L’isola di A.

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L’ISOLA DI A.

L’ISOLA DI A.

Dedicato a Grazia Oggiano

LA PARTENZA

                 SERA - ARCHINA CANTA - E’ APPARENTEMENTE INDIFFERENTE ALLE SUPPLICHE DI ANNA - SUL FONDO ROSA SEGUE CON DISCREZIONE QUANTO STA ACCADENDO - ANNA, VISTA L’INDIFFERENZA DELLA SUA AMICA, GETTA A TERRA UNA SCATOLA DI FIAMMIFERI CHE CUSTODIVA NELLA SUA TASCA, PRENDE LA SUA VALIGIA E SE NE VA - ARCHINA REAGISCE DISPERATA AFFERRANDOLA DURAMENTE PER UN BRACCIO - ANNA CERCA INVANO DI LIBERARSI DI LEI

Archina    Guarda che se lo fai ti strappo tutti i capelli...ti strappo tutti i capelli e pure tutti i denti...guarda non farlo, sai...non sto scherzando...e il vestito te lo scordi...te lo scordi perchè io lo strappo e lo butto a mare...e ti strappo pure i vestiti che c’hai addosso...che se ti vede Arturo ci fai una figuraccia (PIANGE DISPERATA)...ci fai una figuraccia...ti faccio vedere io...

                 ANNA SI COMMUOVE - RACCOGLIE LA SCATOLA DI FIAMMIFERI E LA RIMETTE IN TASCA - VA VERSO L’AMICA CHE SI RIFIUTA DI DARLE RETTA - ANNA SI SOLLEVA LENTAMENTE IL VESTITO FINO A NASCONDERSI IL VOLTO - L’ALTRA SI INCURIOSISCE - PER UN MOMENTO RINASCE IL GIOCO - RIDONO, SCHERZANO, SI RINCORRONO, FINO A QUANDO ANNA NON SI RITROVA TRA I PIEDI LA VALIGIA CHE LA RIPORTA  IMPROVVISAMENTE ALLA REALTA’

Archina    Non guardarla, non ci pensare... guarda le lampare... sembrano stelle cadute nel mare...e il nostro cielo (SI COPRE GLI OCCHI CON UN BRACCIO E CON L’ALTRO INDICA PUNTI NEL CIELO) il Carro...le Pleiadi...Orione...la Lira...il Leone (SI SCOPRE GLI OCCHI) Guarda...una stella cadente, l’hai vista...non importa...vorrei...vorrei...che nevicasse

Anna        Se lo dici ad alta voce non si avvera

Archina    Questa sera si può tutto! Sai che facciamo... scriviamo un diario, dove raccontiamo tutto quello che siamo state...vuoi?...bene, allora vado a prendere un quaderno...tu aspettami,eh...arrivo subito

Rosa         Anna...perchè?

Anna        Lo devo fare...

Rosa         Ma così, all’improvviso

Anna        O lo faccio ora o non lo faccio più...ci sono dei parenti miei che stanno per partire, capisci io devo...

Archina    Eccomi  (ANNA GUARDA L’AMICA E DECIDE DI REGALARLE QUELL’ULTIMA NOTTE - POSA LA VALIGIA)  Da vove cominciamo?

Anna        Cominciamo dall’isola di A.!  Rosa?

Rosa         Beh, per me è lo stesso...tanto io non c’ero

Anna        Era una gioco che facevamo quand’eravamo piccole...lo vuoi vedere?

Archina    Oggi è il 28 settembre 1939...tieni Rosa, scrivilo tu

                 Anna e Archina:

                 Pizzi pizzi trangule

                 ra morte re san trangule

                 san trangule e pipì

                 ra morte du saracino

                 palle roro palle roro

                 chi è cchiù bello iesce foro

                 iesce foro allu ciardino

                 pizza... ro... e tagliulino

                 Vince Archina, ma Anna, prepotente, si lancia sulla sedia del trono dove l’altra la vestirà da regina con una trapunta per gonna, veli e asciugamani, un battipanni per scettro e una corona di mollette per i panni - Chi vince il gioco diventa la regina dell’isola per quel giorno

Archina    Ma toccava a me... ecco sei sempre la solita...tutte le volte la stessa storia (la veste con energia)

Rosa         Cosa devo scrivere?

Anna        Quello che vedi, no?   Anna è di nuovo e come sempre la regina di quest’isola

Archina    Seh, la regina...te la do io la regina

Anna        Ahia, e stai attenta (rivolgendosi a Rosa) Vedi, caro scrivano, cosa succede a dare troppa confidenza ai sudditi...poi và a finire che se ne approfittano...ah, ma è sicuro che un giorno o l’altro le farò scontare tutto

Rosa         Non siate troppo crudele con lei, maestà

Archina    Tu stai zitta

Rosa         Avete proprio ragione, maestà...è proprio maleducata

Anna        Sì, e si dimentica anche le cose...lo scettro

Archina    (finito di vestire la regina, Archina si mette uno straccio per mantello e prende una canna per lancia - Prende il battipanni e comincia a picchiarla) Eccolo lo scettro...tiè

Anna        (Si alza in piedi sulla sedia e l’immagine della regina è più quella di una madonna) Adesso basta!  Io sono la regina Anna, e questa è la mia isola...ora raccontami la storia del prode Arturo e delle sue innamorate...ma bada di raccontarmela bene sai... o ti faccio tagliare quella tua testa di melone

Archina    (si alza di scatto offesa, ma Anna si impone con un gesto dello scettro) Come tu vuoi, mia regina.

                 In un tempo non lontano

                 Sulla splendida isola di procida

                 Nacque Arturo, la stella.

                 La sua giovane madre, subito dopo il parto

                 Morì per un’antica maledizione

                 E al biondo padre, nulla importava di Arturo

                 Cosicchè sull’isola non ci stava mai

                 Ogni tanto tornava, quasi sempre partiva

                 Arturo se ne stava sempre solo, coi suoi libri

                 In riva al mare

                 Arturo era bello come il mare...moro, coi capelli ricci... e aveva un corpo stu...

Anna        Adesso basta!

Archina    Mia regina...ti stavo solo raccontando di Arturo

Anna        No!  Tu mi stai solo scocciando...quando parli di Arturo ti escono fuori le palle degli occhi... piuttosto, dimmi dov’è adesso

Archina    (si guarda intorno) Guarda, sta arrivando!

Anna        Oh madonna...facciamo presto...aiutami a togliere questa roba, che se mi vede così sto fresca

Archina    (prende un rossetto e comincia a imbellettarsi le guance) Sentitela la regina...arrangiati!

Anna        Senti un po', carina...io non capisco perchè ti affanni tanto...non crederai mica che quello guarda a te, che con tutti quei peli sulle gambe mi pari una capra

Archina    Ogni tanto, datti una guardata nelle vetrine di Scotto di Carlo, così ti vedi che razza di neo peloso tieni sul naso...che se io fossi un ragazzo mi faresti proprio scappare

Anna        Hai ragione, sono proprio una scorfana

Archina    Ma dai, non è che fai proprio schifo

Anna        Me lo dici solo perchè sto per piangere

Archina    Ma no, davvero... hai due occhi bellissimi

Anna        Veramente, come i tuoi?

Archina    No!    Ma dai, sto scherzando...sono molto più belli

Anna        Grazie...beh, pure tu non sei poi così male...io, prima, dicevo per dire

Archina    Per dire...cosa?

Anna        Eh... dei peli

Archina    Dei peli...cosa?

Anna        Dei peli sulle gambe

Archina    Dei peli sulle gambe...cosa?

Anna        Che tu hai i peli sulle gambe

Archina    Ecco, sei sempre la solita...se non offendi non sei contenta

Anna        Ma io volevo solo dire...guarda sta arrivando

                 Nel gioco fingono l’arrivo di Arturo e prendono posizioni maliziose per attrarre la sua attenzione - ma tutto si consuma in un passaggio indifferente del ragazzo.

Archina    Il fazzoletto...prepara il fazzoletto...dai ora, fallo cadere (pausa) Brutto antipatico di un moro... è peggio di una monaca di clausura

Anna        (sognante) Ma è così bello...secondo me Arturo non si ferma perchè ci sei tu

Archina    Ah sì, eh...senti un pò...io ho quattro anni più di te

Anna        Tre!

Archina    Bastano...e quindi di ragazzi ne so più io

Anna        Beh, e allora?

Archina    E allora...ai ragazzi piacciono quelle più vecchie...non lo sapevi?

                 Anna si nasconde dietro una cassa e comincia a stropicciarsi la faccia nel tentativo di invecchiare...Archina si rivolge a Rosa che nel frattempo sta scrivendo queste cose sul diario

Archina    (sottovoce e ridacchiando)  Guarda, si stropiccia la faccia per farsi venire le rughe e sembrare più vecchia

Rosa         Ma lui non vi ha mai rivolto la parola?

Archina    Chi, arturo?  Mai!   Se ne stava sempre da solo...noi lo seguivamo dappertutto per spiarlo, per vedere se teneva amici segreti o la fidanzata...niente...girava solo, come un principe, senza dare confidenza a nessuno...le sole volte che l’abbiamo visto sorridere era quando tornava suo padre... allora lo seguiva come un cagnolino felice...e faceva cose  che solo gli eroi sanno fare ( la afferra per i fianchi e la spinge verso il proscenio nascondendosi dietro lei - poi la mette le mani sulle spalle e la spinge a terra in ginocchio e comincia a parlare come se fosse Arturo)  Guarda papà...guarda come raccolgo i fichi d’india...cinque, sei, SETTE... Guarda papà, in equilibrio...

                 Alle sue spalle esce Anna, accavallando le sue battute a quelle di Archina - Anche lei parla come se fosse Arturo - Arriverà fino alle compagne come se saltasse da uno scoglio ad un altro, poi metterà un piede sulle spalle di Rosa e l’altro sulle spalle di Archina come se fosse arrivata in cima ad uno scoglio alto

Anna        Papà, guardami, sto arrivando...ancora un passo e arrivo in cima...guarda papà... ancora un passo, ecco uno qui, guarda , sono arrivato .....papà, papà  ....papà (deluso,sfuma sul richiamo )

                 Anna, delusa, scende dalle spalle di Archina e và a sedersi sul fondo

Rosa         Se ci fossi stata io...

Archina    Tutte le volte che Anna vedeva queste cose, le scappava da piangere, e voleva tirare sassi in testa al padre, ma quello, secondo me, non si accorgeva nè di Arturo, nè dei sassi nè di niente proprio...poi come sempre, dopo due o tre giorni, ripartiva chissà per dove, e allora ricominciavamo a fare la vita di sempre.

Anna        Lui a scuola non ci veniva mai, e noi con la scusa che a scuola non c’era il gabinetto, uscivamo dicendo che dovevamo fare la pipì e non ci facevamo più vedere.  Pensavamo che vista la sua antipatia per la scuola, se noi facevamo lo stesso, lui ci poteva volere bene e magari fidanzarsi con tutt’e due. non lo lasciavamo in pace un minuto, stavamo sempre dove stava lui, nascoste s’intende; qualche volta ci ha scoperte e si è pure arrabbiato . Ehi aspettami

QUADRO DELLA CAPANNA

                 Archina esce di corsa fuori scena  - Anna la segue - Rosa comincia a sentirsi esclusa da quelle memorie e una volta rimasta sola, strappa la pagina del diario che aveva appena scritto - Diventa notte - Anna e Archina rientrano da un’altra parte con una lampada in mano - si dirigono verso il baule , che rovesceranno infilandocisi dentro.

Archina    (mentre Anna si infila dentro di prepotenza)  Questa volta toccava a me...forza esci! (sbuccia un arancio che dà ad Anna e si mangia una mela)

Anna        Archina... tu hai mai baciato qualcuno?

Archina    Beh, sì...,...la mamma, il papà, e poi...

Anna        Io non ho avuto mai un bacio in tutta la mia vita!

Archina    Com’è possibile?

Anna        Mamma non me ne ha mai dati, lo sai che non mi può vedere. Papà non l’ho mai conosciuto, lui se n’è partito prima che nascessi, e mamma, da quando lui è andato via dice sempre che tutte le persone del mondo fanno schifo, eccetto il papa e don Michele Di Giacomo a cui lei gli bacia sempre le mani; lei mi ha sempre odiata perchè tutti quanti dicono che io somiglio molto a papà...mi fa arrabbiare perchè non capisce niente...papà è partito solo perchè ci vuole bene e sta lavorando per tornare ricco, per farci fare la vita dei signori, e se non ha mai scritto è perchè sta lavorando assai, e questa è la prova. Se ci stava mio papà sull’isola, allora sì che di baci ne avrei avuti tanti. Però, ogni tanto, mi viene pure la nostalgia di mamma; una volta la guardavo dormire, e mi venne un affetto quasi selvaggio, la voglia che mi accarezzava e mi baciava come fanno tutte le madri coi figli. L’unico bacio era stato quello che una notte, in sogno, io avevo dato allo specchio che lei usa quando si pettina. Ho sempre provato invidia per tutto, pure per le mani di don Michele.

                 Ogni volta che esco, mi pare che tutti in terra non fanno che baciarsi, i vecchi , i pescatori le donne...tutti insomma...e l’unica scema che non ha mai dato un bacio sono io...allora io mi figuro nella mente una mamma che bacia sua figlia...la figlia sono io...e la mamma...se tu

Archina    Io...mamma a te

Anna        Ma solo per gioco

Archina    Ah...perchè io non ti bacerei mai

Anna        E perchè?

Archina    Perchè sei brutta, antipatica,e poi... e poi... (si avvicina, sta per darle un bacio ma la luce si spegne improvvisamente - Anna ha paura e Archina dispettosa non risoponde ed emette suoni paurosi)

Anna        Archina...Archina rispondi...lo so che sei lì...Archina smettila...guarda che appena ritorna la luce ti gonfio la faccia di schiaffi...se proprio una scema ...smettila

Archina    (accende un fiammifero e dà la scatola a Anna) Tieni...ogni volta che ne accenderai uno potrai esprimere un desiderio

Anna        Qualunque desiderio?

Archina    Qualunque desiderio!

Anna        ( accendendo un fiammifero)  Voglio un bacio! ( ne accende un altro)  Voglio un altro bacio ( accende diversi fiammiferi in diversi punti dello spazio e il desiderio è sempre quello - Poi, in proscenio accende più fiammiferi insieme , nascondendo la scatola con l’ultimo fiammifero)

Archina    Erano gli ultimi!

Anna        Non fa niente...perchè tanto noi non ci lasceremo mai, giuralo

Archina    (con un piccolo rito) lo giuro!

Anna        (Anna fà ruotare Archina al centro della scena e le corre intorno mentre sale la musica E magari un giorno ce ne andiamo anche da quest’isola...e giriamo il mondo insieme...e andremo in tutti quei posti che abbiamo visto sui libri di Vittorio: l’America, il Castello dei Crociati, la sfinge d’Egitto, i fachiri indiani e i tappeti volanti, e per prima cosa la neve. e poi sederci su una di quelle sedie con cui si scivola giù, e andare , andare senza fermarci mai per almeno mille chilometri

Archina    (raccoglie un sasso e lo lancia lontano) Io invece vorrei... ( ogni sasso un desiderio - li lanciano entrambe)      

Anna        (raccoglie da terra un fiore rosso lasciato da Rosa durante il monologo dei baci- lo fà scorrere lungo il vestito bianco di Archina)   Me lo regalerai il tuo vestitino, vero?   Così tutti quanti vedranno una macchiolina rossa che scende dalle montagne più alte del mondo, ma solo tu saprai che quella macchiolina rossa sono io.

Archina    Rosa, hai scritto tutto?  (Si volta verso Rosa e si accorge che nel frattempo si è vestita da regina in modo disastroso)   Rosa, ma cosa stai facendo?

Rosa         Non lo vedi?

Archina    Lo vedo sì, ma non puoi!

Rosa         E invece sì che posso!  ho lo scettro, vedi? quindi ho il potere, e dico che io sono la regina Rosa, che questa è la mia isola e che posso...

Archina    Tu non puoi proprio niente!  Il tuo nome non comincia per A., e poi tu non sei di qui

Rosa         Non è vero !  Io ho superato tutte le prove ...quindi ora comando io, e io comando che non mi si lasci in disparte come avete fatto finora

Anna        Ma quando sono successe queste cose, tu non eri ancora arrivata sull’isola...noi eravamo ancora quasi piccole

Rosa         In tutti questi anni, non mi sono mai sentita sola come stasera

Archina    (prendendola un po' in giro)  Va bene, va bene, non piangere però... adesso raccontiamo pure di te...mi viene ancora da ridere quando penso a quel giorno...eri rossa come la poltrona di Percoca.

Rosa         Non è vero, è che facevo fatica, ecco...con tutto quello che mi ero portata, mi sentivo...mi sentivo...(esce di scena)

 DELL’ARRIVO DI ROSA

                 Anna e Archina si sono sedute vicino al molo - entra Rosa con una grossa valigia che la impaccia parecchio - ha in mano una lettera e una borsetta - muove un po' di passi sotto lo sguardo divertito delle altre due, quindi, dopo vari tentennamenti decide di rivolgergli la parola

Rosa         Per piacere...io sto cercando mia zia...Antonia Di Liello...la conoscete (Archina, ingelosita dalla curiosità di Anna le fà cenno di non rispondere)  No, eh...Ah guardate , tengo la sua fotogrefia...è una donna bassa, magra...

Anna        (guarda la fotografia)   ‘a secca...Ntonia la secca...è zia tua

Rosa         Sì...e sapete dove sta?

Archina    (senza neppure girarsi)  Sì, sta là

Rosa         Là dove?

Archina    (in modo antipatico)  la, a Terra Murata...ma tu non ci sei stata mai a Procida?

Rosa         No, però...

Anna        (molto interessata)  E da dove vieni?

Rosa         Da Napoli

Anna        (si rivolge eccitatissima verso Archina)   Viene da Napoli

Archina    (facendole il verso)  E chi se ne frega

                 Visto che non le prestano attenzione, Rosa decide di incuriosirle con il contenuto della sua borsetta - si gira, fà finta di inciampare e rovescia per terra collanine, orecchini, spille e braccialetti - a quella vista gli occhi di Anna si accendono - si alza, lasciando sola Archina e và ad aiutare Rosa - approfitta di un momento di distrazione di Rosa e si infila nella tasca una collana di perle

Anna        Ma sono tutti veri?

Rosa         ( contenta di essere riuscita nel suo scopo)  No!

Anna        E Napoli com’è?

Rosa         Come com’è? 

Anna        Com’è...è bella, brutta...com’è?

Rosa         Beh, è bella...ci stanno tante cose!

Anna        Lo sai...pure noi un giorno...

Archina    (molto arrabbiata)  Io devo andare, vieni?

Anna        (Dà un’occhiata ai gioielli)  No, io mi fermo ancora un pochino  ( Archina la guarda malissimo e se ne và senza salutare)

Anna        Ti satvo dicendo che pure noi un giorno prenderemo il piroscafo e viaggeremo insieme

Rosa         Per fare che?

Anna        Come per fare che?  Per visitare le meraviglie del mondo,no?  questo è logico

Rosa         Ma pure a Napoli ci stanno tante belle cose senza che te ne devi andare così lontano

Anna        Sì, ma noi vogliamo vedere il Castello dei Crociati, dove tanto tempo fa ci stavano fino a diecimila cavalieri

Rosa         Anche a Napoli ci sta un castello gigantesco, e lo chiamano Castello dell’Uovo, perchè è tutto chiuso senza niente per uscire, come un uovo...e sai che là dentro ci stavano i re delle due sicilie: i Barboni

Anna        Sì, però ci stanno pure cose più belle...per esempio in Egitto c’è una sfinge grandissima dove, per andarla a vedere, ci arrivano migliaia di carovane da tutto il mondo.

Rosa         Sì, beh...ma a Napoli c’è la chiesa di Santa Lucia, dove fu esistita una vergine alta quanto una gigantessa. Qualcuno le mostrò un crocefisso e la vergine fece cadere le lacrime dagli occhi...in tanti dissero che era un prodigio, pure gli americani, e pure un duca...perchè ridi?

Anna        Niente, niente...ma noi vogliamo andare in India, a vedere i fachiri che dormono sui letti di chiodi, e i tappeti volanti, e questi a Napoli non ci stanno di sicuro, te lo dico io

Rosa         Non lo so...Però in piazza San Ferdinando, abita un vecchio che possedeva la capacità di mangiare il fuoco...andava in giro per i caffè mangiando manciate di fuoco...e intanto i suoi nipotini giravano col piattino...e così il vecchio faceva campare la famiglia...ma si può sapere perchè ridi?

Anna        E’ che quando parli diventi tutta rossa...come ti chiami?

Rosa         Rosamaria, ma tu mi puoi pure chiamare Rosa

Anna        Io sono Anna e sono...(si guarda intorno, poi sottovoce)   e sono la regina di quest’isola...ora però devo andare ,perchè io e la mia amica Archina dobbiamo andare da Arturo...guarda, tua zia sta là, vicino alla Locanda Lucia, sali da quella parte e poi chiedi

Rosa         Ci vediamo dopo?

Anna        Và bene

                 Una volta uscita Rosa, Anna comincia a pavoneggiarsi con la collana rubata, quando all’improvviso entra Archina che non si era mai mossa dai paraggi e che aveva spiato tutto il loro incontro

Archina    Potevi pure fare a meno di dire tutte quelle cose

Anna        (tentando maldestramente di nascondere la collana in un mucchio di noci)  Quali cose?

Archina    Eh...tutte quelle che mi immagino che gli hai detto

Anna        Ma guarda che io non le ho detto proprio niente

Archina    Sì, Sì..e come si chiama?

Anna        Rosa

Archina    Già il nome non mi piace...comunque non penserai mica di farla venire a giocare con noi eh?

Anna        E’ simpatica

Archina    Come una polpetta...e magari la facciamo fidanzare pure con Arturo

Anna        Quello mai

Archina    Almeno quello...comunque se proprio ci tieni, dovrà superare delle prove

Anna        Sono d’accordo, quali?

Archina    Pozzo Vecchio...e Ponte del Diavolo

                

Anna        Ma Archina, sono difficili

Archina    O così, o niente

                 In quel momento entra Rosa affannata - incrocia lo sguardo ostile di Archina e si irrigidisce

Anna        Rosa, tu vuoi diventare nostra amica

Rosa         Mi piacer..

Archina    Comunque dovrai superare delle prove

Rose         Non mi importa Ne ho superate tante, io

Anna        Ma queste sono difficili

Rosa         Non mi importa lo stesso

Archina    Guarda che se non le superi, non potrai più rivolgerci la parola, hai capito?

Rosa         Per me va bene, quando cominciamo?

Anna        Subito

LE GRANDI PROVE

Archina    (mentre le benda gli occhi) Ora te ne dovrai stare tutta sola nel cimitero di Pozzo vecchio e lì dovrai dire tutti i motivi che sei venuta a stare su quest’isola...ma bada di dire la verità, altrimenti le anime ti puniranno...ah mi sono scordata di dirti che in questo cimitero è sepolto Romeo l’Amalfitano, e lui...le donne...le odiava

                 Archina e Anna escono di scena per rientrarvi con teli bianchi e candele - le luci di abbassano così da traformare la scena in un cimitero - Archina si mette addosso la trapunta trasformandosi in una figura mostruosa che muove lentamente verso Rosa.

Rosa         Mi chiamo Rosa (le altra le fanno l’eco)  e sono venuta qui perchè a casa non ci potevo più stare...papà è morto, e mamma tiene altri tre figli più piccoli di me e non sa più cosa dargli da mangiare...per questo sono venuta a stare con zia Antonia...e mi sento già felice perchè ho incontrato Archina e Anna e presto sarò la loro amica (a queste parole Archina le dà uno spintone che la fa cadere a terra - Rosa è spaventata a morte e comincia a pregare sempre più forte, mentre Archina torna fuori scena)

                 Eterno ripèoso dona a loro Signore, splenda per essi la luce perpetua, riposino in pace, amen (la ripete fintanto che non vede il fantasma uscire - poi va a vedere se davvero non c’è più mentre Anna con un lungo velo bianco la afferra alle spalle - urla e fugge a nascondersi vicino al baule - Anna e Archina le vanno vicino)

Archina    Oh, ma sei scema...vuoi svegliare tutti i morti?

Rosa         No, è che ho visto un gatto...

Anna        Rosa (le tocca la testa per tranquillizzarla, ma al tocco Rosa improvvisamente ricomincia ad urlare spaventando anche le altre)  Non ti preoccupare ora, ci siamo noi

Archina    Non ti preoccupare Rosa, che c’è Anna...avanti, forza che ti aspetta l’altra prova  (spostano il baule in proscenio e distendono la scala sul coperchio facendola avanzare nel vuoto - Archina regge la scala dall’altra parte)   Lo vedi lo strapiombo lì sotto...adesso capirai perchè lo chiamano Ponte del Diavolo ( lancia una piuma giù dal palco)  Tu dovrai camminare fino alla punta della scala...se non te la senti puoi anche rinunciare subito

Anna        Rosa, stai attenta, è pericoloso

                 Rosa, per tutta risposta, si toglie le scarpe e sale sulla scala - all’inizio è terrorizzata perchè Archina fa finta di avere dei cedimenti - poi piano piano si lascia trasportare dall’emozione e comincia a muovere le braccia come in volo - Archina  e Anna, al termine della prova, devono consegnare a Rosa una collana, che è il segno del loro gruppo, ma Archina, irritata dalla partecipazione di Anna se ne va senza dare spiegazioni

Anna        Brava Rosa...ce l’hai fatta...Tieni, ora fai parte dell’isola pure tu

Rosa         Ma perchè Archina se n’è andata così?

Anna        Non sò, domani glielo chiedo...senti Rosa...io...ti devo dire una cosa ( va verso il mucchio di noci e tira fuori la collana che le aveva rubato )

Rosa         L’avevo cercata tanto...tienila, te la regalo

Anna        Davvero?

Rosa         Sì.  Senti Anna...perchè non mi racconti di Arturo?

Anna        (sospettosa)  E perchè lo vuoi sapere?

Rosa         Beh, se non me lo vuoi raccontare è lo stesso...però se è un segreto dovresti dirmelo, perchè se non lo dici a qualcuno, che segreto è?!

Anna        Hai ragione!  mi stai proprio simpatica...allora...Arturo è un ragazzino che vive sull’isola, io e Archina ci siamo subito innamorate di lui perchè è bello , ma soprattutto perchè (la luce sfuma,così la voce - quando si riaccenderanno le luci si vedrà Rosa che dorme e Anna che ancora racconta di Arturo)...per questo noi speriamo che prima o poi lui si innamori di noi. Rosa...Rosa ( Anna copre Rosa con uno scialle, poi incomincia a cantare una canzone - da fuori Archina si inserisce sul suo canto)

QUADRO DELLA BARCA

Anna        Guarda quegli uccelli...chissà qual’è la legge che li spinge a partire

Archina    Forse è la stessa che costringe gli altri a restare...io, con Rosa, mi comportavo così perchè avevo paura di perderti...proprio come ora

Anna        Io non sono più sicura di sapere cosa voglio

Archina    Se ti fa piacere ci sono ancora tante cose da raccontare...dobbiamo finire il nostro diario...la barca, te la ricordi la barca

Anna        Sì, certo...la barca... Rosa fai presto, se no non lo troviamo più

                 Anna mette al centro della scena un ceppo di legno su cui adagia la scala in equilibrio - Rosa nel frattempo ha acceso due lanterne a petrolio, una per sè e l’altra, attaccata ad un bastone per Anna - Si metteranno ai due capi della scala - Rosa seduta in punta e Anna che da dietro rema dando alla scala il movimento della barca - Archina è rimasta fuori scena

Anna        Rosa, tu ce l’hai il fidanzato a Napoli?

Rosa         No!

Anna        L’hai mai avuto

Rosa         No!

Anna        E se ne trovassi uno, lo divideresti con la tua amica?

Rosa         No!

Anna        Ecco, la stessa cosa che pensavo pure io...ma come faccio ora?

Rosa         A fare che?

Anna        A dirlo ad Archina...è da quando eravamo piccole che abbiamo deciso di sposare Arturo insieme...ma ora questa cosa non mi piace più tanto, anche perchè credo di essere io quella che gli piace, perchè un giorno ho guardato fuori dalla finestra e c’era lui che si era fermato a guardarmi. Credo di piacergli, anzi credo di essere l’unica, perchè quando tu guardi una persona è logico che guardi solo lei; non ti possono piacere tante persone. Una notte l’ho pure sognato, e nel sogno mi diceva che mi amava e che saremmo stati fidanzati per tutta la vita. Senti, adesso ti dico cosa devi fare quando ti capita un fidanzato, così lo sai e non ci pensi più. La prima cosa da fare è trovare un fidanzato, poi quando l’hai trovato dovete fare il giuramento, dovete prima corre in cima a una collina e quando siete arrivati in cima dovete stringervi la mano più forte che potete, gridando ad occhi chiusi il vostro nome...in questo modo ci si promette amore...bisogna stare molto attenti però a non rompere il giuramento...nessuno dei due deve tornare sulla collina con un’altra persona se non con la ...Rosa, che cos’hai?

Rosa         Non mi sento molto bene...è il mare...mi viene da rimettere!

Anna        Ti riporto subito indietro

Rosa         No,aspetta...e Arturo?

Anna        Anche se per oggi non lo vedo non importa...tanto ormai è tutto chiaro no...lui mi ha guardata, è entrato nei miei sogni...ma tu non dirlo ad Archina, semmai glielo dirò io dopo che che mi sarò sposata

Rosa         Va bene, però fa presto ti prego

Anna        Eh, quanta fretta...ancora non ci siamo neppure presentati

 

Rosa         Ma che hai capito...fai presto che sto male

Anna        Scusa, è che quando parlo di Arturo non capisco più niente...l’unica cosa che mi dispiace è che quando ci sposeremo non ci sarà mio padre...ecco siamo quasi arrivate...avanti scendi...piano...attenta a dove metti i piedi...come ti senti ora?

Rosa         Una schifezza!

Anna        Ieri sera al cimitero te la sei proprio fatta sotto, eh?

Rosa         Non è vero, mica mi prendo paura di queste cose, io; sarebbe da vergognarsi per me...pure se viene il fulmine o la gente di malavita io non mi metto paura mai. L’unico spavento per me è quello di stare sola. Ma mica per qualche ragione! è proprio quel fatto di stare sola, senza nessuno vicino. E poi, a questo mondo, perchè dovrebbero esserci tante persone, se non per riunirsi insieme...però ci sono delle volte che pure che tutti stanno vicino a te, tu ti senti tanto sola lo stesso; a me è capitato quando successe la disgrazia a mio papà e a mio fratello.

Anna        Quale disgrazia?

Rosa         Eh, quella famosa disgrazia del carico della pozzolana. Se n’è parlato fino a Roma...ci restarono quattro persone...e quante belle esequie per loro; era venuta pure la banda e l’autorità...tutto pagato dal comune: I cavalli, la corona e tutto quanto. Mio padre era andato sul lavoro, e pensare che di solito scioperava sempre, ma in quel momento si era sentito la volontà, e in quel momento era andato a lavorare allo scarico della pozzolana. E mio fratello gli ha portato il mangiare. Avevamo fatto la pasta in bianco, che a mio fratello gli piaceva più di tutto; era tutto strano, non gli piaceva il sugo. E mia madre gli disse : “ prima và, e la porti a tuo padre, poi torni a mangiare con noi altri. Lui è andato col piatto di pasta nel tovagliolo e noi non li abbiamo più visti

                 Mentre ascolta il racconto di Rosa,Anna sta cercando di ricomporre i pezzi di una fotografia che tiene sempre con sè

Anna        E’ una storia molto triste!

Rosa         Eh, i guai sono guai...la morte non guarda in faccia nessuno...siamo tutti di passaggio su questa terra!    Chi è?  (indica la foto di Anna)

Anna       E’ mio padre! E’ tuttà strappata perchè mia madre lo odia!

Rosa         E’ bello!

Anna        E’ molto bello! Io non l’ho mai visto davvero perchè lui stà in America a lavorare.    L’unica cosa sua che ho, è questa fotografia.  Secondo me, mamma l’ha strappata perchè è invidiosa, perchè lei non è bella come papà.   Quando sarò più grande, magari quando sarò sposata con Arturo, andrò in America e chiederò :dov’è Giuseppe Di Costanzo,e tutti gli  americani sapranno chi è ,e mi porteranno da lui, allora si che sarà bello .

                 Questa è mia figlia Anna

                 guardate un po’ quant’è cresciuta

                 è proprio una signorina...proprio una bella signorina

                 (Lunga pausa)     Però, almeno una lettera me la poteva pure scrivere

                

Rosa         Mai una lettera?

Anna        Mai.        Come ti senti ora?

Rosa         Un po’ meglio.

Anna        Se vuoi sentirti bene, io un rimedio ce l’ho...Allora io ti metto una mano sulla pancia e tu mi devi dare un bacio , così il male che ti senti passa tutto a me .(si fa baciare da Rosa  - entra Archina molto arrabbiata )  Archina...che cos’hai ?

LA GELOSIA

Archina    Mandala via!

Anna        Rosa, per favore, lasciaci sole

Rosa         Che succede, perchè me ne devo andare?

Anna        Ti prego, Rosa...

Archina    Mandala via!

Anna        Rosa, vai via! Ci vediamo domani

Rosa         Non ci penso nemmeno, se ce l’ha con me voglio sentire

Archina    Vattene!

Rosa         E da quando sono arrivata che mi tratti male

Anna        Non ce l’ha con te

Archina    O se ne và o ti picchio

Anna        Che colpa ne ho io se non se ne vuole andare

Rosa         Lasciala stare, ho capito tutto...prenditela con me e lascia stare Anna che è più piccola

Anna        Oh...io non sono piccola

Archina    Oltre che antipatica sei pure sorda,eh...la tua amica ti sta chiedendo di andartene, vuoi darle retta sì o no

Rosa         Sei gelosa!

Archina    No, voglio solo che tu te ne vada...al diavolo

Rosa         Lei non ti ha tradito

Archina    Non ne posso più, mandala a casa

Rosa         E’ colpa mia

Anna        Smettila! Tra noi ci sono cose che tu non puoi sapere

Rosa         (dopo questa battuta Rosa si rattista di colpo)  Certo, certo...scusate tanto (esce)

Anna        Sei contenta adesso

Archina    No! Voglio che te ne vai pure tu

Anna        Ma si può sapere cos’hai?

Archina    Sei una stupida, ecco cosa sei...tu pensi solo a quello che piace a te

Anna        Non riesco a capire, davvero

Archina    E’ naturale, non capisci mai niente tu. Da quando è arrivata quella lì, non fai altro che stare con lei...fai sempre come se io non esistessi.

Anna        Sei Gelosa

Archina    No!   E allora?

Anna        Ma io non ho fatto niente di male, te lo giuro...tu sei la sola amica vera che ho...comunque mi perdoni?

Archina    No!

Anna        E dai

Archina    No!

Anna        E se te lo chiedo in ginocchio?

Archina    No!

Anna        (Prende la scala da terra)  Allora vado e mi butto giù da Ponte del Diavolo!

Archina    Non m’importa!

Anna        Guarda che quando sarò morta mi rimpiangerai

Archina    Nemmeno per sogno

Anna        Allora vado a buttarmi,eh?

Archina    Vai, vai...e pure di corsa  (Archina si mette in equilibrio sul ceppo e mima il volo pieno di un gabbiano)

Anna        (posa la scala)  Con calma! Visto che sarò io a morire, se permetti ci vado come decido io (spinge via Archina dal ceppo e cerca di imitarla - il suo volo sembra quello di un uccellino che ha appena cominciato a muovere le ali)   Come si fa?

Archina    Arrangiati (Anna si avvicina e le da un bacio) Non basta...non basta...non basta ce ne vuole ancora uno...ancora uno...ancora...promettimi di non fare mai piu' cosi'

Anna        Prometto! pero' tu invece non dovresti fare piu' cosi' con Rosa ,lei e' sola

Archina    Ecco,stai gia' ricominciando. Anch'io sono sola,e poi lei e' un'intrusa.

Anna        Non e' vero che tu sei sola! Tu hai me! E poi non vedo cosa co sia di male ad essere amiche in tre.Ci sono tante cose che non abbiamo mai potuto fare perche'siamo sempre state da sole

Archina    Ah si? E cosa per esempio?

Anna        Eh...Beh,in questo momento non mi viene in mente niente.

Archina    E' sicuro!Noi siamo sempre state sole perche' non abbiamo bisogno di nessuno,e che non c'erano forse altre ragazze sull'isola? Se volervamo altre amiche ne trovavamo di sicuro!

Anna        Questo e' vero! Ma quando tu cammini su una spiag­gia e raccogli una conchiglia senza badare alle altre centomila,perche' lo fai? Lo fai perche' ti piace proprio quella e non t'importa che sia piu' brutta o piu' bella delle altre,tu la prendi e la tieni per sempre con te!

Archina    Ma io non ho scelto proprio niente! Sei stata tu a fare tutto. A me Rosa non fa ne' caldo ne' freddo.

Anna        Pero' da quando e' arrivata, non le hai mai rivolto la parola. Io non dico che tu devi per forza volerle bene ma almeno potresti conoscerla.

Archina    Nessuno puo' conoscere un altro se non gli vuole bene.

Anna        Però se uno non c'ha la capa tosta come la tua ci puo' pure provare!

Archina    E io non ce la faccio!

Anna        E dai, ascolta questo ragionamento...Tu vuoi bene a me,giusto ! E io voglio bene a te. E se vero che tu mi vuoi bene allora e' vero che tu devi volere bene a tutto quello che io voglio bene come io voglio bene a tutto quello che vuoi bene tu! Logico no?

Archina    Senti,e se io ci provo tu cosa mi dai in cambio?

Anna        Ti va bene la promessa che non ti lascero' mai sola,neppure se dovessi morire?

Archina    Ma dai che promessa...e poi quella lì, dopo tutto quello che le ho detto non si fara' neanche vedere più!

Anna        Figurati...comunque vedrai che non serviranno neppure le scuse, la invitiamo alla festa e tutto si aggiusterà da solo...vedrai

QUADRO DELLA FESTA

                 Anna corre a prendere Rosa e la spinege verso Archina, ma lei si rifiuta - si ripete la stessa cosa con Archina - allora Anna si arrabbia e urla ad entrambe

Anna        Adesso basta!  mi avete proprio stufato...e io vi odio a tutt’e due

Archina    (a Rosa)  Ecco hai visto cosa hai combinato?

Rosa         Ah, io? tu piuttosto

                 Cominciano a litigare ad altissima voce - Anna si accorge che sembrano due galline e allora le schernisce col verso e col passo della gallina - Rosa e Archina ridono prima di lei e poi di sè stesse - sale la musica di una tamurriata e inizia la festa - Rosa e Archina faranno pace ballando - entrano fiori e fili di lucine che saranno poi messi addosso a Rosa che nel frattempo sta ballando sul baule, facendola sembrare una madonna - lentamente la luce scende per poi riaccendersi su una situazione di noia - Rosa seduta sul baule, Archina sdraiata a terra e Anna Seduta poco distante

 

Anna        Il vento...si sta alzando il vento...

Archina    Pronti a salpare...caricate tutte le vostre cose...mollare gli ormeggi...issare le vele,il vento e' buono

                 Archina prende un bastone che userà come timone, mentre Anna passerà a Rosa un altro bastone con attaccata una vela e prenderà per sè un terzo bastone con attaccata una lampada a petrolio che fungerà da polena

Rosa         Capitano,la rotta.

Archina    Viriamo a tribordo,destinazione l'Egitto...Forza con quella randa,dobbiamo sfruttare questo vento.

Rosa         Capitano,su questa nave il mare non mi fa male

Archina    Per forza,E un'isola! I gabbiani ci hanno gia' lasciato,siamo in mare aperto. Marinaio,E' gia' un minuto che siamo in viaggio,ormai dovremmo essere vicino alla meta...dimmi cosa vedi.

Anna        Signore,vedo una specie di grande leone...signore,e' la Sfinge...E' grandissima...e intorno e' tutto bianco,deve aver nevicato

Archina    Bene, questa l'abbiamo vista,invertiamo la rotta,andiamo in Siria.

Anna        Capitano! Durera' molto questo viaggio?

Archina    Perche' me lo chiedi?

Anna        Per amore

Archina    Di quale amore vai parlando?

Anna        Di quello che vorrei fidanzare e che ora non e' qui

Archina    Lo sapevo che non bisogna mai imbarcarsi con le femmine...tutte uguali,appena partite gia' non vedete l'ora di tornare

Anna        Mi manca tanto,signore...E' una vergogna?

Archina    Non ti preoccupare,succede a tutti...

Anna        (indicando il pubblico) Guardate...tutti quei puntini luminosi nel mare

Archina    Quello e' il mare in amore...ognuno di quei punti­ni cerca di fare un po' di luce per trovare il suo innamorato.

Rosa         E ce la faranno

Archina    Prima o poi ce la fanno tutti

Anna        Capitano,se devo dire la verita',io non so se ce la faro',perche quando lo vedo mi tremano le gambe,mi sudano le mani e mi pare che divento di tutti i colori,non posso piu' parlare e non riesco piu' a camminare,mentre la pancia si stringe e il cuore batte,capitano,batte forte e dentro...

Rosa         (Urlando) La tempesta...Capitano, cosa facciamo?

                             .la tempesta...capitano,che facciamo?

Archina    Le andiamo incontro come possiamo...forza e corag­gio,fuggire non serve...reggetevi forte e pregate che tutto vada bene...ce la faremo...ce la faremo,ammainare le vele

Rosa         Sembra che si stia scassando tutto

Archina    La nave regge pure tempeste peggiori...ma ora basta vento...(Archina interrompe di colpo il gioco della tempesta)  ho detto basta vento,dobbiamo continuare il nostro viaggio. Rotta per l'America (Anna smette di giocare) ...Marinaio vai subito al tuo posto.

Anna        Adesso non ho voglia di andare in America!

Rosa         Ma come,li c'e' tuo padre

Anna        Proprio per questo non so se ci voglio andare

Archina    Perche'?

Anna        Ho paura di andare a scoprire che mamma aveva ragione. Altrimenti perche' non ha mai scritto una lettera?

Archina    Non so...Pero' se fosse mio padre io lo vorrei vedere lo stesso,comunque,se non vuoi che ci andiamo adesso,cosi',puoi andare quando partira' qualche tuo parente.

Anna        Faro' cosi',pero' adesso non ho voglia di pensarci

VEFIO E CASA DEI GUAGLIONI

Rosa         Ehi,ma quello non e' Arturo?

Anna        Si e' lui

Archina    Guarda un po' chi sta scendendo dal traghetto!

Rosa         Quello e' il padre?

Anna        E quell'altra chi cavolo e'?

Archina    Boh...Vuoi vedere che il biondo si e' sposato?

Anna        Figurati,sembra sua figlia!

Archina    Si,ma guarda come gli sta appiccicata

Anna        Quanti anni potra' avere?

Archina    Mah...Si e no quindici-sedici anni

Anna        La mia eta'?

Rosa         E' carina

Archina    Che stai dicendo? Con quei vestiti e con quello scialle sembra un corvo

Anna        Guarda che tacchi e guarda come cammina

Archina    Beh,andiamocene va',tanto stanno salendo sulla carrozza...poi scopriremo chi e'

Anna        Ma se sono andati via insieme,vuol dire che stanno andando alla casa dei guaglioni

Archina    Oh Gesu'! E adesso che succedera'? Presto andiamo a vedere prima che succeda qualcosa

Rosa         Ma cosa deve succedere?

Anna        Sono trecento anni che una donna non mette piede in quella casa,l'ultima fu la madre di Arturo,e c'e' rimasta solo per il tempo di partorire,poi e' morta.

Archina    Ti ricordi al cimitero di quando ti ho detto di Romeo l'amalfitano? Beh,lui era il proprietario della casa dei guaglioni,e la casa si chiama cosi' proprio perche' lui odiava le donne e nessuno mai ha saputo il perche'

Rosa         Pensi che morira' pure lei?

                 Escono per riprendere la scala - a turno, due reggeranno la scala rivolta verso la sala, mentre la terza salirà per spiare la casa di Arturo

Archina    Non e' qui e' piu' in la'

Anna        E' accesa solo la luce della cucina...pero' sono gia' arrivati...ecco vedo Arturo,si e' seduto vicino alla fine­stra...madonna quant'e' bello...

Archina    Finiscila scema...cosa stanno facendo?

Anna        Eccoli,ci sono pure loro...si e' tolta lo scialle ,ha i capelli tutti raccolti...ora Vilelm sta ridendo,non capisco la guarda e ride.

Archina    Poverina...dai scendi,fammi vedere pure a me...oh mamma,adesso si e' alzato,l'ha presa per un braccio...adesso la uccidera'...no le sta strappando tutti i fermagli e i pettini...

Anna        E Arturo che fa,perche' non la difende?

Archina    Sta guardando da un'altra parte

Rosa         Si vede che non gli piacciono gli omicidi

Archina    E state zitte un minuto...la tiene ferma per la gonna,ha in mano ancora la borsetta...

Anna        Fai salire pure Rosa

Archina    Siete proprio noiose...Ecco avanti sali. Allora che succede?

Rosa         L'ha lasciata andare...le ha strappato la borsetta dalle mani e sta rovesciando tutto sul tavolo...

Anna        Cosa c'e' dentro,riesci a vederlo?

Rosa         Mi sembrano santini o madonne...

Archina    A casa del diavolo

Rosa         Ora ride pure Arturo...Il padre si e' messo a gridare...se n'e' uscito...

Anna        E dai mo' fammi salire che io sono quella che ha visto meno di tutte...si sono accese le luci al primo piano...stanno spostando i materassi,forse la vuole soffocare... adessohanno spento le luci...in cucina e' sceso solo Arturo

Rosa         E loro?

Anna        Che ne so! Forse in questo momento la sta ucciden­do,se non l'ha gia' fatto...Presto via,Arturo e' uscito e sta venendo da questa parte,forse ci ha viste.

                

                 Fuggono portando via la scala e rientrano srotolando una trapunta in proscenio

L'AMORE SCONOSCIUTO

Archina    Li non sta morendo proprio nessuno,ve lo dico io

Rosa         E allora quella li dov'e' finita?

Archina    Quelli stanno facendo l'amore

Rosa         In che senso?

Archina    In che senso in che senso? Non lo sai come vanno queste cose?

Rosa         No,come vanno?

Archina    Ma da dove vieni?

Rosa         Da Napoli!

Archina    Lo so che vieni da Napoli,io volevo dire che lo sanno tutti

Anna        Veramente pure io non ho ancora capito niente

Archina    Beh per forza,tu sei ancora piccola

Anna        Io sono stufa di questa storia che io sono piccola quindi o mi dici quello che sai o ti do un pugno sul naso...e ne do uno anche a te

Rosa         Ha ragione dai,alla sua eta' si puo' sapere tutto

Archina    Figuriamoci se voi due non eravate daccordo. Va bene vi dico tutto,ma poi non andate in giro a dire che ve l'ho detto io...allora quando un uomo e una donna si sposano,tutte le sere quando cala la luce se ne vanno in una stanza...

Rosa         E poi?

Archina    E aspetta no? Poi la donna si sdraia cosi'...e l'uomo si mette vicino alla donna,poi c'e' un momento preciso in cui l'uomo di colpo si sdraia sopra la donna,cosi'...

Anna        E poi?

Archina    E poi niente! Si sta una mezz'oretta cosi' e basta

Rosa         E non succede niente?

Archina    Non ho capito cosa volete che succeda? Toh ogni tanto qualcuno muove un braccio o una gamba,per stirarsi

Anna        E questo e' bello?

Archina    Se lo fanno tutti un motivo ci sara' no?

Anna        Ma la donna ne esce tutta schiacciata!

Archina    No,anzi e' proprio quello il bello

Anna        Percio' tutti quelli che muoiono schiacciati dalle camionette hanno tutti la faccia contenta

Archina    Io vi dico che e' cosi'! Se mi volete credere mi credete altrimenti arrangiatevi!

Rosa         Ma tu l'hai gia' fatto?

Archina    E' logico no,se no come facevo a raccontarvelo?

Anna        Ah si,e con chi?

Archina    Con chi cosa?

Anna        Con chi hai fatto quella cosa la'?

Archina    Queste cose non si raccontano in giro,e poi non mi ricordo neppure chi era!

Anna        Ci siamo sempre detto tutto,perche' non me l'hai detto

Archina    Te l'ho detto perche'...non sta bene!

Anna        Tu me la stai raccontando storta! Guarda che si capisce benissimo

Archina    Non te lo posso dire,lui non vuole

Anna        Non mi freghi,dimmi subito chi e'!

Archina    No

Anna        Dimmelo!

Archina    No! Non posso!

Anna        Dimmelo,ti ho detto!...Arturo!...E' Arturo vero? Vigliacca...vigliacca schifosa...dimmi che non e' vero... dimme­lo...mi fai schifo,schifo...mi fai schifo...

Rosa         Anna...Anna...Sono solo ricordi...

L’ADDIO

Anna        Non ti preoccupare,ti ho odiato solo un po',e non e' per questo che sto partendo...l'unica pena che mi sento e' che per la prima volta mi ero accorta che i nostri giochi cominciava­no a diventare passato lontano

Archina    E poi anche tutto quello che mi immagino vero?

Anna        Gia'...Archina,tu che farai?

Archina    In tutti questi anni e' loa prima volta che mi chiedi veramente cosa voglio...giochiamo ancora una volta all'i­sola di A...(Giocano e stavolta vince Archina) Vedi conoscevo il sistema per vincere tutte le volte che volevo,ma non l'ho mai fatto perche' mi piaceva cosi'! Anche se ogni tanto facevo finta di arrabbiarmi mi piaceva di essere l'unica che te le dava vinte tutte,era un modo per tenerti legata a me,per scongiurare che un giorno tu potevi partire perche' qui non tenevi nessuno. Ma è inutile...tu devi partire Io per me,non tengo motivi per venire con te; Certe volte,quand'eravamo piccole,mi figuravo cose pazze,come uccidere mio papa che litigava con la mamma,mio fra­tello morto in guerra o la mia casa crollata e noi tutti morti di fame e senza piu' un tetto...e invece papa' vuole bene a mamma e loro vogliono bene a me,fratelli non ne ho e io sono cresciuta senza storie da raccontare.Immaginavo tutte queste cose per sentirmi uguale a te.Quando tu parlavi di Egitto,India,America,io ti davo corda per­che' mi divertivo,ma mai,neppure per un solo momento io ho pensa­to veramente di lasciare lo scoglio.Io mi sposero',avro dei figli e insieme andremo in riva al mare a farci cullare dalle onde e a guardare le navi che passano... per chissa' dove.

Anna        E tu?  tu che farai?

Rosa         (Rosa muove un mucchio di noci che danno il rumore del mare) Dove sono nata io,mi e' mancata la fantasia di vivere come mi figuravo,per questo quando sono arrivata,per me era solo finito l'inverno. Sono stata con Enzo sulla collina dei giuramenti,poi ieri mi ha baciato e li ho sentito che un giorno l'estate verra pure per me.

Archina    (si accorge che Rosa ha strappato il diario in mille pezzettini )Il nostro diario...perche' l'hai strappato?

Rosa         Tanto non avevo scritto niente e poi,di tutte le cose,almeno una la vedremo insieme...la neve.

                 LANCIA IN ARIA I PEZZETTINI DI CARTA,GIOCANO PER UN MOMENTO FELICI,ANNA ACCENDE L'ULTIMO DEI FIAMMIFERI PER UN ULTIMO BACIO,ARCHINA NON CE LA FA E FUGGE,BUIO

FINE

15 Novembre 1992                              

Giuseppe Di Bello