L’intrepido
Soldatino di Stagno
di Gorfer Renato
Liberamente tratto da una favola di Hans Christian Andersen
Personaggi ed interpreti:
Il Burattinaio Silvano
Alto, Mendicante Lucia
Tappo, Mendicante Natalina
La Ballerina Giovanna
La Balia della Ballerina Flavia
L’Intrepido Distagno Cesare
Il Diavolo Nero Franco
Il Carabiniere Gian
Il Signor Pesce Daniele
L’ispettore RINGHIO Luca
L’ispettore ROCK Laura
Sono messe in scena due storie parallele: l’una nel teatrino di un burattinaio e l’altra sul palcoscenico. Un filo rosso le lega perché tutte e due
rappresentano la stessa storia.
La scena è vissuta in strada, sfondi di case rimangono sospese a mezz’aria sul fondale completamente nero, dove in fondo rimane solo un tavolo. Un Burattinaio prepara il suo teatrino messo di tre quarti sul palco davanti a lato.
I personaggi entrano alla loro battuta.
BURATTINAIO Dove sei? Non lo ricordo più. Mi sembrava di averti qui, questo è il tuo posto... Ah, eccoti qua Intrepido Soldatino di Stagno: non volevi andare in scena, oggi? Capisco. Senza la Ballerina non ti muovi eh? Ma eccola, eccola qua; sei contento?
Viene interrotto da due mendicanti, che si aggirano in mezzo al pubblico
per chiedere l’elemosina e rubare qualche soldo,
ALTO Mastro burattinaio, è ora di cominciare. O vuoi far scappare tutta la gente? Gli affari vanno male e se non sfruttiamo queste occasioni, come si fa ad andare avanti?
BURATTINAIO Avanti? Andate avanti così e andrete direttamente in prigione senza passare dal via !!
Alto e Tappo Rimangono in disparte. Il Burattinaio esce da dietro
il teatrino con due burattini in mano presentando lo spettacolo
BURATTINAIO Signori e Signore, gentili bambini e lievi fanciulle io e i miei burattini siamo felici di presentarvi lo spettacolo più fantasioso, portentoso, straordinario e meraviglioso che sia mai stato rappresentato nella vostra città. Ecco a voi la storia, voglio dire l’incredibile storia... che dico: una delle più belle fiabe di Hans Christian Andersen, e cioè... L’Intrepido Soldatino di Stagno.
ALTO Chi?
TAPPO L’Intrepido, mi sembra si chiami.
ALTO Mai sentita una storia con questo nome!
BALIA E’ l’Intrepido Soldatino di Stagno.
ALTO Di stagno come il metallo? O stagno, come acquitrino, palude... pozzanghera?
BALIA Come il metallo.
TAPPO Ah, ricordo. Era un soldatino nato senza una gamba per uno strano schérzo del destino e, sempre per un destino fatale, si èra perso per amore...
ALTO E tu l’hai trovato?
TAPPO Ma no, sciocco. E’ un personaggio di fantasia.
BALIA Fantasia? Potrebbe anche essere una storia vera, se ti capitasse di viverla.
Entrano RINGHIO e ROCK, fanno di tutto per non essere notati ma
non ci riescono. Sono sulle tracce di un piromane.
RINGHIO Ssst: dobbiamo agire di sorpresa. Hai portato il rilevatore di fumo?
ROCK Sì capo, è tutto qui, sotto controllo! (intanto gli cade qualcosa)
RINGHIO (s’infila un paio di guanti) Guanti?
ROCK (guardando le mani aperte dell’altro) ...Dieci!
RINGHIO Non hai capito: hai portato i guanti?
ROCK Si, capo: tutto qui, sotto controllo! (gli cade ancora qualcosa)
RINGHIO (mimando la macchina fotografica) Flash?
ROCK (non capendo) Zing... Gasp... Bang... Sdongh?
RINGHIO Ma non c’è sorpresa!
ROCK Sorpresa? E’ il tuo compleanno detective RINGHIO?
RINGHIO Macchè compleanno! Detective ROCK, datti da fare; senti se qui c’è qualcuno che puzza di fumo.
ROCK (si annusa lui solo) No capo, tutto pulito.
RINGHIO L’incendiario, il piromane alla fine lo cattureremo: non può starsene libero di appiccar fuochi a destra e, a manca!
ROCK (pensoso) Abbiamo un indizio!
RINGHIO Si? Che cosa?
ROCK Se ‘a destra e ‘a manca: deve essere mancino!
RINGHIO Ssst! Sei un ingenuo! Agisci di sorpresa!
Scendono in mezzo al pubblico. Entra la Ballerina, la Balia le si avvicina e
parlano tra loro. Il Burattinaio, entrato nel suo teatrino comincia la storia.
Entra in scena Intrepido, vestito di rosso e turchino: siede davanti
al teatrino e mentre si racconta la storia, lui si guarda facendo notare
al pubblico le somiglianze nel racconto
BURATTINAIO C’erano una volta, venticinque soldatini tutti fratelli. Avevano il fucile in ispalla, la divisa rossa e turchina proprio bella, e tutti guardavano diritto innanzi a se.
Ognuno di essi era identico agli altri; soltanto che abbastanza, e così gli era venuta una gamba sola. Ma se ne stava così ritto come gli altri che fù proprio per questo che si distinse. Tutti loro facevano parte di un regalo di Natale per un ragazzino su per giù della vostra età; e come gli altri doni furono appoggiati su una grande tavola di frassino davanti al caminetto. Fra i tanti regali, quello che attirava di più lo sguardo era un grazioso castello di cartone: attraverso le finestre si poteva vedere dentro nella sala e sul davanti, ritta vicino al portone aperto del castello una piccola signora anch’essa di cartone, ma con un vestito di velo leggerissimo ed un sottile nastro azzurro sulle spalle, posto a mo’ di sciarpa. Nel mezzo del nastro era appuntata una stellina lucente che le illuminava il viso.
la Ballerina, che prima non seguiva il racconto
ora si accorge delle somiglianze perché indossa
lo stesso vestito e il nastro con la stellina
La signora teneva le mani sopra il capo perché era una ballerina, e teneva un piede, così in alto per aria, che il Soldatino non vedendolo, credette che anche lei avesse una gamba sola.
INTREPIDO Strane rassomiglianze. I miei abiti sono degli stessi colori del soldatino e questa gamba, mi da certe fitte così dolorose che non me la sento neanche attaccata.
BALIA Strane analogie e questo non mi piace, bimba mia, è meglio che defiliamo: ascolta la tua Balia, qui ci sono troppe cose che coincidono, troppe uguaglianze portano sempre male. Credi alla tua Balia, (nota l’Intrepido che le sta fissando) ritirata strategica! Ritirataaa...
INTREPIDO Tu sei una ballerina: l’ho capito sai? Sei così graziosa e fragile.
BALIA Via omaccione! Lasciala stare la mia piccola che dobbiamo entrare in casa, e subito.
INTREPIDO Tua figlia, piccola? Non mi sembra proprio. (alla Ballerina) Bella signorina, mi piacerebbe invitarti in balera, una sera; Al Passaporto suonano ballo liscio tre sere alla settimana.
BALIA (alla Ballerina) Andiamo che è tardi...
INTREPIDO Mamma, fa che sia lei a rispondermi. Allora quando ti passo a prendere, domani sera? Facciamo, alle otto?
BALIA Mi dispiace, io non sono sua madre, sono la Balia; e lei non ti può rispondere, ma non ti posso dire altro! Scusaci... (escono)
BURATTINAIO Quella mi andrebbe bene per moglie, pensò; ma è troppo aristocratica per me, abita in un castello ed io non ho che una scatola: non sarebbe casa per lei. Voglio vedere però se mi riesce a fare la sua conoscenza. Saltellò fin che poteva, di lì poteva osservare comodamente la bella donnina, che non si stancava mai di starsene ritta su una gamba sola, senza mai perdere l’equilibrio.
Alto e Tappo raggiungono il palcoscenico
BURATTINAIO Quando nella grande casa si spense la luce e il ragazzino andò a letto, tutti i balocchi cominciarono a giocare per conto loro facendo un chiasso tale che il canarino si svegliò cantando come in pieno giorno. Gli unici che non si mossero dal posto furono il Soldatino e la Ballerina. Essa rimase ritta sulla punta di un piede; egli, altrettanto imperterrito sull’unica gamba, non le tolse un istante gli occhi di dosso. Batté mezzanotte, e tac!... Saltò il coperchio di un giocattolo; dentro c’era un Diavolino Nero perché era un gioco a sorpresa.
L’Intrepido segue le due donne ma viene fermato dal suo padre, il Diavolo Nero che lo affronta facendolo cadere sopra un mucchio di giornali
INTREPIDO (alle due donne) Aspetta! Solo un minuto per chiedere di rivederti... Ah, il Diavolo Nero.
DIAVOLO Io non te lo permetto. Vattene. Non farti più trovare da queste parti! La porta per te, sarà sempre chiusa: puoi solo guardare se vuoi, e a forza di guardare ti consumerai gli occhi.
INTREPIDO Io domani sarò ancora qui!
DIAVOLO Si, aspetta domani, caro! (esce ributtandolo per terra)
ALTO Quello, a forza di guardare si consumerà gli occhi!
TAPPO ( verso l’Intrepido) Aspettetterà domani!
ALTO Che deve aspettare, domani?
TAPPO A me lo dicono sempre: “aspetta domani..!” Sempre domani se quella cosa non la posso mai avere.
ALTO Che ne sai? Potrebbe succedere un miracolo.
TAPPO Si, con un miracolo le cose potrebbero cambiare in suo favore.
ALTO Vedrai che l’Intrepido Soldatino di Stagno non si fermerà; neanche con una gamba sola, neanche davanti al Diavolo Nero: non la conosci la storia?
TAPPO No. E non mi interessa; mica questa è la nostra storia. Piuttosto, hai trovato qualcosa da mangiare o da rubacchiare?
ALTO No! ...Mettiamoci al lavoro.
L’ispettore RINGHIO e ROCK nel frattempo raggiungono il palco e
si avvicinano all’Intrepido con l’intenzione di fare qualche domanda.
RINGHIO Ecco una persona sospetta.
ROCK Ecco il mancino.
RINGHIO E’ mancino?
ROCK Non lo so, basta chiedere.
RINGHIO (all’Intrepido, rimasto a terra) Scusi, ma lei fuma?
INTREPIDO No.
ROCK (prendendolo da parte) Capo, ma non era questa la domanda!
RINGHIO (sempre da parte) Sciocco! È la classica domanda trabocchetto: se mi avesse detto di sì io gli avrei dato una sigaretta, e se lui l’avesse presa con la mano sinistra voleva dire che era mancino.
ROCK Capo, ma tu fumi?
RINGHIO No, e allora?
ROCK Come facevi a dargliela, la sigaretta?
RINGHIO Dettagli, ROCK. Questi sono solo dettagli...
(a l’Intrepido) Scusi, lei è mancino?
INTREPIDO No, ma perché tutte queste domande?
ROCK Dettagli, sono solo dettagli...
RINGHIO Dettagli di un’inchiesta. Sarò sincero con lei:
io e il mio collega stiamo indagando su alcuni incendi sospetti, accaduti in diverse abitazioni. Lei sa qualcosa?
INTREPIDO No.
ROCK Capo, non vuol parlare.
RINGHIO Zitto! (poi ad Intrepido) Io ho il sospetto che lei non voglia parlare, ma se lei sa qualcosa è meglio che lo spifferi a noi due, e al più presto!
INTREPIDO (nascondendosi sotto ai giornali) Io non so proprio nulla, lasciatemi in pace.
ROCK Capo, questo sa nulla e non è mancino, quindi...
RINGHIO Zitto! Anche se lei non sa nulla e non è mancino, non vuol dire che sia estraneo a questa faccenda: è solo questione di tempo. Vero ispettore ROCK? Andiamo.
ROCK Vero ispettore RINGHIO, andiamo.
RINGHIO e ROCK escono consultandosi, mentre Intrepido si copre sotto i giornali
BURATTINAIO Quando venne mattino, il ragazzino giocò con il Soldatino di Stagno e lo posò sul davanzale della finestra, e fosse il Diavolo Nero o un colpo di vento, ad un tratto il Soldatino precipitò dal terzo piano conficcandosi a baionetta in giù tra le pietre del selciato. Quel ragazzo e la sua balia scesero in strada per cercarlo e gli passarono vicino che quasi lo pestavano, e pure non riuscirono a vederlo. Se il Soldatino avesse gridato, l’avrebbero trovato subito. Ma a lui, essendo in divisa, non gli parve decoroso mettersi a gridare.
La Balia e la Ballerina escono da casa, la Ballerina cerca Intrepido
ma non lo vede in mezzo ai giornali. Delusa rientra in casa.
BURATT. Capitarono due monelli che lo trovarono. Allora fecero una barchetta con un pezzo di giornale e ci misero il Soldatino facendolo navigare nel rigagnolo della via. I due ragazzi gli correvano appresso e spingevano l’imbarcazione se ogni tanto si fermava. Improvvisamente, la barca e il suo passeggero scivolarono in un tombino, e lì era buio pesto, come nella scatola. Dove era mai capitato? Sicuramente quest’è tutta opera del Diavolo Nero. Ah, se ci fosse qui la Ballerina mi sentirei consolato, per tutto il buio che fosse! In quella, sbucò un vecchio ratto, che nel tombino aveva la sua casa...
I due mendicanti entrano in scena correndo, sono inseguiti dal Carabiniere.
Uno dei due inciampa nelle gambe dell’Intrepido nascosto sotto i giornali.
ALTO (inciampa) Ma chi diavolo...
INTREPIDO No! Io Diavolo no! Hai sbagliato persona.
TAPPO (al compare) Alto, è quello della storia di stagno.
ALTO Oh no. Proprio adesso ci capiti tra i piedi?
TAPPO (uscendo, ad Intrepido) Caspita! Cosa ci fai coperto di giornali? Delle barchette di carta?
ALTO Perché non ne fai una così grande (mimando) e ti togli dai piedi? (escono di corsa)
INTREPIDO Se aspetti, ti ci porto a fare un giro!!
Il Carabiniere entra di corsa, poi parla tra se
CARABINIERE Quelli non li prenderò mai. Ma costui... (ad Intrepido) hai il passaporto? ... Fuori il passaporto!
INTREPIDO Hei, non mi sono ancora imbarcato e già mi chiedi il passaporto? No che non ce l’ho.
CARABINIERE No eh? E io ti porto in prigione! Come ti chiami?
INTREPIDO Intrepido. Intrepido Distagno.
CARABINIERE Signor Distagno Intrepido, ti dichiaro in arresto.
INTREPIDO Perché? Che cosa ho fatto?
CARABINIERE Quando sarai in prigione lo sapremo, che cosa hai fatto!
Intrepido scappa e il carabiniere dietro urla...
CARABINIERE Fermatelo! Fermatelo! Non ha pagato il pedaggio, non ha presentato il passaportoooo!
BURATTINAIO La corrente divenne sempre più forte, mentre la barchetta precipitava il Soldato era con l’acqua fino al collo e andava sempre più giù, sempre più giù: la carta inzuppata era lì per sfasciarsi e già l’acqua si richiudeva sopra il capo del Soldatino. Egli pensò allora alla graziosa Ballerina, che non avrebbe mai più riveduto e un ritornello gli risuonò negli orecchi...
Intrepido rientra in scena, è stato catturato dal Carabiniere.
Davanti alla casa della Ballerina esce il Diavolo Nero
DIAVOLO Soldatino dove vai? La morte incontrerai!
Il Carabiniere lascia Intrepido in consegna a RINGHIO e ROCK
che lo rinchiudono in prigione
BURATTINAIO La carta si lacerò ed il Soldatino cadde di sotto: ma, proprio in quel momento, un grosso pesce lo inghiottì. Allora sì che si trovò al buio davvero!
Sul fondo una luce proietta le sbarre della prigione di Intrepido..
Un signore distinto entra in scena. E’il Signor Pesce.
INTREPIDO Ora mi spieghi perché sono qui?
RINGHIO Tu sei qui, sospettato di aver infranto la legge.
INTREPIDO E quale legge avrei infranto?
RINGHIO Furto con scasso, rapina a mano armata o incendio doloso, che importa? Se sei qui, dietro le sbarre di questa prigione un motivo c’è; troveremo il modo di incolparti di qualcosa, non dubitare!
INTREPIDO E’ pazzesco, demenziale quello che dici; te ne rendi conto? Non puoi fare questo!
RINGHIO si allontana verso il proscenio
ROCK Ispettore RINGHIO, lui potrebbe aver fatto tutto questo?
RINGHIO Sciocco, ma no, certo. È solo un sospettato.
ROCK Secondo libro di Criminologia, eh? Ispettore RINGHIO? Terzo paragrafo, quarto rigo: -“Sospettando i sospettati si sono risolti molti casi...”-
RINGHIO Prima regola del buon Detective!
RINGHIO e ROCK vanno incontro a Pesce, affiancandolo
RINGHIO (a Pesce) La stavo aspettando signor Pesce: quello potrebbe essere il vostro uomo?
PESCE Fa al caso mio! Sfiduciato al punto giusto e cotto, d’amore s’intende. Hai notato la faccia lessa e l’occhio di triglia?
ROCK Occhio di triglia? Eh, eh, capisco! Lei se ne
intende, signor Pesce...
PESCE Modestamente ho le mani in “pastella”. Vorrei riscattare la sua libertà!
ROCK Non possiamo. E’un sospettato, e mancino!
PESCE Ma come? Ispettore RINGHIO?
RINGHIO Ma per lei chiuderemo un occhio. (poi, rivolto a ROCK) Riscattare la libertà di un galeotto è sempre un buona azione.
PESCE Lo sapete che in carcere, alcuni di loro, sono come dei pesci fuor d’acqua. Io li aiuto e, restituisco loro la libertà, ma vi confesso che pochi una volta fuori sanno comportarsi nobilmente esprimendo riconoscenza al loro benefattore.
ROCK Signor Pesce, lei lo sa che i pesci fuor d’acqua puzzano! Anche i miei calzini puzzano quando sono fuor d’acqua...
PESCE Devo andare; ho molte cose da fare.
RINGHIO Ispettore ROCK, mi raccomando: nessuno deve sapere e, acqua in bocca!
ROCK Sarò muto come un ...signor Pesce!
BURATTINAIO In questo mondo, davvero si manifestano casi meravigliosi. Dovete sapere che il pesce che inghiottì il Soldatino, era stato pescato e poi portato al mercato e venduto; ed era capitato nella stessa cucina di quel ragazzo, più o meno come voi, che l’aveva ricevuto in regalo per Natale. La cuoca dopo averlo pulito dalle viscere del pesce lo prese e lo portò in salotto, dove tutti vollero vedere quell’Intrepido Soldatino di Stagno, che aveva viaggiato nel ventre di un pesce.
La prigione scompare, si torna alla strada dove Alto e Tappo,
in disparte commentano quello che vedono.
ALTO Guarda Tappo, è l’Intrepido di Piombo.
TAPPO Non può essere: non ce l’ha fatta a scappare e sarà in prigione.
ALTO E’ lui ti dico! E’ l’unico con la divisa rossa e turchina. Vedi le scarpe? Sono le stesse dove incespicai l’ultima volta. E L’altro lo conosci?
TAPPO No, direi proprio di no.
ALTO Hai poca memoria. La baracca in fondo la strada, dietro quella magnifica casa rosa...
TAPPO Dove ci siamo rifugiati per scappare dal Carabiniere?
ALTO Ecco! Sono sicuro che l’uomo entrato lì con la lanterna a petrolio è lui. Eravamo nascosti bene e non ci ha visto; ed è meglio che non ci veda neanche adesso. Se ci scopre sono guai!
TAPPO Perché? Hai rubato qualcosa?
ALTO Un po’ di petrolio; andiamo, ho fretta.
TAPPO Dove?
ALTO Ad informarci: voglio sapere chi è, quello.
Alto e Tappo escono, Pesce e Intrepido parlano tra loro
mentre entra il Carabiniere
CARABINIERE (entrando tra se) Ma quel tale che ho arrestato, è già in libertà? (a Intrepido) Hai il passaporto, adesso. Dimmi di si, tira fuori il passaporto!
PESCE Signor Carabiniere, lasci stare questo povero diavolo...
INTREPIDO No, diavolo io? No!
PESCE Lasciami parlare, poi mi ringrazierai.
CARABINIERE Guarda che i diavoli io li porto in prigione se non hanno il passaporto!
PESCE Signor Carabiniere: io garantisco per lui perché è una brava persona. Vuole forse vedere il mio di passaporto?
CARABINIERE Non volevo certo offenderla signor...
PESCE Pesce, Persico Pesce... P.P. Per piacere...eh?
CARABINIERE Mi basta la parola di un gentiluomo, ma stia attento.(esce)
INTREPIDO Come posso sdebitarmi? Lei ha fatto tanto per me ed io non ho soldi per ripagarla. Le regalerò la mia giubba, la vuole? O le mie scarpe, porto il quarantacinque e mezzo; sono quasi nuove ma non puzzano, cioè solo un po’...
PESCE Vedo che sei un gentiluomo ma lascia stare le cose e rivestiti. Non mi serve il tuo guardaroba. Avrei bisogno piuttosto di ritirare dei beni presso una famiglia; ma ci sono dei problemi... forse è meglio di no...
Pesce fa di tutto per obbligare Intrepido a rubare per lui
INTREPIDO Se mi ritiene in grado di farlo, lo faccio io: lo faccio volentieri, sa?
PESCE Vedi caro, come ti chiami?
INTREPIDO Intrepido Distagno...
PESCE Acc... se fossi stato “Dibronzo” avevi la faccia giusta!
INTREPIDO Ognuno ha la faccia che si merita...
PESCE Certo. Vedi Distagno, il fatto è che io non sono più in buoni rapporti con queste persone, di conseguenza, potrei riavere le mie cose solo,
come posso dire, ... rubandole!
INTREPIDO Ma io non sono un ladro!
PESCE E’ per quello che non voglio chiedertelo! Anche se sarebbe solo per una volta... No, non posso certo chiederlo a te. Ma ti garantisco che tutte le cose preziose di quella casa sono mie! Ti do la mia parola!
INTREPIDO Ma è rubare!
PESCE (con rabbia) A me sono state rubate! E con l’inganno! Ma è lo stesso, grazie lo stesso: lascia stare.
INTREPIDO (dopo averci pensato) Mi dica cosa devo fare.
Mentre Pesce spiega le malefatte a Intrepido, entrano
contemporaneamente Alto, Tappo, l’Ispettore RINGHIO e ROCK
ALTO Tappo: hai capito allora chi è?
TAPPO E’ il signor Pesce: viscido quanto basta e malandrino fino all’ultima lisca!
ALTO Ci credo che nella baracca c’era ogni ben di Dio!
TAPPO Potevi lasciarla quella bottiglia di petrolio, no?
ALTO Una? Con tutte quelle che c’erano?
TAPPO Ma allora; quante ne hai...?
ALTO (con le dita) Tre...
TAPPO Tre bottiglie?
ALTO Tre...dici!
TAPPO Pazzo? E cosa c’hai fatto, un bagno? Vuoi sterminare i tuoi pidocchi per i prossimi due anni? Ma non ci sei un po’ affezionato? No! Tu non hai capito con chi abbiamo a che fare?
ALTO Invece si: con il più grosso malfattore della regione...
TAPPO Per questo sono preoccupato.
ALTO (si voltano e guardano) Pensi che farà del male anche a l’Intrepido Distagno?
TAPPO Osserva, stanno passando davanti la casa della Ballerina, e Pesce gli sta indicando qualcosa.
ALTO La finestra, sono sicuro che gli sta indicando la finestra. Perché?
TAPPO Seguiamoli, ma restiamo nascosti.
Pesce prende sottobraccio Intrepido ed escono.
Anche alto e Tappo escono: rimangono in scena solo RINGHIO e ROCK
che poi seguiranno gli altri
RINGHIO Mi è sembrato di sentire un odore strano: veniva da quei due.
ROCK Non da quei due capo, solo da quello più alto.
RINGHIO E io cosa ho detto? Da quei due...
ROCK Ma è solo quello alto che...
RINGHIO Basta! Di che cos’era, secondo te?
ROCK Petrolio. I poveracci come quelli ci fanno lo shampoo.
RINGHIO Come investigatore sei proprio una schiappa! Se fosse così sarebbe troppo semplice e banale. Devi pensare che ne faresti tu, del petrolio.
ROCK Ehmm, se avessi i pidocchi mi ci laverei la testa, le ascelle...
RINGHIO Basta! Possibile che devo suggerirti io la soluzione di ogni caso?
ROCK Perché tu che ci faresti, capo?...
RINGHIO Testina! Quelli, il petrolio lo usano per appiccare il fuoco e questo vuol dire che quelli, sono i piromani che cerchiamo.
ROCK Astuto, ispettore RINGHIO! Stiamoli alle costole: e cioè ...costolettiamoci!
Intrepido non sa cosa fare, non può rubare in casa della ballerina
e non può più tirarsi indietro. Si siede e aspetta.
BURATTINAIO Il Soldatino di Stagno si trovò per l’appunto nello stesso salotto di dov’era partito; si vide attorno gli stessi balocchi e sulla tavola lo splendido castello con la bella Ballerina che se ne stava sempre ritta sulla punta di un piede ed alzava l’altro per aria, intrepida anche lei. Il nostro Soldatino ne fu tanto commosso che avrebbe pianto lacrime di stagno, se non gli fosse parso vergogna. Egli la guardò, ed essa guardò lui, ma non si dissero nulla.
Il tavolo in fondo viene portato avanti, in mezza luce. Il burattinaio
appoggia i burattini del Soldatino e della Ballerina sul tavolo,
poi si sposta in fondo rimanendo in scena.
Intrepido si muove come fosse in casa.
INTREPIDO (con una pila, parla tra se) Perdonami Ballerina, ma ci sono obbligato. E se nessuno mi scopre, a me resterà per sempre il rimorso, ma se non altro tu non lo saprai che sono stato io. Così mi guarderai ancora dalla finestra e mi sorriderai.
DIAVOLO Fermo, non ti muovere! Ti avevo avvertito di stare fuori di casa mia, cosa ci fai qui? Ah, sei un ladro? Ma bene. Non mi resta altro da fare che chiamare il Carabiniere!
INTREPIDO La prego, non gridi così forte; Ballerina potrebbe sentirci e venire qua. Guardi, se mi lascia andare le restituisco tutto!! Vede, io non sono un ladro.
DIAVOLO No? E cosa allora?
BALIA Un poveraccio, e pure innamorato!
DIAVOLO E di chi, posso saperlo?
BALIA Di Ballerina, tua figlia.
DIAVOLO Ah, è così? Volevi prenderti la dote prima ancora di sposarla, eh? Ladro! Per me sei solo un ladro.
Entrano Alto e Tappo, prendono le difese di Intrepido
ALTO Andiamoci piano con le offese! Ladro? Costui?
Non mi faccia ridere: anzi, non ci faccia ridere.
TAPPO Ah, ah, ah! Lui, un ladro? Con quella faccia? Mi dispiace signore, ma lei ha preso un granchio!
DIAVOLO E io che pensavo di aver preso un ladro.
ALTO Scusi l’intrusione, ma noi siamo qui per salvaguardare la nostra categoria, piena come vede, di persone improvvisate che non possono essere scambiate per ladri.
TAPPO Noi siamo ladri, e voglio precisare “non di professione”, ci creda, solamente per necessità.
Lei lo sa cosa vuol dire “per necessità?”
ALTO Vuol dire per fame!
TAPPO ...Per ignoranza!
ALTO ...E per non aver avuto altre possibilità!
BALIA Forse anche il giovanotto non ne aveva altre, di possibilità. E poi, Ballerina, a lui ci tiene.
DIAVOLO Non posso crederlo...
(entra Ballerina, guarda Intrepido)
INTREPIDO Ora è la fine.
Entrano contemporaneamente l’Ispettore RINGHIO e ROCK, prendono Alto e Tappo
ROCK La fine arriva solo quando lo dice l’Ispettore RINGHIO.
RINGHIO (a Diavolo) Signor Diavolo, così si chiama vero?
ROCK (da parte, a RINGHIO) Come fai a saperlo, capo? Sei andato avanti con le indagini?
RINGHIO (da parte, a ROCK) Sciocco: c’era scritto sul campanello! (a Diavolo) Lo sa chi c’è qui, in casa sua?
DIAVOLO Sì che lo so: un ladro.
RINGHIO No.
DIAVOLO Allora chi: un granchio?
RINGHIO Lei non è ben informato; e non immagina minimamente il pericolo che sta correndo!
ROCK Un pericolo chiamato... petrolio!
DIAVOLO Avete trovato il petrolio? Qui, in casa mia?
RINGHIO Si, in minima parte e cioè addosso a questi due furfanti.
ROCK Solo uno, per la verità.
DIAVOLO Ladri di petrolio?
ALTO (da parte a Tappo) Ci hanno scoperti.
TAPPO (da parte a Alto) Tredici bottiglie, ingordo! Per forza se ne accorgono!
ROCK Si, ma lei non immagina come lo usano.
DIAVOLO Ecchè ci fanno? Lo shampoo?
TAPPO (da parte a Alto) Sanno anche questo! Chissà da quanto tempo ci stanno pedinando.
RINGHIO Non cominciate anche voi con la storia dello shampoo...
ALTO (inginocchiandosi) E’la verità ispettore: glielo giuro.
RINGHIO La verità è che voi due siete gli incendiari che noi cerchiamo da qualche tempo, responsabili degli ultimi fatti accaduti in città! E siete sospettati di essere qui per appiccarci fuoco.
ROCK Ispettore RINGHIO, sembrano ladri per bene.
RINGHIO L’unica persona per bene, qui, sono...(vuole dire, io)
Entra Pesce, arrabbiato per la situazione che gli scombina i piani
PESCE ...Io!
DIAVOLO Chi è lei e che ci fa, in casa mia?
INTREPIDO Pesce?
PESCE La porta era aperta e il vociare così forte da sentirsi perfino in strada. Mi sono preoccupato. Io, sono una persona che si interessa agli altri; così pensavo che qualcuno fosse in pericolo.
TAPPO ( a Intrepido) Ora si, siamo in pericolo!
INTREPIDO (a Pesce e Diavolo) Ma voi due non vi conoscete!
DIAVOLO ( indicando Pesce) Il signore? Mai visto prima!
PESCE (a Intrepido) Ti spiego dopo.
INTREPIDO Ora Ti spiego io! Che sciocco sono stato! Mi
hai fatto uscire di prigione solo per sentirmi obbligato a restituirti il favore, e a caro prezzo! Sei una persona ignobile; non questi due ma tu, meriteresti la prigione.
DIAVOLO Chiamate il carabiniere!
PESCE Ispettore RINGHIO: difendete il mio onore.
RINGHIO Veramente, io non so più che “Pesce” pigliare...
ROCK Lo so io! Sospettando i sospettati si sono risolti molti casi, vero ispettore? E poiché tu sei la mente e io sono il braccio, ora tocca a me tirarlo a riva perché il “pesce” in questione è caduto nella rete!
ROCK lascia Alto e Tappo e prende Pesce.
PESCE Non toccatemi! Ma lo sapete che sono io?
ROCK Lei è sospettato di furto e fuoco indebito.
ALTO Andate a perquisire la baracca dietro casa sua..
TAPPO Lì troverete la prova dei vostri sospetti!
BALIA E così volevate bruciare anche questa casa per eliminare le tracce delle vostre mascalzonate, eh?
PESCE Si, è così. Voi non sapete quanto è bello il fuoco, è così caldo e mi affascina, mi strega con le sue falde crepitanti... pare che mi dica -“dai, accendimi! Tu mi dai ancora un corpo e un’anima viva, rovente e incandescente...”-
BALIA Questo è completamente pazzo!
DIAVOLO Carabiniere! Carabiniere! Diavolo di un Pesce pazzo!
PESCE Persico, Pesce Persico! P. P. per favore.
Sentendo parlare del Carabiniere, Alto e Tappo si nascondono
dietro il Teatrino. Entra il Carabiniere
CARABINIERE Chi c’è da arrestare?
TUTTI (indicando Pesce) Lui!
CARABINIERE (a Intrepido) Non hai il passaporto, eh? Tira fuori il passaporto!
DIAVOLO Signor Carabiniere, lasci stare questo povero diavolo...
INTREPIDO No! Io diavolo, no!
CARABINIERE Lo sai che i diavoli li porto in prigione se non hanno il passaporto!
RINGHIO (trascinando Pesce) Collega, questo è il tuo pesce-diavolo!
Il Carabiniere arresta Pesce e lo porta via
ROCK Abbiamo risolto il caso, ispettore.
RINGHIO E’ stato più facile del previsto.
ROCK Ora rimane solo la puzza! Sai, il Pesce...
RINGHIO Si, ma che sapore... la gloria!
ROCK Toglimi un dubbio, capo: secondo te, sono più importanti i sospetti o i sospettati? Perche io...
RINGHIO ROCK! Non facciamo sapere a tutti i nostri segreti, eh?
RINGHIO e ROCK escono di scena; ROCK perde sempre qualcosa dalle tasche.
BALIA I diavoli, alla fine, finiscono sempre a casa loro cioè all’inferno!
DIAVOLO (a Intrepido) Scusami: ti avevo giudicato male.
INTREPIDO Anch’io l’ho fatto. Pensavo che tu fossi cattivo solo perché ti chiami Diavolo Nero. E con Ballerina? Possiamo vederci?
Diavolo si allontana senza rispondere
BALIA (a Intrepido) Per suo padre è un grosso problema. Da quando è rimasto solo, la figlia non parla più e nessuno è mai riuscito a guarirla: medici e professori illustri l’hanno curata senza rimedio.
E il signor Diavolo, povero diavolo, in silenzio sopporta il peso di questa situazione: ci vorrebbe qualcosa pari a un colpo di vento o una burrasca per cambiar aria. In verità, manca da molti anni in questa casa l’amore... Mah, a volte penso che non basterebbe neanche un uragano!
INTREPIDO Magari può bastare un piccolo Intrepido Distagno? (rivolgendosi al Burattinaio) Papà, posso continuare io la storia?
BURATTINAIO Si, Intrepido.
Intrepido prende il burattino del Soldatino e dà a Ballerina quello
della Ballerina: raggiungono insieme il Teatrino
INTREPIDO Ad un tratto, uno dei bambini più piccini afferrò il soldato e lo gettò nella stufa, così, proprio senza un perché al mondo.
Il Soldatino sentì un terribile calore: egli stesso non riusciva distinguere se fosse il fuoco vero e proprio, o l’immenso, ardente suo amore.
La Ballerina lo guardava ed egli guardava lei: e si sentiva fondere ma rimaneva imperterrito col fucile in spalla...
BALLERINA In quel baleno, una porta si spalancò; il vento investì la signorina, ed essa, volando come una farfalla, andò proprio difilata nel caminetto presso il Soldatino: un’unica, tiepida fiamma... e poi, più nulla. Il giorno dopo, quando la domestica venne a portar via la cenere, dell’Intrepido Soldatino trovò solo un cuoricino di stagno e, della Ballerina, una piccola stella, ma tutta bruciata, nera come il carbone.
Alto e Tappo sbucano da dietro il teatrino, mentre gli attori
sulla scena rimangono ammutoliti
TAPPO Alto, qui è successo il miracolo.
ALTO Si, Tappo: la Ballerina ha finalmente parlato.
TAPPO E’ meglio che andiamo, i mendicanti non ci fanno una bella figura in mezzi ai miracoli.
ALTO E neanche i ladri. Si sente che questa è una cosa più grande di noi, vero?
TAPPO Una cosa si, la sento più di tutte.
ALTO Che cosa?
TAPPO La tua puzza di petrolio! Sembri un meccanico della Ferrari!
Alto e Tappo escono lentamente di scena
DIAVOLO Figlia, so di averti fatto soffrire molto.
BALLERINA Anch’io ti ho fatto soffrire, papà. Mi perdonerai?
DIAVOLO Si, e tutto tornerà come prima.
I due si abbracciano, poi Diavolo e Balia escono:
il Burattinaio entra nel Teatrino
INTREPIDO Ballerina, qual’è il tuo vero nome?
BALLERINA Che importa. Sarà quello che tu vorrai,
mio Intrepido Soldatino di Stagno.
INTREPIDO (Intrepido fruga nei giornali) Allora ti chiamerò, ti chiamerò... (da sotto i giornali esce una barca di carta dove Intrepido fa salire Ballerina) Vieni? Che ne dici se andiamo in crociera?
BALLERINA E il mio nome?
INTREPIDO ...Casta Caraibica!
Intrepido e Ballerina restano fermi sulla barchetta. Tutti gli altri personaggi li raggiungono per il finale
BURATTINAIO Signori e Signore, gentili bambini e lievi fanciulle io e i miei burattini siamo felici di mostrarvi lo spettacolo più fantasioso, portentoso, straordinario e meraviglioso che non sia mai stato rappresentato nella vostra città. Ecco a voi la storia, che racconto l’incredibile storia... che dico: una delle più belle fiabe di Hans Christian Andersen, e cioè...
La voce lentamente sfuma sulle ultime parole
TUTTI
-Era una mattina d’inverno e un passerotto intirizzito dal freddo se ne volava per la campagna
-ma il gelo era talmente intenso che quasi congelava. Decise allora di cercare aiuto.
-Gli unici animali che si trovavano in giro però, erano delle mucche al pascolo che furono ben felici di aiutarlo,
-ma come potevano loro, così grosse riscaldare un animaletto così piccino?
-Dopo un ruminare di pensieri arrivò la soluzione: una si avvicinò e gli fece colare addosso una calda e soffice cacca.
-Al passerotto impaurito la cosa non piacque molto, ma in compenso, gli aveva sicuramente salvato la vita.
-In mezzo alla cacca, a parte lo schifo e la puzza, si stava caldi.
-Passò di lì un vecchio gatto che offrì al pennuto la propria zampa per farlo uscire da quello che lui definiva una disonorevole situazione;
-il passerotto accettò l’amicizia, ma una volta pulito e lavato, il gatto se lo mangiò.
-Morale della favola: non tutti quelli che ti riempiono di cacca lo fanno per farti del male, e,
-non tutti quelli che ti tolgono dalla cacca, lo fanno per farti del bene. Meditate gente, meditate!