MA CHI ME L’HA FATTO FARE….
commedia brillante in due atti di
(Calogero e Rosanna Maurici)
TITOLO ORIGINALE IN DIALETTO SICILIANO:
MA CU MU FICI FARI…
PERSONAGGI
Angela Amara (la moglie)
Felice Sereno (Il marito)
Fabio Sereno (il figlio)
Alice Sereno (la figlia)
Luciana Culici (la fidanzata di Fabio)
Maria Bonanno (La madre di Luciana)
Massimiliano Calabrò (il fidanzato di Alice)
Emilio Calabrò (il padre di Massimilano)
Valerio Campanella (il padre di Angela)
Tel. Autore- abit. 090/638009
cell. 3393359882
MA CU MU FICI FARI…
commedia brillante in due atti
(di Calogero e Rosanna Maurici)
La storia si puo svolgere in qualsiasi posto della Sicilia e anche in qualsiasi regione.
La scena rappresenta una casa normale con delle porte che accedono alle stanze, una
comune preferibilmente centrale per uscire ed entrare, tavolo, sedie, quadri, divano e tutto ciò che il regista e scenografo ritengono opportuno. Puo’ essere
ambientata in qualsiasi epoca, preferibilmente nei nostri giorni, poiché è una storia come al solito attuale nonostante sembra cosi esagerato il personaggio di Angela.
L’esperienza che ho avuto dal pubblico già con altri miei lavori , mi ha fatto capire che avendo avuto un forte riscontro di pubblico e di critica, il mio modo di scrivere e di raccontare le storie quotidiane che in tutte le famiglie possono succedere mi spinge ogni qualvolta che nella mia mente e soprattutto nel mio cuore nasce un’idea di raccontarla sempre per quel pubblico che fin’ora ha sempre apprezzato tutti i lavori che ho scritto. E’ ovvio che di un tema possono nascere anche diverse sceneggiature, l’importante è non cadere nella ripetizione delle battute di altri lavori che già ho scritto e di scrivere non tanto per passare il tempo o per qualsiasi altro motivo ma scrivere quando è il cuore che te lo comanda.
Angela una donna impossibile sposata con Felice, due figli: Alice e Fabio entrambi fidanzati. Angela una donna che tiene in pugno la sua famiglia perché lei è il generale
e la famiglia i suoi soldati. Li manipola, li fa muovere, li fa gesticolare, gli fa dire tutto
a suo piacimento. Ecco perché il marito Felice e addirittura di cognome Sereno,
ripete spesso: MA CU MU FICI FARI… con una donna cosi, furba, falsa…cosa puo succedere in una famiglia normale?!
Scena I°
(Angela, Felice, Fabio, Alice)
Fel. Mia madre mi diceva sempre fatti una famiglia cosi sei felice. Veo è…ma
Quando si trova una moglie brava, di buon senso e che collabora…Invece io
mi sento infelice…e dire che mi chiamu (verso il pubblico molto espressivo)
Sereno di cognome e Felice di nome…Ho trovato una moglie di nome (breve
pausa) Angela…ma di Angelico non ha niente, ha tutto diabolico, lei è il
capitano di questa casa. Ma chi me l’ha fatto fare…Sua madre si chiamava
Carolina era anche in casa un comandante di MA…RINA (scandire bene per la
rima) Il suo cognomemanco fallu apposta… Amara e menomale che non ci
hanno messo Vita: altrimenti ve lo immaginatei?! Amara la vita!.. Suo padre
si chiama Campanella Valeriano e la disgraziata di mia suocera lo chiamava
CAMPA... Nella gli e l’ha tolto era troppo lungo questo cognome e
menomale…perchè Ve lo immaginate se lo chiamava Nella…un nome di
femmina, anzi è stato Furtunato perchèi a furia di chiamarlo CAMPA, lui
campa. Anche se Poverino era sottomesso…sapete quante volte le sentivo dire
pure a lui MA CHI ME L’HA FATTO FARE…e al posto di Valeriano lo
chiamava Riano, GLI HA TOLTO la V…A…L…E… Vale perché dice che
era troppo lungo e lo ha accorciato (nel frattempo entra la moglie) Però mia
moglie è più disgraziata ancora di sua madre , pensate che comanda a tre…a
me, a mio figlio Fabio e a mia figlia Alice: solo i nomi non gli ha accorciati,
perché già sono corti, anzi fortunati ssiamo che ci chiama ancora...(nel frattempo
entra la moglie) Ora voi ve ne accorgete subito che tipo è...
Ang. Ma che hai, ti sentivo parlare di là dentro, che parli solo?
Fel. Stavo pregando per la nostra bella famiglia e per i nostri figli…
Ang. Bravo lo sai che abbiamo questi due figli e li dobbiamo voler bene di più.
Fel. Perchè se ne avevamo tre lli dovevamo volere bene di meno?.
Ang. E prega, prega perchè se siamo cosi tranquilli e perchè preghi sempre tu….e
menomale che hai trovato m che sono equilibrata nel collaborare, perché lo sai
quante mogli esagerate ci ssono con i mariti. Senti, che pensi oggi di mangiare,
a volte manco so che devo cucinare.
Fel. Io vorrei le cozze gratinate…
Ang. A te ti faccio le cozze cretinate (scandire bene per farlo capire al pubblico) tanto
Tutta questa scaltrezza non te la vedo proprio e mancu te la vedrò…
Fel. Che si forte per trattare…(viene interrotto)
Ang. Come ti tratto…anzi dovresti baciare ogni Santa che abbiamo a casa..
Fel. Praticamente, dovrei passare la giornata a baciare di quante ne abbiamo in tutti
I posti!...in tutti i cassettini, nel bagno, in cucina, ne salone…sotto i cuscini…
Ang. Qui hai ragione, perchè poi perdi troppo tempo e i lavori di casa non li puoi
fare. piuttosto, vedi che tua figlia mi ha detto che Massi…Mass…mamma mia
che lungo questo nome, Massimilianu ha intenzioni serie, e prima o poi i suoi
genitori vengono per ufficializzare…Non ti permettere di diri cretinate, e
prima di aprire bocca, guarda me cosi ti faccio capire se puoi parlare e se
quello chi stai dicendo è giusto… Quanto prendi di piede!!.
Fel. Quaranta!...
Ang. Dentro devi stare sempre con due piedi dentro una scarpa più stretta ancora,
fai finta che prendi 38 di pedi…
Fel Ogni tanto li prendo vero 38 a seconda delle scarpe quindi bene ci sto…
Ang. Allura fai finta che prendi 36 e ci mettiamo al sicuro….Però non fare capire
che dentro ccomando io, devi essere furbo, fai capire a tutti che comandi tu,
d’altra parte anche se comando io, l’importante è che ogni tanto ti faccio
collaborare quando decido io e quello che dico io…Ti ricordi nella telenovela
AMORE VERO? La moglie faceva tutto quello che gli diceva il marito, ecco
l’Amore vero…
Fel. ( Al pubblico) Allora il mio è falso!
Ang. Che hai detto!?..
Fel. No niente….
Ang. Mi raccomando fai capire che comandi tu, ora ti faccio fare qualche prova…
(cominciano a provare, con grande espressività e comicità) Atteggiati come se
fossi tu che tieni i pantaloni…(Felice si tiene i pantaloni) Ma che fai cretino…
Fel. Mi hai detto di tenere i pantaloni…
Ang. Allora vero cretino sei…fai la faccia di quello che comanda….(non contenta
Angela lo fa provare e riprovare fino a che è soddisfatta) Poi al momento
giusto a seconda della discussione dici qualche parola per fare capire che sei tu
l’uomo di casa come nella telenovela UNA MOGLIE CAPITANO…
te la ricordi che ce la siamo vista assieme?
Fel. E come me lo posso scordare, sei mesi e mezzu di telenovela e un girono che
L’ho saltata perche avevo la febbre a quaranta mi hai fatto l’inferno.
Ang. Ti ho fatto l’inferno perché con la febbre sei sempre esagerato, bastava mettiti
un po’ di ghiaccio in testa, un ventilatore di fronte e te la vedevi con me
invece poi ho dovuto perdere mezzora per spiegartela…Allora mi
raccomando le parole al momento giusto.
Fel. Ho capito tutto non ti preoccupare che non ti faccio fare mala figura quello
Che comanda sono io…io…io…e nessuno, però io ti faccio collaborare in
ogni cosa….
Ang. In verità..!
Fel. In verità è tutto peri finta perché quella che comanda sei tu e io devo fare
l’uomo…
Ang. Ma quanto sei bravo un pappagllo mi pare…
Fel. (verso il pubblico) UN braciolletto nei con qesta specie di moglie!
Ang. Che hai detto?
Fel. Niente che possiamo mangiare ….
Ang. Magari oggi facciamo una frittata di uova, poi in po’ di olive, il primo lu
saltiamo e pi secondo salsiccia.
Fel. Ma se sai che ho il colesterolo alto…
Ang. E fregatene e pensa la salute!...
Fel Bene mi guardi la salute tu…
Ang. Se non ti avesi fatto mangiare in tutt iquesti anni quello chi ho sempre deciso io
È da anni che saresti al camposanto! (Si tocca Felice facendo scena)
e poi come avrei fatto io…senza di te!
Fel. (rallegratu) Allora mi vuoi bene veramente, e io che pensavo….(interrotto)
Ang. Non pensare…certo che ci tengo alla tua salute, come dovrei fare senza di te
tutti quest lavori e poi a cchi dovrei comandare se tu già saresti stato rosicato
dai vermi…fra un po’ vai di mio padre, poi vedi se ha bisogno di lavarsi,
controllaci gli indumenti e lavalo bene, le spalle strofinaglile assai, lo sai che gli
piace e si mette a ridere…(entra Fabio, il figlio) Io vado a prendere le cose che
gli devi portare a mio padre, sto arrivando…
Fel. L’ombelico sempre gli e lo devo solleticare?
Ang. Certo,lo sai che si diverte come un bambino e quanto ride…Fabio bello mio
aspettami che ti devo parlar…(Angela entra nell’altra camera a prendere le cose per il
padre )
Fab. Papà, Non ti fare comandare cosi, reagisci, è troppo esagerata…
Fel. Caro figlio, cerca di collaborare con quest ragazza che vuoi, Luciana è una bella
E brava ragazza, e non è giusto che tu ti comporteresti come tua madre…
Fab. Non ti preoccupare papà… qualche cosa la dobbiamo fare, siamo tutti tre nelle
sue mani, lei non si accorge chi male stà facendo a tutti… e noi non abbiamo
ancora avuuto il coraggio di… (entra la madre)
Ang. Allora, Fabio, di a tuo padre che io con il mio diploma faccio figura e lui con
la terza media più poco parla meglio è, specialmente appena ci sono
Luciana con i suoi genitori, perchè tuo padre con la licenzia media è limitato.
Fel. Vedi che ci sono certuni con la licenzia media che sono meglio dei laureati.
E poi tu con il diploma che fai capire che sei una scienziata.
Ang. Iou sono diplomata e me ne vanto.
Fel. Ma se hai fatto il quinto superiore trei anni…
Ang. Meglio di te che la quinta elementare l’hai ripetuta due volte, la seconda media
Tre volte e la terza media ti la sei presa troppo grande.
Fel. E tu che la terza media l’hai ripe tu….
Ang. Non parlare muto che al pubblico gli e lo spiego io…
Fab. Io mi ne entro un’altra volta, appena finite mi chiamate. (rientra)
Ang. Si che poi ti devo parlare Fabio. Allora dicevo la terza media l’ho ripetuta tre
Volte perchè ero innamorata di un ragazzo d’oro di nome Calogero poi appena
Ho capito che voleva comandare lui l’ho lasciato…poi sono stata sempre
promossa dal primo superiore fino al quarto, poi al quinto mi bloccavo perché
mi sono innamorata di un ragazzo un’altra volta d’oro…
Fel. (verso al pubblico) Ma d’argento mai l’hai trovato?
Ang. Ho trovato te che sei di bronzo…e non interrompere più…e poi fu promossa
meravigliosamente.
Fel. Perché hai trovato raccomandazioni.
Ang. Trovare a raccumandazioni è segno di scaltrezza e l’importante che ho un pezzo
di carta.
Fel. Un pezzo di cartone! (verso il pubblico)
Ang. Ah! Il mio Calogero aveva tutte le qualità…solo quello che non gli piaceva farsi
comandare…altrimenti per ora al posto di tuo padre ci sarebbe lui o l’altro
erano pazzi per me…Si mi fossi sposata con lui, l’avre chiamtou Calo o Gero
questi nomi lunghi non li ho mai digeriti ne io e ne quella scaltrona di mia
madre…
Fel. Come mi hai trovato quel giorno, sei stata abile, furba, dolce, tenera, le
Movenze che avevi, il sorriso, pochissime parole anche un cretino si sarebbe
innamorato…
Ang. (verso il pubblico) Infatti!...
Fel. Più felice di me non c’era nessuno ora mi cambierei pure il nome, e menomale
Che i me genitori sono morti prima se no le collere che si prendevano.
Ang. Tutto questo chhe hai detto l’ha preso dalla telenovela VENTO DI
PASSIONE…Ti ricordi… Aleandro gli e lo diceva sempre a sua moglie
Letizia Teresa Giovanna Suarez…Mi ricordo preciso che aveva tre nomi..
Fel. Fortunatamente questa telenovela non l’ho vista perchè ancora non ci
conoscevamo.
Ang. Vero?! L’ho registrata, appena finisce Aroma de cafè te la faccio vedere tutta.
Ora vai da mio padre e no fiatari pi? (Fel. Prende tutto ed esce)
Fabio bello di mamma, puoi veniri che devo parlarti (entra Fabio) Siediti e
Ascoltami bene…Ti ricordi nella telenovela, L’AMORE DEI FIGLI?
Fab. Mamma telenovele non me ne vedo mai, tutte tu ce li racconti e li sappiamo a
memoria.
Ang. Bravo, che gli diceva Carolina Olivares a suo figlio? Se non ti ricordi te lo dico
io, perché quel pensiero saggio di una madre, pare ca l’autore l’ha rubato dalla
mia testa. Ti ricordi che il figlio Martinez era fidanzato con una ragazza per
bene ed altolocada (Fabio annuisce) Fabio ho un dubbio altolocata e con la d o
cu la t…
Fab. Con la T mamma.
Ang. Menomale che me l’hai detto cosi non faccio malafigura…allora ritornima a
Quello che devo dirti, che poi sono le stesse parole di Carolina Olivares a suo
figlio: non ti fare scappari a Luciana, siediti e rispondi e spero che sento tutto
quello che voglio sentire dalle io dalle tue risposte…Respira a mamma, tre belli
respiri cosi ti rilassi…TU a Luciana la vuoi perchè l’ami o perché ha tre
appartamenti ed è figlia di un professore?!
Fab. Ma perchè l’amo mamma….
Ang. Bravo, sua mamma mi pari una che si sente… però anche se non l’amavi io te
la facevo prendere lo stesso perchè con tre appartamenti nella vecchiaia io
vengo a stare vicino a voi e tu e tua moglie mi accudite in tutto…
Fab. E a papà chi l’accudisci mia sorella Alice…
Ang. To padre di qu ad allora già sarà dentro la sua bara, quando puo’ campare, mi
Dispiace che ancora non abbiamo fatto manco il progettu per la tomba…però
Che ci spendiamo a fare questi soldi…in terra c’è tanto posto…poi quando
sarà per me ci pensate voi, di marmo con belli decori…la fotografia poi ve la
do io quale dovete mettere…una col sorriso e con un viso umile che chi mi
guarda mi guarda deve capire che io in vita sono stata sempre una donna con
il senso della famiglia, collaborativa, di poche parole e con un affetto
immenso per il marito. Dal viso e dagli occhi si nota già com’è una
persona…Già stò facendo le prove per la foto, ogni mattina mi guardo allo
specchio e vedo quale puo essere l’esppressione migliore…Poi la memorizzo
nella mente e vado dal fotografo. Allora ritourniamo a te…Cerca di essere
furbo e non ti comportare come quel scemetto di tuo padre…in casa e fuori
sei tu l’uomo (si mette in atteggiamento) ripeti chi è l’uomo?
Fab. Sono io l’uomo mamma…
Ang. Sii preciso… dove…
Fab. In casa e fuori…
Ang. No a mamma, devi avere un atteggiamento più deciso più da uomo e il tono
della voce fallo sentire con…(mimica da fare ridere) ripeti:
Fab. (più atteggiamento e con un altro tono) Sono io l’uomo in casa e fuori.
Ang. Bello di mamma che memoria e come non hai preso niente da tuo padre…
Falle capire che collabora ma le decisioni li devi prendere tu, e quando sei
confuso non ti preoccupare che io sono sempre dietro a te, il tuo respiro è
anche il mio…
Fab. (verso il pubblico) Mamma non respirare assai altrimenti ti affanni…
Ang. Non ti preoccupare pe me, fino a che sono viva seite tutti ssotto controllo, anzi
anche quando sono morta, sentirete sempre la mia presenza, il mio respiro
leggero, la mia voce che vi suggerisce cosa fare, come fare, in qualsiasi istante
dove vi trovate…(entra Alice l’altra figlia)
Ali. Mamma non mi dire che ti vuoi trovare pure quando siamo in intimità e da
morta.
Ang. Ma come bella mia, secondo voi non vi devo controllare se esagerate, se non
esagerate, ci vuole il giusto equilibrio anche in intimità…vi ricordate nella
telenovela L AMORE PERDUTO? Talmente esageravano…che il signor
Mendez e sua moglie Ramona sono rimasti sette mesi senza…
Ali. Si mamma ce l’hai detto tante volte…
Ang. Aspettate un attimo, che quando mi vien di parlari di queste cose mi viene lo
Stimolo della pipì, Alice non te ne andare che devo parlarti. Fabio tu vai che io
e tua sorella dobbiamo discutere... (Angela và nell’altra stanza))
Fab. Madonna Santa, pure quando muore ci vuole controllare….
Ali. Ma non esseri cretino…quando si muore si muore e nessuno controlla.
Fab. A me pare che mentre sono con mia moglie in intimità, mi sembrai che dovrei
sentire la sua voce e chi mi dice… basta Fabio, non esagerare, bello di
mamma chea poi ti fai secco secco; e poi ti devi mangiare sempre sempre
proteine.
Ali. Povero papà, menomale che Massimilano non è il tipo che si fa raggirare come
Il pap.
Fab. Sorella io me ne vado, sentili tu alcuni titoli di telenovele! (esce)
Ali. (al pubblico) Ma voi che siete gia quà dentro, pensate che una madre come la
mia è capitata a me? Perchè se qualcunu o più di uno mi risponde che ci sono
io mi conforto…(subito dopo aver sentito il pubblico entra Angela)
S C E N A I I°
(Angela, Alice, Felice)
Ang. Siediti Alice, spero di sentire dalle tue risposte tutto quello che voglio
sentire io, non mi fate disperare perchè poi mi scende la glicemi…a
Ali. Glicemìa mamma non glicemia… (Angela lo dice senza accento sulla i )
Ang. Menomale che me lo ricordi tu, perchè tolgo sempre l’accento, forse
perchè incosciamente non accetto che lo zucchero se ne cala, poi tu devi
andare in pasticceria a comprare i dolcini, i cannolini, i gelatini…poi non
solo la camminata chche devi fare tu e tu hai primura e non ti poi permettere
di perdere tempo e poi spendiamo soldi e tu devi sposarti e più risparmiamo
meglio è vero Alice?!..
Ali. Vero è mamma…spicciati..
Ang. Respira a mamma respira fai quattro o anche cinque respiri…
Ali. Mio fratello tre e io di più? (entra Felice)
Ang. Tuo fratello e uomo ed i polmoni sono più forti…Felice sieditii e non fiatare
respira ssolo a bocca chiusa che io mi devo concentrare. Senti Alice ti ricordi
INSIEME SENZA AMORE…quanto mi ha fatto piangere questa telenovela
ti ricordi Felice quanti fazzoletti hai sciupatio quando miasciugavi le lacrime?
Fel. Si, come me lo posso scordare!
Ang. Non parlare, accenna solo con la testa…Insieme senza Amore, perché Alice,
Lucia si era sposata con uno che la comandava a bacchetta, e secondo te una
madre...una madre dopo nove mesi di dolori e avere partorito una gioia come
te vedere un genero che comanda a bacchetta non soffre…
Fel. (Al pubblico) Disgraziata queste telenovele l’hanno rovinata di più!
Ang. Stai attenta Alice, fallo collaborare a Massimilano, (verso il pubblico) che
Nome lungo!.. devi essere furba ma quella che deve tenere in mano tutta la
situazione devi essere tu. Fallo contento ogni tanto solo nelle cose che non
contano a Massimiliano…
Fel. (al Pubblico) A me manco in queste!
Ang. Ma in tutte la altre cose le donne sono più in gamba…Diglielo , non perchè
Sono femmina devo sottostare, tu pigliaci subito la parte debole che poi
è difficle che lui fa il gallo…infatti tuo padre poverino non ha bocca di
parlare, lo vedi di quanto è rispettoso della sua meta…
Ali. Mamma metà…
Ang. Metà e perchè metà a mamma, io sono tutta intera per tuo padre guai se fossi
Metà…aspetta che ti faccio dire da lui… Felice (lo chiama con un certo tono)
Come sono io per te, Felicino, maritino, agnellino, cretinino, dillo. (Angela lo
guarda con occhi spalancati e le mani ai fianchi)
Fel. Tu non sei metà per me, sei tutta intera…senza parzialmente scremata!
Ang. Hai sentito!? Mi raccomando Alice poi parlagli di me, di quando sarò vecchia
vecchia, facci capire che quando le mie forze calano, dato che ricco e avete due camerieri mi potete accudire.
Ali. Mamma ma non gli e l’hai detto anche a Fabio?!
Ang. Si Alice, ma io mi metto al sicuro anche che fate una settimana ciascuno
o se qualcuno mi dovesse scaricare, ho la riserva…o se qualcuno se ne và a
stare lontano ho sempre la riserva tanto io non sono di disturbo, non disturbo
ora, figuriamoci in vecchiaia. Felice maritinoi mio mi dispiace…
Fel. Di cosa…
Ang. Che non puoi godere questi figli e la mia vecchiaia.
Fel. Praticamente mi stai danno la sentenza! Ma forse meglio, cosi come potrei
Campari molti anni con te…
Ang. Appunto!
Ali. Va bene mamma, ho capito tutto non ti preoccupare…comando io, ogni tanto
Lo faccio collaborare, nelle cose che non contano lo faccio contento etc...ect..
Vado adesso e poi vengo con loro…
Ang. Ah! Senti Alice, ma non ti pare che questo nom M a s s i m i l i a n u è
troppo lungo?! Perchè non l’accorci, iolo chiamerei o MASSI o Milianu
Ali. Mamma ci piaci cosi che lo chiamo e poi non è u tipo che si fa accorciare il
nome…
Ang. Non ti preoccupare, appena è quà cerco di convincerlo io…Ma tu te lo
immagini se tuo padre si chiamava …Feliciotto…Io o lo chiamavo
Feli…o Ciotto…o che ne so se si chiamava Cinziano, l’avrei chiamato
Cinz…o iano…però Cinz ci sta meglio è più signorile…
Fel. Se mi chiamavo Cinziano, mi avresti chiamato Spumante!
Ang Quando vuoi sei spirituso fai certe battute! Forse ti avrei chiamato TAPPO!
Ali. Va bene mamma sono già in ritardo vado…(esce)
Ang. Felice aspetta che mi è venuto lo stimolo della pipi…vengo subito… (và)
(rientra subito Alice)
Ali. Papà ma comu fai…ma fatti forte, esci tutto quello che hai dentro e non hai
mai potuto dire, ti faccio vedere che se ci prendi la mano ti senti meglio.
Fel. Si esco tutto quello che ho dentro non ci vuole una vita per uscirlo ma dieci
Vite e si ci prendo la mano,podarsi che non capisce e vuole prendere pure i
piedi…
Ali. Non ti preoccupare che qualche cosa dobbiamo fare…
Fel. Intanto io posso solo dire per ora…MA chi me l’ha fatto fare!!!…
CUI…CUI…(due volte caratterizzando questo CUI)
Ali. Esco prima che entra la mamma…ciao ciao…
Fel. La buona moglie è la prima ricchezza della casa…ma quà dentro con questa
moglie si sfasa …. Quando sono solo, parlo, mi vengono frasi anche con le
rime, mi sento uno normale, quando c’e lei penso MA chi me l’ha fatto
CUI…CUI…CUI…(ogni volta che lo dice allunga sempre il Cui.. (tre volte)
Dal mare nasce il Sale e da questa femmina ogni male…che sono bravo!
S C E N A I I I°
(Angela, Felice,)
Ang. Felice adesso puoi parlare…
Fel. Tuo padre ormai mi scambia sempre per te, è convinto ormai che sei tu che lo
Servi, anzi mi ha detto che qualche volta viene quà e mi viole rimproverare
che non ci vado, dice che ci farà una sorpresa che nessuno si aspetta…
Ang. Ha ragione , tu non ci vai mai e si secca (ride a crepapelle)
Fel. Ridi… ridi che ride bene chi ride ultimo…
Ang. Ma tu non ridi ne primo ne l’ultimo…Comunque parliamo di mio padre..
Poverino non ragiona più, ma forse è meglio, perchè se ragionava ancora
chissà quante volte voleva me ed io ero costretta ad andare, ci vai tu e io mi
riposo…Le spalle gli e le strofini ben?
Fel. Certo, ormai ce l’ha più lisce, di me, ogni volta ci vuole una spugna ruvida
nuova, perchè se ne accorge quando è usata e come ride quando strofino, e
come si arrabbia quando gli faccio lo schampoo e ci và nell’occhio un po’ di
sapone…se la prende con te e comincia a dire: Mio genero Felice è più bravo
se li facessi lui queste cose non succederebbero, perché lui è delicato
ubbidiente e di poche parole…
Ang. E poi che dice pure…
Fel. Poi…poi…emh!...poi dice…insomma si rivolge sempre a te dice..Angela
Peccato che tuo marito lo hai fatto rincoglionire…hai lo stesso
carattere di tua madre…lei si credeva che moriva dopo di me di quanti
avvili mi faceva prendere invece è mortaprima di me e pensu che la stessa
cosa ti capita a te Angela…
Ang. Disgraziato…un padre che ci augura alla figlia di morire prima del marito…
E poi dico io…mio padre ci ha preso poco e niente di me, perchè a lui ogni
tanto ci giravano e a mia madre la faceva stare muta e ogni tanto le faceva
dire l’ultima parola…io sono più scaltra, più dura e più furba di mia madre
paci all’anima sua.
Fel. Me la dici una cosa?
Ang. Parla.
Fel. Ogni tanto come gli giravano a tuo padre!?
Ang. Anche se te lo spiego, a te non ti girassero mai, e non ti permettere mai di dire
l’ultima parola con me…non ti permettere se no ti mangio il fegato…
Fel. Già è tutto rosicato, pure la milza e metà dell’intestino, e il cervello sembra
che ce l’ho vuoto.
Ang. Ma quando mai tu hai avuto il cervello...quando ti ho conosciuto ti ho
Valutato in tutto, se no, ti avrei lasciato come gli altri che erano scaltri, poi
l’importante che ce l’ho io per tutti e due.
Fel Veramente tu l’hai per tutti e quattro.
Ang. Si vero è, lo sai che hai ragione pure per i miei figli..ti faccio vedere che si
troveranno bene ragionando col mio cervello…non avranno problemi di
niente…
Fel. Senti vedi che tuo padre vuole il bagnoschiuma al muschio delicato, la
spugna la vuole più ruvida per srtofinargli le spalle , dice che più rivida è,
più si rilassa.
Ang. Ormai che problema c’è, questo apparto te lo sei preso tu e tu te lo gestisci.
Fel. Scusate (al pubblico) stavolta lo stimolo della pipi è venuto a me (và)
Ang. Un consiglio vi voglio dare: se volete i mariti comandare, girateli e
stringiteli come quando in manu avete un cacciavite…
Fine primo atto
II° A TT O
S C E N A IV°
(Angela, Felice, Alice, Massimiliano, Emilio)
Ang. A che ora esci per andare a parlare col titolare del ristorante per prenotare mi
Pare che ti ha detto verso le quattro, e mi raccomando aspettalo non avere
premura.
Fel. Alle quattro esco perché alle cinque ho l’appuntamento, se alle sei non è
arrivato, aspetto fino alle sette, se alle otto non arriva alle nove me ne vado e
alle dieci sono a casa.
Ang. Ma lo sai che più si va avanti più scaltrisci, in questo secondo atto che vuoi
Capire che sti stai cominciando a seccare?!
Fel. Cerco ogni tanto di fari qualche battuta cosi capisco che sono vivo…
Fel. Ma perchè se si stanno facendo fidanzati dobbiamo prenotare già il ristorante
prima senza parlare manco con i suoi genitori.
Ang. Cretino, cosi capiscono che siamo in grado di gestire noi anzi… e che loro
non si devono interessare più di tanto, perchè i preparativi sono lunghi e
stressano…
Fel. A proposito Angela vedi che il dottore mi ha detto che devo mangiare in
bianco con quresto colesterolo che mi sale sempre, assolutamente in
bianco…
Ang. Solo il colesterolo ti sale, altre cose non te ne salgono più, è’ proprio vero, dai
venti ai trenta ne tira ne allenta; dai trenta in su non servi più…Comunque
dato che devi mangiare bianco, da domani in poi ti faccio mangiare come si
chiama… il rosso dell’uovo…
Fel. Albume…
Ang. Bene, l’abum me lo mangio io e tu ti mangi il bianco…
Fel. Poi con l’album ci faccio pure la raccolta delle figurine!
Ang. Allora maritino, ti faccio mangiare: i bianchi delle uova, il rosso me lo mangio
io; poi mozzarelle bianchissime, poi ti faccio mangiare ricotta, panna, e latte
senza caffè, tutto…tutto bianco! Poi dici che la salute non te la guardo. Allora
tu vai dove devi andare che da mio pade ci vado io per due minuti questa
volta.(bussano)
Ang. (entra Alice con Massimiliano, ed il suocero Emilio) Alice bella di mamma e
di papà che sorpresa, ma potevate avvisare..-.
Fel. E che sorpresa era!
Ang. Giusto dice mio marito…(le presentazioni) E vostra moglie sig. Emilio.
Emi. E da due anni che siamo separati…purtroppo voleva comandare a bacchetta
sono arrivato esausto e poi la decisione assoluta, la migliore per tutti.
Sa, io non permetto assolutamente che la donna deve comandare un uomo.
Per carità la donna si rispetta si ama…
Ang. Sono pienamente d’accordo, del resto per andare d’accordo bisogna venirsi
incontro capire chi è l’uomo e fare sentire la donna partecipe di tutto.
A casa mia dillo tu Felice com’è la situazione…
Fel . Certo è giusto ma l’uomo resta sempre il capo famiglia….a casa mia io porto i
Pantaloni …sono io l’uomo in casa e fuori…
Ang. Eh! Mio marito vuole dire che l’uomo deve collaborare al massimo con la
Moglie…
Mass. Amore ti prego fammi un po’ di massaggi, ho questa cervicale, anzi prima
prendimi un bel bicchiere di acqua (poi comincia con i massaggi)
Emi. Che ragazza stupenda, non sa dire mai di no…
Ang. (verso il pubblico) Consumata è mia figlia!
Fel. Anche io sono contento, mia figlia è cresciuta come sua madre, non sa dire
mai di si…cioè…volevo dire…eh!...non sa dire mai di no…l’abbiamo allevata
bene…tutta sua madre…del resto vedendo su padre che quando ci voleva
faceva la voce grossa…sono io l’uomo… i pantaloni li tengo io…
Ang. Mio marito forse esagera un po’ ma in realtà lui e collabora…
Emi. NO, fa bene non esagera, perché ci sono certe donne che se tu gli dai un dito
loro si prendono….
Ang. Tutta la mano…
Emi. Se fosse solo la mano…signora Angela, si prendono tutte e due le mani.
Fel. A volte anche tutti e due i piedi!...
Ang. Io ho anche un figlio maschio come lei sa e non voglio mai che la fidanzata
abbi…abbia…come dire, si dimostri con mio figlio un capitano, si deve
collaborare tu che ne pensi Mass… Mass… Massimiliano…
Mas. Signora ero talmente in estasi con questi massaggi che non ho sentito diceva:
Ang. (si rode il fegato con grande espressione) dicevo della collaborazione fra
marito e moglie.
Mas. Certo il marito è marito, la moglie è la moglie…penso di essere stato chiaro.
Fel. Più chiaro di cosi! (angela si avvicina al marito)
Ang. Che hai capito tu cretino! Se non ho capito manco io a momenti.
Mas. Signora Angela non si preoccupi perché Alice sarà una donna piena di
attenzioni, verso il suo fidanzato futuro sposo.
Ang. Si ne sono sicura anche io! Alice basta a mamma con questi massaggi
Mass…MAsss...Massimiliano si puo’ stancare.
Mas. Se permette signora Angela sono io e solo io a dire alla mia Alice quando
smettere... (con sarcasmo) naturalmente collaborando! Altri sei secondi
e poi smetti con un bacio amore mio…(e cosi fa)
Ali. Ah! Che bello quando ti faccio questi massaggi, mi rilasso pure io!
Emi. Illustrissimi signori Sereno, siamo contenti di avere trovato una famiglia come
Voi…io purtroppo con quella moglie non ho potuto costruire un vera famiglia
unita, ma felice…
Fel. Mi dica!
Emi. No non chiamavo lei, stavo dicendo: ma felice sono che mio figlio dopo aver
capito tutto su sua madre, è voluto rimanere con me.
Fel. Io sono contento molto nel vedere mia figlia con gli occhi sorridenti…
Emi. Io sono contento di vedere mio figlio fare l’uomo in casa e…
Fel. Fuori… questo è importante…
Emi. E che abbia trovato una donna con lo spirito giusto di servire io proprio
marito con amore… Naturalmente collaborando…
Mas. Naturalmente collaborando…
Ang. Giusto, come nelle telenovela AMORE IN COLLABORAZIONE…
Ali. Mamma Angela, Suocero Emilio, Amore Massimilano, Papà Felice,
come mi sento felice…
Fel. A me basta che mi chiamavi papà, gia ssono Felice.
Ali. Amore mio che ne dici se domani per mi metto quel vestitino che mi ha
fatto mia mamma che tanto ti piace per andare al teatro.
Mass. Ma preferisco che ti metta quello che ti ha regalato mio padre per il tuo
compleanno e che tanto ti piace e che mi fa impazzire…poi fai tu.
Naturalmente collaborando…signora Angela
Ang. Giusto...giusto… ma Mass…
Mas. Dica signora Angela…
ang. Se vuoi mi puoi chiamare Angela o suocera Angela, poi magari suocera più il
là gli e lo togli.
Mas. Va bene…suocera lo tolgo quando decido io...sempre naturalmente
Collaborando con Alice. Adesso le voglio dire una cosa io…ma le viene
difficile a pronunciare il mio nome? Se vuole… (Angela di scatto)
Ang. Lo posso accorciare?
Ali. Mamma.
Emi. Accorciare?
Mas. Accorciare?
Fel. Accorciare?
Mas. Signora Angela che ne direbbe se io allungassi il suo nome? Che ne so
Angiolettina…
Fel. (al pubblico) Con questo sta diventando cretina…
ang. Giusto giusto, anche se è troppo lungo, mi abituerò a chiamarti, anche
(ruffiana) perché è un bel nome delicato, fine.
Emi. Bene adesso andiamo ma ci rivedremo presto…anche per conoscere Fabio
Mas. Tu vieni con me Alice…
Ang. Ma veramente doveva fare una commissione…
Fel. E lasciala andare, ci pensi tu per la commisione…
Ang. Va bene andate piccioncini….
Mas. Suocera Angela ti voglio dare un abbraccio ed un bacio dal più profondo del
Cuore… (lo fa)
ang. Ah! Che genero pieno di generosità … (si salutano e mentre stanno per uscire
Massimiliano girandosi verso Angela dice):
Mas. Stia tranquilla non me lo scordo…
Ang. Che cosa…
Mas. Naturalmente collaborando!..(escono)
S C E N A V°
(Angela, Felice, Fabio, Luciana e Maria Bonanno madre di Luciana)
Ang. Felice, io sono nervosa al massimo…
Fel. Certo hai conosciuto tuo genero che si chiama Massimilanu…
ang. Ma hai visto come la cumanna alla figlia nostra…
Fel. A me è sembrato che collaboravano naturalmente!...
ang. A me è sembrato che mi prendeva pure per il sederino…
Fel. Non ti preoccupare casomai te lo ripara sempre il tuo Felicino..
ang. No, questo troppo la comanda a mia foiglia, hanno una mentalità, ma mancu io
faccio cosi con te!...
Fel. (guarda il pubblico, grande espressività) Veramente se tu facessi la metà de la
metà di quello che fa Massimilianu fsarei più Felice di Felice Sereno.
ang. MA io proprio cosi comando? ( al pubblico) comunque appena viene mia
figlia le faccio il catechismo…. Senti stavo pensando tu vai da mio padre
perchè se ci vado io e mi potrebbe conosere , poi si abitua e vuole sempre
me, al ristorantie ci vado io…Quanto mi vado a cambiare (entra nella stanza)
Fel. (salta di gioia) Ci voleva… ci voleva… bravo a mio genero….
Collaborando naturalmente…disgraziata quante me ne ha fatte passare…
Ah! Come godo quando diceva, naturalmente collaborando…secondo me
Ha toccato duro, e piano piano sa va ammorbidendo. E speriamo che la
Famiglia di mio figlio Fabio fosse pure come la famiglia di Alice…(bussano,
entrano Fabio, Luciana e Maria la suocera di Fabio )
FAb. Papà, ecco La mia Luciana e la signora Maria mia suocera…(presentazioni)
Fel. Che piacere stiamo facendo conoscenze tutti uno appresso all’altro…
Mar. Sig. Felice e sua moglie dov’è…
Fel. LA chiamo ed arriva subito…Amore….Angela, Amore mio…
ang. (dalla stanza) Ma quando mai mi hai chiamato Amore, ti ho detto che ne
secondo atto vuoi fare lo scaltro…
Fel. Ci sono Luciana, la madre e Fabio…(esce con un vestitino tutta contenta)
ang. Ma che piacere…scusate…con mio marito scherziamo sempre, è il nostro
modo di amarci e di prenderci in giro bonariamente…prego accomodatevi…
visto che mio marito non ha avuto l’accortezza di dirvelo prima…
Fel. Ma io aspettavo te Amore…
Mar. Che marito stupendo…
Luc. Che suocero premuroso…
Mar. Signora Angela doveva essere contenta invece lo rimprovera…
ang. MA quando mai…era semplicemente una battuta del nostro repertorio di amarci
vero Felice…
Fel. Tutto vero è quello che dice mia moglie.
Fab. Luciana desideri qualcosa amore mio…
Luc. Veramente ho un male al collo, se mi fai alcuni massaggi come sai fare tu…
FAb. MA certo amore mio….
ang. (Al pubblico) Pure di collo soffre questa! Come qiuello!..
Luc. Amore, dai, come sei bravo… (Angela fa capire al pubblico il suo nervosismo)
Amore tu sei il mio tutto.
Fab. E tu Amore sei il mio soprattutto!
Mar. Ah! Mio marito se mi avesse fatto qualche massaggio, sicuramente al posto di
massaggi mi avrebbe strozzata…
Ang. Manco se avessero studiato fi si co te ra pia questi mie figli…
Mar. Cara Angela possiamo darci del tu ormai, si dice fisioterapia.
Ang. Cara MAria, ma io ho voluto fare la battuta…
Fel. Signora Maria a casa mia, sono io che prendo le decisioni, sono io che porto i
pantaloni facendo quello che dice mia moglie…(Ang, si avvicina al marito e lo sposta
per non fare sentire a nessuno)
Ang. Stai un po’ zitto perché questa è una situazione diversa da quella di prima!
Fel. Allora che devo dire…
Ang. Non dire niente ogni tanto parli…
Luc. Amore continua, poi prendimi un bel bicchiere di aranciata con la cannuccia…
E mi raccomando non ti mettere mai piu questo pantalone perché non mi piace
tanto…mettiti quello che ti ha regalato mia madre, lei ha dei gusti particolari.
Fab. Certo amore.
Mar. Ah! Come si amano...come si amano…collaborano in modo naturale.
ang. (verso il pubblico) Ammia mi pari ca collaborano a senso unico!
Fel. Ma tu sei pratica di questa collaborazione…
ang. (verso il pubblico) mi sento presa per il sederino, parole invertite ma lo stesso
significato…
Fel. (verso il pubblico) Sederino?! SEDERONE…
Mar. Signora Angela che ne dici di questi due canarini…non fanno tenerezza?!
Fel. Si…come nella telenovela:TENEREZZA DI UN AMORE GRANDE!
Ang. Signora lo scusi, quella pratica di telenovele sono io, mio marito ha sbagliato il
titolo…quello giusto è: tenerezza di un amore infinito…
Mar. Allora lei è impegnata a vedere telenovele, io con tutto quel da fare che ho,
riesco a stento a vedere qualche film la sera e qualche telenovela.
Fel. Forse suo marito non l’aiuta come si deve.
Ang. Felice che domande sono queste…anzi signora Angela come mai non è venuto,
sta lavorando?
Mar. Veramente è da un anno che siamo separati…
Ang. Mi dispiace…
Fel. Mi dispiace….
Mar. Da fidanzato un angelo sceso dal cielo, da sposato era diabolico voleva
comandare sempre in ogni cosa, in ogni caso, in ogni casa…se nella vita di
coppia non si collabora non c’e sapore e quando non c’è sapore…
Fel. Non si sente odore!
Mar. Bravissimo…
Luc. Fabio tuo padre si vede che è un tipo che collabora….
Mar. Ah! Io sono pienamente d’accordo, non perché mio figlio è uomo…
Fel. Si ma i pantaloni li tiene lui però…
Ang. Zitto…dicevo mio figlio è uomo, però alla futura moglie la deve fare
collaborare, noi nella nostra famiglia abbiamo questi sani principi.
Io lo so perfettamente chi significa farsi comandare a bacchetta, mio padrei a
Mia madre non le faceva aprire bocca. MA io appunto da quella esperienza ho
Basato tutta l’educazione dei miei figli che nella nostra famiglia si collabora…
Fab. Che bello quando sento parlare mia mamma cosi…
Fel. Io mi diverto tutto, pure il pelo mi si arriccia!
Luc. Ma Angela stava uscendo…
Ang. Si stavo andando a sbrigare alcune cose, ma visto che ci siete voi…
Mar. Ma non stiamo andando via, avremo modo di rivederci al più presto, cosi
conosceremo Alice…vi vediamo prestissimo. Luciana ci accompagni.
Luc. Secondo te mamma mi lascia da sola no…vero Fabio noooo…
Fab. Noooo!... (si salutano ed escono)
S C E N A VI°
(Felice, Angela, Alice, Fabio, Masimiliano, Emilio, Luciana e la madre Maria)
Ang. Vero Fabio?! Noooo…amore mi fai i massaggino al collo….certo Amore
tu sei mio tutto…e tu il mio soprattutto… Baccalà di figlio, questo
si fa comandar pure dalla fidanzata ora, figuriamoci quando si sposano.
Alice si fa comandare ddal fidanzato ora, figuriamoci quando sono sposati.
Felice a me questa storia non mi piace…
Fel. Le storie sono due e a me pi piacciono…
ang. Felice non scherzare perchè io già ho l’intestino intorcigliato.
Fel. A me mi si sta aggiustando…
Ang. A me mi girano…
Fel. A me mi si sono bloccati!...
Ang. Non ma appena vengono i miei figli la dobbiamo chiarire questa situazione,
sembrano due servi, massaggi, bicchieri mettiti i pantaloni di mio padre di mia
madre …
Fel. Non ti scordare la cannuccia!
Ang. Ma tu hai capito che cosi non ne hanno preso un pelo da me?
Fel. E da chi hannoi preso allora…
Ang. Tutti e due da te…Mamma mia! A Glicemia mi sta salendo!
Fel. SI dici glicemìa…
Ang. Ma non po’ esseri io è da una vita che gli faccio scuola… Comunque io sto
Andando dove sai tu…appena vengono Fabio e Alice, falli sedere e dicci che
Mi m’aspettanu. (esce)
Fel. Mamma mia che sono contento! (comincia a ballare) Massaggino….
O Nooooo!.... certo amore…bicchiere d’acqua…disgraziata, questo ci voleva
per lei… (entrano Alice, e fabio)
Fab. Papà… che fai balli?
Ali. Mamma mia che sono contentaaaaaaaaaaaaa.
Fel. Certo, figli miei, manco se avessivo fattu apposta, a tua madrei mezzo intestino
Gli è partito…
FAb. Papà, senti, vedi che abbiamo organizzato tutto…
Ali. Abbiamo parlato con i fidanzati….
Fab. Con i suoceri e abbiamo spiegato tutto di tutto, cosi la mamma la prendiamo in
Castagna…
Ali. Pensa, ora lei ci farà il catechismo e poi spuntano i nostri fidanzati e i suoceri.
Fel. Ma che sono separati è vero?
FAb. uesto è tutto QUESTO è TUTTO VERO, ma abbiamo studiato il piano a tavolino, per le
Domande che potevano nascere dalla mamma..
Ali. E per le risposte che dovevamo dare…Io penso che si mette la testa un po’ a
posto, perché chi non vuole perderei due partiti, vuole che ci sposiamo con
questi.
Fab. Papà l’abbiamo fatto per te, perché abbiamo capito di quanto sbaglia la
mamma…
Fel. (si emoziona) Per me…per me…belli miei, io voglio la vostra felicità
basta che siete sereni voi, sono sereno io…siete figlio d’oro…ora appena viene
vi riempie la testa…
Fab. Non ti preoccupare che noi sappiamo quello che dire.
Ali. E poi i nostri fidanzati, i suoceri sanno perfettamente come dire e che fare…
(entra Angela)
Ang. Sono passata da mio padre e non mi ha aperto gli sembrava che eri tu Felice,
diceva a mia figlia voglio…anche se a disgraziata e ti ha fatto rincoglionire…
Fel. Te l’ho detto io che ogni volta se la prende con te…solo che quando ci vado
Gli sembra che sei tu…
Ang. Allora ci vai sempre tu, questa è stata la prima e l’ultima volta. Allora figli
miei, ascoltatemi bene…Tu Alice, non mi piace affatto che ti fai comandare a
bacchetta dal tuo futuro marito, il matrimonio non si deve perdere
assolutamente, ma tu figlia mia devi prendere alla lettera tutto quello che ti ho
insegnato io…Hai l’esempio perfetto a casa; io e tuo padre…
Ali. MA mamma…(viene interrotta)
ang. Aspetta che non ho finito, quando mai a tuo padre gli ho fatto i massaggini…
Ali. MA mamma…
ang. Aspetta che non ho finito…ora vuole il bicchiere d’acqua, poi vuolei il
bottiglione. Fabio, da uomo non mi sei piaciuto, e dire che ti avevo detto
tutto..
Fab. Ma mamma…
ang. Aspetta che non ho finito… tu sei stato ancora più cretino, gli hai preso la
cannuccia…lo sai chi ti supera a te se continui cosi? Solo tuo padre!...
Fab MA mamma…
Ang Aspetta che non ho finito, il matrimonio ci deve essere perchè non ho
Intenzioni di perdere questi due partiti di ottima famiglia e di ottime
Condizioni economiche, però dobbiamo aggiustare il tiro…io non voglio
vedere i miei figli farsi comandare…
FAb. Ali. (assieme) E noi non vogliamo vedere nostro padre farsi comandare da te.
Fel. Tiè (segno col il braccio)
ang. MA che state dicendo…
Ali. Mamma tu prima ti devi ridimensionare e poi pian piano cambiare…
Fab. Non è possibile sentir dire o papà continuamente: MA chi me l’ha fatto fare…
ang. Vero cosi dice? Io mai l’ho sentito…
Ali. Perché lo deve dire in tua presenza…
Ang. Mamma mia sta scendendo il colesterolo, a glicemia, andate in farmacia…
Fab. Mamma in farmacia ci vai tu che la Glicemia come la chiami tu, non l’hai ne
Scesa ne alzata…e manco il colesterolooooooo…
Fel. Allora ce l’ha stabile …quanti viaggi inutili che mi ha fatto fare per la farmacia!
Ali. Mamma a momenti viene Massimilano.
Ang. Mamma che lungo questo no…
Ali. Mamma basta…Massimiliano e mio suocero vengono per conoscere Fabio,
Luciana e la Madre…
Fab. Mamma a momenti vengono Luciana, mia suocera per conoscerei Alice…
Ang. Quanto vado un attimo in farmacia mi faccio misurare la pressione e vengo
subito. (esce)
Fab. Vediamo se possiamo sistemare per sempre questa situazione.
Ali. Certo che la sistemiamo, solo cosi potevamo fare.
Fel. Grazie figli miei, se penso quanti viaggi che ho fatto in farmacia e la
Pressione non ce l’aveva ne alta ne bassa ma praticamente a metà
digraziata…. (entrano Massimiliano ed Emilio)
Mas. Alice Amore mio, dov’è la furbacchiona!
Fel. E andata in farmacia per la pressione ma l’avi a metà praticamente giusta…
È proprio disgraziata…
Emi. Felice, come hai potuto sopportare tutto questo di sta…
Fel. Disgraziata! Lo puo’ dire… (bussano, entrano Luciana e la madre)
Luc. Fabio Amore mio, non ti preoccupare ora sistemiamo tutto.
(Fabio e Alice fanno le presentazioni)
Mar. Sig. Felice, certo che sua moglie è proprio una furbacchiona per non usare
un altro termine!
Fel. Lo puo’ dire: Una digraziatella…
Emi. Felice…MA CHI TE L’HA FATTO FARE….
Fel. Sai quante volte lo dico
Mar. Praticamente Fabio mia figlia Luciana doveva essere sottomessa a tutto secondo
tua madre…
Fab. Io con la mia Luciana non l’avrei mai fatto.
Emi. Praticamente Alice, mio figlio Massimiliano doveva essere sottomesso a tutto
secondo tua madre…
Ali. Io con il mio Massimiliano non l’avrei mai fatto.
Fel. E ci voleva accorciare anche il nome…
Mas. Ora la mettiamo a posto.
Luc. Certo dobbiamo agire di furbizia.
Ali. Mi raccomando con cautela…
Fel. Mi raccomando con forza perchè è disgraziata! Anzi fatele capire che non vi
sposate più…e vi faccio vedere come cambia.
Fab. Con furbizia ma senza esagerare…
Fel. Con furbizia ma potete gridare, sfaciare, tanto è disgraziata! (entra la madre)
ang. Ben tornati! Ma che piaaaaaaceaaare… Tutti al completo sicuramente ci sarà una
bella riunione… giusto in tempo per discutere del ristorante, dei mobili dei…
Ali. Mamma com’era la pressione.
Ang. Buona in quel momento, però mi ha detto il dottore che nessuno mi deve fare
Prendere collere, non mi posso arrabbiare…
Fel. (al pubblico) Sempre più disgraziata di prima è!
Ali. Mamma, aspettavamo… ( uno dopo l’altro si alzano e si siedono)
FAb. A te pe parlari e chiarire… (Angela rimane turbata da questo parlare veloce
uno dopo l’altro seguendo ora a sinistra e a destra dove sono posizionati gli
attori)
Mas. Alcune cose che non sono…
Luc. Tanto chiare ed è giusto…
Emi. Che prima di un lieto evento futuro sia chiarito…
Mar. Chiarito definitivamente, completamente senza ritornare mai più in
questo…
Emi. Discorso…
Ang. Ma come parlate spezzettati?! Ma che avete fatto le prove prima?
Emi. Carissima Angela avevi parlato bene davanti a noi, che mio figlio doveva
collaborare con Alice…
Mas. Ma l’uomo è sempre l’uomo erano questi i suoi principi suocera, ma se io
devo sottostare ad Alice, non mi maritu cchiù…
Emi. E Cara Angela te ne assumi tutta la responsabilità di aver fatto soffrire…
Ali. Due ragazzi innamorati (piagnucolando) che stavano per costruire un futuro
Pieno d’amore…
Mas. Pieno di collaborazione…
Emi. Come nella telenovela: FUTURO PIENO D’AMORE…
Ang. Non l’ho vista questa ma è sempre brasiliana?
Emi. No Colombiana….
Ang. MA come l’ho persa?!…
Fel. Menomale!
Mas. Alice mi dispiace ma se tua madre credeva….
Ali. Ti prego Massimiliano...non mi lasciare io ti amo…
Ang. Aspettate fatemi parlare….
Mar. Cara Angela, parlavi bene, che una donna non deve stare sottomessa…
E mi pari che tu, non sei affatto sottomessa con tuo marito, anzi sei troppo ….
Fel. ALTOMESSA !...
Luc. Cara suocera, io non voglio stare anche se è il mio grande amore, con un uomo
che poi da sposato diventa diabolico…
Ang. Fatemi parlare…
Fab. Mamma tutta colpa tua…Luciana, io ti amerò e sarò sempre per come mi hai
conosciuto…
Mar. Cara Angela come nella telenovela:
FIDANZATI E SPOSATI SEMPRE COME IL PRIMO GIORNO!
Ang. Manco questa mi sono vistai! Ma è brasiliana o Colombiana!
Mar. Argentina… (in quel momento bussano, entra il padre di Angela Valerio)
Val. Bongiono a tutta sta belle compagnia…
Ang. Papà ma chi ti ha accompagnato…
Val. Nessuno, i miei piedi e la mia testa.
Ang. MA mi stai conoscendo, chi sono?
Val. E come facci a non conoscerti!...Sei la disgraziata di mia figlia, fino a ora ho
fatto il cretino dentro il lenzuolo…ti sembrava che ero rincoglionito?! Io facevo
tutto apposta..
Fel. Sono contento e sto ristando a bocca aperta…ma quante male parole mi ha detto.
Val. qyelle erano per mia figlia…Cara Angela di fronti a questi signori tu ti devi
inchinare, io ho aspittato tanto per l’amori dei nipoti, tu sei più disgraziata di tua
madre che era mia moglie, però è morta prima di me. Caro Felice, tu di oggi in
poi devi venire a casa mia solo per farmi visita e giocare a briscola…inveci tu
che ti sembravo rimbambito, verrai per lavarmi le spalle, strofinall comu sai tu,
e l’ombelicome lo solletichi tu che mi faccio più risate di quandome li faceva
tuo marito. Se vuoi veramente che i tuoi figli non sono infelici, di scusa a questi
signori e a questo bel genero Massimiliano e non ti risicare di accorciare il nome
se no ti accorcio io le gambe…a questa bella Luciana e questa bella signora che
è la madre, che cerchi di cambiare con tuo marito se no, tu ai tuoi figli non li
vedi più. Ah! Quanto peso mi sono tolto, ho fatto il rincoghionito per tanto
tempo, però come stai vedendo, tu che ti credi tanta scaltra, non ti sei mai
accorta di nulla.
Fel. ( al pubblico) Certo mandava sempre a me!
Val. Anche se veniva lei scaltra per quanto si crede non capiva, perchèi ha solo la
testa a comandare e a vedere Telenovele: anzi ne ho vista una che sono sicuro
che tu non l’hai vista. Voi saperi il titolo? Digraziatas ma digraziatas
Angelicas… non è né Argentina, ne Brasiliana, ne Colombiana...ma
VALERIANA, cioè di Valerio Campanella, cioè il vecchietto che ti sembrava
rincoglionito, cioè tuo padre…ora solleticami l’ombelico che voglio ridere
perchè sono stato troppo incazzato.
Ang. (Và rannicchiata, quasi mortificata, solletica l’ombelico del padre)
Val. (Si mette a ridere forte e tutti gli altri ci vanno appresso con la risata
Battendo le mani al vecchietto e baciandolo tutti) Ah! Che mi sento leggero
Valerio sei diventato un guerriero ora andiamo tutti a mangiare una
Pizza, tranne tu disgraziatella vai a casa mia a fare pulizie generali.
Ang. Scusate tutti, m’intrometto pochissimo….
Tutti. Chi!....
Ang. No non mi intrometto, dico solo quando fate le cose se sono giuste o no ma
dopo che parlate voi…
Tutti. Cosa!...
Ang. Come non detto…Luciana ama Massimiliano con tutto il tuo cuore…
Fabio ama Luciana con tutto il tuo cuore.
NATURALMENTE COLLABORANDO ( ESCE)
Poi tutti escono e rimane un attimo Felice
Fel. Gentile pubblico, non vi sposate se non trovate le mogli vere e non con la
doppia faccia altrimenti vi resta nel cuore una brutta traccia
E ricordatevi sempre: La buona moglie è la prima ricchezza della casa.