MAMMA…RAI
Il potere ipnotico della televisione sulle madri d’altri tempi e d’altri luoghi.
(ESTER ANNETTA
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MAMMA……RAI? (e altri canali)
Avete idea di quanto la televisione sia dannosa per alcuni soggetti?
In genere si pensa ai bambini..
Ma in realtà ci sono anche altre vittime, indifendibili con le “fasce protette”, poiché scandiscono i loro pochi impegni quotidiani al ritmo dei programmi televisivi. Tutti.
Chi sono? …Le madri anziane…!
Mia madre, per esempio, su cui pesa tra l’altro l’aggravante di vivere lontano - in Calabria - mi telefona tutti i santi giorni alla stessa ora.
Fino a qualche tempo fa erano le 14.20, l’ora in cui terminava “Beautiful” e c’era la pubblicità prima dell’inizio di “Cento vetrine”.
Da quando il mio figlio maggiore esce da scuola più tardi, calcolando il suo possibile rientro a casa, ha scelto di telefonare alle 14.45, cioè appena finisce pure “Cento Vetrine”.
Gli argomenti e l’ordine delle domande sono sempre gli stessi, dal “cum’è juta ara scola?”, a “cum’è ‘u tiamp?”, fino alla temutissima “aviti mangiatu? E c’avite mangiatu?”
Si perché per le madri del Sud, anche se hai ormai quasi cinquant’anni, vivi fuori da trenta, a momenti sei quasi nonna a tua volta, il che presuppone che hai dei figli adulti che in qualche modo devi aver nutrito perché lo siano diventati…, la preoccupazione principale resta sempre e solo quella di sapere se tra un vai, prendi, porta, lascia, ritorna, riprendi, rilascia… hai mangiato….!
Che c’entra questo con i condizionamenti della televisione?
C’entra, eccome se c’entra. Perché se alla domanda: “chi t’ha mangiatu?” rispondi una qualunque cosa (il più delle volte magari inventando perché in realtà sei digiuna, ma guai a dirglielo!), per esempio, che so’…: i carciofi alla giudia, la domanda immediatamente successiva può essere una cosa tipo: “e c’ha misa nu’ pocu d’acqua frizzane mentr’i cucinavi? Picchì Antonella Clerici, a ‘ra “Prova del cuoco”, ha dittu ca si c’ha minti, venanu cchiù croccanti…!”
(gridando, ovviamente, perché se è sorda….)
E fin qui, pure pure, ci si può ancora stare.
Ma la fase più preoccupante dell’ossessione televisiva arriva quando la Televisione cessa di essere elettrodomestico e diventa persona pensante e parlante: quando si compie questo processo di antropomorfizzazione, è finita! La Televisione con la T maiuscola diventa un’entità che cumula in sé l’autorità di un capo di stato, la sacralità di un pontefice e il carisma di un Nobel per la pace.
E lì, sei fottuto.
- “C’ha fatti i vaccini pe’ l’influenza ari guagliuni? Vida ca a Televisione ha dittu ca st’annu l’influenza è brutta e ca è miagliu che i viacchi e i guagluini si vaccinanu. Iu a parta c’haiu fattu fa…” (…perché è vecchio solo lui, mica anche lei!).
- “Scrivati stu numero: 06 458 455.”
- “Che numero è?”
- “’A Televisione ha dettu ca si tiani nu bigliettu d’a lotteria e chiami, vinci 3.000 Euro. Cca’ i biglietti ‘un’ ci su ancora, ma a Roma sicuru ci su. Accattalu e chiama, ca vinci!”
…..Perchè lei è certa che funzioni così: chiami e vinci: mica lo capisce che – ammesso che trovi libero quel numero, che altre migliaia di fulminati come lei tentano di chiamare - alla fine 3.000 Euro li spendi tra tempi d’attesa e voci preregistrate!!!
E poi ci sono i dogmi assoluti, quelle informazioni che sono inconfutabili perché la Televisione le ha date col Telegiornale…..
Ecco la telefonata che, qualche giorno fa, dopo il nubifragio che ha colpito la Liguria, mia madre ha fatto a mio figlio sul telefonino:
- “Adduvi siti? Stati bbuonu? E ‘u tiampu cum’è?
Ara casa nun m’ ha rispusu nessuno, e allora mi sugnu spagnata: hai pinzatu ca c’era ‘u nubifragio ed erati scappati….. ‘A Televisione ha detto che sta succidiannu l’ira di Dio….”
- “Nonna ma er nubifragio è ‘n Liguria, noi stamo a Roma e abitiamo ar terzo piano d’en palazzo che sta ‘n cima a ‘na salita….!”
- “Ma ‘a Televisione ha dittu ca ‘u malu tiampu sta scindinnu: quant’è luntanu Roma da Liguria?”
…E pensare che faceva la maestra!