L’isola dei girasoli

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L’ISOLA DEI GIRASOLI

L’ISOLA   DEI   GIRASOLI

Commedia   brillante quasi fiaba  in dialetto siciliano

2   atti  e 1 prologo

 di

  Alfia Leotta

Finito di scrivere il 05 Ottobre 2000

Alfia Leotta -  Posizione SIAE n° 118377

Via Alessandro Volta, 67 – 95010 Santa Venerina (CT)

www.compagniailmelograno.it – info@compagniailmelograno.it

tel/fax – 095 953470 – 3485101868

                         

PERSONAGGI
CALIEL, Angelo custode
HARIEL, Angelo custode

GLORIA…………………………………    anni  23

GLORIA…………………………………    anni   8( facoltativo)

CATERINA……………………………...      “    20

CATERINA……………………………...      “     5 (facoltativo )

LA MADRE……………………………..       “  50

LA FIGURA DEL PADRE ( angelo )

UN MARINAIO…………………………       “  a piacere

TRAMA

Due Angeli custodi smarriscono le loro protette e dopo aver messo a soqquadro l’intero pianeta, finalmente le trovano su  un isola deserta in mezzo all’Oceano. Come fare a riportarle a casa, visto che per punizione Divina gli si sono stati dimezzati i poteri? A complicare la situazione si ci mette uno dei due, che essendo alle prime armi, sconosce le regole. Per rimediare, il Disegno  Divino sarà quello di farli materializzare e da esseri viventi dovranno trovare la soluzione per tornare tutti a casa.

Situazioni esilaranti,intervallate da momenti di riflessione accompagneranno lo spettatore in un curioso cammino.Esisteranno davvero gli Angeli Custodi?

Descrizione della scena

Unica per tutti e due gli atti.

Riproduzione di uno scorcio d’isola. Terreno sabbioso, palme, cespugli, rocce, verde vario con girasoli.Uscite a dx e a sx. Una capanna,un tavolo e sedie rudimentali dislocate ove meglio si crede,alcuni panni stesi e quanto altro occorra . Il tutto comunque potrà essere realizzato in base alla fantasia dello scenografo, senza però tralasciare le esigenze di scena.

PROLOGO

Aggiunto successivamente alla prima stesura, può essere anche omesso se non si dispongono

delle due piccoli attrici.

Qualcosa dovrà nascondere la capanna e si dovrà fare in modo che mobili e suppellettili, non siano visibili

Uno spaventoso temporale con tuoni e fulmini che squarciano il cielo. In alto mare si sta consumando una terribile tragedia: il naufragio di una nave da crociera. Si odono le urla della gente e le voci dell’equipaggio che cerca di porla in salvo. La registrazione audio di un film sarebbe l’ideale per ricreare la situazione. Il tutto dovrà avvenire senza luce in scena.

Tornata la calma, le luci dell’alba rischiarano la scena. Due bambine in pigiama, bagnate e sporche di sabbia, legate con delle corde a diverse valige piene, giacciono riverse sulla sabbia. Le luci dell’alba diventano giorno e poi di nuovo notte. Un fascio di luce illumina i due corpi immobili.

Gloria, la più grande, si sveglia per prima.

GLORIA         Dove sono?...........Caterina….Caterina dove sei? ( la cerca e la vede poco più distante da lei. Si trascina verso la sorella. Si slega e slega anche la sorella ) Caterina, svegliati.

CATERINA   Mamma! Mamma!!!!!

GLORIA         Non sono mamma…..Stai bene?

CATERINA   Gloria…….dov’è la mamma?

GLORIA         Non lo so…..ma come stai?

CATERINA   Ho paura, ho paura………( stringendosi alla sorella )

GLORIA         Anch’io.

CATERINA   Dove siamo? E’ tutto buio…….voglio la mamma! ( piange )

GLORIA         Non piangere……..ti prego non piangere……….. ( cullando la sorella )…….. vedrai che la troveremo……..Ci staranno cercando non ti preoccupare. Papà non ci lascerà, stai tranquilla.

CATERINA   Ho freddo!

Le due bambine unite in un solo corpo, impaurite e infreddolite, resteranno al centro

della scena fino al buio totale, per poi uscire di scena.

VOCE FUORI CAMPO:  15 anni dopo…………..

PRIMO ATTO

Caliel e Hariel, con grandi ali il primo e piccole il secondo,indossano pantaloni ,giacca, camicia e scarpe bianche,cravatta e fascia alla vita in tessuto dorato.

CALIEL          ( Entra velocemente da dx, con una grande carta geografica del globo terrestre arrotolata.La srotola e l’attacca ad una palma. La carta è tutta segnata da X rosse.) Tutta l’ama furriatu, ‘ama misu suttasupra l’intero pianeta….( Intento ad osservarla, con braccia conserte) …..chistu è l’ultimu postu…..non n’arresta autru…..( si gira per cercare lo sguardo di Hariel). Ma dicu, a tia non t’interessa?……Unni si?

HARIEL         ( Sfinito, senza fiato , con in mano un manuale dal titolo “MANUALE DEL PERFETTO ANGELO CUSTODE “,appare in scena da dx,senza riuscire a parlare )

CALIEL          E tantu ci voli?……Chi dici?…Parra cchiù fotti ca non ti sentu!…( Hariel fa cenno d’aspettare )….Ccà sugnu, non mi movu!……Iù primura? No!!!!  Fiuriti, dopu 15 anni, minutu cchiù minutu menu….

HARIEL         ( Ripresosi un po’ ) Ca mi puteva aspittari, no? Tantu,ppì vossia chi ci vosi, ‘mpaiau e pattiu…… A pedi mi l’appa fari….dicu… A PEDI! U sapi chi significa farisi na ‘cchianata di chista?

CALIEL          Quanto sei esagerato…..( volgendo lo sguardo nuovamente alla carta)….Perciò…

HARIEL         Certu, chi ci voli,…’n coppu d’ali ed è tuttu risoltu,….ppì certuni ( alludendo ), ppì chiddi comu a mia,inveci ca…..( mostrando le proprie ali )

CALIEL          Accuminciamu n’autra vota ccù sta storia? Non mi fari siddiari ca ti ‘ccuzzu nautri 20 cm.

HARIEL         E chi m’arresta accussì?

CALIEL          Tunnannu o nostru discussu ( guardando la carta )…arraggiunamu! L’Europa a ficimu palmu a palmu, l’Africa macari,…’nta l’Asia ,’n fazzulettu non fu lassatu….l’America ( si gira, ma lo vede intento a carcare qualcosa sul manuale )…Ma ora t’ha mentiri a studiari?

HARIEL         Non staiu studiannu!

CALIEL          E allura chi stà facennu?

HARIEL         Cercu ‘ntò regolamentu, ccù quali dirittu n’angilu ci po’ ‘ccuzzari l’ali a un collega.

CALIEL          Ccù tutti i diritti di unu ca c’avi cchiù esperienza! ( Gli strappa dalle mani il manuale ) …E dammi stu cosu! Ora si non m’ascuti, u fazzu pizzudda pizzudda e tu fazzu mangiari.( leggendo ) IL MANUALE DEL PERFETTO ANGELO CUSTODE….

HARIEL         ( Interrompendolo ) La calma è la virtù dei forti! Mantenga la calma.

CALIEL          E santa pazienza!…Ok,manteniamo la calma!….Perciò,….

HARIEL         Si capo!

CALIEL          ( Trattenendo la rabbia ) Non chiamarmi capu!

HARIEL         Scusa capo!…N’ha chiamu cchiù…..abitudini é.

CALIEL          Va beni!

HARIEL         Mi perdoni capo!

CALIEL          ( Ha un moto d’ira,che trattiene: Hariel si scusa alzando le braccia ) E vidi di non tu scuddari. U tò capu è IDDU! ( indicando il cielo ) Semmai chiamami Maestro.

HARIEL         Ok capo maestro, ricevuto! ( si tappa la bocca )

CALIEL          Basta maestro!

HARIEL         Tuttu aricchi sugnu, continuassi. Perciò?..Mi stava dicennu? ( Si dirige verso i girasoli e li osserva )

CALIEL          Quindi,arrivati a questo punto, si talii sta cartina….( lo vede distratto e urla ) HARIEL???

HARIEL         ( Sussulta ) Presenti!

CALIEL          ( Furioso ) Vo’ veniri ccà?

HARIEL         Calma, non s’arrabbi, non è da maestro, capo!

CALIEL          Finiscila cù stu capu, s’annunca ( minaccioso)

HARIEL         Ma non è megghiu s’ha chiamu di n’autra manera?

CALIEL          Chiamami ppì nomu, ti piaci? Basta ca c’ha finemu.

HARIEL         Chista è bella! Quannu mai l’haia chiamatu pp’ cugnomu.( Riflette ) A propositu, comu va di cugnomu?

CALIEL          IMBECILLE!!!

HARIEL         Bellu cugnomu! Mu ‘mmagginu a scola…..” Imbecille? – Presente!”….” Signor Imbecille scusi….”

CALIEL          L’imbecilli si tu! L’angili semu senza cugnomu. Tu l’hai forsi?

HARIEL         ( Ripensando ) Veru…..u sapi ca c’havi raggiuni? Chi c’hava fattu casu? ( ridendo )

CALIEL          ( Osservando nuovamente la carta ) Perciò,comu ti stava dicennu……( Hariel alla sue spalle giocherella bussandogli sulla spalla opposta alla sua posizione. Caliel di riflesso si volta, poi  continua…) Si talii sta cartina, t’accorgi….( mentre Hariel rifarà lo scherzo di prima dalla parte opposta. Caliel si volta )…..quantu si scemu!!!!

HARIEL         ( Incuriosito ) Si, va beh! Appiddaveru c’è scrittu chistu?

CALIEL          Chistu non c’è bisognu di scrivillu a nudda banna, picchì u sanu tutti.

HARIEL         Scusi l’ardire,ma picchì mi rimprovera sempri?

CALIEL          Picchì m’i fai sbugghiari. ‘Ntà tutti st’anni, n’haia fattu autru ca pigghiariti ppì l’ali e trascinariti appressu. ‘N pisu mottu si!

HARIEL         Jù chi c’entru , vossia picchì mi ‘ccuzzau!

CALIEL          Non ni pozzu cchiù di tia, o ti ni mannu o ti ni fazzu ‘iri.

HARIEL         No,ppì carità! Propriu ‘ntò megghiu? A terra è accussì bella?…Haia vistu cosi ca mancu mi ‘nzunnava.

CALIEL          E inveci ti n’acchiani. Mi stancai!…Jù sulu ma fidu megghiu.

HARIEL         Certu….dopu c’haia fattu tuttu u travagghiu, non c’aggiuvu cchiù. Bellu ringraziamentu! Mi ietta comu na pezza vecchia.

CALIEL          Cui tu? C’hai u curaggiu di diri ca c’ha misu impegnu?

HARIEL         ( Avvicinandosi ) Avanti, facemu a paci. ( lo abbraccia )

CALIEL          Non mi tuccari…lassimi stari ca mi stà ‘mpagghiazzannu l’ali.

HARIEL         Quantu é permaloso, Calia.

CALIEL          Caliel, mi chiamu Caliel! E ora ppì favuri ( quasi piangente ) putemu tunnari o nostru duviri?

HARIEL         Mi dicissi… Unni semu? A chi puntu semu arrivati?

CALIEL          A tri tubi e ‘na cannila.

HARIEL         Curiusu stu nomu.

CALIEL          ( Vorrebbe strozzarlo ) Ma comu unni semu arrivati….Tu unni ha statu tuttu stu tempu?

HARIEL         Ccù lei.

CALIEL          E allura no sai c’hama fattu?

HARIEL         Certu ca u sacciu, chi ci paru scemu?Avi 15 anni ca furriamu u munnu,p’attruvari  a Gloria e Caterina, i nostri protette,ca pessimu strata facennu. Promosso signor maestro?

CALIEL          Non fari u spiritusu. E comu stà vidennu…( prendendogli la testa con una mano e sbattendogli il muso sulla carta )…signai supra sta carta tutti i punti unni ‘hama ciccatu.

HARIEL         Veramenti non ci vidu tantu bonu. Sugnu troppu vicinu!

CALIEL          ( Lo lascia ) Chistu è l’ultimu postu.

HARIEL         ( Guardando la carta ) Finalmente si dicidisi a veniri ccà? Avi di tannu ca ciù ripetu!

CALIEL          Ma ppì quali motivu, secunnu tia ‘auma veniri ccà, ‘ntà n’isola deserta.

HARIEL         No sacciu, …mu sinteva,….sensazioni!

CALIEL          Finiscila! Non muntuari sta parola ca mi scoddu di essiri n’angilu. I tò sensazioni ni ficiru finiri ‘ntà stu guaiu!

HARIEL         Guaiu…..( innocentemente )..un piccolo contrattempo. Ce le siamo soltanto perse …e allora?

CALIEL          SOLTANTO?….Ti pari picca?

HARIEL         Lei non s’ha preoccupari,qualcosa mi dici ca su’ ccà! I ‘ttruvamu ed è tuttu risoltu.

CALIEL          Tantu, sugnu iù ca n’arrispunnu ‘o Capu.

HARIEL         Ma scusassi, si u manuali dici….aspettassi ca u ‘ttrovu..( cercando sul libro ) ….eccu,ccà,capitolo 1° paragrafo 2 “Gli angeli sono in grado di sentire e trasmettere telepaticamente,cioè di collegarsi in qualsiasi momento col proprio protetto…” picchì n’ha fattu mai ‘n collegamentu, na trasmissioni vah!

CALIEL          Su quali canali, a Rai ti va beni?….Ancora forsi non l’ha caputu ca mi tagghiaru i fila? Ppì curpa tò,purtroppo l’ordini fu precisu ( indicando l’alto ) “ D’ORA IN AVANTI DOVRAI CERCARE CON LE SOLE TUE  FORZE. I  TUOI  POTERI VERRANNO DIMEZZATI! “

HARIEL         ( Incredulo ) IDDU?

CALIEL          Magari avissa statu Iddu, almenu forsi c’avissa ripinsatu!….Ca quali, Micheli fu….

HARIEL         L’Arcangilu?

CALIEL          Propriu iddu! Duru e fermu comu na montagna.

La scena si oscura ,i due verranno illuminati solo da un fascio di luce bianca proveniente dall’alto

CALIEL          ( Rivolto verso il cielo ) Sissignore…lo so…è troppo tempo che stiamo cercando e ancora…( abbassando lo sguardo in segno di sottomissione ) Si!…Si!…

HARIEL         ( Eccitato ) E’ IDDU?…IDDU, IDDU’?..( strattonandolo per la manica )

CALIEL          Mutu, cretinu!….( Alza lo sguardo ) No, non dicevo a Voi, ma a questo benemerito idiota che mi avete messo alle calcagna….No, aspettate….indicateci la strada giusta almeno…( rassegnato con braccia cadenti ) No! Ho capito, questo è compito nostro…..No, Vi prego….siate clemente…le ali no!….Obbedisco!

                        La scena s’illumina.

HARIEL         Chi dissi?

CALIEL          Ca ni leva l’ali si non ni spicciamu a rimidiari alla nostra PICCOLA SVISTA, comu a chiami tu,…e ca ni retrocedi.

HARIEL         Chiù vasciu d’accussì unni haia ‘iri. Mi leva l’ali? E unni su’?

CALIEL          Scherza, scherza...ppì tia é tuttu ‘n giocu.

HARIEL         Mi dassi u ‘nnummiru ca ci parru jù.

CALIEL          Non c’è nummiru, scemu!

HARIEL         ( Parlando verso l’alto ) Pronto?…Pronto, mi senti?…Se sei in ascolto…..

CALIEL          Ma chi fai….( allarmato )…ci duni u tu?

HARIEL         Se è in ascolto…..mi ascolti! Si, è veru, ni pessimu i picciriddi, ma non fu tutta cuppa  d’iddu. Vistu ca mi mannastu a sostituiri l’angilu di Gloria, e jù essennu ancora spraticu, ho un po’, …comu si po’ diri…insomma, cioè, non sapendo …come tenere a freno…..certe curiosità….e praticamente…jù non è ca vuleva fari qualchi cosa di mali,….ma soltanto…..accuzzamula vah,…! Jù u cunvincii a fari 4 tiri a roulette….Aveva a sensazioni ca era a sirata giusta…..Lei non s’ha senti ogni tantu? Non pensa: “Biih, chista è propriu a sirata giusta ppì fari…”chi sacciu, qualche cosa vah, per esempiu, na passiata, na cussa….Non ci capita?

CALIEL          ( Sbigottito ) Hariel….

HARIEL         Zittu!!…Videva ddà rota ca furriava e ddà pallina ca si firmava giustu giustu ‘ntè nummira ca jù hava pinsatu prima. U sapi chistu chi vuleva diri?….Ca si ci puntava, vinceva ‘n saccu di soddi. I carusi stavunu dummennu….c’avissa pututu succediri?

CALIEL          Ma quantu fui cretinu!!!! Comu si nuatri ‘n casu avissama pututu jucari e tantomenu ritirari a vincita…( in lacrime ) Ancora erunu du’ picciriddi!!!

HARIEL         Siete in ascolto vero?…..Perciò, essennu u casinò appressu potta da cabina, s’avvissuru avutu bisognu, ccù ‘n sautu avissa statu ddà…..

CALIEL          E inveci ìu storta. A navi fu speronata e accuminciammu a ‘mbarcari acqua di tutti i ‘gnuni. L’idiota qui presente, si scodda ca è ‘n angilu e si fa pigghiari di ‘na crisi isterica picchì era cunvintu di non sapiri natari….

HARIEL         E mu scuddai!!!!....Perciò,…

CALIEL          ( Interrompendolo ) Quannu finalmente arriniscì a cunvincirlu ca n’avissa succidutu nenti, era già troppu tardu. I pessimu di vista.

HARIEL         ( Riesce a prendere la parola ) ‘Nta ddà confusioni….

CALIEL          ( Lo interrompe nuovamente e Hariel si irrita ) Angili a destra, angili a sinistra…..Ni ‘ntappaumu facci facci. Jù ci spiava, ma non mi davunu mancu cuntu….

HARIEL         E mentri iddu ‘ntappava cabbanna e ddabbanna , jù…..

CALIEL          ( Riprende il sopravvento ) Un baccano infernale, non sinteva cchiù nenti. Pessi u cuntattu. L’unica nostra speranza era ca ppì sbagghiu qualchi autru angilu si l’avissa ricugghiutu.

HARIEL         Ma siccomu jù….

CALIEL          ( c.s. ) Ma quali, mancaru sulu iddi all’appellu. Le uniche due persone senza angelo custode. Per colpa nostra saranno salite in cielo prima dei loro giorni, mi sono detto!

HARIEL         ( Indignato ) Sintissi, si c’ha voli cuntari lei, liberissimu di farlu, ma almenu a cuntassi giusta!

CALIEL          Picchì, ìu diversamenti?

HARIEL         E a cu ci vinniru i stinnicchi ppì l’ali vagnati, a mia?

CALIEL          ( Accarezzandosi le ali ) Ma chistu chi c’entra?

HARIEL         Non c’entra? ( verso l’alto ) Ora ciù cuntu jù a vossia, ppì filu e ppì segnu. Poi sarà lei a diri si c’entra o no. Perciò, il qui presente Nucidda americana…..

CALIEL          Caliel!

HARIEL         ….Appena si visti cù l’ali a pinnulluni, ci pigghiaru i fisimi e accuminciau a lamintarisi: “ LE MIE ALI…LE MIE BELLISSIME ALI “.. e jù ci diceva: “Ora s’asciucunu,spicciamuni, circamu i picciriddi…” e iddu sempri “ LE MIE ALI, LE MIE BELLISSIME ALI “ …fattu sta ca ppì ‘zzittillu c’happa dari na padiddata ‘nto chicchimiddu. E ddà fu c’attaccau: “ LA MIA TESTA, LA MIA POVERA TESTA! Chi sono? Dove sono? Che ci faccio qua? “ Pessi menza matinata ppì farici arriuddari cu era.’Nto mentri i scialuppi si n’avunu ìutu…ma non mi preoccupai, picchì mi dissi, tantu stu geniu i trova…..

CALIEL          Povere creature……l’avissa attruvatu si…

HARIEL         Comu no! Setti jorna ci vosiru p’attruvari u portu giustu, picchì il signor sò tutto, vedo tutto e sento tutto, non sapeva, non videva e non sinteva cchiù nenti.

CALIEL          A padiddata fu. E poi tu chi ci stavi a fari, a bella statuina?

HARIEL         Chi puteva fari, ca ancora sugnu senza poteri, si non affidarimi e so’? Signori mei, svolazzava ddi ddù pampini ca c’havi ‘mpiccicati ‘ntà carina…

CALIEL          Ali prego! ( orgoglioso le accarezza )

HARILE         …e mi puttava a destra e a manca. N’ha fattu autru ca cutturiarimi la vita ripitennu sempri na cosa…..

CALIEL          T’arrangi, cuppa tò!…Sono diventato lo zimbello di tutti gli angeli custodi.

HARIEL         Eccu, propriu sta poesia!..L’haiu fracita ccà ( indicandosi la fronte )

CALIEL          Basta ,finemula ora. Mintemuni all’opira. Facemu ‘n sopralluogo ‘ntà st’isola e si non ci su’ mancu ccà, mintemuni l’anima ‘n paci. Rassignamuni all’idea di peddiri st’ali.

HARIEL         Non sia pessimista maestro!

CALIEL          Tantu, tu chi c’arrimetti…sti 4 pinni di jaddu?..Jù ‘nveci….

HARIEL         ‘N puddaru sanu! Ca ci la finissi ! Possibili ca c’interessunu sulu st’ali?…Ma chi angilu è?

CALIEL          ( Melodrammatico ) Un angelo che ha smarrito la retta via e che si merita la giusta punizione Divina ( alludendo ad Hariel )

HARIEL         Ora m’affenni!

CALIEL          L’angili non si ponu affenniri.

HARIEL         Assuppunu e basta? Volidiri ca d’ora in avanti spasciamu sta società. Ognunu ppì cuntu so’ e non si ni parra cchiù! Lei si cerca a so’, ca jù mi cercu a mia. Arrivederci ( si avvia ) Stia bene maestro!

CALIEL          Fa’ cu’ comutu….videmu chi fai sulu.

HARIEL         Non sugnu sulu, c’haiu u manuali. Ccà ci su’ tutti l’istruzioni.

CALIEL          Vai a pagina 3. ( Hariel lo sfoglia ) Chi c’è scrittu?

HARIEL         “ UN ANGELO APPRENDISTA NON E’ NULLA SENZA IL SUO ISTRUTTORE. E’ LUI CHE DA VITA E CORPO AI SUOI POTERI SOPRANNATURALI “ ( Caliel ride ) Voli diri ca non pozzu fari nenti sulu?

CALIEL          Sulu caminari a pedi. ( Hariel chiude il manuale e torna indietro ) Chi fai, torni arreri?

HARIEL         Ci ripensai, restu ccà…..Ma u fazzu ppì lei, ppì no’ fari sentiri sulu.

CALIEL          ( Soddisfatto ) Allura moviti, perlustramu l’isola e ni videmu ccà….dicemu fra…..

HARIEL         Na para di minuti, picchì st’isola non è cchiù ranni di na nucidda.

CALIEL          Facemu accussì, tu vai a destra e jù a sinistra.

HARIEL         ( Sta per andare, si blocca e torna indietro ) Ah no?…Lei a destra  e jù a sinistra…..sta montagna n’ha scalu cchiù! ( e si posiziona di spalle al pubblico )

CALIEL          Va beni, jù a destra e tu a sinistra. A canusci a to’ sinistra, veru?

HARIEL         Mi fa’ scemu appiddaveru?…Certu, a manu manca, chista…..e vaiu a sinistra. ( via sempre da destra )

CALIEL          ( Sorridendo ) E’ propriu ‘n caracollu! ( Sta per avviarsi e nota la capanna ) E chi c’hava fattu casu prima? Chista è na capanna…e chisti non su’ robbi?….Voli diri ca ci su’ cristiani. Ehi là?..Ihu,hu….isolani ?….Addivintai scemu macari jù. D’altronti cu pratica co’ zoppu, all’annu zuppia no? Non pari ca mi ponu sentiri? ( sta per entrare nella capanna, ma viene quasi investito da Gloria che sta uscendo e arretra )

GLORIA         Unni finiu? Non mi po’ lassari tutti cosi ammenzu ‘i pedi e si peddi da circolazioni. ( chiama ) Testa di rapa?….E va beni, voli diri ca oggi non si mangia. Parola mia, oggi a fazzu digiunari. ( nota la cartina ) E chista di unni nisciu? ( La osserva da tutte le angolazioni per capire cos’è ) Chi è sta cosa?

CALIEL          Na carta geografica!

GLORIA         Di unni si talia.

CALIEL          Accussi, di rimpettu!

CATERINA   ( Entra da dx in seconda )Visti na cosa strana, troppu strana….

GLORIA         Macari jù. Unni a piscasti, chì è?

CATER          ( Si avvicina per guardare ) E chissacciu, non pari ca c’ha misi jù?

GLORIA         Allura voli diri ca c’ha misi jù?

CATER          Certu!

GLORIA         E non mu ricordu, no? ( ironica )

CATER          Probabili, ca testa ca ti ritrovi?!

CALIEL          Veramenti c’ha misi jù.

GLORIA         E secunnu tia, di unni a pigghiai?

CATER          Si no’ sai tu?….Veru, ma unni a truvasti?

GLORIA         Chistu è chiddu ca t’addumannu a tia, picchì jù non c’entru nenti.

CATER          E jù mancu.

GLORIA         Allura, si nè jù e né tu c’ha misimu, cu c’ha misi?

CATER          Cu c’ha misi?

CALIEL          Sempri jù! ( le due donne si guardano e impaurite scappano dentro )…Signorine, vi prego…non abbiate paura. Ma chi parru a fari, non mi sentunu. Quantu ‘o cercu a  Hariel ( sta per andare. Parte una musica.S’imbatte in Hariel, che stanco morto come prima, vorrebbe parlare ma non ci riesce. ) Riposati  e poi mu’ dici. Intantu parru jù. ( H. fa cenno di no )…..No, vo’ parrari tu ? ( H.  fa cenno di si ) ..e parra allura! ( H. fa cenno di aspettare ) 

HARIEL         ( Con un fil di voce ) A picciridda, visti a picciridda……..

CALIEL          A ‘truvasti? ( Gli da un bacio sulla fronte ) Beddu figghiu, l’haia dittu sempri ca tu eri spettu!

HARIEL         Però a pessi, pari c’aveva l’ali e’ pedi!

CALIEL          U sapeva, sempri scemu si’.

HARIEL         Comu, ‘n minutu fa era spettu?!

CALIEL          Unu ca si peddi ppà secunna vota a picciridda, chi po’ essiri? Sulu scemu no? Comunque, jù attruvai du’ abitanti di st’isola ca a quantu pari, deserta non é pò essiri ca i picciriddi su’ ccù iddi ( Nel frattempo le due donne sbirciano fuori impaurite con in mano dei bastoni )

GLORIA         Nuddu c’è, putemu nesciri. ( escono )

CATER          Ma si ci semu sulu nuatri ‘nta st’isola e navi mi pari ca non n’hama vistu passari…..

GLORIA         E di unni cascau allura, do’ cielu?

CALIEL          Esatto. ( Ad Hariel ) Chisti su’ l’abitanti di cui ti parrava.

HARIEL         U scemu sugnu jù, veru?

CALIEL          Picchì ?

HARIEL         Lei vuleva attruvari du’ picciriddi ? Dopu 15 anni?

CALIEL          ( Lo guarda ) Chi sugnu ‘ntrunatu….veru,si tannu avevunu  cinc’anni una, e ott’anni l’autra,ora n’avissara aviri …..

HARIEL         20 e 23. L’età avanza caro Calia…

CALIEL          Caliel!

GLORIA         Intantu qualcunu c’è. U sai chi significa chistu ( illuminandosi )

CATER          Ca semu ‘n tre.

GLORIA         A vah Caterina,….ca ci su’ spiranzi di turnari a casa, no?…Si c’è qualcunu,comu vinni si n’ha turnari e ni po’ dari ‘n passaggiu. ( avvicinandosi alla cartina )

CALIEL          ( Che nel frattempo con Hariel stavano parlando ) Chistu è u problema ora. Comu turnari?

HARIEL         Ci facissi cumpariri l’ali e ni traspurtamu.

CALIEL          Ca sugnu u magu Zurlì! Ti pari facili?

HARIEL         Comu i ‘ccuzza i po’ fari nesciri, no?

CALIEL          Ma l’omini non n’hanu ali, chi c’haia fari nesciri…..

HARIEL         Facissi ‘n miraculu, allura! Fa cumpariri na navi e ni ni turnamu.

CALIEL          E tonna…ti dissi ca non ni pozzu fari di sti cosi. Sulu Iddu. Nuatri semu sulu di tramiti. Chi tu leggi a fari stu cosu.

HARIEL         ( Si siede e comincia a sfogliare il manuale ) Mi mentu all’opera.

CALIEL          Senza poteri ni putemu sulu spremiri i ciriveddi e fari nesciri tannicchia di sucu.

HARIEL         ( fra sé ) Accussì si fa? ( Si comprime la testa non visto da  Caliel che cerca di mettersi in contatto col Paradiso )

CALIEL          ( vedendo Hariel ) Chi stà facennu?

HARIEL         Professor Ciciro, spremo, spremo, ma nenti nesci. Né sucu e mancu brodu.

CALIEL          Sucu si fa per diri….fatti veniri n’idea, scemu! ( torna a parlare col cielo )

HARIEL         Aahhh, …e parrassi chiaru, ca m’a stava spunnannu quantu prima ( torna a leggere con attenzione )

GLORIA         C’e qualcuno?....... ( in coro chiamano mentre escono )

CALIEL          ( Verso l’alto ) Ma almenu a telepatia…..non si ni parra!….Comu avissama fari vulissi sapiri! Di parrarici e non ni sentunu, di tuccarli e non putemu,di vidirini e non ni vidunu…..Chi?..E pazienza, volidiri ca n’arrangiamu.

HARIEL         ( Nel frattempo sta tastando l’aria con l’indice proteso in avanti. Caliel lo osserva incuriosito ) M’aiutassi, facissi comu a mia, ‘n dui c’avemu cchiù possibilità.

CALIEL          ( Lo imita ) E’ scrittu ‘ddocu?

HARIEL         Si!

CALIEL          Allura!!!! ( Dopo un attimo ) Ma a chi servi, chi stamu facennu? Non mi ricordu nenti di simili.

HARIEL         Stamu circannu di ‘ncagghiallu.

CALIEL          Ma chi?

HARIEL         A Iddu; ccà c’è scrittu ca Diu è ‘n cielu, ‘n terra e in ogni luogo. E vistu ca non si fa vidiri, po’ essiri ca u ‘ncagghiamu e u bloccamu ccà.

CALIEL          E jù scemu ca ti dugnu cuntu. Ma possibili ca non capisci mancu zoccu leggi? Chistu voli diri ca è presenti a tutti i ‘gnuni, ca vidi tutti cosi, no’ ca u po’ tuccari.

HARIEL         Ma scusi,si la matematica non è un opinione…..

CALIEL          Chì c’entra a matematica..

HARIEL         Accussì, è ‘n modu di diri……Se la matematica non è un opinione…

CALIEL          Ti dissi, chì c’entra a matematica ( seccato )

HARIEL         E va beni, non si siddiassi, a matematica non ci trasi. Cuntentu? Ohh…vuleva diri, si Iddu vidi tutti cosi,no’ sapeva unni erunu? Picchì n’ha fattu furriari l’arca e l’amecchi? Non puteva diri semplicemente “ CARUSI, VIDITI CA SU’ DDA’, ‘ITILI A PIGGHIARI !” No, Iddu n’ha complicari a vita, ni fa furriari tuttu u munnu.

CALIEL          U vidi quantu si chiusu?…. Allura n’ha caputu propriu nenti?

HARIEL         Francamenti no!

CALIEL          U piattu cunsatu non è u so’ stili.

HARIEL         Quali piattu?

CALIEL          E chi c’era bisognu allura di l’inchiri a terra e u paradisu d’angili? Faceva tutti cosi Iddu e non si ni parrava cchiù.

HARIEL         Capisciu sempri cchiù picca.

CALIEL          E quannu mai, assettiti. U distinu di l’omini è già tuttu scrittu ancora prima di nasciri, e su patruni di fari beni e fari mali, di pigghiari du’ strati.

HARIEL         Sempri ppì du’ famosu libiru arbitriu.

CALIEL          Vidi ca qualchi cosa t’arricordi allura. U nostru compitu è chiddu di aiutalli a puttari a compimentu chiddu ppì cui su’ destinati. Si pigghiunu chidda giusta, chidda cristiana,semu di cunfortu e circamu di fariccilla manteniri.

HARIEL         Si inveci pigghiunu chidda sbagghiata, n’hama mentiri sutta, p’avvicinarli ‘o Signuri …

CALIEL          Bravu…..e pigghiari accussì spontaneamente a strata giusta ppì salvarisi l’anima.

HARIEL         E finu a ccà ci semu, ma non capisciu chi c’entra tuttu stu discussu ppì nuatri.

CALIEL          Macari nuatri c’appimu u libbiru arbitrio. Vidi Lucifero per esmpiu; u primu, u cchiù beddu di tutti l’angili do’ paradisu, ca si ribillau e ci finiu comu ci finiu. Non semu pupazzi ‘nte manu do’Signuri, avemu na testa e na volontà nostra ppì sirvillu.

HARIEL         E siccome cumminammu stu casì….

CALIEL          ( ammonendolo ) HARIEL!!!

HARIEL         …..stu patatràc…. ni stà vulennu castiari.

CALIEL          Precisamente ( nervosamente raccoglie la cartina, l’accartoccia e con un calcio la lancia fuori scena )

HARIEL         Quantu mi studiu tuttu stu cosu ( riferendosi al manuale ) vogghiu essiri n’angilu ccà ‘nnocca. ( leggendo ) “ GLI ANGELI SONO MESSAGGERI DI DIO, STRUMENTI PERFETTI, INUMANI, IL CUI RUOLO E’ QUELLO DI CONDURRE PROGRESSIVAMENTE IL SUO PROTETTO VERSO DIO,  RISPETTANDO IL SUO LIBERO ARBITRIO. “ ( ripeterà sottovoce senza guardare, come per impararlo a memoria, mentre passeggerà. )

CALIEL          Si,si studia, almenu qualcosa ti trasi ‘ntà sta testa leggia ( si siede )

CATER          Allura? ( entrando da dx )

GLORIA         Nenti. E tu ? ( entrando da sx )

CATER          Mancu.

GLORIA         Non cridu ca si ni ìu ?

CATER          E comu,vulannu ? L’unichi cosi c’abbolunu su l’aceddi e l’angili. E siccome a l’angili non ci cridu, n’aceddu non puteva lassari ccà sta cosa ( indicando la carta ) E unni finiu ? Gloria, scumpariu…. Non c’è cchiù!

GLORIA         ( Incredula gira attorno all’albero ) Sicuru ca era chistu l’albiru ?

CATER          Sicurissimu.

GLORIA         N’allucinazioni….. fu n’allucinazioni!

CATER          U sapeva! U diceva ca d’ostrichi n’avissuru ittatu pisanti. Ni ficiru mali.

GLORIA         Chi c’entrunu l’ostrichi, appa essiri dda’ speci di vinu ca facisti. Chi ci mintisti?

CATER          Sucu di coccu, girasoli e lippu. Arromatizzatu cu’ ddi ciuri, ca ci su’ ‘nta spiaggia…

GLORIA         E chiddi foru, no’ sai ca su’ spizzusi? Forsi ficiru qualchi reazioni.

CATER          E va beh, rassignamuni e cuntinuamu ad aspittari a cu’ non veni mai.

GLORIA         U signali c’è, qualcunu prima o poi l’ha vidiri. Ma a propositu, assira ch’ha mintisti l’autra ligna?

CATER          Jù?…A tia tuccava.

GLORIA         ( Si dirige verso un rudimentale calendario ) Chi giornu è oggi?

CATER          25 Dicembre! Ccà u vidi, non c’è u mò signali?…..( Gloria la guarda con un mezzo sorriso. Caterina si blocca, guarda meglio e impallidisce ) U…mò…signali….. tuccava a mia.

GLORIA         Brava. ( Va a guardare verso la spiaggia dal fondo ) S’astutau! E si passau na navi ora, chi visti, a tò bedda facci? Amuninni, addumamulu…( si avviano insieme. Si ferma ) E secunnu tia comu l’avissima addumari, cò pinseri?

CATER          Già, veru….i pospira ( entra nella capanna )

GLORIA         Quanti n’arrestunu?

CATER          ( uscendo ) Na dicina. Stanu timminannu. Na cosa non t’haia spiatu mai, ma com’è ca n’attruvamu tutti sti cosi?

GLORIA         Cu fu, n’attaccau a tanti valigi ca ni ficiru di salvagenti e ddà intra c’erunu sti cosi.

CATER          E cu fu non tu ricordi?

GLORIA         No, m’arrusbigghiai a mari. Tu mancu?

CATER          C’haiu sulu l’immaggini di ‘n cristianu ca mi tineva ‘nte so’ vrazza, ma non mi ricordu autru. Sulu st’isola e u friddu ca sinteva.

GLORIA         Iù dicu ca foru l’angili a salvarini.

CATER          E vistu ca c’erunu, picchì na ficiru completa? Ca quali angili,iù non ci cridu. Appa essiri nostru patri, ca fici chiddu ca potti.

GLORIA         Non pensu, a st’ura  ni puttava ccu iddu, no?

CATER          E allura, si esistunu, unni hana statu tutti st’anni, sti  sottospeci di angili custidi? ( Gloria alza le spalle ) Tu dicu jù. A nudda banna picchì su sulu na favola p’addummisciri i picciriddi.

HARIEL         Non è veru, ccà semu, ccà!

GLORIA         E jù scema ca u priava tutti i siri.

CATER          Non esistunu, non t’illudiri. Picchì si c’erunu appiddaveru a st’ura erumu intra, ca’ nostra famigghia. ( piange ) no ccà, suli e senza nudda speranza di turnari.

GLORIA         Non chianciri ( consolandola )

HARIEL         ( Commosso  ) Si, non chianciri, ca ora abbissamu tutti cosi.

GLORIA         Non perdiri i spiranzi. Amuninni, addumamu u signali. ( via )

CALIEL          ( Commosso ) U vidisti chi cumminasti? Non ci cridunu cchiù. Ora macari stissu ca ni tunnassiru i poteri, ni putemu friiri ccù l’ova.

HARIEL         E picchì?

CALIEL          Ci po’ parrai quantu voi…ma iddi non ti sentunu si non ci cridunu. Si vai a pagina 30,ddà c’è scrittu. ( Hariel esegue ) Leggi.

HARIEL         “ SE LA FEDE NELL’ANGELO NON SMETTE DI CRESCERE, LA SUA POTENZA NON CESSA DI AUMENTARE “…Chi significa?

CALIEL          Fintantu ca non cridunu, avemu i manu attaccati. Cchiù  cridunu e cchiù semu potenti.

HARIEL         Putissimo fari la qualsiasi?

CALIEL          Bene o mali si, tuttu chiddu ca ni veni richiestu, noi lo esaudiamo. E’ questa la nostra gioia, poter fare se ce lo consentono. Ma devono crederci, crederci intensamente.

HARIEL         ( Continua a leggere ) “ L’ANGELO AMA IL SUO PROTETTO SENZA ALCUN INTERESSE E LA SUA SOLLECITUDINE E’ ISPIRATA SOLAMENTE ALL’AMORE “ Di quali amuri parra?

CALIEL          Certu non fisicu, ma platonico, no? L’angelo custode ama  l’uomo come solo una creatura celeste, ardente di carità Divina, può amare.

HARIEL         E picchì?

CALIEL          Perché essendo l’immagine più somigliante a Dio, è più vicina a lui nella sua essenza primaria: L’amore! Siamo fatti d’amore…o per lo meno ( guardandolo ) avissama essiri accussì.

HARIEL         Non po’ essiri……

CALIEL          Chi?

HARIEL         …..o qualcunu c’arrinisciu mali!…E’ troppu lariu vossia p’assumigghiari a Iddu.           ( legge )

CALIEL          Quantu si spiritusu. A tia inveci ti fici tuttu spiritu.

HARIEL         U sapi ca c’havi raggiuni? Ccà c’è scrittu: “ IL SUO INTERESSE PER L’UOMO E’ QUELLO DI VEDERLO SEMPRE FELICE. L’ANGELO CUSTODE DIFENDE IL SUO PROTETTO COME UNA MADRE DIFENDE IL PROPRIO FIGLIO, CHE SIA BUONO O CATTIVO. NEL CUORE DELL’ANGELO CUSTODE VIVE IL MISTERO DELL’AMORE MATERNO.

CALIEL          Si sulu sapissiru l’omini quantu ci semu vicini, campassiru megghiu. Non ci volunu cridiri mancu a corpa di lignu ca n’hanu arreri e spaddi di quannu nasciunu a quannu morunu. Tranni nuatri, ca semu u scartu di l’angili custodi.

HARIEL         Mi puteva diri prima sti cosi, no? Vistu ca iù era novu e ancora non era prontu quannu mi mannaru ccà. Iù ciù dissi: “ Carusi facitimi ‘mpratichiri, ancora non mi sentu sicuru;  - No - mi dissiru – E’ un emergenza, semu a cortu di personali, su tutti ‘nto Vietnam  ppì comora e tu ha sostituiri Limael ca assemi a l’autri ‘hana circari di cunvinciri i governanti a timminari stu massacru.- Chi puteva fari davanti a sta motivazioni?!

CALIEL          Tu non n’hai cuppa. U tempu ci vuleva. Chiddu ca non capisciu è picchi ti ci lassaru . Bah, pinsamu ad autru.

HARIEL         Mi vinni n’idea, facemu ‘n modu ca ci cridunu n’autra vota e accussì nautri putemu procedere.

CALIEL          E comu? ( si appartano e continuano a discutere )

GLORIA         ( Entra seguita da Caterina ) Fatto. Speriamo ca non chiovi, annunca semu pessi.

CATER          E picchì?

GLORIA         Spaddasti 8 pospira. ( arrabbiata ) Dicu 8. Chistu u sai chi significa?

CATER          No!

GLORIA         Idda no’ sapi…non sapi chi significa,..chi soru scunchiuduta ca m’arritrovu… Mancu ci provi a pinsarici veru?

CATER          ( spaventata ) E chissacciu…forsi…Ah si, ci sugnu. Significa ca n’arrestunu dui.

GLORIA         Appuntu, n’arrestunu dui. E si chiovi? ( Caliel e Hariel chiedono al cielo di non far piovere )

CATER          N’arriparamu. E allura, chi c’è di stranu?

GLORIA         Chi c’è di stranu m’addumanna…Avanti, metti u casu ca non s’addumunu, comu facemu? ( Raccoglie dei bastoni che ricopre in punta con brandelli di stoffa a mo’ di torcia )

CATER          Quantu si complicata a soru. ( Tira fuori i fiammiferi dalla scatola che ha in mano, li accende, li mostra e li conserva )

GLORIA         Iù ppì tutti l’eventualità…..( vede la sorella e si precipita per fermarla )

CATER          Addumunu….Ti po’ sabbari. ( Gliela mette in mano, sotto lo sguardo allibito della sorella. Poi realizza ciò che ha combinato e mortificata, molto lentamente si riprende la scatola, ne estrae i fiammiferi che butta via, la richiude e la riconsegna. )

GLORIA         Non ci pozzu cridiri!

CATER          ( Sdrammatizza ) Non è dittu ca s’astuta e mancu ca chiovi, perciò non ti vagnari prima do’ tempu.

                        UN  TUONO

CALIEL e HARIEL saltano per aria

CALIEL          Allura nu fa’ apposta?

GLORIA         Chi’ fu?

CATER          Mi passi ‘n tronu!

GLORIA         Non po’ essiri.

                        ALTRO  TUONO

CALIEL e HARIEL disperati vanno a destra e a sinistra, si scontrano, non sanno cosa fare.

CATER          Cchi fu?

GLORIA         Mi passi n’autru tronu….

CATER          Ma si c’è u suli! ( si precipita all’orizzonte, pestando un piede a Caliel )

GLORIA         ( fa lo stesso pestandogli l’altro ) Chidda  è acqua però. U sapeva, s’avvicina ‘n temporali ( si precipita )

CATER          Unni vai? ( seguendola )

GLORIA         A salvari u salvabili e speriamu ca u cielu n’aiuta. ( via )

CATER          Comu no, chiamiti l’angili accalivoti c’hanu n’umbrelluni di pristariti. ( via ridendo )

HARIEL         Già veru,…( spingendo Caliel ) ..ci l’aprissi l’ali….

CALIEL          ( facendo resistenza ) Accussì m’i vagnu! Pazzu si.

HARIEL         Stassi accura ca sculurisciunu. ( spingendolo dalle spalle ) Forza,…aiutamuli.

                        MUSICA E SCENA A SOGGETTO

CALIEL          Le mie ali, le mie bellissime ali…..( spingendosi con forza sulle gambe )

HARIEL         ( Lo lascia di botto facendolo cadere col sedere per terra ) AH NO!!! N’attaccamu n’autra vota ppì cortesia!

GLORIA         ( rientra ) Menu mali ca canciau strata.

CATER          A vistu? Basta non essiri pessimisti……

GLORIA         Tu dugnu jù u pessimismu. Camina…trasi intra, facemu tannicchia d’ordini.

HARIEL         ( stava leggendo sul manuale ) Sapi scriviri?

CALIEL          Chi dumanni, picchì?

HARIEL         Sapi scriviri, si o no? ( leggendo il manuale )

CALIEL          Veramenti, no sacciu, no’ m’ha aggiuvatu mai.

HARIEL         Ora ci prova!

CALIEL          M’aggiuva ‘n fogghiu.

HARIEL         ( Nota delle larghe foglie ) Ccà c’è u fogghiu.

CALIEL          No fogghia,…fogghiu! Carta ci voli.

HARIEL         Unni  a pigghiu…( guardandosi attorno ) non ci n’è. ( porge nuovamente la foglia ) Fantasia ci voli.

CALIEL          Fantasia o no, ci voli ‘n pezzu di carta!

GLORIA         ( Nel frattempo aveva uscito dalla capanna un cesto con alcune cose tra cui alcuni fogli di carta )

HARIEL         Quantu è difficili, non puteva accumutari? No! C’haia circari a carta. ( vede il cesto e ne prende un foglio ) Chista va beni?

CALIEL          Ma è scritta.

HARIEL         ( senza dargli il tempo di leggere,la gira ) Ccà no!…Ora ci voli na pinna ( cerca nella cesta )

CALIEL          E chi n’ha fari?

HARIEL         Comu scrivi sintemu, …chè ita?

CALIEL          Allura comu!

HARIEL         ( incredulo ) Appiddaveru? ( ci prova )

CALIEL          Sicuru! Matematicu.

HARIEL         Ccà nenti succedi.

CALIEL          Picchì non ti cuncentri. U itu si punta, ma chiddu ca scrivi è u pinseri. Dammi a mia. C’haia scriviri?

HARIEL         Prima facissi a prova, accaluvoti ci timminau u ‘nchiostru?

CALIEL          ( irritato ) Non fari u spiritusu ca iettu tutti cosi,ah?

HARIEL         No! No!…Fazzu u seriu….facissi na x ( Caliel esegue ) Biihh…chista è magia! Mi facissi pruvari…Allura, puntu u itu,..mi cuncentru,…e scrivu. ( ci riesce ) C’arriniscii….C’arriniscii….

GLORIA e CATER. alternativamente si affacciano per sbattere qualche stuoia, posare fuori roba, rientrarne altra ecc..

CALIEL          Ma chi voi scriviri?

HARIEL         Vistu ca non ci putemu parrari, ci scrivemu. Accussì ni cridunu.

CALIEL          Tu pensi?

HARIEL         Lassassi fari a mia !

CALIEL          Allura jù dettu e tu scrivi, s’annunca mu ‘mmaggiunu chi nesci fora.

HARIEL         Possibili ca non c’havi tannicchia di fiducia?

CALIEL          Ppì nenti. Si’ prontu?

HARIEL         Aspittassi? ( prova a scrivere ) Si, scrivi. Via.

CALIEL          “ Nostre dilette figlie….

HARIEL         “ Nostre di letto…

CALIEL          Dilette, ca E. Correggi.

HARIEL         “ Figlie ….” Picchì figlie? Non è megghiu ppì nomu?

CALIEL          NO!..” Nostre dilette figlie – virgola – I nostri cuori piangono per il dolore che vi abbiamo causato ( Hariel sbatte il dito e Caliel passeggia )- virgola – le nostre anime tribolano per l’avervi abbandonate – virgola – il vostro smarrimento è il nostro – virgola – ( nota Hariel ) Chi’ stà facennu?

HARIEL         Non scrivi cchiù.

CALIEL          Ti cuncintrasti?

HARIEL         Si!….( riprova ) Ora si, sta scrivennu.

CALIEL          Unni si arrivatu?

HARIEL         Nostre dilette figlie, i mostri……

CALIEL          Nostre!…Ca’ enne. Correggi…… Continua!

HARIEL         Basta cchiù.

CALIEL          Sulu chistu ‘a scrittu ?

HARIEL         Si non mi scrissi….

CALIEL          Attaccamu: “ Nostre dilette figlie – virgola – i nostri cuori piangono….” Anzi no, megghiu lacrimano…., anzi no…piangono, si..”piangono per il dolore che vi abbiamo causato “……

HARIEL         Causato cu’ na T?

CALIEL          Si!…virgola..anzi no, punto si, punto punto punto. “ Le nostre anime tribolano per l’avervi…..”

HARIEL         Alleggiu!

CALIEL          “….tribolano… - .cu’ ‘na B – per l’avervi….. - cu’ l’apostrofo – abbandonato – virgola – il vostro smarrimento è……- cu’ l’accentu, - il nostro – punto-  Adesso siamo qui – punto – Non abbiate più timore – punto – I vostri angeli custodi ” – Punto -  Scrittu?

HARIEL         …..stodi punto. Si!

CALIEL          Leggi!

HARIEL         Nostre dilette figlie virgola, i nostri cuori piangono, anzi no lacrimano, anzi no piangono, si, si piangono per il molare che vi abbiamo curato…..

CALIEL          (esterefatto ) MOLARE!!!!

HARIEL         ….virgola, anzi no, punto,punto punto punto. Le nostre anime trifolano per i lavelli con l’apostrofo abbandonati, virgola il vostro sbarramento è con l’accento…..

CALIEL          E u tò ciriveddu è co’ puntu esclamativu. ( gli strappa il foglio dalle mani ) Scrivu jù.

HARIEL         Picchì?

CALIEL          Tuttu chinu d’errori. N’hama fari diri macari ‘gnuranti?

HARIEL         Vistu ca è cchiù bravu….Tinissi!  (Gli porge il dito suscitando l’ira di Caliel che si siede e scrive, mentre lui si posiziona in fondo dietro una schiera di girasoli. )

CATER          ( ritira dentro il cesto ) Quannu i vidu ci cridu. Finu a tannu restu cu’ ‘sta convinzioni e fammi u favuri di non muntuarli cchiù.

HARIEL         ( Con un dito picchietta un girasole. Si sente una nota musicale. Incuriosito ci riprova e si sente la stessa nota. Prova su un altro e si sente un’altra nota. Si guarda il dito incuriosito e poi ne picchietta diversi. Si sentiranno diverse note. )

GLORIA         ( Uscendo dalla capanna ) Sintisti macari tu?

CATER          ( la segue ) Si, ma non capii cchi era.

GLORIA         Mancu jù. ( rientrano ) Boh!

HARIEL         ( Entusiasta si sgranchisce le dita e comincia a suonare con gli indici un ipotetico xilofono. Da qui partirà una musica adeguata. )

CATER          ( Esce con Gloria dalla capanna lentamente. Si avvicinano ai girasoli e incredule ascolatano, con occhi sbarrati e fissi sui fiori. Al termine della musica…..) Gloria, stavunu sunannu?

GLORIA         Si Caterina, sunavunu.

CATER          E com’è possibili?

GLORIA         Boooohhhh????

CATER          Forsi u ventu’

GLORIA         Non ci n’è.

CATER          Allura chi’ è?

GLORIA         Non sarà qualche spiddu?

CATER          Non cridu mancu ‘e spiddi. Allucinazioni su, tuttu ccà! ( via nella capanna. )

CALIEL          ( trascina via Hariel che stava pavoneggiandosi, per cercare un posto dove posizionare la lettera. Litigando e strattonandosi usciranno di scena. )

GLORIA         ( esce ) Scumpariu macari chista allura? Era ‘nta cesta ca misimu fora ( cerca )

CATER          Sicuramenti avvulau, ccà ‘a essiri.

GLORIA         Tantu facisti ca si pessi. Ti dissi sabbala, ora comu facemu a truvari u postu?

CATER          Jù mu ricordu, è di ccà…( va verso dx. Si blocca…)….o di ccà….( va verso sx )

GLORIA         U Signuri quannu ti custruiu, s’happa scurdari di timminariti u ciriveddu, t’arristau a mità. ( rientra )

CATER          ( la segue ) Cchi fai?

GLORIA         Mi calmu i nervi…m’arriposu.

CALIEL          ( rientra con Hariel alla stessa maniera di come sono usciti ) Tu dugnu jù u pustinu. ( gli toglie dalle mani la lettera ) A buca de littri stava circannu!….Ccà, supra u tavulu. Oh!!!

HARIEL         E ora unni su’? ( cerca e si affaccia nella capanna )

CALIEL          Ci su’?

HARIEL         Si, stanu durmennu. ( si siede e legge il manuale )

CALIEL          ( Non convinto cerca un posto migliore per la lettera ) Chi’ leggi?

HARIEL         Mi ricordu d’aviri liggiutu qualcosa a propositu do’ sonnu.

CALIEL          L’angili non dormunu.

HARIEL         Non parru di nuatri, ma di iddi. Liggeva ca c’è ‘n mumentu fra sonnu e veglia, ca si po’ trasiri ‘nta n’autra dimensioni, e stava pinsannu…

CALIEL          Tu, n’ha pinsari….ca diventi pericoloso!

HARIEL         Non schirzassi…..picchì non facemu ‘n modu di fariccilli trasiri, ni vidunu e accussì quannu si sbigghiunu…..

CARIEL         Ci pari ‘n sognu e termina ddà.

HARIEL         A lei ci pari. U pulici ‘nta testa ciù mintemu però. Appoi ci facemu attruvari a littra e patatrac….cà casca u sceccu. O ci cridunu o ci cridunu.

CALIEL          E’ difficili chiddu ca m’addumanni, richiede uno sforzo non comune…

HARIEL         E si sfurzassi, forza…Possibili ca haia fari tutti cosi jù? U mintissi ‘n motu stu ciriveddu.

CALIEL          ( Chiude gli occhi, allarga le braccia e lentamente piegando gli avambracci le porta davanti al viso )

HARIEL         Chi ci pigghia?

CALIEL          ( Innervosito ) L’hama fari st’esperimentu o no?

HARIEL         Ah, stava accuminciannu già?

CALIEL          Si!…E tu ha fari comu a mia. ( Hariel lo imiterà con un occhio chiuso e uno aperto per guardare i suoi movimenti. SCENA A SOGGETTO )

                        LA SCENA DEL SOGNO POTRA’ESSERE REALIZZATA A FANTASIA DEL REGISTA .           

HARIEL         E ora?

CALIEL          Aspittamu. ( si siedono )

GLORIA         ( entra sbadigliando ) Caterina, n’hai fami?

CATER          ( la segue sbadigliando ) ‘N pocu. Chi pigghiu frutta?

GLORIA         Va beni a frutta, mi sentu abbuttata d’assira, tantu è veru ca fici ‘n sognu accussì stranu ca passi veru.

CATER          ( dirigendosi dietro la capanna ) Chi ti ‘nzunnasti?

GLORIA         Ca e pedi de’ nostri letti, c’erunu du figuri vistuti di iancu….

CATER          ( appare in scena con la frutta e un contenitore a mò di caraffa con dell’acqua )… Cu’ l’ali, ca ni ficiru susiri e ni puttaru fora.

GLORIA         E tu comu u sai?

CATER          Picchì u fici macari jù.

GLORIA         Chiddu cu’ l’ali ranni, ‘rapiu ‘n libru d’oru….

CATER          … Cu’ tanti ficuri di luci ca si muvevunu?

GLORIA         Propriamente. Era u Paradisu, mi dissi,e tutti l’angili ca priavunu ppì l’omini.

CATER          Strano, ma com’è possibili?

GLORIA         A mia mi spii?

CATER          Poi cumpariu ‘na signura……

GLORIA         Chidda a mamma era, n’ha canuscisti?

CATER          A mamma?

GLORIA         E quannu mi  c’avvicinai, scumpariu.

CATER          Appoi u suli addivintau di milli culuri e i girasoli sunavunu ppì nuatri na musica accussì bella ca ancora si ci pensu m’arrizzunu i pila.

CALIEL e HARIEL ballano felici: Missione compiuta!

GLORIA         ‘N tappitu di ciuri misuru e nostri pedi….

CATER          Veru…e  ni ficiru ballari….ballari…ballari….Pareva d’essiri ‘n paradisu.

GLORIA         Allura ci cridi ora?

CATER          NO! ‘N sognu non è reale. ( siede e mangia )

GLORIA         E non ti pari stranu stu sognu?…U stissu ppì giunta? Erunu angili veri, ni sugnu sicura.

CATER          ( cantilenando ) Non è reale,u vo’ capiri, si o no? Però non capisciu chi po’ significari.

GLORIA         ( nota la collana ) E chidda di unni nisciu?

CATER          Chista?….( distrattamente )Ma misi o coddu unu di dui. ( Realizza e la guarda allibita ) Ma…..crideva d’avillu ‘nzunnatu?

GLORIA         ( nota i petali dei fiori per terra ) Non fu sulu ‘n sognu….Caterina, …vadda! (mostra i petali  ) …..jù ci cridu….

CATER          ( turandosi le orecchie ) IO NON CREDO AGLI ANGELI…IO NON CREDO AGLI ANGELI…IO NON CREDO AGLI ANGELI…

HARIEL         Chistu è u mumentu di passari alla fase 2

CALIEL          E qual è?

HARIEL         Chista. ( soffia in un orecchio a Gloria che sta cercando di convincere Caterina. Infastidita caccia un ipotetica mosca. Soffia nell’altro e Gloria come prima agita la mano )

CALIEL          Stabilisti ‘n contattu…forza, forza, forsi avemu spiranzi. Prova a parrarici.

GLORIA         Quantu si dura ‘a soru. ( Hariel  le sussurra all’orecchio ) Chi dicisti?

CATER          Nenti! ( guarda la croce )

GLORIA         Hava cridutu….

CALIEL          ( esulta ) Ci semu, ci semu!!! Chi ci dicisti?

HARIEL         Italia – Spagna 1 a 0

CALIEL          E chi c’entra?

HARIEL         Nenti, fici ‘na prova. ( le parla )

CALIEL          ( Prova su Caterina ) Nenti, non succedi nenti, chista non senti, ancora è troppu luntana.

GLORIA         ( ride )

CATER          Picchì ridi?

GLORIA         Mi vinni ‘n menti na cosa.

CALIEL          Chi ci dicisti?

HARIEL         Ci cuntai na barzelletta.

CALIEL          Pulita spero.

HARIEL         Pulita, ciù giuru.

GLORIA         A barzelletta do’ parrinu ca joca a ping-pong ca’ monaca e sbagghia sempri…….. ( ride  ) e  dici ddà malaparola..

CATER          E tu comu ‘a canusci?

GLORIA         Già, veru, comu ‘a sacciu?

CALIEL          ( Irato ) Ci su mali paroli?

HARIEL         Una sula però!

CALIEL          ( prendendolo a calci ) Scustumatu…Non t’azzardari cchiù a fari sti cosi. U Signuri ti cuncidiu sta grazia e tu ni fa’ stu usu?

HARIEL         Chi esageratu. ( Inavvertitamente urta una caraffa d’acqua posata sul tavolo, dal lato in cui è seduta Caterina )

GLORIA         ( Bagnata si alza di scatto ) Ma…

HARIEL         Scusa!

GLORIA         Prego!

CATER          ( che guardava sbigottita la caraffa ) Cosa?

GLORIA         Prego, prego! Non c’è bisognu ca ti scusi….( irritata )

CATER          E cu s’ha scusatu. A propositu scusami…( fra se ) macari si n’haia caputu comu fici.

GLORIA         Già mu dicisti.

CATER          Ti sbagghi, non dissi nenti.

GLORIA         Allura mi ficiru ‘aricchi nautra vota?

HARIEL         ( Sorpreso ) Caliel, mi senti macari di luntanu?

CALIEL          Ca volidiri.

HARIEL         E si ci tuppuliassimu?

CALIEL          Mentri ci si’, fatti calari u panaru…ma finiscila!!

CATER          ( vede la lettera ) Ccà è, u vidi ca non si pessi?

GLORIA         ( la prende e la guarda ) Menu mali.

HARIEL         Ccà semu….( eccitato si mette in posizione per ascoltare )

CALIEL          ( fa lo stesso ) Vogghiu propriu vidiri chi facci fanu.

GLORIA         Chi facemu, ci damu n’occhiata? Videmu si ancora è tuttu ddà?

CATER          Ma cu si l’ha purtari?

CALIEL          ( guarda il retro del foglio che Gloria tiene in mano ) Ma chi’ fa no’ leggi?

HARIEL         ( sottovoce all’orecchio di Gloria ) Gira, gira il foglio, c’è un messaggio.

GLORIA         ( automaticamente lo gira e poi lo rigira ) Unni, ccà nenti c’è scrittu.

CATER          Comu nenti, si l’hama liggiutu centu voti.

GLORIA         No, jù parru do’ messaggiu.

CATER          Quali massaggiu?

GLORIA         Messaggiu…tu non mi dicisti gira ca c’è ‘n messaggiu?

CATER          Jù?…Chi duni i ‘nnummira? ( avviandosi  assieme a Gloria che perplessa guarda il foglio ) Amuninni vah!

CALIEL          Ma che’, no’ vidunu?

HARIEL         Sicuru ca tu…cioè lei ciù scrissi?

CALIEL          Mu po’ dari u tu………..Certu, e beddu longu spatti.

                        LA SCENA SI OSCURA e il solito fascio di luce bianca li illumina

V.F.C.            Come potete sperare che vedano gli scritti angelici, non ricordi tu Caliel che siete fatti di luce e la luce con cui scrivete è visibile sono a noi?

CALIEL          Veru….chi bestia! ( dandosi una palmata in fronte )

V.F.C.            Dovevate indurle ad una scrittura medianica se volevate farvi conoscere.

HARIEL         Ma è macari veru, ca si non su iddi a volerlo, nuatri non putemu guidarici a pinna.

V.F.C.            Chi è questo?

CALIEL          Hariel, quello nuovo.

HARIEL         Piacere di fare la vostra conoscenza Sua Santità.

CALIEL          Chi’ sta’ parrannu co’ Papa?

HARIEL         Sua Eccellenza…

CALIEL          Ma chi dici.

HARIEL         Sua chi, comu l’haia chiamari allura?

V.F.C.            Basta Altissimo.

HARIEL         ( sottovoce a Caliel ) Ma chistu non è Pippu Baudu?

CALIEL          Zittiti!….Mio Signore, nonostante le Vostre concessioni, stiamo fallendo miserabilmente….è difficile riportarle a Voi, ci serve l’aiuto del Cielo.

V.F.C.            E per questo sono qua. Vi do l’ultima chance, vi spetta di diritto visto che in parte uno di voi due ha fatto il suo dovere, riuscendo a salvare le piccole…

CALIEL          ( ad Hariel ) Jù nenti fici, tu forsi?….

HARIEL         E chi ci pensu?

V.F.C.            Chi ha legato le bimbe alle valigie?

HARIEL         Ah???Jù fu’…non ci pinsava cchiù.

CALIEL          E quannu?

HARIEL         Dopu a padiddata.

V.F.C.            Non ti sei mai chiesto come mai ti sei guadagnato il potere medianico?

HARIEL         E qual è?

CALIEL          Chiddu ca ci po’ parrari e ti sentunu ‘nte so’ pinseri

HARIEL         Picchissu fu? Voscienza mi lusinga cu’ stu premiu.

V.F.C.            Il fatto di essertene dimenticato, ci conferma che hai agito d’istinto, del tutto naturale per un angelo. Bravo sei sulla buona strada.

CALIEL          Merito mio, l’ho addestrato bene a quanto pare. ( inorgoglito )

V.F.C.            Non prenderti meriti che non sono i tuoi. Stai peccando di presunzione. Come stavo dicendo, questa sarà l’ultima possibilità. Dopodicchè se fallirete,sarete condannati a rinascere da esseri umani e iniziare come a tutti il cammino verso la purificazione.

HARIEL         Ancora ascutava….m’hava spagnatu. E ci voli assai ppì fari sta caminata?

V.F.C.            Centinaia e centinaia di anni.

HARIEL         Preferisciu a prima soluzioni. Tuttu aricchi sugnu…Parassi liberamente …non mi movu…sugnu a vostra disposizioni…sull’attenti, capo!

V.F.C.            Caliel, fallo stare zitto!!!!

CALIEL          ( gli tappa la bocca ) Parli pure.

V.F.C.            Il  Consiglio dei Serafini ha così deciso: Vi materializzerete, rimarrete sempre angeli, ma vi viene fatto ASSOLUTO divieto di usare i vostri poteri e di svelare la vostra vera identità.

CALIEL          Ci sta chiedendo di mentire?

V.F.C.            Non proprio, dovete solo fuorviare le loro curiosità con delle mezze verità.

CALIEL          Cosa dovremmo fare?

V.F.C.            Solo il vostro dovere, avvicinatele a Me, rispettate il loro libero arbitrio, insegnate loro che solo i puri di spirito entreranno nel Regno dei Cieli e che quest’esperienza terrena non è altro che una pagina del Grande Romanzo che è stato scritto per loro…..Ma devo dirvi tutto io?

HARIEL         Ok. Capo, ci mettiamo subito all’opera, vero Caliel?

V.F.C.            Non chiamarmi capo.

HARIEL         Scusi capo, non volevo.

CALIEL          Cu’ stu capu…ca finiscila.

HARIEL         Ma si fusti tu ca mi dicisti ca è Iddu u mo’ capu.

V.F.C.            Si, vero, ma non chiamarmi così!

HARIEL         A Iddu no, a tia no…a cu’ schifiu pozzu chiamari capo….(  rivolto al fondo della  sala ) …. Scusi capo…..Si, dico a lei….Chi dici, ‘i  ‘stutamu sti luci e timminamu stu primu attu?

SIPARIO

Fine primo atto

SECONDO ATTO

Coperti fino alla vita dai girasoli, Caliel e Hariel a petto nudo, si ritrovano dietro le aiuole in fondo alla scena, disorientati per questa nuova situazione.

HARIEL         ( guarda Caliel ) Ma pilu…pari ‘na scimmia.

CALIEL          Taliiti tu, ca c’hai ‘n salvagenti ‘o postu da panza ( Hariel sta per venir fuori, ma lo blocca ) Unni vai?

HARIEL         ‘O cinima!…Unni pozzu iri secunnu tia?

CALIEL          Non po’ nesciri accussì.

HARIEL         E picchì, non m’affruntu.

CALIEL          Tu no, ma iddi si. Su essiri umani e fimmini ppì giunta. Provunu vergogna ppè nudità.

HARIEL         E comu facemu allura?

CALIEL          No’ sacciu, ( Verso il cielo ) Macari chistu? Almenu ‘n paru di mutanni….

GLORIA         ( seguita da Caterina esce dalla capanna. I due si abbassano e camuffanno i visi tra i girasoli ) Ti dissi ca è l’unicu modu ppì proteggiri i nostri cosi.

CATER          Ma di cui, si non c’è nuddu?

GLORIA         Non si po’ sapiri mai. U nascondigliu segretu ci voli. Macari ‘nte film c’era sempri. ( distrattamente nota i volti dei due. Poi si rigira per guardare meglio )

CATER          A televisioni, chi bella cosa….c’haiu na nostalgia.

GLORIA         Caterina, non ti moviri. Ci su’ du’ strani animali arreri di nuatri.

CATER          ( si gira ) Ma chi dici, no’ vidi ca c’hanu occhi, nasu, vucca e salutunu? ( saluta e sorride. Di colpo realizza,diventa seria e si volta ) Gloria, i girasoli arridunu?

GLORIA         Non mi pari.

CATER          Allura cu su’ chiddi?

GLORIA         Avvicinamuni. Facemu l’indifferenti e taliamu megghiu. ( si avvicinano )

CALIEL          Buongiorno belle signorine.

GLORIA         Caterina, i girasoli parrunu?

CATER          Non mi pari.

GLORIA         Buongiorno a te, bel girasole.

HARIEL         ( Sbuffa a ridere ) Girasoli!!! Ti chiamau girasoli. ( si alza ) Ma c’havi a facci di ‘n ciuri?..Si pari ‘na cacoccila ( Gloria e Caterina indietreggiano spaventate )

GLORIA         Mamma mia..un uomo nudo.

HARIEL         ( Si copre con le mani ) Scusate, non volevo…( Caliel lo tira giù )

CALIEL          Ci perdoni, ma non abbiamo di che coprirci, non potreste procurarci qualcosa?

GLORIA         Certamente. Caterina, veni ccù mia. ( entra nella capanna )

CATER          ( esulta ) Chi bellu, finalmenti compagnia…( via )

CALIEL          Sempri tu ha essiri. N’hama fari considerari du’ maniaci sessuali?

HARIEL         Chi su’ i manici sessuali?

CALIEL          Maniaci, chiddi ca pensunu sulu a molestari i fimmini.

HARIEL         Rimistari? E chi vuol diri?

CALIEL          Molestare,…. auh, ma si’ suddu?

HARIEL         E comu si fa?

CALIEL          E’ longu u discussu, appoi tu spiegu.

GLORIA         ( Seguita da Caterina, ha in mano due cambi del loro stesso abbigliamento consistente in un gonnellino di rafia, un reggiseno a forma di conchiglie, una collana di fiori e una fascia di fiori per la testa. Un telo che utilizzeranno da paravento ) Prendete, noi vi copriamo con questo. ( prima di aprire il telo si affaccia e ad Hariel, incuriosita dalle  parti intime… ) Cos’è?

HARIEL         ( Si guarda.Poi a  Caliel che lo guarda ) Cos’è?

CALIEL          ( Stupito si guarda fra le gambe ) A fici completa!?!

HARIEL         Ma cchi, non capisciu…..cchi è stu cosu?

CALIEL          ( imbarazzato sorride alle ragazze ) Appoi t’u spiegu.

CATER          ( A Gloria, indicando ) Chi c’hanu ddà, nuatri non l’avemu. A c’aggiuva?

GLORIA         E chi ni sacciu. Si c’è volidiri ca a qualche cosa ci servi, no? ( aprono il telo e li coprono completamente,mentre i due si vestiranno )

CATER          Scusate, ma come mai non avete niente addosso?

CALIEL          Perché…perché….abbiamo perso la valigia, ecco.

GLORIA         Ma dovevate essere vestiti, immagino?

HARIEL         Certamente, è che…che….il sole,.. si, il sole li ha sciolti.

CALIEL          Cretinu e chi erunu di burru?

GLORIA         Li ha consumati forse?

HARIEL         Ecco,si, questo volevo dire….si sono consumati e li abbiamo persi pezzi pezzi.

CATER          Da dove venite?

CALIEL          Da lontano, molto lontano….

HARIEL         Tantu luntanu, ma tantu tantu luntanu.

GLORIA         E cioè?

CALIEL          Cioè?….( sottovoce ) Hariel, chi ci dicu?

HARIEL         Ca do’ Paradisu, no ?

CALIEL          Mutu ca ti sentunu, non pari ca ciù po’ diri ? T’u scuddasti?

GLORIA         Paradiso?

HARIEL         Veniamo da una città che è un vero paradiso, tanto è bella e tranquilla. ( a Caliel ) C’ammucca?

GLORIA         Si, La Mecca è una splendida città.

CATER          A canusci?

GLORIA         Cu l’ha vistu mai.

CATER          E picchì ci dici accussì?

GLORIA         N’hama fari vidiri ignoranti?

CATER          Siccomu semu ‘n vacanza ‘nta st’isola. Ma finiscila vah!

CALIEL          Conoscete La Mecca?

GLORIA         Si, avevo uno zio musulmano che viveva là. Anche voi sarete musulmani immagino?

HARIEL         Musu- chè?

CALIEL          Musulmani, seguaci di Allah !

HARIEL         E cu è chistu?

CALIEL          Na speci di Dio. E’ na religioni vah!…Certamente, signorina!

HARIEL         TU SI’ MUSULMANU?

CALIEL          E chi c’hava diri….ni cridunu di ddà?…Ddà su’ tutti musulmani.

GLORIA         Avete finito?

CALIEL          Si, grazie, potete abbassare. ( Le due ripiegano il telo mentre Caliel e Hariel vengono avanti lentamente,guardandosi gli abiti )

CATER          Chi siete, come siete arrivati qua?

HARIEL         ( pronto ) Angel…..( Caliel gli da una gomitata )…ica

GLORIA         Angelica? Si chiama Angelica? Ma è ‘n  nomu di fimmina.

HARIEL         Eh, si…..siccome…( balbetta e cerca aiuto )

CALIEL          A nostra madre, piaceva moltissimo….l’Orlando Furioso…..

HARIEL         Furioso, si….talmenti ‘n cacchiatu…( Caliel gli da un’altra gomitata. Riflette e poi sottovoce ) Semu frati?

CALIEL          ( Lo guarda male e interviene ) ….che ha messo il nome di Angelica a lui e Medoro a me.

GLORIA         Ah, siete fratelli, noi sorelle invece.

HARIEL         Chi’ combinazioni, veru Calia?

CATER          Calia?

CALIEL          Si, è un soprannome, Medoro non gli piace. Vero che non ti piace? ( ad Hariel )

HARIEL         Non è veru, bellu è…( riceve una gomitata )…Schifoso, fa propriu schifu ‘stu nomu.

GLORIA         Strano, parlate in siciliano, come mai?

CALIEL          Perché sappiamo che siete siciliane e allora…

CATER          E cu’ vu dissi?

CALIEL          ( impacciato per la gaf ) Ehm…veramente…

HARIEL         ( interviene pronto ) Si senti!…Si senti di l’accentu.

CALIEL          Giustu! A cadenza è chidda, veru Angelica?

HARIEL         E comu no!

GLORIA         E com’è ca canusciti u sicilianu?

HARIEL         Picchì nostra matri, chidda di l’Orlandu, era Catanisi……….

CALIEL          C’ha tagghiamu a testa ‘o sceccu?

HARIEL         E picchì puureddu.

CALIEL          E’ ‘n modu di diri. Volidiri finemula e canciamu discussu.

GLORIA         Giustu. Benvenuti sull’isola dei girasoli. ( porge loro la mano )

HARIEL         Accussì si chiama? ( ricambiando il saluto )

CATER          Si, vistu ca è china di girasoli, ‘a battezzammo accussì.

CALIEL          Siti suli?

HARIEL         Ma chi dumanni…certu ca su’ suli, no’ sai? ( Caliel non sa se ridere o piangere )

CATER          E comu l’avissa sapiri, sintemu?

CALIEL          Giustu, comu? ( con uno sguardo di sfida )

HARIEL         ( Mordendosi le labbra ) L’abbiamo dedotto prima, ecco!…Quando ci avete portato i vestiti. Sono da donne…( mostrandoli )

GLORIA         Deduzione logica. ( rivolta alla sorella )Si c’erunu  masculi ci puttaumu ‘n paru di causi, no? Com’è ca fai sempri dumanni scunchiuduti.

CATER          Ma ci putevunu essiri autri fimmini no?

GLORIA         ( riflettendo ) E chistu è veru.

HARIEL         ( pronto ) Impossibili,

CALIEL          E picchì?

HARIEL         Ci su’ sulu du’ seggi.

GLORIA         Cuntenta? Ci sulu du’ seggi.

CATER          ( non convinta ) Sarà! ( li guarda dalla testa ai piedi sospettosa, girandogli attorno )

GLORIA         Sarete stanchi e affamati. Vado a prepararvi qualcosa da mettere sotto i denti. (via)

HARIEL         Denti?…C’avemu macari i denti? ( mostrando la bocca a Caliel  )

CALIEL          ( Gliela richiude e imbarazzato sorride a Caterina ) Quant’è spiritoso, vero?

CATER          Da quantu tempu siti a mari?

HARIEL         Di quannu ni tagghiaru i fila.

CATER          Fila?

CALIEL          I cavi voleva dire. La nostra barca era ormeggiata a un molo e qualche spiritoso ha tranciato gli ormeggi, vero?

HARIEL         Certu, chistu vuleva diri,…..i molleggi.

CATER          Siti piscaturi?

HARIEL         Certamente, di anime….( riceve un calcio )…lle. Una varietà di pesce rarissimo che vive in questi mari. La nostra barca è stata distrutta da una mareggiata e abbiamo vagata per giorni prima di arrivare qua, aggrappati al motore.

CALIEL          ( a denti stretti ) Non galleggia.

HARIEL         Non galleggia. Cioè volevo dire che eravamo….. aggrappati al motore, ma siccome non galleggia, questo lo sanno tutti, tu lo sai vero? ( a Caterina )

CATER          Certo.

HARIEL         ( a Caliel ) U sapi, vistu ca u sapi?…E siccomu non galleggiava, ni ni staumu calannu o funnu cu’ iddu. Ci dissi allura, Caliel, cioè Medoro, aggrappamuni a qualche altra cosa. Chi c’è a purtata di manu?..Nenti, m’arrispunniu. Comu nenti ci dicu jù, chiddu chi è? E guarda caso,come per miracolo,spunta dal nulla un…… ( a Caliel ) Chi spunta?…( Caliel non sa che dire ) Ah si, spunta …‘n canotto? ( a Caliel che fa segno di no ) No, non spunta ‘n canottu, ma…..

CALIEL          ( Interviene )….’n pezzu di lignu. Ni misumu a cavaddu e semu ccà. Fine della telenovela.

CATER          Allura vistu ca sapiti piscari, finalmenti ora si po’ mangiari pisci. Nuatri non ci l’hama fattu. ( va alla capanna )

HARIEL         C’ha fai veru?

CALIEL          Di angilu si, ma di ‘omu cu l’ha fattu mai.

CATER          Ecco, tenete! ( porge due canne da pesca rudimentali )

HARIEL         ( Le prende, ma non sa cosa siano.Ne porge una a Caliel che come lui non sa come adoperarle ) Cchi è?

CATER          ( ride ) Spiritoso, veramente spiritoso ( li spinge verso il fondo, ridendo )

CALIEL          ( ridendo ) Semu troppu spiritusi….

HARIEL         ( ridendo ) N’avemu di vinniri…

CATER          Andate, andate…e tornate vittoriosi. ( li spinge fuori )

GLORIA         ( Entra in scena con un vassoio di piadine imbottine. Lo posa sul tavolo ) Unni su’?

CATER          I mannai a piscari, almenu ora assaggiamu qualchi pisci.

GLORIA         Ciù dicisti unni?

CATER          Veramenti no, mu’ scuddai.

GLORIA         E si vannu ccà a latu, ‘nte scogghi? Tu scuddasti chi c’è?

CATER          Giustu giustu ddà avissara iri? Cu’ tantu mari?

GLORIA         Ma essennu u postu cchiù vicinu….

CATER          Si stanu accura e non sciddicunu, non ci succedi nenti.

GLORIA         Ca speriamo. Caterina, sugnu propriu cuntenta ca semu ‘n compagnia.

CATER          Macari jù. Ma putemu stari tranquilli? ‘N funnu ne’ canuscemu, putissiru essiri du’ dilinquenti scappati da prigioni, o du’ pazzi, du’ pazzi scappati di ‘n manicomiu…

GLORIA         Chi si’ tragica…..putissiru essiri macari du’ angili mannati do’ Signuri…..

CATER          Megghiu ancora, a fata turchina e mago Merlinu, ca si maritaru e si stanu facennu u viaggiu di nozzi…..Fantasia ppì fantasia, a mia mi pari cchiù simpatica. ( ride )

GLORIA         Non c’e bisognu ca m’abbuffunii.

CATER          Ma si tu mi parri sempri di na cosa, è logicu ca mi fai ridiri, mi veni spontaneo pigghiariti ‘n giru.

GLORIA         Ca u Signuri t’aiuta figghia mia, pigghiasti na strata…..

CATER          E’ curpa mia?….E’ forsi piccatu non cridiri a l’angili?

GLORIA         E’ na scelta, nuddu ti dici cosa. Ma non cridiri all’angili è comu non cridiri a Iddu.

CATER          E cu sapi si Iddu c’è?….Picchì non si fa vidiri?

GLORIA         Tu no’ vidi, jù si.

CATER          Si’ pazza, pazza completa. E unn’è, ccà?…O forsi ccà?  ( deridendola )

GLORIA         ‘Nzittasti. E’ propriu ccà, ‘nta sti girasoli, ‘nta st’albiri, ‘nta stu paradisu ca ni fici attruvari.

CATER          Vadda vadda ca nu custruiu apposta?

GLORIA         Finiscila, non c’è nenti di schirzari.

CATER          E cu scherza. Cara mia, a tia stu suli tu’ camuliau u ciriveddu. ( via ridendo )

CALIEL e HARIEL entrano in scena  mal ridotti a causa dell’assalto di sanguisughe e granchi. Attorcigliati alla lenza delle canne come a due salami.

HARIEL         Aiutu, spidugghiatimi.

GLORIA         U sapeva. ‘Da stupida di mo’ soru non vi dissi unni iri e capitastu ‘nta l’unicu postu ‘nfistatu di animali che’ pinzi. ( va loro in aiuto )

CALIEL          E menu mali ca non c’avevunu i matteddi, annunca sa’ comu ni fineva.

GLORIA         Caterina, porta a lozioni di girasoli. ( porge loro il vassoio ) Intantu mangiati qualchi cosa. ( Caliel e Hariel si guardano ) Beh?..Non n’aviti fami?….Avanti, servitevi….( i due si guardano e titubanti allungano le mani per prendere il cibo ) …Non faciti complimenti….

CATER          ( entrando ) Non su’ avvilinati. Su’ focacci di farina di girasoli, cu’ prosciuttu di palma. ( le ragazze disinfettano le ferite dei due )

CALIEL          Grazie tante, ma non abbiamo appetito.

HARIEL         Si, veru, già mangiamu…semu chini.

GLORIA         ( ride ) Chi su’ simpatici…s’affruntunu e ni cuntunu sta barzelletta.

CATER          ( ride e ironica ) E unni si è lecitu…’o Grand Hotel? ( Caliel e Hariel rideranno insieme alle ragazze )

GLORIA         Caterina, veni ccù mia, versamuci tannicchia do’ nostru vinu. ( via ridendo )

HARIEL         Comu si fa?

CALIEL          No’ sacciu. Non ci putemu diri ca a nuatri fami non ni ni veni.

HARIEL         Comu ciù spiegami allura, chisti prima o poi si mangiunu a fogghia.

CALIEL          Ammucciamuli. ( seguito da Hariel cercheranno di nascondere il cibo )

HARIEL         ( Dopo che come un forsennato ha girato tutta la scena alla ricerca di un posto e nasconde il cibo, si accorge che un ultimo pezzetto è rimasto sul vassoio. Lo prende, corre per gettarlo dietro la capanna, ma s’imbatte nelle ragazze che stavano scendo. Lo infila tutto in bocca e fa l’indifferente.

GLORIA         Vidu ca ‘i facistu scumpariri?

CALIEL          ( accusando Hariel,mortificato ) Tutta d’iddu fu l’idea.

GLORIA         Bonu fici, chista si ca era fami.

HARIEL         ( con la bocca gonfia, fa cenno di si )

CATER          ( gli da una pacca sulla spalla ) Bravi, accussì si fa.

HARIEL         ( Ingoia di colpo e soffoca )

CALIEL          ( accorre e sottovoce…) Tu calasti?

HARIEL         Si…E ora chi succedi? ( tossendo )

GLORIA         Vivissi…( gli fa ingurgitare la bevanda )

HARIEL         ( disorientato e in preda al panico, ingurgita con forza )

CATER          Comu si senti, calau?

HARIEL         Grazie, si. Appostu!

GLORIA         Caterina, abbissamuci ‘n postu ppì dommiri. ( via insieme )

CALIEL          Comu ti senti?

HARIEL         No sacciu, ( si guarda lo stomaco ) Oh Madonna!!!

CALIEL          Chi c’è?

HARIEL         Calia, mi sentu na cosa ca sta calannu, ora è ccà ( indicandosi lo stomaco )

CALIEL          ( indicando ) Ccà?

HARIEL         ( ora sul ventre ) No, ccà.

CALIEL          ( indicando ) Ccà?

HARIEL         ( ora sul basso ventre ) No, ccà, ccà!

CALIEL          ( sempre più preoccupato indica ) Ccà?

HARIEL         ( ora sul sedere, preoccupatissimo ) No, ora è ccà! Ma chi mi calai ‘n suggi? ( trattenendo ) Stà niscennu…stà niscennu…( corre non sapendo dove andare, poi dietro la capanna ) Nisciu!( porta in scena un pezzo di piadina ) E’ sanu sanu!

CALIEL          Scopertu l’effettu ca ni fa mangiari. Logicamente, non avennu apparatu digerenti, comu trasi, nesci.

HARIEL         ( sente un altro istinto anteriore ) Scusa, m’allontano un attimo, haia fari nesciri u restu. (via )

GLORIA         Medoro..( Caliel sta seguendo con lo sguardo Hariel e lo aspetta appoggiato alla capanna ) Medoro...  ..mi senti?

CALIEL          ( realizza che Medoro è lui e si volta ) Già, Medoro sugnu jù….Mi dicissi.

GLORIA         Anzitutto è megghiu ca ni damu u tu, vistu ca semu ‘nta stissa barca e n’hama passari di tempu assemi….

CALIEL          Certo, è naturali, c’è tutta na vita….

GLORIA         Addirittura….

CALIEL          ( si riprende ) Cioè, vuleva diri…

GLORIA         ( interrompendolo ) Non essiri pessimista, Calia…

CALIEL          Macari idda cu’ sta calia. ( fra sé )

GLORIA         ….prima o poi di ccà ni n’hama ‘ghiri, no?

CALIEL          Sicuru!

GLORIA         Caterina stà timminannu. Vi putiti sistimari intra ppì comora. Appoi  custruemu n’autra  capanna e….ma Angelica unn’è?

CALIEL          Un impellenza lo trattiene. Sta vinennu.

CATER          Fattu! I letti su’ pronti….( lo guarda in viso )

CALIEL          Siti troppu gentili, non v’hava disturbari…n’arrangiamu…( incuriosito dallo sguardo di Caterina )

GLORIA         Quali disturbu, ppì nuatri è ‘n piaciri. Finalmente avemu compagnia.

CATER          ( c.s. ) A to’ facci non mi è nova.

CALIEL          ( Cercando di sfuggire lo sguardo ) Chi lo sa! U munnu pari ranni e ‘nveci è nicu. Po’ essiri ca n’hama ‘ncuntratu.

CATER          Non cridu. Aveva cinc’anni quannu visti l’ultimi cristiani.

GLORIA         Macari a mia ha fattu st’impressioni. Non è ca per casu ‘a statu supra na navi di crociera?

CALIEL          Mai!

GLORIA         ( perplessa ) ‘N vacanza a Catania?

CALIEL          Mancu.

CATER          Forsi ‘nta televisioni?

CALIEL          Impossibili.

HARIEL         Eccomi qua. Non timminva cchiù!

CALIEL          Angelica, queste due care ragazze ci hanno procurato un ricovero.

HARIEL         Grazie ma mi sentu bonu. U ‘spitali non servi.

CALIEL          Quali ‘spitali, n’abbissaru i letti….

GLORIA         Non è ca runfati, veru?

HARIEL         Chi voli diri? ( sottovoce a Caliel )

CALIEL          Ronfare….russare. ( fa il verso )

HARIEL         Si vi fa piaciri…facemu macari chistu, veru Cal…Medoro?

CALIEL          Chi fai tu?

HARIEL         Runfu!

CALIEL          Quant’è spiritoso,….no, noi non ronfiamo!

CATER          Menu mali, già m’abbasta idda.

GLORIA         Iù runfu?

CATER          Tu?…Serri ligna figghia mia. ( andando via )

GLORIA         Ma tu, t’ha ‘ntisu? ( seguendola )

CALIEL          Comu ciù spiegamu ora.

HARIEL         Ca nuatri non dummemu?

CALIEL          Esatto.

HARIEL         Facemu finta.

GLORIA         ( seguita da Caterina entra in scena. ) Ma si non fai autru ca friscari.

CATER.         ( seguendola ) Senti, n’hama acchiappari ppì chistu?

GLORIA         Figurati.

CATER          ( rivolgendosi ai due )Ni putiti fari ‘n grossu favuri?

CALIEL          Semu ccà ppì chistu.

GLORIA         Troppu boni, ma non cridu propriu.

CATER          Si v’attruvati ccà, è picchì siti du’ scalognati comu a nuatri.

HARIEL         Chistu è propriu veru. Si certuni non si facevunu dimizzari i po….( gomitata di Caliel )…..modori

GLORIA         Pomodori?

CALIEL          I pumadoru, si, picchì prima vinneumu pumadoru, e siccomu….

HARIEL         ( interviene ) ..ni dimizzaru a fornitura, l’affari jeru mali e ni ittamu a fari i piscaturi.

CATER          Ah….( guarda Hariel ) Ma macari a to’ facci mi pari a canuscilla.

HARIEL         Logicu ca ni canusci…

GLORIA         ( guardandolo più da vicino ) Assumigghia…….No! Iddu era cchiù beddu.

CATER          A cui?

GLORIA         A l’angilu ca mi ‘nzunnai.

CATER          Eccu unni l’hava vistu! …( li guarda ) C’assumigghiunu però. Chiddi erunu bellissimi…. ( Hariel si pavoneggia ) ….iddi ‘nveci su tutti n’autra cosa….no’ sacciu, cchiù rossi,…cchiù sfatti,…cchiù..

CALIEL          Brutti! Dicitilu chiaru.

GLORIA         Senz’offesa ah?

CALIEL          Ppì carita, ognunu c’havi i so’ biddizzi. Ma dicitimi na cosa, chi è sta storia di l’angili?

CATER          Questa pazza è convinta ca du’ angili ni cumpareru  mentri dummeumu, facennuni cridiri ca era ‘n sognu…..

HARIEL         Chi fantasia….( gomitata di Caliel )

CALIEL          Possibili ‘nveci.

CATER          Macari tu ti ci metti?

CALIEL          Jù ci cridu all’angili.

GLORIA         Ma si siti musulmani.

HARIEL         Sulu di nascita

CALIEL          Ma cattolici d’adozioni. ‘Hama statu cresciuti ca dottrina da chiesa. Nostru patri è….

HARIEL         Na speci di parrinu.

CATER          Chi t’haia dittu sempri. Vatti a fidari de’ parrini.

GLORIA         Ma chi ni sai tu di parrini.

CALIEL          No Caterina, Angelica vuleva diri ca è talmenti bonu, ca pari ‘n parrinu.

HARIEL         Si, ‘n santu cristianu.

CALIEL          No chiddu ca capisti tu. Iddu ci parra cu’ l’angili, eccu picchì ci cridemu.

GLORIA         Parra? Ancora vivo è?

HARIEL         E chi mori mai? Iddu è eterno.

CALIEL          ( lo guarda ) Scherza u carusu.

CATER          Vidu ca non ci vai d’accordu?!

HARIEL         Chistu mai. Ultimamente hama avutu qualchi contrastu, ma…

CALIEL          Fondamentalmente ci lega n’amore unico, puru  e bellissimu.

GLORIA         Comu putissi diri u stissu! ( sospira )

CATER          E cu su ricorda cchiù.

CALIEL          Hai Dio vicino, non tu scuddari.

GLORIA         Ppì carità stamuni sodi s’annunca attacca…..Comu stava dicennu Caterina…..

CATER          Dio!…Unn’è stu Diu, ca ni misi ‘n galera, ittati ccà, suli…

GLORIA         Chi vi diceva?

HARIEL         Ma si è ‘n paradisu chistu. U sai quanti vulissiru sta galera ca c’hai tu? U canusci u munnu?…N’ha senti a televisioni ? C’è la sfitinzia viva!!

CALIEL          Bravo!

CATER          ( ironica ) Si, veramenti…siccomu qua noi la televisioni la guardiamo solo quando ci fa comodo…..MA QUALI TELEVISIONI!!!!!!

CALIEL          Stavi parrannu tantu beddu…..Continua senza diri scimunitaggini!

HARIEL         Mi sono distratto!

CATER          Sta sfitinzia cu c’ha misi, cu ha creau?

CALIEL          Non bestemmiare blasfema! ( solenne ) Dio vi ha lasciato liberi di…..

GLORIA         VI?

CALIEL          ( correggendosi ) Ci ha, volevo dire. Il marciume è solo merito vostro….cioè nostro.

HARIEL         Non v’hata dumannatu mai…( circondandole le spalle )  comu mai sti ciuri furriunu e cercunu u suli, picchì su gialli, chisti virdi, u cielu è blu….

CATER          U mari è virdi e i nuvoli ianchi…a vah Angelica!

GLORIA         Jù sempri, a essiri sincera. Qualchi cosa c’è, è impossibili tanta perfezioni lassata ‘o casu.

CATER          Perfezioni? Unn’è sta perfezioni. M’a chiami perfetta a natura? Chiovi quannu n’avissa chioviri, ciuscia u ventu e non aggiuva…

CALIEL          A natura non fu creata ppì fari i comodi tò. C’è sempri ‘n motivu ppì succediri chiddu ca succedi. Si non chiuvissi, unni a pigghi l’acqua ppì biviri, u cibu ppì mangiari…tutti sti bellezzi, non murissiru?

CATER          Chistu è veru…ma u ventu, avanti a c’aggiuva? Sulu a spasciariti i capiddi e a stranchillariti a capanna.

CALIEL          A spazzare via le nubi, a pulire l’aria a trasportare i pollini dei fiori….

HARIEL         A ‘sciugariti i robbi…

CATER          ( riflettendo ) Non c’hava pinsatu….

HARIEL         E pensici, pensici…

GLORIA         Caterina purtroppo è fatta accussì, jù ppì quantu haia pututu non ci l’haia saputu dari n’educazioni religiosa.

HARIEL         Basta chiedere. Ora ci semu nuatri.

GLORIA         Chistu è veru. Vi manna u cielu.

HARIEL         Propriu accussì! Ora cò manuali, facemu catechismu. ( fa come per mettersi le mani in tasca ) U manuali, unni finiu?

CALIEL          ( portandoselo in disparte ) Chiddu non si materializzau. Ha fari senza.

CATER          Jù non cridu e basta!…..Vi stava dicennu antura….

CALIEL          Che bella catenina. ‘N ricordu suppongo?

CATER          ( mentendo ) Si, della mamma.

CALIEL          Non si dicunu minzogni.

CATER          A verità è.

CALIEL          Attenta Caterina……io so….

CATER          Chi sai?

CALIEL          Un angioletto ci ha detto……

CATER          I vidi macari tu?........Pazzi…siti tutti pazzi. ( via )

GLORIA         ( dispiaciuta ) No’ capisciu picchì fa accussì. Non cridi all’angili e….

CALIEL          ( Rassicurandola ) E’ solo orgogliosa. Idda ci cridi, ma si spagna, perciò rifiuta u discursu. U vidi ca teni o coddu ddà cruci? U sapemu tutti ca non è di vostra matri.

GLORIA         S’attruvau o coddu dopu ca ficimu ddù famosu sognu.

HARIEL         Fu ‘n segnu d’affettu. L’angili ci vosiru diri: Abbi fede e sarai ricompensata.

GLORIA         Non si ci ponu dari tutti i torti. Certi voti macari a mia venunu i dubbi. Unn’è stu Diu, cu l’ha vistu mai….

CALIEL          Beati coloro che credono senza vedere.

GLORIA         Non è facili ‘nta certi momenti.

CALIEL          Guarda caso ho con me un Vangelo. Teni, leggitillu e poi ni parramu. ( Gloria lo prende e si avvia )

HARIEL         Ma si’ pazzu? Usasti i poteri? ( guardandosi alle spalle come se dovesse arrivare qualcuno )

CALIEL          A fin di bene. Chiddu è l’unica speranza, sarà l’ispirazione per le loro riflessioni. Dio è Amore, Compassione, Comprensioni, non si po’ siddiari ppì chistu.

V.F.C.            CALIEL!!!!! ( un tuono anticipa la sua voce )

HARIEL         Le ultime parole famose !

CALIEL          Agli ordini.

V.F.C.            Hai disobbedito. Prima la collana adesso il vangelo……Sai questo che cosa vuol dire?

CALIEL          Ma padre, ho appena finito di dire che siete Amore, Compassione, Comprensione.

V.F.C.            Questo non vuol dire niente. Un buon padre punisce a fin di bene e quin….

HARIEL         ( interrompendolo ) U pirdunassi…u fici ppì iddi.

V.F.C.            Avevo dato ordini precisi, non int….

HARIEL         ( c.s.) Si, ma facissi ‘n eccezioni…non pari ca ci desi ‘n fumettu di topolinu…

CALIEL          Appuntu, ‘n vangelu era.

V.F.C.            Ma chi è questo, il tuo avvocato difensore?

HARIEL         Sempre Hariel sugnu…ppì servirla.

V.F.C.            Ah gia, Hariel, scusa. Ogni tanto faccio fatica a ricordarmi di tutti.

HARIEL         E ci cridu, cu’ tuttu u chiffari ca c’havi.

V.F.C.            E va bene, ci passo sopra. Ma ricordatevi che vi rimane un solo tiro a disposizione per ciascuno, e vi servirà per tornare a essere angeli eterei. Quindi non usatelo, altrimenti rimarrete per sempre esseri umani.

HARIEL         Non si preoccupi, ciù ricordu jù a iddu.

CALIEL          Prometto!

HARIEL         Ppì stavolta ti ìu bona.

CALIEL          Senti, organizzamuni. Tu d’ora in avanti ha stari sempri cu’ Gloria, a Caterina ci pensu jù.

CATER          ( da dentro ) Si, appoi mu leggiu. ( esce ) Ppì comora c’haiu autru chiffari.

GLORIA         E precisamente?

CATER          ( balbetta ) Ehm....ehm…non ci staiu pinsannu…ma qualchi cosa c’è.

CALIEL          Ragazze, sapete che giorno è oggi?

CATER          25 Dicembre, e allura?

GLORIA         Ma è Natali!!!

CALIEL          Precisamente.

CATER          E chi è u Natali.

GLORIA         Non ti ricordi cchiù, l’albiru, i pallini, i riali…..

CATER          NO!….Non sacciu di chi parrati.  ( via nella capanna )

HARIEL         Sta soffrendo poverina.

CALIEL          Viniti ccù mia. ( via tutti e tre )

CATER          ( esce lentamente dalla capanna. Ha in mano una bambola di pezza ormai lacera. L’abbraccia e la culla dolcemente. Con le lacrime agli occhi, ricorda la sua infanzia ) Mamma…. mamma…. unni si’? M’addumannunu si mi ricordu u Natali….certu ca mu ricordu….( si siede per terra al centro della scena, rivolgendosi alla bambola ) E tu? Ti ricordi comu arrivasti?….C’era na festa bellissima, papà, mamma, i nonni, e tutti erumu attornu a l’albiru ca aspittaumu a menzanotti ppì apriri i nostri riali…..Ti ricordi?….C’era ‘n pacchettu tuttu d’oru co’ nastru russu, ca mi diceva…. Aprimi, aprimi…Jù u vaddava quant’era bellu, chinu di angileddi  stralu-centi ca parevunu vivi….Quannu ti visti, ppì mia fu na gioia immensa… eri bellissima, a pupa cchiù bedda c’avissa mai avutu….Certu, ora si cumminata mali, ma ch’importa, ppì mia si sempri comu a tannu. Tu non parri, non giudichi e mi stai sempri vicinu…..Ti ricordi ( sorridendo si asciuga le lacrime ) quannu ti tagghiai tutti i capiddi, e ti misi ‘nta lavatrici ppì fariti u bagnu?…..T’arrunciddicasti tutta, e jù,… chiantu…ca mi pareva ca stavi murennu. A mamma m’abbrazzau e mi dissi ca eri sula vagnata, ti misi ‘o suli e tunnasti nova. Tu ricordi?….Mamma…( Un faro illuminerà una nuova scena in fondo. La madre abbraccia un pupazzo.Alle sue spalle, il marito,rappresentato come un Angelo Custode )

MADRE         Gloria, Caterina, figghi mia…unni siti? Non m’arrennu sapiti? Picchì u sacciu ca siti ancora vivi, u cori di na matri i senti certi cosi. Non vi scoraggiati, u Signuri è ranni e prima o poi ni ricongiungi. Vostru patri do’ Paradisu sicuramenti vi sta vaddannu e mi sta dannu a forza di cuntinuari a circari sti du’ ugghi  ‘nta pagghiaru. Mi procurai i soddi nicissari p’affrontari stu longu viaggiu, ma sugnu sicura ca chista sarà a vota giusta. Curaggiu picciriddi…a mamma sta arrivannu ppì festeggiari assemi stu santu Natali. ( il faro si spegne )

CATER          Mamma….mamma…unni si, c’haiu bisognu di tia…..( Piange accovacciata su se stessa )

CALIEL,HARIEL e GLORIA nel frattempo erano rientrati, ma si tengono in disparte senza farsi notare fino alla fine. Fanno finta di uscire e rientrano facendosi sentire, per dare modo a Caterina di riprendersi.

CALIEL          ( tiene in mano una cima d’albero ) Forza, mintemuni all’opera….è festa.

CATER          ( Si ricompone, nasconde dietro di sé la bambola ) Chi stati architettannu?

HARIEL         Facemu ‘n albiru di natali.

GLORIA         Ccù tanti riali.

CATER          E unni i pigghiamu sti riali.

CALIEL          Ognunu di nuatri cerca qualchi cosa pinsannu a cu’ l’ha rialari e poi ni fa ‘n pacchettu ca metti ccà sutta.

HARIEL         Semplici, no?

GLORIA         Caterina, veni, ( giocosa ) C’è tanta roba ‘nta l’isola….amuninni ca n’addivittemu.

CATER          ( entra nella capanna per posare la bambola ) Aspetta ca posu na cosa. ( poi via insieme

HARIEL         Mi si scica ‘u cori vidennula accussì. Forza, organizzamu na festa bellissima.

CALIEL          Sarà u cchiù bellu Natali ca ‘hana mai passatu.

I DUE si metteranno all’opera con scena a soggetto per tenere in piedi l’albero e addobbarlo con ciò che trovano. In maniera alquanto comica e bizzarra, con una musica di sottofondo, riusciranno a farlo stare in piedi e ultimare gli addobbi.

GLORIA         ( seguita da Caterina, entra in scena, tenendo nascosti i regali ) E’ bellissimo, vero Caterina?

CATER          ( Sorridendo lo ammira ) Che bello!!!!

HARIEL         Grazie, grazie….sono o non sono un artista?

CALIEL          Ma si fa schifu.

GLORIA         E’ ‘n pocu spinnateddu, ma bellu è.

HARIEL         Si, forsi penni tannicchia ‘nta ‘n latu….ma tuttu sommato…..

CALIEL          Fa schifu u stissu.

HARIEL         Caro Calia…..

CALIEL          Medoro!

HARIEL         Ma si, calia, simenza, nucidda americana,…tuttu u ciciraru!

CATER          Ancora ccà siti?….Itivinni ca avemu cchiffari?

HARIEL         ( sbircia dietro le loro spalle ) Chi c’è?

GLORIA         I riali. E ora si non vi ni ‘iti….v’assicutamu!

CALIEL          ( sbirciando pure lui ) Va beni…Hariel, ‘o circamu i nostri. ( via ridendo)

GLORIA         ( posando le cose sul tavolo inizia ad avvolgerle in grosse foglie che legherà con fili d’erba ) Sugnu accussì cuntenta….

CATER          Erunu anni ca non mi sinteva accussì.

GLORIA         Ti senti megghiu?….’N funnu non su mali, veru?….Stanu facennu tuttu chistu ppì tia, u sai?

CATER          Ppì mia?

GLORIA         Si. Tu non sai quantu ci dispiaciu sintiriti parrari di ddà manera.

CATER          Gloria, mi manca a mamma.

GLORIA         U sacciu, chi ti pari ca a mia no?

CATER          Tu hai n’autra cosa ca t’accumpagna.

GLORIA         Chi?

CATER          A fedi in Diu.

GLORIA         Macari tu ‘a po’ aviri si sulu fussi menu tistarda.

CATER          Ma comu si fa?

GLORIA         Ascuta u to’ cori, e non rimpiangiri chiddu ca non hai, goditi e apprezza inveci chiddu ca c’hai.

CATER          Ma chi è c’avemu? Nenti!

GLORIA         A saluti è nenti?…A vita, c’hai na vita davanti ca è tuttu ‘n puntu interrogativu. Intantu u Signuri ni mannau Angelica e Medoro, ti pari nenti chistu? Avemu cu ni proteggi ‘n casu succidissi qualchi cosa, sempri omini su’, non ti pari?

CATER          Forsi c’hai raggiuni. Sai chi ti dicu? Gudemuni stu Natali, appoi si vidi.

GLORIA         Brava! Accussì mi piaci. Forza, spicciamuni prima ca tornunu. ( metteranno i regali sotto l’albero )

HARIEL         ( si affaccia ) Cucù?…Si timminastu, ora veni u nostru turnu.

CATER          ( felice come una bimba ) Chi puttastu?

HARIEL         Segreto. ( Caterina vuole sbirciare )  No,…non si vadda! Sciò, sciò….

GLORIA         Amuninni, vistemuni a festa. ( via )

CALIEL          ( da fuori ) Si ni eru?

HARIEL         Si, po’ trasiri.

CALIEL          E aiutimi no? ( entra e aiutato da Hariel trascinano un grosso albero di natale con tutti gli addobbi del caso e con tanti pacchetti di regali. )  Ccà, mittemulu ccà.

HARIEL         U sai chi ni jucamu cu stu scherzettu?

CALIEL          L’ultimu coppu, u sacciu. Ma non m’importa, ppì iddi chistu e autru. Si pintùtu?

HARIEL         Ppì nenti. Anzi sugnu filici, strano, ma felici. Vogghiu vidiri chi facci fanu appena u vidunu.

CALIEL          Forza, livamu st’opera d’arte ca facimu. ( gettano via l’altro ) E chista è fatta. Ora ci voli u restu. Tu talia quannu venunu ca jù attaccu.

HARIEL         ( si affaccia dentro la capanna,) Forza, stanu vinennu.( si mette in posizione con Caliel )

CALIEL          Ok, semu pronti. ( Con un movimento delle braccia, entrambi al centro della scena, faranno oscurare il giorno.Si nascondono. Calano le luci e appena entrano le ragazze, l’albero di natale s’illuminerà di colpo.  )

GLORIA         Chi è stu scuru, accussì tardu si fici?

CATER          ( Imbambolata ) Gloria….vadda!

GLORIA         ( Stupita ) Chistu è ‘n miraculu!!! ( si avvicinano all’albero ed esterrefatte lo ammirano ) Ci su macari i luci….com’è possibili?

CALIEL e HARIEL  ( in coro ) SORPRESA!!!!  Buon Natale.

CATER          Comu facistu?

HARIEL         Chistu si, ca è ‘n veru albiru di natali.

GLORIA         Non ci pozzu cridiri….. Ma come cavolo è possibile…..

HARIEL         La provvidenza non ha mai fine.

CALIEL          Bravo Hariel, mi piacisti.

GLORIA         Hariel?

HARIEL         No, …vuleva diri…..

CALIEL          Ciù putemu diri, tantu….oramai i pessimu l’ali.

CATER          Quali ali?

CALIEL          Si Caterina, jù non mi chiamu Medoro, ma Caliel e sugnu….cioè era n’Angilu Custodi.

HARIEL         E jù Hariel e non Angelica.

CATER          Macari tu ‘n Angilu Custodi?

CALIEL          Chiddu ca ti misi ‘o coddu ddà catina ca teni tantu cara.

CATER          ( Tocca la catena. ) E picchì eri?

HARIEL         Siccomu mentri vuatri stavu dummennu, visti a pallina ca furriava, i nummira….. ( Caliel gli fa segno di smettere )….E’ troppu longu u discursu,…. appoi, nautra vota.

                       

LA SCENA S’ILLUMINA

GLORIA         ( sviene )

CATER          Gloria, chi fu?….( Tutti la soccorrono )

HARIEL         Acqua, ci voli acqua….( va e torna con un contenitore d’acqua. Inciampa e bagna Caliel )

CALIEL          Ma com’è ca si sempri tu.

GLORIA         ( si riprende ) U sapeva, mu sinteva ca c’era qualchi cosa di stranu.

                        SI SENTE LA SIRENA DI UNA NAVE

CALIEL e HARIEL ( corrono fuori scena ) Chi fu?

CATER          Mi passi……( va in fondo e guarda l’orizzonte ) ‘NA NAVI…..GLORIA, Gloria, c’e na navi.

GLORIA         ( corre ) Caterina…semu salvi. Si torna a casa….Caliel, Hariel….unni su?….

CATER          Sicuramente passaru avanti pp’avvisarli.

MARINAIO    ( fuori scena ) Signora, non si allontani, può essere pericoloso. Quest’isola non la conosciamo.             VOCIO FUORI SCENA

GLORIA         ( Abbraccia la sorella e piangono insieme )  Scinnemu, scinnemu…..

CATER          E i nostri cosi?

GLORIA         Lassamuli ccà,si ci capita qualche autru sbinturatu, s’i’ ‘ttrova.( via )

CATER          Aspetta…( entra nella capanna)

MADRE         ( entra tenendo in mano una specie di bandiera fatta con il maglioncino di un pigiamino. Si guarda intorno e notando la ragazza si blocca. )

GLORIA         Che il Signore vi benedica, finalmente qualcuno è venuto a prenderci.

MADRE         Di chi è? ( mostrando il pigiama )

GLORIA         Il mio, perché?

MADRE         ( singhiozzando ) Gloria!

GLORIA         Come conoscete il mio nome?

MADRE         Non mi canusci cchiù? Tantu vecchia mi fici?

GLORIA         ( Osservandola meglio ) Mamma?..( Piange buttandosi fra le sue braccia )

CATER          ( Entra in scena con la bambola in mano ) Sugnu pron….. ( si blocca e lascia scivolare la bambola dalle mani )

MADRE         CATERINA….. (le corre incontro e la bacia con foga tenendole il viso fra le mani.Le bacia entrambi )

CATER          ( alla sorella ) Cu è chista?

GLORIA         Nostra matri.

CATER          Mamma?..

MADRE         Si! Finalmente! Le mie due bambine…..chi vi facistu ranni.

GLORIA         Ma comu c’arrivasti ccà?

MADRE         Facitimi assittari. L’emozioni mi sta tagghiannu i iammi.

GLORIA         U papà, macari iddu è ccà?

MADRE         No, gioia mia, u papà e ccù l’angili.

CATER          ‘Ncuntrastu Caliel e Hariel?

MADRE         Cui?

CATER          L’angili custodi…i nostri.

MADRE         Certamente sarà cu iddi. Oramai su 7 anni ca mossi.

GLORIA         Papà…. ( piange ) comu mossi?

MADRE         Di malinconia. Vi circau ppì mari e ppì terra, non si rassegnava all’idea d’avirivi pessu…..e u cori u ‘bbannunau.

CATER          E comu n’attruvastu?

MADRE         Ppì puru casu. Na tempesta,….durau si e no 10 minuti, ma foru sufficienti ppì puttarini fora rotta….e aramminzata n’attruvammu st’isola davanti. I muturi non vosiru pattiri mancu ppì favuri e a radiu s’ammutuliu. Accussi u capitanu pinsau di scinniri a terra che’ scialuppi, ppì circari aiutu, cridennu ca st’isola era abitata.

GLORIA         E tu, ppì quali motivu scinnisti?

MADRE         No’ sacciu, ‘na uci ‘nta testa mi diceva c’hava scinniri. Poi visti u focu e sta bannera e capì tutti cosi.

CATER          Chi?

MADRE         U Signuri vosi tuttu chistu, Iddu ni puttau ccà.

                        SI SENTE LA SIRENA

MARINAIO    ( entra di corsa ) Signora,…signo…re….dobbiamo andare, sulla nave è tutto a posto,possiamo ripartire……

MADRE         Chi vi diceva? ( avviandosi insieme ) E’ o non è ‘n miraculu tuttu chistu.

CALIEL e HARIEL  Entrano in scena vestiti come il primo atto, con grandi ali anche Hariel.

HARIEL         Forza, spicciamuni.( chiamandole ) Gloria, Caterina….A navi sta partennu!

CALIEL          ( nota il loro abbigliamento ) Hariel……

HARIEL         Si?

CALIEL          ( mostra i loro abiti )

HARIEL         ( si guarda le ali grande che possiede ) Chi significa?

V.F.C.            Te le sei guadagnate.

CALIEL          Ma allora?

V.F.C.            Avete rinunciato ad un grande privilegio pur di salvarle, la misericordia dei cieli  è grande. Andate, e continuate a fare il vostro dovere.

HARIEL         Passai di ruolo?

GLORIA         Angelica, Medoro…. ( entrando di corsa )

CATER          Hariel e Caliel si chiamano.

GLORIA         Comu vi chiamati, chiamati…unni siti?…Spicciativi…..Vuliti ristari ccà?

HARIEL         Caliel, non ni vidunu cchiù.

CALIEL          Ma ci sentiranno, nei loro cuori, non ti preoccupari.

CATER          Non ci su,…unni si ni eru?

GLORIA         ( Circondandole le spalle, si avvia ) No, Caterina…. sempri ccà su’,ccù nuatri…finu a fini. ( si gira e fa l’occhiolino ai due. ) Grazie,grazie di tutto! ( escono )

HARIEL e CALIEL le seguiranno mentre una terza figura angelica ( il padre delle ragazze ) entra in scena e compiaciuto ringrazia il Signore, mentre si chiude il sipario.

FINE

IMPIANTO SCENICO

3 Teloni azzurri per fondale e laterali

5 Aiuole con girasoli e verde vario

Pietre e rocce varie

3 Palme

1 Sole

1 Capanna

2 Pali in ferro con ganci per l’amaca

1 base con ruote per l’albero di Natale

MOBILI

1 Tavolo rudimentale

2 Sgabelli

2 Pagliericci

1 Poltrona

FABBISOGNO

1° atto

CARTA GEOGRAFICA……………………………………………….Caliel

MANUALE…………………………………………………………….Ariel

FILO per stendere………………………………………………………In scena

CALENDARIO rudimentale……………………………………………      “

SCATOLA DI FIAMMIFERI…………………………………………..Nella capanna

TORCIA……………………….………………………………………..In scena

FOGLIE LARGHE……………………………………………………..      “

CESTO con vario contenuto…………………………..………………..Nella capanna

MAPPA…………….…………………………………………………...Nel cesto

LIBRO D’ORO…………………………………………………………Sotto il tavolo

PETALI DI FIORI………………………………………………………Caliel in tasca

COLLANA CON CROCEFISSO………………………………………Caliel

TRONCHETTO ( tipo caraffa )………………..……………………….Appeso alla capanna

CESTI DI FRUTTA CON BANANE………………………………… .In scena

2° ATTO

ABITI FEMMINILI per Caliel e Hariel………………………………..Nella capanna

CONTENITORE CON COZZE E COLTELLO……………………….   “          “

COPERTA DI LANA………..…………………………………………   “          “

2 CANNE DA PESCA………………………..………………………..Dietro la capanna

VASSOIO DI CORTECCIA con Piadine e prosciutto…………………Nella capanna

SECCHIO DI LEGNO………………………………………………….In scena

GRANDI GUSCI DI CONCHIGLIE…………………………………...Nel secchio

TRONCHETTO D’ALBERO per brocca di vino……………………… Appeso alla capana

CESTI con frutta…….……………………………………………………In scena

VANGELO……………………………………………………………….Nella capanna

BAMBOLA……………………………………………………………….Nella capanna

PELOUCHES.(o foto )……………………………………………………La madre a sx

4 REGALI avvolti  in foglie….………………………………………….  Fuori scena a sx

ALBERO STRIMINZITO…………………………………………………   “        “

PIGNE,EDERA,BANANE per addobbi………….……………………….    “        “

ALBERO DI NATALE ADDOBBATO…………………………………..    “       “

PACCHI REGALO………………………………………………………..     “       “

RAMO D’ALBERO CON PIGIAMA……………………………………. La madre a sx