L’eredità di Bernard

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L’EREDITA’ DI BERNARD

Autore ed aventi diritto

Giuliano Angeletti  poetangeletti@gmail.com

tel. 3317115597

Data pubblicazione

30 .04 . 2017

Anno di stesura

2017

Genere

Commedia

Atti

1

Durata (min)

70

Lingua

Italiano

Personaggi maschili

1

Personaggi femminili

6

Minimo attori maschili

1

Minimo attrici femminili

6

Premi e riconoscimenti

Depositato S.i.a.e.

Sezione DOR numero posizione SIAE 198563

Codice Opera 927750A

Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto

Da effettuarsi dalla SIAE

100%

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Sinossi  “ L’eredità di Bernard” di Giuliano Angeletti: anche questa volta la drammaturgia dell’ Autore ligure è destinata a calcare le scene in terra di Francia: la trama scritta su misura per la regista francese Chantal Barras  che si  occuperà anche della traduzione integrale prenderà il nome “  l’héritage  “ o “ l’héritage de Bernard “. la narrazione drammaturgica tratta della morte di un ricchissimo industriale: di  una strana eredità e della lotta tra la figlia del  defunto con le giovanissime ex mogli per la spartizione della immensa fortuna che per volere del povero Bernard va ad una sola delle donne convocate, ma sarà …  veramente così?  Anche in questa divertente drammaturgia il Nostro tra i più apprezzati per caparbietà e produzione tra gli autori italiani, consegna al pubblico una variegata carrellata, di  personaggi: in primo piano, le ex mogli del defunto,  convocate davanti alle ceneri di Bernard  che con i loro deliranti percorsi esistenziali, oltrepassano i confini della realtà.  L’aspetto psicologico dei personaggi , vive palpitante, attraverso argute battute, mettendo a nudo le idee e le inquietudini delle presunte ereditiere: Angeletti come sempre regala una pièce tra il tragico ed il comico estremamente attuale: gli attori, sei donne e un solo uomo,  il quale ricopre più ruoli: in questa commedia dove  tutti,  sono protagonisti che con la loro vivacità mantengono un contatto diretto con il pubblico, a tratti spiazzato, ma pienamente coinvolto, dalla strana eredità di questo defunto che poi tanto defunto, non è … buon divertimento.

L’EREDITA’ DI BERNARD

Commedia Brillante

di

GIULIANO ANGELETTI

 Numero Posizione SIAE 198563

Codice Opera 927750A

ATTO UNICO

PERSONAGGI

( 6 donne e 1 uomo )

Lola ( moglie di Bernard)

Yvonne (moglie di Bernard)

Margot (moglie di Bernard)

Michelle(figlia di Bernard)

Dottor Bernard Lacombe (industriale defunto ) , postino e prete

Sophie Montagnier (notaio di Bernard)

Chantal  Tresor (avvocato di Bernard)

CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI

BERNARD LACOMBE: uomo sui sessant’anni, libertino , industriale ricchissimo, con quattro matrimoni alle spalle, intraprendente, sempre sorridente, creduto morto, sta al gioco e cambia identità in ogni situazione, postino, impresario di pompe funebri, prete, ect.

MICHELLE LACOMBE: donna di circa vent’anni, figlia di Bernard,  di bella presenza, emotivamente provata e preoccupata per gli eventi, è lei che si occupa di tutto delle esequie e della cremazione, ipocondriaca

LOLA OVION:ex moglie di Bernard, donna di ventidue anni, parigina, bionda, alta, snella e con un fisico da modella ,ex prostituta di alto bordo, di indole malinconica

YVONNE LAFITTE: ex moglie di Bernard, sui ventisei anni ,capelli lunghi neri, abbronzatissima, vestita con gonna lunga, un lungo spacco e in decolté modo provocante,ex prostituta di alto bordo , ha la velina sul capo, e un mazzo di rose rosse calma e riflessiva

MARGOT DE MOULEN:ex moglie di Bernard anni vent’otto, capelli rossi,  vestita in maniera provocante ,in minigonna e calze a rete,ex prostituta di alto bordo, di indole molto polemica e a tratti isterica

CHANTAL TRESOR:  ventiseienne  provocante avvocato incaricato da Bernard per tutelare gli interessi del patrimonio familiare, anche lei ex amante di Bernard

SOPHIE MONTAGNER : affascinante notaio, ventiquattro anni ed attuale compagna di Bernard: alta, sensuale fisico da modella

ATTO UNICO

La scenografia:

fondo nero, una bara , 5 sedie , un tavolino, dopo un’urna contenente le ceneri del defunto

Scena prima

MICHELLE, IL POSTINO

MICHELLE:(gira per la casa, si veste poi si specchia)secondo me va più che bene (si specchia): non mi sembra vada bene, ora mi ricambio, (si spoglia e si ricambia in modo sexy) adesso mi sembro tutto ok ( tra se e se) sei proprio bella oggi Michelle, oggi fai strage di cuori

(suonano alla porta) chi sarà ! Ora vado a vedere… ( apre la porta e vede il postino)

POSTINO: buongiorno, lei è la signorina Michelle Lacombe, di Bernard

MICHELLE: si

POSTINO: c’è posta per lei

MICHELLE: per me, ma non sarà spero una multa!

POSTINO: signorina, le buste che contengono le multe son di un altro colore, questa non è una multa, non si agiti, no: si agiti perché viene dalla stazione di polizia di Cannes

MICHELLE:( agitata) dalla gendarmeria di Cannes! Io non ho fatto niente! Non è possibile, hanno sbagliato indirizzo

POSTINO: ( guarda la lettera) no l’indirizzo e il nome corrispondono! Al limite lei la prenda, poi se non è la sua ed è solo un problema di omonimia, passi dall’ufficio postale e la riconsegni

MICHELLE:( agitata) allora mi consiglia di fare cosi?

POSTINO: si ! faccia così! Ma possiamo darci del tu, il tuo volto mi sembra molto familiare.

MICHELLE: familiare! Non credo: non mi sembra? Noi due non ci siamo mai visti! Ma per il tu va benissimo …

POSTINO: grazie, ne sono molto onorato: allora fai come ti ho detto: ecco la lettera , adesso firma …

( tira fuori la ricevuta) ( la ragazza firma)

Grazie Michelle, e ora buona giornata, il mio nome è Bernard

MICHELLE: piacere

POSTINO: ora purtroppo devo andare, buona giornata!

MICHELLE: il piacere è mio e grazie per il buon consiglio..

POSTINO: niente! Di nuovo arrivederci

MICHELLE: sei ancora qui! Pensavo avessi fretta!

POSTINO: Michelle, posso darti un bacio

MICHELLE: no, mi sembra troppo prematuro, adesso vai!

POSTINO: un abbraccio a presto Michelle!

(il postino esce di scena)

( rimane sola in scena Michelle)

MICHELLE:( prende la lettera e agitata la rigira su se stessa ma ha quasi paura ad aprirla)

Cosa ci sarà? Io l’ultima volta che sono stata a Cannes avevo dieci anni e ora ne ho ventisette, la gendarmeria: si c’è proprio scritto gendarmeria, ma cosa vuole da me: da me … non capisco … non capisco …

(infine con molto timore, prende un coltello e dopo tante esitazioni la apre e legge)

(  il rumore amplificato del battito del cuore accompagna l’apertura della lettera)

( Michelle apre la lettera e legge)

Gentile Signorina Michelle Lacombe, purtroppo suo padre Bernard è deceduto durante il naufragio del panfilo “ Nausicae” di sua proprietà: la invitiamo al più presto in quanto unica parente ed erede a recarsi presso l’ospedale maggiore di Cannes per le esequie e le pratiche burocratiche.  Sentite condoglianze

MICHELLE:mio padre! E chi si ricorda di mio padre: io ho ventisette anni e lui se ne è andato via di casa quando ne avevo ventisei, non ricordo di lui neppure il suo viso, i suoi capelli: l’unica cosa che ricordo sono gli assegni che ogni mese regolarmente mi arrivano, e sono di seimila Euro, adesso non mi arriveranno più. (pausa) riepiloghiamo, adesso con questo imprevisto, stasera niente “ bistrot “  ora telefono alla mia amica Odette, con la speranza che mi accompagni a Cannes per questo tragico e inaspettato evento, ora telefono:

(prende il telefono e chiama) Odette, sono Michelle, scusami stasera purtroppo non posso uscire è accaduta una disgrazia e devo partire urgentemente per Cannes.

( Odette fuori scena: dall’altro capo del telefono) cosa è successo mia cara amica

MICHELLE: (agitata) è morto mio papà in un naufragio, sono disperata, devo partire subito!

( Odette fuori scena: dall’altro capo del telefono) ma se non lo hai conosciuto!

MICHELLE: (agitata) lo so, però gli assegni li mandava: e ora essendo l’unica parente devo partire, verresti con me, mi accompagneresti?

( Odette fuori scena: dall’altro capo del telefono) purtroppo in questi giorni sono impegnata, mi spiace non posso venire, ma il mio cuore è con te : sentite condoglianze, ci vediamo al tuo ritorno (stacca)

MICHELLE: ecco, come sono le amiche, nel momento del bisogno non ci sono mai. Adesso vado, ma devo trovare almeno unafoto di mio padre, ma non conoscendo il suo viso devo andare ad intuito

( cerca in un cassetto e tira fuori delle foto, le esamina con cura) sarà questo o quello (esamina le due foto) certamente, una foto è di mio papà,  (esamina le foto accuratamente) ma insomma io le porto via tutte e due …( le mette nella borsetta) se non è una è l’altra: adesso andiamo ( un singulto) 

povero papà morire così in un naufragio, e morire senza riuscire a viverlo neppure un giorno, e dopo mio padre se ne è andata anche mia madre ( al pubblico) no … non è morta è scappata con battelliere di Parigi. Sto pensando alle due foto, una è sicuramente quella di mio papà, e una quella del battelliere, adesso andiamo…

( si spengono le luci )

Scena seconda

MICHELLE, IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI

( si accendono le luci)

SCENA: arredi funebri, una bara e cinque sedie

( l’impresario di pompe funebri gira per la scena posizionando arredi funebri)

(entra in scena Michelle, si ferma all’ingresso della camera mortuaria, ha con se dei fiori, l’addetto la accoglie con garbo)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: prego si accomodi, immagino che lei sia la signorina Michelle, la stavo aspettando.

MICHELLE: lei mi aspettava? Io non riuscivo a trovare, dove era la salma: ho cercato in obitorio, ma non c’era. Infine mi hanno accompagnato in questo locale

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: signorina Michelle, prima di tutto le mie più sentite condoglianze

MICHELLE: grazie ( i due si abbracciano )

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: visto l’importanza della salma, il sindaco ha pensato di allestire un obitorio degno del suo rango.

MICHELLE: addirittura il sindaco: intuisco che mio padre era una persona molto conosciuta !

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: una persona squisita, un uomo raro, un vero gentiluomo, per Cannes, signorina Michelle!

MICHELLE: (guarda fisso negli occhi l’impresario tanto che l’uomo è in imbarazzo, l’uomo indietreggia e lei avanza in un divertente duetto, infine si fermano e per un attimo rimangono immobili come due statue… breve pausa)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: mi scusi, non credo di essere un uomo così interessante, per destare l’attenzione di una donna giovane ed attraente come lei

MICHELLE: il suo volto mi sembra familiare!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: (sorride) addirittura!

 MICHELLE: lei è di Nantes

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: no signorina io mai stato a Nantes

MICHELLE: mi scusi:lei,  ha per caso un fratello gemello che le assomiglia moltissimo e che come impiego fa il postino

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: (ride) mi dispiace deluderla, ma mai avuto un fratello gemello, comunque , visto la circostanza la capisco

MICHELLE: mi scusi, sono piuttosto provata: Signor ?

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: Marcel, piacere! ( si stringono la mano)

MICHELLE: vedo che la cassa è chiusa, e non è possibile vedere la salma

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: purtroppo il prefetto, visto le condizioni del caro estinto, non ha rilasciato il permesso ed è stato chiuso subito. Ora se permette la lascio al suo dolore

MICHELLE: grazie

( Marcel esce di scena )

( Michelle, mette i fiori sulla bara e si siede su una sedia, poi tira fuori dalla borsetta le due fotografie: una delle due dovrà essere messa sulla bara )

MICHELLE: ( prende in mano le due fotografie ) quale sarà quella di mio papà ( prende le foto e le riesamina ) questa … penso che sia questa:

( mette la foto sulla bara ma sotto i suoi fiori, con un biglietto con scritto)

 “ Mi manchi tanto Papà “

( ma il biglietto non si vede perché è coperto dai fiori)

( breve Pausa )

Scena terza

MICHELLE, LOLA, YVONNE, MARGOT, IMPRESARIO DELLE POMPE FUNEBRI

( Michelle è seduta in silenzio davanti alla bara, entra una donna vestita di nero con la velina ma molto sexy)

LOLA: ( titubante) signora mi scusi, è questa la salma del dottor Bernard Lacombe

MICHELLE:si, prego!

LOLA: è stata una disgrazia, una gran perdita!

MICHELLE:si, una gran perdita!

LOLA: (piange)io non so se mi riprenderò, la mia vita è rovinata per sempre (piange disperata) adesso come farò senza di te, ora dovrò rimettermi a lavorare, ma non so se ne avrò la forza

MICHELLE:signora non si disperi, e torni a lavorare, in questi momenti di crisi, pensi alla disoccupazione che c’è in Italia, adesso chi ha un lavoro se lo deve tenere stretto!

LOLA: io sì che ne ho tenuti stretti tanti, mauno come lui non mi non mi capiterà più

MICHELLE: coraggio signora!

LOLA: so che per me invecchiando sarà sempre più dura

MICHELLE: capisco è dura e con il passare del tempo lo sarà sempre più,

LOLA: quello del mio Bernard, era sempre duro ( si dispera ) e adesso come farò

MICHELLE: signora il mondo va avanti e il tempo mitiga tutto!

LOLA: permette che mi presenti, io sono la moglie di Bernard, e lei?

 MICHELLE: io sono la figlia

( Lola va nel panico, mima il suo disagio: poi si riprende alla grande)

LOLA: (si riprende) signorina, suo padre non aveva occhi che per lei: il mio Bernard, le voleva bene, e se le voleva bene!

MICHELLE: (meravigliata) mi voleva bene! Strano…

LOLA: io vengo da *****ho fatto molti chilometri ed ho anche preso una multa ( si alza e si avvicina alla bara) sono venuto, perché ti sei ricordato di me e del nostro amore ( bacia la bara) povero Bernard, perdonami non ho fatto in tempo a portarti dei fiori, ma tu sai che io ti ho portato il tuo cuore…

MICHELLE: (meravigliata)cosa sta dicendo signora, io non capisco!

LOLA: chiamami mamma tesoro!

MICHELLE: ma io non la conosco, e poi lei mi sembra troppo giovane per essere mia madre

LOLA:tua madre: ma solo virtuale, perché il mio caro ex marito ha pensato a me

MICHELLE: signora, deve spiegarmi meglio

(in quel momento entra un’altra donna velata, snella con un fisico da modella)

YVONNE: (piange a dirotto) Bernard, mi hai chiamato ed io sono venuta, mi hai chiamato ed io sono puntualmente accorsa, Bernard io ho lasciato tutto per te, e tu mi hai abbandonato.

( mette i fiori sulla bara e si siede)

YVONNE: povero Bernard a lasciarmi così presto, nel mio dolore … io non riuscirò mai a dimenticarti, fortunatamente tu ti sei ricordata di me ( osserva le altre donne sedute e si presenta)

(si alza e va a stringere la mano ad entrambe)

YVONNE: (a Michelle) piacere signorina, condoglianze

YVONNE: (a Lola) signora condoglianze

LOLA: è una grande perdita

YVONNE: mi permetto di presentarmi, io sono la ex moglie del compianto Bernard

LOLA: (alterata si alza) ma cosa vuole questa! Io sono la ex moglie del defunto

YVONNE: (alterata si alza e controbatte) ma chi si crede di essere lei! E cerchi di avere rispetto, siamo di fronte ad un defunto

( Michelle si alza e cerca di fare da paciere)

MICHELLE:( cerca di calmare gli animi ) calmatevi: signore calmatevi e fate silenzio, dopo la cerimonia si risolverà tutto

(le donne si siedono)

(entra l’addetto delle pompe funebri)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: calma signore, calma: questo luogo non si addice alle discussioni

(contemporaneamente si alzano di scatto)

YVONNE: (si alza di scatto) colpa sua!

LOLA:(si alza di scatto) colpa sua!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: adesso sedetevi, e state bravi ( conta la gente ) mi dispiace, non si può ancora cominciare, manca della gente!

(esce di scena)

LOLA: chi manca!

YVONNE: non ne ho idea!

MICHELLE: io non so niente!

YVONNE: ( sorpresa) e questa ragazza, chi è ?

LOLA: la figlia, purtroppo!

MICHELLE: come: purtroppo!(ad alta voce) io sono la figlia naturale di Bernard!

YVONNE: allora! Io sono tua mamma! ( ambigua) abbracciami figliola e consoliamoci a vicenda, facendo scudo al nostro dolore

MICHELLE:( felice) mamma! Sei tu! Io non ti ho mai conosciuto! ( si alza per abbracciarla)

(in quel momento entra una donna, sulla cinquantina, vestita di viola, ma molto elegante)

MARGOT: allora abbraccia me, figlia mia, perché io sono tua madre naturale!

( la donna entra e in maniera dirompente, strappa la ragazza dalle braccia di Yvonne e la abbraccia lei, ma Michelle si ribella e rifiuta l’abbraccio)

MICHELLE: (sorpresa e alterata) e così saresti tu mia madre, ma non ti vergogni mi hai abbandonato quando avevo due anni, di te non ricordo niente, non so neppure la tua faccia, mi ha cresciuto mia nonna … sei una donna ingrata!

( le altre due donne cercano di farla zittire)

LOLA: silenzio!

YVONNE: ci vuole rispetto per il defunto!

MARGOT: chiedo scusa, lei è sempre stata così, si altera con niente,tutto suo padre! Calmati ragazza: come ti chiami più che non ricordo!

MICHELLE: mi chiamo Michelle!

YVONNE: come Bernard, si alterava con niente! Ma siamo sicuri. Mi sembra strano, con me era calmissimo!

LOLA: si, si alterava: a volte cambiava umore per un nonnulla, mi ricordo una volta che eravamo…

YVONNE: non è il momento, per i ricordi … stia in silenzio!

( Margot mette i fiori di campo sulla bara )

MARGOT: caro Bernard: mi dispiace di non avere altri fiori, ti ho pensato e ti ho portato questi : li ho rubati in un giardino, sono sicuro che mi capirai; mi sembrava inutile spendere dei soldi per dei fiori che subito appassiscono, ho preferito giocarmeli alle macchinette, purtroppo ho perso, ma ti ho pensato tanto ed esso per te queste rose,

(si siede)

Permette che mi presento, io sono la moglie di Bernard

LOLA: anch’io come lei. Ex moglie

YVONNE: anch’io come lei ex moglie

MARGOT: ho capito, sono ex anch’io, ma cerchiamo di non generalizzare! Io l’ho amato con tutto il mio cuore e lui con me è stato molto generoso. Addirittura mi hanno detto testimoni affidabili che il povero Bernard, il mio unico amore: in punto di morte ha gridato in mare il mio nome…

(entra a sorpresa l’impresario delle Pompe Funebri)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( a Margot) scusate signore, non vorrei intromettermi, per onore di cronaca sono tenuto a dire che purtroppo non ci sono testimoni della tragedia del compianto

(esce di scena)

( le donne si guardano tra loro, una breve pausa … dopo

YVONNE: così non c’erano testimoni !

LOLA: da dove viene questa qua!

MICHELLE: calmatevi, mi raccomando! Aiutatemi piuttosto, secondo il volere di mio padre sono io che devo occuparmi delle esequie.

MARGOT: giusto, questo è un dovere che aspetta alla figlia

MICHELLE: spetterebbe alla moglie!

YVONNE: a me no io sono ex

LOLA: anch’io sono ex

MICHELLE: in ogni caso aiutatemi

MARGOT: si ti aiutiamo, se non altro per giustificare, il testamento che mi ha lasciato!

LOLA: si il testamento che mi ha lasciato, ma a me, solo a me!

YVONNE: no: ha lasciato a me, i suoi averi!

( le donne a muso duro si alzano, facendo l’atto di  minacciarsi a vicenda)

MICHELLE: (alterata si) come ha lasciato tutto a voi, e a me solo le spese!

(entra l’impresario)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( cerca di calmare le donne) scusate, calmatevi: adesso ci siamo tutti e possiamo svolgere le esequie al caro congiunto. Il problema dell’eredità, sarà risolto subito dopo la cerimonia …

MICHELLE: ( tesa) meno male ! ( rivolgendosi alle altre donne) e voi fate silenzio!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( pacato) il caro congiunto, per suo espresso desiderio e come voi sicuramente saprete? Lo sapete vero?

LOLA: si lo so, una volta, mi ha detto che vuole essere sepolto a Montecarlo

YVONNE: ma cosa dici, voleva essere sepolto a Sant Tropez vicino alle piste di sci, che amava tanto

MARGOT: io non dico niente, a me non mi tocca!

MICHELLE: basta! Mi dica signor ?

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( pacato) Bernard, per servirla!

 MICHELLE: continui !

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( pacato) il signor Bernard, per suo espresso desiderio ha chiesto in tempi non sospetti, non messe cantate, ma una sola benedizione che accompagnerà il suo viaggio verso l’eternità attraverso la cremazione: e le sue ceneri per suo desiderio saranno sparse in un luogo ancora segreto

LOLA: meno male, io a casa non le volevo certamente!

MARGOT: neppure io, pensa se si spaccasse l’urna quanta polvere!

YVONNE: se capitano a me, io le metto nel ripostiglio e chi si è visto, si è visto!

MICHELLE: non preoccupatevi, le prendo io!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: ( pacato) signorina, un plauso per la sua disponibilità, ma le ceneri del defunto andranno … adesso mi dispiace, ma lasciatemi fare, chiedo scusa

( l’impresario si mette la cotta e diventa un prete, prepara l’incenso e il dispensario , si mette la cotta e benedice la salma mentre tutte le donne rimangono sbigottite)

MICHELLE: ( sorpresa ) ma lei!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: si io sono anche un parroco: io sono Don Bernard, e vi domandate il perché ?

MICHELLE: si perché?

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: perché il compianto amava talmente il suo nome, che desiderava circondarsi di collaboratori che si chiamavano Bernard: ora scusate ( batte le mani )

(entrano quattro uomini in divisa e si mettono ai lati della bara, la sollevano: si sentono i rintocchi funebri delle campane, con il parroco in testa e dietro le donne il piccolo corteo funebre esce di scena)

( si spengono le luci)

(breve pausa)

(si riaccendono)

( entra in scena l’impresario delle pompe funebri, posizione l’urna delle ceneri su un tavolino al centro della scena e posizione dietro le cinque sedie, l’uomo pacatamente esce di scena)

( entrano in scena Lola, Michelle, Yvonne, Margot e si siedono )

MARGOT: certo che io mi aspettavo una cerimonia differente, per uno del suo rango, non c’era nessuna autorità, c’eravamo solo noi che depressione, eppure era un uomo molto conosciuto

YVONNE: vero la cerimonia piuttosto scarna, non ci sono fiori, e a me un trasporto senza fiori non mi piace. Mi ricordo un funerale a Brest, me lo ricorderò sempre, c’erano sei carri carichi di fiori, tutta la chiesa era stracolma, ed erano tutte rose: e ce ne erano di tutti i colori. Quello sì che era un bel trapasso: io quando muoio voglio un funerale così!

MARGOT: (esclama) si così quando te lo vedi, sei contenta e godi!

LOLA: ma Yvonne, ragiona: i fiori ormai, non usano più. I fiorai sono carissimi e poi non ne vale la candela, io preferirei fare una colletta per qualche associazione benefica, almeno i soldi finiscono a fin di bene: strano… non ho visto niente: neppure un conto corrente per poter versare le offerte: no un funerale così non piace neppure a me! E tu Michelle, non dici niente!

YVONNE:si dai i soldi alle associazioni, e poi dei soldi: cosa ne fanno! Sei li mangiano, o al limite i beneficiari se ne godono una minima parte: in Italia scandali così sono all’ordine del giorno! Ma tu ragazza non dici niente!

MICHELLE: io signora, non so che dire: io so solo che ieri sera, mi ero appena vestita e truccata ed ero pronta per andare a cena con una mia amica, ed ora mi ritrovo qui, al funerale di mio padre che non conoscevo e oltretutto io sono cresciuta anche senza una madre, ed ora me ne ritrovo tre, e di queste tre non so quale sia quella giusta. E per completare l’opera mi ritrovo anche con il funerale da pagare, e dell’eredità non si sa niente.

LOLA: si sa! Si sa!

MICHELLE: come sarebbe a dire, io sono all’oscuro di qualcosa

YVONNE: dai non prendertela, i soldi non sono tutto!

MARGOT: ormai ragazze diamoci del tu!

LOLA: per me va bene!

YVONNE: tanto siamo tutte nella solita barca!

MICHELLE: vale anche per me!

LOLA: si ormai, è come se tu fossi nostra figlia adottiva!

MICHELLE: grazie non ci tengo proprio!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI: gentilissime signore, vi prego: cercate di tenere un contegno adeguato alle circostanze:

(riporta i fiori che erano sulla bara, li mette tutti assieme in un tavolino posizionato in un angolo della scena)

Prego signore riprendetevi il vostri omaggi floreali

(le donne si alzano e si riprendono i fiori, meno Michelle, alla quale 🙂

Signorina Michelle ecco i fiori e la foto che le appartiene: deve capire signorina che sono molto partecipe al suo dolore ( da i fiori e la foto a Michelle, lei li prende )

MICHELLE: grazie signor Bernard

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : signorina posso darle un bacio!

MICHELLE: grazie ne ho bisogno!

( Bernard da i tre baci alla ragazza )

LOLA: lo voglio anch’io il bacio

MARGOT: allora lo voglio anch’io

YVONNE: ma siete tutte infervorate

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : cercherò di accontentare tutte!

LOLA: prima io! E lo voglio all’olandese!

MARGOT: io lo voglio alla francese!

YVONNE: ho cambiato idea, lo voglio anch’io!

LOLA: Signor Bernard: ci deve capire: noi siamo tre vedove inconsolabili

MICHELLE: voi siete solo tre ninfomani!

LOLA:come!  noi siamo donne serie!

MARGOT: una figlia non dovrebbe comportarsi così!

YVONNE: sapessi quanto ho amato Bernard, ed ora voglio essere consolato!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : signore io sono qua per essere al vostro servizio

(bacia tutte le donne meno Michelle)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : se volete posso essere disponibile anche dopo!( da i suoi biglietti da visita alle donne, ma Michelle non lo vuole )

MICHELLE: ma dive sono capitato! Ma mio padre chi era?

MPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : suo padre, una persona retta, un uomo generoso, adesso devo andare , torno con l’urna delle ceneri.

( esce di scena )

LOLA: comunque ragazze, perché io vi chiamo ragazze, anche se avete più di quarant’anni

MARGOT: parla la ragazzina di primo pelo!

YVONNE: patetica, hai più anni che l’acquedotto romano!

LOLA:io volevo dire: che, bisogna mantenere un contegno: siamo a un funerale, mio marito è morto, non dovete buttarvi a capofitto sul primo maschio che vedete!

( si alza di scatto, minacciosa, si alza anche Yvonne)

YVONNE: parli proprio tu, che hai voluto che il “ Bernard “ ti baciasse all’olandese

MARGOT: povera piccola

LOLA: io soffro molto, il mio dolore è grande!

MARGOT: (si alza di scatto)ma se lo hai subito dimenticato, ti ho visto che hai dato il tuo numero di telefono a “ Bernard” anche con i “ becchini “ te la fai!

YVONNE: non ci vuole tanto per capire il perché?

LOLA: tu sei sempre in “calore” non ci vuole tanto acapire il perché!

MICHELLE: sedetevi, e moderatevi, ricordatevi che siamo ad un funerale!

( le donne si siedono, continuando a confabulare tra di loro)

MICHELLE: ma la volete finire! Basta

LOLA: non stare ad alzare la voce, con tua madre!

YVONNE: si! Calmati ragazza, noi ti vogliamo bene

MARGOT: ti voglio bene, bambina mia!

MICHELLE:( alterata) ambina di nessuno, chiaro!

(rintocco funebre)

Scena quarta

MICHELLE, LOLA, YVONNE, MARGOT, IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI,

 PADRE BERNARD

( entra l’impresario delle pompe funebri con l’urna contenente le ceneri di Bernard, addetto le lascia sul tavolino)

(al centro della scena)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) : sentite condoglianze signore, devo annunciare l’arrivo del Notaio Sophie Montagnine e dell’a avvocato Chantal  Tressor legale di fiducia del defunto Bernard per risolvere tutte le pratiche burocratiche

LOLA:signor Bernard, per pratiche  burocratiche si intende, l’eredità!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) :  certamente signora, sono tutte a sua disposizione!

( nel sentire “ sua” Lola si alza di scatto euforica, ride  )

LOLA:( alle altre donne ) avete sentito, tutte! In modo chiaro ha detto: a sua disposizione, e sua sarei io: per cui mettetevi l’anima in pace ! E’ tutto mio (ride)

MARGOT: e noi!

YVONNE:e io!

MICHELLE: e io che sono la figlia!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) :  chiedo scusa, volevo dire che le signore saranno  tutte a vostra disposizione!

MARGOT: meno male!

LOLA: ma allora, cosa vuole dire!

YVONNE: vuole dire che forse non prendi niente bella!

LOLA: ma non è giusto, io sono la moglie!

( Margot e Yvonne, in unisono) anche noi siamo le mogli!

MICHELLE: (alterata) mi fate pena, ricordatevi che siamo davanti a un morto!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) :  signore, volevo avvisare che prima delle rappresentanti legali, verrà il curato per l’ultima benedizione al caro estinto

MICHELLE: il curato dell’ospedale?

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) :  no signorina! Il curato dell’ospedale era quello che ha officiato, la salma. Per l’ ultima benedizione viene il frate, e confessore personale del signor Lacombe  …. Frà

( tutte le donne in unisono) Bernard!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD) :  signore ammiro la vostra perspicacia, don Bernard, si occuperà anche del vostro dolore e sarà di conforto per le vostre anime

(esce di scena)

(entra Padre Bernard, un religiosoeccentrico, in saio,  e un modo di fare alquanto originale, molta somigliante al defunto Bernard)

PADRE BERNARD: ( entra incensando con il turibolo, le donne si chiudono il naso dall’odore) la pace sia con voi ..

( le donne) e con il suo spirito

( porta il turibolo, fuori dal palco, poi rientra con il dispensario di acqua e benedice)

LOLA: basta : mi sta facendo la doccia!

MARGOT: ma è appiccicosa, che cosa sta gettandosi addosso!

YVONNE: (si mette il dito indice in bocca) sembra dolce!

MICHELLE: non è possibile, sembra …

DON BERNARD: champagne … dom perignon 2006

LOLA: ma non è possibile. Ma la benedizione serve …

DON BERNARD: per scacciare il demonio,per perdonare i vostri peccati, guarire da tutto affinché, possiate godere di serenità e salute …

YVONNE: ma non si può benedire con lo champagne …

PADRE BERNARD: ma chi lo ha detto, volete insegnarmi il mestiere a me che ho vent’anni di convento e trenta di contributi, se io ho deciso così va bene ( tira fuori un sigaro) avete da accendere …

( le donne in unisono) No!

PADRE BERNARD: non importa fumerò più tardi: venite qua vicino a me

( le donne si radunano in crocchio, vicino al frate )

Io sono venuto,consolarvi e confessarvi i privato ora e per gli anni futuri, mie belle pollastrelle : e farvi tirare il mio cordone …

LOLA: il tuo cordone!

PADRE BERNARD: si il mio cordone! Ordine del compianto Bernard!

(canta)

Tiralo … tiralo … Tiralo tanto … finchénon esca l’olio santo …

(smette di cantare)

E adesso andiamo, voglio confessarvi, una per una … no tutte insieme !

(escono tutte abbracciate al frate, anche Michelle)

(nel vedere Michelle. Il frate si ferma e la stoppa)

PADRE BERNARD: signorina lei , no!

MICHELLE: e perché io no!

PADRE BERNARD:perché, il compianto … ha detto solo di consolare le sue ex mogli, è lei non è una ex moglie!

MICHELLE: ma una più o una meno, penso non faccia differenza!

PADRE BERNARD: purtroppo non si può! Rimanga a vegliare le ceneri di suo padre!

(le donne escono di scena sorridendo ed abbracciate al frate, rimane in scena Michelle)

Scena quinta

MICHELLE, LOLA, YVONNE, MARGOT, Notaio SOPHIE MONTAGNIER,

Avvocato CHANTAL TRESSOR, IL POSTINO, IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI

(Michelle sola in scena)

MICHELLE:( disperata) sono rimasta sola, le altre sono a divertirsi, e a me gli oneri, la responsabilità di figlia e forse neppure eredità!

(entra in scena il postino)

IL POSTINO: Signorina Michelle, che piacere rivederla, quanto tempo è passato!

MICHELLE: non troppo! Un giorno … ma come mai,? E poi in divisa?

IL POSTINO: proprio oggi ho cambiato città, da oggi sono a Cannes, anzi le devo consegnare una lettera urgente

MICHELLE: (euforica) una lettera per me? Sa non mi scrive mai nessuno, a me arrivano solo tasse da pagare e poche telefonate, io sono una donna sola! Mio padre, è morto: presto non avrò neppure più l’assegno… ho il funerale da pagare!  E’ meglio non pensarci!

IL POSTINO: prenda questa lettera, e firmi, vedrà magari è qualcosa di buono! Ora firmi!

( la ragazza firma, prende la lettera, saluta il postino)

(il postino esce di scena)

MICHELLE:( apre la lettera, legge ) ma è scritta a mano, non si capisce bene, sto leggendo ad intuito ( ride ) ma è il testamento ( ride euforica, si alza dalla sedia e fa un gesto di euforica vittoria, ma dopo ritorna a sedersi e calma cerca di mantenere un’aria afflitta )

( rientrano le mogli di Bernard festanti e giocose)

LOLA:( gioiosa) meraviglioso frate, che portento, si assomiglia tutto al povero Bernard

MARGOT:( euforica) che uomo, non ci sono in giro uomini così!

YVONNE: io mi sento addirittura di amarlo, è proprio vero che i religiosi hanno qualcosa di più

LOLA:quello si che sa confessare!

YVONNE:(soddisfatta) e che cordone

LOLA: (soddisfatta)bellissimo, diventerà il mio confessore di fiducia

MARGOT: anche il mio!

YVONNE: il nostro!

( le tre donne ridendo, si siedono e riprendono la loro aria afflitta)

MICHELLE:( afflitta) avete confessato i vostri peccati!

YVONNE:si e con un confessore, molto persuasivo!

(le altre donne ridono)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( BERNARD): signore devo annunciare l’arrivo del Notaio e l’avvocato: sono due persone di fiducia del compianto …

YVONNE: ma cosa sono venute a fare !

MARGOT: io non ne vedo l’utilità

LOLA: ma se il testamento è stato fatto!

MARGOT: si è stato fatto!

YVONNE: il testamento scritto di suo pugno!

IMPRESARIO DI  POMPE FUNEBRI ( BERNARD): signore, io capisco quello che volete dire, ma purtroppo bisogna rispettare i voleri del defunto

(breve pausa)

Signore ecco il notaio Sofhie Montagnier  e l’avvocato Chantal Tresor

( Entrano il notaio Sophie Montagnier e l’avvocato Chantal Tresor, entrambe giovani e molto provocanti , hanno entrambe con se, una borsa in pelle piena di documenti)

( le due donne si siedono,  e dietro un tavolo aprono le borse: tutte le donne focalizzano la loro attenzione sulle nuove arrivate )

(parla l’avvocato)

Avvocato CHANTAL TRESOR: gentilissime signore, noi vorremmo presentarci: io sono l’avvocato Chantal Tresor legale di fiducia del vostro compianto marito ed incaricato dallo stesso, prima del trapasso di tutelare gli interessi del defunto e vegliare che tutto si svolga secondo la legge di tutela della  Repubblica Francese di cui io sono principessa del foro.

MARGOT:( sarcastica, fa il gesto) questa deve averci un foro

Avvocato CHANTAL TRESOR: ( finge di non aver sentito) prego, signora un minuto di silenzio!

LOLA: fai silenzio, cretina! Lascia parlare, l’avvocato!

MARGOT: (alterata) cretina a me ma come ti permetti!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  per favore, un minuto di silenzio

(silenzio)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signore unendomi alle vostre e mie condoglianze io sono stata incaricata di collaborare con  la qui presente dottoressaSophie Montagnier notaio, che ho il privilegio di presentarvi

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signore, io mi lego al vostro dolore, che è anche il mio, un dolore che angosciosamente vive perpetuo ed attanaglia il mio cuore, ma che mi obbliga, anche controvoglia ad un compito, che si mi stringe forte il cuore ma purtroppo mi è dovuto.  Immagino che è vostro volere parlare del defunto prima di aprire le buste

LOLA: io amavo Bernard, ed è tutto merito suo che ho scoperto la mia vera vocazione: mi ricordo una sera, ero giovanissim, ed ero a Nantes, ero appena uscita da un locale, forse avevo bevuto: forse no? Non ricordo bene, mi ricordo solo il suo volto: sorridente, e mentre mi guardava fisso, mi diceva” Lola sei sprecata davanti a questo bar, una come te può pretendere molto di più. Il mio povero Bernard, ha capito veramente la mia indole e da quel giorno io mi sono concessa solo a degli industriali: dopo ha voluto sposarmi per forza, sono rimasta solo sposata per due settimane: ma che settimane di fuoco, poi ha voluto il divorzio: quanto mi ha amato!E io quanto amore le ho dato! Povero Bernard

YVONNE: quando ti sei sposata ?

LOLA: il primo marzo, del 2015!

YVONNE: io mi sono sposata con Bernard, il primo aprile 2015!

LOLA: subito dopo di me!

YVONNE: che grande amore ho vissuto con lui: io  e Bernard ci siamo conosciuti a Parigi, una sera, ricordo ancora adesso, c’era la luna che rifletteva sulla Senna: ed io ero lì, sulla chiatta al ristorante: facevo la cameriera e lui era lì seduto a cena, continuava a fissarmi, negli occhi: il suo sguardo era ipnotico ed io mi sono sentita stregata: e quando mi chiamò al tavolo: ricordo ancora le sue parole: le tue ostriche sono meravigliose, ma sono convinto che la tua è molto meglio: fui li che capii la mia nuova strada, mi licenziai, lo seguii e lo sposai ( pausa) purtroppo rimanemmo sposati solo due settimane poi chiese il divorzio: che grande uomo era Bernard

MARGOT: anche tu, sposata, solo per quindici giorni! È successo anche ame! Io però ero in albergo, stavo facendo le camere, ero stanca: sapete cosa vuole dire fare 80 camere: pulizie, letti eccetera.un giorno stavo facendo la mia ultima camera: quando, ho visto Bernard, stava facendo la doccia. Ma io sapete sono una donna discreta, e non volevo approfittare; ho chiesto scusa … e stavo per uscire: quando Bernard è uscito nudo dalla doccia e mi ha chiamato, ed io non ho saputo dire di no! Mi ha sposato e per quindici giorni ho vissuto da signora! Dopo alla seconda settimana ha voluto divorziare!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signore adesso se volete possiamo procedere all’apertura delle buste

LOLA: ma a cosa servono le buste! Non siamo al gioco dei pacchi!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signora contegno, noi siamo

MICHELLE: al cospetto di un morto, sono ore che cerco di ripeterlo a queste sanguisughe!

YVONNE: ma come ti permetti: sei tu che devi contenerti, devi avere più rispetto per noi!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  (calma) signore, purtroppo ci sono delle procedure che io devo fare per accedere agli atti, avvocato, per gentilezza proceda lei:

YVONNE: io ho già il testamento! Ecco!

(tira fuori il testamento olografo)

Scritto di suo pugno e nel pieno delle sue facoltà!

LOLA: no! Il ho il testamento, il mio è quello vero!

(tira fuori il testamento olografo)

Sono io che eredito tutto!

MARGOT: (alterata) ma scherzate! Sono io che ho il testamento!

MICHELLE: no! Sono io che sono la figlia che eredita tutto il patrimonio

(tira fuori il testamento olografo)

(soddisfatta)

( le quattro donne si alzano e a muso duro si guardano in cagnesco)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  (cerca di fare da pacere) signore, cerchiamo di moderare i termini, e cercate di essere di comportarvi con educazione e in modo civile, portatemi i testamenti e sedetevi che procediamo alla lettura

(le donne ancora alterate tra loro, portano i testamenti scritti a mano all’avvocato e al notaio, dopo tornano a sedersi)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: avvocato, ha raccolto i fogli!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  si Sophie! Eccoli, li ho messi in ordine di matrimonio

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: brava Chantal, ora procediamo alla lettura:

LOLA OVION

Io sottoscritto Bernard Lacombe, nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro in caso di decesso come unica erede di tutti i miei beni la presente Lola Ovion

Parigi, 23 marzo 2017 ore 20,30

In fede

Bernard Lacombe

( Lola soddisfatta )

LOLA: avete visto, eredito tutto io! Vero Avvocato!

Avvocato CHANTAL TRESOR: signora cerchi di sostenersi, ora leggiamo gli altri testamenti

YVONNE LAFITTE

Io sottoscritto Bernard Lacombe , nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro in caso di decesso come unica erede di tutti i miei beni la presente Yvonne Lafitte

Parigi, 23 marzo 2017 ore 20,30

LOLA: ma è uguale al mio!

YVONNE: così impari a cantar vittoria! Tiè ( fa il gesto)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  adesso leggiamo il prossimo

MARGOT DE MOULEN

Io sottoscritto Bernard Lacombe, nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro in caso di decesso come unica erede di tutti i miei beni la presente Margot De Moulen

Parigi, 23 marzo 2017 ore 20,30

MARGOT: io non ho niente da dire, carta canta!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signora silenzio, ne abbiamo ancora uno, da leggere!

MICHELLE LACOMBE

Io sottoscritto Bernard Lacombe, nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro in caso di decesso come unica erede di tutti i miei beni mia figlia e presente Michelle Lacombe

Parigi, 23 marzo 2017 ore 20,30

MICHELLE: ma sono tutti uguali, non va bene!

LOLA: bisogna vedere l’ora

MARGOT:si l’ora

YVONNE: l’ora più recente ad decesso eredita tutto; io le so le leggi : mi sono documentata!

(le ex mogli sono in fermento, si alzano e confabulano tra loro, mentre la figlia del defunto rimane seduta: quasi assente)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signore, cercate di avere pazienza, sedete e aspettate

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signore, io in qualità di notaio sono stato delegato dal compianto per assolvere questo compito angoscioso.

Io sottoscritto Chantal Tresor , in qualità di notaio in Parigi e avendo perpetuamente visionato gli scritti testamentali uguali e calligraficamente ineccepibili, decreto che tutti gli atti sono stati stillati alla solita ora, ed il patrimonio è immenso!

LOLA: allora se è immenso, dividiamo

MARGOT: si dividiamo in comune accordo!

YVONNE: si noi siamo tutti beneficiari, dividiamo

MICHELLE: per me va benissimo

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signore sarebbe la cosa più ovvia, ma purtroppo!

( le ex mogli in unisono) ma purtroppo!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: è contro il parere del defunto!

MICHELLE: ma cosa vuole ancora mio papà !

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: il compianto ha deciso che il patrimonio pur molto capiente, non venga diviso in più parti: ma desidera che il beneficiario sia una persona sola!

(le ex mogli alterate) una persona sola!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: per voi, ci sarà uno scritto in cui sarà specificato il luogo in cui il compianto desidera siano sparse le sue ceneri, colei che tra le beneficiarie riuscirà a compiere l’atto erediterà il patrimonio: questi sono i vostri scritti:

Signorina Michelle Lacombe venga a ritirare la busta:

MICHELLE:(si alza e viene a ritirare lo scritto, dopo si siede )

Signora Lola Ovion venga a ritirare la busta:

LOLA: (si alza e viene a ritirare lo scritto, dopo si siede )

Signora Yvonne Lafitte venga a ritirare la busta:

YVONNE: (si alza e viene a ritirare lo scritto, dopo si siede )

Signora Margot De Moulen venga a ritirare la busta:

MARGOT:( si alza e viene a ritirare lo scritto, dopo si siede)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signore, adesso esaminate le buste, sono ermeticammente chiuse e sigillate , esaminatele e rompete il sigillo, e leggete: dentro troverete il nome di una località e in quella località il compianto desidera siano gettate le sue ceneri,  ma non una manciata delle sue ceneri… tutte le sue ceneri, per far si che il vento, le acque e la terra si riprendono l’ anima nobile del povero Bernard

LOLA: a me tutto questo mi sembra una farsa, io non ci sto! Si alza…

MARGOT: una di meno

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signora, se in presenza di testimoni, lei varca quella soglia, automaticamente rinuncia al testamento!

YVONNE: si è alzata, allora ha rinunciato

( Margot indispettita torna a sedersi)

MARGOT: (alle altre donne) voi non siete donne, ma vipere: l’unica che si salva è Michelle, che non c’entra niente con voi, lei si vede che è di un’altra razza: voi siete solo egoiste ed opportuniste: non riesco neppure a concepire, anzi stento proprio a credere che il povero Bernard sia venuto con voi, e vi abbia addirittura sposato

(piange)

LOLA: la santarellina piange! Qualcuno vada a consolarla

YVONNE: che lacrime di coccodrillo

MICHELLE: cerchiamo di mantenere un contegno!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signori siamo di fronte ad un defunto ( a parte e sottovoce) signore! Però se volete querelarvi, io sono a vostra disposizione

MARGOT: un’altra sanguisuga!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  signora, non ho capito bene, vuole ripetere ad alta voce

MARGOT: (alterata) non ho detto niente, e non voglio ripetere niente.

Avvocato CHANTAL TRESOR:  allora signora, cerchiamo di calmarci!

MICHELLE: non è successo niente, andiamo avanti!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: posso continuare

(le donne in unisono) si, cerchiamo di andare avanti!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: io sottoscritto, Bernard Lacombe, nel pieno delle mie facoltà ho deciso di lasciare ogni mio bene compreso i miei depositi bancari a colei che disperderà le mie pregiate ceneri, ad ognuna delle probabili eredi verrà data una località, e colei che eseguirà per prima questo caritatevole gesto avrà tutti i miei avere. In fede il vostro caro ed amato Bernard Lacombe

MARGOT: adesso chissà cosa ha studiato il morto!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: io sottoscritto,Lacombe Bernard dispongo che : la mia ex moglie, la signora Yvonne Lafitte, in presenza di tre testimoni, disperda le mie pregiate ceneri in direzione NORD / OVEST a 315 ° con velocità del vento in scala Beaufort 6 che equivalgono a 39 Km/h  denominato  vento fresco di Maestroin una  notte stellata di agostoin località Saint Moritz

YVONNE: come, per avere l’eredità, devo andare a Saint Moritz e fare tutta questa trafila.

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: io sottoscritto, Lacombe Bernard dispongo che : la mia ex moglie, la signora Lola Ovion, in presenza di tre testimoni, disperda le mie pregiate ceneri in direzione NORD / ESTa 45 ° con velocità del vento in scala Beaufort 4 che equivalgono a 6 Km/h  denominato  brezza leggera di Greco in una  notte stellata di agosto in località Saint Laurent

LOLA: non è possibile! Non è possibile ( si mette le mani sul volto)

MARGOT: ben vistà! Brutte vipere!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: io sottoscritto Lacombe Bernard dispongo che : la mia ex moglie, la signora Margot De Moulen, in presenza di tre testimoni, disperda le mie pregiate ceneri in direzione W/ 270 ° con velocità del vento in scala Beaufort 10 che equivalgono a 89 Km/h  denominato  tempesta di Ponente in una  notte stellata di agosto in località Saint Tropez

 LOLA: un po’ di giustizia

YVONNE: il suo è ancora peggiore del nostro

MARGOT: ( disperata) lo sapevo che finiva così! Ma dove sono finita!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  cerchiamo di fare silenzio, non siamo al mercato rionale, il notaio non ha ancora finito

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: io sottoscritto Lacombe Bernard dispongo che :  mia figlia, la signorina Michelle Lacombe, in presenza di tre testimoni, disperda le mie pregiate ceneri in direzione S/E 135°   con velocità del vento in scala Beaufort 7 che equivalgono a 50 Km/h  denominato  vento forte di Scirocco in una  notte stellata di agosto in località Saint Germain

MICHELLE: non ho nessuna possibilità

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: signore in caso nessuna di voi riesca nel misericordioso intento, sarà aperta una nuova busta che vi assicuro, avrà un più semplice epilogo, che purtroppo per questioni legali io, anzi noi pur essendone a conoscenza non possiamo ancora svelare

MARGOT: meno male!

LOLA: possiamo aprirla subito!

MICHELLE: saltiamo lo spargimento delle ceneri e apriamo le buste nuove

LOLA: adesso è possibile, arrivare tra noi eredi ad un accordo

YVONNE: vuoi dire dividere tutto in tre

MICHELLE: in quattro

YVONNE: chiedo scusa in quattro!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  purtroppo stando agli atti, non è possibile, mi dispiace…

LOLA: atti , sempre gli atti !

MARGOT: è ora di finirla con questa burocrazia: la carta è la rovina del fare

YVONNE:( ride maliziosa) non mi sembra, una volta il mio caro Bernard mi ha preso in una tipografia: ancora, mi ricordo! Mi ha buttato in mezzo a tutta quella carta, e abbiamo fatto fuoco e fiamme!

LOLA: quando ti ha sposato, il povero Bernard doveva essere in un periodo di vacche magre

MARGOT: l’unica donna che è stata veramente amata da Bernard sono io!

MICHELLE:( si alza ) siete tutte insopportabili : io non ce la faccio più: cerchiamo di finire tutto e alla svelta!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ben detto! Signorine e signore che la sana competizione abbia sportivamente inizio.

(musica)

( entra l’impresario delle pompe funebri, fa mettere in fila le donne, loro si scaldano , fanno stretching per prepararsi alla competizione: Bernard, l’urna delle ceneri al centro della scena: 

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : attenzione!

( le donne si mettono in una riga immaginaria)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : pronte!

( le donne si preparano)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : via!

(spara il colpo in aria)

( le donne ostacolandosi scorrettamente tra loro, di corsa corrono per la scena Lola prende l’urna. Le altre la inseguono,sempre correndo Yvonne strappa l’urna a Lola,  continuano a correre  Margot raggiunge Yvonne e le strappa l’urna delle ceneri,  l’urna finisce tra le mani di Michelle interviene Lola: tra loro, c’è una colluttazione, l’urna cade e si spacca: le ceneri sono disperse nel palco)

MARGOT: ma cosa avete combinato, siete riuscite a spaccarla

LOLA: mi è scappata di mano!

YVONNE: e adesso, come facciamo!

MICHELLE: (disperata) povero papà! Dalle stelle alla polvere

LOLA: polvere di stelle

MARGOT: cerchiamo di raccogliere tutto! Yvonne  Lola cercano una scopa e una pattumiera!

(Yvonne e Lola escono e tornano con scopa e pattumiera)

MICHELLE: una scopa, ma sono le ceneri di mio padre!

( si inginocchia)

MARGOT: tirati su! Tanto non può sentirti

MARGOT: adesso raccogliete queste ceneri

( raccolgono le ceneri )

LOLA: e adesso dove le mettiamo!

MARGOT: cercate qualcosa!

MICHELLE: ma non c’è niente

YVONNE: ho trovato questo! ( mostra un barattolo di metallo contenente tisana)

MICHELLE: ma è un barattolo di tisana ai frutti tropicali!

MARGOT: sempre meglio che niente!

LOLA: Yvonne, vuota la tisana! Le mettiamo li dentro

( Yvonne vuota la tisana dentro la pattumiera e prende con la paletta le ceneri di Bernard e le mette al posto della tisana)

MARGOT: svelte! Prima che vengano quelle due impiccione

( si sente un ticchettio di tacchi a spillo)

LOLA: dai Michelle fai alla scelta prima che arrivino!

( Michelle mette le ceneri di suo padre, dentro la scatola, dopo le passa a Margot: e lei le rimette sul tavolino)

(entrano l’avvocato e il notaio e vedono le donne che fingono di scopare per terra)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  bene… bene vedo che volete mantenere l’ambiente pulito!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER:bene, vedo cheamate la pulizia!

MARGOT: io non posso sopportare lo sporco!

LOLA: neppure io!

YVONNE: per me la pulizia è tutto!

MICHELLE: abbiamo visto della polvere e ci siamo date da fare!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  bene! Ma io non vedo l’urna!

( Lola cerca di coprire i cocci spostando la sedia )

MARGOT: l’urna! Ma quale urna!

LOLA:( con imbarazzo ) ma quale urna!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  l’urna delle ceneri!

MICHELLE: l’abbiamo spostata per le pulizie

YVONNE: l’abbiamo messa nell’altra stanza!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  adesso sedete!

( Chantal e Sophie al loro rientro sono piuttosto sconvolte, come se avessero fatto l’amore da poco,  in scena cercano di ricomporsi e poi si siedono rimanendo in silenzio)

( in quel momento entra l’impresario delle pompe funebri )

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : chiedo scusa, non vorrei disturbare, prendo una cosa ed esco subito

(prende la scatola della tisana ai frutti tropicali, ma in effetti,inconsapevolmente prende le ceneri del defunto)

(le donne stanche della corsa competitiva tra loro, tornano e si accasciano sfinite sulle sedie)

LOLA: ( sfinita) non ce la faccio più, sono stanchissima!

MARGOT: (sfinita) ormai, non ho più l’età, se continuavo mi veniva un infarto!

YVONNE:basta smettiamo con questa farsa!

MICHELLE: io ne avevo la possibilità… ma voi avete rovinato tutto !

YVONNE: ma è stato solo un incidente!

MARGOT: un incidente che ha rovinato tutto, avete rovinato la mia vita!

LOLA: patetica!

MARGOT:anche se l’avessi presa, dovevi trovare il vento adatto!

LOLA: concomitanze impossibili!

MICHELLE: io potevo farcela!

MARGOT: ma a fare cosa! Illusa!

LOLA: ma non ti sei resa conto che tutto questo è impossibile, e noi siamo state convocate in questo posto senza sapere un perché!

MARGOT: questo vale anche per me!

YVONNE: a pensare che io sono qui, a vegliare delle ceneri di un uomo di cui a momenti non ricordo neppure i connotati del suo viso

MICHELLE:( alterata) ma Yvonne, cosa dici! Allora non amavi mio papà!

YVONNE: ma sai quanti uomini sono passati dal mio letto, prima, durante e dopo il tuo papà!

MARGOT: e poi sinceramente non era proprio un toro a letto!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  (ascolta e ribatte) no! Questo non doveva dirlo

MARGOT: cosa ho detto che non va!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( ribatte) no questo non doveva dirlo!

MARGOT: voglio sapere che cosa non dovevo dire!

Avvocato CHANTAL TRESOR:  il fatto delle prestazioni sessuali del povero Bernard

LOLA: e allora! Ha ragione Margot! Sessualmente Bernard … non valeva niente!

YVONNE: con me ne ha fatta una sola, quando ci siamo sposati, poi aveva l’abitudine di voltarsi dall’altra parte.

MICHELLE: io non ricordo neppure il suo volto! È scappato di casa appena sono nata! L’unica cosa di positivo è che i suoi assegni arrivavano tutti i mesi e io ci vivevo: (sgomenta) mentre ora purtroppo!

YVONNE: dai confessalo! Di lui ti mancano solo i soldi!

MICHELLE: no di lui mi sono mancati l’affetto, come mi è mancato quello di mia madre. Io volevo vivere in una famiglia normale ( un singulto)

( Lola si avvicina  a lei e l’abbraccia cercando di consolarla)

LOLA:( premurosa) smettila, l’hai fatta piangere!

(Yvonne si alza dispiaciuta, Margot la segue)

YVONNE: amore, ti chiedo scusa non volevo! Colpa loro ( indica l’avvocato e il notaio ) loro non si devono intromettere!

( le tre donne abbracciano Michelle consolandola, poi …)

( il notaio e l’avvocato invece rimangono impassibili al loro posto, quasi assenti)

LOLA:( nei confronti del notaio e dell’avvocato) ma guarda, le zoccole … loro se la tirano ma sono più troie di noi che lo facciamo di mestiere

MARGOT: e si pensano di essere delle dive queste due siliconate!

YVONNE: ( sarcastica) non confonderti Margot! No meritano attenzione queste nullità!

( le due donne, impassibili: sembra non siano neppure scalfitte dai commenti dei parenti del congiunto)

Avvocato CHANTAL TRESOR:  ( calma ) Signore mi permetto di dire che le osservazioni, potete farle in opportuna sede!

LOLA: mi sembrate due gomme da masticare!

Avvocato CHANTAL TRESOR: ( ridacchia) se vuole Sophie,  posso sporgere una querela per diffamazione contro queste signore, per il loro atteggiamento e le ingiuriose parole contro la sua e nostra persona; se vuole: lei che è parte lesa, io posso procedere: così ci guadagniamo entrambe

LOLA: (alterata) fate quello che volete! Siamo noi che chiediamo i danni a voi due

MICHELLE: ( si alza e alterata, si rivolge a Lola) adesso basta, per favore! ( rivolta a tutte) cerchiamo di mantenere la calma: ( all’avvocato e al notaio) anche voi due ! Cerchiamo di arrivare ad un accordo, siamo tutte persone ragionevoli

Avvocato CHANTAL TRESOR: non siamo noi due ad infiammare gli animi, ma voi, anzi qualcuna di voi!

MARGOT: ( si alza minacciosa e rivolta all’ avvocato e al notaio ) ma voi due cercate la rissa!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( calma ) la smetta altrimenti, sono costretto a ardire per vie legali, contro di lei

LOLA:( si alza minacciosa) anche contro di me! Perché io sto dalla parte di Margot

( l’avvocato si alza e si frappone tra le tre donne )

YVONNE: ( si alza e velocemente da una borsettata in testa all’avvocato e poi si siede simulando indifferenza)

Avvocato CHANTAL TRESOR: ( nel sentire il colpo alla testa grida) aggressione! Aggressione! Chi è stato la denuncio! Chi è stato!

( tutte tornano a sedersi)

( solo l’avvocato è in piedi, il notaio cerca di vedere l’ematoma sulla testa di Chantal: le altre donne si calmano e vanno a vedere l’ematoma: l’avvocato si tiene la testa con un foulard )

Avvocato CHANTAL TRESOR: ( lamentandosi) chiamate, un’ambulanza ! Voglio la guardia medica ! Voglio la gendarmeria ! voglio un dottore ! ( si alza di scatto) voglio il responsabile! Lo voglio denunciare!

( richiamato dal trambusto, entra improvvisamente con la cappa bianca e il distintivo da medico)

IMPRESARIO DELLE POMPE FUNEBRI ( Bernard) : meno male che sono in zona e in servizio: ho sentito gridare aiuto e sono intervenuto!

MICHELLE: (perplessa) ma il suo volto mi sembra noto

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : ( ride) mi dispiace non credo, di averla mai vista!

(sviando il discorso) adesso vediamo come si sente la signora!

Avvocato CHANTAL TRESOR: (toccandosi la testa) dottore sono stata aggredita! Non è vero Sophie !

( le altre donne silenziosamente minacciano Sophie)

(le altre donne minacciose fanno capire a Sophie di dire che è cadutae lei titubante ed intimorita)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( intimorita) la signorina Chantal: ha avuto un mancamento ed è caduta!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : non è vero: io sono stata aggredita, e in presenza di testimoni

MARGOT: noi possiamo testimoniare, che è scivolata e si è fatta male.

Avvocato CHANTAL TRESOR: (toccandosi la testa) dottore, non è vero: io sono stata gredita

LOLA: ha sentito dottore! Parla anche male

YVONNE: è caduta e ha perso conoscenza

MICHELLE: poverina non è in se! E’ convinta di essere un avvocato!

Avvocato CHANTAL TRESOR: (toccandosi la testa) dottore ma io sono un avvocato

( il dottore fa un cenno di assenso verso le altre donne, poi  si rivolge a Chantal)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : signorina, adesso venga con me!

Avvocato CHANTAL TRESOR: (toccandosi la testa) si dottore, mi porti in gendarmeria

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : venga, si fidi di me!

( escono di scena, subito dopo si sente partire un’ ambulanza, Bernard rientra in scena)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( intimorita) dove portano Chantal !

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : la ricoverano in neurologia, speriamo che la tengano per un tanto tempo ( fa il gesto ) mi faceva due palle!

MICHELLE: cosa ha detto!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : niente, la neuro è il suo posto!

LOLA: si è il suo posto !

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( intimorita) poverina!

MARGOT: lo stress, purtroppo gioca brutti scherzi.

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( intimorita) adesso sedete, cerchiamo di arrivare al dunque!

( Bernard esce di scena)

( le donne si si siedono)

( torna in scena Bernard con un vassoio con delle tazze fumanti)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : signore per rilassarvi ho portato una tisana

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: grazie, Bernard! Sei sempre gentilissimo! Me la ridai dopo un’altra scrollatina!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : ( fa l’occhiolino) i Sophie, con molto piacere!

MARGOT: (ringrazia) grazie Bernard!

( tutte bevono la tisana)

LOLA: a che gusto è !

YVONNE: ha un sapore strano, ma è buonissima!

MICHELLE: sei sempre carinissimo Bernard! A che gusto è?

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : tisana ai frutti di bosco, ho trovato la scatola proprio qui dietro!

( nel sentire queste parole, tutte le donne sputano schifate, meno Sophie)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( allibita) ma cosa avete, a me sembra buonissima!

MARGOT: (trova una scusa) era troppo dolce e io sono a dieta!

LOLA: era troppo salata!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: salata! Questa poi!

YVONNE: era troppo concentrata!

MICHELLE: a me i frutti di bosco non piacciono!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : ragazze io non vi capisco: è proprio vero che a fare un piacere ad un asino si riceve dei calci…

(esce di scena)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: adesso sedete che apriamo la busta

(le donne si siedono)

(il notaio fa l’atto di aprire la busta, ma arriva l’impresario di pompe funebri che prende la busta dalle mani di Sophie )

( nel vedere quel gesto inconsueto, le donne si alterano )

LOLA:ma come si permette! Ridia la busta al notaio! Queste sono cose serie!

MARGOT: come si permette, torni al suo lavoro e non si intrometta, rimetta li il mio testamento

YVONNE: no è il mio testamento!

MICHELLE:per me, signor Bernard, lei può fare quello che vuole: tanto niente avevo prima e niente ho adesso!

YVONNE: no, a te male che vada ti aspetta la legittima!

MARGOT: sei pur sempre la figlia!

LOLA: una minima parte, aspetta a te!

(l’atteggiamento tra l’impresario di pompe funebri e Sophie si fa improvvisamente, molto tenero e confidenziale)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: ( riprende la busta e rivolto a Bernard) se vuoi tesoro, procedo io!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : fai pure, te lo concedo! No anzi faccio io! ( e di nuovo consegna la busta a Bernard)

(ridendo strappa il nuovo testamento)

( le altre donne rimangono allibite da questo comportamento, si alzano tutte gridando)

YVONNE: (di scatto cerca invano di impedire a Bernard di mettere il testamento in tasca) disgraziato io la denuncio.

LOLA ( sempre in piedi ed agitata) non finisce qua ! voi due mi sentirete io vi voglio vedere sul lastrico

MARGOT: io voglio la mia parte, mi compete e in un modo o nell’altro dovete darmela!

YVONNE: pagherete voi due, avete distrutto il mio testamento!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER: (calma )state calme! Tutto ha una logica!

LOLA: (alterata) anche se ti do tante botte, è una logica

(energicamente interviene Bernard)

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) :(alterato) adesso sedete e non fatemi perdere la pazienza

LOLA: scusate, ma a me il vostro comportamento mi sembra poco limpido!

MARGOT: è vero, voi due mi sembrate in combutta!

YVONNE: e poi questo signore, cosa centra con noi … è sempre in mezzo!

MICHELLE: si giusto! Prima fa il postino, poi il frate, poi il becchino … ma insomma chi è!

IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI ( Bernard) : (premuroso) figliola io sono!

LOLA: e ci vuole tanto a capire chi sei!

YVONNE: sempre con questi soliti scherzi!

BERNARD LACOMBE: (ride)in effetti, ero io il becchino, il postino, il frate!

MARGOT: a pensare che io ci avevo, anche creduto ! Però il sospetto mi è venuto quando hai fatto quel testamento assurdo!

(Bernard Lacombe, abbraccia la figlia, la ragazza piange)

BERNARD LACOMBE: (cerca di consolarla) calma, calmati non piangere, ci sono qua io!

LOLA: allora noi possiamo andare, vedo che siamo di troppo.

( le donne si tolgono la veletta nera di lutto, si rifanno il trucco e sono pronte per uscire: solo il notaio e Michelle rimangono al loro posto sedute)

( ad un cenno di Bernard il notaio si alza e consegna una busta alle donne che sono in procinto di andarsene: loro prendono la busta senza ringraziare)

BERNARD LACOMBE: signore, questo è un piccolo indennizzo per il disturbo che vi ho arrecato.

( le donne si avvicinano, e in fila indiana, ognuna di loro bacia sulla bocca Bernard : dopo sempre in fila indiana con ordine escono di scena)

Scena sesta

MICHELLE, Notaio SOPHIE MONTAGNIER , BERNARD LACOMBE

MICHELLE: papà, cosa c’era in quella busta!

Notaio SOPHIE MONTAGNIER:un piccolo indennizzo, un misero vitalizio per quelle povere donne!

MICHELLE: di quanto se mi è lecito sapere!

BERNARD LACOMBE: seimila Euro al mese a testa per vent’anni

MICHELLE: tantissimo

Notaio SOPHIE MONTAGNIER:cosa vuoi che sia, è una miseria!

MICHELLE: non mi sembra. Tanto una miseria

BERNARD LACOMBE: scusami Michelle, ti presento la mia nuova compagna : il notaio Sophie Montagnier …

MICHELLE: ( stringe la mano alla nuova madrigna e si abbraccia con lei)

Notaio SOPHIE MONTAGNIER:( a Michelle) adesso purtroppo devo andare, il lavoro mi aspetta, io vi lascio soli chissà quante cose avrete da dirvi. ( a Bernard) amore ci vediamo questa sera a cena … ho già prenotato anche per lei ( indica la figliastra)

BERNARD LACOMBE: si e sono sicuro che diventerete amiche

( Sophie, bacia Bernard sulla bocca ed esce di scena)

Scena sesta

MICHELLE,BERNARD LACOMBE

MICHELLE:( felice e concitatata) papà adesso che siamo soli finalmente, puoi dirmi come è andata !

BERNARD LACOMBE: ma come vuoi che sia andata! Io ero con un mio amico il Barone Hans Von Hausmann, un mio carissimo amico, e mio compagno di avventure ( da una pacca sulle spalle a sua figlia come fosse un uomo) lo sai che è ricchissimo, ma è anche una gran testa di “cazzo” ha avuto come me tre moglie, e guarda la concomitanza era divorziato come me, e quindi libero come il vento. Mi ha fregato anche qualche donnina quel “ bastardo” ma lo ho sempre perdonato ( ride) a lui le piacevano giovani ( serio) tu Odette; quanti anni hai!

MICHELLE: ( alterata) o papà, io non mi chiamo Odette! Ma Michelle e ho vent’anni!

BERNARD LACOMBE: scusa, Michelle, vero! Insomma lo sai che se ti conosceva, il povero Hans portava a “ letto” anche te! Chissà che risate mi facevo, e che noi due ci facevamo … mia figlia con Hans, se ci penso!

MICHELLE: ( alterata) e tu lo avresti lasciato fare!

BERNARD LACOMBE: sei maggiorenne tesoro e puoi fare quello che vuoi, però  se ti interessa aveva un patrimonio niente male!

MICHELLE: il patrimonio non mi interessa,  ma quanti anni aveva il barone

BERNARD LACOMBE: sessanta!

MICHELLE: (alterata) come! Io venti e lui sessanta! Quarant’anni di differenza, mai e poi mai!

BERNARD LACOMBE: se è per quello, tuo papà è andato anche con donne ancora più giovani. Devi essere ancora “ iniziata” figlia mia: vedrai che se uscirai con me a farti conoscere la gente che conta : ci penso io!

MICHELLE:( alterata) no ! io voglio gestirmi da sola e vivere la mia vita, non mi interesano i tuoi amici !

BERNARD LACOMBE: va bene,  poi magari ne parliamo  con calma!

MICHELLE: no non ne parliamo più! Adesso finisci di raccontare!

BERNARD LACOMBE: allora continuo! Io e il povero Hans avevamo un appuntamento con due modelle inglese, bellissime una si chiamava Maggy , ma non mi ricordo più il nome dell’altra: perché sai le modelle sono come i soldi vanno e vengono: (ride) dovevamo andarle a prendere con il suo 40 metri, perché il mio era in cantiere per la manutenzione: sai amore come si chiama il mio 50 metri con il tuo nome “ Michelle” vedi che sei sempre nel mio cuore.

MICHELLE: ma se non ti ricordi neppure il mio nome! Il panfilo si chiamava”  Nausicae”

BERNARD LACOMBE:  (perplesso)si chiamava Nausicae, non ricordo! Ma sei sicura!

 MICHELLE: si nella lettera che mi  hai mandato, il panfilo si chiamava Nausicae, finiscila di raccontare “ palle”

BERNARD LACOMBE: guarda che se ti attacchi ai “ cavilli “ non ti racconto più niente

MICHELLE:  va bene, ti prometto che sarò muta come un pesce!

BERNARD LACOMBE: prima di tutto, il povero Hans ha mandato il libera uscita l’equipaggio compreso il comandante, sai meno testimoni ci sono e meglio è! Poi e arrivato il “ corriere” con tanta “ robina” di prima qualità, roba da “ mercato venezuelano” , venti casse di champagne  e un vagone “ di “ pastigliette per fartelo rizzare” sai gli anni sono quelli che sono e voi donne siete sempre più esigenti. Il resto è semplice, quando abbiamo staccato gli ormeggi eravamo già “ fatti” così abbiamo sbagliato rotta e a tutta barra, ci siamo “ fracassati” contro gli scogli. In mare, il povero Hans era moribondo, quando gli ho sfilato il “ ciambellone” e nel “ciambellone” c’erano i suoi documenti, mentre i miei erano nel mio “ bomber” vicino a lui : nei suoi documenti, c’erano le sue carte di credito, e io le ho usate. Il suo corpo venne ritrovato divorato dai pesci e dai gabbiani,  mesi dopo purtroppo irriconoscibile … solo che aveva i miei documenti … per cui

MICHELLE: ho capito tutto! Sono stato anni senza conoscere mio padre e quando lo ho conosciuto, ho scoperto che è un imbroglione, “mezzo pedofilo” e  un bieco furfante

BERNARD LACOMBE: lo so di non essere uno stinco di santo: però “ mezzo pedofilo “ proprio no! Le mie donne vanno solo dai diciotto anni ai trenta ( pausa) più vecchie dei trenta non ne voglio: ho voglia di sentirmi giovane!E poi  un imbroglione non lo sono anzi ho un patrimonio superiore a quello di Hans: io non ho certamente bisogno di soldi!

MICHELLE: ma se hai rubato la sua carta di credito!

BERNARD LACOMBE: e no! Questo no! Io non ho rubato nessuna carta di credito! ( ride) l’ho solo preso in prestito, ho solo mosso l’economia: e poi il povero Hans ha solo una erede, una lontana parente che erediterà tutto, compreso i soldi che  ho speso, anzi visto che tu ci “ sai fare per queste cose” pensaci tu ad avvertirla, perché io sai non me la sento, i lutti mi rendono triste.

MICHELLE: ma se è una donna pensaci tu, magari ha bisogno di essere consolata!

BERNARD LACOMBE: Michelle ! Questa volta ho indovinato il nome, io non me la sento, è vecchia e brutta.

MICHELLE: vecchia, ma avrà sicuramente, trent’anni!

BERNARD LACOMBE: no! È vecchia … vecchia  !

MICHELLE: quanti anni ha!

BERNARD LACOMBE: ne ha trentacinque

MICHELLE: basta me ne vado, non ti sopporto più!

( Michelle si alza dalla sedia, si prende la borsa e tutta la sua roba, il padre cerca di fermarla)

BERNARD LACOMBE:dove vai! Aspetta!

( i due sono al centro della scena)

MICHELLE: papà: me ne vado, è stato un piacere averti finalmente conosciuto, addirittura pensavo tu fossi questo ( fa vedere la foto che aveva con se e aveva messo sulla bara)

( Bernard guarda la foto e ride)

BERNARD LACOMBE:ma questo, non sono io: ma il mio amico Hans, si vede che tua madre Solange, ha conservato questa foto da quando abbiamo fatto lo scambio di coppia, ma tu non eri ancora nata!

MICHELLE: non mi interessa saperlo, adesso me ne torno a casa, e salutami tanto la tua nuova “ amichetta” , il Notaio.

BERNARD LACOMBE:se vuoi che con ci esco più, smetto di vederla:  tanto a letto non è una gran “ cavallona” … rimani con me figlia mia …

MICHELLE: ( nel sentire figlia mia si ferma e sorride) Papà, se vuoi vieni a trovarmi a casa, ma non vestito da postino ( le da un bacio sulla guancia ) ora vado ( Michelle esce di scena)

( Bernard rimasto solo)

BERNARD LACOMBE: (perplesso) non capisco perché la mia prima moglie Solange che non ha ricevuto la lettera della falsa eredità, ha conservato non  la mia foto, ma  quella di Hans ( pausa) ma allora, mia figlia: potrebbe non essere mia figlia, ma la figlia di quel “ balordo” del Barone e  se solo facesse il dna erediterebbe oltre al mio Michelle erediterebbe anche quel patrimonio: ma questo è per me un ragionamento troppo complicato … Ora vado da  Sophie che mi sta aspettando!

SIPARIO