L’uomo che ha vissuto domani

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L’UOMO CHE HA VISSUTO DOMANI

(Commedia brillante in due atti di Giovanni De Moliner)

Atti: 2

Genere: brillante

Attori 8 (4m + 4f – facilmente intercambiabili)

Durata 1h circa

TRAMA: straordinaria notizia: Antonio Capitani sa il futuro…!!

Reduce da un qualche trauma o incidente il dottor Capitani è ricoverato presso un centro di salute mentale: lo choc gli ha tolto la capacità di parlare ma gli ha dato un’al

tra immensa capacità, quella di conoscere il futuro…!!

Ovviamente, intorno a lui si affollano personaggi di ogni genere, ognuno però ben de-

Ciso a trarre da questa situazione un proprio personale guadagno: a cominciare da Fe

lice Malinverni, mediocre e infelice burocrate mandato ad indagare dal  Ministero de

gli Interni, per proseguire con Giuse Astrice, imbonitrice televisiva con il suo malde-

stro assistente Marco Aurelio, x finire con Enzo Morgante, mago e cartomante.

Persino la Psichiatra Michela Prini, molto coinvolta con i suoi malati mentali, sarà tutt’altro che sorda alle sirene della vanagloria e soprattutto dei quattrini…!!

Toccherà a Marina Melgrata, l’infermiera personale di Capitani, rimettere le cose al loro posto e, soprattutto, aiutarci a capire una realtà che è ben diversa da come la si potrebbe immaginare….!!!!

PER CONTATTARE L’AUTORE:

www.labandadeimisci.it

bandadeimisci@libero.it

Cell. 349.5254263


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               L’UOMO CHE HA VISSUTO DOMANI

                            (Commedia brillante in due atti di Giovanni De Moliner)

La Dottoressa MICHELA PRINI – “Leader di Psichiatria senza confini”;

ANTONIO CAPITANI - L’Uomo che ha vissuto DOMANI

MARINA MELGRATA – Infermiera privata:

Il Dottor FELICE MALINVERNI – Del Ministero degli Interni;

ENZO MORGANTE – Mago e Cartomante;

GIUSE ASTRICE – Millantatrice;

IRINA – Ricoverata Ucraina;

MARCO AURELIO –Assistente poco sveglio;

                                                PRIMO ATTO

La scena si svolge all’interno di un istituto di cura privato per malattie mentali alla periferia di Genova in un tempo vicino al nostro. E’ la sala colloqui dell’istituto stesso: ci sono due uscite, una a destra rispetto agli attori che porta verso l’esterno ed una a sinistra che conduce nelle altre stan-

ze dell’istituto.

Poco oltre l’ingresso di destra c’è un mobiletto/tavolino con sopra materiale medico, sul fondo, leg

germente spostato a sinistra, un divano o delle sedie (tre o quattro al massimo).

A centro scena, un tavolo con alcune sedie intorno.

E’ un giorno qualunque d’inverno.

All’apertura del sipario, la scena è vuota: pochi istanti dopo, da sinistra, si sentono le voci di Mi-

Chela Prini e di marina Melgrata che discutono animatamente.

1 – MICHELA – (Da FUORI a SINISTRA, concitata) “ Ma si rende conto che è inaudito…?!?!?”

2 – MARINA – (Anch’essa da FUORI a SINISTRA, conciliante) “Dottoressa Prini…” (Con ovvietà

“…non è certo colpa mia…!!”

Passano alcuni secondi, poi, da sinistra, fanno il loro ingresso Michela e Marina

3 – MICHELA – (Entra per prima. E’ una donna giovane, decisamente piacente. Cammina col pas

so svelto e deciso di chi ha molto da fare e sa come farlo, con andatura leggermente curva in avan

tiIndossa un camice bianco, gli occhiali ed ha in mano un plico di carte) “Signorina Melgrati…” (Apostrofa perentoria Marina avvicinandosi al tavolo. Si siede: con aria imperiosa, alzando l’indi-

ce di una mano verso di lei) “…capisce bene che questa…”

4 – MARINA – (Entra subito dietro di lei. Anch’essa giovane e piacente, cammina con andatura lenta e misurata. Indossa la divisa da paramedico. Si avvicina a sua vola al tavolo: sbuffa legger-

mente accingendosi ad ascoltare con ostentata pazienza la ramanzina di Michela. Poi la interrom-

pe) “Melgrata, prego…!!”

5 – MICHELA – (S’interrompe di botto, rimanendo con il pollice alzato. Scuote leggermente la testa interdetta) “Come dice, prego…??”

6 – MARINA – (Ancora con ostentata pazienza) “Melgrata…!!” (Ribadisce decisa. Poi, quasi con ansia, come se stesse ribadendo la cosa per l’ennesima volta) “Mi chiamo Marina Melgrata, dotto-

ressa Prini…” (Quasi dolente) “E come le ho ribadito più volte…” (Decisa, puntando l’indice a ter-

ra) “…sono solo un’infermiera privata…!!”

                                                               

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7 – MICHELA – (Sembra quasi non dar peso alla cosa: fa spallucce) “A…i…o…u….” (Ribatte con noncuranza: fa una smorfia di indifferenza) “E’ solo una vocale…!!” (Marina vorrebbe ribat-

tere ma Michela la anticipa) “Comunque…” (Sbotta con forza tarpandone l’iniziativa. Sempre ge-

sticolando con la mano) “….torno a ribadirle ANCORA UNA VOLTA….” (Rafforza le parole al-

zando il tono della voce) “…che la presenza in clinica del dottor Capitani…” (La indica) “…il suo assistito…” (Torna a far volteggiare il dito in aria) “…non l’ho voluta io…” (Si indica) “…bensì mi è stata imposta e che quindi NON TOLLERO…” (Alza ancora la voce a sottolineare le parole) “…che a causa della stessa questo istituto diventi una specie di bordello…” (Perentoria, scandendo le parole e indicando con decisione il dito con l’indice di una mano) “…mal frequentata…” (Solen-

ne e impettita) “…e insopportabile per i pazienti…!!”

8 – MARINA – (Fa spallucce) “Dottoressa Prini…” (Ribatte) “Lei conosceva la storia del dottor Antonio Capitani…” (Fa una pausa) “Il mio assistito…” (Specifica con una punta di veleno) “E quindi avrebbe dovuto considerare già in partenza come tutt’altro che remota la possibilità che si ve

rificassse quello che si sta verificando…!” (Con scontata ovvietà) “In fondo…” (Allarga leggermen

te le braccia) “E’ pur sempre l’uomo che ha vissuto domani…!!”

9 – MICHELA – (Sobbalza sulla sedia) “Appunto…!!!” (Spara decisa: scatta in piedi con rabbia) “Si rende conto che a causa di questo suo…” (Fa una brevissima pausa) “Aver vissuto domani…” (Butta li con espressione dileggiante e ostentatamente scettica) “…io mi ritrovo ad essere invasa...”

(Comincia a passeggiare nervosamente lungo la scena) “…da personaggi di indubbio pessimo gu-

sto che provocano pesante disturbo ai miei pazienti…” (Si ferma davanti a Marina: tendendo una mano verso di lei come per riversargli addosso la colpa) “…e a me notevolissimi fastidi…?!?!?”

10 – MARINA – (Cerca di rabbonirla) “Suvvia, dottoressa….” (La ammansisce) “Soverchi fastidi..

…” (Sorniona) “Non esageriamo…!!!”

11 – MICHELA – (Spalanca gli occhi) “Esagerare….?!?!?!?” (Spara a tutta voce. Riprende a pas-

saggiare nervosamente per la scena) “Per colpa del suo supposto argonauta….” (La rimbrotta vele-

nosa) “Io mi trovo a dover affrontare…” (Si blocca: girandosi di scatto verso Marina) “Le assurde pretese di un imbonitore televisivo….” (Comincia a contare sulle dita) “Gli sproloqui di una sedi-

cente indovina, NONCHE’…” (Sottolinea la parola sparandola a tutta voce) “…la visita ufficiale di un ispettore del Ministero  dell’interno…!!!” (Con enfasi esagerata, ricominciando a passeggia-

re nervosamente per la scena) “DELL’INTERNO…” (Spara a tutta voce) “…capisce…?!?!?”

12 – MARINA – (Un po’ spazientita) “Vabbè…” (Replica vagamente canzonatoria: agitando le mani) “Non sarà mica un cannibale…!!!”

13 – MICHELA – (Agitando un dito in cielo, sempre continuando a passeggiare nervosamente) “PEGGIO…!!!!” (Spara a tutto volume: poi, fermandosi e guardando Marina con aria da tregenda

con voce preoccupatissima, quasi sibilando) “Peggio…!!!”

14 – MARINA – (Con un largo sorriso) “Ho capito…” (Decisamente canzonatoria) “Ha la peste..”

15 – MICHELA – (Ha ripreso a passeggiare: prorompe in una risata sarcastica) “Ha…ha…ha...!”

(Si blocca nuovamente: decisamente piccata) “Questo signore, per questa clinica…” (Spiega furio-

sa avanzando con decisione verso Marina) “Sarà peggio della peste…del vaiolo…e del colera…!!!”

(Fa una breve pausa: si blocca. Poi sentenzia) “Messi insieme !!”

16 – MARINA – (Perplessa, con una smorfia) “Se lo dice lei…!!!”

17 – MICHELA – (Furente) “Ma certo che si, dannazione…!!!” (Riprende a passeggiare sempre più nervosa) “Comincerà a voler sapere il motivo delle mie cure verso una persona che afferma di aver vissuto nel futuro senza una prova scientifica che dica la verità…”

18 – MARINA – (Sorniona, alla platea) “Si, però ci azzecca…!!”

19 – MICHELA – (Sempre più concitata) “Sperimentare la validità dei miei metodi….” (Prosegue furibonda il suo soliloquio senza mai fermarsi) “…e soprattutto verificare la veridicità del potere del signor Capitani…” (Si blocca: si gira di scatto verso Marina) “Si immagina cosa significhereb-

be per il Ministero avere a disposizione una persona che sa cosa succederà domani, soprattutto per quanto riguarda l’ordine pubblico…?!?!?” (Poi, concitata, riprendendo a passeggiare) “Se solo si

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decidesse a parlare invece di ostinarsi ad esprimersi scrivendo su bigliettini…!!!

20 – MARINA – (Piccata) “Veramente, dottoressa….” (Ribatte decisa) “…vorrei ricordarle che il dottor Capitani è ricoverato qui proprio a causa di questo handicap probabile conseguenza dello schok subito…” (Allargando leggermente le braccia, con ovvietà) “Non è facile rendersi conto di conoscere il futuro e comunicarlo agli altri…!!” (Fa una breve pausa aspettando UNA RISPOSTA DI MICHELA CHE INVECE SI LIMITA A SCROLLARE LE SPALLE CONTINUANDO A PASSEG

GIARE) “Il rischio di non essere creduti è grande…” (Rincara allora la dose) “E può succedere che una persona, per evitare di essere travisato o di dover comunicare cose gravi o spiacevoli si rinchiu-

da in un involontario mutismo che…”

21 – MICHELA – (Si blocca di colpo) “Brava….!!!” (La interrompe girandosi di scatto verso di lei

“Bella teoria…!!”

In quel momento, da fuori a destra, si ode la voce del Dottor Malinverni

22 – MALINVERNI – (Da fuori a destra) “Dottoressa….!!!” (Chiama a voce sostenuta) “Dottoressa Prini…?!?!”

23 – MICHELA – (Alla voce di Malinverni, trasale) “O mio Diiioooo….!!!!” (Esclama con stizza. Poi, decisamente piccata) “Eccone uno…!!!”

In quell’attimo Malinverni fa il suo ingresso in scena da destra.

24 – MALINVERNI – (Entra da destra. E’ una persona ancora giovane, decisamente elegante ma sobrio. Si muove in maniera leggermente impacciata, come chi ha sempre paura di disturbare, ed ha in mano una borsa/valigetta. Saluta timidamente, fermandosi poco oltre l’ingresso e facendo correre lo sguardo velocemente ed alternativamente su Marina e Michela) “Buo…buongiorno…!!”

25 – MICHELA – (A Marina, solenne) “Gliela spieghi lei a codesto figuro la sua bella teoria…!!!” (Spara a tutta voce: poi, girando sui tacchi ed uscendo impettita da destra) “Gliela spieghi lei…!!!”

 

La scena rimane ferma un attimo con Marina che smoccola in silenzio scuotendo rassegnata la te-

sta e Malinverni che, interdetto e intimorito, gira quasi smarrito lo sguardo fra Marina e l’uscita di destra quasi ad inseguire con lo sguardo Michela.

Poi è proprio Malinverni che rompe gli indugi.

26 – MALINVERNI – (Dopo qualche attimo di smarrimento si riprende) “Mi scusi….” (Apostrofa Marina) “Sono il dottor Felice Malinverni…” (Estrae di tasca un biglietto da visita e glielo porge) “….del ministero degli Interni.” (Fa una brevissima pausa: poi, con un largo sorriso) “La dottores-

sa Prini, vero…?”

27 – MARINA – (Ha risposto con un timido sorriso alle sue parole di presentazione, prendendo un po’ interdetta il biglietto da visita. “No..!!!” (Trasale all’affermazione di Malinverni) “Ci manche-

rebbe…!!” (Si riprende, si ridà un contegno) “Sono….” (Gli tende la mano CHE MALINVERNI STRINGE MOLLEMENTE) “…Marina Melgrata…” (Sorride ancora pallidamente) “…un’infermie

ra privata…!”

28 – MALINVERNI – (Monocorde) “Ah…!!” (Replica senza entusiasmo) “Eeeeeee…..”(Aggiunge non senza aver esitato un lungo attimo) “…la dottoressa Prini…??”

29 – MARINA – (Tergiversa un attimo) “Penso sia….” (Poi si riprende) “Impegnata con le visitein corsia…!!” (Butta li il più convincente possibile) “Se ha qualche minuto di pazienza….” (Aggiunge muovendo lentamente verso l’uscita di destra) “…l’avviso subito che la sta attendendo…”

30 – MALINVERNI – (Non sembra molto interessato alle giustificazioni di Marina) “Perché sa…” (Replica prontamente bloccando il suo tentativo di fuga) “Sono qui per il caso del dottor Antonio

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Capitani…” (Spiega avanzando verso il tavolo) “Dovrei giusto farle qualche domanda…” (Posa la borsa sul tavolo) “…per riuscirne a capire un po’ di più…” (Estrae delle carte dalla borsa) “E nel frattempo chiedere la sua disponibilità per riuscire a scambiare quattro chiacchiere con il dottore…”

31 – MARINA – (Un po’ interdetta) “Oddio, dottore…” (Replica) “Per quanto riguarda l’autorizza-

zione a parlare con il dottor Capitani non penso dovrebbero esserci problemi…” (Poi, scettica) “Ma in quanto al riuscirci…” (Scrolla le spalle) “Non le garantisco nulla…!!”

32 – MALINVERNI – (Si blocca)  “Perché…?!?!?” (Poi, indagatore) “E lei sa anche il perché non dovrebbe essere possibile ?”

33 – MARINA – (Con candida ovvietà) “Perché già da diverso tempo, il dottor Capitani non si esprime più a parole bensì scrivendo su bigliettini…”

34 – MALINVERNI – (Decisamente perplesso) “Uhm…!!” (Rimugina pensoso: poi, a Marina, nuovamente con aria indagatrice) “Ma allora è vero…!!”

35 – MARINA – (Si stringe nelle spalle, rispondendo solo con un sorriso desolato)

36 – MALINVERNI – (Abbandona il tavolo: quasi inquisitore) “Eeeeee….mi dica….” (Apostrofa Marina: con aria torva, girovagandole attorno reggendosi il mento con una mano) “Lei è in posses

so di elementi…” (Fa un’altra breve pausa, si ferma) “CERTI e INEQUIVOCABILI….” (Scandi-

sce quasi le parole rafforzandole alzando il tono della voce. Riprende a passeggiare) “…atti a dimo

strare che si tratta VERAMENTE…” (Rafforza nuovamente la parola) “…di un problema REALE..

…” (Alza di nuovo il tono della voce) “…e non di una banale messa  in scena….??”

37 – MARINA – (Sorride un po’ sorniona) “Dottor Malinverni….” (Spiega con pazienza) “Sono la sua infermiera personale….lo assisto giorno e notte…” (Con ovvietà) “Fingesse….” (Allarga leg-

germente le braccia) “…me ne accorgerei…!!”

38 – MALINVERNI – (Si ferma) “Già…!!” (Risponde dopo essere rimasto qualche attimo medita-

bondo) “Già….!!!!”

39 – MARINA – (Approfitta di questo attimo di pausa per riprovare a defilarsi) “Adesso mi scusi, ma….”

40 – MALINVERNI – (Si scuote dal suo torpore meditabondo) “Oh, si, mi scusi signorina…” (Si scusa) “Se deve accudire la paziente…” (Indica l’uscita di destra) “…faccia pure con comodo…”

(Con un largo sorriso) “Io posso tranquillamente aspettare che la dottoressa Prini abbia finito il suo giro in corsia…!!”

41 – MARINA – (Non capisce: interdetta) “Paziente…?!?!?”

42 – MALINVERNI – (Tornando al tavolo e sedendosi) “Ma si…” (Con disarmante tranquillità, a

prendo la borsa e cominciando ad estrarne delle carte) “Quella che è uscita di li….” (Indica l’usci-

ta di destra) “…intanto che io entravo…!!”

43 – MARINA – (Trasale) “Ah…!!” (Replica con voce rauca: indicando a sua volta a destra) “Quella….?!?!?”

44 – MALINVERNI – (Sorpreso) “Si, perché…??” (Candidamente) “Non è una paziente…??”

45 _ MARINA – (In evidente imbarazzo) “Nnnnon proprio, direi…!” (Poi, ridandosi un contegno) “Comunque non c’è problema….” (Si riprende. Con convinzione ed un largo sorriso) “Solo pochi attimi e la dottoressa Prini sarà da lei…!!” (Poi, prima di uscire velocemente da destra, alla platea, decisamente ilare) “E mi sa che avrai delle sgradite sorprese…!!!”

La scena rimane qualche attimo ferma con Malinverni che guarda Marina uscire con un sorriso e-

bete dipinto in volto. Poi si scuote.

46 – MALINVERNI – (Si scuote) “Boh…!!” (Scrolla le spalle: convinto ,cominciando a sfogliare le carte che ha tolto dalla borsa) “Io avrei giurato che lo fosse…!!”

La scena rimane ferma alcuni istanti con Malinverni seduto al tavolo, intento a scartabellare fra le sue carte, poi, da destra, fa il suo ingresso Irina, ricoverata Ucraina.

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47 – IRINA – (Entra da destra. E’ una donna ancora giovane, vestita alla buona. Cammina con passo greve e lento, leggermente curva in avanti, lo sguardo fisso a terra e stringe fra le mani una padella. Parla esclusivamente russo. Si avvicina lentamente al tavolo con passo felpato fermandosi alle spalle dell’ignaro Malinverni. Poi, assumendo un’ aria solenne, comincia a cantare a squarcia

gola) “O ciciornieeeee…..!!!!!!!!!!”

48 – MALINVERNI – (E’ alla scrivania, totalmente assorto nel suo lavoro: non si accorge dell’in-

gresso di Irina ne tantomeno che lei gli si posiziona alle spalle. Al canto straziato di Irina, traseco-

la scattando in piedi come una molla dalla sedia, urlando spaventatissimo” “Aaaaaaahhhhhhh…!!”

49 – IRINA – (Non muove un capello alla reazione scomposta di Malinverni, continuando impertur

babile con la sua litania canora, sempre a voce altissima) “O ciscrazieeeeeeee…….!!!!!!!!”

50 – MALINVERNI – (Ha rischiato di prendersi un colpo: trafelato, sporgendosi verso Irina dalla parte opposta del tavolo, con una mano appoggiata allo stesso e l’altra agitata a pigna verso di lei, a gran voce) “Ma sei matta….?!?!?!” (Fissa per un lungo attimo Irina senza ottenere alcun tipo di reazione: si rende conto della situazione. Alla platea, con un sorriso ebete) “Beh….” (Commenta con ovvietà) “Siamo in manicomio, eh…!!” (Poi, a Irina) “Ma cosa ci fai qui…?!?!?” (Chiede inda

gatore: assume un’aria solenne e professionale) “Perché ti lasciano girare liberamente….” (Fa una breve pausa: indica preoccupato la padella fra le mani di Irina) “….e con quell’arnese in mano…?

51 – IRINA – (Rimane ancora un attimo imbambolata: poi, pallando gli occhi, con aria mistica

e voce greve) “Vostok….!!!!”

52 – MALINVERNI – (Interdetto) “Eeh…?!?!?!?”

53 – IRINA – (Con enfasi) “Niobrat….” (Indica verso l’uscita di destra) “….vostok…!!!!!!!”

54 – MALINVERNI – (Non capisce: decisamente seccato) “Ma che razza di lingua parli….????”

55 – IRINA – (Si irrigidisce: lo guarda con ferocia un lungo istante, poi, alzando contemporanea-

mente la padella verso l’alto, solenne) “Dasvidania, tovaric…!!!!!”

IRINA si appresta a calare con violenza la padella in testa a Malinverni che si ritrae co-

prendosi istintivamente il viso con le mani e gridando di spavento quando, da sinistra, rifà il suo ingresso in scena Marina.

56 – MARINA – (Rientra da destra proprio mentre Irina sta per assestare una poderosa padellata a Malinverni: la vede, la blocca gridando a tutta voce) “Noooooo…..!!!!!!!”

Al grido di Marina, Irina si blocca di colpo con la padella a mezz’aria, mentre Malinverni, scampa

to il pericolo, comincia a fare le sue rimostranze.

57 – MALINVERNI – (E’ ancora terrorizzato) “Ma insomma….” (Comincia a protestare vivace-

mente con Marina) “Com’è possibile, infermiera, che un degente palesemente pericoloso possa cir-

colare liberamente per l’ospedale e per di più…” (Con veemenza, agitando le mani in avanti ad in-

dicare ancora la padella nelle mani di Irina, a tutta voce) “….ARMATO….!!!!!!!!!”

58 – MARINA – (E’ corsa verso Irina che è rimasta IMMOBILE COME UNA STATUA) “Non si preoccupi, dottor Malinverni….” (Cerca di rassicurarlo) “Irina è qui da tantissimo tempo…” (Ab-

bassa delicatamente la mano “armata” di Irina) “…e non ha mai fatto male a nessuno…!!”

59 – MALINVERNI – (Mica troppo convinto, fra se, ad alta voce, masticando amaro) “Ma ‘sta vol

ta mi sa che c’è andata vicino…!!”

60 – MARINA – (Prende Irina sottobraccio) “Vieni Irina…” (La accompagna con delicatezza ver-

so l’uscita di sinistra) “Torniamo in camera che è l’ora dei tranquillanti, eh…!!”

61 – MALINVERNI – (Ancora scosso, decisamente irritato) “Darglieli prima no, eh…!!!!”

62 – MARINA – (Glissa: con un mezzo sorriso) “La dottoressa Prini sta arrivando, eh…!!” (Poi, u-

scendo da destra insieme a Irina) “E c’è anche il dottor Capitani con lei…!!”

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63 – MALINVERNI – (Le guarda uscire) “E meno male…!!” (Commenta agro. Sbuffa) “Speriamo proprio di fare presto….” (Commenta fra se ad alta voce muovendo qualche passo verso il centro

scena, volgendo le spalle all’uscita di destra) “Perché mi sa che a stare qui dentro si rischia…!!” (Si ferma, rimane un attimo pensoso: poi, ridacchiando di gusto, sempre fra se) “Anche se almeno la russa con la padella me la sono schivata d’un pelo….!!!”

In Quel momento, alle sue spalle, sull’uscita di destra compare nuovamente Irina.

64 – IRINA - (Alle parole di Malinverni ricompare sull’uscita di destra, fermandosi un passo oltre la stessa: non ha più la padella in mano ma si irrigidisce, assume un’aria solenne e, a tutta voce, ri

prende a cantare con voce greve) “O ciciornieeeeeeee…….!!!!!!!!!”

65 – MALINVERNI – (Non se l’aspetta proprio: colto nuovamente alle spalle sobbalza nuovamen-

te con violenza urlando a tutta voce) “Aaaaaahhhhhhhh……!!!!!!!”

66 – IRINA – (Prosegue nel suo canto sguaiato) “O ciscrazieeeeeeeee…….!!!!!!!!!!”

Poi, MENTRE DA FUORI A DESTRA, MARINA RICOMPARE PER UN ATTIMO TIRANDO DEN-

TRO PER LE SPALLE IRINA, Malinverni scatta sul fondo come una scheggia.

67 – MALINVERNI – (Scatta sul fondo: appiattendosi contro la parete nello spazio fra l’armadiet

to e le sedie/divano. Con il cuore in gola, le braccia larghe lungo il muro, ansima quasi) “Ragazzi..

...…” (Deglutisce pesantemente) “….mai dire mai…!!!!!!”

Passa un attimo e, da destra, fanno il loro ingresso in scena Michela e il dottor Antonio Capitani.

68 – MICHELA – (Entra in scena da sinistra portando a braccetto Antonio Capitan: ha una cartel

la sotto l’altro braccioi. Non degna l’esterrefatto Malinverni di uno sguardo, dirigendosi immedia

tamente verso il tavolo e facendo sedere Antonio) “Prego, dottore….” (E’ al tavolo, scosta una se

dia) “Si accomodi…”

69 – ANTONIO – (E’ un uomo di mezza età, vestito di scuro, con un cappello in testa e occhiali neri. Cammina a passo breve e misurato, senza scomporsi, lo sguardo sempre dritto davanti a se, l’espressione assolutamente glaciale. Si fa accompagnare docilmente al tavolo, aspetta che Miche-

la scosti la sedia, poi si siede ringraziando con un cenno del capo quasi impercettibile, SENZA MAI PROFERIRE PAROLA)

70 – MALINVERNI – (Vede entrare Michela in compagnia di Antonio: la guarda un attimo, la i-

identifica. Esterrefatto, fra se a voce alta) “Buon Dio….” (Fa una pausa, deglutisce pesantemente) “Non mi dire che quella è…..!!!!!!!” (Lascia cadere la frase a metà: si passa desolato una mano sul viso. Poi, timidamente, allungando un braccio verso Michela, senza mai staccarsi dal muro) “Scusi…!!”

71 – MICHELA – (Ha fatto sedere Antonio. Si gira di scatto: secca) “Prego…!?!?”

72 – MALINVERNI – (E’ rimasto fermo nella sua posizione come una statua: con un filo di voce) “Lei è….”

73 – MICHELA – (Sempre secca) “Dottoressa Michela Prini….” (Scatta verso di lui, gli prende di forza la mano: agitandogliela convulsamente, prima di ritornare con aria decisa e meditabonda sui suoi passi fino al tavolo) “Leader di psichiatria senza confini…”

74 – MALINVERNI – (Viene sbattuto come un uovo dalla stretta di mano di Michela. Si allenta trafelato il nodo della cravatta) “O mio Dio…!!!!!” (Implora nuovamente mentre Michela va al tavolo, apre la cartella e comincia a sfogliarla. Poi, con somma desolazione) “Ma cos’ho fatto di male al mondo per meritarmi questo….?!?!?” (Deglutisce pesantemente) “Allora lei….” (Azzarda timidamente) “E’ il primario dell’istituto…”

75 – MICHELA – (Secca, senza staccare lo sguardo dal suo lavoro) “Si…!!” (Si gira di scatto ver-

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so di lui. Acida) “E lei chi è…???”

76 – MALINVERNI – (Avanza verso di lei a piccoli passi) “Pia…piacere…” (Si presenta con voce stentata) “Felice Malinverni…” (Tende la mano verso di lei quasi per invitarla a stringerla, poi si ricorda dell’esperienza di qualche attimo prima, ha un sobbalzo, la ritrae velocemente) “…del Mi-

mistero degli Interni…!!

77 – MICHELA – (Ha ripreso il suo lavoro. Non lo degna di uno sguardo, grugnendo appena) “Uhm…!!”

78 – MALINVERNI – (Ha raggiunto il tavolo, si ferma in piedi vicino a Michela) “E questo…” (In

dica Antonio CHE NEL FRATTEMPO E’ RIMASTO ASSOLUTAMENTE IMMOBILE, SENZA BAT

TERE CIGLIO) “…desumo che debba essere il famoso dottor Antonio Capitani…”

79 – MICHELA – (Glaciale, sempre senza distogliersi dal suo lavoro) “E chi se no…???”

80 – MALINVERNI – (Sbuffa leggermente, alzando velocemente lo sguardo al cielo. Poi, sornione

) “L’uomo che ha vissuto domani…”

81 – MICHELA – (Scatta come morsa da una tarantola) “MENZOOOGNAAA….!!!!!” (Spara a tutta voce facendo trasecolare nuovamente Malinverni) “ABOMIIIIINIOOO….!!!!! (Insorge furen

te) “SACRILEEEEEGIOOOOO…..!!!!!!!”

82 – MALINVERNI – (Si ritrae decisamente spaventato) “Vabbè….sarà….” (Cerca di obbiettare) “Ma ci sono comunque dati tecnici che dimostrano che…”

83 – MICHELA – (Secca, facendo spallucce) “Sciocchezze…!!” (Poi, mettendosi braccia conserte proprio di fronte a Capitani) “Ignobili mistificazioni…!!”

In quel mentre, da destra, rifà il suo ingresso in scena Marina.

84 – MARINA – (Rientra in scena da destra, a passo veloce, decisamente preoccupata. Li vede, si ferma) “Scusi, dottoressa….” (La apostrofa) “Ha visto per caso Irina…??” (allarga leggermente le braccia) “Non la trovo più….!!!”

85 – MICHELA – (Insorge) “Ma insomma….!!!!” (Ribatte con veemenza) “Quante volte vi devo di

re che non devo essere disturbata quando sono a colloquio…!!!” (Poi, agitando le mani quasi sul vi-

so di Marina) “E a quella stordita….” (Esplode con rabbia) “…dategli le sue medicine per tempo, porca miseria….!!!!!”

86 – MARINA – (Trasale: gli si pone davanti, braccia sui fianchi) “Dottoressa Prini….” (Replica a

gra) “Le faccio presente che NON SONO….” (Sottolinea le parole alzando il tono della voce) “…u

na sua dipendente bensì l’infermiera personale del dottor Capitani…” (Indica Antonio) “…e che per

tanto della tabella di cura di Irina in teoria….” (Sibila alla fine allungando lo sguardo velenosa ver-

so Michela) “….non può fregarmene di meno…!!!”

Marina fa per muovere decisamente piccata verso l’uscita di destra sotto gli occhi di una offesisi

ma Michela, ma Malinverni la blocca.  

87 – MALINVERNI – (Ha visto Marina: ne approfitta per bloccarla) “Signorina Melgrata…” (La ferma prendendola dolcemente per un braccio) “Visto che lei è l’infermiera del dottor Capitani, le spiace raccontarmi ancora qualcosa a proposito del suo assistito…??”

88 – MARINA – (Si ferma: fa spallucce) “Se vuole…!”

89 – MICHELA – (Si intromette) “Signor Malinverni…” (Lo apostrofa) “La signorina Melgrata è solo un’infermiera assunta dal signor Capitani per badare ai propri bisogni primari essenziali e non ha le cognizioni mediche…” (Fa una breve pausa) “…SOPRATTUTTO PSICHIATRICHE….” (Rafforza le parole alzando il tono della voce) “…per poter esprimere opinioni o dettagli che…”

90 – MALINVERNI – (La blocca) “Dottoressa Prini…” (Sornione) “Se è per questo….” (Scuote leggermente la testa) “Neanch’io sono medico…!!”

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91 – MICHELA – (Secca) “Appunto…!!!” (Poi, inviperita) “Non vedo proprio allora il motivo per

mandarla qui…!!”

92 – MALINVERNI – (Ancora sornione) “Forse perché al Ministero…” (Sibila quasi) “….non so-

no i dettagli medici quelli che interessano…!!

C’è un brevissimo atto di silenzio in cui Michela, rintuzzata, gira sui tacchi  piccata ed esce da sini stra, braccia conserte, alzando le spalle e sacramentando fra se, e  Malinverni si gira verso la pla-

tea sogghignando sornione. Poi, Malinverni si rivolge deciso a  Capitani.

93 – MALINVERNI – (A Capitani, deciso ma sfoderando un largo sorriso) “Buongiorno, dottor Ca

pitani…” (Si avvicina) “Sono il dottor Felice Malinverni…” (Gli allunga la mano) “…del ministero degli interni !”

94 – ANTONIO – (Si gira di scatto verso di lui, alza ed abbassa velocemente gli occhiali poi tende la mano verso Marina)

95 – MARINA – (Si è avvicinata a sua volta al tavolo: prende un piccolo blocnotes e una penna e li porge ad Antonio: con un largo sorriso) “Prego, dottore…!”

96 – CAPITANI – (Prende il blocnotes e la penna, con gesti decisi ma meccanici scrive rapidamen

te qualcosa, strappa il foglietto e lo porge a Marina)

97 – MARINA – (Prende il foglietto e, a sua volta, senza interessarsi di quello che c’è scritto so-

pra lo passa a Malinverni)

98 – MALINVERNI – (Gli si è spento il sorriso: è rimasto per un lungo attimo con la mano tesa, poi, ripiegando lentamente il braccio, ha seguito interdetto tutta la manovra. Prende il foglietto, legge ad alta voce) “Buongiorno mica tanto…!!!” (Alla platea, desolato) “Cominciamo bene…!!” (Poi si riarma della sua espressione più convincente: ad Antonio, riabozzando un sorriso) “Ohibò, dottore….e come mai…??”

99 – ANTONIO – (Scrive nuovamente qualcosa molto velocemente, PASSA IL FOGLIEETO A MARINA che A SUA VOLTA LO PASSA A MALINVERNI)

100 -  MALINVERNI – (Prende il foglietto, legge: interdetto) “Perché mi state rompendo le b…” (Deglutisce: alla platea, con un velo d’imbarazzo) “E proseguiamo meglio…!!” (Poi, con pazienza,

ancora ad Antonio) “Per carità, dottore…” (Prova a rassicurarlo) “Le ruberò solo qualcheminuto!”

(Poi, con un largo sorriso) “Posso farle qualche domanda…??”

101 – ANTONIO – (Scrive nuovamente, RIPORGE IL FOGLIO A MARINA CHE LO PORGE A MALINVERNI)

102 – MALINVERNI – (Riprende il foglio: sbuffa leggermente poi legge, sempre ad alta voce) “Fa un po’ quello che vuoi basta che ti sbrighi…!!” (Poi, alla platea, sornione) “Beh…meglio che nien-

te…!!” (Poi ad Antonio) “Velocissimo, dottore…”(Lo rassicura: ancora sorridendo) “…la ringra-

zio…!!”

C’è ancora una breve pausa, durante la quale Malinverni comincia a girellare lungo la scena, sen-

za però mai allontanarsi dal tavolo.

103 – MALINVERNI – (Fa una breve pausa, durante la quale comincia a passeggiare senza mai però allontanarsi dal tavolo, con aria meditabonda e professionale, reggendosi il mento con la ma-

no. Poi formula la prima domanda) “Dottor Capitani….” (Inizia con aria indagatrice) “E’ vero che lei ….” (Fa un’altra pausa, quasi a cercare le parole) “….ha già vissuto il domani…??”

104 – ANTONIO – (Impassibile, scrive un altro foglietto E LO RECAPITA A MALINVERNI SEM-

PRE TRAMITE MARINA)

105 – MALINVERNI – (Legge ad alta voce) “No…lo dicono gli altri…!!!” (Stupitissimo, ad Anto-

nio) “Ma allora come fa a leggere il futuro….?!?!?” (Poi ribadisce) “E’ conclamato che riesce a far-

lo…!!!!”

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106 – ANTONIO – (Ripete ancora la scena del foglietto)   

107 – MALINVERNI – (Legge) “Sono ca….” (Si blocca, trasale. Ad Antonio, decisamente seccato

) “Dottor Capitani…” (Lo rampogna) “Capisco benissimo che siano affari suoi, ma dal momento che lei è diventato un caso INTERNAZIONALE….” (Sbotta, rafforzando la parola alzando il tono della voce) “…e il Ministero mi ha mandato qui a indagare…” (Si inalbera) “,,,io DEVO…”(Sottoli

nea ancora la parola alzando il tono della voce) “….indagare…!!!!”

108 – ANTONIO – (Altro bigliettino)

109 – MALINVERNI – (Legge) “Fallo e sbrigati, lumacone…!!” (Parte furioso verso Antonio) “Non si permetta di…” (Si blocca, riprende il controllo di se: scuote leggermente la testa) “Tanto mi sa che è uguale…!!” (Mormora fra se a mezza voce. Poi riparte all’attacco) “Allora dimmi un po’, signor conoscitore del futuro….” (Rampogna acido Antonio) “Tu che sai tutto….” (Lo squadra un attimo) “….cosa otterrà il nostro premier dalla conferenza sull’ambiente che si sta tenendo a Gia

karta…????”

110 – ANTONIO – (Impassibile, ripete ancora il gesto del foglietto)

111 – MALINVERNI – (Legge) “Un attacco di diarrea…?!?!?” (Sbraita incredulo. Poi, decisamen-

te furioso, ad Antonio) “Senti un po’….” (Si avvicina a lui facendo girare vorticosamente un dito) “Mi pigli per…”

112 – MARINA – (Che fino a quel momento aveva assistito alla scena senza profferire parola, lo blocca) “Signor Malinverni…” (Lo interrompe frapponendosi fra lui e Antonio) “Il dottor Capitani ha accettato di rispondere alle sue domande come atto di pura cortesia…” (Lo rampogna decisa) “Nessuno poteva obbligarlo a farlo…!!” (Poi, abbassando i toni) “Quindi…” (Allarga leggermente le braccia) “Si comporti di conseguenza, per cortesia…!!”

In quel momento, non vista, da destra rientra in scena Irina.

113 – IRINA – (Rientra in scena da destra col suo passo greve e cadenzato. Ha ancora con se la padella. Non vista, si dirige verso il fondo, cominciando a girovagare guardando il muro)

114 – MALINVERNI – (Continua nelle sue rimostranze) “Ciò non significa che debba farmi pren-

dere in giro….” (Indica Antonio) “Da codesto figuro…!!!!”

115 – MARINA – (Difende Antonio) “Guardi, signor Malinverni, che il dottor Capitani non prende in giro proprio nessuno !!” (Ribadisce a muso duro) “Si metta piuttosto lei nella sua situazione…” (Indica a sua volta Antonio) “Con lo shok che ha subito dopo aver scoperto del suo potere…!!”

IRINA nel frattempo, sempre senza essere vista da Marina e Antonio che gli danno le spalle, si è portata verso il tavolo e si posiziona alle spalle di Malinverni

116 – MALINVERNI – (Incredulo) “Potere….?!?!?!” (La manda platealmente a quel paese con un gesto del braccio) “Ma mi faccia il favore, signorina….!!!!” (Furioso) “Un attacco di diarrea, mi ha

risposto….” (Sventola il foglietto di Antonio sotto il naso di Marina: a tutta voce) “UN ATTACCO DI DIARREAAAA….!!!!!!!” (Poi, con veemenza) “E se dovessi chiedergli che cosa rimedierò io dalla mia visita qui, cosa mi risponderebbe….” (Sarcastico) “Il colera…?!?!?!?”

117 – ANTONIO – (Scrive rapidamente qualcosa: si ripete il giro del foglietto)

118 – MALINVERNI – (Legge) “Un tremendo mal di testa….?!?!?” (Categorico) “Impossibile…” (La apostrofa) “Mai sofferto…!!!”

119 – MARINA – (Fa spallucce) “Il professore non sbaglia mai…” (Ribatte secca) “C’è sempre una prima volta…!!!”

In quel momento Irina, che fino ad allora era rimasta immobile alle spalle di Malinverni, alza la pa

della verso l’alto.

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120 – IRINA – (Assume un’espressione feroce: a tutta voce, alzando la padella e calandola con for

za in testa al malcapitato Malinverni) “DASVIDANIA, TOVARIC….!!!!!!!!”

C’è un attimo di confusione generale, durante il quale Malinverni si accascia sul tavolo stringendo

si la testa e lamentandosi per il dolore e Marina blocca Irina.

121 – MALINVERNI – (Colpito in pieno dalla violenta padellata traballa vistosamente sulle gam-

be urlando di dolore) “AAAAAAHHHHH…..!!!!!” (Poi si accascia sul tavolo stringendosi la testa fra le mani e lamentandosi a tutta voce) “Che dolore….che dolooooreeeee…..!!!!”

122 – MARINA – (Realizza la presenza di Irina un attimo dopo che è partita la padellata) “Irinaaa

aaaaa…..!!!!!!!!!” (Cerca disperatamente di fermarla. La agguanta per il braccio) “Irina…per favo

re….” (La quieta con voce calma) “Devi prendere le medicine…!!” (Poi, a Malinverni) “Coraggio che ora sono da lei…!!”

123 – MALINVERNI – (E’ sdraiato sul tavolo a testa in giù proprio davanti ad un impassibile An-

tonio e continua a lamentarsi a tutta voce) “Che dolooooreeeeeee…..!!!!”

124 – MARINA – (Abbandona Irina CHE RIMANE IMMOBILE, ASSOLUTAMENTE IMPASSIBI-

LE, LO SGUARDO VACUO PERSO NEL VUOTO, LE BRACCIA LUNGO I FIANCHI e si dirige verso Malinverni) “Coraggio, signor Malinverni….” (Lo alza da dietro) “Andiamo in infermeria..!”

(Si fa passare un braccio di Malinverni intorno al collo. A Irina, mentre alza Malinverni) “Irina, vai a prendere le tue medicine…!!” (Poi, avviandosi all’uscita di sinistra, sempre sorreggendo Malin

verni, prima di uscire, ad Antonio) “Solo un attimo, dottore…” (Lo rassicura) “Torno subito…!!”

La scena rimane ferma qualche istante, con Antonio fermo al suo posto seduto al tavolo e Irina bloccata come una statua. Poi è Irina che si muove.

125 – IRINA – (Si scuote: si guarda in giro girando lentamente la testa qualche istante, poi si gira di scatto e riprende il suo passo greve e cadenzato avviandosi ed uscendo a destra, ricominciando a cantare a squarciagola) “O ciciornieeeeeeee…….o ciscrazieeeeeee……..!!!!!”

C’è ancora un attimo di pausa, poi, da destra, fa la sua comparsa in scena Enzo Morgante, mago e cartomante.

126 – ENZO – (Compare in scena da destra: è un uomo ancora giovane, vestito in modo eccentrico

Fa capolino da destra prima solo con il capo, guardandosi intorno più volte, poi entra lentamente con fare guardingo e circospetto. Si avvia lentamente verso il centro scena, sempre con aria circo

spetta, poi nota Antonio seduto al tavolino e s’illumina) “Uuuuuhhhhh….!!!!” (Esclama meravi-

gliato. Si avvicina lentamente ad Antonio che non la degna di uno sguardo, lo guarda, lo esamina a fondo, gli passa una mano davanti agli occhi sena ottenere la benché minima reazione. Poi, con en

fasi, fra se, a voce alta con chiaro accento siculo) “Bedda mace…” (Esclama) “Vuoi vedere che è lui…?!?!?!?” (Lo guarda ancora, più intensamente. Poi rompe gli indugi e si siede di fronte a lui) “Buongionno…!!!” (Esordisce con un largo sorriso) “Voi siete….” (Esita un istante, quasi cercas

se le parole: poi, di botto) “Quello che ha vissuto domani, vero…?!?!?”

127 – ANTONIO – (Si gira di scatto verso di lei: alza ed abbassa gli occhiali, poi si riporta nella posizione originale. Con una smorfia di disgusto) “Bleeeeaaahhhhhh…..!!!!!”

128 – ENZO – (Si sente onorato di aver avuto la sua attenzione: convinto) “Miiii….ho fatto col-

po…!!” (Ringalluzzisce) “Piacere….” (Gli tende la mano) “Enzo Morgante, nota maga e cartoman

te…!!”

129 – ANTONIO – (Rimane immobile, non reagisce)

130 – ENZO – (Riprende la sua disquisizione) “Sapete…” (Argomenta convinta) “Vi ho ceccato

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a lungo pecchè, con il lavoro che faccio, ero curiosa assai di apprendere le vostre tecniche…” (Si allunga verso di lui: con un sorriso sornione e tono confidenziale) “Come fate a non sbagliare mai ?”(Fa spallucce) “Io sono più le volte che non ci azzecco…!!”

131 – ANTONIO – (Apre il taccuino che ha in mano con un vago gesto di stizza, scrive qualcosa e poi passa il foglietto a Enzo)

132 – ENZO – (Prende il foglietto: comincia a leggere con entusiasmo) “Evito di dire….” (Gli muo

re il sorriso sulle labbra) “….minch….” (Tossisce nervoso, imbarazzatissimo. Poi si ridà un conte

gno) “Beh…” (Prova a buttare li) “Tante volte i segni del futuro nei tarocchi non sono così esatti…

!!” (Fa una pausa, non sa che dire: poi riparte alla carica) “Voi invece avete la linea di demarca-

zione ben chiara e precisa, vero ??” (Fa un’altra pausa: non riceve risposta) “Suvvia dai….”(Pro-

va allora a rabbonirlo) “Fra colleghi non dovrebbero esserci segreti…!!!” (Si allunga nuovamente verso di lui: ancora sornione, con un sorriso accattivante) “Pecchè noi….” (Accentua l’acento sicu

lo) “…colleghi siamo, vero….?!?!?”

133 – ANTONIO – (Scrive nuovamente qualcosa sul taccuino e passa il foglietto a Enzo)

134 – ENZO – (Prende il foglietto, legge. Trafelato) “Colleghi tuo nonno…?!” (Sobbalza sulla se

dia) “Miiiii….!!!!!” (Sbotta stizzito) “Pecchè tu vuoi fammi credere che u futuro….” (Scatta in pie

di, agitandogli convulsamente una mano davanti) “Lo conosci pecchè veramente l’hai già vissuto ?!

?!” (Furibondo) “Ma per chi m’hai preso, per un allocco….?!?!?” (Fissa Antonio con occhi di fuo-

co senza ottenere alcuna reazione: riparte alla carica) “Te lo dico io com’è…!!” (Lo apostrofa con rabbia) “Tu come a mia fosti…” (Si indica) “Ci provi…!!!” (Altra pausa: NESSUNA REAZIONE. Sempre più furiosa) “E adesso te lo dimostro…!!!” (Parte deciso verso sinistra: uscendo, schiuman

te rabbia) “E ci sarà pure un medico qua dentro, no….?!?!?!?”

La scena rimane ferma ancora per qualche istante, poi, da sinistra, fanno la loro comparsa Giuse Astrice e il suo assistente Marco Aurelio.

135 – GIUSE ASTRICE – (Entra per prima da destra. E’ il prototipo del manager d’assalto, vesti

ta in maniera classica e che vorrebbe essere elegante ma con un vistosissimo foulard, di un colore sgargiante e assolutamente in contrasto con l’abito usato, che ne denota la personalità. Ha con se una valigetta. Cammina con passo greve e deciso, come chi è convinto che il mondo si debba apri

re davanti a lui lo sguardo ben fisso in avanti, l’andatura baldanzosa. Si ferma subito dopo l’in-

gresso: rivolgendosi al suo assistente che lo segue da vicino, con greve rassegnazione) “Eh si, Mar

co Aurelio….” (Commenta affranto) “Non sarà per niente facile…!!!”

136 – MARCO AURELIO – (Lo segue a breve: sguardo vacuo, passo pesante, ingombro di mille cose che porta con non poca fatica e notevole goffaggine. E’ vestito alla buona e ha un paio di vi

stosi occhiali da vista. Con voce vagamente impastata) “Che cosa…?!?!” (Chiede interdetto: poi, preoccupato) “Giocare alla playstation…?!?!?”

137 – GIUSE ASTRICE – (Lo manda a quel paese con un gestaccio) “Ma va via, cretino…!!!”(Ma

stica agro. La sua attenzione si sposta su Antonio, SEDUTO IMMOBILE ED IMPERTURBABILE AL TAVOLO: si blocca, CAUSANDO UN BRUSCO STO DI MARCO AURELIO CHE LO URTA LASCIANDO CADERE TUTTO QUELLO CHE HA IN MANO) “Siiiiii….!!!!!!!” (Sibila quasi. Si volta verso Marco Aurelio CHE CERCA DISPERATAMENTE DI RACCATTARE NON SENZA PROBLEMI TUTTO QUELLO CHE GLI E’ CADUTO: con un moto di trionfo) “Questa si che è for

tuna…!!!”

138 – MARCO AURELIO – (Ha urtato violentemente Giuse che si è bloccata davanti a lui alla vista di Antonio Capitani: tutto l’armamentario che reggeva gli è crollato a terra e sta disperata

mene cercando di recuperarlo non senza problemi. Si blocca, si illumina) “Siiiiiii….?!?!?!?”

139 – GIUSE ASTRICE – (Eccitata) “E certo che si….” (Lo apostrofa malamente) “Cretino..!!”

140 – MARCO AURELIO – (Con espressione ebete) “Aaahhhh….!!”

141 – GIUSE ASTRICE – (Decisamente seccata, muovendo verso Antonio) “Eh…!!”

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142 – MARCO AURELIO – (La ferma afferrandolo per un braccio) “Ma allora….” (Chiede spe-

ranzoso) “…possiamo giocare alla playstation…!!”

143 – GIUSE ASTRICE – (Nasconde a stento un moto di stizza) “Ma va via…” (Da una lieve spin

ta a Marco Aurelio VACILLA E LASCIA NUOVAMENTE CADERE A TERRA TUTTO QUEL-LO CHE E’ APPENA RIUSCITO A RACCOGLIERE) “….bestia…!!!”

144 – MARCO AURELIO – (Non si aspetta la spinta: vacilla leggermente e molla la presa lascian

do nuovamente cadere tutto quello che aveva raccolto. Con ebete stupore) “Oooohhhh….!” (Fa spallucce: con rassegnazione, ricominciando a raccogliere nuovamente il materiale da terra) “Io volevo giocare alla playstation…” (Allarga leggermente le braccia) “…ma….!!!”

145 – GIUSE ASTRICE – (Non lo considera: si da un contegno, aggiusta il vestito ed il nodo al

foulard) “E adesso….” (Commenta fra se partendo con passo svelto e deciso verso Antonio) “…

a noi due, dottor Capitani…!!!” (Si ferma a pochi passi da lui, dall’altro lato del tavolo) “Buongior

no dottor Capitani…!!!!” (Esordisce sfoderando un sorriso a tutta bocca: gli tende la mano) “Lieto di conoscerla…!!”

146 – ANTONIO – (Sbuffa pesantemente, decisamente seccato: alza e abbassa velocemente gli oc-

chiali, poi scrive qualcosa e lo passa a Giuse Astrice)

147 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto: gli si spegne il sorriso. Legge ad alta voce) “Io no…!!!” (Rimane un attimo interdetta. Si da un contegno: riparte alla carica) “Lei mi conosce…”

(Recupera il sorriso delle grandi occasioni: maliarda, tendendosi leggermente verso di lui) “Vero..

…?!?!?”

148 –ANTONIO – (Imperturbabile, scrive un altro foglietto che passa ancora a Giuse)

149 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto, legge ad alta voce: desolata) “No…!!” (Sbuffa, si gratta velocemente in testa, poi recupera il sorriso delle grandi occasioni e riprova) “Ma come no…!!!” (Spara con falsa esagerata meraviglia) “Sono Giuse Astrice, nota conduttrice…!!!” (Fa una breve pausa)

150 – ANTONIO – (Nessuna reazione)

151 – GIUSE ASTRICE – (Riprende deciso) “Conduttrice televisiva…!!!” (Precisa) “Le mie tra

smissioni sono su tutte le più importanti tv private…” (Apre la valigetta e comincia a prendere dei fogli) “Locali e nazionali…” (Allunga i fogli verso Antonio: NESSUNA REAZIONE) “Come TeleDi

sco….” (Posa i fogli sul tavolo) “TeleIndovino…TeleFreezer…”

152 – ANTONIO – (La blocca con un gesto repentino della mano: scrive rapidamente un altro fo-

glietto e glielo passa)

153 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto, legge ad altra voce) “Te la levi di qui e la porti altro

ve…?!?!?!” (Non capisce. Interdetta, ad Antonio) “Cosa, scusi…?!?!?”

154 – ANTONIO – (Non batte ciglio: ripete l’operazione foglietto)

155 – GIUSE ASTRICE – (Prende, legge) “La mu…” (Trasale: tossicchia nervosa. Smoccola in silenzio per qualche istante, poi riprova. Ad Antonio) “Io però….” (Cerca di recuperare il sorriso

 che però è meno smagliante e sicuro) “Io però conosco bene lei, eh…!!!” (Riprova a interloqui-

re con Antonio che però NON MUOVE UN MUSCOLO) “Lei è il dottor Capitani….” (Rimarca) “Il CELEBRE…” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “…dottor Capitani…!!” (Poi, con a

ria professionale) “Tutti ormai non fanno altro che parlare di lei e dei suoi mirabolanti poteri…” (Gesticola a sottolineare le parole) “Ed io sarei onorata….” (Fa una pausa studiata: scattando in avanti e sporgendosi verso Antonio, sottolineando le parole alzando il tono della voce) “…VERA-

MENTE ONORATA…” (Scandisce quasi) “…di averla ospite in qualcuna delle mie trasmissioni...

(Si riposiziona: con fare meditabondo) “Magari che so….” (Scandisce alzando lo sguardo e una

mano verso l’altro) “….a TeleBrivido…!!!” (Riapre la valigetta, ne estrae un altro foglio) “Potrem

mo fare una bella trasmissione interamente dedicata ai poteri dell’occulto…” (Prende una penna, comincia a scrivere) “…da mandare in onda due volte la settimana…” (Alza lo sguardo verso Anto

nio che NON BATTE CIGLIO) “…lunedì e venerdì…” (Abbassa lo sguardo sul foglio, si blocca lo rialza) “Dottor Capitani….” (S’illumina) “….sa che bello sarebbe farla esordire…” (Con l’espres-

                                                                                                                                                          13

sione di tronfia soddisfazione di chi ha avuto un’ idea geniale) “…venerdì diciassette …?!?!?!?”

156 – ANTONIO – (Sbuffa nuovamente in maniera pesante, scrive qualcosa su un foglietto, lo pas-

sa a Giuse)

157 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto un po’ interdetta, legge. Gli muore nuovamente ilsor

riso sulle labbra) “E la chiamiamo “Che la sfiga sia con te”….!!!!”

Nel frattempo Marco Aurelio ha finito di raccogliere il materiale caduto a terra e, reggendolo in maniera raccogliticcia e traballante, si avvicina alle spalle di Giuse Astrice.

158 – GIUSE ASTRICE – (Rimane un attimo interdetta, poi si riprende) “Beh….” (Glissa) “…per

 il titolo….” (Fa un gesto vago con la mano) “….decideremo con calma…!!” (Rimane qualche atti

mo silenzioso, occupata a riempire il modulo che ha davanti, poi riparte) “Comunque,sono certa che sarà un incredibile successo…!!!” (Finisce di scrivere, poi alza lo sguardo verso Antonio: con un sorriso velato) “Dottore….” (Lo apostrofa: con sconcertante ovvietà) “Visto che ormai…” (Fa una brevissima pausa: allungando una mano in avanti, quasi a sottolineare le parole) “Siamo prati

camente soci…” (Sorniona, allungandosi verso Antonio, con tono confidenziale) “Che ne direbbe di darmi qualche anticipazione circa i suoi poteri…??”

159 – ANTONIO – (Non batte ciglio)

160 – GIUSE ASTRICE – (Riprende l’assalto) “Magari….” (Mette li quasi fosse per caso) “…

qualche anticipazione circa i risultati della mia visita odierna, ad esempio…!!”

161 – ANTONIO – (Scrive velocemente qualcosa su un foglietto e glielo passa)

162 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto, legge: decisamente interdetto) “Attenzione allevalan

ghe…?!?!?” (Fa una smorfia: interlocutoria) “Boh…!!” (Poi, decisa, prende il modulo che ha com

pilato e lo passa ad Antonio) “Ecco a lei…!!” (Lo spinge verso di lui: accattivante) “Me lo sigla??”

163 – ANTONIO – (Scrive un altro foglietto e lo passa a Giuse)

164 – GIUSE ASTRICE – (Prende il foglietto, lo legge: sorpresissima) “Grazie….?!?!?!?”

165 – ANTONIO – (Prende il foglio che gli ha passato Giuse, con assoluta noncuranza e quasi meccanicamente SI SOFFIA IL NASO, LO APPALLOTOLA e lo ripassa a Giuse)

166 – GIUSE – (Meccanicamente, allunga la mano, raccoglie il foglio appallottolato: lo osserva stranita e incredula qualche istante, poi realizza) “Ahaha…!!” (Lancia un grido di disgusto, la-

sciando cadere a terra il foglio: poi scatta in piedi come morsa da una tarantola) “Questo è il col-

mo…!!!!!!!!” (Spara a tutta voce: ALZANDOSI, PERO’, AGITA CONVULSAMENTE UN BRAC-

CIO CHE VA A COZZARE IL MALCAPITATO MARCO AURELIO che è dietro di lei, facendolo nuovamente traballare e provocando ancora una volta la caduta delle masserizie che regge che gli finiscono inevitabilmente in testa a mò di valanga e provocando un nuovo urlo di Giuse) “Ahah

ahahahahaha…….!!!!!!!”

167 – MARCO AURELIO – (E’ URTATO DA GIUSE): sobbalza all’indietro praticamente lancian

dogli in testa tutto il materiale che ha fra le braccia. Con somma indifferenza, prima di ricomincia

re nuovamente a raccogliere le cose cadute) “Scusa capo…” (Si giustifica) “Raccolgo subito…!!!”

168 – GIUSE ASTRICE – (E’ furibonda) “Imbecille….” (Inveisce contro Marco Aurelio) “...creti-

no…” (Comincia a prendere a calci il materiale a terra, TOGLIENDOLO PRATICAMENTE DAL

LE MANI DI MARCO AURELIO CHE LO RINCORRE DISPERATO) “…deficiente…!!!!!!!!” (Rin-

corre imbufalita Marco Aurelio: sparandogli via a calci da sotto le mani quello che stava raccoglie

ndo) “E lascia stare adesso…!!!!” (Gli cade lo sguardo su una manica della giacca inzaccherata da qualcosa: la mette sotto il naso di Marco Aurelio che, indifferente all’invito di Giuse, ha ricomicia

to a raccogliere i pezzi) “E questo cos’è….” (Sbraita) “Si può sapere….?!?!?!?”

169 – MARCO AURELIO – (Impassibile) “Uova strapazzate….” (Risponde monocorde) “…la mia colazione…!!”

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170 – GIUSE ASTRICE – (E’ fuori di se: strappando dalle braccia di Marco Aurelio tutto quel

lo che ha raccolto e lanciandolo furiosamente a terra) “E lascia stare ti ho detto…!!!!!!!!”

171 – MARCO AURELIO – (Senza emozioni, monocorde) “Va bene…come vuoi…”

172 – GIUSE ASTRICE – (Si volta verso Capitani) “Egregio dottore…” (Lo apostrofa schiumando rabbia) “Lei non mi conosce ancora…” (Pontifica agitando un dito) “Ma mi conoscerà presto…!!!” (Poi, furibonda, a tutta voce) “IO LA ROVINOOOOO….!!!!!!” (Si gira di scatto) “Marco Aurelio..

…” (Lo chiama con rabbia) “Cerca il primario di questa presunta clinica di matti…” (Gli indica l’u

scita di sinistra) “…che lo denuncio e gli porto via anche le mutande…!!!!!!” (Poi, ad Antonio) “In quanto a lei, egregio dottore…” (Lo minaccia agitandogli un dito contro) “Vedrà che ridere quando su TUUUTTEEEEEE…..” (Sottolinea la parola con ampi gesti del braccio e alzando il tono della voce) “….le tivù private locali e nazionali uscirà fuori la storia che lei è solo un…” (Alza nuovamen

te il tono della voce) “….VOLGARE MILLANTATORE….!!!!!!!!!”

173 – MARCO AURELIO – (Non si è mosso da dietro a Giuse: lo tira ad un braccio per la giac-

ca) “Scusa…”

174 – GIUSE ASTRICE – (Si gira di scatto: ringhiando quasi) “Che c’è….?!?!?!?”

175 – MARCO AURELIO – (Sornione) “Ma poi…” (S’illumina in un sorriso ebete) “…posso gio-

care alla playstation….?!?!?”

176 – GIUSE ASTRICE – (Lo afferra e lo scaraventa quasi verso l’uscita di sinistra) “E vai…”

(Gli urla contro con rabbia) “Immenso cretino…!!!”

177 – MARCO AURELIO – (Sotto la spinta di Giuse traballa pesantemente) “Va bene capo…”

(Farfuglia appena cercando di ritrovare l’equilibrio) “Subito capo…!!!”

178 – GIUSE ASTRICE – (Sempre più furiosa) “E non chiamarmi capo, dannazione…!!”

179 – MARCO AURELIO – (Ha ritrovato l’equilibrio: prima di uscire a sinistra) “Si capo…” (Re

plica con aria di scusa) “Come vuoi capo…!!”

180 – GIUSE ASTRICE – (Lo manda platealmente a quel paese con un gestaccio della mano: poi guarda la sua giacca inzaccherata) “Ma guarda che disastro…!!!” (Commenta desolata. Uscendo da destra) “Meglio che vada a cambiarmi e mi renda presentabile…!!!”

La scena rimane ferma per alcuni istanti, poi, da sinistra, rifà il suo ingresso in scena Malinverni.

   

181 – MALINVERNI – (Rientra da sinistra, ancora dolorante, fregandosi leggermente la testa, do

ve c’è un vistoso cerotto, e lamentandosi con voce fioca) “Aaaahhh…!! Aaaaahhhh….!!” (Impreca a voce alta) “Maledetta pazza…” (Si avvicina al tavolo con passo incerto) “Per poco mi uccide…!”

(Prende la sua borsa, comincia a raccogliere i suoi documenti scegliendoli da quelli di Giusppe A-

store) “Ma adesso al ministero mi sentono…!!!” (Sacramenta ancora, commentando con smorfie di stupore e disgusto i documenti di Giuseppe che seleziona man mano dai suoi e butta da una parte) “Gliela faccio chiudere questa topaia….!!!!” (Incrocia con lo sguardo un Antonio assolutamente im

passibile) “E tu, dottore…?!?!?” (Lo apostrofa. Con un sorriso canzonatorio) “Non dici niente eh…

…!!” (Fa una breve pausa aspettando una risposta che sa già non arriverà. Poi, sempre con tono di amaro dileggio) “Bella la vita dei furbastri, eh…!!” (Ha finito di raccogliere i suoi documenti, li

rimette nella borsa: si ferma un attimo. Sempre rivolto ad Antonio) “E tu lo sei un furbastro, vero..?
?!?!?” (Fa spallucce) “Io invece…” (Fa un vago gesto con la mano) “….non ne sono capace..!!” (Chiude la borsa. Avviandosi per uscire a destra) “Ci vorrebbe un bel tredici per rimettere a posto le cose…!!!” (Si blocca) “Momento…!!!!” (Fa per tornare indietro, ci ripensa) “Aaaaahhhhh….”

(Commenta con rabbia avviandosi con passo deciso) “Fesserie…!!!!” (E’ quasi sull’uscita: si bloc-

ca nuovamente) “Però…!!” (Rimugina fra se per qualche istante.) “Peeeroooooò….!!” (Ribadisce voltandosi lentamente verso Antonio. Scrolla le spalle, torna sui suoi passi, fermandosi accanto al tavolo proprio di fronte ad Antonio) “Senti un po’, argonauta…” (Lo apostrofa con aria vagamente canzonatoria) “Te ne intendi di calcio…??”

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182 – ANTONIO – (Imperturbabile, scrive, stacca e gli passa un altro foglietto)

183 – MALINVERNI – (Prende e legge) “Un po’…!!” (Gli si allarga il viso in un sorriso soddisfat

to) “Bene…!!!” (Commenta. Comincia a frugarsi nelle tasche) “E allora…” (Tira fuori una schedi-

na) “Se è vero che sai il futuro…” (La porge ad Antonio) “Compilami un po’ questa che così la gio-

co e siamo a posto…!!”

184 – ANTONIO – (Con gesti meccanici prende la schedina, la compila e gliela ripassa)

185 – MALINVERNI – (La prende, la scorre qualche istante, poi insorge) “CHEEEEE….?!?!?!?!”

(Spara con quanto fiato ha in gola) “Ma sono tutte ics…” (Argomenta fra il furibondo e lo sconcer-

tato) “….tutti pareggi…!!!!” (Appallottola e butta con rabbia la schedina) “Mi pigli ancora per i fondi, eh…!!!!!!” (Poi, riavviandosi per uscire da destra) “Ma io ti rovino, miserabile cialtrone...!!”

(Si blocca: si gira di scatto nuovamente verso Antonio che non batte ciglio) “La tua storia di uomo che ha vissuto domani finisce qui, parola mia….!!!!”

In quel momento, da sinistra, rifà il suo ingresso in scena Marina

186 – MARINA – (Rientra in scena da destra con passo deciso: vede e sente l’adiratissimo Malin-

verni, si blocca: stupita) “Ma cosa….?!?!?!”

187 – MALINVERNI – (La vede) “E lei, signorina….” (La apostrofa malamente) “…la smetta di proteggerlo….” (Con rabbia, prima di uscire deciso da destra. Con quanta voce ha in corpo) “E’ UN IMPOSTORE….!!!!!!!!!!”

188 – MARINA – (Rimane ferma immobile a vederlo uscire, senza realizzare cosa può essere suc-

cesso. Poi si riprende) “Boh…!!!!” (Commenta stupita facendo spallucce) “Mi sa che la padellata in testa non gli ha fatto niente bene…!!” (Poi si avvicina ad Antonio) “Scusi dottore se l’ho lasciata sola ma purtroppo….” (Si giustifica: allarga le braccia desolata, poi) “Vogliamo andare, adesso..?

?” (Chiede con delicatezza) “Il pranzo è quasi in tavola…!!”

189 – ANTONIO – (Senza dire una parola, si alza e, con passo deciso, la raggiunge)

Antonio raggiunge Marina facendo un ampio giro fin quasi a centro scena.

190 – MARINA – (Aspetta che Antonio la raggiunga, lo prende a braccetto: fa per avviarsi verso l’uscita di sinistra poi ci ripensa. Ad Antonio, con aria complice) “Dottore…” (Desolata) “Ma è proprio necessario tutto questo…??”

191 – ANTONIO – (Si ferma. Alza e abbassa velocemente gli occhiali guardando Marina, poi, prima di farsi riprendere a braccetto ed avviarsi verso l’uscita di sinistra insieme a lei, allargando le braccia con aria desolata e con voce rassegnata) “C’agge a fà pe campà….!!!!!!”

                             - S   I   P   A   R   I   O –

     


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                            - SECONDO ATTO –

La scena è rimasta pressoché invariata. Solo alcuni particolari nei vestiti degli attori e nell’ambien

te indicano che sono passate diverse ore e siamo ormai quasi a sera.

All’apertura del sipario, Enzo Morgante e Giuse Astrice sono seduti al tavolo e stanno parlando intensamente.

1 – GIUSE ASTRICE – (Ha recuperato la sua valigetta e i suoi fogli, HA CAMBIATO LA GIACCA e sta ascoltando con vivo interesse il racconto di Enzo. La guarda un attimo: dubbiosa) “Ma dice sul serio, signora Morgante…?!?!?”

2 – ENZO – (Con enfasi, tendendosi verso di lui) “Siiiiiiii…..!!!!” (Conferma deciso) “Cetto che dico sul serio…!!” (Poi, risoluto) “Io pessonammente di pessona lo vidi…!!”

3 – GIUSE ASTRICE – (Corruga la fronte in un’ espressione di stupore e scetticismo) “Eeeee...…” (Chiede dubbiosa) “….in quale occasione..??”

4 – ENZO – (Deciso) “In un congresso di cartomanzia che si tenne a Ragusa….” (Fa una pausa) “Uuuuuhhhhmmmm…..” (Mugola pensosa, guardando in alto e reggendosi un istante il mento con la mano) “Circa tre anni fa….” (S’illumina alla fine) “…ecco…!!”

5 – GIUSE ASTRICE – (E’ perplessa) “Scusi, si rende conto….” (Rimarca a Enzo  ancora dubbio

sa) “…che se quello che mi ha appena raccontato è vero….” (Allarga le braccia: senza riuscire a nascondere un sorriso beffardo) “…il mito del dottor Capitani è finito….?!?!?!?”

6 – ENZO – (Scatta) “Cetto…!!!” (Ribatte sicuro) “E sono pronta a venirlo a raccontare a tutti an-

che in televisione…” (Poi, sornione, sporgendosi verso Giuse) “In cambio di un piccolo compenso, ovviamente…!!”

7 – GIUSE ASTRICE – (Non è convinta) “Bah…” (Tergiversa) “Staremo a vedere…” (Poi, de-

cisa) “Comunque dovrò verificare….” (Cerca di mettere alle corde Ursula) “Lo sa…?!?!?”

8 – ENZO – (Sornione) “U sacciu…” (Scrolla la testa in senso affermativo) “U sacciu…!!” (Poi

deciso, sporgendosi a sua volta verso Giuse) “E lei sappia che di quanto ce dissi…” (Lo apostrofa duro) “…ho le prove…!!”

9 – GIUSE ASTRICE – (Sobbalza appena sulla sedia) “Ah…!!” (Non sa che dire) “Si, leeee...”

(Trova la parola giusta) “…valuteremo, ecco…!!”

10 – ENZO – (Con noncuranza) “Si, magari….” (Butta li quasi per caso) “…insieme al primario della clinica….” (La guarda fisso negli occhi) “…la dottoressa Prini…!!”

11 – GIUSE ASTRICE – (Trasale) “Ah…!! (Poi, sporgendosi a sua volta verso Enzo) “Perchè il primario è a conoscenza….”

12 – ENZO – (Lo interrompe) “Si...!!” (Decisa) “Stamattina gli o dissi…” (Categorico) “Sconce

ttata rimase…!!!!”

13 – GIUSE ASTRICE – (Si gira verso la platea: sconcertata, fra se, a voce alta) “O porca…!”

(Poi, con rabbia, sempre fra se) “Quell’ imbecille di Marco Aurelio doveva cercarlo dieci ore fa il primario…!!”

14 – ENZO – (Si accorge di aver colto nel segno) “Pecchè, signorina Astrice….” (La punzecchia) “La cosa ci crea qualche problema…??”

15 – GIUSE ASTRICE – (Sobbalza di nuovo) “Nooooo…..!!!!” (Prova a rassicurarla) “Ci manche

rebbe…!!!” (Riprende il controllo: cerca di indagare) “Eeeeeeee…..” (Chiede con tutti i riguardi possibili) “Questa dottoressa Prini…” (Fa una breve pausa studiata) “Il primario…” (Sottolinea) “Cosa ne pensa…??”

16 – ENZO – (Fa spallucce) “Mah…!!” (Fa un’espressione interlocutoria) “Niente mi disse…” (Al

larga leggermente le braccia) “Disse che ne doveva parlare con l’ispettore del Ministero…”

17 – GIUSE ASTRICE – (Sobbalza nuovamente, questa volta in maniera più vistosa) “Perché...…” (Chiede trafelata) “C’è un ispettore del ministero qui in clinica…?!?!?”

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18 – ENZO – (Beffardo, fingendo naturalezza) “Siiiiii….!”

19 – GIUSE ASTRICE – (Si agita) “E il primario vuole parlare con lui di …..”

20 – ENZO – (Ancora beffardo, quasi con indifferenza, guardandosi distrattamente in giro) “Siiiiii

…..!!”

21 – GIUSE ASTRICE – (Gira di scatto la testa verso la platea: a voce alta) “Se lo fa, siamo fritti

... !” (Poi, ad Enzo) “Mi scusi, eh…” (Scatta in piedi come una molla) “Mi sono ricordata che devo fare una cosa urgente…!!” (Gira nuovamente la testa di scatto verso la platea) “Se quello viene a sapere una cosa del genere impone il segreto immediatamente…!!!!” (Ancora a Enzo, concitata) “Può aspettarmi qui solo un momento, vero…??” (Senza aspettare risposta) “Grazie..!!!”

(Scatta verso l’uscita di sinistra) “E allora ti saluto scoop…!!!” (Nuovamente verso Enzo, con un largo sorriso forzato) “Arrivo subito, eh….!!!!” (Poi, concitatissima, agitando le mani) “E soldi..!”

(Uscendo da sinistra, furibonda, a tutta voce) “Marco Aurelio…idiota galattico…!!!!!!!”

La scena rimane ferma per qualche istante, con Enzo  che guarda Giuse Asticre uscire da sinistra con un ghigno sornione sul viso, poi Enzo si muove.

22 – ENZO – (Si alza: soddisfatto) “Bene…!!” (Commenta fra se con aria soddisfatta) “Adesso che la pietra in to stagno lanciai….” (Categorico) “Il più è fatto…!!!” (Si avvia lentamente verso il cen

tro scena) “Sapendo che anche la dottoressa è a conoscenza dei fatti di Ragusa e che sta per riferirli all’ispettore del Ministero…” (Allarga leggermente le braccia) “Se vuol fare il colpo grosso in tele

visione deve fare in fretta…!!” (Prosegue, sempre MOLTO LENTAMENTE, verso l’uscita di de-

stra. Si blocca: perentorio) “Io…” (Sentenzia) “…sono a posto…!!” (Accompagna le parole con un gesto significativo delle mani ed un ampio sorriso soddisfatto alla platea) “Devo solo contattare il prode Capitani…” (Pensa ad alta voce gironzolando per la scena a braccia conserte e reggendosi il mento con una mano) “E fargli sapere che IO SO…!!!” (Conclude ancora perentorio) “Se poi lui fa l’indiano…” (Scrolla le spalle) “No farò altro che spiattellare tutta la storia in televisione…” (Conclude) “In un modo o nell’altro…” (Fa il gesto dei soldi con pollice e indice di una mano) “…i picci arrivano…!!!” (Poi, avviandosi con passo deciso verso l’uscita di destra) “Devo incontrare su

bito Capitani…” (Si ferma proprio sull’uscita: prima di uscire con passo deciso, alla platea, con aria soddisfatta) “E stavolta glielo do io u pizzino au dottori…!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso in scena Giuse Astrice e Marco Aurelio.

23 – GIUSE ASTRICE – (Rientra per prima da sinistra, decisamente infuriata, TRASCINANDO CON SE PER UN ORECCHIO MARCO AURELIO CHE SI LAMENTA PER IL DOLORE) “Male

dettissimo cretino….” (Ringhia quasi al malcapitato Marco Aurelio) “Si può sapere dove ti eri cac

ciato…????” (Lo trascina al tavolo, si ferma: lo lascia. A tutta voce, spalancando le braccia) “E’da

 stamattina che ti cerco….!!!!!!!”

24 – MARCO AURELIO – (Entra da sinistra insieme a Giuse, trascinato per un orecchio: silamen

ta a mezza voce ad ogni passo) “Ahia…!! Ahia….!! Ahia…!!” (Raggiunge il tavolo: pressato dalle domande di Giuse) “Ma capo…” (Allarga le braccia: con somma naturalezza) “Giocavo alla play-

station…!!!!”

25 – GIUSE ASTRICE – (Sempre fuori di se) “Maledizione a te e alla playstation….!!!!” (Spara a tutto volume) “Ti avevo detto di cercare il primario…!!!”

26 – MARCO AURELIO – (Un po’ interdetto) “Si ma…” (Candidamente) “Era una bella giocata !!

27 – GIUSE ASTRICE – (Schiumante rabbia) “Ma io ti uccido…!!!!” (Agita i pugni chiusi serran

do le mascelle) “Vai immediatamente a cercare il primario….” (Sibila poi in faccia al malcapitato Marco Aurelio) “Voglio le sue mutande….!!” (Poi, brutalmente, tendendo di scatto un braccio a indicargli l’uscita di sinistra, a tutta voce) “VIAAAAAA…..!!!”

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28 – MARCO AURELIO – (Scattando verso l’uscita di sinistra) “Si capo….” (Mentre esce) “Ai tuoi ordini capo…!!!”

29 – GIUSE ASTRICE – (Ormai in procinto di esplodere, a tutta voce) “E non chiamarmi capo.…

.DANNAZZIONEEEEEE…….!!!!!!”

Giuse Astrice rimane ferma un breve istante, aspettando che gli sbollisca la rabbia. Poi sbuffa pe

santemente, si rida un contegno e avanza lentamente verso il centro scena. E’ a centro scena quan

do da sinistra fa capolino sull’uscita ancora Marco Aurelio.

30 – MARCO AURELIO – (Fa capolino dall’uscita di sinistra: a Giuse Astrice, che gli da le spal-

le, prima di sparire nuovamente a sinistra) “Va bene capo…senz’altro capo…!!”

Giuse Astrice si irrigidisce rimanendo fermo a centro scena.

31 – GIUSE ASTRICE – (Sentendo Marco Aurelio alle sue spalle strabuzza gli occhi, poi, sacra

mentando in silenzio li alza verso il cielo)  “Santo…Signore….Benedetto…!!!!” (Implora desolata) “Ma con tutti gli assistenti che ci sono…” (Agita convulsamente le mani) “…proprio un idiota dove

va capitarmi…?!?!?!?” (Sbuffa ancora, si passa una mano sul volto. Poi trasale e si gira di scatto verso il tavolino) “E questa….?!?!?” (Sbotta riferendosi a Ursula) “Dov’è finita adesso…??” (Fa

 spallucce) “Boh…!!” (Con un sorriso scontato) “Si sarà ravveduta e avrà cambiato idea…!!”

Giuse Astrice si gira e muove per avviarsi a destra ma in quel momento, proprio da destra, irrompe in scena Malinverni.

32 – MALINVERNI – (Si catapulta in scena da destra: è decisamente alterato ed ha in mano un giornale) “Dov’è….?!?!?!?” (Grida a tutta voce precipitandosi verso il tavolo) “DOV’E’…?!?!?”

33 – GIUSE ASTRICE – (Se lo vede passare davanti tipo proiettile: lo guarda un attimo interdet-

ta) “E questo….?!?!?”

34 – MALINVERNI – (E’ al tavolo: ci butta sopra il giornale, poi comincia a spostare le sedie cer

cando con foga sul pavimento e gridando ancora) “DOV’EEEEEEEEEE’…..!!!!!”

35 – GIUSE ASTRICE – (Rimane ad osservarlo qualche attimo con curiosità, poi fa spallucce: av

viandosi per andare a destra, commenta) “Qualche ricoverato fuori di melone…”

36 – MALINVERNI – (Lo inquadra, lo blocca: a tutta voce) “LEI….!!!!!!”

37 – GIUSE ASTRICE – (Si ferma: alzando gli occhi al cielo, con rassegnazione) “O mamma !!” (Si gira verso Malinverni) “Prego…??”

38 – MALINVERNI – (Deciso) “Sa dov’è la mia schedina…?!?!?”

39 – GIUSE ASTRICE – (Interdetto) “Nnnnnooo…!!!” (Poi, alla platea, a mezza voce, battendosi la mano di taglio sulla fronte) “Questo suona come una campana…!!”

40 – MALINVERNI – (Disperato) “Era qui….!!!” (Spara a tutto volume: indicando sotto il tavolo) “ERA QUI….!!!!!!”

41 – GIUSE ASTRICE – (Allarga le braccia: rimanendo sul vago) “Beh…un po’ di pazienza e ve

drà che la trova…!!”

42 – MALINVERNI – (Si butta sotto il tavolino ribadendo a tutto volume) “ERA QUIIIIII….!!!!”

43 – GIUSE ASTRICE – (Con un’ espressione di preoccupazione) “Madonna….” (Commenta fra se defilandosi lentamente verso l’uscita di destra) “Questo è grave…!!!”

44 – MALINVERNI – (Ha trovato la schedina: con un urlo sovrumano, PROVOCANDO UN SOB

BALZO A GIUSE) “ECCOLAAAAAAA……!!!!!!”

45 – GIUSE ASTRICE – (E’ quasi sull’uscita di destra: sobbalza vistosamente, lanciando un grido di angoscia) “Ahahahahaaaa…..!!!!”

46 – MALINVERNI – (Esce precipitosamente dal tavolo, dando una violenta capocciata contro lo

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stesso per la concitazione) “Ahia….!!!!!” (Si riprende prontamente: corre verso Giuse, gli si pone davanti proprio sull’uscita. A tutta voce) “ECCOLAAAAAA……!!!!!!!!!”

47 – GIUSE ASTRICE – (Sempre più in imbarazzo) “Si…si…” (Farfuglia a stento) “Va bene..…” (Cerca di rabbonirlo) “L’ho vista…”

48 – MALINVERNI – (prosegue imperterrito) “Venga a vedere…” (Corre come un indemoniato al tavolo) “Venga a vedere….!!!!!” (Ribadisce aprendo il giornale e sfogliandolo quasi con violenza. Si blocca: con un largo sorriso) “Ah…!!” (Allarga la schedina recuperata sotto il tavolo verso Giu

se) “La schedina del dottor Capitani….!!” (La informa. Indica il giornale) “E questa è quella che è uscita oggi….!!!!!!!!”

49 – GIUSE ASTRICE – (Che al nome di Capitani ha drizzato le orecchie, si avvicina al tavolo“Sa

rebbe a dire…?!?!?”

50 – MALINVERNI – (Poggia la schedina recuperata vicino a quella pubblicata sul giornale) “Gu

ardi qui….” (Fa notare a Giuse) “Tutti pareggi…!!”

51 – GIUSE ASTRICE – (Ha un attimo di smarrimento, poi, decisamente eccitata, prende la sche

dina di Malinverni, gira il giornale verso di se, controlla per qualche istante) “Effettivamente..…” (Commenta incredula. Poi si rianima) “Momento, amico…!!” (Apostrofa malamente Malinverni) “E chi me lo dice che questa….” (Agita la schedina sotto il suo naso) “…l’abbia compilata veramen

te Capitani e non lei dopo aver letto il giornale…??” (Posa la schedina sul tavolo: con il sorriso di chi la sa lunga) “Credo mica alla befana, io….!!”

52 – MALINVERNI – (Risoluto) “A no…?!?!?” (Prende il giornale lo richiude, lo ributta sul tavo-

lo, indicando a Giuse la notizia in prima pagina) “Guardi un pò questa, allora….”

53 – GIUSE ASTRICE – (Prende il giornale legge) “Ritorno anticipato del premier dal convegno sull’ambiente in Indonesia a causa di un grave attacco di colite….” (Interrogativa, a Malinverni

“Embè…?!?!?”

54 – MALINVERNI – (Ha frugato in tasca, ha trovato il foglietto di Capitani: lo porge a Giuse)

“Legga un po’ questo, adesso…!!”

55 – GIUSE ASTRICE – (Prende il biglietto, legge) “Un attacco di diarrea…” (Riconosce la scrit-

tura di Capitani,realizza: sgrana gli occhi, prende il giornale, poi guarda nuovamente il foglietto) “O cavolo….!!!!!” (Esclama fra se decisamente sorpresa. Fa per riporgere il foglietto a Malinver

ni, si blocca: sospettoso) “Scusi…” (Ritrae il foglietto) “…ma lei chi è….???”

56 – MALINVERNI – (Distrattamente) “Ah…!” (Prende il foglietto di mano a Giuse con la SINI-

STRA) “Piacere…” (Tende la mano DESTRA) “…Malinverni…”

57 – GIUSE ASTRICE – (Rimane sorpreso dal gesto di Malinverni) “Piacere…” (si riprende poi) “…io sono…”

58 – MALINVERNI – (Ritrae la mano di scatto, senza quasi lasciare il tempo a Giuse di stringer

gliela) “Lo so…” (Lo interrompe. Poi lo gela: riponendo velocemente il foglietto) “Quella che fa la pubblicità ai preservativi in tivvù…!!”

59 – GIUSE ASTRICE – (Rimane di sasso) “Ma no, non solo…!!!” (Prova a riabilitarsi) “Sono una conduttrice e ….”

60 – MALINVERNI – (La interrompe di nuovo) “Fa niente…” (Ha ripreso a controllare la schedi

na e il giornale: distrattamente) “Io mi ricordo la pubblicità: ha la faccia adatta…!!”

61 – GIUSE ASTRICE – (Ci rimane male) “Però…” (Commenta amara) “E’ bello essere ricordati dai posteri come faccia di….” (S’interrompe: mordendosi il taglio della mano, quasi grugnendo di rabbia) “Uuuuuhhhhhmmmmm…..!!!!!!”

62 – MALINVERNI – (Non la  considera. Continua a guardare schedina e giornale per alcuni atti

mi, poi si rivolge a Giuse) “Ma si rende conto…??” (La apostrofa decisamente eccitato) “Si rende conto…??” (Batte il palmo della mano sul giornale) “Questo…” (La agita sotto il naso di Giuse) “….ci azzecca davvero…!!”

63 – GIUSE ASTRICE – (Non sa che dire) “E beh…” (Butta li allargando le braccia) “Evidente-

mente non è un millantatore come dicono tanti…!!”

                                                                                                       20

64 – MALINVERNI – (Eccitatissimo) “Ma si rende conto di quale importanza può avere una perso

na del genere nello scenario della sicurezza interna ed estera…????” (Si avvicina a Giuse, la prende sottobraccio) “Si rende conto….?!?!?!?”

65 – GIUSE ASTRICE – (Con un velo di preoccupazione) “E me ne rendo conto si, purtroppo ..!!!”

66 – MALINVERNI – (Molla il braccio: la guarda stupito) “Purtroppo ….?!?!?” (Poi, concitato) “Ma è una fortuna incredibile che….”

Malinverni viene bruscamente interrotto da un grido di donna proveniente da fuori a sinistra.

VOCE FEMMINILE DA FUORI A SINISTRA – (A tutta voce) “AHAHAHAHAHAH……!!!!!”

67 – MALINVERNI – (Trasale) “O mamma….!!!!”

68 – GIUSE ASTRICE – (Sobbalza) “Ooooouuuuhhh….!!” (Poi, alla platea, decisamente perples-

sa) “E come li curano i matti….” (Mima il gesto con le mani) “Con la forca….?!?!?!?”

Un attimo dopo, da sinistra, rifà il suo ingresso in scena Marco Aurelio.

69 – MARCO AURELIO – (Rientra da sinistra trionfante: ha in mano un paio di mutande da don-

na) “A posto, capo….” (Apostrofa Giuse Astrice) “Missione compiuta…!!”

70 – GIUSE ASTRICE – (Fra lo stupito e l’interdetto) “Marco Aurelio….?!?!?” (Scatta verso di lui. Si trova davanti Malinverni, lo scosta in malo modo per passare) “Permesso….!!!!” (Si preci

pita verso Marco Aurelio) “Ma….” (Guarda interdetao il singolare trofeo che esibisce TENENDO-

LO BENE IN MOSTRA CON IL BRACCIO SOLLEVATO VERSO L’ALTO) “…si può sapere cosa hai creato, ‘stavolta….?!?!?!?”

71 – MARCO AURELIO – (Trionfante) “Trovato il primario…!!”

72 – GIUSE ASTRICE – (Convinta) “Bene…!!” (Ancora preoccupata) “E poi…?!?!?”

73 – MARCO AURELIO – (Con candida naturalezza) “Ho fatto come mi hai detto….” (Gli tende il suo trofeo) “Gli ho preso le mutande…!!”

74 – GIUSE ASTRICE – (Rimane trafelato: poi, girandosi verso la platea, con una smorfia di intenso dolore, a tutta voce) “Voglio piangere…!!!!”

In quel momento, da sinistra, fa il suo ingresso in scena Michela Prini.

75 – MICHELA – (Rientra in scena da sinistra: ha i capelli arruffati, è in accappatoio ed ha ai pie

di un paio di pinne. E’ furibonda) “INSOMMAAAAAAA……!!!!!!!!!!!!!” (Spara a tutta voce, gli occhi fuori dalle orbite) “Chi è quel depravato che si è permesso di intrufolarsi nei bagni mentre ero

sotto la dooooccciiiiaaaaaa……!!!! (Vede Marco Aurelio con le mutande in mano: trasale. A tutto volume) “LE MIE MUTANDEEEEEE…..!!!!!!!”

76 – GIUSE ASTRICE – (Cerca di mettere pace e porre rimedio alla situazione) “Mi scusi, dotto

ressa….” (Sfoggia il sorriso delle grandi occasioni) “….mi scusi…!!!” (Si affretta a precisare) “E’ stato tutto un malinteso…!!” (Indica Marco Aurelio) “Questo immenso cogl…” (Si blocca, si mor

de la lingua, riprende il suo sorriso, si corregge al volo) “Questo povero ragazzo…” (Allarga le braccia: con sfacciata naturalezza) “Ha frainteso le mie parole…!!!

77 – MICHELA – (Lo apostrofa malamente) “Chi è lei…?!?!?” (Gli si avvicina minacciosa) “Co

me si è permessa di entrare nel MIIIOOOO…..” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce e un dito verso l’alto) “…istituto senza autorizzazione…?!?!?”

78 – GIUSE ASTRICE – (Intanto che Michela si avvicinava non ha potuto fare a meno di notare le pinne: frena a stento una risata con una smorfia rumorosa)

79 – MALINVERNI – (Vede a sua volta le pinne) “Oddio…!!!!” (Trasale stupefatto)  “Ma non è

                                                                                                       21

possibile….!!!!!!”

80 – MICHELA – (A Giuseppe, ancora piccata) “Embè…???” (Lo apostrofa malamente) “Che c’è da ridare…??” (Venefica, indicando il suo accappatoi) “Quando esce dalla doccia, lei usa il cappot-

to….?!?!?”

81 – GIUSE ASTRICE – (Ilare) “No…” (Indica i piedi di Michela) “Ma neanche le pinne…!!”

82 – MICHELA – (Scrolla le spalle) “Danno stabilità nell’acqua…!!”

83 – GIUSE ASTRICE – (Si ridà un contegno, riprende il controllo di se) “Dottoressa, permetta che mi presenti…” (Tende una mano verso Michela) “Sono Giuse Astrice, nota conduttrice…”

84 – MALINVERNI – (Di sottofondo, con sopportazione) “Televisiva…!!”

85 -  GIUSE ASTRICE – (Cerca di proseguire) “Volevo sottoporle una questione inerente il dottor Capitani…”

86 – MICHELA – (Lo interrompe) “Ah…!!” (Interviene secca) “Quella dei preservativi…!!”

87 – GIUSE ASTRICE – (Fra se, a mezza voce, rivolta alla platea) “A ridaglie..!!” (Poi, a Mi-

chela, imperterrita) “Si tratterebbe di verificare se i cosiddetti poteri del dottor Capitani….”

88 – MICHELA – (Lo interrompe nuovamente) “NOOOOOO…..!!!!!!!!!” (Spara a tutta voce) “Il cosiddetto dottor Capitani NON HA….” (Sottolinea la parola alzando ancora il tono della voce) “..

…poteri soprannaturali di ALCUN TIPO…” (Spara di nuovo a tutto volume) “I cosiddetti fenomeni

di preveggenza che gli vengono attribuiti sono da attribuirsi a semplici fattori di casualità….” (Si inalbera: ancora a tutta voce, alzando un dito verso l’alto) “E IOOOOOO…..” (Spara di nuovo CAUSANDO REAZIONI DI FASTIDIO SIA IN GIUSEPPE CHE IN MALINVERNI) “….con i miei metodi scientifici assolutamente attendibili….” (Si piazza quasi sull’attenti: mani sui fianchi) “…lo dimostrerò senza parvenza di dubbio…!!

89 – MALINVERNI – (Interviene) “Ma dottoressa….” (Con enfasi) “Non è vero….!!!!” (Va al ta-

volino, prende il giornale) “Guardi qui…” (Indica la pagina: poi prende il foglietto di Antonio) “E

adesso guardi cosa mi aveva scritto il dottor Capitani a proposito di questa notizia sul premier….” (Concitato) “…ben prima che succedesse…!!” (Rimette la mano in tasca, prende la schedina) “E poi guardi….” (Fa notare nuovamente il giornale a Michela) “…guardi la schedina…!!” (Tronfio, mentre Michela osserva con aria decisamente contrariata il giornale e i due pezzi di carta) “Cosa ne dice adesso…??”

90 – MICHELA – (Lo fulmina con gli occhi) “Signor Malinverni….” (Sibila quasi con sguardo tor

vo) “Mi meraviglio di lei…!!!!” (Lo gela) “Posso capire, qui…” (Indica con un’espressione di evi-

dente disprezzo Giuse Astrice) “…la venditrice di preservativi…” (Fa spallucce) “…alla ricerca di qualcosa di sensazionale che gli procuri notorietà e quattrini…” (Poi, con sguardo feroce) “Ma lei

…” (Apostrofa nuovamente Malinverni) “Un funzionario ministeriale che si fa coinvolgere in simili buffonate da circo….!!!!”

91 – GIUSE ASTRICE – (Trasale) “Funzionario Minist…” (Fa una smorfia di dolore) “Ahia..!!

92 – MICHELA – (Esplode) “Signori, questo è un ospedale, non la piazza della fiera rionale della domenica…!!!” (Indica con un dito prima l’uno e poi l’altro) “Fuori di qui immediatamente o chia

mo la sicurezza e vi faccio buttare fuori a calci…!!!!!”

93 – MALINVERNI – (Prova a ribattere) “Ma dottoressa….” (Obbietta) “Io sono qui per svolgere un’indagine…!!”

94 – MICHELA – (Muove verso di lui, minacciosa) “Signor Malinverni…” (Ringhia quasi) “La sua indagine in questo ospedale finisce qui…!!” (Poi, tornando sui suoi passi e FERMANDOSI ACCAN

TO A MARCO AURELIO CHE PER TUTTO IL TEMPO E’ RIMASTO IMMOBILE AD OSSERVA-

RE LA SCENA CON IL SUO TROFEO IN MANO) “Pensi piuttosto all’indagine che verrà avviata sul suo conto quando avrò scritto IN ALTO LOCO ….”(Sottolinea le parole alzando il tono della voce) “….al ministero informando i suoi superiori sul suo comportamento…!!!!” (Fa per riprenden

dere la marcia ed avviarsi per uscire a sinistra, si blocca un attimo guardando il trofeo esposto da Marco Aurelio. Strappandogli di mano le mutande, prima di uscire da sinistra piccatissima, con rabbia) “Uh..!

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La scena rimane ferma per alcuni istanti con Malinverni e Giuse Astrice che si guardano un atti

mo sconcertati e poi si avviano con ostentata indifferenza  uno da un lato e l’altro dall’altro della scena entrambi visibilmente preoccupati e Marco Aurelio che fissa interrogativo Michela che esce da sinistra.

Poi è proprio Marco Aurelio a rompere gli indugi.

95 – MARCO AURELIO – (Rimane qualche attimo a fissare Michela che esce da sinistra con il suo trofeo, poi fa spallucce. Si avvicina lentamente a Giuse) “Capo…!!”

96 – GIUSE ASTRICE – (E’ assorta nei suoi pensieri) “Uhm…?!?!?” (Realizza, diventa feroce)

“Che c’è…?!?!?”

97 – MARCO AURELIO – (Gli si dipinge nuovamente il sorriso ebete sulla faccia) “Adesso che ho rubato le mutande al primario….” (Si illumina) “Posso andare a giocare alla playstation…??”

98 – GIUSE ASTRICE – (Si accende) “Brutto cretino immenso imbecille idiota megagalattico !!!” (Esplode) “Ti rendi conto che tutto ‘sto bailamme è scoppiato per colpa tua….?!?!?!?”

99 – MARCO AURELIO – (Mogio) “Ma capo….” (Allarga le braccia: sconsolato) “Volevo solo giocare alla playstation…!!!”

100 – GIUSE ASTRICE – (Perde il lume della ragione) “E allora vaiiiii….!!!!!!!” (Gli sbraita in faccia a tutto volume) “Alza i tacchi e levati di qui….” (Lo afferra per un braccio e lo trascina all’uscita di destra) “Viaaaaaaaa…..!!!!!!!!!” (Spara a tutta voce. Prima di buttarlo fuori letteral-

mente a calci, con quanta voce ha) “FUORI O TI UCCIDOOOOOOOO…..!!!!!!!!!!!!”

        

La scena rimane ferma ancora qualche istanti con MALINVERNI che ritorna al tavolo e ricomincia a guardare molto perplesso prima il giornale e poi i due foglietti, a confrontarli, a girarseli fra le mani e GIUSE ASTRICE che gironzola decisamente preoccupata dall’altro lato della scena. Poi è Giuse a rompere gli indugi 

 

101 – GIUSE ASTRICE – (Gironzola per la scena, si gratta la testa, guarda di sbieco l’indaffarato Malinverni, sbuffa pensierosa e poi, finalmente, si decide) “Senta, scusi….” (Si avvicina a Malinver

ni) “Lei èeeeeeeee….” (Esita un istante: con un sorriso scontato) “Un ispettore ministeriale, vero?”

102 – MALINVERNI – (Con noncuranza) “Già…!!”

103 – GIUSE ASTRICE – (Esita, non sa che prole usare. Poi, timidamente) “Del ministero della sa

lute, immagino…”

104 – MALINVERNI – (E’ concentratissimo sul suo lavoro di indagine e raffronto con il giornale) “No…” (Ribatte secco) “Degli Interni…”

105 – GIUSE ASTRICE – (Si blocca) Ah…!!” (Geme quasi. Poi, fra se, a voce alta) “Stiamo fre-

schi…!!” (Fa una pausa, cercando le parole. Poi) “Allora immagino….” (Esita nuovamente. Poi

quasi di getto) “Che dovrà secretare tutte le novità circa il dottor Antonio Capitani…!”

106 – MALINVERNI – (Alza di scatto lo sguardo dal giornale) “Di un po’…” (Lo apostrofa guar-

dandola fissa negli occhi) “Ma sei scema….?!?!?”

107 – GIUSE ASTRICE – (Trasale nuovamente) “Eh…?!?!?” (Stupitissima di ciò che ha sentito

tendendosi verso Malinverni) “Prego….?!?!?!?”

108 – MALINVERNI – (Deciso) “Senti…” (La apostrofa nuovamente) “Non so quanto ti rendano i preservativi, ma qui…” (Indica il giornale) “C’è da fare soldi a palate…!!”

109 – GIUSE ASTRICE – (Si illumina: sorniona) “Organizziamo uno scoop…??”

110 – MALINVERNI – (Secco) “Quanto…??”

111 – GIUSE ASTRICE – (Volpina) “Beh, diciamoooo…..” (Si gratta il mento fingendosi medita-

bonda: indicando prima Malinverni e poi se stesso) “Venti e ottanta…!!”

112 – MALINVERNI – (Risoluto) “Non se ne parla…!!” (Sibillino) “Voglio la metà…!!”

113 – GIUSE ASTRICE – (Sorniona) “Sessanta e quaranta…?!?!?”

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114 – MALINVERNI – (S’illumina: gli tende la mano) “Affare fatto…!!”

115 – GIUSE ASTRICE – (Gliela stringe con calore) “Perfetto….!!!” (Poi, meditabonda) “Ades

so però bisogna pensare come organizzarci…” (Si blocca) “E soprattutto andare via di qui prima che…”

116 – MALINVERNI – (Fa spallucce, l’interrompe) “Cos’è….” (Sarcastico, indicando l’uscita di sinistra) “Paura della Prini…??”

117 – GIUSE ASTRICE – (Sarcastica a sua volta) “Perché….” (Lo apostrofa) “Tu no…???”

In quel mente, da destra, si sente la voce di Irina che sta per entrare in scena

118 – IRINA – (DA FUORI A DESTRA, a tutta voce) “O ciciornieeeeee….!!!!!!”

119 – MALINVERNI – (Scattando di corsa e appiattendosi alla parete sul fondo) “O mamma….!”

120 – GIUSE ASTRICE – (Canzonatoria) “Cos’è, paura della Prini…??”

121 – IRINA – (Entra in scena da destra col solito passo flemmatico e la padella ben stretta in pugno: a tutta voce) “O ciscrazieeeeee…..!!!!!!!”

122 – MALINVERNI – (Terrorizzato, le braccia distese lungo la parete) “Della Prini no…” (Indi-

ca Irina che si è fermata impassibile di fronte a Giuse) “Ma di lei si….!!!!!”

123 – GIUSE ASTRICE – (Increduao) “Ma dai, è una povera matta…!!!!!” (Lo canzona ridenddo) “Cosa vuoi che fac…”

Giuse non riesce a finire la frase perché Irina ha alzato la padella e, con forza, l’ha calata su di lei colpendola in piena fronte

124 – IRINA – (Meccanicamente, alza la padella e l’abbassa con forza su Giuse, colpendola in pie

na fronte. A gran voce) “DASVIDANIA, TOVARIC….!!!!!!!!!!”

125 – GIUSE ASTRICE – (Colta in pieno viso dal tremendo colpo di Irina, urla con quanta voce ha e vacilla pesantemente) “AHAHAHAHAHA…..!!!!!!!” (Esplode a tutta voce. Poi, contorcendo

si dal male) “Che dolore….che doloooooreeeee…..!!!!!!!!”

126 – MALINVERNI – (Abbandona la sua posizione, corre verso Giuse Astrice) “Coraggio…”

(La sorregge) “L’infermeria….” (Avviandosi a sinistra e prima di uscire con Giuse piegata in due che si lamenta pesantemente) “So dov’è…!!!!”

Irina rimane impassibile finche Giuse e Malinverni non sono usciti di scena, poi gira sui tacchi e, sempre con il suo passo flemmatico, si dirige a destra.

127 – IRINA – (Impassibile, uscendo da destra, a tutta voce) “O ciciornieeeeee….!!!! O ciscrazieee

eeee….!!!!!!”

La scena rimane ferma per alcuni istanti, poi, da destra, fanno il loro ingresso in scena Marina e Antonio Capitani.

128 – MARINA – (Entra da destra tenendo sottobraccio Antonio) “Venga, dottore …” (lo sollecita con un largo sorriso) “Si sieda un attimo…!!”

129 – ANTONIO – (Impassibile, si lascia condurre fino al tavolo poi si siede al lato più remoto del

lo stesso)

130 – MARINA – (Lo aiuta delicatamente a sedersi) “Perfetto…!!” (Poi, con un largo sorriso) “Va

do a prenderle il tè…”

131 – ANTONIO – (MECCANICAMENTE, alza e abbassa gli occhiali. ALTRETTANTO MECCA-

NICAMENTE pronuncia una specie di sorriso)

132 – MARINA – (Prima di uscire a sinistra) “Torno subito…!!”

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La scena rimane ferma ancora qualche istante, con Antonio assolutamente immobile al tavolo, poi, da destra, rifà il suo ingresso in scena Enzo.

133 – ENZO – (Rientra da destra con passo deciso: vede Antonio, si blocca sull’entrata. Con un ghigno di soddisfazione) “Ahahaaaaa….!!!!” (Perentorio, braccia consorte) “Egregio dottore….” (Lo indica) “Proprio a lei cercavo…!!!”

134 – ANTONIO – (Sbuffa pesantemente, alza lo sguardo al cielo. Poi, fra se, ad alta voce) “Isce Marì….cacacazzo ‘sto guaglione…!!!”

135 – ENZO – (Si avvicina al tavolo con aria baldanzosa) “E mo, dottore carissimo…” (Apostrofa Antonio) “…facciamo i conti…!!”

136 – ANTONIO – (Rimane impassibile, nessuna reazione)

137 – ENZO – (Si siede davanti ad Antonio: tendendosi verso di lui, a muso duro) “Guarda dottore che….” (alzando il tono della voce per sottolineare le parole ed agitando un dito, concitata) “..…IO SO…!!!!!!”

138 – ANTONIO – (Cava di tasca penna e blocnotes, scrive velocemente, strappa il foglietto, lopas

sa a Enzo)

139 – ENZO – (Prende il foglietto, legge) “Embè…??” (Si altera) “Embè un corno, dottore…!!” (Lo apostrofa) “Io so dei fatti di Ragusa….” (Comincia a contare sulle dita delle mano) “Cacciato dall’associazione dei medium per millanteria….interdetto dall’esercizio dell’attività per mancato pa

gamento delle tasse di iscrizione all’associazione….”

140 – ANTONIO – (Ha ricominciato a scrivere: stacca il foglietto e lo porge a Enzo)

141 – ENZO – (Prende, legge) “E io so dei fatti di Torino…” (Si irrigidisce: alza ed abbassa velo-

cemente lo sguardo su di lui, poi, quasi in preda al panico, ricomincia a leggere) “Denuncia per truffa, circonvenzione d’incapace, abuso della credulità popolare….” (Rialza e riabbassa veloce-

mente lo sguardo su Antonio: tossicchia nervosamente) “Beh…beh…” (Balbetta quasi) “E’ stato un grosso errore…” (Perora la sua causa con forza) “Un malinteso…!!”

142 – ANTONIO – (Scrive e passa un altro foglietto)

143 – ENZO – (Prende e legge) “Mica tanto…” (Abbassa e rialza nuovamente velocemente lo sguardo su Antonio: prosegue trafelato) “Ti hanno dato tre anni…!!” (Non sa che dire) “Beeee….”

(Farfuglia nuovamente) “Sono gli incerti del mestiere…!!” (Fa una breve pausa, poi si riprende) “Comunque sappi, dottore caro…” (Attacca con foga) “..che se non mi dici la verità sulle tue capa-

cità di predizione…” (Si alza) “…la storia di Ragusa…” (Si inalbera: agitando un dito) “…in televi

sione la vado a raccontare…!!!”

144 – ANTONIO – (Scrive un altro foglietto, lo passa a Enzo)    

145 – ENZO – (Legge) “E fai un po’ come diavolo ti pare….?!?!?!?”  (Piccatissimo, a tutta voce) “Connutazzu…figghiu e’n trocchia…grandissimo fitusu….!!!!!” (Agitandogli un dito minaccioso davanti al naso) “Ma io ti rovino, io ti…”

Viene interrotta dall’ingresso in scena da sinistra di Malinverni, accompagnato da Michela Prini.

146 – MALINVERNI – (Entra per primo in compagnia di Michela: stanno parlottando fittamente. Si accorge di Enzo, si ferma) Ouh…ouh…ouh…ouh….!!!!” (Lo blocca: si precipita verso di lui) “La smetta di importunare il dottore…!!!” (Lo incalza. Con aria truce) “Chi è lei…che cosa vuole...

…?!?!?”

147 – MICHELA – (Si è rivestita: di stravagante gli sono rimaste un paio di pantofole a forma di

papera (o qualsiasi altro animale). E’ dietro Malinverni, lo tranquillizza) “Non si preoccupi, Malin

verni…” (Con aria di sommo disprezzo) “E’ solo un volgare ciarlatano....!!”

148 – ENZO – (Insorge) “Ciarlatano io….?!?!?!?” (Muove piccato verso Michela) “Ma come si per

mette dottoressa dei miei stivali che…” (Istintivamente indica i piedi di Michela per sottolineare la parola: vede le pantofole, scoppia a ridere a crepapelle) “Miiiiii….!!!!!!” (Riesce a a stento a bia-

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scicare soffocando a stento le risa) “E quello che è…” (Le indica nuovamente i piedi) “U vestitu du pagliacciu…????”

La scena di Enzo  cattura immediatamente l’attenzione di Malinverni che non riesce a frenare a sua volta una risata.

149 – MICHELA – (Scrolla le spalle) “Signori…” (Ribatte sdegnata) “C’è poco da ridere…” (Poi, solenne) “Soffro di reumatismi…!!”

150 – ENZO – (Canzonatorio) “Siiii….” (Girandosi verso la platea e toccandosi la tempia con l’indice, ilare) “Al cervello…!!!”

151 – MALINVERNI – (Interviene) “Signore, mi scusi, eh….” (Cortese ma fermo) “Ma il dottor Capitani ha bisogno di essere lasciato tranquillo…!!” (Si avvicina a Enzo) “Con i poteri sensitivi in suo possesso può rappresentare un….”

152 – ENZO – (Insorge nuovamente) “Poteri….?!?!?!?” (Spara allibita: agitando la mano a mo di pigna) “Ma quo poteri e poteri…!!!” (Protesta vibratamente) “Issu…” (Indica Antonio) “Ci prova per sbarcare il lunario…” (Si indica) “Ne più ne meno come a mia…!!!!!”

In quel momento, da sinistra, ancora visibilmente dolorante, fa il suo ingresso in scena Giuse Astri

ce

153 – GIUSE ASTRICE – (Rientra in scena da sinistra: si massaggia la fronte, coperta da un visto

sissimo cerotto e si lamenta) “Aaahhhh….che botta…!!!”

154 – ENZO – (La vede: si illumina. La indica) “Io le prove tengo….” (Rincara la dose) “E a lei c’ou dissi…!!!”

155 – GIUSE ASTRICE – (Si sente chiamata in causa: si rende conto da chi e immagina il perchè) “Io….?!?!?!?” (Risponde con l’espressione più stupita del mondo) “So niente…” (Alza in alto la mano destra come per bloccare qualcosa o qualcuno) “Son Svizzera…!!!”

156 – ENZO – (Non riesce a credere alle proprie orecchie) “Svizzera…?!?!?” (Ripete incredulo

Si avvicina minaccioso a Giuse) “Dovevamo fare lo scoop….” (Furibondo, indica Antonio) “Sbef-

feggiarlo pubblicamente in tivvù…!!”

157 – GIUSE ASTRICE – (Ha un attimo di smarrimento: poi si riprende) “Signore, lei mi offen-

de…!!!” (Controbatte con aria piccata) “Non ho mai detto nulla di quanto afferma….” (Rincara la dose) “Lei ha frainteso completamente le mie parole…!!”

158 – ENZO – (La guarda un attimo indecisa. Poi, sornione, gli chiede) “Frainteso ho….?!?!?”

159 – GIUSE ASTRICE – (Categorica) “Si…!!”

160 – ENZO – (Ancora sornione) “Davvero….?!?!?”

161 – GIUSE ASTRICE – (Con disarmante ovvietà) “Certo…!!!!”

162 – ENZO – (Incassa il colpo) “Ah…!!!” (Ribatte convinto, FRA AMPI CENNI DI APPROVA

ZIONE DI GIUSE, MALINVERNI e MICHELA. Poi, deciso) “Ma allora si può sapere…” (Ringhia quasi in faccia a Giuse scuotendogli una mano a mo di pigna sotto il naso) “…che minchia volevi dire con tutti quei bei giri di parole che….”

163 – MALINVERNI – (Interviene) “Signore , si calmi per favore…!!!” (Lo blocca interrompendo

lo: lo prende delicatamente sottobraccio) “Lei deve aver veramente frainteso le parole della signora Astrice…!!” (Indica Giuse) “La signora Astroce voleva dire…” (Comincia a passeggiare per la sce

na lentamente portandosi dietro Enzo) “…che avrebbe tenuto sicuramente conto delle sue afferma

zioni riservandosi di verificarle con la dottoressa Prini…” (Indica Michela) “…cosa che infatti sta-

va facendo fino a qualche momento fa…!!”

164 – ENZO – (Scatta come una molla) “Verificare….?!?!?” (Si sgancia malamente da Malinverni provocandone un sobbalzo) “Ma se la dottoressa….” (Non ricorda il nome: fa una breve pausa, schiocca le dita) “…Paperella, li….” (Indica Michela PROVOCANDONE UNA SMORFIA DI

                                                                                                       26

SOMMO SDEGNO) “…fin dal primo giorno che ci parlai disse che iddu…” (Indica Antonio) “…nu fandognaru era….!!!”

165 – MICHELA – (Sobbalza) “MENZOOOGNAAAA…..!!!!!!!!!” (Spara a tutta voce, alzando perentoria un dito verso l’alto) “ABOMIIIIIINNNIIIOOOOOO…..!!!!!!!!” (Ribadisce ancora più forte) “SACRILEEEEGIIIIOOOOO….!!!!!!!!!!!!!!” (Conferma ulteriormente provocando con le sue urla espressioni di deciso fastidio da parte di tutti) “Io, Michela Prini….” (Comincia a dire con fare cattedratico) “….leader di psichiatria senza confini….” (Comincia a passeggiare per la scena) “…non ho MAI…” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “…affermato codeste falsità..!”

(E’ vicina a Giuse Astrice: tendendosi verso di eui, circospetta, lo apostrofa) “Sicuri che l’affare sia buono !!”

166 – GIUSE ASTRICE – (Con sicurezza ed ovvietà) “Eeeuuuhhh…!!!!”

167 – MICHELA – (Riprende la sua filippica) “Il dottor Antonio Capitani qui presente….” (Lo indi

ca: continua a passeggiare) “E’ sicuramente in possesso di facoltà di percezione extrasensoriale…”

(Si avvicina nuovamente a Giuse Astrice: sempre di sottecchi) “E’ grossa la torta…??”

168 – GIUSE ASTRICE – (Decisa) “Eeeuuuhhh…!!!” (Conferma) “E’ uno scoop storico…!!”

169 – MICHELA – (Riprende il suo dotto dissertare) “E io sarò in grado di dimostrarlo a breve…” (Riprende a passeggiare) “Con metodi assolutamente scientifici ed inoppugnabili…” (Si ferma an-

cora vicino a Giuse: sempre furtiva, sibila) “Metà e metà…??”

170 – GIUSE ASTRICE – (Con un largo sorriso) “Trentatre periodico, prego…!!”

171 – MICHELA – (Piccata) “Avrei preferito quaranta…!!”

172 – GIUSE ASTRICE – (Con un sorriso sornione, agitandogli tre dita sotto il naso) “Siamo in tre a dividere…!!”

173 – MICHELA – (Ricomincia il sermone: decisa) “Proponendo all’intera comunità della psicote-

rapia un caso che farà storia e che probabilmente…” (Conclude tronfia) “…..mi condurrà al premio Nobel…!!!!”

174 – ENZO – (Con lo stesso tono di Michela ma con naturale ovvietà) “E io tutti a luparate vi pigghiu…!!!”

In quel momento, da sinistra, rientra in scena Marina.

175 – MARINA – (Rientra in scena da sinistra con passo deciso: ha in mano un plico di carte) “No

signore….” (Si rivolge direttamente a Ursula, attirando l’attenzione di tutti) “Non credo che sarà necesario…!!” (Si avvicina al tavolo, vi posa sopra il plico di carte. Poi, ad Antonio) “Tutto bene, dottore…??”

176 – ANTONIO – (Alza e abbassa velocemente gli occhiali con un gesto meccanico, poi le rivolge un altrettanto meccanico sorriso)

177 – MARINA – (Confortata) “Molto bene…!!” (Poi, ad Ursula) “Vede…” (Comincia a scartabe

llare fra i fogli) “Questi signori forse non sanno…” (Ne prende alcuni) “…che si stavano prenden

do in giro a vicenda…!!!”

178 – ENZO – (Si avvicina incuriosita e interdetta) “Che vai dicendo…??”

179 – MARINA – (Con naturalezza) “Il signor Malinverni, infatti…” (Posa un foglio sul tavolo) “..

….aveva già redatto il suo rapporto per il Ministero, affermando che il dottor Capitani era veggente e che la notizia avrebbe dovuto essere IMMEDIATAMENTE SECRETATA….” (Alza il tono della voce per sottolineare le parole) “…non appena avesse ricevuto della documentazione che lo confer-

mava…” (Si gira verso Giuse) “Signora Astrice…” (Lo apostrofa dura) “Aspettava che lei le desse l’assegno per poi tirarle il pacco…!!!”

180 – GIUSE ASTRICE – (Scatta come una furia verso UNO SCONCERTATO E IMBARAZZATIS

SIMO MALINVERNI) “Brutta razza di serpente, io….!!!!”

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181 – MARINA – (Lo ferma) “SIGNORINA ASTRICE….!!!!” (La richiama perentoria alzando il tono della voce) “Lei invece…” (Posa un altro foglio sul tavolo) “…si era premurata di vendere in anticipo il dossier che le avrebbe fornito il signor Malinverni spacciandolo per frutto delle sue ricer

che personali ed intascando i relativi quattrini…” (A Malinverni) “Signor Malinverni….”(Apostrofa duramente anche lui) “Lei non avrebbe visto un soldo….!!!” (Si rivolge a Michela) “Quanto a lei, dottoressa…” (Posa un altro foglio sul tavolo) “….si era già prontamente cautelata preparando una dichiarazione con confermava le facoltà del dottor Capitani…” (Posa un quarto foglio sul tavolo) “…e una in cui invece le smentiva totalmente.” (Fa una breve pausa) “Dottoressa Prini…” (Rampo

gna anche lei) “Teneva il piede in due scarpe…!!!”

C’è un attimo di imbarazzato silenzio da parte di tutti, poi è Michela a rompere gli indugi.

182 – MICHELA – (Imbarazzatissima) “Ioooo….” (Esita) “Iooooo….” (Poi, decisa, muovendo ver

so l’uscita di sinistra) “Ho finito il mio turno…” (Prima di uscire) “Ne parliamo domani…!!!”

183 – GIUSE ASTRICE – (Approfitta per defilarsi anche lei) “Behhhh….!!” (Butta li quasi con noncuranza) “Dovrei andare anch’io…..” (Uscendo velocemente da destra) “Mi aspettano in reda-

zione…!!!”

184 – MALINVERNI – (Anche lui coglie l’occasione al volo per tagliare la corda) “E ioooo….” (Farfuglia non senza imbarazzo) “Mi aspettano al ministero…!!” (Prima di uscire a sua volta da de

stra) “Scusate, eh…!! Arrivederci…!!”

185 – ENZO – (E’ rimasto allibito ad assistere a tutta la scena. Non appena è uscita anche Ma-

linverni, a Marina) “Signorina…” (La apostrofa timidamente) “Ci posso dire una cosa…??”

186 – MARINA – (Che si è goduta la scena con un sorriso beffardo sul viso) “Certo, ci manchereb

be…!!”

187 – ENZO – (Ancora timidamente, indicando i fogli sul tavolo) “Come ha fatto aaaa….”

188 – MARINA – (Fa spallucce) “Ho fatto un po’ di indagini…” (Poi, confidenziale) “Sa come si dice, no…??” (Sorniona) “A pensar male si fa peccato…” (Con un’espressione di soddisfazione) “..

ma spesso s’indovina…!!”

189 – ENZO – (Cambia espressione. Decisa) “Avevo ragione…!!!” (Gira sui tacchi: uscendo velocemente da destra, convinta) “A luparate li prendo…!!!!”

La scena rimane ferma qualche attimo, con Marina che scrolla piano la testa con un ampio sorriso

sulle labbra. Poi Marina muove lentamente verso il centro scena.

190 – MARINA – (Con aria ilare) Proprio vero…” (Si ferma un attimo, allarga le braccia) “Il mon

do è bello perché è…” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “….AVARIATO….!!!!!”

(Poi torna verso il tavolo. Con gentilezza, ad Antonio) “Mi scusi dottore, ma forse è meglio andare..

…” (Lo invita) “L’appuntamento è fra due ore ma….” (Allarga leggermente le braccia) “Non si sa mai…!!”

191 – ANTONIO – (Senza dire una parola, si alza dal tavolo e si posiziona vicino a Marina)

192 – MARINA – (Con un largo sorriso, lo prende a braccetto e si avviano lentamente verso l’uscita di destra. Poi chiede) “Allora dottore, contento di tornare a casa…??”

193 – ANTONIO – (Con voce soddisfatta) “Eeehhh….!!”

194 – MARINA – (Sempre procedendo MOLTO LENTAMENTE verso l’uscita) “E si, tre anni via..

…” (Considera) “…dev’essere stato lungo…!!!”

195 – ANTONIO – (Con voce desolata) “Eeeeeeehhh…!!!!”

196 – MARINA – (Con curiosità) “Almeno i suoi studi qui da noi hanno dato risultati che posso es-

sere utili per la gente di casa sua…???”

197 – ANTONIO – (Con voce decisamente interlocutoria) “Booh…!!!!”

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198 – MARINA – (Fa spallucce: con leggero imbarazzo) “Giusto…!!!” (Riacquista il sorriso: con ovvietà) “A casa sua…” (Allarga leggermente un braccio) “…giudicheranno domani…!!”

199 – ANTONIO – (Sono sull’uscita: si blocca. Con un gesto naturale, si toglie gli occhiali. A Ma-

rina, prima di uscire da destra insieme a lei) “Marì…” (La apostrofa) “A casa mia….” (Alza un dito verso l’alto: poi, con impazienza, agitando le mani e alzando il tono della voce a sottolineare le parole) “…E’ GIA’ DOMANI….!!!!!!”

                    -    F     I     N     E    -