Madama Pienadivento

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Farsa in un atto

di Alonso Jerónimo de Salas Barbadillo

Traduzione di Cesco Vian

da FARSE SPAGNOLE del secolo d'oro

Edipem Novara 1974

PERSONAGGI

Donna EUFRASIA

soprannominata per scherno "Madama Pienadivento"

MARCELLA, sua cameriera

FELICIANA, idem

LANCILLOTTO, lacchè

SILVESTRO, vecchio

GIACINTO, ragazzino

CAMILLA, donna maritata


MADAMA PIENADIVENTO

Entrano marcella e feliciana, cameriere di Madama Pienadivento.

feliciana       Bella padrona abbiamo!

marcella       Borea fatto donna!

feliciana       È la protettrice e regina dei venti; si potrebbe chiamarla Madama Uragana. Se il mare l'avesse fra le sue onde, non potrebbe mai essere in bonaccia. Dicono che quanto a bellezza è un Aprile, ma siccome è tanto gonfia di vento, direi che, nonostante i capelli biondi e gli occhi verdazzurri, piuttosto che Aprile si dovrebbe chia­mare Marzo.

marcella       Si vanta di possedere molta grazia.

feliciana       Sono molte più le arie, che non la grazia[1].

marcella       Donna Eufrasia, insomma, si considera prodigio di bel­lezza, fenomeno di grazia, parca delle vite altrui, fulmine delle ani­me, Aprile con i piedi e Sole in crinolina: nube gentile, fantastico pensare!

feliciana       Si definisce da sé la Venere di Madrid.

marcella       E si definisce con molta proprietà, perché Venere nacque dal mare, che è campo di battaglia di venti; pertanto ha voluto dire di essere nata dagli stessi venti!

feliciana       Si vanta di essere dotta e spiritosa, e che le sue spirito­saggini sono piene di sale.

marcella       Se è Venere, nata dal mare, non posso darle torto, perché l'acqua marina è salata. Ma, come può essere? Mi meraviglio molto che, con tanto sale che ha, ne dimostri così poco.

feliciana       Non comprendi che il suo male sta nel cervello, malattia così grave e singolare, che giusto il sale, che preserva, le fa male? Lo spirito è una cosa talmente difficile, che i citrulli sono molto più numerosi degli spiritosi!

marcella       Le ho preparato alcuni innamorati, ridicoli per l'età, l'aspetto e lo stato, sicché una donna sensata se ne offenderebbe piuttosto. Ma ella è talmente piena di sé, da rallegrarsi che la ado­rino anche i galanti di più basso ceto, persino quelli che vestono di saia rozza e di tela di sacco.

feliciana       Facchini d'amore, con tanto bagaglio in spalla...

marcella       Sento risuonare i suoi passi, se possono risuonare i passi di chi è fatto di vento...

Entra donna eufrasia.

eufrasia        Amiche mie...

feliciana       O signora, nei cui occhi amore ha pistole e schioppi, e un intero deposito di polvere e di proiettili, sicché i loro fulmini risul­tano micidiali, e ancora ieri, - schioppettata ormai passata alla storia! - con un colpo solo hai fulminato quattro cuori dabbene!

eufrasia        Chi sono questi infelici fulminati?

marcella       Uno... ahimè, o cieli!

eufrasia        Parla pure senza timore.

marcella       Ebbene:  è il lacchè di tuo cugino!

eufrasia        Da oggi in poi stimerò molto di più Lancillotto! Ciò vuol dire che ha molto buon gusto, oltre che un'aria simpatica.

feliciana       Come può avere un'aria, se amore è fuoco?

eufrasia        Perché l'aria bella non offende il fuoco d'amore; al con­trario, quanto più forte è l'aria e tanto più s'accende un gran fuoco! Colui che ama deve avere queste doti: aria nello scegliere un'eccelsa dama del suo cuore, e subito dopo la scelta, ardore, perché la scelta stessa è come un vento impetuoso che fa divampare il suo fuoco!

marcella       Può entrare, signora?

eufrasia        Ah, dunque è qui che m'ascolta?

marcella       Neppure durante le ore della notte si allontana da questa porta, tanto grato e propizio, che sembra diventato un cardine. Il suo amore è desto ventiquattro ore su ventiquattro, giacché trascorre notte e giorno sulla tua soglia; insomma è diventato il mastino di questa casa!

Entra lancillotto.

lancillottoOh, mia signora, lampo d'amore così silenzioso, che armato e pieno di stupenda luce, ferisce senza il baccano del tuono! Lampo ho detto, e ho detto mille volte bene; giacché quando si manifesta ferisce la vista, e quando non c'è più lascia inorriditi. Lampo d'amore, posso chiamarti, poiché ferisci la vista e incuti paura!

eufrasia        Persino i lacchè sono capaci di parlare a questa maniera, quando amore accende i loro spiriti? Lingua è la volontà molto ele­gante;  non siete un lacchè, no, siete il mio innamoralo!  Nel mio amore siete rinato gentiluomo perfetto, il cui castello avito si trova sulle celebri montagne d'amore, che son tutte di fuoco, senza un briciolo di terra; siete un innamorato gentiluomo, con tanto di palazzi aviti!

marcella       (a parte) Sono giorni che studia questa parte; il suo amante le ha dato lezioni a proposito!

feliciana       Lasciatela proseguire e parlate più piano. Le sue pazzie e le arie che si dà sono tali, che mi sembra il porto di Buenos Aires[2].

eufrasia        Amate con candidissima cortesia, compite atti d'amore, di quelli puri, dico, di quelli, dico, di quelli che io faccio sentire senza conoscerli! Che dite, Lancillotto?

lancillottoSto bruciando! Sono un folletto d'amore, sono un razzo, di quelli che con gran frastuono sono lanciati fra i piedi della gente!

eufrasia        Cattivo paragone per un amore sì sublime! Razzo volante, che sale al cielo, era il paragone più adatto! Questo ignorante lo ha fatto degno di lui!

lancillottoRazzo gettato fra i piedi, è ben detto; giacché essendo io, signora, umilissimo innamorato, non oso alzarmi dai vostri piedi, ed è ancora superbia mia, anzi, poiché essi sono così divini!

eufrasia         Siete un innamorato pedestre?

lancillottoE perciò sarò felice, poiché l'amore, bella signora, ha bisogno d'esser molto solleticato, com'è proprio  dei  piedi  esserlo.

feliciana       Un innamorato lacchè che cosa poteva diventare, se non un innamorato a piedi?

lancillottoSì, un innamorato di fanteria, e voglio servire come umile fante nella guerra d'amore! Mi vanto d'essere un innamorato a piedi, benché forse, in tempi miserabili come i nostri d'oggi, i gusti sono tanto tiranni, che piuttosto che piedi è preferibile avere mani! Un innamorato a piedi va adagio e perciòè più perseverante nel suo amore; a cavallo andrebbe molto più veloce, ma il suo amore sa­rebbe fuggitivo e passeggero!

feliciana       Che pagliacciate!

eufrasia        Sfacciata, pazza! Così osate parlare di chi mi ama? Codesto si chiama freschezza di linguaggio!

feliciana       Sarà mezz'ora, ormai, che l'innamorato-lacchè ricrea in te la sua vista.

lancillottoTu menti, viva il cielo! Non è che un istante!

eufrasia        Così sembra a te! Ti concedo un'altra mezz'ora.

lancillottoCodesta soltanto mi rimane ormai di vita. Ma sarà una tale vita, mia bella signora, che mezz'ora di essa sarà simile a un secolo intero!

marcella       Sì, ma non può continuare più a lungo, perché la mia signora ha un'altra visita. Espulsione, espulsione!

lancillottoMaledetta donna, pazza e ignorante! Con tutte codeste espulsioni, vorresti forse insinuare che io sono un innamorato mo­resco?[3]

marcella       Non lo insinuo affatto! Se tu lo fossi, immagino che non berresti tanto vino.

lancillottoInnamorato pulito io sono!

marcella       Chi lo mette in dubbio? Ne sono testimoni la fiasca e la cantina[4]. (Lancillotto esce.)

eufrasia        Chi mi vuole ancora, dimmi, chi mi vuole?

marcella       Un grand'uomo!

eufrasia        Grande veramente?

marcella       Grande per il numero dei suoi anni, tanto che potrebbe morire di vecchiaia. Costante innamorato del tuo splendore, più che di decrepitudine, morirà d'amore!

eufrasia        II mio amore, sempre così giovane, sarà decrepito? No, no, è in pieno vigor di forza! Che età ha quel vecchio?

marcella       Novant’anni.

feliciana       Un innamorato novantenne!

eufrasia        Beh...

feliciana       Io dico che a quell'età si è testimoni più autorevoli!

eufrasia        Non capisci che i miei occhi saranno per lui il Giordano?[5]La mia bellezza sarà capace...

feliciana       (a parte)  Chissà che sparata!

eufrasia        ...di tramutargli i novanta in ventiquattro!

feliciana       Se riesci a far questo diventerai ricchissima, giacché chiun­que, di un sesso o dell'altro, per una trasformazione del genere...

eufrasia        Che cosa vuoi dire, sciocca?

feliciana       Ti pagherà un interesse molto più elevato che per l'ar­gento!

Entra silvestro, vecchio, appoggiandosi a un bastone.

eufrasia        Il suo nome sarà Silvestro, non il suo animo[6], poiché amar­mi è degno d'una animo molto ben educato! Come osò amore pren­dersela con tanta neve?

silvestro       Voi gli date le armi con cui ha osato! Io mi credevo co­razzato, prevenuto da maturi e fedeli disinganni, quando l'assalto dei vostri occhi conquistò e rase al suolo la mia fortezza, che nella sua debolezza si faceva più forte.

eufrasia        E che cosa sentite, nell'anima vostra, di me? Che cosa vi han detto di me?

silvestro       Che siete un paradiso, dimora di spiriti sublimi, patria di luci, luce delle stelle, che sono belle solo per merito vostro!

eufrasia        Poco vi hanno detto, vi hanno detto poco! Ahimè, scarso è il vostro amore! Si capisce che siete decrepito!                            

marcella       Poco ti sembra codesto, signora? Se pare mentecatto e direi anche che sfiora l'eresia!                                              

eufrasia        Voi amate troppo impetuosamente!

silvestro       Ah, signora mia!  La mia vita cammina ormai con tanta fretta, e voi volete comandarmi di amare adagio? Il mio amore non è pretesa di Palazzo!  In un giorno voglio amare secoli interi; all'amore chiedo staffette postali!

feliciana       Che un innamorato usi le staffette postali, non mi par buon auspicio, giacché il postiglione usa frusta di corno; e un innamorato vecchio, soprattutto, dovrebbe temere, e non sbaglie-rebbe, che l'avorio, ch'egli ha perduto con i denti, si trasformasse in corona sulla sua testa!

silvestro       Per Dio! Per Dio!...

eufrasia        Egli s'infuria! Quanto mi piace un vecchio furente! Oh, sublime forza della mia bellezza, che trasforma la saggezza in follia! Prendete questa treccia dei miei capelli!

silvestro       Oh, quanto oro mi regalate! Chiamateli dobloni, non capelli!

feliciana       Lasci libera la sedia, nonno venerando, e se ne vada con Dio, ché ormai è tempo.

silvestro       Oh, che grande e che breve passatempo! Dico male, ché il tempo addirittura non esiste più, mentre si contempla bellezza tale! In verità, chi ti contempla in questa casa, il tempo del suo godimento non gli passa! (Esce.)

eufrasia        Bell'esempio d'amore!

marcella       Se ti piace di vederne un altro analogo, benché all'estremo opposto, qui c'è un bambino di sei anni non ancora compiuti che spasima d'amore per te; e attraverso le porporine rose delle sue labbra, versa il miele dei concettuzzi amorosi con tanta grazia da far impazzire; sembra davvero un innamorato al giulebbe.

eufrasia        Entri così dolce fanciullino!

Entra giacinto, bambino.

giacinto        Dolce perché, regina mia?

eufrasia        Che ragazzino carino!

giacinto        Sono carino perché innamorato. Credetemi e non dubita­tene, occhi-stelle, e stelle che del cielo siete gli occhi, benché un certo innamorato mi abbia detto che Madama Parca vi chiama la sua sciabola. Dopo che voi mi avete ferito con la vostra frecciata, questo mio cuoricino che vedete ha perduto tanto sangue, che sembra un cuoricione, ed è logico che si sia tanto ingrandito, perché come po­trebbe dirsi cuoricino il cuore di un innamorato? Certo il mio cuore è ben più grande di me, anche se ignoro fino a che punto i miei atti rivelino che sono tutto cuore e tutto vostro!

eufrasia        Che grazia! Che finezza! Che acume! Dategli la merenda.

giacinto        Sfido io! Vedendo codesti occhi, io non voglio far più merenda, eccetto che con le loro pupille! Pupo è amore, pupo sono io, pupille quelle dei vostri occhi! Pupette sono diventate le stelle! Stelle-pupe, mia è la vostra luce! Che bellissimo e stellato asilo infantile!

eufrasia        Un bambino impazzito a tal punto per causa mia! Non vidi mai amore più infantile né più folle. Felice voi, bimbo, che appena nato sapeste amarmi! Con quali mezzi avete sedotto la fortuna?

marcella       (a parte)  La luna è proprio piena!

eufrasia        Vivete sempre fermo nel vostro proposito, e non mutate giammai, se non volete rischiare una brutta fine.

feliciana       Una fine peggiore di quella di un sarto[7].

eufrasia        Tali consigli vi dò, essendo voi tanto fanciullino.

giacinto        Anche se sono fanciullo per l'età, vecchio sarò nell'amarvi fermamente. Sopra la mia pelle, che vedete così nuova, metterò per voi, una pelliccia di vecchiaia!

Esce giacinto; entra camilla.

feliciana       C'è qui una donna che desidera parlarti.

eufrasia        Entri pure, e dica la sua pena.

camilla         Gesù, come si è cambiato presto il mio proposito! Io non sono già più quella che ero! Scherzi dell'amore!... Sappiate che io venivo qui piena di gelosia, sapendo che mio marito vi adorava; ma dal momento che vi ho vista, sono stata colpita dall'amore per voi, sicché se prima ero gelosa di lui per causa vostra, adesso sono gelosa di voi per causa sua, poiché mi sento morire per il lampeg­giare di codesti occhi! Pur essendo la gelosia tremenda pena, sono grata a chi ne fu la causa, perché da questa nasce ora la gelosia che egli sentirà di me, dato che ormai io amo voi e disprezzo lui!

marcella       Signora, che cosa pretende ormai la tua bellezza, se persino fra le donne fa strage?

eufrasia        Viva l'amore che le ho ispirato, gentile Santiago![8]

feliciana       Concedile un favore.

eufrasia        Un favore? E quale?

marcella       Codesto nastro che porti.

eufrasia        Questo verde?

feliciana       Appunto, codesto verde. Che cosa ci perdi?

marcella       Con ciò essa verrà ad essere Santiago il Verde[9].

eufrasia        Prendete questo nastro.

camilla         Splendido tesoro!

eufrasia        Non fraintendetelo, però, poiché porta il lieto colore della speranza; ché, se avessi avuto un altro nastro più alla mano, non vi avrei dato speranze nemmeno in un nastro.

camilla         Ahimè, vorrei strangolarmi con questo nastro giacché non posso sperar nulla nemmeno dalla speranza! Siete così restia, con un'altra donna?

eufrasia        Voglio provarvi, con l'esservi schiva, affinché poi vi siano maggiormente graditi i miei favori. Infatti, se saprete sopportare i rigori, maggiore sarà poi la messe della felicità. Attendete l'agosto!

camilla         Come potrei attendere l'agosto, da te, essendo la tua bel­lezza un eterno aprile?

eufrasia        Andate, ora, andate con Dio!

camilla         Se non mi strappano di qui, mi sarà impossibile andarmene coi miei piedi. In vostra assenza, morirò rabbiosa!

eufrasia        Domani godrete di nuovo della mia vista. E venite per tempo!

camilla         Oh, signora mia! All'aurora verrò a bearmi della tua auro­ra! Ma, in questa manica, vi avevo portato un dolce.

eufrasia        Non ne mangio mai.

camilla         Ma se si tratta delle nacchere?

eufrasia        Se ballate, mille molestie mi toglierete!

Entrano i suonatori e iniziano un ballo; e mentre ballano, cantano:

Una dama capricciosa,

tanto somigliante al mare,

ha, nella sua  folle fantasia,

onde che vengono e vanno.

È un funambulo dei pensieri,

di  abilità così rara,

che su una corda tesa in aria

in aria su e giù va.

Delle guerre dell'amore

si considera generale,

e sempre tanto invincibile

da prendere, ferire e uccidere.

Materia dà agli ingegni

felici della nostra età,

le cui penne sole possono

competere con essa, nel volo.

Non si dà arie maggiori

 la  Giralda  di  Siviglia[10],

a cui i venti e i temporali

servon solo di ventaglio

quanto la nostra cara

Madama Pienadivento,

che tutti i poeti beffano

perchéè piena di arie.

I barbieri ti cercano, Eufrasia mia,

sia perché sei ventosa, sia perché vuota[11].

Gli ortaggi pretendono che donna Eufrasia                         

vada a stare con loro, perchéè una zucca.                          

D'ora in poi donna Ulisse voglio chiamarti,                       

perché tutti i venti tieni rinchiusi.                                        

Chi l'estate la casa vuole aver fresca,                                  

vada a star nella testa di donna Eufrasia!                         

Così termina la farsa chiamata madama pienadivento


[1]   Gioco di parole nel testo, fra donaire (grazia), don (dono), e aire (aria).

[2]   Come si sa, Buenos Aires porta il nome di Santa Maria delle Buone Arie, ossia dei buoni venti, patrona della gente del mare.

[3]   I Moriscos, (mori convertiti rimasti in Spagna dopo la cacciata dei non convertiti), furono espulsi, com'è noto, nel secolo XVII da Filippo III.

[4]   Essendo, sia pur segretamente, musulmani, i Moreschi rispettavano la legge coranica dell'astensione dal vino. Marcella invece vuol dare dell'ubriacone a Lancillotto.

[5] Secondo una superstizione popolare, le acque del fiume Giordano; avevano la virtù di ringiovanire chi si fosse bagnato in esse.

[6]   L'etimologia di Silvestro è infatti « uomo delle selve », quindi rozzo, primitivo.

[7]   Nel testo c'è un gioco di parole, del  tutto intraducibile, fra desastre (disastro, brutta fine), e de sastre (di sarto).

[8]   Santiago, ossia San Giacomo apostolo, patrono di Spagna, era tradizio­nalmente rappresentato come Matamoros, facente cioè strage di morti, come Eufrasia faceva strage di cuori!

[9] Santiago il Verde, festa popolare della primavera, era chiamata in Spagna la ricorrenza dei  santi Filippo e Giacomo, ai primi di maggio.

[10]             La Giraldaè la celebre torre della centrale di Siviglia; sulla sua sommità una grande statua della Fede, montata su un perno ruotante, gira realmente ad ogni vento.

[11]             Intraducibile gioco di parole nel testo: vada (vuota), si pronunciava e talora addirittura si scriveva come bacia (bacinella del barbiere). Anche il termine ventosa è usato in doppio senso: « piena di vento » e « sanguisuga » (usata, questa, dai barbieri per i loro salassi).