L’imperatore dei macelli

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L’ IMPERATORE DEI MACELLI

L’ IMPERATORE DEI MACELLI

di

Lorenzo Marvelli


Un certo numero di persone vestite con abiti da cerimonia gozzovigliano sedute attorno ad un tavolo imbandito.
Un garzone-polizziotto serve il pranzo e lavora alle macellerie al piano di sotto.
C’è chi vomita, chi rutta, chi scalcia il garzone-polizziotto.
In sottofondo rumori di scontri di piazza: sirene, lacrimogeni, grida.


Incoronazione

Primo macellaio
Silenzio tutti.
Amici, un attimo d’attenzione prego: siamo qui per celebrare la vittoria della carne,
(brandendo un pezzo di carne) delle polpe rosse o bianche, dei quarti di prima scelta, degli ossobuco e dei filetti, di muscoli e cervella, d’animelle e fegatini, di lingue coglioni e, con tanto ben di Dio, l’universo dei fini lavorati... il prosciutto, la mortadella, la salsiccia, il trito per la tartara.
Signori della carne, signori delle polpe macellate, oggi è il grande giorno, il giorno dell’incoronazione dell’Imperatore dei macelli, 
(applausi, urla di giubilo)
il... sovrano delle macellerie del mondo intero,
(applausi...)
colui dal quale tutto origina,
(applausi...)
colui al quale tutto torna in tranci di carni preparate per essere consumate!
(Ovazione)
Noi, umili prevosti dei macelli, c’inchiniamo di fronte a tanto splendore e giuriamo fedeltà eterna all’ Imperatore dei macelli!
Forza, forza signori, tutti in piedi:
(ora assume l’aria di un presentatore di un circo)
direttamente qui per noi dai ghiacci dell’Alaska, dalle torride distese sahariane, dalle foreste della Transilvania, dalle favelas di Rio, e dai sobborghi di Jacarta, ecco quello ai piedi del quale i governi del mondo intero sono caduti in ginocchio solo pochi mesi orsono...
Signori, ecco a voi il nostro prossimo Imperatore dei macelli!
(Ovazione)

In scena l’Imperatore dei macelli.
E’ un manufatto imponente che riassume in sé tutta la simbologia del capitale, del neoliberismo, della globalizzazione.
E’ una struttura che deve trasmettere la violenza e la prepotenza del potere.
L’Imperatore viene incoronato dal primo macellaio con atto solenne; fuori continuano gli scontri di piazza, il rumore è talvolta assordante.

Secondo macellaio
(Rivolto ai garzoni-polizziotto)
Insomma, dite ai garzoni giù alle macellerie di fare meno casino.
(rivolto all’Imperatore)
Sappiamo, Eccellenza, quanto lei gradisca l’operare in condizioni di assoluto silenzio, conosciamo la sua dedizione all’ordine e alla pulizia...
Ma cos’è poi il rumore?... Un equilibrio interrotto, una improvvisa cesura su di una bella parola, uno squarcio sull’abito della domenica tra le navate e gli amboni e i transetti della cattedrale...
Il rumore.
Eccellenza, consideri questo solo uno stupido incidente, una banale interruzione che non riguarda alcuno dei convenuti a questa festa: è che i garzoni, talvolta esagerano ed allora...
è come se cercassero, nell’orario di lavoro, una platea, il grande pubblico, l’applauso.
Sono come degli attori bisognosi di mettersi in luce, non so come spiegarmi...

Terzo macellaio
Io dico che bisogna riformarne i ranghi!
Dov’è la mia pipa?
Eccola, eccola: guardate che foggia, signori... e il suo profilo, sinuoso e morbido come uno... Stradivari. Tutti credono che il nocciolo della questione sia il tabacco; non discuto della necessità di un prodotto di qualità ma è, come dire, “il giusto bruciare”, sì è il “giusto bruciare” il segreto dell’ottima fumata.
Riguardo a quelli, signori, sapete sin nei dettagli la mia posizione: più professionalità, più addestramento: la macellazione è un rito da celebrare come... una messa

Secondo macellaio
Un operazione chirurgica, piuttosto!
Ma non parlate di ospedali per favore, ho una certa riluttanza verso l’eccessivo brillare del bianco... è tutto così schifosamente asettico, falsamente aristocratico, profondamente kitch...

Terzo macellaio
Sì, certo, certo, un’operazione chirurgica: l’asportazione di un bubbone infetto!
(Tutti ridono)
...e oltretutto in gran segreto.

Secondo macellaio
Ci sono occhi dappertutto in ospedale, nascosti da quel riluttante chiarore

Terzo macellaio
...fotografano, filmano e ti sbattono in prima pagina: “La violenza dei macelli...”

Secondo macellaio
Inaudito!
Come sia possibile finire nelle maglie di un colore: il bianco!
E dire che è un colore... fondamentale.
Molto meglio il rosso, direi piuttosto... cremisi.
Con leggere sfumature... sul bruno... mattone... coccio!
Un caldo cremisi in luogo del bianco o anche... un blu cobalto, pieno, vellutato, avvolgente...

Terzo macellaio
Io dico: la nostra attività è legittimata dai governi con accordi internazionali democraticamente sottoscritti.

Secondo macellaio
l’ocra... pastelli più che luci, classe più che bianchi.
Odio i colori non sinceri, queste... rivoluzioni di classe, questa gente in movimento.
E’ il movimento, il movimento dei nemici dei macelli, sono loro che filmano i garzoni al macello!

Terzo macellaio
Già, il movimento...

Secondo macellaio
Sono terroristi dell’informazione, inventano i fatti. Li colorano! Di bianco!
Basta poco: puoi fotografare una mannaietta in mano ad un amico e poi dire di averla vista all’azione per mano dei garzoni...
Sono loro i violenti perché manipolano le deboli coscienze.
Pittori, dipintori, falsi coloratori

Terzo macellaio
... e agitatori!

Secondo macellaio
... e sobillatori!
Di colori...
Dicevo l’ocra poc’anzi... forse mi sbagliavo. Non su cremisi e cobalto, il filino d’oro sulla porcellana, il cristallo dell coppa. Trasparente non luminosa.
Quei vigliacchi si stanno organizzando in un vero e proprio esercito: è una struttura militare!
Ora, se vai in strada, ti capita di vederne qualcuno armato.
L’ocra è... bugiarda... una prostituta d’alto bordo, un fumo di profumi dolciastri, un bocchino d’avorio, un boa di piume struzzo...
E son pronti a sparare se gli dai le spalle...

Terzo macellaio
Ne vidi uno con una spranga di ferro assaltare una macelleria.
Distrutta in pochi minuti, e i garzoni poveretti a tentarne una inutile difesa.

Secondo macellaio
Tirano anche bottiglie incendiarie ed hanno il volto coperto per non essere riconosciuti.
(Ironico)
Il movimento dei nemici dei macelli...
Gradirei del vino, dov’è l’addetto alla mescita?

Terzo macellaio
E’ ora che la questione dell’ordine pubblico passi in mano nostra!
Se non ti dispiace preferirei del vino rosso...
E’ ora che i macellai prendano le loro responsabilità: i governi non possono chiederci di nutrire il mondo intero, di correre in soccorso dell’umanità e poi permettere a frange di quella umanità di distruggere il nostro lavoro a colpi di mazza.
Siamo stanchi di essere in prima fila, siamo stanchi di correre così tanti rischi!
(Ovazione)
Un buon rosso non tradisce mai, date retta!
Io dico: vuoi la carne?
Eccotela pronta e bella impacchettata ma, per favore, lasciami libere la mani!
Io dico: ci vorrebbe una “Macelleria internazionale”, una “Organizzazione delle Macellerie unite” o... insomma, una struttura con soli compiti antisommossa.
Mi spiego: un organismo lontano dalle politiche governative, una struttura agile, autonoma, segreta e soprattutto libera di intervenire con ogni mezzo.
Andiamo amici...
Vogliamo forse mettere sullo stesso piano...
Io dico: vogliamo forse garantire gli stessi diritti agli onesti macellai ed ai violenti distruttori del movimento?
I nemici del libero mercato delle carni non hanno diritto ad avere riconosciuti i loro diritti!
Questa gente ha il dovere di rispettare la volontà dei macelli!

Secondo macellaio
La questione è assurda, paradossale.
Vorrei chiedere loro, al movimento, cosa... cosa... cosa...
Questa gente che fa?
Lavora?
Come vive?
Dove trova i soldi?
Non hanno forse assoluta necessità dei nostri mercati?
Ma che razza di gente è questa!
Di cosa si nutre?

Terzo macellaio
Ecco, bravo!
Forza, dai... perché non provi a chiederglielo?
(Ironico, gridando)
Allora, bella gente, di cosa cazzo vi nutrite?

Secondo macellaio
Ma che parole... e in questa sede...
Se vuoi un consiglio, non lasciarti andare, non dargli soddisfazione. Vuoi sapere cosa mangiano?
Testardi come sono sarebbero capaci di risponderti: “D’aria!”

Terzo macellaio
(Ironico)
Certo, il movimento campa d’aria e i ribelli pisciano fumo e cagano bolle di sapone... pluf, pluf
(tutti ridono)
... ed io gli sparo sulla testa: bang!
E il cervello: pluf, come la merda!
Bang, bang... pluff, pluff
(Tutti ridono a crepapelle)

Secondo macellaio
Bang, bang sui cervelli di merda... ma cosa mi fai dire...
(Ancora risate)

Terzo macellaio
(Serio)
La verità è che la vita senza carne è impossibile, nessun tipo di alimentazione prescinde dall’apporto proteico.

Secondo macellaio
Proteine nobili vuoi dire...

Terzo macellaio
Mi sembra una inutile precisazione.
Dico invece che bisogna tappare la bocca a chi non riconosce il valore delle proteine della carne!
Bang, bang... una volta per tutte!

Secondo macellaio
Fai presto, tu...
Non hai pensato che in questo modo ne farebbero dei martiri?
La nostra è una missione ed ogni nobile attività produce fatalmente innumerevoli antipatie: ogni salvifica economia, ogni giusto mercato infiamma le piazze della conservazione, di chi è contro ogni forma di progresso, di chi s’accontenta del passato, di chi ha paura del futuro.
La storia emetterà il suo verdetto: morte al movimento, lunga vita ai macellai!
(Ovazione)

Terza macellaio
(Il rumore è di nuovo insopportabile. Rivolto ai garzoni-polizziotto in macelleria)
Allora, vogliamo piantarla con questo casino!

(Il rumore si fa quasi impercettibile. Ogni tanto si sentono colpi di pistola e sirene.)

Primo macellaio
Su, su, ora basta signori: stiamo facendo dell’inutile politica.
Siamo o non siamo gente pragmatica?
Gente pratica, poco propensa al ciarlare, gente caparbia, gente che lavora ed ha poco tempo per le analisi, per la dialettica.
Vi chiamo alla serietà del buon padre di famiglia, vi chiedo attenzione ai conti, ai bilanci, ai...
Vi ricordo che noi siamo qui a celebrare un grande giorno.
Lasciate perdere quegli scalmanati lì sotto, vedrete, alla fine i nostri ne verranno a capo...
Sì, avete ragione, i nostri garzoni sono un po’... come dire... un po’...
Oh, al diavolo loro e quegli altri figli di puttana!
Forza signori, in alto i calici: brindiamo al lavoro, nostra unica religione.
Il lavoro.
Il lavoro delle carni ed il profitto che da esse traiamo che mi piace definire poca cosa di fronte ai sacrifici che il mondo della macellazione impone a tutti noi.
Cosa ne sanno, cosa ne sanno gli altri?
Il lavoro...
In questo fausto giorno, nel giorno della ratifica planetaria dei trattati di libera macellazione, noi plaudiamo al nostro imperatore, grande ed unico fautore della libertà d’iniziativa e di mercato. Credo sia utile ricordarvi i tempi bui della... come dire... della... schizofrenica burocrazia, del sistema protezionistico che impediva il libero scambio delle carni.
Signori, sapete a cosa alludo!
Signori, non dimenticate i tempi della fame, i tempi in cui la carne era beneficio solo di pochi fortunati.
Non dimenticate nonostante quegli ingrati lo abbiano già fatto.
(Rivolto sotto alle macellerie)
Già, lo avete dimenticato... o forse rimpiangete con coscienza quelle brodose zuppe di cavoli e fagioli?
(Tutti ridono a crepapelle)
Forse preferite il puzzo di tutte quelle fibre ingurgitate e poi (ironico) peristalticamente trasformate in materia fecale?
(Ora come se recita una poesia)
Era quel felice tempo in cui i vostri rotti deretani usavano meriggiare al sol rumor di fragorosi peti...
(Risa fragorose)

Secondo macellaio
Proprio così fratello: rimpiangono quel mondo traboccante di merda puzzolente!

Terzo macellaio
Puff, puff: merda come bolle di sapone e poi... prrrr, peto al vento come le parole e...plaf, merda in culo al cesso... merda come il cervello spappolato... bang, bang... merda al movimento!

Primo macellaio
(Si ricompone)
Insomma signori un po’ di contegno: l’educazione dei macelli è una disciplina, l’etichetta è il nostro tratto distintivo.
Il consenso di cui godiamo, la simpatia del mondo religioso e soprattutto nella santa persona del card...
Oh, ma cosa mi fate dire... potrebbero aver sistemato i soliti microfoni e sua santità ne avrebbe a male se sapesse che...
(Rivolto finalmente all’ imperatore dei macelli)
Signori, si dia inizio all’offerta dei doni: che i migliori tagli siano deposti al sommo Cesare!

(Gli otto macellai si affrettano a deporre i doni ai piedi dell’ imperatore litigando tra loro per guadagnare le prime posizioni.
Le carni vengono buttate poi in un tritacarne di cui si compone la struttura incoronata che ne inizia la lavorazione: dal bocchettone sul davanti esce carne tritata che i garzoni-polizziotto raccolgono in un vassoio, quindi dividono l’impasto in sacchetti di cellofan.
Dalla struttura viene fuori una voce distorta che lascia intendere una sorta di mostruoso orgasmo.)

Autodafé.

Primo macellaio
A tavola signori, la festa è appena iniziata.
(Tornano tutti al tavolo e ricominciano a mangiare. Tutto come prima sino al sopraggiungere di nuovi rumori di scontri)

Secondo macellaio
Ma cosa sta succedendo, diamine?

Terzo macellaio
E’ ancora di sotto, alle macellerie...

Secondo macellaio
Saranno i circuiti delle macchine tritatutto: è già successo che la grata venisse otturata dai residui delle carni.
Qualcuno mi passi del pane, ho un leggero languorino: è questa l’ora che in genere regalo alla pratica del the... sapete quanto io tenga a questa procedura.
Sì, sì è proprio un guasto alla maccanica...

Terzo macellaio
Quegli idioti dimenticano sempre di pulire gli ingranaggi...
Hai ragione, io glielo dico ogni santo giorno: “I residui marciti danno un odore di merda alle carni...”
Io odio le bevande calde. Odio ogni possibile accenno a quel pezzente risucchio che ogni bevanda calda impone: il brodo al cucchiaio, il the appunto. Questo è il motivo che mi porta ad odiare i bambini e quel loro tipico... sciabordio labiale.

Secondo macellaio
E’ un discorso di qualità.
Non il the, sia chiaro. Parlo dell carne: se la carne sa di merda, il mercato diventa una merda, il lavoro è una merda... il mondo finisce in merda!

Terzo macellaio
Poi vagli a spiegare che devi licenziarli perché di merda non ne vuole più nessuno, prova a dirgli: “Dai pedala!”

Secondo macellaio
Sì, prova!
Te li ritrovi in fabbrica il giorno dopo che vengono a piangerti addosso...

Terzo macellaio
... E con loro le mogli, le mamme, i figli. I bambini: per carità!

Secondo macellaio
...Tutti a piangere, tutti a piangere! E’ che l’operaio...

Terzo macellaio
Ma cosa fai, sei diventato matto?
Sai che non devi chiamarli così, si offendono, scioperano.
Sono garzoni, così devi chiamarli: garzoni

Secondo macellaio
Oh, al diavolo loro e i loro sporchi figli: la verità è che anche questa gente, come il movimento, sta diventando un problema per le macellerie.

Terzo macellaio
Per quello che mi riguarda ho provveduto ad adempiere a quanto sancito dal protocollo siglato con i governi in materia di revisione dei macchinari: i miei mattatoi sono stati tirati a lucido non più di un mese fa e nonostante ciò, signori, dopo non più di quindici giorni emanavano il solito fetore di sangue putrescente...
Dell’acqua per favore, presto, presto!

Secondo macellaio
... hai voglia a spiegare quanto sia importante l’igiene delle macchine!
Potresti provarlo freddo il the...


Terzo macellaio
Sciabordio, sciabordio...
La verità è che i garzoni se ne fottono dei macelli, se potessero ci piscerebbero sulle macchine.
Io dico che si rende necessario un rinnovamento dei ranghi: proporrò al prossimo vertice dei macelli maggiore selezione nel reclutamento...

Secondo macellaio
...e meritocrazia!
Questa è gente inesperta e noi abbiamo bisogno di professionisti che facciano lavoro oscuro: sacrificio, devozione ai macelli e non vanagloria! 
Ce ne è una qualità ... (sempre riferito al the)
Comunque io sono d’accordo con te, collega e ti anticipo che la tua proposta
avrà il completo appoggio dei miei mattatoi.

Terzo macellaio
Non ne avevo dubbi.
Il problema che si porrà, sarà però quello....

Primo macellaio
(Lo interrompe bruscamente)
Vi sembra questo il momento di intrecciare accordi di mercato?
Qui si disegnano alleanze e giù ai macelli si consuma chissà cosa...
Sapete che non sono d’accordo con la radicalizzazione dell lotta. Insomma conoscete la mia posizione sulla violenza esagerata e soprattutto sulla gratuità di certi atti che troppo spesso in passato mi hanno avuto complice contro la mia volontà!
E questa è cosa risaputa ed agli atti.
Ripeto: non gradisco che si esageri giù ai macelli.
Colleghi, sentite che casino?

Terzo macellaio
E’ vero, il rumore è assordante

Primo macellaio
Em, io...
Forse è meglio che...
Avri quasi timore che...

Secondo macellaio
Sembra un’emergenza: venite, venite a vedere

(Si avvicinano alla finestra dove è possibile scorgere cosa succede ai macelli)

Terzo macellaio
Voi, che cazzo fate, imbecilli, figli di...
Come, cosa dici?
Come vuoi che faccia a sentirti con tutto questo cazzo di casino?
E’ inutile che gridi, deficiente: non posso sentirti!
Sai che fai?
Portami quel minchione, ora vi fa vedere il sottoscritto come si lavora di mannaia: queste sono mani che prima di contare soldi, hanno lavorato duro!
Dai presto, cazzo, fate presto!

Primo macellaio
Oddio che gergo!
Se non conoscessi a fondo la tua famiglia sarei portato a dubitare delle tue origini altolocate...
State calmi, calmi tutti: ora proviamo a... dialogare...

Terzo macellaio
La tua paura, la tua indecisione sono sempre stati un freno alla nostra politica di espansione.
Tu non sei un macellaio!
Sei un cagasotto. E rottinculo!
Loro a momenti ci ammazzano e tu parli di dialogo.

Primo macellaio
Insomma che succede, parla, parla!

Secondo macellaio
Non hai capito?
Ne hanno preso un’altro

Terzo macellaio
Il solito minchione che rifiuta il “passaggio” in macchina

Primo macellaio
Di nuovo?

Terzo macellaio
Sì, la solita solfa... e stai a vedere che è riuscito a farsi immortalare mentre grida che non è carne da macello...

Secondo macellaio
... prepariamoci subito ai titoli di domani: “La violenza dei macelli” e giù duro contro il mercato delle carni, le aziende, i poveri garzoni.

Primo macellaio
Inaudito, ancora loro: il movimento!
Io non dico che... insomma non bisogna andarci duro ma...

Secondo macellaio
Figli di puttana!

Terzo macellaio
Oh, ma questa volta facciamo da noi: colleghi, costoro hanno bisogno d’una prova di forza, ora è lo Stato che deve sporcarsi le mani di sangue!

Secondo macellaio
Ma siamo legittimati a farlo?

Primo macellaio
Per carità di Dio!
Il sangue... 
Ma voi sapete che io non entro mai nei miei mattatoi?
La sola puzza di quel liquido fetido...
E poi ogni nostro atto è vincolato dai trattati. Credo che bisognerebbe sentire in proposito...

Terzo macellaio
Cosa vuoi stare a perder tempo!
Che vadano a farsi fottere i trattati... fanculo!
Questo è un momento eccezionale, è uno stato d’emergenza

Primo macellaio
... ed appunto l’adozione di una legislatura d’emergenza che in questi casi...

Terzo macellaio
(In modo schizofrenico)
Fanculo, fanculo, fanculo, fanculo...

Secondo macellaio
Sì, sì... fanculo al movimento!
Facciamo da noi!

Primo macellaio
Non contate su di me, metto le mani avanti, io.
Siete avvertiti... poi non cominciamo a far questioni: io son fuori.
Diciamo che il mio compito non va oltre l’assistenza... ma non voglio responsabilità!
Sono così sensibile, così impressionabile...

(Un uomo viene portato dai garzoni; è evidente che ha subito violenza, ha paura ma si ostina a fare resistenza)

Terzo macellaio
(Ironico)
Eccolo il nostro comandante...
(Tutti ridono)
(Pomposamente) Di grazia, potrebbe il nostro comandante, in questo umile convivio di macellai, far luce sul suo eroico rifiuto?
(Ancora risate)
Forza giovanotto, qui non si ha poi così tanto tempo da perdere, (ironico) sebbene noi si riconosca il fulgido coraggio d’un uomo d’arme come lei, un guerriero senza macchia e senza paura, un vero flagello di Dio!
(Risate)
Allora giovanotto, ne vogliamo parlare?

Giovane movimentista
Io non sono carne da macello, io non entro al mattatoio!
E poi non ho paura... mi fate solo una gran pena.

Terzo macellaio
Ma sentitelo... gli facciamo pena al giovanotto: che eroe, che eroe!
Avanti, avanti, facci il solito resoconto dei diritti che noi ( ironico) uomini cattivi e degenerati, ci divertiamo a calpestare per il profitto dei macelli...
Ma forza, comandante, la platea è qui per il comizio e piangerà quando griderà il disastro dell’atmosfera, l’inferno degli ecosistemi, la morte vegetale...

Secondo macellaio
...le specie animali!
E dove sarebbero le bestie?
Comandante, lei sa dove sono le bestie?
Ricorda quei bei vitelloni al pascolo? E quei grassi porcelloni che sguazzavano nella merda?
Sicuramente non ricorda di quando la sua mammina la nutriva di poltiglie di queste carni!
Si è mai chiesto allora dove sono le vacche da macello, i tori da monta, le galline ovaiole?
E perché i governi planetari hanno autorizzato noi alla macellazione di carne umana?

Primo macellaio
Ti ha dato di volta il cervello?
Ti ricordo che la nostra attività e coperta da segreto di Stato!
Insomma non perdiamo la calma...

Terzo macellaio
Fanculo!
La nostra attività è legittima e necessaria, altro che segreta!
Senza di noi questo mondo sarebbe già caduto in rovina: sono ormai anni che le specie animali sono estinte!

Secondo macellaio
... kaputt, capisci comandante? Non esiste più forma vivente che non sia l’uomo...
Zero, tutto morto, kaputt, finito!
Il piano di resistenza intergovernativo prevede il reperimento di cibo alternativo

Primo macellaio
Di diversa specie ma di eguale apporto nutrizionale, giovanotto!
Lei pensi che il fabbisogno giornaliero di proteine nobili è stato calcolato...

Secondo macellaio
(Sempre più arrabbiato) Stavamo morendo di fame!
Comandante, il mondo stava morendo di fame... cazzo!
E tu dammi del vino perdio!

Primo macellaio
Solo i macellai possono assicurare la sopravvivenza della specie, noi siamo il futuro del pianeta, l’unico futuro, come dire... l’unico futuro possibile.
Giovanotto!

(Tutti fanno cenni di assenso)

Giovane movimentista
Cannibali!
Io non dico altro che questo: cannibali!

(Tutti i macellai insieme) Basta, basta, facciamolo noi, hanno rotto i coglioni...

Primo macellaio
(Chiede silenzio) Signori colleghi, signori, calma vi prego!
Che non si dia a questi rivoluzionari la possibilità di definirci incivili; vi ricordo che esiste uno stile, un’eleganza nella attività di macellaio...
Bè, certo, sì... ma questa è un’altra storia.
(Rivolto al movimentista)A lei dico che sarà doppiamente utile alla causa dei macelli. (Tutti sono incuriositi)
Certo, colleghi: costui verrà preparato e confezionato in sacchetti pronti per la surgelazione.
Sarà cibo per l’umanità, certo... ma sarà anche... e con questo vengo al secondo punto... ma sarà anche, dicevo, come dire... sarà anche da esempio, da monito a tutti quei nemici dei macelli che fanno del movimento lo strumento per agire a pieno la loro indole violenta, rivoluzionaria, delinquenziale!
La sua macellazione pubblica costringerà quei terroristi a desistere!
Con lui capiranno che il mercato dei macelli è inarrestabile, irrefrenabile, onnipotentemente proiettato verso il futuro!
Con lui muore il movimento e le macchine, giù ai macelli, torneranno presto alla piena produzione!
Ma soprattutto questo atto così risoluto ci eviterà di adoperare in futuro comportamenti esageratamente violenti e la calma tornerà ad essere compagna del lavoro e la concordia, la pace, l’accordo tra le parti, il consenso, l’educazione...
(Tutti insieme) Sì, sì, facciamola finita una volta per tutte!

(I macellai si armano di mannaie, coltelli e attrezzi per la macellazione con i quali infieriscono sul corpo del movimentista facendolo a pezzi. Sangue dappertutto.
Finita l’opera cercano di ricomporsi per la festa, di ridarsi un tono come se nulla fosse successo. Tornano tutti a tavola. Tutto come prima).

Automacellazione

Primo macellaio
(Addentando un pezzo di carne) Questa è carne tenera, si direbbe polpa di un capo di non più di dieci anni se non ci fosse il divieto di macellare corpi così giovani...
Guardate che muscolo, senza un filo di grasso, si scioglie in bocca come burro...
Non posso crederci, non posso crederci!
Sarei portato a credere che...
No, no, ma che cosa vado a pensare: con i controlli che ci sono nessuno macellerebbe bambini.
E’ carne di ottima qualità, punto e basta!
Io non mangio bambini, io rispetto bambini, non sono come te che li vedrebbe tutti fatti a polpette.
Un imprenditore illuminato sono io!
Ecco, sì...un imprenditore illuminato.
Del vino, ci vuole del vino: io brindo a questa carne tenera, polpa divina e succosa...
Eppure...

Secondo macellaio
Senti: mangia e stai zitto!
Fanculo i divieti!
(Un rutto)

Terzo macellaio
Fanculo le regole!
Garzoni, manca il vino!
(Ridendo) Fanculo, colleghi!
(Un rutto)

(Tutti lanciandosi brandelli di carne) Fanculo, fanculo, fanculo...

(Uno strano rumore proveniente dalle macellerie da l’idea di una macchina che fatica a continuare i suoi processi poi, d’improvviso, un gran fracasso. Silenzio. Tutti si guardano perplessi e preoccupati).

Primo macellaio
Ed ora che sarà mai?

Terzo macellaio
Non c’è un attimo di pace.

Secondo macellaio
Silenzio!
Non è la solita interruzione, sento che è qualcosa di più grave, irrimediabile.

Primo macellaio
Non tenerci sulle spine, sputa il rospo!

Secondo macellaio
Vorrei verificare ma preparatevi al peggio

Terzo macellaio
Andiamo a vedere

(Si alzano tutti e si precipitano a vedere cosa è successo. Si odono dall’esterno grida, imprecazioni. I macellai rientrano a testa bassa)

Secondo macellaio
Era proprio quello che temevo

Primo macellaio
Ed ora cosa facciamo, ci sono i trattati intergovernativi, ci siamo impegnati in prima persona, dove troviamo la carne per le macchine?

Secondo macellaio
Cosa vuoi che ti risponda, hai sentito, no: il genere umano è estinto

Primo macellaio
Fai presto a dirlo... potremo finanziare la ricerca in quelle zone sinora non...

Terzo macellaio
(Lo interrompe) Ma quali zone!
La carne è finita!

Primo macellaio
Cosa diremo all’imperatore?

(Tutti si voltano verso la struttura imperiale)

Terzo macellaio
Io dico che le macchine devono lavorare sino all’ultimo etto di carne...

(Silenzio)

Primo macellaio
Non mi dire che stai pensando a...

Terzo macellaio
(Brandendo una mannaia) 
E’ un dovere per la nostra categoria!

Secondo macellaio
Fanculo a tutti!
E sia!
Fino all’ultimo pezzo di carne, fino all’ ultima goccia di sangue!

(Tutti. Sollevano al cielo i coltelli) Fanculo, fanculo, fanculo...

(Cominciano a macellarsi tutti. Molto sangue. Alla fine è una carneficina: sono tutti morti a terra).

(Lunga pausa sino all’autocombustione della struttura: anche l’imperatore dei macelli
si autodistrugge.
Quando tutto sembra irrimediabilmente finito, ecco entrare una bambola che cammina ed intona una canzoncina gracchiante: questo è l’elemento di speranza giacche lascia presupporre che qualcuno, forse una bambina per sbaglio scampata al massacro, stia giocando con la bambola.
Grazie a lei, forse, le specie viventi torneranno ad abitare questo mondo).

Fine.