Mysterium

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MYSTERIUM

Liberamente ispirato ai sogni e ai ricordi di Johannes Keplero

Personaggi

Keplero

Galilei

Madre di Keplero

La fantesca

Una prostituta

Uan nobile donna

Barbara, prima moglie di Keplero

Margherita

Susanna, seconda moglie di Keplero

Astrologa/o

Donne

Tutti i personaggi possono essere interpretati da due attori, un uomo e una donna.

1.  la notte della stella cometa  [video di pianeti e stelle]

Madre – Johannes, guarda! L’hai vista?… (BAMBINO: Si!) Tu vedi tutto, hai gli occhi buoni, sei un piccolo  lupo. Era una stella cometa bellissima! Si quello, è il carro piccolo.. Venere, dovrebbe essere quella là! Guarda, il Capricorno! E’ il tuo segno, sai. Mentre il mio, non si vede, non ancora. Vedi come le stelle fanno luce? Il cielo sembra buio senza la luna, invece non è vero. Le stelle vivono, come tutto vive, anche il cielo non è mai uguale. (canta) “Stella stellina, la notte si avvicina, la notte è dentro l’alba, e l’alba è sopra il monte, se cadi batti forte”. Adesso però dobbiamo rientrare. (BAMBINO:no!) Si! E mentre torniamo ti racconto una storia che inizia così: tanto tempo fa, si poteva andare e tornare dalla luna, dove le donne magoerano andate a vivere, stanche della stupidità e della violenza degli uomini. Chi voleva sapere le cose andava da loro, perché erano molto sagge e giuste. Un giorno arrivò un uomo, portava con sé un oggetto, ma un oggetto strano e bello che non si era mai visto fino ad allora, e disse alle donne mago: “ho sognato questa cosa, e poi l’ho costruita”, disse “ora voi che siete sagge, dovete dirmi che cos’è”

2.  Mysterium

(appare Keplero adulto, al leggio)

Keplero – Era un Dodecaedro. Uno dei cinque solidi regolari, detti platonici. Non è singolare che in natura ne siano possibili solo e non più di cinque? Prova a costruirne un sesto. Non riuscirai nell’impresa. Cinque. Perché cinque? Deve essere un numero significativo. Non è certo il numero delle dita di una mano a giustificarne l’importanza. Non è numero simbolico, non come il tre. No! La sua ragione non è simbolica, ma matematica, o forse è meglio rivolgersi all’arte prospettica, forse Durer con il suo solido misterioso, forse Leonardo che li dipinse, forse Pitagora che dimezzò le corde e scoprì gli armonici, scoprì che un suono ne contiene altri che ne sono la ricchezza, forse anche le forme hanno i loro armonici. Forse. Forse è così. I solidi platonici si accordano tra di loro, il perché è naturale, è allo stesso tempo mistero e geometria. (SI ILLUMINANO I CINQUE SOLIDI) Cubo, Tetraedro, Dodecaedro, Icosaedro, Ottaedro. Ecco i solidi platonici. Io ho scoperto che è in questa specifica successione e solamente in questa, è possibile mettere un solido nell’altro attraverso delle sfere concentriche contenute e contenenti i solidi stessi. Questa successione ripropone il progressivo disporsi dei pianeti intorno al sole giustificandone al contempo il numero e le loro rispettive distanze. Così Saturno e la sua orbita saranno la sfera che contiene il Cubo, il primo solido di questa successione,  che conterrà l’orbita di Giove, che conterrà il Tetraedro, che conterrà l’orbita di Marte, che sarà tangente al Dodecaedro, il solido composta da dodici pentagoni regolari, che conterrà la sfera della Terra che conterrà l’Icosaedro, che conterrà la Venere, che contiene l’Ottaedro che contiene Mercurio che infine contiene: Il Sole.  (tacet tape 2) E’ questo il mio Mysterium Cosmographicum eccellenza … Copernicano? Certo! (i solidi scompaiono. Come risvegliandosi) Ma questo accadde anni dopo…. Prima ci fu l’impiego a Gratz, e prima ancora, il Collegio.

[Appare la Fantesca. E’ una chiacchierona, non gli dà il tempo di rispondere]

La fantesca - Sicché eccovi! Ben arrivato a Tubinga Herr Keplero! Il viaggio è stato difficile? Oh, mi hanno riferito della tempesta di neve. E la carrozza? Eh già lo so, ma pare abbia retto.. oggi giorno non se ne può più di queste carrozze mal riparate. Vorrete vedere la vostra stanza suppongo, starete comodo. Siete con altri cinque studenti.

Keplero – Cinque?

La Fantesca -  Tutti delle vostre parti. Allora, qui funziona così figliolo: sveglia alle quattro e colazione, alle cinque preghiere, alle sei iniziano le lezioni, retorica e dialettica fino al pranzo, alle dodici si riprende con greco, ebraico, astronomia e fisica, poi dopo il canto corale,  orazioni e cena. Non si porta cibo in camera e si tengono le cose ben ordinate. Io posso riparare un massimo di due calze, per il resto mandate pure a casa, per le giubbe del collegio posso fare un eccezione ma costa qualcosa…. [Keplero non le dà nulla, la Fantesca replica stizzita]

Fantesca   Studenti… (esce)

Keplero – [Seduto al tavolo studia, poi chiude il libro all’improvviso, riposa gli occhi e pensa.] Tutti sono migliori di me in questo collegio, quindi perché devo essere io ad insegnare matematica a Graz? A me interessa l’astronomia, mia madre e io parlavamo con la luna. No. Non andrò a Graz. O forse dovrei? Non lo so se ce la farò. Io non sono adatto, non so insegnare. Piuttosto scrivere. Il dramma eroico che ho composto si ispira alla Cabala. E’ l’interesse per questo libro straordinario che … Si potrà dire? Sarà ritenuto ortodosso? Scotto. Ecco lo sapevo la febbre di testa, come quando ho recitato Marianna. Non proverò mai più quell’emozione. Ma andare a Graz, vuol dire che la laurea è rimandata. Stipendio, posizione da insegnante. E i miei studi? Si può sempre continuare a studiare, ci terremo in contatto. Va bene. Allora, vado? Professore di matematica a Gratz. Ma si! Tornerò vincitore allegro, con il sole addosso. Scoprirò delle grandi cose! Magari no, meglio non anticipare. Gratz. Mi pagano anche il viaggio. Appena arrivato farò un oroscopo all’Arciduca, anzi, prima faccio un giro in campagna.. animali nervosi, donne in cinta, anzi, meglio, prima, per poi prevederlo, devo scoprire di cosa si muore a Gratz.

[Una prostituta attraversa il palco. Keplero gli si para d’avanti all’improvviso sbarrandogli il passo. La prostituta gli sfugge, cominciano un gioco di rincorse. Infine riesce a prenderla]

Prostituta – mettimi giù!

Keplero – no, t’ho presa.

Prostituta – lasciami! Keplero. Ma che vuoi?

Keplero – non ho soldi.

Prostituta – buono, giù le mani. Non hai soldi. Tutti così gli studenti.

Keplero – ti pagherò quando li avrò. Presto avrò uno stipendio!

Prostituta – “ti pagherò quando li avrò”. E io dove vengo a riscuotere, a Graz? Lo sanno tutti che stai partendo.

Keplero – Te li spedirò!

Prostituta – (ride) Keplero studentello ama l’arte e questo e quello, ma alla fine è poverello e non pensa più che a quello!

Keplero - una volta solamente!

Prostituta – alle carte gioca spesso al solitario.

Keplero – sei troppo bella.

Prostituta – E tu troppo avaro per la mia bellezza! Buona fortuna.

Keplero – Aspetta!

Prostituta - (uscendo) Addio!

[Keplero rimane come imbambolato a guardare di dove è uscita la Prostituta, poi si accorge di essere in ritardo alla lezione che deve tenere a Graz. Va al leggio]

Keplero– (al pubblico, tenendo la lezione) Già Talete di Mileto e Pitagora di Samo affrontarono brillantemente importanti problemi matematici. Ad esempio : il dio Apollo chiese che l’altare di pietra a forma di cubo, a lui dedicato, venisse sostituito con uno di volume doppio. Abbiamo cioè il problema della duplicazione del cubo. Se a:x = x:b, posto b = 2 a, avremo allora x2 = 2a2 . Di qui la generalizzazione del problema, inserendo due termini medi proporzionali tra le grandezze date a e b. Ossia dati i due segmenti lineari a e b, si tratta di costruire due altri segmenti x e y tali che a:x = x:y = y:b  Si dice che Ippocrate fosse consapevole del fatto che questo problema era equivalente a quello della duplicazione del cubo: infatti se b = 2a, le proporzioni continue, una volta eliminata la y, portano alla conclusione che      x3 = 2a3.(pausa, risvegliandosi, come prima) Poveretti. I miei studenti non capirono nulla, quando gli mostrai per la prima volta il sistema solare da me intuito nel Mysterium.

3.    l’oroscopo e la coppa [video della carta astrale]

Astrologa/o - “Attenzione! Attenzione! Oroscopo dell’Anno Domini 1595. A sua Maestà principe elettore di Boemia Federico. Giove in esilio nella costellazione dello Scorpione, porta difficoltà e perdita di ricchezza nei Vostri confini, mentre Saturno in domicilio, esaltato da Marte in Capricorno, porta pesanti conseguenze di oscure manovre nel regno, e pericolo di battaglie sanguinose. Principe Federico, gli astri prevedono un inverno di freddo straordinario, e a breve, avanzeranno gli Infedeli fino ai nostri confini. Attenzione!

Donna del popolo – Keplero l’aveva detto. In un oroscopo. L’ ha indovinato. E’ una specie di preveggente. Legge nelle stelle quello lì, dio solo sa come. Lui l’aveva detto dei Turchi. Si, che sarebbero avanzati. Non avete sentito? Sono vicinissimi al confine. E aveva detto anche di quest’inverno maledetto. Sissignore. Se continua così questo freddo ci staccherà il naso anche a noi, come a quei poveracci in montagna. Altroché. E lui l’aveva detto, ha fatto un oroscopo che il Principe, gli ha dovuto dare un sacco di soldi. E pensare che è arrivato a Graz da pochi mesi, è scapolo e ha un bel posto da insegnante. Alle sue lezioni dice che non ci si capisce niente e non ci va nessuno. Ma rimane sempre un buon partito.

Keplero – (senza musica) Sono Johannes Keplero, sono nato sotto il segno del Capricorno. Mia madre Caterina, è curatrice ed erbivendola, mio padre, un soldato di ventura, è da più di sei anni che non lo vedo. Saturno è il pianeta che domina il mio segno, è Crono, il tempo. E’ il pianeta più distante dal sole, il più lento di tutti, compie la sua orbita in 29 anni, 166 giorni, 23 ore, 16 minuti e 30 secondi.  A lui devo attribuire la mia forza d’animo ma anche la diffidenza, il pessimismo, a volte, la misoginia. Il mio futuro vede al centro della decima casa, la luna, e l’alterna fortuna della sua mutevolezza, e nella dodicesima casa, quella della grande prova, Mercurio, la mia grande prova, quindi sarà nell’intelligenza di cui sono dotato, e che, come posso constatare sin dal collegio: è superiore alla media. Nel 1595, ad ogni modo e chissà perché, azzeccai un formidabile oroscopo, grazie al quale potei stampare quel primo libro, e fare progetti alla corte di Federico. Volevo che si costruisse una coppa…

[riprende musica come nel salone di Federico]

Nobile Donna - Una coppa, che riproduca tutte queste orbite descritte nel Mysterium Cosmographicum Eccellenza. Sarebbe un gioiellino di notevole eleganza e ingegno che darebbe lustro alla vostra corte. Ogni strato della coppa farà fuoriuscire un liquido diverso per ogni pianeta corrispondente. Acqua per la terra, vino per Marte, miele per Saturno, latte per Venere e.. No, non è complicato maestà. Il giovane Keplero è molto apprezzato. Io sono solo una donna, ma so per certo che il Mysterium gli è valso la stima di Tycho Brae. Galilei? Si, Messer Galileo Galilei ha pure ricevuto copia del libro ma.. ecco, non ne so molto di più. Ci sono state tempeste sulle alpi maestà. Il messaggeri stanno tardando le missive.

Keplero – (avanzando verso il leggio) Una coppa, si. Ora le spiego maestà, se poniamo il sole al centro delle orbite dei sei pianeti conosciuti.. Il sole, certo. E’ un’ipotesi matematica, che come dice il grande Copernico… Sono luterano maestà. Si. Ma io mi affido alla saggezza della maestà vostra.

(profondo inchino. Anche la donna è rimasta nella posizione dell’inchino e insieme arretrano, fino a una posizione di riparo, “fuori dalla sala”)

Donna Nobile – Siete in brutte acque Keplero. La stessa benevolenza che i gesuiti vi accordano non avrà più molto potere per un luterano. Dovete lasciare Graz. Almeno per qualche tempo.

Keplero – Lasciare Graz? Ma mi sono appena sposato. E mia moglie? I miei figli? Il mio lavoro?

Donna Nobile – Praga vi aspetta, perché vi attardate a partire? La corte di Rodolfo II è quanto di meglio si possa augurare a un matematico come voi!

Keplero – Ma per arrivare a corte devo passare per Thyco Brae, e lì è l’invidia che mi aspetta, voi lo sapete bene.

Donna Nobile -  Invidia? Direi piuttosto che Tycho Brae vi stima. Non credo voi siate all’oscuro del suo magnifico sestante e delle giornaliere osservazioni dei moti degli astri, oltre ad avere uno stuolo di assistenti che sarà al vostro servizio. Cosa aspettate?

 4. Brae  [video del viaggio a Praga]

Keplero – (inchino di saluto, senza musica) Maestro Brae. Strumenti come questi, non se ne trovano se non qui da voi maestro Brae. Avrete sicuramente delle misurazioni eccezionali, di grande precisione. E una gran quantità di osservazioni. Eccellente. Certo, la vostra teoria… si, siete un uomo di genio, e inventiva, certo. Avete pur letto il mio Mysterium, mi pare che lo abbiate apprezzato, ora io, vorrei occuparmi, se a voi non dispiace… certo, certo. Le vostre macchine. Giustamente. E io a cosa sarei addetto?

Madre – Caro Jhoannes, qui a casa stiamo tutti bene. Tuo fratello Christopher è scampato all’ultima crisi di epilessia proprio la settimana l’altra. Sei riuscito a diminuire i pidocchi? I rimedi di cui ti parlavo tienili a mente. La figlia del fabbro te la ricordi? Non camperà a lungo la piccola. Proprio ieri le raccontavo quelle favole che tanto piacevano anche a te. Di a tua moglie di non lamentarsi. Lavati. Tua madre Caterina

Keplero –Quando mia madre Fiolxilde mi portò sulle cime basse del monte Eclea faceva sacchetti di erbe magiche da dare ai marinai, una volta gliene persi alcuni, fu così che mi mandò da Tycho Brae. Come state madre?

Madre – Caro Johannes, quelle due scorbutiche delle sorelle Reinbold non mi lasciano in pace un attimo, vogliono che gli ceda il pezzo di orto verso il fiume, quello di tua zia, poveretta, quella bruciata. Insistono. Ma io non ho piacere di avere il loro denaro, per la vita semplice che faccio. Se lo tengano e mi lascino in pace. Sono troppo chiacchierone. Mi chiedono perché non prego mai. Sono affari tra me e il buon dio, gli rispondo. Non devo certo tenere la contabilità delle parole dette, finché c’è il cuore a parlare, e il mio cuore è in perfetta armonia con le cose create. Come è il tuo nuovo padrone? Fatti valere a Praga e curati le pulci. Tua madre Caterina.

Keplero – Cara mamma. Il grande Tycho ci tiene tutti qui,  prigionieri di Uraniborg. E’ uno strano essere, violento, ma anche appassionato. E’ l’uomo che più abbonda di ricchezze in campo astronomico, ma non sa usarle, come succede alla maggior parte dei ricchi. Sono così ghiotto di questa sua ricchezza che potrei tranquillamente rubargliela senza alcun rammarico, d’altra parte andrebbe in mani ben migliori dei suoi eredi. Possiede un sestante dal braccio alto un uomo e un quadrante tre volte tanto, ma sopra ogni cosa ha la sapienza dell’osservazione, così come e io quella dell’immaginazione. Sembriamo fatti l’uno per l’altro, invece siamo in perenne contrasto. Gli ho chiesto di potermi occupare della diversa velocità dei pianeti, mi ha invece accordato lo studio di Marte, crede di mettermi in difficoltà, ma conto di venirne a capo in poche settimane.

5.   Barbara e Johannes

[Barbara E Johannes al tavolo.]

Barbara – Quando?

Keplero – tra qualche giorno

Barbara – Devi essere più preciso, devi farti dire quando!

Keplero – Quando… Oramai non può più tirarsi indietro Barbara.

Barbara – abbiamo bisogno d’aiuto Johannes.  Deve aiutarci.

Keplero - Ma lo farà lo farà. E’ un amico dei poeti e degli artisti.

Barbara – E già, e tu a tuo modo sei un artista…

Keplero – Esattamente. Ascolta, gli proporrò delle tavole astronomiche che prenderanno il suo nome, e che omaggeranno allo stesso tempo l’immenso lavoro di Brae:  le Tavole Rudolfine, omaggio all’Imperatore Rodolfo II

Barbara – Ma perché non gli proponi un oroscopo? Meno fatica, più soldi. E tu sei così bravo.

Keplero – Non sono l’ astrologo di corte, Barbara …

Barbara – A si, e a quale titolo concorri allora?

Keplero – Matematico Imperiale.

Berbara – Matematico Imperiale? E quanto conti di guadagnare? Tremila? Quattromila?

Keplero  - E’ il posto di Tycho, non dovrebbe resistere a lungo conciato com’è. Speriamo. Speriamo che non succedano cose inaspettate alla sua successione. Speriamo che tutte le sue misurazioni mi vengano consegnate direttamente, e anche gli strumenti. E’ l’unico modo.

Berbara – Unico modo per cosa?

Keplero – Per risolvere Marte.

Barbara – (ride) Ancora non hai risolto Marte? Sono anni che ci lavori a questo benedetto Marte…

Keplero – Tu non sai neanche di cosa stiamo parlando quindi per favore stai zitta.

Barbara – Guarda che io qualche notte mi ci sono messa a guardare il cielo. Ero curiosa.

Keplero – Ah si? E cosa hai visto? Cosa hai capito?

Berbara – Io? Niente, per me è sempre uguale. Non so cosa ci vedi tu di tanto speciale,

Keplero – Ti sei mai chiesta qualcosa nella tua vita Barbara? Anche solo perché il cielo è azzurro? O perché abbiamo una testa che pensa invece di essere come gli scarafaggi?

Barbara – non ricominciare, con le tue argomentazioni da strapazzo contro di  me. Sono stanca.

Keplero – Sei sempre stanca e triste.

Barbara -  Basta! non ti permetterò di toccare la mia dote, per questo. Sei uno spiantato.

Keplero – E tu stupida come una capra!

Barbara – (scoppia in singhiozzi nervosi)

Keplero - scusami, scusami. Torno al mio lavoro, meglio.(esce)

Barbara – (a parte) Non è esattamente il marito che speravo di avere, non sono fortunata con i mariti. Albert era troppo vecchio, troppo stanco, Frederik noioso, piatto come un marciapiede, e adesso Johannes, che delusione! Era così promettente quando me l’hanno presentato a Graz. Era di moda, ecco. Tutti ne parlavano bene, tutti volevano i suoi oroscopi, era “in vista”, giovane, cominciava a guadagnare bene, insegnava… Sembrava uno normale. Invece, normale, non è. Mai giudicare dall’apparenza. Io l’astronomia non sapevo neanche cosa fosse. Per lui è tutto. Passa le notti a guardare le stelle. Cosa credete, che mi faccia piacere? Le passasse all’osteria, il che è tutto dire, sarebbe meglio, ma così.. chiuso, al buio. Le prime notti mi alzavo a vedere che faceva, se ne sentono di tutti i colori, con quella madre strana… lui chino, che borbotta e scrive. Scrive per tutto il tempo, non parole, poesie, preghiere, oroscopi, no. Scrive numeri. Neanche a dire che mi poso divertire a rileggere, niente. E poi non solo, poca compagnia, poca allegria, mi sento una monaca. Letto freddo, e povertà. Anche adesso che siamo qui, alla corte di Praga. Tycho tra poco passerà a miglior vita e Johannes gli succederà. Ma, non c’è niente da fare, ogni somma che arriva, si tira via il necessario e poi giù a comprare carta, c’è sempre un libro da stampare, un tipografo da pagare, si, ma non libri da leggere, oroscopi che rendono.. no, libri di numeri!

6.  l’ eclisse [video dell’eclisse]

[Keplero come preso da una febbre]

Keplero – Da dove viene la luce rossa sulla luna? A cosa è dovuta la corona luminosa intorno al sole? Perché la luna diminuisce di diametro durante le eclissi di sole? Costruirò una camera oscura, e sperimenterò gli specchi e le lenti, indagherò il dentro l’occhio, scruterò la vista stessa. Marte? Marte è un astro inosservabile, e io ancora non sono riuscito, ecco, a decifrarlo. Ma è vicino, sono vicino.

Astrologa/o – Marte, corrisponde al tetraedro, domina il segno dello scorpione e dell’ariete. E’ contraddistinto dal colore rosso, inspiegabilmente ad un certo punto del suo percorso, torna in dietro, compie una traiettoria a cappio, per poi rimettersi nel suo cammino.

Keplero – (tra i musicisti) Bisogna imparare a vedere ciò che stiamo guardando. Metti un oggetto davanti a uno specchio curvo. Osserva: si riflette alla perfezione, ma non devi metterlo al centro. Ho visto che esistono solo due punti per questa riflessione perfetta. Io ora battezzo questi due punti: fuochi. La sfera ad esempio non ha nessun fuoco, nessun punto di riflessione perfetta. In questo caso allora, l’ellisse, la curvatura, l’uovo, si dimostrano essere forme più perfette. Forse allora possiamo liberarci di un’inutile condizionamento, e andando oltre il pensiero comune, immaginarci che i pianeti non compiano orbite circolari ma ellittiche, scoprendo con ciò, che non solo lo stesso moto di Marte è finalmente ben spiegato poiché il suo misterioso cappio risulterebbe solo apparente, ma in base a tale calcolo, poter tranquillamente prevedere, che Mercurio passerà sul sole il sei di gennaio del 1631. Scommettiamo?

7.  Galilei [Video del giardino nobiliare]

Donna – Non sapete nulla? Galilei ha pubblicato sul suo cannocchiale. Dice che si vedano cose mirabolanti. Ha scoperto quattro nuovi satelliti di Giove. Tutte le solite questioni a favore di Copernico, e continuano a scriversi, con Keplero, pare che Giuliano de Medici faccia spesso da tramite. Ma perché non si scrivono direttamente?

Astrologa/o – In verità so che a Firenze è stato ampiamente smentito Messer Galilei e il suo cannocchiale, dal quale non si vede un bel nulla. E poi, sentite, queste diavolerie per guardare cose così distanti da noi che quasi sono invisibili a occhio nudo, ma non saranno mica pericolose?

Keplero - Eccellentissimo Messer Galilei, amico venerabile. Ricevetti dall’Ill.mo Ambasciatore del Duca di Toscana le tue osservazioni intorno agli astri Medicei. Mi infiammasti di grande desiderio, di vedere il tuo strumento, per godere finalmente anch’io i medesimi spettacoli celesti.

(video, volto di Galilei)

Galilei – Voglio, o mio Keplero, che ridiamo della singolare stoltezza del volgo. Crede infatti, questo genere di uomini, che la verità sia da cercare non nel mondo ma nella “consultazione dei libri”. Perché non posso ridere a lungo con te? quali scrosci di risa emetterai, Keplero affabilissimo, se udrai le cose, che furono addotte contro di me, Galileo Galilei, da uno di quei principali filosofi, mentre si affannava a strappare e rimuovere dal cielo i nuovi pianeti da me scoperti?

Keplero – Ti risponderò così, oh affabilissimo Galilei: “affinché non fosse lascivo, castravano il poeta, e i testicoli tolti, la vita rimaneva. Bada Pitagora, dicon che pensi troppo: lascian la vita, e prima uccidono la mente”. A chi considera il sistema copernicano contro le sacre scritture, rammento che San Lattanzio non voleva credere che la terra fosse rotonda, e Sant Agostino negava che esistessero terre abitate agli antipodi. Con tutto il rispetto per i dottoridella chiesa, la terra è contentissima della propria piccolezza e felice del suo essere finalmente portata attraverso i cieli!

Margherita – Johannes?

Keplero – Margherita? Dimmi

Margherita – Nostra madre è stata accusata di stregoneria.

8.   la strega

Madre – Io Caterina Keplero, accusata di stregoneria, io lo so perché vi accanite così tanto. Perché le cose che esistono non sono solo quelle che si vedono con gli occhi e basta. E’ così evidente. Ma tanti uomini sono venuti al mondo solo per riempire di sterco un cesso. Riempitori di cessi, ecco cosa sono. E nulla si chiedono, nulla vogliono sapere. Ma non è di loro che tu ti preoccupi, e neanche io Johannes. Che Ursula Reinbold, si affanni a denunciarmi per questa ridicola storia della stregoneria non mi stupisce. Non ha neanche tutti i torti, detto tra noi, lei e la sua compare, una prostituta e una povera vecchia. Che cosa vogliono da me due donnette che sanno a mala pena parlare male dei propri vicini? Forse vogliono mettere mani a quei pochi soldi che ho. O forse no, forse è ad altro che vogliono arrivare. Forse ci vogliono dire che quel poco di conoscenza che ho conquistato negli anni, e la tua stessa così grande Johannes, non serviranno a nulla di fronte alla giustizia di Dio che mi vorrà condannata. Perché loro non vedono niente oltre loro stesse, povere donne e credono che dio sia della loro specie. Stupide! Non vedono come io ti ho insegnato a vedere, che un filo d’erba non è solo un filo d’erba. Tu vedi non solo con gli occhi. Vero? Ma certo che è così. Altrimenti a che servirebbe tutta la nostra immaginazione?

Keplero – Presto vi mostreranno gli strumenti di tortura, e il carcere alla vostra età. (..) Dovete difendervi mamma.

Madre – I tuoi fratelli mi hanno abbandonata, rinnegata.

Keplero – Ma sono soli, Margherita ha famiglia. E si sentono impotenti di fronte a un giudice così autorevole.

Madre – Tu non fare niente per me, niente. Non elemosinare, tu che vali qualcosa.

Astrologa/o  - Ricordo Caterina Keplero avere benedetto la culla della mia nipotina appena nata, e poco dopo la mia nipotina sentirsi male, avere tremende convulsioni, e morire. Strega!

Madre – Tu non fare niente per me (quasi un sussurro ripetuto)

Keplero – (sussurrato) C’è una forza nel sole, c’è una forza nel sole, c’è una forza nel sole, c’è una forza nel sole.(forte) La terra si muove con un moto né uniforme, né tanto meno circolare e questo dipende dalla sua variabile distanza dal sole. Ciò soddisfa il nostro senso del bello.

Astrologa/o – (urlando) Ricordo distintamente che alla vista di Caterina mi si bloccò completamente il braccio sinistro, da non poterlo muovere, poi alla scomparsa di lei, riprendere a funzionare come prima. Strega! Strega!

Keplero – Mysterium, è tutto sbagliato, ma non c’è errore. C’è una forza nel sole, che fa girare i pianeti intorno e più sei vicino, più vai veloce, è come un turbine. Altrimenti perché l’ellissi? L’uovo. 0,00429. Ecco la legge: nelle loro orbite intono al sole i pianeti coprono aree uguali in tempi uguali. Tutti. E ciò soddisfa il nostro senso del bello.

Astrologa/o – Ricordo di quando le mie mucche impazzirono, nelle ore che Caterina si trovava nella mia fattoria, gli sparì anche il latte, per poi tornare, come prima quando lei se ne fu andata. Strega Strega!!

Keplero –  Senti i suoni come ben si accordano, eppure la regola migliore per la musica è il piacere che ne scaturisce. Perché dovrebbe essere diverso nel mondo del cielo? E’ musica e danza quella che suonano le stelle per noi. A questo senso del piacere e del bello è accordato l’intero universo. Ho capito oltre a questo e grazie a questo, che il mondo, gli astri, la scienza, e le influenze celesti, sono dominate solo dall’Armonia, e che questa forza è tale che noi a stento ce ne rendiamo conto.

[stop musica]

Donna – Caterina, dopo un lungo processo fu prosciolta dall’accusa di stregoneria grazie alle influenti conoscenze del nobile figlio che fece di tutto per salvarla. Pochi mesi dopo la sua liberazione, morì.

9.   Susanna

Keplero – Mi risposai, morta Barbara, con la dolcissima Susanna, che rischiarò la mia maturità e la mia vecchiaia dandomi ancora quattro figli. Per la scelta di questa seconda moglie mi furono fatte undici proposte.

Donna 1 – Herr Keplero. Mia figlia si dichiara onorata di ricevere così spesso le vostre visite e si chiede se non vogliate essere così gentile da corrisponderle il completo di pizzi in segno del vostro affetto e magnificenza.

Keplero – La prima la scartai perché troppo venale. Si prospettavano nozze costose. Fu meglio rivolgersi altrove. In una seconda occasione, contemporaneamente alla madre mi si offrivano anche le due figlie.. Ma la bruttezza di quell’affare mi turbò in massimo grado. Passai quindi alla terza.

Donna 2 – Dilettissimo Keplero. Debbo mettervi in guardia. Ha già dato promessa ad un altro pretendente.

Keplero – Ma come è possibile? Non mi avevano detto nulla, ne’ lei, ne’ la madre. Passai alla quarta, che non mi piaceva come la terza ma pazienza, ma per quanto meritevole per posizione ed educazione la scartai perché, alta e un po’ troppo atletica nella corporatura. Poi arrivò la quinta.

Donna 3 – Johannes, rendetevi conto: Susanna fa la serva. E’ una specie di dama di compagnia e inserviente. E’ troppo inferiore a voi. Non ha dote, non ha famiglia.

Keplero – Lo so, è vero. Però mi piace… anzi è incantevole! Ma aspetto. Aspetto altre proposte, ma quella mi rifiuta stanca del mio atteggiamento scettico, l’altra mi repelle: i suoi tratti sono ributtanti e la sua taglia brutta perfino per un uomo dai gusti semplici. Alla fine torno da lei, da Susanna, e la chiedo in sposa. Io 41 anni, lei 24. Susanna Reutinger. E’ il 24 settembre 1613. L’oroscopo è favorevole: sarà un buon matrimonio.

(corrono uno verso l’altra, si abbracciano)

Susanna – Oggi è venuto ancora Mathias. Insiste per fare qualcosa per noi. Ci consiglia di farci cattolici.

Keplero – Ma da dove gli viene tanta arroganza, a questi cattolici, che credono di avere dio in mano, e di sapere solo loro che cosa è giusto o sbagliato? Preti. Io vedo da solo cosa c’è scritto nella Bibbia.

Susanna – Lo so Johannes, ma qui la situazione è quella che è, l’Imperatore perde potere di giorno in giorno,  presto dovrai rinunciare anche al tuo incarico a Praga e i soldi stanno finendo. Che possiamo fare?

Keplero – Perché non si decidono a darmi un incarico come insegnante all’università? Mathias, invece di dare consigli potrebbe spendere parole influenti per farmelo ottenere.

Susanna – Dice di averlo fatto, ma di questi tempi..

Keplero – Eh, di questi tempi, dovrebbero farmi pubblicare le tavole rudolfine, ecco. Si lo so che non è facile per nessuno, guarda mi basterebbe anche un oroscopo ..

Susanna – Ecco a dir la verità mi ha portato proprio la richiesta di un oroscopo. E’ un nobile, vuole restare anonimo. E’ il generale Wallestein.

[musica oroscopo]

Astrologa/o – Attenzione! Attenzione! Oroscopo per sua Illustrissima Eccellenza di cui tutto ignoro tranne la nascita: nato nel segno del Leone dominato dal Sole, il suo tema natale la vede proiettato verso un futuro dalla grandi decisioni. Spirito forte e guerriero, al contempo acuto nelle decisioni diplomatiche,  versato per mestieri non comuni, potrebbe essere un generale. Saturno nella nona casa, ci indica i suoi lunghi viaggi interiori ed esteriori, giustizia nelle scelte stabilità nell’amore.

[stop musica][Keplero al buio con una candela, lancia i poliedri in orbite circolari e prende appunti vorticosi. Sotto le orbite circolari entra Susanna]

Keplero – fermati li!

[Susanna si ferma. Keplero continua a scrivere a lungo]

Susanna – che devo fare? (un po’ spazientita) Johannes…

Keplero – (ricordandosi di lei) Cammina lentamente fino a qui.

Susanna – (comincia a muoversi, ma Keplero non la guarda) quanto

lentamente? Così va bene?

Keplero – ci devi impiegare quattro ore.

Susanna – Johannes …

Keplero – (ripone la penna, chiude il libro degli appunti) Ci ospiterà a Segan.

Susanna – Chi?

Keplero – Wallestein. (Susanna lo abbraccia) E’ la soluzione più sensata che mi viene offerta in questo momento. Ci darà i fondi per aprire una tipografia. Vai a fare i bagagli.

10.  la tipografia

 [Keplero è di spalle e tiene alzati dei fogli stampati]

Keplero – Susanna! Susanna!

Susanna – Che c’è?

Keplero – eccole! Vieni a vedere! Ecco le Tavole Rudolfine. finalmente.

Susanna – Sono bellissime Johannes! Wallestein mi manda a ricordarti il suo nuovo oroscopo.

Keplero – Mi metto subito a lavoro, portami le carte.

Astrologa/o - ……e qui vostra eccellenza il mio oroscopo si ferma, poiché è visibile un violento evento, e altro dirvi non so, poiché dell’entità di tale violenza le stelle non mi dicono.Sarà nell’anno 1634 Eccellenza. Attenzione!

11.   somnium keplerii [video di un sogno astronomico]

Donna – C’era una volta Duraconto, nato nella lontana e misteriosa Islanda, che gli antichi chiamavano Thule. La madre Fiolxhilde, possedeva la facoltà di parlare con i demoni e, per mantenere la famiglia, vendeva ai marinai sacchetti di erbe magiche. A 14 anni Duraconto per curiosità aprì un sacchetto, facendo cadere le erbe che vi erano contenute. La mamma, furibonda per il guadagno andato in fumo,  vendette al capitano con cui stava trattando l’affare, il figlio al posto del sacchetto. E così Duraconto fu sbarcato dal capitano all’isola di Uraniborg dove, per cinque anni, apprese da Tycho Brahe i segreti dell’astronomia. Al suo ritorno la madre lo perdonò e gli permise di parlare con un demone buono della luna. Questi demoni avevano la possibilità, durante le eclissi di luna, di portare un mortale sul bianco pianeta, e di poter scendere durante le eclissi di sole. Il viaggio durava 4 ore, il tempo appunto di un eclissi.

Keplero –  E’ arrivato il momento anche per me. Li sento arrivare, finalmente.

Susanna – (lo chiama dolcemente) Johannes, Johannes..

Keplero - I demoni verranno a prendermi, e mi porteranno sulla luna, senza più discenderne.

Susanna – (lo chiama dolcemente) Johannes..

Keplero – Susanna mi chiama. C’è un eclissi di luna, lo so… Mi piacerebbe andare. Ma non posso.

Susanna – (lo chiama dolcemente) Johannes vieni..

Keplero - Sto morendo Susanna e non vedrò quest’eclissi. Non la vedrò perché sto salendo sul cono d’ombra, non vedi? E’ così ben in armonia quest’eclissi con il mio universo perfetto. Sento quest’eclissi tutta per me. Non so perché, ma tutto questo soddisfa il mio senso del bello.

Appare una scritta: Era il 15 novembre 1630. Nel 1634 Wallestein fu assassinato. Il sei gennaio 1631 Mercurio transitò nel sole.

Fine