Michelino… un figlio a tutti i costi

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MICHELINO

          “  MICHELINO… un figlio a tutti i costi”

dramma in due atti

di Rosa Genovese

Personaggi:

Vecchina

Luisa

Giorgio

Matilde

Luigi

Ragazzo

Tecnico luci

Pianista

Premessa:

                  Lo spettacolo si divide in due atti, ripartiti in cinque quadri.

La messa in scena  richiede preferibilmente un teatro in cui non vi sia un grande dislivello tra platea e palcoscenico. Un ambente unico in cui vi sia facilità di separazione, ma anche di “maggior contatto” tra attori e pubblico

Un altro elemento di contatto tra i due luoghi deputati, sarà un pianoforte a coda che eseguirà dal “vivo”, gli accompagnamenti musicali. Il pianista indosserà l’abito da concerto. E’ possibile usare anche in alternativa un altro strumento musicale: sax, violino, ecc.

Il tecnico luci con la consolle, deve essere visibile al pubblico. E’ parte integrante dello spettacolo, diventa egli stesso personaggio, pur non parlando.

Ambiente:Atto primo : nella casa di Giorgio e Luisa

Atto secondo: all’esterno di una Farm-house

Note ai personaggi:

LUISA

Tra i 35 e i 40 anni. Di carattere sempre incerto, ha in sé due aspetti, uno austero, formale, l’altro impetuoso e passionale. Solo nel finale trova, nella semplicità la sua dimensione.

MATILDE

Qualche anno in più rispetto a Luisa. E’ sottile, alta, molto raffinata,  bionda. Vive solo dell’amore per il marito, fino a dimenticare sé stessa e la propria dignità. Può avere accento straniero.

GIORGIO

45 anni. Media statura di robusta corporatura. Uomo pratico, dedito solo al lavoro. Nel finale lascerà l’abito mentale e formale dell’avvocato per diventare solo un uomo.

LUIGI

Alto, asciutto, bruno. Carattere dominante. Vile. All’apparenza sicuro di sé. Gli piacciono molto le donne. Perbenista.

VECCHINA

L’aspetto esile di una vecchina, che contrasta con la fermezza del suo carattere. Figura essenziale.

Decisa, segue e a volte determina l’azione. Spettatrice ma anche artefice.

Può essere anche una giovane ballerina, travestita. Il regista potrà in tal caso utilizzarla come elemento leggiadro e danzante nei suoi interventi sul palcoscenico.

Prologo:

Vecchina

(Seduta tra il pubblico in prima fila, tesse una lunga tela. Quando è il momento di cominciare lo spettacolo, si alza dalla poltrona e si rivolge al pubblico)

Silenzio, shh, shh…(Si rivolge al tecnico) Giuseppe abbassa le luci di sala! Buonasera come va?....

Siete pronti per lo spettacolo? Perché voi state aspettando che vi sia una rappresentazione, no? Che qualcuno faccia qualcosa? (Rassicurante) Si, si! Qualcuno farà qualcosa. Si aspetterà anche di essere ascoltato e magari applaudito. (Pausa)

Alla fine ognuno andrà a casa sua…il pubblico e la rappresentazione, voglio dire voi e loro, o meglio, quelli che assistono e quelli che rappresentano, gli attori.

Sapete che l’etimologia della parola attore è legata al significato di “colui che finge”? (Pausa)

Chissà cosa vi aspettate questa sera…Io non mi aspetto nulla, sono vecchia ormai! Guardo quello che accade e tesso la mia tela…

(Sorridendo) Alla fine degli spettacoli, sarà lunghissima…(Pausa)

(Seria) Beh, comunque, il mio compito è quello di condurvi per mano in questa vicenda.

La guarderemo insieme.

(Recitando) Vi accompagnerò come una guida, attraverso l’immaginazione e la realtà, tra finzione e verità…(Tornando in sé) Ma poi chi dice che tutto è vero e tutto è falso?

Figlioli miei…non vi offendete se vi chiamo così, ma sono così vecchia che potreste essere tutti figli miei…Vediamo cosa accade…

(Andando a sedersi e rivolgendosi al tecnico) Giuseppe, buio!

SIPARIO

QUADRO PRIMO

(Nell’appartamento di Giorgio e Luisa. L’ambiente rivela una zona salotto-pranzo, arredato con gusto borghese un po’ spersonalizzato)

QUADRO PRIMO-SCENA PRIMA 

 (Giorgio-Luisa)

Giorgio

(Entra in scena, dalla porta di ingresso. Semibuio. Accende la luce, si toglie la giacca che poggia su una sedia. Allenta la cravatta. Scaraventa sulla “sua poltrona” quotidiani e riviste. Prende il telecomando della TV, che accende a distanza per ascoltare il telegiornale. Prende una pipa, va al mobile bar, si prepara un drink, siede)

Luisa

(Entrando dal bagno in accappatoio e asciugamano in testa)

Ciao, tesoro! (Lo bacia)

Giorgio

(Affettuoso, ma senza trasporto) Ciao!

Luisa

E’ un freddo umido oggi. Avevo proprio bisogno di un bagno rilassante alle alghe.

(Va verso la camera da letto) La cena è pronta! Due minuti di pazienza! (Esce)

Giorgio

(Apre un quotidiano, abbassa il volume della televisione)

Non ti preoccupare, amore! Oggi sono andato a colazione con i miei collaboratori, sai quella causa…ci ha impegnati molto, però abbiamo vinto su tutti i fronti.

Ho stracciato l’avversario!...Il cliente non era in sé dalla gioia! Ci ha trascinati tutti al ristorante emiliano, quello vicino a studio. Dobbiamo andarci una sera.

Tra tortellini, vino, euforia e tutto il resto, devo ancora smaltire…Non è che abbia molta fame…

Luisa

(Rientrando in vestaglia di seta)

Potevi dirmelo prima! Ho preparato una deliziosa cenetta. Cannelloni al formaggio, linguine al caviale, mirtilli in salsa agro dolce. (Riacquistando a stento la calma) Beh, pazienza! (Va a sedersi ai suoi piedi) Cos’hai? Ti vedo pensieroso…

Giorgio

Sono solo un po’ stanco. Mi dispiace per la cena, la possiamo utilizzare domani…

Luisa

Lascia stare! (Facendo le “fusa”)

Giorgio

Non ora Luisa, c’è il telegiornale.

Luisa

O.k., o.k., me ne vado. (Si alza)

Ti gira male stasera! E io che volevo festeggiare il nostro settimo anniversario di matrimonio!

Giorgio

Ma non è il 26?

Luisa

No! E’ il 24, cioè oggi!

Giorgio

Mi confondo sempre.

Luisa

(Con una nota di pianto trattenuto) Chissà perché io me lo ricordo invece…

Giorgio

(Consolatorio) Beh, oggi è giovedì, spostiamo i festeggiamenti a sabato. E’ anche meglio! Ecco perché non ci avevo pensato per oggi, avevo sicuramente programmato di portarti sabato al Cincillà, quel posticino sul mare che ti piace tanto!

Luisa

Potevi anche avvertirmi!

Giorgio

L’avrò detto alla mia segretaria! Avrà preso nota, sicuramente nell’agenda dell’ufficio…

Luisa

Non è la stessa cosa! Anzi, no! E’ sempre la stessa cosa! Ti dimentichi sempre! Sempre!

Giorgio

Dai, vieni qua…

Luisa

Non ne ho più voglia! (Andando verso la camera da letto).

Giorgio

Luisa, sono stanco!

Luisa

Anch’io, di te! (Sbatte la porta della camera da letto).

Giorgio

Uff!...(Rimane in poltrona).

Squilla il telefono

Giorgio

Pronto?...Ciao! (Allegro)…Bene! Tu?...Ah, si?...Certo! Con vero piacere! Salite!...Assolutamente no, non disturbate!...Non dirlo neanche per scherzo!....Puoi venire a qualsiasi ora, lo sai!...Vi aspetto. (Abbassa il ricevitore. Si alza). Luisa, era Luigi! E’ con Matilde! Sono al bar qui sotto e hanno pensato di venire a trovarci!

Luisa

(Esce furibonda dalla camera da letto) Potevi anche chiedermelo se mi andava di ricevere amici!

Giorgio

Potevo dirgli, che mia moglie mi aveva appena sbattuto la porta in faccia? E che sarebbe stato meglio se fossero ripassati in un altro momento?

Luisa

(Piccata) Tu hai sempre ragione!...(Pausa) Strano…Non è da Matilde presentarsi così all’improvviso! E’ così rigorosa nei cerimoniali…

Suona il citofono

Giorgio

Eccoli! Va a metterti qualcosa di presentabile!

Luisa

(Ironica) Agli ordini! Tesoro! (Si avvia verso la camera da letto).

Giorgio

(Va a rispondere al citofono) Si…Salite! L’ascensore è guasto!...Dai Luigi, cosa sono per te quattro piani a piedi? (Ride) Coraggio! (Posa la cornetta del citofono, si rimette la cravatta e la giacca. Sistema alcune riviste. Mette su un disco, a volume basso).

Suona il campanello

Giorgio

Eccomi! (Va ad aprire).

QUADRO PRIMO-SCENA SECONDA

(Giorgio, Luigi, Matilde, Luisa)

Luigi e Matilde

(Entrando con champagne e cioccolatini. Matilde elegantissima in tailleur chiaro).

Giorgio

Ah, ma…(Ride. Stringe la mano affettuosamente a Luigi che gli porge lo champagne) Accomodatevi.

Luisa

(Rientrando con un abitino a tinta unita semplice, ma molto sexi). Che bella sorpresa! …Ciao,

Matilde!

(Va ad abbracciarla. Le porge dei cioccolatini) Auguri!

Luisa

Non dovevi assolutamente disturbarti! Comunque, grazie! Ciao, Luigi! Tutto bene?

Luigi

(Abbraccia Luisa) Benissimo Darling! Sempre in splendida forma!

Luisa

Sciocchezze, ho un diavolo per capello!

Luigi

(Allusivo) Beato quel diavolo!...

Giorgio

(Abbraccia e bacia Matilde) Anche tu come diavolo, non sei molto sfortunato!

Matilde

(Ride)

Luisa

Hanno sempre voglia di giocare i nostri maschietti! (A Matilde, scartando i cioccolatini) Ma come hai fatto a ricordarti?

Matilde

(Fa per parlare, ma viene interrotta da Luigi)

Luigi

(A ridicolizzarla) Matilde ha l’agenda dei compleanni, degli anniversari, degli onomastici, degli oroscopi…cinese, tailandese, occidentale…non mancano le carte dei tarocchi e il calcolo del bioritmo!

Luisa

(Ride) Beh, comunque sia, grazie! Giorgio se ne era completamente dimenticato! Ovviamente…

Luigi

Giorgio, sei imperdonabile!

Matilde

Senti, chi parla!

Luigi

Oh, beh, anch’io…qualche volta…ma tu…mi preavvisi sempre!

Matilde

(Ride) So che non te ne ricorderesti mai!

Giorgio

Brindiamo, su! Ah…possiamo gustare un meraviglioso dessert che ha preparato Luisa!

Luisa

(Sempre contrariata con Giorgio) Cerca di mettere una toppa!...

Giorgio

Matilde, tu che sei una donna saggia, aiutami a servirlo!

Matilde

Certo! (Vanno in cucina).

QUADRO PRIMO-SCENA TERZA

 (Luisa, Luigi)

Luisa

(Va verso un armadietto per prendere dei bicchieri)

Luigi

(Si avvicina a Luisa che è chinata. Si china anche lui per prendere un bicchiere)

Luisa

(Si alza con quattro bicchieri in mano, li poggia sul mobiletto, si volta e guarda Luigi con ironia)

Quel bicchiere non è adatto Luigi!

Luigi

(Guardandola intensamente) Darling, questo profumo che hai…è invece “molto adatto”, alla tua pelle delicata… (Le sfiora la palla con il bicchiere che ha in mano)

Luisa

Smettila, Luigi! (Fa per scansarsi)

Luigi

(Poggia il bicchiere e la blocca con le spalle al mobiletto) Sei bellissima…

Luisa

(Guardandolo severamente negli occhi) Tua moglie non merita tutto questo!

Luigi

Che c’entra Matilde? E’ una povera sciocca!

Luisa

L’hai sposata però!

 Luigi

Ti amo Luisa, lo sai!

Luisa

Non dire sciocchezze! (Cerca di divincolarsi con più forza)

Luigi

Vederti così, raggiante, splendida e non poterti sfiorare, accarezzare…Vorrei coprirti di baci!...Tutta!...Ogni centimetro della tua pelle…

Luisa

(Soffoca un urlo) Basta! (Si divincola, prende i bicchieri e va verso il tavolo).

Luigi

(La segue) Luisa, concedimi un’ora, per parlare…io e te…da soli…

 

Luisa

(Visibilmente turbata) Zitto, arrivano…

QUADRO PRIMO-SCENA QUARTA

(Luisa, Luigi, Giorgio, Matilde)

Giorgio

 (Entra insieme a Matilde) Eccoci! (Poggia sul tavolo un vassoio, con il dessert)

Matilde

(Ha dei tovaglioli in mano) Che aspetto meraviglioso!

Giorgio

E ora il brindisi! (Fa per stappare lo champagne) Non è mancato, hai visto Luisa?

Luisa

(Non risponde)

Giorgio

E’ un’occasione per brindare alla nostra amicizia, che si conservi forte e sana come è stata in tutti questi anni! (Stappa lo champagne)

Matilde

Auguri!

Giorgio

A tutti noi! (Brindano) Uhm…niente male questo champagne!

Luigi

Proviene direttamente dallo Charentes!

Giorgio

L’anno scorso me ne mandarono una cassettina, ma non era di quest’annata. (Guarda la bottiglia)

Questa mi sembra migliore!

Luisa

(Con il bicchiere in mano) Ah, Matilde, vieni di là ti faccio vedere quella seta che mi hanno portato da Singapore!

Matilde

Ah, si! Volentieri!

QUADRO PRIMO-SCENA QUINTA

(Giorgio, Luigi)

Giorgio, Luigi

(Si avviano verso la zona salotto)

Luigi

Ah, a proposito, Giorgio, devo venire a studio da te uno di questi giorni…per la faccenda di quelle azioni…

Giorgio

Quando vuoi Luigi. Dirò alla mia segretaria di darti precedenza.

Luigi

D’accordo, la chiamo domani!

Giorgio

(Sottovoce) Ma l’hai capito perché l’ha fatto?

Giorgio

(Ridendo) No!?...Incredibile! (Ironico) Chissà, forse si era “innamorata”!

Luigi

Sei pazzo! Una come quella?...Mi ha solo sfruttato…E poi non era neanche granché a letto! (Ridono) Si “innamorano” tutte. (Mangiando un cioccolatino) Ha parlato di “danno ai sentimenti”…di “risarcimento”…di “suicidio”…Altro che suicidio! S’è sfottuta cinquantamila euro, tra pellicce, viaggi e qualche regalino.

Giorgio

Perché non la denunci?

Luigi

Mi ricatta! Ha detto che fa sapere tutto a Matilde! Con ricevute e documentazioni dettagliate…Pensa che stupido le ho lasciato dei biglietti autografi!

(Voltandosi sulla poltrona e avvicinandosi a Giorgio) Solo  tu puoi trovare il cavillo “legale” per fargliela pagare!

Giorgio

(Con sguardo d’intesa) Vedrò il da farsi! Farò il possibile e ….l’impossibile! (Ride)

Luigi

Sei un amico Giorgio!

Giorgio

Ma figurati, Luigi! Se posso aiutarti, volentieri! Per te questo ed altro!

Luigi

Grazie, Giorgio! Sapevo che su di te potevo contare!

QUADRO PRIMO-SCENA SESTA

 (Giorgio,Luigi, Luisa, Matilde)

Matilde

(Rientrando con Luisa) E’ meravigliosa!

Luisa

Vero?

Matilde

Dopodomani posso accompagnarti dalla mia stilista, verso le cinque!

Luisa

Sei sicura che non ti disturba?

Matilde

E’ sabato, sono libera!

Luisa

Grazie Matilde! Allora ci sentiamo domani per telefono.

Matilde

D’accordo!

Luigi

(Alzandosi) Matilde, andiamo?

Matilde

Si, s’è fatto tardi! Scusate ancora per l’assalto!

Luisa

E’ stata una magnifica sorpresa. (Bacia Matilde) Grazie!

Luigi

Ciao, Giorgio! (Gli stringe la mano) Ci sentiamo domani allora.

Giorgio

Intesi.

Luigi

(Va verso Luisa e la bacia) Ciao  darling!

Luisa

(Frettolosa) Ciao!

Giorgio

(Saluta Matilde con un bacio) A presto! (Li accompagna alla porta. Escono)

QUADRO PRIMO-SCENA SETTIMA

 (Luisa, Giorgio)

Luisa

(Si toglie le scarpe,  si prende da bere e si adagia sul divano)

Dio! Che donna impossibile Matilde!

Giorgio

(Si rimette in libertà e va a sedersi in poltrona)

Perché?

Luisa

E’ petulante! E poi così innamorata di suo marito che gli permette qualsiasi cosa!

Giorgio

(Prende un quotidiano) In che senso?

Luisa

Ma non vedi che non  la fa mai parlare? Che la descrive con sarcasmo? Che la guarda con ironia?

Giorgio

(Leggendo) Mi pare che esageri…Io non me ne sono accorto!

Luisa

Sarà, ma secondo me la tradisce!

Giorgio

(Guardandola sopra i suoi occhialetti) Ma che ti viene in mente? Te l’ha confidato lei?

Luisa

Sei matto? Quella anche se lo vedesse a letto con un’altra, non gli direbbe niente!

Farebbe finta di non accorgersene. E men che meno lo verrebbe a confidare ad un’amica! (Pausa)

Stravede per lui, e pur di tenerselo subisce tutto!

Giorgio

(Insinuando) Molto diversa da te.

Luisa

(Insinuante) Che vuoi dire, che Matilde ama Luigi e io non amo te abbastanza?

Giorgio

Questo lo hai detto tu!...Io voglio solo dire…che tu, non faresti finta di niente!

Luisa

(Ironica) Dimenticavo che sei un abile avvocato! (Pausa) Ci hai fatto caso Giorgio, che quando scambiamo due parole non facciamo che litigare?

Giorgio

(Guardandola come sempre al di sopra dei suoi occhialetti) Infatti, mi sembri un po’ nervosa…

Luisa

(Si alza stizzita) Già sempre io! Vado a letto!

Giorgio

(Sempre con il giornale in mano) Buona notte! Dormi bene! Io guardo un po’ di tv! (Aziona il telecomando)

Luisa

(Quasi a sé) Si, guarda la Tv, è meglio! (Esce)

BUIO

QUADRO SECONDO

QUADRO SECONDO-SCENA PRIMA

 (Luisa, Luigi, ragazzo)

Squilla il telefono

Luisa

(Rientra in casa in abito da pomeriggio, con dei pacchi) Pronto?...Ah, sei tu Giorgio! Si, sono appena rientrata…si, certo, mi ricordo. Sono un po’ stanca…Avevi già prenotato, al Cincillà?...Va bene, ti aspetto per le otto…Ciao! (Posa i pacchi, accende con il telecomando lo stereo, va in camera)

Suona il citofono

Luisa

(Esce dalla sua camera infilandosi una vestaglia) Chi è?...Ah, Luigi?...No, Giorgio non è in casa. Lo trovi ancora a studio, per una mezz’ora!...Un documento?...Si, lo puoi lasciare qui!...L’ascensore è sempre guasto!...(Va in camera a mettersi un  abito)

Suona il campanello

Luisa

(Esce dalla sua camera, spegne lo stereo, apre la porta)

Luigi

Ciao!

Luisa

Ciao! (Non facendolo entrare) Il documento?

Luigi

(Provocatorio) Posso poggiare la mia borsa sul tavolo, per prenderlo?

Luisa

(Sempre sulla porta gli fa cenno di accomodarsi) Prego! (Non si sposta dalla porta)

Luigi

(Entra, poggia la borsa sul tavolo) Avrei dovuto consegnarlo a Giorgio.

Luisa

Non ti fidi?

Luigi

Darling, non dire sciocchezze!

Luisa

Torna fra poco, ripassa!...

Luigi

Potrei aspettarlo…

Luisa

(Sempre sulla porta) Non se ne parla! (Gli fa cenno di accomodarsi fuori)

Luigi

Luisa, tu ce l’hai con me!

Luisa

Vattene Luigi! O lasci questo documento “urgente”, o glielo porti a studio!

Luigi

D’accordo, darling, non sia mai detto che non mi fidi di te! (Apre lentamente la valigetta)

Accidenti devo averlo dimenticato!

Luisa

(Infuriata quasi di scatto verso di lui) Ora basta Luigi!

Luigi

(Di scatto chiude la porta, e ci si poggia di spalle) Non puoi sfuggirmi sempre Luisa!

Luisa

(Spaventata) Cosa intendi dire?

Luigi

(Concitato) Voglio solo parlarti Luisa, mi sfuggi sempre! Perché? Io ti amo!

Luisa

(Confusa) Giorgio sta per arrivare…

Luigi

Impossibile, l’ho lasciato poco fa…Aveva ancora due clienti…

Luisa

(Adirata) Mascalzone!...Era tutto un inganno! Ma adesso te ne vai! Altrimenti urlo.

Luigi

Non lo farai!

Luisa

(Soffocando la rabbia) Se non lo sai, io amo mio marito!

Luigi

(Avvicinandosi visibilmente turbato) Bugiarda, sei un’adorabile bugiarda…

Luisa

(Trasale) Smettila!

Luigi

Quanto sei bella! La tua pelle così chiara sembra trasparente, muoio dal desiderio…di accarezzarti Luisa…

Luisa

(Ha un attimo di cedimento) Luigi…ti prego vattene…

Luigi

(Le prende le spalle da dietro, le sfiora il collo con le labbra) Amor mio…

Luisa

(Immobile, stordita) Non puoi, non puoi fare questo a Matilde…

Luigi

Zitta, taci! Non rompere l’incanto di questo momento.

Luisa

(Divincolandosi) Basta!

 

Luigi

Ci costruiremo il nostro nido, una casetta piccola, piccola, solo per noi!

Luisa

(Cercando di tornare in sé) Sei falso! Lo so, lo so che menti! Tu non mi ami e non avrai mai il coraggio di lasciare tua moglie!

Luigi

(Con gli occhi lucidi) Non mento Luisa. Ti amo!

Luisa

(Titubante) Se è vero quello che dici, divorzia da tua moglie!

Luigi

Ma solo con te potrei avere quella spinta…Solo se tu mi dai questa forza! Amami e io strapperò le catene, affronterò il mondo. Ogni momento, ti penso!...Nuda nel mio letto!...

Luisa

(Reagisce) Porco! Lo sapevo! Solo una cosa vuoi!

Luigi

La stessa che vuoi tu…

Luisa

Non è così Luigi…(Pausa) Io voglio…l’amore!

Luigi

Questo è amore, questo è tutto! Luisa non resisto più! Adesso, so che anche tu mi ami! (L’attira a sé)

Luisa

(Sembra di colpo perdere ogni difesa)

Suona il campanello

Luisa

(Terrorizzata) Oddio!...Giorgio!...Presto, va via! Esci dalla porta di servizio! Di là, di là, dalla cucina!

Luigi

Mi nascondi? Siamo complici….

Luisa

Oh, smettila! Voglio solo evitare complicazioni inutili con Giorgio! Non voglio che pensi…

Luigi

No, non dire niente, amore mio! Non dire niente! (La stringe a sé, le prende la mano e gliela bacia con passione) Adesso siamo una cosa sola!

Luisa

(Si strofina la mano con l’altra, come a pulirsela, profondamente turbata)

Luigi

(Prende frettolosamente la sua valigetta ed esce rapidamente dalla cucina, inviandole un bacio con la punta delle dita)

Suona il campanello

Luisa

(Cerca di darsi un contegno e va ad aprire la porta)

Ragazzo

(Con un enorme cesto di rose) Da parte di suo marito, signora!

Luisa

(Impietrita) Metta lì! (Indica il tavolo)

Ragazzo

(Poggia i fiori sul tavolo)

Luisa

(Gli dà una mancia)

Ragazzo

Grazie, signora! (Esce)

Luisa

(Chiude la porta e vi si poggia con le spalle. Guarda i fiori sul tavolo, si avvicina, prende una rosa e la odora, poi lentamente va davanti allo specchio, si guarda. Va in camera)

QUADRO SECONDO-SCENA SECONDA

 (Vecchina, Luisa)

Vecchina

(Si alza tra il pubblico, sale sul palcoscenico) Che cosa può fare la noia…Eh, noi donne!...Lo sappiamo bene!...(Civettuola) Quando un uomo ci lusinga…(Va verso un orologio posto in scena di fronte al pubblico. Sposta le lancette alle otto)

Suona il citofono-rumore di passi

Vecchina

(Si nasconde appiattendosi sulla parete. Al pubblico) Shh…(Al tecnico luci) Giuseppe, dammi il buio!

Luisa

(Esce dalla sua camera in abito da sera. Elegantissima e profumatissima. Risponde al citofono)

Si?...Scendo! (Esce)

Vecchina

Va a cena con il marito. Che scia di profumo…(Al tecnico) Luce! (Inizia a curiosare per la stanza)

Musica

Vecchina

(Va verso l’orologio e sposta le lancette all’una di notte. Aspetta qualche secondo. Origlia alla porta d’ingresso)

Cessa la musica

Vecchina

(Sottovoce) Stanno tornando…(Scappa in punta dei piedi verso la platea) Giuseppe, buio!

QUADRO SECONDO-SCENA TERZA

 (Giorgio, Luisa)

Giorgio-Luisa

(Entrano)

Giorgio

(Accende la luce) La cena è stata di tuo gradimento?

Luisa

(Si toglie le scarpe e i vari monili che ha indosso) Insomma!

Giorgio

Non sapevo che avessero cambiato gestione.

Luisa

Cucino meglio io!

Giorgio

Non c’è dubbio! Ma ogni tanto cenare fuori serve anche per distrarsi!

Luisa

Già! (Si versa da bere)

Giorgio

(Si toglie la giacca, allenta la cravatta e va a sedersi nella sua poltrona. Guarda Luisa)

Non mi hai neanche chiesto se ne volessi anch’io!

Luisa

(Fa per alzarsi) Scusa, ero soprappensiero. Vuoi un amaro o un whisky?

Giorgio

(Paternalistico) Né l’uno, né l’altro! Siediti qui vicino a me!

Luisa

Ma dai, te lo prendo…

Giorgio

Vieni qui…

Luisa

(Siede)

Giorgio

Te l’ho chiesto, solo per farti notare che sei…come assente! Non ho voglio di whisky….(Pausa)

E’ tutta la sera che ti osservo…

Luisa

(Cercando di essere carina) Sono solo un po’ stanca…e poi le rose che mi hai mandato…mi hanno stupita…

Giorgio

E’ vero, era da tanto che non ti mandavo dei fiori…

Luisa

Veramente ne ricordo un’unica volta, ai tempi del fidanzamento…Mi portasti una piccola orchidea, la prima volta che venisti a pranzo dai miei.

Giorgio

Ah, si?

Luisa

Vedi neanche te lo ricordi…

Giorgio

Luisa, dobbiamo finirla con i rancori…

Luisa

Io non ti porto rancore…

Giorgio

E’ vero, mi sono dimenticato del nostro anniversario…ma

Luisa

Solo ora lo ammetti…

Giorgio

Non mi sembra poi…così irreparabile…ho cercato di rimediare…

Luisa

Il rimedio…quando tutto potrebbe essere semplice e naturale…

Giorgio

(Conciliante) Luisa, sono mesi che ti vedo, strana…ansiosa…Scatti ad ogni minima occasione…

(Pausa) Ci ho pensato sai…Ho riflettuto…

Luisa

(Sarcastica) Davvero?

Giorgio

(Assorto nel suo pensiero) Si. Ho pensato a lungo a te!

Luisa

No?

Giorgio

Non mi interrompere! Penso di essere stato un po’ egoista!

Luisa

(Ironica) Oggi è una giornata da segnare sul calendario!

Giorgio

(La guarda) Per piacere taci per due minuti!

Luisa

Va bene, va bene, sto zitta! (Un po’ alticcia)

Giorgio

(Serio) Ritengo di non poterti imporre oltre questo sacrificio!

Luisa

(Allarmata) Che sacrificio?

Giorgio

Luisa, non è giusto che tu abbia rinunciato in tutti questi anni e…rinunci ancora per causa mia!

Luisa

(Con un filo di voce) Rinuncio a cosa Giorgio?...Di cosa parli?...

Giorgio

Lo sai bene Luisa…La mia impossibilità non deve essere la tua! Il mio limite non deve essere il tuo!

Luisa

(Visibilmente sollevata) Ma Giorgio, ne abbiamo parlato sin dall’inizio! (Si alza) Io ho accettato la tua sorte!...Me lo hai detto da subito…E ormai sono passati tanti anni…Non ci penso neanche più! (Si versa ancora da bere)

Giorgio

Invece voglio che tu ci rifletta! (Pausa) Oggi è diverso. La scienza ci viene in aiuto!

Luisa

In che senso?

Giorgio

Ci sono molte…banche…

Luisa

(Urlando) Sei pazzo! Ma che ti viene in mente! Le banche! Ma non pensarci neppure…io…

Giorgio

Perché ti chiudi così, molte coppie hanno risolto in questo modo il loro desiderio di avere un figlio!

Luisa

(Con fermezza) Io questo desiderio non ce l’ho.

Giorgio

Tu ce l’hai! L’hai solo mascherato! Nascosto! Simulato…per non farmi dispiacere. (Pausa)..Ma ora sono io che ti offro questa possibilità….e te lo chiedo.

Luisa

Non so, non so!...E’ passato tanto tempo…Sei generoso…ma io sono in un’età…non più giovanissima….

Giorgio

(Rassicurante) Sei ancora in tempo! Sono sicuro che ti darebbe quella serenità che ti manca! (Pausa) Ci farebbe sentire una famiglia completa.

Luisa

Ma come ti è venuto in mente…

Giorgio

Luisa non rispondere subito, pensaci! Io lo faccio soprattutto per te…Per la tua felicità….Mi darai una risposta con calma…dormici su!...Vedrai, troveremo una soluzione.

Luisa

(Passeggia su e giù per la stanza) Come faccio a dormirci su? Le banche!...Lo sai cosa fanno vero? Congelano gli embrioni. Uno attecchisce, se attecchisce! E gli altri? Cosa ne fanno degli altri? Sono vite…congelate…potenziali per esperimenti genetici! Di scienza parli…E’ una mostruosità! Tu sei sterile e io sono tua moglie! Condivido la buona e la cattiva sorte! Perché forzare la natura?

Giorgio

(Irritato) Tu vedi tutto in modo così complicato! Hai la possibilità di sentirti finalmente madre!

Luisa

(Ferita) Ho capito! Sono una donna a metà! La donna che non figlia veniva ripudiata una volta e ancora oggi…ma io l’ho fatto per scelta! Per te…per non umiliarti.

Giorgio

Ma adesso sono io a condividere con te la sorte…

Luisa

(Rabbuiandosi) La mia sorte…Già! E’ vero, sai, mi sento inquieta…Un figlio, forse, mi darebbe quell’equilibrio che non ho mai avuto…Potrei forse essere madre…(Con una strana espressione) E’ una possibilità che dentro di me era diventata così remota…(Riprendendosi) Ma madre di chi?...

Giorgio

Luisa, non affrettare la decisione in un senso o nell’altro. Vai a riposare ora…La notte porta consiglio…(Si alza) Ne riparleremo a mente serena.

Luisa

(Assente) Si…

Giorgio

(Si alza dalla poltrona. Bacia Luisa sulla fronte) Buonanotte, cara! Io rimango ancora un po’ di qua, devo terminare un lavoro, ne avrò per una mezz’ora…Ti raggiungo dopo…Stai tranquilla, sarai tu a decidere liberamente.

Luisa

(Come un’automa) Si…buonanotte! (Esce)

Giorgio

(La guarda uscire, si ferma per un attimo a pensare, poi fa come a scacciare il pensiero. Prende la sua cartella, estrae una pratica, accende una lampada sul tavolo, e inizia a lavorare)

Si abbassano le luci sul palcoscenico

Vecchina

(Si alza dalla sua posizione, sale sul palcoscenico) La prima parte è terminata. Prendiamoci dieci minuti di pausa per dare il tempo a noi di riposarci, agli attori di rilassarsi e concentrarsi per dopo e ai tecnici che sono dietro le quinte di cambiare la scena! (Si rivolge al pianista) Un po’ di musica, grazie!

Musica

Buio-sipario

ATTO SECONDO

Questo atto è ambientato nell’ingresso-giardino di un albergo termale. Sono trascorsi quattro anni.

L’arredamento, sarà “finto” come in una commedia cinematografica americana, quindi: mattonelle, aiuole, sdraio, tavolini, bibite, panchine, ecc.

I quattro personaggi vestiranno abiti, sia che siano accappatoi, tenute sportive, copricostume o altro, firmatissimi, coordinatissimi. L’idea deve essere quella di una pubblicità per una farm-house.

QUADRO TERZO

QUADRO TERZO-SCENA PRIMA

(Luisa, Matilde)

Luisa

(Su una sdraio, legge una rivista)

Matilde

(Entra con una bibita in mano)

Luisa

Buongiorno, ben alzata!

Matilde

Ciao! E’ molto che sei qui?

 

Luisa

Una mezz’ora…Questa mattina mi sono alzata prestissimo per tutto il trattamento delle acque e dei fanghi.

Matilde

Beata te! Io non ce l’ho fatta e ho dormito fino a poco fa. (Siede su una sdraio) Luigi e Giorgio?

Luisa

Sono in chek-up. Oggi hanno il trattamento completo delle analisi…(Guarda l’orologio) Dovrebbero aver finito. Domani tocca a noi!

Matilde

A dire il vero, non ne ho molta voglia…Mi sento bene, non ne vedo la necessità.

Luisa

E’ compreso nel prezzo!...

Matilde

Si, ma non voglio rovinarmi la vacanza con qualche sospetto o qualche certezza!

Luisa

Ma qui si fanno le analisi, per controllare…Anch’io mi sento bene! Ma è solo se non aspetti il sintomo che ti puoi curare!

Matilde

Sarà, ma io penso che il destino di ognuno è segnato e non si cambia con la “prevenzione”.

Luisa

Oh, ma tu sei senza speranza!

Matilde

No! Ho la speranza del giorno che vivo, nient’altro! Vedi se io fossi alata non lo vorrei sapere e se lo sapessi non mi curerei. Vivrei il giorno. Come vivo ogni giorno, non vorrei trasformarmi per curarmi! La malattia nel suo decorso ti prende improvvisa e ti conduce veloce alla sintesi. Allungarla è sofferenza, abbrutimento!

Luisa

Beh, secondo i punti di vista! Comunque cercherei di non drammatizzare, per due prelievi del sangue…qualche lastra e un elettrocardiogramma…Credo che tu ti faccia troppi problemi! La tua è paura! (Ride)

Matilde

No, è fatalismo!  Ma hai ragione tu, non c’è ragione di preoccuparsi. (Ride) Qui, si sta veramente bene!

Luisa

Da Dio!

Matilde

Avevo necessità sai di un po’ di riposo! Sono anni che per un motivo o per un altro non ci prendiamo una vera vacanza io e Luigi…(Con tristezza velata)

Luisa

Anche a me rilassa molto questo posto! Lo scorso anno in Kenia mi sono affaticata dietro a tutti quei safari. Alzatacce! Camminate estenuanti e in più la paura di essere sbranati,  con il bambino piccolo poi…è stata un’avventura. Quando siamo tornati a casa abbiamo dormito per una settimana di seguito e ci siamo finalmente riposati!

Matilde

Però hai visto tante cose nuove, diverse!

Luisa

Mah…sicuramente le avevo già viste in televisione e nei depliant…Ed erasicuramente meno faticoso e più rilassante! (Ride)

QUADRO TERZO-SCENA SECONDA

(Luisa, Matilde, Giorgio, Luigi)

Luigi, Giorgio

(Entrano in tenuta da tennis. Uno tutto in azzurro, l’altro tutto in bianco.)

Giorgio

Signore…(Fa un inchino esagerato) Buongiorno!

Luisa e Matilde

Buongiorno!

Luigi

(Bacia Matilde sulla fronte) Buongiorno tesoro!

Matilde

Ciao!

Luigi

Buongiorno Luisa! (Le bacia la mano) Sei uno splendore!

Luisa

Non esagerare Luigi, magari lo fossi!

Luigi

Lo sei, lo sei e lo sai!

Giorgio

(Saltellando) Luigi! Non perdere tempo in convenevoli! Oggi ti distruggo, lo sento! Il mio servizio è una bomba!

Luigi

In un giorno non si possono fare miracoli!

Giorgio

Vedrai, vedrai…(Ride e si avvia saltellando) Op, op!

Luigi

(Alle signore) A dopo!

Luisa

Divertitevi!

Luigi e Giorgio

(Escono attraversando la platea)

QUADRO TERZO-SCENA TERZA

(Luisa, Matilde, Vecchina)

Matilde

E’ dal liceo che Giorgio cerca di battere Luigi a tennis, ma non ci riesce mai! (Ride)

Luisa

Chissà, forse questa è la volta buona!

Matilde

Giorgio, forse dovrebbe buttare giù qualche chilo.

Luisa

E’ per questo che è venuto qui…spera che il suo sogno si avveri…due taglie di meno…e “stendere sul campo Luigi. (Ridono)

Matilde

(Pausa) Notavo questo coordinato che indossi, si intona perfettamente con la tua carnagione!

Luisa

E’ un caso sai! Io mi servo da Gattini…da anni ormai. Costa un po’, ma vado  a colpo sicuro!

Matilde

Beh, comunque hai gusto, sicuramente!

Luisa

Punto sulla linea e sulla tonalità! Ci sono colori che mettono in risalto e altri che contrastano nettamente. Basta guardarsi allo specchio…e non vedersi come la modella dell’ultima rivista di moda! (Ride) Questo verde che hai tu ad esempio è molto caldo! E quelle righine intonate alla fascia dei capelli…I particolari rendono le donne eleganti e raffinate…E in questo, tu sei maestra!

Matilde

Oh, io mi diverto a cercare. Quando non lavoro è un modo per trascorrere le giornate. Trovare un piccolo particolare che si possa intonare a uno più grande è per me una grande gioia! Mi dà soddisfazione! Vedi anche le scarpine hanno le righine al contrario ma nella stessa direzione! (Con una strana luce negli occhi) A casa ho un guardaroba rifinitissimo, ogni abito con le sue scarpe, la sua cinta, la fascia per i capelli o il fiocco, il suo fazzolettino, non trascuro le calze! Per ogni vestito un tipo diverso. Ne ho sempre due paia di scorta! Non si sa mai! (Con un moto di disgusto). Le calze sfilate fanno sciatta. (Pausa) Casa mia è piena di armadi, di scarpiere, di bauli…da una parte quelli per il maschietto, e da una parte, quelli per la femminuccia!

Luisa

Del bambino?!...

Matilde

Quindici anni fa quando mi sono sposata, mia zia mi ha regalato il primo completino: ti porterà fortuna mi disse. Io le fui grata e lo conservai come un talismano…Ma poi mi resi conto che non funzionava e allora iniziai a comprarne altri. Chissà, mi porterà fortuna mi dicevo. Ho riempito l’armadio di tanti completini deliziosi tutto il necessario per trenta bambini! Ma io non ne ho avuto nemmeno uno…

Luisa

Non sapevo…

Matilde

Cosa non sapevi che sono sterile…

Luisa

Ma oggi ci sono cure, metodi rivoluzionari, infallibili! Io stessa ne ho usufruito.

Matilde

Ma non si può andare contro natura…

Luisa

Si, certo, ma passato il primo impatto che a volte è frutto della nostra educazione, si affronta meglio la situazione…con serenità, fino ad arrivare al pieno successo!

Matilde

No, Luisa, non hai capito! Io volevo. Non ne facevo una questione morale!...E’ che per me è stato un insuccesso continuo…Tu sei stata più fortunata!

Luisa

Mi dispiace!...Non me ne avevi mai parlato…Ma se ci tenevi tanto potevi adottarne uno!...

Matilde

No, questo, no! (Imbarazzata) Non so neanch’io perché è uscito fuori questo discorso…

Luisa

E’ umano aver bisogno di sfogarsi…

Matilde

(Malinconica) Si, forse! Ma vorrei che tu non ne facessi parola con Giorgio, potrebbe parlarne con Luigi e non vorrei che sapesse…anche lui avrebbe desiderato…

Luisa

(Interrompendola) Stai tranquilla! Non ne parlerò. (Ponendo fine al discorso) Vado in piscina a fare un bagno, vieni?

Matilde

Volentieri! (Escono)

Vecchina

(Entra in scena dalle quinte. Preoccupata) Dove ho messo quel capellino? Dove l’ho messo?...(Lo trova. E’ un cappellino rosso con la visiera) Ah, eccolo!...L’avevo promesso a Michelino! (Va a togliere sette foglietti dal calendario che corrispondono a sette giorni. Esce di scena)

Musica

(Prima dolce, poi di rottura, ad anticipo del totale cambiamento del prossimo “quadro”. Cambio repentino anche dell’illuminazione)

QUADRO QUARTO

QUADRO QUARTO- SCENA PRIMA

(Giorgio, Luisa, Vecchina)

Giorgio

(Cammina nervosamente avanti e indietro agitando un foglio in mano. A denti stretti)

Puttana, puttana!...

Luisa

(Chiama da fuori) Giorgio! (Entra) Ah, Giorgio, sei qui! Volevo…

Giorgio

(Come frastornato, sempre tra sé) Puttana!

Luisa

(Avvicinandosi-Piano) Ma…

Giorgio

Brava! Sei stata brava!

Luisa

Cos’è successo, Giorgio, cosa? Mi vuoi dire? Chi?...

Giorgio

Dire?

Luisa

Non ti ho mai visto così! Cosa è successo?

Giorgio

Sei furba.

Luisa

Furba? Ma…

Giorgio

Astuta, abile, diabolica, infernale.

Luisa

Ma insomma basta! Ti vuoi spiegare? Non ti ascolterò oltre. Non ti permetto!

Giorgio

Non mi permetti, eh? Cosa non mi permetti di sapere la verità?

Luisa

(Impaurita) Quale verità?

Giorgio

Fingi eh, Adesso fingi pure. Ti ucciderei con queste mani, mi trattiene solo il rispetto che ho per me. Non me le voglio insudiciare…

Luisa

(Aggressiva per difesa) Di rispetto parli! Tu, piuttosto, sei sudicio, tutto intorno a te è sporco, inutile, ambiguo!

Giorgio

A me? Luisa, attenta a come parli! (Perdendo quasi il controllo) Attenta! O io…

Luisa

(Gli “va sopra”) O tu cosa? Non ci provare sai?

Giorgio

Hai distrutto la mia vita, non te lo perdonerò!

Luisa

(Massima tensione) Ti ho distrutto cosa? Ma che dici? Io, piuttosto, ti ho dato i miei anni migliori. E ora non ce li ho più! A chi li ho dati? A chi? (Scoppia a piangere).

Giorgio

Non mi commuovi! Non mi commuovi più! Vattene! Sparisci! Lontano da me! Non ti voglio più vedere! Lontano da me. Via! (Ansimando)

Luisa

Di verità parlavi! Quale verità? Dilla una buona volta! Parla! Va a fondo, una volta! Non fuggire! Siamo qui! Parla! Parla! Ormai tutto è finito, lo sappiamo bene! Abbi almeno il coraggio di parlare…di non essere il solito verme sudicio, viscido, schifoso.

Giorgio

Dare il mio nome onorato, rispettabile, a quel…a quell’essere, a quel figlio.

Luisa

(Afona) Che stai dicendo?

Giorgio

Non fingere sai. Non fingere ancora! Ho le prove!

Luisa

(Piano) Quali prove?

Giorgio

Ti è piaciuto il soggiorno?...Tutto a mie spese! Ho offerto tutto io! Le analisi, il chek-up e le …prove di paternità!

Luisa

Non è vero, menti! Vuoi farmi dire quello che non voglio,che non è vero!

Giorgio

E’ vero! Verissimo!

Luisa

E’ stato lui?...

Giorgio

Il tuo amante? No!

Luisa

Chi allora? Come hai fatto?

Giorgio

I dubbi, i sospetti, gli sguardi, i regali, le attenzioni eccessive!

Luisa

(Fredda) Non è come credi tu!

Giorgio

Luisa, io t’ammazzo con queste mani! Ti faccio a pezzi!

Luisa

Ti sono sempre stata fedele!

Giorgio

Luisa, non mi fare uscire di senno, non mi fare impazzire!

Luisa

Non ti ho mai tradito, te lo giuro!

Giorgio

Ho le prove ti dico! Ripetute due volte senza possibilità di errore! Lo speravo che i miei sospetti fossero infondati. Quando c’è stato il primo risultato positivo, non ho creduto, non ho voluto cedere l’evidenza che io con tutto me stesso avevo cercato e trovato! Il mio migliore amico e mia moglie!....Non era possibile! (Come a sé stesso) Non era possibile! Avevo sospettato, indagato…”Corrotto” un medico per fare i prelievi a sua insaputa! Ero andato a fondo su un dubbio sempre più grande, e ora che le analisi confermavano, mi sembrava una mostruosità aver indagato!

Perché si, agivo, ma non credevo, non potevo credere! Fino all’ultimo non ho voluto credere! Ci sarà un errore…avranno sbagliato, mi dicevo…La realtà, se pur immaginata con certezza assoluta era frutto delle mie supposizioni e per quanto doloroso poteva essere il mio pensiero, rimaneva la possibilità di una svista. La possibilità di un vedere ingigantito dalla gelosia che come un morso mi attanagliava lo stomaco…Potevo aver sbagliato!....(Pausa) Ma ora c’erano le analisi! Anche la scienza però può sbagliare…per un’inezia, per una trascrizione errata, per una stupida disattenzione! Poteva esservi un errore!

Il medico, mi guardava con compassione! Si diceva disposto a ripetere! Conferma! Il risultato veniva confermato! (Stremato) Michelino, è figlio di Luigi! (Crolla a sedere sulla panchina)

 

Luisa

(Ha come una contrazione)

Giorgio

…E ancora se ci fosse stata una possibilità su mille, la avrei considerata probabile, mi ci sarei aggrappato!...E invece…niente! Sicurezza matematica!

Luisa

(Con gli occhi vitrei) Che importanza ha di chi è! E’ solo mio! Di questo ne eravamo certi tutti e due. Non è mai stato tuo, mai!

Giorgio

Ma per me lo era! Lo era! Il figlio  che io non potevo avere ma che desideravo. Era un seme introdotto in te, mia moglie! Un seme che nella mia mente mi apparteneva, perché non apparteneva a nessuno. Ma ora che so, ora non mi appartiene più!

Luisa

Non avevo mai pensato, non avevo calcolato, valutato. Io…io…Dio mio! Perché non abbiamo parlato io e te? Un figlio pensavamo ci avrebbe tolto il tempo di pensare al nostro vuoto e lo abbiamo voluto a tutti i costi. Non possediamo un figlio? Fabbrichiamolo! Questo ora è il prezzo! Il conto che ci viene presentato!...Non ti meravigliare. Era ovvio, normale che ciò accadesse! (Come riprendendosi. Di slancio verso di lui) Ma forse ora, noi possiamo…ricostruire…insieme… imparare a parlare…Michelino ti ama!...Siamo una famiglia, malgrado tutto!

Giorgio

Suo padre è Luigi! Per me Michelino non è niente! Come avete potuto mentirmi in tutti questi anni? Come? La mia vita è finita! No, no, anzi ricomincia…Adesso, senza di voi! Da solo…facendo pulizia intorno a me!

Luisa

(Con un filo di voce) Lui ha solo fatto una donazione.

Giorgio

Non ti credo, menti! Ma che importanza ha, ormai? Mi avete tradito comunque!

Luisa

Io non resistevo a non sapere di chi fosse! Se fosse venuto brutto? Rachitico?...La mia vita sarebbe stata un inferno! A spiare giorno dopo giorno le fattezze, le forme, la normalità; anche se in laboratorio te la garantiscono, come ti garantiscono un pullover di pura lana vergine…ma a volte il pullover ha solo l’etichetta di pura lana vergine; e pensare di chi potesse essere, a chi potesse assomigliare…Se non mi fosse piaciuto?...Luigi, era il campione giusto: bello, intelligente, spiritoso e in più…(Esita)

Giorgio

E in più?...

Luisa

…Mi amava! Per davvero lui! Era pronto a tutto per me, ma io non gli ho promesso nulla! Mai!...Per te, per sua moglie…che è una brava donna…(Con voce rotta dal pianto) Sono onesta, io! Ho solo accettato di sapere chi fosse il padre di mio figlio!

Giorgio

Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai distrutto la mia vita….

Luisa

Ma quale vita? Quella della carta patinata? Belli eravamo! Proprio belli! Come usciti da un carosello! Tutto per la tua carriera. I week-end d’arte, i ristoranti alla moda, gli inviti speciali…tutto per un menage perfetto! L’amore il sabato, il club la domenica…tutto stabilito, tutto preconfezionato! Gli piaceva eccome! Sembravamo finti, con tanto di sorrisi e di gentilezze (urla) di ipocrisia e di vuoto. Di vita, parli! I miei anni dove sono? (Smarrita) Non tornano più? Perché? Perché li ho sprecati?

Giorgio

Ti disprezzo. Mia moglie. La donna della mia vita. Ma chi ho avuto accanto? Un coltello affilato hai affondato giorno dopo giorno nella mia schiena, assieme a Luigi…Lui il tuo complice ai miei danni. Che schifo…che schifo.

Luisa

Luigi, già, Luigi. Bell’amico! Appena l’hai portato a casa non ha fatto che perseguitarmi con le sue lusinghe, i suoi sguardi! Mi spogliava con gli occhi! Bell’amico! Non sai neanche capire di chi devi fidarti. Sei cieco, ottuso.

Giorgio

Siete due mascalzoni! Ma me la pagherete! Ci vediamo in tribunale! Vi distruggerò!

(Fa per uscire)

Luisa

(Siede) Bravo! Bravo, Giorgio! Ecco che hai trovato un motivo per vivere per il resto della tua vita! Non ti sentirai solo. Saprai chi odiare! E Michelino? A lui non ci pensi?

Giorgio

Non mi riguarda, non mi interessa. E’ figlio tuo, pensaci tu! E’ troppo tardi per i rimorsi! (Esce)

Luisa

(Urla) Gli mancherai!

Si abbassano le luci

Luisa

(Sola, sulla panchina)

Vecchina

(Entra in scena da un lato, in semibuio)

Luisa

Povero Michelino, povero bimbo mio! Così piccolo, dolce e affezionato alla sua mamma, a Giorgio e allo zio Luigi che gli porta tanti bei regali e gioca con lui! (Pausa)

Avrei dovuto allontanarlo, Luigi, o avere il coraggio di amarlo. Ma la mia vanità mi faceva scegliere le lusinghe perpetue…Lo potevo avere in qualsiasi momento, ma era bello averlo lì, come un cagnolino in adorazione! Non mi è mai importato niente di lui! Allora perché ho accettato che fosse il padre di mio figlio, Perché? “Saremo uniti per sempre, anche se non sarai mai mia!...Miracoli della scienza!...Non facciamo nulla di male…Sarà il nostro segreto fino alla tomba”! L’ho sempre disprezzato dentro di me. Ingannava sua moglie e l’amico di infanzia! Anch’io, però ho ingannato Giorgio…

Buio su Luisa

Vecchina

(Entra in scena. Raccoglie da terra una foglia) Che vento oggi! Ha portato con sé lo scompiglio! Dove sarà andato Giorgio? Che farà Luisa? E Matilde? Diamo un’occhiata!

(Va verso l’orologio al centro della scena, sposta le lancette in avanti di qualche ora. Alle 18. Esce)  

QUADRO QUINTO

QUADRO QUINTO-SCENA PRIMA

(Luisa, Matilde)

Luisa

(Seduta sulla panchina. E’ disfatta)

Matilde

(Entra) Luisa, Luisa. (La scuote) Non fare così! Stai tranquilla! Rasserenati! Dopo il temporale viene sempre il sole!

Luisa

Ti ha detto tutto vero?

Matilde

(Annuisce)

Luisa

E’ iniziata la sua vendetta! Mi dispiace…Ti chiedo perdono…

Matilde

(Facendosi forza) Non ce n’è bisogno Luisa! Io ho capito. E’ stato difficile. Ma ho capito non mi devi nulla.

Luisa

Non so più cosa fare o dire!

Matilde

Per ora non dire nulla! Vado a preparare le valigie…Torno tra poco!

Luisa

Le valigie?

Matilde

Si, vado a stare un po’ da mia madre!

Luisa

Mi dispiace!

Matilde

Non  ti preoccupare Luisa. Per me è solo una goccia…

Luisa

Il famoso vaso…

Matilde

Già…(Esce)

QUADRO QUINTO-SCENA SECONDA

(Luisa, Luigi, Vecchina)

Luigi

(Entra trafelato dalla parte opposta da dove Matilde è uscita) Luisa, Luisa…Giorgio, sa tutto! Non l’ho mai visto così! Gli ho detto che non ne sapevo nulla che feci un giorno una donazione…per Matilde!...Che loro in laboratorio sanno a chi appartiene e che…tu, avevi un’amica all’interno e che con il suo aiuto, hai fatto in modo che…Insomma ho giurato che non ne sapevo nulla! Luisa, capisci? Ho dovuto. Per Matilde. Povera donna, non sopporterebbe un colpo simile. E poi io non t’ho mai toccata! Abbiamo giocato un po’…io a provarci e tu a fare la ritrosa…ci siamo divertiti, ma io non davo poi tanto peso a tutto questo e poi sono passati anni…

Luisa

(Ha un moto di contrazione)

Luigi

Non era una cosa seria! Michelino poi, è stato un caso…Giorgio non poteva avere figli, Matilde neanche, così…quasi una necessità! Ma tutto pulito…tutto regolare, io non ti ho sfiorata….Luisa non si può rovinare così il mio matrimonio! Matilde ne morirebbe, povera donna, e in fin dei conti che male mi fa…mi è sempre stata accanto…Non posso darle questo colpo!

Luisa

(Lo guarda)

Luigi

Giorgio era stravolto! Alla fine ha promesso. L’ho pregato in ginocchio. In nome della nostra amicizia!...Ha capito sai? Ha capito…E’ stato un amico! Ha detto che resterà tutto inalterato tra di noi, che la colpevole sei tu. Che lo hai ingannato. Mi ha creduto. Luisa, perdonami, ma ho dovuto farlo! Lo capisci, vero?

Luisa

(Annuisce)

Luigi

Saremmo affogati in due. A che scopo? Almeno io, mi sono salvato…E poi, io qualsiasi cifra…quello che vuoi per aiutarti in questo difficile momento. (Estrae un libretto di assegni, ne stacca uno e lo firma) Metti tu la cifra.

Luisa

(Con una mano scansa l’assegno)

Luigi

Perché Luisa? (Rimette l’assegno in tasca) Comunque se ci dovessi ripensare il mio numero lo conosci…ma non chiamare a casa…è meglio…evitare… Luisa, credi che Giorgio manterrà la sua promessa?

Luisa

Quella di non dire niente a Matilde?

Luigi

Mi ha dato la sua parola!

Luisa

E credi che valga qualcosa?

Luigi

Giorgio è un uomo d’onore!

Luisa

In guerra l’onore non esiste…

Luigi

Che vuoi dire?

Luisa

Giorgio mantiene sempre le sue promesse…

Luigi

Appunto

Luisa

La “povera donna”, sta facendo le sue valigie…

Luigi

Matilde, sa?...

Luisa

Si!

Luigi

(Crolla a sedere) Oddio! (Pausa) Vado da lei, non può lasciarmi…(Esce di corsa)

Luisa

(Piegata su sé stessa) Vecchina, dove sei? Aiutami!

Vecchina

(Che era rimasta in scena nascosta in un angolo buio, si alza, va lentamente vicino a Luisa, senza emettere una parola, la sfiora con una carezza sui capelli e sulla guancia, poi, dolcemente si distacca).

Musica

Luisa

(Si accarezza il viso come a sentire la presenza invisibile a lei, della vecchina)

Vecchina

(Va a spostare di un’ora in avanti l’orologio).

QUADRO QUINTO-SCENA TERZA

(Luisa, Matilde, Luigi, Vecchina)

Matilde

(Entra con piglio) E’ anche figlio mio! Michelino è figlio di mio marito!

Luisa

(Si volta frastornata)

Matilde

E’ figlio mio, come è figlio di Giorgio! Ho il diritto di allevarlo insieme a te!

Luisa

(Sgomenta) Ma che dici Matilde?...Io impazzisco! Voi mi fate impazzire…Vattene! Sparisci! (In preda alla collera) Michelino è mio! Mio capito? Mio! Io l’ho partorito! Rivendico l’ unico diritto vero, quello naturale delle doglie! Vattene! Non ti voglio vedere!

Matilde

(Dura, glaciale) Tu parli di diritto naturale…Tu sei andata contro natura! Sei una povera donna Luisa, la peggiore che abbia mai conosciuto! Si, ha ragione Giorgio, meriti di stare sola!

Luisa

Non sarò sola, con me ci sarà pure Michelino…

Matilde

Questo è da vedere! Ormai è provato che Michelino è figlio di Luigi: Giorgio avvierà le pratiche di disconoscimento della paternità, e Luigi quelle di riconoscimento! Me l’ha promesso.

Luisa

Cosa? Luigi…Mostro, sei un mostro…Tu con le tue regole…non sei voluta andare contro natura, tu la moglie perfetta…tu che non hi voluto adottare un bambino…tu ora ti trovi la possibilità che giorno dopo giorno hai sognato, hai desiderato…E,no! A me non me la fai! Michelino non te lo do…e, no!...Di lui non ti importa niente, è lui che vuoi conquistare, lui, Luigi, tuo marito! L’uomo che ti ha sempre tradita con qualsiasi connetta, perché non ti amava! Non ti ha mai amata! E mai ti amerà! Mio figlio, non sarà il tuo mezzo, il tuo alibi! Sparisci! Sparisci!

Matilde

Tu vaneggi, ci rivedremo in tribunale, e per te, non sarà facile di certo! Il tuo comportamento, le tue menzogne…ti riterranno non idonea come madre!

Luisa

Vattene via Matilde, vattene! Prevarrà l’amore che ho per Michelino. Lui ha bisogno di me! Sono sua madre e questo è un fatto! Anche se morissi, resto sempre sua madre e tu un’estranea! Vattene!

Matilde

(Fa per uscire)

Luigi

(Entra con due valigie) Matilde…

Matilde

Vado a preparare la mia borsa. (Esce)

Luigi

(Poggia in terra le valigie) Luisa cosa accade ancora, perché vuoi rovinare la mia vita?

Luisa

A tutti ho rovinato la vita, questa è bella! (Ride) Tutto a causa mia, tutto per colpa mia!

No, Luigi, no! Io ho aperto una nuova via a tutti noi, la via della verità! Ho smosso un po’ le acque! Mi dovreste ringraziare! Era tutto così monotono, prestabilito. Un po’ di scompiglio ci vuole!

Anche per vedere cosa si prova! E già, poi non si torna indietro, questo è vero! Di una cosa sono certa però, non sarò la sola a pagare! Michelino resta con me! (Cambia tono) Sai ora ti vedo per quello che sei! Finalmente il velo che avevo davanti agli occhi è caduto! Tua moglie vive per te. E anche tu ora capisci che c’è stata solo lei, che solo lei conta! Tutti questi anni di d’indifferenza ve li siete scordati? Beh, allora la mia colpa è servita a qualcuno! Vi siete ritrovai! Buon per voi! Ma non sarò io che vi darò la possibilità di coprire le falle…Matilde ha sempre pensato che un bambino ti avrebbe cambiato!...No! Non ha cambiato nessuno, siamo quelli che eravamo! Però in tutto questo, io so solo che mi sento madre e assolverò il mio compito anche da sola!

Luigi

(Titubante) Ma è anche figlio mio…

Luisa

Adesso che ti fa comodo.

Luigi

Io ho creduto di amarti, ora non so più…

Luisa

Non ti giustificare, non ce n’è bisogno!

Luigi

(Riprende da terra le valigie) Addio! Non ti prometto nulla…

Luisa

Finalmente hai detto quello che pensi! Vai Luigi, il coraggio non si impara!

Matilde

(Entra con una borsa, un borsone e dei soprabiti. Concitata) Luigi, andiamo!

QUADRO QUINTO-SCENA QUARTA

(Luisa,Vecchina,Giorgio)

Vecchina

(Appare dal suo angolo semibuio) Luisa, ora che fai?

Luisa

(Pur non vedendola e non sentendola, risponde come parlando a sé stessa)

Ora sono forte. Ricomincerò, lavorerò per lui! E’ un essere così indifeso!...Un giorno se mi chiederà di suo padre, gli dirò la verità…gli parlerò…Adesso devo ricostruirmi. Sceglierà lui…spero che capisca!...Vecchina vuoi farmi compagnia?

Vecchina

(Sempre non vista, tirando tutta contenta fuori dalla tasca il cappellino di prima) Un nipotino è sempre quello che ho desiderato! (Le poggia una mano sulla spalla).

Cala su di loro la luce e rimane per un attimo fioca, dando la sensazione che lo spettacolo sia finito.

Musica

Giorgio

(Entra, ma rimane in fondo, nascosto nella penombra)

Luisa

(Parlando davanti a sé, con la Vecchina che rimane dietro di lei invisibile) Vecchina, grazie, il tuo aiuto è per me un sostegno insostituibile. Nella penombra sei sempre con me, anche se non ti vedo…

Vecchina

(Commossa)

Luisa

La tua presenza mi conforta e mi rende la vita meno amara! So, che mi vuoi bene!...Sai mi sento cambiata…provo quel dolore che quando passa trasforma! Rimaniamo sempre così uguali a noi stessi. Finora il passato me lo sono portato dietro come un pesante fardello e il presente l’ho vissuto per riempire ancora di più questo sacco che si faceva sempre più pesante. Era come se quell’involucro fosse il mio destino! Lo alimentavo con avidità per fuggire la solitudine, per fare qualcosa…ma tutto era terribilmente scuro, senza speranza…Voglio cambiarlo questo sacco….

Vecchina

(Vede Giorgio, si fa da parte)

QUADRO QUINTO-SCENA QUINTA

(Luisa,Giorgio)

Giorgio

(Avanza, guardando avanti a sé) Mi sono vendicato…e ora mi sento ancora più solo…Ho aggiunto dolore a dolore…

Luisa

…quel dolore inutile…

Giorgio

Ti chiedo perdono…

Luisa

(Con lo sguardo fisso in avanti) Tu?...

Giorgio

Luisa, perdonami se puoi…

Luisa

Io?...Perdonare te?...Io, ti ho ingannato! Ti ho taciuto la verità. Ho tenuto dentro di me questo terribile segreto…

Giorgio

Non dire niente…Voglio solo riconquistarti…voglio…se tu vuoi….

Luisa

Se voglio? Io l’ho sempre desiderato…Non sono mai riuscita Giorgio a sentirmi parte di te e tu di me…Una cosa sola, insieme…Ma ora è troppo tardi! Mi sono macchiata di una colpa terribile…che inonda la mia anima come il petrolio il mare…E’ inquinato il mio essere…

Giorgio

Luisa, il mare è clemente, profondo…con il tempo muterà…La macchia come tu la chiami sarà assorbita. Lentamente…lentamente…piano, piano…io ti sono vicino…e ti ringrazio, perché attraverso questa macchia io posso per la prima volta esserti vicino e amarti con tutto me stesso…Posso sentirmi utile a colmare il tuo dolore.

(Siede con le spalle al pubblico nella panchina di fronte a Luisa)

Luisa

Giorgio, ricordi il nostro fidanzamento? E poi il matrimonio? Tutto organizzato. I miei, i tuoi abituati a noi. “Tanto carini” dicevano, non litigano mai, vanno d’accordo. E mia madre “dopo la laurea, il matrimonio. Siete una coppia perfetta” . “Integrata”…Sai, io era come se recitassi quella parte, mi piaceva, tutta levigata, una giovane donna con tutte le carte in “regola”.

Infanzia normale, forse qualche piccolo trauma…come tutti, poi la prima giovinezza, l’adolescenza senza troppi problemi, tranne la separazione dei miei…Mia madre sperava in cuor suo che io fossi migliore, che finissi gli studi e che mi tenessi un marito. Ero soddisfatta! L’immagine di me corrispondeva a quella che desideravo. O, forse questo l’ho capito poi, a quello che gli altri desideravano.

Tutto mi scivolava addosso, ma dentro di me soprattutto nella solitudine, provavo finalmente dolore o gioia intensi. Mi bastava un tramonto o un rimprovero…Ma erano momenti, flash!

Poi con te, ho vissuto la parte della giovane donna appagata. I pranzetti, le cene, tutto per crearti un ambiente confortevole. Sai quante volte non ne avevo voglia e avrei preferito fare una passeggiata o incontrare qualcuno per parlare?

Sai Giorgio, era come se forzassi la felicità in canoni ben precisi. Avrei voluto altro, ma non riuscivo  a realizzarlo…I miei canoni mi imprigionavano la vita e la giornata.

La ribellione era in me sotto forma di insofferenza, sotto forma di ostilità per tutto ciò che era dovere, obbligo, abitudine, amavo la creazione del giorno, ogni volta nuovo, diverso, da inventare! Ma non riuscivo ad essere me stessa!

Ogni alba è un dono da non sciupare, come uno scrigno prezioso da scoprire. Giorgio, solo ora ho capito la bellezza di ciò che abbiamo, senza altro chiedere o domandare. Ci sono, esisto, vivo.

Solo ora…ma prima la mia insofferenza la incanalavo nella sterilità del matrimonio…Un bambino chiedevano i genitori che ora volevano essere chiamati nonni. Mancava un tassello al mosaico…e allora la ricerca, il tempo per ottenere a tutti i costi l’elemento mancante.

Ma, Michelino è un essere di per sé, non è né mio, né tuo Giorgio, o del padre genetico. Ha una sua individualità, e io vorrei dargli gli srumenti per conoscerla. Io sono stata il mezzo per la nascita della vita. La creazione è in noi come mezzo.

Giorgio sono stanca…però una cosa so, il tuo amore mi scalda, mi aiuta e mi completa. (Piange)

Giorgio

(Va a sedere accanto a Luisa) Non piangere, amore mio, non piangere. Ho capito, ho capito. Sei fragile e delicata. (Le prende le mani) Voglio proteggerti e amarti, occuparmi di te. Oggi finalmente siamo due sposi uniti nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Io sono il tuo uomo e tu la mia donna senza atti scritti di appartenenza, ma per legame naturale.

Non siamo più oggetti di valore e di scambio, ma soggetti liberi e felici. Non sono più un avvocato, sono solo un uomo e grazie a te mi sento un uomo vero, forte e la cosa più importante per me è sentirmi vivo, degno di amarti. E se l’errore e la colpa come dici tu, ci ha maturati, io sono felice che sia stata commessa, che questo “sbaglio” sia stato compiuto.

Luisa

(Piange)

Giorgio

Se tutto quello che è accaduto è servito a portarci a ricominciare in modo nuovo, a poterci guardare negli occhi per davvero, allora tutto questo è servito. Ora siamo nati.

(Pur non avendo il coraggio di toccarsi, si guardano negli occhi)

L’illuminazione si affievolisce a lasciare due ombre indistinte e immobili sulla panchina.

Buio-Sipario

F I N E

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