L’ultima diligenza per Fort Laramie

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Commedia western in tre atti

di Gigi Ganzini Granata

Personaggi:

CAMOMILLA-JOE

L'IRLANDESE

GWENDALIN

VECCHIO ALCE - Capo pellerossa

PÀHUKITÀVA - sua figlia

SCERIFFO

HARRY - il postiglione

TONY - la scorta della diligenza

JEFF - il bandito

GIOVANE VISONE - pellerossa

LUPO DELLA PRATERIA - pellerossa

Nota: TONY e LUPO DELLA PRATERIA, HARRYe GIOVANE VISONE, SCERIFFO e VECCHIO ALCE                 possono essere interpretati dagli stessi attori

1871. In America, Sud Dakota, nei pressi delle Black Hills, le Colline Nere. La pace stipulata nel 1869 con Nuvola Rossa ha concesso agli Indiani il possesso di certi territori, le Riserve, dove dovrebbero vivere indistur­bati, ma che quotidianamente i pionieri, i cercatori d'oro diretti a Ovest, i cacciatori di bisonti, i desperados, le Società Ferroviarie, violano, provo­cando reazioni di assalti e massacri da parte degli Indiani, in guerriglia continua.

Lungo le solitarie strade, dove passano le carovane e le diligenze, sorgono solitarie baracche di ristoro e di rifornimento. Una di queste, tra le più solitarie, è quella di Camomilla-]oe.

La scena, unica per i tre atti, rappresenta l'interno di questa baracca di rifornimento, con scaffali, con bancone, un tavolo e delle sedie. Sulla parete lunga, di fronte al pubblico, una porta e due finestre danno all'ester­no, praticabile, e lasciano vedere le lontane colline e l'immensa prateria. Un'altra porta, a sinistra, da nelle stanze interne. A una parete è appeso il manifesto con la faccia di «Jeff il Bandito», «Wanted», «Ricercato»: con tanto di taglia.


ATTO PRIMO

L'interno della baracca-ristoro di Camomilla-Joe è particolarmente in disor­dine in questo primo atto. Ovunque ragnatele, sporcizia, sacchi vuoti. Le finestre sono senza, tende. Un sacco di patate, rotto (o malamente aperto?) se appena urtato lascia correre patate per tutta la stanza. Un grembiule sporco è appeso da qualche parte. Sul manifesto del «ricerca­to» è   appiccicata la «stella» di vice-sceriffo.

All'aprirsi del sipario le finestre e la porta sono chiuse. La porta è appena in penombra, per qualche lama di luce che penetra dalle fessure della sconnessa porta e dagli scuri.

Prima che il sipario si apra e per un breve periodo dopo, una musica tipi­camente Western che sfuma dolcemente. Si inseriscono sullo sfumato canti di galli, qualche muggito.

È mattina presto.

Dopo un attimo di scena vuota, si apre la porta di sinistra.

1

Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (entra in pantaloni e maglia con mezze maniche. Ha le bretelle che pendono. È spettinato. Sbadiglia e trascina le scarpe. Si è appena alzato dal letto. Apre la porta d'ingresso. Un fiotto di luce illumina la squallida stanza. Camomilla-Joe si gratta la testa, si stira, sbadiglia; guarda il paesaggio. Va ad aprire le due finestre con gesti uguali. Passando .urta il sacco di patate. Alcune patate corrono per la stanza. Rialza il sacco, ma non raccoglie le patate. Con una pedata le toglie di mezzo. Sbadiglia ancora. Prende detta legna, accende una stufa, vi mette sopra un bricco. Afferra un asciugamano di dubbia pulizia e se lo getta sulle spalle. Prende un sapone. Si avvia alla porta. Guarda fuori, fischia) Fiii... (fischia an­cora più forte) Ehi!... Sid! (si gratta la tèsta) Bestiaccia dannata! Ancora a spassoveh?... Poi mi torni morto di fame! Ehi! Chissà come sono simpatici i cani, a Fort Laramie! eh??? Stupido! Impara dal tuo padrone, impara!... Vivi da solo! (muggito pietoso) Vengo, Rosalind!... (si guarda in­torno) Dove ho messo il secchio?... (lo ve-de, lo prende per il manico) Eccomi, ecco­mi Rosalind! Vengo... Piantala di chiama­re... (esce)

2

L'irlandese.

L'irlandese          (entra dopo un attimo di scena vuota. Lo precede un rumore di zoccoli di cavallo al passo e un nitrito)

Joe! Ehi, Joe!... (si guarda intorno) Joooe!

(chiama  verso l'interno. Niente. Esce verso sinistra. Torna in scena. È vestito come i caccia­tori di pellicce, alla Davy Crockett, giacca di pelle con frange, classico berretto di pelo con la coda di martora; ha il fucile e sì muove con la classica andatura leggera, felina, del cacciatore. Ha sulle spalle un grosso sacco di Juta. Lo posa per terra. Posa anche il fucile. Si avvicina al banco­ne, come uno di casa, prende una botti­glia e un bicchiere, si serve da bere, beve avidamente, si asciuga la bocca con la manica della giacca. Ha gesti disinvolti. dell'uomo che vive solo, a contatto con la natura, ma è di «razza» e lo si vede. Sì appoggia al banco, poi, di scatto, si fa attento, teso, e con un balzo leggero sì pone di lato della porta, sorridendo tra sé al suo scherzo).

3

Camomilla-Joe L'irlandese.

Camomilla-Joe  (entra sbuffando e asciu­gandosi la faccia, la testa).

L'irlandese          (gli punta un dito nelle costole, come se fosse una rivoltella e dice, con voce artefatta)  Mani in alto!

Camomilla-Joe   (lascia cadere l'asciugamano e alza le mani).

L'irlandese          (sempre con il «vocione» e dan­dogli una manata sulle spalle)  Ti arrendi facile, eh?

Camomilla-Joe   (sta allo scherzo, si volta di colpo alla «cow-boy» e gli spara contro con una mano)  Maledetto irlandese! Ta. Ta. Ta!!!  Morto!  Con Camomilla-Joe non si  scherza!

Irlandese            Mamma che paura! (ride) Se tu sapessi maneggiare una pistola, che peri­colo, saresti!

Camomilla-Joe (raccogliendo l'asciugamano)   Per questo non ho mai voluto imparare! (finisce di vestirsi).

Irlandese            Mi domando com'è che non ti hanno ancora impallinato!

Camomilla-Joe Perché soltanto gli intimi sanno che non so sparare! (si accorge che l'irlandese ha bevuto) E gli intimi preferi­scono farsi fuori l'whisky alle mie spalle!

Irlandese            (ride, si serve ancora, beve)  Non soltanto alle spalle! (serio) Camomilla-Joe il tuo whisky non teme concorrenza!... Fino a Fort Laramie, almeno!

Camomilla-Joe   (compiaciuto)  Puoi dirlo!

Irlandese            (ridendo)  Certo che posso dirlo! Fino a Fort Laramie non c'è che la tua baracca, in questo maledetto deserto di erba!

Camomilla-Joe   Lamentati, anche! Tu e il tuo dannato socio! Sapete a quanto am­monta il vostro debito?... (fa per afferrare un quaderno di conti).

Irlandese            (glielo strappa di mano)  Pian­tala, Joe! Guarda che cosa ti ho portato! (dà un calcio al sacco) Bisonte disseccato e grasso di bisonte! Più di venti pelli di castoro!

Camomilla-Joe   Di infima qualità! Ci scom­metto.

Irlandese            (scherza)  Basta che tengano cal­do, no? Comunque valgono almeno il tuo whisky!

Camomilla-Joe   Lo spero! Almeno il mio whisky scalda,  te lo garantisco io!

Irlandese            Anzi! Brucia! (si serve, beve)

Camomilla-Joe   (gli leva il bicchiere di mano)   Lasciane un po' al tuo socio! E poi, oggi o domani, deve passare la diligenza per il Forte... Ma dov'è, il nonnino?

Irlandese            (si fa serio)  Nei guai! Camomilla-Joe  Nei guai come? Irlandese Indiani.

Camomilla-Joe   (lo guarda incredulo )  Gli indiani... se la son presa con il nonnino? Vuoi scherzare, irlandese? Ma se vi cono­scono tutti, per miglia e miglia, qui in­torno! È come se mi dicessero che gli indiani  vogliono  far   fuori  me!

Irlandese            (racconta, ancora stupito, incre­dulo egli stesso)  Eh! Ci hanno aggredito. Una notte. Nella nostra capanna. Ero stan­co morto, impiombato nel sonno. Non ho sentito niente. E sa Dio se ho il sonno leggero, di solito. Il nonnino invece si è svegliato, ha gridato... e l'hanno colpito. Due coltellate. Poi via!

Camomilla-Joe   Grave?

Irlandese            Non credo, L'ho caricato subito sul mio cavallo e l'ho portalo a Fort La­ramie. Certo non è stato il viaggio ideale... Per lui.

Camomilla-Joe   E adesso come sta?

Irlandese            Non lo so. Spero bene! Vorrei poterlo riportare alla capanna...

Camomilla-Joe   (sistemando negli scaffali il sacco dell'irlandese)  A te... pesa, la soli­tudine?

Irlandese            Bè... una volta, no! Ho scelto questa vita proprio per sfuggire la gente, per vivere solo in mezzo ai boschi... nella prateria... Ma il nonnino mi manca!

Camomilla-Joe   Ti capisco... Pensa che a me, certe volte, manca quel farabutto del mio cane che va a divertirsi al Forte con i suoi amici.

Irlandese            Di' un po', Camomilla-Joe! Come mai sei finito quassù? Me lo sono chiesto cento volte.

Camomilla-Joe   (serissimo)  Una donna. Irlandese Delusione   d'amore?

Camomilla-Joe   Al contrario! Una donna che vuole sposarmi a tutti i costi!

Irlandese            Brutta e piena di fratelli vendi­cativi. Indovinato?

Camomilla-Joe   No! Brutta, no! È figlia unica! Il fatto è che io non sono portato al matrimonio, ecco! E lei ci si è fissata!

Irlandese            Ma tu glielo avevi promesso?

Camomilla-Joe   Bè, in un certo senso glielo avevo fatto sperare! Ma la colpa è stata di quel ballo! Lei era proprio carina, con le trecce per le spalle e io le ho detto...

Irlandese            Le hai detto...?

Camomilla-Joe   Le ho detto: Gwendalin... Si chiama Gwendalin! Gwendalin, sei così carina che quando sarò grande ti  sposo!

Irlandese            (scoppia a ridere)  Quanti anni avevi?

Camomilla-Joe   Dodici! Ma lei non se l'è mai scordato! E di anno in anno mi ha chiesto se ero abbastanza grande per spo­sarla. Finché sono scappato! Ma lei mi ha inseguito! E allora sono scappato ancora! E lei dietro! E io via! Da dieci anni, sto scappando! Qui spero proprio che non mi trovi mai!

Irlandese            (scherzando)  Te l'auguro!

Camomilla-Joe (serio, trepidante) - Pensi che sia in pericolo, qui? A me sembra abba­stanza fuori mano!

Irlandese            (scherzando)  Anche a me, sta tranquillo! Bisogna essere pazzi, per capi­tare fin quassù!

Camomilla-Joe   (imbarazzato) - Ma lei lo è!… un po' pazza, dico. Mi fa una paura! Così decisa, così cocciuta così...

Irlandese            (con un ghigno imbarazzato e gen­tile)  ...così innamorata, forse. Brutta co­sa,  Camomilla-Joe,  essere  innamorati!

Camomilla-Joe  Che ne sai tu?

Irlandese            Ho corso un serio rischio, pro-prio poco prima che gli indiani ferissero il nonnino!

Camomilla-Joe   (interessato)  Al Forte? La figlia di qualche pezzo grosso! Non so perché, ma tu mi dai l'aria di uno che non può accontentarsi della figlia di un cow-boy o di un cercatore d'oro!

Irlandese            (un po' imbarazzato e leggermen-te sognante)  Una indiana... Una ragazza indiana. L'ho trovata per caso in un bosco con un piede slogato. Non riusciva a fare due passi dal dolore. L'ho presa in braccio e portata alla capanna. È rimasta con noi quindici giorni poi è fuggita... Non so nem­meno come  si chiama!

Camomilla-Joe   Era bella?

Irlandese            Sì, e tenera, dolce come una cerbiatta... (con un ghigno)  È fuggita con uno dei miei berretti. Il più vecchio!

Camomilla-Joe   (romantico)  Per ricordo?

Irlandese            E chi lo sa? Comunque, una bel­la seccatura, che si sia preso proprio quel­lo! Nella fodera ci tenevo le ultime lettere di mio zio a mia madre!

Camomilla-Joe   Non sapevo che avevi una madre e uno zio!

Irlandese            Una madre ce l'hanno tutti!

Camomilla-Joe   Ma uno zio, no! Dove sono adesso?

Irlandese            Mia madre in cielo. Mio zio al­l'inferno.

Camomilla-Joe  Morti?

Irlandese            Mia madre. Ed è proprio dall'in-ferno dove vive mio zio che son scappato, per finire tra queste colline...

Camomilla-Joe   (pensando all'indiana)  E non l'hai  più  vista?

Irlandese            No... (resta sognante).

Camomilla-Joe   (con un sospiro, sognante, un po' buffo)  Che bella storia!

Irlandese            (cerca di riderne)  Romantica, no? Ma intanto io ci ho rimesso un ber­retto e le lettere di mio zio!

Camomilla-Joe   Eh, le donne sono guai! Di qualunque colore siano!

Irlandese            Hai ragione amico! Meglio non pensarci più. (si prepara ad andarsene)

Camomilla-Joe   (prende una borsa di tabacco e la porge all'irlandese)  Tieni... Portala al nonnino! È il suo tabacco preferito.

Irlandese            Grazie. Al ritorno passiamo a trovarti. Magari domani stesso... (racco­glie il fucile)

Camomilla-Joe  Ma non ti fermi al Conve­gno d'Estate?

Irlandese            No. Ho già venduto le mie pelli. Le consegno e se il nonnino sta bene ce la filiamo subito!

Camomilla-Joe   Vi aspetto! E festeggiamo! Irlandese D'accordo!

Camomilla-Joe   (accompagnandolo alla por­ta)  E se vedi Sid legalo e riportamelo. Quella dannata bestia! Vivo sempre con la paura che qualcuno se lo prenda e me lo porti via!

Irlandese            Chi vuoi che lo voglia? Quel ca­gnaccio spelacchiato?

Camomilla-Joe   È intelligentissimo e sim­paticissimo! Chiedilo a tutti i cani del Forte. Sono tutti suoi amici!

Irlandese            (ormai fuori dalla porta)  A pre­sto, Camomilla-Joe! (nitrito, scalpiccio di cavallo. Poi cavallo che parte al galoppo)

4

Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (si ferma sulla soglia. Prova ancora chiamare il cane)  Siid! (rientra borbottando) Maledetta bestiaccia! Quan­do torna glielo farò vedere io! (prende la chitarra e fa qualche accordo. Poi siede sulla soglia e si mette a cantare una can­zone western triste che parli di solitudi­ne...) Uffa! Niente sentimentalismi, Camomilla-Joe! Al lavoro! (smette di colpo la canzone, si alza, posa la chitarra e fa per riordinare un po', la stanza. Urta il sacca di patate. Le patate rotolano fuori) Uffa! (sfoga il suo nervosismo, la sua malinco­nia, contro le patate che prende a calci)Uffa, uffa, uffa, uffa! (Poi si china e mette a raccogliere patate, continuando a dire)Uffa... Uffa... (quasi sottovoce).

Dal fuori si avvicina il rumore di una dili­genza al galoppo. Sonagli. Zoccoli. Grida di incitamento. Camomilla-Joe si alza di colpo, corre alla porta, evidente­mente preoccupato.

Con nitriti e stridore la diligenza si ferma.

Harry                 (da fuori, fortissimo, per frenare i cavalli)  Euuuuuuhhhhhh!

5

Camomilla-Joe e Harry.

Harry                 (entra, affannato, sporco) Camomilla-Joe! Presto! Da bere! Non ho tempo da perdere!

Camomilla-Joe   Che ti è successo? Si può sapere?

Harry                 Dammi da bere! Non ho tempo da perdere.

Camomilla-Joe   (servendogli da bere) Tò... Ma non vi fermate? Non hai passeggeri?

Harry                 (dopo aver bevuto d'un fiato porge per un secondo bicchiere)  Sette, più due donne. Tony sta tranquillizzandoli! Non ci fermiamo! Siamo stati aggrediti... (beve ancora).

Camomilla-Joe   Aggrediti? E  da  chi?

Harry                 Due banditi mascherati. Sai dopo la curva del Cheyenne... quel gruppo di alberi proprio in riva al fiume! Sono sbucati di lì sparando come pazzi... e ci hanno intimato di fermarci!... I cavalli si sono spaventati. Per poco non ci ribalta­vamo!

Camomilla-Joe   Ma non sarebbe bene che scendessero tutti quanti a bere qualcosa di forte?... Chissà che spavento!

Harry                 Se scendono, non risalgono più! Un branco di oche, sono. C'è soltanto una donna, in gamba! Per dio, che donna! Non ha perso la testa un solo momento! Si è affacciata al finestrino e ha dato una om­brellata in testa a uno dei due banditi! Ma gli altri... Un branco di oche! Se scen­dono, non riparto più!

Camomilla-Joe   Vi hanno depredato?

Harry                 Macché! Il tempo di far saltare il lucchetto della cassa d'oro e di intimarci di scaricarla... e da tutte le colline intor­no... (beve ancora)... (imita gli indiani) Uhtihh!  Uhhhh!

Camomilla-Joe   Gli indiani?

Harry                 Sioux! Dakota-Sioux, lo giurerei!

Camomilla-Joe   Vi hanno assaliti?

Harry                 Lo sa Dio! Ci correvano addosso, sparando e gridando. Ma han colpito sol­tanto uno dei due banditi. L'altro se l'è data a gambe. Ho imbracciato il fucile ma, prima ancora che avessi il tempo di tirare il grilletto, gli indiani erano spariti!

Camomilla-Joe   Ma poi... sono tornati?

Harry                 Chi lo sa? Noi siam filati via come lepri! Prima, però, quel diavolo di una donna ha voluto che raccogliessimo l'in­diana rimasta sul campo!

Camomilla-Joe   (stupitissimo)  Una donna indiana... una squaw? Una pellerossa, vuoi dire? Ferita in combattimento?

Harry                 (si versa ancora da bere e beve d'un fiato)  Già! Roba mai vista! Una donna. Era lì, come morta. Ma è viva. Solo che non apre gli occhi. Ha una ferita di striscio sul  braccio...  Adesso  te  la porto.

Camomilla-Joe   (terrorizzato)  Me la porti? Me la porti come?

Harry                 Te  la  lascio qui. Devo correre,  io!  E quel terremoto di donna pretende che vada a passo d'uomo se no «la pellerossa si dissangua»!

Camomilla-Joe   Ma, dico? Che me ne faccio, io,  di una indiana? Ferita, per di più?

Harry                 Che ne so? Arrangiati! (esce gri­dando) Tony!  Scarica!

Camomilla-Joe   (si precipita verso la porta gridando) - Non la voglio! Non voglio nes­suno, qui! Non è un albergo! Donne non ne entrano, qui! Capito? (si mette con le braccia aperte a sbarrare il passo della porta).

6

Camomilla-Joe -  Harry - Gwendalin - Tony – Pahukitawa.

Gwendalin          (appare davanti a Camomilla-Joe. Perentoria)  Spostatevi, buon uomo! (in un grido, felice) Camomilla-Joe!!!

Camomilla-Joe   (scappa e si rifugia dietro il banco) - Oh, no! Gwendalin!

Gwendalin          (raggiante)  Oh, Camomilla-Joe! È il cielo, che mi ha fatto raccogliere que­sta povera indiana! È il cielo che mi ri­compensa!... (ai due della diligenza che en­trano portando Pahukitawa)  Di qui, di qui... (si guarda intorno, afferra dei sacchi, li  stende per terra) - Posatela qui, per ora! Piano... Piano, ho detto!

Harry e Tony eseguono soggiogati, ammirati.

Camomilla-Joe   (con un belato, timidissimo, da dietro il bancone)  Ma io... come faccio?

Gwendalin          (raggiante)  Adesso ci sono io, Camomilla-Joe! Mi fermo con te! Sei con­tento? (si china a sostenere l'indiana)

Camomilla-Joe   Io... io... (spaventato dal­l'espressione bellicosa di Gwendalin che alza la testa a guardarlo) Io, certo! Ma non è il posto per una donna, qui!

Harry                 (scoppiando a ridere)  Non preoccu­parti, Camomilla-Joe! Quella non è una donna!  E' un fenomeno!

Tony                   (avvicinandosi al banco, si serve da bere)  Sei fortunato, Camomilla-Joe! Che donna, santi numi! Che donna!

Camomilla-Joe   (si serve da bere a tracanna, per darsi coraggio. Bela)  Che donna...!

Gwendalin          (A Tony)  Buon uomo, venite ad aiutarmi a scaricare i bagagli? (ha finito di sistemare l'indiana),

Tony                   (finendo di bere, sorridendo, ammira­to)  Subito, signora!

Gwendalin          (lo corregge)  Signorina!... (con un'occhiata a Camomilla-Joe)... per ora! (sorride un po' imbarazzata della propria audacia e esce con Tony).

Harry                 Ehi, non sapevo che stavi per spo­sarti!

Camomilla-Joe   (beve)  Neanch'io!

Harry                 (deciso, sottovoce)  Ascoltami, Camomilla-Joe! È meglio che quella signora non ci senta! Insieme con ì suoi bagagli, scarichiamo la cassa d'oro! Se il bandito torna all'assalto, non voglio che ce la tro­vi! E poi non ha più serratura e non abbiamo tempo  di ripararla.

Camomilla-Joe   Ah, no! No, eh? No! La cassa d'oro, no! Non voglio responsabilità.

Harry                 Questione di giorni. E poi chi lo sa che ce l'hai tu?

Camomilla-Joe   Figurati! Il bandito vi assa­le, non trova la cassa e non gli viene in mente che l'hai scaricata a me!?! No, no, senti, Harry! L'indiana va bene, ma la cassa no! No, la cassa...

Harry                 È della Ferrovia! E tu sei Vice-sce­riffo! (indica la foto del bandito ricercato con infilzata sopra la stella di vice-sceriffo appeso alla parete) Se viene quello, non stai certo meglio che se arriva il mio, per la sua cassa d'oro! E tocca a te custodirlo.

Camomilla-Joe   (disperato)  Ma io... Oh, san­ta polenta! Io non volevo essere vice-sce­riffo! Mi hanno obbligato! E mi hanno obbligato a tenere quelle... cose! (indica con disgusto la foto del ricercato e la stella).

Harry                 E io ti obbligo a tenerti l'oro!

Camomilla-Joe   (dopo un attimo, con un filo di speranza)  Ma ti riporti via l'indiana e Gwendalin?

Harry                 Sei pazzo?

Camomilla-Joe   (affannoso, incalzante) Sen­ti, Harry! Siamo sempre stati amici, noi! Ti faccio sempre credito, no? Senti, lascia pure l'oro! Lascia anche l'indiana... Ma Gwendalin no! Gwendalin no, Harry! Gwendalin portatela via! Oppure, guarda, ven­go io, con te! (entusiasmandosi) Ma certo! Lascio qui tutto e vengo! Mi dispiace per Sid... torna e non mi trova, ma Gwendalin è gentile con i cani... (deciso) D'ac­cordo, Harry! Ti aspetto sulla diligenza! (esce di corsa dal bancone e prima che Harry si riabbia dallo stupore si precipita verso la porta e finisce tra le braccia di Gwendalin).

Gwendalin          (imbarazzata e felice)  Ma, caro! (sorride, imbarazzata) Camomilla-Joe! Ti prego... Non davanti ad estranei... (sotto­voce, sorridendo) Dopo! Dopo! Ne abbia-mo delle cose da dirci, dopo! (lo afferra per una mano e lo tiene forte).

Camomilla-Joe   (cercando di liberarsi la mano) Gwendalin, io...

Gwendalin          (trattenendolo)- Dopo, dopo... (a Tony) Posate lì, buon uomo!

Tony                   (posa un bauletto e delle valige) Ecco, signora, (guardando Pahukitawa) Sembra che stia meglio... Chissà come vi sarà grata, quando guarirà!

Harry                 (uscendo)  Tony, vieni ad aiutarmi.

Camomilla-Joe   (di slancio)  Vengo io! (fa per svincolarsi).

Tony (uscendo)  Lascia, Joe! Basto io.

Gwendalin          (liberando finalmente la mano di Joe)  Dammi qualche soldo di mancia per quei bravi ragazzi!

Camomilla-Joe   (impaziente si fruga in ta­sca)  Gwendalin, senti, io... (le porge dei soldi) io... (ha un lampo) lo devo accom­pagnare la diligenza al Forte! Sono vice­sceriffo. Il dovere è dovere. Vado e torno. Vado e torno. Non ti offendi, vero?

Gwendalin          No, certo, caro. Va pure. Io ti aspetto! Prima, però, aiutami a portare in stanza quel bauletto! E la ragazza. Da sola non ce la faccio!

Camomilla-Joe   (che stava già scattando fuo­ri, rassegnato e impaziente, torna indietro, afferra da una parte il baule, dall'altra lo prende Gwendalin, e esce quasi di cor­sa, trascinandosi dietro Gwendalin dal­l'ansia di far presto)  Certo, certo, Fac­ciamo presto! (escono).

Gwendalin          (esce al trotto con Joe e il bauletto, verso sinistra).

Harry                 (entra dal centro con la cassa. Lui la tiene da una parte...).

Tony                   (la tiene dall'altra. La posano accanto al banco).

Harry                 (guardandosi intorno)  Dove sono? Bé... Noi andiamo!

Tony                   (guardando  l'indiana)    Guarirà? Harry (uscendo)  Muoviti!

Tony                   Ma... non li salutiamo... Quella si­gnora...

Harry                 (ricacciando dentro la testa)  Muoviti! Si ferma qui, la tua signora! E sposa Camomilla-Joe!   (esce   di  corsa,   ridendo)

Tony                   Beato lui! (butta un bacio all'India­na,  esce  di corsa).

Voce di Harry    (da fuori)  Iùùùuù! Via! (schiocco della frusta).

Zoccoli. Nitriti. Rumore di diligenza che si allontana al  galoppo.

7

Camomilla-Joe - Gwendalin - Pahukitawa.

Il rumore della carrozza dei cavalli con sonagli si allontana.

Camomilla-Joe  (da   fuori)     Harry!   Harry! Aspettaaaa!!!! (da sinistra entra correndo) Aspetta, Harry!!!! (corre fuori dal centro) Harryyyy!!!!

Gwendalin          (entra da sinistra e si ferma sul­la porta di ingresso)  Camomilla-Joe... (grida forte) Camomilla-Joe... Non ti sen­tono... Non ce la fai!... Impossibile! Torna! Torna, Camomilla-Joe!

Camomilla-Joe   (rientra coperto di polvere, distrutto, ansante) Se ne sono andati... Se ne sono andati senza di me... Non mi hanno aspettato...

Gwendalin          (inumidisce un asciugamano e glielo passa sulla faccia)  Roba da matti! Il vice-sceriffo! Lasciare a terra il vice-sceriffo!

Camomilla-Joe   (stupito)  Il vice-sceriffo? Il vice-sceriffo?

Gwendalin           Tu!

Camomilla-Joe Ah, già! Io! Il vice-sceriffo! Lasciare a terra il vice-sceriffo! (con una ispirazione) Gwendalin! Io li seguo! È il mio dovere!

Gwendalin          Non li raggiungi più, Camomilla-Joe!

Camomilla-Joe   Sello il cavallo e li seguo!

Gwendalin          È molto pericoloso, Camomilla-Joe. Gl'indiani... Il bandito... Sei un eroe, Camomilla-Joe!

Camomilla-Joe (stupito, imbarazzato) - Un eroe?... (realizzando) Oh, mamma mia! (guarda Gwendalin, guarda fuori dalla porta; come a soppesare i pericoli) Già... (è sempre meno tentato di uscire) Certo che pericoloso è pericoloso.

Gwendalin ...ma  il dovere, è dovere!   Oh, Camomilla-Joe,   Dio   protegge  chi  compie il suo dovere!

Camomilla-Joe (incerto)  Dici?... Certo che si legge spesso «morto nel compimento del  suo dovere».

Gwendalin          Dio accoglie nella sua gloria, chi  muore   compiendo   il  proprio   dovere.

Camomilla-Joe   Dici?... Però, a ben pensarci, non è proprio mio dovere dovere! Harry è vice-sceriffo anche lui. Ho idea che. da queste  parti,  siamo  tutti  vice-sceriffi!

Gwendalin          Allora non è più il tuo dovere!

Camomilla-Joe   Dici? Perché se è mio do­vere dovere...

Gwendalin          (decisa)  No, Joe! Non è tuo dovere!

Camomilla-Joe   (con un sospiro di sollievo) Ah, be', in questo caso... resto!

Gwendalin          Mio eroe!... Chissà quante im-prese hai da raccontarmi! Dieci anni, che non ci vediamo!

Camomilla-Joe   (fingendosi stupito)  Ma no?!?

Gwendalin          E  ti ho  trovato  quassù, dove mai... mai e poi   mai  avrei  pensato di trovarti!

Camomilla-Joe   (avvilito)  Mai, eh?

Gwendalin          Pensa! Ogni volta che arrivavo in un posto, tu ne eri appena partito!

Camomilla-Joe  Ah, questa, poi!

Gwendalin          Per destinazione ignota! (un po' staccata) Si può sapere perché non lasci mai il tuo indirizzo, quando cambi re­sidenza?

Camomilla-Joe   (imbarazzatissimo)  Io...? io non... Mah!... sai... così! Sono bizzarro! Un mattino mi sveglio e dico: Parto! E via. Senza neanche sapere per dove!

Gwendalin          (convinta e ammirata)  Spirito inquieto! Mio eroe del west! Coyote delle praterie!

Camomilla-Joe   (stupito)  Coyote? Perché coyote?

Gwendalin          (imbarazzata, temendo di averlo offeso)  Non lo so! Mi è venuto così... Sei offeso?

Camomilla-Joe   No, no... è che... (con una ispirazione improvvisa) è che hai indovi­nato! Sono un coyote solitario, vago per la prateria! Oggi qui, domani là! (con fin­ta disperazione) Gwendalin, quando aveva­mo  dodici  anni,  non  sapevo   quello  che mi dicevo! Non sono il tipo per te, Gwendalin!

Gwendalin          (decisa)  Questo lascialo dire a me! E io ti dico che mi vai benissimo! Dieci anni di inseguimento mi hanno dato il gusto dei viaggi! Mi piace viaggiare! Ver­rò con te, mio coyote, ovunque vorrai!

Camomilla-Joe   Ma ecco... vedi... proprio adesso... proprio adesso che mi sono siste­mato qui pensavo di non muovermi più. E qui è brutto, è squallido, è sporco!

Gwendalin          Ah, questo sì, puoi dirlo! Ma non importa! Ci penso io! Una bella pu­lita a fondo e vedrai! Ti sembrerà una reggia!

Camomilla-Joe   Ma io, vedi...

Gwendalin          Lascia fare a me, Camomilla-Joe! Tu non devi preoccuparti più di niente! Ci siamo ritrovati!  Nessuno più ci dividerà!

Camomilla-Joe   (rassegnato)  Nessuno, dici?

Gwendalin          Nessuno!   E   adesso   pensiamo a   questa   poverina!    Quante   stanze   hai, di là?

Camomilla-Joe   (rassegnato)  La mia... quella che ho dato a te... e un ripostiglio...

Gwendalin          Benissimo. Per qualche giorno tu puoi dormire nel ripostiglio... Ti arran­gerò io un letto là. Intanto pensiamo a lei. Aiutami a portarla di là. Poi le rin­noverò la fasciatura.

Prende Pahukitawa sotto le ascelle. Camomilla-Joe la prende per i piedi e, in qualche modo, la portano fuori scena, ancora incosciente.

8

Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (entra poco dopo, esciugandosi il sudore dalla fronte. È distrutto)  Oh, santo cielo! santo cielo! guarda che co­sa mi doveva capitare... (si guarda in­torno angosciato) L'oro... Dove l'avran messo, quelli, l'oro? (vede la cassa) Ah, eccola! (l'apre e la richiude subito, spa­ventato) Oh, mamma mia! Quanto oro! Devo inchiodarla, almeno! O, mamma mia santissima! Tutto quell'oro! Dove ho mes­so il martello? Martello e chiodi!... (li cerca, li trova) Eccoli! (si avvicina alla cassa e alza il martello, preparandosi, a inchiodarlo, quando...)

9

Camomilla-Joe  Gwendalin.

Gwendalin          (entrando)  Camomilla-Joe!

Camomilla-Joe   (fa un balzo, si picchia un dito, impreca tra sé, nasconde il martello) Dimmi... cara!

Gwendalin          Per favore, dove sono le len­zuola?

Camomilla-Joe   (si alza precipitoso)  Vado subito a prendertele! (uscendo verso si­nistra urta nel sacco delle patate che si mettono a rotolare).

10

Gwendalin.

Gwendalin          (si mette a raccoglierle, ma si accorge che il sacco è rotto e si rovescerà sempre) Oh, benedetto uomo! (scuote la testa, con affettuosa riprovazione e si guarda intorno) Dove le posso mettere, 'ste patate? Cadranno sempre qui! (vede la cassa dell'oro) Ah! Quella cassa!... Se fosse vuota... (alza il coperchio. Stupitissima) Oh, benedetto uomo! Ma guarda dove tiene l'oro! Roba da matti! Per for­tuna sono arrivata io!... (apre due o tre cassetti. Ne trova uno vuoto. Trasporta l'oro in quel cassetto. Lo chiude. Mette le patate nella cassa. La chiude. Si volta, sentendo entrare Camomilla-Joe) Camomilla-Joe, senti... Ho messo quelle patate...

11

Gwendalin Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (di premura, per mandarla via)  Sì, sì, benissimo. Hai fatto benissimo. Eccoti le lenzuola e le coperte... (spin­gendola verso la porta di sinistra) Vengo subito... Precedimi! (le mette le lenzuola e coperte tra le braccia).

Gwendalin          Va bene. Ti aspetto! Faccio il tuo letto (uscendo) E non bere! Ho l'impressione  che  bevi  troppo!  (l'ha  detto  a caso, senza voltarsi).

Camomilla-Joe   (che aveva allungato la mano verso la bottiglia la ritira di scatto. Poi, disperato)  Ero astemio, fino a oggi, Gwendalin! (si getta in ginocchio e in­chioda la cassa con furore).

Voce di

Gwendalin          Camomilla-Joe!!! Nel ri­postiglio non ci si vede! Portami una can­dela.

Camomilla-Joe   (dando le ultime martellate) - Eccomi... Vengo!

(si alza, spinge la cassa dietro al bancone, lascia sul bancone mar­tello e chiodi, si precipita verso sinistra).

12

Pahukitawa.

Pahukitawa        (dopo un attimo di scena vuota, apre la porta di sinistra e entra leggera, agilissima, nella stanza. L'attraversa. Va al­la porta d'ingresso. Si guarda un attimo intorno, poi ulula come un coyote).

Dopo un attimo un altro ululato le risponde.

13

Pahukitawa - Vecchio Alce.

Vecchio Alce      (entra guardingo. Pone le mani sulle spalle della figlia in un affettuoso sa­luto. Poi si pone un dito sulle labbra. In silenzio le consegna un fiala e un sacchet­to. Le indica un bicchiere e finge dì versar­ne il contenuto. Poi estrae il cappello del­l'Irlandese, Sempre tenendo il cappello in mano, come a indicare che lui rappre­senta l'Irlandese, finge di bere e di cadere morto. O addormentato. Poi indica la ragazza. Le fa cenno che deve andare alla porta e ululare, poi indica se stesso che entra, raccoglie l'Irlandese e ne va).

Pahukitawa        (accenna con la testa che ha ca­pito. Nasconde la fiala o il sacchetto in seno).

Vecchio Alce      (rinnova il gesto di saluto e di benedizione. Poi si rimette il dito sulle labbra a indicare silenzio e prudenza. Spa­risce, fuori dalla porta).

Pahukitawa        (sta per tornare a uscire, verso sinistra, quando balza di colpo dietro il bancone, appena in tempo per non essere vista da Gwendalin e Camomilla-Joe che entrano).

14

Gwendalin Camomilla-Joe Pahukitawa.

Gwendalin (entra raggiante, seguita da Camomilla-Joe, avvilitissimo)  Ma non ti sembra un  sogno?

Camomilla-Joe   (annuisce avvilito)  Un so­gno da cui non ci si sveglia...

Gwendalin          (felice)  Oh, caro! Che pensiero delicato! É proprio vero! Non ci sveglie-remo mai, dal nostro sogno! E pensare che è incominciato tanti anni fa... durante quel ballo, te  lo ricordi?

Pahukitawa        (approfitterà di un attimo in cui le voltano le spalle e silenziosissima se ne andrà ancora verso sinistra, nella sua stanza. Si lascia alla regìa).

Camomilla-Joe   E chi potrebbe dimenticar­lo? (seccatissimo)

Gwendalin          Come faceva...? Aspetta... (can­ticchia un'aria sul genere di «Oh, Susanna...». Poi, interrompendosi). Oh, ballia­molo! Balliamo ancora! (la canzone è ri­presa da lei, e in sottofondo dalla colonna sonora).

Canzone western tipo ballabile.

Camomilla-Joe   (non vuote ballare. Si fa tra­scinare per mano. Ma poi il ritmo sem­pre più. forte lo travolge e si lascia anda­re, ridendo, allegro, a una danza allegris-sima con Gwendalin, mentre

(2a  canzone)  «Un cow-boy sa ballar cosi...»

CALA LA TELA


ATTO SECONDO

Il giorno dopo.

La  scena  è la   medesima  dell'atto  precedente.  Disordine  dovunque.  Al­l'aprirsi del sipario finestre e porta sono chiuse. La scena è in penombra, per qualche lama di luce che penetra dalle fessure della porta sconnessa e degli scuri, come al primo atto. È l'alba.

Sul  bancone,  vari  bicchieri  sporchi  e  una  bottiglia   incominciata,   mar­tello e chiodi.

Musica western prima che si alzi il sipario e per un breve periodo dopo.

Sfuma dolcemente.

Un nitrito. Passi  di cavallo. Silenzio assoluto.

La porta d'ingresso si scuote, cigola, resiste, poi si spalanca, sotto una spallata del bandito, cigolando.

Luce  bianca,  dell'alba,  illumina  dalla  porta, la  scena.

1

Jeff.

Jeff                      (entra, barcollando per la spallata, ri­voltella in pugno e fazzoletto sul volto. Dopo qualche passo ritrova l'equilibrio. Si guarda intorno, a gambe divaricate, la rivoltella puntata. Nessuno. Silenzio. Avan­za cauto. Cerca e trova subito la cassa che Joe ha nascosto sotto il bancone. La tira fuori, trascinandola. Vede le bottiglie. Ne prende una piena. Si abbassa il faz­zoletto, dal volto al collo. Apre la botti­glia. Bevendo a canna, vede la foto del «ricercato». Ha un moto di furore. Si avvicina deciso, la stacca a metà dalla pa­rete e la lascia così penzoloni. Sputa per terra, con sdegno. Finisce la bottiglia. Prende l'altra bottiglia, incominciata. Beve ancora a lungo. Finisce la bottiglia. Si a-sciuga con il dorso della mano la bocca. Si china, si carica la cassa sulle spalle ed esce, accostandosi alle spalle la porta d'ingresso con un piede. La porta cigola). Nitrito. Cavallo che parte al trotto.

2

Gwendalin.

Gwendalin          (entra quasi subito, da sinistra, in camicione da notte, cuffietta in testa, con la candela in una mano. Guardinga).  Camomilla-Joe! Camomilla-Joe! Ehi! Chi c'è, qui? Camomilla-Joe!... (va alla porta d'ingresso e si accorge che non è spran­gata). Oh, benedett'uomo! Neanche la por­ta chiude!... (osserva meglio). Sfido, io! È saltato il chiavistello! Poi la porta sbatte, con il vento e uno si sveglia... (sbadiglia).

Oh, che benedetto uomo! (muggito ester­no). E non munge neanche le mucche!

Qualche canto  di gallo.  Un  nitrito. Qual­che muggito, ma non disperato... così, tanto per muggire.

(sorride felice, scuotendo la testa indul­gente). Benedetto uomo! (con un sospiro, decisa). Bé, già che ci sono... (posa la candela, spalanca la porta e le finestre). La luce inonda la stanza. Adesso è luce piena.

(si ferma sulla soglia a guardare fuori ver­so la prateria. Sospira felice. Canticchia tra sé una canzone western su cui pian piano si inserisce la musica della colonna sonora. Quando la musica, allegra, ben rit­mata, è piena, Gwendalin si scuote, sor­ride felice, si rialza un po' il camicione, indossa un grembiule appeso alla parete e al ritmo del canto western accende il fuoco, si mette a riordinare. Via le botti­glie, gli stracci, i bicchieri, il martello, ecc. ecc. Bastano pochi tocchi e già la stanza assume un altro aspetto).

3

Gwendalin - Camomilla-Joe.

I muggiti aumentano.

Camomilla-Joe   (entra in pantaloni e maglia, come al Primo Atto, stropicciandosi gli occhi, stupitissimo e assonnato. Cammina rigido come chi ha mal di schiena)  Si può sapere chi diavolo...? (vede Gwendalin e si ferma, di colpo. Deve essere chiaro che non si ricordava più della sua presenza lì. Spaventato) Oh mamma santissima!... (stupito) Gwendalin?... (si riordina come può, rialzando le bretelle, pettinandosi con le dita, passandosi una mano sulla faccia) Ciao,  Gwendalin!

Gwendalin          Oh, caro, buongiorno! (di colpo, ai gesti di Camomilla-Joe, per rassettarsi, si mette le mani in capo e resta imbaraz­zata) Oh, cielo! (si leva la cuffia, le scivolano le treccine per le spalle. Cerca di tratte­nerle, di fissarle sul capo). Scusami, caro, ma avevo sentito cigolare la porta e... sono scesa come mi trovavo!

Camomilla-Joe   (sorridendole, gentile suo mal­grado)  Sembri la bimbetta di dodici anni con le treccine per le spalle...

Gwendalin          (imbarazzata, ma felice)  Oh, Camomilla-Joe... una vera signora non do­vrebbe mai presentarsi così, a un uomo! Ma ho avuto l'impressione che ci fosse qualcuno e sono scesa a vedere! (sorride decisa) Sta tranquillo che avrebbe avuto l'accoglienza che meritava! (si leva il grem­biule) Poi mi son messa a riordinare un po'... E ho perso tempo. Ce n'è del di­sordine, qui! (scuote la testa) Benedett'uomo! Ma come facevi, a vivere senza di me? Eh?

Camomilla-Joe   (si accorge dalla espressione di Gwendalin che non è una domanda retorica e risponde, impacciato)  Eh! Mah...

Gwendalin          Avevi persino lasciato la porta aperta! E sarebbe anche ora che la siste­massi, quella porta! Senza contare che la mucca deve essere munta più presto, al mattino! E il fuoco acceso! E poi guarda questo grembiule! Un po' sporchino, eh, amico mio? (si accorge del manifesto) E quel cartello! Sei vice-sceriffo. Devi tenerlo in ordine! (riprende il martello e i chiodi che Camomilla-Joe aveva lasciato sul ban­cone e che lei aveva messo a posto e in­chioda il manifesto) E le bottiglie, i bic­chieri, sul banco! Hai bevuto ancora, que­sta notte, eh?

Camomilla-Joe   (ha tentato invano di inter­loquire con lei)  Ma io... veramente... Sì, ma... Guarda che... (visto che Gwendalin non le dava ascolto, si era messo a tacere ras­segnato).

Gwendalin          (voltandosi, questa volta in at­tesa di una risposta. Ripete)  Eh?

Camomilla-Joe   (seccato)  Eh, che cosa? Gwendalin Hai bevuto ancora, stanotte?

Camomilla-Joe   (seccatissimo)  Ma certo! Ho scolato dieci bottiglie, ho sfondato la ser­ratura, ho stracciato il ritratto di Jeff e ho ucciso mia nonna. Va bene?

Gwendalin          (dolce, decisa)  Tesoro, è inutile che ti arrabbi. Se hai il vizio del bere, ti aiuterò io, non preoccuparti... (indulgente, scuotendo il capo) Sei stato troppo solo, povero amico mio!

Camomilla-Joe   (furente)  Ma io non ho il vizio del  bere!  Sono astemio, io!

Gwendalin          (non gli crede)  Certo, caro, cer­to. Bene, adesso va a mungere quella po­vera bestia (gli porge un secchio) e già che ci sci taglia un po' di legna. (gli porge una accetta) Non ce n'è quasi più. E por­tami dell'acqua per lavarmi, per favore! (Gli porge  un altro secchio).

Camomilla-Joe   (seccatissimo aveva afferrato con una mano il secchio e con l'altra l'ac­cetta. A questo punto si mette in bocca il manico dell'accetta e prende la mano con cui teneva l'accetta un altro secchio e, parlando come può, borbotta) - Nient'al-tro? (esce furente).

Gwendalin          (sorride e scuote la testa indul­gente)  Pover'uomo! Che bisogno aveva, di una donna, nella sua vita! (continua a riordinare e mette un bricco sul fuoco, non senza prima averlo pulito meglio con uno straccio, con aria critica e riprovato-ria. Sorride indulgente) Benedett'uomo!

Camomilla-Joe   (entra con un secchio traboc­cante) Eccoti l'acqua per lavarti!

Gwendalin          Oh, caro, grazie! Come sei pre­muroso! (gli prende il ganascino e lo scuote) Felice?

Camomilla-Joe   (con una mezza smorfia) Eh!

Gwendalin          (sempre tenendolo per il ganasci­no scuote la testa)  Benedett'uomo! (sor­ride).

Camomilla-Joe   Posso riavere il mio gana­scino?... (Gwendalin lo lascia) (seccato) Grazie. E non chiamarmi più benedett'uo­mo, se ti riesce. Mi da sui nervi! (si china per posare il secchio. Fa per rialzarsi e resta inchiodato dal mal di schiena).

Gwendalin          (coccolona)  D'accordo... Camillino! (lo minaccia con un dito) Però tu fa il bravo, eh? (afferra il secchio e si avvia verso sinistra) Vado a vedere come sta quella povera ragazza.

Camomilla-Joe   Speriamo bene! Quella bran­da è scomoda da matti!

Gwendalin          Quando mi è parso sentire dei rumori, poco fa, credevo fosse lei... sono entrata nella sua stanza. Giaceva immobile come ieri sera. Ho l'impressione che sia dissanguata. L'ho scossa. Ha aperto gli occhi. Ho cercato di metterla in piedi. Scivola già da tutte le parti come una vescica vuota, se rendo l'idea!... Allora l'ho lasciata stare. Mi domando, se non sarà il caso di andare al Forte a chiamare un medico.

Camomilla-Joe   (afferrando l'occasione)  Ma certo! Certo! Vado subito!      

Gwendalin          Prima, però, aggiusta quella ser­ratura. Non mi fido a star qui sola, con quella poverina, e gli  indiani e il bandito ancora  in giro...

Camomilla-Joe   (di colpo incerto, preoccu­pato)  Eh, già... sono ancora in giro! È meglio che aggiusti la serratura, prima... E poi non è detto... Stiamo a vedere, in­tanto, ti pare?

Gwendalin          Certamente. Forse se riusciamo a farle inghiottire qualcosa, si riprende... (esce).

4

Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (si gratta la testa, angosciato. Poi si avvicina alla porta e guarda la ser­ratura. Di colpo si fa preoccupato, atten­to. Poi; più stupito che sgomento, in princìpio)  Oh, santa Polenta! Ma questa porta... l'hanno sfondata! (resta un attimo stordito, poi, realizzando) La cassa! L'oro! (si precipita verso il bancone. Non la trova. La cerca dappertutto. Sempre più af­fannato) La cassa... L'oro! L'oro! (corre verso sinistra. Grida) Gwendalin!... Gwendalin!

Voce di

Gwendalin          Sì, caro?

Camomilla-Joe  Gwendalin, hai spostato una cassa, tu? Una cassa che stava sotto il bancone?

Voce di

Gwendalin          No, tesoro!

Camomilla-Joe  Sei sicura? Per far ordine! Pensaci bene!

Voce di

Gwendalin          Se ti dico di noooo!

Camomilla-Joe   (Di colpo, si ricorda del ma­nifesto strappato. Corre a guardarlo. Poi torna alla porta dì sinistra)  Gwendalin!!!

5

Gwendalin  - Camomilla-Joe.

Gwendalin          (apparendo sulla, soglia, lusinga­ta, ma con l'aria brusca)  Ma non puoi proprio resistere un attimo, senza di me? Stavo finendo la fasciatura alla ragazza. Ha ripreso conoscenza, ma è completa­mente senza forze e tiene i denti stretti stretti... Non sono riuscita neppure a farla bere!...

Camomilla-Joe (interrompendola)  Gwenda­lin, pensa bene, prima di rispondere! C'era qualcosa di strano, di diverso di nuovo in questa stanza, quando sei scesa?

Gwendalin          (stupita)  Non capisco... Bé... la porta era appena accostata... ma con quel­la serratura...

Camomilla-Joe  Hai parlato di bottiglie! Ti ricordi? Bottiglie, hai detto. Non bottiglia.

Gwendalin          Bé, sì, ieri sera, quando siamo saliti  ce  n'era   una   sola,  sul  bancone,   e mezza  vuota. Questa mattina erano   due vuote.

Camomilla-Joe  E quel manifesto... straccia­to. E la cassa! Tu non hai mosso la cassa... ne sei sicura?

Gwendalin          (stupita e preoccupata)  Camomilla-Joe! Hai l'aria spaventala. Che cosa mi  nascondi?

Camomilla-Joe (riprendendosi)  Niente, nien­te! Io... io mi devo essere sbronzato, que­sta notte!   Scusami. Non  lo farò più.

Gwendalin          (severa)  Spero bene! (scuote la testa, indulgente) Benedett'uomo! In che stato ti stavi riducendo! Ma adesso hai me, per fortuna! (esce da sinistra).

6

Camomilla-Joe.

Camomilla-Joe   (è annientato)  Oh, cielo, cie­lo, cielo... Jeff! Jeff il bandito! È stato qui! Ha sfondato la porta! Ha bevuto! Ha strac­ciato il suo ritratto! (con un gemito pie­toso) Ha rubato la cassa dell'oro... Oh, cielo, cielo, cielo! Come faccio? Che cosa faccio, adesso? E se vengono quelli della ferrovia? O Harry e Tony? Oh, povero me! Povero me in che guaio mi trovo! Oh, povero me! La responsabilità è mia! Sol­tanto mia!

Galoppo che si avvicina. Nitrito. Frenata.

Camomilla-Joe   Oh, cielo! Chi sarà? Magari quelli della ferrovia che vogliono l'oro! (cor­re alla porta. Sollevato) Non è che l'Irlan­dese!!! (parla tra sé, dirigendosi al ban­cone) Oh, Dio ti benedica, Irlandese! Non sei mai capitato più a proposito! (prepara subito una bottiglia e due bicchieri e in­comincia a berne uno lui, d'un sol colpo, per rimettersi dalla emozione).

7

Camomilla-Joe - Irlandese.

Irlandese            (appare silenzioso sulla porta).

Camomilla-Joe   Dio ti benedica, Irlandese! Entra! Ho la biada per te. (gli porge un bicchiere  colmo)

Irlandese            (si avvicina silenzioso al bancone. Posa fucile e berrétto. Beve d'un fiato e posa, sul bancone, la borsa di tabacco che Joe gli aveva dato per il nonnino).

Camomilla-Joe   (incomincia, stupito)  Che cosa...? (prende la borsa in mano e tace di colpo.  Poi  guarda l'Irlandese,  come a chiedere  conferma).

Irlandese            (annuisce in silenzio e butta giù un altro bicchiere che si è servito nel frattempo).

Camomilla-Joe  (addolorato, ma ancora con un filo di speranza)  Morto?...

Irlandese            Sì.

Camomilla-Joe   Quando?

Irlandese            Questa notte. Ho fatto a tempo a vederlo e a consegnargli il tuo tabacco

Camomilla-Joe   Ma... come mai? Se aveva resistito?...

Irlandese            Infezione. Non ce l'ha fatta. Era anche malato di cuore, pare...

Camomilla-Joe   (addoloratissimo)  Mi di­spiace...

Irlandese            (distrutto)  Uhm... E dura! (con uno scoppio improvviso)  Maledette pelli di terracotta! Non li avevamo mai distur­bati, noi! Avevamo sempre preso le loro parti, se appena potevamo! E lo sapevano! Lo sapevano, quegli sporchi luridi musi rossi! Quando gli ho dato la tua borsa di tabacco. Si è messo a ridere e ha detto: «Non so se laggiù me lo lasceranno fuma­re! Deve esserci già abbastanza fumo, al­l'inferno, fumalo tu.... nel calumet della pace! Poveracci! Sono tutti così carogna, con loro, che se una volta tanto ammaz­zano l'unico viso pallido un po' meno ca­rogna, bisogna perdonarli! Magari si sono sbagliati!» Ha riso ancora, ed è morto.

Camomilla-Joe  Quello è in Paradiso, te lo dico io!

Irlandese            Già. L'inferno è per noi quaggiù, dopo tutto. Al Forte si parlava di un as­salto alla diligenza e di una rapina a una cassa d'oro, e di Sioux su sentiero di guer­ra! Che cosa c'è di vero? Ne sai qual­che cosa?

Camomilla-Joe  C'è tutto di vero! Solo che la cassa non sono riusciti a portarla via, perché sono intervenuti gli indiani. Harry è scappato nel parapiglia e la cassa l'ha scaricata qui da me! Proprio per questo, quando ti ho visto, mi è parso di vedere San Giorgio!

Irlandese            Che c'entro io, con la cassa d'oro?

Camomilla-Joe   Erano  due,i  banditi.  Uno è   morto.   Ucciso   dagli   indiani.   L'altro.... l'altro... (piano, ben chiaro) mi ha rubato la cassa. A me! Questa notte!

Irlandese            Di chi era l'oro?

Camomilla-Joe  Della Ferrovia. La paga de­gli operai.

Irlandese            Ma come ha fatto?

Camomilla-Joe  Ha sfondato la porta. Ed è filato con l'oro. Nessuno ha sentito niente.

Irlandese            Bel guaio per te! La responsa­bilità è tua. Almeno, l'hanno riconosciuto, quelli  della diligenza?

Camomilla-Joe  No. Ma io so chi è... (pausa. Poi indica in silenzio il ritratto del ricer­cato).

Irlandese            (fischia a lungo per esprimere la sua  preoccupazione ).

Camomilla-Joe   Chissà dove sarà, a que­st'ora!

Irlandese            Non può che aver preso la scor­ciatoia che porta al lago del Cavallo Mor­to... Se fa tanto di arrivare là, è salvo! Ma non ci arriverà! (riprende in mano il fucile che aveva posato e il berretto) Pa­rola  dell'Irlandese!

8

Camomilla-Joe - Irlandese - Gwendalin.

Gwendalin          (entra tutta ben vestita e petti­nata)  Hai già bevuto il caffè, Camomilla-Joe? O vuoi che te lo... (si interrompe di colpo,   vedendo   l'Irlandese)   Oh,   scusate!

Irlandese            (stupitissimo, si ritoglie il berret­to)  Signora...

Camomilla-Joe   (imbarazzato)  Gwendalin, ti presento il mio amico... l'Irlandese.

Gwendalin          Piacere... gli amici di Camomilla-Joe sono miei amici!

Irlandese (troppo stupito, per essere edu­cato, fissa lei, poi Joe, poi ancora lei e, come  uno  scemo, ripete)   Gwendalin?

Gwendalin          (notando lo stupore)  Mi cono­scete, signore?

Irlandese            Io? No! Sì, cioè! (dopo un'oc­chiata a Camomilla-Joe che gliela ricam­bia, avvilitissimo)  Camomilla-Joe mi ha parlato tanto di voi!

Gwendalin          (commossa a Camomilla-Joe) Oh, caro (all'Irlandese) Non lo credereste, signore! ma sono dieci anni che ci rincor­riamo!

Irlandese            (fingendosi  stupito)  Ma  no!

Gwendalin          E non ci saremmo mai e poi mai incontrati, se la diligenza su cui mi trovavo non fosse stata assalita da due banditi prima, e dagli indiani, poi!

Camomilla-Joe   (impaziente)  Lo sa, lo sa già! Non fargli perdere tempo! Stava an­dandosene, vero Irlandese?

Gwendalin          Ma come? Non vi fermate nep­pure a colazione, con noi? So fare un co­sciotto di bisonte da leccarsi le dita! Dav­vero!

Irlandese            Vi ringrazio, signora...

Gwendalin          Oh, chiamatemi pure Gwendalin, vi prego!

Irlandese            Grazie, Gwendalin, ma davvero devo scappare! Bé, Camomilla-Joe... (con l'aria di fare le sue condoglianze) ...casi della vita, eh? Chi l'avrebbe detto?

Camomilla-Joe   (avvilito)  Eh, già. Chi l'a­vrebbe detto?!... Mah... Ti  accompagno!

Gwendalin          Arrivederci, Irlandese!... Ti pre­paro il caffè, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   Sì,  grazie...  cara!

Irlandese            A presto, Gwendalin! (Si avvia verso la porta).

Rumore di zoccoli che si avvicinano. Frena­ta con nitriti dì cavalli.

L’Irlandese e Camomilla-Joe si fermano e si scambiano occhiate preoccupate.

9

Camomilla-Joe Gwendalin Irlandese Harry - Tony - Sceriffo.

Sceriffo               (affacciandosi alla porta, polveroso)- Salve, Camomilla-Joe. (china la testa, sa­lutando) Signora... Irlandese.

Camomilla-Joe   (imbarazzato)  Sceriffo, a che devo l'onore?...

Harry                 (entrando seguito da Tony)  Ciao, Camomilla-Joe. Signora... Ciao Irlandese! Salute a tutti!

Tony (felice)       Oh, Signora, buongiorno! Ben trovata!

L’Irlandese e Gwendalin,  saluti a soggetto. L’Irlandese riposa il fucile.

Harry S              iamo venuti a riprendere la cassa che ti abbiamo lasciato. Ma prima dacci da bere! Siamo prosciugati!

Camomilla-Joe   La cassa... già... eh, già, la cassa! Bevete, prima! Bevete! (fa per ver­sare da  bere,  ma  gli  tremano  le mani).

Gwendalin          (interviene e l'aiuta a servire, gli sussurra)  Bevi troppo, Camomilla-Joe! Guarda!  Hai  già il  delirium tremens!

Tutti bevono.

Sceriffo               Dov'è la cassa? Tony. Intanto che beviamo, pensa a caricarla sul cavallo.

Camomilla-Joe   La cassa... la cassa, dite? Eh, già, la cassa! (come tuffandosi) Non c'è più, la cassa!

Sceriffo               Camomilla-Joe, stai scherzando, no?

Irlandese            Sceriffo! È stato Jeff il bandito, a rubare la cassa! Camomilla-Joe lo sa di sicuro! Io so di sicuro che non può es­sersi diretto che al lago del Cavallo Morto! Stavo proprio mettendomi all'inseguimen­to! Lo raggiungo e ve lo porto. Lui e la vostra cassa! Parola d'Irlandese!

Sceriffo               (furente, a Camomilla-Joe)  Che cosaaaa? Ti sei lasciato rubare la cassa sotto il naso? Camomilla-Joe, penso che tu ti renda conto di quello che significa, per te! Lo ritrovino o no, Jeff il bandito, tu sei nei guai! Guai grossi! Il responsa­bile di quella cassa eri tu! (altro tono, spiccio) Irlandese, io vengo con te. Harry, tu e Tony accompagnate al Forte Camomilla-Joe!

Gwendalin          (aggressiva)  Un momento, sce­riffo! (afferra il fucile che l'Irlandese ha posato) Giù le armi! Presto! Tutti! (Ha l'aria molto decisa)

Lo Sceriffo, Harry e Tony dopo un attimo di esitazione si tolgono i cinturoni con le rivoltelle.

Tony                   (ammirato, in estasi)  Che donna!

Gwendalin          Vi avviso che se uno solo di voi alza un dito su Camomilla-Joe, io sparo! (severa, conte una mamma che sgrida un bambino) Camomilla-Joe, si può sapere-che cos'hai combinato, con quella cassa della malora? E di che cassa si tratta, si può sapere?

Camomilla-Joe   (imbarazzatissimo) -Lascia. stare, Gwendalin! Posa quel fucile! Non sono faccende da donna!

Gwendalin          (punta il fucile contro Camomilla-Joe  sempre   tenendo  d'occhio  gli  altri) Allora? Di che cassa si tratta?

Camomilla-Joe   Quella che era lì... che poi io ho messo sotto il bancone...

Gwendalin          (sdegnata)  E per un po' di pa­tate, fanno tante storie?!?

Sceriffo               (ironico)  Patate! (furente) Oro, signora! Oro della Ferrovia! Altro che patate!

Gwendalin          (sullo stesso tono, sfottendolo) Patate, sceriffo! Patate di Camomilla-Joe! Ce le ho messe io! L'oro della Ferrovia, ec­colo, sceriffo! (spalanca il cassetto e butta per  terra   dei  sacchetti  d'oro).

Camomilla-Joe   (scivola dolcemente a terra)  Gwendalin...  (sviene)

Gwendalin          (lascia il fucile e corre da lui) Camomilla-Joe...

Lo Sceriffo e Harry controllano l'oro.

Tony                   (entusiasta)  Che donna! Che donna! (riprende i cinturoni con le rivoltelle).

Irlandese            Tutto bene, sceriffo?

Sceriffo               Tutto bene! Harry, prendi un sac­co, fatti aiutare da Tony e riempilo... Si­gnora... Signora, vi devo le mie più pro­fonde scuse... La Compagnia Ferroviaria vi farà avere un premio adeguato, garanti­sco io! E quando venite al Forte sarò lieta di avervi ospite a casa mia! ...Siete una donna   davvero   eccezionale!

Camomilla-Joe   (rinviene tra le braccia dì Gwendalin)  Oh, Gwendalin!

Gwendalin          Tutto bene, caro! Lo sceriffo se ne va!

Camomilla-Joe   (si alza, in piedi sorretto da Gwendalin).

Sceriffo               Harry, Tony, torniamo al Forte con l'oro... Tanto a quest'ora Jeff avrà già scoperto di aver rubato delle patate e non avrà più tanta fretta di passare il confine... Organizzeremo una vera e propria battuta di caccia e prima o poi lo acciuf­feremo! Ma mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando ha aperto la cassa!!! (si avvia per uscire).

Irlandese            Buona fortuna, sceriffo!

Gwendalin          (all'irlandese)  Allora vi fermate a colazione, eh, Irlandese?

Irlandese            Certo!

Harry                 (ha preso con Tony un sacco di quelli messi bene in ordine da Gwendalin e lo hanno riempito)- Pronti, sceriffo? Addio a tutti (si getta il sacco sulle spalle).

Tony                   Oh, signora... siete una gran donna! (sì avvia con Harry verso la porta). Arri­vederci, Irlandese! (escono)

Camomilla-Joe  Vi accompagno, sceriffo... (fa cenno di precederlo alla porta. Lo se­gue tenendo un braccio sulle spalle di Gwendalin).

Sceriffo               (segue Harry e Tony)  Arrivederci, Irlandese.   Salutami   il   nonnino!   (esce)

Irlandese            (si versa da bere e beve, poi resta triste, pensieroso)- Ciao nonnino... Lo sce­riffo ti saluta... (di colpo si fa attento, teso. Poi, con un balzo, silenzioso e veloce rag­giunge la porta di sinistra e la spalanca, tirandosi di lato).

10

Irlandese Pahukitawa.

Pahukitawa        (era appoggiata alla porta e cadrebbe nella stanza se l'Irlandese non la prendesse quasi tra le braccia).

Irlandese            (stupitissimo, felice)  Tu! Tu, pic­cola indiana... Tu, qui? Che cosa ci fai, qui?

Pahukitawa        (cerca di divincolarsi e fuggire).

Irlandese            (dolce)  Perché hai paura? (parla come si parla a un animale spaventato che non capisce). Non guardarmi con quegli occhioni. Di che hai paura? Ti ho mai fat­to male, io...? Ti volevo bene (sorride). Non capisci quello che dico, eh? Meglio così, piccola indiana. Forse se tu mi ca­pissi, non te lo direi neppure che, dopo la tua partenza, la capanna mi è sembrata tanto vuota... Però vorrei poterti chiedere perché sei fuggita! E perché sei qui!

11

Gwendalin - Camomilla-Joe - Irlandese - Pahukitawa.

Gwendalin          (rientrando, si ferma stupita) Camomilla-Joe! Guarda!  È salva!

Pahukitawa        (si divincola, riesce a sfuggire all'Irlandese e si lancia verso la porta d'in­gresso).

Irlandese            (la raggiunge e la ferma tenendola, per le braccia) - La conoscete? Come mai è qui?

Camomilla-Joe   Ieri, durante l'assalto dei pellerossa alla diligenza, è rimasta sul campo. Ferita a un braccio. Gwendalin ha voluto raccoglierla. È stata per metterla in salvo qui; che è scesa anche lei dalla diligenza e mi ha trovato!

Irlandese            (dapprima soltanto stupito)  I pel­le rossa han portato in battaglia una ra­gazza?  Non  è possibile!

Camomilla-Joe   Strano, vero? Ci sto pensan­do da ieri! E c'è un'altra cosa, stranissima! Al momento non avevo ben centrato che cosa! Poi ho capito! Harry ha detto che gli Indiani li han presi di sorpresa. Sparavano e han colpito soltanto uno dei due banditi! Già questo è strano! Ma c'è di più. Secondo Harry nessuno di loro ha fatto a tempo a sparare, prima che gli In­diani si ritirassero. Eppure sul campo c'era questa ragazza... ferita a un braccio... di striscio!

Irlandese            (si è irrigidito)  Non capisco! Que­sta è la ragazza che io ho trovato nel bo­sco, con il piede slogato e che ho portato a casa mia! E che è fuggita con il mio ber­retto e le lettere di mio zio! (colpito da pensiero). Un momento! Adesso che ci penso...! È fuggita il giorno stesso in cui, durante la notte, gli indiani ci assaliro­no... Aveva preparato lei il cibo... E io mi sono addormentato di piombo. Tanto da non sentire più niente! Ma il nonnino aveva mal di stomaco, quella sera... e ha mangiato poco. Forse per questo si è sve­gliato! (deciso). Gwendalin, vi prego, per­quisite questa ragazza!

Gwendalin          (la perquisisce e trova la fiala o il sacchetto che consegna all'Irlandese).

Camomilla-Joe   Che cosa diavolo è?

Irlandese            (assaggia su un dito un po' della polverina)  Veleno... O un sonnifero po-tentissimo! (allontana da sé, buttandola a terra, con un colpo, Pahukitawa). Ah, maledetta pellerossa! Mi dispiace soltanto che tu non capisca la nostra lingua, se no sapresti che cosa penso di te! E mi di­spiace che tu sia una donna, se no manderei la tua anima a raggiungere quella del nonnino! Già! Perché il nonnino è mor­to! Morto! Sei contenta?

Pahukitawa        (si lascia sfuggire un grido) Oh, no!

Irlandese            (l'afferra per l'abito e la costrin­ge ad alzarsi in piedi. E' pauroso)  Ah! La capisci, allora, la nostra lingua! Sei anche una spia, allora, oltre che una assassina.

Pahukitawa        (piange, disperata) No. No! Non volevamo uccidere. Solo addormen­tare... Ma nonnino ha gridato... Miei guer­rieri spaventati... hanno colpito... Non sa­pevano... non sapevo...

Irlandese            Ma perché? Perché? Parla, parla! Che cosa volevate, da noi? Che cosa vuoi, da Camomilla-Joe?

Pahukitawa        (dopo un attimo, ben chiaro)  Te. Irlandese (stupito)  Me?... Camomilla-Joe Lui?

Pahukitawa        Mio popolo muore fame. Patti che grande padre viso pallido fatto con grande capo Nuvola Rossa non sono rispet-tati. Nostri territori invasi. Bisonti cac­ciati, uccisi...   Noi  moriamo  fame.  Fame.

Camomilla-Joe   E lui che c'entra?

Pahukitawa        Lui figlio della sorella del nuo­vo srande padre. Lui nipote del Generale Ulisse Grant!

Camomilla-Joe   Che cosa, Irlandese, è vero?

Pahukitawa        Sì, vero. Mio popolo saputo. Mio padre costretta io rubare prove, nel suo berretto (all'irlandese). Noi volere te. Pri­gioniero. Tu scrivere a fratello tua ma­dre. Lui fare rispettare patti di visi pallidi! Noi non volere nessun morto. Voi tre, tutti buoni. Ma Lunghi Coltelli uccidono, affamano... Noi disperati. Io, disperata. Non portare me al Forte. Uccidi qui. Tu (piano, dolce, senza guardarlo). Io ti amo... Uccidi, ti prego. Non consegnare me a visi pallidi.

Gwendalin          (strappa Pahukitawa dalle mani dell'Irlandese e la stringe a sé, piangente)  Piccina... povera piccina... povera piccina mia...

Camomilla-Joe   (con improvvisa decisione) Ha ragione! Ha ragione lei! E tu lo sai benissimo! Ne abbiamo discusso tante vol­te, io, te e il nonnino! E adesso so di che «inferno» parlavi, quando parlavi di tuo zio! L'inferno di Washington, della diplomazia, della politica, dell'inganno, del­la malafede! Tu hai sempre disapprovato quella gente. Tu hai sempre amato i pelle­rossa!  Non puoi negarlo!

Irlandese            (testardo)  Hanno ucciso il non­nino.

Gwendalin          (impetuosa)  Non l'hanno fatto apposta!  Non lo volevano!

Camomilla-Joe  Irlandese, non sei un uomo    d'onore, se non aiuti questa povera gente!

Irlandese            E che cosa dovrei fare, secondo voi? Lasciarmi prendere prigioniero, così che intanto ì politicanti a Washington di­scutono, i pellerossa mi scotennano? E se anche non lo fanno, credete che non ci sarà chi a Washington spargerà la notizia che io stato bello e scotennato, così che il nostro esercito potrà finalmente marciare su questi ultimi disgraziati e farli fuori per sempre?

Pahukitawa        Irlandese... Prima io capito tue parole... Tu detto tu amare me... poco.. poco... Ti supplico.... non abbandonare mio popolo. Lascia  che  faccia  te prigioniero

Gwendalin          Non serve piccola. (decisa) So io cosa deve fare l'Irlandese. Prendere il cavallo e filare a Washington e parlare a suo zio! Se davvero ti ha amata (maliziosa)... e io penso che ti ami ancora!... Se davvero è un uomo d'onore e non vuole che trionfi l'ingiustizia... saprà trovare le parole per convincere non solo suo zio ma tutto il Parlamento!

Camomilla-Joe   Gwendalin, sei una gran donna!

Pahukitawa        Io dico mio padre. Io dico aspettare tuo ritorno... Quando tu ritornare?

Irlandese            Tra un mese! Una luna, piccola indiana!... (le sorride e le porge una mano).

Pahukitawa        (gli afferra la mano e la bacia umile, felice) È tanto, una luna... Ma io parlare mio padre... convincere. Grazie Irlandese... Ma, ti prego... non tardare... Io fiducia in te. Ma mio popolo affamato... E chi ha fame crudele... Mio popolo ucci-dere Camomilla-Joe e Gwendalin se tu non tornare.

Camomilla-Joe  Oh, cielo, Irlandese! Santa polenta! Sii puntuale! Devi farcela! Parti subito! Non aspettare neppure un se-condo!  (lo precede verso la porta).

Gwendalin          (afferra   Joe per  un   braccio) Lascia che lo accompagni Pahukitawa... Tu resta con me!

Camomilla-Joe   (senza capire)  Ma io... Pahukitawa (sorride a Gwendalin)  Grazie.,

Irlandese            A presto, Camomilla-Joe... (esce tenendo per mano Pahukitawa).

Gwendalin          (si asciuga forte il naso, com-mossa),

Camomilla-Joe   Non capisco perché non mi hai lasciato andare ad accompagnare l'Irlandese!

Gwendalin          (gli sorride fra le lagrime, poi scuotendo il capo, con indulgenza)  Temo che tu non capirai mai niente, benedett'uo mo! (lo prende per mano e si avvia verso la  porta  per salutare  l'Irlandese).

Camomilla-Joe   (seguendola, si finge seccato ma non lo è)  E non chiamarmi benedet-t'uomo!

Nitrito.  Scalpiccio di cavallo. Cavallo chi parte al galoppo. Musica western.

Camomilla-Joe e Gwendalin tenendosi per mano salutano con l'altra mano, guardando fuori dalla  porta,  mentre

CALA LA TELA


ATTO TERZO

Un mese dopo.

La scena è la medesima degli atti precedenti, ma ha subito una trasfor­mazione radicale. Alle finestre tendine a quadrettini inamidate, sul tavolo una tovaglia a quadrettoni. Fiori, vasi, decorazioni, ordine, pulizia, splen­dore... È un'altra stanza! Perfino il manifesto del bandito è stato incor­niciato ed è diventato bello. La stessa trasformazione ha subito Camomilla-Joe, sbarbato, pettinato, pulito. Sul bancone, un bicchiere, una bottiglia.

Prima dell'aprirsi del sipario ed un bel po' dopo (finché gli attori si met­tono a parlare) una musica western-pellerossa (il disco «Apache» degli Shadows) con sottofondo di tamburi di guerra. Una musica da incubo. Quando la musica sfuma, il rullo lontano dei tamburi continua e conti­nuerà per le prime due scene).

È vicino H tramonto. Circa le cinque del pomeriggio. All'alzarsi del sipario gli scuri sono aperti, ma le finestre chiuse, la porta sprangata.

1

Camomilla-Joe - Gwendalin - Pahukitawa.

(I tre attori sono fissi, immobili, come se fossero di cera).

Camomilla-Joe   (appoggiato al bancone con le mani sulle orecchie e i gomiti sul ban­cone).

Pahukitawa        (immobile, dietro una finestra, guarda  tra le  tende).

Gwendalin          (rigidamente  seduta su  una se­dia, sferruzza a una sciarpa, senza guarda­re   i  punti,   meccanicamente,   lo   sguardo perso  nel vuoto). Immobilità assoluta dei  tre. Una musica di sottofondo di tamburi di­venta un  incubo. Sfuma. Restano i tam­buri, implacabili, monotoni.

Camomilla-Joe   (scattando)  Basta! Basta! Non ne posso più!

Gwendalin          (impassibile, conte in trance, ane­stetizzata dal terrore, senza guardarlo) Bevi qualcosa, caro...

Camomilla-Joe  Altro che bere! Sto diven­tando pazzo, io! E tu lì, impassibile, a fi­nire quella  maledetta  sciarpa!

Gwendalin          Non è una sciarpa, caro... è il paltoncino per Sid! Farà freddo, quest'in­verno!

Camomilla-Joe   (scoppia in una risata ma­cabra)  E chi glielo porterà, a Sid, il suo paltoncino? I nostri fantasmi? Quest'in­verno saremo morti, amica mia! E Sid, povera bestia, sarà la al Forte a tremare di freddo, senza paltoncino! (quasi piangendo). Povero Sid... senza padrone.... sen­za paltoncino! E per fortuna, appena tor­nato, l'ho rispedito al Forte! Proprio con l'ultima diligenza! Gelato, ma vivo, povera bestia... Mentre noi... noi... (beve d'un sorso per non piangere).

Gwendalin          Prova a fare un solitario, caro.

Camomilla-Joe   (seccato, isterico quasi)  Un solitario! Mi propone un solitario, lei! Ma non li senti questi tamburi? Non hai i nervi, tu? E'da stamattina che rullano! Uni­ca variante gli urli degli indiani! Quasi quasi mi rallegrano, quando urlano... al­meno per qualche minuto non sento più quei maledetti tamburi!

Gwendalin          Sta per scadere il mese... lo sai.

Camomilla-Joe  E tu stai per perdere il tuo scalpo, lo sai questo? Le tue belle trec­cine di quando avevi 12 anni. Te ne rendi conto sì o no?

Gwendalin          (salottiera, quasi)  Certo, caro.. Mi sono pettinata con particolare cura, questa mattina. Una signora sa, quello che deve fare!

Camomilla-Joe   (la fissa inorridito)  No! No, Gwendalin! Tu devi essere impazzita! Sei impazzita; Gwendalin! (la scuote) Gwendalin! Cara! I pellerossa sono là fuori... Ci hanno circondato... Le colline sono nere di pellerossa... la prateria è nera di pelle­rossa... i cespugli sono neri, di pelleros­sa... E da questa mattina all'alba rullano i tamburi! Appena il sole calerà all'oriz­zonte... Appena l'ultimo raggio di sole sì spegnerà sulla prateria, i pellerossa usci­ranno dai loro nascondigli e si precipiteranno urlando contro di noi... (fa il verso dei pellerossa) Uuunuh...  Uuuuuh...  Capisci? Lo capisci, sì o 'no? (la scuote)

Gwendalin          (tenendosi rigida, impassibile, con un evidente enorme sforzo di volontà) Sì, caro... Capisco. Ma non posso farci niente1.... Dammi ascolto... Prova ancora con un solitario!

Camomilla-Joe   (afferra sul bancone un maz­zo di carte e si mette a stenderle sul ta­volo come per un solitario. Ma non ha an­cora finito che butta tutto per aria)  Non ce la faccio, Gwendalin! Non ho i tuoi ner­vi, io!... (guarda Pahukitawa) E quella che sta lì a guardarseli, i suoi musi rossi! È contenta, magari, quella! Tanto, lei non la  scalpano, eh?

Pahukitawa        (voltandosi. Parla dolce, triste) No. Io non contenta, io voglio pace. Non guerra. Vita, non morte! Ma io devo aspet­tare. Come te, come lei...

Camomilla-Joe  Ma perché non smettono? Che cosa credono di fare, con quei tam­buri?

Pahukitawa        Invocano spiriti... preparano animo dei guerrieri...

Camomilla-Joe   (agitato)  Ma non si può fare proprio niente? Magari l'Irlandese è vici­no! Magari tarda soltanto di qualche ora! In fondo il giorno finisce a mezzanotte.

Pahukitawa        Per noi finisce quando sole sparire!

Camomilla-Joe   Ma è sbagliato! E tutto sba­gliato! Forse l'Irlandese non ci pensa! Oh; santa polenta! Perché non siamo al polo nord? Avremmo ancora sei mesi, davanti!

Urla  indiane.

Pahukitawa        (corre alla finestra) - Prego... prego!

Camomilla-Joe   (spaventato) Che cosa suc­cede, adesso?  Non è ancora il  tramonto!

Gwendalin          (ha posato il lavoro, si è alzata e si è avvicinata a Camomilla-Joe, mettendo­gli una mano sul braccio. Rivolta a Pahukitawa)  Arrivano?

Pahukitawa        (sempre guardando dalla fine­stra) - Fumate dicono che Giovane Visone vuole guerra...

Gwendalin          Ci assaliranno subito?

Pahukitawa        Mio padre ha dato sua parola. Non prima che sole tramonta.

Urla  tacciono. Riprende il rullo dei tam­buri.

Camomilla-Joe   Ma il tramonto è vicino! Oh, Dio; perché non sono Esaù che ha fer­mato il sole?!?

Gwendalin          (correggendolo, dolce)  Giosuè, caro.

Camomilla-Joe   Esaù, Giosuè, Noè!... chi se ne infischia? Io sono soltanto Camomilla-Joe... (in un gemito) e lo sarò per poco Gwendalin! E non mi piace! Non mi piace per  niente!

Gwendalin          (dopo un attimo, decisa, prende in mano la situazione)  Pahukitawa... Ascolta. Se tu vai da tuo padre... Se tu parli con tuo padre... Forse riesci a ottenere un altro giorno! Un giorno soltanto! L'Irlandese sarà qui, domani! Ne sono sicura! Diamo­gli ancora un giorno. Pahukitawa! Vuoi? Vuoi,  Pahukitawa?

Pahukitawa        Io voglio. Io credo in Irlandese. (triste) Ma non posso.

Gwendalin          Sarà la guerra, capisci? Noi mo­riremo... ma i visi pallidi ci vendicheran­no... e di voi non ne resterà più uno, vivo!

Pahukitawa        Io capisco... ma miei guerrieri no.

Gwendalin          Parla con loro! Noi, ci hai con­vinti!

Pahukitawa        A volte più facile convincere nemici che amici..,

Camomilla-Joe   Prova, Pahukitawa!  Prova!

Pahukitawa        No! Ma.... forse posso portare mio padre qui. Se lui qui, Giovane Visone non assale.

Camomilla-Joe Oh, sì! Benissimo! Porta qui  tuo padre! Chissà che non riusciamo a convincerlo noi!                              

Pahukitawa        Io esco. (li guarda a lungo e dice, triste) Manitù vi protegga. (si avvia)

Camomilla-Joe   Un momento! Perché hai detto «Manitù vi protegga» con quel to­no? Sembrava un elogio funebre!

Pahukitawa        Io esco. Ma forse mio padre pen­sa pensieri sbagliati. Forse mio padre dà ordine  di  guerra.

Camomilla-Joe   Allora resta, santa polenta!

Pahukitawa        (guarda dubbiosa Gwendalin) Ma mio padre appena sole tramonta assa­le voi.

Camomilla-Joe   (guarda Gwendalin)  Santo cielo! E allora?

Gwendalin          (dolce ma decisa)  Va', Pahukitawa... E che il cielo ti assista!

Pahukitawa        (li guarda ancora, con affetto. Poi, decisa, apre la porta e esce).

2

Camomilla-Joe Gwendalin.

Camomilla-Joe   (si getta sul bancone, afferra la bottiglia e beve).

Rullano sempre i tamburi.

Gwendalin          (va alta finestra e guarda fuori).

Camomilla-Joe   Che succede, Gwendalin...? Gwendalin Pahukitawa cammina... Sta attraversando  la prateria... Va verso le col­line...

Camomilla-Joe   E  i pellerossa?

Gwendalin          Niente... Non si vede nessuno... Stanno nascosti...

Camomilla-Joe   (con affetto brusco) Vuoi qualcosa da bere, Gwendalin?

Gwendalin          No, grazie, caro...

Camomilla-Joe   Sei coraggiosa, tu! Sei una donna meravigliosa, Gwendalin!

Gwendalin          (calma, ma con un vocino teso) Non è vero, caro. Ho tanta paura!

Camomilla-Joe   Anch'io Gwendalin! (le apre le braccia).

Gwendalin          (si rifugia tra le sue braccia) Oh, Camomilla-Joe! (sorride beata)

Camomilla-Joe   (d'ora in poi parlano abbracciati l'uno all'altro)  Oh, Gwendalin! Come mi seccherebbe morire!

Gwendalin          Anche a me caro. Ho appena messo le tende! Stanno bene, quelle ten­de, vero Joe? Sarebbe un peccato che le bruciassero!

Camomilla-Joe   Me ne infischio delle tende, Gwendalin!

Gwendalin          Anche quella tovaglia sta bene, vero Joe?

Camomilla-Joe   Me ne infischio anche della tovaglia, Gwendalin!

Gwendalin          È diventata un'altra, questa stanza, vero Joe?

Camomilla-Joe   (isterico) Me ne infischio anche della stanza! Non mi importerebbe niente che bruciasse! Ma non voglio bru­ciare io! Non voglio che bruci tu!

Gwendalin          (con un sospiro, sognante)  Oh; caro! Come morirò felice, tra le tue brac­cia!

Camomilla-Joe   Io no! Io non voglio morire! E non voglio neanche che muoia tu.

I tamburi tacciono di colpo.

Gwendalin          (con un filo di voce)  Camomilla-Joe...  senti?

Camomilla-Joe   Tacciono! (la lascia e corre alla finestra. Guarda fuori). Gwendalin, guarda! Le fumate han cambiato colore! Sono più  nere!

Gwendalin          (accorrendo)  Che cosa vorrà dire, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   Non lo so, Gwendalin! Ho paura!

Gwendalin          Anch'io, Camomilla-Joe! Abbrac­ciamoci!

Camomilla-Joe   (si allontana dalla finestra e abbraccia Gwendalin)

(Restano   così   abbracciati   per   tutta   la scena, di spalle alla porta. Un  silenzio inumano)

Camomilla-Joe   (dopo qualche atti­mo, con voce acuta)  Gwendalin...

Gwendalin          Sì, caro?

Camomilla-Joe   Parla, Gwendalin..,

Gwendalin          Sì, caro!... (dopo un attimo, disperata) Non ho niente da dire! Che cosa devo dire, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   Quello che vuoi! Qualunque cosa!   Ma parla,

Gwendalin          (parla a vanvera èterrorizzata)  Io preferisco la primavera... ma anche l'autunno è bello... D'inverno fa freddo... I passeri, d'inverno, muoiono...

Camomilla-Joe   Non parlare di morte, Gwendalin!

Gwendalin          Le farfalle sono di molti colori... Ho visto una volta una farfalla rossa... Rossa come il tramonto.

Camomilla-Joe   (terrorizzato, in crescendo) Non parlare di tramonto, Gwendalin!

Gwendalin          L'alba è bianca... Mia zia aveva una capra bianca... La portava anche al mercato... Si chiamava Bianchina... Aveva la barba... Anche mio zio aveva la barba-Era irlandese mio zio...

Camomilla-Joe   (fortissimo)  Non parlare d'Irlandesi, Gwendalin!

Gwendalin          (si butta sui proverbi)  Tanto va la gatta al lardo che vi lascia lo zampino! Chi la fa l'aspetti! Non dire quattro se non l'hai nel sacco... (con un enorme sforzo dì .fantasia) Ride bene chi ride ultimo.

Camomilla-Joe   (lagnoso)  Non ho nessuna voglia di ridere, Gwendalin.

Gwendalin          Neanch'io, Camomilla-Joe... (silenzio) Chissà che cosa fanno? Perché tac­ciono?

Camomilla-Joe   Parla, Gwendalin! Parla!

Gwendalin          Sotto la panca la capra canta, sopra   la   panca   la   capra   crepa!

Camomilla-Joe   (ultra-fortissimo)  Non par­lare di crepare. Gwendalin.

Urla di indiani    Uuuhhh! Uhhhuuu!!!

Gwendalin e Camomilla-Joe (si stringono e chiudono gli occhi).

Le urla tacciono di colpo. Silenzio.

3

Gwendalin Camomilla-Joe Pahukitawa - Vecchio Alce –

Giovane Visone - Lupo della Prateria.

La  porta si spalanca.

Giovane Visone e Lupo della Prateria entrano con i fucili puntati. Fanno cenno con la testa «tutto bene». Si mettono ai due lati della porta.

Vecchio Alce      (entra solenne, con tutte le sue piume).

Pahukitawa        (entra rispettosa dietro a Vec­chio Alce).

Giovane Visone e Lupo della Prateria chiudono la porta e si mettono ai due lati, sulla difensiva.

Vecchio Alce      (a braccia incrociate, solenne) Camomilla-Joe...

Camomilla-Joe   (si volta, apre gli occhi, vede Vecchio Alce che lo fissa a braccia incro­ciate e grida) Oh, Dio! È finita! (con le mani chiude gli occhi a Gwendalin, strin­gendole la testa sul petto) Non guardare, Gwendalin!   Soffrirai meno!

Vecchio Alce      Camomilla-Joe... Vecchio Alce ti  ascolta.  Parla!

Pahukitawa        Parla, Camomilla-Joe... Mio padre ti ascolta!

Camomilla-Joe   (si scioglie svelto, felice, dal­l'abbraccio di Gwendalin e si inginocchia davanti al capo)  Oh, Vecchio Alce, grazie, grazie, grazie mille di essere venuto!

Vecchio Alce      Parla, viso pallido. Il sole sta per coricarsi!

Camomilla-Joe   Ecco, proprio quello vole­vo dire! Il sole sta per coricarsi, ma il giorno non è finito, grande capo!

Vecchio Alce      Per noi è finito. Niente altro?

Gwendalin          (affannosa, intervenendo)  La strada da Washington è lunga, Vecchio Al­ce, e l'Irlandese..,

Vecchio Alce      (l'interrompe con un gesto) Vecchio Alce non ascolta la donne. Donne devono tacere.

Camomilla-Joe   (si alza, in piedi, seccato) Ma questa non è una donna, Vecchio Alce! Questa è Gwendalin, un fenomeno di don­na!  Un guerriero!  Chiedilo a Pahukitawa!

Pahukitawa        (a un cenno di Vecchio Alce) Puoi ascoltarla, padre. Ne è degna.

Vecchio Alce      Parla, donna.

Gwendalin          L'Irlandese è vicino. Sta per ar­rivare con il nuovo trattato. Ma forse qual­che cosa lo ha fatto tardare di poco... For­se un animale selvaggio l'ha aggredito-forse gli si è azzoppato il cavallo... forse un fiume in piena lo ha obbligato ad allun­gare il cammino... Forse...

Vecchio Alce      (l'interrompe con un gesto del­la mano)  Forse. Ma Vecchio Alce non crede.

Camomilla-Joe   (seccatissimo)  Come, non crede? L'Irlandese è un uomo dì parola. E se ha promesso...

Vecchio Alce      (l'interrompe alzando la mano) Visi pallidi hanno lingua biforcuta. Paro­le di visi pallidi sono scritte sul vento.

Gwendalin          (mette subito una mano sul braccio di Camomilla-Joe e riesce a frenare ap­pena in tempo un suo scoppio d'ira. Si rivolge a Vecchio Alce con calma control­lata)  Vecchio Alce, purtroppo i fatti ti hanno dato spesso ragione. Ma in questo caso, sbagli. Tua figlia conosce l'Irlandese. E tua figlia ha avuto fiducia, nell'Irlan­dese.

Vecchio Alce      Pahukitawa doveva consegna­re l'Irlandese prigioniero... o morire.

Camomilla-Joe   Ma sei un bel testone, con rispetto parlando! Tutti, per miglia e mi­glia qui intorno, conoscono l'Irlandese! Tutti sanno che l'Irlandese ama gli India­ni! Anche il nonnino, amava gli Indiani! Il nonnino che voi avete ucciso! E mi stu­pisco! Mi stupisco molto! Perché se c'era un amico degli Indiani era proprio il non­nino!... E anche l'Irlandese è amico degli Indiani, malgrado la morte del nonni­no! E anche io lo sono! (si corregge seccatissimo) Lo ero, per meglio dire... per meglio dire... perché sto incomincian­do a cambiare idea!

Gwendalin          (afferra Camomilla-Joe per un braccio e lo fa tacere)  Perdonalo, Vec­chio Alce! E molto addolorato e molto of­feso!  Perché vi ama!

Vecchio Alce      Forse. Vecchio Alce non legge nel cuore degli uomini. Ma Vecchio Alce sa!

Camomilla-Joe   (seccatissimo)  Sa che cosa, santissima polenta?

Vecchio Alce      Vecchio Alce era con grande capo Nuvola Rossa in tenda ove si firmava trattato con visi pallidi. E Vecchio Alce ha visto capo dei Lunghi Coltelli, colonnel­lo Carrington, stracciare trattato! Quattro anni di guerra, di massacri... E ancora trat­tati! E ancora trattati distrutti, traditi! Vecchio Alce non può più credere ai visi pallidi!

Gwendalin          (dominandosi a stento)  Perché sei venuto, allora?

Vecchio Alce  Aspetto. Camomilla-Joe Aspetti che cosa? Vecchio Alce  L'Irlandese. Camomilla-Joe Ah! Allora credi che verrà.

Vecchio Alce      Certo. Dopo che il sole si è coricato. Nella notte buia. E non solo. Ma cadrà in imboscata.

Camomilla-Joe  E... e noi? Voglio dire, se al tromonto l'Irlandese non è ancora ve­nuto?... che succede di noi?

Vecchio Alce      Miei guerrieri scotennano voi. Poi Vecchio Alce siede e aspetta Irlandese e lunghi coltelli. Cadranno in imboscata.

Gwendalin          Ma dopo di loro ne verranno altri! E vi distruggeranno. Tutti!

Vecchio Alce      I Dakota Sioux sanno morire da prodi.

Giovane Visone (si china di colpo al suolo. Poi si rialza, corre da Vecchio Alce e gli parta concitato, sottovoce).

Vecchio Alce      (a Lupo della Prateria)  Kaio wàs! Tashka Wàlo sùna. Kèn.

Lupo Prateria     (annuisce e punta il fucile contro visi pallidi),

Vecchio Alce      (a Giovane Visone) - Sunawà-wi. Tashka Kwaikiùt. Naccéz cickasàw Pàukatwàlo! Algontà wigotà tàrutakomèis. (fa cenno di silenzio e di uscire).

Giovane Visone (annuisce e si avvia alla porta).

Vecchio Alce      (ai visi pallidi) - Arriva caval­lo... con cavaliere. Forse Irlandese... Forse no... Deve credere baracca disabitata... Si­lenzio... Se fare un grido aiuto, coltello di Lupo della Prateria fa tacere voi per sem­pre. (ai due indiani) Kaiowàs.

Giovane Visone (esce)

Lupo Prateria     (spegne fuoco, chiude porta e finestre. Nella penombra lo si vede estrar-re un coltello e stare all'erta).

Ululato breve: è Giovane Visone che vuole rientrare.

(Apre la porta. Appena appena. Poi la la­scia accostata, come la porta di una casa disabitata).

Giovane Visone (entra e fa cenno «tutto a posto»).

Camomilla-Joe   (in un sussurro)  Oh, Dio, speriamo che sia l'Irlandese!

Gwendalin          (sussurra)  Zitto, caro...

Vecchio Alce       ...Nascosti! Tutti! (fa cenno nascondersi).

Tutti si nascondono, chi dietro il tavolo, chi dietro al bancone.

Vecchio Alce e Pahukitawa escono verso si­nistra  e  si  nascondono  dietro  la  porta.

Silenzio. Galoppo di cavallo che si avvicina. Nitrito. Frenata. La porta si apre lenta­mente. Cigolando. La luce irrompe nella stanza dalla porta aperta. La stanza sem­bra vuota.

4

Camomilla-Joe Gwendalin Pahukitawa -Vecchio Alce –

Giovane Visone - Lupo della Prateria - Jeff il Bandito.

Jeff                      (impolverato, stanco, con il viso co­perto dal fazzoletto, entra, si guarda in­torno, va verso il bancone, si serve da be­re, si leva il fazzoletto dal volto, beve, va verso la sua foto. Ci si pianta davanti a gambe larghe, bevendo)  Ti hanno anche messo in cornice, eh?... Mancia competen­te! Come i cani perduti... Mancia compe­tente a chi trova Jeff il bandito! Maledetto sceriffo! Non un attimo di tregua, mi ha dato! Da un mese! Ma sarà stanco anche lui! E con tutte queste fumate di indiani sul sentiero di guerra, i suoi sgherri fini­ranno per avere paura e squagliarsela! Co­me Camomilla-Joe! Se l'è data a gambe, l'amico! E di furia, anche! (beve ancora alla bottiglia) Alla tua salute; Camomilla-Joe! Jeff il bandito non ha paura degli indiani! E per questa notte si fa una bella dormita al sicuro... Magari c'è anche da mangiare, qui... Poi domani o dopo ten­to di passare il confine! Con tutti questi indiani in giro, penso che ce la farò! (beve ancora a canna) Alla salute delle facce di terracotta! (si asciuga la bocca con il dor­so della mano).

Giovane Visone (esce silenzioso dal suo na­scondiglio e gli punta il coltello nella schie­na).

Jeff                      (alza le braccia).

Lupo della

Prateria              (esce dal suo nascondi­glio ed apre le imposte).

Vecchio Alce      (esce dalla stanza di sinistra), Pahukitawa (lo segue).

Camomilla-Joe e Gwendalin escono dal loro nascondiglio, ma si tengono in disparte.

Jeff                      (si volta, vede gli indiani e resta a bocca aperta)  Maledetta scalogna! Mi aspetta­vate!

Vecchio Alce      Non te.

Jeff                      (speranzoso)  Me ne posso andare, al­lora?

Vecchio Alce      (imperioso)  Con gli altri, (gli fa cenno di unirsi a Camomilla-Joe e a Gwendalin).

Giovane Visone (si avvicina e confabula pia-no con Vecchio Alce).

Jeff                      (si volta, seguendo il cenno di Vecchio Alce e nota Camomilla-Joe e Gwendalin)  Ma guarda chi si vede! Camomilla-Joe e la bella signora dall'ombrello facile. (si unisce a loro, sibilando, furente) Mi avete preparato la trappola, eh? Peccato che non possa esser io, a farvi la pelle! Ma se ce la caviamo di qui, fate testamento, pic­cioncini!   Vi conviene!

Gwendalin          (scatta, ironica)  Ma certo, bello! E ti lasciamo un sacco di patate, vero, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   (guarda subito in faccia Jeff e dal suo stupore e furore si accorge che non sapeva che erano stati loro) Sei pazza, Gwendalin? (cercando di scher­zare) È pazza! Chissà di che patate parla!

Jeff (furente)       Ah, siete stati voi, allora? (fa per lanciarsi contro di loro, ma il fucile puntato di  Lupo della Prateria lo immobilizza)

Vecchio Alce      (alzando una mano a imporre silenzio,  rivolto a  Lupo  della Prateria)  -Ciricàua!

Pahukitawa        (in un grido)  No! Loro no! (fa per correre da Joe e Gwendalin, ma Lupo della Prateria, a un cenno di Vecchio Alce le punta contro il fucile. Si ferma e torna a voltarsi verso la finestra e piange in si­lenzio)

Camomilla-Joe   (terrorizzato)  Noi no che cosa, Pahukitawa?

Jeff                      (contemporaneamente si lancia verso la  porta).

Giovane Visone (rapido gli punta contro il fucile e lo respinge con gli altri).

Vecchio Alce      (a Lupo della Prateria)  Ciri­càua.

Lupo della

Prateria              (afferra Jeff e lo lega a una sedia).

Camomilla-Joe   (comprendono)  Noi no, Vecchio Alce! Ascolta tua figlia! Noi no! Non legarci! Non vogliamo scappare, noi!

Vecchio Alce      Ultimo raggio di sole sta per lasciare prateria.

Giovane Visone (afferra Camomilla-Joe e lo lega a una sedia).

Gwendalin          (fa per lanciarsi contro Giovane Visone)  Lascia Camomilla-Joe... o ti sco­tenno a unghiate!  (ma...)

Lupo della

Prateria              (la afferra per le brac­cia e la lega alla sedia).

Camomilla-Joe   Gwendalin, cara... Ti rin­grazio... Sei una gran donna! Ma è inutile! Siamo in minoranza, mia coraggiosa ami­ca! Arrendiamoci al desiino!

Gwendalin          (smette di agitarsi)  Farò come tu vuoi, mio valoroso coyote!

Jeff                      (ridendo come un pazzo)  Ah, ah, ah.., suo valoroso coyote! Ah, ah, ah.... mia pro­fumata puzzola, ah, ah, ah...

Gwendalin          (secchissima)  Una patata, al­meno, potevi mettertela in bocca... astu-tissima anatra!

Jeff                      (furente, mugola, si agita)  A me? Come osi? Anitra a me?

Rullano i tamburi.

Tutti tacciono di colpo. Immobili. I tre visi pallidi sono legati con le braccia dietro la schiena. Ma le gambe libere.

Camomilla-Joe   (seccatissimo) Non si po­trebbe, almeno, non avere l'accompagna­mento musicale?

Gwendalin          Camomilla-Joe... Speravo tanto di morire tra le tue braccia...

Camomilla-Joe   (scopre di poter muoversi con la sedia legata sulla schiena e sì avvicina a Gwendalin)  Io speravo di non morire affatto, Gwendalin. Ma sono felice di aver­ti rivista, prima di morire! (la bacia sul naso, o le butta un bacio).

Gwendalin          (gli ricambia il bacio)  Addio, Camomilla-Joe..,

Jeff                      (ghignando butta baci a tutti e due) Arrivederci all'inferno! (sghignazza) Spero tanto di ritrovarvi lì!

Camomilla-Joe Parlandone da vivo, sei una bella carogna, sei! (parte con la sedia leg­ata sulle spalle, gli dà una capocciata e torna velocissimo al suo posto),

Jeff                      (tenta più volte di spostarsi per ricam­biargli la capocciata, ma ogni volta che fa per muoversi il fucile di uno dei due in­diani lo ferma).

Gwendalin          Addio, Pahukitawa... Grazie!... Hai fatto quello che hai potuto...

Pahukitawa        Addio, Gwendalin... Addio, Camomilla-Joe...

I tamburi tacciono di colpo.

Lupo della

Prateria              (tenendo sempre i fucili contro i prigionieri guarda Vecchio Alce).

Vecchio Alce      (si immobilizza in ascolto, una mano  alzata).

Giovane Visone (si getta con l'orecchio a ter­ra, poi va da Vecchio Alce e gli parla sotto­voce).  

Vecchio Alce      (a Giovane Visone annuendo alle sue parole, tesissimo) Shàuni Kanà-wa! Aùg winnebago tomùk. Wàlo... Ikto Tokàne! (accompagna le parole con cenni che dicono chiaramente: Silenzio! Fermi. Aspettate mio ordine. Poi sparate con fu­cile). Takùne! (lo congeda anche con il gesto).

Pahukitawa        (si copre il viso con le mani e piange).

Giovane Visone (scivola fuori dalla baracca)

Vecchio Alce      Camomilla-Joe... Vecchio Al­ce ha visto cose giuste. Irlandese ha par­lato con lingua biforcuta e cuore di serpe. Sole appena coricato. Irlandese arriva con mille   e   mille   lunghi  coltelli   a  cavallo.

Camomilla-Joe Non è possibile! Non ci cre­do! L'Irlandese non ha la lingua biforcuta e il cuore di serpe!

Vecchio Alce  Tu ascolta... tu crederai tue orecchie. Ma Irlandese avrà quello che ha preparato: imboscata e morte. (è in asco-to attento) Tu senti?

Camomilla-Joe   Sento un bel niente!!!

In quella un galoppo di cavalli si avvicina velocemente con la classica musica di «Arrivano i nostri» della cavalleria.

Camomilla-Joe   (disperato)  Oh, no! Oh, san­ta polenta! La cavalleria! Gwendalin, Gwendalin, l'Irlandese è impazzito! Quello ci vuole morti! No! Non è possibile! Oh, santa polenta! Qui c'è un equivoco! Ci deve essere un equivoco! Gwendalin... (tace di colpo vedendo entrare Giovane Visone).

Giovane Visone (entra veloce, si avvicina a Vecchio Alce e gli parla piano).

Vecchio Alce      (annuisce e accenna solenne alla porta).

Vecchio Alce      (indicando con ampio gesto la porta)  Vecchio Alce vuole che visi pallidi vedano come sa punire lingue biforcute. A mio cenno Giovane Visone con bastone tonante darà segnale. Miei guerrieri assa­liranno da tutte le parti lunghi coltelli e li distruggeranno (stacco). Silenzio! Tutti silenzio! Lupo della Prateria colpisce tra­ditori...

Jeff                       Sta tranquillo, che io la pelle non la rischio per quei figli di cani!

Camomilla-Joe   (avvicinandosi sempre più a Gwendalin. Sottovoce)  Oh, mamma san­tissima! Mammina mia, che guaio! Qui o ti fulminano, o ti scotennano; o ti distrug­gono! Gwendalin...

Lupo della

Prateria              (punta il pugnale contro Camomilla-Joe),

Gwendalin          (sottovoce)  Sì, caro, zitto, caro-Lupo della Prateria sta innervosendosi!

Nitriti. Galoppo arriva di corsa. Urla di fer­mata. «Aaalt!» Nitriti. Fermi. La marcia di «Arrivano i nostri» tace. Continua qual­che nitrito. Poi silenzio assoluto.

Vecchio Alce      (fissando fuori, alza la mano con lentezza esasperante. È chiaro che come l'abbasserà, Giovane Visone darà il  segnale  sparando).

Giovane Visone (alza il fucile e lo tiene pronto, fissando la mano di Vecchio Alce),

Tutti                    (si sono zittiti di colpo e fissano, im­mobili, affascinati, quella mano che sta dando il segnale della strage).

Vecchio Alce      (inizia ad abbassare la mano).

Pahukitawa        (nell'attimo stesso che Giovane Visone prende la mira con il fucile, si pre­cipita verso la porta spalancata e esce ur­lando)  Irlandese! Irlandese! Fuggi, fuggi. Irlandese!

Vecchio Alce      (interrompe di scatto il gesto e. grida a Giovane Visone)  Takùne! (poi esce rapido, deciso, dietro sua figlia).

Giovane Visone (all'ordine di «basta», cioè al «takùne», abbassa il fucile e resta a guardare fuori, impassibile).

Lupo della

Prateria              (gli si affianca e guarda fuori).

Camomilla-Joe   (teso, spaventato)  Gwenda­lin... e adesso... che cosa succede?

Gwendalin          Non lo so, caro...

Jeff                      (di colpo si mette a ridere come un pazzo)  Ah, ah, ah...

Lupo della

Prateria              (si volta,  impassibile, e gli punta contro il fucile).

Jeff                      (tace di colpo).

Camomilla-Joe   Gwendalin... ho paura! Questo silenzio...

Gwendalin          Lo so, caro... È orribile!

Improvvisamente urla indiane. Sono di gioia! Ma chi lo sa?

Camomilla-Joe   (terrorizzato, si alza in pie­di per fuggire come può... fa qualche passo e  ricade  a  sedere)   Gwendalin... eccoli!

Gwendalin          (accorre, con la sedia, al suo fianco. Si prendono per mano)  Chiudi gli occhi, caro... Non guardare...

Jeff                      (con la sedia riesce a correre dietro al bancone e a nascondersi).

Giovane Visone e Lupo della Prateria, ur­lando e danzando e agitando i fucili, esco­no dalla capanna.

Gwendalin          (stupita)  Camomilla-Joe... siamo rimasti soli.

Camomilla-Joe   (a occhi chiusi)  Chiudi gli occhi, Gwendalin... Arriveranno!

Tacciono di colpo i tamburi. Silenzio teso. Passi precipitosi si avvicinano.

Camomilla-Joe   Eccoli!   (è   terrorizzato  a  occhi  chiusi).

5

Jeff - Gwendalin Camomilla-Joe -  Irlandese.

Irlandese            (entra di corsa) - Camomilla-Joe, Gwendalin!

Gwendalin          (stupita, sollevata, ma ancora preoccupata. Teme che irlandese sia ve­nuto a salvarli e che non ce la facciano a fuggire, ma è felice che lui sia ancora vivo e libero)  Irlandese?!?... (scoppia a piangere di sollievo) Irlandese! Non ti hanno ucciso! Sei riuscito a raggiungerci! Sei vivo! (a Camomilla-Joe, ridendo e pian­gendo) Camomilla Joe! Guarda! L'Irlan­dese!

Camomilla-Joe   (apre incredulo un solo oc­chio, poi spalanca tutti e due. E chiara­mente sotto choc)  L'Irlandese?!?

Irlandese            (Slegando Gwendalin, felice) - So­no arrivato a tempo! Dio ti ringrazio!

Gwendalin          (riacquistando la sua aggressivi­tà e il suo senso pratico)  A tempo per un pelo! Presto! Slegaci, presto! Ma perché non sei arrivato prima? Adesso...

Irlandese            (ha slegato Gwendalin e insieme a lei cerca di slegare Camomilla-Joe che si agita rendendo difficile l'operazione).

Camomilla-Joe (interrompe Gwendalin agita-tissimo)  Adesso è qui! Non pignolare, Gwendalin! (sì agita sempre e non riesce a liberarlo).

Gwendalin          (ribatte aggressiva)  Io non pi­gnolo! Io dico che per un pelo non ci ab­biamo rimesso la pelle, noi e lui.

Irlandese            Lo so. Io devo la vita a Pahukitawa...

Camomilla-Joe   (finalmente libero)  La rin-grazi dopo! Presto! Fuggiamo! (afferra la mano di Gwendalin e si dirige verso la porta).

Irlandese            È inutile, ormai, Camomilla-Joe. (lo trattiene)

Camomilla-Joe   (fraintendendo)  Inutile...? (terrorizzato) È finita?

Gwendalin          (energica, aggressiva)  Macché finita! Io non mi arrendo! Vieni, Camomilla-Joe! E anche tu, Irlandese, presto! Seguici! (fa per avviarsi, dui'l'Irlandese la ferma).

Irlandese            (scoppia a ridere perché capisce l'equivoco)  E' finita, Gwendalin! Quelli di Washington hanno capito la ragione! E non è stato facile convincerli! I giorni passavano... io fremevo... pensavo a voi, ma alla fine...

Camomilla-Joe   (è inebetito, durante la scena seguente fissa i due che parlano come se non capisse che cosa dicono).

Gwendalin          (speranzosa, ancora diffidente) -Alla fine l'hanno capita, quei testoni? Ma... allora, perché sei tornato con la cavalle­ria?

Irlandese            La cavalleria è venuta per scor­tare Vecchio Alce e i suoi nella nuova riserva e difenderne i confini! Non pensa­vo che...

Gwendalin          (l'interrompe)  Male! Dovevi pen­sare! Potevamo lasciarci la pelle tutti, io sai? (altro tono, gentile) Beh, ormai è fat­ta, è andata bene, grazie a Pahukitawa! (ultima diffidenza) Ma gli indiani? Sono d'accordo gli indiani?

Irlandese            Hanno accettato il nuovo trattato del Governo di Washington e la protezione della cavalleria!

Gwendalin          (non osa chiedere)  Allora... è la pace?

Irlandese            (felice) E' la pace!

Gwendalin          (l'abbraccia felice) E'  la pace! Ce l'hai fatta, Irlandese (ride) Per un pe­lo, ma'ce l'hai fatta!

Camomilla-Joe   (stupito)  Perché abbracci l'Irlandese, Gwendalin?

Gwendalin          Ma non hai sentito? La pace! L'Irlandese è riuscito a ottenere la pace! Siamo salvi! Salvi! Salvi!!! (scrolla e ab­braccia   Camomilla-Joe)   Salvi,   capito?

Camomilla-Joe   (finalmente capisce e scop­pia a ridere di un riso folle, nervoso) - Sal­vi?!? Siamo salvi? Ah, ah, ahah... (di colpo smette di ridere, barcolla, mormora). Sia­mo salvi... (sviene con un lungo gemito) Aaah...

Gwendalin          (inginocchiandoglisi vicino, lo schiaffeggia piano)  Camomilla-Joe... Ca­ro...

Irlandese            (aiutato da Gwendalin riesce a is­sarlo su una sedia)  Aiutatemi a metterlo su una sedia...

Gwendalin          (sorreggendo Camomilla-Joe) Camomilla-Joe...

Camomilla-Joe   (con un sospiro riapre gli occhi e fissa stupito Gwendalin)  Gwendalin...? (voce strana in falsetto).

Gwendalin          (rassicurante- È tutto finito, caro...

Camomilla         (c.s.)  Lo so... Siamo morti... Do­ve ci troviamo? In paradiso o all'inferno?

Gwendalin          (agitata)  Camomilla-Joe... Oh Dio, sta male! Irlandese!

Irlandese            (nel frattempo ha riempito un bic­chiere di whisky e obbliga Camomilla-Joe a berlo)  Coraggio... su... bevi.

Camomilla-Joe   (beve, poi guarda l'Irlandese e sorride vacuo, sotto choc)  Ah... Ci sei anche tu?...

Irlandese            (posa il bicchiere sul bancone) Come ti senti, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   (c.s. sorride. Posa la testa sulla spalla di Gwendalin che lo sorregge. Beato) - In paradiso... Siamo in Para­diso!...

6

Jeff - Gwendalin Camomilla-Joe - Vecchio Alce - Pahukitawa –

Giovane Visone - Lupo della Prateria - Irlandese.

Vecchio Alce (entra solenne, seguito da Pahukitawa, e fiancheggiato da Giovane Vi­sone e Lupo della Prateria. Arriva di spalle a Camomilla-Joe e gli mette una mano sulla spalla. Poi, solennissimo)  Camomilla-Joe!

Camomilla-Joe   (felice, sorpreso)  San Pie­tro! (si volta, vede Vecchio Alce, si terro­rizza) Oh, Dio, no! Belzebù! Vecchio Alce!... Siamo all'Inferno! E voi siete diavoli! E io vi infilzo tutti! Levati Gwendalin! Torna, in cielo! A questi ci penso io! Aug! Aug! (dalle parole «vi infilzo tutti» è partito a testa bassa, con le dita a corna, come una corrida, contro tutti. I due indiani cercano invano di prenderlo, E scattante e velocissimo).

Giovane Visone e Lupo della Prateria ten­tano di afferrare  Camomilla-Joe.

Vecchio Alce      (solenne, alza la mano invano e dice) - Takùne... takùne.

Gwendalin          (piange e mormora) E'  impaz­zito...  è  impazzito...

Irlandese            (si è affrettato ad avvicinarsi a Pahukitawa e a proteggerla, tenendole un braccio intorno alle spalle è una mano davanti al volto. Si vede che la ama)  Basta, Camomilla-Joe...  Basta

Pahukitawa        (è felice tra le braccia dell'Ir­landese).

Jeff                      (fa capolino dietro al bancone e tenta di approfittare della confusione per squa­gliarsela e, sempre legato alla sedia, si di­rige verso la porta).

Camomilla-Joe (lo vede, gli si precipita con­tro)  Ah, diavolaccio! L'avevi detto che ci saremmo rivisti all'inferno! (gli finisce contro. Cadono tutti e due. Resta stordito, seduto per terra con una mano sulla testa. La botta l'ha svegliato).

Gwendalin (precipitandosi al suo fianco) -Camomilla-Joe!  Ti  sei fatto male?

Camomilla-Joe (tenendosi una mano sulla testa passa in rivista tutti. È chiaro che non capisce più niente)  Gwendalin? Pahukitawa?  Irlandese?... Vecchio Alce?...

Vecchio Alce      (ferma con un gesto Giovane Visone e Lupo della Prateria)  Manitù ti ha restituito il cervello, Camomilla-Joe... Manitù sia ringraziato!

Camomilla-Joe (aggrappandosi quasi a Gwendalin, come un bambino alla madre) -Gwendalin... Che mi ha fatto Manitù? Non sono morto, Gwendalin? Siamo tutti vivi? (si guarda intorno e saluta tutti con un vago sorriso che gli altri ricambiano a soggetto).

Jeff                      (resterà sempre in terra, legato alla se­dia, a scalciare).

Gwendalin          (rialzando Camomilla-Joe)  Sì, Camomilla-Joe...  Tutto  bene!

Irlandese            E sarà la pace per sempre... quella pace che Pahukitawa ha voluto.

Pahukitawa        (si scosta da lui, imbarazzata di trovarsi tra le sue braccia, ma gli tiene una mano)  No... quella pace che tu ci hai do­nato, Irlandese!

Vecchio Alce      Tu Irlandese grande eroe Sioux Dakota! Tu accetti di essere gio­vane figlio di Vecchio Alce?

Irlandese            (chinando un ginocchio) È un gran­de onore, per me. Accetto felice... se tu mi concedi la mano di tua figlia Pahukitawa!

Vecchio Alce      (sorridente unisce le due ma­ni)  Cuore di Vecchio Alce è felice e or­goglioso! (mettendo le mani sulla testa del-

l'Irlandese)         Tuo nuovo nome sarà Waiti-Kil-men. Colui che dona pace!

Camomilla-Joe   (che ha assistito, incredulo, beato)  Oh, Dio, Gwendalin... svengo an­cora!

Gwendalin          (prende il bicchiere che avevano posato sul bancone e glielo dà da bere) To', benedett'uomo. Ma sta in piedi, se ti riesce!

Camomilla-Joe (butta già tutto d'un fiato, tosse, strabuzza gli occhi, si rinvispisce tutto e si mette a baciare tutti, indiani compresi. Arrivato a Jeff sempre a terra legato, si blocca) E questo? Che ne fac­ciamo di questo?

Irlandese            È tuo, Camomilla-Joe! Con il ricco premio per la sua cattura! Domani viene la diligenza e Io consegni fresco fre­sco allo sceriffo!

Jeff                      Nooo! Allo sceriffo nooo! (scalcia per aria).

Camomilla-Joe (senza badargli, eccitatissi­mo)  La diligenza? Domani? Gwendalin, hai sentito? (solenne) Gwendalin! Viva o morta domani ti carico su quella diligen­za e ti spedisco al Forte!

Irlandese e

Pahukitawa        (in tono di sorpreso rimprovero)  Ma Camomilla-Joe!

Gwendalin          (desolata)  Vuoi... liberarti di me, Camomilla-Joe?

Camomilla-Joe   Voglio sposarti, Gwendalin! E  subito! (l'abbraccia)

Gwendalin          Oh, Camomilla-Joe... svengo!

Camomilla-Joe   (la prende tra le braccia) Mia fragile piccioncina!

Contemporaneamente aumentano di colpo le urla indiane e la danza.

Camomilla-Joe   (la lascia subito cadere a ter­ra. Le due azioni devono essere quasi im­mediate,  incalzanti)  Rieccoli!

Gwendalin          (apre gli occhi, si rialza subito, di scatto, e si stringe a Camomilla-Joe) La danza di guerra!

Vecchio Alce      (alzando le mani, solenne)  No guerra! Pace! Pace! E sarà pace finché uomo rispetta uomo, non colore di sua pel­le!... Miei guerrieri Dakota Sioux danzano danza di pace... Vecchio Alce danza con loro!

(inizia la danza della pace, al ritmo della musica).

Tutti  (danzano felici).

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