L’ONOREVOLE FIORENZA
FARSA IN UN ATTO
DI
FELICE MOSCONE
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ALI’ BABA’ Noi, arabi, purtroppo, (comunque la pensiate…) siam uomini infelici! Siam genti
sfortunate! Abbiamo troppe mogli! E’ questo il nostro male! Tra tutte le disgrazie
…ohimè, non c’è l’eguale! Son esse la rovina di questo Novecento! Guardatele in
faccia…dite: non fan spavento? Si sono impiastricciate di mille e mille tinte e sono
diventate….povere facce finte! Eccole son gelose, son piene di sospetti, talvolta fan
capricci come gli scolaretti. E poi..al giorno d’oggi…non obbediscon più. I poveri
mariti…devon mandarne giù!!! Anzi, la maggior parte han messo i pantaloni; si sa,
comandan loro! E noi…siam pecoroni!
L’onorevole Fiorenza
Farsa in un atto
Di
FELICE MOSCONE
Alì Babà esce; si apre il siparietto; salottino moderno; poltrone, tavolinetto, telefono; sullo sfondo, manifesti elettorali tra i quali spiccano gli slogan: “Votate Fiorenza” “W l’On. Fiorenza !” “Vogliamo lei!” Teresina comodamente seduta sul tavolinetto, sta telefonando:
TERESINA Sono spiacente, ma il signore è assente! E’ andato in Parlamenrto!...Sì…certo…sarà
fatto! Vuol ripetere, per favore? Prendo nota (scrive su un libretto di appunti) Dunque
“annunciare al Signor Leone”, che cosa…? “ no-mi-na-to a pieni vo-ti Pre-si-de-nte
della F.I.M.I. (Federazione Italiana Mariti Indipendenti) per la sua fierezza di ca-rattere
e per la sua indo-mabile vo-lo-ntà di dittatore familiare!” Molto bene..certo, tornerà
tra pochi istanti, credo!...Molto bene!...Grazie. Buonasera! (ripone il ricevitore; squilla
subito il campanello d’entrata; Teresina va ad aprire; entra come un bolide l’Onorevole
fiorenza trascinando il marito; Fiorenza è una donna forte e sicura di sé; urla sempre
ed impera in modo assoluto; Leone è sempre impaurito, sottomesso, tremante)
FIORENZA (Togliendosi la pelliccia e gettandola al marito che si affretta a depositarla) Sicuro!
Sicuro!!! Prima di ogni altra cosa ci vuole coerenza! Co- e- ren- za!! Quindi, ricapito-
lando…(didattoriale) SIEDI (Leone piomba a sedere) ricapitolando: non fumerai mai più
Boston né Camel, hai capito?
LEONE (Tremante) Sì, sì…
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FIORENZA …lascerai i romanzi francesi e userai lamette italiane. Altrimenti bella figura ci faccio io
Col progetto legge che ho presentato in Parlamento sul nazionalismo commerciale!
LEONE Sì, sì…va bene…sia fatta la tua volontà, Fiorenza.
FIORENZA (correggendo con forza) Onorevole Fuiorenza!
LEONE Sì, sì…Onorevole Fiorenza!
FIORENZA E inoltre, d’ora in poi, quando mi porti in macchina a Montecitorio…ti metterai la giac-
ca e il berretto dell’autista che ho licenziato. Un’onorevole senza autista…non sta bene..
non fa colpo!
LEONE (con convinzione) Oh…ma tu fai colpo lo stesso!
FIORENZA (con una scrollata) E non prendermi quell’aria da imbecille! Sei o non sei il marito della
Onorevole Fiorenza?
LEONE …Purtroppo!
FIORENZA Come “purtroppo”?!...Ah, il vile! Io mi consumo la vita per la causa della nazione…mi
batto per la liberta, e tu…
LEONE (piagnucolando) Sì, sì…tu ti batti per la libertà e io, per la libertà…me le prendo!
FIORENZA Leone! Leone! Come puoi dir questo?! Sei un egoista ingrato! Non sei libero, in fondo, di
fare tutto ciò che ti pare e piace?
LEONE Sì…in fondo in fondo!
FIORENZA Ma come! come!!...Di che puoi lamentarti!...C’è una moglie più devota, più affezionata
di me?
LEONE (affrettandosi a rispondere) No,no!
FIORENZA E dici che ti tolgo la libertà?!...Il mascalzone!!! Ti ho forse impedito qualche volta di lava-
Re i piatti?
LEONE (affrettandosi a rispondere No, no!
FIORENZA E di stirarmi la biancheria?
LEONE Nemmeno!
FIORENZA E di fare il bucato?
LEONE Neppure!
FIORENZA E di scopare le scale?
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LEONE No, no, vedi..perdonami, Fiorenza!...Capirai..nei primi tempi del matrimonio, eri così…così
diversa…capirai! Forse...entrando in politica…
FIORENZA (accusando con disprezzo) Ecco! L’uomo che odia la politica, che assassina la democrazia,
che distrugge la volontà popolare!!
LEONE Ma io…
FIORENZA (Aggressiva) Sì…è chiaro! Alleato alla plutocrazia straniera, tu mi vuoi sabotare, tu mi
Vuoi corrompere, mi vuoi minare!!
LEONE (Atterrito) Ma io…ma io non mino niente!
FIORENZA (Come sopra) E credi che io non l’abbia capito il tuo gioco? Invece di essere fedele ai
sacri doveri del focolare…invece di pulire e tacere..tu vuoi allontanare tua moglie dalla
vita nazionale, la vuoi sacrificare, vuoi seppellire per sempre la sua grandezza politica!
(facendogli sotto) Ma io…io sono un partito di massa, hai capito? Un partito di massa!!
Ho avuto 25mila elettori, io! E tu?...Che cos’hai tu? Che cos’hai?
LEONE Io…io..ho da pagar le bretelle, io!
FIORENZA Stà zitto, buffone! E ricorda bene che quando grido io…
LEONE Oh, lo so!...Gridano 25mila persone!
FIORENZA E allora?! Vuoi proprio continuare a sabotare l’opera politica di tua moglie? Un’opera così
Pacifista e rasserenante?
LEONE Ma cosa ho fatto, io? Cosa ho fatto?
FIORENZA E vuoi ancora mentire?...Ma ho le prove, sai! Ho le prove!
LEONE Sì…dico…quali prove?!
FIORENZA Dimmi un po’, Leone: dove sei stato domenica alle 16?
LEONE Sono stato…sono stato…al cimitero! Come le altre domeniche!
FIORENZA Al cimitero? (terribile) Ma bene! E credi che questo non debba compromettere la mia
Indipendenza politica? Credi che questo non debba significare un accostamento di tua
Moglie deputatessa agli ambienti democristiani?...(perentoria) Non ci andrai più!
LEONE (timidamente) Ma io…
FIORENZA (come sopra) Non ci andrai più!!!
LEONE E va bene.
FIORENZA E alla sera dove sei stato? Dove sei stato mentre io preparavo la relazione per l’indo-
mani ?
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LEONE Sono stato…sono stato all’opera. Sì, all’opera. C’era…c’era un balletto…(si ferma esitante)
FIORENZA Vedi? Vedi, mascalzone! Dillo, dillo pure!...Un balletto russo! Russo!..E questo non è com-
Promettere tua moglie? La tua deputatessa? Non è un asservirla allo straniero?
LEONE Sì, hai ragione, Onorevole Fiorenza! (desolato) Pazienza. Rinuncerò anche a quello! Andrò
…andrò a fare una gita in campagna.
FIORENZA (scattando) In campagna?! In campagna?! E credi che il partito socialista dei contadini..
LEONE No, no..cioè…pazienza! starò in casa. Mi metterò alla finestra a veder spuntare il sole.
FIORENZA (scattando) Ecco! Il sole nascente! Il sole socialista!! Ah, tu sei la mia rovina, la mia
sfortuna, la mia disgrazia! Perché compromettere così la tua famiglia! Chi è in fin dei
conti, dimmi, chi è che comanda in questa casa?!
LEONE (significativamente) Ecco..veramente…
FIORENZA Dillo, dillo pure, dillo forte!
LEONE A dir il vero…toccherebbe…ecco…
FIORENZA Dillo! Dillo pure liberamente! Comando io! Comando io!
LEONE (mal interpretando) Oh, stavolta! Finalmente! (con soddisfazione) Comando io! Coman-
do io!
FIORENZA Cretino! Io, ho detto! Comando io! (indica se stessa9
LEONE (ritornando… pulcino) Ah, già…sicuro! Comandi tu! …E’ giusto..è doveroso!...Natural-
mente!... Sei deputata!
TERESINA (entrando) Signore, hanno telefonato i suoi colleghi. Per le 10 lo aspettano alla F.I.M.I.
(inutilmente Leone le fa cenno di tacere).
FIORENZA (con sospetto) La Fim? Chi è questa Fimi?
TERESINA La Federazione Italiana Mariti Indipendenti!
FIORENZA (tutta fuoco) Mariti indipendenti!!!? Lui?!
TERESINA Sì, lo hanno eletto Presidente a pieni voti.
FIORENZA Lui?! Presidente dei Mariti Indipendenti?! (investendolo) Leone!!! E il permesso?!
Chi te lo ha dato?!...A letto subito!!! Fila!!!
Si chiude rapidamente il siparietto mentre Leone, uscito sul palcoscenico, sull’aria di “La Fedora” di V. Panzuti, accompagnato dall’orchestrina, canta così:
LEONE Una moglie deputata, lo sai cos’è?
E’ una cosa disgraziata! Lo sai perché?
Se ne frega del marito e se ne va;
fa comizi, urla sempre – vuol la libertà!
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Ritornello:
CORO Che moglie sciagurata
…la Deputata!
Che uomo incretinito
…è suo marito!
Eccola, solerte e vigile
Lei fa politica, ovunque chiacchiera!
Sventola con mano energica
bandiere e labari dinanzi al popolo!
Guarda che imponenza
…ha la Fiorenza!
Durante le elezioni
…voterem tutti per lei!
LEONE Parla solo del partito – altro non sa!
Fa sgobbare suo marito – è una pietà!
Tutti quanti gli elettori – lei sa fregar!
Fa le calze in Parlamento e e si fa pagar!...
Qui si riapre il siparietto; sono in scena tutti gli attori del primo atto stretti entusiasticamente intorno all’Onorevole Fiorenza; grandi cartelli inneggiano a lei; con coreografia piazzaiola ripetono in coro:
Ritornello:
Che moglie fortunata
la Deputata!
Che uomo….