L’Italia unita… dalla musica!

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MUSICAL RITMICO-MELODICO

MUSICAL Ritmico-Melodico

(Storia della Musica dal 1861 ad oggi)

“L’ITALIA UNITA…DALLA MUSICA!”

Per Bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

di  Rino TETA

rino.teta@tiscali.it

Per la realizzazione di questo  “Musical Ritmico-Melodico” si possono utilizzare brani a piacere sempre rispettando le indicazioni preposte nel Copione. I personaggi, oltre a realizzare delle coreografie e/o dei piccoli balletti, possono accompagnare i brani utilizzando degli strumenti ritmici (tamburello, maracas, legnetti, ecc.) rendendo più interessante lo spettacolo. Ogni scena prevede un gruppo di bambini che poi nel finale si ritroveranno a suonare e ballare insieme. 

PERSONAGGI:

1.PRESENTATORE - NARRATORE

2.GRUPPO BAMBINI - “La Traviata”  suddiviso in A-B-C

3.GRUPPO BAMBINI del “Paso Doble”  suddiviso in A-B

4.GRUPPO BAMBINI – Briganti  suddiviso in A-B-C

5.GRUPPO BAMBINI – “Jazz”  suddiviso in A-B-C

6.GRUPPO BAMBINI – “Charleston”  suddiviso in A-B

7.GRUPPO BAMBINI – anni quaranta  suddiviso in Rossi e Neri

8.GRUPPO BAMBINI – “Rock ‘n ‘roll”  suddiviso in A-B-C

9.GRUPPO BAMBINI – “Twist”  suddiviso in A-B

10.GRUPPO BAMBINI – “Cha Cha Cha”  suddiviso in A-B-C

11.GRUPPO BAMBINI – “DiscoMusic anni ‘70”  suddiviso in A-B-C

12.GRUPPO BAMBINI – “Hip Hop – Rap anni ‘80”  suddiviso in A-B

13.GRUPPO BAMBINI – “Latino Americano”  suddiviso in A-B

PRESENTATORE - NARRATORE

Caro pubblico, cari amici benvenuti...benvenuti a questa festa e dato che non voglio esser scortese, mi presento: mi chiamo ____________  Sicuramente vi starete domandando qual è il mio ruolo, oppure che mansione mi hanno chiesto di adempiere...Non vi preoccupate... svelo subito il mistero.

         Sono qui in veste di narratore...non quello serioso, bacchettone, precisino, eh....eccetera, eccetera, eccetera... Vi narrerò una storia particolare che...non saprei come definirla...mi viene in mente una famosissima commedia del cinquecento che citava: «Non Fabula, non Commedia ma vera Historia». Ebbene si, di storia vera si tratta; ma è una storia fatta di momenti emozionanti, di ritmi travolgenti, di irresistibili melodie, di balli scatenati...di tutto ciò che ci ha fatto divertire e distrarre dagli impegni giornalieri e che giorno dopo giorno ci rende VIVI!  Avete capito? Si, è proprio lei la MUSICA con tutte le sue sfaccettature.

Ma voglio precisare una cosa...non voglio parlare di “Storia della Musica” quella autorevole e formale che parla di Mozart, Beethoven, Bach (pronuncia: Baah), ma vi voglio raccontare la storia della nostra vita...o meglio della vostra vita...sbaglio ancora perché non penso che in mezzo al pubblico ci sia qualche persona nata nell’ottocento...comunque vi voglio raccontare la storia della nostra vita vista attraverso quella musica quotidiana che ha segnato diverse generazioni e si è avvicendata in modo naturale nell’arco di tutti questi decenni dal 1861...l’unità d’Italia...ricordate??? ad oggi, in un viaggio fatto di colori, emozioni e soprattutto tanta, ma tanta MUSICA.

         Avete capito qualcosa? Spero di si; io a dir la verità non tanto...quindi...meglio dare inizio alla storia....per favore Maestro, un sottofondo più.....va bene questo!

MUSICA di SOTTOFONDO

Siamo nella seconda metà dell’ottocento e il fervore sostenuto sia dagli uomini che dalle donne nelle battaglie per rendere l’Italia unita, trovava il suo momento di stasi solo andando in teatro, a vedere l’Opera. E proprio in questo periodo abbiamo un grande protagonista dell’opera italiana...il maestro Giuseppe Verdi...eh...grand’uomo! Con la sua musica ha rafforzato gli animi della popolazione ed oltre ad essere rispettato, era acclamatissimo dal pubblico...e poi...come non ricordare LA TRAVITA, sublime storia d’amore...dove un ritmo ternario travolgente... (si interrompe all’entrata dei bambini)  Ma...aspettate un attimo.....mi è parso di sentire alcuni versi dell’opera...forse mi stavo sbagliando...o forse...

- GRUPPO A:  Oh Alfredo...amami tu Alfredo!

- GRUPPO B:  Questi sono i versi della Traviata di Verdi?

- GRUPPO C:  Si, si...proprio quelli!

- GRUPPO A:  Che meravigliosa opera...

- GRUPPO B:  Musica avvolgente...

- GRUPPO C:  E poi è un’opera ricca di danze!

- GRUPPO A:  Di valzer..

- GRUPPO B:  Evvero...

- GRUPPO C:  Allora suoniamone una!

MUSICA:  Verdi: LA TRAVIATA – Libiam nei lieti calici

Eh...l’opera...che cosa meravigliosa! Ma siamo solo all’inizio del nostro racconto, quindi ci conviene andare avanti.

Siamo all’inizio del novecento ed in Italia comincia ad arrivare l’eco di una nuova musica proveniente da una nazione vicina: la Spagna. E si sa, la Spagna è la patria della corrida che in quegli anni faceva impazzire non solo gli spagnoli, ma  anche gli italiani. Proprio nell’ambiente sociale e culturale delle arene, nasceva il PASO DOBLE, un ballo infuocato e molto coinvolgente che parla d’amore, toreri e soprattutto di passione.

- GRUPPO A:  Musica spagnola...musica  caliente!

- GRUPPO B:  Ricca di passione...di sentimento.

- GRUPPO A:  Ragazzi che ne dite di fare un ballo?

- GRUPPO B:  Un paso doble?

- GRUPPO A:  Certo...la nostra musica preferita!

MUSICA:  Canzone  Genere PASO DOBLE

 

Olè...Questa musica acceso in me la voglia di sfidare un toro? C’è qualche toro nelle vicinanze? No? Peccato... Quindi ritorno a narrarvi la storia.

Negli ultimi anni dell’ottocento la musica “colta” regnava incontrastata, ma nell’entroterra, nelle zone rurali, fosche e incontaminate e se vogliamo anche un po’ selvagge, si sviluppava un altro tipo di musica, meno raffinata ma allo stesso modo coinvolgente; una Musica che ben si associava agli elementi d’uso comune più diffusi, ovvero il ritrovarsi davanti ad un fuoco acceso e tra una chiacchiera e l’altra sorseggiare un po’ di vino. Era la musica dei briganti, musica che nasceva dal cuore e.... giudicate voi (rivolgendosi al pubblico).

- GRUPPO A:  Buonasera a tutti!

- GRUPPO B:  Noi non abbiamo un nome...

- GRUPPO C:  Noi non abbiamo una casa...

- GRUPPO A:  Noi siamo briganti!

- GRUPPO B:  Viviamo nella notte e lontano da tutti..

- GRUPPO C:  Ma tutte le sere ci piace ballare...

- GRUPPO A:  E ci ritroviamo insieme vicino al fuoco...

- GRUPPO B:  E quando ad un tratto si sente una musica,

- GRUPPO C:  tutti insieme...sonammo e abballammo!

MUSICA:  Canzone  Ballata dei Briganti 

È proprio vero...quella dei briganti è una musica che ti smuove qualcosa dentro... Ma...torniamo a noi!

Se facessimo una piccola analisi, constateremmo che il novecento non regala molta musica di produzione autoctona, intendo dire italiana; difatti come una spugna abbiamo assorbito tutte le correnti che arrivavano da fuori, specialmente dall’America. Il genere capostipite di questa “conquista italiana” è il JAZZ che, nonostante le accese critiche, ha conquistato man mano l’interesse di molti italiani sia dotti che popolari. Ecco un esempio per tutti voi...

- GRUPPO A:  Siamo negli anni venti..

- GRUPPO B:  Da poco è finita la guerra

- GRUPPO C:  E dall’America arriva un nuovo genere musicale..

- GRUPPO A:  Quale?

- GRUPPO B:  Il  JAZZ!

- GRUPPO C:  Ma che cos’è questo Jazz?

- GRUPPO A:  Era una musica popolare degli schiavi d’America...poi è diventato un vero e proprio genere musicale colto...e poi...

- GRUPPO B:  Sembra complicato da capire...

- GRUPPO C:  Io direi di far ascoltare un brano..che è meglio!

- GRUPPO A:  Si...giusto!

- GRUPPO B:  Per noi va bene...

- GRUPPO C:  Allora...musica!

MUSICA:  Canzone  Genere JAZZ

Un bel ritmo travolgente, non è vero? Abbiamo parlato del Jazz, ma questo genere musicale era considerato “sconveniente” nelle sale da ballo. A compensare l’interesse  dei ballerini ecco affermarsi, in Italia specialmente, il CHARLESTON. Siamo a cavallo degli anni trenta e in America aveva già esaurito il suo corso; in Italia invece questo ritmo ebbe un grandissimo successo sia per la caratteristica musicalità che per gli abiti un po’ succinti delle ballerine. Che emozione ricordare quegli anni...al solo pensiero mi viene voglia di ballare... 

- GRUPPO A:  Buonasera a tutti...

- GRUPPO B:  Come potete vedere siamo in una sala da ballo..

- GRUPPO A:  Vi eseguiremo un charleston

- GRUPPO B:  Direttamente dall’America...

- GRUPPO A:  E’ un genere che abbiamo appena imparato

- GRUPPO B:  Però ci ha subito conquistati...

- GRUPPO A:  Che ne dite, ne volete ascoltare uno?

- GRUPPO B:  allora...iniziamo!

MUSICA:  Canzone  Genere JAZZ

Vi state divertendo? Spero di si...però, se non ricordo male, siamo arrivati a parlare degli anni trenta...Dall’inizio dei Trenta e per i successivi quindici anni, è stato proprio un periodo controverso per la nostra cara Italia. Anni fatti di troppa di politica, di scontri e soprattutto di guerra. Ma non voglio parlare di questo...non voglio fare il punto storico sul periodo, ma voglio portarvi a riflettere su due canzoni simbolo di quell’epoca che hanno distinto negli anni successivi i movimenti politici di destra e sinistra. Avete capito? Basta un poco di immaginazione, oppure.... 

- NERI:  Nella storia siamo sempre stati a destra

- ROSSI:  La nostra posizione è sempre e solo di sinistra;

- NERI:  Per farci riconoscere indossiamo una camicia nera

- ROSSI:  E noi perché siamo diversi da loro indossiamo una camicia rossa.

- NERI:  Quando salutiamo alziamo la mano destra così

- ROSSI:  Quando salutiamo alziamo il pugno sinistro così;

- NERI:  La nostra canzone preferita è FACCETTA NERA

- ROSSI:  La nostra canzone preferita è BELLA CIAO;

- NERI:  Ma che ne dite di suonarle tutti insieme?

- ROSSI:  Per noi va bene...allora Musica!

MUSICA:  Canzoni  Faccetta Nera  -  Bella Ciao 

Cambiamo decennio....siamo negli anni cinquanta e da poco è finita anche la guerra, grazie alla collaborazione dei soldati Americani. L’America influenza le nostre abitudini e i nostri costume e soprattutto trapiantano in Italia il ballo più famoso e più in voga in quel momento: il Rock ‘n ‘roll. Una musica aggressiva, incalzante, che determinò una vera rivoluzione in quegli anni influenzando giovani e meno giovani. Difficile da spiegare con due parole...meglio un esempio visivo e...musicale.

- GRUPPO A:  Benvenuti negli anni cinquanta!

- GRUPPO B:  Gli anni della rinascita economica...

- GRUPPO C:  Gli anni della televisione che entra nelle abitazioni

- GRUPPO A:  Ma soprattutto gli anni del Rock ‘n ‘roll!

- GRUPPO B:  Voi lo sapete che questo è l’unico genere ad avere una precisa data di nascita?

- GRUPPO C:  Veramente?

- GRUPPO A:  E quand’è nato il Rock ‘n ‘roll?

- GRUPPO B:  Il 12 aprile del 1954

- GRUPPO C:  Si...ricordo...quando i  “THE COMETS” registrano quella canzone...

- GRUPPO A:  Quale canzone?

- GRUPPO B:  Quella divenuta famosissima e che ha fatto il giro del mondo..

- GRUPPO C:  Ma facciamola ascoltare a tutti...

MUSICA:  Canzone  Rock Around the Clock 

Che ritmo e che movimento...non credete? E questo è niente! Perché oltre al Rock, in quel periodo in Italia vengono esportati e soprattutto “italianizzati” molti ritmi stranieri che hanno fatto ballare tutti, ma proprio tutti, dal bambino alla nonnina. Difatti siamo arrivati alla soglia dei fatidici anni sessanta, e quando si parla di anni sessanta, il pensiero si focalizza prettamente su un ballo simbolo: il TWIST.  Come non ricordare le innumerevoli canzoni, melodie che ti accendevano il fuoco dentro rendendoti scattante come una molla...ah...che emozione ricordare quegli anni. Ho proprio voglia di ascoltarne uno...voi che ne dite?

- GRUPPO A:  Anni sessanta...anni di vita!

- GRUPPO B:  Dove ogni giorno si ride, si canta e...soprattutto si balla!

- GRUPPO A:  Ma cosa si balla?

- GRUPPO B:  Il TWIST...naturalmente!

- GRUPPO A:  Vogliamo far vedere al pubblico come si balla?

- GRUPPO B:  Siiiii....allora...Musica!

MUSICA:  Canzoni  Let's Twist again

Ma negli anni sessanta, più precisamente nella seconda metà degli anni sessanta, oltre al Twist, traghettò in Italia un altro ritmo coinvolgete. Arrivava direttamente dall’America ma era di ambientazione cubana e in questi cinquant’anni è rimasto ancora il simbolo delle sale da ballo. Avete capito??? No??? Adesso cercherò di imitarlo: un, due.... Non ci sono riuscito, ci riprovo! Un, due, ta-ta-ta (con le mani). Avete capito? Allora ripeto: un, due, cha-cha-cha. Si, penso che ora è chiaro...è il CHA CHA CHA. Chi non ha mai cercato di ballarlo...è facile. I maestri di ballo nelle loro lezioni dicono “peso, peso, cha cha cha”; sembra facile...quindi perché non provare? Io vado di là ad esercitarmi...poi vi dirò!

- GRUPPO A:  Noi siamo molto arrabbiati...

- GRUPPO B:  No...non fate così!

- GRUPPO C:  Che è successo?

- GRUPPO A:  Sono due ore che proviamo, ma non riusciamo a fare questi passi...

- GRUPPO B:  Dovete stare tranquilli...non è difficile...basta solo esercitarsi..

- GRUPPO C:  Problemi con il cha cha cha?

- GRUPPO A:  Si...purtroppo...

- GRUPPO B:  Eppure è un ballo che sanno fare tutti!

- GRUPPO C:  Il problema è che non ci mettete passione...

- GRUPPO A:  Ma noi cerchiamo di seguire il ritmo...però...

- GRUPPO B:  Non basta...bisogna sentire il ritmo nel cuore.

- GRUPPO C:  Giusto...quindi...proviamo a ballare insieme!

MUSICA:  Canzone  Genere CHA CHA CHA

Dagli anni sessanta, ci spostiamo di un decennio e arriviamo agli anni settanta. In quegli anni l’Italia conosce un solo genere musicale predominante: la DISCOMUSIC. Era la musica dei giovani, delle sale da ballo, dei suoni metallici e degli effetti speciali...roba da far venire la febbre...si, avete capito bene: la febbre...la febbre del sabato sera.

- GRUPPO A:  Salve a tutti, siamo i Bi...Jeans

- GRUPPO B:  Siamo il miglior gruppo degli anni settanta

- GRUPPO C:  I re della Discomusic!

- GRUPPO A:  Questa sera vi vogliamo fare ascoltare l’ultimo nostro lavoro discografico

- GRUPPO B:  E sarà un grande successo!

- GRUPPO C:  Lo porteremo in giro per tutte le discoteche...

- GRUPPO A:  E faremo ballare intere generazioni!

- GRUPPO B:  Ma...che ne dite di farlo ascoltare al nostro pubblico?

- GRUPPO C:  Si...si...vai con la Musica!

MUSICA:  Canzone  DiscoMusic  (sono consigliati i Beegees)

Il nostro viaggio musicale sta quasi per concludersi e...sotto sotto un po’ mi dispiace perchè cominciavo a prenderci gusto nell’ascoltare tutti questi ritmi travolgenti. Ma andando avanti nel tempo mi sono accorto che tra gli anni ottanta e la fine dei novanta, grandi evoluzioni ritmiche non ci sono state. Voi mi potreste dire: “Ma la musica italiana...eccetera, eccetera”, ed io posso rispondervi che avete ragione, la musica leggera italiana è ricca di splendide melodie. E il ritmo??? Voglio dire...abbiamo nuovi ritmi? Pensateci...io...credo di NO.  Però in Italia, nello stesso periodo, qualcosa si muoveva, anche se d’italiano aveva ben poco; si stavano affermando due generi musicali inconfondibili per ritmica e stile: l’HIP HOP e soprattutto il RAP. Volete un esempio? Vi accontento subito.

- TUTTI:     Bum Bum Cha  (con piedi e mani) ripetuto più volte

- GRUPPO A:  Ehi ragazzi sentite che bello (tutto reppato)

- GRUPPO B:  La musica incalza nel ritornello;

- GRUPPO A:  Le mani battono al tempo di rap

- GRUPPO B:  La radio suona un pezzo di hip hop.

- GRUPPO A:  Il ritmo batte come un martello

- GRUPPO B:  che entra dal cuore e fonde il cervello;

- GRUPPO A:  Tu forse non credi...ma dimmi che vuoi?

- GRUPPO B:  Batti le mani e balla con noi!

- TUTTI:     Bum Bum Cha  (con piedi e mani) ripetuto più volte

- GRUPPO A:  Ehi ragazzi ascoltate sta roba.... (parlato)

- GRUPPO B:  E’ un pezzo che spacca!

MUSICA:  Canzone  Genere HIP HOP  -  RAP

E siamo arrivati ai giorni nostri...siamo negli anni del nuovo millennio, nel 2000. Anche in questo periodo musicale un po’ così, l’Italia svolge un ruolo chiave perché assorbe, rielabora a propria immagine e somiglianza e soprattutto rende suoi tutti quei generi che di certo non provengono dall’Italia, ma che la classificano come prima consumatrice. Scusate questo giro di parole, ma volevo creare una piccola premessa a questo nuovo genere musicale che non è contraddistinto da un solo ritmo, ma da una serie di movimenti; in qualche occasione una sola canzone ne ha fissato i parametri del genere e che poi ha catturato l’attenzione di tutti diventando parte integrante delle nostre estati, delle nostre feste private o cittadine. Forse qualcuno ha capito...gli anni duemila sono stati caratterizzati dalla musica LATINO-AMERICANA.... 

- GRUPPO A:  Buonasera a tutti...

- GRUPPO B:  Noi siamo qui perché volevamo invitarvi…

- GRUPPO A:  Ci siamo organizzati per andare a ballare;

- GRUPPO B:  Difatti hanno aperto un nuovo locale dove si balla latino americano

- GRUPPO A:  Volete venire con noi?

- GRUPPO B:  Forza...non fatevi pregare.

- GRUPPO A:  Faremo tanti balli travolgenti

- GRUPPO B:  Ma quello che ci fa più impazzire è il Merenque!

MUSICA:  Canzone  Genere LATINO AMERICANO

Ebbene si, siamo arrivati alla fine del nostro viaggio musicale... è stato un viaggio molto particolare fatto di melodie, divertimento e perché no, di emozioni, nel ripercorrere 150 anni di musica. Si, musica “nostra”, voglio dire...Musica che appartiene a noi e che col tempo l’abbiamo resa parte integrante della nostra cultura. Ma prima di congedarmi non posso che presentarvi l’ultimo brano in omaggio a questa bellissima bandiera alle mie spalle. Difatti vi presento l’ultimo brano che si intitola “La Bandiera Tricolore” e quindi...mi raccomando....tutti pronti a battere le mani a tempo!

MUSICA:  Canzone “Bandiera Tricolore” (reperibile sul web)