Lo siamo tutti

Stampa questo copione

LA TREBISONDA

  LO SIAMO TUTTI

COMMEDIA BRILLANTE IN TRE ATTI

DI

GIUSEPPE ARONNE

PERSONAGGI

Matteo

Pietro

Professor Ermanno La Boccia

Serena

Cristina

Benedetta

Monica

Paolo

Regina

Enrica

Ragazza

Andrea

La scena

Un tavolo con una sedia verso sinistra leggermente in avanti. Qualche mobile vecchio. Dei vasi con delle piante in giro per la stanza e se possibile anche attaccate alle pareti

PRIMO ATTO

SCENA 1

Pietro – Cristina – Serena – Benedetta

Apertura sipario scena vuota

Pietro: (entra da sx con un secchio in mano, lo posa sul tavolo, si siede, tira fuori dalla tasca un tovagliolo  e si soffia il naso. Rimane un attimo sovrappensiero, piange, riprende il tovagliolo, si risoffia il naso e esce a dx)

Cristina, Benedetta e Serena: (entrano dal fondo. Sono vestite eleganti. Ma i loro vestiti sono sporchi e strappati, hanno le scarpe in mano e si muovono zoppicando)

Serena: (arrabbiatissima) prendi di la… prendi di la… e siamo finite in un burrone…. (a Cristina ) quando una non sa le cose: non parla… accidenti a te!

Cristina: mi sembrava la strada giusta ( piange ) tu invece non sbagli mai… perfettina

Serena: sono sopra la perfezione… per compensare la tua imperfezione… mentre lei (indica Benedetta) è normale o… quasi

Cristina: mi tratti da sottosviluppata (piange)  solo perché…

Benedetta: smettetela! Cerchiamo piuttosto di capire dove siamo finite… Ma….  non sentite anche voi  puzza?

 Annusano per capire da dove proviene la puzza

Cristina: ho capito perché c’è puzza! sono i vostri piedi, non avete le scarpe…

(man mano si rimettono le scarpe oppure  se li tengono in mano)

Benedetta: (annusa le scarpe) non puzzano cosi tanto….

Cristina: sono le sue (indica Serena)

Serena: io non ho mai avuto i piedi puzzolenti come i tuoi, puzzola!

Cristina:  io non sono puzzola! (piange)

Pietro: (entra da dx, ha in mano un vaso con una pianta e lo posa sul tavolo vicino al secchio. Tira fuori il tovagliolo, si soffia il naso e lo porge a Cristina)

Cristina ( che sta ancora piangendo, lo prende e si accinge a soffiarsi il naso. Si blocca, lo osserva schifata e glielo ridà tenendolo con la punta delle dita) 

Pietro: (lo prende e se lo mette in tasca) l’avete persa?  (prende il secchio e rovescia il contenuto nel vaso che aveva posato sul tavolo) le piacevano tanto… (posa il secchio sul tavolo e esce a dx)

Cristina, Serena e Benedetta si scambiano occhiate

Benedetta: e questo chi è?

Serena: sarà il proprietario di… sta cosa qua.

Benedetta: sta cosa! sarà un rifugio….

Serena: per imbecilli che si perdono… per colpa tua (indica Cristina)

Cristina: tu mi hai chiesto per dove andare,perché non ti ricordavi….

Benedetta: ora basta! ormai quello che è stato è stato. Pensiamo a come andarcene il più presto possibile. Questo posto non mi piace neanche un po’, e tanto meno il tizio che si è visto prima… (sente ancora l’odore di prima e…) Che puzza!

Cristina: (guarda dentro al secchio e annusa) Viene da qua….

Pietro: (entra da dx, si dirige al tavolo, prende il secchio e si dirige  a dx, si ferma e osserva le tre donne)  l’avete persa? venite che vi faccio vedere dove dormire….

Serena: Dormire? Noi ce ne andiamo… (a Cristina) dammi il cellulare!

Cristina: non c’è l’ho! è rimasto in macchina.

Serena: l’hai lasciato in macchina? Sei proprio scema! come si fa a scendere dalla macchina senza prendere il cellulare (a Benedetta) dammi il tuo!

Benedetta: anche il mio è rimasto in macchina

Serena: anche il tuo!… siete proprio due sorelle sceme

Cristina: anche tu sei sorella…

Serena: per sbaglio… dovremmo fare l’analisi del DNA per vedere se siamo realmente sorelle… finiamo in un posto come questo e voi lasciate il cellulare in macchina?! siete proprio due sceme

Benedetta: usa il tuo?

Serena: che sbadata non ci avevo pensato… (lo cerca e non lo trova)

Cristina: allora?

Serena: non c’è l’ho…

Cristina: sei scema!!! L’hai lasciato in macchina…

Serena: me l’avranno rubato dopo che sono scesa… è pieno di ladri qui.

Benedetta:  dalla  macchina a qua? se non te l’ha rubato un cinghiale…

Serena:  mi sarà caduto… (a Cristina) vai in macchina a prenderlo!

Cristina: io? No! ho paura….

Serena: dovevi pensarci prima.

Cristina: anche tu dovevi pensarci….

Benedetta: (a Cristina) vieni, andiamo assieme (escono dal fondo)

SCENA 2

Serena – Pietro – Cristina – Benedetta – Matteo

Serena: scusi buon uomo, mi sa mica dire dove ci troviamo?

Pietro: (si è incantato ad osservarla)

Serena: dico a lei! Sa dirmi dove ci troviamo?

Pietro: l’avete persa? Succede …

Serena: guardi che noi non abbiamo perso niente

Pietro: lo dicono tutti… voi siete i primi e quindi  mi darete una mano per quando arriveranno gli altri

Serena: quali altri? E una mano a far che? Io non ci penso proprio… appena arrivano le mie  sorelle, telefoniamo a un carro attrezzi per farci venire a prendere la macchina e ce ne andiamo

Pietro: venga con me, che le dico quali sono i suoi compiti

Serena: ma quali compiti! e compiti…. Se non l’ha ancora capito, noi c’è ne andiamo!

Cristina e Benedetta: (entrano dal fondo spaventatissime e non riescono a parlare)

Serena: Che vi prende? Avete visto un orso?

Cristina e Benedetta: (accennano di si con la testa)

Serena: E il telefonino…? L’avete preso?

Cristina e Benedetta: (accennano di no con la testa)

Serena: No?? E perché??

Benedetta: Siamo uscite e… fuori… un muro…

Serena: Un muro?

Benedetta: Non si vede niente…

Serena: come non si vede niente?

Benedetta: Niente! C’è un muro….

Cristina: Abbiamo visto un orso…

Serena: Un orso?

Matteo: (da fuori) Hei! C’è nessuno? Dove siamo qua…?

Serena: E questo chi è?

Pietro: Anche lui, l’ha persa…

Matteo: (entra dal fondo, ha la camicia fuori dai pantaloni,, la giacca in mano e al collo una collana con una medaglia attaccata) ahi, ahi, ahi, che male… (butta la giacca per terra, si tiene la testa,  si siede su una sedia, chiude gli occhi e non da cenni di vita) 

Cristina, Serena e Benedetta: ( si avvicinano e lo osservano)

Benedetta: Signore!… signore!… che cos’ha?

Matteo: (non risponde)

Cristina: Risponda… oh Dio! sembra morto…

Serena: (gi tocca il polso) È ancora vivo…

Benedetta: Facciamo qualcosa prima che muoia

Matteo: (senza essere visto fa le corna)

Cristina: (lo osserva ) Come era bello…

Benedetta: Non è mica ancora morto

Serena: Venite qua!

(le tre donne e Pietro si raggruppano in un angolo)

Serena: Decidiamo il da farsi… non possiamo lasciarlo li, senza fare niente

Cristina: Ci penso io… tanti… tanti anni fa

Benedetta: Al tempo della preistoria….

Cristina: Non proprio così tanti

Serena: Che siano tanti o pochi non ce ne frega niente, basta che arrivi al dunque.

Cristina: Ho fatto un corso di primo soccorso… e una cosa sola mi ricordo (il viso gli si illumina)

Benedetta: Speriamo che sia quella che ci permetterà di salvare questo disgraziato

Matteo: (non visto gli fa una linguaccia)

Cristina: (si incanta a guardare Matteo)

Benedetta: Se ti dai da fare… e ci dici qual è…

Cristina: (sospirando) La respirazione bocca a bocca

Matteo: (mima di approvare la decisione di Cristina)

Serena: E mi pareva strano… Bocciata! Piuttosto! lo lasciamo morire

Cristina: Lo voglio salvare…(lo osserva) È troppo bello

Serena: (osserva Matteo) E questo sarebbe bello? (si gira verso gli altri) Veramente la bellezza è tutta un’altra cosa…

Matteo: ( non visto gli fa un gestaccio)

Benedetta: Lasciamola provare per mezzora e se  non si riprende… pace

Pietro: (si avvicina alle tre donne e mima ci penso io)

Matteo: (con gli occhi chiusi si prepara a ricevere la bocca di Cristina)

Pietro: (gli si avvicina e si accinge ad effettuare l’operazione)

Matteo: (apre gli occhi e trovandosi Pietro che si accinge a fargli la respirazione sobbalza) Oddio!! (sviene)

Benedetta: È morto per davvero…

Serena: (gli tocca il polso) Batte ancora…

Cristina: Gli darò un bacio e si risveglierà…

Serena: Finiscila… (a Pietro) Prima ha detto,  visto che siamo qui… dobbiamo dare una mano… Ma a fare cosa?

Pietro: A fare tutto…

Serena: E se invece pagassimo?

Pietro: Qui! non si paga…

Matteo: (rinviene e si alza) Le mie orecchie hanno sentito bene? Non si paga?

Pietro: Qui non si paga ma si lavora

Matteo: ahi, ahi, ahi, che mal di testa… (si siede)

Pietro: (alle tre donne) Venite! Vi do dei nuovi vestiti da mettere

 Benedetta: Dei vestiti? E di chi sono?

Pietro: Le stavano tanto bene….

Serena: Possiamo anche non cambiarci… Ci diamo solo una rinfrescata, tanto domani mattina ce ne andiamo…

Benedetta: Giusto! Domani mattina c’è ne andiamo…

Pietro: Ormai l’avete persa…  Venite! (prende il secchio e esce a dx)

Benedetta: Eh Andiamo… Cristina! Vieni!

Cristina: (è rimasta tutto il tempo a guardare Matteo)

Serena: (afferra Cristina) Ma ti vuoi sbrigare? Manco fosse l’ultimo uomo rimasto sulla terra

Serena, Cristina e Benedetta escono a dx

SCENA 3

Matteo – Paolo – Pietro

Matteo: L’hanno persa… E chissà cosa hanno perso… Se la trovo, a seconda di che cos’è, o me la tengo o me la faccio pagare. (un attimo di riflessione) Qua non si paga, si lavora! Tra le due non so cosa sia peggio…

Paolo: (entra di corsa spaventato vuole parlare ma non ce la fa)

Matteo: Mi stia a sentire lei! Non faccia scene per non pagare, eh!

Paolo: Io non faccio nessuna scena… pago tutto quello che volete, basta che non mi fate uscire… C’è un orso!

Matteo: Un orso? È grosso?

Paolo: non ho potuto vederlo bene, perché c’è un muro, ho visto la sagoma dell’orso che mi veniva incontro e sono scappato, meno male che ho visto la luce e sono arrivato qui. Vi prego pago tutto quello che volete ma non fatemi uscire…

Matteo: Ma tanto qui non si pa… (pensa) non si può… siamo al completo

Paolo: (supplicandolo) Mi accontento di un angolino….

Matteo: Guardi lo faccio solo perché mi fa pena… dovrebbe pagare subito…. Visto che la sua è un’emergenza le faccio lo sconto… cinquecento

Paolo: Non c’è li ho

Matteo: Non c’è li ha?… Mi scusi un attimo… lei prima ha detto: “pago tutto quello che volete ma non fatemi uscire…” Poi le dico di pagare cinquecento e lei non me li vuole dare… Ma lo sa cosa faccio io?… Lo sa cosa faccio io?… E lo sa cosa faccio io?

Paolo: No!

Matteo: La faccio uscire

Paolo: (si mette in ginocchio) No! c’è l’orso… i soldi ce li ha Andrea… (piange) Ed è lì fuori…

Matteo: Quando arriva Andrea pagherà… nel frattempo farà qualche lavoretto… perché chi non paga… lavora.

Paolo: Sì, sì va bene, lavoro…. Però dobbiamo salvare Andrea…

Matteo: E salveremo Andrea… Visto che tiene i soldi

Paolo: (lo abbraccia) Grazie…. Grazie…. Grazie

Pietro: (entra da dx col secchio  osserva i due e tossisce)

Matteo: (a fatica si stacca da Paolo)

Pietro: anche lei l’ha persa?

Paolo: (piange) sììììì l’ho peeeersa…. Mi aiuti a ritrovarla, la prego….

Pietro: per ora si fermi qui! Metto subito le cosa in chiaro, qui non si pag…

Matteo: (lo interrompe) Apposto… Apposto

Pietro: ma si lav…

Matteo: (lo interrompe) Apposto… Apposto

Pietro: ( a Matteo indicando a dx) lei vada ad affettare le cipolle…. (esce a sx)

Paolo: Ma non è lei il capo?

Matteo: certo…

Paolo: (indica a sx) e quello?...

Matteo: È un poveraccio che ospitiamo qui…. Non bisogna contraddirlo perché è  matto… Ha visto che come ha aperto bocca gli ho subito dato ragione ed è rimasto calmo! Mi raccomando, non lo contraddica mai, altrimenti….

Paolo: si arrabbia?

Matteo: Esatto! Adesso vada ad affettare le cipolle…

Paolo: Chi? Io?

Matteo: (si guarda intorno) Vede qualcun’altro qui?

Paolo: No!

Matteo: Allora vada lei!

Paolo: Ma non lo aveva detto a lei?

Matteo: Quello è matto, e come tutti i matti crede di essere un’altra persona, e quello crede di essere me…. Perciò quello che le dice costui e come se glielo dicessi io…. Adesso vada

Paolo: non posso andare ad affettare le cipolle….

Matteo: o le cipolle! o fuori!

Paolo: Meglio le cipolle,  fuori c’è l’orso… (piange) e c’è anche Andrea….

Matteo: E salviamo sto Andrea…. Perché ha i soldi

Paolo: ( lo abbraccia e lo bacia) Grazie…. Grazie …. Grazie

SCENA 4

Matteo – Paolo – Ermanno

Ermanno: (entra dal fondo,vestito elegante, vedendo i due abbracciati li osserva)

Matteo: (si accorge di Ermanno e a fatica si stacca da Paolo e lo spinge verso l’uscita di dx) E adesso vada…. Vada ad affettare le cipolle!

Paolo: vado e grazie…. Grazie ancora (gli  manda un bacio e esce a dx)

Matteo: (ad Ermanno) Non è quel che sembra, non crederà mica….

Ermanno: io credo a ciò che vedo e che il mio cervello memorizza…

Matteo: E allora lo cancelli!

Ermanno: non si preoccupi…. Io sono un uomo vissuto, son professore…. Professore Ermanno La Boccia

Matteo: che sfiga!

Ermanno: per chi?

Matteo: per le sue alunne

Ermanno: perché

Matteo: per avere un professore che si chiama La Boccia….  Insegna matematica?

Ermanno: chi?

Matteo: lei!

Ermanno: le sembro uno che insegna?

Matteo: (lo osserva) a vederla non sembra neanche uno che impara… E comunque… è lei ad aver detto di essere professore di matematica…

Ermanno: io ho detto che sono professore! e basta! E poi non so neanche chi è sta matematica

Matteo: la matematica non è un’opinione

Ermanno affari suoi! Veniamo al dunque…. Lei quest’anno è il primo ad averla persa?

Matteo: io non ho perso niente…. 

Ermanno: non si vergogni…. Guardi che capita…

Matteo: capita cosa?

Ermanno: di perderla....

SCENA 5

Matteo – Ermanno – Pietro

Pietro: (entra da sx col secchio) Oh professore, è arrivato?

Matteo:  se è qui! è perché è arrivato…. Che domande…

Pietro: (lo fulmina con lo sguardo)

Matteo: non parlo più

Ermanno: quest’anno credo che ci sarà molto da studiare….

Matteo: e lo dicevo io!….

Ermanno: cosa?

Matteo: che lei è ignorante …. Deve ancora studiare e dice di essere professore….

Pietro: (lo fulmina con lo sguardo)

Matteo: eh… come non detto…

Ermanno: (a Pietro) gli altri sono come questo? (indica Matteo)

Pietro: ( mima con la mano “cosi… cosi”)

Ermanno: e anche loro l’hanno persa?

Pietro: (indica di si con la testa)

Ermanno: bene Pietro…. Bene….

Pietro: (Piange) professore? Ma la mia….

Ermanno: Pietro…. (guarda verso l’alto) Ormai è andata  (esce a dx)

Matteo: (a Pietro) scusi…. Potrei sapere cos’è che hanno perso tutti? Sa, se dovessi trovarla….

Pietro: le cipolle le ha affettate?

Matteo: apposto! Lei non fa in tempo a dirlo che io eseguo….

Pietro: (lo guarda in malo modo e esce a dx col secchio)

Matteo: Qui! tutti l’hanno persa…. Bisogna che scopro cosa…. Mica per altro…. Solo per rendermi conto se ne vale la pena di restare a cercarla…. Va beh, Visto che tutti si fermano…. Mi fermo anche io! Tanto non si paga…. Ma si lavora…. Voglia di lavorare saltami addosso, lavora tu che io non posso….  Ma sì, tanto farò lavorare quel tizio che mi deve dei soldi. Eh, lui mica lo sa che qui è tutto gratis…. D’altronde anche lui l’ha persa…. Bah! In un certo senso l’ho persa anche io…. Ma per il momento non intendo ritrovarla, perché finalmente mi posso godere un po’ di pace….   

SCENA 6

Matteo – Cristina – Serena – Benedetta – Pietro

Cristina, Serena e Benedetta entrano da dx, hanno dei vestiti buffi. Cristina è vestita da ragazzina, Benedetta da donna di mezza età e Serena da donna più matura

Matteo: (le osserva) Tutte e tre le generazioni: (le indica) nonna, mamma e figlia! Che bella quadriglia! Lo so, voi siete tre ma fa lo stesso… Basta che ci sia la rima…!!

Serena: questi ci ha dato e questi ci siamo messi

Benedetta: Giusto il tempo che i nostri vestiti asciughino

Serena: a ognuno il vestito che lo rispecchia….  D'altronde a me è capitato quello di….

Matteo: …Matusalemme….

Serena: di una donna vissuta…

Matteo: al tempo delle crociate

Serena: e perciò saggia…. E la mia saggezza mi dice,che lei camperà poco…

Matteo: un minuto più di lei

Benedetta: allora cent’anni

Matteo: Giusto… Perché l’erba gramma non muore mai

Benedetta: Cristina!

Cristina: (è incantata a guardare Matteo)

Benedetta: Cristina! Ma che diamine…. Ti sei incantata di nuovo.

Cristina: (sempre a guardare Matteo) come è bello…

Matteo:  lei si che è un’intenditrice

Pietro: (da fuori) qualcuno può venire a darmi una mano?

Serena: vengo io (afferra Cristina che è sempre incantata ad osservare Matteo) e tu è meglio se vieni con me (escono a dx)

Benedetta: mi scuso per mia sorella…. Non so che cosa le sia preso

Matteo: non si preoccupi, ci sono abituato…. Io  le donne le ubriaco

Benedetta:  Mi sento girar la testa…. (fa qualche passo indietro verso dx) è meglio che vada…. (si gira di scatto e sbatte contro Pietro che era appena entrato) mi scusi (esce a dx)

Matteo: come faccio girar le teste io….

SCENA 7

Matteo – Pietro – Paolo

Pietro: (che ra entrato da dx)  perché non ha ancora visto,come le faccio girare io…. Soprattutto la sua…. Perché non è andato ad affettare le cipolle?

Matteo: perché? non sono affettate?

Pietro: le ha affettate Paolo

Matteo: chi è Paolo?

Pietro: Quello che lei ha mandato ad affettare le cipolle

Matteo: io non ho mandato nessuno…. È lui che si è offerto dicendomi: “Mi sento inutile vorrei rendermi utile…” Ha insistito cosi tanto che ho ceduto.

Pietro:  ha insistito tanto? Uno che patisce le cipolle non insiste….

Matteo: (da le spalle a dx) e che sarà mai per due lacrimucce….

Paolo: (entra da dx ha le guance gonfie e tutta la faccia piena di macchie. piange)

Matteo: (si gira e vedendo Paolo in quelle condizioni sobbalza) Oh Dio! Ha fatto la lotta col gatto….

Pietro: non abbiamo gatti qui!

Matteo: È sicuro?

Pietro: ripeto…. Non abbiamo gatti!

Matteo: Un gatto foresto…. Questi gatti forestieri, si intrufolano dappertutto

Pietro: è allergico…

Matteo: il gatto?

Pietro: lui! È allergico alle cipolle

Matteo: è allergico alle cipolle è ha insistito cosi tanto? Ben gli sta!

Paolo: (piangendo) io volevo dirlo.... ma se non affettavo le cipolle dovevo andare fuori e fuori c’è l’orso…. (aumenta il pianto) e c’è anche Andrea…. Andrea è fuori

Pietro: anche Andrea l’ha persa?

Paolo: sì l’abbiamo persa (aumenta il pianto)  la stavamo cercando quando all’improvviso l’orso…. E Andrea è  fuori…. Vado fuori anche io…  Io amo Andrea e non posso stare senza.... Andrea, arrivo!! (esce dal fondo)

Pietro: (va sull’uscita del fondo e urla) mentre è fuori cerchi anche Betta…. (piange) mi manca tanto…. Le volevo bene…. (esce a sx)

Matteo: Capisco quello che gli manca Betta… ma quell’altro che ama Andrea…. I gusti son gusti….

SCENA 8

Matteo – Ermanno – Cristina – Paolo – Pietro – Benedetta – Serena - Monica  

Ermanno: (entra da dx) Caro…. È meglio che stia quì con lei… perche di là… (sposta il collo in avanti alzando lo sguardo al cielo accompagnato da un ululato)

Matteo: (guarda in alto)

Ermanno: (ripetendo il gesto del collo in avanti, sguardo in alto con ululato ) anche lei….

Matteo: io cosa? (guarda in alto)

Ermanno: (gli  mette un braccio sulle spalle) anche lei…. (collo in avanti,  sguardo in alto con ululato) è allupato….

Matteo: (li toglie il braccio e si allontana) non sono allupato per niente io… E poi mi scusi… ma ho altri gusti….

Ermanno: lei è dell’altra sponda? Non si vergogni, la capisco….

Matteo: cos’ha capito?

Ermanno: non si preoccupi… tutti abbiamo i nostri difettucci…. Io trovandomi da solo con quelle tre lupacchiotte mi sono allupato…. (collo in avanti, sguardo in alto con uluato ) uuuuuuuuu

Cristina: (entra di corsa da dx e si incanta a guardare Matteo) come è bello….

Ermanno: signorina!la avverto che con costui  perde tempo….  (collo in avanti e sguardo in alto) non percepisce il mio segnale….  Quando la natura chiama….

Paolo: (entra di corsa dal fondo) Aiuto…. Aiuto l’orso….

Sentendo le urla, Pietro entra da sx e Benedetta con Serena entrano da dx Paolo abbraccia Matteo

Ermanno: (li osserva) Quando la natura chiama (collo in avanti sguardo in alto con ululato)

Matteo: (si stacca da Paolo) ma che natura e natura…. (a Paolo) e lei! che cosa si attacca…

Paolo: mi insegue…. È enorme!

Tutti: chi??

Paolo: L’orso!

Monica: (entra dal fondo indossa una pelliccia, un cappello, guanti e una sciarpa che le copre il viso)

Tutti  scappano, Pietro  a sx Cristina, Benedetta, Serena, Matteo e Paolo a dx.  Ermanno rimane in scena

Monica: (gira per la scena ) dov’è…? Dove si è nascosto…? (inizia a togliersi i quanti il cappello e la sciarpa) Appena lo trovo…. E giuro che lo trovo anche se dovessi girare il mondo…. E appena me lo trovo davanti gli do un morso per ogni volta che sono caduta

Nel frattempo Pietro rientra da sx mentre Serena, Benedette e Cristina da dx)

Ermanno: scusi se mi permetto…. Osservandola attentamente, ho notato che come arrabbiatura, su una scala da uno a dieci, lei è arrivata a undici

Cristina: che scema… se la scala ha dieci gradini, questa ne vuole fare undici e lo credo che cade….

Serena: Cristina! Ora che la tua l’hai detta, possiamo anche andare…

Serena e Cristina escono a dx

Monica: Allora? Dove lo avete nascosto?

Matteo: (entra da dx agitatissimo) devo andare a cercarla…. Non posso stare con le mani in mano, devo sfidare l’orso , non posso perderla…. Io l’amo!!!

Monica: sei qui?

Matteo: (si mette in ginocchio ai piedi di Monica) Ah, Sei salva! Amore sapessi che pena…. Tu non puoi sapere come ero in pensiero per te…. Da quando sono arrivato qui, il mio unico pensiero eri tu…. Ed ero pronto ad oltrepassare il muro e a sfidare  anche l’orso…. ma loro mi trattenevano

Monica: Ma non dire scemate….

Matteo: se non ti fidi di me! chiedi a loro…. Diteglielo voi come ero disperato al pensiero di non vederla più…. Diteglielo…. E diteglielo!!!

Benedetta: Era disperato….  E sapendo che fuori c’era l’orso….  tifava per l’orso ( esce a dx)

Monica: C’è un orso qui fuori?

Ermanno: a questo punto è facile capire che l’orso era lei

 Monica: (a Matteo)  ti sembro un orso?

Matteo: (la osserva) nooo…. Sarà per come sei vestita

Monica: me l’hai detto tu di coprirmi per il freddo

Ermanno: freddo? Qui si sta d’incanto…. Se non fosse per il muro.

Pietro:(a Monica) ha visto Betta?

Ermanno: Pietro! Te l’ho detto…. ( sguardo al cielo) ormai…

Pietro: invece io le dico che prima o poi torna…. (a Monica) anche lei l’ha persa…? Qui ospitiamo gratis

 

Ermanno: in ricordo di un (indica Pietro) suo avo che nel lontano 1400 la perse…

Matteo: e non l’ha più trovata?

Pietro: (piange) noooo  (via a sx)

Ermanno: scusatemi… io vado…. Non vorrei che a causa del ricordo dell’avo e della perdita di Betta facesse qualcosa di cui poi dovesse pentirsene, visto che ultimamente anche lui la perde spesso…. (a Matteo) lei nel frattempo racconti tutto a sua moglie….

Monica: Questo! mio marito? Per adesso compagno in prova a tempo determinato!

Ermanno: allora non le conviene raccontarle che lei e…. ( con le labbra  mima di mandare dei baci)

Matteo: ma cosa dice? Ma che cosa pensa?

Ermanno: io sono professore e mi basta uno sguardo per capire quando tra due persone c’è un inizio di allupamento  ( collo in avanti sguardo in alto con ululato, esce a dx)

Monica: (a Matteo) cosa voleva dire con quel (anche lei mima con le labbra di mandare dei baci)

Non è che per caso  mi tradisci?... Ricordati che sei in prova e che tu non possiedi nulla!!... Anche le mutande che indossi sono le mie!…

Cristina entra da dx in tempo per sentire le ultime parole

Cristina: (si avvicina a Matteo ) Ha le sue  mutande? 

Matteo: si!

Cristina: (lo guarda) come è bello (esce a dx)

Monica: perché ti dice che sei bello?…

Matteo: perché lo sono… A tè te l’han mai detto che sei bella?

Monica: no!

Matteo: appunto! 

SCENA 9

Matteo – Monica – Paolo

Paolo: (entra da dx )

Monica: (da le spalle a dx)

Paolo: ha mica visto Andrea?

Monica: (si gira e vedendo Paolo con la faccia in quelle condizioni sobbalza all’indietro) Oh Dio…! E a questo cosa li è successo?

Paolo: sono stat…..

Matteo: è stato il gatto

Paolo: non è stato il gatto (esce a dx)

Matteo: non è stato un gatto…. Ma più gatti…. È pieno di gatti qua… Anche foresti

Monica: Ma io sono allergica ai gatti!

Matteo: lo so…. E per  la tua incolumità ti proibisco di andare di là…. (indica a dx)

Monica: e dove vado allora?

Matteo: Starai di là (indica a sx)

Pietro: (entra da sx con il secchio in mano)

Matteo: buon Pietro, di là (indica a sx) cosa c’è?

Pietro: le stalle…. Alla mia Betta piacevano tanto (esce a dx)

Monica: Stalle? Io! Monica Del Prete…. Abituata al lusso, alle stelle….

Matteo: Capita… Dalle stelle alle stalle….  (le mette un braccio sulle spalle) cara, lo sai che se ti succedesse qualche disgrazia io non vivrei più…. Come farei senza i tuoi sol… il tuo amore… Vieni che ti accompagno (escono a sx)

SCENA 10

Serena – Cristina – Benedetta – Pietro – Ermanno – Matteo – Andrea

Ermanno e Pietro entrano da dx

Ermanno: Quest’anno c’e molto da lavorare

Pietro: si…. C’è molto lavoro

Matteo: (entra da sx e sentendo la parola lavoro inizia a zoppicare)

Ermanno: cos’ha?

Matteo: ho preso una storta

Pietro: dove?

Matteo: nella stalla

Pietro: nella stalla? Cosa è andato a fare nella stalla

Matteo: volevo pulirla… mi son detto rendiamoci utili e… ho preso una storta. Mi dispiace (si siede)

Serena, Benedetta e Cristina entrano da dx

Serena: visto che il pericolo orso non c’è più, vediamo se finalmente ce ne possiamo andare….

Benedetta: non è meglio aspettare domani?... C’è sempre il muro….

Serena: muro o non muro ce ne andiamo! Cristina! Seguici!

Cristina: (è incantata a guardare Matteo) come è…

Serena: Bello! L’abbiamo capito!!! (afferra Cristina)  E ora andiamo… (escono dal fondo)

Benedetta le segue

Pietro: (verso il fondo) guardate se vedete Betta…. (torna verso il centro e a Matteo) c’è da lavorare! Cosa fa seduto? C’è da lavorare!

Matteo: appunto….

Ermanno: appunto cosa?

Matteo: mi stava venendo voglia di lavorare

Pietro: e perché si è seduto?

Matteo:  nella speranza che mi passi…

Pietro: sa cosa le faccio passare io?

Ermanno: un brutto quarto d’ora…

Cristina e Benedetta: (entrano di corsa dal fondo) aiuto…. Aiuto…. (escono a dx)

Andrea: (entra dal fondo capelli lunghi con camicia e pantaloni strappati, con faccia e mani sporchi. Arriva al centro della scena cade in ginocchio e poi si distende per terra)

FINE PRIMO ATTO

 

SECONDO ATTO

SCENA 1

Matteo – Andrea – Cristina – Benedetta – Ermanno

Andrea: ( seduto al centro della scena)

Cristina e Benedetta: (lo stanno pulendo)

Matteo e Ermanno: ( sono al tavolo,  mimano di essere seduti e stanno giocando a briscola )

Matteo: e con questa sono dieci…. Dieci  a zero. E dieci per cinque fa cinquanta…. Mi deve cinquanta euro, tondi, tondi….

Ermanno:  come si dice in questi casi, lei ha avuto un po’ di sedere….

Matteo: ma che sedere e sedere, la mia è tutta bravura. Se lei è professore io sono maestro….

Benedetta: (ad Andrea)  adesso è come nuovo…. Pulito, profumato e bello

Ermanno: (osserva Andrea) come è bello pulito il nostro….

Matteo: il nostro proprio no!…. Sarà il suo….

Ermanno:  è solo un modo di dire per dare il benvenuto al nuovo ospite

Benedetta: chissà cosa sarà successo a Serena, speriamo che Pietro la trovi

Cristina: (piange) Povera Serena…. Come mi manca….

Benedetta: ti manca? Ma se non facevi altro che mandargli accidenti per come ti comandava, ti insultava… non faceva altro che dirti che eri una minorata…

Cristina: però… adesso mi manca…. (piange e esce a dx)

Ermanno: tipico atteggiamento delle persone sottomesse…. Sottomesse perché deboli, odiano il loro aguzzino ma se lo perdono lo piangono, perché in lui, o in questo caso in lei, trovano sicurezza e in un certo qual modo si sentono protette….

Benedetta: ha ragione…. Nonostante io la coccoli, lei è sempre più affezionata a mia sorella…. Ma da oggi mi farò amare anch’io…. (si avvia a dx urlando) Cristina!! Minorata che non sei altro!! Mettiti subito a lavoro!!! (esce)

Matteo: prima quella poveretta ne aveva solo una che la maltrattava, adesso grazie a lei ne ha due

Ermanno: e io che ci sto a fare sennò?

Matteo: me lo domando anche io…. E questo che ci sta a fare?

Ermanno: per intervenire in aiuto delle persone bisognose…. E la signorina Cristina, in questo momento, ha tanto bisogno di essere consolata…. Se mi permette… vado a consolare (si avvia a dx movimento del collo in avanti sguardo in alto con ululato e esce)

Matteo: (ad Andrea) giovanotto! Cosa fa ancora li?

Andrea: mi hanno detto di sedermi ma poi nessuno mi ha più detto di alzarmi

Matteo: perché lei quando riceve un ordine lo esegue finché non riceve il contrordine?

Andrea: si

Matteo: interessante….   si alzi!

Andrea: (esegue)

Matteo: se dovessi chiamarla… come dovrei chiamarla?

Andrea: (si ferma) Andrea

Matteo: lei è il famoso Andrea?

Andrea: non lo so se sono famoso, però sono Andrea…. Posso andare che mi scappa? (si avvia a sx)

Matteo: no! di la non si può…. È guasto

Andrea: e dove la faccio?

Matteo: (indica a sx) l’accompagno da questa parte, mi raccomando, non deve parlare con nessuno e soprattutto non deve dire il suo nome per nessun motivo, questo è un ordine! Ha capito?

Andrea: (indica di si col capo)

Matteo: bravo…. Muto come un pesce (esce a sx seguito da Andrea)

SCENA 2

Regina – Pietro – Matteo – Ermanno – Cristina – Benedetta

Regina: (entra dal fondo circa quarant’anni è russa e parla con il suo accento) non vedere niente… io avere persa…io visto luce e arrivata qui… questo è posto triste…. Molto triste

Pietro: (entra dal fondo)

Regina: (gli va in contro) finalmente io incontra qualcuno….

Pietro: l’ha persa anche lei?

Regina: e tu! come fa a saperlo?

Pietro: chi arriva qua ci arriva solo per questo motivo…. Ha già visto qualcuno?

Regina: io non avere visto nessuno….

Matteo: (entra da sx) e adesso diamoci da fare….

Pietro: era ora che si desse da fare…. L’ha capita finalmente….

Matteo: certo che l’ho capita, cosa crede? (si siede)

Pietro: (gli urla) si alzi!

Matteo: (si alza di scatto) che è successo?

Pietro: le buone maniere lei non le conosce? (a Regina) prego signora si sieda…

Regina: (si siede)

Matteo: io che sono più anziano mi devo alzare per far sedere questa qui!

Ermanno: (entra da dx, ha un paio di occhialoni scuri che gli coprono gli occhi) Pietro! finalmente sei tornato. Quali buone nuove ci porti? L’hai trovata la donzella che perduta si è?

Pietro: No! (si rintristisce) E non ho trovato neanche Betta

Matteo: Professore come mai ha quegli occhialoni?

Ermanno: per la luce…. Mi da fastidio quando è troppo forte

Matteo: La luce? Professore non è che è andato di la per consolare e la consolata non si è fatta consolare

Ermanno: ma cosa dice? Nessuno può resistere al fascino del professor Ermanno (nota Regina) oh, una dolce donzella (si inginocchia davanti a lei, le prende la mano e gliela bacia. Allunga il collo partendo dal basso verso l’alto fermandosi con la sua bocca davanti alla bocca di lei e mimando il bacio)

Regina: (sviene)

Ermanno: (si alza, a Matteo)ah ah ah…  ha visto? Mi cadono tutte ai piedi come delle pere cotte….

Matteo: a professo…. (annusa davanti alla bocca di Ermanno) non è che invece ha mangiato troppo aglio?

Ermanno: Infatti sì…. Deve sapere che l’aglio ha molte proprietà curative, sia arteriose che batteriche, e perciò, uno spicchio di aglio al giorno….

Matteo: toglie le donne di torno

Regina: (si alza, con le mani si fa aria davanti alla faccia e si rivolge a Ermanno) tu odora troppo forte, io no resistere

Ermanno: (a Matteo) Non mi resiste…

Cristina: (entra da dx e si dirige verso Ermanno) mi scusi professore…. ma lei si era spinto un po’ troppo…. E nella confusione…

Benedetta: (che era entrata dietro a Cristina) gli è arrivato un bel ceffone…. Professore mi meraviglio di lei…

Cristina: (nota Pietro) Pietro! L’ha trovata?

Pietro: no!

Cristina: (piange) chi sa che fine avrà fatto….

Pietro: (a Matteo che nel frattempo si era seduto) si alzi!

Matteo: e perché mi scusi?

Pietro: (indica Cristina) per far sedere lei…. Non la vede che è disperata!

Matteo: e secondo lei se io mi alzo le passa? Guardi che se sta in piedi è meglio….

Pietro: (urla) si alzi!

Matteo: (si alza) con tutti quelli che siamo mi devo alzare sempre io…  (a Cristina) si sieda!

Cristina: (guarda Matteo) come è bello (piange e esce a dx)

Benedetta: (a Pietro) non ci sono speranze di trovarla?

Pietro: visto la fine che ha fatto Betta… Non so

Benedetta: Ma è sicuro che non la troveremo più?

Pietro: sicuro no…. ma le speranze sono poche

Benedetta: (con il sorriso tra le labbra) mi piace…

Matteo: cosa ha detto?

Benedetta: mi dispiace (finge di disperarsi e esce a dx) come mi dispiace….

Ermanno: due fanciulle disperate… Urge il mio intervento…. (a Regina) mi perdoni ma devo andare in soccorso di quelle fanciulle….  (collo in avanti, ululato con bacio  e via a dx)

Regina: (sta per svenire)

Pietro: (afferra Regina e  urla a Matteo che nel frattempo si era seduto) si alzi!

Matteo: (si alza) possibile che per far sedere questa, quello che si deve alzare sono sempre io…

Pietro: (fa sedere Regina. A Matteo) e lei… invece di stare qui a rendersi improduttivo vada a pulire la stalla, altrimenti questa sera non si mangia….

Matteo: già fatto…. Cosa crede? Che si dorma qui? (si avvia a sx)

Pietro: (a Regina) Scusi signorina potrebbe dirmi chi è?

Regina: io sono… Regina

Matteo: (si blocca, torna indietro. A Regina) lei è Regina?

Regina: si! io Regina…

Matteo: si sieda, non si stanchi

Pietro: è già seduta

Matteo: volevo dire stia comoda…

Pietro: (a Regina) venga che l’accompagno di là…

Matteo: potrei accompagnarcela io…. Per rendermi utile….

Pietro: se si vuole rendere utile (indica a sx) c’è la legna da spaccare (con Regina che nel frattempo si era alzata si avvia a dx)

Matteo: e va bene vado (scatta a sx, arrivato sulla soglia si blocca rimanendo ricurvo con la schiena) ahi… ahi, ahi, ahi…  

Pietro: (si gira) cosa le è successo?

Matteo: il colpo della strega…. (torna indietro camminando ricurvo) che scalogna…. Sono proprio scalognato…. Ero partito con tanto entusiasmo per andare a spaccare la legna… Pazienza…

Pietro: (lo guarda male e insieme a Regina escono a dx)

Matteo: (si raddrizza e fa un gestaccio a dx) tiè… La legna se la spacca da solo… Bello lui, io a spaccare la legna e lui a consolare la Regina….

SCENA 3

Matteo – Monica

Monica: (entra da sx indossa un paio di guanti da lavoro,è arrabbiatissima, a Matteo) giusto tu!! Noi adesso ce ne andiamo…. Ma guarda se io, Monica Del Prete, invece di essere servita e riverita nella maniera consona ad una del mio rango, mi devo spaccare la schiena per pulire la stalla insieme a uno che non dice una parola e che non sa neanche il suo nome…. Via! Ce ne andiamo….

Matteo: non ce ne possiamo andare… C’è il muro, è pericoloso….

Monica: preferisco affrontare il pericolo piuttosto che stare qui a lavorare… E poi per cosa?

Matteo: per un boccone e un posto dove dormire…

Monica: io ho sempre pagato sia per mangiare che per dormire… Ed è quello che intendo fare anche adesso… Vado di la e sistemo tutto io (si avvia a dx)

Matteo: ferma!! Che fai? Vado io… Ti sei dimenticata della tua allergia? E se ci fossero i gatti? È pericoloso amore mio…. Se ti succedesse qualcosa morirei dalla disperazione….

Monica: ma allora mi ami?

Matteo: da morire

Monica: va bene, lo faccio per il nostro amore…. Vai tu e portami un boccone… ah!! Porta qualcosa anche per quel poveretto…. Pensa che da quando gli hai detto di pulire la stalla ha iniziato è non ha ancora smesso, nonostante abbiamo finito, sta continuando a pulire sul pulito

Matteo: Me ne stavo dimenticando!… è vero… Appena vai di la, gli dici che il capo ha detto di smettere di pulire la stalla… E che ora deve iniziare a spaccare la legna

Monica: a spaccare la legna?

Matteo: sì! a spaccare la legna… adesso amore mio vado a prenderti qualcosa (esce a dx)

Monica: quanto mi vuole bene…. E non lo fa per i miei soldi… Lo fa per amore…. 

Paolo: (entra da dx, ha ancora i segni dell’allergia sul viso. Vede Monica e si getta ai suoi piedi) voglio morire… Fatemi morire…

Monica: ma perché vuole morire?

Paolo: perché io l’amo….

Monica: ma signore…. C’e un altro….

Paolo: un altro? (piange) Lo sapevo…. Lo sapevo…. Voglio morire…. Fatemi morire

Monica: ma non è il caso….

Paolo: non posso vivere senza il suo amore….

Monica: ( lo accarezza) oh, mi fa tenerezza….

Paolo: (come un bambino si lascia accarezzare e l’abbraccia)

SCENA 4

Paolo – Monica – Matteo – Ermanno

Matteo e Ermanno entrano da dx e vedono i due abbracciati (Matteo ha un pentolino) 

Ermanno: (a Matteo) caro signore questo è il momento di dire cornuto e mazziato

Matteo: perché?

Ermanno: (gli mette una mano sulla spalla) ah ah ah essere traditi dalla moglie può ancora andar bene, ma essere traditi dall’amante e per giunta con la moglie….

Matteo: ma mi faccia il piacere…. (gli toglie la mano dalla spalla. A Monica ) cara….

Paolo: (si stacca da Monica e abbraccia Matteo)

Ermanno: (verso Matteo, allunga il collo, guarda in alto e con le labbra mima il bacio)

Matteo: (si stacca da Paolo) ma insomma! non è il caso che tutte le volte lei…

Paolo: (piange e esce a dx)

Ermanno: (si avvicina a Monica allunga il collo e con le labbra manda i bacini)

Monica: (si scioglie tutta)

Matteo: (a Monica) tieni (porge il pentolino a Monica)

Monica: (lo prende e guarda dentro) cos’è?

Matteo: il boccone che mi avevi chiesto…

Monica: questo mi sembra il didietro di un pollo

Ermanno: il cosi detto boccone del prete

Matteo: lo hanno cotto apposta per te

Monica: per me?

Matteo: non ti chiami Monica Del Prete?

Monica:si!

Matteo: il boccone è del prete e perciò è tuo

Monica: sarà…. Comunque stai allerta…. Hai dei concorrenti. Questo posto inizia a piacermi (si avvicina al professore) a piacermi sul serio… (anche lei allunga il collo e con le labbra mima di mandare baci e esce a sx sculettando)

Ermanno: (allunga il collo e le corre dietro)

Matteo: professore!!

Ermanno: (si ferma) cosa c’è?

Matteo: torni indietro…

Ermanno: giusto! Sarei il quarto incomodo

Matteo: ma quale quarto incomodo… vorrei chiederle una delucidazione… Ho capito che qua tutti l’hanno persa… ma si può sapere cosa?

Ermanno: la trebisonda… (esce a dx)

Matteo: la trebisonda? E cos’è?  La voglio trovare… E non mi devo dimenticare di Andrea e della Regina…. (esce a dx)

SCENA 5

Cristina – Benedetta – Monica – Matteo – Ermanno 

Cristina e Benedetta ( entrano da dx, Cristina continua a guardare dietro di se, fermandosi sulla soglia)

Benedetta: (afferra Cristina per un braccio e la trascina al centro della scena) la vuoi finire di incantarti tutte le volte che lo vedi?

Cristina: come è bello

Benedetta: che cos’ha quello lì da piacerti così tanto… Mah!

Monica: (entra da sx guardandosi attentamente in torno per vedere che non ci siano gatti)

Cristina e Benedetta la osservano

Benedetta: cosa cerca?

Monica: non cerco niente… Guardo se ci sono, li avete visti?

Cristina: no!

Monica: (continua a guardare qua e la)

Benedetta: (a Cristina) questa la sa lunga… Sta cercando qualcosa

Cristina: cerchiamo anche noi… Se non ce lo dice è qualcosa di valore

Benedetta: hai ragione (insieme a Cristina inizia a cercare)

Matteo: (entra da dx)

Matteo: (osserva Cristina e Benedetta e si avvicina a Monica) cosa ci fai tu qui? lo sai che è pericoloso

Monica: ti cercavo per dirti che quello di la, ha tagliato tutta la legna ma continua a cercarne dell’altra da tagliare

Matteo: E quindi?

taglia E quindi ora sta tagliando tutto quello che vede…

Matteo: E lascialo tagliare…. (indica Cristina e Benedetta) e queste cosa cercano?

Monica: non lo so, hanno fatto la stessa domanda a me e poi si son messe a cercar loro

Matteo: cercano l’oro? Cerca anche tu!

Monica: cosa?

Matteo: non lo so…. Ci sono! La trebisonda! Il professore ha detto che hanno perso la trebisonda… sarà una trebisonda d’oro… (a Monica) cercala e se la trovi nascondila e dalla solo a me che poi ti do un bacio….

Monica: dammelo subito…

Matteo: prima il dovere e poi il piacere…. Cerca…. Cerca….

Monica: (inizia a cercare)

Matteo: (anche lui inizia a cercare)

Ermanno: (entra da dx, li osserva e si avvicina a Matteo ) scusi ma cosa cercate?

Matteo: la trebisonda!

Ermanno: cosa cercate? La rotta?

Cristina: (che si era avvicinata ai due per ascoltare) non cercatela più

Benedetta e Monica: perché?

Cristina: l’ha rotta…

Benedetta: chi?

Cristina: (indica Matteo) lui

Monica: rompi sempre tutto…. (via a sx)

Benedetta: (a Matteo) poteva dircelo subito che l’aveva rotta…. (si avvia a dx)

Cristina: (a Matteo) non importa… (si incanta a guardarlo) Come è bello

Benedetta: (torna indietro, afferra Cristina per un braccio e la trascina via e escono a dx)

Matteo: mi scusi ma cos’ho rotto?

Ermanno: se non lo sa lei…

Matteo: ma se l’ha detto lei che l’ho rotta

Ermanno: la rotta? Volevo dire che lei ha perso la trebisonda…. La rotta…. (via a dx)

Matteo: come fai a perdere qualcosa che non hai mai avuto? io non l’ho mai vista sta trebisonda come faccio ad averla rotta… Sto professore ci vuole sviare per impadronirsene lui… Ma io non mi faccio sviare… Anzi…

SCENA 6

Matteo – Paolo – Ermanno 

Paolo: (entra da dx) allora dov’è? Quando eravamo di là mi ha detto che mi avrebbe trovato Andrea

Matteo: Già fatto

Paolo:  (lo abbraccia) Dov’è? Dov’è?

Matteo: ce l’ho in tasca…

Paolo: Ce l’ha in tasca? Mi prende in giro?

Matteo: è un modo di dire, per dirle che è come se Andrea fosse già qui… c’è un problema però…

Paolo: risolviamo tutti i problemi… per trovare Andrea tutto, tutto quello che vuole

Matteo: sa… io devo affrontare dei pericoli, devo uscire allo scoperto e se mi scopro c’ho

 freddo, mi posso prendere un malanno e se mi prendo un malanno devo pagare le medicine….

Paolo: pago io… tutto io… quant’è?

Matteo: ma i soldi non ce li ha Andrea? E se Andrea li ha persi…

Paolo: no… no… Andrea non li perde, garantisco io… lei chieda e le sarà dato

Matteo: mi sarà dato? Le credo sulla parola… e adesso vada di là…

Paolo: è meglio che non veda più Andrea… non mi vorrà più

Matteo: ouh che storia è questa… io è da quando sono arrivato che mi scervello per formulare un piano per trovare Andrea e lei adesso mi dice che… e no è…

Paolo: mi presento con questa faccia?

Matteo: quella ha e con quella si presenta… e poi ognuno ha la faccia che si merita…

Paolo: Andrea non mi ha mai visto con l’allergia… non mi vorrà più

Matteo: per cosi poco? Può capire se non la vuole più… solo per una piccola allergia, ma stia tranquillo… adesso vada di la che a trovare Andrea ci penso io

Paolo: (lo abbraccia) grazie… grazie…

Ermanno: (vedendo i due abbracciati tossisce)

Matteo: (si stacca dall’abbraccio di Paolo) vada… vada…

Paolo: (si dirige a dx, si volta gli manda un bacio e esce)

Ermanno: io non ci vorrei credere ma le circostanze mi inducono a credere sempre di più che lei è…

Matteo: che circostanze che inducono… mi ringraziava

Ermanno: la ringrazia sovente (allunga il collo e bacio)

Matteo: mi stupisco sempre di più del fatto che lei sia professore… (si avvia a sx)

SCENA 7

Matteo – Ermanno – Pietro – Regina

Pietro e Regina: (entrano da dx)

Regina: perso corona… molto importante corona… per me molto valore… senza corona non sapere cosa fare

Pietro: non si preoccupi gliela vado a cercare io

Regina: tu trova corona e io ricompensa te… molto importante, corona molto valore

Pietro: tranquilla, gliela vado a cercare io e così vedo se riesco anche a trovare la signorina Serena… e chissà che non trovi anche Betta…

Regina: tu trova corona e io aiutare te a trovare Betta

Matteo: mi scusino… mi offro io ad andare a cercare la corona… mi sto annoiando, cosi  ammazzo il tempo

Pietro: non si preoccupi… se vuole ammazzare il tempo c’è della legna da tagliare

Matteo: la legna da tagliare? Cosa crede che qua si dorme! Ho tagliato legna per quest’anno e anche per il prossimo... le chiederò il premio di produzione

Pietro: allora si riposi che sarà stanco

Matteo: stanco io? Neanche per sogno… e poi se si tratta di aiutare una dolce signora…

Ermanno: è bene che le ricordo che fuori ci sono dei pericoli

Matteo: il mio motto dice, dal pericolo e dal lavoro fuggi, ma per questa volta farò un eccezione e  mi farò accompagnare da qualcuno… e se ad accompagnarmi è una donna preferisco

Ermanno: donne e buoi dei paesi tuoi

Matteo: giusto (a Regina ) venga con me

Ermanno: lei russa

Matteo: e che me frega… mica ci devo dormire insieme (afferra Regina e escono dal fondo)

Pietro e Ermanno: (si guardano e fanno un cenno di disappunto con la testa)

SCENA 8

Ermanno – Pietro – Cristina – Benedetta – Monica – Andrea

Cristina: (entra di corsa da dx inseguita da Benedetta)

Benedetta: ( entra da dx) non si può… possibile che non ti entra in quella testa da zucca che hai

Cristina: (con atteggiamenti da bambina) sì che si può… (a Pietro) vero Pietro che si può? diglielo che si può…

Pietro: ma… credo di si… perlomeno…

Cristina: hai visto che si può

Benedetta: se non sa cosa, come fa a dire che si può

Pietro: non credo che sia qualcosa di cosi rilevante che non si possa…

Ermanno: Pietro! Per dare delle risposte esatte bisognerebbe ascoltare la domanda per intero

Pietro: esatto. Mi formuli la domanda

Cristina: posso o non posso?

Pietro: ma si che può

Benedetta: può buttare via il contenuto che c’è dentro quel secchio che lei ha posato con tanta cura?

Pietro: (prende per il collo Cristina) Cosa?? Hai mica buttato via quello che c’era dentro al secchio?

Benedetta: (preoccupata) oh dio la lasci…

Ermanno: Pietro! Ti ha chiesto se può, non l’ha ancora fatto

Pietro: non l’ha buttato? (lascia Cristina)

Cristina: (tossisce e riprende fiato)

Pietro: (a Cristina) mi scusi… non so cosa mi abbia preso… (piange e corre a dx urlando) Betta… Betta…

Ermanno: povero Pietro… non è cattivo ma quando si tratta di Betta… le voleva troppo bene… mettiamo da parte il piccolo problemino di Pietro e pensiamo al nostro…

Cristina: lei ha un problema?

Benedetta: mi sembra che qui tutti abbiamo dei problemi… vero professore?

Ermanno: certo… se siamo capitati qui non ci siamo capitati per caso… il destino ha voluto farci incontrare e non dobbiamo andargli contro… perciò è giunto il momento che mi dichiari… signorine io sono…

Monica: (entra di corsa da sx inseguita da Andrea)  scemo… questo è proprio scemo! È Matto! (si ripara dietro al professore)

Andrea: (entra da sx con una grossa accetta in mano e tenta di colpire Monica)

Ermanno: (tende una mano contro Andrea) fermo!

Andrea: (si blocca)

Ermanno: (a Monica) ci dica cosa fu che scatenò la furia del vichingo

Monica: volevo solo sottrargli l’accetta dalle mani per farlo smettere e mi ha aggredito (ad Andrea) posa l’ascia…

Andrea: (solleva L’accetta e si scaraventa contro Monica)

Monica: (scappa a dx e si ripara dietro a Pietro appena entrato da dx)

Pietro: (entra da dx e si trova si fronte Andrea con l’accetta alzata, con una mano gli afferra l’accetta e con l’altra gli  molla un ceffone)

Andrea: (inizia a girare per la scena con lo sguardo ebete fino a uscire a sx)

Cristina: (ha osservato Andrea uscire) sembrava un angelo…

Da sx si sente un tonfo

Benedetta: caduto… (afferra Cristina e escono a dx)

Monica: vado a vedere se ha ancora la testa

Pietro: riposi l’accetta di la (gliela porge)

Monica: (la prende e esce a sx)

SCENA 9

Ermanno – Pietro – Matteo – Regina

Matteo: (entra dal fondo)

I due: (lo osservano)

Matteo: e beh… che c’è da guardare?

Pietro: l’ha trovata?

Matteo: cosa?

Pietro: la corona

Matteo: la corona? Al collo gliel’ho messa la corona

Ermanno: e Regina?

Matteo: spero che si perda… come quell’altra (si siede)

Pietro: come si permette!

Regina: (entra dal fondo arrabbiata,ha una corona d’aglio e peperoncini in mano e  va da Matteo) tu caffone di un bruto ceffo, avere buttato via mia corona da grande valore

Matteo: la finisca! ammazza vampiri

Regina: io ammazza te se tu perda mia corona

Pietro: si alzi!

Matteo: perché?

Pietro: (indica Regina) per far sedere lei, non la vede come è sconvolta

Matteo: (si alza) si sieda, regina dei miei stivali

Regina: (si siede)

Pietro: come si permette?

Matteo: la Regina con la corona  (a Regina) ma mi faccia il piacere

Regina: io regina, tu cosa volere sapere…

Ermanno: intervengo io per risolvere questo piccolo malinteso che si è venuto a creare, Regina è il nome di codesta fanciulla e non il titolo di sovrana (esce a sx)

Matteo: (a Regina) quando una si presenta deve dire mi chiamo Regina, non sono Regina

Regina: solo stupido come te potere pensare che io Regina di Russia

Pietro: (a Regina) allora la possiamo fare?

Regina: (si alza e mostra la corona) adesso che io avere mia corona noi potere fare…

Matteo: una bella spaghettata aglio olio e peperoncino…  e io ho anche rischiato di stancarmi per cercarla…

Regina: tu non potere capire. Gente dare a me parecchi soldi perché io usa mia corona, per trovare quello che si è perso

Pietro: (a Regina) allora si può?

Regina: certo che si può

Pietro: E allora facciamoci questa seduta

Matteo: finalmente (si siede)

Pietro: cosa fa?

Matteo: mi sono seduto

Pietro: chi glielo ha detto?

Matteo: lei!

Pietro: io?

Matteo: si lei… ha detto, facciamoci questa seduta e io mi sono seduto

Pietro: (urla) in piedi…

Matteo: (si alza)

Pietro: dobbiamo farci una seduta per trovare  Betta e Serena

Matteo: io di gente scema ne ho visto, ma come voi… come si fa a trovarli stando seduti?

Regina: con mia corona

Matteo: emanando l’odore?

Pietro: (a Regina) andiamo prima che perdo la pazienza (esce a dx)

Regina: (segue Pietro e esce a dx)

SCENA 10

Matteo – Andrea – Paolo – Pietro – Cristina – Benedetta – Ermanno 

Matteo: non me ne va bene una… speriamo di ricavarci qualcosa facendo incontrare Paolo e Andrea… andiamo a prenderlo và… (esce a sx e rientra subito dopo con Andrea)

Andrea: (entra da sx insieme a Matteo)

Matteo: (posiziona Andrea al centro della scena girato verso dx) adesso chiuda gli occhi e non li apra finche non glielo dico io e vedrà che bella sorpresa

Andrea: (esegue)

Matteo: (esce  a dx e rientra accompagnando Paolo)

Paolo: (entra da dx con gli occhi chiusi)

Matteo: (mette Paolo di fronte a Andrea) e adesso aprite gli occhi e baciatevi

Paolo e Andrea: ( fanno per baciarsi aprendo gli occhi )

Paolo: (fa un urlo) Oh Dio e questo chi è?

Andrea: (si avventa su Paolo per baciarlo)

Paolo: (scappa a dx evitando Pietro, Cristina, Benedetta e Regina che sentito l’urlo entrano da dx per vedere cosa succede)

Andrea: (rincorre Paolo per baciarlo e esce a dx)

Pietro: cosa succede?

Matteo: ho fatto trovare a Paolo il suo Andrea

Pietro: non mi sembrava molto entusiasta di averlo trovato

Matteo: l’emozione… appena gli passa vedrà che scintille

Paolo: (entra di corsa da dx)

Andrea: (insegue Paolo)

Escono a sx evitando Ermanno che entra

Ermanno: (entra da sx, ha sui capelli e sui vestiti della paglia) si sono iscritti a qualche gara podistica?

Benedetta: professore dove si è arrotolato?

Ermanno: (con gli occhi che gli brillano) non ho parole, vi recito i versi di una canzone …  voglio te, una vita, far l’amore nel fienile…

Cristina: non conosce neanche la canzone… far l’amore nelle vigne

Ermanno:lei ha visto delle vigne qui nei paraggi?

Cristina: no!

Ermanno: ma ci sono dei fienili e un vero artista arrangia… (si avvicina a Matteo e gli batte una mano sulla spalla) in amore e in guerra non si guarda in faccia nessuno e lei lo sa

Matteo: ha ragione… e lei si arrangia… se vuole le insegno l’arte… io sono un artista nell’arte dell’arrangiarsi

Ermanno: mi arrangio da solo… permettete… vado a sbattermi…

Benedetta: cosa?

Ermanno: dodici uova, per ricostituirmi… ( collo in avanti e esce a dx)

Cristina: (è incantata a guardare Matteo)

Benedetta: (se ne accorge) Cristina! (l’afferra per un braccio e escono a dx)

Pietro: (a Regina) non è servito a niente… Betta non si è vista

Regina: tu uomo di poca fede… tu avere fiducia… mia corona avere detto che Betta tornare e mia corona non fallire

Matteo: io gliel’ho detto! Con quella corona ci facciamo una bella spaghettata aglio olio peperoncino e…

Si sente il belato di una capra

Matteo: un bello spezzatino di capra

Pietro: (minaccioso a Matteo) si vuole mangiare Betta?

Matteo: perché Betta…

Pietro: è la mia capretta!! Betta è tornata… (abbraccia Regina, corre a dx e urla)Betta è tornata… (corre a sx e urla)Betta è tornata e io sono rinato (riabbraccia e bacia Regina scuotendola) grazie… grazie… e ancora grazie…

Ermanno, Cristina e Benedetta: (entrano da dx) Betta è tornata?

Ermanno: (a Pietro)  cosa ti dicevo io... uomo di poca fede

Matteo: veramente lei tutte le volte alzava lo sguardo al cielo e diceva… ormai…

Ermanno: ormai ci dobbiamo affidare al cielo e il cielo ha provveduto

Regina: (a Ermanno) tu dire grandi stronzate… merito è di mia corona…

Pietro: l’importante è che Betta sia tornata… vi voglio bene a tutti… (a Matteo) mi è quasi simpatico pure lei… questa sera si festeggia… vado ad abbracciare Betta…

Paolo: (entra di corsa da sx inseguito da Andrea, fa il giro della scena e esce dal fondo)

Andrea: (rincorre Paolo e anche lui esce dal fondo)

Pietro: ma corrono ancora?

si sente un gran  tonfo

Monica: (entra di corsa da sx ha sui capelli e sui vestiti della paglia) oh Dio…

Pietro: cos’è successo?

Monica: avete visto quello che rincorre quell’altro?

Tutti tranne Matteo: si

Monica: ha tagliato tutta la legna…

Pietro: e chi gliel’ha detto?

Monica: (indica Matteo) lui…

Pietro: (a Matteo) non l’ha tagliata lei?

Matteo: io, lui, l’importante è che qualcuno l’abbia tagliata

Monica: quando ha finito di tagliare quella legna ne ha tagliato dell’altra

Matteo: per il prossimo anno

Monica:e quando a finito l’altra non sapendo cosa tagliare, ha tagliato le travi e adesso suppongo che erano quelle che tenevano su la stalla

Pietro: è venuta giù la stalla?

Monica: si…

Pietro: e Betta…

Monica: chi la capretta?

Pietro: si!

Monica: era dentro la stalla

Pietro: (si avventa contro Matteo)

Tutti cercano di calmare Pietro e Matteo ne approfitta per scappare dal fondo

FINE SECONDO ATTO

ATTO TERZO

SCENA 1

Pietro – Ermanno – Cristina – Benedetta – Monica – Matteo - Enrica 

All’apertura del sipario  scena vuota, vicino al tavolo verso il centro c’è una coperta che copre qualcuno

Pietro e Monica: (entrano dal fondo e non danno importanza alla coperta)

Pietro: chi sa dove si è cacciato

Monica: non è facile trovarlo con quel muro…

Benedetta, Cristina e Ermanno: (entrano da dx)

Ermanno: avete trovato il fuggitivo?

Pietro: no… sembra che si sia volatilizzato

Cristina: poverino, lì fuori con tutti i pericoli che ci sono… magari si incontra con Serena e ci sono anche Paolo e Andrea… poverini

Pietro: e Betta? finalmente era tornata, solo che veder cadere la stalla l’ha spaventata ed è scappata di nuovo… la mia Betta… appena lo prendo…

Ermanno: ritornerà quando verrà assalito dai crampi della fame

Benedetta: allora è già tornato per prendersi da bere… è scomparso il bottiglione di vino

Si sente un singhiozzo e la coperta si muove

Pietro: (fa cenno agli altri di stare zitti e fa dei cenni a Monica e a Benedetta di sollevare la coperta)

Benedetta e Monica: (una da un lato e l’altra dall’altro la sollevano velocemente)

Pietro: (sta per colpire, ma si blocca alla vista di Enrica)

Enrica: (una donna trasandata sia nell’aspetto che nel vestire, e accovacciata, spaventata, con un bottiglione in mano)

Cristina: (gli si avvicina) poverina…

Pietro: è una ladra!

Ermanno: prima di dare dei giudizi sentiamo cosa ha da dirci

Pietro: (a Enrica) cos’ha da dirci?

Enrica: (gli porge il bottiglione di vino tremando come una foglia)

Cristina: poverina…

Benedetta: non mi sembra in condizioni di parlare… portiamola di la e diamogli qualcosa di caldo (a Monica)  venga a darmi una mano…

Monica: non posso

Benedetta: anche lei come il suo compagno… fugge dal lavoro

Monica: no! è che sono allergica

Cristina: allergica a cosa?

Monica: ai gatti

Pietro: ai gatti? Ma non ci sono dei gatti di la…

Monica: non ci sono dei gatti? Mi ha imbrogliato… Pietro quando lo trova cosa gli fa?

Pietro: lo bastono fin che ne ho le forze di farlo

Monica: e dopo continuo io…

Pietro: Perché non lo ammazzi! dovrebbe diventare donna… eppure incinta!

Matteo: (appare dal fondo, ha i vestiti che aveva Serena prima di uscire con dei cuscini sotto per sembrare incinta, (fargli un pancione esagerato) parla con voce di donna) sono donna e anche incinta…

Tutti: (si girano a guardarla)

Cristina: è tanto che aspetta?

Matteo: dieci minuti…

Cristina: dieci minuti? ed è già cosi! (accenna al pancione)

Matteo: dieci mesi… volevo dire dieci mesi…

Benedetta: ha un mese di ritardo?

Matteo: sì come il padre… è sempre in ritardo…

Pietro: come mai è qui?

Matteo: come mai sono qui?

Pietro: gliel’ho chiesto io

Matteo: eh già… come mai sono qui… l’ho persa e sono capitata qui… qui tutti l’hanno persa

Pietro: eh già… allora deve sapere che qui non si paga ma…

Matteo: si lavora

Pietro: come fa a saperlo?

Matteo: intuito femminile

Ermanno: Pietro, visto lo stato della signora…

Cristina: (a Matteo) non è italiana?

Matteo: sì che sono italiana

Cristina: (a Ermanno) professore ma cosa dice? è italiana

Ermanno: lo so

Cristina: allora perché dice che dobbiamo vedere lo stato della signora

Benedetta: (afferra Cristina per un braccio e la trascina via a dx, arrivata sulla soglia si gira e dice a Monica indicando Enrica) lei porti quell’altra (esce a dx trascinandosi Cristina)

Monica: ( prende Enrica  per un braccio e escono a dx)

Matteo: vado anche io di la… sono rimasta sola con due maschiacci e per una donna non è bello (esce a dx)

Ermanno: non era mai capitato che una donna in quello stato la perdesse

Pietro: e adesso cosa facciamo?

Ermanno: non lo so… vedremo… vedremo (esce a dx)

Pietro: (lo segue)

SCENA 2

Ragazza – Matteo – Ermanno – Pietro

Ragazza: (entra dal fondo piangendo e si siede ) 

Matteo: (entra da dx, non si accorge della ragazza e parla con la voce da uomo) per adesso l’hanno bevuta, non so per quanto riuscirò a tenere su questa farsa perciò mi devo sbrigare (inizia a cercare qua e la)

Ragazza: (osserva Matteo) signora cosa cerca?

Matteo: (risponde con la voce da uomo) la trebisonda (si accorge dell’errore  tossisce e inizia a parlare con la voce da donna) la trebisonda….

Ragazza: e che cos’è?

Matteo: non lo so

Ragazza: e come fa a trovarla se non sa nemmeno che cos’è?

Matteo: quando la trovo lo so…. (tra se) ma a questa cosa gliene frega… e meglio se continuo dopo (alla ragazza con voce da donna) lei come mai è qui?

Ragazza: (piange)

Matteo: (tra se) arrivasse qualcuno allegro una volta ogni tanto… sembra l’osteria del sorriso… perso (alla ragazza) anche lei l’ha persa?

Ragazza: no! non l’ho persa

Matteo: meno male almeno una…

Ragazza: l’ho perso… (piange e abbraccia Matteo)

Matteo: si… si… si stringa e si sfoghi, si sfoghi che io l’ascolto

Ermanno e Pietro: (entrano da dx Pietro ha un paio di guanti da lavoro e un secchio in mano)

Ermanno: (si avvicina ai due) signorina stia attenta! la signora è in stato interessante…

Ragazza: (si stacca da Matteo e le osserva il pancione) oh mi scusi…

Pietro: (alla ragazza) anche lei…

Matteo: (con voce da donna) sì anche lei… (alla ragazza) venga di la che le presento il resto  dell’allegra compagnia al completo… (esce a dx seguito dalla ragazza)

Ermanno: (si dirige verso il fondo, da un’occhiata fuori e rientra) forse questa è l’ultima… ormai ci siamo…

Pietro: (si toglie i guanti e li posa sul tavolo insieme al secchio) però fuori ci sono Serena, Paolo, Andrea, Regina e Betta

Ermanno: Regina se ne è andata di sua spontanea volontà e ha detto che non torna, per quanto riguarda Paolo e Andrea bisogna solo aspettare che si stufino di correre, quella che mi preoccupa invece è Serena, speriamo che non le sia successo qualcosa di grave…

Pietro: e Betta?

Ermanno: Betta quando vuole torna, Basta rifargli la stalla. Pietro! Ci siamo dimenticati di Matteo…

Pietro: quello non conta… appena torna lo ammazzo

Ermanno: Prima facciamogli ricostruire la stalla… e poi semmai…

Pietro: Intanto andiamo a vedere cosa c’è da fare…

Ermanno: io vengo come consulente

Pietro e Ermanno: (escono a sx)

SCENA 3

Matteo – Enrica

Matteo: (entra da dx, parla con voce normale) non si trova niente da mangiare… hanno chiuso tutto a chiave per non fare trovare niente a Matteo, che poi sarei io… che scemo! Le donne incinte hanno le voglie… me ne devo far venire una…

Enrica: (entra da dx, è brilla e parla a soggetto) oh c’e lei… meno male che non è un uomo… brutta ra…zza gli uomi…ni

Matteo: (parla con voce da donna) a chi lo dice… (mostra il pancione) sedotta e abbandonata

Enrica: per lo… lo meno lei è stata sedo…tta, io neanche quello… solo abba… ndonata… e da quel giorno be… vo per dimenti… care… sono ven… ti anni e più che bevo…

Matteo: si vede…

Enrica: e non ho dimen…ticato… non ho dimenticato… ha qualcosa da bere? basta che non sia… acqua…

Matteo: andrebbe bene anche del kerosene?

Enrica: c’è l’ha?

Matteo: no! l’ho detto per dire, da quanto vedo, ormai qualunque cosa le va bene…

Enrica: qualunque cosa un cor…no… mi sembra di avere vis…to una bottiglia di la, ade…sso la vado a prendere e beviamo insi…eme… (si avvia a dx)

Matteo:  guardi se trova qualcosa da mangiare mi è venuta una voglia…

Enrica: di polpette?

Matteo: sì… sì di polpette

Enrica: (indica il secchio che Pietro ha dimenticato sul tavolo) lì dentro c’è ne quante… ne vuoi… (esce a dx)

Matteo: (si precipita verso il  secchio e ne prende una, la odora) hanno un odore strano ma… (inizia a mangiare con gusto)

Enrica: (entra da dx con una bottiglia in mano) alla tua… (beve e porge la bottiglia a Matteo) 

Matteo: (alza la bottiglia)alla tua(beve e sputa) che schifo è aceto

Enrica: sì… ma di que…llo buono

Matteo: buono per lei!  Mi ha rovinato il gusto delle polpette

Enrica: mi sento girar la testa… forse e me… glio se mi vado a coricare un po’ (esce a dx)

Matteo: (parla con voce da uomo) allora… dove può essere nascosta? Un momento… Pietro e il professore sono di la! La staranno cercando? Quei due sono furbi, ma non sanno con chi hanno a che fare (si avvia a sx)

SCENA 4

Matteo –  Cristina – Benedetta – Monica – Pietro – Ermanno

Cristina, Benedetta, Monica: (entrano da dx)

Cristina: signora è qui?

Matteo: (voce da donna) certo che sono qui… volevo prendere un po’ d’aria

Benedetta: si sieda, non si stanchi

Matteo: (si siede) che parole dolci per le mie orecchie

Monica: beata lei

Matteo: per cosa?

Monica: per il bambino che aspetta… come vorrei essere al suo posto… pensi che il mio compagno tutte le volte che arriviamo al dunque si blocca per problemi…

Matteo: alla prostata…

Monica: e come fa a saperlo?

Matteo: chi io?

Monica: sì lei?

Matteo: ho tirato ad indovinare… classico degli uomini… le donne mal di testa e gli uomini problemi alla prostata… lasciamo perdere… la ragazza che è arrivata?

Monica: e di là che piange

Matteo: vada a consolarla… ci andrei io ma sa in queste condizioni…

Monica: vado (esce a dx)

Pietro: (entra da sx e si dirige dritto dal secchio, ci guarda dentro e urla)  professore… professore…

Ermanno: (entra da sx) cosa succede? perché chiami con tanta foga

Cristina: (a Pietro)dov’è ?

Pietro: chi?

Cristina: la foca…

Benedetta: (a Pietro vedendolo  molto arrabbiato) la scusi…

Pietro: (fa vedere il secchio a Ermanno) le hanno rubate!

Ermanno: chi vuoi che le abbia rubate? a chi potrebbero interessare delle polpette fatte con gli escrementi di capra…

Pietro: di Betta!

Matteo: (si tiene la pancia) con cosa erano fatte?

Ermanno: con degli escrementi, per concimare le piantine

Matteo: (si tiene la pancia) oh dio

Cristina:  ha le doglie!

Tutti: chi?

Cristina: (indica Matteo) lei!

Da questo momento tutti si agitano

Matteo: (Matteo continua a tenersi la pancia e ad avere sintomi di vomito)

Ermanno: calmiamoci… da questo momento ci vuole calma e sangue freddo. Afferratela e fatela sedere

Benedetta e Cristina : (cercano di afferrare Matteo)

Matteo: ( corre per la scena e a gesti cerca di fargli capire che non deve partorire)

Benedetta: (l’afferra) presa!

Ermanno: la tenga… (a Cristina) prepari la sedia

Cristina: (prende la sedia e la mette di profilo al centro della scena con lo schienale a dx)

Ermanno: fatela sedere

Benedetta e Cristina: ( a fatica lo fanno sedere)

Ermanno: (si posiziona alle spalle di Matteo) procediamo… chi di voi ha avuto esperienza in parti?

Pietro: io!

Ermanno: tu?

Pietro: ho aiutato tante volte Betta

Ermanno: bene! esegui

Matteo: (cerca di alzarsi per scappare)

Ermanno: (lo afferra per le spalle e lo fa sedere) stia calma e spinga… (a Cristina e Benedetta) afferrategli le gambe e tirategliele su

Cristina e Benedetta: (eseguono)

Ermanno: (a Pietro) esegui…

Matteo: (si agita) non potrei andare nella stalla e fare da sola?

Ermanno: zitta e spinga!

Pietro: (si tira su le maniche e si appresta a eseguire l’intervento)

Cristina: i guanti! i dottori hanno i quanti

Ermanno: giusto! per l’igiene, che scemo… Pietro i guanti

Pietro: (si dirige verso il tavolo, prende i guanti che aveva posato in precedenza e se li mette) adesso mi lasci lavorare…

Matteo: (riesce a liberarsi e scappa a sx)

Ermanno: (nel tentativo di fermarlo lo prende per la parrucca e la stessa gli rimane in mano)

Cristina: oh Dio gli ha preso lo scalpo

Ermanno: non credevo di avere questa forza bruta

Benedetta: (osserva la parrucca) ma questa e…

Cristina: la mia parrucca che ho usato a carnevale!

Benedetta: e che avevamo in macchina

Ermanno: quale testa si è nascosta sotto questa parrucca?

SCENA 5

Pietro – Ermanno – Cristina – Benedetta – Serena

Serena: (entra dal fondo indossa i vestiti di Matteo ed è arrabbiatissima) dov’è?

Cristina: (gli corre incontro per abbracciarla) Serena! sei tornata?

Serena: (la spinge via) togliti dai piedi tu… dov’è?

Benedetta: chi?

Serena: lui… quell’essere indegno… quella sottospecie d’uomo, quel troglodita, farabutto, vigliacco e  verme

Pietro: sta mica parlando della stessa persona che se mi capita tra le mani ne faccio tante polpette e…

Cristina: concima le piante…

Benedetta: ci vuoi spiegare come mai hai dei vestiti da uomo?

Serena: per colpa vostra!

Benedetta: per colpa nostra?

Serena: quando eravamo fuori e abbiamo incontrato quella specie di zombie e nel fuggire ci siamo persi, non sono più riuscita a trovare la strada a causa del muro… giravo e giravo ma mi trovavo sempre al punto di partenza come in un labirinto, fino a quando ho visto una figura umana venire verso di me. Mi nascosi non sapendo chi fosse, ma ebbi un sospiro di sollievo quando in quella figura riconobbi Matteo

Cristina: che fortuna…

Serena: me lo dissi anch’io… sono uscita allo scoperto facendo ampi gesti per farmi notare e purtroppo fui notata

Cristina: perché purtroppo?

Benedetta: (a Cristina)la vuoi finire di interrompere? (a Serena) vai avanti

Serena: mi venne incontro a braccia aperte e mi abbracciò…

Cristina: che bello…

Serena: mi disse “finalmente ti ho trovata, è da quando sei sparita che ti sto cercando. Da quel giorno non ho dormito e non ho mangiato per cercarti” Rimasi un po’ disorientata dalle sue parole, visto che nel tempo trascorso qui non fece nulla per farmi capire il suo interessamento nei miei confronti. Cogliendomi di sorpresa mi abbracciò e mi sussurro “voglio farti mia”

Cristina: e poi…

Serena: mi spogliò…

Cristina: e poi…

Serena: si spogliò…

Cristina: e poi…

Serena: mi rubò i vestiti… dov’è che lo voglio massacrare!

Pietro: (indica a sx) è andato di la… andiamo a stanarlo o aspettiamo che venga da solo?

Serena: vi chiedo di lasciarmelo, me lo voglio cucinare a fuoco lento… molto lento… e poi… zach!! (esce a sx)

Ermanno: (verso sx) signorina se la battaglia si facesse cruenta chieda rinforzi che loro si offrono

Cristina: e lei non si offre?

Ermanno: io coordino… qualcuno che impartisce gli ordini ci vuole… adesso vado a vedere se di là c’è bisogno di me… (via a dx)

Pietro: io vado fuori così se prova a scappare dalla  stalla lo sistemo io (esce dal fondo)

Cristina: poverino… mi dispiace se gli fanno male…

Benedetta: se lo merita… ben gli sta!

Cristina: non ti dispiace per niente?

Benedetta: no! cosi impara a spogliare nostra sorella mentre a me non mi ha mai degnata neanche di uno sguardo… spero che non lo uccidano ma che lo feriscano mortalmente

Cristina: cosi arrivi tu e lo salvi…

Benedetta: così arrivo io… e mentre e lì che emana l’ultimo respiro gli sussurro…

Cristina: ti amo…

Benedetta: crepa… gli sussurro “Crepa!! Ben ti sta!” (via a dx)

Cristina: strano modo per dire ti amo (via a dx)

SCENA 6

Monica – Enrica – Ragazza

Monica: (entra da dx) mi hanno detto che Serena e andata a cercarlo di là (indica a sx) Pietro è fuori e io lo aspetto qui. Non ha vie di fuga…

Enrica: (entra da dx continua a parlare da brilla) sei qui! Non è che per caso hai qualcosa da bere tanto per bagnarsi la gola…

Monica: è meglio se non beve più… a meno che non sia acqua

Enrica: acqua! Come diceva mio nonno, l’acqua fa la ruggine

Monica: ma fa rimanere lucidi

Enrica: in certi casi è meglio non esserlo… chi aspetti?

Monica: un uomo…

Enrica: e meglio se ti metti a bere anche tu, piuttosto che aspettare un uomo… gli uomini… pua

Monica: che cosa gli hanno fatto?

Enrica: cosa mi hanno fatto? Sono vigliacchi… non hanno il coraggio di dirtelo…  e mentre tu sei li che aspetti… te lo mandano a dire… pua

Ragazza: (entra da dx piangendo) mi ha lasciato, sono certa che mi ha lasciato…

Enrica: fossi in te mi farei una bella bevuta per festeggiare… c’è l’hai una bottiglia?

Ragazza: no… sono astemia

Enrica: allora è meglio se ti spari…

Ragazza: hai ragione… voglio morire piuttosto che vivere sapendo di essere stata abbandonata

Monica: ma che morire… ma che bere… fate come me, aspetto con tanta pazienza e appena lo prendo lo ammazzo…

Enrica: il sangue mi fa impressione… preferisco il vino… (alla ragazza) sei sicura che non hai una bottiglia? Anche piccola… mignon!

Ragazza: non c’è l’ho! Sapete che cosa ha fatto? la cosa più indegna che si possa fare a una donna per bene… mi ha pagata  

Monica: l’ha pagata?

Enrica: hai i soldi? La compri una bottiglia?

Ragazza: te li do tutti… non li voglio i suoi soldi… ecco perché ha voluto che li tenessi io… cosi lui ha la coscienza a posto… mi ha lasciato i soldi ed è sparito e io piuttosto li brucio… li vado a bruciare

Enrica: è peccato bruciarli… è meglio berseli un po’ alla volta. Dove ce li hai?

Ragazza: li ho nascosti fuori… spero di ricordarmi dove li ho messi

Enrica: ti accompagno non vorrei che facessi la pazzia di bruciarli… con tutta la sete che c’è nel mondo… quante bottiglie si possono comprare?

Ragazza: parecchie… andiamo… (via dal fondo)

Enrica: (la segue)

SCENA 7

Monica – Ermanno – Pietro

Ermanno: (entra da dx e vedendo Monica inizia e muovere il collo in avanti alzando lo sguardo al cielo con ululato e si avvicina) la mia dolce lupacchiotta che aspetta il lupetto… come avrà notato sono allupato… (collo in avanti, sguardo al cielo con ululato)

Monica: professore non si allupi  troppo… sono pur sempre una lupacchiotta impegnata… ma non si preoccupi, non per molto… solo fino a quando non lo ammazzo

Ermanno: non serve uccidere… abbandonalo al suo destino e fuggi con me…

Monica: perché abbandonarlo… con una bella man di botte lo addomestico e ne faccio il mio schiavo

Ermanno: donna! Mi stupisco di come il nostro veloce incontro d’amore non ti abbia sfiorato minimamente

Monica:  è stato talmente veloce che non me ne sono neanche accorta… perciò tra marzo e aprile…

Ermanno: donna! cosa vuoi insinuare? nessuno può competere col professore Ermanno…

Monica: nessuno tranne un coniglio… l’ha mai sentito dire? sei stato veloce come un coniglio

Ermanno: no! ma sono sicuro d’essere capace a battere anche il coniglio

Monica: non ho alcun dubbio… me ne sono accorta

Ermanno: te ne sei accorta? Lo sapevo… allora posso sperare…

Monica: spera… spera…

Pietro: (entra dal fondo) qui come va?

Monica: come mai ha lasciato la sua postazione?

Pietro: tranquilla ho tappato l’uscita… non ha scampo! Può uscire solo di qua

Ermanno: se non si può uscire… non si può neanche entrare?

Pietro: logico

Ermanno: e se torna Betta?

Pietro: se torna Betta! chiama e le vado ad aprire…

Monica: mentre era fuori non ha visto e sentito niente?

Pietro: credo che Serena sta mettendo in pratica ciò che ha detto prima di uscire, lo sta cuocendo a fuoco lento, sentivo dei sospiri… chissà che non fossero i suoi ultimi sospiri…

Monica: oh dio non è che lo ammazza veramente? Quello mi serve, anche mal concio, ma mi serve

Ermanno: non si preoccupi ci sarei sempre io per consolarla… (a Pietro) lo sai che sono più veloce di un coniglio? (collo in avanti, sguardo al cielo con ululato) cosa non faccio io alle donne (esce a dx)

Monica: Pietro! Non è meglio andare a vedere…

Pietro: no! perché se andassi di la lo finirei… se penso alla mia Betta… se vuole vada lei (esce a dx)

Monica: è meglio lasciarla fare… non vorrei essere complice di un delitto… (piange) lo so che nonostante tutto mi mancherà… (esce a dx)

SCENA 8

Serena – Matteo - Monica

Serena: (entra da sx con indosso i  suoi vestiti e l’accetta in mano) non c’è nessuno puoi venire…

Matteo: (da fuori) aspetta… non l’ho ancora trovata…

Serena: cosa cerca lo sa solo lui… la trebisonda… e io che gli ho dato anche una mano… (verso sx) sbrigati o perdo la pazienza

Matteo: (entra da sx con i suoi abiti ha la collana con la medaglia) arrivo… arrivo… non ti arrabbiare…

Serena: Ora come mi hai promesso le dici tutto

Matteo: Tutto! e subito?

Serena: (mostra l’accetta) tutto! e subito…

Matteo: non potrei dirglielo a rate? adesso si fa tutto a rate…

Serena: no! tu paghi in contanti… o le dici tutto quello che mi hai promesso… oppure io… (le mostra l’accetta)

Matteo: glielo dico… d'altronde al cuore non si comanda… e tu sei entrata nel mio cuore…(l’abbraccia) dal primo momento che ti ho incontrato, ho alzato gli occhi al cielo e ho visto fulmini e saette sul nostro amore…

Serena: come sei romantico… vado e te la mando (esce a dx)

Matteo: vado e te la mando… e io che le dico? Se almeno la trovassi… me la svignerei e chi si è visto si è visto, ma invece…

Monica: (entra da dx con un grosso bastone in mano) vedo che sei ancora tutto intero… mi ha detto che ti ha risparmiato perché dovevi confessarmi qualcosa…

Matteo: (si mette in ginocchio davanti a lei) si! Prima di morire volevo chiederti perdono per tutto il male che ti ho fatto, volevo confessarti tutto il mio amore… volevo farti sapere che se sto insieme a te non è per i tuoi soldi… ma per il tuo denar… ma per amore… adesso morrò in pace sapendo che mi hai perdonato…

Monica: davvero? Sì, ti perdono e adesso baciami…

Matteo: nooo…

Monica: perché no?

Matteo: non voglio avere come ricordo il sapore delle tue dolci labbra… sapendo che in paradiso non posso più baciarle (piange) e adesso uccidetemi…

Monica: io lo impedirò…

Matteo: grazie… (si alza)  amore purtroppo ti devo dare una brutta notizia

Monica: non mi ami più

Matteo: non si tratta di questo… e che dovevo dirtelo prima che partissimo ma non volevo darti un dispiacere… perdonami ma l’ho fatto per non vederti triste…

Monica: che caro… di qualunque cosa si tratta ti perdono…

Matteo: lo sapevo che sei tenera e dolce… comunque prima che partissimo è arrivato un telegramma

Monica: oh dio un telegramma?

Matteo: è morto tuo fratello…

Monica: (si dispera) oh dio nooo… nooo…

Serena: (entra da dx e osserva)

Monica: ( disperata prende a bastonate Matteo) dimmi che non è vero… dimmi che non è vero… perché… perché… (si avvia a dx e trovandosi di fronte Serena la scrolla) perché… perché (via a dx)

Serena: gliel’hai detto?

Matteo: non hai visto la sua disperazione?

Serena: mi fa pena… ma in amore non ci sono regole… ti avviso! se ti becco con una donna vicina… zach

Matteo: una donna qualunque?

Serena: anche fosse mia sorella… (via a dx)

Matteo: credo di essermi cacciato in un bel casino… appena la trovo me ne vado e addio a tutti quanti… (si siede)

SCENA 9

Matteo – Enrica – Ragazza – Cristina – Benedetta – Pietro – Ermanno  

Enrica e la Ragazza: (entrano dal fondo)

Enrica: (ha una grossa busta in mano) l’abbiamo trovata, sei sicura che la vuoi dare tutta a me?

Ragazza: (piangendo) sì…

Matteo: (tra se) l’hanno trovata? Porca miseria…

Enrica: stai a sentire… io sono una ubriacona ma una ubriacona onesta… adesso vado e la nascondo, aspettiamo che ti passi l’ira e poi se mi vuoi comprare una bottiglia l’accetto volentieri… (esce a sx)

Ragazza: (piangendo esce a dx)

Matteo: (si avvicina all’uscita di sx)

Cristina: (entra da dx nota Matteo) sei tutto intero… (gli va vicino e lo guarda) come è bello

Matteo: guardi ho già troppi casini… mi lasci in pace…

Benedetta: (entra da dx) Cristina! (a Matteo) vedo che gode di ottima salute…

Matteo: le dispiace?

Benedetta: si!

UNA VOCE DA FUORI: GIORNALE…

Pietro e Ermanno: (entrano da dx)

Pietro: (esce dal fondo e rientra col giornale)

Matteo: nonostante ci sia il muro il giornale arriva lo stesso (si siede)

Ermanno: caro mio, il muro non c’è più… ed è arrivato il momento di guardare oltre… iniziamo a vedere cosa dice il giornale… Pietro!

Pietro: (porge il giornale a Ermanno e dice a Matteo) si alzi…

Matteo: perché?

Pietro: (indica Ermanno) deve leggere il giornale

Matteo: e non lo può leggere da in piedi?

Pietro: no!

Matteo: (si alza)

Pietro: (a Ermanno) professore legga (esce a dx)

Ermanno: (si siede e si mette a leggere)

Cristina: (si avvicina a Matteo e lo guarda) come è bello…(timidamente) me lo dai?

Matteo: ma signorina… cosa dice?

Cristina: dammelo…

Matteo: (si guarda intorno) ma qui davanti a tutti…

Cristina: si! Lo voglio… dammelo

Benedetta: Cristina! Ma ti ha dato di volta il cervello? La scusi… non era mai stai così spudorata prima d’ora…

Cristina: (guarda Matteo con lo sguardo dolce) è troppo bello… dammelo

Matteo: se mi guardi così… non ti posso dire di no… va bene te lo do…

Benedetta: no! lo voglio io…

Matteo: io uno  ho… e lo do a lei (indica Cristina) vorrà dire che al massimo ve lo passate… (si toglie il medaglione che ha al collo e lo da a Cristina)

Cristina: (lo prende, il viso gli si illumina come se avesse ricevuto tutto l’oro del mondo e se lo mette al collo)

Benedetta:  (molla un calcione a Matteo) questo per averlo dato a lei… (gliene molla un altro) e questo per aver spogliato mia sorella invece di me… (esce a dx)

Matteo: (zoppica) non me lo poteva dire che ci teneva tanto… non l’avrei certo trascurata…

SCENA 10

Matteo – Ermanno – Cristina – Pietro – Ragazza – Enrica

Ragazza: (entra da dx) me ne vado… ormai

Ermanno: (che ha continuato a leggere il giornale si mette a ridere) ah ah ah

Cristina: cosa c’è da ridere?

Ermanno: ve lo ricordate quello innamorato pazzo?

Matteo: quello a cui ho fatto rincontrare il suo amore…

Ermanno: li hanno fotografati mentre stanno facendo il giro d’Italia di corsa… c’è la fotografia sul giornale

Matteo: ci faccia vedere

Ragazza: (sbircia il giornale) ma quello è Paolo!

Matteo: lo conosce?

Ragazza: è lui! È il mio fidanzato

Matteo: ma che fidanzato e fidanzato… quello ama Andrea

Ragazza: io sono Andrea! (indica il giornale) e quello che gli corre dietro chi è?

Matteo: Andrea… (alla ragazza) Ma come scusi? Lei si chiama Andrea ed è una donna?

Ragazza: sì… e quello perché rincorre Paolo?

Cristina: per raggiungerlo e baciarlo

Ragazza: perché?

Cristina: glielo ha detto lui … (indica Matteo) di baciare Paolo

Ragazza: glielo ha detto lei? (molla un ceffone a Matteo)Paolo aspettami(scappa dal fondo)

Matteo: (si massaggia la guancia) avrebbe dovuto spiegarlo che Andrea era una femmina

Enrica: (da fuori) l’ho trovata

Matteo: ha trovato la trebisonda?

Cristina: (corre verso l’uscita di dx gridando) l’ha trovata… l’ha trovata

Pietro: (entra da dx)

Enrica: (entra da sx con una bottiglia in mano e esce a dx)

Matteo: e quella sarebbe la trebisonda?

Ermanno: lei è ignorante… Pietro spiega il perché della mia presenza

Pietro: il professore è qui perché l’avete persa

Matteo: cosa abbiamo perso?

Ermanno: la trebisonda! Una città nord orientale della Turchia

Cristina: abbiamo perso una città…

Matteo: (a Cristina) vada di la a contemplare il medaglione

Cristina: (osservando il medaglione esce a dx)

Ermanno: adesso la illumino: “perdere la trebisonda” un significato analogo a quello di perdere la bussola, essere disorientati o confusi. Tutto ciò deriva dal fatto che, anticamente, la città di Trebisonda costituiva un importantissimo punto di riferimento per le navi, se mancato, spesso si verificavano tragici naufragi. Il buon Pietro, con quel l’avete persa si riferiva alla strada, per causa del muro di nebbia che si viene a creare in questo luogo 

Matteo: (a Pietro) non poteva dire vi siete persi? Sarebbe stato più chiaro

Pietro: e secondo lei chi è arrivato qui ha perso solo la strada? Perdere la Trebisonda come ha spiegato il professore non è un termine usato solo per chi perde la rotta ma anche per chi perde il controllo, la ragione, il buon senso… e purtroppo quello oggigiorno lo hanno perso in molti, molti di quelli che come lei corrono solo dietro al dio denaro… professore! Chi non bisogna imitare?

Ermanno: (indica Matteo) lui… è quello che l’ha persa più di tutti (via a dx)

SCENA 11

Matteo – Pietro

Matteo e Pietro: (si guardano negli occhi e sorridono)

Pietro: allora che dici?

Matteo: credo che la terapia stia funzionando… il professore piano, piano si sta riprendendo

Pietro: lo studio che abbiamo condotto ha portato i suoi frutti

Matteo: abbiamo verificato che la mia terapia

Pietro: la nostra…

Matteo: la nostra?

Pietro: si la nostra…

Matteo: la nostra terapia piano, piano sta portando a dei risultati

Pietro: formiamo dei gruppi di matti per curarne uno

Matteo: oggi il professore e domani…

Pietro: una donna

Matteo: le donne è meglio non curarle. Se iniziano a ragionare per noi si mette male

Pietro: hai ragione

Matteo: caro collega in questa gabbia di matti se non arrivavamo noi non si salvava nessuno

Pietro: e pensare che li avevano chiusi

Matteo: manicomio… come suonava bene, adesso ti ricoverano alla neuro

Pietro: che tristezza

Matteo: se non ci danno il premio nobel sono dei matti

Pietro: giusto!

Matteo: sono proprio fuori

Pietro: giusto… chissà perché li hanno chiusi

Matteo:  quando uno ha un comportamento strano gli si dice che è fuori… i matti erano di fuori e non dentro… per questo li hanno chiusi

Pietro: non capisco

Matteo: li hanno chiusi perché di sani non c’è ne più

Due infermieri: (entrano dal fondo (potrebbero essere interpretati dagli stessi attori che fanno  Paolo e Andrea) si avvicinano a Matteo e Pietro e gli mettono delle camicie di forza)

Matteo e Pietro: ( lasciano fare e continuano a parlare come se niente fosse)

Matteo: siamo famosi, vedi! Ci hanno messo anche il camice…

 

Pietro: mi sembra di ricordare che c’è l’hanno messo già altre volte

Matteo: tutte le volte che operiamo… (agli infermieri ) non è che è un po’ stretto? Ve l’ho già detto non posso operare in queste condizioni…

I due infermieri: (non rispondono e conducono Matteo e Pietro a dx)

Ermanno: (entra da dx con camice da dottore si ferma ad osservare Matteo e Pietro mentre vengono portati via dai due infermieri, si mette al centro della scena e ride) ah ah ah (collo in avanti sguardo in alto e ululato)

FINE