MONICA
Monologo
di ALDO NICOLAJ
PERSONAGGI
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Commedia formattata da
Di nome faccio Monica son nata a Cesenatico mio padre era un idraulico mia madre un'epilettica ma molto democratica. Successe di domenica in zona periferica con vista panoramica. Fu un caso un poco atipico per una donna anemica che è stata sempre allergica all'emozione erotica, cosa poco simpatica, però caratteristica di un mondo fallocratico e troppo sessuologico anche per via canonica. Non son peripatetica nemmeno psicopatica in termine ipotetico sono una donna pratica ma timida e romantica. Io faccio la domestica pulisco le ceramiche sto in una casa rustica dal vago stile gotico e con un grande portico e sotto c’è una fabbrica con conduzione autarchica che fa del buon cosmetico. Ecco perché son mistica e molto matematica. L'incontro fu magnetico avvenne al politecnico quello che ha forma conica piuttosto labirintico e tutto un geroglifico. Un luogo molto idillico per un incontro erotico, però non troppo etico per la mia arietta esotica. Lui mi credette elvetica forse perché fui rustica ero troppo epidermica senza la fascia elastica e questo è anche logico. Lui era un tipo pratico con un testone angelico il naso un po’ borbonico ed una bocca asburgica, un vero aristocratico con un vestito acrilico del tutto sintomatico. Mi disse che era un ottico ed anche un numismatico e mi trovò simpatica, belloccia e dionisiaca gli parvi anche daltonica ma solo perché anemica. Ed anche questo è tipico. Mi disse che ero aulica piacente e anche giunonica lo eccitò il mio fisico non trascurando il topico, com'è caratteristico di ogni incontro classico. La mano era frenetica e l'occhio un po' diabolico. Sentii l'afrodisiaco della sua voglia orgiastica, ma in modo psicologico lungi dal metabolico con niente di satirico. Io rifiutai la carica sia al giardino pubblico che al centro macrobiotico, trovai che era iperbolico mostrare in luogo pubblico quella sua foga erotica come una coppia rustica senza una base pratica. Rifiuto categorico di continuar la tattica con tanta coreutica in luogo guardonistico questa trovata caustica gli parve demoniaca. Scoperta la dinamica andammo nel suo attico, un poco periferico ma molto faraonico, per un incontro idillico non certo patriottico. Dapprima fu patetico poi diventò fanatico assunsi un'aria angelica lui mi baciò fantastico. Pensai fosse un romantico Con fare malinconico ma era un momento magico e il letto apologetico. Peccato avesse un fisico da coniuge cattolico non certo psichedelico e un poco anacronistico e quella cosa conica un poco funambolica anche se ancora autentica. Prese uno psicotonico poi cominciò la tattica per insegnarmi il lessico di quella sua grammatica che è la sacra enciclica della superbia fallica, da vero maschio italico. Ed anche questo è logico. Io chiusi gli occhi estatica con incoscienza biblica e niente cervellotica. Lui prima un poco incespica in forma molto classica con una certa tecnica che non manca d’estetica ed una propedeutica da amante assai neurotico ma anche enciclopedico per nulla metafisico soltanto un poco algebrico. Ma anche questo è tipico del vero aristocratico. Così sentii la musica della sua foga erotica il movimento ritmico del ventre suo idropico sul corpo mio anemico con risultato onirico magnifico e fantastico. Subivo ormai pacifica il suo vigore fallico, gridavo polifonica già mi sentivo estatica, lui sospirava enfatico e mi pareva euforico e tutto era magnifico, persino paritetico, era un amore magico e quasi pitagorico. Ma stando sul dinamico quel ritmo suo eccentrico che era quasi ultrasonico diventa a un tratto statico: fermo il fervore erotico guasta la cibernetica nessuna mossa ginnica si blocca il gran simpatico si ferma l’ammennicolo diventa paralitico. Avesse preso arsenico o qualche barbiturico? Forse lo psicotonico non era poi specifico per un uso geriatrico? No, è un fatto coronarico. E io che, frenetica, volevo il pirotecnico sul piano sessuologico come una grande mistica. Ahimé, che grande topica sul piano burocratico. Mi stacco da lui ostica lo guardo ed è cianotico un rantolo da asmatico è diventato asfittico. Dio mio che cosa tragica quest'avventura erotica finita senza logica con lui che è cadaverico. Ma c'è una problematica la mia storia è simbolica ed è un dovere civico che io la renda pubblica, facendo l'autocritica. Questo mio incontro erotico che avvenne al piano attico di un centro periferico con vista panoramica fu certo catastrofico. La colpa fu politica fu un compromessa storico non certo democratico: io che sono domestica e vivo su una fabbrica, per un incontro erotico con un maschione italico volli un aristocratico non un metalmeccanico con la sua tuta acrilica, oppure un poligrafico con un ben altro fisico od anche un bel meccanico d'età un po’ meno critica che guarda un po’ più scettico un fatto coronarico. Errore psicologico abbaglio di politica che in un momento critico è molto sintomatico. Guai a chi è troppo utopico nella prassi politica lo mangerà la tecnica del compromesso storico. Lo dice una domestica che è nata a Cesenatico che è figlia di un idraulico con la mamma epilettica, ma molto democratica, uscita una domenica in zona periferica senza la fascia elastica per un incontro erotico.
FINE