Meglio tacere!

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Meglio Tacere!

di Alessandro Martorelli

Sinossi:

Cosa succede quando i componenti di una compagnia utilizzano come pretesto una rappresentazione teatrale per portare alla luce le proprie vicende personali? Quando gli attori dimenticano di essere dei semplici personaggi e scambiano il palcoscenico per una zona franca in cui ognuno è libero di dire e fare ciò che ritiene essere meglio per sé, incuranti di trovarsi dinanzi ad un pubblico? E’ quanto accade in Meglio Tacere!, che da classico dramma giallo si trasforma ben presto in una farsa grottesca quanto involontaria che stoicamente viene portata avanti dal suo autore, anche a costo di abbattere la sacralità della quarta parete.

Personaggi:

NdA: Ogni attore tranne colui che interpreta il Regista, ha due ruoli, quello della trama del giallo e quello dell'attore che l'impersona. I nomi degli attori (in questo caso fittizi) devono essere sostituiti con quelli reali della compagnia che li interpreta. Le battute segnalate con il nome del personaggio e dell'attore della compagnia (es. Miss Hogarth/Sonia) indicano i momenti in cui gli attori escono dai loro personaggi del giallo per vestire i panni degli attori della compagnia.

Personaggi del giallo                    Caratteristiche

                                                                                             

Valentine Hogarth        

Donna sui 35/40 anni. Affascinante, determinata, ma allo stesso tempo è molto fragile.

Francis Rothery

Uomo 40/45 anni. E’ il tipico detective americano degli anni ’50, pieno di sé e sicuro dei suoi mezzi. E' il classico duro dai modi gentili.

Alan Mosley     

Uomo 40/45 anni. E' uno scansafatiche a cui piace la bella vita, ma ha il complesso di inferiorità nei confronti del fratello.

Frederick Trewavas

Uomo 45/50 anni. Persona seria e integerrima, qualità che trasmette anche attraverso i suoi movimenti.

Melinda Guiterrez

Donna 25/30 anni. Appariscente, provocante. Qualità che usa per i propri interessi.  E' molto astuta, ma fa di tutto per nasconderlo.

Attori della compagnia                                Caratteristiche                                                                              

                                                                                                             

Sonia

Donna molto piacente, gelosa e irascibile. Ama la recitazione e probabilmente ha obbligato il marito Luca a recitare con lei.

Gigi

Poco determinato, si nasconde dietro l'ironia, che sfrutta nelle situazioni difficile e imbarazzanti

Luca

E' un bell'uomo e sa di esserlo e si comporta di conseguenza. Della commedia non ha il minimo interesse.

Antonio

Molto risoluto e ben determinato nelle sue azioni. Riesce a districarsi facilmente nei momenti di difficoltà

Carla

Ama mettersi in mostra e utilizza il palco per farlo, è abituata a prendersi ciò che desidera.   

Alessio

E' il regista della compagnia, nonché l'autore del giallo. Affronta i problemi con creatività. Il suo unico scopo è portare a termine la sua commedia.

A sipario chiuso, pochi minuti prima dello spettacolo Luca è in platea già truccato da Alan Mosley , ha in mano una bottiglia di vino e dei bicchieri. Si aggira per la platea, e individuate ragazze/signore (preferibilmente sole) si avvicina offrendo loro del vino per un brindisi. E'alticcio, il suo comportamento deve essere molto naturale, ma allo stesso tempo deve catturare l'attenzione della sala. Quando la maggior parte delle persone si sono sistemate, da fondo platea entra Sonia, già truccata da Valentine Hogarth. E' furiosa, si avvicina a Luca che nel frattempo sta gigioneggiando con le donne del pubblico, e lo trascina con educazione all'angolo alla sinistra del palco, in modo che sia ben visibile da tutti. Il loro dialogo, a microfoni spenti, deve essere serrato e trattenuto, ma il senso deve arrivare al pubblico.

Sonia

- Hai finito?

Luca

- Di fare cosa?

Sonia

- Di fare il deficiente. Stiamo per iniziare e tu vai a fare lo scemo in sala.

Luca

- Ma che dici? Ma cosa ti salta in mente?

Sonia

- Adesso mi hai rotto hai capito? Io non ce la faccio più (afferrando la bottiglia dalla mano di Luca) riesci a ubriacarti pure prima di recitare ormai. Fai schifo.

Luca

- Ubriaco io? Ma sei matta? Stavo solo offrendo un brindisi al pubblico, come benvenuto. Ne avevamo parlato no?

Sonia

- Si, l'avevi proposto tu e noi ti abbiamo detto di no!

Luca

- Ah si? Beh, vuol dire che allora non ho capito io.

Da fondo sala arriva di corsa Alessio. Deve fare in modo che il pubblico si accorga che lui sta fissando preoccupato la scena che si svolge tra Sonia e Luca, che continuano a discutere fino al suo arrivo.

Alessio

- (furioso, ma anche lui trattiene le urla) Ma siete scemi? Ma che state facendo? Stiamo per andare in scena e vi mettete a litigare davanti a tutti?

Sonia

- Io non ce la faccio più Alessio! Attento che io me ne vado. (riferito a Luca) Se non la smette io me ne vado!

Luca

- (A Sonia) Ma dove vai? Ma che vuoi fare? Ma stai zitta...

Alessio

- Basta! Fatela finita (afferra entrambi per le braccia e li trascina dietro il palco, nascondendoli alla vista del pubblico) A me non me ne frega niente dei vostri problemi. Adesso la fate finita! Salite su quel palco, recitate, e poi potete anche scannarvi.

Luca e Sonia si scambiano ancora qualche battuta a braccio da dietro il sipario.

Alessio ripercorre la platea per raggiungere il fondo sala, ma viene fermato dall'addetto luci (o fonico) che gli palesa un problema tecnico

Tecnico

- Alessio, prima che iniziamo controlla per favore se funziona lo spot centrale.

Alessio

- (seccato) Pure! Ma se prima funzionava.

Tecnico

- E che ci posso fare? Ha un attacco difettoso, che si controlla dal palco.

Alessio

- Va bene, basta che ci sbrighiamo.

Alessio sale sul palco, fa finta di controllare l'accensione delle luci. Fa il segno di ok e poi fa capire che resterà dietro le quinte.

Atto primo

Musica

All'apertura del sipario, sulla scena c'è un solo faro acceso a sx che illumina la scrivania del Detective Francis Rothery. E' vestito con camicia bianca, pantaloni di un abito gessato, cravatta lenta e fondina della pistola. La giacca è sullo schienale della sedia dove è seduto. Le gambe sono poggiate sulla scrivania. Sta fumando.

Voce fuoricampo del Detective Rothery. Musica di sottofondo

-  Faceva un cazzo di caldo quel giorno a Los Angeles. Faceva così caldo che sudavano pure i muri. Mi ero rintanato nell'ufficio per spararmi un po' di vento addosso. Ma sembrava che invece del ventilatore, avessi un phon puntato in faccia. Alle undici, avevo già capito che quella sarebbe stata un giornata di merda. E infatti alle undici e cinque si spalancò la porta. (Sulla dx, illuminata dall'inseguitore appare Miss Valentine Hogarth, vestita in abito nero e scarpe nere con tacchi. Indossa un fazzoletto nero in testa e un paio di occhiali scuri) Quella che mi si parò davanti non era una semplice donna. Era la femminilità fatta persona. Era un diavolo inviato da Satana stesso per farmi capire cosa è il desiderio e la tentazione. Nonostante il caldo, avvertii dei brividi gelidi lungo la schiena. Cominciai a tremare quando le sue gambe chilometriche la portarono a trenta cm dalla mia faccia. Ero così perso in lei che nemmeno  la sentii quando mi disse...

Miss Hogarth

- E' lei il Detective Rothery?

Rothery

- (imbambolato)...?!

Miss Hogarth

- Allora è lei il Detective Rothery?

Rothery

- (destandosi di soprassalto e dandosi un tono) Così è scritto sul vetro della porta.

Miss Hogarth

- Sono la Signora Valentine, la moglie di... Frank Mosley.

Rothery

- (sorpreso) Frank Mosley? Quel Frank Mosley?

Miss Hogarth

- (dura) Sì, quel Frank Mosley

Rothery

- Il Frank Mosley costruttore? Quello che ha edificato tutta Venice Beach?

Miss Hogarth

- Sì, lui.

Rothery

- Il Frank Mosley proprietario del Cesar's Casinò di Las Vegas?

Miss Hogarth

- (Scocciandosi) Siiii.

Rothery

- Il Frank Mosley produttore cinematografico che ha vinto sette oscar con "Balla, faccia d'angelo"?

Miss Hogarth

- O mio Dio! Quante volte glielo devo ripetere? Ho detto di sì!

Rothery

- (sempre più eccitato) Il Frank Mosley che va in giro con una Chevrolet Corvette C1, che si veste da Chanel, che beve solo White Russian, noto puttanier...

Miss Hogarth

- (interrompendo) Adesso basta! E' lui! Ho già detto che è lui. La faccia finita. Ho capito che lo conosce!

Rothery

- (dandosi un tono) Non ho mai detto di conoscerlo.

Miss Hogarth

- Ma se mi ha appena recitato a memoria il suo curriculum.

Rothery

- (c.s.) Forse ne ho sentito parlare in giro... Un momento. Ha detto "moglie"?

Miss Hogarth

- Si, ma a quanto pare a lei interessava più la storia di mio marito.

Rothery

- (eccitato) Non ci posso credere! E' lei dunque la fantomatica " Dama oscura".

Miss Hogarth

- (sbuffando) Lo sapevo che l'avrebbe detto. Anche se "Dama Oscura" è il nomignolo che odio di più. "Donna del mistero", "Moglie senza volto"... ce ne sono tanti altri che preferisco.

Rothery

- (c.s.) Per anni tutto il mondo si è chiesto quale volto avesse la Signora Mosley, visto che nessuno è riuscito mai a vedere nemmeno una sua foto, tanto che addirittura si dice che non esista nessuna signora Mosley. E adesso me la ritrovo a un metro dai miei occhi.

Miss Hogarth

- (acida) Ok, ma adesso veda di frenare il suo entusiasmo. Sembra un bambino che ha appena ricevuto un autografo da Joe Di Maggio.

Rothery

- (ricomponendosi) Mi scusi, ma sa, lei in questi ultimi anni è diventata una specie di leggenda mitologica. Una moglie praticamente invisibile accanto all'uomo più in vista dello stato. Avrei un milione di domande da farle...

Miss Hogarth

- Ma non le farà. Per ora si deve accontentare solo di aver conosciuto la moglie di Frank Mosley. O meglio ex moglie. Perché stanotte... lui è stato ucciso!

Rothery

- ...

Miss Hogarth

- Beh? Perché se ne sta zitto a fissarmi con quella faccia?

Rothery

-...

Miss Hogarth

- Ma la faccia finita! Ha capito che mio marito è stato ucciso stanotte?

Rothery

- Certo che ho capito Miss Mosley. Ho capito perfettamente.

Miss Hogarth

- Hogarth.

Rothery

- Non credo di seguirla.

Miss Hogarth

- Hogarth. Miss Valentine Hogarth. Non ho mai voluto prendere il cognome di mio marito.

Rothery

- Ah, mi scusi... Valentine Hogarth ha detto?

Miss Hogarth

- Esatto. Perché?

Rothery

- (pensieroso) Perché questo nome mi ricorda qualcosa. Ed anche il suo viso non mi è nuovo.

Miss Hogarth

- Dubito fortemente che mi abbia mai conosciuto o visto. Né il mio nome né il mio viso sono mai apparsi su qualche rotocalco. D'altronde io sono la "Dama Oscura".

Rothery

- Già... forse ha ragione. Allora Miss... Hogarth, cosa posso fare per lei?

Miss Hogarth

- E' semplice, voglio che scopra chi ha ucciso mio marito!

Rothery

- Ehi ehi... andiamoci piano... Signora, forse sono io che sono un po' lento nel capire. Mi ha detto che suo marito è stato ucciso stanotte... sempre se è sicura che si tratti di omicidio.

Miss Hogarth

- Ne sono più che sicura detective.

Rothery

- Ma questa notizia ancora non è arrivata alla stampa altrimenti, visto chi è la vittima, avrebbero bloccato le rotative per cambiare la prima pagina.

Miss Hogarth

- Si, è così.

Rothery

- Ma la notizia non è arrivata nemmeno alla polizia, altrimenti io l'avrei saputo tramite i miei informatori. Una notizia così è troppo succosa anche per noi detective.

Miss Hogarth

- Non le si può nascondere nulla detective. Mio cognato aveva ragione su di lei a quanto pare.

Rothery

- Suo cognato è Alan Mosley, il fratello minore di suo marito, nonché la pecora nera della famiglia?

Miss Hogarth

- (stizzita) Alan non è la pecora nera della famiglia!

Rothery

- Sarà, ma dalle mie informazioni so che sono anni che vive alle spalle del fratello. Che più di una volta lo ha tolto da situazioni diciamo... difficili o imbarazzanti.

Miss Hogarth

- (in difficoltà) Beh... sta passando un periodo duro della sua vita, ed è normale che in questi casi ci si rivolga alla famiglia no? Lei non avrebbe fatto lo stesso?

Rothery

- Mio fratello e chiuso in una cella di Alcatraz. Ad ogni modo però, ancora non mi è ben chiara una cosa, e vorrei che lei mi aiutasse a trovare una soluzione a questo dilemma.

Miss Hogarth

- E sarebbe?

Rothery

- Che cosa vuole da me Miss Hogarth vedova Mosley?

Miss Hogarth

- Mi sembra piuttosto evidente no? Voglio che lei scopra chi ha ucciso mio marito!

Rothery

- Per queste cose ci si può rivolgere anche alla polizia. Ma credo che lei non abbia intenzione di farlo, vero?

Miss Hogarth

- Esatto. Vede, mio marito era una persona molto in vista, e sa cosa significherebbe buttare in pasto alla stampa il suo omicidio?

Rothery

- Certo che lo so. Significa trovarsi nell'occhio del ciclone. Attorno alla vostra famiglia si scatenerebbe un putiferio. Giornalisti, detective improvvisati, avvocati, tutti a cercare di risplendere per un po' sotto la vostra luce... Per mesi sareste sbattuti in prima pagina, tutta la vostra famiglia e non solo...

Miss Hogarth

- A cosa allude detective?

Rothery

- Ai vostri scheletri nell'armadio Miss Hogarth. Nulla di voi potrebbe restare nascosto. E immagino che i vostri armadi attualmente siano quasi tutti occupati (ride della sua battuta).

Miss Hogarth

- (seccata) Non so a cosa si riferisce. Ad ogni modo non voglio che si alzi un polverone sulla MIA casa. Per il momento non ho intenzione di avvisare nessuno della morte di Frank. Lei verrà a casa e avrà 48 ore per scoprire chi l'ha ucciso. Poi avviserò la polizia. (Prendendo un pacchetto dalla borsa) Questi sono 1000 dollari per il disturbo. Se riuscirà a scoprire l'assassino entro il tempo che le ho detto avrà un compenso tre volte maggiore. Ritiene di essere all'altezza del caso?

Rothery

- (afferra i soldi, poi con malizia) Ha scelto l'uomo giusto Miss Hogarth. Prima di dopodomani avrà la testa dell'assassino di suo marito su un vassoio d'argento. (Si avvicina al viso di Miss Hogarth)

Miss Hogarth

- (sostendendo lo sguardo) Mi accontenterò di vederlo dietro le sbarre.

Rothery

- (come sopra) Stia tranquilla, farò in modo che il colpevole vedrà il sole a scacchi fino alla fine dei suoi giorni.

Miss Hogarth

- (c.s. con malizia) Ne sono felice...(Avvicinando la bocca all'orecchio di Rothery) Ah, Detective Rothery, ancora una cosa...

Rothery

- (in bambola) Tutto quello che vuole Miss Valentine...

Miss Hogarth

- (dura) Ha la patta aperta. (Si avvia all'uscita a dx e si blocca) Domani alle 8 a casa mia, al numero 162 di Mullholland Drive. Non le sarà difficile trovarla. E un'altra cosa.

Rothery

- (che sta armeggiando con la patta dei pantaloni) Cosa?

Miss Hogarth

- Prima di venire, cerchi di farsi un bagno.

Buio

Illuminato dall'inseguitore entra il detective Rothery da dx ancora a sipario chiuso.

Si ferma al centro di esso.

Voce di Rothery fuoricampo

- Alle 8 del mattino successivo ero davanti al cancello del 162 di Mullholland Drive. Quella che avevo davanti non era una semplice casa, era un' immensa villa di tre piani, con tanto di piscina e campo da tennis. A quanto pare prima di tirare le cuoia il povero Mosley se l'era goduta alla grande. Chissà che sensazione si prova ad avere tutti quei soldi. Dannati ricchi... Scommisi un centone con me stesso che ad aprirmi sarebbe stato un fottuto maggiordomo in uniforme.

(Dai lembi del sipario appare Frederick Trewavas che invita Rothery a seguirlo)

Ovviamente vinsi.

Buio inseguitore, si apre il sipario

 Anni '50, Los Angeles.

Interno di una villa lussuosa. C'è un divano centrale ed un poltrona laterale a sx. Nella parete di dx c'è un camino acceso. A sx una libreria e un'armatura. Due finestre enormi sono sul fondo scena.

Seduta al centro del divano c'è Miss Hogarth indossa lo stesso vestito nero di prima, sulla poltrona Alan Mosley indossa dei pantaloni bianchi, una camicia bianca e un maglioncino a V senza maniche celeste, mentre vicino al camino intenta a spolverare c'è Melinda Guiterrez, ha un abito corto nero da cameriera, con grembiule e cuffietta. A sx, dietro il maggiordomo Frederick Trewavas c'è il detective Rothery.

Frederick

- Miss Hogarth, Mister Mosley, il detective Francis Rothery.

(Note di regia: Alan Mosley, alias Luca, ha in mano un bicchiere di vino rosso e ai piedi della poltrona c'è la stessa bottiglia di vino che stava offrendo al pubblico prima dell'inizio. Deve essere evidente che quella bottiglia non è elemento di scena, pertanto tutti gli altri attori dovranno scambiarsi dei cenni tra loro per evidenziare l'anomalia. L'attore che impersona Luca deve sembrare realmente alticcio, senza strafare.)

Miss Hogarth

- Ah, detective. Noto con piacere che è stato puntuale... (guardando la patta dei pantaloni).

Rothery

- (imbarazzato, guardandosi la patta) Buongiorno Miss Hogarth.

Miss Hogarth

- Le presento mio cognato, Alan Mosley, è lui che mi ha fatto il suo nome.

Mosley

- (alticcio e lievemente biascicante) Detective Rothery! Buongiorno, ho sentito un gran bene su di lei...Vuole un po' di vino?

(la domanda spiazza tutti perché non è presente nel copione del giallo)

Rothery

- Ehm... no grazie, non bevo di prima mattina.

Mosley

- Prima mattina? Ma se è sera... (capendo la gaffe) Ah già, mi scusi. Ho sentito un gran bene su di lei.

Rothery

- Davvero? Spero che il mio operato sarà all'altezza della mia fama.

Mosley

- (beve) Ne sono sicuro. (poi tra sé) Mmm, scende che è una meraviglia.

Tutti gli attori tranne Mosley/Luca si guardano tra loro cercando di riprendere la situazione.

Miss Hogarth

- E poi ci sono il nostro maggiordomo Frederick, e la nostra governante Melinda.

Mosley

- (canta tra sé lo slogan della pubblicità) Bella Melinda, bella e succosa... (ride e beve)

Tutti fissano Mosley/Luca. L'imbarazzo cresce tra gli attori

Rothery

- Bene... ci siete solo voi in casa?

Miss Hogarth

- Si. Il Martedì è il venerdì c'è anche Manuelito, il nostro giardiniere, ma non è un dipendente della casa.

Mosley

- (tra sé) Manuelito, che cazzo di nome.

Tutti come sopra

Melinda

- Ah no señora, esta dimenticando el señor Mosley. (a Alan Mosley) El vero señor Mosley.

Rothery

- In che senso?(a Miss Hogarth) Vuol dirmi che suo marito in realtà non è morto?

Miss Hogarth

- No detective. Miss Guiterrez è molto religiosa, e superstiziosa anche. Per lei il fatto che mio marito non sia ancora stato sepolto, comporta che il suo spirito aleggi ancora in questa casa.

Melinda

- (scossa) Es verdad! Es verdas! L'anima del señor Mosley esta ancora aqui! E si no viene sepolto, malasuerte por todos! Povero señor Mosley! (piange)

Mosley/Luca ride. Gli altri lo fissano.

Miss Hogarth

- (seccata) Melinda, falla finita con queste sciocchezze! Piuttosto hai finito di pulire le stanze?

Melinda

- Si señora.

Miss Hogarth

- E allora trovati qualcos'altro da fare!

 Melinda

- Si señora.

Mosley/Luca continua a ridere.

Miss Hogarth/Sonia

- (uscendo dal personaggio, a Mosley) Hai finito di ridere? Vorremmo andare avanti se non ti dispiace.

Mosley

- Si, scusa, sto zitto. (beve e poi tra sé) Malasuerte...

Le seguenti battute di Mosley/Luca verranno inserite durante il dialogo tra Miss Hogarth e Rothery. L'attore deve recitarle come se non potesse sentirlo nessuno.

Rothery

- Cerchiamo di tornare tra noi Miss Hogarth, prima di iniziare le indagini devo avere alcuni chiarimenti.

Mosley

- (tra sé) Si señora (sogghigna).

Miss Hogarth

- La pago per questo.

Mosley

- E' di Torpignattara... (come sopra)

Rothery

- Innanzitutto dov'è adesso il corpo di suo marito.

Mosley

- 'Namo, Famo, Dimo (ride).

Miss Hogarth/Sonia

- (A Mosley/Luca) Si può sapere cos'è che ti fa tanto ridere?

Mosley/Luca

- Io? Dici a me? Niente niente Miss Hogarth, continui pure la sua spiegazione.

Miss Hogarth/Sonia

- (c.s.) Magari se lo dici anche a noi ci facciamo tutti una risata. Eh detective, non ha voglia di ridere? E tu Frederick? Vogliamo ridere tutti assieme? Dai su "Alan" perché non fai ridere anche noi?

Mosley/Luca

- (adirandosi) Ma che vuoi? Eh? Si può sapere che vuoi da me?

Frederick/Antonio

- (cercando di riallacciarsi alla trama) Miss Hogarth, la prego, il nostro ospite le ha fatto una domanda ben precisa, e sarebbe pura scortesia non rispondere.

Miss Hogarth/Sonia

- Hai ragione Frederick, (acida a Mosley che continua a bere) sto dando troppa importanza a qualcosa che non ne ha. E Melinda, per favore, puoi togliere la bottiglia al signor Mosley? Credo abbia bevuto abbastanza. Mi perdoni detective, cosa mi aveva chiesto?

Durante il prossimo dialogo. Melinda si avvicina a Mosley e fa per prendere la bottiglia che quest'ultimo non intende lasciare. Ne scaturisce un "tira e molla" che termina con la bottiglia per terra. Mentre Melinda si china per prendere la bottiglia, Mosley si lascia andare di sfuggita ad un apprezzamento.

Rothery

- Ehm, dicevo, dove è adesso il corpo di suo marito?

Miss Hogarth

- Ah si, certo. E' nel frigidaire, giù in cantina.

Rothery

- L'ha fatto a pezzi?

Miss Hogarth

- Ma cosa le salta in mente? Ne abbiamo uno molto grande.

Mosley

- (osservando il sedere di Melinda) Ah però...

Melinda afferra la bottiglia ed esce a dx, rientra poco dopo.

Miss Hogarth/Sonia

- (a Mosley, furiosa) Ancora? 

Mosley/Luca

- Che c'è? Che ho fatto?

Miss Hogarth/Sonia

- Mi fai schifo!

Mosley/Luca

- Ma che vuoi? Ma senti tu 'sta matta!

Rothery/Gigi

- Per favore! Cerchiamo di fare le persone serie. Vi ricordo che c'è un morto di mezzo e che bisogna portare avanti l'indagine. Poi, alla fine dell'indagine potrete risolvere le vostre questioni. Miss Hogarth torniamo a noi.

Frederick/Antonio

- Ehm, scusate se mi intrometto Detective, ma volevo dirvi se posso un attimo allontanarmi.

Tutti si guardano incuriositi

Rothery/Gigi

- Veramente, Frederick, lei dovrebbe restare qui ancora per un po'. Non può allontanarsi

Melinda/Carla

- Claro. Donde vas Frederick? Devi restare.

Frederick/Antonio

- Ci metto un attimo, vado un attimo in... nel... ecco vado nella mia stanza, devo prendere una pasticca per il mal di testa. Però voi andate avanti con l'interrogatorio.

Miss Hogarth/Sonia

- Ma...

Frederick/Antonio

- Un attimo solo.

Rothery/Gigi

- (afferrandolo per un braccio) Aspetti qui Frederick! Dove vuole andare?

Mosley/Luca

- (sempre più brillo) Forse si sta cagando sotto! (ride)

Melinda/Carla

- (sbottando) E basta! Finiscila di fa' lo stronzo (accorgendosi che tutti la fissano) Oh... pardon, cioè desculpe. Yo no so cosa mi es preso.

Mosley scoppia in una fragorosa risata. Frederick si divincola ed esce di corsa. Le sue prossime battute saranno recitate a microfono aperto da dietro le quinte.

Frederick/Antonio

- Alessio, Alè... Dove stai?

In scena tutti sentono la voce di Frederick, cercano di andare avanti, ma si interrompono continuamente. Mosley è l'unico che si diverte.

Rothery/Gigi

- Miss Hogarth, per favore, torniamo a noi, dove eravamo rimasti?

Alessio

- (fuori scena, senza microfono ma in modo che si senta) Ma che stai facendo? Rientra dentro idiota!

Miss Hogarth/Sonia

- Si detective, lei mi stava...

Frederick/Antonio

- Alé, cerca di fare qualcosa perché Luca s'è ubriacato. E Sonia è incazzata nera.

Miss Hogarth

- Cioè, lei mi stava chiedendo...

Alessio

- E secondo te che dovrei fare?

Frederick/Antonio

- Non lo so, ma così non andiamo avanti. Sta uscendo fuori tutto una merda!

Rothery/Gigi

- Si, Sonia, ehm cioè... Miss Hogarth, le stavo dicendo che... che...

Alessio

- Ma se continui a star fuori sarà ancora più una merda. Rientra deficiente!

Miss Hogarth/Sonia

- Ma si... lei mi stava dicendo...

Frederick/Antonio

- Va bene, io rientro, ma guarda che qua se non fai qualcosa finisce tutto a puttane!

Frederick/Antonio

- (rientrando e ricomponendosi) Bene, il mal di testa va decisamente meglio. E' incredibile come un pilloletta possa... Cosa stavate dicendo?

Rothery/Gigi e Miss Hogarth/Sonia si fissano in silenzio

Mosley/Luca

- (ridendo) Non lo sanno più! E mo’ so’ cazzi...

Melinda/Carla

- Yo lo so! El detective estava chiedendo a Miss Hogarth de raccontar como es morto el señor Mosley

Miss Hogarth/Sonia

- So benissimo cosa stavo dicendo Melinda, non mi serve il tuo aiuto.

Melinda/Carla

-(stizzita) Como no, la señora sabes todo. Come siempre.

Miss Hogarth/Sonia

- Melinda, c'è qualcosa che mi devi dire?

Melinda/Carla

- Yo? Nada. Niente. Muta sono!

Mosley/Luca

- (ridendo) Adesso è pure siciliana.

Rothery/Gigi

- (seccato) Signori, allora la facciamo finita? Possiamo andare avanti con questa benedetta indagine? Miss Hogarth, mi può illustrare cosa è successo al signor Mosley la scorsa notte?

Miss Hogarth/Sonia

- Certo, mi scusi detective. (agli altri)Adesso vi dico tutto, sempre se riesco a non essere interrotta.

Melinda, Mosley e Frederick fanno cenno che non hanno nulla da obiettare.

Miss Hogarth

- Dunque, l'atro ieri mio marito è rientrato verso le diciotto. Era piuttosto strano, poiché lui solitamente si tratteneva in ufficio fino a tarda sera. Prima di uscire mi aveva anche detto che aveva una riunione importante con il sindaco. Qualcosa circa un progetto per costruire un resort molto lussuoso nella spiaggia di Santa Monica, ville per gente importante, se capisce cosa voglio dire.

Rothery

- Credo di si. Vada avanti.

Mentre Miss Hogarth parla, Mosley/Luca comincia ad avere dei colpi di sonno. Melinda di volta in volta lo scuote. Durante il dialogo Miss Hogarth e Rothery sono sul proscenio, in modo che non possono vedere ciò che accade dietro di loro.

Miss Hogarth

- Bene. Frederick puoi versarmi uno scotch per favore? E senti cosa vuole il detective.

Rothery

- Per me acqua grazie, non bevo mai di mattina.

Miss Hogarth

- Ottima abitudine. Vai Frederick.

Frederick

- Certo Miss Hogarth. (esce a sx)

Miss Hogarth

- Come le dicevo, mio marito aveva questa riunione... sempre che fosse vero. Lo so benissimo che la maggior parte dei suoi ritardi erano dovuti ai suoi incontri con quelle attricette da quattro soldi che si vendevano per una comparsata.

Rothery

- Miss Hogarth, ma non è detto che...

Miss Hogarth

- Detective non ci provi nemmeno. Mio marito era un puttaniere incallito. Ma era anche un gentiluomo sa? E' per questo che mi sono innamorata di lui. E poi, se ci andiamo in fondo, ha sposato me no? In un certo senso sono stata la sua preferita.

Rothery

- Mi scusi, io non volevo...

Miss Hogarth

- Stia tranquillo, la questione ormai non mi fa più né caldo né freddo. Ma ne ho sofferto, e parecchio... Comunque, andiamo avanti. Le dicevo che è tornato alle diciotto e comunque credo che avesse veramente una riunione con il sindaco perché quando rientrò era furioso. E' entrato dentro casa e si è diretto dritto nello studio.

Mosley continua ad addormentarsi.

Rothery

- E non le ha chiesto cosa fosse accaduto?

Miss Hogarth

- Ah... non conosce mio marito. In quei momenti bisognava letteralmente sparire dalla sua vista. Diglielo anche tu Melinda

Melinda

- Es verdad, el señor Mosley non voleva nessuno y si te avvicinavi diventava un diablo. Por esto motivo se ne stava serrado nello studio fino a tarda noche.

Miss Hogarth

- E' per questo che non mi sono preoccupata più di tanto quando molto più tardi, non è venuto a letto.

Rientra Frederick con i drink e li offre a Rothery e Miss Hogarth.

Rothery

- Grazie Frederick. (a Miss Hogarth) E quando si accorta dell'omicidio?

Frederick nota Mosley/Luca addormentato sul divano e si avvicina per scuoterlo. Da qui in poi Melinda/Carla spiegherà a gesti a Frederick/Antonio che sta provando a tenerlo sveglio ma non ci riesce.

 Miss Hogarth

- Verso le quattro, mi sono svegliata e mi sono accorto che Frank non era ancora a letto. Allora sono scesa per le scale e mi sono diretta nel suo studio. La luce era ancora accesa e la porta era spalancata... Mi sono avvicinata e... (scoppia a piangere)

Nel frattempo Frederick/Antonio e Melinda/Carla tentano di scuotere Mosley/Luca senza dare troppo nell'occhio. Frederick/Antonio guarda insistentemente le quinte per chiedere aiuto ad Alessio.

Rothery

- Lo so che è doloroso Miss, ma deve andare avanti.

Miss Hogarth

- Si, mi scusi detective. E' che mio marito era un bastardo, ma non ho mai smesso di volergli bene... Ad ogni modo, le dicevo che sono entrata, e l'ho visto con il capo reclinato in avanti. Pensavo dormisse. L'ho chiamato, ma niente. Allora mi sono avvicinata per scuoterlo, ed è stato in quel momento che ho visto il suo tagliacarte...(piange) Dritto al cuore... Era pieno di sangue...E...E...allora ho cominciato ad urlare...E poi è arrivato Alan e... Mi scusi, non ce la faccio…

Rothery

- Va bene così Miss Hogarth. Grazie. Quindi signor Mosley lei è stato il primo ad arrivare nello studio e... ((Si volta verso Mosley, ma lo vede addormentato con gli altri che cercano di farlo riprendere) Ma che diavolo sta succedendo?

Miss Hogarth/Sonia

- (furiosa) Oh Cristo! Ma che state facendo?

Frederick/Antonio e Melinda/Carla si trovano accanto a Mosley/Luca che è completamente addormentato. I tre compongono uno strambo quadretto.

Frederick/Antonio

- (imbarazzato) Ecco, noi stavamo facendo (a Melinda) E che stavamo facendo?

Melinda/Carla

- Ehhh... El señor Mosley estava... cioé, prima stava como se dice, un poquito moscio. Ecco si estava moscio e yo cercavo de raddrizzarlo...  (Frederick la fissa cercando zittirla prima che peggiori l'equivoco) Esatto, es proprio esto. Lui estava moscio e yo cercavo de raddrizzarlo, ma nada. Allora es venuto anche Frederick e mismo lui ha provado a raddrizzarlo... ma ...

Miss Hogarth/Sonia

- (c.s.) Ma che cazzo stai dicendo?

Melinda/Carla

- (finalmente capendo l'equivoco) No! Cioè non è che volevo raddrizzare il...cioè...capito no? E che si è...

Frederick/Antonio

- Dovete perdonarla Miss, sapete bene che lei parla malissimo la nostra lingua. Quello che intendeva dire la signorina Guiterrez, con equivoci risultati, è che il signor Mosley ha avuto un mancamento e stavamo cercando di farlo riprendere. Ma non ci stiamo riuscendo. Purtroppo con questo caldo, gli svenimenti sono all'ordine del giorno.

Miss Hogarth/Sonia

- (sempre più furiosa riferita a Mosley/Luca) Io non credo a quello che vedo. Questo è completamente stupido! Ma io gli spacco la faccia! (e si dirige verso Mosley/Luca)

Rothery/Gigi

- (bloccandola) Ferma. Ma che sei impazzita? Cioè, volevo dire... Miss Hogarth, non vada in escandescenza! Adesso troveremo una soluzione. Giusto Frederick?

Frederick/Antonio

- Giusto detective, io, se lei è d'accordo, proporrei di accompagnare il signor Mosley nelle sue stanze e di lasciarlo lì dentro per un po’.

Rothery/Gigi

- Non credo sia possibile Frederick, se il signor Mosley non parla con me, questa indagine non può andare avanti. Non so se mi spiego.

Frederick/Antonio

- Si è spiegato bene detective, ma non crede che con il signor Mosley in questa situazione l'indagine non possa andare avanti lo stesso?

Rothery/Gigi

- Beh...effettivamente...e come si fa?

Melinda/Carla

- Escusate, ma el señor Mosley no se sveglia. Che facciamos?

Frederick/Antonio

- Ci penso io (esce a sx e rivolgendosi ad Alessio, sottovoce) Inventa qualcosa subito altrimenti chiudiamo tutto. (rientra con una bottiglia d'acqua in mano) Ecco qua, vediamo se funziona. (la rovescia su Mosley)

Mosley/Luca

- (si sveglia rintronato e ancora ubriaco) Ma che succede?

Miss Hogarth/Sonia

- Succede che sei un idiota!

Mosley/Luca

- (realizzando) Ma ancora stiamo a fa 'sta stronz...

Melinda/Carla

- (interrompendolo) Si señor! E lei si è un poquito addormentato mientre el detective parlava.

Mosley/Luca

- Davvero?

Rothery/Gigi

- Sì Signor Mosley, forse ancora non ha smaltito lo stress della sera scorsa. Può succedere. Però adesso se se la sente, può rispondere alle mie domande. E' d'accordo?

Mosley/Luca lo fissa assente. Gli altri si scambiano occhiate.

Rothery/Gigi

- Allora Signor Mosley, ha capito cosa le ho detto?

Mosley/Luca come sopra.

Rothery/Gigi

- Signor Mosley? E ancora con noi?

Miss Hogarth/ Sonia vedendo che resta in uno stato catatonico si avvicina ad ampie falcate e lo schiaffeggia dietro la nuca.

Mosley/Luca

- Ahio! Ma che sei matta?

Miss Hogarth/Sonia

- TI decidi a rispondere o no?

Mosley/Luca

- A chi?

Rothery/Gigi

- (spazientito) A me signor Mosley... a me, il detective Rothery. Si ricorda di me?

Mosley/Luca

- E certo mica sono rincoglionito.

Frederick/Antonio

- (tra sé) Rincoglionito no, coglione sì, però. (Si accorge che gli altri lo fissano e imbarazzato comincia a rimettere a posto i bicchieri ed esce a dx)

Rothery

- Allora Signor Mosley, le stavo chiedendo della sera dell'omicidio. Dunque, svegliato dalle urla di Miss Hogarth lei si è subito diretto nello studio. Vero? E cosa ha fatto?

Mosley/Luca

- (ancora rintronato) E che ho fatto? (cerca aiuto con lo sguardo, gli altri indicano Miss Hogarth/Sonia) E che ho fatto? (ricordandosi) Ah si! Certo, ho visto Valentine... ehm Miss Hogarth in piedi sull'uscio dello studio che chiedeva aiuto.

Nel dialogo che segue Mosley/Luca parlerà sempre più lentamente, fino a riaddormentarsi del tutto.

Rothery

- (sollevato) Ed è entrato a verificare le condizioni di suo fratello?

Mosley

- Ovvio. Sono corso... subito drentro...ehm dentro. Ho visto il pugnale ed ho... (sbadiglia) capito.

Rothery

- (imbarazzato) Capito cosa?

Mosley

- Ah, che domanda sciocca detective. Ho capito che era morto (sbadiglia).

Rothery

- E dopo che ha fatto?

Mosley/Luca

- (Assonnato) Sono entrato, gli ho sentito la cosa qui (indica il collo) come si chiama...

Rothery/Gigi

- La... giugulare intende?

Mosley/Luca

- Si...bravo...proprio giuggiula...ehm la giogol...vabbé la vena. (sbadiglia) Non c'era più nulla da fare. Era tutto pieno... tutto pieno di sangue...(si appisola)

Rothery

- (a Miss Hogarth) Quindi avendo subito presunto la sua morte, nessuno ha avuto il buonsenso di chiamare i soccorsi?

Miss Hogarth

- In quel momento ero scioccata detective!

Rothery

- (sospettoso) Certo, lo capisco. Ed anche lei era scioccato Mister Mosley?

Mosley si è riaddormentato. Melinda/Carla lo stuzzica di nuovo inutilmente

Rothery/Gigi

- E che cavolo! Luca...cioè signor Mosley!

Miss Hogarth/Sonia

- (Si siede sconsolata) Non ci posso credere, non ci posso credere.

Rientra Frederick/Antonio e notando Mosley/Luca si lancia verso di lui afferrandolo per il bavero.

Frederick/Antonio

- Adesso basta! (scuotendolo) Signor Mosley, signor Mosley si svegli!!!

Mosley/Luca

- (sempre intontito dall'alcol) Uh? Chi è?

Frederick/Antonio

- Sono il suo maggiordomo, signore. E siccome vedo che sta poco bene la porto di là con me, magari qualche pezza fredda in fronte può farla riprendere subito.

Mosley/Luca

- (alzandosi a fatica) Si si... mi sa che mi sento male però...

Miss Hogarth/Sonia

- E no! Adesso ci manca solo che vomita sul palco... ehm cioè in salotto! Lo porti di là Frederick. Subito!

Mosley/Luca

- (mentre esce) Ma quanto dura ancora 'sta cazzata? (esce a dx sorretto da Frederick/Antonio)

Fuori scena. Molto concitato

Frederick/Antonio

- Aiutatemi! Prendete 'sto deficiente e buttatelo sotto la doccia!

Alessio

- E adesso che facciamo?

Mosley/Luca

- Mi sento male...devo vomitare.

Frederick/Antonio

- Non qui! Prendete un secchio!

Alessio

- Madonna che figura! Chiudi il sipario! Chiudi

Il sipario inizia a chiudersi. Gli attori in scena imbarazzati cominciano a camminare verso le quinte

Frederick/Antonio

- Ma che fai! Aspetta. Non mandiamo tutto a scatafascio per un idiota! Apri! Apri!

Il sipario si riapre, e gli attori presi alla sprovvista ritornano velocemente nelle loro posizioni.

Alessio

- Ma è già tutto andato in malora! Che vuoi continuare! Chiudi, chiudi!

Il sipario si chiude e gli attori c.s. cominciano a muoversi verso le quinte

Frederick/Antonio

- Ancora ce la possiamo fare! Fidati, apri! Apri. Metti questa!

Il sipario si riapre e gli attori c.s. sempre più imbarazzati tornano in posizione

Alessio

- Ma che sei impazzito? Ma che è un film di Vanzina?

Frederick/Antonio

- Lo devi fare! Per il bene di tutti noi.

Alessio

- Levatelo dalla testa!

Mentre il battibecco procede ad oltranza

Melinda/Carla

- Ehm...yo credo che vado a veder si el señor Mosley esta un poquito meglio. (esce a dx) Ahò, ma la fate finita? Se sente tutto! Almeno staccate i microfoni! Che succede?

Frederick/Antonio

- Ho trovato la soluzione, ma Alessio non vuole farlo.

Melinda/Carla

- Che soluzione? (vedendo qualcosa) Certo, ottima idea.

Alessio

- Pure tu ti ci metti! Ho detto no! Chiudiamo il sipario e facciamola finita

Melinda/Carla

- No bello mio, tu c'hai ficcato dentro sto casino e tu ci cacci! Fallo e basta!

Alessio

- Io dentro al casino. Ma...

Frederick/Antonio

- Hai rotto le palle! Mettiti questa e andiamo avanti. D'altronde l'hai scritto tu questo giallo no? Quindi chi meglio di te?

Alessio

-(rassegnato) Verrà un schifo... Madonna che figura... E con lui come facciamo?

Melinda/Carla

- Fai finire il primo atto e poi te faccio vedé che je combino.

Rientrano in fila. Frederick/Antonio e Melinda/Carla sorridenti. Alessio dietro di loro imbarazzato e depresso vestito in jeans e con indosso il maglione di Mosley/Luca.

Frederick/Antonio

- Bene detective, il piccolo disguido di prima pare si sia risolto. Il signor Mosley si è ripreso alla grande, vero Melinda?

Melinda/Carla

- Es verdad, el señor Mosley es como nuevo! (spinge Alessio al centro scena)

Rothery/Gigi e Miss Hogarth/Sonia lo guardano allibiti

Rothery/Gigi

- Quindi lei sarebbe il signor Mosley?

Mosley/Alessio

- Eh già! In carne ed ossa.

Miss Hogarth/Sonia

- (ancora seduta e sconsolata) Non ci credo, non ci credo...

Frederick/Antonio

- E invece ci deve credere, è proprio il signor Mosley, in tutto il suo splendore. Pronto per essere interrogato. Vero?

Mosley/Alessio

- Eh già. In tutto il mio splendore.

Rothery/Gigi

- (smarrito) E... e cosa dovrei fare adesso io?

Melinda/Carla

- Forse el detective esta un poquito confuso. No recuerda que estava chiedendo al señor Mosley porqué non aveva llamato i soccorsi?

Rothery/Gigi

- Ah...già (rassegnato) E' vabbé... Dunque Signor Mosley per quale motivo neanche lei ha chiamato i soccorsi?

Tutti fissano Alessio speranzosi

Mosley/Alessio

- Perché... perché...

Tutti cercano di suggerire con dei gesti approssimativi, ma Mosley/Alessio esita.

Mosley/Alessio

- (Timidamente) Perché me l'aveva chiesto Miss Hogarth?

Tutti esultano e si complimentano tra loro. Mosley/Alessio acquista fiducia.

Mosley

- Si, detective Rothery, non ho chiamato i soccorsi perché me l'aveva chiesto Miss Hogarth.

Tutti si ricompongono

Rothery

- E non le è sembrata una decisione irragionevole?

Mosley

- Sa, in quel momento, nel pieno della concitazione, mi è sembrata la scelta più opportuna da fare. Valentine era completamente sotto choc e non ho voluto contraddirla.

Miss Hogarth

- Oh Alan... come sei caro! (piange)

Mosley

- (si avvicina a Miss Hogarth e le poggia una mano sulla spalla) Stai tranquilla Valentine, vedrai che andrà tutto bene.

Miss Hogarth gli afferra la mano e sorride.

Rothery

- (malizioso) Bene bene, forse qualcosa comincia a filtrare tra questa nebbia.

Miss Hogarth

- (lascia la mano di Mosley ) Che cosa vuole dire detective?

Rothery

- Nulla Miss, ragionavo a voce alta. Ma andiamo avanti. Signor Trewavas lei quando è arrivato nello studio?

Frederick

- Immediatamente dopo il signor Mosley, detective. Ho il sonno molto leggero, e al primo grido di Miss Hogarth sono balzato giù dal letto.

Rothery

- E lei signorina Guiterrez?

Melinda

- Yo soy stata l'ultima.

Mosley

- Strano, io ricordo il contrario.  Ma forse mi sto sbagliando.

Rothery

- Cioè lei si ricorda che è arrivata prima la Signorina Guiterrez e poi Frederick?

Mosley

- Si. Anzi no. A pensarci meglio, mi pare di ricordare che sono arrivati assieme.

Miss Hogarth

- Si...ora che mi ci fai pensare, anche io mi ricordo di averli visti assieme.

Frederick

- (imbarazzato) Mah, detective, forse ho preso un abbaglio. Ma poi che importanza può avere su chi è arrivato prima e chi dopo?

Rothery

- E invece è molto importante. Melinda lei è sicura di essere arrivata dopo Frederick?

Melinda

- Yo...si...no... no recuerdo bene. Può darsi...

Miss Hogarth

- Io invece si, me lo ricordo. C'ho fatto caso perché ho pensato che eri uscita quasi completamente nuda dalla stanza se non fosse stato per (illuminandosi) la giacca di Frederick!!! (A Frederick) Frederick!

Frederick

- (c.s.) Ma Miss Hogarth si sbaglia. Non è possibile. Forse lo choc del momento le ha fatto vedere cose non plausibili.

Melinda

- Eh già... seguro es asì!

Mosley

- E invece ha ragione Valentine. Melinda indossava la tua giacca Frederick. Me lo ricordo bene!

Rothery

- Signor Trewavas, ha una spiegazione per tutto ciò?

Frederick

- Io...ehm... non è che ricordo bene, sa, in quelle situazioni alcuni gesti non si ricorda di averli fatti. Può darsi che abbia incontrato la signorina Guiterrez, che per lo spavento è uscita seminuda dalla stanza, e che le abbia messo addosso la mia giacca.

Rothery

- I vostri alloggi sono vicini?

Miss Hogarth

- (dura) No. Sono alle due ali opposte della casa.

Frederick

- Ma infatti... ho dato la giacca alla signorina quando siamo giunti qui dentro.

Mosley

- Frederick... perdonami. Ma tu non eri in pigiama?

Frederick

- Ehm... si...

Rothery

- Allora cosa ci faceva con la giacca? E' uscito dalla sua stanza portandosela dietro per quale motivo?

Frederick

- Perché... perché... non si sa mai... magari... magari avrei potuto sentire...freddo?

Miss Hogarth

- Ma falla finita! (rivolta a Melinda) Sgualdrina!

Melinda

-(Risentita) No señora non le permetto de llamarme en esto modo.

Miss Hogarth

- Ah si? E come dovrei chiamarti? Mi fai schifo!

Melinda

- Eh no! Lei non se puede permitir. Parla proprio lei...

Miss Hogarth

- (furiosa) Ma come ti permetti! Lurida puttanella, io ti distruggo con le mie mani (le si avventa contro e viene trattenuta da Mosley)

Melinda

-La aspetto! (Fa per avventarsi, ma viene trattenuta da Frederick)

Segue un tentativo di zuffa tra le due donne. E' Rothery che richiama tutti all'ordine estraendo una pistola.

Rothery

- Fatela finita! Non costringetemi a sparare!

Lentamente la situazione ritorna stabile, con le due coppie ai lati della scena.

Rothery

- Adesso non mi interessa chi ha passato la notte con chi! Qui c'è un omicidio e io sono stato pagato per risolverlo. Quindi mettete a freno i vostri bollenti spiriti e risponderete alle mie domande. Tutte quelle che vi farò! E' chiaro?

Miss Hogarth

- (versandosi da bere, con finta calma) Melinda, fai i tuoi bagagli. TI voglio fuori da qui entro dieci minuti.

Melinda

- No es possible... Señora!

Miss Hogarth

- Oh si che "es possible"! Frederick, puoi aiutarla a fare i suoi bagagli se vuoi.

Frederick

- Ma Signora...

Miss Hogarth

- Insomma! Cos'è questa insubordinazione? Ho detto che deve andarsene e così sarà. Sono stufa di avere questa poco di buono per casa!

Melinda

- Poco di buono? Maldida, tu dices poco de buono a me? Come osi?

Rothery

- Ancora? La facciamo finita? Miss Hogarth mi dispiace, ma fino alla fine delle indagini la signorina Guiterrez non va da nessuno parte. Come tutti del resto. E per favore smettiamola con questi insulti. E questo vale anche per lei Melinda!

Miss Hogarth

- Ok. Come vuole lei detective. Ma sia ben chiaro, appena finiscono le indagini la sgualdrina deve andarsene.

Rothery

- Bene, allora riprendiamo da dove c'eravamo fermati.

Miss Hogarth/Sonia

- (tra sé) Mai personaggio fu più azzeccato.

Tutti fissano Sonia che si accorge di essere stata sentita.

Melinda/Carla

- (furiosa) Che hai detto?

Frederick/Antonio

- Per favore detective, vada avanti.

Rothery/Gigi

- (imbarazzato) Si, dunque, dicevo...

Melinda/Carla

- No no. Mo’ te stai zitto perché vojo sentì che ha detto la signorina lì in fondo.

Mosley/Alessio

-(cercando di ricollegarsi al copione) Melinda! Ma che linguaggio è questo! Non ti permettere mai più! (A Rothery) Avanti detective, diceva?

Miss Hogarth/Sonia

- (sostenendo lo sguardo, a Melinda/Carla) Hai sentito bene, stai tranquilla. Non serve ripetere.

Melinda/Carla

- (avvicinandosi) E io invece lo vojo risentì, guarda un po’. O nun c'hai il coraggio de ripete?

Miss Hogarth/Sonia

- (avvicinandosi a Melinda in tono di sfida) Va bene, se proprio insisti.

Le due avanzano fissandosi dai due lati opposti fino al centro della scena. I tre uomini cercano di farle desistere con mezze frasi e gesti.

Frederick/Antonio

- Signore, per favore, evitiamo scenate

Melinda/Carla

- (Feroce) Zitto tu!

Mosley/Alessio

- Io credo che non mi sembra il caso che adesso...

Miss Hogarth/Sonia

- (Feroce) Zitto tu!

Le due si trovano al centro del proscenio con in mezzo Rothery/Gigi.

Rothery/Gigi

- Andiamo ragazze... cerchiamo di darci una...

Melinda/Carla e Miss Hogarth/Sonia

- Zitto tu!

Rothery si defila

Melinda/Carla

- Allora?

Miss Hogarth/Sonia

-Ho detto "Mai personaggio fu più azzeccato".

Melinda/Carla

- (applaudendo) Ma brava. Allora ce l'hai le palle. E dimme un po’, e che significa 'sta frase?

Miss Hogarth/Sonia

- Significa quello che ho detto.

Melinda/Carla

- Me stai a dà della mignotta, in teoria?

Miss Hogarth/Sonia

- In teoria e in pratica.

Melinda/Carla

- (Ride sarcastica) Tu c'hai un marito puttaniere e io sarei una mignotta.

Miss Hogarth/Sonia

- (furiosa) Allora lo ammetti!

Melinda/Carla

- Che c'hai il marito puttaniere? Si, ma mica è un segreto lo sanno tutti. Pure pe’ te, mai personaggio fu più azzeccato. La parte della cornuta la fai proprio bene.

Miss Hogarth/Sonia

- Brutta stronza maledetta. Io t'ammazzo!

Melinda/Carla

-Provaci!

Le due donne si azzuffano mentre gli uomini cercano di dividerle. Poco prima di questo momento di caos in platea esce Luca, che si gode la scena da sotto il palco in posizione defilata ma ben visibile dal pubblico.

Rothery spara un colpo in aria.

Rothery/Gigi

- Basta!!! Fatela finita!!!

Tutti si fermano, le due donne divise dagli altri si guardano in cagnesco.

Rothery/Gigi

- (urlando) A me non me ne frega niente dei vostri problemi! Adesso stiamo qui e pensiamo a quello che stiamo facendo. Poi, quando tutto sarà finito, se vi volete ammazzare, fatelo. Ma fino a quando ci sono io voi fate quello che vi dico! Chiaro?

Frederick/Antonio

- Giusto.

Mosley/Alessio

- Ben detto.

Rothery/Gigi

- Bene, allora adesso le signorine si rimettono ai loro rispettivi posti e continuiamo.

Le donne riprendono con riluttanza le loro posizioni.

Rothery/Gigi

- Ora, (a Mosley/Alessio) se il Signor Mosley è d'accordo, io eviterei di fare delle domande legate al momento in cui è stato scoperto il cadavere e salterei un po’ più avanti.

Mosley/Alessio

- (non afferrando il senso) Eh? Come?

Rothery/Gigi

- Dicevo, che ai fini dell'esito dell'indagine, possiamo anche saltare la parte in cui di solito si spiega in che ordine e circostanze sono arrivate le coppie sul luogo del delitto, poiché lo abbiamo capito tutti molto bene, e passiamo direttamente alle domande successive, dove cercheremo di delineare i rapporti di ogni personaggio con la vittima.

Mosley/Alessio

- (c.s.) E perché?

Frederick/Antonio

- (serafico) Perché altrimenti qui facciamo notte fonda!

Mosley/Alessio

- Ahhhh, adesso ho capito... Si si detective, faccia come ha detto!

Rothery

- Dunque Signor Mosley, lei è stato subito d'accordo con Miss Hogarth nel non chiamare la polizia?

Mosley

- Beh, non proprio subito.

Rothery

- E perché ha cambiato idea dopo?

Mosley

- (in difficoltà) Beh...perché... Valentine era piuttosto scossa e non mi sentivo di contraddirla.

Mentre l'interrogatorio va avanti Luca si muove tra la platea. E' in cerca delle ragazze con cui prima faceva il brindisi. E' fondamentale che la sua presenza in platea sia notata dal pubblico.

Rothery

- Pur sapendo che era una scelta sbagliata, e per di più illegale?

Mosley

- Andiamo detective. Ma in quel momento non è che stavo pensando a cosa è giusto o sbagliato, figuriamoci se era legale o meno. Ma perché questa domanda?

Luca, in platea ha ritrovato le ragazze e le saluta con ampi gesti, o possibilmente si ferma a parlare con loro (o si ferma a parlare con qualcun'altra). L'importante è che catturi l'attenzione della platea senza gesti eclatanti e senza parlare ad alta voce.

Rothery

- Niente... mi domandavo solo perché un uomo della sua portata e della sua prestanza abbia acconsentito ad una richiesta così sciocca

Mosley

- (sempre in difficoltà) Ma perché... Perché in fondo in questa casa io sono solo un ospite. E mi sembrava anche doveroso rispettare le decisioni della padrona di casa.

Rothery

- Che ha un forte ascendente su di lei vero?

Mosley

- A cosa allude detective?

Rothery

- Nessuna allusione. Soltanto deduzioni. Ed in una di queste immagino che le decisioni che vengono prese dalla sua "padrona di casa" per lei siano legge.

Durante quest'ultima battuta Miss Hogarth/Sonia si accorge di Luca in platea

Mosley

- Le ripeto detective, io sono solo un...

Miss Hogarth/Sonia

- (scattando in piedi) Figlio di puttana!!!

Tutti la fissano allibita. Mentre lei fissa Luca.

Mosley/Alessio

- Come scusa?

Miss Hogarth/Sonia

- (A Luca) Basta, io adesso ti ammazzo!

Luca capisce di essere stato scoperto e scappa dietro le quinte. Sonia esce a sx mentre Carla scoppia in una fragorosa risata.

Melinda/Carla

- (ridendo) Mai personaggio fu più azzeccato!

Mosley/Alessio

- (inseguendo Sonia) Sonia...ehm Miss Hogarth, ma dove va?

Frederick/Antonio

- Non ci credo.(si avvicina all'angolo bar e si versa da bere)

Rothery/Gigi

- (spaesato a Mosley/Alessio) E adesso? Come vado avanti?

Melinda/Carla

- No no, 'sta scena non me la posso perde. (esce a sx)

Mosley/Alessio

- Aspetta che le vado a riprendere (fa per uscire ma viene bloccato da Rothery/Gigi).

Rothery/Gigi

- Ma dove vai? E io che faccio?

Frederick/Antonio

- (verso le quinte) Ma non è che c'è un whisky vero la dietro? (esce a dx)

Mosley/Alessio

- Frederick! Fermati! Oddio che casino! (cercando di riprendere in mano la situazione) Ehm, detective, lei resti qui un secondo, adesso vado a recuperarli tutti.

Rothery/Gigi

- Ma che sei matto? Ehm... Signor Mosley, non credo sia una saggia decisione. Secondo lei io cosa dovrei fare nel frattempo?

Mosley/Alessio

- Beh... certo... lei è un investigatore no? E allora investighi.

Rothery/Gigi

- E come potrei farlo da solo?

Mosley/Alessio

- (illuminandosi) Beh per esempio potrebbe cercare qualche documento in giro per la casa che magari potrà essere risolutore ai fini dell'indagine.

Rothery/Gigi

- Ma...ma... (alludendo) ma in questo modo “l’indagine” si accorcerebbe notevolmente.

Mosley/Alessio

- E lei ritiene che questo sia un problema? Aspetti qui, non si muova, le giuro che tra un paio di minuti saremo di nuovo da lei (esce a sx di corsa).

Rothery rimane solo in scena e comincia a sentirsi in imbarazzo. Da dietro si sente un brusio sommesso. Dopo qualche secondo guarda un orologio inesistente ed esclama.

Rothery/Gigi

- Oh, ma come si è fatto tardi. (urlando verso le quinte) Se voi siete d'accordo, continueremo l'indagine più tardi. D'accordo? (resta in ascolto del brusio) Bene! Allora non vi preoccupate, (verso i tecnici indicando luci e sipario) chiudo io le luci e la porta.

Resta immobile in attesa ma il sipario non si chiude.

Rothery/Gigi

- (c.s. ai tecnici) Ho detto che chiudo io le luci e la porta!

Come sopra

Rothery/Gigi

- (c.s.) Ho detto che... Vabbé lascio aperto va, così cambiamo l'aria (esce a dx)

L'intensità delle voci dietro le quinte si alza

Luci

Sipario

Fine Primo Atto

Appena il sipario è chiuso esce Sonia furiosa a stento trattenuta da Alessio.

Sonia

- Io mi sono rotta, me ne vado! Me ne vado!

Attraversa la platea ed esce. (NdA dovrebbe uscire fuori dal teatro o comunque allontanarsi per poi ritornare a inizio secondo atto e restare in posizione defilata)

Secondo Atto

Come ad inizio commedia, sipario chiuso e spot a sx ad illuminare la scrivania del detective Rothery

Voce fuori campo Rothery

- Los Angeles in quei giorni sembrava l'inferno. E non solo per quel dannato caldo che non concedeva tregue. L'affare Mosley era roba che scottava. Avrei potuto bruciarmi la carriera e non solo, se avessi fatto anche un unico passo falso. Dagli interrogatori del giorno prima avevo capito solo che in ballo c'erano delle banali storie d'amore. Certo l'elettricità tra Miss Hogarth e la sua governante Melinda nascondeva qualcos'altro di molto più rilevante, ed io dovevo scoprire cosa. Ma per tutto il resto ero in alto mare e mi restavano solo 24 ore per risolvere il caso. Un po' poco, ma avrei dovuto farmele bastare. Quella mattina dovevo recarmi alla villa come da accordi. Proprio mentre stavo uscendo, una fisionomia ben conosciuta si stagliò sulla porta. Ci misi meno di mezzo secondo per capire che si trattava di Miss Hogarth

Spot a sx che illumina Alessio nelle sembianze di Miss Hogarth. Indossa un vestito estivo molto colorato che sembra esser stato preso a caso, un paio di scarpe con tacchi, il velo nero, gli occhiali da sole e una vistosa parrucca. Rothery/Gigi non si aspetta una tale visione e resta completamente pietrificato. Durante la battuta successiva Miss Hogarth/Alessio cercherà di effettuare le azioni descritte dalla voce fuori campo.

Voce fuori campo Rothery

- Con la luce alle sue spalle, aveva l'aria di essere un angelo caduto dal cielo. In tutta la mia triste vita non credo di aver mai visto donna più bella e sensuale di lei. Ogni leggero movimento di quei capelli di seta suscitava in me brividi su tutto il corpo. Ogni suo sguardo era un coltello piantato dentro il mio cuore. E quella bocca... Mio dio! Quella bocca così piena e carnosa mi suscitava nella mente pensieri e desideri che avrebbero fatto arrossire anche il peggior galeotto di Alcatraz. E fu da quella bocca che uscì un saluto che risuonò nelle mie orecchie come un coro di angeli del paradiso.

Miss Hogarth/Alessio

- Buongiorno Detective Rothery.

Voce fuori campo Rothery

- Come nella volta precedente rimasi letteralmente pietrificato. Tanto che non riuscii a rispondere nulla. Poi cominciò a camminare verso di me. (Miss Hogarth/Alessio comincia a camminare verso Rothery con molta difficoltà) Le sue gambe erano colonne di candido marmo di un tempio greco, e si muovevano sinuose come in una danza erotica voodoo delle donne della comunità caraibica di New Orleans. Dio, che immagine celestiale! Avrei potuto osservare quella camminata per giorni interi. Ero talmente perso in lei che non la sentii quando mi ripeté di nuovo...

Miss Hogarth/Alessio

- Ho detto, buongiorno detective Rothery

Rothery/Gigi

-(balbettando) O... o ... o...

Miss Hogarth/Alessio

- Che c'è detective, l'ho lasciata senza parole?

Rothery/Gigi

- O... o... Oddiosantissimo!!! Ma che ti è saltato in mente?

Miss Hogarth/Alessio

- Lo so...lo so... non si aspettava una mia visita, ma d'altronde doveva immaginarla no?

Rothery/Gigi

- Giuro su Dio che non avrei potuto mai immaginare nulla del genere.

Miss Hogarth/Alessio

- E si figuri io! Ma come si dice, la vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.

Rothery/Gigi

- E perché proprio io ho dovuto prendere quello che fa veramente schifo?

Miss Hogarth/Alessio

- (spazientito) Perché è stato sfortunato. Ora le è capitato questo bel cioccolatino qua e se lo mangia tutto. Che le piaccia o meno. Parlando fuor di metafora diciamo che sono stata costretta a fare tutto ciò perché non avevo alternative.

Rothery/Gigi

- Guardi, sempre parlando fuor di metafora, almeno una c'era. Bastava chiudere baracca e burattini e andarsene.

Miss Hogarth/Alessio

- (c.s.) E invece ho preferito farle questa improvvisata! (sarcastico) Che diavoletto che sono eh? Invece di rintanarmi a casa e aspettare che tutti si dimentichino di questa tragedia, ho preferito indossare questi splendidi abiti e fiondarmi da lei, non è contento?

Rothery/Gigi

- Non può immaginare! E' grazie a lei e ai suoi vestiti che finalmente adesso posso dire di aver scoperto cos'è la felicità!

Miss Hogarth/Alessio

- Adesso però la faccia finita e mi faccia spiegare il motivo della mia visita, così possiamo andare avanti ok?

Rothery/Gigi

- Sono tutt'orecchie. Vuole sedersi?

Miss Hogarth/Alessio

- Speravo me lo chiedesse. (si siede pesantemente sulla sedia) Queste scarpe sono bellissime, ma sono un flagello per i miei poveri piedini (Si toglie una scarpa e comincia a massaggiarsi un piede) Ahhhh, che sollievo...

Rothery/Gigi

- (sarcastico) Scommetto che sono stati pochi quelli che hanno avuto l'onore di massaggiare quei morbidi e paffutelli piedini.

Miss Hogarth/Alessio

- E scommette bene.

Rothery/Gigi

- D'altronde come si fa a non adorare quei due piccoli prosciuttini.

Miss Hogarth/Alessio

- Adesso però la smetta altrimenti uno di questi due prosciuttini le arriva dritto in faccia! Comunque... torniamo a noi. Ora mi dica, e' in grado di affrontare un dialogo che lei sapeva che ci sarebbe stato, anche se non immaginava in quali condizioni?

Rothery/Gigi

- Non garantisco,l'immagine che ho davanti adesso sta catturando completamente la mia attenzione. Ma ci proverò. Allora Miss Hogarth, a cosa devo questa inaspettata visita. Stavo giusto uscendo per venire da lei.

Miss Hogarth

- (si ricompone) Sì lo so detective, ma ho ritenuto necessario passare qui, prima che continui le indagini.

Rothery

- E per quale motivo, se posso permettermi?

Miss Hogarth

- Avevo necessità di parlarle a quattr'occhi prima che magari dicesse qualcosa davanti alla servitù.

Rothery

- E cos'è che ha paura che io dica, Miss Hogarth?

Miss Hogarth

- Beh... ecco vede... non so se l'ha già intuito, ma le cose in casa sono diverse da quelle che sembrano.

Rothery

- A cosa si sta riferendo in particolare?

Miss Hogarth

- Beh... a me... e ad Alan!

Rothery

- Per favore Miss, cerchi di essere più chiara.

Miss Hogarth

- Suvvia detective, ma devo proprio dirlo? Cerchi di usare la sua immaginazione.

Rothery/Gigi

- Ah guardi se è quello che penso non ho la minima intenzione di immaginarmelo! Voglio lo stesso che lo dica lei.

Miss Hogarth

- Lei è un gran bastardo sa? E va bene, glielo dico. Io e Alan abbiamo una relazione! Contento adesso?

Rothery/Gigi

- (tra sé) Piuttosto chissà com'è contento Alan.

Miss Hogarth/Alessio

- Cosa dice?

Rothery

- Nulla... nulla. E mi dica, da quanto tempo va avanti questa relazione?

Miss Hogarth

- Ormai da quasi un anno.

Rothery

- Cioè dal tempo in cui suo cognato si è trasferito da voi?

Miss Hogarth

- Si. Ma all'inizio non era così sa? Voglio dire, io, Alan, lo vedevo solo come il fratello di mio marito, e basta!

Rothery

- Ma lui non la vedeva solo come la moglie di suo fratello, vero?

Miss Hogarth

- Già. Lui ha sempre avuto un debole per me. Glielo leggevo negli occhi.

Rothery

- (ironico) Chissà che fatica deve essere stata per lui averla così vicino e non poterla toccare.

Miss Hogarth

- (secco) Si, mi ha confessato che è stato uno strazio. E posso immaginarlo perché per me è stata la stessa cosa.

Rothery

- Quindi alla fine è stata lei a cedere.

Miss Hogarth

- Mi sta giudicando detective?

Rothery

- Ci mancherebbe! Sto solo analizzando i fatti.

Miss Hogarth

- Io lo so cosa pensa di me, ma si sbaglia sa? La mia vita con Frank non è stata tutto rose e fiori. Anzi, per la maggior parte del tempo sono state spine.

Rothery

- Si spieghi meglio.

Miss Hogarth

- Suvvia detective, ma non lo immagina? Lei stesso mi ha confermato che mio marito era un puttaniere incallito. E vogliamo parlare del fatto che mi ha praticamente esclusa dalla sua vita? Crede sia bello essere etichettata come la "Dama Oscura"? Pensa veramente che abbia accettato questa cosa a cuor leggero?

Rothery

- Immagino.

Miss Hogarth

- E invece non può immaginarlo, perché non sa cosa significa vivere dentro una prigione seppur dorata. Ho rinunciato a tutti i miei sogni e alle mie ambizioni per Frank, e come sono stata ripagata? Con l'anonimato, con l'infedeltà, e con l'indifferenza.

Rothery

- Indifferenza?

Miss Hogarth

- Si detective! Mio marito mi evitava da mesi, se capisce a cosa mi riferisco. Ma io sono una donna, una donna come tutte le altre!

Rothery/Gigi

- (tra sé) Su questo nutro forti dubbi...

Miss Hogarth

- (malizioso) Anche io ho i miei istinti, le mie necessità, le mie voglie...

Rothery/Gigi

- Capisco Miss, non è necessario che vada avanti.

Miss Hogarth

- (si infervora e si alza)  Anche io ho bisogno di essere toccata, accarezzata, baciata...

Rothery/Gigi

- (disgustato) Ho capito, ho capito, per favore non continui...

Miss Hogarth

- (avvicinandosi a Rothery) Ho bisogno di essere amata, essere posseduta!(urlando e afferrando il viso di Rothery) Voglio sentirmi donna, una vera donna!!!

Rothery/Gigi

- Ma vaff…(Gli sferra un colpo sotto l'addome)

Miss Hogarth/Alessio

- (dolorante) Ma che sei matto?

Rothery/Gigi

- (ironico) Cercavo solo di rimuovere l’ostacolo che impedisce questo nostro rapporto.

Miss Hogarth/Alessio

- (riprendendosi) Ma ho fatto solo quello che c’è scritto nel…

Rothery/Gigi

- E invece a me è venuta voglia di improvvisare.

Miss Hogarth/Alessio

- (cercando di darsi un tono) Mi perdoni detective, è stato un momento di debolezza. Non so cosa mi è preso, non era mia intenzione baciarla...ehm... provare a baciarla.

Rothery

- Mi perdoni Valentine, ma questo suo... diciamo... non bacio... mi dà da pensare.

Miss Hogarth

- Su cosa?

Rothery

- C'ho fatto caso anche ieri durante l'interrogatorio. Posso farle una domanda personale?

Miss Hogarth

- Dopo questo bacio...cioè dopo questa mia defaillance credo ne abbia tutto il diritto.

Rothery

- Anche tra lei e Alan le cose non vanno bene, vero?

Miss Hogarth

- (sospira) Si detective. Purtroppo è così. Dopo i primi mesi fatti di eccitazione e rischio, in lui è successo qualcosa. E anche se non me lo ha confermato, me ne sono accorta dai suoi occhi.

Rothery

- E scommetto che c'entra anche la Signorina Guiterrez.

Miss Hogarth

- (infuriandosi) Quella lurida sgualdrina mi sta rovinando la vita. Prima Frank, adesso Alan! Ma ormai mio marito è morto e non ci sarà più nessuno che potrà trattenerla a casa mia!

Sonia ricompare in platea e fissa la scena sul palco da un lato.

Rothery

- Interessante.

Miss Hogarth

- Cosa?

Rothery

- Valentine, lei mi ha appena detto che la Signorina Melinda ha avuto una relazione con suo marito e con il suo amante. E' così?

Miss Hogarth

- (sconsolata) Si detective, è così. E' per questo che ho deciso di cacciarla. Così posso ricucire il mio rapporto con Alan. Se non l'ho sbattuta fuori a pedate ieri, è solo perché  me lo ha chiesto lei.

Rothery

- Infatti Miss. L'indagine è ancora in corso e la Signorina è una sospettata. E adesso (si alza) se non ha altro da aggiungere, vorrei continuare l'indagine a casa sua. A tal proposito, avrei necessità di controllare lo studio di suo marito. Mi da il permesso?

Miss Hogarth

- Faccia come meglio crede. Ma ricordi che le restano 24 ore! (si alza ed esce a dx)

Voce fuori campo Rothery

- Se ne andò, facendo fluttuare ancora una volta quelle sue gambe di alabastro. Sulle labbra avevo ancora il suo sapore di mirtillo selvatico del Wisconsin. (Rothery/Gigi è disgustato) Quel bacio mi aveva letteralmente scombussolato l'anima. Avevo paura ad immaginare quale reazione avrei avuto, se avessi fatto l'amore con lei... (Rothery/Gigi si batte una mano sulla testa per scacciare questi pensieri ed esce a sx)

Buio.

Luci sul proscenio, Sipario chiuso

Spot a sx sul Detective Rothery che è sul proscenio.

Voce fuori campo Rothery

- Arrivai alla villa di Frank Mosley con la testa ancora persa nella visione di Miss Hogarth che avvicinava le sue labbra alle mie. Avrei voluto fantasticare per tutto il giorno, ma c'era un'indagine da portare avanti. Dovevo scoprire chi aveva ucciso Frank Mosley, e avevo solamente 24 ore. Dovevo risolvere quel caso, era necessario che lo facessi per la mia carriera e anche, perché no, per la stima di Miss Hogarth. Magari quella stima domani sarebbe potuta diventare qualcos'altro. Suonai. Ad aprirmi fu di nuovo Frederick.

Frederick

- Ah è lei detective, prego, entri.

Rothery

- Frederick, i signori sono in casa?

Frederick

- Miss Hogarth è uscita presto stamane, non so dove si sia diretta, ma ancora non è rientrata, mentre il signor Mosley è al circolo del tennis. Dovrebbe tornare a momenti.

Rothery

- Bene, ne approfitterò per dare una controllata allo studio del Signor Mosley, ho già chiesto il permesso a Miss Hogarth.

Frederick

- Si detective, ne sono al corrente, la prego, mi segua.

I due spariscono dietro al sipario chiuso.

Si apre il sipario, nella sala c'è solamente Melinda, annoiata, che sta riordinando.

Entra Rothery da dx. Ha dei fogli in mano.

Rothery

- Oh signorina Guiterrez, perfetto! Vedo che ha seguito il mio consiglio di non lasciare la casa.

Melinda

- Già... no podia abandonar la casa. Yo soy solamente una esclava. Y una prigioniera.

Rothery

- Non dica così. Le assicuro che tra qualche ora sarà libera di andare dove vuole. Forse.

Melinda

- (allarmata) Ha identificado el asesino?

Rothery

-(malizioso) Non ancora, ma credo di esserci vicino. Ora mi fa il piacere di riunire i presenti della casa?

Melinda

- Ciertamente. (esce a dx)

Entra Frederick da sx.

Frederick

- Detective. Ha terminato l'analisi dello studio del Signor Mosley?

Rothery

- Si Frederick.

Frederick

- (comincia ad agitarsi) E ha portato i suoi frutti?

Rothery

- Non posso lamentarmi.

Frederick

- (più agitato)E in particolare cosa ha trovato di interessante, se posso permettermi?

Rothery

- Non abbia fretta signor Trewavas, ogni cosa a suo tempo. Attendiamo che arrivino gli altri.

Frederick

- (c.s.) Certo certo, non sarò di sicuro io a insegnarle il mestiere. Però se mi permette, prima che arrivino gli altri vorrei dirle che...

Viene interrotto dall'ingresso di Alan Mosley che è di nuovo portato in scena da Luca.

Mosley

- Allora Detective, Melinda mi ha trascinato letteralmente qui dentro dicendo che ci sono delle novità sull'indagine.

Alla vista di Mosley/Luca, Sonia che osservava ancora la scena da sotto il palco, si incammina velocemente dietro le quinte.

Rothery/Gigi

- Signor Mosley! Che bella sorpresa. Vedo che si è rimesso dal suo ehm... diciamo malessere.

Mosley/Luca

- Eh si! Un paio di aspirine, una bella doccia e passa tutto. D'altronde a quanto pare non si poteva andare avanti senza di me.

Rothery/Gigi

- Già, lei è come il motore di una FIAT.

Mosley/Luca

- Insostituibile?

Rothery/Gigi

- No, inaffidabile.

Mosley/Luca

- Va bene, diamoci un taglio. Allora, è arrivato ad una conclusione?

Rothery

- Quasi. Ma ho ancora alcune domande da fare, perciò se non le dispiace vorrei aspettare che siamo tutti.

Entra Melinda da sx.

Melinda

- La señora ancora non rientra.

Mosley

- Bene, allora non ci resta che aspettare. Tanto vale metterci comodi. (Si siede sul divano) Frederick, preparami uno scotch. E lei detective cosa prende?

Rothery

- Anche per me va bene uno scotch.

Mosley

- Perfetto, allora Frederick, preparaci due scotch

Nello stesso tempo entrano a dx Alessio vestito da Miss Hogarth e da sx Sonia con le stesse sembianze. Entrambi pronunciano la stessa battuta, mimando lo stesso gesto.

Miss Hogarth Alessio e Sonia

- Facciamo tre Frederick, ne ho proprio bisogno!

Le due Miss Hogarth si ritrovano al centro sul proscenio e si fissano incredule.

Tutti restano stupiti tranne Mosley/Luca che comincia a ridere.

Frederick/Antonio

- Questo si che è un magistrale colpo di scena.

Melinda/Carla

- (A Sonia) Ma nun te ne eri annata?

Miss Hogarth/Sonia

- E poi ho deciso di tornare. Che c'è? Ti da fastidio, sguattera?

Miss Hogarth/Alessio

- E certo, ognuno fa quello che gli pare in questa casa, si entra e si esce neanche fosse un albergo. E il padrone deve rimettere a posto tutto. Eh no cara mia, troppo comodo così!

Frederick/Antonio

- Ad onor di cronaca, il padrone di casa è morto. Ma lasciamo perdere...

Rothery/Gigi

- Signore per favore non ricominciamo. Cerchiamo di toglierci da questa impasse. Allora...ehm... chi di voi due è Miss Hogarth?

Miss Hogarth Alessio e Sonia

-(fissandosi in segno di sfida) Io.

Rothery/Gigi

- No, facciamo i seri. Intendevo dire, chi di voi due ha intenzione di rispondere alle mie domande?

Miss Hogarth Alessio e Sonia

- (c.s.) Io.

Rothery/Gigi

- Per favore, signore, qui bisogna prendere una decisione. Chi di voi due resterà Miss Hogarth fino alla fine dell'indagine?

Miss Hogarth Alessio e Sonia

- (c.s.) Io.

Rothery

- Ok. Allora facciamo così. Chi di voi due vuole baciarmi?

Miss Hogarth/Alessio

- (rispondendo senza intendere) Io!!!

Miss Hogarth/Sonia

- Ma per favore, smettiamola con questa stronzata! Sono io la vera ed unica Miss Valentine Hogarth. E sono io che arriverò alla fine di questa indagine. (A Melinda) Perché io sono una persona seria e professionale. (Si siede sul divano)

Rothery/Gigi

- Bene. Allora, visto che è lei Miss Hogarth, (a Alessio) lei, chi sarebbe?

Frederick/Antonio

- Già, chi sarebbe?

Melinda/Carla

- Eh già... e mo come la mettiamo?

Mosley/Luca

-(ridendo) Adesso voglio proprio sentire che t'inventi!

Miss Hogarth/Alessio

- Io... sono... e chi sono?

Rothery

- E chi è?

Miss Hogarth/Alessio

- (imbarazzato) Io...sono... sono... (Si toglie la parrucca) Sono Manuelito, il giardiniere!

Mosley /Luca scoppia in una fragorosa risata

Tutti

- (increduli) Eh?

Manuelito/Alessio

-(togliendosi il vestito) Si, soy yo. Manuelito. El vostro jardiniere de fiducia.

Rothery/Gigi

- Ma...ma...

Manuelito/Alessio

- Si, lo so cosa state pensando. Como may el nostro Manuelito, el nostro macho, machissimo Manuelito es vestito da donna?

Frederick/Antonio

- Più o meno, tra le altre cose...

Manuelito/Alessio

- Ebbene si. Yo habe esto vizietto. Non soy gay eh? Yo amo les femmines. Solo que... A me piase molto vestirme en esta manera.

Miss Hogarth/Sonia

- "Piase molto vestirme"?

Manuelito/Alessio

- Ho origini veneziane beh? Il mio cognome è Trevisan. Manuelito Trevisan, ostregheta! Me piase vestirme da donna. Me rilasa ciò. Ma siccome veo ghe se una riunione de famiglia ghe se mejo che vado. (Esce a dx)

Tutti lo osservano uscire ammutoliti, tranne Mosley/Luca che continua a ridere.

Rothery/Gigi

- Bene, ora che abbiamo fatto anche questa scoperta del...vizietto...di...Manuelito Trevisan, spero si possa continuare senza altri colpi di scena. O ci dobbiamo aspettare qualcos'altro?

Tutti si guardano tra loro dubbiosi.

Rothery/Gigi

- Va bene, nel dubbio andiamo avanti. (tra sé) E che Dio ce la mandi buona. Dunque signori dove eravamo rimasti? Ah si, ho appena finito di esaminare lo studio di Frank Mosley, che è anche la scena del delitto. E mi sono permesso di analizzare il corpo che è ancora congelato nel frigidaire.

Miss Hogarth

- Ah... e come l'ha trovato?

Rothery

- Piuttosto duro e freddo.

Miss Hogarth

- Ma non il corpo. Intendevo dire il frigidaire.

Rothery

- Ah, scusi. Su mia richiesta sono stato indirizzato dalla signorina Guiterrez ieri sera, prima di andare via.

Miss Hogarth

- (A Melinda) E chi ti ha autorizzato a farlo?

Melinda

- No es bueno tener un muerto in casa. La sua anima es intrappolada dentro su casa por siempre!

Mosley

- Ancora con questa storia Melinda? Basta con queste sciocche superstizioni!

Melinda

- No es superticìon! Es verdad! Malasuerte para todos! (piange) Malasuerte!

Miss Hogarth

- Basta così Melinda! Falla finita! Vada avanti Rothery, cosa ha scoperto?

Rothery

- Sul cadavere nulla di che, se non avere conferma che è stato ucciso con un tagliacarte. E che sia il suo non ci sono dubbi, c'è un set da scrivania nel suo studio da cui manca proprio un tagliacarte. Un colpo secco al cuore. Esattamente come mi ha detto lei Miss.

Miss Hogarth

- Mette in dubbio le mie parole detective?

Rothery

- Metto in dubbio qualsiasi cosa quando c'è un omicidio di mezzo. E comunque un unico colpo dritto al cuore mi fa pensare più ad un'azione incontrollata, dettata dalla rabbia.

Mosley

- Sospetta un omicidio di carattere passionale?

Rothery

- Non esattamente. Potrebbe essere anche un semplice litigio sfociato in omicidio. Quindi, se vuole avere una conferma alla domanda che non mi ha fatto, ma che intuisco, è sì, siete tutti sospettati e possibili assassini.

Miss Hogarth

- Ma che stupidaggine!

Mosley

- Detective lei sta rasentando il ridicolo.

Melinda

- L'ho detto! Malasuerte para todos!

Frederick

- Beh detective, io sento di potermi escludere dalla lista, perché ritengo di non avere mai avuto motivi di contrasto con il Signor Mosley e figuriamoci passionali!

Rothery

- Ne è proprio sicuro signor Trewavas? Perché ciò che è scoperto nello studio mi fa pensare a tutt'altro.

Frederick

- (in difficoltà) A...A cosa allude detective? Se posso chiederglielo.

Rothery

- Certo che può chiedermelo. Ma prima dovrò farle ancora alcune domande. Così come a voi tutti. Ma ho pensato di non farvele in colloqui privati.

Mosley

- Vuole esporre in piazza il risultato delle sue indagini?

Rothery

- No, stia tranquillo Alan, intendo fare dei colloqui... di coppia.

Miss Hogarth

- In che senso?

Rothery

- Semplice, scambieremo due chiacchiere in due turni, prima io con Il signor Trewavas e la signorina Guiterrez e poi con il signor Mosley e lei, Miss Hogarth

Melinda

- Y porqué?

Rothery

- Mi creda Signorina, ho le mie ragioni. Quindi, se non vi è troppo disturbo e siccome il tempo vola, intenderei iniziare. Grazie.

Alan e Miss Hogarth escono dubbiosi. Frederick e Melinda si guardano in attesa.

Rothery

- Bene signori se volete accomodarvi.

I due si siedono mentre Rothery cammina avanti e indietro pensoso.

Rothery

- Signorina Guiterrez, allora, che mi dice di questa relazione?

Frederick

- Guardi detective, qui non c'è nessuna relazione è stato solo...

Rothery

- Non sto parlando con lei Frederick. Melinda può rispondere per cortesia.

Melinda

- Senor detective, no hay ninguna relacìon con Frederick, nosotros hablavamo solamiente.

Rothery

- E guarda caso proprio nella notte dell'omicidio.

Frederick

- Ma è stato un caso detective, io le assicuro che...

Rothery

- Quante volte devo dirle che non sto parlando con lei Frederick? E poi non mi sto riferendo alla vostra relazione, che dubito ci sia stata. Ma ad un altra relazione che la signorina cerca di nascondere.

Melinda

- (Piange) Yo lo sabia. No eres cosas buena. Yo lo habia dicho. No es cosa buena senor Alan. (a Rothery) Ma c'ero prima yo che Miss Hogarth. El signor Alan era arrivato da pocas dias. Y me diceva que ero muy linda, que non dovevo essere una camerera, me diceva que me amava... E despues ha llegado Miss Hogarth e me ha lasciato sola...

Frederick la consola

Rothery

- La smetta con queste fandonie. Non mi riferisco a questa sua relazione con Alan Mosley! Che poi sono sicuro non sia andata così come l'ha descritta. Ma parlo di un'altra storia ben più importante signorina Melinda Guiterrez... o dovrei dire Miss Melanie Kelly?

Rothery mostra un foglio a Melinda che smette immediatamente di piangere. Frederick è stupito, ma non capisce.

Melinda

- Come...come ha fatto...dove l'ha trovato?

Rothery

- Improvvisamente abbiamo perso l'accento spagnolo Signorina Melinda?

Frederick

- Non capisco, cosa sta succedendo?

Rothery

- Succede che l'ispanica cameriera Melinda Guiterrez ha un ottimo talento, ma di certo non per la pulizia. (mostra il foglio a Frederick) Dovrebbero darle l'Oscar come miglior attrice non protagonista per questa interpretazione. (A Melinda) Vero Miss Melanie Kelly?

Melinda

- La faccia finita. Lei non sa nulla.

Rothery

- Oh, invece so parecchie cose. So che lei è del Minnesota, che si è trasferita a Los Angeles per sfondare nel mondo del cinema e so che ha conosciuto il signor Frank Mosley, che di certo non è rimasto indifferente al suo fascino, dato che l'ha portata a casa sua. Il signor Mosley doveva tenerci molto a lei, visto come la raccomandava caldamente con quella lettera ai responsabili della MGM per farle fare l'attrice protagonista nel nuovo film con Burt Lancaster e Cary Grant. Da quanto andava avanti la sua relazione con il signor Mosley?

Melinda

- La smetta!

Rothery

- E' stato il signor Mosley a consigliarle di cambiare il nome e l'accento? E nel frattempo ha intavolato una relazione con il fratello Alan. Per quale motivo? In modo da avere un piano B in caso non avesse sfondato con il cinema?

Melinda

- Lei non sa cosa sta dicendo, e non ha capito un bel niente di questa storia! (esce furiosa a sx)

Frederick

- (Stupito) Adesso capisco perché il suo accento spagnolo era così approssimativo... Ma non avrei mai pensato che... (A Rothery) Non penserà che ha una relazione anche con me! Noi siamo solo amici e anche l'altra sera stavamo solo...

Rothery

- (Interrompendo) Stia tranquillo Frederick. So tutto.

Frederick

- Cosa sa?

Rothery

- Ogni cosa a suo tempo. Adesso parliamo di lei Frederick.

Frederick

- E cosa vuole sapere di più? Sono stato assunto dal signor Frank Mosley otto anni fa. E da allora vivo in questa casa. Come le ho già detto non ho mai avuto problemi con lui, né mai avuto scontri. Sono sempre stato un servitore fedele del signor Mosley.

Rothery

- Oh, certo. Molto fedele. Al di là di ogni possibile aspettativa.

Frederick

- A cosa si riferisce detective?

Rothery

- A questo. (mostra un foglio)

Frederick

- Il mio curriculum? E che cosa c'entra con l'omicidio del signor Mosley?

Rothery

- Con l'omicidio nulla, ma sicuramente ha qualcosa di strano.

Frederick

- E cosa ci sarebbe di strano?

Rothery

- Frederick, lei si è laureato in Fisica nel'Università di Berkley. E da otto anni fa il maggiordomo! E mi dice che non c'è nulla di strano.

Frederick

- E sospetta di me solo perché non sono diventato un professore accademico o un ricercatore? C'è una colpa nell'aver scelto di fare un mestiere diverso da ciò che si è studiato?

Rothery

- Certo che no. Ed è quello che mi sono detto anche io. Anche se mi chiedevo quale fosse stato il motivo che l'avesse spinto a questa bizzarra scelta. Ma di certo non erano affari miei. Però poi ho trovato anche questa lettera (mostra una busta a Frederick) e tutto è stato più chiaro.

Frederick

- (allarmato) O mio dio! Non è possibile, mi aveva detto di averla bruciata!

Rothery

- E invece ha voluto tenerla per ricordo. Da quanto tempo prova questo sentimento per il signor Mosley?

Frederick

-(rassegnato) Dai tempi del college. Poi ci siamo persi di vista, fino a quando ho fatto un colloquio con lui per un posto da ricercatore in una delle sue molteplici attività. Abbiamo rivangato i bei tempi, ci siamo fatti qualche birra assieme... E lì ho scoperto che in realtà ero ancora innamorato di lui. Il posto venne assegnato ad un altro più qualificato di me, e lui, per l'amicizia che ci legava, mi propose di stare a casa sua, come maggiordomo almeno fino a quando non avrei trovato un lavoro in linea con le mie aspettative. E a me stava più che bene.

Rothery

- Ma Frank ignorava i suoi sentimenti. Quando ha deciso di confessargli tutto con questa lettera?

Frederick

- Un paio di anni fa. Certo la sua reazione non fu quella che sognavo, anche se non mi trattò male. Parlammo a lungo, lui comprese il mio stato, ma fu chiaro nel dirmi che non ci sarebbe stato mai nulla tra di noi. Ma d'altronde lo immaginavo. Frank amava le donne più di sé stesso.

Rothery

- (in tono accusatorio) Finché un paio di giorni fa si è stufato di questa situazione e lo ha ucciso! Ed ha usato la Signorina Guiterrez... o Kelly, come alibi!

Frederick

- (sconcertato) Ma cosa le salta in mente? Non avrei mai potuto! Vivo in questa casa da otto anni, svolgendo un lavoro dequalificante, solo per stare vicino ad uomo che sapevo non avrebbe mai corrisposto i miei sentimenti. Ma mi stava bene così, mi bastava stargli vicino. Come avrei potuto fargli del male? Nessuno ha mai sospettato nulla, neanche Miss Hogarth, quindi per favore Detective, non faccia uscire fuori questa storia, sarei rovinato.

Rothery

- (malizioso) Non so, è prova d'indagine, e potrebbe mostrare anche un suo coinvolgimento nell'omicidio.

Frederick

- (indignato)Non le permetto di rivolgersi a me con questo tono. Lei non può capire! Non può capire! (si alza e si dirige minaccioso verso Rothery) Lei non tirerà fuori questa storia altrimenti...

Rothery

- Altrimenti cosa?

Frederick fa per colpirlo ma si blocca ed esce furioso a dx.

Rothery

- (urlandogli dietro) E visto che c'è chiami Miss Hogarth e il Signor Mosley grazie!

Entrano Miss Hogarth e Alan Mosley.

Miss Hogarth

- Che cosa ha fatto a Frederick? Non l'ho mai visto così furioso!

Mosley

- Già, era praticamente fuori di sé.

Rothery

- Si calmerà, non preoccupatevi. Potete accomodarvi.

I due si siedono sul divano.

Miss Hogarth

- Sarà una cosa lunga? No, perché io dovrei organizzare il funerale e...

Rothery

- Vado dritto al punto. Chi di voi due mi racconta come e quando è nata la vostra relazione.

Mosley

- Beh... vedo che lei non ama i preamboli detective...

Rothery

- Esatto. Quindi cerchi di rispondere in modo diretto.

Mosley

- Per quanto mi riguarda, mi sono innamorato di lei dal giorno che mio fratello me l'ha presentata. (a Miss Hogath) Eri bellissima in quel vestito blu. Ho pensato subito che mio fratello non ti meritasse.

Miss Hogarth

- (acida) Sono in molti a non meritarmi a quanto pare.

Mosley

- E dai Valentine, non fare così. Non tenermi il broncio. Lo sai che sono pazzo di te.

Miss Hogarth

- Ma questo non ti evita di spassartela con le altre donne. Soprattutto se sono cameriere ispaniche.

Mosley

- Per favore Valentine, basta con questa storia. E' stata una leggerezza del momento.

Miss Hogarth

- (Stancamente) Momenti che si ripetono troppo spesso però. Sei un bastardo!

Rothery

- (cercando di interrompere) Signori per favore. Ho delle domande da farvi.

Mosley

- (avvicinandosi a Valentine) E dai, non fare così. Si, ho sbagliato, ma poi alla fine torno sempre da te.

Miss Hogarth

- (cedendo) Non so fino a quanto potrò sopportare tutto questo.

Mosley

- (c.s.) Ma ti ricordi quel nostro primo ballo al Cotton Club?

Miss Hogarth

- (c.s.) L'orchestra suonava Summertime e tu imitavi il suono della tromba (ridono)

Rothery

- Ehm...Signori...

Mosley/Luca

- Ne abbiamo passate tante assieme. Ti ricordi sulle montagne russe di Gardaland?

Rothery/Gigi

- Gardaland?

Miss Hogarth/Sonia

- (ridendo) Ho dovuto tenerti la mano mentre tu piangevi dalla paura. E ti ricordi in quell'osteria di Tagliacozzo?

Rothery/Gigi

- Tagliacozzo?

Mosley/Luca

- (ridendo) Ah si, quando non avevo il portafogli e il titolare ci ha obbligato a lavare i piatti.

Rothery/Gigi

- Signori credo si stia uscendo un pochino fuori tema. E fuori nazione.

Mosley/Luca

- E ti ricordi invece a Torvaianica quando abbiamo fatto il bagno di mezzanotte nudi?

Miss Hogarth/Sonia

- (di colpo seria) Non sono mai stata a Torvaianica. E non ho mai fatto il bagno di mezzanotte nuda con te. (Si alza furiosa) Probabilmente ti stai sbagliando con quella zoccola che sta qui dietro. Lo sapevo!

Mosley/Luca

- (cercando di trattenerla) Ma che dici. Dai Sonia...

Miss Hogarth/Sonia

- Lasciami lurido porco che non sei altro. Mi fai schifo! (esce a dx)

Rothery/Gigi

- Un altra volta? E no cazzo!

Mosley/Luca

- (A Rothery) Ma l'hai vista? Hai visto quanto è squilibrata?

Rothery/Gigi

- Lei eh?

Mosley/Luca

- Io non la capisco. Ha una gelosia insopportabile! Ma dico io, e che avrò fatto mai? Lo fanno tutti gli uomini no? Sei mia moglie, va bene, ma una volta ogni tanto posso tornare single? Non ho ragione?

Rothery/Gigi

- (Sedendosi, sconsolato) Dimmi tu cosa vuoi che ti risponda, perché io ho perso proprio il filo.

Mosley/Luca

- Aveva ragione mia madre. "Lasciala stare quella" mi diceva "Si vede dagli occhi che è una su cui non puoi fare affidamento, è una che pensa solo ai suoi interessi"

Rothery/Gigi

- (allusivo) Sicuro che tua madre stesse parlando di lei?

Mosley/Luca

- (Si alza, arrabbiandosi) Non la sopporto più! Ci credi che non la sopporto più? Sempre a rompermi le palle "Mangi troppo, mi lasci sempre sola, con chi vai, chi era quella, non bere" Ma adesso mi sente. Appena torna gliene canto quattro. Perché tanto torna sai? E io sto qua che l'aspetto! E bevo pure. (verso le quinte) Possiamo avere qualcosa da bere qui per favore? Vedi tu che le combino. Appena torna la prendo per i capelli e la trascino per tutta la stanza obbligandola a chiedermi scusa.

Rothery/Gigi

- Ma si. Mettiamoci pure un po' di Tarantino in questa storia. Tanto di Vanzina già abbiamo fatto il pieno.

Mosley/Luca

- La distruggo, quanto è vero che mi chiamo Luca.

Rothery/Gigi

- in realtà saresti ancora Alan... ma lasciamo perdere. (verso le quinte) Quindi? Che facciamo adesso?

Mosley/Luca

- Tu prega che non ritorni, perché se lo fa la prendo per i capelli veramente. Prega che non ritorni...

Entra Alessio da sx di nuovo vestito da Miss Hogarth

Miss Hogarth/Alessio

- Sono tornata.

Rothery/Gigi

- Mi sa che dovevo pregare veramente.

Miss Hogarth/Alessio

- Scusate il mio sfogo di prima, non so cosa mi sia preso. (si accomoda sul divano) Ma adesso è tutto a posto e sono pronta a continuare l'interrogatorio.

Rothery/Gigi

- (A Mosley) Prendila un po' per i capelli, vediamo che succede...

Miss Hogarth/Alessio

- Beh? Allora? Dove eravamo rimasti?

Rothery/Gigi

- Sul serio?

Miss Hogarth/Alessio

- Certo. Non vedo quale impedimento ci possa essere.

Rothery/Gigi

- (riferito a Alessio) Mah, io ne vedo almeno uno molto grosso e con una parrucca davanti a me.

Miss Hogarth/Alessio

- Beh, io non lo vedo. Quindi andiamo avanti, tu Alan sei d'accordo?

Mosley/Luca

- (scocciato si stravacca sul divano) Ma fate quello che volete...

Miss Hogarth/Alessio

- Bene allora siamo tutti d'accordo. Dunque detective? Che cosa stavamo dicendo?

Rothery/Gigi

- Ma si, tanto ormai. Vediamo come va a finire... (Si alza) Lei e Alan mi stavate raccontando di come vi siete conosciuti.

Miss Hogarth/Alessio

- Ah si, al Cotton Club.

Rothery/Gigi

- Si, poi avete citato altri posti su cui però preferirei sorvolare. Quindi, in sintesi, quando è iniziata la vostra relazione?

Miss Hogarth

- (prende la mano a Mosley/Luca che resta sovrappensiero) Non appena si è trasferito qui. Sa come succedono queste cose, io restavo sola, le notti erano lunghe e...

Rothery

- Ed Alan vi faceva compagnia. Vero Alan?

Mosley/Luca

- (resta nei suoi pensieri) ...

Rothery

- Vero Alan ???

Miss Hogarth/Alessio

- Ah detective, Alan è sempre stato restio a raccontare i suoi fatti personali.

Rothery/Gigi

- Infatti, e scommetto che ha tralasciato di rivelarle un piccolo particolare. Qualcosa legato alle proprietà di suo marito Frank.

Miss Hogarth

- Non la seguo detective.

Rothery

- Nello studio ho trovato questo contratto. Lei lo sapeva Miss Valentine, che Alan, il fratello odiato e parassita, in realtà aveva ricevuto in dono da Frank Mosley l'intera proprietà della sua casa di produzione cinematografica?

Miss Hogarth

- (Stupita) Che cosa?

Rothery

-(mostrando un foglio) Esatto, l'intera proprietà. Che cosa ha da dire a riguardo Alan?

Mosley/Luca resta con la testa da tutt'altra parte.

Rothery

- (insistendo e mettendogli il foglio davanti al viso) Allora che cosa ha da dire Alan?

Mosley/Luca

- (come sopra)…

Rothery/Gigi

- (scuotendolo) Ahò, allora?  Che hai da dire?

Mosley/Luca

- (destandosi) Eh? Che cosa ho da dire? Che cosa ho da dire io di tutto questo?

Miss Hogarth/Alessio

- Esatto. Cosa vuoi dirci Alan?

Mosley/Luca

- (alzandosi) Volete proprio saperlo? Bene, ecco cosa vi dico: Ma andatevene tutti a fare in culo! (esce a sx)

Rothery/Gigi e Miss Hogarth/Alessio guardano Luca uscire allibiti. Poi si fissano in silenzio per qualche secondo.

Rothery/Gigi

- Vabbé. C'abbiamo provato. Direi che a questo punto...

Miss Hogarth/Alessio

- (dopo un attimo di esitazione, comincia a parlare al lato della poltrona vuoto, dove prima c'era Alan) Ma... Ma Alan è vero quello che dice il detective?

A questo punto Alessio inizierà un dialogo alternandosi tra i due personaggi, sotto lo sguardo allibito di Rothery/Gigi

(NdR: Per dare più funzionalità, l'attore potrebbe togliere e indossare la parrucca a seconda del personaggio che interpreta, spostandosi da un lato all'atro del divano)

Mosley/Alessio

- Ma no cara... (afferra il contratto dalla mano di Rothery) Io non ne sapevo nulla... te lo giuro!

Miss Hogarth/Alessio

- Non è vero, te lo leggo negli occhi che stai mentendo. Tu lo sapevi perché qui c'è la tua firma. Per favore smettila di mentirmi! Glielo dica anche lei detective!

Rothery/Gigi

- ...

Miss Hogarth/Alessio

- Hai sentito? Lo dice anche il detective! Dimmi la verità una volta per tutte!

Mosley/Alessio

- (alzandosi) E va bene! Lo sapevo! E' successo quasi un anno fa. Ma guarda bene. C'è scritto anche che io ne sarò l'unico proprietario solo tra qualche mese. E cioè alla scadenza dell'anno.

Miss Hogarth/Alessio

- Questo non cambia le cose. Lo sai da quando sei venuto a vivere con noi?

Mosley/Alessio

- Si, esatto. Frank mi voleva vicino per insegnarmi tutto quello che bisognava fare. Ma questo non significa che io sia un assassino, vero detective?

Rothery/Gigi

-...

Mosley/Alessio

- Ahhh, ecco. Può dirlo anche a lei ora?

Rothery/Gigi

-...

Miss Hogarth/Alessio

- E questo che ha appena detto il detective dovrebbe tranquillizzarmi? Tu mi hai mentito Alan! Tutte le tue belle parole! Dicevi che mi amavi, ma in realtà a te interessavano solo i soldi!

Mosley/Alessio

- Ma non è vero! Cioè all'inizio è vero che sono venuto qui per il contratto. Ma poi mi sono realmente innamorato di te! Io ti amo, e se vuoi rinuncio a tutto pur di restare con te!

Miss Hogarth/Alessio

- Stai mentendo, come sempre!

Mosley/Alessio

- Non sto mentendo! Guardami! Guardami negli occhi!

Miss Hogarth/Alessio

- Ecco, ti sto guardando. E adesso che vuoi?

Mosley/Alessio

- Voglio che tu veda la verità nei miei occhi! La vedi!

Miss Hogarth/Alessio

- Alan, per favore smettila con...

Mosley/Alessio

- No. Ho detto guardami! E dimmi quello che vedi!

Miss Hogarth/Alessio

- Oh... Alan...

Mosley/Alessio

- Valentine...Amore mio!

A questo punto l'attore si abbraccia fingendo un bacio tra i due. Piano piano si fa trasportare fino a sdraiarsi completamente sul divano gemendo e sussurrando sotto lo sguardo impietrito di Rothery/Gigi

Rothery/Gigi

- (dopo aver fissato a lungo la scena) No... non ce la posso fare. Questo è davvero troppo! (esce a dx)

Alessio continua nella sua performance. Entra Frederick/Antonio con un vassoio in mano.

Frederick/Antonio

- Ho portato qualche sandwich, caso mai... (nel vedere la scena resta immobile facendo cadere i sandwich dal vassoio)...Ma che diavolo...

Entra Melinda. Ha una valigia in mano ed indossa un cappotto.

Melinda/Carla

- Señora io me ne vado! Non entiendo restar en esta casa... (come Frederick/Antonio resta immobile a fissare la scena)...Santo Dio!  (A Frederick) Ma che sta facendo?

Frederick/Antonio

- Non lo so, ma non riesco a smettere di guardarlo.

Melinda/Carla

- Ma qua siete tutti matti...Io me ne vado davvero. (Si incammina poi si ferma) Ma te che fai, resti a vedé sto spettacolo orripilante?

Frederick/Antonio

- No. Hai ragione. Lasciamogli un po' di intimità.

Melinda/Carla

- Andiamo a cambiarci e ti porto al pub. Namose a magnà quarcosa. Così riflettemo sulla figura de merda  che avemo fatto stasera.

Melinda/Carla e Frederick/Antonio escono insieme a sx. Alessio resta solo in scena incurante di tutto.

Miss Hogarth/Alessio

- O mio dio Alan... fermati.

Mosley/Alessio

- Non ce la faccio... Sei troppo bella.

Miss Hogarth/Alessio

- No...no Alan... c'è il detective che ci sta guardando

Mosley/Alessio

- Ah. Vero. (alzandosi e rivolgendosi a Rothery) Mi scusi detective, mi sono fatto prendere dalla... (si accorge che non c'è nessuno, fissa il pubblico imbarazzato, fa un lungo sospiro e poi si rivolge al lato di Miss Hogarth) Ma dove è andato?

Miss Hogarth/Alessio

- Non lo so. Credevo fosse qui. Provo a chiamarlo. Detective? Detective? E' in bagno? (A Mosley) Niente, non risponde.

Mosley/Alessio

- (Si alza) Detective? E' nello studio (esce a dx, rientra dopo pochi secondi)

(NdA: In questo caso sarebbe utile che l'attore entrasse anche con oggetto di scena che utilizza Rothery, facilmente utilizzabile durante i cambi di personaggio. L'attore cambierà per ogni personaggio la sua posizione)

Rothery/Alessio

- Scusatemi, ma non volevo interrompere il vostro idillio.

Miss Hogarth/Alessio

- Ci perdoni detective. Siamo stati veramente degli irresponsabili.

Mosley/Alessio

- (ammiccando) Meravigliosamente irresponsabili.

Rothery/Alessio

- Sono contento che abbiate appianato le vostre divergenze, ma vorrei ricordarvi che c'è un indagine in corso. E un assassino a piede libero.

Miss Hogarth/Alessio

- E' vero. Ci scusi ancora detective. Dove eravamo rimasti?

Mosley/Alessio

- Aveva scoperto che mio fratello Frank mi ha ceduto la sua casa di produzione cinematografica. Ma come le ho detto prima, questo non fa di me un assassino.

Rothery/Alessio

- Non ho mai detto che lei è un assassino. O non ancora. Ma di certo è uno che sa mantenere i segreti.

Miss Hogarth/Alessio

- Va bene, ho capito cosa intende dire. Ma se Frank ha voluto cedergli la sua casa di produzione sono affari suoi. Non riesco a capire che cosa c'entra questo con l'omicidio di mio marito.

Rothery/Alessio

- C'entra eccome. Perché è grazie a questa scoperta che finalmente mi è tutto chiaro.

Mosley/Alessio

-(allarmato) Sta dicendo sul serio?

Miss Hogarth/Alessio

- (allarmata) Lei sa veramente chi ha ucciso mio marito?

Rothery/Alessio

- Esattamente. Ed ora è giunto il momento di rivelare chi è il colpevole. Per favore Alan, chiami gli altri.

Mosley/Alessio

- (esce) Frederick! Melinda!

Alessio rientra consapevole del fatto di essere rimasto solo. Fissa la scena vuota con espressione dubbiosa e indecisa mormorando un "Non ce la posso fare". Poi si gira verso il pubblico quasi per scusarsi, ma gli viene un'idea e scende in platea.

(NdA: L'attore dovrà scegliere quattro persone, due uomini e due donne. Deve farlo sempre mantenendo il personaggio di Alessio, perciò dovrà rivolgersi al pubblico scelto supplicandolo di aiutarlo a finire la commedia e rassicurandolo sul fatto che non dovranno proferire parola, ma solo riempire la scena. In caso ci sia parziale o adesione nulla si utilizzeranno soggetti pre-allertati)

Alessio fa salire le persone scelte sul palco e metterà in mano a ciascuno di loro un oggetto tipico del personaggio che rappresentano. Due di loro (Miss Hogarth e Alan Mosely) saranno seduti, mentre gli altri due (Frederick e Melinda) saranno in piedi ai lati del divano.

(NdA: L'attore che impersona Alessio/Rothery, può giocare con i membri del pubblico, magari facendo domande o coinvolgendoli in qualche modo. Naturalmente non può aspettarsi risposte, perciò deve essere abile nel portare il monologo seguente a conclusione.)

Rothery/Alessio

- Bene. Vedo che siete tutti presenti. Dunque signori, tra di voi c'è un assassino e io so chi è! Ma è giusto che vi dica come ci sono arrivato. Devo dire che la mia fortuna è stata che il signor Frank Mosley era un uomo molto preciso, che aveva una cura maniacale per l'ordine e la classificazione. Nel suo studio c’è un archivio completo di ogni sua attività e soprattutto un dossier su ogni persona con cui si relazionava. E sì, lo aveva anche su di voi. Ne eravate a conoscenza? A quanto sembra ognuno di voi, (rivolgendosi agli spettatori sul palco) Frederick, Alan, e Melinda, nascondeva dei segreti, ma, per quanto gravi, assolutamente insufficienti per giustificare un omicidio. Il fatto è che voi tre, avreste solo potuto perderci con la morte di Frank Mosley. Non riuscivo a capire, c'era qualcosa che mi sfuggiva. Ma proprio quando stavo per gettare le spugna, ho trovato qualcosa che riguardava lei, Miss Valentine Hogarth! E' da quando ci siamo incontrati che ho in mente di averla già conosciuta. Ci pensavo e ripensavo, ma non mi veniva proprio in mente. Fino a quando, scoprendo casualmente il doppiofondo di un cassetto della scrivania, tutto mi è stato più chiaro. (apre una locandina di un film) "Gli occhi dell'angelo" una produzione della Mosley inc., con Frank Sinatra, Sammy Davis Junior e una giovane e promettente stellina del cinema, tale Vally Hogarth. E dalla foto di certo non si possono avere dubbi. Questa è lei Miss Valentine vero? Ed ecco dove l'avevo vista. In quel film di dieci anni fa! Ai tempi si parlò molto di lei come la rivale ideale di Ava Gardner. E invece la sua carriera nacque e morì con quel film. Vally Hogarth improvvisamente sparì senza ragione apparente. E dopo molti anni mi riappare davanti sotto le vesti della "Dama Oscura" di Frank Mosley. Questa faccenda mi incuriosiva e, siccome siamo a Los Angeles, ho cominciato a pensare ad una storia per un bel film. Un film in cui una giovane attrice promettente, sposa il suo bel produttore, ma poi, per qualche motivo viene obbligata a vivere come una schiava in casa. Abbandona i suoi sogni da star e si rassegna alla triste realtà, seppur dorata. Ma poi, come in ogni bella storia, arriva qualcuno a salvarla, nella fattispecie il fratello del suo crudele marito. La ormai non più giovane attrice allora riscopre non solo l'amore, ma anche la sua passione, il cinema. Soprattutto quando viene a sapere che la casa di produzione cinematografica del suo arcigno marito passava proprio al suo nuovo amore. Un’occasione irrepetibile. Per realizzare i suoi sogni sarebbe sufficiente lasciare il marito, ma sa benissimo che è impossibile, lui è così potente, mentre lei è solo un’insignificante ragazza di Oakland costretta a vivere in una prigione dorata, quindi meglio abbandonare queste stupide idee da ragazzina ingenua… Ma se finisse così, questo non sarebbe di certo un bel film. Ci vuole un colpo di scena no? Quindi una sera, la non più giovane attrice, forse per l'ennesima scappatella di suo marito, si trova ad affrontarlo. Ma qualcosa va male, gli animi si scaldano e quella rabbia repressa da anni viene a galla. E in un lampo intuisce che quello è il momento ideale per raggiungere i suoi sogni. Quindi afferra il tagliacarte e lo conficca nel cuore di suo marito. Si rende subito conto di essersi trasformata in assassina, ma anche che finalmente è libera, e non può di certo andare in carcere proprio ora. Ma lei sa che il suo talento può salvarla. Così, per la prima volta dopo anni torna a recitare. E la sua prima battuta è un urlo nel cuore della notte… (pausa) Allora Miss Hogarth? Ha ucciso lei suo marito? Come dice? (sottovoce Alessio invita la spettatrice a piangere) Le sue lacrime hanno risposto alla mia domanda. (Al pubblico in sala) Quindi signore e signori, con questo possiamo affermare che il caso è risolto.

Entra Sonia, si è cambiata. Poco a poco rientrano tutti gli altri che hanno smesso gli abiti di scena, ma sono ancora parzialmente truccati. Ognuno di loro si pone di fianco allo spettatore che lo interpreta.

Sonia

- Non ci posso credere. Stai ancora qui veramente. Ma che mi rappresenta questa stupidaggine? E loro chi sarebbero?

Rothery/Alessio

- (in difficoltà) Ah bene... piuttosto chi siete voi? Questa è proprietà del signor Mosley e voi non potete...

Luca

- Ma falla finita! Ma ti rendi conto di quello che fai?

Antonio

- Dai Alessio, è veramente una cosa stupida questa.

Carla

- Ma che intenzioni c'avresti? Sei veramente ridicolo!

Alessio

- (sbottando) Ah io sarei ridicolo? E voi che m'avete abbandonato proprio durante lo spettacolo? Voi non siete ridicoli?

Gigi

- Hai ragione, ma non puoi portare avanti qualcosa che ormai non ha più senso di essere.

Alessio

- (come sopra) E chi l'ha deciso? Tu? Sonia? Luca? Chi l'ha deciso? Io mi sono fatto il culo per scrivere e dirigere questo spettacolo, ma a voi non ve ne è fregato niente, e me lo avete distrutto.

Sonia

- E pensi di rimetterlo a posto facendo salire quattro sconosciuti sul palco?

Alessio

- Questi non sono quattro sconosciuti! Sono (si fa dire il nome dagli spettatori) E sono migliori di voi. Anche se non parlano! Perché loro almeno hanno il coraggio di salire qui sopra e restarci soprattutto!

Luca

- Ma fammi il piacere! Guarda che se ci troviamo in questa situazione è per colpa tua.

Alessio

- Mia? E in che modo scusa?

Luca

- Potevamo chiudere il sipario prima, ed era già tutto finito.

Alessio

- Prima? Prima di cosa? Prima che tu ti ubriacassi? O prima che Sonia se ne andasse? O prima che Carla non si mettesse a fare la stronza?

Carla

- Stronza io? Ah bello, attento a come parli altrimenti...

Alessio

-(affrontandola a brutto muso) Altrimenti cosa? Eh? Altrimenti cosa fai?

Gigi

- Dai Alessio calmati, ci stanno guardando tutti.

Alessio

- E certo che ci guardano! Hanno pagato un biglietto per vedere uno spettacolo e noi glielo facciamo vedere. (al pubblico) Volete vederlo uno spettacolo veramente divertente?

Antonio

- Alessio, falla finita per favore. Stiamo facendo una figura di merda.

Alessio

- Più di quella che abbiamo già fatto? O meglio, di quella che IO ho già fatto? Mi sono pure vestito da donna, pensi che ci sia qualcosa che possa farmi vergognare di più?

Sonia

- Senti, finiamola adesso. I panni sporchi si lavano in casa. (ai tecnici) Per favore chiudete il sipario (agli spettatori in sala e a quelli sul palco che invita a scendere) Perdonateci, vi rimborsiamo il biglietto, ma scusateci. Non credo voi abbiate voglia di conoscere i nostri problemi.

Il sipario comincia a chiudersi

Alessio

- Fermi tutti! Riaprite il sipario (il sipario si riapre). Io invece credo che il pubblico, questo gentilissimo pubblico abbia il diritto di sapere tutto. D'altronde è un giallo questo no? E tutti vogliono sapere come va a finire.

Luca

- Cioé? Che vuoi fare?

Carla

- Alè, guarda che finisce male!

Alessio

- Purché abbia una fine cara mia! Non importa come finisce, basta che finisce, una volta per tutte. Quindi adesso cari spettatori vi racconto come stanno veramente le cose. Allora cominciamo, la qui presente Sonia alias Miss Hogarth è la moglie (o compagna) di Luca, cioé Alan Mosley. Ma il nostro caro Luca ha il vizietto di spassarsela con le belle ragazze è vero?

Luca

- Ma io ti ammazzo!

Viene placcato da Antonio

Alessio

- Lasciami finire e tutto avrà un senso. Allora dicevamo, Luca ama fare l'uccel di bosco, (a Sonia) ma tu questo lo sai. Così come sai che se la fa da un anno con la nostra Carla.

Carla

- Ma che te stai a inventà?

Alessio

- Ma zitta tu! Che sei una zoccola (Sonia ride) E tu non ridere, che oltre a Carla c'ho una lista di altre "donnine" che è lunga mezzo metro. Sei cornuta Sonia, ma tanto lo sai. Quello che invece non si sa (al pubblico) e qui c'è il colpo di scena, è che la nostra integerrima e santa donna Sonia, in realtà si fa i fatti suoi, e indovinate un po' con chi? Con il nostro insospettabile Gigi!

Luca

- (a Sonia) Che cosa?

Gigi

- Stai mentendo!

Alessio

- Ah si? E come mai tu vai a giocare tutti i mercoledì, e Sonia ha pilates tutti i mercoledì? Non ci sarebbe niente di male se i vostri "esercizi" non li faceste dentro la sala prove! Almeno abbiate la decenza di controllare se c'è qualcuno dentro prima di fare "allenamento".

Sonia

- Luca non è come pensi.

Luca

- E allora dimmelo tu cosa penso.

Alessio

- Zitti che non ho finito. Poi a casa vostra vi scambiate i pensieri. Perché la cosa che fa più ridere è che (a Gigi) in realtà il nostro playboy insospettabile, è segretamente innamorato della zoccola... ehm di Carla.

Carla, Sonia e Luca

- Cosa?

Alessio

- Si si, da almeno tre anni. Sono tre anni che quel poveraccio si strugge per te, e tu neanche te lo fili.

Carla

- (a Gigi) Sta dicendo sul serio?

Gigi

- (imbarazzato) Si.

Carla

- E perché non me l'hai mai detto?

Alessio

- (interrompendo) Si ok, va bene, ma di questo a noi non ce ne frega nulla (agli spettatori) Probabilmente nascerà una nuova storia d'amore. Perché come si dice, dalla merda nascono i fiori. E questo cari signore e signori è il finale di questa orribile messinscena a cui avete assistito. Mi scuso con voi, ma diciamoci la verità, la realtà è sempre migliore della finzione ( si inchina per catturare l'applauso e si siede)

Il sipario comincia a chiudersi

Antonio

- (portandosi a centro scena e urlando) Io sono gay!

Il sipario si blocca e si riapre. Tutti lo fissano stupiti.

Alessio

- Che cosa hai detto scusa?

Antonio

- Che sono gay, omosessuale, dell'altra sponda, insomma come vi pare!

Luca

- Ma da quando?

Antonio

- Che domanda scema, da sempre!

Sonia

- E perché non ce l'hai mai detto?

Antonio

- Perché lo tengo nascosto. Perché sono un vigliacco e me ne vergogno.

Carla

- Te ne vergogni e te ne esci davanti a tutti così?

Antonio

- Si, dovevo togliermi un peso enorme dal petto. E adesso che l'ho fatto mi sento meglio.

Gigi

- Ma perché proprio ora, proprio adesso?

Antonio

- Perché questo era il momento giusto. Stiamo girando le carte in tavola e anche io volevo essere della partita. Adesso non abbiamo più scheletri chiusi dentro l'armadio, e possiamo diventare migliori. E non è tutto.

Alessio

- Che altro c'è?

Antonio

- Il mio cuore si è liberato solo in parte. Devo dire un altra cosa. (Si inginocchia davanti ad Alessio) Alessio io ti amo! Sono innamorato di te dai tempi del liceo. Voglio vivere con te il resto della mia vita. So che non è il momento giusto per dirlo, ma sento che devo farlo. Non sopporto più l'idea di dover tacere.

Alessio

- (Alzandosi e prendendo la mano di Antonio) Antonio...

Antonio

- Dimmi stella...

Alessio

- Era meglio tacere!

Musica.

Sipario.

Buio