Né servi, né padroni

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COMMEDIA MAURO

1° Premio V rassegna di teatro inedito:

Premio Miseno “M.Manduca & M. Masuottolo”

Premio miglior Attrice (Feliciana Tufano)

Premio Giuria Popolare 

 


“Né servi, né padroni”

Commedia in due atti di Mauro Palumbo

PERSONAGGI IN ORDINE DI APPARIZIONE:

Professore Curci                           (Antonio Errico)

Carogna                                             (Felice Pace)

Frankie, il tuttofare sard            (GaetanoTortora)

Uomo Ombra                                  (Aldo Musella)

Pasquale                                  (Ferdinando Sorbo)

Lella                                              (Raffaella testa)

Fabio, ragazzo-tressette              (Danilo Coppola)

Primo                                          (Mauro Palumbo)

Lucia                        (Alessia Schiano di Scioarro)

Mario                                          (Enzo Sagliocchi)

Carmela, moglie di Pasquale    (Feliciana Tufano)

Genni                                          (Giuseppe Errico)

Gianna, sorellina di Genni       (Francesca Errico)

Signora Brambilla, milanese     (Gabriella Striani)

Rinaldo, capoanimatore     (Giuseppe di Gennaro)

COMMEDIA IN DUE ATTI:

“Né servi, né padroni”

di Mauro Palumbo

ATTO PRIMO

Un campeggio sul mare, di una imprecisata località del Sud-Italia. La scena è ambientata in una piazzola vuota, riconoscibile per i pali di legno che la delimitano e per l’essenziale copertura in canne di bambù. Sullo sfondo c’è una vecchia roulotte, che è visibile dal lato contrario all’entrata, con un grande finestrone nel mezzo. All’apertura del sipario, con la musica in sottofondo, il finestrone si apre lentamente. A sinistra, davanti ad un palo, un raccoglitore di rifiuti. E’ una mattinata d’estate. Due uscite laterali.

MUSICA: !° Tema musicale fino ad apertura del sipario. (1’ 10’’)

SCENA PRIMA – (Carogna, Frankie, poi Professore, Uomo Ombra)

MEGAFONO   Attenzione prego… Il signor Gianluigi Dellaccio è desiderato in Direzione. Ripeto. Il signor Gianluigi Dellaccio è desiderato in Direzione. Grazie.

CAROGNA   (E’ in scena e sta urlando verso sinistra, ha un bastone in mano) Fraaanco… Fraaancoo… Franco mannaja  a tia, veni‘ccà!

FRANKIE   (Entra da sinistra, ha un marcato accento sardo. In mano ha una pala ed un rastrello) Signor Carogna, chiamando mi sta?

CAROGNA   Avi un’ura… Talìa ‘dda, talìa ‘dda… (Molla un ceffone a Frankie) Niente facisti! Dacci ‘na chianàta a‘ste piazzole che unnè ch’rrivunu a mettere i tende sopra ‘a munnezza… Mi raccomando, soprattutto la 78, che la signora che arriva oggi milanese è… E quelli pricisi sono, mica com’ a tìa! (Molla un altro ceffone a Frankie)

FRANKIE   Aio! (Lavora alternativamente con la pala e con il rastrello) Emmo… Ci penso io, signor Carrrogna…

PROFUMI: Si sente odore di caffè, in sala.

CAROGNA   (Scorge il Professore che, udite le voci si è affacciato dal finestrone della propria roulotte. E’ un po’imbarazzato per essersi mostrato duro con il suo dipendente e cambia radicalmente tono di voce nel parlare col cliente) Buongiorno, carissimo professore!

PROFESSORE   (Ha una tazzina da caffè in mano) Signor Carogna, buongiorno… Buona giornata anche a te Frankie…

FRANKIE   Bònzòrno pro-ffe-ssò!

CAROGNA   Come procede la sua permanenza qui? Tutt’a posto?

PROFESSORE   Stare qui è la cosa migliore che mi sia capitata da quando ho scelto di andare in pensione…

FRANKIE   Figurati, bèdda allegria!

PROFESSORE   Che ha detto?

CAROGNA   Non capii neanche io. Aspettasse che ce lo chiedo… (Irato, dà una sberla a Franco) Ora te dugnu na timpulata… (Torna ad essere servile ed affabile rivolgendosi al Professore) Scusasse, professòre… Voleva dire che per noi, la sua allegria, è la nostra allegria! (Molla una pedata di spalle a Frankie)

MEGAFONO   Attenzione prego, il signor Carogna è desiderato in direzione. Ripeto, il signor Carogna è desiderato in direzione, grazie.

CAROGNA  La saluto, professore… Se ci serve qualche cosa, se c’è problema… (Mima come fosse lui a disposizione, ma in realtà delega a Franco) Franco è a vostra disposizione… Vossìa permettendo… (Da destra) Francuzzo, venì ‘ccà

FRANKIE   Signor Carrogna, venendo sto. Ma niente schiaffoni però!

CAROGNA    Uuh! Fetùso e spiòne… Eh, eh! Mi pozzo fidare?

FRANKIE   Emmo!

CAROGNA     E continua a travagghiare! (Molla un ceffone al sardo ed esce da destra).

PROFESSORE   Prego… (Pausa, poi a Franco) Frankie, lo prendi il caffè stamattina…?

FRANKIE    Caipì-ta!

PROFESSORE    Che vuol dire, sì?

FRANKIE   E-mmo!

PROFESSORE    Ma già, tu quand’è che dici di no! Vieni qua, vieni… (Rientra per prendere la tazzina).

FRANKIE   (Si avvicina al finestrone per ricevere il caffè) Porca Tro-ia, che ccaldo che fa stamattina…

PROFESSORE   (Riaffacciandosi e dando la tazzina a Frankie) E sì… Oggi, 1° agosto, soffia un impietoso scirocco…

FRANKIE   Vvènto di Sudd!

PROFESSORE   Ah-ah! Frankie. Vento di sud… di sud…

FRANKIE    Sudd… Sud-òvvest!  

PROFESSORE   Est! Sud-èst…

FRANKIE   Sudd-ést, sudd-ést…

PROFESSORE   Ma possibile che devi ancora imparare?

FRANKIE    Ma sì, lo sappevvo… Confu-so mi sono.

PROFESSORE   E non devi confonderti… Interroghiamo! (Rientra nella roulotte a prendere l’occorrente per l’interrogazione).

FRANKIE    No! L’interroggazione, no! Vi prego proffessò!

PROFESSORE   (Da fuori) La prossima volta stai più attento… (Si affaccia nuovamente, con una bacchetta nella mano sinistra ed abbassa l’oscurante della roulotte, raffigurante una “Rosa dei venti”) Allora… A nord abbiamo… a nord abbiamo…

FRANKIE   A nord: Tramontana!

PROFESSORE   Oh! Bravo… La Tramontana… (Vede che il disagio di Franchie continua) E sai perchè questo vento è chiamato tramontana?

FRANKIE   Mo, troppo volete proffessò…

PROFESSORE  Devi sapere che al tempo delle repubbliche marinare una delle più potenti era Amalfi, una bellissima città della costa campana. E furono proprio i marinai di Amalfi a coniare il nome del vento che proveniva da nord. Questo spirava dai monti del Faito, dove c’era un grazioso paese che si chiama ancora oggi Tramonti… E loro lo chiamarono vento di Tramonti, cioè tramontana! Capito Frankie?

FRANKIE   (Raccoglie pala e rastrello, sgancia la rosa dei venti dalla roulotte) Bonzorno pro-ffe-ssò…

PROFESSORE  Dove vai Frankie? Dobbiamo ancora finire l’interrogazione… (Uncina Frankie con la bacchetta, poi scorge l’Uomo Ombra e lo saluta) Buona giornata…

FRANKIE   Bonzorno!

UOMO OMBRA   (Entra de destra. E’ vestito in maniera appariscente, con occhiali neri. Ha un taccuino ed una penna in mano. Saluta con i gesti, ma non parla mai. Transita sul palco, osservando la scena tra Frankie e il Professore.  Ogni tanto scrive. Esce dopo poco da sinistra)

PROFESSORE Veniamo a noi… (Abbassa nuovamente l’oscurante per l’interrogazione, ma per distrazione cala una figura raffigurante una bella donna) Frankie concentrati… A sud abbiamo…?

FRANKIE   (Osserva la bacchetta del professore che indica la donna) Pro-ffe-ssò, è meglio che non lo ddico…

PROFESSORE    Non mi dire che non sai quello che c’è a sud?!?

FRANKIE    (Esaltato) A sud c’è un boschetto!

PROFESSORE    (Si volta e si accorge della gaffe, cambia velocemente oscurante) Ehm… Mamma d’o Carmine! Scusa Frankie, mi sono confuso… Non so nemmeno come c’è capitata quella foto…

FRANKIE    Io lo so! Solitudine!

PROFESSORE     Fai poco ‘o spiritoso, Frankie! Torniamo alla rosa dei venti.

FRANKIE    Anatomia pre-ffe-rivvo, pro-ffe-ssò!

PROFESSORE    Non fare il buffone Frankie… Allora, sentiamo. Qual è il vento che spira da  sud?

FRANKIE   A sud: Mesudie…

PROFESSORE   Perfetto! A sud il  Mezzogiorno… Ad est…

FRANKIE   (Perentorio) A est il Ponente!

PROFESSORE   Aaah! Orrore! Animale! Obbrobrio!

FRANKIE   (Con la pala comincia a battere sul terreno) Animale? Inueste su soriguttu… Porca di quelle…! Lea custu e cust’atteru! 

PROFESSORE   (Pausa, durante la quale fissa Frankie che rallenta progressivamente il suo battere la pala per terra) Frankie, l’unico animale che vedo qui davanti sei tu!

FRANKIE   Proffessò, sbagliatto ho?

PROFESSORE   E lo chiedi pure?!? Primo errore… (Indicando con la mano verso sinistra) Lì, ad est, si leva il sole: come fa a soffiarci il Ponente? Si leva il sole quindi c’è il le… C’è il le…

FRANKIE   Il lettame! Da quella parte i bagni ci sono, professò!

PROFESSORE   Ma quale letame e letame! Lo tieni in testa il letame… Da lì soffia il levante!

FRANKIE   (Si dispera) Levante, levante…

PROFESSORE   E’ il secondo errore Frankie, mano sinistra su, forza!

FRANKIE  (Alza la destra) Ma porca troia…

PROFESSORE   Quella è la destra… (Frankie gli pone la sinistra ed il Professore gli dà una bacchettata sulla mano).

FRANKIE    (Dolore per la bacchettata) àiio!

PROFESSORE    Già, ma come pretendo di farti capire qual è l’est e quale è l’ovest se non riconosci la mano destra dalla sinistra… Frankie tu sei come i giocatori del Napoli: ti mancano i fondamentali! Allora, ricapitolando… a est soffia il Levante, ad ovest il Ponente… Passiamo ai mezzi venti…

FRANKIE   Quelli già ne li so bene! La maestra di greco gli sciocchi li boccia…

PROFESSORE  Bene, la maestra di greco gli sciocchi li boccia… Questa è la filastrocca che ricorda le iniziali dei mezzi venti… Vale a dire che… Attento a non sbagliarti perché se no… (Dà una bacchettata sul palmo della sua mano, per intimorirlo).

FRANKIE   (Pausa, poi parte a mitragliatrice in crescendo) A nord-ovvest c’è il Maestrale, a nord-este su Grecale, a sud-ovvest c'è di peggio, soffia moddighe il Libbeccio, e a sudd-este, professore, dite pure che son sciocco, rompi gazzu su Scirocco!

L’Uomo ombra entra da sinistra e transita fino ad uscire da destra

PROFESSORE   Bravo Frankie… Stai migliorando… Oggi hai salvato la mano destra… Che, per intenderci, è quella dove non hai acchiappato la bacchettata!

SCENA SECONDA – (Pasquale, Professore, Frankie).

PASQUALE  (Entra da sinistra, con un rotolo di carta igienica sotto al braccio ed una camminata vistosamente anomala. Ha un marcato accento napoletano-puteolano. E’ il capofamiglia della piazzola accanto a destra. Saluta i tre presenti, a cominciare dall’Uomo Ombra, con il quale si incrocia mentre questi esce da destra) Buongiorno… Buona giornata, prufessò… Cià Frankie.

FRANKIE   Ebbè…  

PROFESSORE  Buongiorno don Pasquale… Ma come camminate stamattina?

PASQUALE   E che mo’ diciate ‘a fa! Chella è mia moglie che a ‘fforza vò cucinare c’o peperoncino!

PROFESSORE  Ma non voglio credere che un po’ di peperoncino possa ridurvi in quello stato…

PASQUALE   Un poco? O’ puparunciello è l’ ingrediente base di tutte le sue ricette… Pe’carità, a me me piace ‘o fforte … ma chella m’avarrà pigliato pe’nu messicano! E nun saccio comm’aggia fa…

FRANKIE   Ma provato avete coi medicinali…?

PASQUALE   E comme, no?! Creme, cremine, ‘i piennoli… Niente!

PROFESSORE   Scusate don Pasquà, non ho capito l’ultima parola…

PASQUALE   Chille ‘ccose jianche che si mettono n‘copp ‘a lengua… I piennoli!

PROFESSORE   Aah! Voi volete dire le pillole?

PASQUALE  Sine: i piennoli! Ata credere ‘a maico: se ne vanno sulo sourde… Anzi, mò che me facjite pensà, ‘a quanno m’è piglio ‘e medicjine nun ci’a faccio manco a m’assettà chjiù!

PROFESSORE   Scusate Don Pasquale, vi volevo fare una domanda… Ma di dove siete?

PASQUALE   Jejo?

PROFESSORE   No jejo, voi di dove siete?

PASQUALE   Jejo, song ‘ì copp’a terra!

PROFESSORE   Embè, ma pure io, pure Frankie siamo di sopra la terra…

FRANKIE   Io pure…

PASQUALE   Pure vuje site ì copp’a terra?!?

PROFESSORE   Sì.

PASQUALE   Ma ‘je nun vaggio maje vist!

PROFESSORE   Eh, eh! Don Pasquà, torniamo a noi… Con i medicinali non si risolve niente. Rimedi naturali ci vogliono… Ad esempio, vi avevo suggerito di provare con la patata…

PASQUALE  Noo! Nun m’a ‘nnummenate, ‘a patana!  C’ho provato puvessò, c’ho provato… Ma mò, non mi pare il caso di parlarne… Sta chillu ‘llà ch’è nu spijone!… Me metto scuorno…

PROFESSORE   Ma che vergogna e vergogna… Su! Siamo tra di noi… Come è andata con la patata…

PASQUALE  Malamente è gjiute professò, male… Quando m’a levo m’abbrucia chiù assaije!

PROFESSORE   Ma che avete capito? Io non dicevo che la patata la dovevate usare a tappo!

PASQUALE   Ma voi avete detto azzecatevela ‘a sotto!

PROFESSORE   Ma noo… Ho detto fate attenzione che quando la cucinate si può attaccare sotto… Io nun saccio manco ‘a misura vostra! Voi la dovete preparare, cucinare…

PASQUALE    Jejo?

PROFESSORE    Nata vota stu jejo?!? Voi, don Pasquà, voi !   

PASQUALE    E mica saccio cucinare jejo…

PROFESSORE   E fatela cucinare a vostra moglie…

PASQUALE   Nun sia mai ‘a marounne! Chella ce mette ‘ati 5 o 6 puparuoli, e po’ ce vonn’ati 5 o 6 patane! Permettete… (Esce dal fondo a destra).

PROFESSORE   Prego, prego…

FRANKIE   Ridotto male si è… E’ camminando una bagascia in pensione sembra. Altri dieci giorni di campeggio e ne lo portano in ospedale.

PROFESSORE   Ma non è il campeggio… o meglio, non solo. Il campeggio, questa ostinata, atipica immersione collettiva nella natura, amplifica gli stati d’animo della gente di città. Ne amplifica le allegrie, le emozioni. E con esse anche le contraddizioni, le manie, le ansie… Ecco che fa il campeggio: mette a nudo gli esaurimenti che solitamente rimangono chiusi nelle mura di casa… Rende palpabile l’invisibile. Hai capito Frankie?

FRANKIE   Rende palpabile… Bonzorno Professò!

PROFESSORE   Frankie, rispondi. Hai capito?

FRANKIE   (Risponde senza crederci tanto, ma giustamente) Praticammente, volete dire che don Pasquale da ricovero comunque, sarebbe?

PROFESSORE  (Sorpreso) Bravo! Senza dubbio! Solo che in città lo si realizzerebbe solo dopo che ha sterminato la famiglia!

MEGAFONO   Comunicazione di servizio. Frankie cortesemente in direzione. Ripeto, Frankie cortesemente in direzione. Grazie.

FRANKIE   Proffessò, lasciare vi devo. Chi si nono Garrrogna, il proppiettario, prima a lardo e sale mi spara, e poi mi licenzia (Esce da destra).

PROFESSORE   E meno male che hanno detto “cortesemente in direzione”. Vatti a fidare delle parole… Questo è il mondo: comincia ad aver paura quando ti trattano con cortesia… (Rientra nella roulotte).

MUSICA: 2° tema musicale sull’arrivo dei ragazzi. (25’’)

SCENA TERZA – (Primo, Fabio, Lella, poi Lucia, Mario, Professore e Uomo Ombra)

Entrano sulla musica i tre amici Primo, Fabio e Lella.

LELLA   Si, siamo appena arrivati… Manu…? Manu? Manu?!? Non prende! Aspetta, cerco il campo… Mi senti? Benissimo. No, non siamo sbarcati in Africa… No, non ho ancora esplorato la fauna, ma appena punto qualcuno ti chiamo… Ciao, buona caccia anche a te!

PRIMO   (Entra con lo zaino sulle spalle, due valigie nelle mani) Ecco qua, piazzola 77… (Vede l’amico che prosegue) Fabiù, arò vai…?!?

FABIO   Uà, sò ghiuto liscio…!

PRIMO    Si ghiuto liscio?!? 

FABIO   Eeh, non l’ho accusata proprio sta piazzola!

PRIMO   Fabio, io te lo dico perché ti voglio bene… Tu stai peggiorando! A te il gioco del tressette è andato in testa… Ma ti sei accorto che non riesci più a dire una sola frase senza buttarci dentro qualche termine del tressette?!?

FABIO   Io? Ma quando mai! E’ la stanchezza che mi fa parlare in modo strano… (Parlando, dispone il tavolo di plastica e le sedie a centro della scena, aiutato da Primo) Per non parlare del calore… Io tengo ‘na sete… Lella, fammi il piacere… Vai a prendere una bottiglia d’acqua al bar qui vicino… Qua stanno i soldi (Porge i soldi a Lella). Mi raccomando: prendi e torna.

PRIMO   Oì?!? Allora lo fai a posta!

FABIO   E’ la stanchezza…

PRIMO   No, secondo me, è‘a capa a vuoto a perdere che ti ritrovi!

LELLA   Io vado… Ma dopo non voglio fare più niente!

PRIMO  Uh mamma mia! Chesta n’è n’ata! Ma perché, scusa, per curiosità? Fino a mò ch’e fatto?

LELLA  Un sacco di cose! Mi sono dato lo smalto, unghia per unghia, anche i piedi sai? Poi ho dato da mangiare agli animali…

PRIMO   Ma che centra?!? Io parlo di servizi alla comunità: ad esempio, stamattina la macchina l’abbiamo caricata noi…

LELLA   Era un lavoro da uomini…

PRIMO  Tieni sempre ‘a scusa pronta! E va bene… Gli uomini, perchè coerenti, l’hanno pure scaricata da soli. Poi io ho guidato tutto il tempo… E’ vero Fabio?

FABIO    ‘O fatt ‘e chest…

PRIMO   Mi sembra arrivato il momento che anche la contessina si renda utile, no?

LELLA  (Puntando un dito sulla spalla di Primo) Stai cal-mi-no!

PRIMO   Sta-tte fer-ma!

LELLA  E poi, che centra… Anche se non ho guidato, mi sono stancata lo stesso…

PRIMO   Ah, sì?

LELLA   Sono stata attenta tutto il tempo!

PRIMO   Ah! Sei stata attenta?

LELLA   Si. Per evitare incidenti...

PRIMO  Sta teoria strana ca’ tene, questa volta nun c’ha faccio ‘bona… Ma comme fai a evitare incidenti se non la porti materialmente la macchina. Puoi stare attenta quanto vuoi tu, ma ti appizzi comunque… Con attenzione, ma t’appizzi!

LELLA   Siamo appena arrivati e già sei insopportabile…

PRIMO   Io?!?

LELLA   Vacci tu a prendere l’acqua...

FABIO   Dai Lella, mò sei tu di mano.

LELLA   Va bene… Lo faccio solo per te Fabio. Un ultimo ritocco… e vado al bar…

PRIMO   Stiamo in vacanza con Barbie!

LELLA   Allora, se non mi vedi tornare, sono fuggita con Ken! (Esce da destra).

PRIMO    Speriamo!

FABIO   (Rivolto a Primo, da seduto) Se si può, ora è il momento di gettarsi a mare…

PRIMO  Quant’è bello, sta sudato, ha sete, soffre… (Brusco, fa cadere Fabio dalla sedia) Ma qua’ mare? Ora è il momento di lavorare: si devono montare le tende, che tra poco inizia pure l’orario del silenzio del campeggio, e non possiamo fare rumore per due ore e mezza…

FABIO   Embè, non le possiamo montare dopo mangiato? Mò sto piombo a forze… 

PRIMO   Mi devi credere, sei esasperante cu stu modo ‘e parlà… Si devono montare ora le tende! Se no, rimandando rimandando si fa notte… Non voglio sentire scuse.

FABIO   (Scorge Lucia che si affaccia dalla piazzola accanto intenta a scegliere il telo mare) Ciaao!

LUCIA   (Prima sorpresa, poi compiaciuta) Sa chè? Oh, ciao…

FABIO   Sei prima di mano?

LUCIA   Come?

FABIO   No, dicevo… Sei nuova di questo tavolo?

LUCIA   Non capisco, che vuoi dire?

FABIO   E’ la prima passata che vieni qua?

LUCIA   Si…

FABIO   (Presentandosi) Io sono Fabio… E tu…?

LUCIA   Io sono Lucia.

FABIO   (Stringendo la mano della ragazza, inebetito) Comme ‘o dice bello, Luciiaa… Luciiaa… Luciiaa…

PRIMO   (A Fabio) Néh, ma che stai facendo?

FABIO    Sto giocando a chiamare… Perché?

PRIMO    Ma non eri stanco?

FABIO    (Guardando Lucia) Mo mi so ripreso… Gioca e parla: tu di dove sei, Luciiaa?

LUCIA   Di Milano. E tu?

FABIO    Via Modiano 40, 80 asso e 25 Napoli!

PRIMO   Eh, seh! Dacci pure ‘o codice fiscale…

FABIO   Scusa un attimo Lucia… (Si avvicina a Primo) Tu sei invidioso perché prendo sempre io!

PRIMO   No, io sono invidioso, perché quella che è di Milano ti capisce, e io che ti saccio ‘a venti anni, no!

FABIO   Eh, seh… Tu stai accusando! (A Lucia) Sei con qualcuno o ti sei fatta una sola?

LUCIA   Ah, ah! Ma come parli? Se vuoi sapere se sono qui da sola… Bèh, no. Sto aspettando la mamma che sta per arrivare.

FABIO   Dove stai andando?

LUCIA   Vado a mare… Tu non vieni?

FABIO   E come no?!? (Guarda Primo che tossisce, frenando il suo entusiasmo) Avviati, finisco questo giro e dopo vengo…

Lucia esce da sinistra, Fabio guarda Primo.

FABIO   (Giustificandosi) La chiamata era giusta. Ho detto dopo…

PRIMO   Ma  moolto dopo!

MARIO  (Entra da destra con tre valigie nelle mani. Ha un marcato fiatone) Aah-aah… Aah-aah… (Dispone le valigie a mo di letto e si sdraia bruscamente sopra a pancia in su) Aaah!

PRIMO   A fatto ‘a maratona!

MARIO   (Ansimando) Scè-Aah… Che sfutt-Aah… A’fa-Aah.

PRIMO   E chi sfotte? Quella è cronaca! Tu sei stato capace di partire dalla direzione del villaggio dieci minuti prima; si arrivato alla piazzola cinque minuti dopo, cunciato ‘e chella manera… Vuoi che non ti dica niente?!? Ti sei steso a quattro di bastoni…

FABIO    E’ caduto piombo!

PRIMO   Oj?!? Stai contagiando anche me cu sta mania del tressette! (Si abbassa a prendere la valigia ed accusa dolore alla schiena)

MARIO   (Ansimando) Ah-ah! Ah-ah!

PRIMO   (Pausa, poi a Mario) Guarda che te vene n’embolia!

LELLA   (Entra da destra con una bottiglia d’acqua in mano ed i bicchieri) Ecco l’acqua per i miei valorosi cavalieri… (Vede i ragazzi in pessime condizioni fisiche) per i miei valorosi pensionati!

FABIO   Oh! Brava Lella! Sei l'asso del gruppo! (Prende la bottiglia e versa da bere a tutti)

PRIMO   (Prende un bicchiere e beve) Grazie... 

MARIO   (Ansimando) Pu,pu-ah, Pu,pu-ah…

PRIMO   Vuoi i bagni? Stanno di la…

MARIO  (Fa cenno di no con la testa) Pure-Aah… A me-Aah.

PRIMO  (Porge il bicchiere a Mario) Tiè, vuoi qualcos’altro? Che so, na flebo, ‘na base ‘e ricovero..?

LELLA   Ah! Ragazzi, credo che gli animatori stiano organizzando un giochino… Hanno piazzato una valigia all’inizio del nostro viale. Già, proprio nel mezzo! (Ride)

PRIMO   Una valigia?

LELLA   Si, una valigia…

PRIMO   (Cerca con lo sguardo la sua valigia) Ma non è che, per caso, era una valigia bianca e blu?

LELLA   Si, si. Era proprio bianca e blu! Conosci il gioco?

PRIMO   (Rivolto a Mario) Uh Gesù! Ma non la stavi portando tu la valigia mia? Io non potevo, lo sapevi che ho una punta d’ernia!

MARIO  (Ansimando) Ho dovuto scegliere-Aah : o valigia-Aah, o sopravvivere-Aah!

Il Professore apre nuovamente l’oblò della sua roulotte e rimane a guardare.

PRIMO   Va buò, ho capito. Me la vado a prendere io… La prossima estate chi parte con me deve esibire certificato di sana e robusta costituzione, non voglio sapere niente… (Esce da destra).

Si sente l’ansimare di Mario in sottofondo.

FABIO   Néh! Ma fosse schiattato?

LELLA   (Corre preoccupata verso Mario) Mario!

MARIO   (Improvvisamente, si alza di scatto) Guagliù, ma mica vuole montare adesso le tende?

LELLA   (Spaventata) Aaah! Ti devono mangiare le cinciallegre, mi hai fatto prendere un colpo…

FABIO   Ha detto che le vuole montare prima dell’orario del silenzio…  E noi che dobbiamo fare? Siamo soggetti, siamo sottomano…

MARIO   E no, grazie al mio stratagemma lo facciamo fesso!

LELLA   (A Mario) Ma allora stavi facendo finta di ansimare?

MARIO   E’ naturale! Io lo conosco bene Primo, pare che sta sempre a fare una corsa contro il tempo…

FABIO    Uno che corre così solo Primo se puteva chiammà!

LELLA   Mamma mia… Decidere di montare le tende ora, sotto al sole…

MARIO   Che dite, guagliù… Andiamo a farci il bagno?

FABIO  Sono liscio per te! (Apre velocemente la valigia e cerca un telo mare).

LELLA   Presto, prima che torna Primo… (Compiaciuta) Uao, che gioco di parole! (Escono correndo da destra).

MUSICA: 3° tema musicale.(11’’)

SCENA QUARTA - (Primo, Professore, Uomo Ombra, poi Pasquale, Carmela, Genni, Gianna)

PROFESSORE   (Sospirando, a lato della roulotte) Ragazzi!

PRIMO   (Rientra con la valigia in mano) Oh, Caro professore, buongiorno…

PROFESSORE   Oh! Ciao, Primo… Aspetta un attimo che scendo a salutarti.

PRIMO  (Stringe calorosamente la mano al Professore) Ci si vede anche quest’anno…

PROFESSORE  Anche quest’anno vicini di tenda… 

PRIMO   Come ve la passate? Professò…

PROFESSORE   Ora che sono sfuggito al caos della città, bene. Avevo necessità di lasciarmi alle spalle l’asfalto e di affondare nuovamente i piedi nella terra…

PRIMO  (Si prepara a piantare le tende) E’ vero! Anche per me, sa, la città era diventata praticamente insopportabile...

PROFESSORE   Caro Primo, abbi pazienza… L’essere umano, con l’evoluzione, è diventato masochista… Che idiozia costruire delle trappole e chiamarle città! E’ come se un canarino si affannasse a costruire da sé la gabbia che lo terrà imprigionato a vita… E poi ci meravigliamo che non abbia più la voglia di cantare!

PRIMO   Eh, eh! Professore, la trovo in forma: splendida metafora, come al solito…

PROFESSORE   Ma quale metafora… Magari, ragazzo mio: triste realtà! Ma le vedi per le strade tutte quelle persone che hanno perso il sorriso, la gioia di sentire dei profumi diversi dai gas di scarico, distratti dalla loro stupida, sterile frenesia quotidiana. Stiamo perdendo quello che abbiamo di più caro: la nostra umanità.

PRIMO  Professò, in questo momento, più che di tutta l’umanità… Mi interesserebbe più sapere dove è andata a finire la popolazione di questa piazzola!

PROFESSORE    Ma chi, i tuoi amici?

PRIMO   Si… Li ho lasciati qua due minuti fa, strano… Non è che lei ne sa qualcosa?

PROFESSORE   Mah, io… Distrattamente, mi sono affacciato e ti posso dire che… dopo una improvvisa ripresa dell’atleta, sì quello che ansimava, hanno preso numero tre teli da mare e sono corsi in direzione mare. Distrattamente, ricordo chiaramente che uno dei tre è uscito inneggiando a tale Lucia, che credo sia Lucia Brambilla, milanese di anni 21, che, sempre distrattamente, ho visto che il ragazzo ha conosciuto prima…

PRIMO   Non vi facevo accussì distratto, Professò…

PROFESSORE   E’ l’età…

PRIMO   Intanto, sapete che significa: che mi hanno fatto fesso un’altra volta! Ma io non mi faccio capace. Come si fa a nascere stanchi a quel modo? Quelli, quando sentono la parola lavoro, fanno la gara a chi scappa più veloce.

PROFESSORE   Non preoccuparti, vedrai che torneranno… PRIMO    Noo, quelli sentono la puzza del lavoro…

PROFESSORE   A proposito ‘e puzza: io ho lasciato il sugo sul fuoco, quella prende piede ‘a roulotte… (Esce dal fondo)

PRIMO    (Guarda le valigie e dispone i sacchi di due tende sulla piazzola) Mo mettiti a montare le tende da solo prima dell’orario del silenzio…

PASQUALE   (Entra da destra con la moglie. E’ carico di oggetti da spiaggia) Carmè, ammo pigghiate tuttecose?

CARMELA   (Si attarda, rispetto al marito) Pare di sì… (Si volta) Gennii, Giannaii… venite a-quà…

PASQUALE   A prossima estate m’aggia arricurdà ‘e purtà ‘na carriola pe’ scendere ‘a mmare!

CARMELA  (Entra da destra. E’ incinta vistosamente. Cerca di darsi un tono, ma tradisce una chiara origine partenopea. Il fatto che sia napoletana di madrelingua rende ridicolo il suo sforzarsi a parlare italiano) Gennii, Gianna… Genniii, Gianna… da bravi, scendete dal gampero del signore… Gennii, Gianna… (Esplode in modo napulegno) Genniii, Gianna, mannaccia tutte cose… Ciuncate accà! (Esce da destra)

PRIMO   (A Pasquale) Buongiorno… Ma siete voi…?

PASQUALE    Si, sono jio… ‘U marito ‘i muglierema…

PRIMO   Vi ricordate di me?

PASQUALE   Certo guagliò… Comme staie? (Va a stringere la mano a Primo)

PRIMO    Io bene… E anche a voi vi vedo proprio bene…

PASQUALE   Guagliò, nun sfottere! Che camminavo accussì pure l’anno passato?!?

PRIMO   No, c’avete ragione… Forse era quel vecchietto di novant’anni. Aspettate… Chi era, vostro padre? Eh? Come sta, come sta?

PASQUALE    Benissimo…

PRIMO   Oh, mi fa piacere…

PASQUALE   E’ gliouto all’auto mounn!

PRIMO   Ah, sta in viaggio! Però, alla sua età…

PASQUALE   E’ muort!

PRIMO   (Risponde subito, senza sentire con attenzione) Meno male… (Si accorge della gaffe) Uh, scusate, ma voi avete detto che stava bene…

PASQUALE   Come sepoltoura, non se pò lamentà ‘u pat maje…

PRIMO   Contento voi… Ma scusate se ve lo chiedo, ma voi che avete passato?

PASQUALE   Niente, guagliò niente…Sarebbe troppo lunga: nun te spusà mai!

PRIMO   Noo! E chi ci pensa!

Entrano due bambini vispi.

GENNI & GIANNA      Papàà! (Esibendosi in mosse da karate)

PASQUALE   Ah, ecco i guagliuncielli mieie…

PRIMO  Genni, Gianna, come vi siete fatti grandi… (A Pasquale) Ormai sono due giovanotti…

PASQUALE    Non giocate con me, giocate con Primo!

PRIMO    (Si accorge che i bambini giocano al karate) Ah, volete giocare al karate, come l’anno scorso…

PASQUALE   Non vi preoccupate, quelli i guaglioni pazzeano…  PRIMO  (Improvvisa un duello coi bambini, che lo colpiscono al capo) Aah! Mamma mia bella!

GENNI & GIANNA  Abbiamo vinto, abbiamo vinto…

PASQUALE   (Rivolto a destra, urlando) Carmeeè, spicciati… Chiste già l’hanno stiso ‘n terra…

GIANNA   Papà, papà, posso portare il martello sulla spiaggia?

PASQUALE  ‘Ata ‘rrobba ancora, Gianna? Tua Mamta ha purtato già mezza roulotte!

GIANNA   E ja papà, lo porto io…

PASQUALE  E va bene… Però quando giocate all’incudine facite ‘na volta apperouno, d’accordo?

GIANNA   Va buò, papà!

PASQUALE   (A Primo) Glielo posso lasciare, no? Ve lo porto più tardi…

PRIMO    Che cosa?

PASQUALE   ‘O martiello!

PRIMO    Ma veramente, io dovrei…

PASQUALE (Interrompendolo) Bambini, ringraziate il signore…

GENNI & GIANNA   (Corrono verso Primo e si attaccano uno alla gamba destra e l’altro alla gamba sinistra del ragazzo) Grazie Primo, grazie assai…

PRIMO   Ma vi stae fermi? Don Pasquale, io devo montare le tende… Come picchetto io senza martello?

PASQUALE   E che ci vuole, ve lo fate prestare comme aggio fatto ‘ijo!

PRIMO  (Ha sempre i bambini alle gambe e prova a fare qualche passo con loro attaccati) Ma come, io tengo il mio martello, me lo faccio prestare? E poi… E’ pericoloso: che ci fate portare ai bambini sulla spiaggia?!?

PASQUALE   Noo! Ma ch’ pericoloso… E’ tranquillo! (Vede entrare la moglie) Ah! A proposito ‘i cose pericolose, v’arricordate ‘a moglierema?

PRIMO   (Ha ancora i bambini attaccati alle gambe e cerca di camminare, ma affanna) Ma certo, cara signora come sta?

CARMELA   (Aggiustandosi i capelli) Una mezza botta!

PRIMO   Ah, bene! Fatemi il piacere, signò… Non è che potete dire alle belve di mollare la presa?

CARMELA  Genni, Gianna, basta giocare alle sanguette! Lasciate stare il signore… (I bambini obbediscono alla madre)

PRIMO   Ce pareno doie sanguisughe sti guagliuncelli…

CARMELA  Su, su andatevi a sciacquariare… (I bambini escono su ordine della madre e vanno verso il mare) Scosate…

PRIMO   Figuratevi, signò…

CARMELA    Site arrivato mò?

PRIMO   Si, da poco…

CARMELA  Quindi non avete sentuto quando ho menato quell’allucco esagerato…

PRIMO   Quale, signora?

CARMELA   Ma commo, stammatina, quando mi è caruto il fierro da stiro sul perezzullo…

PRIMO   Credo di no signora, sarò arrivato dopo…

CARMELA  Meno male, allora mi sono sparagnata ‘na brutta figura… Vi pozziamo offrire qualche cosa? Su Pasquà’ abbevera il signore…

PRIMO    Ma pigliato pe’ nu cavallo!

CARMELA    Che volete, acqua liscia, frizzante, coca, chinotto, the alla pesca, limonata, annisetta, cafè, borghetti, vino bianco, vino russo…

PRIMO    Signò, la mattina voi girate sempre co’ chiosco?!?

PASQUALE  Non solo: tene pure ‘o ciuccio ‘i fatica appriesso c’o trasporta…

CARMELA  Uuuh! Quanti vuommichi! (Indica la ghiacciaia) Quella borza termica pesa meno di…Cinquanta chili…

PASQUALE   Ma più ‘i quarantotto-quarantanove, però!

CARMELA   (A Primo, camminando nella piazzola) Allora, avete deciso… Vi appollaiate qui…

PRIMO   Signò, mi appresto a montare ‘a batteria p’e’ galline…

CARMELA   E’ nu bell’ posto questa piazzola… C’è una sposizione al sole ottimale. E poi, state proto di smerzo a noi…

PRIMO     Ma perché, voi state a fianco con la roulotte?!?

CARMELA    Eh, simmo noi! Siamo gente che ci divertiamo.

PRIMO    Che fortuna… Non poteva andarmi meglio!

CARMELA  Noi andiamo… Se ci avete abbisogno di quaccheccosa, che state venendo meno nelle cuciture, chiammate… Noi stiamo sopra alla rena…

PRIMO   Grazie assai…

CARMELA   Preco! Premettete…(Esce da sinistra) Buongiorno…

PRIMO   Buongiorno…

SCENA QUINTA – (Primo, Professore, poi Lella)

PROFESSORE   Hai visto che personaggi i vicini? Napulegni d.o.c.! Io li ho soprannominati “l’oro di Napoli”…

PRIMO   L’oro di Napoli? Carino… In effetti hanno un italiano che definirei “naif”   (Ricomincia a montare le tende)

PROFESSORE   Credo che abbiano introdotto una sorta di Cubismo nella lingua italiana…

PRIMO    Eh, eh! Professò, scusate… Avreste un martello?

PROFESSORE   Si. Pazienta un attimo che te lo prendo… (Scende dalla roulotte e va alla destra per prendere il martello)

PRIMO   Quello io ce l'avevo un martello… Un bel martello proprio… Ma è servito ad altri… (Tra se) Secondo me qualcuno se ciacca stammatina!

PROFESSORE   Fai con calma (Gli porge il martello). Non è che hai bisogno di una mano?

PRIMO   (Facendo cerimonie) Noo, e che ci vuole… Non vi preoccupa…

PROFESSORE (Interrompendolo) Va bene (Esce celermente di scena)

PRIMO  …te. (Pausa, poi amareggiato) Chisto è n'ato faticatore! Se n'è fuijuto, proprio! (Riprende a montare le tende) Allora, vediamo… La prima cosa… La prima cosa… (Prende una bandiera del Napoli e la appende) Rendersi riconoscibili!

MUSICA: 4° tema musicale che accompagna la scena del montaggio.(40’’)

Primo monta la prima tenda in modo goffo, nel frattempo sopraggiunge Lella che osserva senza farsi vedere la ridicola scena

LELLA    (Ride)  Ah, ah, che imbranato!

PRIMO   (Offeso) Aah, tu stai qua!

LELLA   Si. (Cerca di fare la seria, ma la visione precedente le fa spuntare risate qui e là) Mi sono fatta prendere dal rimorso… Tu qui da solo a montare le tende…  E io lì, stesa al sole, a guardare quei bei maschioni che giocano a beach volley… (Sguardo a Primo) Beh, quasi quasi ritorno in spiaggia…

PRIMO    Ho capito, sei tornata per sfottere...

LELLA   Non ti preoccupare, sono venuta per dare una mano. Per oggi niente uomini: ho deciso di fare fioretto!

PRIMO    Ooh! Allora, prima che decidi di farti suora, aiutami a stendere la tenda… Tira dall’altro lato…
LELLA   Aah, un rostocchio! Aiuto!

PRIMO    Eh, che esagerata! Mica ti mangia… Non l’ammazzare, sai! Uh, che carina, si è posata sulla mia mano…

LELLA    Che schifo… Ammazzala!

PRIMO   Ma che cosa? Io sono pure per la protezione animali… Basta stare fermo e non ti fa niente… (Guarda la vespa e fa moine) Sei carina tu! Lo vedi, perché ammazzarla? (Urla punto dalla vespa) Aaah!

LELLA   Eh, ma non eri per la protezione animali?

PRIMO   Io sì, ma essa no! Ora si gonfia, fai qualcosa…

LELLA   Non preoccuparti, ho qui il kit di Candy Candy…

PRIMO   Piano che fa male…  Che ci metti?

LELLA   Ora mettiamo un po’ d’acqua ossigenata…

PRIMO    Noo, quella brucia! (Tira via la mano)

LELLA   Su, fai l’uomo! Quella poi l’acqua ossigenata non brucia…(Cerca nella valigetta dei medicinali la boccetta, ma non la trova)

PRIMO   Mi fa impressione, mi giro dall’altro lato…

LELLA  (Sputa sulla mano di Primo) Puh! Ecco fatto, messo l’acqua ossigenata…

PRIMO   L’hai messa? Però, brucia…

LELLA    Ah sì? E forse era troppo ossigenata…

PRIMO    E mò mi viene ‘a mano bionda!

LELLA  Aspetta, poggia la mano qui… (Lella mette la mano di Primo sulla propria gamba. Sguardo di imbarazzo tra i due. Poi Lella, medicando Primo e dissimulando) Sai Primo, ho conosciuto gli animatori… Il capo animatore è proprio simpatico…

PRIMO    Ho capito… Ti sei innamorata di nuovo!

LELLA   Che esagerato, innamorata no… Ma mi piace proprio!

PRIMO   Sai Lella… Ormai è più di un anno che ci conosciamo, ma i tuoi gusti in materia di ragazzi non li riesco ancora a capire… A volte scegli dei tipi simpatici, pe’carità, ma altre volte ti innamori di certi puppi…

LELLA    Puppi?!?

PRIMO   Si, Puppi! Insomma, dei casi umani proprio! Secondo me, il puppo è il prototipo del tuo ragazzo ideale!

LELLA    Ma perché, l’ultimo ragazzo con cui sono stata era un puppo?

PRIMO   Ma chi? Mauro Palumbo? Quello era l’emblema del puppo!

LELLA   Ma che vuoi? Quando ti accorgi che uno non è l’uomo che può farti felice, ne trai le conseguenze. L’importante è provarle le persone...

PRIMO   Guarda che i vestiti si provano, non le persone.

LELLA   Vabbè, mettila come vuoi… Mica è colpa mia se l’animatore è bono!

PRIMO   Vuoi provare anche lui?

LELLA    Perché no?

PRIMO   E le animatrici come sono?

LELLA    (Nervosa) Ché? Le animatrici? Niente di particolare, sono bellezze scontate.

PRIMO   Scontate?!?

LELLA   Si, scontate…

PRIMO   Sei incredibile! Tu veramente parli delle persone come di una boutique!

LELLA  Dici? Allora, facciamo presto che così torno a fare shopping…!

PRIMO   Lo vedi? Già rompi il fioretto!

LELLA  Ah, già! Va beh, per oggi niente uomini: sto con te! (ride)

Il Professore entra e si mette a rovistare lateralmente alla roulotte, dove ha preso il martello in precedenza. Ascolta ciò che si dicono i ragazzi.

PRIMO  Zimbatica! (Scorge il Professore)

PROFESSORE    Primo non è che… (Vede Lella e ne rimane come incantato)

PRIMO   Oh! Professore, voi state qua. Le posso presentare uno dei suoi nuovi vicini? Professor Curci, la mia amica Lella.

PROFESSORE   Molto piacere. (Dà la mano a Lella)

LELLA  Piacere mio…

PROFESSORE   Incantato, veramente incantato…

LELLA   Si, la capisco… (Si lascia baciare la mano dal professore)

PRIMO    Professò, non vi distraete troppo!

PROFESSORE    State montando le tende, vero?

PRIMO   State… Sto montando le tende!

PROFESSORE    A quest’ora e con questo impietoso scirocco…

LELLA   Che volete… Quello è capatosta!

PRIMO   Forza su… Prima finiamo e prima torni dall’animatore.

LELLA  A proposito, il capoanimatore mi ha detto che ogni giovedì fanno la Corrida. Ci iscriviamo?

PRIMO   Perché, secondo te ho il fisico del toro?

PROFESSORE   Ma no, quale toro?!? La corrida è la serata che l’animazione dedica alle esibizioni degli ospiti del villaggio.

PRIMO   Comincio ad aver paura… Che ti è venuto in mente, Lella?

LELLA  Lo sai, a me piace così tanto ballare… Mi manca un partner. Professore, voi ballate?

PROFESSORE   Io?!? Ballare? Solo dopo che mangio i peperoni… Ma non credo che valga.

LELLA   Ah, ah… Grazie lo stesso, ho capito. Primo, chi posso chiamare?

PRIMO   Prova con Fabio e Mario…

LELLA   Noo! Già ci ho provato: Mario è negato a ballare, lo sai… E Fabio tra le tante iniziative dell’animazione, credo che farà solo il torneo di tressette! E quindi… (Sguardo grottescamente dolce a Primo)

PRIMO   (Capisce le intenzioni di Lella) Aaaah! Ora ho capito… No!

LELLA    Ma no, che?

PRIMO   Non ballo!

LELLA   E dai, sei l’unico che è rimasto. Dimmi di sì, dimmi di sì!

PRIMO   Ma perché sono sempre io quello che deve immolare la propria dignità per farti contenta?!?

PROFESSORE   Su dai accontentala…

LELLA   E dai Primo, ti prego, ti prego, ti prego…

PRIMO   Ma non sono capace…

LELLA   Ti insegno io, e dai, e dai…

PRIMO   E va bene!

LELLA    (Abbraccia Primo) Grazie Primo, sei un tesoro!

PRIMO    No, un masochista!

PROFESSORE   (A Primo) Non preoccuparti, se vuoi ti passo la ricetta dei miei peperoni… Fanno miracoli! Lella e che hai deciso di fare?

LELLA   Domani cominciamo le prove, ho pensato di fare una cosa semplice semplice: una tarantella.   

PROFESSORE   (A Lella) Ah, che bella cosa!

PRIMO  Ah, che brutta cosa!

PROFESSORE  Avvertimi quando vi esibite che non voglio assolutamente perdermi lo spettacolo…

LELLA   Ma certamente, Professore...

PRIMO   Beh, professore, ora dovremmo montare le tende…

PROFESSORE    Sì, il tempo di salutare Lella… Veramente piacevole è stato fare la tua conoscenza…

PRIMO   (Tocca sulla spalla il professore, che distratto da Lella, continua incurante) Professore… Professore…

LELLA   (Lusingata dal tono del professore) Grazie professore…

PROFESSORE   Che piacere, che una ragazza così stia proprio accanto alla mia roulotte…

LELLA   Davvero…?

PRIMO   (Spazientito dalle avances del professore) Professore!

PROFESSORE   Primo che c’è…

PRIMO   Noi dovremmo sempre montare le tende…

PROFESSORE    Hai ragione, il tempo di salutare Lella… (Torna allo stesso tono di prima) Lella, dicevo, per qualsiasi cosa ti servisse, non esitare a bussare alla roulotte. Ma che piacere…

LELLA   Tutto mio…

PRIMO   Professore… Professore…

PROFESSORE    Ma che c’è Primo, che c’è?

PRIMO    Qua si fa notte!

PROFESSORE   Hai ragione, quanto saluto Lella e vi lascio alle vostre cose… (A Lella, come sopra) Ma che ragazza incantevole…

LELLA    Che simpatico…

PRIMO   Professore… (Vede che il professore non sente) Allora il Professore ora ci dà una mano a montare le tende…

PROFESSORE   (Improvvisamente si congeda) Statte buona, piccerè! (Torna sul fondo a lavorare accanto alla roulotte)

SCENA SESTA – (Professore, Lella, Primo)

PRIMO   Hai finito di perdere tempo?

LELLA   Mamma mia, quanto sei permaloso!

PRIMO   Scusami tanto, sa! Oltretutto sto montando anche la tenda tua!

LELLA   Montando, mò… Ci stai provando.

PRIMO   Ci sto provando…

LELLA   Stai tentando.

PRIMO    Sto tentando…

LELLA    Con poco successo…

PRIMO   A vuoi fernì‘e sfottere?!? Forza su, aiutami con la paleria.

LELLA   Aah!

PRIMO   Che c’è, un altro rostocchio? (Scappa impaurito)

LELLA   Peggio: mi si è spezzata un’unghia!

PRIMO   Mi stai facendo solo perdere tempo: tu, i rostocchi, la corrida, le unghie... Io mi chiedo, ma che sei tornata a fare?

LELLA   (Spazientita, in crescendo) Mmmh… Sai com’è. Ho pensato chissà quello sciocco come farà a montare da solo le tende… Quello non è portato per i lavori manuali. Quello sa solo studiare e comandare gli altri. Quello sa solo stabilire cosa vuole e cosa vuole che, di conseguenza, faccia il mondo. Quello sa solo esaltare se stesso e disprezzare chi ha accanto. Quello…

PRIMO   (Interrompendola) Ueeeeè! Ma sei venuta a dare una mano o a me fa 'na chiavica!

LELLA    Meglio che me ne vado, se no ti... scasso la tenda in testa! (Esce)!

PRIMO   (Seguendola) E po’ t’adduorme ncopp’a’ spiaggia, accussì a’ matina te scite cionca!

PROFESSORE  (Facendo eco) Cionca.... Cionca dovrebbe essere dal verbo cioncare… je cionco..., tu ciunc, isso o essa cionca, nuie ciuncammo, vuie ciuncate, ‘lloro cioncano...  E da questo derivano le gentili espressioni di molte madri: (A Gianna, che gli sta dando fastidio) statte ciunco!... 

Gianna esce velocemente appena sente la voce della madre

CARMELA    (Entrando agitata, urla) Gianna… puozz’jettà ‘o saa… (Vede che la guardano tutti cerca di darsi un tono) Salve…! Scosate, devo andare a sucutare la ragazza… L’avete vistuta?

PROFESSORE   Più che vistuta, l’ho sentuta la bambina…

PRIMO   E’ andata di là…

CARMELA  Quello, mio marito, lo devono appendere… Ci ha dato un martello a Gianna e quella sapete che s’è messa a fare? Prima ha ciaccato il fratello… Poi, non contento, s’è annasconnuto ‘o martiello sotto ‘a sabbia e si è messo a fare la posta ai bagnanti… Quanno passa qualche povero disgraziato, lo tira fuori, poh, gli dà una martellata, ma accossì, dove coglie coglie, e se ne fuie. Mi fa venire lo scuorno di essere sua madre. Ma se l’arrivo a intoppare la stroppeo! (Vede ripassare la figlia) Gianna, ciunche ccà! Ciunche ccà ch’è meglio ppe tte (Esce).

PROFESSORE    Ma che personaggi...

PRIMO    Va be’, professò. Visto che state senza fare niente mi date una mano?

PROFESSORE    (Improvvisamente) Ah, che male ‘e panza, Primo scusa, un srvizio urgente… (Esce da destra).

SCENA SETTIMA – (Primo, poi Uomo Ombra, Sig.ra Brambilla, Mario, Fabio, Lella)

Entra l’Uomo Ombra, e come al solito transita sulla scena senza parlare

PRIMO   Buongiorno… Buongiorno…

Transita entrando da destra ed uscendo a sinistra, la Signora Brambilla, la milanese madre di Lucia, senza rispondere al saluto di Primo. La Signora ha notato la bandiera appesa nella piazzola.

PRIMO   Buongiorno… Buongiorno… (Pausa) Aspita, è nu’ campeggio ‘e signori!

Entrano Fabio e Lella, che sorreggono Mario. Questi, visibilmente addolorato, cammina su un piede solo.

MUSICA: 5°tema musicale sull’entrata dei ragazzi (9’’)

PROFUMI: Si sente in sala odore di crema solare.

MARIO   (Lamentandosi) Aah! Piano, piano…

FABIO    Mamma mia bella, e noi solo piano possiamo andare, ti sei appeso liscio e piombo…

LELLA   Pesi un quintale! Ma l’idea di una dieta prefestiva non ti ha sfiorato proprio?

PRIMO    Ah! Ho capito, questo è un altro stratagemma per evitare di dare una mano…

LELLA   No, Primo. Poverino… Facendo il bagno, Mario è andato a nuotare vicino agli scogli ha messo un piede su un riccio.

PRIMO   (Prendendolo in giro) Puppoone!

LELLA   Ma mica finisce qui… L’abbiamo fatto sedere sulla sabbia perché volevamo togliergli le spine ma, improvvisamente, è arrivato come un pazzo un bambino con un martello e… Poh! Proprio sul malleolo. Le grida sono arrivate in cielo, sembrava la sirena della capitaneria di porto.

PRIMO  Oj? Punizione divina! (Tra sè) Brava Gianna, nata vota te ddò pure ‘o martello do’ professore... Fabio, ora che hai posato stu’ fardellone (Indica Mario), vienimi a dare una mano.

FABIO   Oh, ma tu non respiri mai… Invece di chiamarti i tre al lavoro, fai festa pure tu! E qua noi siamo venuti in vacanza, mica in missione (Posa l’asciugamano sul filo della piazzola accanto).

PRIMO   Peccato! Ho la sensazione che a te 'na bella missione in Ruanda te facesse bene!

FABIO  E riposati cinque minuti… Piglia ‘e carte, và… Facciamoci un tressette…

PRIMO   Stakanov, tra 10 minuti scatta l’orario del silenzio, non possiamo fare rumore…

FABIO   Dobbiamo uscire senza parlare? Allora non è una missione, è Alcatraz proprio!

PRIMO   Ma non ti scocci di stare sempre senza fare niente? E stancate cinque minuti!

FABIO   Vabbuò, ammonte! Mi chiamo fuori dalla discussione! E’ deciso… Si deve fare come ha deciso Primo… Stare a parlare con te è più stancante che darti una mano  (I due cominciano a lavorare insieme).

LELLA   Ah, un rostocchio!

PRIMO   Mamma mia bella! (Si nasconde nella tenda, poi affacciandosi) E’ passato? So micidiali ‘sti bestie!

MARIO   Primo, io ‘e veco piccerelle: ma qual è la capienza massima di queste tende?

PRIMO   (Indica prima una tenda, poi l’altra) Tre, tre…

FABIO   E Napule ‘a coppe!

PRIMO   Ma la vuoi finire…

SIG.RA BRAMBILLA   (Si affaccia dalla siepe di sinistra. Ha un marcato accento milanese) Ragazzi, è vostro questo telo da mare?

FABIO   Si signora, è fatto a noi…

SIG.RA BRAMBILLA    Ah, va ben… (Lascia cadere a terra il telo di Fabio, mette il proprio ed esce)

PRIMO   (Ironico a Fabio che è rimasto esterrefatto) Non ci fare caso: è ‘na simpaticona!

FABIO   (Raccoglie e spolvera il telo) E’ piomba a maniere…

MARIO   Lella, fammi un piacere. Dammi una mano a togliere queste spine dal piede…

LELLA  Si, aspetta… (Cerca in borsa) Dovrei avere una pinzetta per le ciglia che può tornare utile… (Trova la pinza e la porge a Mario) Mantieni… (Caccia dalla borsa anche dei guanti per la rettoscopia e li infila).

PRIMO    Addirittura i guanti? E che ‘e a fa, un’operazione?

LELLA   L’igiene non è mai abbastanza!

PRIMO    Ti capisco, dovendo maneggiare quelle armi chimiche che Mario ha al posto dei piedi…

MARIO   Ha parlato profumino, ‘lloco! (A Lella) Ma tu vai girando sempre coi guanti per la rettoscopia in borsa?

LELLA   Non sapevo dove metterli, le borse erano tutte piene…

PRIMO   Potevi portare una borsa a parte!

LELLA    Ma non stavi montando le tende tu?

PRIMO   Ma io ce la faccio pure a parlare, sai, mentre fatico.

FABIO   Incredibile, gioca e parla!

LELLA   (Si avvicina a Mario) Girati ed alza la gamba!

MARIO    (Si alza titubante) Fai piano, mi raccomando.

LELLA   Piegati…

MARIO   (Si gira di scatto) Ma si può sapere che devi fare?!?

LELLA   Le vuoi levare le spine, o no?

MARIO   Ma le spine ce l’ho sotto al piede, mica qua dietro?

LELLA  E lo so… Ma questa è la mia tecnica… Girati, piegati ed alza la gamba. Non ti preoccupare, ho una mano che è una piuma!

MARIO  No, non è la mano… E’ la posizione che non mi dà fiducia!

LELLA   Forza su… (Guarda con attenzione) E vabbè… Ce ne sono solo due…

MARIO   E scusami tanto! Mo torno a mare e cerco di fare meglio…

LELLA   (Strappa bruscamente la prima spina dalla pianta del piede) Eccola qua!

MARIO   Aaaaah! All’anema da’ piuma!

LELLA   Esagerato!

PRIMO    Ma che ti lamenti a fare… Non ti sei accorto che vicino alla piuma (Alza la mano) sta ancora attaccato ‘o condor! (Indica Lella)

LELLA   (Acida, a Primo) Spiritoso! (A Mario) E tu quante storie! Fai l’uomo!

FABIO   Capiscilo… Questa posizione non lo aiuta mica a fare l’uomo…!

LELLA   Forza, su… E’ rimasta l’ultima spina da togliere…

MARIO   Si, ma cerca di fare piano… Quello è pure gonfio…

LELLA   Facciamo, così… Io conto fino a tre e poi la strappo.

MARIO   Va bene, ma sì delicata…

LELLA    E uno… E due…

MARIO   Aspetta, aspetta… Fabio, dammi ‘na sigaretta…

FABIO   Tieni, pizzica…

PRIMO   Cos’è, l’ultimo desiderio del condannato a morte? Fabiù, nun ‘o dà retta…

MARIO   Va beh, puoi andare…

LELLA   E uno… E due…

MARIO   Aaaah!

LELLA   Guarda che ancora non ho fatto niente!

MARIO  No, è che io mi premunisco… Poi urlare aiuta a caricarsi…

PRIMO    Sta facendo Karatè!

MARIO   Ricominciamo da capo…

LELLA   Va bene… Sei pronto? E uno… e tre! (Strappa la spina, a sorpresa, senza contare il due)

MARIO   (Pausa, contorcendosi e saltellando) E zumpato ‘o duie! Mi devi credere: quando il dentista mi ha tolto il molare del giudizio è stato più delicato di te!

PRIMO   Ora che hai tolto le spine vuoi dare una mano?

MARIO Già! Ma come, faccio… Io sono ancora in convalescenza…

PRIMO   Volessi mettere il piede in trazione per due spine di riccio e ‘na martellata di un bambino?!?

MARIO   Guarda che tu sottovaluti il pericolo… Con quelle iene travestiti da bambini noi dovremo conviverci per tutta l’estate! Quelli stanno proprio accanto a noi con la roulotte…

PRIMO   Devi sempre esagerare: sono due bambini…

MARIO   Pensala come vuoi, ma io non posso lavorare…

FABIO   E dai Primo, vai liscio… Mario ha ragione. Col piede così come può dare una mano?

PRIMO   (Pausa, nella quale si avvicina preoccupato a Mario) Ti fa male, eh?

MARIO   Assai…

PRIMO   Ma l’altro piede sta bene, sì…?

MARIO   Si… Ma perché?

PRIMO   Allora puoi gonfiare i materassini, tiè! (Gli porge il gonfiatore a pedale ed il materassino)

LELLA   (A Primo) Ma tu sei proprio un mostro senza cuore!

PRIMO   Nient’affatto! Non sono disposto a lavorare il doppio solo perché Mario si è improvvisamente scoperto appassionato di agopuntura!

FABIO   Aspetta, che mi sono perso una presa… In che senso, lavorare il doppio…?

PRIMO   Si, il doppio. Il doppio del lavoro! Lo so, voi non siete abituati, ma questa è semplicemente  (I ragazzi scimmiottano ripetendo le prossime due frasi di Primo) la filosofia di chi vuole fare campeggio... Qui non esistono né servi, né padroni. Allora, visto che lo sapete, rendetevi utili, anche con piccoli servizi.

LELLA   Anche se ha un piede nella fossa?

PRIMO   (Brusco) Sissignore! Anche se ha un piede nella fossa! Anzi, anche se nella fossa tene ‘a ciorta e ce beccà nu’ riccio! Va bene?

LELLA   Mostro! (Esce da sinistra)

MARIO    (Segue Lella insieme a Fabio, zoppicando) Lella, dove vai… Non gli dare soddisfazione…

FABIO    Non prendertela… Torna! (Esce)

PRIMO    Mo ve ne andate un’altra volta! Né servi, né padroni… Ricordatelo! (Vede entrare l’uomo ombra) Buongiorno…

L’uomo ombra non risponde e transita incontrandosi con Carogna

SCENA OTTAVA – (Primo, Fabio, poi Carogna, Sig.ra Brambilla, Mario, Lella, Genni, Gianna, Carmela, Pasquale)

CAROGNA   (Entra da destra, visibilmente arrabbiato) Miiih! Silenzio! Silenzio… Cu è a fare ‘sto burdellone!

PRIMO   Buongiorno signor Carogna.

CAROGNA   Proprio tu  Primo, ti mettesti ‘a fare burdello!

PRIMO    Scusate, signor Carogna. Stavo ricordando ai miei amici qualche regola di pacifica convivenza nel campeggio.

CAROGNA   Miii, e ti ‘ddimenticasti la più impottante: è vietato, anzi vietatissimo è, fare ‘bburdello! In particolare, poi, dalle 14 alle 16 e trenta non si ‘ddeve sentire volare una mosca. Altrimenti saranno presi provvedimenti serissimi… (Intravede la Sig.ra Brambilla ed il tono, da minaccioso, diventa servile) Carissssima signora Brambilla… Benvenuta nel mio campeggio…

SIG.RA BRAMBILLA     (Scostante)  Buongiorno signor Carogna…

CAROGNA   Come andò il viaggio, ci fu problema?

SIG.RA BRAMBILLA    Il viaggio tutto bene, grazie…

CAROGNA    Ci ho piacere…

SIG.RA BRAMBILLA  E’ l’arrivo che lascia un po’ a desiderare... 

CAROGNA    In che senso, signora?!?
SIG.RA BRAMBILLA    Seh, signoora, signoora (scimmiottando l’accento di Carogna)… Mi avete sistemato accanto a questi barbari... (Indica i ragazzi, intenti a sistemare la propria roba) Non mi pare che mi state trattando come una signora!

CAROGNA    La compagnia non è di vostro ‘ggradimento…

SIG.RA BRAMBILLA    E me lo domanda? Questi napoletani con il loro fracasso hanno abbattuto il muro del suono…

CAROGNA   Santa Rrosalia! (A Primo, con tono notevolmente contrariato) Minchia, picciotto… Che hai da dire a tua ‘ddiscolpa… Cerca di ‘rriparare!

PRIMO   Emh! Scusate signora, se abbiamo alzato un po’ la voce… Ma siamo arrivati da poco, stavamo sistemando le nostre cose…

SIG.RA BRAMBILLA   (Acida) Me ne sono accorta, e credo che insieme a me se ne sia accorto tutto il campeggio…

PRIMO     Sa com’è, gli arrivi sono sempre concitati e…   

CAROGNA  Scusasse signora, ci assicuro che non capiterà più…

SIG.RA BRAMBILLA   Lo spero, ma ne dubito...

CAROGNA   Signora, se ci garantisco, è così… Io uomo d’onore sono!

SIG.RA BRAMBILLA   Ma non è colpa vostra… E’  che l’indole di voi meridionali è quella: fare casino, urlare, scalmanarsi… Non è la civiltà che uno deve aspettarsi da voi… Permesso (Esce).

CAROGNA   Vidisti? La signora milanese è!

PRIMO   (Guarda l’orologio) Me ne sono accorto! Signor Carogna, ma mancano ancora 5 minuti all’orario del silenzio…

CAROGNA   E va bene, finite di montare... Ma mi ‘rraccomando… Tra 5 minuti… Muti! Uh capisti?

PRIMO    Muti…

CAROGNA   Anzi, mutissimi (Esce da destra)

MARIO   (Entrando da sinistra con Fabio) Secondo me ha esagerato: (Chiamandolo a voce alta) Primo, Primoo…

PRIMO   Sssh, non urlare!

MARIO   Ma che c’è?

PRIMO    (Si avvicina a Mario) Alla piazzola accanto è arrivata ‘a buoncostume!

MARIO   Seh? Comunque, secondo me, sei stato un po’ troppo duro con Lella…

PRIMO    Io?!? Ma mica sono stato duro.

FABIO   Aspita! Tu l'hai fatto quella allisciata!

PRIMO    Ma la vuoi smettere… Ma come si fa a parlare seriamente se per comunicare con te ci vogliono due dizionari: uno tresette-italiano e l’altro italiano-tressette...

FABIO   Va bene, mi sto zitto… Passo.

PRIMO   (Guarda in cagnesco Fabio) Tu secondo me lo fai apposta per irritarmi…

MARIO   Mi devi spiegare cos’è che non ti irrita. Ogni occasione per te è buona per fare una schifezza gli altri…

PRIMO    Uè! Mo basta! Ma vi date il cambio per farmi una chiavica! Se n’è andata quella, cominci tu, mo?!?

FABIO    Se attendi qualche passata, mi aggiungo pure io!

PRIMO   Va buò ho capito! Finiamo di lavorare, ma in silenzio! (Pausa, poi a Fabio) Almeno, l’hai parcheggiata bene l’auto?

MARIO    Non hai detto che dovevamo lavorare in silenzio?

PRIMO   Il silenzio comincia dopo che lui mi ha detto se ha parcheggiato bene la mia macchina.

MARIO   Eh, se! La verità è che, come sei scocciante tu, non saresti capace di mantenere il silenzio per più di un minuto.

Entra Lella con una bottiglia d’acqua in mano.

PRIMO   Io?!? E che ci vuole!

MARIO   Scommettiamo?

PRIMO    E  scommettiamo! Che me metto appaura ‘e te?

LELLA    Che state scommettendo?

MARIO   Scommettiamo che Primo non ce la fa a stare senza parlare per almeno un minuto.

LELLA   Eh, sì… Allora è una scommessa che vinciamo in partenza!

PRIMO   Eh, eh! Illusi: è come rubare caramelle ai bambini!

MARIO  Ah, sì? Vediamo… Cosa possiamo scommettere…?

LELLA  Potremmo fare così… Se non parli rimaniamo qui a sistemare. Pensiamo a tutto noi… Se, invece, come al solito, non resisti e parli, ce ne andiamo tutti in spiaggia a fare il bagno.

MARIO   Brava Lella!

PRIMO   Ci sto! Cominciamo… Pupponi…(Ghigna)

Mario prende il tempo con il suo orologio.

FABIO   Comunque non ti preoccupare… Stai in mano all’arte! La macchina l’ho parcheggiata perfettamente. Oltre al tressette, posteggiare è la cosa che so fare meglio!

MEGAFONO  Attenzione prego… Il proprietario dell’ autovettura Rover nera targata Na-P741976 è pregato di spostarla con la massima urgenza. Ripeto. Il proprietario dell’autovettura Rover nera targata Na-P741976 è pregato di spostarla con la massima urgenza. Grazie!

Primo prende le chiavi e le porge a Fabio, mimando di andare a spostare la macchina

FABIO    Non capisco… Non riesco a capire… Fatti capire…

PRIMO   (Non resiste e scoppia) Vai subito a spostare la macchina se no acchiappi nu' liscio e busso in fronte che ti faccio uscì 'o ciuffetto dell'asso 'e mazze!

MARIO   (Segue il tempo sull’orologio) Ah-ah! 52 secondi… Lo sapevo: Fabio, Lella, andiamo a fare il bagno…

LELLA   Subito!

TUTTI   Puppone! (Escono)

FABIO   Siamo grandi! Il punto di dietro è nostro! Vittoria! Statte buono ‘o scè! (Esce da sinistra)

I ragazzi prendono i teli e si dirigono sulla spiaggia uscendo a sinistra. Primo rimane inebetito con le chiavi della macchina in mano.

SCENA NONA – (Gianna, Primo, Carmela, Pasquale, Genni)

MUSICA: 6° Piccolo stacco musicale fino alla martellata.

Entra Gianna, si avvicina senza essere visto e gli dà una martellata sul piede. Poi entra Carmela.

PRIMO   Aaah!

GIANNA   Cogliuto! (Scappa uscendo fuori da destra)

PRIMO   Ma sì scema?!?

CARMELA   (Entrando) Ah, voi state a-qua! Mio marito mi ha diciuto che il martiello è vostro. Che avete insistito voi per darlo al criaturo… Quesro non si fa!

PRIMO   Io?!? Ma quando mai…?

CARMELA  Vabbuò ja, non fa niente… Ve lo abbiamo riportato lo stesso… Sta là oj, pigliatavillo. Ma non si ripeta più!

PRIMO   Ma signora guardate che c’è un equivoco, non è colpa mia, quello è vostro marito…

PASQUALE  (Entrando con Genni, ne mostra la testa fasciata) Avete visto che avete combinato?!?

PRIMO   Ma cos’è, oggi? Una congiura?

PASQUALE   (A Genni) Va, va… Va a pazzià cu soreta.

GENNI   Papà, ma a me me fa male a capa! (Esce da destra)

PASQUALE    E va, va. Sapessi che che me fa male a me… Carmè ce l’ha dato o’ martiello?

PRIMO  Me l’ha dato ncopp’o’ pere! Ma sul callo, proprio… Don Pasquà, io vi conosco da tanto tempo e ve lo dico come amico: fate qualcosa per questi figli vostri perché se no un giorno o l’altro questi o vi fanno andare in galera... O in ospedale!

GIANNA  Scippate! (E’entrata poco prima di soppiatto, prende le chiavi dal tavolo e scappa)

MUSICA: 7° Tema musicale fino a chiusura sipario(40’’)

PRIMO   Acchiappatela, si è fragata le chiavi della macchina! CARMELA (Rincorrendo il figlio) Sempe brutt’i ‘ffigure mi dovete far fare. Pos’e’ chiave e’ capito?

GIANNA   No!

PASQUALE   Gianna, smettila di giocare allo scippatore… Costituisciti!

CARMELA   (Rivolta al marito) E curre pure tu, che sei ciunco?

PASQUALE   (Correndo in modo sgraziato) Comme fosse ‘na cosa semplice, chell’ m’abbrucia...

PRIMO    Vieni qua, piccolina… (Si tuffa per placcare Gianna, che però si divincola)

Primo, Carmela e Pasquale rincorrono Gianna, nel trambusto la signora spinge il marito che piomba su una delle due tende costruite dai ragazzi, abbattendola.

Il sipario si chiude.

Fine I Atto.

ATTO SECONDO

La scena è ambientata nel Beach-Bar del campeggio. Sullo sfondo, spostato sulla destra, c’è il bancone dove lavora Frankie, il tutto fare del campeggio; ogni tanto questi si intrattiene a scambiare opinioni con l’Uomo Ombra, in piedi vicino al bancone. L’Uomo Ombra siede a un tavolo a lato della scena, ascoltando ed osservando ciò che succede e a bere vino. In mezzo alla scena sono disposte le panche per i clienti, avanti c’è una balaustra che affaccia sulla spiaggia. E’ sera. Due uscite a sinistra: una laterale ed una sul fondo.

MUSICA:  8° Tema musicale.(1’25’’)

SCENA PRIMA – (Pasquale, Professore, Carmela, Frankie, Uomo Ombra)

PROFESSORE    (Dà l’idea che stava passeggiando. Parla mentre entra ed arriva al bar. Si appoggia sulla balaustra) Questo è vero senz’altro… Avete ragione. (Saluta l’uomo ombra, che risponde a gesti) Buonasera…. Ciao Frankie…

CARMELA   Buona serata…

PASQUALE    Ciao Frankie…

PROFESSORE   Accomodiamoci…

CARMELA     Mi accomodèo…

PROFESSORE  (Riprende il discorso con Pasquale e Carmela) Ma un’altra peculiare caratteristica della vita del campeggio è quella convivenza forzata tra numerosi gruppi e nuclei familiari. Qui se qualcuno decide di fare un caffè lo sanno almeno cento persone attorno a lui…

PASQUALE   E se decidete di offrire ce vò a macchinetta grossa… Se no facite ‘na figura ‘i mè…

CARMELA    Pasquà!

PASQUALE    ‘Na figura ‘i niente cu almeno novanta perzone! Va bene aaccussì Carmè?

PROFESSORE    E non vi dico che piacere all’ora di pranzo…

PASQUALE    All’ora ‘e pranzo…

CARMELA  E’ una mischia Francesca di addori!

PROFESSORE Odori, certamente… Ma anche suoni inconfondibili…

PASQUALE    Suoni inconfondibili? (Piano a Carmela) Oj?!? T’aggio detto che avimma fà meno burdello quanno magnammo…!

CARMELA   E che bbuò ‘a me? Sei tu che ci hai la voce troppa grossa.E poi i tuoi figli si appiccicano sempe, sono... troppo litigiosi… (Tra sè) Comme m’è asciuta bella chesta!

PASQUALE   Sì bella Carmè! (Pausa, in cui guarda il Professore) Ja, professò… Parlate!

PROFESSORE   E che vi devo dire?

PASQUALE   Qualsiasi cosa. Facite nu discorso… Me piace troppo assaie quando sprofferite parole, che salgono dalla panza, su per il polmone, che escono dal cannarone… Quanno parlate vuie se fermano ‘e rilorgi!

CARMELA   Ce facite scennere tutte cose ‘a cuollo!

PROFESSORE   Ho più o meno l’effetto di una purga!

CARMELA    No, che avete capito? E’ che ci mettete i brividi addosso, ‘e liscenzielli praticamente…

PROFESSORE   Va bèh! Lo prendo come un complimento. Vediamo…  Cosa vi posso dire... Oggi è il 20 di agosto, io domani mattina parto… La vacanza anche quest’anno, purtroppo, è terminata. E quando le cose belle stanno per finire, ti rendi conto che i giorni sono volati, e allora consideri il tempo che ti rimane come un lusso, da sprecare il meno possibile… Sapete qual è il mio sogno? Di poter trasferire l’atmosfera magica del campeggio, nella vita di tutti i giorni, in modo che…

PASQUALE   Professò, vi posso dire una cosa? Nun aggio capito ‘na parola… Ma sunava troppo bello, non importa continuate…

CARMELA   Statte zitto! Nun ‘o fermà… Se tu lo spezzi, quello o professore se distrae e va a finire che si inzama!

PROFESSORE    Signora, ma io mica devo recitare una poesia! Non vi preoccupate. Potete interrompere quando volete. Dunque, dove eravamo rimasti…? (Pausa)

CARMELA   Oj, s’è scurdato?!?

PROFESSORE   No, signò non mi sono dimenticato… Ho avuto un lapsus.

CARMELA  Uh, quanto me dispiace… Ma vedo che vi siete rimettuto… Quanto tempo fa v’è venuto ‘stu coso?

PROFESSORE   Ma che cosa?

CARMELA   O lapsus!

PROFESSORE   Mi è venuto ora…

CARMELA   Mamma mia bella, e vulite soccorso professò? Pascà acchiappa ‘o Prufessore…

PASQUALE    (Fa vento al professore e lo schiaffeggia) Carmè, stai calma! Professò, Professò state sveglio… e se vedete una luce in un tunnello, fuijte all’atu lato!

PROFESSORE   Basta! Basta, stateve fermo don Pasquà, mi avete cconbinato una mappina! Ma che avete capito?!? Ho detto lapsus, mica ictus.

CARMELA   Embè, nun è ‘a stessa cosa?

PROFESSORE   Ma quando mai!

CARMELA  Meno male, io po’ mi credevo che vi era venuto lo storzillo…

PROFESSORE    Ma che storzillo e storzillo. Oh, ecco qua! Mi sono ricordato… In pratica, quello che sostengo, è che in campeggio tutto è più vero, meno finto della vita di città… In campeggio si mettono da parte i falsi miti della quotidianità. Si smette di pensare per sentito dire e si è solo se stessi. Ed io sono convinto che anche l’uomo più mediocre diventa geniale se prova a guardare il mondo con i propri occhi. (Pausa) In pratica, qui non esistono né servi, né padroni…

CARMELA    ‘E  capito Pascà? Né servi, né padroni…

PASQUALE   Aggio capito Carmè, né servi né padrouni… O’ verimmo dimane matina quann’jammo ‘a spiaggia chi fo servo e chi fa ‘o padrone… Fallo parlà!

CARMELA    Uee! Tu sei uomo? E fai l’uomo!

PASQUALE    A me m’abbrucia pure…

CARMELA    Io sono femina, mi sciupo!

PROFESSORE   Il problema del campeggio è che si concepisce solo come una breve parentesi, che si apre e si chiude in un tempo troppo breve (Legge la perplessità nel volto dei due interlocutori). Aggio detto qualcosa malamente! Ma ch’è stato?!?

PASQUALE   Noo, Professò tutto a posto, tutto a posto… (Pausa) Nun aggio capito niente!

PROFESSORE   Don Pasquà, ve la dico bella, stretta stretta, anzi terra terra… Il vero problema è che il campeggio, fernesce ambress.

CARMELA  Aah! Ci avete propeto ragione professò… (Segue il Professore)

PASQUALE  (Guarda estasiato il Professore) Che bellu monougolo!|

PROFESSORE   Come, scusate?

PASQUALE   No, dicevo… Che bellu monougolo!

CARMELA    Ma che ‘dè stu coso?!?

PASQUALE   Ma quale coso, sempe ‘o coso vai ‘a penzà!

CARMELA   Ma che vai dicenn?!?

PASQUALE   Che: pronome arrelatijvo… Monougolo: quando uno sprofferisce parola senza che nessuno ‘o dijce niente…

CARMELA    Ma no, cretino! Il monogolo è un‘altra cosa! E’ chillo che serve pe’ leggero… (Mima il gesto di porgere il monocolo sull’occhio).

PROFESSORE   Signora, quello è il monocolo…

CARMELA   Si, proprio luio! Ma che ridite a fà?!?

PROFESSORE   No, è che mi stava appassionando l’analisi logica di vostro marito… Don Pasquà, continuate!

PASQUALE   Continuo? Mo ve lo dico un'altra volta. Che: pronome arrelativo, bell’: aggettivo quafficativo, e poi sta monougolo

PROFESSORE   Mo-no-lo-go!

PASQUALE   E io ch’aggio ‘itto! Molougono!

PROFESSORE    Mamma mia… Don Pasquale, ma le scuole elementari dove le avete fatte? In Sardegna? A Sassu scrittu?!?

SCENA SECONDA – (Frankie, Professore, Pasquale, Carmela, Uomo Ombra)

FRANKIE   (Dal fondo, dietro al bancone del Bar) Ajo… Ecco dove ne lo avevo visto, ne lo!

PASQUALE   (A Frankie) Io te sputo ‘nfaccia! Pu!

CARMELA   Eee, Pascà! Modereati. Io sono una perzona fine!

PROFESSORE    Ritornando a noi, è che qui in campeggio tutto è più naturale, più vero.

PASQUALE   Tutto è più naturale? ‘E visto, Carmè? E tu che ti vergognavi di andare ai bagni col rollo di carta igienica sotto il braccio, non fa niente, è naturale!

CARMELA   Zitto Pascà, che arrosseggio! Io so femmina e tengo ‘na dignità!

PROFESSORE  La signora Carmela ha ragione... Ma volete sapere una curiosità? Il tributo più bello al genere femminile viene dagli animali… Molte femmine di animali hanno storie bellissime da raccontare…

CARMELA   Si sò femmene d’animali, se trovano nelle stesse mie condizioni… (Guarda il marito)

PASQUALE   Professò, nun ‘a date corda, però!

PROFESSORE  Ma io parlo di altri animali… La femmina del polpo, per esempio, fa delle cose incredibili.

PASQUALE  Ma chi, a’ purpessa? Chella è tosta tosta: nun è ‘bbona nemmeno ‘a mangià…

CARMELA   Fallo parlà!

PASQUALE    E’ tosta tosta…

CARMELA  Pascà…

PASQUALE   Che jate dicenn’…

CARMELA  (Brusca) Ueeee! Famme sentere ‘o Prufessore (Con dolcezza) Prufessò, parlatemi della purpessa…

PROFESSORE   Dovete sapere che il polpo è un animale molto intelligente…

CARMELA   (Al marito) A purpessa, è intelligenta....

PROFESSORE   No, non solo il polpo femmina, anche il maschio…

CARMELA   (Al marito) Aah! Fa eccezione…

PROFESSORE   No, quale eccezione… Il polpo, maschio o femmina che sia, compie azioni per sopravvivere che hanno dell’incredibile… Ma quello che affascina è certamente la sua riproduzione.

PASQUALE    Sì? E arò se trovano chesti ’ffigurelle?

CARMELA   ‘E figlie, cretino… Sta parlanno de purpetielle!

PASQUALE   Aah, i polpettini…

PROFESSORE  Il polpo è un animale solitario e il maschio e la femmina si incontrano solo una volta e basta, per l’accoppiamento…

CARMELA  Beata ‘a essa! Nun se l’adda sciruppà pe’ sempe!

PASQUALE   Embè? Pur’isso tene ‘a stessa ciourta!

PROFESSORE   L’accoppiamento avviene dopo una bellissima danza d’amore.

PASQUALE   ‘E capito carmè, ‘i pourpe prijmma abballano, ‘i poi fanno ‘i zuzzerije!

CARMELA   Pascà!

PROFESSORE   La femmina, una volta fecondata, trova la tana ed appende al soffitto dei grappoli di uova che, pensate, possono arrivare a essere persino tremila….

CARMELA  Mamma d’o’ Carmine, e io me lamentavo… Tremila figlie tutt’a’ nna vota?

PROFESSORE   Sì, signora… Ma ci vuole pure fortuna nella vita… Voi, ad esempio, ne avete due, ma valgono per seimila…

CARMELA  Dicite…?

PROFESSORE  Senza dubbio, signò… (Continuando il discorso) Comunque, la femmina del polpo protegge le uova senza lasciare mai la tana. Non dorme, non mangia, e aggredisce chiunque si avvicina. Smette solo al momento della schiusa. I predatori, intanto, si sono radunati fuori alla tana per mangiare i polipetti appena nati, ed è allora succede qualcosa di incredibile. Il polpo femmina, esausta, si finge morta… Si distende fuori dalla tana e alza le punte dei tentacoli facendoli sembrare dei vermetti… I pesci cominciano a mangiare le punte dei suoi tentacoli, e lei non reagisce: insomma si fa divorare viva…

CARMELA    Uuh…

PROFESSORE    Muore, ma col suo sacrificio permette ai piccoli di salvarsi.

PASQUALE   Prufessò… (Pausa, poi incantato) Quanno parlate me parite Quarko!

CARMELA   Ma che dici! Semmai Piero Angelo.

PROFESSORE   Piero Angela, volete dire?

CARMELA   Eh, proprio luio, Piera Angela!

PROFESSORE   Ma scusate… Se ho capito bene, voi sostenete che nella lingua italiana maschile e femminile vanno solo a coppia! Seguite una sorta di consecutio generum!

CARMELA    E’grave…?

PROFESSORE   (A Pasquale) Ma perché pensa che tutto ciò che dico in latino è una malattia! Va bene, non fa niente… Che vi posso offrire?

PASQUALE    Per me nu’ bicchiero ‘i vino rousso.

PROFESSORE   Nient’altro?

PASQUALE   Anche ‘na mugliera noova, si putuijt…

CARMELA   Te spezzo ‘e cosce…

PASQUALE   U’ bicchiero ‘i vijno pò bastare, allora… Nun ce facite caso professò. Chella Carmela fa bou-bou, ma poi nun fa niente ‘cchioù!

PROFESSORE  E’ giusto, chi sbraita molto non è mai malvagio... (A Frankie) Una bottiglia di vino rosso, di quello buono mi raccomando.

FRANKIE   (E’ il barista, di sera. Dal fondo della scena ha seguito tutta la scena) Sùbbito proffessò!

PROFESSORE   Il vino della zona è davvero speciale…

FRANKIE   Bono è!

PASQUALE    Professò, se permettete ‘o vaco ‘a piglià jejo! (Si avvia al bancone del bar)

PROFESSORE  Prego don Pasqua…

CARMELA   Signora, ma vostro marito che lavoro fa?

CARMELA   E’ comunista!

PROFESSORE   No, signora… Forse non mi sono spiegato bene. Vostro marito, come occupazione che fa?

CARMELA   E’ comunista!

PROFESSORE    Si, ho capito… Ma a parte questo. Che fatica fa?

CARMELA    Ve l’ho detto, è comunista.

PROFESSORE   Lavora nel partito?

CARMELA  Noo, qua’ partito? E’ comunista, fatica ind’o comune!

PROFESSORE   Mamma mia, signora… E che lingua che tenete…

PASQUALE   (Con il vino in mano) Ecco ‘o vino… Comm’è sapurjto!

CARMELA   E tu che ne sai?

PASQUALE    Addore!

CARMELA   (Sta alla balaustra e guarda in alto) Professò, voi le vedete le stelle?

PROFESSORE   Quando mi metto gli occhiali, sì.

CARMELA   No, dico… Le sapete ricanoscere?

PROFESSORE   Aah, certo signora… Guardate, le vedete quelle stelle a forma di cucchiaio?

CARMELA   Addove?

PROFESSORE     Li, di fronte a noi…

CARMELA    Uuuh, si le veco!

PASQUALE    Addòu, addòu?

CARMELA  Proto quelle lì di rimpetto, a forma ‘e cucchiarella… Come si chiamano, prufessò?

PROFESSORE   Quello è il grande carro. Quella qui sopra, invece, è l’orsa maggiore. Non vedo l’orsa minore però…

PASQUALE   E grazie, voi guardate ‘a ‘llà. Sta qua l’orsa piccerella, professò! (Indica la moglie)

CARMELA   (Scatta verso il marito in modo violento) Ma tu stasera vuò propto abbuscà?

PASQUALE   E dai, tesò, sto pazzianno. Fatti prendere un po’ per i fondenti!

CARMELA    (Si ricompone davanti al Professore) Scusate… E’ che secondo me già sta imbriaco…

PASQUALE   Si ‘o ddijce tou…

PROFESSORE   In vino veritas…

PASQUALE   In scarpe adidas! (Pausa) Hai visto, Carmè? Saccio parlà latrijno pur’io! (Nota lo sguardo severo della moglie) Aggio capijto, m’assetto nu’ pouco. (Va a sedersi alla panca)

CARMELA   Scosate professò. Quello passate le undici di sera non arraggiona più! Il suo cervello tramonta…

PROFESSORE   Figuratevi signora, siete fortunata… Il cervello di tanta gente non arriva proprio a sorgere…

PASQUALE   (Guarda l’orologio) Carmè, è meza notte manc’ nu quart’!  Si devono mettere i criatouri a letto…

CARMELA  Si, mo vado io. Prima però devo sgamare dove stanno… (Al marito) Tu l’he viste?

PASQUALE  Li ho lasciati che pazziavano co’ Rottwailer de’ signori ‘i rimpetto…

CARMELA   Da soli?!?

PASQUALE   Sì! Si mettevano a turno pe‘couppa ‘o cane! Stavano giocando al rodeo!

CARMELA    Incosciente! ‘E lasciato ‘e criaturi soli co’ cane?!?

PASQUALE    Pecchè, dici c‘a povera bestiola se po’ciaccà?

CARMELA  L’unica bestia ca’ se ciacca stasera si tu! Stai sicuro! Te faccio fa ‘a fine da’ purpessa, Pascà! (Ricomponendosi, al Professore) Voi vi tratteggiate qui?

PROFESSORE  Si, credo che mi tratterrò ancora per qualche minuto.

CARMELA   Allora ci vediamo affrappè! Permettete…

PROFESSORE   A me a cioccolata…

PASQUALE   E a me nun me salute…?

CARMELA (A Pasquale) A te? T’hanna magnà ‘e guarracine! (Uscendo da sinistra) Gennii, Gianna…

MUSICA: 9° tema musicale, piccolo.(9’’)

Pasquale si dirige barcollando verso i tavolini del bar

SCENA TERZA – (Carogna, Mario, Professore, Pasquale, Frankie, Uomo Ombra, poi Sig.ra Brambilla)

CAROGNA  (Entra dal fondo visibilmente alterato, seguendo Mario) No, no… It is impòttant! Iù mast anderstènd! Luk at mì! Iù end ior friends, not du burdell et nait! Iù anderstand? Bicose de ater turists are durmenning!

MARIO   Really?!? Tonight I will be in silence! Don’t worry…

CAROGNA  E no compà… Proprio perché io worry te lo dico bello quait quait! If iu dont du silenz, ai spezzo ior coscetelle…!

MARIO   Please? I don’t understand…

CAROGNA  (Mima la scena) Ai brek ior little legs… Yu anderstand?

MARIO   Oh, yes, yes…    Don’t worry!

CAROGNA  D’accordo, ai dont worry… Ma iu worry! E very maccie, pure! (Vede i presenti, si calma e sorride in modo forzato) Signori, buonasera… Visto che splendida serata? Ispira calma e tranquillità…

PROFESSORE   Questa è la pace dell’occidente…

CAROGNA   Quest’ Inglese una cosa terribbile è! E’ un’estate che lo sìccuto. Ma tempo perso è… Quelli là sempre ‘mbriachi sono… Da una recchia gli trase e dall’autra ci esce! (Fa per uscire da sinistra, ma si ferma davanti a Mario) 

MARIO   Maronna, ‘e che calore… (Incrocia lo sguardo sospettoso di Carogna) Hot, very hot!

CAROGNA    Ai brec ior legs, remember!

Carogna esce da sinistra

MARIO   Hi, Frankie!

FRANKIE   Ciau, o Mario! Io non so commente diaulu ne l’hai convinto a Garrogna che sei inglese… Ma, chi riesce a fregare il padrone, il mio più profondo rispetto merita. (Fa cenno di avvicinarsi) Beni a inoghe, che da bere ti offro… (Versa un bicchiere a Mario)

MARIO   Grazie, Frankie.  (Scimmiottando la parlata di Frankie) Un-ammi-cco-ssei…

CAROGNA   (Entra con la Sig.ra Brambilla da sinistra) Signoora cara, anzi carissima… Non faccia così, lei è il fiore del mio campeggio…

SIG.RA BRAMBILLA   Signor Carogna, fortuna che la vacanza sta per terminare: questa è un'altra serata d’inferno… (A Frankie) Un bicchiere d’acqua…

FRANKIE    Pronti!

CAROGNA   Ma picchè? Cosa successe di tanto infernale?

SIG.RA BRAMBILLA  Sono sempre loro, gli gnu che hanno invaso la piazzola accanto… Pensi che in questo momento, due esemplari del branco stanno cercando di montare un balletto su una di quelle loro danze tribali… (A Frankie) Allora quest’acqua?

FRANKIE   Un attimo…

CAROGNA   E muoviti, che la signora ci ha sete…

PROFESSORE Ma signora, scusate se mi intrometto nella discussione, ma non credo che sia appropriato definire danza tribale una tarantella. 

FRANKIE   Ecco l’acqua…

SIG.RA BRAMBILLA   E’ liscia?

FRANKIE   Liscia è.

SIG.RA BRAMBILLA   Ed io la voglio frizzante!

CAROGNA   Frizzante, la vuole, bestia!

FRANKIE   Ma finita ne l’è!

CAROGNA   Vedi bene, per la signora c’è sempre…

SIG.RA BRAMBILLA   (A Pasquale) Per non parlare di vostra moglie, che ha un timbro di voce da far impallidire un soprano…

PASQUALE   Professò, io a chesta, quando parla, nun ‘a capijsco… (Rivolto alla signora, scandendo lentamente) Signò, parlate u’ttaliano, comme faccio jejo.

SIG.RA BRAMBILLA    Ma io sto parlando italiano, troglodita!

PASQUALE    (Al Professore) Che ha detto? Ce mancano tre dijta? Comme me dispiace. Signò, e contate fino a sette…

SIG.RA BRAMBILLA    Ma cosa dice questo mentecatto…?!?

PROFESSORE    Signora, ora mi pare che ha esagerato. Il signor Pasquale non è un mentecatto…

PASQUALE    Ho fatto gli analisi, professò… Me pare che nun è asciuto niente…

PROFESSORE   (Pausa) E quant’anche lo fosse… Lei non ha nessun diritto di andare in giro a trattare gli altri come fossero i suoi servi…

PASQUALE   Site ruoss, professò… M’avete tolto ‘i parole da voucc…

SIG.RA BRAMBILLA   Ma cosa l’è lei, il santo patrono dei mentecatti?

CAROGNA  Signora, si calmi... Il professor Curci persona rispettabilissima è!

SIG.RA BRAMBILLA   Ma che volete, io rispetto solo la gente dal Po in su!

FRANKIE    Ecco l’acqua…

SIG.RA BRAMBILLA  Oh, finalmente! Con permesso sottopadani… (Prende l’acqua ed esce)

CAROGNA   Signora cara, anzi carissima, non facesse così… (Esce seguendo la signora)

PROFESSORE    Capito come ci ha chiamati? Sottopadani…

PASQUALE    Pure ‘a signora ‘a saputo ‘o fatto da’patana…

PROFESSORE   No, don Pasquà. Non patana ‘a sotto, sottopadani.

PASQUALE    Sottopadano a maico? Forse pecchè a sentouto addore ‘i furmaggio… (Si odora sotto le ascelle)

PROFESSORE    No Grana padano, don Pasquà… La signora ha detto sottopadani, cioè chi abita al di sotto della Padania…

PASQUALE   Aah, aggio capito: è ‘rrobba ‘i geografaia…

PROFESSORE   No, don Pasquà… La signora è un po’ razzista nei confronti dei meridionali…

PASQUALE   Sine?!? E’ razzista ca’ gente do’ soud? (Si alza in un impeto di collera) ‘A prossima vota ca’ se sbatte, ce donge nu’ schiaffettoune ca’ faccio sbattere jejo pe’ n’oura ‘i meza!

SCENA QUARTA - (Primo, Lella, Mario, Anna, Professore, Pasquale, Frankie, Uomo Ombra)

PRIMO   (Entra agitato da sinistra e si dirige alla balaustra) No! Niente da fare, Lella: domani non se ne fa niente...

LELLA   Lo vedi? Sei il solito pauroso!

PRIMO   Noo, che pauroso: è che non mi sento ancora pronto.

LELLA  Ma se sono due settimane che rimandiamo perché non ti senti pronto… Abbiamo fatto più prove noi della compagnia del  balletto russo! Domani è l’ultimo giovedì della vacanza… Se salta questa corrida non balliamo più.

PRIMO   Ma non è che ce l’ha prescritto il medico che dobbiamo fare questa tarantella! (Va al bancone del bar a prendere una birra)

LELLA  Lo sapevo: non ci si può fidare neanche di te. Me l’avevi promesso, però... Uffà! (Va arrabbiata alla destra della balaustra)

PRIMO   Ma quanto sei scocciate… Frankie dammi ‘na birra, va.

PROFESSORE   (A Pasquale) Una serata tranquilla, eh don Pasquà?

PASQUALE    Oeh!

PROFESSORE   Ma poi, perché Primo non vuole ballare domani?

PASQUALE    E che ne saccio jejo, prufessò! Secondo me, ata domandà a Frankie. (Si alza e si dirige al bancone del bar) Quello sa ‘tte couse jisso: fa ‘u tecnico, ‘u bagnaino, ‘u munnezzaro, u paiscivendolo e ‘o barista ‘i notte! Frankie, c’ha passato Praimo, pecchè nun vò fa ‘a corraida?

FRANKIE   Matti falàdu, este!

PASQUALE    Nun aggio capaito, Frankie…

FRANKIE   (Pausa. Poi tenta di tradurre in napoletano) Tene ‘a guallera!

PASQUALE    Aaah! (Ritorna a sedere, mentre Mario Lella e Anna ridono)

PROFESSORE   Allora…?

PASQUALE    (Tenta di parlare sardo)  Matti falàdu, este!

PROFESSORE    Come?!?

MARIO   He has big guallera (Ride con Lella e Frankie)

PROFESSORE   Chè?!?

FRANKIE   Tene ‘a guallera!

PROFESSORE   (Ad alta voce) Scusate, c’è un italiano? C’è qualcuno che parla la mia lingua in questo campeggio!

MARIO    C’è, professò, c’è… Vogliono dire che ha una punta d’ernia!

PRIMO   Mario!

PROFESSORE   Oh! Meno male che Mario è poliglotta! E che ci voleva a dirlo prima: Primo, ha una punta d’ernia!

PRIMO   Mò vi mettete pure voi, professò… Ma volete smetterla di mettere i fatti miei in piazza! Tra poco tutti quanti diranno… “Lo conosci Primo?”. “Ma chi, quello con l’ernia…?!?”

FRANKIE    No… No ernia. Proprio ‘a uallera!

PRIMO    Frankie, mò te scasso sta butteglia n’capa, se nun te staie zitto!

LELLA   Mario, vuoi provare a convincerlo tu Primo…

MARIO   Mo ci penso io… Primo, hai visto come sta giù Lella...

PRIMO   (Vede Lella che fa la faccia marcatamente triste) E’ inutile che fate queste pantomime! Ho detto che non ballo? Allora non ballo, e basta!

LELLA   (Si gira di scatto) Sei più cocciuto di un mulo!

MARIO   Ma Primo, rifletti… Lella ha ragione.

PRIMO   E te pareva…

MARIO Sì, perché se tu non le avessi detto niente potevi tirarti indietro tranquillamente. Ma ora ci ha messo il pensiero…

PRIMO   E’ una cosa incredibile! Avessi mai preso le parti mie, tu. Un’intera vacanza che mi date contro. Tutti quanti.

LELLA  Ma quando tutti ti danno sempre contro, almeno il sospetto di stare sbagliando ti deve venire. E poi lo dicesti tu all’inizio della vacanza, ricordi? Qui non esistono né servi, né padroni. E invece, chi decide sempre tutto sei tu. Ora è il momento di andare a mare, ora si mangia, poi facciamo questo, quell’altro… Io, poi, ti avevo chiesto francamente solo una tarantellina… E che ti costa!

PRIMO   Va bene, va bene… Basta che non mi sento questo… Anche per smentire alcune strane voci su una mia presunta ernia…

FRANKIE    No, ernia, proprio ‘a uallera!

PRIMO    (Lancia il bicchier a Frankie) Ti faccio male… Dicevo, anche per smentire alcune strane voci. Domani balleremo insieme nell’anfiteatro del campeggio, contenta?

TUTTI   Oh! Bene…

LELLA   Grazie Primo! (Abbraccia e rimane vicino a Primo)

MARIO   Però! Lo sapete che fareste proprio una bella coppia tutti e due?

I due ragazzi, in evidente imbarazzo, si dividono bruscamente.

PRIMO    Noi?!?

LELLA   Ma che vai a pensare?!?

MARIO   E’ tutta l’estate che vi vedo ognuno in cerca di chissà quale ragazza o ragazzo… Ma sempre da soli rimanete.

LELLA   Meglio sola che male accompagnata!

PRIMO   Guardate! Il ciuccio che chiama orecchie lunghe il cavallo!

MARIO   Seh… I lupi perdono il pelo, ma non il vizio…! Li vogliamo dire tutti quanti i proverbi? Finitela di giocare agli innamorati! Quando la smetterete di beccarvi come due gallinelle, capirete che, in realtà, quello che cercate con tanto affanno lo avete già trovato…

SCENA QUINTA – (Primo, Lella, Mario, Fabio, Professore, Pasquale, Frankie, Rinaldo, Lucia, Uomo Ombra)

Entrano Fabio e Lucia, insieme a Rinaldo, il capoanimatore del villaggio. Fabio e Lucia, si sono fidanzati. Rinaldo suscita, l’attenzione di Lella e, nonostante il ruolo di capoanimatore, non è un ragazzo brillante. Parla in maniera lenta e noiosa.

RINALDO   Ciao regà, peace and love a tutti…

LELLA   Ciao Rinalduccio!

LUCIA    Ciao ragazzi!

FABIO   (Entra e saluta i presenti) Buon gioco a tutti… Ragazzi, siete i peggiori: vi siete persi la premiazione… Io mi chiamo fuori!

PRIMO   Ma quale premiazione?

FABIO   Ma come? Ma allora siete proprio delle scartine! Quella del torneo interplanetario di tressette!

MARIO   Beh! Come è andata?

FABIO   Carogna è arrivato vero terzo; secondo liscio è arrivato don Pasquale…!

PROFESSORE   Oh! Complimenti Don Pasquale…

PASQUALE    (Canta da ubriaco) Non gioco più, me ne vado…

PROFESSORE   (Trattenendolo) Ma dove vi arrisecate, fatevi questa mezz’ora di sonno qui…

PRIMO   (A Fabio) E tu?

FABIO  Ho tenuto tutti soggetti! (Mostra la piccolissima coppa vinta) Un trionfo!

LUCIA    Sono orgogliosa di te (Con affetto, a Fabio)

PRIMO   Tutto lì?

FABIO   Comm’è, tutto lì?!?

PRIMO   E tu vinci un torneo interplanetario, ti presenti cu’ chill ciciniello là? Ieri ho visto un bambino che aveva vinto il torneo di ping-pong: teneva in mano ‘na statua!

FABIO   Che centra? Il tressette è uno sport piombo a denari… E’ uno sport povero, per il momento…

PRIMO   Perché, secondo te c’è la possibilità che lo facciano disciplina olimpica?

FABIO   Sei carico a simpatia, stasera! (Tra se, sognante occhi al cielo) Magari, disciplina olimpica, magari… (Di qui a poco si accenderà una sigaretta)

LUCIA   (Saluta Lella, intenta a parlare con Rinaldo. Le due ragazze non si amano) Ciao Einstain club …

LELLA   Oh, guarda chi c’è… La piccola viperetta lombarda…

LUCIA   Mica disturbo…? Però ditemi, se stavate facendo qualche discorso profondo mi sento in colpa… Sarebbe un peccato interrompere questa rarità…

PRIMO    (Vede che Lella parla con Rinaldo, allora si introduce nella discussione salutando l’animatore) Ciao Puppone!

RINALDO    Tanta magia, Primo. Tanta magia… (Va a prendere una birra al bancone e si siede alla panca)

PRIMO    (Lo prende in giro) E’ arrivato Merlino!

LELLA   (Parla a Primo sottovoce) Finiscila!

PRIMO    (Ironico) Non so proprio come faccia a piacerti… Lo conosci superman: chillo pare Clark Kent senza trasformazione!

LELLA   La vuoi smettere di prenderlo in giro?!?

PRIMO  Io?!? A quello là? Ma se quello è bravissimo a prendersi in giro da solo! Uno è antipatico di quella maniera, si mette a fare l’animatore, anzi il capoanimatore?

LELLA  Che c’entra? Non ha la simpatia, ma possiede altre doti…

PRIMO   Ad esempio…?

LELLA    E’ bello!

PRIMO   Lo sapevo, oj?!? Lo hai confessato! Per te tutto si riduce alla bellezza…

LELLA   Lo sai che non è così. Ha anche altre qualità…

PRIMO   (Con aria di sfida) Quali?

LELLA   Beh! Ad esempio è… (Sembra che non sappia che dire)

PRIMO  Non sforzarti, non ce ne stanno…

LELLA   Ci stanno, ci stanno…

PRIMO   Seh?!? E quali?

LELLA   Vediamo… E’ coraggioso!

PRIMO   Eh no! La coraggiosa sei tu che gli sbavi dietro! Hai un coraggio barbaro… E ‘nu stomaco tanto!

LELLA   La verità è che sei solo geloso… Ammettilo!

PRIMO   Io?!? E perché dovrei esserlo… Tu, semmai, sei gelosa delle attenzioni che mi rivolgono le animatrici!

LELLA   Non è assolutamente vero! Non me ne importa proprio di come quelle fanno le ochette con te… A proposito, tu che qualità ci trovi in quelle mazze di scopa?

PRIMO  (Nervoso) Non sono mazze di scopa… Ogni tanto, a differenza tua, fanno anche qualche discorso interessante…

LELLA   Ah sì?

PRIMO   Sì!

Lella butta l’acqua del bicchere a Primo

SCENA SESTA – (Professore, Primo, Lella, Uomo Ombra, Mario, Fabio, Lucia, Frankie, Rinaldo)

PASQUALE   (Ubriaco, canta come sopra) Ma piove piove, tutt’ncuollo a mee…

PROFESSORE  (Si trova vicino ai ragazzi, ha ascoltato quello che hanno detto) Sempre a fare questioni voi due, eh?

LELLA   Quello è insopportabile!

PRIMO   E mò sì sopportabile tu, che vai facendo i cati d’acqua a sera a sera…

PROFESSORE    Primo, volevo chiederti un piacere…
PRIMO    Professò, per voi qualunque cosa…

PROFESSORE  Però, per questo piacere mi serve la collaborazione anche di Lella.

LELLA   Ditemi, professore...

PROFESSORE   Io domani parto…

PASQUALE    (Si alza e canta barcollando verso il Professore) Parteno ‘e bastimenti…

PROFESSORE  Don Pasquale invece è già partito da una mezz’oretta… Assettatevi Don Pasquà! Non ci fate caso. Dicevo, io domani parto…

PRIMO    Ragazzi avete sentito, domani il Professore parte…

MARIO    Uuh, veramente?

FABIO    Quanto ci dispiace!

PROFESSORE   La mia vacanza, purtroppo, è finita Ti pare che posso partire senza vedere questa famosa tarantella? E’ un’estate intera che vi ammantate di mistero per questo ballo: lo fate, poi non lo fate… Poi decidete di farlo, poi non più… Io sono pure curioso.

PRIMO   Ma non è che poi vi perdete questa grande cosa…

PROFESSORE  Ti faccio una richiesta a cui non puoi dire di no. Fallo ora, qui al beach-bar!

PRIMO   Qui? Ora? Ma non mi pare proprio il caso…

PROFESSORE   Fai un anticipazione per pochi intimi.

PRIMO   Pochi intimi? Sta nu’ cuofano ‘e gente…

LELLA   Ma si, che bella idea: così la riproviamo e ti senti più sicuro.

LELLA   Certo! Per noi è la prova generale!

PRIMO   Ma noo…

LELLA   Dai Primo, non c’è molta gente… E così accontenti anche il professore…

PRIMO   E va bene…

LELLA   (Dà un bacio sulla guancia al Professore) Grazie! (A Primo, euforica) Presto, andiamoci a preparare prima che cambi idea! (Esce a sinistra, trascinando per mano fuori anche Primo)

PRIMO   Piano Lella, non tirare… Sto venendo, eccomi…

PROFESSORE   (Tra se) Però! Non si può dire che a quella ragazza manchi l’entusiasmo.

PASQUALE   Ajeze, ajze, ajza. Acala, acala, acala. Accosta, accosta, accosta… O’ Professore ca nun ‘n tosta!

PROFESSORE   Don Pasquà…

SCENA SETTIMA – (Mario, Fabio, Lucia, Professore, Rinaldo, Uomo Ombra, Frankie, poi Anna, Sig.ra Brambilla)

MARIO   Ma ci pensi, Fabio? Grazie all’idea del professore avremo materiale per sfottere Primo per almeno un mese!

FABIO   Me lo ribusso a lungo, proprio!

MARIO   Offrimi una sigaretta, và!

FABIO   Si, vieni qua: pizzica!

MARIO    E’ vuoto…

FABIO   Ah! (Ripone il pacchetto vuoto in tasca)

MARIO   E’ vacante! Che te lo stipi a fare?

FABIO  Così mi illudo di avere sigarette in tasca, non le compro e fumo di meno… Ma non preoccuparti: passo! (Gli porge la rimanente metà della sigaretta che stava fumando)

MARIO   (Perplesso, la guarda) Nun da’ retta!! (Si rivolge a Rinaldo, ironico) Ehi, Puppone!

RINALDO    Ciao Mario…

MARIO   Che avete presentato come animazione stasera?

RINALDO   Stasera ce’ stava er cabaret…

MARIO   Che peccato m’aggio perso ‘a serata cabaret… Fabio, tu l’hai vista la serata cabaret?

FABIO    Bello, veramente bello… Hanno fatto due skatchs (Piano a Mario) …e due figure ‘e niente.

MARIO    (A Rinaldo che si è tolto gli occhiali) Ma quando prendi il sole non te li levi mai gli occhiali, puppo!

RINALDO   Perché, ahò…?

MARIO   Ti è venuta l’abbronzatura alla Gustav Tòni!

RINALDO   Ma c’avete sempre voglia da scherzà!

FABIO   (Ironico, a Rinaldo) Puppone! Ma parliamo di cose serie, chi se lo fa un tressette?

PROFESSORE   Ragazzi, voi avete già visto le prove della tarantella?

MARIO   No, professore…

FABIO   Sono sempre usciti per le prove senza parlare.

LUCIA    Anche con me hanno fatto i misteriosi…

MARIO  (In confidenza, al Professore) Però, se volete una dritta… La rigidità di Primo nel ballare è nota nei cinque continenti!

LUCIA   (A Fabio) Ma sul serio?

FABIO   Mi devi credere: ha lo stesso stile dell’asso di spade.

RINALDO   (Si alza) Ciao regà: vado ‘a recuperà na’pischelletta pa’ serata…

MARIO   Ecco, bravo Puppone… Vai, vai (Schernendolo) Ma addò vai!

SIG. BRAMBILLA    Lucia!

LUCIA    Madunnina, Fabio, mia madre…

FABIO   Mamma mia bella! La buoncostume! Ci ha visti che giochiamo a coppia?

LUCIA    Si, ci ha visti insieme…

SIG.RA BRAMBILLA   Vieni subito qua…

LUCIA    Si, mamma…

SIG.RA BRAMBILLA   Quante volte ti devo dire che non voglio che frequenti questa gente!

LUCIA    Ma dai mami, non fare la matusa; sono tutti bravi ragazzi…

SIG.RA BRAMBILLA  Sono… napoletani, Lucia. Ma ti rendi conto?!?

LUCIA    E con questo?!? Ma sei fuori?

SIG.RA BRAMBILLA   No, tu sei fuori! Ma lo sarai ancora per poco: torna subito nella tua tendina!

LUCIA   Mamma?!?

SIG.RA BRAMBILLA   Su, su… Scattare!

LUCIA   Ma…

SIG.RA BRAMBILLA   (Fredda la figlia con lo sguardo e con una mossa del ventaglio)

FABIO    Lucia…

SIG.RA BRAMBILLA   Quanto a te, lascia stare mia figlia… Non è la persona giusta per te.

PROFESSORE   Non le pare che questa è una decisione che spetta solo ai ragazzi?

SIG.RA BRAMBILLA   Aah! Ci mancava l’intervento del principe del foro di Napoli. Per mia figlia, se permette, decido io! (Esce da sinistra)

PROFESSORE   Non le dare retta Fabio…

FABIO    E’ carica a cazzimma…

PROFESSORE   Ma chissà perché quella milanese ce l’ha tanto coi napoletani…

LELLA    (Entra correndo da sinistra) Siamo pronti…

MARIO   Oh, meno male! Mò ci divertiamo un po’!

LELLA    (Dà una cassetta audio a Frankie) Tieni Frankie…

FRANKIE   Ajo Lella, che qualcosa di buono già ne l’hai tolto da quella capa de pedra di Primo!

LELLA   Speriamo bene Frankie… Lo vado a prendere, è dietro al bar. Ha vergogna. Io gliel’ho detto, però: il segreto è muoversi come se il pubblico non ci fosse…

PRIMO   (Si affaccia da dietro il palo, ha una fascia sulla fronte ed è notevolmente intimidito) Ma è proprio necessario?

LELLA  Ma che fai? Non ti far vedere ora!

PRIMO   Guarda che se fosse per me, io manco dopo mi farei vedere!

LELLA  Dai su (Esce velocemente da sinistra, poi da fuori esclama) Siamo pronti: attacca Frankie!

FRANKIE   Prronti!

MUSICA: 10° Tema musicale: tarantella. (1’20’’))

Entrano Primo e Lella, che ballano una tarantella. Lella accompagna cantando la musica. Primo è notevolmente ridicolo, sia per l’abbigliamento, che per il modo di ballare.

SCENA OTTAVA – (Lella, Mario, Fabio, Primo, Pasquale, Professore, Lucia, Sig.ra Brambilla, Anna, Uomo Ombra, Carmela)

LELLA   (Finita la musica, con il fiatone) Allora vi è piaciuto?

PROFESSORE   Siamo rimasti senza fiato!

MARIO   Pure io…

FABIO    Io sto piombo a parole! Facciamo così… Pensa una parolaccia a piacere! (Ride con Mario)

PRIMO   Lo sapevo che finiva così…

LELLA   Non preoccuparti, io sono stata bravissima. Va beh, vado a cambiarmi…

PROFESSORE  Bravi, bravi… (Ironico) Che peccato che domani sera non ci sarò…

PASQUALE  Non vi preoccupate, professò. Tengo ‘na cinepresa cinese, ve ne spedisco una copia…

PROFESSORE   Oh! Benissimo! Mi raccomando, ci tengo! (Scorge Lucia che entra da sinistra) Lucia, che ci fai qui?

FABIO    Lucia! (Abbraccia la ragazza) E tua madre?

LUCIA   Sono scappata dalla tenda… Spero che dalla roulotte non se ne sia accorta…

PASQUALE   Lucì, dimmi ‘na cuosa… Ma pecchè mamt’ nun vò ca’jesce cu’chist?

LUCIA    Sa ghè, ma cosa l’è che dice stò chì?

PASQUALE   Professò, facite vuie! Ma commè, io parlo u’ttaliano e nun me capaisceno…

PROFESSORE   Un poco di pazienza don Pasquà… Cercherò di fare la traduzione simultanea. Perché tua madre non vuole che frequenti questo ragazzo?

LUCIA    Ma, in verità non so perché si accanisce tanto.

PROFESSORE   (A Pasquale in puteolano) Ha detto la ragazza: nun ‘o sjaccio pecchè s’accanjsce accussj…
PASQUALE    Forse è gelousa dà fijiglia! (Fiato in faccia al Professore)

PROFESSORE   (Accusa il colpo del fiato di don Pasquale) Mamma d’o Carmine, don Pasquà, m’avite bruciato ‘e sopracciglia! (A Lucia) Forse è gelosa di te.

LUCIA   Ah! No, non è gelosa con me. Mamma a cominciato ad essere più acida dopo che si è separata da papà, Alfredo Brambilla. (Va a sedersi con Fabio)

PROFESSORE    A guagijouna ‘a rjtto, ca’ mamma è ghijuta acijto dopp cu pate, Alfredo Brambjlla, se né ghiuto ‘i casa!

PASQUALE   Mamma mija, Brambijlla. ‘I che broutt cugnoume!

LUCIA    Perché, don Pasquale, come fate di cognome voi…?

PASQUALE   Jono? Me chiammo Pasquale Lupijno… ‘I vist comme sona bello!

SIG.RA BRAMBILLA   Dove l’è mia figlia…

PROFESSORE    Ragazzi, sta arrivando la brambilla. Nascondeteli!

PRIMO    Ci penso io professò. Venite qua…

Lucia e Fabio si nascondono sotto la tovaglia che Primo adagia su di loro.

PRIMO   Noi non l’abbiamo vista, è vero…?

SIG.RA BRAMBILLA   E’ scappata dalla tenda…

PROFESSORE  E’ scappata? (A Primo) Istinto di sopravvivenza!

SIG.RA BRAMBILLA    Quindi, voi non l’avete vista?

PRIMO   Noi, no… E’ vero?

TUTTI   Noo…

SIG.RA BRAMBILLA   Questa si chiama omertà… E voi del sud siete dei docenti quando si parla di omertà…

PASQUALE  Ueeee! Quann’ parlate da gente do’ soud, sciaquateve ‘a voucca…

SIG.RA BRAMBILLA   Guarda chi reagisce, il simbolo del decadimento di questa terra, il troglodita…

PASQUALE    (Su tutte le furie) Pe’ tutte ‘i zoupp ‘i carna coutt’, mò ‘a pijglie, ‘a spezz inte dnoucchia, e mare ‘a voutt’.

PRIMO    Don Pasquale, calmatevi, non è il caso di abbassarsi al suo livello…

PASQUALE    Ma je vogghio scennere soutto terra, nun tengo niente ‘a vereè…

SIG.RA BRAMBILLA    Rozzo, plebeo…

PASQUALE    Ma mò te mette ‘i mani ‘i cannaraini, faccio ‘i sasijcce…

SIG.RA BRAMBILLA     Voglio proprio vedere come fate queste salsicce…   

PROFESSORE  Un momento… Calma! Silenzio! (A Primo e Frankie) Mantenete a don Pasquale ca chisto va ‘nterra! Signora Brambilla, ma lei riesce a capire quello che sta dicendo don Pasquale…?
PRIMO    E’ vero!

PASQUALE    ‘E che ce sta di strano, Professò, ‘jejo aggio parlato u’ttaliano…

PROFESSORE    (Scioccato dall’alito di don Pasquale) Mamma mia, don Pasquà… Site n’arma chimica! Allora, signora, come lo spiega?

SIG.RA BRAMBILLA    (Imbarazzata) Ehm… beh, ho intuìto qualcosa…

PRIMO    Ed anche io ho intuìto qualcosa… Sicura che il suo cognome sia proprio Brambilla?

SIG.RA BRAMBILLA  Brambilla è il mio cognome da sposata… Il mio cognome da signorina è… Esposito…

PROFESSORE    Come-come? Esposito?!? Ma non è che forse la signora nasconde remote origini partenopee?

SIG.RA BRAMBILLA  E va bene, confesso: (Cambia diametralmente il tono, ed ha un marcato accento puteolano) Jejo song nata ‘i criscijouta ‘a puzzoule!

PASQUALE     Ma che staie diceinno? Puzzoule addòu?  

SIG.RA BRAMBILLA     Je song ‘i copp ‘u rione terra, song a fijglia ‘i Totore ‘o Scelloune… ‘I so Tijtijna…

PASQUALE    Tu sì Tijtijna ‘a scellouna…

SIG.RA BRAMBILLA    Si, song ‘jejo!

PASQUALE    Viena accà… Paesana maje! (Si abbraccia con la Sig,ra Brambilla)

CARMELA   (Entrando da sinistra) Pasquale, ‘e visti ‘e lucchetti de’ guinzagli dei criaturi…  (Vede Pasquale abbracciato con la signora) Ah! Pasquà, che significa?!?

PASQUALE   (Imbarazzato) Carmè, ti rappresento la Sig.ra, che prima me credevo che era milanese, e mò si è trasformata in paesana…

CARMELA   Pasquà, ti rappresento queste (Mostra le proprie mani): prima mi credevo che erano mani, adesso se sò trasformate in una scaricat’e paccheri…

PASQUALE   (Inizia a scappare) No carmè, non ti arrabbiare… Diventi brutta! (Esce da sinistra)

CARMELA  (Insegue il marito) ‘E ‘a vedè come addiventi tu doppo che t’aggio acchiappato… (Fuori da sinistra)

SIG. BRAMBILLA   Lucja, jesce ‘a cà sotto… M’e pigliato pe’ scema?!?

LUCIA    Mamma… Allora me lo dai il permesso di stare con Fabio?

SIG.RA BRAMBILLA    Ma faje chell’ che buò tou, Lucije…

FABIO   Ah, detto ‘e sì!

LUCIA   Mamma, ma ti te senti ben?

SIG.RA BRAMBILLA  Sjne, nun m’accaidere ‘a saloute... (Cambia nuovamente tono di voce) L’unica cosa che mi dispiace, Professore è che avevo fatto tanto per trasferirmi al nord… Più benessere, più possibilità… (Guarda l’ora) Si è fatto tardi, la saluto…

PROFESSORE   Aspettate un momentino, signora, che ce ne andiamo insieme. Quanto saluto i ragazzi… (Saluta i presenti) Ciao Primo, io domani parto presto… Spero che ci vedremo nuovamente l’anno prossimo.

PRIMO   Senz’altro, professore! Arrivederci, fate buon viaggio e ricordatevi...

FRANKIE    Primo tene ‘a uallera!

PRIMO    Frankie, mò abbuschi (Rincorre Frankie, che a sua volta, scappa)       

PROFESSORE   Ciao Primo… 

PRIMO    Arrivederci professò (Uscendo correndo dal fondo)

PROFESSORE   Ciao Fabio…

FABIO   Arrivederci, professò. Siete stato un compagno di gioco eccezionale…

PROFESSORE   Grazie di cuore… Ciao Mario…

MARIO   A presto professore…

PROFESSORE   (Uscendo, alla signora) Eccomi a lei… Sa cosa pensavo? Se fate un pensiero di trasferirvi nuovamente a Napoli, potremmo incontrarci…

SIG.RA BRAMBILLA   Sine! E comme, noò…! (Si corregge) Ma certamente!

 

La signora Brambilla ed il Professore Curci escono da sinistra

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SCENA NONA – (Lella, Mario, Fabio, Primo, Lucia, Uomo Ombra)

 Sulla scena ci sono Primo e Fabio al bancone del Bar che bevono. Alla balaustra ci sono Mario e Lucia che parlano. Lella, avvicinandosi, sente senza volerlo quello che si dicono.

MARIO   No, ti sbagli, non è una ragazza stupida…

LUCIA   Non mi chiedere di essere sua amica. Con Lella non mi trovo per niente. Se vuoi sapere come la penso, credo che il suo mondo inizi e finisca nel suo specchio. E’ egocentrica, banale… Insomma, Lella è la ragazza più vuota che abbia mai conosciuto…

Lella ha sentito tutto, ma stavolta non reagisce come al solito. Quello che ha detto Lucia le ha fatto molto male…

PRIMO  (Rientra dal fondo, e guarda l’orologio) Forza, mancano due minuti a mezza notte. Vogliamo avviarci in discoteca?

FABIO  (A Mario) Carla Fracci ha ragione: ammontiamo il bar e andiamo in discoteca…

MARIO  Andiamo, andiamo… (Pausa. Guarda Primo, poi ironico) Tu vieni così?!?

PRIMO   Perché, non sto bene?

FABIO   Te lo giuro sulla Napoletana a spade, non ti si può guardare!

PRIMO   Hai ragione. Forse sono troppo alternativo. Mi cambio e andiamo… Lella, vieni a cambiarti…?

LELLA   No, io non vengo…

PRIMO   (Sorpreso) Comm’è, non vieni?

MARIO  Ja, non scherzare andiamo… E’ anche il mio compleanno…

LELLA   Mi dispiace… Ma non posso.

PRIMO   E perché?

LELLA   Ho promesso a Rinaldo che stasera sarei rimasta con lui a guardare le stelle.

PRIMO   Ma tu veramente fai?

LELLA   Che devo fare? Mi andrebbe di venire con voi, ma ormai gliel’ho promesso.

FABIO   E dai, vai liscia…

PRIMO  (Nervoso) Lasciate stare ragazzi, non cercate di convincerla. Ormai la sua scelta l’ha fatta. Andiamo noi.

LELLA   Dai Primo, non fare così… Ora te la prendi di nuovo come al solito?

PRIMO  No, Lella. Stavolta non è un capriccio. Mi hai veramente deluso… (Esce da sinistra)

MARIO   Dai, Primo: torna qui… Primo… (Scorge Carogna) First, Come back!

CAROGNA    (Visibilmente alterato, entra dasinistra) Miiih! La volete smettere di fare burdello! E’ mezza notte passata...

MARIO    Please…?

CAROGNA   (A Mario) It is midnait passàt, not du burdell!

MARIO   Oh, yes…  Don’t worry! Now, we are going in disco.

CAROGNA   I brek ior legs, rimember! (Esce a sinistra)

MARIO  Ma questo se la prende solo con me? (A Lella, che è triste) Dai, Lella… Sai com’è fatto Primo. E’ permaloso, ma gli passa presto.

LELLA  Mi dispiace che Primo se l’è presa …

MARIO    Dai Lella, domani mattina già vi sarete dimenticati di tutto… Buonanotte.

LELLA   Buonanotte Mario, buonanotte Fabio… (Si salutano)

FABIO   Buonanotte Puppa! Non preoccuparti, sarà per un'altra mano…

LELLA   Speriamo…

I ragazzi escono da sinistra. Frankie esce di scena da destra.

SCENA DECIMA – (Uomo Ombra, Lella, poi Rinaldo, Frankie, Mario, Fabio, Primo)

LELLA   (Affacciata alla balaustra) Ecco, ci risiamo! Ma perché tutte le volte che mi piace un ragazzo riesco solo a farlo scappare?!? Un estate intera accanto a Primo, ed invece di farlo innamorare di me, mi faccio odiare… Come vorrei che Primo fosse qui…

Musica: 11° stacco musicale, durante il quale Lella si dirige triste e pensierosa alla balaustra. Guarda le stelle; un breve lampo illumina il suo viso. Ha probabilmente visto una stella cadente, ed esprime un desiderio. In questo arriva Rinaldo, con la sua superficialità, a rompere l’idillio.(23’’)

RINALDO    (Entra da sinistra, scorge Lella alla balaustra e le si avvicina) Anvedi… Sta serata me pare ‘n sogno…

LELLA   A me, un incubo.

RINALDO   Vado a pijà ‘na bira… ‘N te move, baby…

LELLA   Ma che ci faccio qui? Che cretina… Co’ sto coattone poi… (Si copre il volto con le mani)

RINALDO  (Chiama Frankie che era andato fuori scena) Frankie… ‘Na bira chiara, Frankie…

FRANKIE   Prronti, puppo!

RINALDO    Che m’a versi?

FRANKIE   Emmo!

Mentre Rinaldo si distrae a parlare di Lella, Frankie prende una boccetta e ne versa in maniera plateale il contenuto nella birra che serve a Rinaldo. Questi non si accorge di nulla, e comincia a sorseggiare la birra.

RINALDO  Anche pe’ stasera ‘amo rimediato… (Indica Lella e si volta a guardarla per il resto della battuta) La pischella ce stà, ma je piace fà la timida. Rin            ardo corpisce ancora. Ah-ah! (Ride in modo ridicolo ed inizia a sorseggiare la birra) Mo vado e la sdrumo…!

FRANKIE   (Lo ferma con tono perentorio e con una mano sulla spalla) La birra finisci, o puppo…

RINALDO   Aò, sì ce tieni… (Asseconda Frankie, e beve tutto d’un sorso) Eccomi, ‘a pischellè…! Aò… (Mentre si avvia verso Lella accusa dei dolori allo stomaco e si contorce dal dolore. Resiste ad una prima fitta, riprende a camminare, ma la seconda appare irresistibile. Scappa fuori a sinistra) Aoò!

FRANKIE   (A mò di spot pubblicitario) Intestini difficili?!? Guttalax extra strong! Con la dose che ne l’ho dato per tutta la notte sciorda avrà! (Soddisfatto, batte un colpo sul bancone, da sotto il quale escono fuori Mario, Fabio e Primo)

PRIMO  (Dà la mano a Frankie)  Sei grande, Frankie.

FABIO   Che tre!

FRANKIE   E-balla, Primo… L’idea buona tua era…

MARIO   Basta con i convenevoli… Primo, hai via libera. Ora tocca a te, mi raccomando…

PRIMO   Non preoccuparti. (Scavalca il bancone) Grazie ragazzi, non so come avrei fatto senza di voi!

FABIO  Vai che ora hai le carte giuste. E’ il momento di mettere la buona!

PRIMO  (Vede che i ragazzi sono ancora a guardare) Su, ragazzi… Lasciatemi solo…

MARIO    (Escono a malincuore) Va bene…

FABIO   Come vuoi… Fatti sta solissima!

UOMO OMBRA   (Finisce di scrivere sul taccuino. E’ visibilmente felice) Ma certo! Ora è tutto chiaro… E’ così che deve andare! Finalmente ho finito! (Esce velocemente da sinistra)

SCENA UNDICESIMA – (Lella, Primo, poi Frankie, Mario, Fabio, Carmela)

Musica: 12° stacco musicale, durante il quale Primo si avvicina lentamente a Lella, intenta a guardare le stelle.(35’’)

Primo si avvicina a Lella, che ignara è alla balaustra con gli occhi chiusi, triste e con le mani sul volto, e le mette una mano sulla spalla

PRIMO    Bella serata, eh?

LELLA   (Sorpresa e rinfrancata) E tu che ci fai qui?

PRIMO   Non mi andava di andare in discoteca… Sai, Com’è, credo di aver ballato anche troppo per oggi!

LELLA   Dai, che sei stato grande: domani sera faremo un figurone…

PRIMO   Oè! Ne sono convinto…

LELLA   Dico sul serio, scemo. In queste settimane hai fatto dei progressi enormi…

PRIMO   Dici?!?

LELLA   Dico…

PRIMO  Io perciò ti voglio bene… Perché tu sai mentire in una maniera stupenda!

LELLA   (Ride)

PRIMO   E non parlo solo della tarantella…

LELLA    E di che cos’altro?

PRIMO   Beh, ad esempio, di quello che provi dentro…

LELLA   Ah sì…? E vediamo… Cosa starei nascondendo ora?

PRIMO  Mah… Che sei pazza di me e vuoi copulare tutta la notte?!?

LELLA   (Ride) Che scemo…

PRIMO    Vabbè. Ci ho provato…!

LELLA   Dico sul serio, cosa starei nascondendo…?

PRIMO   Seriamente?

LELLA   Seriamente!

PRIMO    Secondo me, tu hai qualcosa che ti fa stare male… Ci ho preso?

LELLA   (Annuisce dolcemente)

PRIMO    Dai su, sono tutto orecchi…

LELLA   Primo. Sono in crisi…

PRIMO   Anche a te ha fatto effetto ‘a tarantella? (Comincia a sorseggiare da un bicchiere posto vicino a Lella)

LELLA   E daì!

PRIMO   Perché, non poteva essere?!?

LELLA   Dico davvero… Tutti mi vedono così superficiale…

PRIMO    E allora…?

LELLA   E allora sono stufa di essere giudicata per quella che non sono… Forse è vero, passo troppo tempo davanti allo specchio, sono piena di manie, corro sempre dietro a ragazzi nuovi… Ma quello che vorrei realmente è un amore sincero, che non si fermi a contemplare la mia bella faccia, ma mi guardi dentro... E poi, secondo te, come dovrei stare dopo i commentini di quelle quattro vipere, sempre pronte a giudicarmi. Dovrebbero vedermi, quando la notte piango, sola in tenda, pensando alle loro cattiverie...

PRIMO  Ma se tutti ti vedono in un modo, almeno il sospetto di stare sbagliando ti deve venire…

LELLA   Lo vedi! Allora anche tu credi che io sia una stupida!Ma vattene. Ed io che credevo tu fossi diverso… (Offesa, si alza dallo sgabello e fa per andarsene)

PRIMO   (Ferma Lella) Lella fermati... Scherzavo. Non ho mai pensato che tu fossi una stupida, credimi. Altrimenti… Non mi sarei mai innamorato di te…

Musica: 13° Tema musicale. I ragazzi si abbracciano e si baciano. Frankie, Mario e Fabio esultano sul fondo, anche in modo rumoroso, ma Primo e Lella sembrano non sentire. Mario e Fabio si nascondono nuovamente quando entra Carmela. Frankie fa finta di niente.

CARMELA   (Gridando fuori scena) Genni, Gianna, dove vi siete annasconnuti. (Entra e si rivolge a Frankie) Scosate avete visto i miei criaturii? Quelli se ne sono fujuti da dentro al lietto. Si sono messi a giocare agli evasi… (Guarda Primo e Lella, che non rispondono e continuano ad essere abbracciati) Oh-oh! Veco che siete occupati. Permettete… (Grida uscendo) Genni, Gianna…

PRIMO   Lella io…

LELLA   Che hai?

PRIMO    (Improvvisamente perplesso) No è che, non lo so…

LELLA    (Nervosa, si alza) Ecco! Già ti sei pentito di tutto quello che è successo…

PRIMO   Noo, è che…

LELLA   Allora è per gli amici, hai paura di quello che direbbero…

PRIMO    Ma quando mai…

LELLA    Allora, ecco: ti piace una delle animatrici!

PRIMO    Macchè…

LELLA   Non preoccuparti, il campeggio me lo pago io…

PRIMO   Noo, non è questo…

LELLA   Allora cosa c’è?!?

PRIMO  (Pausa) Ti prego: non la facciamo sta tarantella…!

MUSICA: 14° Tema musicale di chiusura della storia.(29’’)

Il sipario si chiude.

SCENA DODICESIMA – (Tutti)

Dopo pochi secondi,sulla musica, occhio di bue puntato sul centro del sipario. Esce l’Uomo Ombra, vestito elegante: è il presentatore dello spettacolo che ha scritto.

UOMO OMBRA   (Ha una voce familiare. Si comprende che è l’uomo del Megafono. Lo tradisce l’inizio del suo discorso) Attenzione prego, ripeto. Attenzione prego... Volevo dire… Signori e signori, benvenuti a tutti. Stasera si presenta una commedia originale, che ha come cornice un campeggio e che è stata scritta semplicemente osservando le esperienze reali. Chissà, forse la realtà descritta in quest’opera può divenire per tutti un esempio, uno stimolo per provare a vivere la propria quotidianità in modo diverso… La ricetta è facile: non devono esistere Né servi, né padroni. A tutti buon divertimento. (Solenne) Ecco a voi, “Né servi, né padroni”.

MUSICA:  15° Tema: suite.(ad libitum)

Il palco è buio. Seduti sulle sedia, come fossero spettatori, ci sono gli attori della commedia, spalle al pubblico. La luce, progressivamente si alza ad illuminare il finestrone della roulotte chiuso.Gli attori applaudono. Tra di essi si distinguono Primo e Lella abbracciati.  Si apre lentamente il finestrone centrale.

Il sipario si chiude.

FINE