Mi sono spiegato!?

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Commedia in due atti


Di

Giuseppe Fazio


PERSONAGGI

CIRO ESPOSITO

Napoletano, ha 32 anni, è alto 1,85, ed è molto robusto, si può dire quasi grasso. Come tutti i napoletani ha sempre la battuta pronta, ed in ogni situazione cerca di averne un tornaconto personale. È superstizioso e sa la smorfia a memoria, infatti non perde occasione per ricavare numeri da giocare. Fuma 2 pacchetti di sigarette al giorno, lavora come operaio nella ditta edile del signor Curcuruto, ma non si sforza più di tanto, e quel poco che fa cerca di farlo col comodo suo.

KLADIU KLASACCU

Albanese, ha 28 anni, è alto, 1,55. Ha una corporatura atletica, è molto vispo e veloce nei movimenti. Ha i capelli rasati a zero. Anche lui lavora nella ditta del signor Curcuruto, in coppia con Ciro, con cui è sempre in lotta per tanti motivi. In primis perché non fumando è costretto a sopportare il fumo passivo, poi perché Ciro lo prende in giro per il suo italiano maccheronico, e lo costringe ogni settimana a pagare una quota per giocare i numeri al lotto, che puntualmente non escono mai. Ma il motivo principale è che deve fare anche il lavoro di Ciro, perché se il lavoro non procede, essendo un extracomunitario assunto in nero, viene licenziato senza tanti problemi.

S. PIETRO

Ha 1942 anni, ma ne dimostra 60.  Media altezza, è vestito con abito bianco, fiore all’occhiello e papillon.

Èmolto vanesio. Ha capelli e barba lunghissimi e nerissimi, infatti quando Ciro e Kladiu arrivano nel suo ufficio, lui ha appena finito di fare la tinta. È un po’ annoiato da questo suo lavoro di guardiano del paradiso, e si arrabbia moltissimo quando arriva gente che non è scritta nel suo elenco, perché dice che sulla terra non sanno fare il loro mestiere come si deve, ed ogni volta lui deve risolvere tali pasticci. Va matto per la pizza, in particolare mare e monti.

SIGNOR CURCURUTO

Sui 50 anni, media altezza, fisico asciutto. Ha la faccia di chi sa cavarsela in ogni situazione, insomma il tipico imprenditore. Veste elegantemente. Ha un tic, tira su con il naso, come se avesse il raffreddore, e poi dice spesso “Mi sono spiegato”

Trama

Kladiu e Ciro muoiono cadendo dal ponte del cantiere dove lavoravano senza cinture di sicurezza. Arrivati in paradiso, S. Pietro, si arrabbia perché non sono in elenco, e dopo aver chiamato ildiavolo per chiedere se erano clienti suoi, cerca di farsi spiegare cos’è successo. Kladiu con il suo pessimo italiano incolpa Ciro, che a sua volta si difende incolpando lui, insomma S. Pietro non avendo capito niente è costretto ad andare a Napoli dal signor Curcuruto per chiarire tutto. Dopo aver ascoltato la versione di Curcuruto, approfitta per mangiare la sua pizza e torna in ufficio dai due. Dopo averli rimproverati, li rimanda sulla terra con una piccola punizione, Ciro si ritrova con il corpo di Kladiu e viceversa. I due dopo varie preghiere, telefonate e sedute spiritiche per mettersi in contatto con S. Pietro o con Dio, decidono di lanciarsi nuovamente dal ponte per tornare in paradiso e riprendere i propri corpi. Curcuruto, che nel frattempo li aveva riassunti, scopre l’intento e per poco non li uccide, ma finalmente ricompare S. Pietro e mette le cose a posto … o quasi. Mi sono spiegato?!

A destra una scrivania bianca con delle sedie ai lati! A sinistra al buio ci sarà un divanetto o delle sedie di altro colore che si illumineranno al cambio scena, quando l’azione si svolgerà nell’ufficio del signor Curcuruto. Ai giorni nostri.


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                           1

ATTO I

SAN PIETRO (intento a farsi la tinta ai capelli, campanello, sussulta e si macchia il vestito)Porc… non si può mai finire un lavoro in santa pace! Guarda come mi hanno fatto sporcare il vestito! (arrabbiato) Chi è? … Chi è … avanti! (entrano Ciro e Kladiu vestiti da lavoro, un po’ smarriti) Chi siete? Quanti siete? Che volete? (cercando di pulirsi la macchia)

CIRO

A quale domanda dobbiamo rispondere?

SAN PIETRO

Fai lo spiritoso?! Guarda che qui abbiamo lo Spirito Santo! Bella questa. (ride, poi serio) Chi siete, forza, nome e cognome!

CIRO

Di chi?

SAN PIETRO

E continua! Come di chi? Vostri no?

CIRO

Scusi, ma lei è S. Pietro?

SAN PIETRO

E chi volete che sia allora!?

CIRO

Sapevamo che aveva barba e capelli lunghi, ma bianchi però!

SAN PIETRO

Ho deciso di cambiare look! Non posso?! Forza, i vostri nomi!

CIRO

Ciro Esposito e lui è Kladiu Kasaccu!

SAN PIETRO

Lui è muto?

CIRO

Non sa parlare è albanese!

KLADIU

Io sapere parlare meglio di te!

SAN PIETRO (scorrendo l’elenco)

Silenzio! Allora, Kladiu, Kladiu, Kladiu, ma è scritto con la c o con la K?

CIRO

Con la c!

KLADIU

Stare zitto e dire nome tuo. Kladiu scritto con K!

SAN PIETRO

Ah ecco, quindi, Kladiu, Kladiu, non c’è. Qual è il cognome?

KLADIU

Klasaccu!

SAN PIETRO (c.s.)

Klasaccu, … Klasaccu con la…

KLADIU

Klasaccu pure con la k!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                           2

SAN PIETRO

Allora, vediamo un po’(scorre l’elenco)… niente non c’è!

KLADIU

Certo, non c’è perché io non dovere morire.

SAN PIETRO

Si. Abbiamo l’immortale. Tutti dovete morire. Sono morto io e non vuoi morire tu!

CIRO

Lui non c’è perché sarà nell’elenco degli extracomunitari!

KLADIU

No, io non dovere morire oggi! Io sono morto per colpa sua, mi avere buttato giù da ponte!

CIRO

Ma che dici?! Ma chi ti ha buttato, sei caduto senza che nessuno ti toccasse!

KLADIU

Non vero, tu essere stato, l’hai fatto apposta.

CIRO

Se l’avessi fatto apposta buttavo solo te giù dal ponte …

KLADIU

Lo so che tu volere buttare me da ponte, vigliacco napolitano…

CIRO

Ue extra, stai attento a quello che dici altrimenti ti ammazzo veramente mo …

KLADIU

Provaci vediamo… (stanno quasi per accapigliarsi ma S. Pietro interviene)

SAN PIETRO

Fermi! Silenzio. Vediamo se tu sei in elenco, nome e cognome!

CIRO

Ciro Esposito. Ciro con la c ed Esposito con la e!

SAN PIETRO

Ma va! Lo so come si scrivono i nomi italiani!

CIRO

Ma il mio è un nome napoletano!

SAN PIETRO

Stai zitto! Dunque. Esposito Ciro … non c’è!

CIRO

Come non c’è!

KLADIU

Tu essere nella lista di quelli che andare all’inferno!

CIRO

All’inferno ci vai tu se continui ad offendermi, perché S. Pietro a quelli che dicono falsa testimonianza li manda all’inferno! Lo dice pure (come se contasse) il sesto comandamento!

KLADIU (S. Pietro riflette sul comandamento, non è sicuro che sia quello giusto)

Tu dire falso, tu bugiardo. Mi avere fatto morire, e tu forzare pure a lavorare anche per te …

SAN PIETRO

Che dice il sesto comandamento?

CIRO

Non dire falsa testimonianza!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                           3

SAN PIETRO

Quello è l’ottavo!

CIRO

Èsicuro!

SAN PIETRO

(come se ripassasse mentalmente) Sicurissimo!

CIRO

Mah, l’avranno cambiato da poco. E qual’è il sesto?

SAN PIETRO

Non commettere atti impuri.

CIRO

Èla stessa cosa! Dire falsa testimonianza è sempre un atto che non si deve fare, quindi è un atto impuro! (a Kladiu) Sei impuro!

KLADIU

Tu sei impuro. Tu mentire. Tu fare lavorare solo me…

CIRO

Ma che dici, non è vero, non le creda…

KLADIU

Èverissimo, lui sempre seduto a fumare, e comandare me, Kladiu fai questo, Kladiu fare quello, e Kladiu fare, altrimenti lui dire a padrone che io non lavorare e padrone licenziare me…

CIRO

Non è vero non le creda, sa come sono questi albanesi, ne sanno una più del diavolo…

KLADIU

Tu andare dal diavolo, cosi fumare quanto vuole…

CIRO

Che ci posso fare se ho il vizio di fumare…

KLADIU

Ma io no! Cosi io dovere sopportare tutto il giorno il suo fumo, che fare male ai polmoni …

SAN PIETRO (riferendosi all’elenco)

Comunque qui come al solito c’è qualcosa che non va!

KLADIU

Certo, non va perché io non dovere morire, morire solo lui…

CIRO

Morire solo io?! Bell’amico che sei! È cosi che rispetti un amicizia tu?

KLADIU

Che amicizia. Tu non essere mio amico, tu essere mio nemico. Ti sei dimenticato tutti i dispetti che fare a me. E poi ogni settimana lui chiedere tangente a me per giocare ai numeri…

SAN PIETRO La tangente?!

CIRO

Ma che tangente, un piccolo contributo per giocare al lotto!

SAN PIETRO

Ah, hai pure il vizio del gioco!

CIRO

No, ma che vizio. Quello per un napoletano è un secondo lavoro!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                           4

SAN PIETRO

Che numeri sono usciti questa settimana? (controlla la ricevuta della giocata)

CIRO

Allora, 33 gli anni del principale, 48 morto che parla, che sarei io, 62 morto ammazzato…

KLADIU

Che sono io ammazzato da lui…

CIRO

Zitto! Altrimenti mi fai confondere! Quindi 33, 48, 62 , poi, 84, chiesa, e qua ci siamo, e poi, non so se si può dire, le…le… (gesticolando cerca di farlo capire) Le…

SAN PIETRO

Le zinne!?

CIRO

A si può dire?! 28 le zinne!

SAN PIETRO

Niente, ho preso solo il 62!

CIRO

Il morto ammazzato!

KLADIU

Che sono io!

CIRO

E basta, stai zitto, l’abbiamo capito che sei tu! Mi faccia controllare, non si sa mai una svista! (S. Pietro gli porge la ricevuta, e Ciro dopo averla controllata la mette in tasca)

KLADIU

Stare zitto tu. Per colpa sua io essere morto. Pietro mandare lui all’inferno.

CIRO

Oh! Ti vuoi fare i fatti tuoi. Pietro sa cosa deve fare, mica glielo devi dire tu! Giusto Pietro!

SAN PIETRO

Intanto chi ti ha dato questa confidenza. Io sono San Pietro!

CIRO

E che non lo so che sei San Pietro! Come no, quello della, della, della, (sottovoce) rinnegamento!

SAN PIETRO

Che?!

CIRO

Dico, quello del gallo!

SAN PIETRO

Quale gallo!?

CIRO

A Pietro, il canto del gallo no! Capisco che sono passati 2000 anni, ma se me lo ricordo io che non c’ero figuriamoci tu che l’hai sentito cantare!

SAN PIETRO

Erano altri canti, altri tempi !

CIRO

Già! Si dice sempre cosi!

SAN PIETRO

Basta, adesso bisogna risolvere la questione.


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CIRO

E si, anche tu hai fatto le tue marachelle eh?!

SAN PIETRO

Eh, la gioventù!

CIRO

Per tre volte inamovibile! Bravo! Hai recitato la parte meglio di Sordi!

SAN PIETRO

Chi è sordo. Basta vediamo di sistemare il vostro problema!

CIRO

Si sordo. Che fai orecchie da mercante?! Avanti Pietro, chi avuto avuto, chi ha dato ha dato, scordiamoci il passato simo i napuli paisà! Facci entrare e chi si è visto si è visto!

KLADIU

Io non sono Napoli, io sono albanese.

CIRO (sottovoce)

E si vede. Cretino, sto cercando di accomodare la cosa, sto lavorando anche per te. KLADIU

Tu non hai lavorato mai, io ho lavorato sempre per te.

CIRO (c.s.)

E una volta che lo faccio hai da ridire!? Stai zitto, altrimenti peggioriamo la nostra situazione!

KLADIU

Ma se essere morti, peggio di così!

CIRO

Peggio di così, puoi andare dal diavolo…

KLADIU

Tu andare al diavolo, Pietro, mandare lui al diavolo e a me in paradiso!

SAN PIETRO

Silenzio. Non tocca a voi decidere!

CIRO

E chi decide! (S. Pietro fa segno verso il cielo)Ah! Volendo potresti metterci una buona parola!

SAN PIETRO

Io non metto bocca, me ne lavo le mani!

CIRO

Quello lo disse Ponzio Pilato!

SAN PIETRO

Lo zio Pilato? Chi è costui?

CIRO

Pietro, che fai la commedia anche con me?! Il gallo e non l’hai sentito, e a Pilato fai finta di non conoscerlo! Mi sa che sto posto di guardiano ce l’hai perché sei raccomandato!

SAN PIETRO

Io raccomandato?! Io raccomandato!? Si, è la verità, io non volevo farlo sto lavoro! Ma Dio a chi doveva mettere, Giuda!? Quello si fa corrompere con 30 euro! S. Paolo!? Quello appena gli pigliano i cinque minuti con la spada scatena l’inferno! A proposito di inferno, fammi chiamare Lucifero, chissà siete sulla sua lista. (esegue) Pronto Lucì, sono io, come va? Bene, bene, senti dimmi un po’, no, no, non ti voglio mandare nessuno, oh neanche mi fai parlare?! Lo so che sei super affollato!


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Ascolta, è che come al solito mi sono arrivati 2 che non sono nella mia lista, vuoi controllare se per caso sono in lista da te? Si, si chiamano Kladiu Klasaccu, con la …

KLADIU (pauroso ma furbo)

Con la … c…

SAN PIETRO

Kladiu Klasaccu con la c, si … non c’è? L’altro si chiama Ciro … Ciro …(si rivolge a Ciro ma egli fischiettando fa l’indifferente) Ei, Ciro come?

CIRO (lo dice in modo da non farlo capire)

E o i to!

SAN PIETRO

Come? (Ciro ripete c.s.) Ma vuoi parlare chiaro che non ti capisco, muoviti che la chiamata costa più di una linea hot. Ho fatto la battuta, hot, caldo, con l’inferno! (ride) Allora Ciro come?

CIRO

Esposito!

SAN PIETRO

Ciro Esposito! … Non c’è? E ma questi da qualche parte dobbiamo pur metterli! Lo so che sei affollato! No! Non te li voglio mandare per punirli! E che hai oggi il dente avvelenato? Vediamo come posso risolvere. Va bene, ci sentiamo, in caso mi faccio vivo io, ciao. Non siete neanche nella sua lista! Ogni volta sempre la stessa storia. Prima o poi giù in terra gliene canterò quattro come si deve! Loro sbagliano e quello che ci va nelle pietre sono io!

CIRO

Non per niente ti chiami Pietro!

SAN PIETRO (arrabbiatissimo)

Basta con sto spirito di patate! State zitti altrimenti vi faccio diventare polvere di stelle! Oh! Allora come sono andati esattamente i fatti? … Allora?! … Dico a voi, come sono andati i fatti! Ah non parlate?! …Polvere siete e polvere ritornerete …(Ciro alza la mano) Che c’è?

CIRO

Posso parlare?

SAN PIETRO

Èda mezzora che ve lo dico!

KLADIU

No, prima ha detto che faceva polvere di stelle se noi parlare!

SAN PIETRO Era una battuta!

CIRO

Di spirito!

SAN PIETRO

No, di Santo! Forza raccontatemi tutto che non ho tempo da perdere. Per colpa vostra devo anche portare il vestito in lavanderia!

CIRO

Colpa nostra?!

SAN PIETRO

E chi mia allora?! Chi ha suonato il campanello?

CIRO Lui!


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KLADIU

Me l’ha detto lui!

SAN PIETRO

Basta! Forza raccontatemi la dinamica dei fatti!

KLADIU

No, saltato da ponte no saltato con dinamita!

CIRO

Ma che dinamita, stai zitto, parlo io! Allora, noi lavoriamo nella ditta del signor Curcuruto, ed eravamo sul Ponteggio. Dopo due ore di lavoro, volevo rilassarmi e fumare una sigaretta…

KLADIU

Non vero, tu stare sempre rilassato a fumare e io lavorare…

CIRO

O parlo io o parli tu! Parla tu!

KLADIU

Parlo io, parlo io. Allora, io essere su ponteggio di lavorare, stavare prendendo la cazzolla…

SAN PIETRO

Ei, niente parolacce qui eh!

KLADIU

No, cazzolla per cemento…

CIRO

Vuole dire la cazzuola, è albanese non sa parlare bene!

KLADIU (molto agitato e non si capisce il senso di quello che dice)

Allora io prendere cazzolla per tirare cemento in muro di casa con cazzolla e lui essere messo fumare dormendo lungo sul ponte dove io lavorare lui allungare e io vedere e allora…

SAN PIETRO

E allora io non ho capito niente!

CIRO

Te l’ho detto che non sai parlare l’italiano, lo racconto io stai zitto. Allora io stavo rilassandomi fumando una sigaretta, quando è caduto un sassolino nell’occhio a Kladiu…

KLADIU

Non vero, non caduto sasso, tu buttato, me giù…

CIRO

Non buttato niente…(improvvisando, ognuno dirà la sua, ma S. Pietro non capirà niente)

SAN PIETRO

Basta! Ho capito tutto!

CIRO

Cosa ha capito!?

SAN PIETRO

Che devo andare a Napoli dal signor Curcuruto per farmi spiegare come sono andati i fatti! Voi nel frattempo pulirete la giacca. Cosi risparmio i soldi della lavanderia (la porge) Deve tornare bianca che più bianca non si può! Altrimenti … polvere di stelle.

CIRO

Se ci da il detersivo in polvere è meglio!

SAN PIETRO

Io cercherò di fare presto, anche se tra il dovere e il piacere approfitterò per una bella pizza!


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CIRO

Ah si, se ci porta una pizza anche a noi. Sa ho un certo appetito. Dai i soldi a S. Pietro.

KLADIU

Io non dare niente!

CIRO

Ma che vuoi che te la offra lui! Dobbiamo essere noi a pagargliela semmai!

KLADIU

Io non volere pizza.

CIRO

Peggio per te. Per me va bene una margherita.

SAN PIETRO (ironico)

Il signore comanda altro!

CIRO (indicando il cielo)

Il signore non lo so. Glielo chieda, magari una pizza la mangia volentieri! Ah, visto che c’è non è che mi fa una giocata al lotto? Allora, il morto, 47 e dato che non siamo ne sulla lista del paradiso, ne su quella dell’inferno, mi giochi l’85, le anime del purgatorio. Ambo secco. Non si preoccupi che al ritorno le do i soldi!

SAN PIETRO

Fidati! (fumo, poi buio. Cambio scena. Curcuruto seduto alla scrivania, entra S. Pietro)

CURCURUTO (spaventato)

O Dio!

SAN PIETRO

No, sono Pietro!

CURCURUTO

Pietro? Pietro chi?

SAN PIETRO

San Pietro?

CURCURUTO

San Pietro!? Ma San Pietro non ha barba e capelli bianchi?!

SAN PIETRO

Eccone un altro, non si può fare una variazione che tutti devono dire la sua! Ho voluto cambiare look, dopo 2000 anni posso anche permettermi di farlo no?! Oh!

CURCURUTO (ironico)

Se non potete voi, chi è che può?! Sapete, oggigiorno in giro c’è tanta gente che si spaccia per questo e per quello, quindi è meglio chiedere. Mi sono spiegato?! Ma se voi dite che siete S. Pietro, io credo che siete S. Pietro! Quindi siete S. Pietro?!

SAN PIETRO

Si, sono San Pietro!

CURCURUTO

Ammazza, non ci posso credere, San Pietro il custode del paradiso che viene a trovarmi?! Perché voi siete il custode del paradiso, giusto?!

SAN PIETRO

Si, il custode del paradiso!

CURCURUTO

Ma il custode del paradiso terrestre o del paradiso celeste?


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SAN PIETRO

Paradiso … paradiso … lo sai che non lo so! Aspetta un attimo. (telefona a Dio) Pronto? Chi è? Ah Gesù? Senti papà non c’è? È impegnato, va bene posso chiedere a te. (sottovoce)

Senti un po’, ma io sono il custode del paradiso celeste o del paradiso terrestre? … Non lo sai neanche tu! Andiamo bene! Si, passami a papà, presto, è una chiamata intercontinentale. (a Curcuruto) Un attimo adesso me lo dicono!…Pronto Dio, ma io sono il custode del paradiscoterrestre o paradiso celeste. Celeste. Si infatti lo sapevo, ho chiamato per sicurezza. Si, per sicurezza rifarò l’esame sulla bibbia, si. È che ultimamente non ho avuto molto tempo per studiare, il lavoro, e soprattutto a risolvendo gli errori degli altri, certo, sissignore, non possiamo parlarne quando risalgo, la chiamata mi costa l’ira di Dio, ops. (allontana il telefono, poi fa dei rumori con la bocca) Non sento, niente,non c’è campo, ci vediamo su in ufficio! Allora, sono ilcustode del paradiso celeste!

CURCURUTO (sviene)

O Dio!

SAN PIETRO

Sono San Pietro! Pure quest’altro morto ci manca ora! (tasta il polso e cerca di rianimarlo) Meno male è solo svenuto. Sveglia! Sveglia! Forza su, non è niente! Animo, animo!

CURCURUTO

ODio…

SAN PIETRO E torna con Dio!

CURCURUTO Dove sono?

SAN PIETRO Siamo nel tuo ufficio!

CURCURUTO

Ma … sono morto?

SAN PIETRO

No, sei solo svenuto!

CURCURUTO Sicuro?

SAN PIETRO Si!

CURCURUTO Sicuro sicuro!

SAN PIETRO Sicuro?

CURCURUTO

Sicuro che non sono morto?

SAN PIETRO

Ue, basta, non sei morto.

CURCURUTO

Non siete venuto a prendermi?

SAN PIETRO

Ma per chi mi hai preso? Io sono il custode del paradiso non il corriere espresso?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        10

CURCURUTO

Si, però siete il custode del paradiso celeste, quindi vuol dire aldilà!

SAN PIETRO

Vuol dire aldilà, però adesso siamo aldiquà!

CURCURUTO

Quindi non sono morto?

SAN PIETRO

None!

CURCURUTO (riprendendosi del tutto, ogni tanto farà il tic)

Meno male va! Mi era venuto un colpo! Allora a che devo questa vostra visita? SAN PIETRO (si guarda alle spalle)

Vostra di chi se sono solo!?

CURCURUTO

Vostra, di voi, il voi è un segno di rispetto e noi a Napoli al rispetto ci teniamo, mi sono spiegato?!

SAN PIETRO

Ho capito! Allora io ho bisogno di te!

CURCURUTO

Ed è venuto dalla persona adatta. (tic) La mia ditta è la ditta più seria di Napoli, come faccio i lavori io non li fa nessuno, e poi vogliamo parlare dei prezzi? (tic)

SAN PIETRO

Si lo so ma…

CURCURUTO

No, lasciatemi dire. (tic) Io sono abituato a mettere tutto in chiaro, uno deve sapere con chi ha a che fare quando spende il proprio denaro. Mi sono spiegato? (tic) Guardate, guardate i lavori che ho fatto io. Guardate! (tic, gli mostra dei depliant) Vedete che belle villette? Mi occupo di tutto io e, a partire dal progetto, a finire alle piante sul balcone, arredamento, porte, luci, piscina, alberi palme, io l’arredo come fosse un paradiso, terrestre però. Voi non dovete preoccuparvi di niente. Il lavoro sarà chiavi in mano. Voi pagate ed io eseguo. Mi sono spiegato? (tic)

SAN PIETRO

Benissimo, allora …

CURCURUTO

Dite, dite, volete una villetta con 4 mila metri di verde attorno? È un prezzo affare? Vedete, già tutto progettato, vi assicuro che i lavori verranno fatti a regola d’arte, verranno fatti da Dio! (tic) Mi sono spiegato? Voi ditemi cosa volete ed io ve lo darò?

SAN PIETRO

Allora, io vorrei sapere…

CURCURUTO

Volete sapere il prezzo?! È giusto. Abbiamo parlato, parlato ma non abbiamo detto la cosa più interessante. (Tic) Quindi tutto compreso come vi dicevo prima, chiavi in mano, verrebbe 3 milioni di euro! (tic) Ma per voi, e solo per voi, vi faccio un prezzo da Dio proprio, basta che non lo dite in giro! A voi vi faccio il 50 % di sconto, e se pagate in contanti vi tolgo ancora qualcosa, che ne dite?

SAN PIETRO

Allora io dico…


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        11

CURCURUTO

Dite che è un affare no?

SAN PIETRO (arrabbiatissimo)

Dico che ora stai zitto e mi lasci parlare, altrimenti ti porto in paradiso, celeste! Mi sono spiegato?

CURCURUTO (Tic)

Mi sono spiegato!

SAN PIETRO

Allora, tu avevi 2 operari, Kladiu e Ciro giusto? (Curcuruto annuisce) E questi poveri operai sono caduti dal ponte e sono morti giusto? (c.s) Allora, io voglio sapere per filo e per segno come sono andati i fatti. Perché devo risolvere il problema della loro collocazione! Forza!

CURCURUTO

Allora, riguardo alla collocazione, Ciro era collocato, cioè assunto in regola, Kladiu, Kladiu non era in regola! Ma io volevo assumerlo lo giuro su Dio …(squilla il telefono di San Pietro)

SAN PIETRO (guarda il display)

Di nuovo! Numero privato! Pronto? Dio, pronto, non c’è campo, (fa dei rumori) Ho capito, certo, riferirò. Si, poi ne riparliamo, non c’è linea, arrivederci! Allora, sai qual è il secondo comandamento?

CURCURUTO (pensa un attimo)

Si, io sono il signore Dio tuo!

SAN PIETRO

No!

CURCURUTO

Ah si, non nominare il nome di … di (indica il cielo) invano. Non nomino più! Dicevo, io l’avrei assunto, lo giuro sulla mia te…sulla mia te…sulla mia tenda preferita, l’avrei assunto, ma è morto!

SAN PIETRO

Veniamo al dunque, spiegami come è successo!

CURCURUTO

Allora, Ciro e Kladiu stavano lavorando sul ponteggio a circa 9 metri d’altezza, mi sono spiegato? Ciro che ha il vizio di fumare, anzi aveva, si è sporto per prendere le sigarette ed è caduto al piano sottostante, è scivolato ed è arrivato al suolo, morto sul colpo. Mi sono spiegato? (tic) Il povero Kladiu si trovava al piano sottostante e il contraccolpo della caduta di Ciro, lo hafatto balzare giù dal ponte e cadendo a terra anche lui è andato da D…da nostro Signore. Ecco come sono andati esattamente i fatti! Mi sono spiegato?! (tic)

SAN PIETRO

Ho capito!

CURCURUTO

Si però, la colpa è loro, perché nessuno dei due indossava la cintura di sicurezza!

SAN PIETRO

Ah!

CURCURUTO

Proprio così! Se loro avessero rispettato le norme di sicurezza, che oltretutto io per legge devo pagare la progettazione e un ingegnere apposta, che mi fa la messa a norma del cantiere, mi sono spiegato? (tic) Se loro avessero rispettato, tutte le norme non sarebbero andati da D …


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SAN PIETRO

Da me!

CURCURUTO

Sono venuti da voi? Già, siete il custode del paradiso! Scusate il colore della barba mi inganna!

Se indossavano la cintura non sarebbero morti ed io non avrei il cantiere sotto sequestro!

SAN PIETRO

Ha il cantiere sequestrato!?

CURCURUTO

Certo, finché non finiranno le indagini per stabilire come sono andati i fatti!

SAN PIETRO

Ma i fatti non sono andati come hai detto tu?

CURCURUTO (tic)

E certo, esattamente! Un operaio che stava giù ha visto tutto!

SAN PIETRO

E allora che bisogno c’è delle indagini?!

CURCURUTO

In Italia quando una cosa è cosi chiara e limpida si deve far di tutto per farla diventare oscura e complicata?! Per carità di D…(tic) per carità, a me dispiace per la loro vita, anzi per la loro morte, però per colpa loro, ho le mani legate e non posso lavorare!

SAN PIETRO

Hai le mani legate? Sei agli arresti domiciliari?

CURCURUTO

No macché! (fa le corna) Niente niente me la state chiamando! Le mani legate, nel senso che avendo il cantiere sotto sequestro non posso lavorare, e quindi non guadagno, e se non guadagno i danni chi me li paga?! Mi sono spiegato? Chi me li paga i danni?! Me li pagate voi?

SAN PIETRO

Io, io non c’entro ne dalla porta ne dalla finestra!

CURCURUTO

Voi per entrare mica avete bisogno di passare dalla porta o dalla finestra?! Mi sono spiegato no?!

Come prima che siete apparso all’improvviso che mi avete fatto prendere un colpo!

SAN PIETRO

C’è chi può e chi non può! Io può! Comunque, visto come sono andati i fatti, viste le circostanze dell’accaduto, (guarda l’ora) visto che è tardi e prima di risalire voglio una bella pizza, decreto che i due possono ritornare in vita!

CURCURUTO

Come in vita? Dopo quello che hanno fatto?

SAN PIETRO

Èstata una leggerezza, una piccola distrazione!

CURCURUTO

Piccola!? Io per colpa loro ho tutto sotto sequestro e ho perso il lavoro!

SAN PIETRO

Si, ma loro hanno perso la vita!

CURCURUTO

Si, ma voi volete ridargliela! Io ve lo dico, se quei due mi capitano per le mani, la commetto io una piccola distrazione, gli sgancio il cestello della gru e li uccido di nuovo! Mi sono spiegato?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        13

SAN PIETRO

Tranquillo tutto si risolverà per il verso giusto. Dimmi invece dove posso andare a mangiare una buona pizza napoletana, precisamente una mari e monti!

CURCURUTO

Andate da Gennaro o mariuolo, che come la fa lui non la fa nessuno. Ditegli che vi mando io!

SAN PIETRO

Grazie, ma io voglio pagare, non voglio obblighi con nessuno!

CURCURUTO

E voi pagate! Però diteglielo lo stesso che vi mando io, cosi Gennaro resta in obbligo con me! Mi sono spiegato? (tic)

SAN PIETRO

Ti sei spiegato, ti sei spiegato! (fumo, buio. Ufficio di S. Pietro. Kladiu intento a pulire la giacca)

CIRO (seduto lo guarda)

Cerca di strofinare piano, non vorrei che gliela strappi quella giacca, vallo a sentire poi!

KLADIU

Perché non fare tu.

CIRO

E che sono un lavandaio io!?

KLADIU

Perché io essere lavandaro?! Ha detto a tutti due di pulire giacca. Qui non essere cantiere, quindi lavorare anche tu. Basta io non lavorare più! (posa la giacca e si mette a braccia conserte)

CIRO

Vagliò, ti sei fatto coraggio mo. Dammi sta giacca va, la pulisco io, visto che tu non hai voglia! (alzando la voce come a farsi sentire da qualcuno) Non sia mai qualcuno abbia da dire che sonouno scansafatiche! (strofina, poi sputa sulla macchia) Ti faccio vedere come la candeggio!

KLADIU

Bravo. Canneggia cannegia.

CIRO (guardando la giacca che è più macchiata di prima)

Mi sa che non va via! (entra S. Pietro, Ciro cerca di nascondere la giacca) Già di ritorno?

SAN PIETRO

Si, tutto fatto! (accorgendosi del movimento di Ciro) Che c’è?

CIRO (come se si stirasse)

Niente, mi … mi è venuto un crampo! Questi maledetti crampi, vero Kladiu!?

KLADUI

Tu maledetto si.

CIRO

E la pizza?

SAN PIETRO

Buonissima!

CIRO

No, dico la pizza!

SAN PIETRO

Buona, ne è valsa proprio la pena questa andata a Napoli!

CIRO

Dicevo la mia margherita!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        14

SAN PIETRO

No, ho preso una mari e monti!

CIRO

Ho capito, non ci sente da quest’orecchio!

SAN PIETRO

Cosa?!

CIRO

Niente, niente.

SAN PIETRO

Allora, il signor Curcuruto mi ha raccontato come sono andati i fatti.

KLADIU

Cuccuto avere detto che lui buttato me da ponte?

CIRO

Ancora con sta storia!

KLADIU

Zitto, io volere giustizia eterna, visto che non poter avere giustizia terrena. Pietro, mandare lui inferno! Chiamare Diavolo e prenotare posto lui!

SAN PIETRO (gli squilla il cellulare, guardando il display)

Toh, parli del diavolo e gli spuntano le corna! Pronto Luci. Si dimmi. A si sono liberati due posti? (Ciro fa segni imploranti per non farsi mandare all’inferno, mentre Kladiu invece incita a mandarlo) Ho capito! No, io non scendo, anche perché sono appena ritornato da giù. Si lo so maero di fretta. La prossima volta scendo un piano in più e ci prendiamo un caffè. Ah vuoi salire tu a prenderli?! No, no, lasciamo stare, sai quanto sta il diavolo in paradiso no?! Neanche il tempo del caffè! Se per caso li mando da te, ti richiamo e ci mettiamo d’accordo come fare, va bene? Ciao.

KLADIU

Perché non mandare lui da diavolo!

SAN PIETRO

A Kladiu con la c, smettila adesso altrimenti ci mando te da Lucifero. So io cosa devo o non devo fare! Quindi, Curcuruto mi ha raccontato tutto, come sono andati i fatti, e se voi siete morti è anche colpa vostra, anzi è solo colpa vostra…

KLADIU

Colpa sua … (S. Pietro lo guarda truce) Nostra!

SAN PIETRO

A quanto pare non indossavate le cinture di sicurezza, è vero?

CIRO

Io la cintura non la porto neanche ai pantaloni!

SAN PIETRO

Infatti sei morto! E per colpa tua io devo andare a destra e a manca per risolvere gli impicci!

CIRO

Colpa mia!? Ma se sono morto che ci posso fare? E poi non l’hai detto tu stesso che prima o poi dobbiamo morire tutti!

SAN PIETRO

E la cintura?!

KLADIU (mostrandola)

Io avere cintura ai pantaloni!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        15

SAN PIETRO (arrabbiato)

Tu avere rotto…(cellulare) Pronto? O Dio! Mi dica! … No che imprecazione….no…non l’ho

neanche pensata. No… io volevo dire, tu avere rotto ponteggio nella caduta. Si Signore! 3 Ave Maria e un Gloria Padre. Anche 3 Gloria. Va bene. Arrivederci. … Visto per colpa vostra ho preso anche una punizione! Basta andatevene sulla terra e non fatevi più vedere!

CIRO (incredulo)

Sulla terra?!

KLADIU (contento)

Sulla terra?!

SAN PIETRO

Sulla terra sulla terra!

CIRO

Vuol dire che ci risusciti?!

KLADIU

Vuol dire che ci risuscìti?!

SAN PIETRO

Si!

KLADIU

Risuscìti puri lui?

CIRO

Perché non dovrebbe?

KLADIU

No, tu non meritare altra vita, tu meritare altra morte…

SAN PIETRO

Basta! Io vi rimando in vita, ma ricordate, se vi capiterà un altro incidente mortale per non aver rispettato le norme si sicurezza, sarà la vostra morte definitiva! Mi sono spiegato? (tic di Curcuruto)

CIRO

Eccome! La prima cosa che farò è indossare la cintura dei pantaloni. (S. Pietro lo guarda truce)…e anche quella di sicurezza!Grazie Piero, non so come ringraziare. (gli bacia la mano) KLADIU (imita Ciro)

Grazie Piero, non sapere come ringraziare!

SAN PIETRO

E basta, toglietemi ste mani di dosso e andatevene al…al…alla vostra vita!

CIRO

Grazie Piero…

SAN PIETRO

Ma quale Piero e Pierino?! Io per voi sono S. Pietro chiaro?

CIRO

Chiaro, come no, non lo sappiamo che sei San Pietro. Quello … quello … quello del paradiso.

Allora, io la saluto, … è stato bellissimo conoscerla e, spero di rivederla pre… tardi, molto tardi.

KLADIU

Anche io!

CIRO

Se ci dice dov’è l’ascensore per scender giù, noi togliamo il disturbo!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        16

SAN PIETRO

Ma quale ascensore!

CIRO

Ah non c’è l’ascensore! Dobbiamo farcela a piedi?! Pensavo che foste avanti con la tecnologia?

SAN PIETRO

Per punizione ve la dovrei far fare a piedi. Adesso vi mando giù con 2 Angeli.

CIRO

Angeli!

SAN PIETRO (sarcastico)

Che vorresti i Cherubini o i Serafini?

CIRO

Basta che ci portino a terra sani e salvi vanno bene anche gli angeli comuni!

SAN PIETRO

A proposito, la mia giacca dov’è? L ‘avete pulito?

CIRO (contemporaneamente)

Si.

KLADIU

No.

SAN PIETRO

No?

CIRO

No, Kladiu voleva dire, no, di non metterla, vero Kladiu?

KLADIU

Si!

CIRO

Cosi sta meglio. Sembra un giovinotto, e poi è alla moda, come dire è casual, è trend. (lo ammira) Si, devo dire che senza giacca fa proprio un altro effetto!

SAN PIETRO (si ammira compiaciuto)

Ah si!?

CIRO

Si, allora arrivederci. (gli stringe la mano) Ci chiama il taxi angel!

SAN PIETRO

Si. (cerca qualcosa in tasca) Datemi la giacca, ho l’agendina con i numeri degli angeli!

CIRO

Ah. Ce l’ha nella giacca?! Mah, quasi quasi io andrei a piedi, che dici Kladiu?

KLADIU

Io dire che è troppo lontano!

CIRO

Ma si, ci facciamo una bella passeggiata e ci sgranchiamo le gambe! Andiamo su. Ok bye bye!

SAN PIETRO

Ma che passeggiata, non si può andare a piedi per il cielo!

CIRO

Si dovrebbe invece! Bisognerebbe tenersi in esercizio!

SAN PIETRO

Datemi la giacca che ho altro da fare! (i due si guardano ma nessuno la prende) Allora, forza!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        17

CIRO (a Kladiu)

Dove l’hai messa, prendila!

KLADIU

Io?! Tu avere messo. Prendere tu!

CIRO

Io neanche l’ho toccata!

KLADIU

Non vero. Tu l’hai toccata, e l’hai pure sputata!

SAN PIETRO

Cos’hai fatto?!

CIRO

Ma niente non è vero. Si ricorsi che è sempre un albanese!

KLADIU

E lei ricorda che lui è sempre un falso napolitano! Lui avere sputato su giacca!

CIRO

Ma no. Non è che ho sputato, visto che dovevo pulirla, ho dato un piccolo, una, una, l’ho inumidita un po’ ecco. Ma scusi, San Pietro, lei ci dice di pulire la giacca e non ci ha dato ne il detersivo e neanche l’acqua, qualcosa dovevo pur inventarmi per pulirla!

SAN PIETRO (fuori di se)

Uscite fuori la giacca!

KLADIU

Ecco giacca!

CIRO (prendendogliela dalle mani)

Aspetta, non la mette più la giacca, gli serve solo l’agendina! (fa per cercarla)

SAN PIETRO (truce, gli fa segno con l’indice di porgergliela, Ciro molto lentamente esegue esi scansa. La guarda e vede che è più sporca di prima) Chi è stato?CIRO (indicandolo)

Lui!

KLADIU

No vero è stato lui!

CIRO

Di la verità almeno una volta nella vita, anzi nella morte! Dillo che sei stato tu. Io l’ho presa dopo che tu l’avevi sporcata ancora di più.

KLADIU

Non vero. Tu hai sporcato di più. (improvvisando si incolperanno a vicenda)

SAN PIETRO (furente, ci sarà fumo, musica)

Basta! Questa me la pagherete cara. Via, sparite! (buio, si sentirà un tonfo, luce. I due saranno a terra, come caduti dall’alto. Ciro avrà il corpo di Kladiu e parlerà albanese e viceversa Kladiu) KLADIU (un po’ frastornati)

Ue, Maronna do carmine. E meno male che ci hanno portato gli angeli, a me pare che mi hanno buttato dal decimo piano!

CIRO

Ai, pure me. Colpa tua per sputo su giacca!

KLADIU (alzandosi)

Basta e, non ricominciare pure qua! (guarda Ciro, dubbiosi, sguardi,ognuno guarda se stesso)


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        18

CIRO

Mah…

KLADIU (desolato)

Non mho dicere! Non me lo dire!

CIRO

Ma…io sono tu, e tu sei io!

KLADIU

O Madonna del Carmine! E com’è stato!

CIRO

Èstato Pietro per tua colpa!

KLADIU

O Madonna mia! San Gennaro! Come facciamo adesso!?

CIRO

Chiamare Pietro e dire scusa per giacca! KLADIU (chiamando verso il cielo)

Pietro! Pietro, scusa! Ma che sarà mai, una piccola macchia! Quella basta un goccio di candeggina e viene via. Dai non fare cosi. (implorante) Pietro! Pietro!

CIRO

No, Pietro, ricordi lui avere detto che chiamare San Pietro! KLADIU (c.s.)

San Pietro! San Pietro! San Pietro mi senti?!

CIRO

Tutto per colpa tua. Io morto per colpa tua, andare in paradiso per colpa tua, tutto colpa tua. Lo dicevo io che tu dover andare all’inferno!

KLADIU

Se non chiudi il becco ti ci mando io all’inferno!

CIRO (gli si avvicina con fare minaccioso)Cosa detto?

KLADIU (realizzando che adesso è lui il nano)

Niente, era una battuta. Cerchiamo di non perdere la calma e di risolvere la situazione! Ho bisogno di fumare!

CIRO

No! Tu non fumare!

KLADIU

Ma che dici, io fumo quanto mi pare!

CIRO

No, quello essere mio corpo, e io non volere che tu sporcare i miei polmoni!

KLADIU

E allora fuma tu per me!

CIRO

Io non avere mai fumato e non volere fumare!

KLADIU

Visto!? Allora devo fumare io!

CIRO

Se tu fumare io fare male al tuo corpo.


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        19

KLADIU

Non mi interessa!

CIRO

A no! (si da uno schiaffo, poi un pugno) Se tu fumare io dare testata in muro e rompere testa e fare cadere tutti i denti. (va per farlo)

KLADIU (scuotendo Ciro)

No! No! Io rivoglio il mio corpo! Esci fuori dal mio corpo. Esci fuori dal mio corpo.

CIRO

Idea! Restare così. Tu restare con corpo mio e io restare con corpo tuo!

KLADIU

Ti piacerebbe?! No! Io non voglio essere un nano!

CIRO (minacciandolo)

Che detto?

KLADIU

Non ti conviene fare il duro con me! Ricordati che prima o poi tornerai com’eri!

CIRO

Intanto però mi divertire un poco! (gli si avvicina ma non lo tocca)

KLADIU

Aiuto! Pietro aiuto! Aiuto! Aiuto!

CURCURUTO (entrando)

Ma chi è che grida. Oh Dio! E voi che ci fate qui? Ma! Vi ha risuscitato davvero!

CIRO

Si. Pietro risuscitare. Pietro brava persona.

KLADIU

Meno male che è arrivato capo. Kladiu mi voleva uccidere!

CURCURUTO

Meglio! Così ne faccio fuori solo uno! (riflette, lo guarda) … Kladiu?! Ma che dici?

KLADIU

Si, Kladiu! Io sono Ciro e lui è Kladiu!

CURCURUTO (stupito)

Mah! È inutile che fate i trucchetti, tanto vi uccido lo stesso!

KLADIU

No, ma quali trucchi. È cosi. Non senti come parlo io e come parla lui!

CIRO

Vero capo. È stato Santo Pietro che ci ha cambiato, per colpa dello sputo suo!

CURCURUTO

Hai sputato a S. Pietro?! (tic)

KLADIU

No, macché! Uno sputino sulla giacca per pulirgliela! Lasciamo perdere il motivo, adesso dobbiamo trovarlo per risolvere questo problema!

CURCURUTO

Non c’è problema. Tanto adesso vi uccido, quindi non preoccupatevi di chi è l’uno e di chi è l’altro, risolverete il problema d’identità nell’aldilà! Mi sono spiegato? (tic)

CIRO

Perché vuoi uccidere?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        20

KLADIU

Già! Che abbiamo fatto di male? Non basta che siamo morti già una volta?!

CURCURUTO

Che avete fatto di male?! Siete morti, ecco cosa avete fatto di male!

KLADIU

Tutti dobbiamo morire, l’ha detto pure S. Pietro!

CURCURUTO

E visto che si deve morire, non capisco perché vi ha resuscitato?!

CIRO

Perché dire che noi non dovere morire adesso, non era ancora il momento!

CURCURUTO (sarcastico)

Ah! Certo non era il momento, i signori mi facciano sapere quand’è il momento! Mi dicano quando desiderano morie! (furioso) Voi sapete perché siete morti si?

CIRO

Si, perché a me mi buttare lui giù da ponte! Quindi uccidi solo lui!

KLADIU

Ancora con sta storia?! Ma sei proprio petulante!

CIRO

Cosa essere io? Io ti ammazzo…

KLADIU (si nasconde dietro Curcuruto)

Aiuto! Aiuto capo!

CURCURUTO

Aspetta, prima farmi parlare e poi lo uccidi! Siete morti perché non indossavate le cinture di sicurezza! E per colpa vostra ho il cantiere sotto sequestro! Mi sono spiegato?

KLADIU

Ci dispiace!

CURCURUTO

Ci dispiace un corno!

CIRO

Capo, è stata tutta colpa sua, per prendere sigarette fare cadere dal ponte. Uccidere lui e io lavorare per due, tanto anche prima lavorare sempre io e lui stare a fumare. Ora che avere fisico grande lavorare di più, cosi tu pagare solo me!

KLADIU (lentamente fa smorfie di dolore e di pianto silenzioso)

Uhg…ugh… abbiate pietà di me! Tengo famiglia!

CURCURUTO

Mica sei sposato!

KLADIU

Mi voglio sposare! Ugh! Ugh!

CIRO

Che faccio capo, uccido?

KLADIU

Lo so perché tu vuoi sbarazzarti di me, perché vuoi tenerti il mio corpo! (paternale) Ma ricordati, quello che è importante nella vita non è il corpo, ma l’anima. Uccidimi …


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        21

Uccidetemi pure, quando sarete al cospetto di Piero, di San Piero, è a lui che dovrete rendere conto delle vostre malefatte, io avrò perso un corpo si, ma voi avrete perso l’anima! Uccidetemi, uccidetemi pure, sarò l’ennesimo martire!

CURCURUTO

Basta. Mi hai fatto passare la voglia! E poi forse da vivi mi siete più utili che da morti! (tic)

KLADIU (in ginocchio)

Grazie capo! Grazie di cuore!

CURCURUTO (illuminato da un’idea)

Vado a parlare con il giudice. Vediamo se posso riaprire il cantiere. Mi sono spiegato? (esce)

CIRO

Bravo! Sai fare bene sceneggiata tu?

KLADIU

Non per niente sono napoletano! (guardandosi) Nano! Scherzo! Senti un po’ dobbiamo metterci in contatto con San Pietro per risolvere il nostro problema!

CIRO

San Pietro non ascoltare. Lui essere arrabbiato con te per sputo, meglio parlare con superiore!

KLADIU

Che superiore?

CIRO

Dio!

KLADIU

Ma lo sai che hai ragione. Sei un albanese sveglio tu eh! Però io ho bisogno di fumare!

CIRO

Ti ho detto che tu non fumare con mio corpo, e basta! Togli vizio invece!

KLADIU

Ti sembra facile! Posso fumare almeno un pezzetto di carta?!

CIRO

No! Tieni, fuma carta senza fuoco! (gli da un pezzo di carta arrotolata)

KLADIU (fuma come se avesse una vera sigaretta)

Ammazza oh! Funziona! (tossisce) Sembra più forte di una Marlboro! Allora andiamo da Dio!

CIRO

E dove essere Dio!

KLADIU

In chiesa no! Cosi lo chiediamo anche al prete se ci da una mano per parlare con lui!

CIRO

Non bisogno. Dio essere dove tu vuoi. Bibbia dice, dove due pregare in nome mio, li essere chiesa!

KLADIU

Ammazza, da quant’è che hai il mio corpo sei diventato più intelligente! Hai notato?!

CIRO

Stare zitto, io essere sempre intelligente!

KLADIU

Dai forza prega!

CIRO

Io prego, ma tu pure pregare.


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        22

KLADIU

Non basta che lo faccia uno?!

CIRO

Io pregare per me!

KLADIU

Ma senti, visto che io sono te e tu sei me, quando tu preghi, preghi per te me o per te te?

CIRO

Eh?

KLADIU (si inginocchiano, e bisbigliano)

Lascia perdere! Preghiamo! … Ma, non è meglio che preghiamo anche alla madonna?

CIRO

Prega chi volere! (continuano a pregare ma subito dopo)

KLADIU

Secondo me è anche meglio se preghiamo pure a Gesù ,altrimenti si offende! (Ciro asserisce ma non si deconcentra) E secondo me dobbiamo…

CIRO

Secondo me dobbiamo pregare e basta! Se continuare a disturbare le preghiere non arrivare su in cielo, e Dio non aiutare noi!

KLADIU

Infatti, prima che arrivino in cielo chissà quanto passerà!

CIRO

Tu pregare che loro arrivare! (provano a concentrarsi di nuovo, ma subito)

KLADIU

Niente, io non ce la faccio a concentrarmi. È meglio se andiamo in chiesa. Così parliamo pure con il prete, magari le sue preghiere arrivano prima! Andiamo dai! (esce)

CIRO

Non avere voglia di lavorare ne voglia di pregare! (esce)

CURCURUTO (rientrando)

Allora, ho parlato con… Dove siete? Ciro, Kladiu! (fumo, compare S. Pietro) Oh Dio!

SAN PIETRO

No, sono Pietro!

CURCURUTO

O Dio! O Dio! Stavolta siete venuto per affari o per?

SAN PIETRO

Tranquillo, ti ho detto che io non vengo a prendere nessuno. Sono in missione segreta!

CURCURUTO

Meno male, ogni volta mi viene la tachicardia. (tic) Che missione è?

SAN PIETRO

Segreta!

CURCURUTO

Già, una missione se non è segreta che missione è?

SAN PIETRO

Infatti, quindi non dire a nessuno che io sono qui! Capito?

CURCURUTO

Giuro su D… giuro!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        23

SAN PIETRO

Proprio a nessuno, neanche al diavolo!

CURCURUTO

E chi lo vede al diavolo!

SAN PIETRO

Non si sa mai, alle volte ti viene a prendere! (Curcuruto si tocca) Tu non mi hai visto! Altrimenti quello vuole che vada da lui a prendere il caffè, e onestamente non mi va di andare a casa sua, fa un caldo infernale, e poi ogni volta con tutto quel fumo devo portare il vestito in lavanderia!

CURCURUTO

Diciamo che la giacca mi sa che avrebbe bisogno ugualmente di una bella lavata!

SAN PIETRO

Èper colpa dei tuoi operai se è così!

CURCURUTO

Ah già! Ho saputo che vi hanno sputato!

SAN PIETRO

Già si è sparsa la voce?

CURCURUTO

E si, il paese è piccolo, la gente mormora. Mi sono spiegato! (tic)

SAN PIETRO

A proposito hai visto quei due?

CURCURUTO

Si, li avevo lasciati qui, ma quando sono tornato non cerano più!

SAN PIETRO

Hai visto che gli ho fatto!? CURCURUTO (risentito)Eccome no! Li avete risuscitati!

SAN PIETRO

Te l’avevo detto che l’avrei fatto! Intendevo che gli ho fatto un piccolo scherzetto per punirli.

Non ti sei accorto che ho messo uno nel corpo dell’altro!

CURCURUTO

Si, infatti sono un po’ allarmati per questo! A proposito di questo trucchetto, vi volevo chiedere un favore, naturalmente pagando il disturbo. Quello che è giusto è giusto, i favori si pagano. Mi sono spiegato?! (tic) Io sono sposato con mia moglie da tanti anni no, e devo dire che mi trovo benissimo, lei e proprio la donna della mia vita, mi sono spiegato. Ora, quello che volevo chiedervi era, ripeto, sempre pagando … non è che potreste punire anche mia moglie mettendola nel corpo di Belen Rodriguez?

SAN PIETRO

Ma che dici? Mica si può scombussolare la vita della gente così a piacere!

CURCURUTO

Ma io sarei contento se me la scombussolate!

SAN PIETRO

Ma non si può, l’ho fatto ai tuoi operai per punirli!

CURCURUTO

E punite pure lei! Mia moglie è una gran peccatrice e dev’essere punita! Io accetterò la punizione per amore di D…(indica il cielo) per amore suo. Anzi, non so come mai non l’avete ancora fatto!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        24

Voi da lassù dovete vedere tutto di tutti! È stata una svista!? Meglio tardi che mai! Punitela, pagherò il disturbo, ci mettiamo d’accordo, voi punite ed io pago! Mi sono spiegato! (tic)

SAN PIETRO

Non si può! (gli squilla il cellulare) Ti pareva! Appena mi allontano un attimo comincia a controllarmi! Pronto Dio! Si! Sono sulla terra in missione segreta. Come chi mi ha mandato?! Sto risolvendo il problema dei due operai si ricorda? Ah! Le stanno arrivando preghiere scombussolate! Siccome uno è albanese e quindi non sa parlare bene l’italiano! Anche il napoletano, ho capito, mischiano le preghiere! Va bene, adesso cercherò di farli smettere. Ci vediamo su, arrivederci!

CURCURUTO (pronto con il blocchetto degli assegni)

Allora, quanto sarebbe il disturbo?!

SAN PIETRO

Quale disturbo?

CURCURUTO

Per la punizione di mia moglie!

SAN PIETRO

Ancora! Ma sei de coccio eh?! Ti ho detto che non si può fare! E poi adesso ho altro da fare!

CURCURUTO

Dovete andare in pizzeria?

SAN PIETRO

No, ma l’idea non sarebbe malvagia! Devo trovare quei due per farli smettere di pregare. Pregare!? Una preghiera esatta non l’hanno detta!

CURCURUTO

Io aspetto qui, quando avete finito con loro venite a punire mia moglie! Anche una punizione più leggera, che ne so, mettetela nel corpo di Anna Falchi! (S. Pietro lo guarda sconsolato, fumo, buio esce) San Pietro, San Pietro! Secondo me se vede mia moglie, si convince anche lui apunirla! (entrano Ciro e Kladiu) Ah, eccovi qui, San Pietro è appena andato via per cercarvi!

KLADIU

Eravamo in chiesa a pregare e non si è fatto vivo!

CURCURUTO

Per forza, mica erano preghiere quelle!

CIRO

Si, io avere pregato Dio!

KLADIU

E io pure a San Gennaro!

CIRO

Come San Gennaro, avevamo detto che pregare a superiore!

KLADIU

Si, ma visto che non mi ha ascoltato mi sono rivolto alla concorrenza!

CURCURUTO

Certo che non vi ha ascoltato, ha telefonato a San Pietro dicendo che lo stavate martellando con preghiere assurde, che non stavano ne in cielo e ne in terra! Infatti San Pietro è venuto a cercarvi!

KLADIU

Effettivamente io non è che so bene tutte le preghiere, è possibile che abbia mischiato un po’. Poi lui parla albanese, capirai, come fa Dio a capire quello che dice!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        25

CURCURUTO

Comunque io ho parlato con il giudice, e mi ha detto che visto che voi siete ritornati, lui potrebbe chiudere un occhio e riaprire il cantiere, mi sono spiegato?! (tic)

CIRO

Allora potere lavorare di nuovo con te?

CURCURUTO

Certamente! Ma stavolta guai a voi se non rispettate le misure di sicurezza! Mi sono spiegato?

CIRO

Si, rispettare, rispettare. E allora tu assumere me con contratto!

CURCURUTO

Questo poi ne parleremo!

KLADIU

Si però la cosa importante per ora non è il lavoro, ma trovare San Pietro, perché deve risolvere il nostro problema fisico!

CIRO

Per te no importante perché tu non volere lavorare. A me lavoro importante! Problema di corpo no importante!

CURCURUTO

Ah già, avete il corpo scambiato! Anche a me dovrebbe risolvere il problema di un corpo!

CIRO

Tu avere corpo di un altro?

CURCURUTO

No, io volere corpo di un’altra!

CIRO

Come fare a trovare San Pietro!

CURCURUTO

Vi troverà lui! Ti ho detto che vi sta cercando!

KLADIU

Quello fa finta di cercarci! E per non farci sentire da Dio ci storpia anche le preghiere!

CIRO

T’ho detto, tutta colpa tua!

KLADIU

Idea! Facciamo una seduta spiritica!

CURCURUTO

Che centra la seduta spiritica con San Pietro?!

KLADIU

Mica noi dobbiamo chiamare lui, noi chiamiamo qualcuno che sta nell’aldilà e ci facciamo mettere in contatto con Dio, o chi ci può risolvere il nostro problema, anzi facciamoci passare direttamente San Gennaro, che tra paesani ci capiamo meglio!

CURCURUTO

Ma no, adesso San Pietro verrà a cercarvi, gliela detto Dio!

KLADIU

Quello fa come gli pare mica da ascolto a lui! Ci ha voluto punire! Chissà quanto ci lascerà cosi!

CIRO

Tutto colpa tua!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        26

KLADIU

Colpa mia è stata quella di non aver buttato solo te dal ponte!

CIRO

Allora vedi che tu volere uccidere me, vigliacco napolitano. (gli si avventa contro)

CURCURUTO (dividendoli)

Basta finitela!

KLADIU

Dai facciamo la seduta, accendiamo una candela, anzi accendo anche una sigaretta!

CIRO

Ti ho detto che fumare con mio corpo no!

KLADIU

Lo so, lo so, fumo la sigaretta che mi hai dato tu! (fa finta di accendere la solita sigaretta di carta, poi a Curcuruto) Prendi una candela! Allora facciamo la catena!

CURCURUTO (prende una candela nel cassetto)

Ma sei sicuro di volerla fare!

KLADIU

Si, non abbiamo altra scelta. Sediamoci a cerchio!

CIRO

Ma scrivania essere quadrata!

KLADIU

Sediamoci a quadro!

CIRO

Mancare uno per fare quattro!

KLADIU

Siediti e stai zitto. (siedono) Anche perché se parli tu non ci capisce nessuno! Allora, teniamoci per mano e facciamo una catena, cosi. Chi vogliamo chiamare?

CURCURUTO

Che ne so. Hai detto San Gennaro!

KLADIU

Mica possiamo chiamare subito San Gennaro?! Dobbiamo chiamare uno con cui abbiamo confidenza, un amico fidato che ci metta in contatto con chi vogliamo noi! Poi una volta stabilito il contatto ci facciamo passare San Gennaro!

CURCURUTO

Aspetta fammi pensare … io non conosco nessun morto! Tranne voi!

CIRO

Noi essere morti, ma ora risotti!

KLADIU

Si, risotti e pastasciutta! Stai zitto, tu non devi parlare! Io di morto fidato conosco solo mio nonno. Però era un po’ sordo, quello prima che ci sente, capirai!

CIRO

E tu parlare più forte!

KLADIU

Va bene, proviamo a chiamarlo!

CURCURUTO

Come si chiama?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO I                      Roma, gennaio 2010                        27

KLADIU

Adesso ti faccio vedere!

CURCURUTO

No, dico come si chiama?

KLADIU

Aspetta ora ti faccio vedere?

CURCURUTO

Come si chiama tuo nonno, di nome, mi sono spiegato? (tic)

KLADIU (accende la candela)

E se mi dici come si chiama?! È morto, quindi come si chiamava! Gennaro si chiamava!

CURCURUTO

Anche mio nonno!

KLADIU

Meglio, così prendiamo due piccioni con una fava! Con una chiamata abbiamo la possibilità di metterci in contatto con due Gennari!

CURCURUTO

Solo che mio nonno non è ancora nell’aldilà! Mi sono spiegato?

KLADIU

Èancora vivo? E allora non ci serve! Forza facciamo la catena e stabiliamo il contatto. Mi raccomando quando si è stabilito il contatto nessuno spezzi la catena! Spegniamo la luce (buio)

FINE  I              ATTO


“Mi sono spiegato?!”  di  Giuseppe Fazio

ATTO

II

Roma, gennaio 2010

28

II

ATTO

(stesse posizioni di prima)

CIRO (piagnucoloso)

No, io a buio avere paura! (riaccende la luce)

KLADIU

Ma che paura stai zitto.

CIRO (c.s.)

Si, io avere paura!

KLADIU

Ma paura di che?

CIRO

Uomo nero! Io di notte dormire sempre con luce accesa!

CURCURUTO

Più grandi e grossi sono e più hanno paura!

CIRO

Io non essere grande e grosso, io essere lui!

KLADIU

Si, ma per adesso sei me, quindi cerca di onorare il mio corpo come si deve. E poi la seduta si deve fare al buio, altrimenti loro non si collegano!

CIRO

Perché non si collegano!?

KLADIU

E perché, perché non si vogliono far vedere in faccia, ecco. Forza, zitto e fermo. Non aver paura, non succederà niente di che. E poi, ormai dovresti essere abituato all’aldilà.

CURCURUTO

Forza, cominciamo, che anch’io devo chiedere una punizione per mia moglie!

KLADIU

Una punizione?

CURCURUTO

Fatti miei! (tic)Andiamo avanti!

KLADIU (spegne le luci e Ciro fa dei lamenti, ma Kladiu lo redarguisce)

Ah, mi ero dimenticato, è possibile che io vada in trance, mi raccomando lasciatemi fare!

CIRO

Lasciare fare che?! No, no, tu fare trans io accendere luce.

KLADIU

Ma non un trans, trans, in trance!

CIRO

Sapere benissimo cosa essere trans, e io accendere luce!

KLADIU

Basta, non vado in trance va bene, niente trance, oh. Allora cominciamo! (respira profondamente, chiude gli occhi, fa dei suoni gravi, tipo monaci tibetani) Gennaro, Gennaro, Gennaro, Gennaro,se ci sei batti un colpo. Gennaro, se ci sei batti un colpo, Gennaro, se ci sei batti un colpo!

CIRO

Posso dire una cosa?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              29

KLADIU

Ormai l’hai detta!

CIRO

Tu avere detto che tuo nonno essere sordo, quindi parlare più forte!

CURCURUTO

Già! Ha ragione!

KLADIU (aumentando il volume)

Gennaro, se ci sei batti un colpo, se ci sei dacci un segno … Gennaro, se ci sei batti un colpo, se ci sei dacci un segno! (si sente come una scoreggia) Ci siamo ecco il segno del collegamento!

CIRO

Questo essere mio stomaco, segno di paura!

KLADIU

Si, però non dovete distrarmi!

CIRO

Che ci posso fare se cagare sotto?!

KLADIU

Trattieniti! Gennaro se ci sei batti un colpo, se ci sei dacci un segno. (innervosito accelererà il tempo delle invocazioni) Gennaro se ci sei dacci un segno, se ci sei dacci un colpo, se ci sei dacciun segno, se ci sei dacci un colpo, se ci sei …

CURCURUTO

Se ci sei dacci il tempo! E che è?! Calma! Se quello vuole rispondere come fa se parli sempre tu. Lascia provare me, dai! Gennaro, se ci sei batti un colpo! Gennaro, se ci sei batti un colpo! (lunga pausa, Curcuruto protende l’orecchio) Avete sentito?

KLADIU

No!

CURCURUTO

Eppure io ho sentito come un piccolo battito!

CIRO

Essere mio cuore che batte fortissimo!

CURCURUTO

Silenzio, riproviamo. Gennaro, se ci sei batti un colpo! (pausa, poi un colpo) Ci siamo!

CIRO

Mamma mia!

KLADIU (a bassa voce)

Zitto e fermo! Forza cerca di stabilire il contatto!

CURCURUTO

Gennaro, batti un altro colpo. (colpo) Allora, senti, ma tu oltre a dare i colpi puoi parlare? VOCE (fuori campo, accento napoletano)

Certo che posso parlare.

KLADIU (c.s.)

Ma questa non mi sembra la voce di mio nonno! Chiedi come si chiama!

CURCURUTO

Come ti chiami?

VOCE

Ma se è da due ore che chiamate Gennaro, come vuoi che mi chiami!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              30

CURCURUTO

Certo, scusa per la domanda superflua! (a Kladiu) Che devo fare?

KLADIU

Chiedi il cognome?

CURCURUTO

Ma tu di cognome come fai?

VOCE

Gennaro?

CURCURUTO

Si, ho capito che ti chiami Gennaro, dico di cognome!

VOCE

Gennaro!

CIRO

Secondo me lui essere sordo e non sentire la domanda!

CURCURUTO

Già, tuo nonno non era sordo, quindi può essere che non sente!

KLADIU

E fai la domanda più forte?

CURCURUTO (a voce alta)

Gennaro, come fai di cognome?

VOCE

Gennaro!

CURCURUTO (c.s.)

Gennaro, guarda il labiale, mi sono spiegato? (lo dice lentamente) Come fai di cognome?

VOCE

Ue, ma che siete sordi? Faccio Gennaro!

CURCURUTO

Ah ti chiami Gennaro di nome e Gennaro di cognome?

VOCE

Si!

KLADIU

Non è lui!

CURCURUTO

Che dobbiamo fare?

KLADIU

Niente, dobbiamo chiudere il collegamento. Dobbiamo parlare con mio nonno, non possiamo fidarci del primo Gennaro che capita! Chissà con chi ci mette in contatto questo! Digli che dobbiamo chiudere il collegamento!

CURCURUTO

Gennaro Gennaro!

VOCE

Dimmi!

CURCURUTO

Niente, ci dispiace ma dobbiamo chiudere il collegamento, abbiamo sbagliato persona, noi volevamo parlare con un altro Gennaro, mi sono spiegato? (tic)


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              31

VOCE

Ti sei spiegato un corno! Da due ora che chiamate Gennaro Gennaro, Gennaro Gennaro, e ora dite che avete sbagliato Gennaro?

CURCURUTO

Ma noi chiamavamo Gennaro, (a Kladiu) come fa di cognome tuo nonno?

KLADIU

Esposito!

CURCURUTO

Gennaro Esposito! Lo conosce?

VOCE

Certo che lo conosco!

CURCURUTO

E ce lo può passare! Al telefono!

VOCE

Ma quale telefono?

CURCURUTO

No, il telefono dico, ce lo passi, ci metta in contatto con lui!

VOCE

Ue, mi avete preso per il centralino!

KLADIU

Lascia stare, chiudi il contatto, adesso lo chiamo io mio nonno!

CURCURUTO

Signor Gennaro Gennaro, ora devo salutarla, è stato un piacere parlare con lei. Passo e chiudo!

KLADIU

Ma che passo e chiudo, mica sei con il wokie tokie!

CURCURUTO

E come lo chiudo il collegamento?

KLADIU

Rompiamo la catena! (alza le mani)

CIRO (credendo che qualcuno li minacci alza anche lui le mani)

Aiuto!

KLADIU

Che c’è?

CIRO

Non so, tu alzare mani, io pure!

KLADIU

Alzare mani su di te tra poco! Ho rotto la catena per chiudere il contatto con il signor Gennaro!

VOCE

Chi te lo dice che hai chiuso il contatto? (i tre sussultano)

KLADIU

Di solito quando si spezza la catena, si chiude il contatto!

VOCE

Ma quando mai! Il contatto si apre e si chiude quando lo vogliamo noi!

KLADIU

Ah! Allora cortesemente potrebbe chiuderlo, io dovrei parlare urgentemente con mio nonno!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              32

VOCE

E si, meglio che chiudo, altrimenti vi faccio vedere cose dell’altro mondo per avermi disturbato!

CIRO

Scusa, io non volere vedere cose di altro mondo, già visto altro mondo, io volere restare questo mondo ancora! È stata colpa sua! (indica Kladiu)

CURCURUTO

Ci scusi, signor Gennaro, non la disturberemo più, stia tranquillo! Mi sono spiegato?

VOCE

Voglio proprio vedere! Altrimenti vi disturberò io! Mi sono spiegato? Passo e chiudo!

KLADIU

Passo e chiudo?! Ma si dice cosi? (pausa) Signor Gennaro! Gennaro! Non c’è più?!

CURCURUTO

Ha detto passo e chiudo!

KLADIU

Signor Gennaro?

CIRO

Basta, non disturbare, altrimenti lui incazzare!

CURCURUTO

Si lasciamolo stare. Contattiamo tuo nonno!

KLADIU

Giusto, facciamo la catena! Gennaro, se ci sei batti un colpo! Gennaro…

CIRO

Chiamare con cognome altrimenti, rispondere Gennaro sbagliato!

CURCURUTO

Giusto, chiamalo per nome e cognome, anzi pure per nonno, mi sono spiegato?

KLADIU

Ti sei spiegato! Nonno Gennaro Esposito padre di Salvatore Esposito, nonché nonno di me, Ciro Esposito, che abitava ai quartieri spagnoli, se ci sei batti un colpo! … Se ci sei dacci un segno! Nonno Gennaro Esposito padre di Salvatore Esposito, nonché nonno di me, Ciro Esposito, che abitava ai quartieri spagnoli, se ci sei dacci un segno! … Nonno Gennaro Esposito padre di Salvatore Esposito, nonché nonno di me, Ciro Esposito, che abitava ai quartieri spagnoli, che faceva il calzolaio se ci sei dacci un segno! …

CIRO

Èinutile tuo nonno non rispondere! KLADIU (sottovoce)

Secondo me è il Gennaro Gennaro di prima che non ha chiuso bene il contatto e ci tiene la linea occupata! Oppure lo fa apposta a tenerla occupata!

CURCURUTO

Ma che linea, se tu adesso stai contattando esplicitamente tuo nonno! Magari non ti sente! Chissà che sta facendo? Magari è intento a martellare sulle scarpe e non sente. Prova più forte! KLADIU (a voce alta)

Nonno Gennaro Esposito padre di Salvatore Esposito, nonché nonno di Ciro Esposito, che abitava ai quartieri spagnoli, che facevi i calzolaio, smetti di lavorare e dacci un segno (entra S. Pietro senza farsi vedere) Se ci sei dacci un segno,dacci un segno …se ci seidacci un colpo …Dacci un colpo (S. Pietro, colpisce Kladiu e si nasconde) aia! Qualcuno mi ha colpito!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              33

CURCURUTO

Tu gli hai chiesto di darci un colpo e lui te l’ha dato! Continua, continua, abbiamo stabilito il contatto, altrimenti lo perdiamo! Continua!

KLADIU

Nonno Gennaro Esposito padre di Salvatore Esposito, nonché nonno di me …

CURCURUTO

E basta con tutta la litania, chiedi se c’è il contatto e andiamo avanti!

KLADIU

Nonno, se ci sei dacci un co … dacci un segno! … Se ci sei dacci un colpo (S. Pietro c.s.) Aia. E che è sempre a me lo dai il segno! (si tocca la testa)

CIRO

Non rompere catena, altrimenti chiudere contatto! Essere tuo nonno?

KLADIU

E che ne so!

CURCURUTO

Sarà tuo nonno, e ti sta colpendo per tutte le marachelle che gli hai fatto quand’era vivo!

KLADIU

Nonno sei tu? … nonno Gennaro sei tu? Senti, guarda che io al momento non sono io, cioè, io sono nel corpo di lui, quindi se vuoi colpire me devi colpire lui! (indica Ciro)

CIRO

No! Io sono tuo corpo, ma lui deve punire tua anima! Colpire lui non me!

CURCURUTO

Basta che non colpire me!

KLADIU

Nonno, ci sei? Hai capito?

CIRO

Forse non potere parlare!

CURCURUTO

Infatti, chiedi se potere parlare.

KLADIU

Nonno potere parlare!

CIRO

Ma come parlare voi. Essere io albanese non voi!

CURCURUTO

Infatti ci hai contagiato!

KLADIU

Nonno, sono Ciro, cioè lui è Ciro, puoi parlare? …

CURCURUTO

Sicuramente non può parlare, altrimenti a quest’ora avrebbe già parlato, mi sono spiegato?

KLADIU

Se non puoi parlare dacci due … due …. Due segni! (S. Pietro colpisce Ciro due volte)

CIRO

Aia! Avere dato due botte!

KLADIU

Vuol dire che non può parlare, però almeno siamo sicuri che è mio nonno.


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              34

CURCURUTO

Come fai a esserne sicuro?

KLADIU

Perché ha colpito me!

CIRO

No, avere colpito me!

KLADIU

Ma gli ho detto che io sono te! Comunque, non rompiamo la catena, vediamo se può metterci in contatto con qualcuno che risolva il nostro problema! Nonno! (S. Pietro c.s.) Questo lo devo prendere come un si? (aspettando di essere colpito, S. Pietro c.s.) Era un si! Scusa, ma potresti risponderci anche battendo dei colpetti sul muro o sulla porta! (S. Pietro colpisce due volte Ciro)

CIRO (si tocca la testa)

Aia!

CURCURUTO

Ti ha colpito una volta?

CIRO

No, due!

CURCURUTO

E allora dici aia aia, cosi capiamo che voleva dire no! E non togliere le mani dal tavolo, altrimenti spezzi la catena. Mi sono spiegato? (S. Pietro lo colpisce) Oh! E io che centro.

KLADIU

Quante volte ti ha colpito?

CURCURUTO

Una volta!

KLADIU

E allora voleva dire si, che ti sei spiegato! Nonno Gennaro, noi abbiamo un grosso problema! Come ti ho detto abbiamo i corpi scambiati, per colpa di S. Pietro! (S. Pietro c.s.)

CIRO

Colpa tua che avere sputato su giacca di Pietro!

KLADIU

Stai zitto! Dunque dicevo che San Pietro ci ha fatto questo scherzetto, e dobbiamo parlare con qualcuno lassù che ci aiuti a tornare in noi. (S. Pietro c.s.) Aia!

CURCURUTO

Che c’è?!

KLADIU

Niente ha detto si! Tu puoi aiutarci? (S. Pietro c.s.)

CURCURUTO

Ha detto si, me ne sono accorto!

KLADIU

Pure io! Nonno, allora, senza perdere tempo, mettici in contatto con San Gennaro, cosi lui ci aiuterà subito subito senza chiedere tante spiegazioni!

CURCURUTO

Digli che San Gennaro deve fare un piacere anche a me, deve punire una persona!

CIRO

Pure io volere chiedere un piacere!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              35

KLADIU

Calma! Non cominciamo subito con le richieste personali! Prima risolviamo il problema più grosso, poi uno alla volta san Gennaro ci accontenta tutti! Allora nonno, mettici in contatto con San Gennaro? … Nonno, dai mettici in contatto con San Gennaro? … Nonno! Nonno! Nonno Gennaro! Nonno Gennaro ci sei?! Ci sei! Ci sei?!

CIRO

Ci sette, colpito affondato! Contatto terminato!

CURCURUTO

Magari è andato a chiamare San Gennaro!

KLADIU

Fermi, non rompiamo la catena, altrimenti perdiamo il contatto e ti saluto San Gennaro. Nonno ci sei? (S. Pietro c.s.) C’è! Allora, ci metti in contatto con San Gennaro? (c.s.) Ha detto si. Mi raccomando, d’ora in poi non spezziamo la catena per nessun motivo. Nonno siamo pronti! (pausa, poi S. Pietro colpirà velocemente e più volte tutti e tre, che si lamenteranno per le sberle)

CIRO

Aiuto, basta!

CURCURUTO

Aia! Ma che succede?

KLADIU

Niente non spezziamo la catena, sarà il contatto con San Gennaro che è più pesante!

CURCURUTO

Eccome se è pesante. Aia!

KLADIU

Non spezziamo la catena, non spezziamo la catena!

CURCURUTO

Si, ma cosi si spezza il collo però! (S. Pietro esce)

KLADIU

Silenzio, forse si è stabilito il contatto! San Gennaro! … San Gennaro! … San Gennaro se ci sei dacci un segno, un piccolo segno! … San Gennaro, se ci sei dacci un segno! … San Gennaro!

CIRO

Non dare segno!

CURCURUTO

Ce li ha dati prima i segni!

KLADIU

Silenzio! Vediamo se c’è in contatto almeno mio nonno! Nonno ci sei?! … Nonno ci sei? … Nonno se ci sei dacci un segno! … Se ci sei batti un colpo! Nonno! (grida) Nonno! Se ci sei batti un colpo! Nonno! Nonno! Nonno!

CURCURUTO

Ma che gridi?! Non c’è più nessuno che ci ascolta. Si è chiuso il contatto!

CIRO

Lo sapevo io che non servire a niente, accendere luce!

KLADIU

Aspettiamo, magari c’è mio nonno in contatto!

CURCURUTO

Tuo nonno si è divertito solo a darci mazzate!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              36

CIRO

Basta io accendo luce. (esegue)

KLADIU

E adesso che facciamo?

CIRO

Pazienza, restare cosi per sempre!

KLADIU

Lo so che tu stai pregando perché ciò accada. Ma piuttosto che restare nel tuo corpo io mi uccido!

CIRO

Che m’interessa!

CURCURUTO

Ragazzi, non fissatevi sul corpo, tanto uno vale l’altro no! L’importante è che ormai siete ritornati in vita! Mi sono spiegato?! E poi S. Pietro prima o poi si farà vivo, e risolverà tutto. Io direi che sarebbe meglio che riprendeste a lavorare cosi non ci pensate troppo. (tic) Mi sono spiegato?!

CIRO

Si capo. Io sono d’accordo di andare a lavorare!

KLADIU

Io un po’ meno!

CIRO

Sapere che tu non volere!

CURCURUTO

Allora facciamo cosi, voi andate al cantiere, io nel frattempo avverto il giudice che può venire a fare il sopralluogo per il dissequestro! E mi raccomando, d’ora in poi cercate di rispettare tutte le norme. Casco, scarponi, guanti, cinture di sicurezza, e tutto il resto. Se vengo al cantiere e vi trovo senza una sola di queste protezioni, vi uccido, anzi no a che serve, va a finire che poi qualcuno vi resusciterà nuovamente! Vi riempio di mazzate, ecco! Mi sono spiegato?

CIRO

Si, essere spiegato! Andiamo a lavorare Kladiu!

KLADIU

Kladiu?! Io sono Ciro hai capito! E in questo mondo o nell’altro tornerò in quel corpo!

CIRO

Io scherzare amico mio!

KLADIU (a Curcuruto)

Anzi, se vedi S. Pietro ricordagli di risolvere al più presto questo problema. (a Ciro) E tu, se dovessi vederlo mentre sei da solo, digli che io voglio vederlo! Mi sono spiegato?

CIRO (ironico)

Si, ma non arrabbiare, stare tranquillo, altrimenti il mio corpo stare male! Andiamo, ciao capo!

CURCURUTO (escono Kladiu e Ciro)

Ciao. Più tardi verrò a farvi una visita al cantiere. Allora, chiamiamo il giudice! (esegue) Pronto, Giudice sono Curcuruto, come va? Le volevo dire che i due operai sono al cantiere, se può andare a fare il sopralluogo, non si preoccupi, mando subito il mio capocantiere a prenderla! La ringrazio per il momento! Si come no, poi ci vediamo eh … mi sono spiegato?! Arrivederci! (fa un’altra chiamata) Carmine, vai a prendere subito il giudice, si, deve fare il sopralluogo per riaprire ilcantiere, mi raccomando fai presto e fa come ti dice lui. Ciao! E anche questa è fatta! (fumo, entra S. Pietro) Oh! San Pietro! Siete qua!?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              37

SAN PIETRO

Sono trasparente?!

CURCURUTO

No, siete visibilissimo. Come mai non avete cambiato anche il colore del fumo, che ne so, nero!

SAN PIETRO

Perché il fumo nero mi macchia il vestito! E poi quello è il fumo che usa Lucifero e non voglio fraintendimenti!

CURCURUTO

Quindi ognuno usa il fumo suo!

SAN PIETRO

Esatto!

CURCURUTO

Ho capito! Avete incontrato Ciro e Kladiu?

SAN PIETRO

No, e chi li ha visti!

CURCURUTO

Siete andato in pizzeria?

SAN PIETRO

Sono andato … saranno fatti miei dove sono andato?!

CURCURUTO

Mamma mia che carattere! Scusatemi, era per parlare un po’! Visto che ormai ci vediamo spesso, pensavo che c’era più confidenza! … E si, è vero che nelle famiglie non si parla più! … Allora, che dite, la facciamo questa punizione?

SAN PIETRO

Quale punizione?

CURCURUTO

Quella di mia moglie!

SAN PIETRO

Ancora?! Ti ho detto che non si può fare! (gli squilla il telefono) Mamma mia è peggio di una moglie gelosa, non mi lascia un momento tranquillo. (porge il telefono) Rispondi tu. Digli che non ci sono! Digli quello che vuoi!

CURCURUTO

Ma chi è? (S Pietro avrà già risposto e sottovoce gli dice “Dio) Oh Dio!

SAN PIETRO

Si, proprio lui!

CURCURUTO (imbarazzatissimo, impacciato, inventa, S. Pietro suggerisce gesticolando)Pronto? Ah Dio ditemi! Si! Cioè no! Ecco San Pietro in questo momento è occupato, se volete potete dire a me! Voi, è per voi, il voi a Napoli è un segno di rispetto, mi sono spiegato?! È qui! Cioè, non è proprio qui, è poco distante, sta, sta facendo la pipì! Si è al bagno! Esatto! Però mi ha detto che ne avrà per molto, perché dopo la pipì farà anche la pupù. Ok riferirò. A proposito Dio, visto che ci siamo vorrei chiedervi un piccolo favore, per voi sarà una sciocchezzuola, ma per me sarebbe molto importante! (si allontana per non farsi sentire da S. Pietro che cerca di origliare) Io non so se voi lo sapete, diciamo che voi vedete e sapete tutto, forse avete troppo lavoro e ancora non tocca a lei, ma mia moglie è una grande, grandissima peccatrice, e merita una punizione, proprio come quella che San Pietro ha dato ai miei operai! Mi sono spiegato?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              38

CURCURUTO (sottovoce)

Ah! Non sapete della punizione! In pratica, San Pietro ha scambiato i corpi dei due, Kladiu è nelcorpo di Ciro e viceversa. Ora io, vorrei che mia moglie fosse punita proprio così, a voi che vi costa?! Prendetela e mettetela nel corpo di Belen Rodriguez, quella che fa la pubblicità della Tim per capirci! (allontana il ricevitore per le urla di Dio) Ok, riferirò! Vi saluto, addio!

SAN PIETRO

Ma che gli hai detto? (riprende il cellulare)

CURCURUTO

Niente, ci siamo fatti una chiacchierata, era da tanto che non ci sentivamo! Mi ha detto di dirvi di chiamarlo subito quando uscivate dal bagno!

SAN PIETRO

Si, ho appena fatto la ricarica cosi mi consuma tutto il credito! Perché non richiama lui che ha l’offerta yuo e my International?! (va per uscire) Ci vediamo, adesso devo andare!

CURCURUTO

Se cercate Kladiu e Ciro sono al cantiere!

SAN PIETRO

E chi li sta cercando?!

CURCURUTO

Come! Non dovete ricambiargli di corpo!?

SAN PIETRO

Lasciali stare ancora un po’ così, quando sarà il momento li troverò io!

CURCURUTO

A proposito di corpo, Dio ha detto che la punizione per mia moglie la potete fare voi!

SAN PIETRO

Davvero?!

CURCURUTO

Si! Anzi ha detto proprio cosi, di a Pietro di punire quella peccatrice di tua moglie! Dio sa e vede tutto, quindi se l’ha detto lui vuol dire che la punizione s’ha da fare!

SAN PIETRO

S’ha da fare?! E quando avrò un minuto di tempo libero la farò! (fa per uscire)

CURCURUTO

Va bene! Mi raccomando però, non è che la punite ad occhi chiusi con la prima che capita?! Aspettate, è meglio che faccia una lista delle possibili punizioni accettate uhm adeguate!? (tic) Mi sono spiegato?! (va alla scrivania per scrivere)

SAN PIETRO

Bravo, fai la lista e me la mandi per posta! Mi sono spiegato?!

CURCURUTO

Come per posta! E quando arriva?! Le poste non funzionano bene!

SAN PIETRO

Perché sulla terra c’è qualcosa che funziona bene?! Bye bye! (esce)

CURCURUTO

Su questo ha proprio ragione! E di chi è la colpa?! Boh, non si sa! Io spedisco la lettera, con il francobollo e con tutto, se va bene arriva dopo una decina d’anni! Vai a reclamare, <guardi deve rivolgersi agli uffici al terzo piano> vai al terzo piano <guardi deve rivolgersi agli uffici al quarto piano> vai al quarto piano <guardi deve rivolgersi all’ufficio competente al quinto piano> …


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              39

Vai al quinto piano <deve rivolgersi più su> ma più su a chi, al padre eterno?! Vuoi vedere

che è lui che consegna la posta in ritardo?! Però se devi pagare una bolletta o qualche tassa, vedi come ti arriva in anticipo! È il sistema che non va! Bisognerebbe ricominciare tutto da capo! Riorganizzare tutta la terra! La prossima volta che sento Dio glielo dico, se vuole gli do una mano a rifare tutto per bene! Anche nel mio settore, l’edilizia, mica le cose vanno meglio?! Se fanno un controllo al cantiere e trovano un operaio senza cintura di sicurezza o senza casco ci chiudono il cantiere. Ma mica è colpa mia se quello non indossa il casco o la cintura?! Loro ti dicono devi obbligarli! E come faccio?! Mica posso ucciderli?! Che poi se non rispettano le norme si uccidono da soli! E chi ci va di mezzo io!? E neanche puoi licenziarli. Metti che c’è un operaio che non vuole rispettare le norme, dici lo licenzio! Ma quando mai, ma come?! Mica puoi licenziare così su due piedi!? Entrano in causa l’articolo 18, l’articolo 30, l’articolo 31, figli a carico, moglie a carico, mutuo a carico e non puoi licenziare un bel niente. Allora io datore di lavoro che faccio?! Visto quanto costa tenere un operaio in regola e vista la difficoltà di licenziarlo, ne prendo un altro in nero! Cosi lo mando a casa quando e come voglio! Questo è il sistema! Invece se tutti rispettassimo le regole, e soprattutto lo stato ci farebbe pagare meno tasse sugli operai in regola, andrebbe tutto per il verso giusto! Mi sono spiegato?! (squilla il telefono) Pronto, Giudice! Mi dica! Kladiu, certo, la prossima settimana lo metterò in regola, stia tranquillo, giuro su Di… cascasse il mondo! La ringrazio, arrivederci! Le leggi si devono rispettare … quand’è possibile! Mi sono spiegato?! (tic) Facciamo la lista, non si sa mai le poste cominciano anche loro a consegnare in tempi brevi. (scrive) Allora, prima, abbiamo detto Belen Rodriguez, seconda opzione, Anna Falchi, terza opzione, Angelina Jolie, no, questa parla inglese e non ci capiamo, meglio italiane, allora Elisabetta Canalis, poi … Monica Belluci, certo non ci avevo pensato, anzi la Belluci mettiamola come seconda opzione, e la Falchi passa in quarta, che come misura ci siamo! Diciamo che possono bastare, tanto la punisce con una, mica con tutte quattro! Sarebbe una punizione troppo dura … per me! Mi sono spiegato?!

CIRO

Adesso io dire a principale! (entrano Ciro e Kladiu con cinture e casco)

KLADIU (siede, stanco)

Ma stai zitto, sono stanco morto! Morto?! Risuscitato!

CURCURUTO

Ho detto di rispettare le norme in cantiere, non di andare in giro imbragati cosi!

KLADIU

Non si sa mai, cade una tegola, un pezzo di cornicione!

CIRO

Capo, io dire subito. Io non andare a lavorare con lui, lui non volere lavorare.

KLADIU

Ma chi non vuole lavorare. Io non ho più il mio fisico, sono più debole e mi stanco prima!

CIRO

Non vero, tu fare cosi pure prima!

KLADIU

Ridammi il mio corpo e ti faccio vedere io!

CIRO

Capo, tu ascoltare me, licenziare lui, io lavorare meglio solo!

CURCURUTO

Licenziare! Lasciamo perdere! Senti Ciro!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              40

CIRO

Dimmi!

CURCURUTO

Non tu lui!

CIRO

Ciro essere io!

KLADIU

Tu sei Kladiu Klasaccu non Ciro! Ti sei appropriato del mio corpo non del mio nome?!

CURCURUTO

Senti Ciro in Kladiu, io capisco il tuo stato d’animo per il tuo corpo, tutti vorremmo un corpo diverso! Ma il lavoro deve andare avanti, mica posso essere sempre io quello che ne paga le conseguenze?! Mi sono spiegato?!

KLADIU

Si lo so, io mi sforzerò, ma capisci che per me è una tragedia no? Io devo trovare assolutamente San Pietro il prima possibile!

CURCURUTO

A proposito, glielo detto io di risolvere il vostro problema.

KLADIU

Quando l’hai visto?

CURCURUTO

Poco fa, è venuto qui!

KLADIU

E che ha detto?

CURCURUTO

Ha detto che ancora non è il momento, e poi ha un sacco di cose da fare, ma quando si libererà verrà lui stesso a cercarvi e vi rimette apposto!

KLADIU

Capirai, chissà quanto mi farà stare in questo tappo!?

CIRO

Anche a me non piacere tuo corpo! Ha solo altezza! Senza muscoli, senza elasticità. Oggi a lavoro fatto fatica a muovere, essere rigido. Pure io volere tornare nel mio, perché non volere allenare il corpo tuo con mio lavoro!

CURCURUTO

Almeno su una cosa siete d’accordo! State tranquilli che non tarderà a sistemarvi, perché adesso lo sa anche Dio di questo scambio!

KLADIU

E chi gliela detto?

CURCURUTO

Io, ci ho parlato al telefono!

CIRO

Capo tu conoscere Dio?!

CURCURUTO (fanatico)

Come no?! Siamo grandi amici, ci siamo fatti una bella chiacchierata poco fa!

KLADIU

E perché non gli hai detto che lo risolvesse lui questo problema?!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              41

CURCURUTO (in difficoltà)

Perché, perché, perché deve prima risolvere un mio problema, e non vorrei dargli troppo disturbo.

Io adesso devo andare dal Giudice che ha riaperto il cantiere, lo voglio ringraziare di presenza.

Mi sono spiegato! Ci vediamo. (esce)

KLADIU (agitato)

Ma guarda tu. Parla con Dio e neanche gli chiede di aiutarci. Senti io sono troppo nervoso, ho bisogno assolutamente di fumare!

CIRO

Fumare sigaretta di carta!

KLADIU

Ma quale carta, io ho bisogno di nicotina vera!

CIRO

Già detto cento volte, non voglio che miei polmoni si sporcare di fumo, capito!?

KLADIU

Ma non si sporcano, per una sigaretta non si vedrà neanche l’ombra del fumo!

CIRO

No, poi va a finire che prendere vizio io!

KLADIU

Oh ma sei de coccio! Non puoi chiudere un occhio per una volta, fammi almeno un favore nella tua vita, non vedi come soffro?

CIRO

E tu non vedere come soffrire quando il lavorare e tu riposare?

KLADIU

Abbiamo capito, mi fumo la sigaretta di carta!

CIRO

Mi raccomando solo una!

KLADIU

Si, altrimenti si otturano i polmoni! (solita scena)

CIRO

Ho dimenticato di dire a principale che deve mettere me regola, come ha detto giudice!

KLADIU

Stai fresco! … Se tu mi fai fumare una sigaretta vera ci metto una buona parola io. (Kladiu scuote la testa) Anzi mi licenzio, cosi ti assume al posto mio!

CIRO

Si, stare fresco! Tu falso napolitano! Non fregare più me!

KLADIU

Quando mai ti ho fregato?

CIRO

Sempre in tutto! E fregare soldi me per giocare numeri!

KLADIU

Hai ragione!

CIRO

Certo che ho ragione!

KLADIU

No, hai ragione dobbiamo giocare i numeri, dammi dieci euro, stavolta me la sento!


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CIRO

Io no!

KLADIU

Dai forza, non fare il tirchio!

CIRO

Basta! Detto che non fregare più me!

KLADIU (nel mentre mette la mano in tasca)

Peggio per te, diventerò ricco alla faccia tua. … e questa cos’è? La ricevuta di S. Pietro. …questo si che è un terno al lotto!

CIRO

Avere imbrogliato anche lui! Falso napolitano! Avere detto che non aveva vinto invece avere vinto!

KLADIU

Ma che hai capito?! Questa è la ricevuta della giocata che ha fatto San Pietro, la prova schiacciante che lui gioca al lotto, giusto?

CIRO

Certo, se avere ricevuta avere giocato!

KLADIU

Si, ma secondo te, Dio ne è al corrente di questo? (Ciro non capisce) No! Noi ricatteremo Pietro, dicendogli che se non ci rimette subito nel corpo giusto, faremo vedere la ricevuta a Dio!

CIRO

E come parlare con Dio, se in chiesa non avere risposto?

KLADIU

Non hai sentito che il principale è amico suo? Quindi ha il numero di telefono!

CIRO

Vero, fare chiamare Dio da principale Curcuruto! Mi essere spiegato!

KLADIU

Esatto. Finalmente ritornerò nella mia pelle e potrò fumare quanto voglio! Anche se un po’ mi ero affezionato a questo nanetto!

CIRO

Pure io! Forza andare a cercare Santo Pietro!

KLADIU

E dove lo cerchiamo? Meglio aspettarlo qua, chissà ritorna!

CIRO

Oppure chiamare, Pietro se essere batti colpo! Se no essere batti due colpo!

KLADIU

Essere non essere questo è il problema!

CIRO

Chiamare e vedere se essere? Pietro! Pietro! Pietro noi avere ricevuta e fare vedere a Dio! KLADIU (guardando in cielo)

Voglio proprio vedere cosa dirà Dio quando saprà che il custode del paradiso gioca al lotto?

CIRO

E se Dio giocare a lotto pure lui?

KLADIU

Gli diamo la società per la giocata! Ma che dici?! Dio che gioca al lotto, dove mai si è visto?


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CIRO

Non visto perché lui giocare da lassù, oppure mandare Pietro per giocare!

KLADIU

E basta! Vedi sempre tutto nero! Sei più pessimista di Giacomo Leopardi! Fammi pensare e sperare per un momento che questa ricevuta possa aiutarci!

CIRO

Giusto! Pensiamo! (sguardi da ebeti)

CURCURUTO (entrando)

Ed anche il giudice è sistemato! Si è visto qualcuno?

CIRO

Nessuno capo!

KLADIU (a Curcuruto)

Senti un po’! Tu hai detto che sei amico di Dio vero?

CURCURUTO

Certamente!

KLADIU

Benissimo, allora chiamalo subito perché dobbiamo parlare con lui!

CURCURUTO

Adesso?! (tic)

KLADIU

Subito!

CURCURUTO

Perché, cos’è successo?

CIRO

Noi ricattare Pietro con ricevuta di lotto!

CURCURUTO

Ricevuta di lotto?! Ma che dici?!

KLADIU

Io ho una ricevuta del lotto che mi ha dato San Pietro quando eravamo in paradiso! Gli ho controllato i numeri, e sbadatamente, anzi fortunatamente l’ho messa in tasca.

CURCURUTO

San Pietro gioca al lotto!?

KLADIU

A quanto pare ha questo brutto vizio! E noi adesso lo diciamo a Dio! Visto che lui non si fa vedere per metterci apposto! Quindi hiama Dio!

CURCURUTO

Ma è meglio prima parlare con San Pietro!

KLADIU (come se parlasse a S. Pietro)

Ci abbiamo provato, ma lui non si fa vedere. E sai perché non si fa vedere?! Perché il signorino pensa che sia tutto uno scherzo, che noi non abbiamo il modo di parlare con Dio. Non sa che tu sei amico suo ed hai il suo numero di telefono!

CURCURUTO

Già! (tic)

CIRO

Forza capo chiamare Dio!


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CURCURUTO

Aspettate un momento, a me non mi piacciono questi ricatti!

KLADIU

E a me non piace stare in questo corpo!

CIRO

Neanche me! Chiamiamo, ci parlare io!

KLADIU

Tu?! Semmai ci parlo io!

CURCURUTO

Semmai ci parlo io, semmai.

KLADIU

E parlaci tu! Chiamalo su!

CURCURUTO

Ma io non so se lo posso disturbare! Ci siamo sentiti poco fa!

CIRO

Ma se essere amico tuo?!

CURCURUTO

Si, ma l’ho sentito poco fa! E poi come vi ho detto, deve fare un favore a me e non vorrei disturbalo troppo! Facciamo così, parliamo prima con San Pietro e poi se serve lo chiamo. Oh! Qui non stiamo mica parlando di disturbare una persona qualunque, qui stiamo parlando di Dio in persona! Non so se mi sono spiegato?! (tic) Lasciamo stare che è meglio!

KLADIU

Abbiamo capito non lo vuoi chiamare!

CIRO

Se tu non chiamare subito Dio, io andare a denunciare te a finanza che tu tenere me in nero!

CURCURUTO

Ammazza, oh! Questi operai, o in regola o in nero creano sempre delle rogne.

KLADIU

Tu chiama e nessuno creerà rogne!

CURCURUTO

Mi state ricattando? Bravi!

KLADIU

Non è un ricatto, è una richiesta di aiuto!

CURCURUTO

Va bene chiamiamo Dio! (prende il cellulare e fa finta di chiamare) È occupato!

CIRO

Provare di novo!

CURCURUTO

Èun segno, vuol dire che non dobbiamo chiamarlo!

CIRO

Essere un segno, vuol dire che chiamare finanza! CURCURUTO (c.s.)

Sempre occupato!

KLADIU

Dammi il numero provo col mio telefono. (prendere il cellulare e si avvicina a Curcuruto)


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CURCURUTO (allontanandosi, schiaccia dei numeri a caso)

Èlibero, suona, silenzio! (Kladiu, si accorge che gli vibra il cellulare, guarda il display, Curcuruto lo sta chiamando, senza farsi accorgere risponde camuffando la voce) Pronto Dio!KLADIU (si nasconde dietro Ciro che gli regge il gioco)

Si. Chi è?

CURCURUTO (perplesso, crede davvero che sia Dio)Sono Curcuruto, ci siamo sentiti poco fa. Come va?

KLADIU Bene!

CURCURUTO

Volevo chiedervi, quella punizione per mia moglie, che dite, me la fate!?

KLADIU

La punizione?! Subito! (da uno scappellotto a Curcuruto)

CURCURUTO Aia, che è?

CIRO Essere Dio!

CURCURUTO

Certo che è Dio, è al telefono con me!

KLADIU

Ah si!? Scusami allora! CURCURUTO (al telefono)

Scusatemi, allora dicevamo la punizione per mia moglie!

KLADIU (alzando il volume e cercando di farsi notare da Curcuruto)Che punizione vuoi per tua moglie?

CURCURUTO

Quella dello scambio, ne abbiamo parlato oggi …(si accorge che Kladiu è al telefono)

KLADIU

Non ricordo, mi vuoi rinfrescare la memoria?

CURCURUTO Pronto!

KLADIU Pronto pronto!

CURCURUTO Dio?!

KLADIU Dimmi!

CURCURUTO (chiude il telefono, lentamente, sguardi)

Ed anche questa è fatta! (Kladiu e Ciro lo fissano, lui è in difficoltà) Ma ti pare se avevo il numero di Dio a quest’ora stavo qua stavo?! … Altro che! … Magari avessi auto il suo numero di telefono! Oh, mica stiamo parlando di uno qualsiasi?! Qui si parla di Dio! Mi sono spiegato?!

CIRO

Perché avere detto che tu essere amico di lui?

CURCURUTO

Beh, amico lo sono. Dio è amico di tutti, però non sono riuscito ancora ad avere il suo numero!


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KLADIU

Voleva fare il gradasso, ecco perché l’ha fatto! Lui non ha mai parlato con Dio al telefono!

CURCURUTO

Ci ho parlato eccome, lo giuro su … lo giuro. Chiedete a S. Pietro, me l’ha passato lui!

KLADIU

Lascia che mi capiti tra le mani S. Pietro! Glielo do io glielo do!

CURCURUTO

Vado di là dalla segretaria perché dobbiamo fare un preventivo per dei lavori che ho preso al comune! Mi sono spiegato? (esce)

KLADIU

Secondo me S. Pietro non si farà più vedere, e noi siamo costretti a restare cosi!

CIRO

No! E come fare?

KLADIU

E che ne so come fare? (pausa)

CIRO

Tu non ricordare la strada per andare a paradiso?

KLADIU

Si la strada! … (idea) Paradiso! Giusto! Dobbiamo tornare in paradiso!

CIRO

Quello che avere detto io!

KLADIU

Si, ma mica c’è una strada per andarci. Cioè, c’è una strada, ma è solo quella!

CIRO

Tu sapere? Andare!

KLADIU

Quella che abbiamo fatto, quella del ponte!

CIRO

Io non ricordo strada con ponte in paradiso!

KLADIU

Il ponte del cantiere! Dobbiamo cadere dal ponte un’altra volta!

CIRO

Morire di nuovo!?

KLADIU

Esatto!

CIRO

No, basta, io non voglio morire più!

KLADIU

Tutti dobbiamo morire, non hai sentito S. Pietro?!

CIRO

Si, ma io morire già una volta, per colpa tua, quindi basta!

KLADIU

Si, ma se noi moriamo un’altra volta per sbaglio, S. Pietro è costretto a resuscitarci di nuovo!

CIRO

E chi dice che lui risuscitare di novo?


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KLADIU

Ma certo, se l’ha fatto una volta perché non dovrebbe farlo di nuovo?!

CIRO

No, no, io preferire non rischiare, restare cosi e allenare il corpo tuo e fare diventare come il mio!

KLADIU

Si, ed io come fare diventare il tuo come il mio. Mi faccio stirare?!

CIRO

Non mi interessa! Io non d’accordo! Io non mi butto giù da ponte!

KLADIU

Mica ti devi buttare di proposito?!  (molto cinico) Ma se succede un incidente?!

CIRO

Certo, tu fare succedere come hai già fatto! Io uccidere così tu non poterlo fare. (lo insegue, Kladiu scappando grida “Aiuto”) Napolitano assassino. Vieni qua.

CURCURUTO (entrando di corsa)

Che succede?

KLADIU (nascondendosi dietro Curcuruto)

Aiuto capo. Ciro mi vuole uccidere!

CURCURUTO

Ciro? Ma non sei tu Ciro!

KLADIU

Si, no, cioè, Kladiu mi vuole uccidere col mio corpo!

CIRO

E tu vuole uccidere dal ponte!

CURCURUTO

Basta! Smettetela, sempre a litigare!

CIRO

Capo, lui volere gettare di nuovo da ponte per andare in paradiso, cosi parlare con Pietro!

CURCURUTO

Cosa?!

CIRO

Avere detto, che rifare incidente come prima e morire di nuovo. Io non voglio morire!

KLADIU

Ma non moriamo, perché ci risuscitano come hanno già fatto!

CURCURUTO

L’avevo detto io che dovevo uccidervi subito!

CIRO

Capo uccidere lui, e risolvere tutti i problemi!

CURCURUTO

Adesso i problemi li risolvo io. Siete licenziati, cosi evitiamo altri incidenti! Sparite e non fatevi più vedere! Anzi passate dall’amministrazione per lo stipendio! Cosi sono apposto con la finanza!

CIRO

Ma capo colpa sua non mia!

CURCURUTO

Non mi interessa di chi è la colpa, io ho preso un grosso lavoro e non voglio che mi blocchino nuovamente il cantiere per colpa vostra. Perciò siete licenziati! Mi sono spiegato?!


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CIRO

Io andare da finanza!

KLADIU

Io andare da sindacati!

CURCURUTO

Dovreste andare all’inferno!

KLADIU

No, dovremmo andare in paradiso da Pietro! (fumo, buio, entra S. Pietro)

CURCURUTO

Toh, parli del diavolo e gli spuntano le corna!

SAN PIETRO (nella giacca è rimasto l’alone della macchia)

C’è il diavolo in giro!? Allora vado, altrimenti vuole che vada a casa sua per il caffè!

CURCURUTO

Tranquillo, non si è visto il diavolo, ancora!

SAN PIETRO

Meno male!

KLADIU (a S. Pietro)

Bene, chi non muore si rivede!

SAN PIETRO

Purtroppo io ho la sfortuna di rivedere anche chi muore!

KLADIU

Ci siamo divertiti abbastanza o vogliamo continuare?!

SAN PIETRO (guardandosi alle spalle)

Mah … Stai parlando con me! O sei diventato strabico?!

KLADIU

Sto parlando con te, anzi con lei San Pietro! Facciamo finta di non ricordare?!

SAN PIETRO

Ricordare cosa?

CIRO

La nostra punizione!

CURCURUTO

A proposito di punizione, prima che dimentichi, ecco la lista delle probabili opzioni per la punizione di mia moglie. Ve la consegno brevi manu, con le poste non arriverebbe mai. Ecco, ho scritto in stampatello, a caratteri cubitali, così è sicuro che capite, ve la metto in tasca! (esegue)

SAN PIETRO (nel mentre lo guarda impassibile, come per dire ma sei de coccio)Riguardo la vostra punizione!

KLADIU (sventolando la ricevuta)

Riguardo la nostra punizione, se non ci scambi immediatamente, questa finisce nelle mani di Dio!

SAN PIETRO

Cos’è quella?

KLADIU

Èinutile che fai finta di cadere dalle nuvole! Anche se ci abiti nelle nuvole! Questa è la ricevuta dei numeri che hai giocato! E se non ci rimetti apposto gliela diamo a Dio!

SAN PIETRO

Se non ha vinto che gli dai a fare?! Per farlo rosicare?!


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CIRO

Avere detto che anche Dio giocare al lotto!

SAN PIETRO

No, sono io che gioco, lui mi dà la società!

KLADIU

Ah! (in ginocchio) Pietro per favore, ti prego, basta con la punizione!

CIRO (in ginocchio)

Pregare pure io, basta punizione, ridare il mio corpo!

CURCURUTO

Se proprio volete punire qualcuno, punite mia moglie, con un corpo della lista! SAN PIETRO (lo guarda truce)

Vi ricordate della macchia che mi avete fatto fare sulla giacca?

CIRO

Colpa sua!

SAN PIETRO

Non mi interessa di chi è la colpa! L’ho portata nella lavanderia del paradiso, ma è rimasto l’alone! Se riuscite a farla tornare linda come prima vi rimetto subito a posto!

CIRO

Chi essere linda? Io non  conosco!

KLADIU

Subito. Ci dia la giacca, la faremo diventare linda, anzi, lindissima!

SAN PIETRO (si toglie la giacca e gliela porge)

Ecco. E visto che ci sei giocami anche questi numeri! 13

KLADIU

Sant’Antonio!

SAN PIETRO

Si, dice che stavolta se la sente, che uscirà! Poi 10!

KLADIU

Ifagioli!

SAN PIETRO 50 e 45!

KLADIU Pane e vino!

SAN PIETRO

Si, ha sognato che faceva una bella scorpacciata di fagioli. Speriamo bene!

CURCURUTO

I fagioli sono pesanti! Soprattutto di sera!

SAN PIETRO

Gioca una quaterna secca! Poi ti do i soldi!

KLADIU

Fidati! Andiamo a pulire la giacca! (escono Kladiu e Ciro)

CURCURUTO

Tornando al discorso di mia moglie!

SAN PIETRO

Tornando al discorso del cantiere, mi sa che ancora c’è qualcosa che non va?


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              50

CURCURUTO

Come no! È tutto a norma di sicurezza, è venuto anche il giudice a fare il sopralluogo!

SAN PIETRO

Riguardo la sicurezza si, ma riguardo gli operai in nero?!

CURCURUTO

Tranquillo, la prossima settimana assumerò tutti in regola! Mi sono spiegato?!

SAN PIETRO

La prossima settimana eh!

CURCURUTO

La prossima!

SAN PIETRO

E riguardo gli straordinari?!

CURCURUTO

Quali straordinari?

SAN PIETRO

Quali straordinari, dici bene!? Ho fatto un giro in cantiere e nessuno ha mai visto gli straordinari!

CURCURUTO

In cantiere non succede mai niente di straordinario, tranne la morte dei due operai, che fortunatamente voi avete resuscitato! Altrimenti tutto ordinario!

SAN PIETRO (rimprovero)

Quando gli operai lavorano più delle ore stabilite, bisogna che tu li paghi! Mi sono spiegato?

CURCURUTO

Come no!? Dalla prossima settimana avranno tutto quello che gli spetta!

SAN PIETRO

Sempre dalla prossima settimana!

CURCURUTO

Certo, ormai questa è finita! Quindi dalla prossima!

SAN PIETRO

Staremo a vedere!

CURCURUTO

Tornando al discorso della punizione …

SAN PIETRO

La prossima settimana!

CURCURUTO

Va bene! La prossima settimana a quanto pare avremo molte cose da fare?!

SAN PIETRO

Già! Dici che ci riusciranno a far tornare la giacca come prima?

CURCURUTO

Penso di si! Con cosa l’avete macchiata?

SAN PIETRO

Con la tinta!

CURCURUTO (meravigliato)

Tinta per capelli?! Ah! Vi fate la tinta?

SAN PIETRO

Perché che c’è di male?!


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CURCURUTO

Io pensavo che avevate cambiato look facendovi crescere i capelli e barba neri!

SAN PIETRO

Si magari!

CURCURUTO

Ah beh! Però, cosi è una scocciatura ogni mese a tinteggiarvi!

SAN PIETRO

Anzi, devo dire che a me dura più di un mese e mezzo! Sarà il tipo capello!

CURCURUTO

Comunque dopo un mese si vede già la ricrescita, ed è brutta quella riga bianca in testa!

SAN PIETRO

Effettivamente si!

CURCURUTO

Perché non provate con la tinta permanente?!

SAN PIETRO

Dura di più?

CURCURUTO

Lo dice la parola stessa! Permanente! Certo non dura in eterno, d’altronde niente dura in eterno, tranne voi ovviamente, ma sicuramente dura più della tinta normale, mi sono spiegato?

SAN PIETRO

La proverò!

CURCURUTO

Se volete vi faccio dare dei consigli da mia moglie, a proposito di mia moglie … (S. Pietro lo guarda torvo) dicevo, devo chiamare mia moglie. Scusatemi un momento. (esegue) Ciao caradove sei? Dal parrucchiere! Bene, fatti spiegare un po’ come funziona per fare la tinta permanente … non per me è per un amico. Senti, volevo dirti, se un giorno tu dovessi cambiare

…in senso, nel tempo tutti subiamo dei cambiamenti no, se per esempio succedesse anche la prossima settimana, stai tranquilla, non ti allarmare perché io ti amerò lo stesso, anzi ti amerò di più, mi sono spiegato!? … Si, anch’io! Ciao amore a più tardi! … Baci! Anche questa è fatta!

KLADIU (entrando di corsa con la giacca in mano, Ciro lo segue) Ecco la giacca smacchiata come nuova? (la porge a S. Pietro)

SAN PIETRO (guardandola attentamente)

Bene. Sulla terra non funziona niente, tranne le lavanderie a quanto pare? (la indossa)

CURCURUTO

Si, qui facciamo sparire ogni traccia! (tic) Mi sono spiegato?!

CIRO

Ora cambiare corpo!

KLADIU

Qui c’è anche la giocata?

SAN PIETRO Quanto ti devo?

KLADIU

Niente lascia stare!

SAN PIETRO

No, io non voglio avere debiti con nessuno!


“Mi sono spiegato?!”     di   Giuseppe Fazio       ATTO II                             Roma, gennaio 2010              52

KLADIU

Non è un debito, facciamo che sono in società nella giocata!

CIRO

Avere pagato io, quindi essere io in società!

KLADIU

Non c’è bisogno di puntualizzare, siamo tutti in società!

CURCURUTO

Siamo la società dei magnaccioni!

SAN PIETRO

Niente soci per carità, se vinciamo, vaglielo a dire lassù che dobbiamo dividere anche con voi!

KLADIU

Ok niente soci! Però lo accetti come un nostro regalo per tutto il disturbo che le abbiamo causato, per la giacca e per tutto! (Ciro sta per parlare, ma Kladiu lo blocca) Per colpa mia lo sappiamo!

CIRO

Bravo, avere capito! Allora ci scambiare di corpo!?

SAN PIETRO

Come no! (schiocca le dita) Ecco fatto!

KLADIU (parlerà con voce quasi da donna)

Finalmente!

CIRO (parlerà in dialetto sardo)

Ma come parli?! Mah! Pietro che ha fatto?

SAN PIETRO (preoccupato, cerca di sdrammatizzare)

Tranquilli, piccolo scherzetto! (schiocca le dita nuovamente) Ecco fatto!

CIRO (parla in siciliano)

Possiamo stare sicuri?

KLADIU (parla romagnolo)

Non facciamo scherzi eh!

SAN PIETRO

Un momento, ma che sta succedendo! (schiocca più volte, Ciro parlerà in tedesco, Kladiu in francese, poi di nuovo, spagnolo, inglese a piacere)

CURCURUTO (allarmato, prende la lista dalla tasca di S. Pietro)

Aspettate un momento. Lasciamo stare la punizione di mia moglie. Come dice il proverbio, chi cambia la vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova! Mi sono spiegato?! (tic, buio)

FINE