo getto di tè comincia a uscire fuori. Pils afferra disperatamente una tazza e comincia a riempirla e quando questa è piena comincia riempirne un'altra, passando quella piena a chi gli è più vicino. Ripete quindi la cosa rapidamente più volte. Le tazze passano freneticamente di mano in mano fino a che tutti ne hanno. Ma il getto continua. Contemporaneamente, per cammuffare il momento critico, ciascuno improvvisa convenevoli
Tutti Eccoti del tè...Prego, prendi dell'altro tè...Questo tè è delizioso...Prendine ancora
un po'...Qualcuno vuole dell'altro
tè?...Questo tè è ancora caldo... (ecc.)
Pils (mentre continua a riempire tazze) Ce ancora tè, se qualcuno ne vuole...
Prego, giovane signore , prenda dell'altro tè... qualcuno vuole ancora del tè... Il tè è ancora caldo... (ecc.)
Durante le battute che seguono tutti avranno già due tazze ma ne continueranno ad arrivare
altre e così verranno passate di mano in mano fino a Babushka e presso di lei si accumuleranno. Poi Pils finirà le tazze. Quando anche l'ultima è piena, prenderà la borsa del capostazione e la porrà sotto il getto.
Gnasha Abbiamo qualcosa di molto importante da dirvi, Peter Stravinski Behanovich
Porkin
Basha Vogliamo che voi compriate la proprietà!
Porkin Ma, mie care signorine! Comprare la proprietà? Non capisco.
Veruka La vita non sarà più la stessa per noi quando avranno abbattuto tutti i nostri
alberi e costruito la ferrovia di fianco alla casa. Sarebbe insopportabile!
Probabilmente a questo punto Pils, avendo finito le tazze, prenderà la borsa del capostazione.
Basha Ma voi avete vissuto tuta la vita acanto ai treni, Peter Stravinski. Pensate a
quanto sarebbe bello stare seduto nel vostro salotto e guardare i treni che passano...
Porkin Ma io non sono ricco, ho solo una modesta pensione. Come potrei affrontare...
Basha Oh, Peter Stravinski, sono così infelice! (piangendo) Perché vogliono costruire
questa ferrovia?
Porkin Lasciate che vi spieghi, Yelena Oblonska. Ho i progetti della ferrovia nella mia
borsa.
Si gira e vede il getto che finisce nella sua borsa. Lotta con Pils per toglierla e comincia la sua
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spiegazione. Pils intanto vede il cappello del maestro e lo pone sotto il getto a sua insaputa.
Queste piante sono state disegnate dal Ministero per mostrare il percorso che farà la ferrovia per Mosca. Ora ve ne darò una copia ciascuno.
Prende dalla borsa dei fogli inzuppati e li passa a ciascuno. Tutti cercano di esaminarli con serietà, cercando invano di non bagnarsi.
Come potete vedere, la strada per Vladivostok passa esattamente attraverso questa proprietà... Non ci sono alternative...Più a nord ci sarebbe il fiume Tamoslit e più a sud il monte Vrustuk... Bisognerebbe fare una deviazione di centinaia di chilometri... E poi gli alberi del vostro frutteto sono ottimi per fare le traversine...
Basha (coprendosi le orecchie con le mani, piangendo) Basta, non voglio più sentire
niente! (getta il suo foglio bagnato che colpisce Porkin)
Ormai il cappello è pieno. Pils corre fuori scena, recupera un vaso con dei fiori, rientra in scena, getta i fiori e sostituisce il vaso al cappello.
Pils Non mi sono mai piaciute le ferrovie. Mi ricordo ai tempi di mio padre quando i
treni si fermavano per raccogliere i cadaveri dei servi. Era inverno, sapete, e la terra era troppo dura per seppellirli, così ne raggruppavamo un po' ogni giorno e li portavamo fino alla ferrovia.
Gnasha Non dovete temere, Peter Stravinski. Troveremo una soluzione. Sopravviveremo
anche a questo.
Il maestro Bene, temo di dovervi lasciare
Il maestro riprende il suo cappello, ma si accorge che è pieno d’acqua, ed esce portandolo con cautela.
Arrivederci. |
||
Tutti |
Arrivederci, Pantograf Ivan Feverovitch. |
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Sodov |
(che ha due tazze in mano, prende in parte Veruka) Lenina Zuleika, c'è qualcosa |
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che vi devo dire. |
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Veruka |
Sì... |
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Sugg |
“Vladimir |
Pederastovich...” |
Veruka |
Vladimir |
Pederastovich!... |
Sodov |
Devo dirvi che il mio reggimento è stato inviato in Siberia. |
|
Veruka |
In Siberia!? |
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Sodov |
Questa potrebbe essere la mia ultima visita qui. Devo prendere congedo da voi. |
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Veruka |
Come posso sopportare di continuare a vivere? Non vi vedrò mai più? |
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Sodov |
Forse. Quando la ferrovia sarà terminata, potrete raggiungermi in Siberia. |
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Veruka |
Ma la Siberia è così lontana. E poi forse noi andremo a Mosca, chi può dirlo? |
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Sodov Per questo dobbiamo salutarci. Permettetemi di baciare la vostra mano.
Veruka ha ancora in mano due tazze , così il capitano bacia una di quelle.
Addio, Lenina Zuleika Bologna.
Veruka sta per rispondere ma si blocca
Veruka Addio, ehm....
Sugg. (da fuori) “Vladimir Pederastovich...”
Veruka Addio, Vladimir Pederastovich...
Sugg. “Sodov!”
Veruka Sodov!
Sodov si inchina. I suoi speroni si incagliano di nuovo. Oscilla paurosamente per non cadere. Riconquista l'equilibrio ed esce saltellando a piedi uniti.
Porkin Sarà meglio che anch'io mi avvii...
Basha Vi accompagno alla porta...
Gnasha Vi accompagniamo tutti, non è vero, Veruka?
Veruka Certamente, vi accompagniamo tutti
Footrotski Aspettatemi, vengo anch’io. Devo prendere alcune cose...
Escono tutti, eccetto Pils. Anche Babushka esce, seppur con qualche difficoltà, dato che ha il grembiule pieno di tazze. Appena è uscita di scena si sente un gran rumore di stoviglie che si rompono.
Pils è lasciato solo con il samovar che perde. Ha finito i contenitori e sta fermando il flusso con il suo dito. Ma deve fare una scena in cui è morente alla panchina e, durante la battuta che segue, vi si reca, lasciando che il getto finisca di riempire il vaso.
Pils Ecco... Sono rimasto solo. Si sono dimenticati tutti del vecchio Pils. Eh, beh... Mi
sdaierò un poco su questa panchina e cercherò di riposare... Il mio vecchio cuore non se la cava più tanto bene, ultimamente... si sta facendo molto buio...
Entra Veruka
Veruka Pils!
Veruka si precipita alla panchina proprio mentre Pils si accorge che il vaso è pieno e corre al samovar per fermare di nuovo il flusso con il dito. Veruka si è inginocchiata davanti ad una panchina vuota. Esita un momento poi decide di proseguire.
Pils! Che avete? State male? Perché mi fissate cosi? Come mai le vostre mani sono così gelide? E... ma voi state tremando...
Pils ha una serie di rantoli mortali e poi cerca di morire tenendo il dito nel samovar, ma è costretto a morire in ginocchio.
Pils! Oh, Pils, non lasciateci! (scoppia a piangere sulla panchina vuota)
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Un vaso da notte viene passato da qualcuno a Pils, che lo afferra con gratitudine e lo pone
sotto il getto. Poi finalmente, mentre le luci si spengono e la musica sale, muore finalmente a terra, tendendo disperatamente una mano verso Veruka per salvare le apparenze e attirare la sua
attenzione,
ma invano, perché lei è sprofondata nel pianto.
Sipario
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