Le sorprese di Viareggio

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LE SORPRESE DI VIAREGGIO


Di Disma FRANCIONI

PERSONAGGI

INTERPRETI

Alessandro ALESSANDRI

Negoziante di carbone

Anna SORBETTI

Suocera di Alessandro

Adelina

Moglie di Alessandro

Bruno

Fratello di Adelina

Giulia

Figlia di Alessandro

Carlo

Marito di Giulia

Arturo

Garzone di Alessandro

Enrichetta

Donna di servizio di Alessandro

Margherita

Albergatrice di Viareggio

Olga

Cameriera d’albergo

Giorgio DURVAL

Direttore di una Casa di Bigiotterie

Fernanda

Figlia di Durval

Un forestiero

Un cameriere

Il semellaio

REGIA: 

Il 1° e il 3° atto si svolgono in casa del sor Alessandro a Firenze nel rione di San Lorenzo

Il 2° atto si svolge in un albergo di Viareggio


ATTO PRIMO

LA SCENA

Salotto in casa del sor Alessandro. In fondo a sinistra dell’attore, la comune con vista del pianerottolo; a destra la porta del salotto buono, fra le due porte una consolle con un grande specchio. Al laterale di sinistra due porte: una per la camera del sor Alessandro e Adelina, l’altra più avanti per la camera della sor Anna. Al laterale di destra due porte: una per la cucina, l’altra più avanti, per la camera della donna di servizio. Una tavola tonda, un canapè, alcune sedie.

SCENA 1°

 

Anna, Adelina, Enrichetta, Alessandro

 

All’alzarsi della tela Anna è all’uscio socchiuso della camera degli sposi e sta chiamando sua figlia.

 

ANN
Adelina? Adelina?  ha’ bisogno di nulla?

 

ADE

(di dentro) No mamma.

 

ANN

Ora vi preparerò i’ caffè coll’ovo (pausa e silenzio di dentro). Che aete inteso sposini? Ora, dico, vi preparerò i’ caffè coll’ovo!

 

ADE

(dopo una pausa) Sì mamma.

 

ANN

Che ci volea tanto a rispondere (va all’uscio di faccia dove è la camera della donna di servizio e chiama) Enrichetta! Enrichetta! A che ora tu ti levi?

 

ENR

(di dentro) Eccomi  sor Anna!

 

ANN

Gli è du’ vorte che ti chiamo! Che t’ho a sonàr la sveglia come a’ sordati?

 

ENR

(di dentro) Ora finisco di vestimmi.

 

ANN

Credeo tu volessi la cameriera. I’ sor Alessandro l’ha preso te come donna di servizio, la sarebbe bellina che invece fossi io che dovessi far la serva alla serva.

 

ENR

(di dentro) Eccomi! …Eccomi sor Anna la un brontoli più.

 

ANN

(Ritorna all’uscio della camera degli sposi) Sor Alessandro? Sor Alessandro? …La dica? Che ci vole anche un po’ di latte ni’ caffè coll’ovo, eh?… Sor Alessandro? Che ci vole anche un po’ di latte ni’ caffè coll’ovo?

 

ALE

(di dentro dopo una pausa) Come la crede..co’ i’latte.. coll’ovo … senza!…

 

ANN

I’ mi’ genero gli è impaziente.

 

 

SCENA 2°

 

Anna, Enrichetta, il semellaio

ENR

(entrando in scena)Bon giorno sor Anna!

ANN

Oh! Meno male… bon giorno!…Vedi, la mi’ figliola che l’è la mi’ figliola,…un’ so’ se mi spiego!,…l’ha sposato ieri i’ sor Alessandro…l’è lì in camera viva e verde; eppure quando l’era ne’ sigari…

95


ENR
Ne’ sigari l’era?…

ANN

(facendole il verso) Si ne’ sigari!..Intendo dire nella manifattura in do’ li fanno, frizzona! I’ fatti gli è, che la si levava prima di tutti, allora io unn’aveo la serva, ma ero dalla mi’ Adelina servita e riverita.

ENR

O io un’ la servo? Ma che poteo essere indovina che lei la si fosse leata tanto presto? Eppoi me,..se nessuno mi sveglia, un m’arei a destare, unn’ho mica l’orologio ni’ cervello!

ANN

Ma sentite come la risponde! Ma t’un sai che alla tua età mi morì mi’ padre. E un mi vergogno a dillo, mi toccò anche a me andà a servizio, nientemeno che da una signora scozzese ne’Lungarni, ma io, unn’aveo ne’lingua, ne’occhi, ne’orecchi

ENR

Ma ora pare che l’abbia ogni cosa               SUONO DI CAMPANELLO

SEM.

(di dentro) Semellaio!!…

ANN

Senti!..gli è presto vah! C’è di già i’ semellaio!..pena poco via !..va’ a piglia e’ semelli..

ENR

Quanti?…

ANN

Tre…quanti tu ne vo’ pigliare?

ENR

(va nel pianerottolo e prende i semelli)

ANN

Secondo me la credea volessi pigliare i’ semelle anche per lei! Che lo so che tempi siin questi! Le serve le si vorrebbero mettere a paragon de’ padroni!

ENR

(rientrando) Eccone tre! Che li paga?

ANN

Che discorsi! Unn’ho ma’ fatto a chiodo..(osservando i semelli) Ma icchè tu m’ha preso?…t’un li vedi come son piccini?

ENR

Ce l’ha tutti compagni! Eppoi pe’un semelle icchè gli hanno a dare? Un pan di du’ lire?

ANN

Quante tu chiaccheri! (andando fuori della comune e chiamando) O semellaio! O semellaio! Tenete e’ quattrini, ma barattachemi e’ semelli!..v’un vedete un son nulla!..

ENR

Ora a lei gnene gonfia!…

SEM

Un gli ho fatti mica io! La scerga a modo suo.

ANN

C’è dimorto da scegliere! Tenete (e paga) piglierò questi! (rientrando inscena) O via! Ora vanno imburrati.. Intanto te, piglia i’ burro in dispensa..(mentre Enrichetta esegue, Anna fa questa riflessione) Che gli piaceranno arrostiti? (va all’uscio della camera degli sposi e chiama) Sor Alessandro! Sor Alessandro! Che lo vole arrostito i’ semelle o senza? (pausa) Gli sposini un mi rispondano mai a tempo..(chiama nuovamente) Sor Alessandro!! Che lo vole arrostito i’ semelle’ o senza?

ALE

Arrostito..senza..come la vole!

ANN

E te Adelina come tu lo voi? Arrostito!.senza!.co’ i’ burro o senza burro?

ADE

(di dentro) Come lui…Come lui…

ANN

Preciso com’ero io, co’ i’ mi’ marito bon’anima…Poero Giustino!..icchè volea lui, e icchè voleo io!

ENR

(Quanti gestri) Ecco i’ burro!

ANN

Allora io vò a arrostire e’ semelli e a frullà l’ovo pe’ gli sposini!

ENR

I’ padrone gl’ha 50 anni, la li chiama sposini!…

ANN

(mentre va via) Te intanto imburra i’ mio de’ semelli, perché arrostito e mi fa’ male a’ denti! (andando via) e pena poco…

96


ENR

Che brontolona! Ah! Io unn’ho che una speranza, che i’ mi’ Arturino presto mi sposerà, e allora.. e allora..

SCENA 3°

Arturo e Enrichetta

ART.

O’ Enrichetta?

ENR

Arturino!..icchè tu se’ venuto a fare?

ART.

Che se’ sola?

ENR

I’ padrone con la sposina sono a letto.

ART.

Si capisce!…

ENR

E la socera l’è in cucina che la gli frulla l’ovo.

ART.

E a noi dimmi?.. chi ce lo frullerà l’ovo?

ENR

Ti frullerò ogni cosa io! Ma dimmi? Icchè tu se’ venuto a fare?

ART.

Gli è arrivato tre barrocci di carbone…

ENR

E lo veggo! Tu se’ conciato a caso!

ART.

Un fo’ mica i’ farmacista! Dunque diceo…gli è arrivato tre barrocci e son venuto a informare i’ padrone.

ENR

Ora l’avvertirò (fa per eseguire)

ART.

(trattenendola) Aspetta!..prima cara Enrichetta tu mi devi dare….

ENR

I’ caffè come quest’altre mattine? Eh! Stamani caro Arturino son dolori! C’è la socera leata….

ART.

‘Un me ne  ‘mporta di’ caffè! Voglio un ber bacione!..così guarda!

ENR

(si schermisce) Sta’ fermo! Sta’ fermo ci ho il grembiule bianco, ci riman le ditate! Dio! Vai! I’ semelle l’è ito in terra!.. Eh! ..S’è conciato benino!..

ART.

(mentre lo raccatta) ‘Un fa’ nulla,..si ripulisce!..(cerca di pulirlo con le mani nere).

ENR

Arturino tu fa’ peggio!…tu fa’ peggio con codeste mane nere (si volta e vede il sor Alessandro) Oh! I’sor Alessandro!..

SCENA 4°

Alessandro e detti

ALE

Bravi!..bravi davvero tutt’e due!

ENR

O che ha visto sor Alessandro?

ALE

Ho visto sicuro! Un son mica cieco!..Già v’unn’ aete riguardi!..vu fate conto d’essere in casa vostra.

ART.

La un ci dette i’ consenso di fidanzassi? L’abbia pazienza! Che vol’ella sor Alessandro.. l’amore lei la lo sa, perché l’ha provato e riprovato, a vorte e fa perder la testa!..

ALE

(andando incontro minaccioso verso Arturo) Da’ retta! Io unn’ho perso nulla sai?..come tu ‘ntendi?..perché co’ una pedaca ti butto fori!

ART

Noe..la ‘un la pigli alla rovescia sor Alessandro!..Io ho voluto dire che Lei l’è la seconda moglie che l’ha preso perciò la saprà bene che quando uno gli è veramente innamorato un po’ resistere, e gli arriva e…(figura di abbracciare e stringere la persona amata)

ALE

Già, ma te t’un ti contenti di brancicare sortanto lei…

ENR

Brancicare?

ALE

Eh! L’ho visto! E oltre la ragazza con codeste mane nere tu brancichi anche la roba che deo mangiar io..(prendendo il semelle) Guarda qui, invece di burro par che ci sia sopra i’ caviale!                      97


ENR

Ma questo unn’è suo sa’ sor padrone, gli è della su’ socera!

ALE

Ah! Allora unn’e ‘mporta. Basta!..icchè tu se’ venuto a fare? Pe’ veder lei eh?

ART

Noo..gli è stato nell’esser qui…, ma la ragion l’è che son venuto a avvertillo che gli è arrivato tre barrocciate di carbone, e più che attro pe’ digli che tutti i su’ conoscenti d’i Rione di S.Lorenzo sanno che ieri la fu sposo e si meravigliano che la un gli abbia detto nulla.

ALE

Obbene? Icchè gnene interessa? Unn’ho mica ripreso moglie pe’ gli amici!

ART

No, la un’ intende sor Alessandro!.. non avendogli detto nulla, per loro l’è stata una sorpresa e io ho potuto scovare che diversi esercenti su’ compagni, si son messi d’accordo pe’ fare una sorpresa a Lei.

ALE

Come sarebbe a dire?

ART

Ho scoperto che voglian venir tutti insieme a dargli i’ mirallegro.

ALE

Eh?..Noe…noe..un vo’ tanta bardoria intorno casa. T’ha fatto bene a dimmelo..loro vengano e io vo’ via.

ART. e ENR

Via?

ALE

Già..m’è venuto l’idea di fare i’ viaggio di nozze. Meglio gl’era se ero partito ieri mattina subito dopo lo sposalizio…ma un vor dire,..anderò via oggi.  Ma, da’ retta..o ministro!…che mi posso fidare?

ART

Che crede che un sia bono a fare i’ su’ interesse?..La m’ha a dar carta bianca e la vedrà.

ENR

Prima però lavati le mane.

ALE

T’accordo anche carta bianca, anzi v’avverto che se tutt’e due vu’ farete i’ vostro dovere, vi porterò un be’ regalo

ENR

Un be’ regalo anche a me?

ALE

A tutt’e due. Ma dico..ci siamo intesi! Quando io un ci sono, guarda d’un esser sempre qui, perché un t’unn’hai bisogno di venicci; bada che me n’accorgerei, perché in do’ tu passi te, tu lasci l’impronta.

ART

La vadia! La vadia!..sor Alessandro; la stia tranquillo, la si diverta con la su’ sposina, e la faccia un bon viaggio.

ALE

E ora via!…va’ a bottega …va’ a bottega

ART

Subito (mentre si avvia alla porta si indugia facendo cenni di complimento a Enrichetta)

ALE

Va’  a bottega …va’ a bottega

ART

Corro (via).

SCENA 5°

Alessandro, Enrichetta, Adelina

ALE

Te guarda intanto se tu trovi l’orario delle ferrovie, m’è parso ci’abbia a essere!

ENR

Si, lo veddi l’attro giorno mentre spolveravo la consolle, gli ha a esser qua, ammenochè la un l’abbia leato la su’ socera… eccolo, la guardi!

ALE

Benone, dammi..(leggendo) oh!..Linea Arezzo, Chiusi, Roma-Pisa, Spezia, Genova, Pisa, Livorno..Uhm! Livorno ‘un mi dispiacerebbe.

ADE

(venendo di camera) Sandro!..o la mamma?

ENR

La sor Anna l’è in cucina che la gli frulla l’ovo.

98


ALE

Lascia che la frulli!..Lascia che la frulli!..Senti  Adelina! icchè tu dici?..sa’ a ire a Livorno? Eh? Ti piace?

ADE

Io vengo in do’ tu voi! Livorno gli è bellino! C’andai due anni fa con la mamma.

ALE

Sicchè allora che s’ha ire a Livorno?

ADE

Certo preferirei Viareggio, un l’ho ma’ visto!

ALE

Andiamo a Viareggio!

ADE

Dice c’è una pineta che l’è quarcosa di bello!

ENR

Se l’è bella la pineta? La sera a qui’ frescolino ci si sta pe’ incanto!

ALE

O che se’ stata in pineta?

ENR

Con quegl’attri padroni.

SCENA 6°

Anna, Adelina e Alessandro

ANN

(mentre entra) Enrichetta! Va’ a guardare i’ latte che un vada di fori

ENR

Subito, sor Anna (via)

ANN

(vedendo gli sposi) Oh!..che vi siete leati? Un v’aveo detto ve lo portavo a letto i’ caffèlatte co’ l’ovo?

ADE

Si gli è vero!..

ANN

Allora che idea l’è stata quella di levassi così a un tratto?

ADE

Vah!..Sandro gli è deciso di fare  i’ viaggio di nozze..

ANN

I’ viaggio di nozze?

ALE

Già (mentre guarda sempre l’orologio)

ANN

O che s’è ricambiato? L’avea detto che piuttosto la si spassava quarche giorno qui…forse che io unn’ho premure abbastanza?

ALE

Accidenti!..troppe!..troppe la n’ha di premure, da ieri sera la un c’ha lasciati un momento beneaere; tutta la notte a dire se un s’avea bisogno di nulla. In concrusione un c’è riuscito di fare…nemmeno un sonnellino!…..

ANN

Allora se gli è per questo, ritornate a letto!

ALE

No, no, ormai s’è deciso, si va a Viareggio!

ANN

Intanto pigliate subito i’ caffè, via sennò si diaccia! …questi sono e’ semelli arrostiti, e i’ burro gli è lì, vu lo piglierete a piacer vostro

ALE

Brava!..

AN

Sicchè v’aete detto Viareggio, vero?

ADE

Già!…

AN

I’ posto mi piace, gli è bello, c’è una pineta… che pineta!..

ALE

Anche a to’ madre gli piace la pineta!..

AN

Oh! Se unn’è dorce abbastanza lo zucchero eccolo qui..giù..giù..la ‘nzuccheri..la ‘nzuccheri!

ALE

Basta!…Basta!…

ADE

T’ha frullato anche la chiara eh!.. mamma?

AN

Sicuro! La fa’ bene. Dell’ovo un si butta via nulla.

ALE

È manna la unn’ha frullato anche i’ guscio!

AN

La dica…sor Alessandro!..e quanto ci si tratterrà lassù a Viareggio?

ALE

Come quanto ci si tratterrà? Si va io e lei da soli sa’! I’ viaggio di nozze un si fa mica portando dietro la socera!                                                           99

                


ANN
Io m’ero immaginata d’andare in pineta!

ALE

(scherzando) Però l’imprometto di portanni i pinaroli.

ANN

Oh! Vedo l’ha finito i’ semelle; la ‘nzuppi anche i’mio…la lo pigli..la ‘nzuppi..la ‘nzuppi!.

ALE

Ho inzuppato abbastanza!

ANN

La lo pigli santo Dio!..gli fa bene, gli è imburrato anche questo

ALE

Eh! lo so’, ma unne voglio più!

ADE

Ma se unne vo’ più che gnene vo’ ficcar pe’ forza?

ANN

Allora la faccia icchè la vole!..E ditemi sposini, quando v’aete idea di partire?

ALE

C’è un treno alle 10, uno alle 12, uno alle 17 e un altro alle 20. Si piglierà quello delle 17, icchè tu ne dici Adelina?

ADE

Eh si.. prima un c’è da andar via…perché bisogna prepararsi un po’ pe’ i’ viaggio.

ALE

Già…anzi guarda, vo’ andar subito a comprare una valigetta e una spolverina.

ANN

Una spolverina?

ALE

Si una spolverina, parapolvere come la la chiama?..icchè c’è di strano? Gnamo chiama l’Enrichetta che la mi porti i’ cappello…vo’ andar via…

ADE

Enrichetta! Enrichetta!

ANN

E gnene porto io; all’Enrichetta digli che la sbratti (via)

ENR.

Comanda sor Adelina?

ADE.

Porta in cucina questa roba         ENRICHETTA ESEGUE

SCENA 7°

Adelina, Alessandro, Enrichetta, indi Anna

ALE

Dunque senti Adelina, si va diretti a Viareggio, ci si trattiene cinque o se’ giorni, poi quando si torna in giù ci si ferma a Lucca dalla mi’ figliola. Così ti farò fare la conoscenza.

ADE

Si.

ALE

Tu lo dici n’ una certa maniera! O t’un ci ha’ piacere di fa’ la conoscenza co’ i’ mi’ genero e la mi’ figliola?

ADE

Che mi chiamerà matrigna?

ALE

Sie…se tu se’ più giovane di lei! Eppoi l’è bona, una pasta, tu la potra’ chiamar sorella.

ADE

Sorella?

ALE

Ah! Già!..allora avre’ sposato una figliola! Insomma tu la chiamerai..come la si chiama. Sempricemente Giulia. Eppoi un si dee mica sta’ sempre insieme. Lei la rimane a Lucca co’ i’ su’ marito, perché lì c’ha l’impiego, e noi si ritornerà a Firenze.

Dunque ora vo’ a piglià la valigia, e stasera si va via….ma,… o tu’ madre che è andata da i’ cappellaio a pigliammi i’ cappello?.. un la veggo più.

ADE

Enrichetta, guarda un po’ icchè la fa la mi’ mamma, Sandro gli aspetta i’cappello pe’ andà fori a comprà la valigia.

ENR.

Eccola! La sor Anna…

SCENA 8°

Anna, Enrichetta, Alessandro, Adelina

ANN

(venendo con sette o otto cappelli di varie forme, tutti di Alessandro) La guardi sor Alessandro!                                        100


ALE
Da’ retta!. A regola la testa un l’ho persa! (O quante teste la crede che l’abbia?)

AN

Un sapeo quale la volea!…

ADE

(mentre aiuta la mamma a posare i cappelli) E te tu gli ha presi tutti!..(a Sandro) allora tu po’ scegliere, quale tu voi?

ALE

Dammene uno…anche quello che vo’ a bottega basta…cioè no..(scegliendo) voglio questo (se lo mette sulle ventitrè) co’ una moglie così giovane da qui in avanti vo’ essere sportivo! Così icchè ti pare?

ADE

Davvero tu sembri più giovane d’Arturo.

ANN

T’ha detto bene!

ENR

Più giovane di mi’ Arturino?…

ALE

(rivolgendosi alla sor Anna) E la noti però che un fare’ a baratto

ENR

Nemmen’io

ALE

Perché Arturo i’ mi’ garzone, se gli ha a mettere una balla d’un quintale su i’ barroccio e ce la fa ma gli stronfia!

ENR

Gli stronfia? Arturino?

ALE

Gli stronfia! Invece io la butto sù come un fuscello!

ENR

Lei l’è Sansone!…

ALE

Un son Sansone! Ma più forte e più sverto di certi giovanotti che sembra siin fatti di ricotta (va allo specchio e si accomoda la cravatta)

ENR

Se la la canta pe’ i’ mio l’ha sbagliato, perché di ricotta unn’è davvero.

ALE

Ho detto taluni…di’ resto unn’e mporta che tu chiaccheri tanto!

ENR

Ma…(sconcertata)

ALE

Basta!..

ANN

Tu vo’ risponder sempre.

ENR

Mi stuzzica!…

ALE

Ti stuzzico? Da retta io un t’ho mai stuzzicato sai! Semmai chi ti stuzzica gli è Arturino

ANN

Come?..Arturino e ti…

ENR

Ma io intendeo dire…

ALE

Basta. Ho detto, basta (via cantarellando) io son la farfalla che scherza co’fiori

ADE

(Va all’uscio e fa il baciamano)

SCENA 9°

Anna, Adelina Enrichetta

ANN

Ha visto? Pe’ corpa tua come gli è ito via stizzito!

ENR

Ma che stizzito! Se cantava!

ANN

E le mossacce che t’ha fatto  t’un  le conti?

ENR

A me? Io dico l’ha fatte più per lei…

ANN

Per me? Per me?….sta’ zitta sai brutta pettegola!…T’un ti vergogni!…già t’un ti vergogni di nulla, t’ha avuto anche la sfacciataggine di fatti stuzzicare da Arturino!…

ENR

Ma che stuzzicare! Poi infine ‘un m’ha dato che un bacio. Icchè c’è di male? Un lo sanno tutti che Arturino gli è i’mi’ damo! Eppoi vorrei ave’ visto anche i sor Alessandro prima che gli sposasse la su’ figliola, un gli avrà dato mai un bacio?

ADE

Oeh!…Oeh!…Enrichetta!…guarda se tu tieni la lingua a posto perché io un son lei!..se no, quello gliè l’uscio! Avanti!..senza rispondere, piglia questi cappelli e portali a’ i’ posto, e metti in ordine la mi’ camera.                                       101 

ENR

Ma….

ADE

Via via!..un vo’ tanti discorsi

ENR

Un posso di’ nemmeno le mi’ ragioni! (via)

ADE

O via! Se un si fa così ci si fa mangiar la pappa in capo dalla serva.

ANN

Mi pare anche a me!..

ADE

E questo vor dire unn’aver mai avuto gente di servizio e te poi a dagli troppa confidenza…

ANN

Gli è vero, ma anche i’ tu’ maritino gli ha pe’ me poco riguardo, e in faccia all’Enrichetta mi tratta come se fossi una serva anch’io

ADE

Ma icchè tu dici mamma, codeste le son idee.

ANN

Le saranno anche idee, in ogni caso però tu gli po’ dire che se, poeromo, e credesse di soggiogammi, gli ha sbagliato!..io unn’ho bisogno di’ genero…co’ la pensione che mi lasciò tu’ padre e campo bene!…

ADE

Ma no mamma, credi che Sandro gli ha un carattere bonissimo,(e di te ne dice sempre bene)

ANN

Forse Dio unn’ho per lui tutte le premure possibili?

ADE

Ma si..Ma si..

ENR

Sora padrona c’è  un signore!…  (appena entrato Bruno, via)

SCENA 10°

Bruno e detti

BRU

Si può?…

ADE

Oh Bruno! (gli va incontro e si abbracciano)

ANN

Te a Firenze?..

BRU

Dammi un bacio …(bacia la mamma)

ADE

Dopo tanto ti se’ fatto vivo

BRU

Che volete…viaggio… viaggio continuamente…

ANN

E sempre pe’ conto della casa di Parigi?

BRU

Si. Anzi, dovendo fare i’ giro della Toscana,  il mio primo pensiero è stato quello di riveder voi e la mia bella Firenze.

ANN

E ti tratterrai dimorto?

BRU

Ho appena il tempo di salutarvi

ANN

(meno male, respiro)

BRU

Ma ritornerò fra una ventina di giorni. Ora devo subito raggiungere il mio direttore per fare il giro di diverse stazioni balneari, sulle quali abbiamo fatto conto di smerciare il nostro articolo

ADE

Bravo!..t’ha fatto bene; questa l’è stata proprio una visita inaspettata, una sorpresa grande grande.

BRU

Una sorpresa grande! Ma non quanto la mia quando, messo piede a Firenze, ho saputo per combinazione del tuo matrimonio. Ti se’ fatta sposa e tanto te che la mamma v’un m’avete nemmeno avvertito.

ADE

T’ha ragione Bruno…però i’ nostro pensiero gli era quello di fattelo sapere!

BRU

Si vede…

ANN

Ma come s’vea  a fare?

ADE

Chi lo conosce i’ tu’ndirizzo, ora tu sei n’una città, ora n’un’ attra…

BRU

Ho bell’e visto…in fin de’ conti tutt’i’torto gli è mio…

ADE

Non dico tutto,ma una discreta parte. In 4 anni 2 cartoline. Mezza cartolina l’anno

BRU
Esagerazioni! Vedi anche prima di mettermi in viaggio t’ho mandato una cartolina… un bacio in aeroplano…

ADE

Bugiardo! ‘Un s’è ricevuto nulla!

BRU

Icchè t’ho a dire. Allora te l’ho detto… tutt’i’torto gli è mio, però un credere, che se anche unn’ho saputo pe’ tempo di’ tu’ sposalizio, per questo io sia adirato, ma che!…anzi guarda, ti voglio fare un bel regalo. Scegli fra questo campionario l’oggetto che più ti piace (mostra gli oggetti)

ADE

Oh! Che bellezza…Oh! Che bellezza… guarda mamma che belle perle.

ANN

Davvero!…belle così le un ci son nemmeno su’ i’ Ponte Vecchio!..

BRU

Provati questa collana (gliela mette al collo)..guarda come tu se’ bella

ANN

Tu sembri una principessa!…

ADE

(si guarda allo specchio) bella..splendida!..e quanto la costa?

BRU

Una collana di vere perle la costerebbe parecchio; ma questa però è imitazione, e i’ su’ vero valore non è che 50 lire.

ANN

Ma l’è proprio bella!

BRU

E anche i’tu’ sposo sarà certo molto contento.

ADE

Già ma un lo so mica se vorrà compralla.

BRU

Ho detto te la regalo.

ANN

Corbezzoli!… che regalo!…

ADE

Caro Bruno tu se’ sempre stato bono!

ANN

Senti Bruno…lo voi un po’ di caffè co’ un gocciolino di rumme?

BRU

Grazie mamma ho già fatto colazione alla forchetta al Buffet della Stazione e…

ANN

Allora lascia fare a me, e vo’ in cantina a pigliar una bottiglia di vino scerto…quello ti farà bono…

BRU

Ma no mamma, un ti disturbare.

ANN

Ma che disturbo, son pochi scalini. Intanto Adelina digli di tu’ marito e di quell’affare, che ha ‘nteso?

ADE

Si mamma.

SCENA 11°

Bruno e Adelina

BRU

Dimmi..Dimmi..Adelina, chi gli è i’ tu’ marito?..icchè fa?…

ADE

Gli è un bon omo, unn’è troppo giovane, ma un onesto negoziante che ha qualche soldo e un pezzo di pane un mi mancherà mai

BRU

Ho piacere che tu ti sia sistemata bene e farò volentieri la conoscenza di tu’ caro sposo…ma c’è da sapere come mai tu se’ così agitata? Icchè c’è? Via!..io vo’ saperlo!.. icchè c’è?

ADE

Ebbene…senti Bruno…si, gli è necessario che tu lo sappia…la mamma la unn’ha avuto i’ coraggio di confessare a i’ mi’ marito lo sbaglio da lei commesso

BRU

Come?..la ‘un gliel’ha detto che te t’hai un fratello?.e anche te?..d’accordo?

ADE

Bruno! Per lei!per la mamma nostra che la ne sente vergogna.

BRU

Infatti la unn’è una bella cosa davvero, che, rimasta vedova, pe’ un perder la pensione che gli lasciò i’poero marito morto, l’abbia poi avuto da un’altra unione illegittima un altro figliolo che al mondo unn’è che un bastardo.

103

                


ADE

Bastardo?

 

BRU

Si, un bastardo!..perché forse..mi dette un nome?..

 

ADE

La mamma la ti dette i’ suo. Eppure tu la conosci la su’ triste storia e quella di tu’ padre che un potè sposar la mamma, perché morì a un tratto prima che tu venisse a i’ mondo.

 

BRU

È vero… ma non sai che io amo, e pazzamente son riamato, da un angiolo di fanciulla che è la figliola del mio direttore, ma non potrò mai realizzare i’ mi’sogno…vedrò distrutte le mi’speranze, perché certo su’ padre un vorrà darla pe’ sposa a un omo che non ha nome.. Son disgraziato!. Son disgraziato!..(si siede disperato)

 

ANN

(accarezzandolo) Bruno! Mi raccomando carmati!..carmati!..tra poco sarà qui i’ mi’marito, e quale scandalo sarebbe! Pensa anche a me!

 

BRU

Si si tu ha’ ragione! Che vantaggio avrei? Ormai sono un disgraziato e un voglio affliggerti in questo momento che per te deve essere di gioia. No, no…un voglio togliere la felicità anche a te. (si alza risoluto). Anderò via! E anzi ti prometto di non metter qui più piede.

 

ADE

Bruno! Ma icchè tu dici? Ecco la mamma!

 

ANN

(viene portando una bottiglia di passito e due bicchieri). Ecco i’vino. L’ho preso passito…bevi Bruno, e berrò anch’io alla tu’salute e a i’tu’avvenire.

 

BRU

Accetto l’augurio mamma!…e io bevo alla salute degli sposi, e alla tu’tranquillità in avvenire.   (si sente Alessandro che si avvicina canterellando)

 

SCENA 12°

 

Alessandro e detti

 

ANN

Eccolo! Gli è i’ sor Alessandro!

 

ADE

Eh!..gli è lui!

 

ANN

(avvicinandosi ad Adelina). che gliel’hai detto?

 

ADE

Si mamma.

 

ANN

Mi raccomando Bruno… pietà di tu’ madre!

 

BRU

(chiudendo la valigia) Vedi?..vo’ via!

 

ANN

Bellino!…Bellino!…(alludendo al regalo)

 

ADE

Davvero proprio bellino!

 

ALE

E lo so che son bellino (indossa la spolverina e tiene in mano la valigetta) ma lasciachemi armeno entrare e guardachemi perbene! (vedendo Bruno) Oh!…o i’signore?

 

ADE

Gli è un viaggiatore

 

ALE

Anche lui?

 

ANN

Già.

 

ALE

Ma gli ha sbagliaco stazione?

 

ADE

No…ecco…gli è un viaggiatore di bigiotterie e avendo saputo del nostro sposalizio, gli è venuto a offrirci uno de’su’articoli.

 

ALE

Ho capito! Gli è uno di que’ viaggiatori che un sortan mai da Firenze e che vengan pe’le case pe’ appiccicare la roba a un tanto la settimana, ma io compro a contanti sa’ sor giovane.

 

BRU

Le assicuro, che io sono il rappresentante di una casa di Parigi…

 

104

 

ADE

Una fabbrica di lusso sai?..anzi guarda, io ho scerto questa collana icchè te ne pare?

 

ALE

Acciderba! Neanche la Principessa Corsini la ‘un l’ha a codesta maniera. Sentiamo quanto la costa?

 

BRU

Non molto, perché la casa vende a titolo di reclame, tanto poi è sicura di ricattarsi.

ALE

(un vorrei avesse l’idea di ricattassi con la mi’moglie). La senta sor viaggiatore!..io un vo’ obbrighi! A me la m’ha a di’ preciso quanto la costa. Se mi pare la compro, e se no lei la tiene la su’ collana e io tengo e mi’quattrini.

 

BRU

Ebbene, mi darà 10 lire

 

ALE

Allora l’è farsa?

 

BRU

È imitazione.

 

ALE

Eh! si, perché la costa troppo poco! E siccome io la roba farsa la un la compro….

 

ADE

La fa i’medesimo effetto….

 

ALE

Ma l’è farsa!

 

ADE

(adagio al marito) Ti dirrò pe’ 10 lire…

 

ALE

Vah!…pe’fatti vedè la comprerò! L’aveo promesso alla donna di servizio di portagli un regalo da Viarggio!…

 

ADE

A chie? All’Enrichetta?

 

ALE

Già (dà i denari a Bruno). La tenga lei…

 

BRU

Grazie!

 

ALE

tu l’ha a mettere in fondo alla valigia, la gli si darà quande si torna.

 

BRU

Signore…i miei rispetti.

 

ALE

Avvedessi! (facendo segno con la mano in tono canzonatorio)

 

BRU

(mentre se ne va sospira) Ah!

 

ANN

Addio!…(con dolore) arrivederci…

 

SCENA 13°

 

Alessandro, Anna, Adelina indi Enrichetta

 

ALE

Tu’ madre la se la dice eh! co’ i’viaggiatore? La gli do un po’ di tu, un po’ di’lei

 

ADE

La vo’ far la dama!

 

ALE

Già e i’domino…ecco a me qui’ viaggiatore, m’è rimasto un po’ mancino, mi sembra v’abbia mezze addormentache.

 

ADE

Ti parrà, s’è discorso fino a ora.

 

ALE

Eh! per quello! Gl’hanno anche troppa chiacchera i viaggiatori. Gnamo via, guardiamo se ci si spiccia a fare e’ bauli, cioè la valigia e andiamo via.

 

ANN

Ora gnene porto io tutta la su’robina sor Alessandro! Così la se l’accomoda come la vole (via).

 

ALE

Brava!… e te fatti portar la tua dall’Enrichetta.

 

ADE

Eh! di qui alle 17 c’arebbe a esser tempo!..

 

ALE

No, ci s’ha avvantaggiare…si va via co’ i’treno delle 12

 

ADE

Vah! Come tu voi!..(chiama) Enrichetta!… Enrichetta!…

 

ENR

Comandi!

 

ADE

Portami i’vestito celeste, la sottana marrone, la vita rosa, la mantella di seta, 6 camicie, 6 mutande, 12 paia di calze.

 

ALE

Eh! indo’ tu la vo’ metter tutta codesta roba? Ci vole un bagagliaio apposta! Un s’ha mica da star fori un anno.

 

ADE

Va bene! Allora piglia la valigia, mettici i’vestito celeste, la mantella di seta e 12 fazzoletti.

 

ALE

Si…abbondanza di pezzole…le fanno sempre comodo.     (via Enrichetta)

 

SCENA 14°

 

Alessandro, Adelina

 

SUONO DI CAMPANELLO   (Poi voce da fuori) Postaaaa!

 

ALE

Senti c’è la posta! O chi sarà che scrive?

 

ADE

(corre fuori dalla comune e poi rientra con una cartolina) una cartolina illustrata (e fa per metterla in seno)

 

ALE

O a me?..t’un mi fa’ veder nulla?

 

ADE

Gli è un augurio che la mi manda una mi’amica!…

 

ALE

Fa’edere?  (gliela prende e guarda) Oh! L’è un’amica romantica…un bacio d’amore in areoprano? …Coll’augurio la tu’ compagna l’è ita nelle nuvole..(volta la cartolina) e la si chiama?…Bruno?…allora gli è un maschio?…

 

ADE

No…vedi…Bruna…l’ultima lettera l’è una “a”, c’è i’baffettino…

 

ALE

Perciò co’i’baffettino…sarà un omo!..

 

ADE

(rendendo la cartolina) Tieni…tieni! Sarà come volella, ma andiamo via subito subito, siamo a tempo a i’treno delle 10; c’è venti minuti.

 

SCENA 15°

 

Enrichetta e detti, indi Anna

 

ENR

Pronti signora Adelina (viene portando la roba indicata)

 

ALE

Benone!..(dà la mantella alla moglie) questa infilatela alla sverta eh!..

 

ANN

(entrando carica di vestiti e di biancheria del sor Alessandro, tiene visibili le pantofole e la berretta da notte) Ecco sor Alessandro!

 

ALE

Accidenti! O’ la unn’ha portaco anche i’trabiccolo da metter nella valigia!

 

ANN

(alla figlia) O te?…che ti vesti di già?

 

ADE

Si va via subito!…

 

ANN

Subito?…

 

ALE

Intrafinefatta!…

 

ANN

Adelina! almeno dammi un abbraccio, un bacio…andar via così istantaneamente.

 

ALE

Se gli è tutta la mattina che se ne ragiona!…gnamo via si fa tardi.

 

ANN

Allora, addio addio! Aete preso ogni cosa!…divertitevi…..

 

ADE

Si, si…addio… addio mamma, addio.! (si abbracciano e si baciano)

 

ENR

Arrivederci e buon viaggio!…

 

ANN

(si volta, vede la berretta da notte e le pantofole e corre a prenderle)

 

ALE

Via, via…gli è tardi!…

 

ANN

Sor Alessandro…Sor Alessandro…(lo raggiunge all’uscio)  la tenga la s’è scordato delle pantofole e la berretta da notte.

 

ALE

(dà una manata e le butta via) Ma che berretta e pantofole, la roba da vecchi la lascio a Firenze!…

 

ANN

O la un mi dà nemmeno un bacio?..

 

ALE

No, perché e’ baci delle socere fanno venire i’cimurro

 

ANN

(arrabbiata) Se tu mi capiti sotto tu lo sentirai che orzo

 

ENR

Ride sgangheratamente mentre:

 

CALA LA TELA

 

106

 

            


ATTO SECONDO

La scena rappresenta la sala d’ingresso di un albergo e pensione di Viareggio. In fondo nel mezzo, una porta grande a vetri aperta e sui vetri si legge (all’incontro) RESTAURANT PENSIONE. Dalla suddetta porta si vede un corridoio che mette alle scale. Nel centro del corridoio, cioè dirimpetto alla porta a vetrata, vi è un terrazzo che dà sulla strada e guarda i mare. Ai laterali tanto di destra che di sinistra vi sono due porte numerate delle camere da affittarsi. Al laterale di destra fra le due porte vi è uno scrittoio. In fondo a destra è appeso un quadro indicatore elettrico e un telefono. Una tavola rotonda, alcune sedie di giunco, una poltroncina a dondolo, alcune piante da salotto ecc.ecc-

SCENA 1°

Giulia e Carlo

All’alzarsi della tela, Giulia si dondola sulla poltrona, e Carlo sta vicino alla terrazza, fumando una sigaretta (o leggendo un giornale)

GIU

Senti veh! T’ha a dire icchè tu voi, ma la vita la sarebbe bella vah! A potè fa’ sempre e’signori così…

CAR

E come ci riescirebbe!.. Ma..o Giulia!..tu ti dondoli troppo sai?

GIU

O che ha’ paura che vada a gambe all’aria?

CAR

No…e ho paura che tu abbia a rompere i’ dondolo!..e sai qui ‘un si vergognano, e ce lo mettano in conto!

GIU

E ci farebbero pagare anche i dondolamenti di quelli venuti avanti di noi.

CAR

Già, ma i’peggio sarebbe come t’ho detto che co’quattrini e siamo agli sgoccioli!

GIU

Ti dirrò, tanto domani si ritorna a Lucca.

CAR

Certo se s’era iti a Firenze da tu’ padre, si spendea assai meno, ma t’un ci se’ voluta venire!..

GIU

Prima di tutto a Viareggio ci siamo divertiti di più…e poi andare in casa di mi’ padre, ora che dice gli ha ripreso moglie…chissà quanto mi sare’ arrabbiata!..

CAR

O bella!..se a sor Alessandro gli è piaciuto di ripigliar moglie, unn’è padrone?..una vorta che tu’madre gli è morta gli è tanto!

GIU

Ma alla sua età? Eppoi sposare una più giovane di lui vent’anni! Chissà che superbia che l’avrà! Poi oltre a lei c’è anche la socera!..te la raccomando!….

CAR

Ma te tu sarà sempre la su’ figliola!…..

109

           


           

GIU

Sie!..gli è capace gli abbia dato a loro la chiave d’ogni cosa…e tu mi volevi portare a casa mia, pe’esser sottoposta agli altri?…nemmen per sogno!

CAR

Abbi pazienza!..ma codeste le son idee sbagliate. E chi ti dice a te che tanto la seconda moglie che la socera, le un sieno du’ bone donne?

GIU

Un ci credo!..

CAR

Del resto tu’ padre gli è un omo in gamba, si farà rispettare; semmai un potrà esse’ che un po’ geloso!….

GIU

Un ragioniamo di gelosie…se no potre’ dire che anche te…

CAR

Son geloso?…sie…certo ieri a i’ bagno c’era qui’ cicisbeo che gli era tanto che faceva i’grazioso, (io) un potei far ammeno di fare quella sortita!..

GIU

Già…e perché quello faceva i’grazioso, tu dubitasti subito della tu’ moglie! Ch’è codesta la fiducia che t’hai?

CAR

La unn’è questione di fiducia! Li per lì, m’ero tanto stizzito che…..

GIU

T’aresti fatto come Otello!…t’aresti strozzato la tu’ moglie innocente!..

CAR

No, no io unne strozzo nessuno! Anche se avessi avuto la disgrazia d’inciampare n’una moglie disonesta, io ‘un l’avrei ammazzata davvero come fanno tanti, pe’ poi andar in galera… io invece cercherei d’aver le prove e denunzialli tutt’e due alla giustizia, e così mondo assassino…(suono di campanello e numero al quadro)

SCENA 2°

Olga e detti

GIU

Zitto…zitto…vien la cameriera, se no ci si fa’ scorgere!..

OLG

(va al quadro, butta giù il numero e si dirige verso la camera dove l’hanno chiamata per prendere ordini)

GIU

Ma come l’è bella la spiaggia di Viareggio! (va verso la terrazza)

CAR

Ah! Incantevole… Peccato aver finito e quattrini; ci starei un altro par d’anni.

GIU

Senti Carlo!…oggi un’ tu vai a pescare?..

CAR

N’ho poca voglia!..

GIU

Gli è l’ultimo giorno! Vai eh!..almeno tu ti diverti!

CAR

Si anderò…pigliami la canna…

GIU

Subito Carlo…(via)

CAR

Guarda che piacere che l’ha la mi’ moglie che vada a pescare a canna,(va verso i’terrazzo). L’ha troppi ronzoni d’intorno e delle volte anche l’oneste le inciampano.

SCENA 3°

Olga, Giorgio, Fernanda indi Giulia e Margherita

OLG

(rispondendo ad una interrogazione già fatta) Si signori…Il telegramma ieri sera s’è fatto…me ne rammento bene, gli era pe’ Firenze (gli è i’ mi’posto) e gli era indirizzato al signor Bruno…viaggiatore, vero?..

GIO

Già…telegrafai perché fosse qua stamani, ma ancora non s’è visto, e non so…

OLG

Ora si sentirà la padrona…la dee avere anche la ricevuta di’telegramma (va al telefono) pronti!…-sora padrona!…pronti! sora padrona la favorisca un momento sù  (riattacca il ricevitore)

110


GIU

(entrando) Ecco! Tieni Carlo (gli da’ la canna da pesca) però voglio venire a accompagnarti fino a i’canale; poi ritornerò qui all’albergo (via insieme a Carlo)

MAR

Icchè c’è!… Buon giorno signori!

OLG

Questi signori domandavano di’telegramma che feci io ieri sera.

MAR

(andando alla scrivania) Ci ha a esser qua la ricevuta!…Eccola!…

GIO

Oh! Non dubitavo. Ho domandato così per curiosità! Doveva esser arrivato qui un mio impiegato, al quale telegrafai di venire immediatamente a Viareggio.

MAR

Ma il treno che parte alle dieci da Firenze non è mica ancora arrivato sa’?

FER

Come, no?

MAR

Chè!… m’ha detto l’omo che ho mandato alla stazione che il treno che viene da Firenze gli è in ritardo di tre quarti d’ora.

GIO

Perbacco!..

FER

Tre quarti d’ora di ritardo?

GIO

Veramente è un caso eccezionale.

MAR

Però te Olga guarda se tu vedi l’omo, così si manda subito alla stazione e digli che quando gli arriva i’’reno e boci forte: Pensione Margheritaaa! Così  qui’ signore e sa’ che dee venir qui e si farà accompagnare (va a sedersi allo scrittoio)

OLG

Vado subito (via)

SCENA 4°

Giorgio e Fernanda

FER

Diamine!..forse a questo treno non mancherà! Vero babbo?…

GIO

Certo! Bruno è ubbidiente! Puntuale!…

FER

Buono! E affezionato molto a te.

GIO

Si, buono…e capace!..il miglior viaggiatore che abbia la casa. L’unico che potrebbe rimpiazzare il mio posto se io lasciasse la direzione. Credi che gli voglio un gran bene, come se fosse un mio secondo figlio.

FER

Se lo merita, perché ha tutte le qualità per essere amato.

GIO

Di’ la verità, gli vuoi bene anche te?…..

FER

Babbo!!..

GIO

Eh!..però egli ha qualcosa che lo preoccupa!

FER

E ha avuto troppa premura venendo in Toscana di recarsi subito a Firenze..chissà!

GIO

Basta!..senti Fernanda, se è vero che il treno ha tutto questo ritardo, torniamo su; ne approfitterò per occuparmi della corrispondenza, che ho tanto da fare.

FER

Senti babbo, io preferirei restar qui; mi è più di svago.

GIO

Come vuoi…se viene Bruno son su (via)

FER

(va verso il terrazzo e ogni tanto si affaccia)

SCENA 5°

Icilio, Margherita e Fernanda

ICI

(venendo di fondo in costume da chauffeur) sora padrona… sora padrona…!

111


MAR

Comandi sor Icilio!

 

ICI

Me l’ha preparato i’conto?

 

MAR

Sicchè ci lascia davvero?

 

ICI

Eh! fra poco bisogna parta per Firenze, ora vo’ giù in garage a mettere in ordine l’automobile e parto.

 

MAR

(porgendo il conto) Ecco!..

 

ICI

Va bene (paga) dunque la mia camera è libera…risalgo a prendere la valigia e vengo a salutarla (via).

 

FER

(che era affacciata alla terrazza si avvicina a Margherita) Dica!…succede spesso che il treno che viene da Firenze ritardi così tanto?..

 

MAR

Difficilmente, anzi non mi so spiegare (si sente un suono di cornetta) però senta! Questa è la tromba della carrozza dell’albergo che avverte che ci sono i forestieri (via).

FER

(Dio!…come mi batte il cuore).

 

SCENA 6°

Olga, un forestiero, Bruno e Fernanda

 

OLG

(entra portando due valigie, è seguita da un forestiero e da Bruno) venghino signori c’è posto anche per loro (posa la valigia di Bruno e s’incammina verso la camera designata all’altro forestiero) Lei qua, favorisca….

 

FOR

(mentre segue la cameriera) Ho un’arsione del diavolo; subito una limonata ghiacciata (via)

 

BRU

Fernanda!…

 

FER

Bruno!..

 

BRU

E il sig. Giorgio?..

 

FER

Il babbo è salito su; abbiamo l’appartamento al secondo piano

 

OLG

(sull’uscio della camera del forestiero parlando con esso) Sarà servito subito…(andando premurosa verso Bruno e prendendo la valigia e portandola anche ad esso nella camera destinatagli) Ecco signore!…questa è la su’ camera, s’è asserbata apposta per lei!..

 

BRU

Benissimo

 

OLG

(entra nella camera di Bruno e posa la valigia)

 

FER

Bruno!…

 

BRU

Mia Fernanda!….(si abbracciano).

 

OLG

(rientrando) C’è tutto in ordine…ma se gli occorre qualcosa suoni il campanello, lì c’è il bottone.

 

BRU

Brava (le dà la mancia)

 

OLG

Grazie… (via)

 

FER

Bruno!…sono stata tanto in pena per te!…

 

BRU

Perché?..ho ricevuto da tuo padre il telegramma stamani…e son partito subito…

 

FER

T’ho aspettato tanto e ogni minuto mi pareva un secolo!..

 

BRU

Lo credo!…Ma che colpa ci ho io, se il treno ha ritardato?

 

FER

Tu hai ragione!…ma non so, quando tu sei lontano, sento in me un malumore… uno sconforto, che non mi so spiegare ; forse sai Bruno è il dubbio, se veramente tu voglia bene soltanto a me.

 

BRU

Ma icchè tu dici?T’un credi che i’mi’amore sia sincero? Tu dubiti?dubiti sempre?

 

FER

Sì, dubito perchè son gelosa!son gelosa di tutto e di tutti,perché Bruno te lo giuro io t’amo, io t’amo pazzamente alla follia.                                               112

 

 BRU

E io forse meno di te?..

 

FER

E allora Bruno mio! Questo amore furtivo, questo amore che noi nascondiamo in faccia a tutti come se fosse un delitto, questo nostro amore puro e sincero, un’ dev’esser così turbato…Bruno! Promettimi che tu ne parlerai a mio padre, promettimelo Bruno, promettimelo.

 

BRU

Si, Fernanda te lo prometto. Finora non ho avuto il coraggio, per paura che egli non acconsentisse alla nostra unione, ma oggi decisamente affronterò la nostra sentenza e se dirà di no……

 

FER

Dirà di sì!…Bruno dirà di sì!…(fa per abbracciarlo, entra Icilio)

 

SCENA 7°

Icilio, detti e Olga

 

ICI

(porta la valigia) o andiamo! (cercando la padrona) Sora Margherita!.(vedendo Bruno) Oh! Guarda chi si vede!!

 

BRU

Oh! Caro Icilio come va?..

 

ICI

Si crepa dalla salute…che belle giornate s’è passato a Nizza.

 

BRU

Eh! si, nella spensieratezza.

 

ICI

Ma per me le un tornan più…dimmi, vieni a Firenze?

 

BRU

Arrivo ora!!

 

ICI

E io parto..cerco la padrona per salutarla. Peccato, si poteva fare i’viaggio insieme, e sai mi tocca andar via fra poco; ora vò giù ni’ garage a preparar per la partenza.

 

BRU

Fai buon viaggio..

 

ICI

Grazie, addio!..(si leva il berretto salutando Fernanda – via)

 

BRU

Addio Icilio! (verso Fernanda) Scusami.. quello è un mio carissimo amico

 

OLG

(entrando) Il signor Giorgio domanda di loro

 

BRU

Grazie (dà la mancia a Olga)

 

FER

Bruno, senti, mio padre ci chiama….coraggio

 

BRU

(la prende a braccetto) Si, andiamo…(via)

 

SCENA 8°

Olga, Alessandro e Adelina

 

OLG

Quella l’è una coppiettina d’innamorati che la mi frutterà. I’ sor viaggiatore m’ha dato di già du’ mance (suono di campanello) Comandi!…

 

FOR

(di dentro )Ma questa limonata ghiacciata?.. (fischio del portavoce)

 

OLG

(sull’uscio) un momento signore sarà servito (fischio del portavoce) Eh! che furia!..(va al portavoce) pronti!..come?..limonata..chè? du’ sposini? A si,.. ho capito..la camera meglio..ah!..va bene (ritura la bocchetta del portavoce)

 

ALE

(entra insieme alla moglie) Bon giorno!…

 

OLG

Bon giorno signori…venghin pure signori…s’accomodino.

 

CAM

(con la limonata) Pronti con la limonata ghiacciata!…

 

ALE

Obbene!..o che s’è chiesto la limonata ghiacciata!…

 

OLG

Al forestiero al n. 12

 

CAM

(entra al n. 12 e dopo poco esce e va via di scena)

 

ALE

La dica!…Che ce n’è camere libere?

 

OLG

Eh! altro!..ci s’ha una camera da sposi che l’è una bellezza! Ora chiamerò anche la padrona

 

113

 

ALE

Brava ragazzina! (via Olga) (ad Adelina che osserva l’ambiente) qui mi pare ci s’abbia a accomodar bene!.. Icchè tu ne dici Adelina?

 

ADE

Te l’avevo detto…proviamo qui. E n’aveo sentito parlar di questo albergo “Margherita” che gli è di una fiorentina.

 

ALE

Già, gli era meglio se s’era venuti subito…Mi facevan rabbia in quegli attri alberghi che s’è girato (contraffacendo la voce) per la signorina una camera da sè?

 

ADE

Codesto ‘un c’è da fassene caso! Che vo’ che sappiano?

 

ALE

‘Un lo veggan che t’ha’ l’anello matrimoniale? Bisogna esser anche cervelloni!…

 

ADE

E per questo che ti voi arrabbiare?

 

ALE

M’arrabbio sicuro!.. e se un venio via…gli are’daco le mane ni’muso (impaziente) O questa signora padrona icchè la fa? (mettendosi a sedere sulla poltroncina a dondolo) senti Adelina come si va benino in su e in giù (si alza e fa sedere la sposa e lui s’affaccia alla camera che ha indicato Olga) Di lusso! Che camera! C’è i’letto co’i’parato…gli è icchè ci vole via..vieni a vedi Adelina!

 

ADE

(si alza e si affaccia all’uscio della camera) Bella! Elegante davvero!..

 

ALE

Qui almeno ‘un verrà tu’madre a romper l’incantesimo

 

ADE

Gli ha a esser un posto quieto davvero.

 

SCENA9°

Margherita e detti

 

MAR

Desiderano signori?

 

ALE

La senta! Si volea una camera perbenino!

 

MAR

La venga… la guardi…la guardi anche lei signora!..meglio di questa la un la trovano in tutto Viareggio…L’è grande…con tutto i’confortabile…la su’ toelette, i’su’ tavolino. Qui se vogliano gli hanno a ordinare e possano mangiare anche in camera; e se no giù nella sala a mangè…Ma qui possan fa’ più i’su’comodo…l’è proprio una camera da sposini!…

 

ALE

Lei l’è di Firenze?

 

MAR

Sì, proprio di’Cupolone!..

 

ALE

Si vede!…l’è intelligente…l’ha capito alla prima…

 

MAR

S’accomodino pure

 

ALE

Andiamo Adelina! (va per prender la valigia)

 

MAR

La ‘un s’incomodi c’è la cameriera (chiama) Olga! Olga!…

 

ALE

(prende a braccetto la moglie ed entra raggiante in camera, dopo aver salutato la padrona)

 

MAR

(contraccambiando il saluto) serva sua!…

 

SCENA 10°

Olga, Margherita, Giorgio e Bruno

 

OLG

Comandi!..

 

MAR

Porta la valigia a que’signori!

 

OLG

(esegue l’ordine ed entra nella camera degli sposi)

 

MAR

(va allo scrittoio come per prendere degli appunti e dopo poco se ne va quando sono entrati in scena Giorgio e Bruno)

 

 

 

114

 

 

GIO

(soffermandosi nell’andito vicino al terrazzo e parlando con Bruno che lo segue) Si, si…è bene che si faccia subito lo cheque; la casa richiede danaro!…(segue e conversa facendo azione).

 

OLG

(si sofferma sulla porta della camera parlando con Alessandro che è nell’interno) E se gli occorresse qualcosa la un fa che sonare i’campanello, lì c’è i’bottone!…(via)

 

BRU

(che conversando col signor Giorgio si è inoltrato nella sala) Però… se lei signor direttore non vuol stare ad uscire, se ha bisogno di sistemare la posta…lo cheque lo posso far’io.

 

GIO

Si…avvantaggerò di un’oretta il mio lavoro, e così faremo un po’ di conversazione, andando a fare una passeggiata sulla spiaggia (tira fuori il suo portafogli)

 

BRU

Volentieri

 

GIO

Stasera poi pranzeremo insieme.

 

BRU

Questo non glielo prometto….

 

GIO

Eh! via non si dice di no al direttore!…allora io le consegno ventimila lire. Ecco, sono già preparate e da me contate in questa busta, come lei può riscontrare, e così questa partita è sistemata.

 

BRU

(prendendo la busta guarda alla svelta il contenuto) Benissimo!

 

GIO

Allora io torno su….l’aspetto in casa.

 

BRU

Arrivederci (via)

 

GIO

(sta un momento a vederlo allontanare , poi se ne va di sopra al suo appartamento),

 

SCENA 11°

Alessandro, indi Giulia

 

ALE

La cameriera l’ha detto c’è i’bottone! Ma io un veggo bottoni, ‘un c’è attro che me ne stacchi uno da’pantaloni…qui ‘un c’è nessuno!…ora bocio: “sora cameriera”!…si starà a vedere!…

 

GIU

(entra cantarellando e il sor Alessandro riconosce la figliola)

 

ALE

Obbene!… (le va incontro)

 

GIU

O babbo!!!!….

 

ALE

O Giulia!!..(si abbracciano e si baciano) Te, t’unn’eri a Lucca?

 

GIU

Son venuta aViareggio co’i’mi’marito a passar quarche giorno….e te?

 

ALE

Fo i’viaggio di nozze!…

 

GIU

E la sposa?…

 

ALE

L’è di là…ora te la chiamo, tu fa’ subito la conoscenza!..

 

GIU

Aspetta!…Aspetta!…così no…t’un lo vedi come son vestita?..che mi vo’ fa’ scomparire?…la mi piglierebbe pe’ la su’serva!…

 

ALE

‘Un lo credere sai?…perche l’è bona!…ma bona!..che donnina!… l’ho ‘nciampaco proprio bene!…’Gnamo vien via!…vieni a vedella?…

 

GIU

Ora t’ho detto!..aspetta!…guarda la mi’camera l’è là…vieni mi metto una bella bluse, e tu mi porti da lei…

 

ALE

Si, pena poco via!…

 

GIU

La vedrò volentieri; ma dimmi: t’un ti sarà scordato mica della tu’Giulia?…

 

(Adelina si affaccia all’uscio e sente queste parole)

 

ALE

Ti voglio e ti vorrò sempre bene!…cara la mi’ Giulina!…

 

115

 

GIU

E io ti vorrè sempre con me per stringerti forte forte e baciatti così (insieme ad Alessandro entra nella sua camera)

 

SCENA 12°

Adelina indi Carlo

 

ADE

(eccitatissima coi pugni stretti con minaccia) Ah! Vigliacco!… vigliacco!…i’primo giorno di matrimonio ingannarmi così! E io imbecille a questo vecchio libertino avevo dato la mi’ gioventù…il primo giorno… il primo giorno di matrimonio m’inganna e chissà con chie. Ah!…infame!… vigliacco… (piangendo cade disperata su una sedia)

 

CAR

(entra, sente l’Adelina che singhiozza) Oh! Signora!..signora!..gli è successo qualcosa?

 

ADE

I’ mi’marito sfacciatamente m’inganna!…

 

CAR

I’ su’marito la inganna?…ma dove? …con chi?…

 

ADE

Là…in quella camera, con una che si chiama Giulia!…

 

CAR

Eh!… Giulia!….Giulia?…

 

ADE

Si…una civettona che se l’è strinto forte forte, e baciato più forte che mai!…

 

CAR

Chè?!!..mia moglie!!! Ah!…miserabili!…..

 

ADE

Sua moglie?….

 

CAR

Me la pagheranno tutti e due, e a caro prezzo (estrae di tasca di dietro dei pantaloni la chiave della camera)

 

ADE

(credendo sia una rivoltella) Fermo…fermo signore! (vorrebbe trattenerlo)

 

CAR

No…senza pietà!..(infila la chiave nell’uscio e li serra dentro)

 

ADE

Oh!…Dio!…(ricade sulla seggiola e si copre il viso con le mani)

 

CAR

I’ mi’proponimento!…Ah! perdio!…la questura li acchiapperà in flagrante!…(via correndo come un pazzo) ed io avrò la mi’vendetta.

 

SCENA 13°

Bruno e Adelina

 

BRU

(entra, inciampa con Carlo che non domanda nemmeno scusa) Quello è impazzito?… (si dirige verso la sua camera ma vede Adelina e stupefatto esclama) Che?…Adelina?…

 

ADE

Bruno!…Bruno!…ti manda Iddio!…(lo abbraccia e lo bacia con effusione)

 

BRU

Come?… qui?..

 

ADE

Si…(piangendo) i’mi’viaggio di nozze.

 

BRU

Piangi la tu’ luna di miele?..

 

ADE

La mi’luna d’inferno (colpi di dentro all’uscio dov’è chiuso Alessandro) Li senti questi colpi a quell’uscio?…

 

BRU

Si, ebbene?

 

ADE

C’è i’mi marito chiusa nella camera di un’altra.

 

BRU

Ah!…povera Adelina!…un affronto tale?…una simile vigliaccheria?…

 

ADE

Si… il marito di quella, gli ha chiusi dentro… e ora verranno le guardie… portami via Bruno! …Portami via Bruno! ( gli getta le braccia al collo, supplicandolo) Senti? Senti come picchia!…butta giù l’uscio. ‘Un voglio vederlo, portami via!… portami via!…

 

BRU

Lo farò. Quale idea!…non c’è tempo da perdere. Icilio lo chauffeur mio amico sta per partire per Firenze. Giù nel garage l’automobile è pronta. Presto Adelina, vieni, vieni.

 

116

 

ADE

Bravo Bruno!…Bravo Bruno!…(abbracciati escono in fretta dalla comune mentre susseguono i colpi all’uscio dove è chiuso Alessandro) (non vedono Margherita e Olga che arrivano)

 

SCENA 14°

Margherita, Olga indi Alessandro e Giulia

 

MAR

Oh! Che lavoro ‘egli? Icchè s’è scatenato ni’mi’albergo?

 

OLG

A me mi pare che siin tutti impazziti.

 

FOR

(forestiero) Un’altra limonata ghiacciata, ho arsione….ho arsione….

 

OLG

Anche il n. 12!….

 

MAR

(andando all’uscio dove è chiuso Alessandro) Oh! Icchè la picchia?…icchè la picchia?…

 

OLG

Gli sfonda l’uscio..(va al portavoce) al n. 12 altra limonata ghiacciata.

 

ALE

(facendo un altro sforzo apre l’uscio e appare sulla soglia tutto trafelato e ansante insieme a Giulia) finarmente gli ha ceduco!…

 

MAR

O icchè la si mette a fare?…

 

ALE

Vottati oh! Icchè mi metto a fare? E gli è che questi scherzi a me ‘un mi piacciano! E se sapessi chi è che m’ha chiuso dentro, gli romperei i’muso co’una labbraca! Chissà come l’aspetta la mi’ moglie (corre alla camera chiamando) Adelina… O Adelina…(entra nella sua stanza).

 

GIU

(che è rimasta indietro) Sicuro! È una porcheria prendersi gioco delle persone che son qui albergate.

 

OLG

Io ‘un capisco nulla!…

 

MAR

Ma io ho bell’e capito!!!…

 

ALE

L’Adelina?…(disperato rientra in scena interrogando tutti) La mi’moglie? La mi’moglie?…in do’ l’è ita?…

 

SCENA 15°

Giorgio, Fernanda e detti

 

GIO

(insieme a sua figlia pronti per uscire) Signora padrona? Se viene Bruno, ci aspetti, a momenti si torna!..(fanno per andarsene ma si soffermano sentendo gridare Alessandro)

 

ALE

Sicchè la mi’moglie ‘un c’è nessuno che sappi indo’ gli’è ita?

 

MAR

La su’moglie (rivolgendosi a Fernanda) e Bruno i’viaggiatore sono scappati insieme!….

 

ALE

Eh! icchè?…

 

FER

È fuggito con un’altra!… lo dicevo..(piangendo abbraccia il padre)

 

ALE

Scappata?…

 

GIU

Fuggita?…

 

GIO

Con le ventimila lire che gli ho dato!…povero me….povera figlia mia….

 

ALE

Ma come fuggita?…la mi’moglie scappata co’ un altro il primo giorno di matrimonio (sovvenendosi) co’ i’viaggiatore Bruno? (con forza come convinto) Ah!…la trama vigliacca!…e m’hanno chiuso dentro?…Ma perdio! Li raggiungerò (suono di tromba dell’automobile)

 

OLG

(Che è al terrazzo) Lesto, partano in automobile!…

 

GIU

Babbo!…Babbo!…(suono di tromba dell’automobile)

 

117

 

 

CAM

Ecco la limonata ghiacciata!…

 

ALE

(come impazzito corre fuori dalla comune, sulla porta urta con il cameriere che tiene il vassoio con la limonata che lascia cadere in terra)

 

TUTTI

Ah!Ah!Ah! (di fuori tromba dell’automobile) pè…pè…pè…

 

 

Quadro in concerto

 

CALA LA TELA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

118

 

ATTO TERZO

 

Scenario come nell’atto primo

 

 

SCENA 1°

Anna e Enrichetta

 

All’alzarsi della tela Enrichetta sta spolverando e Anna mette a posto gli oggetti che sono sul tavolo.

 

ANN

(prendendo un oggetto e con rimprovero a Enrichetta) O che ti pare che sia sporverato bene qui?…t’un lo vedi c’è la porvere  arta un dito?…

 

ENR

Vah!..co’i’cencio ‘un si po’ mica entrà in tutti i cantucci!

 

ANN

Come ‘un si pole?…(piglia i’cencio di mano a Enrichetta e pulisce lei) Guarda!…(dopo eseguito) l’ha’ visto se si pole?…l’è la voglia che t’unn’hai (rende il cencio)

 

ENR

Già…a sentì lei unn’ho ma’ voglia di fa’ nulla!…

 

ANN

E dico la verità!…

 

ENR

O se la ‘un mi lascia un momento beneare!…Enrichetta qui, Enrichetta qua, Enrichetta sopra, Enrichetta sotto….in tutt’i’giorno la ‘un mi dà pace!..

 

ANN

Senti veh! Gli è inutile che tu ripeta…benchè i’mi’genero e la mi’figliola siin iti a Viareggio…io la casa la voglio sempre a pennello!…

 

ENR

Che gnen’ho a dire?…a me ‘un mi pare i’vero che tornino…

 

ANN

Sie!…gli è capace che siin lassù sulla spiaggia, e che ‘un se ne rammentin nemmen più di me!..

 

ENR

Beati loro!…che ‘un penseranno che a mangiare e bere, abbracciassi, baciassi, bagnassi, e….

 

ANN

E poi?….

 

ENR

Asciugassi!…una vorta che si bagnano e s’asciugheranno!…(spolvera svogliatamente)

 

ANN

Si, ho capito!…dammi qua!…(le piglia il cencio di mano) Va’ via… Va’ via…va’ a rifare la mi’camera, qui finisco da me!…

 

ENR

Obbene!…la finisce lei?..o se ho bell’e fatto ogni cosa io (via brontolando)

 

ANN

Io ‘un so che tipo la sia quella!…la vor rispondere fin da urtimo! (si sente picchiare piano alla porta). M’è parso gli abbin picchiato! (va ad aprire)

 

SCENA 2°

Anna e Bruno

 

ANN

(con gran sorpresa) Bruno?…Ah!.. se’ tornato?..

 

BRU

Avevo detto di non metter più piede qui, ma purtroppo talvolta ci sono delle circostanze per le quali viene infranto anche un giuramento.

 

ANN

Ma io ho piacere sai Bruno, che tu mi sia vicino…che credi forse…che io ‘un ti voglia bene, come tutte le mamme voglian bene a’su’figlioli? E son contenta che tu sia tornato,tanto più che i’mi’genero gli è ito con l’Adelina a Viareggio…gli ha vorsuto fare i’viaggio di nozze!…

 

 

 

119

 


BRU

Lo so e gli è per questo che son venuto…

ANN

Per poter liberamente abbracciare e baciare la tu’mamma, che la ti vol tanto,tanto bene?…

BRU

Si (si abbracciano) ma anche per dirti che quell’uomo che ha sposato la mi’sorella, non è che un birbaccione!…

ANN

Un birbaccione i’sor Alessandro?..

BRU

Già, un vecchio libertino che il secondo giorno del suo matrimonio, commette il peggior disprezzo che un marito possa fare verso la propria moglie…Il secondo giorno di matrimonio, intendi?…inganna Adelina sotto i suoi propri occhi!

ANN

(in tono incredulo) Ma via!…icchè tu dici Bruno?…o se tutt’e due felici e contenti son iti a fare i’viaggio di nozze…anzi se tu lo vo’ saper gli hanno scerto anche un ber posto, sono iti a Viareggio.

BRU

Giustappunto!..lo so, perché a Viareggio c’ero anch’io…e mi son ritrovato ni’medesimo albergo che gli’eran loro e ho potuto vedere quando questo birbaccione, è stato rinchiuso in una camera dal marito della sua amante.

ANN

Possibile?..I’ sor Alessandro?…I’mi’genero?…a quell’età?..

BRU

Eppure!…

ANN

Poera Adelina!…poera figliola! …o Dio!… o Dio!…Bruno mi sento venir male (si siede) Icchè ne sarà della mi’Adelina?…ricevere di quest’azioni. Pezzo d’assassino…avere un tipettino come la mi’ figliola, giovane…bella…formosa… e far di queste porcherie!…pezzo di birbante…e come facea i’cascamorto…Se l’avessi qui…lui gl’arza le balle d’un quintale come un fuscello, ma io se ‘un gli potessi far attro, con queste du’dita gli portere’ via gli occhi.

BRU

‘Un t’arrabbiare!…in quanto a lui gli avrà la punizione che si merita, perché ‘un te l’ho detto?..i’marito ingannato, lo chiuse in camera insieme all’amante, e andò a avvisare i carabinieri perché li sorprendessero in fragrante, e certo saranno stati arrestati e assicurati alla giustizia.

ANN

Ma l’Adelina?…la mi’Adelina?…

BRU

All’Adelina ci ho pensato io. Dopo tale affronto non poteva rimanere lì…sola, avvilita, abbandonata in una città che non conosceva, perciò l’ho condotta a Firenze.

ANN

Chè?…l’Adelina è qui…tu me l’ha’riportata?…

BRU

Veramente qui no…Questa è la casa del signor Alessandro e l’Adelina non deve più ritornare!…

ANN

O allora in do’ l’è?…

BRU

Per ora l’ho sistemata qui al n. 16, co’ un bona famiglia che dà a pensione, però sarà bene che anche te tu venga via di qui…perché vorresti forse seguitare a stare nella casa d’un genero che compie di quest’azioni?…

ANN

No davvero!…No davvero!…

BRU

Dunque…si cercherà una casa, io vi aiuterò…poi a su’tempo l’Adelina farà la separazione legale da questo don Giovanni, il quale sarà obbligato a pensare al mantenimento della moglie.

120

ANN

Si, si Bruno!…voglio andar via subito da questa casa maledetta!…

BRU

Bene!…allora senti mamma!…intanto fai i’fagotto di tutta la tu’roba e di quella dell’Adelina. io intanto m’avvio e t’aspetto da lei.

ANN

Si…Si…Bruno!…vai ‘un mi par vero di sortì di qui. ‘Un mi posso più vedere…mi pare che mi s’abbia  a rovescià la casa in capo.

BRU

Si addio, t’aspetto là al n. 16 t’ho detto (via)

SCENA 3°

Anna indi Enrichetta

ANN

Ah! Birbante d’un genero!…sacrificammi così la figliola!…

ENR

Sor Anna?…Sor Anna?…la guardi s e questa vorta l’ho contentata, la venga a vedere che camerina che gli ho rifatto!…

ANN

Vada a i’diavolo la camera, i’salotto e i’resto di’ Carlino. Vorre’ bruciasse tutta la casa (entra frettolosa nella sua camera)

ENR

Obbene!…a regola gli ha dato barta i’cervello!…ma che lo so io? Avanti la brontola pe’ un po’ di porvere n’una fessura, e ora la piglierebbe bruciasse la casa?!..

SCENA 4°

Arturo e Enrichetta

ART

(Entra affannoso, spaurito) Enrichetta!… Enrichetta!…

ENR

O Arturino!… Arturino!…o icchè t’ha fatto?…’un t’ho ma’ visto co’i’viso bianco!..

ART

Se tu sapessi! Se tu sapessi!

ENR

Icchè c’è Arturino? Via ‘un mi fa’ patir più…dimmelo icche c’è?

ART

Gli è arrivato i’sor Alessandro!…

ENR

Eh?…o indo’ egli?…

ART

Gli è giù in bottega…

ENR

E ci ha portato i’regalo!…icchè ci ha portato?… icchè ci ha portato?…

ART

Sta zitta!…attro che regalo…gli è impazzato!

ENR

Impazzato?…i’ padrone gli è impazzato?…O che impazzan tutti?…Anche la sor Anna m’è parso la sia impazzata anche lei!..O che affare egli?

ART

Ma i’sor Alessandro gli ha ragione, e sare’ impazzato anch’io!….

ENR

Come?…

ART

Eh!.. gli è scappato l’Adelina!…

ENR

Già! Gli è scappato la sora Adelina?..la su’moglie?…o come l’ha fatto?..

ART

Come l’ha fatto?…gli erano a Viareggio…l’ha trovato un viaggiatore e l’ha preso i’volo!…

ENR

Poero sor Alessandro!..e gli è stato bene e ha speso poco!..

ART

Lui po’ dire che andando a Viareggio gli è arrivato a Corneto!…

ENR

Chissà come sarà disperato!…

ART

Impazzato!..t’ho detto impazzato!…figurati che appena entrato in bottega gli ha preso la cosa…e l’ha messa fra le balle di carbone, perché la ‘un la vor vedè più...

ENR

Come gli ha messo la moglie fra i’carbone?…

121

ART

Ma icchè!...una vorta che gli è scappata..che moglie..ho detto la cosa..la valigia che la gli rammenta i’viaggio disgraziato che gli ha fatto e che l’ha reso pazzo

ENR

Poero sor Alessandro! E gli era poco rabbioso prima!..figuriamoci ora!…

ART

E perciò son corso subito da te, pe’ avvisatti che ‘un tu n’abbia a impauritti…perché se i’sor Alessandro vien qui, della socera ne fa paniccia…perché gli è convinto che la sor Anna la tenesse di mano all’Adelina (Suono di campanello) Vai!..questo gli è lui!..gli è i’sor Alessandro!…

ENR

Mamma mia!…i’padrone!!…icchè ne farà della socera? (fa per andare ad aprire)

ART

(trattenendola) Aspetta!…prima nascondimi in quarche posto…perché se mi trova se la rifà anche con me!…

ENR

Lesto lesto , in questa stanza..(lo spinge dentro e va ad aprire) Dio mio aiutatemi!..

SCENA 5°

Enrichetta, Giorgio indi Arturo

ENR

(sorpresa) oh! Signore!…

GIO

Qui abita il signor Alessandro Alessandri?

ENR

Si

GIO

È in casa?…

ENR

No, signore!..

GIO

Eh! capisco lo prevedevo. E in casa non c’è nessuna persona di sua famiglia?

ENR

C’è la su’ socera…

GIO

Benissimo!…la mamma della signora Adelina vero?…

ENR

Precisamente (poerini!…gli ha essere i’delegato mandato apposta da i’sor Alessandro) Ora gnene chiamo subito. Intanto la passi ni’salotto bono! …(quando è sull’uscio del salotto) e chi devo avvertire?

GIO

Non mi conoscerà, ma potrete dirle: il viaggiatore della casa Durval (entra in salotto)

ENR

Il viaggiatore?…qui?…

ART

(esce di camera) i’viaggiatore

ENR

Che ha ‘nteso  Arturino?…

ART

Eh! t’ha fatto un ber capo di lavoro a fallo passare anche ni’ salotto bono, dimmi, se ora gli arrivasse i’ sor Alessandro e nasce una tragedia?…

ENR

E allora come la si rimedia?…

ART

Bisognerebbe trovare i’verso di farlo andar via subito!..

ENR

T’unn sai icchè fo’…e gli dico che la sor Anna l’è ita via e che ritorni domani!.. poi di qui a domani quarche santo sarà…(si sente suonare il campanello) Dio!…

ART

‘Un siamo più a tempo.

ENR

Misericordia!…ora ci siamo davvero!…questo gli è proprio lui!..

ART

Coraggio!..Coraggio!…Enrichetta!…io mi nascondo (entra in camera dell’Enrichetta)

ENR

Già coraggio..ma lui va via (suono di campanello) Eccomi!..Eccomi!..(va ad aprire)

SCENA 6°

Alessandro e Enrichetta

ALE

(entra con passo grave, le mani didietro, con occhio torvo, reprimendo la rabbia) Credeo che avessi a aspettare un altro poco!..e che ‘un fossi più padrone nemmeno della mi’ casa!…

122

ENR

(Dio che occhi stralunati) La scusi sor Alessandro, ma ero….

ALE

Basta!…Basta!…ho capito (tira fuori dei soldi) tieni….canta!…

ENR

Poeromo!…gli è impazzato davvero!…

ALE

Giù senza riguardi sai, ti vo’ sentire!…

ENR

Ma io ‘un so mica cantare!…

ALE

Pe’ cantare…intendo dire…buttà fora…discorrere…io vo’ sapere ogni cosa…

ENR

Di che?..

ALE

Dimmi!..Quante vorte prima che s’andesse a Viareggio c’è stato i’viaggiatore?…

ENR

Io ‘un l’ho ma’ visto!

ALE

Come t’un l’ha’ ma’ visto!..Bada!..perché se t’un dici la verità con le bone, e te la fo’ di’ co’le cattive!..

ENR

Ma io gli dico che prima l’andasse via ‘un l’ho ma’ visto, ‘gli è i’primo giorno oggi che ho ‘mparato a conoscilo, perché gli è venuto ora qui in questo momento

ALE

Che?..Come?..lui qui?.. lui qui?..lui gli è venuto qui?…

ENR

E c’è ancora!…gli è ni’ salotto bono!..(‘unn’ha a crede’ che gli tenga di mano)

ALE

Ah! Disgraziato!…anche in casa?…(si slancia verso la porta del salotto)

ENR

(caccia un urlo) ahh!

SCENA 7°

Arturo indi Giorgio e detti

ART

(trattenendo i’ sor Alessandro) Sor Alessandro…Sor Alessandro la sia bono…che si vo’ compromettere?

ENR

E andare in galera alla su’età?

ALE

Lascatemi!…Lascatemi!…gli mangio i’core.

ENR

Sor Alessandro!…Sor Alessandro!…la ’un si rovini!…

GIO

(si presenta alla porta col cappello in mano e gentilmente) Che c’è?..che c’è signore?

ALE

(sorpreso con calma) Lei?…lei qui?…

GIO

Naturalmente

ALE

(ad Arturo ed Enrichetta) Insomma che mi lasciate!…(ad Arturo)…e te icchè tu se’ venuto a fare?

ART

A vede’ che la ‘un si compromettesse

ALE

Vai vai…’un c’è pericolo

ART

(andando verso l’Enrichetta) meno male!…O ‘un gli volea mangiare i’core?…

GIO

Già son venuto qui apposta, perché naturalmente caro signore, fra noi due è necessario intendersi!

ALE

Eh!..certamente!….

ART

(all’Enrichetta) Fa come tutti i mariti, viene a un accomodamento!…

GIO

Lei ha perso la moglie…ma io probabilmente ho perso le ventimila lire!…

ENR

O che costava ventimila lire la sora Adelina?

GIO

Quindi è bene di vedere senza fare tanta pubblicità, di mettersi d’accordo.

ART

Icchè t’ho detto?…

ALE

Ecco, quale sarebbero le su’idee?..

GIO

Io al suo posto prenderei la cosa con calma e…

123

SCENA 8°

Anna, Alessandro, Enrichetta, Giorgio e Arturo

ANN

(con due fagotti degli indumenti appartenenti a lei e all’Adelina) ‘Un ci vo’ lasciare neanche una forcina!…

ALE

(vedendo Anna) Ah…la mi’ socera?…(piglia una seggiola e fa per scagliargliela contro)

ANN

Ah!…birbante!…satiraccio!…

ART

La sia bono sor Alessandro!…la sia bono!…

GIO

Si calmi!..

ENR

Che se la vo’ rifar con lei?..

ANN

Birbaccione che la ‘unn’è attro..e l’hanno lasciato scappare?…

ALE

Figlia d’un cane!..dunque la lo sapea anche lei, che mi serravan dentro!..

ANN

Lo sapevo sicuro!…e benchè gli sia riescito a scappare  ‘un mene’mporta; tanto io di qui vo’ via!…

ALE

E la fa bene!…perché se la ‘unn’andava via da sé, e la mandavo via io…ma non dall’uscio…dalla finestra!…

ANN

Vigliacco!…

ALE

La vada via!…la vada via!…la si vergogni!…

ANN

Io m’ho a vergognare…vecchio grullo…vanesio…

ART

(spingendo Anna fuori) La venga!… La venga via so Anna (via insieme ad Anna)

GIO

Via!…sor Alessandro, aveva detto di adoperare la calma e poi…

ALE

Altro che calma, se ‘un vu c’eri voiattri e l’are’ squartata!…

GIO

Io sono del parere di non fare della pubblicità e agire con senno, per venire a una soluzione!..

ALE

Già…ma come la vorrebbe fare?…

GIO

Avere qualche prova..qualche indizio..qualche indicazioneche ci mettesse sulle tracce.

ALE

E come si fa?…

GIO

Non saprei!…cercare nelle tasche dei vestiti della sposa, in qualche cofanetto, in qualche borsetta…

ALE

Perdinci la ‘un dice male!…giù nella valigia c’è anche la su’borsetta. Andiamo a vede’ subito se si scopre quarche cosa!..(via insieme a Giorgio).

SCENA 9°

Enrichetta sola, indi Giulia e Carlo

ENR

Meno male!…la burrasca l’è passata!..l’è andata meglio di quello che credeo. Adagio adagio i’sor Alessandro si darà pace…e io?…vah!…ora ‘un c’è più né la sora Adelina né la socera, e starò qui come una signora. Chissà anche che i’sor Alessandro pe’ far dispetto a loro ‘un mi regali tutta questa mobilia, tanto icchè n’ha a fare!…Vah!…’un ci vorrebbe attro…potrei sposà subito i’mi’Arturino (suono di campanello). E ora?…. (va ad aprire)

GIULIA e CARLO

C’è Sandro?…C’è Sandro?…

ENR

Chie?..i’padrone?

GIU

Si, mi’ padre…

CAR

I’ mi’socero….

ENR

I’ sor Alessandro gli era qui ora ora, se lo voglian trovare gli hanno a andare giù ni’magazzino

GIU

Ma…gli è meglio aspettallo qui che ire in bottega a rompegli le scatole, chissà

124

Poero babbo come sarà costernato dopo tutto icchè gli è successo!….

ENR

O che lo sanno anche loro della sora Adelina?

GIU

Eh!..si sa sicuro!…l’ebbe i’coraggio nientemeno questa sfacciata, pe’ poter scappà con quello, di far chiudere da i’ mi’ marito i’sor Alessandro insieme a me nella mi’ camera…fortuna che gli era mi’padre!…

CAR

Eh!…la mi giocò un brutto tiro!..quando arriva’ lì co’le guardie e che videro di che si trattava, all’altra legan me!….

ENR

Senti…Senti…o chi l’rebbe immaginato?..

GIU

Eh!? che roba?…ma indo’ la trovò?..

ENR

L’era una sigaraia…per andare alla manifattura la passava tutte le mattine da i’magazzino di’sor Alessandro, e lui se ne innamorò.

GIU

Eh!…fece una bella chiappa! (suono di campanello).

SCENA 10°

Alessandro e detti

GIU

Dev’essere i’babbo!..

ENR

C’è la su’figliola e i’su’genero!…

ALE

(entrando) Oh! Giulia ! t’ha fatto bene a venir qua anche te.

CAR

Sor Alessandro! (e gli da’ la mano)

ALE

Eh!…anche lei!…come si fa a chiudermi dentro?…la ‘unn’avea fiducia della mi’figliola?

CAR

Che vole?…quella donna la figurava di disperassi tanto, che lì per lì ebbi i’sospetto che fosse vero!…

GIU

Ber marito!…

CAR

Giulia!…ti voglio bene!…e scusami se in qui’ momento fui geloso. Ma più che conta, mi dice sor Alessandro a che punto siamo? ‘Un gli è ancora riescito di scoprire indo’ possan esser iti?…

ALE

Siamo sulle tracce…di documenti compromettenti, s’è guardato anche nella valigia, ‘un ce ne sono….ma i’mi’ garzone che tra parentesi gli è più furbo di me, gli ha pedinato la vecchia socera e ha scoperto che la coppia che ci s’intende, l’è più vicino di quello che credeo!…

GIU

Già?…

CAR

In dove?…

ALE

‘Un so di preciso, ma qui vicino. I’mi’garzone a me ‘un l’ha voluto dire pe’un compromettimi, ma e l’ha detto a qui’ signore, a i’quale gli hanno portato via le ventimila lire, e mi s’è raccomandato che stessi bono. Dice…pensa lui a fa’ le cose con cautela e senza far pubblicità.

CAR

E già, a lui gli premerà di riavere le su’ventimila lire…

ALE

Eh!…ma la ‘un credan che con me la passin liscia!…ora fo’ da addormentato, ma se li posso avere, i’pezzo più grosso gli ha a esser un orecchio

GIU

No…No…babbo!…che ti vorresti comprometter con quella roba!…ma lascia perdere!…ormai l’è ita come lè ita, t’ha a vendere ogni cosa e ritiratti con noi a Lucca.

ENR

Lei l’ha bell’e accomodato ogni cosa!…(suono di campanello)

125

SCENA 11°

Giorgio e detti

GIO

Signor Alessandro!… Signor Alessandro!…stia allegro!…si consoli!…Io le porto una gran bella novità (a Carlo e Giulia) se permettono.

CAR

Faccia pure.

ALE

Sì,…andate ni’salotto bono! (appena rimasto con Giorgio) Dunque la dica ?…

GIO

Le posso assicurare sulla mia parola d’onore che Bruno, il mio viaggiatore è un perfetto gentiluomo.

ALE

Gentilomo?…

GIO

Si…anzi mi ha domandato  la mano di mia figlia, ed io ho acconsentito.

ALE

Come?..anche la su’figliola…

GIO

Si amano…perché contrastare la loro unione?..eppoi Bruno, ripeto, è un perfetto gentiluomo..

ALE

Per lei sarà…

GIO

No sarà,….è. egli ha depositato intatte le ventimila lire alla Casa.

ALE

Gli sta tutto bene, ma la mi’ moglie?

GIO

Ha riportato anche quella.

ALE

Già…le ventimila lire l’avrà riportate intatte…ma la mi’ moglie in tutto questo tempo la ‘unn’avrà sofferto nulla?…

GIO

Ma che dice mai signor Alessandro?..meglio assicurata che insieme a un fratello!.

ALE

Che fratello?..

GIO

Si, Bruno è fratello di Adelina!…

ALE

Come?…quello che l’è scappata insieme la mi’moglie gli è fratello? Via via!..icchè la mi vor da’ a intendere? Gli era ma i’su’amante!…

GIO

Ma no…no, abbia calma!…

ALE

Già, lei è i’sor pacifico, ma io ‘un l’ho codesto carattere, son di fegato fiorentino..

SCENA 12°

Anna, Adelina, Bruno e detti

ANN

In do’ gli è? In do’ gli è questo birbante che calunnia la me’figliola?…

ALE

La socera…(fa per scagliarsi contro ma è trattenuto da Giorgio)

GIO

Bono…Bono!…si calmi…calma, calma…

ALE

E allora la ‘unn’ha a offendere senno l’annocchino davvero!…

GIO

È giusto!…ma calma!…

BRU

(Entra seguito da Adelina) Si…calma!…perché è necessario parlare seriamente. Dichiaro subito in faccia a tutti che io sono il fratello di Adelina e mia madre ha qui con sé il certificato della mia nascita.

ALE

Ma perché allora la sor Anna la ‘un me l’ha ma’ detto?

ANN

A dignene mi peritavo, perché la nascita di mi’Bruno l’ha una storia dolorosa.

ALE

‘Un vo’ saper nulla, però mi pare che sia stato peggio i’rimedio di’male!

ANN

Che lo sapeo come la potea pigliare?…

GIO

A me Bruno ha raccontato tutto, e credo che il caso della sor Anna non si possa ammetterlo a colpa, del resto penso, che quand’anche colpa esistesse nei genitori, non troverei giusto che il mondo colpisse i figli. Qua Bruno!…Nel concederle la mano di mia figlia le ho già dimostrato tutta la mia profonda stima (gli stringe forte la mano)

126

BRU

Grazie signor Giorgio!

ALE

Allora dopo tutte queste spiegazioni, io ‘un posso che dire…Adelina mia, qua fra le mi’ braccia

ADE

Adagio…E quella di Viareggio?

ANN

Icchè?.. la mi’figliola ritornare insieme con un omo donnaiolo come lei…e dopo icchè l’ha fatto?…neppur pe’sogno!..

ALE

L’è giusta ma son pronto a render conto a tutti delle mi’azioni (va all’uscio del salotto bono e chiama) Giulia, Carlo?.

GIU

(di dentro) che c’è

ALE

Venite qua a far la conoscenza con la mi’ moglie, la mi’socera, i’mi’cognato.

SCENA 13°

Carlo, Giulia e detti

CARLO e GIULIA

(riconoscendo Adelina) Oh!?…(sbigottiti commentano far loro)

ADE

(riconoscendo Giulia) Come?! L’è quella che?…

CAR

(indicando Giulia) mia moglie

ANN

E i’marito contento?..

ALE

Contentissimo perché Giulia l’è la mi’ figliola.

TUTTI

Su’ figliola?

ADE

Sandro!!

ALE

Adelina!…Adelina mia, ora spero tu verrai fra le mi’ braccia?…

ADE

Sandro!…Sandro!…(si abbracciano mentre si sente una forte scampanellata)

ALE

E ora chi egli?..

SCENA ULTIMA

Enrichetta, Arturo, Fernanda e detti

ENR

Acciderba! Gli hanno sonato eh?..vo’ a’aprire…

ALE

Oeh!…dico…ora ‘un si da’ retta a nessuno (mentre Enrichetta va ad aprire) ‘un vo’ mirallegri…sono stato allegro abbastanza.

ENR

(rientrando) gli è Arturino

ART

(entra presentando Fernanda) Questa signorina la cerca di’sor Giorgio (e va in fondo a far allegra conversazione con Enrichetta)

FER

Babbo!…

GIO

(le va incontro e l’abbraccia) Figlia mia!…

FER

(voltandosi e vedendo Bruno) Bruno!..

BRU

Mia Fernanda!…(e si abbraccaino)

GIO

(alla figlia) Hai fatto bene a venire qui a trovarmi, dandomi il piacere di poter presentare a tutti (indicando Bruno e Fernanda) i futuri sposi

ALE

Ribenone! (stringendo a sé Adelina) Guarda oh!…come siamo tutti ben accoppiati.

ANN

Che Iddio vi benedica!…

ALE

E ora che s’è formato tutt’una famiglia, contenti e in pace…(scherzando con la sor Anna e dandogli del voi)  socera!…vi vo’ dare un bacio!…

ANN

No davvero!..

ALE

Perché?..

ANN

Perché i baci de’ vecchi fanno veni’ e’frignoli!

ALE

La me l’ha resa…ma i’bacio e l’ha ere! (la bacia).

ANN

Porcellone! M’ha tutta biascicata!

TUTTI

Con grande allegria fanno quadro mentre cala la tela                     127

LE SORPRESE

DI

VIAREGGIO